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SE06_2.DOC
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LA MISURA DEL FATTORE LAVORO
� L’INPUT DI LAVORO:
∗ Occupazione (unità di misura: persona che lavora,‘testa’): “insieme di tutte le persone – dipendenti edindipendenti – occupate in attività produttive cherientrano nei confini della produzione del sistemaeconomico” (vedi dopo).
∗ Numero complessivo delle ore lavorate: è una misura piùaccurata del volume di lavoro impiegato nel processoproduttivo.
∗ Unità di lavoro: è una proxy del numero delle orelavorate; esprime l’input di lavoro in termini di insiemedi unità, convenzionali, omogenee rispetto al volume dilavoro (unità di misura: media delle ore lavorate da unoccupato regolare a tempo pieno, distintamente perattività economica).Le unità di lavoro sono rilevanti per la contabilitànazionale.
NB: Distinzione importante fra:
∗ occupazione interna, rilevante per la partecipazione alprocesso di produzione del reddito in Italia (interno);
∗ occupazione nazionale, riferita alla collettività deiresidenti.
Occupati interni = Occupati residenti – residenti chelavorano all’estero + non residenti che lavorano per unitàproduttive residenti (≅ in Italia).
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� FONTI SULLA PARTECIPAZIONE AL LAVORO
Sono molteplici. Nessuna di esse fornisce informazionisull’intero ammontare di occupati (o ore lavorate o unità dilavoro) interni, che concorrono al processo di produzione.
Fonti principali (con distinzione di fonti dal lato dellefamiglie [f] e dal lato delle imprese [i]:
∗ censimenti:- della popolazione (CP) f- dell’industria e dei servizi (CIS) i- dell’agricoltura (CA) i
∗ indagini campionarie:- rilevaz. trim.le sulle forze di lavoro (RTFL) f- indagini annuali sui conti economici delle
imprese con ≥ 100 addetti (totale) e dellepiccole e medie imprese (campionaria); i
∗ fonti amministrative:- archivio statistico delle imprese attive (ASIA) i- vari archivi INPS i- dati Ragioneria Generale dello Stato, Ministeri
(in particolare Min. Interni su permessi disoggiorno di stranieri, Min. Lavoro) i/f
NB: Ovviamente, dati censuari servono soltanto per stimecon riferimento al cosiddetto anno di benchmark.
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� RILEVAZIONE TRIMESTRALE CONTINUA SULLEFORZE DI LAVORO (RCFL)
La RCFL ha il compito di misurare correntemente l’offertadi lavoro delle famiglie residenti e di documentarne grado emodi di partecipazione al lavoro.
Le condizioni di occupazione, disoccupazione (in senso lato)e inattività sono:
- mutuamente esclusive
- disposte secondo una scala gerarchica
NB: Rilevazione continua, profondamente rinnovata, dagennaio 2004 (vedi Istat, La nuova rilevazione sulle forze di lavoro.Contenuti, metodologie, organizzazione, Roma, 3 giugno 2004).
0 - 14 anni 15 anni e più OCCUPATI
IN CERCA DI
OCCUPAZIONE
(detti anche “disoccupati in sensolato”)
FORZE
DI
LAVORO
ALTRI
NON FORZE DI LAVORO
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� CARATTERISTICHE SALIENTI DELLA RCFL
Indagine campionaria svolta dall'Istat a cadenzatrimestrale per acquisire “informazioni quantitative equalitative sui principali aspetti del mercato del lavoro”.
L’indagine è continua, nel senso che il campione delleinterviste è distribuito su tutte le settimane del trimestre.
Popolazione obiettivo:
insieme dei componenti delle famiglie residenti, che sonoabitualmente presenti in Italia.
Sono quindi esclusi:- membri di convivenze;- famiglie residenti che vivono abitualmente all’estero;- stranieri (≡ non residenti) presenti.
Sono invece compresi i componenti di famiglie residenti chesono temporaneamente all’estero.
Unità di rilevazione:
famiglia di fatto.
NB: Si parte dalla famiglia “anagrafica”, con possibilimodifiche in sede di svolgimento dell’intervista.
Disegno campionario:
∗ complesso a due stadi (1^ stadio: comuni; 2^ stadio:famiglie);
∗ stratificazione dei comuni entro ciascuna provincia perampiezza demografica (≥20.000 tipo A; <20.000 tipo B).
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∗ entrano nel campione:- tutti i comuni di tipo A;- un comune di tipo B per ogni strato, selezionato con
probabilità proporzionale all'ampiezza demografica.
∗ nei comuni campione vengono selezionate le famiglie,con una procedura di estrazione sistematica.
∗ complessivamente, sono intervistate circa 77.000 famiglie( circa 175.000 individui) ogni trimestre.
Piano di rotazione del campione:
∗ rotazione delle famiglie secondo uno schema “2 dentro, 2fuori, 2 dentro” (aumenta l'efficienza e si ottengonoinformazioni longitudinali).
Sezione Sequenza di indaginidi rotaz. t.I t.II t.III t.IV T+1.I t+1.II
A XB X XC X XD X XE X X XF X X X XG X X XH X XI X XL X X
Conseguenza principale: il 50% delle famiglie intervistate a3 e a 12 mesi di distanza sono le stesse:
� abbinamento longitudinale e matrici di transizione.
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Organizzazione e modalità di svolgimento della rilevazione:
∗ Rete di rilevazione con intervistatori professionisti (≅310), gestita dall’Istat:
- selezione: iniziale e per turn-over;
- formazione: iniziale e continua;
- gestione e monitoraggio: effettuata dagli Uffici regionalidell’Istat, tramite un referente dell’indagine e uno o più coordinatoridi rete.
∗ Tecnica di rilevazione computer assisted (CA), del tipoCAPI (Personal Interview)-CATI (Telephone Interview):
- questionario elettronico, composto di
(i) scheda contatti;
(ii) questionario vero e proprio, che sfrutta lepossibilità dei sistemi computer assisted per:controlli di coerenza e prevenzione errori,skip pattern,codifica di variabili (es.: attività economica e professione),registrazione automatica di una serie di variabili (soprattutto dainterviste precedenti),
dependent interviewing;
(NB: per il questionario, vedi Istat, Rilevazione continua sulle forze
di lavoro. Questionario 2004, Roma, 2004)
- di massima, per una data famiglia la prima intervistaè CAPI e le successive tre sono CATI.
∗ Massiccia informatizzazione di tutta l’indagine: sistemainformativo-informatico dell’intero processo di svolgimento della RTFL.
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Trattamento dei dati e procedure di stime:
∗ piano di controllo e correzione dei dati, con impattocontenuto sui risultati finali(molti controlli di coerenza e prevenzione degli errori sono incorporatinella tecnica computer assisted di somministrazione del questionarioelettronico);
∗ procedura di stima: determinazione di coefficienti diriporto all’universo tramite un metodo basato suglistimatori calibrati, che assicura il rispetto dei vincoli datida totali noti(vincolo 1: popolazione residente per regione, sesso e 14 classi di età;
vincolo 2: popolazione residente per provincia, sesso e tre classi di età);
∗ produzione di stime: l’indagine è progettata perottenere:
- stime trimestrali a livello regionale;
- stime di medie annue a livello provinciale.
con associata stima degli errori di campionamento;
∗ diffusione dei risultati: a regime 80-70 giorni dopo la finedel trimestre di riferimento.
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� QUESTIONI DEFINITORIE
Periodo di riferimento dei quesiti sul lavoro:
settimana precedente l'intervista.
Definizioni:
∗ Occupati:- ≥15 anni,- hanno svolto almeno un’ora di lavoro nella settimana
di riferimento oppuresono occupati assenti dal lavoro.
NB: per precisazioni, vedi lo schema per l’individuazione degli occupati.
∗ Persone in cerca di occupazione (dette anche “disoccupatiin senso lato”)- non occupati,- 15 anni-74 anni,- alla ricerca attiva di lavoro (hanno compiuto almeno
un’azione di ricerca attiva nelle quattro settimane precedenti
l’intervista) oppure
inizieranno un’attività entro tre mesi,- immediatamente disponibili a lavorare (nell’arco delle
successive 2 settimane). NB: per precisazioni, vedi lo schema per l’individuazione delle persone
in cerca di occupazione.
∗ Non forze di lavoro: gli altri.
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� PROBLEMI DEFINITORI E DI MISURA: GLI OCCUPATI
Sono esclusi:
∗ lavoro minorile (<15 anni);
∗ casalinghe (coerentemente con la definizione dei confinidella produzione: vedi dopo);
È inclusa tutta la restante occupazione delle famiglieresidenti (in teoria, ma con difficoltà di rilevazione peralcuni segmenti, che possono quindi essere sottostimati).
Le difficoltà riguardano la cosiddetta ‘occupazionesommersa’: occupazione nell’area della produzione legaleche non è direttamente osservata:
- per la tendenza delle imprese, e anche dei lavoratori, anascondere (parte del)l’occupazione svolta in modo non regolarerispetto a normative sul lavoro, previdenziali e fiscali
[sommerso economico];- difficoltà di cogliere forme di partecipazione al lavoro marginali,
perché possono non essere percepite come tali dal lavoratorerispondente (o addirittura ignorate dall’eventuale rispondente
proxy) [sommerso statistico].
� PROBLEMI DEFINITORI E DI MISURA: I DISOCCUPATI
∗ In varie situazioni, confini incerti fra occupazione,disoccupazione e inattività.
∗ Definizione di disoccupazione convenzionale (NB: pochi
legami con teoria economica su disoccupazione volontaria/involontaria).
∗ Un cruciale quesito operativo: che cosa si intende per“essere alla ricerca di lavoro?”.
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� COME COSTRUIRE GLI AGGREGATI DI INTERESSE APARTIRE DALLE RISPOSTE AL QUESTIONARIO
∗ La logica dei ‘building blocks’.
∗ Esemplificazione per la classificazione della popolazionerispetto al lavoro:
� Classificazione basilare in tre stati:- occupati,- persone in cerca di occupazione,- non forze di lavoro.
� Ulteriori classificazioni degli occupati:
- con la nuova RCFL, il patrimonio informativo èaccresciuto, in particolare per quanto riguarda larilevazione delle prestazioni lavorative “nonstandard”: � rilevazione mirata a cogliere differenti posizioninella professione: lavoratore dipendente, lavoratore autonomo,collaboratore, coadiuvante;
- principali classificazioni degli occupati:- dipendenti/indipendenti;- a tempo indeterminato/a tempo determinato;- a tempo pieno/a tempo parziale;- sotto-occupati;
(vedi materiale di esercitazione).
� Ulteriori classificazioni delle persone in cerca dioccupazione (con e senza precedenti esperienze lavoro).
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PRINCIPALI INDICATORI
Notazioni: FL : forze di lavoro [FL = OC + U]OC : occupatiU : disoccupati in senso lato
6415−P : popolazione età 15-64 anni
∗ Tassi di attività:
6415−P
FL
- generico- specifici per sesso e/o età e/o regione
∗ Tassi di occupazione:
6415−P
OC
- generico- specifici per sesso e/o età e/o regione e/o settore di
attività
∗ Tassi di disoccupazione:
FL
U
- generico- specifici per sesso e/o età e/o regione
INDAGINE FOLA - 1° TRIM 2011 POPOLAZIONE PER CONDIZIONE LAVORATIVA (milioni)
Occupati 22.874
Con precedenti esperienze lavorative 1.563
Senza precedenti esperienze lavorative 592 Persone in cerca di occupazione
Totale 2.155
FORZE DI LAVORO
Totale 25.029Cercano lavoro non attivamente 1.473
Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 283
Non cercano ma disponibili a lavorare 1.350
Non cercano e non disponibili a lavorare 11.883
Non forze di lavoro <15 anni 8.497
Non forze di lavoro >64 anni 11.717
NON FORZE DI LAVORO
Totale 35.203TOTALE POPOLAZIONE 60.232
Tasso di attività (FL/POP-15-64) 62,2%
Tasso di occupazione (OCC/POP-15-64) 56,8%
Tasso di disoccupazione (INCERCA/FL) 8,6%
TASSO DI ATTIVITA’ (FL/POP 15-64)
Tipo dato tasso di attività Misura valori percentuali Classe di età 15-64 anni Titolo di studio totale Cittadinanza totale
Tempo e frequenza
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 (1° tr)
Territorio Sesso maschi 69.7 69.7 70.5 70.7 70.3 68.6 67.7 67.2femmine 45.2 45.3 46.3 46.6 47.2 46.4 46.1 46.4
Italia
totale 57.4 57.5 58.4 58.7 58.7 57.5 56.9 56.8maschi 75.0 75.1 75.9 76.3 76.2 74.5 73.8 73.7femmine 54.9 55.1 56.4 56.8 57.5 56.5 56.1 56.8
Nord
totale 65.0 65.2 66.2 66.7 66.9 65.6 65.0 65.3maschi 74.4 74.6 75.2 75.4 75.4 74.1 73.1 73.2femmine 54.3 54.5 56.0 56.4 56.9 55.9 55.7 56.1
Nord Ovest
totale 64.4 64.6 65.7 66.0 66.2 65.1 64.5 64.7maschi 75.8 75.8 76.8 77.5 77.2 75.1 74.9 74.4femmine 55.7 56.0 57.0 57.5 58.4 57.3 56.7 57.7
Nord Est
totale 65.8 66.0 67.0 67.6 67.9 66.3 65.8 66.1maschi 71.9 71.4 72.9 73.0 73.0 72.1 71.4 70.5femmine 50.2 50.8 51.3 51.8 52.7 52.0 51.8 51.9
Centro
totale 60.9 61.0 62.0 62.3 62.8 61.9 61.5 61.1maschi 61.8 61.9 62.3 62.2 61.1 59.0 57.6 56.8femmine 30.7 30.1 31.1 31.1 31.3 30.6 30.5 30.3
Mezzogiorno
totale 46.1 45.8 46.6 46.5 46.1 44.6 43.9 43.4
T
ASSO DI INATTIVITA’ (NFL/POP 15-64)
Tipo dato tasso di inattività Misura valori percentuali Classe di età 15-64 anni Titolo di studio totale Cittadinanza totale
Tempo e frequenza
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 (1° tr)
Territorio Sesso maschi 25.5 25.6 25.4 25.6 25.6 26.3 26.7 26.9femmine 49.4 49.6 49.2 49.3 48.4 48.9 48.9 48.6
Italia
totale 37.5 37.6 37.3 37.5 37.0 37.6 37.8 37.8maschi 22.7 22.5 21.9 21.7 21.5 21.9 22.1 22.2femmine 41.6 41.4 40.5 40.3 39.3 39.6 39.6 38.9
Nord
totale 32.1 31.9 31.1 30.9 30.3 30.7 30.8 30.5maschi 23.0 22.8 22.4 22.2 22.0 21.9 22.5 22.2femmine 42.2 42.0 41.0 40.7 39.8 40.0 40.0 39.4
Nord Ovest
totale 32.5 32.4 31.7 31.4 30.8 30.9 31.2 30.7maschi 22.2 22.0 21.2 20.8 20.9 21.8 21.5 22.2femmine 40.9 40.6 39.8 39.8 38.6 39.1 39.1 38.3
Nord Est
totale 31.5 31.2 30.4 30.2 29.7 30.4 30.3 30.2maschi 24.4 24.8 23.7 24.0 23.4 23.4 23.5 24.3femmine 44.9 44.5 44.0 44.2 42.6 42.7 43.1 43.3
Centro
totale 34.8 34.8 34.0 34.2 33.1 33.2 33.4 33.9maschi 29.7 30.1 30.7 31.6 32.0 33.7 34.4 34.7femmine 61.3 62.5 62.7 63.4 62.8 63.9 63.7 63.9
Mezzogiorno
totale 45.7 46.4 46.8 47.6 47.6 48.9 49.2 49.4
T
ASSO DI OCCUPAZIONE (OCC/POP 15-64)
Tipo dato tasso di occupazione Misura valori percentuali Classe di età 15-64 anni Titolo di studio totale Cittadinanza totale
Tempo e frequenza 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
(1° tr) Territorio Sesso
maschi 69.7 69.7 70.5 70.7 70.3 68.6 67.7 67.2femmine 45.2 45.3 46.3 46.6 47.2 46.4 46.1 46.4Italia totale 57.4 57.5 58.4 58.7 58.7 57.5 56.9 56.8maschi 75.0 75.1 75.9 76.3 76.2 74.5 73.8 73.7femmine 54.9 55.1 56.4 56.8 57.5 56.5 56.1 56.8Nord totale 65.0 65.2 66.2 66.7 66.9 65.6 65.0 65.3maschi 74.4 74.6 75.2 75.4 75.4 74.1 73.1 73.2femmine 54.3 54.5 56.0 56.4 56.9 55.9 55.7 56.1Nord Ovest totale 64.4 64.6 65.7 66.0 66.2 65.1 64.5 64.7maschi 75.8 75.8 76.8 77.5 77.2 75.1 74.9 74.4femmine 55.7 56.0 57.0 57.5 58.4 57.3 56.7 57.7Nord Est totale 65.8 66.0 67.0 67.6 67.9 66.3 65.8 66.1maschi 71.9 71.4 72.9 73.0 73.0 72.1 71.4 70.5femmine 50.2 50.8 51.3 51.8 52.7 52.0 51.8 51.9Centro totale 60.9 61.0 62.0 62.3 62.8 61.9 61.5 61.1maschi 61.8 61.9 62.3 62.2 61.1 59.0 57.6 56.8femmine 30.7 30.1 31.1 31.1 31.3 30.6 30.5 30.3Mezzogiorno totale 46.1 45.8 46.6 46.5 46.1 44.6 43.9 43.4
Ov
CCUPATI A TEMPO PARZIALE SU OCCUPATI IN TOTALE alori %
anni Italia Nord Centro Sud 2004 12.7 12.8 14.1 11.4 2005 12.8 13.2 14.4 11.0 2006 13.3 13.8 14.7 11.3 2007 13.6 14.3 14.5 11.7 2008 14.3 14.8 15.3 12.6 2009 14.3 14.8 15.3 12.5 2010 15.0 15.5 16.3 13.2 2011 (1°tr) 15.2 15.6 16.2 13.7
10.0
11.0
12.0
13.0
14.0
15.0
16.0
17.0
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011(1°tr)
Italia
Nord
Centro
Sud
T(
ASSO DI DISOCCUPAZIONE IN COMPLESSO (TUTTE LE ETA’) IN CERCA/FL)
Tempo e frequenza 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 (1°tr)
Territorio Sesso maschi 6,4 6,2 5,4 4,9 5,5 6,8 7,6 7,9femmine 10,5 10,1 8,8 7,9 8,5 9,3 9,7 9,6Italia totale 8,0 7,7 6,8 6,1 6,7 7,8 8,4 8,6maschi 3,0 3,0 2,8 2,6 2,9 4,5 5,1 5,2femmine 5,9 5,8 5,1 4,7 5,2 6,4 7,0 7,0Nord totale 4,3 4,2 3,8 3,5 3,9 5,3 5,9 6,0maschi 3,4 3,2 3,0 3,0 3,3 5,0 5,5 5,9femmine 6,1 6,0 5,1 4,9 5,4 6,9 7,1 7,5Nord-Ovest totale 4,5 4,4 3,9 3,8 4,2 5,8 6,2 6,6maschi 2,5 2,8 2,4 2,1 2,4 3,8 4,5 4,3femmine 5,7 5,6 5,3 4,5 4,8 5,8 6,9 6,4Nord-Est totale 3,9 4,0 3,6 3,1 3,4 4,7 5,5 5,2maschi 4,9 4,9 4,5 3,9 4,6 5,7 6,6 6,7femmine 8,7 8,3 8,2 7,2 8,2 9,2 9,0 8,5Centro totale 6,5 6,4 6,1 5,3 6,1 7,2 7,6 7,5maschi 11,9 11,4 9,9 8,9 10,0 10,9 12,0 12,9femmine 20,5 19,6 16,5 14,9 15,7 15,3 15,8 16,1
Italia
Mezzogiorno totale 15,0 14,3 12,2 11,0 12,0 12,5 13,4 14,1
0.0
2.0
4.0
6.0
8.0
10.0
12.0
14.0
16.0
18.0
Campania
Sicilia
Puglia
Calabria
Sardegna
Basilicata
Molise
Abruzzo
Lazio
Piem
onte
Umbria
Toscana
Liguria
Marche
Lombardia
Friuli‐Ven
‐Giulia
Veneto
Emilia‐Ro
magna
Valle d'Aosta
Trentino
AAdige
T(
ASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (15-24 ANNI) IN CERCA 15-24/POP 15-24)
Tipo dato tasso di disoccupazione Misura valori percentuali Classe di età 15-24 anni Titolo di studio totale Cittadinanza totale Durata disoccupazione totale
Tempo e frequenza 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 1°tr
Territorio Sesso maschi 20,6 21,5 19,1 18,2 18,9 23,3 26,8 27,7femmine 27,2 27,4 25,3 23,3 24,7 28,7 29,4 32,5Italia totale 23,5 24,0 21,6 20,3 21,3 25,4 27,8 29,6maschi 10,9 10,8 10,3 10,5 10,6 16,3 19,0 19,5femmine 14,7 16,3 15,3 14,3 15,2 20,8 22,8 25,4Nord totale 12,6 13,2 12,4 12,1 12,5 18,2 20,6 22,0maschi 13,0 11,9 12,0 12,9 12,0 18,6 21,1 20,9femmine 15,3 17,9 15,4 15,2 16,6 22,1 22,6 28,8Nord-Ovest totale 14,1 14,6 13,4 13,9 13,9 20,1 21,7 24,1maschi 7,9 9,2 8,0 7,2 8,7 13,2 16,2 17,5femmine 13,9 14,0 15,2 13,0 13,4 19,1 23,0 21,2Nord-Est totale 10,6 11,3 11,0 9,6 10,7 15,7 19,1 19,1maschi 17,5 18,4 17,5 15,3 16,9 21,8 24,9 29,8femmine 25,9 24,8 22,3 21,4 23,2 28,9 27,4 28,9Centro totale 21,4 21,1 19,5 17,9 19,6 24,8 25,9 29,4maschi 32,8 34,8 30,4 28,9 30,2 33,1 37,7 37,4femmine 44,6 44,6 40,5 38,3 39,3 40,9 40,6 46,1
Italia
Mezzogiorno totale 37,6 38,6 34,3 32,3 33,6 36,0 38,8 40,6
FLUSSI DI POPOLAZIONE RISPETTO AL LAVORO Popolazione per condizione lavorativa a due rilevazioni successive (migliaia di unità)
condizione ottobre 89 condizione luglio 89 Occ. In cerca NFL Pop.
Compr morti e emigr
Pop. pres
Occupato 19157,6 446,5 1529,0 21133,1 56,8 21190,0In cerca di lavoro 337,5 1974,5 567,9 2879,9 9,1 2889,0Non Forza Lavoro 539,3 387,7 30517,1 31441,1 125,6 31569,7 Pop. compresente 20034,4 2808,7 32614,0 nati e immigrati 21,3 6,3 206,5 Pop. presente 20061,7 2815,0 32820,5
Coefficienti orizzontali: tassi di permanenza (diagonale) e di transizione (fuori diagonale) dalla condizione di origine
condizione luglio 89 condizione ottobre 89 Occ. In cerca NFL morti e
emigr Pop. pres
Occupato 90,41 2,11 7,22 0,26 100,00 In cerca di lavoro 11,68 68,35 19,66 0,31 100,00 Non Forza Lavoro 1,71 1,23 96,67 0,39 100,00 Coefficienti verticali: tassi di permanenza (diagonale) e di ingresso (fuori diagonale) nella condizione di destinazione
condizione luglio 89 condizione ottobre 89 Occ. In cerca NFL Occupato 95,49 15,86 4,66In cerca di lavoro 1,68 70,14 1,73Non Forza Lavoro 2,69 13,77 92,98nati e immigrati 0,14 0,23 0,63Pop. presente 100,00 100,00 100,00
Alcune "aree grigie": sottoccupati e scoraggiati
PERCHE' SI RILEVALA
DISOCCUPAZIONE?
INTENTO ECONOMICOSottoutilizzo risorseumane disponibili a
lavorare
INTENTO SOCIALEDisagio sofferto a
causa dellamancanza di lavoro
Obiettividivaricanti
un aggregato di di-soccupati definito inmodo da riflettere ildisagio derivantedalla mancanza dilavoro sottostimacertamente l'offer-ta di lavoro poten-ziale
un aggregato di di-soccupati definito inmodo da rifletterel'offerta di lavoropotenziale sovra-stima certamente ildisagio derivantedalla mancanza dilavoro
Guardare solo ai disoccupati (comunque definiti) è riduttivo
SOTTOCCUPATI sono inclusi tra gli occupati mascherando situazioni di disagio e sottoutilizzo (in Italia basta aver lavorato un ora)
SCORAGGIATI sono inclusi tra le non forze di lavoro con analoghe conseguenze
Qualche indicazione sullo scoraggiamento dalle risposte al quesito sul "Motivo per cui non cerca lavoro" ("vana ricerca in passato", "convinzione di non trovare lavoro", "ritiene di essere troppo giovane o vecchio"). Inserendo o meno i potenziali scoraggiati tra gli in cerca il tasso di disoccupazione può variare in misura anche consistente Ad es., un vecchio esperimento sui dati della Lombardia 1986.II fa passare il dato dal 7.2 al 8.3%
SE06_2.DOC
52
� LA STIMA DELLE UNITÀ DI LAVORO
Divergenza tra occupati da RTFL e stima del volume dilavoro impiegato nella produzione di beni e servizi (rilevanteper contabilità nazionale)
∗ Divergenze nell’aggregato di riferimento:
da RCFL: occupati in famiglie residenti (abitualmentepresenti);
per contabilità nazionale: occupati interni.
� divergenze (di RCFL rispetto a occupati interni):+ : residenti che lavorano temporaneamente all’estero;− : • membri di convivenze;
• “lavoratori stranieri” [non residenti che lavoranoper unità produttive residenti (≅in Italia)].
∗ Divergenze per fenomeni di occupazione ‘sommersa’:
- lavoratori (del tutto) irregolari;
- lavoratori regolari con (almeno) una posizionelavorative irregolare.
∗ Divergenze per passaggio da ‘teste’ a ‘unità di lavoro atempo pieno’:
- sottoccupati;
- occupati con più posizioni lavorative.
SE06_2.DOC
53
Procedura di stima delle unità di lavoro
∗ Procedura di integrazione e riconciliazione di molteplicifonti, e di ricorso a metodi indiretti di stima percomponenti dell’occupazione la cui rilevazione èproblematica, per determinare innanzitutto l’insiemedegli occupati interni, quindi l’insieme delle posizionilavorative, infine l’insieme delle unità di lavoro (a tempopieno).
∗ Fa perno su tre diversi concetti:
- occupati interni: = ‘teste’ che lavorano per unitàproduttive residenti (≅in Italia).
- posizioni lavorative:posizione lavorativa = contratto di lavoro, esplicito oimplicito, tra una persona e un’unità produttivaresidente, finalizzato allo svolgimento di unaprestazione lavorativa retribuita [NB: + posizionilavorative di lavoratori autonomi];
- unità di lavoro (a tempo pieno):si ottengono trasformando l’insieme delle posizionilavorative in unità omogenee rispetto all'intensità dilavoro, mediante l'impiego di coefficienti riferiti alvolume di lavoro (=media annua del numero di orelavorate) di un occupato regolare a tempo pieno,distintamente per attività economica.
∗ La procedura è impiegata:
- per l’anno di benchmark, usando anche dati censuari;
- correntemente, usando solo dati campionari e fontiamministrative (+ riferimenti al benchmark).
OCCUPATI, POSIZIONI LAVORATIVE E UNITÀ DI LAVORO 2001-2010 (migliaia)
anno Posizioni lavorative
Unità di lavoro Occupati
2001 28519 23829 21965
2002 28918 24132 22241
2003 29429 24283 22289
2004 29547 24373 22404
2005 29651 24412 22563
2006 30068 24789 22988
2007 30231 25027 23222
2008 30175 24938 23405
2009 29655 24223 23025
2010 29494 24047 22872
20000
22000
24000
26000
28000
30000
32000
1980
-T1
1981
-T2
1982
-T3
1983
-T4
1985
-T1
1986
-T2
1987
-T3
1988
-T4
1990
-T1
1991
-T2
1992
-T3
1993
-T4
1995
-T1
1996
-T2
1997
-T3
1998
-T4
2000
-T1
2001
-T2
2002
-T3
2003
-T4
2005
-T1
2006
-T2
2007
-T3
2008
-T4
2010
-T1
2011
-T2
posiz lavorative ULA Occupati
Dal lavoro fisico al capitale umano
• Unità di misura della RTFL è l'unità fisica di lavoro. Coerente con l'obiettivo di analisi del mercato del lavoro (quante persone lavorano e quante vorrebbero lavorare)
• Volendo una misura delle unità che partecipano al processo produttivo conviene passare alle unità lavorative (posizioni lavorative ricondotte al volume di lavoro svolto da un occupato regolare a tempo pieno)
• Volendo una misura del contributo del lavoro al processo produttivo anche le unità lavorative presentano problemi (lo stesso numero di unità può avere un "contenuto lavorativo" differente). Occorrerebbe definire il valore economico delle singole unità tramite un opportuno coefficiente di omogeneizzazione (es: contenuto calorico per gli alimenti)
Un tentativo
CU tangibile spese di allevamento dalla nascita all'ingresso sul mercato del lavoro (alimentazione, abbigliamento, abitazione, ecc.)
+ CU intangibile spese per accrescere la capacità produttiva (istruzione, ricerca e sviluppo, salute, ecc.)
= CU lordo
- Ammortamento coeff. di deprezzamento (costante?)
= CU netto valore della parte di popolazione che partecipa al processo produttivo
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