FLORA DI GUERRA DELL’ALTIPIANO DI FOLGARIA, LUSERNA E … · 2017. 10. 4. · FLORA DI GUERRA...

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FLORA DI GUERRA DELL’ALTIPIANO DI FOLGARIA,

LUSERNA E LAVARONE Filippo Prosser – Fondazione Museo Civico di Rovereto

Trento – 15 settembre 2017

http://www.icvillalagarina.it/Documenti/studenti/ipertesti/Trentino/PIANTE.htm

Distruzione di praterie (Altipiano di Asiago)

EFFETTI SULLA FLORA AUTOCTONA

Fabio Intropido - Panoramio

Cratere di granata su Col Santo

Danni al bosco: Vezzena.

http://www.icvillalagarina.it/Documenti/studenti/ipertesti/Trentino/PIANTE.htm

Vasti boschi coetanei di larici o di abete rosso sono una delle eredità della prima guerra

mondiale.

Cima Vezzena http://www.europeana1914-1918.eu

Malga Juribrutto verso Bivacco Val Miniera

(TN) 7/8/1995

Sopra Malga Bordina, Monte Baldo sett.

(TN), 4/7/1990

Danni su alberi ancora viventi.

Proiettili inclusi nel legno ne causano il deprezzamento. Proiettili estratti da tronchi (zona

di Serrada).

INGRESSO DI PIANTE ALLOCTONE

La prima “flora castrense” pare sia stata pubblicata da Auguste Gras nel 1861 e riguarda

le piante trovate nel 1859 nell’accampamento della cavalleria francese presso Vercelli

(seconda guerra d’indipendenza).

Nel 1923-1924 Pfaff pubblica una “botanica di guerra” dell’Alto Adige: 181 piante di cui

135 mai osservate prima in Alto Adige, rinvenute soprattutto alla stazione militare di

Bronzolo. Derivano in gran parte dall’Adriatische Küstenland attraverso la linea

ferroviaria Val Pusteria-Carinzia-Trieste. Quasi tutte scomparvero in breve.

Le piante alloctone venivano diffuse con i materiali, soprattutto foraggi.

Bolzon (1919, 1920) ha studiato la flora del M. Grappa nell’immediato dopoguerra:

avena, frumento, segale erano frequenti nel 1919 e già nel 1920 tendevano a

scomparire. Nel 1920 piante alloctone erano reperibili solo lungo le strade abbandonate.

Muli sul Pasubio – Monte Buso

I materiali arrivavano con la

ferrovia e giungevano al

fronte con teleferiche ed

erano distribuiti con animali

da soma.

Le stazioni ferroviarie sono

quindi luoghi privilegiati di

introduzione involontaria di

specie alloctone.

Stazione di Mattarello e

partenza della teleferica 10

che riforniva la zona di Passo

Vezzena. Da: Longhi L. & Zandonati A., 2013 –

Teleferiche dell’11a armata Austro-

Ungarica. Museo Storico Italiano della

Guerra.

Dagli erbari e dalle pubblicazioni di Biasioni e Dalla Fior è stato possibile dedurre una

sorta di “flora di guerra” del Trentino: include 1) specie indicate come castrensi da

Biasioni e da Dalla Fior; 2) specie della Kriegsbotanik di Pfaff (1923-1924); 3) specie

avventizie rinvenute in luoghi interessati dalla guerra entro pochi anni dalla sua fine.

Giuseppe Dalla Fior, 1884-1967 Luigi Biasioni, 1861-1939

Eurasiatiche;

56

Mediterranee;

68

Boreali; 5Americane; 7

Cosmopolite; 1

Flora di guerra della

provincia di Bolzano.

137 specie, 97 nuove

(escluse forme, varietà,

ibridi).

Da Pfaff (1923, 1924).

Flora di guerra della

provincia di Trento.

141 specie, 54 nuove (di cui

19 ined.).

Soprattutto dagli erbari di

Biasioni e di Dalla Fior.

Americane; 12

Boreali; 5

Cosmopolite; 8

Eurasiatiche;

56

Mediterranee;

60

In totale 194 specie, di cui 84 in comune tra TN e BZ

Localizzazione della “flora di guerra”

“INQUILINE DI GUERRA” PRESTO SCOMPARSE

Herniaria hirsuta [paleotemperata], Mattarello, “nella località correvano durante la guerra

i binari della stazione militare”, Dalla Fior, 1923 (Biasioni, 1924). Pfaff

Alopecurus utriculatus [mediterranea]

Doss Trento, Dalla Fior 1920 e Vezzena, Dalla Fior, 1921 (Dalla Fior, 1925). Pfaff

Stachys germanica [mediterranea]. Lavarone, in un luogo incolto dove durante la guerra

sorgeva una baracca. Dalla Fior 1921, confirm. Murr (Dalla Fior, 1925)

Anchusa italica

[mediterranea]

•Trento Scalo Battisti, 1921

•Lavarone dove sorgeva

una baracca 1921

•Tra Trento e Mattarello,

1922

Dalla Fior (1925)

Pfaff

“INQUILINE DI GUERRA” CHE SI

SONO INSEDIATE

Tripleurospermum inodorum [N-Europea]

C’è una sola segnalazione prima della

guerra: Murr (1899) a S. Cristoforo.

“Rara prima della guerra, ora è comune

fra i binari ferroviari e nei pressi delle

stazioni di Trento e Pergine” (Biasioni,

1922).

“Lungo tutta la strada che da

Caldonazzo conduce a Lavarone, e di

qui a Monterovere e in Vezzena, l’ho

trovata frequente; in singoli punti anzi,

dove sorgevano durante le operazioni

militari dei baraccamenti, assai

copiosa…” (Dalla Fior, 1925).

Negli anni successivi la pianta pare

regredire soprattutto nei fondovalle

(Dalla Fior, 1935 ecc.).

Pfaff

Bromus inermis [eurasiatica]

Paneveggio (Fiori, 1922): “3/7/1922 - Non

segnalata pel Trentino; probabilmente è

pianta castrense, diffusasi recentemente

anche in Cadore“.

Vecchie trincee del Monte Sommo Alto, S.

Tonzig (1936) in Hb PAD (Pedrotti, 1987);

Sommo Alto, G. Dalla Fior (1949).

Pfaff

Rorippa austriaca [E-Mediterraneo-

Pontica]

Sicura specie castrense (Biasioni 1924;

Dalla Fior, 1925): Vezzena (1921), strada

Caldonazzo-Lavarone (1921),

Monterovere (1924), ferrovia della

Valsugana tra Pergine e S. Cristoforo,

Trento alla stazione, Zambana fosse della

ferrovia.

Pfaff

Ononis arvensis [centro-E europea]

•1921 Strada Lavarone-

Monrerovere (Dalla Fior).

•1925 Monterovere.

•1951 Vezzena (?), Filippo

Marcabruno e Udalrico Gerola.

Vedi Dalla Fior (1925; 1955)

Pfaff

Scortegagna nel 2005 la ritrova

nella zona di Marcesina in

territorio Vicentino (Pian di

Ronchetto) (Scortegagna, 2008)

Scortegagna S., 2008 - Flora del settore veneto

dell’Altopiano di Asiago (Prealpi orientali, provincia

di Vicenza). Natura Vicentina, 12: 95-183.

Alla fine dell’estate 2014 Elena Patanè

la fotografa in loc. Casonetti alla

Marcesina, in territorio vicentino.

Il 14/9/2014 Marco Merli la trova presso

Malga Valcoperta, in territorio trentino.

Forse sono gli unici dati dall’Italia.

Dati storici

Malga Valcoperta, 14/9/2014 Marco Merli

PROBABILI “INQUILINE DI GUERRA” LOCALMENTE STABILIZZATE SCOPERTE

MOLTI ANNI DOPO LA FINE DELLA GUERRA

Carbonare, Elbele, basamento stazione teleferica nr. 10. Carbonare 08/09/1992

Carex disticha [eurosiberiana]

Echen (Venanzoni, 1993), Elbele (Prosser,

1993), poi a Passo Vezzena, Inghiaie, S.

Cristoforo, Lago Pudro.

Carbonare, Elbele, 02/06/1992

Popolamento di Carex disticha e basamento stazione teleferica nr. 10. Carbonare,

Elbele, 02/06/1992

Carex disticha, Elbele presso la stazione della teleferica, 17-6-2015

Teleferiche della 11°

armata austro-

ungarica.

La teleferica nr. 10 che

transitava per

Carbonare era una di

quelle a maggiore

capacità: 500

tonnellate al giorno!

ROVERETO

MATTARELLO

STAZIONE

TELEFERICA

CARBONARE

STAZIONE

TELEFERICA

MONTEROVERE

CALLIANO

Da: Longhi & Zandonati (2013)

FOLGARIA

CALDONAZZO

M. MAGGIO

VEZZENA

PASUBIO

Carex

disticha

Teleferica

con foraggio

in Val di

Terragnolo

Da: Longhi &

Zandonati

(2013)

Sanguisorba officinalis

[circumboreale]

Segnalata per Vezzena da Gerola &

Gerola (1955) e poi da Dalla Fior

(1955) per Monterovere.

Elbele, Carbonare di Folgaria, 8/9/1992

Cirsium canum [SE-europea-S-siberiana].

Elble presso Carbonare (Prosser, 1993).

Unico dato per il Trentino, molto

probabilmente oggi scomparsa.

Cirsium

canum,

Elble

25/08/1992

Cirsium canum x

oleraceum, Elble

25/08/1992

Crepis mollis [centro-europea]

Elble presso Carbonare (Prosser,

1993). Poi in Val Sacche (Tiarno di

Sopra) e in Val di Sella (Bertolli &

Prosser, 2014).

Chamaespartium sagittale [centro-S-

europea]

Trovata attorno al 1955 presso Passo Coe

(Gerola et al. 1981), poi presso Echen e al

Pian del Cheserle.

Gerola F. M., Rodondi G. & Andreis C., 1981 - La

Genista sagittalis L. nel Trentino. Studi Trent. Sci. Nat.,

58: 265-270.

Meum athamanticum [W-centro-

europea]

Compi (Prosser, 2000), Passo Coe,

Musiera di Sopra, Echen.

Garanium pratense [eurosiberiana]

Per il Trentino esistono vaghe

segnalazioni storiche (Prosser & Festi,

1992). E’ una specie frequente in

Germania e in espansione verso S.

Masin & Scortegagna (2011) lo

considerano probabile castrense

sull’Altipiano di Asiago. In Vernier (2014) è

citato come importato in Lorena dalle

truppe tedesche.

Brachypodium pinnatum [eurasiatica]

Segnalato da Prosser (1995) per il

Trentino nord-occidentale, ma poi

reperito anche nel Trentino sud-

orientale: Cheserle, Moietto,

Slaghenaufi, Monterovere, Valle

Orsera, Vezzena.

Saxifraga granulata [subatlantica]

Vigolo Vattaro in un prato (2004)

Quesito finale:

queste piante meritano

un’attenzione?

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