IL CACCIATORE DI SELEZIONE E LA GESTIONE DELLA...

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IL CACCIATORE DISELEZIONE E LAGESTIONE DELLA

RISORSARAPPRESENTATADAGLI UNGULATI

SELVATICIMauro Ferri

AUSL di Modena – Servizio Veterinariom.ferrii@ausl.mo.it

2

TRATTERO’ DI

1 - UNGULATI COME RISORSAe di

2 - CERVI SIKA CHE NON LO SONO

3

GLI UNGULATI, una risorsa …• Ambientale• Naturalistica• Faunistica• Culturale• ….• Economica: turismo, caccia• … ma anche aspetti problematici, come l’impatto

su coltivazioni, boschi, sicurezza stradale, …

Dalle LG ISPRA 91/2013

… e in fin dei conti tutte lerisorse presentano aspetti

controversi ….

4FACILE DIRE CHE L’ORO E’ UNA RICCHEZZA se non

conosci tutti i particolari della storia…

5

oggi gli ungulati selvaticicostituiscono una grossa realtà

QUALITATIVA

QUANTITATIVA

STANNO RIOCCUPANDO AREE NELLEQUALI SI ERANO ESTINTI A VOLTE DASECOLI; AD ESEMPIO GRAZIE ALLAESPANSIONE DELL’INCOLTO E DEIBOSCHI CHE LI RIMPIAZZANO

COSTITUISCONO POPOLAMENTI DINOTEVOLE ENTITA’ E DENSITA’

6

QUALITA’STANNO RIOCCUPANDO AREE NELLE QUALI SI

ERANO ESTINTI A VOLTE DA SECOLI; AD ESEMPIOGRAZIE ALLA ESPANSIONE DELL’INCOLTO E DEI

BOSCHI CHE LI RIMPIAZZANO

Cervo Capriolo Daino

Cinghiale

Muflone

7

QUANTITA’POPOLAMENTI E CARNIERI DI NOTEVOLE ENTITA’

Cinghiale 600.000 250-300.000

TOTALE ca. 1.300.000 350-400.000

8

IMPORTANTE

TUTTO STA ACCADENDO DARELATIVAMENTE POCO TEMPO

LE ATTIVITA’ ORGANIZZATE DI CENSIMENTOSONO PIU’ RECENTI

POSSIAMO CAPIRE LA VELOCITA’ DEICAMBIAMENTI RICORRENDO

AI DATI SUL CARNIERE

9

EMILIA ROMAGNAuna regione faunisticamente in evoluzione ...

Zanni, RER, 2010

una sola specie

cacciati

10

EMILIA ROMAGNAuna evoluzione faunistica consistente e rapida ...

Zanni, RER, 2010

5 specie

cacciati

11

• espansione e crescita delle popolazioni

• aumento dei capi abbattutiAumento animali abbattuti negli

ultimi 20 anni

1.640

17.088

0

5.000

10.000

15.000

20.000

1989 2008N

° cap

i abb

attu

ti

CARNIERE UNGULATI

1989 - 2011

Regione Emilia Romagna

12

A PROPOSITO DI QUANTITA’

IN MANCANZA DI ALTRI DATIDALLA STIMA DEL CARNIERE

NAZIONALE ANNUO (2010)

350-400.000

UNGULATI CACCIATI

35.000 - 37.000

q.li di carne

probabilmente pari a circa

13

A PROPOSITO DI QUANTITA’

35.000 - 37.000q.li di carne/anno

45 – 47 milioni

di porzioni

14

UNA RISORSA DI NICCHIASì, MA QUANTITATIVAMENTE

DI TUTTO RISPETTOCHE VEDE CONCENTRATO L’USO PER

NUCLEI SOCIALI, AREE, PERIODIQUINDI L’ASPETTO NON PROPRIO

BANALE DI TUTTO CIO’:

LA SELVAGGINA VIENE CACCIATAPERCHE E’ <RISORSA CARNE>

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MA LA CARNE DI SELVAGGINAIN CAMPO FAUNISTICO VENATORIO

E’ UN ARGOMENTO NEGLETTO

NELLA PROGRAMMAZIONENELLA PIANIFICAZIONE

Al max l’interesse per la carne aleggia dietro le quintedei gruppi organizzati, come motore di interessicontrapposti

riemerge poi dal profondo non-si-sa-come come piattoda consumare come <tipicità> in ristoranti e sagre …

UNA GESTIONE RAZIONALE QUELLA CHE IGNORACOSA SUCCEDE DAL CAMPO ALLA TAVOLA?

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UN QUADRO NON PROPRIO EDIFICANTE

PIANIFICAZIONE <INTERROTTA>ALLO SPARO E SUOI EFFETTI FAUNISTICI

LA <GESTIONE> SI DISINTERESSADELL’ USO DELLA CARNE

PEGGIO: L’ INTERESSE D’USO DELLACARNE INVENTA, DIFFONDE PER

IMITAZIONE E RADICA LE TANTE (MALE)PRATICHE

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UNA RACCOLTA SEMPREESTEMPORANEA

i cacciatori:- partono da aree urbane- raggiungono zone di caccia lontane- abbattono, trasportano e <macellano>

all’aperto o in locali impropri- senza infrastrutture o inadeguate- Insacchettano e congelano- autoconsumano, vendono, …

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SPARO

RECUPERO

TRASPORTO

SBUDELLAMENTO

PELATURA

SPACCAMENTO

INSACCHETTAMENTO

TRASPORTO

FREEZER DOMESTICO

9:00

10:00

12:00

14:00

15:00

16:00

17:00

19:00

ore

(MAL)TRATTAMENTODELLA SELVAGGINA GROSSA CACCIATA

le male pratiche post abbattimento

CARNE DI CATTIVO ODORE E SAPORE:CONTAMINATA

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SPARO

RECUPERO

TRASPORTO

SBUDELLAMENTO

PELATURA

SPACCAMENTO

INSACCHETTAMENTO

TRASPORTO

FREEZER DOMESTICO

9:00

10:00

12:00

14:00

15:00

16:00

17:00

19:00

ore

(MAL) TRATTAMENTODELLA SELVAGGINA GROSSA CACCIATA

male pratiche post abbattimento

CARNE DI CATTIVO ODORE E SAPORE:CONTAMINATA

.TEMPI LUNGHI

SPORCIZIA

ALTE TEMPERATURE+

+

20 20

(MAL)TRATTAMENTO POST ABBATTIMENTO

1. IUGULAZIONE superflua2. EVISCERAZIONE tardiva

1. RAFFREDDAMENTO non fatto2. FROLLATURA non fatta3. SPELLATURA sporca e a caldo

1. SEZIONAMENTO spolpo sporco e a caldo2. CONFEZIONAMENTO in pacchi3. SURGELAZIONE ? no, congelamento

…..

contaminazione delle carni

perdita della potenziale qualità dellacarne di selvaggina

rischio per la sicurezza, cattivi odori ecattivi sapori (di selvaggina)

perdita di valore economico

carne di bassa qualità, elevata caricabatterica, odori forti (selvatico), durezza, ...

Senza corso per FORMATI niente CELLE FRIGORIFERE DEI CACCIATORI

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LA GESTIONE NON SI CURA DELLAALTE TEMPERATURE AMBIENTALI

NEI GIORNI DI PRELIEVODurante un incontro un <esperto> calò sul tavolo la geniale

informazione che <la caccia si svolge nelle stagioni fresche efredde, quindi il frigorifero del cacciatore è l’esterno di casa sua>

Cinghiale: caccia aperta da settembre a ---Capriolo: caccia in giugno-luglio, da settembre a ---… …

Italia, 2013: T media giornaliera annua 15° CGiugno: media 19,6° C max 24,6° CSettembre: media 20,7° C max 26,0° COttobre: media 17,7° C max 21,4° CNovembre: media 12,3° C max 16,1° C

Pisa

GROSSA SELVAGGINA: con T° >7°C crescita (logaritmica) dei batteri, putrefazione

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LA GESTIONE NON SI CURADELL’APPROCCIO IGIENICO ESICURO AL CAPO ABBATTUTO

BASATO SU1. Conoscenze di IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE

2. Mezzi

3. Attrezzi dedicati

4. Dispositivi personali di protezione

5. Procedure

6. Strutture

IGIENE

SOLLECITUDINE

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AL CACCIATORE ITALIANO NONE’ MAI STATO SPIEGATO CHE

1 - LA CARNE DI UNGULATO DEVE FROLLARE

2 - LA CARNE DELLE VARIE SPECIE E CLASSI DI ETA’ CON LAFROLLATURA ESPRIME CARATTERISTICHE TIPICHE

3 - LA FROLLATURA NON E’ UNA SORTA DI <ACCETTABILEPUTREFAZIONE> MA UN PROCESSO DI MIGLIORAMENTOCHE AVVIENE SOLO SOLLECITO E LUNGORAFFREDDAMENTO

A CIO’ PUNTANO LE BUONE PRATICHE POST ABBATTIMENTO,A LORO VOLTA BASATE SULLE INFRASTRUTTURE DELLAZONA DI CACCIA

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BUONE PRATICHE VENATORIEPOST ABBATTIMENTO DI UN UNGULATO

FREDDO

TEMPI BREVI

PULIZIA+

+

CARNE SICURA:SANA E DI QUALITA’

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BUONE PRATICHE VENATORIEPOST ABBATTIMENTO DI UN UNGULATO

1. IUGULAZIONE sollecita2. EVISCERAZIONE sollecita3. RAFFREDDAMENTO al più

presto4. FROLLATURA adeguata5. SPELLATURA ad arte6. SEZIONAMENTO tagli

anatomici7. CONFEZIONAMENTO sottovuoto8. SURGELAZIONE appropriata

SUL POSTO

CELLA FRIGORIFERA vicinaalla zona di caccia

ANCHE L’AUTOCONSUMORICHIEDE LOCALE ADATTOE STRUMENTI ADEGUATI

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IL CENTRO DI SOSTA O RACCOLTA DEI CAPI ABBATTUTIOCCASIONE CONCRETA DI MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA, DELLA QUALITÀ ALIMENTARE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO

AUTOCONSUMO

CESSIONE DIRETTA

COMMERCIALIZZAZIONE

ABBATTIMENTO

IUGULAZIONE - EVISCERAZIONE

CONTROLLO BIOMETRICO

CELLA FRIGORIFERA

ISPEZIONE(PERSONA FORMATA)

DEPOSITOFROLLATURA

CAMPO

CASA DI CACCIA CON

CENTRODI SOSTA

DEI CAPI ABBATTUTIcon

CELLA FRIGORIFERA

UTILIZZO •CONSUMATORE FINALE•ESERCIZII AL DETTAGLIO

•SOMMINISTRAZIONE

CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA

TRACCIABILITÀRegistro di carico/scarico

Corsoex: Allegato III, cap. l sez.lV, del Reg. n. 853/04/CE

DA: FERRARESI & FERRI, 2010

PERSONAFORMATA

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Modena, 2010: inizio campagna di incoraggiamento per realizzareCENTRI DI RACCOLTA PER CAPI ABBATTUTI presso le <case di caccia>

da registrare all'ASL, come da determinazione RER del 2007REQUISITI: pavimenti e pareti lavabili, lavaggio e sanificazione, gancere inox, registro

punto biometrico

CELLAFRIGORIFERA !

servizi

magazzino, sala riunioni

Gusciola (MO), giugno 2010: la prima cella

N.B.i promotori erano

BIOMETRI e FORMATI

CASA DI CACCIA DI UNDISTRETTO

28

MODENA-BOLOGNA 2010SCHEMA DI PROPOSTA DI CASE DI CACCIA+CELLA FRIGORIFERA

DI DISTRETTO

DISTRETTO

attività di abbattimento di ungulati in caccia + piani di controllo

CELLAfrigorifera

CENTRI LAVORAZIONEAUTOCONSUMOCessionediretta

29

MODENA, 2014N. 11 CENTRI DI RACCOLTA PER CAPI ABBATTUTI presso le <case di caccia>

Registrati all'ASL, come da determinazione RER, 2007Requisiti: pavimenti e pareti lavabili, lavaggio e sanificazione, gancere in ox, registro di carico/scarico

abbattimenti di ungulati in caccia + piani di controllo

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLACELLA

n. 3CENTRI LAVORAZIONEAUTOCONSUMOCessione

diretta

2014: ¾ DEI DISTRETTI DI CACCIA SONO DOTATI DI CELLA FRIGORIFERA

30

MODENA – BOLOGNA2010-2014

N. 15 CENTRI DI SOSTA O RACCOLTA

Registrati all’ASL

CELLE FRIGO rigenerate, costo: 2000-4000 €

31

le CASE DI CACCIA (CELLE FRIGO + CENTRO BIOMETRICO)punto di incontro ideale per SORVEGLIANZA PASSIVA e ATTIVA

(PIANO DI MONITORAGGIO SANITARIO)

abbattimenti di ungulati in caccia + piani di controllo

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

CELLA

n. 3CENTRI LAVORAZIONEAUTOCONSUMOCessione

diretta

CACCIATORI

VETERINARI

32

(pag. 179 del MLG 91/2013)

… i regolamenti locali prescrivono che il capo …debba essere conferito al centro di raccoltaentro 24 ore dal momento dell’abbattimento

SINERGIA FRA FAUNISTICA E SANITA’PUNTO BIOMETRICO – CELLA FRIGORIFERA

CENTRO DI RACCOLTA: faunistico, a fini di controllo biometrico

CENTRO DI RACCOLTA: sanitario, per il sollecito raffreddamento

CON UN EQUIVOCO

mancato raffreddamento ?interruzione della catena del freddo?

Meglio dire: conferito con sollecitudine

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I DUE PILASTRI

CENTRO DIRACCOLTA

FORMAZIONE

+INFORMAZIONE

dei cacciatori

SICUREZZA ALIMENTAREQUALITA‘ DELLA CARNE DELLA SELVAGGINA

BUONE PRATICHE POST ABBATTIMENTO

PIANO REGIONALE

MONITORAGGIO SANITARIO SELVATICI

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INDICAZIONI TECNICHE PER LACOMMERCIALIZZAZIONE DI CARNI DI

SELVAGGINA ABBATTUTA IN ATTUAZIONEDELLA D.G. 970/2007

DETERMINAZIONE N. 015856 DEL 29/11/2007

CENTRO LAVORAZIONESELVAGGINA CACCIATA

riconoscimento

CENTRO DI SOSTAO DI RACCOLTA

SELVAGGINA CACCIATAregistrazione

Regione E-RIL PRIMO PASSO

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Regione Emilia RomagnaSERVIZIO VETERINARIO E IGIENE DEGLI ALIMENTI

SERVIZIO TERRITORIO RURALE (CACCIA)

• DETERMINAZIONE n° 939 del 01/02/2011• CORSO DI FORMAZIONE PER CACCIATORI

• REG. CE 853/2004, ALL. III, SEZ. IV, CAP. 1

• 1 - contenuto dei corsi (pacchetto didattico)• 2 - modalità di approvazione ed erogazione dei corsi• 3 - modalità di aggiornamento del materiale didattico

Regione E-R IL SECONDO PASSO

35

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LE TRE MATERIECANONICHE

ESEMPI DI NORMOVISCERI DA

MACELLAZIONE DICINGHIALE E CAPRIOLO

PER AUTOCONSUMO

+ LETTURE CONSIGLIATE

traccia minima sufficiente

da integrare secondo esigenzeed esperienza locali

STRUMENTI DIDATTICI per il corso PERSONE FORMATE

7 LEZIONI su file PDFn. 273 slide

stampabili BN a 2-4slide/pagina

ALTRI 9 file PDF

testi integrali e/o schede

+

37

ACCREDITAMENTO AUSL del corsoREGISTRAZIONE presenze (max 40 p.)ISTRUTTORI accreditatiMATERIALE DIDATTICO ufficialeTEST entrata- uscitaVALUTAZIONE corsoATTESTATO di abilitazione

IL PACCHETTO DIDATTICO REGIONALE IN E.R. – Determina n. 939/2011

PER ABILITARE PERSONE FORMATE (CACCIATORI)

ISTRUTTORI ACCREDITABILI:• MATERIE 2-3: VETERINARIO abilitato all’esercizio della professione

• MATERIA 4: docente con CURRICULUM ADEGUATO al caso

almeno n. 42 ORE complessivecon crediti riconosciuti di n. 36 ore

per cacciatori già abilitati ai censimenti e alla gestione degli ungulati

38

http://www.alimenti-salute.it/materiali.php?id=18

PER SCARICARE LIBERAMENTE

TUTTE LE LEZIONI E LE LETTURE CONSIGLIATE PER ILCORSO PER PERSONE FORMATE

EX REG 853/2004/CE

12 FILES (LEZIONI+LETTURE)

copia e incolla per il tuo browser

39

http://www.alimenti-salute.it/materiali.php?id=18

ACCESSO PUBBLICOa

FORMAZIONE CARNE SELVAGGINA

&MONITORAGGI SANITARI

DAL 2011 AD OGGI UNICO CASO IN ITALIA

UNICO WEB UFFICIALE IMPEGNATO SU <SELVATICI & SANITA’> CONOFFERTA DI SERVIZI E INFORMAZIONI INTEGRATI

40

http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/caccia/temi/fauna-selvatica-e-aspetti-sanitari

RIMANDA a www.alimenti-salute.it !!!

41

RISULTATO:

IN TUTTA LA REGIONE E-R2006 - 2014

abilitati circa 640 cacciatori

nei corsi eseguiti eseguiti a

ModenaBolognaParma

Reggio EmiliaRimini

Piacenza (in corso)

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In ER a tutto il 2013ca. 600 persone “formate”

su indirizzo di RER prioritariamente abilitati

• Rilevatori biometrici (non solo cacciatori)*• Personale di Parchi e Riserve• Agenti venatori• …..

* In E.R. hanno un ruolo chiave perché devono verificareobbligatoriamente tutti i capi abbattuti in forma selettiva (ungulati)

IL PUNTO DI MASSIMA SINERGIA FAUNA-SANITA’NELLE CASE DI CACCIA (CELLA FRIGO + BIOMETRIA)

43

LA RICADUTADELLA FORMAZIONE UFFICIALE

DIVENTA INFORMAZIONE

• CACCIATORI in ER• 2012-2013

• Iscritti all’ATC di residenza n. 37.142• da altre regioni n. 6.973• nuove licenze n. 505• formati ex Reg 853/2004CE > 600 1,6%• ..MA localmente i formati possono essere il 4-5%

(Es. nei Distretti x ungulati)

TUTTI I CACCIATORI DI UNGULATI INCONTRANO

BIOMETRI + FORMATI NEI POSTI DI CONTROLLO

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Implementations ofRegulation 53/2004/EC onwild game in the RegionEmilia Romagna (Italy) in theperiod 2006-2012.A growth opportunity forhunters and officialauthorities in the interest offood safety and protection ofthe wildlife resource.

Ferri et al, 2012

International Conference “Game Meat Hygiene in Focus”International Research Forum on Game Meat Hygiene (IRFGMH)

University of Veterinary Medicine, Wien, Austria,11th-12th Oct., 2012

… un poster diventato paper (atti in stampa)

45

dal poster presentato allaconferenza de:

IRFGMH, Vienna 2012

punti di forzaINTEGRAZIONE FRA

- Formazione ex Reg. 853/2004/CE

- Piano monitoraggio sanitario

- Buone pratiche post abbattimento

in evidenza il ruolo di

Centri di raccolta del cacciatori

buone pratiche venatorie

CELLE FRIGORIFERE NELLE CASEDI CACCIA

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RACCOMANDAZIONIPER LA GESTIONE FAUNISTICO VENATORIA DEGLI UNGULATI

1. CASA DI CACCIA: PUNTO BIOMETRICO +CELLA FRIGORIFERA: almeno 1 per ogniDistretto, come sede dei controlli fauna-sanità e inizio della catena del freddo

2. CORSI UFFICIALI PER FORMATI(CACCIATORI) IN MATERIA DI IGIENE ESANITA’ DELLA SELVAGGINA, Reg.853/2004/CE: prioritari PER I BIOMETRI;

3. RIFORMARE LA FORMAZIONE DI BASE EQUELLA SPECIALE: vedi dettagli

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DETTAGLIPER LA FORMAZIONE IN GENERE

1. MATERIE D’ESAME PER ABILITAZIONEVENATORIA: inserire l’argomento <IGIENE ESANITA’> con contenuti generali finalizzati allaprevenzione, stabiliti dalla Autorità sanitaria

2. CACCIATORI CON METODI SELETTIVI: inserirel’argomento IGIENE E SANITA’, comprendente lebuone prassi manipolative post abbattimento, acura della Autorità sanitaria

3. CACCIATORI ABILITATI ALLA CACCIA LA CERVO:idem come sopra, specifici per la specie;

4. CORSO PER PERSONE (CACCIATORI) FORMATE:adeguarlo al miglioramento formativo per I punti 1,2, 3

48

CERVI SIKA &IBRIDI NONSONO UNARISORSA

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APPENNINO MODENESEdistretto D

2011 documentato un cervo <sika>;approvato il piano di controllo

2012, marzo: il sika viene abbattuto

1- indagine su parchi faunistici ed allevamenti

2 – dati su 2 fughe di cervi scozzesi, stessa area

50

FERRI et al, 2012

RISULTANZE DIAGNOSTICHESU DI UN CERVO SIKA Cervusnippon ABBATTUTO NELMODENESE IN PIANO DICONTROLLO, EX ART. 19 L.157/1992. VIII Congressoannuale di teriologia, ATIt,abstract bok

1

2012, VIII Convegno ATIt

51

APPENNINO MODENESEdistretto D

2012, OTTOBRE: un altro sika viene abbattuto

Gruppo di lavoro – RER - ISPRA

Scheda informativa sulle specieCervo europeoCervo sikaDaino

ATC MO2-MO3: piano di monitoraggio

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APPENNINO MODENESE

2014, gennaio: un sika abbattuto

APPENNINO PARMENSE

2013 – 3 sospetti sika fra i cervi abbattuti

2014 – test genetici (UniMORE) su campioni dimuscolo del caso di PR e dei 3 sospetti a MO

53

FERRI et al, 2014

THREE SIKA DEER CERVUSNIPPON RECENTLY HUNTED INTHE EMILIA-ROMAGNA’S AREAOF <A.C.A.T.E.R. WEST>QUESTION THE MANAGEMENT OFITALIAN CERVUS ELAPHUSPOPULATION

2

7-10 maggio 2014

2014, XIX Convegno ATIt

54

MLG 93- 2013

IL CASO N° 1

BOLZANO, OTTOBRE 2010

55

QUADRO RIEPILOGATIVO

ABBATTIMENTI CERTI DI SIKA IN ITALIA

Bolzano, ottobre 2010

Parma, gennaio 2014

Modena, marzo 2012

Modena, ottobre 2012

Mercato Saraceno, FC1999-200. fuga di 4 sika

1

2

3

4

PUNTE DI UN ICEBERG ?

56

INCHIESTA VIA TEL-EMAIL:PARCHI TEMATICIZOOAREEFAUNISTICHEALLEVAMENTIAUTORITA'...

ESPERIENZA FRUSTRANTEESITO NEGATIVO

… MA NON AFFIDABILE

57

MA IL POSTER DEL 2012 E’ SERVITO

GRAZIE AI CONTATTI

n. 4 CASI DI ALLEVAMENTI DI <CERVI>IN REALTA' NON <CERVUS ELAPHUS>

n. 1 CAPI ABBATTUTI DAL PROPRIETARIOALL'ARRIVO IN AZIENDA

DI CUI

n. 1 IN ESERCIZIO PER <AUTOCONSUMO>

n. 1 CAPI FUGGITI

n. 1 NON PIU' IN FUNZIONE (CAPI?)

…. ma quanti ce ne potrebbero essere in Italia?

58

Legge 157/1992• Regioni e Province possono autorizzare allevamenti edetenzioni di fauna selvatica ma DEVONO circoscrivere gli

atti alla SPECIE NOME + BINOMIALE

Provincia di XXXALLEVAMENTO AUTORIZZATO DI

Cervi

Provincia di XXXALLEVAMENTO AUTORIZZATO DI

Cervi Cervus elaphus

vizio nel meritoAUTORIZZAZIONE

NULLA

corretta nel meritoAUTORIZZAZIONE

OK

59

Legge 150/1992• TUTTE GLI UNGULATI SELVATICI SONO

ANIMALI PERICOLOSI• eccetto quelli autoctoni in allevamenti

autorizzati ai sensi della L. 157/1992

Cervo sika Cervus nippon

specie pericolosaper autorizzazioni e violazioni: PREFETTO

60

Austria felix

due popolazionia vita libera

dal 1955 cacciatoca. 800/anno

61

5 PROPOSTE1- SIKA E IBRIDI:

ARGOMENTO PER FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO2- PIANO DI CONTROLLO PER SIKA ED IBRIDI:

PARTE INTEGRANTE DEL PIANO DI GESTIONE DELCERVO EUROPEO (priorità E-R, Toscana, BZ, …)

3- ALLEVAMENTI DI CERVO ex L. 157/1992:SOSPENDERE TUTTE LE AUT.; REVISIONE CONCONTROLLI (faunista edotto)

4- ZOO, parchi tematici:CONTROLLI MINISTERIALI

5- L. 150/1992 ANIMALI PERICOLOSI:ricontrollo e implementazione sanzioni x abusi a 3 e 4

62

GRAZIE PER L’ATTENZIONE