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• DIRITTO ALLA COMUNICAZIONE
• C.A.A.: DEFINIZIONE, STORIA, SCOPI
• CATEGORIE CLINICHE DI INTERESSE PER LA C.A.A.
• PRINCIPI GENERALI IN C.A.A.
AGENDA
1) Per un percorso di CAA non sono necessari prerequisiti ma bisogna
considerare i punti di forza e le barriere all’accessibilità e alle opportunità di
comunicazione
2) La valutazione e l’implementazione del progetto sono processi in
progressione che vanno gestiti da operatori formati in CAA
3) La CAA è efficace se “insegnata” in modo interattivo e pragmatico
4) Un training ai partner comunicativi riveste un ruolo importante per il successo
della comunicazione
5) L’integrazione tra scuola, casa e luoghi di vita è cruciale per un buon esito
dell’intervento di CAA
6) I sistemi di CAA sono inutili senza un training appropriato e un ambiente che
li sostenga
PRINCIPI GENERALI IN C.A.A.
7) CAA significa sistemi multimodali
8) La scelta del sistema grafico, del formato della tabella, di un voca e la
selezione del vocabolario sono processi in progressione
9) Durante lo sviluppo del linguaggio in bambini con carenza/assenza del
linguaggio orale è importante sperimentare i sistemi di CAA in uso ricettivo
10) il campo della CAA è ancora in via di sviluppo
11) L’implementazione della CAA impegna una enorme quantità di tempo ed
energia da parte di terapisti, insegnanti, genitori e del bambino
PRINCIPI GENERALI IN C.A.A.
• Si intende l’intervento di comunicazione rivolto
ai beginning communicators, che possono
essere bambini, adolescenti o adulti con diversi
tipi di disabilità congenita o acquisita.
• Indipendentemente dall’età e menomazione,
necessitano di supporto per apprendere la
possibilità di influenzare attraverso la
comunicazione il loro ambiente di vita
COMUNICAZIONE INIZIALE
• Usano prevalentemente modalità non simboliche come
gesti, vocalizzi, sguardo e linguaggio del corpo
• Non mostrano intenzionalità comunicativa
• Stanno imparando a usare simboli aided o unaided per
messaggi di base per funzioni come
RICHIESTA, SCELTE, ANCORA/BASTA
condivisione di informazioni e partecipazione alla
conversazione
• Usano tabelle o semplici tecnologie (sensori e Voca a
uno o due messaggi) per la partecipazione e la
comunicazione
modificato da Beukelman & Mirenda
BEGINNING COMMUNICATORS
I comunicatori iniziali possono presentare
una o più delle seguenti caratteristiche:
ABILITA’
BARRIERE
Accessibilità
PERSONA AMBIENTE
Comunicative
Voglia di comunicare
Cognitive
Linguistiche
Motorie
Sensoriali
Aspetto Comunicativo
Aspetto Cognitivo
Aspetto Emotivo/Sociale/Comport.
Aspetto sensoriale
Aspetto motorio/percettivo
PARTNER COMUNICATIVI
OPPORTUNITA’/ PARTECIPAZIONE
BARRIERE
Opportunita’
di Prassi
Politiche
di Attitudine
di Conoscenza
di Abilità
VALUTAZIONE INTERVENTO
Valutazione e intervento
Modello di PartecipazioneBeukelman & Mirenda 2013
Partecipazione/
interazione sociale
Accesso
Opportunità
c’è qualcuno
con cui
parlare?
qualcosa di
cui parlare?c’è un
facilitatore?
interventi per
oggi e per
domani
c’è un modo
per
comunicare?
Valutazione
La partecipazione è il solo
prerequisito per la
comunicazione..
Senza partecipazione non c’è
nessuno con cui parlare, niente
di cui parlare e nessuna ragione
per comunicare…Mirenda & Iacono, 1990
PARTECIPAZIONE
PARTECIPAZIONE
• Come partecipano le persone con
complessi bisogni comunicativi?
• Come potrebbero e dovrebbero
partecipare le persone con complessi
bisogni comunicativi?
SOCIAL NETWORKS:
Si basa sui concetti di “competenza comunicativa” di J. Light e
sul modello di partecipazione di Beukelman & Mirenda
Aiuta ad individuare aree specifiche ed abilità da sostenere e ad
identificare barriere ed opportunità all’interno delle reti e dei
rapporti sociali
Permette di programmare obiettivi comunicativi realistici,
pianificare gli interventi e valutare i progressi nel tempo
Permette di costruire consenso all’interno del team riabilitativo
1
Membri famigliari e della vita
di ogni giorno
2 Amici stretti
4Professionisti retribuiti per
occuparsi del paziente
5Estranei potenziali
interagenti (es: negozianti)
3
Persone interagenti in
strutture tipiche del
contesto (oratorio, scuola,
ASL)
SOCIAL NETWORKS
Sarah W. Blackstone Mary Hunt Berg
SOCIAL NETWORKS
IDENTIFICAZIONE DEI PARTNER SIGNIFICATIVI E DEL
CERCHIO DI APPARTENENZA
… … …
… … …
… … …
… … …
… … …
… … …
• PRINCIPALE PARTNER COMUNICATIVO
• PARTNER COMUNICATIVO PIU’ ABILE
• PARTNER CON IL QUALE LA PERSONA PASSA
LA MAGGIOR PARTE DEL TEMPO
• PARTNER PREFERITO DELLA PERSONA
• PARTNER COMUNICATIVO PIU’ DISPONIBILE
AD APPRENDERE NUOVI COMPORTAMENTI
• PARTNER PIU’ DISPONIBILE AD INSEGNARE
AD ALTRI NUOVI COMPORTAMENTI
Intervento di CAA
Obiettivo ultimo dell’intervento di CAA:
Aumentare la comunicazione funzionale
per permettere la partecipazione attiva in
tutti i possibili aspetti della vita
quotidiana
FACILITATORE
Si definisce qualsiasi persona che
assume, o a cui viene assegnata,
una responsabilità nel supportare gli
sforzi comunicativi del bambino, o in
generale del disabile, all’interno di
un progetto di comunicazione
aumentativa.
PARTNER COMUNICATIVI, FACILITATORE,
ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE
• Partner Comunicativi
• Tutte le persone che possono potenzialmente
interagire con la persona con difficoltà comunicative
• Facilitatore
• Chi fornisce supporto e crea opportunità
comunicative alle persone con complessi bisogni
comunicativi
• Assistente alla comunicazione• Chi supporta gli individui con complessi bisogni
comunicativi (CCN) ad interagire con un’altra persona
o persone
• Simboli tangibili
– identici o simili
– imitazioni di oggetti
– miniature
– oggetti connessi
– parti di oggetti
– oggetti per una classe di oggetti
– simboli tangibili astratti
• Fotografie
– fotografie a colori e in bianco e nero
– foto polaroid
– da cataloghi
– logo di prodotti
SIMBOLI PER LA CAA
– parole singole
– frasi
– modi di dire
– lettere
– Morse
– Braille
– Blissymbols
– Picsyms
– Altri
Sistemi di simboli
Parole e alfabeto
– Core
– PIC
– PCS
– Altri
Set di simboli
SIMBOLI GRAFICI IN CAA
CORE
Core Picture Vocabulary
Set di 144 disegni realistici
PIC
Pictogram Ideogram Communication
• Set di 400 simboli bianchi su fondo nero
• Difficoltà di espansione autonoma perché non
esistono regole
• Recente incremento di simboli a cura della
National Resource Center of Sweden
PCSPicture Communication Symbol
• Set di simboli grafici per tabelle di comunicazione
• Circa 3500 simboli rappresentanti parole o frasi
• Software per creare tabelle di comunicazione
PICK’N STICK
PICSYMS
Picture Symbols
• Sistema di simboli grafici sviluppato
basandosi sul linguaggio di bambini piccoli
• Circa 1000 simboli più regole per creare e
disegnare nuovi simboli (griglia e
mascherina)
• Basi logiche contenute in 28 regole
SIMBOLI WIDGIT
Tratto dal sito di Auxilia
www.auxilia.it
Vocabolario in costante crescita che contiene
più di 10.000 simboli corrispondenti ad un
vocabolario di oltre 40.000 parole
Creati e perfezionati specificamente
per un uso a sostegno dei processi di lettura
e scrittura (Symwriter)
Widgit Symbols
Circa 12.000 simboli. Sistema grafico “storico” (Rebus) in
UK
A distribuzione commerciale:
• simboli su DVD (colori e b/n)
• software Symwriter (colori e b/n)
Nascita: comunicazione e accesso all’istruzione
BLISSYMBOLS
Sistema di comunicazione grafico, non alfabetico, basato sul
significato
ALTRI SIMBOLI GRAFICI
• Pictographic Communication Resources
• Gus Communication Symbols
• Pics for PECS
• Symbolstix
• Imagine Symbols
ALTRI SIMBOLI GRAFICI
• do2Learn
• Mulberry
• Sclera Pictos
• Pittogrammi di ARASAAC
Pittogrammi di ARASAAC – Portale Aragonese di ISAAC
Circa 15.000 pittogrammi a colori e in bianco/nero
A distribuzione gratuita su Internet.
Nascita: comunicazione
Un sito sul quale sono recensite (e aggiornate)
tutte le collezioni e i sistemi grafici a distribuzione
sia commerciale che gratuita
http://talksense.weebly.com/symbol-what.html
curato da Tony Jones, insegnante
inglese di scuola speciale
Nella CAA si utilizza “la scrittura” in modo
particolare per la comunicazione
contestuale, faccia a faccia.
In sintesi viene adoperato il sistema di
trascrizione alfabetico come codice
aumentativo alternativo.
CODICE ALFABETICO
Vantaggi del codice alfabetico come
componente speciale CAA
Numero ristretto di simboli
•Minore ampiezza dei supporti
•Maggiore semplicità dei sistemi di selezione
Possibilità di rappresentare infiniti significati
Conoscenza pressoché universale del codice
Possibilità di utilizzare dispositivi standard con
funzioni di memoria e output di vario genere
Svantaggi del codice alfabetico come
componente speciale CAA
Non utilizzabile da bambini piccoli
Non comprensibile da interlocutori non alfabetizzati
Richiede molte selezioni per trasmettere un singolo
significato
Non sempre utilizzabile da bambini con difficoltà del linguaggio
L’interlocutore spesso si attende la formulazione di un testo
Non utilizzabile da bambini con difficoltà
nell’apprendimento
Quando un bambino non ha
un dominio completo del codice alfabetico
può essere utile sfruttare per scopi CAA
anche competenze parziali.
Competenze parziali
del codice alfabetico
• Il bambino riconosce singole parole
• Il bambino scrive seppure in modo
ortograficamente scorretto
• Il bambino ricorda come scrivere singole
parole
• Il bambino sa come le parole iniziano
• Il bambino sa il significato di una parola o
addirittura di una frase ma non domina il
codice
Competenze parziali
del codice alfabetico
• Tabelle con parole intere
• Tabelle con frasi
• Integrazione delle tabelle di simboli con
parole (ad esempio il proprio nome,
small talk, insulti, modi dire locali, etc..)
• Integrazione di tabelle di simboli con
alfabeto per differenziare e completare
il significato dei simboli.
• Integrazione di tabelle di simboli con
alfabeto per parole che sa scrivere.
Possibili utilizzazioni di
competenze parziali
SISTEMI GRAFICI PER
TABELLE DI
COMUNICAZIONE
LINGUAGGIO
ESPRESSIVO
SISTEMI
SIMBOLICI
Sviluppo
cognitivo
Conoscenza
del mondo
Lettura
Scrittura
Accesso a
strumenti
tecnologici
Accesso al
linguaggio
sintetico
Stima di
sè
Sviluppo
sociale
Possibilità di
apprendimenti
Capacità di
interagire
SIMBOLI BLISS
SET O SISTEMI
DI SIMBOLIDISEGNI
FOTOGRAFIE
MINIATURE DI
OGGETTI
OGGETTI
LETTERE
PAROLE
FRASI
ESPRESSIONI
SISTEMI
GRAFICI
COMUNICAZIONE
• Comunicazione “faccia a faccia”
• Comunicazione scritta
• Lettura
• Comunicazione a distanza
• Utilizzo a sostegno della didattica
• NON utilizzo indiscriminato all’interno della didattica
• Sostegno alla comprensione
• Sostegno al pensiero
PERCHE’ I SIMBOLI
DOVE I SIMBOLI
• Simboli isolati, mobili
• su striscia
• su pareti, superfici, ecc
• su tabelle, libri, ecc
• su Voca’s
SCANSIONE ASSISTITA DAL
PARTNER
I PARTNER SOTTOPONGONO UNA
SCANSIONE MOSTRANDO –
INDICANDO E/O NOMINANDO IL NOME
DELL’ITEM
• VISIVA
• UDITIVA
• VISIVA E UDITIVA
• Bambini che pongono importanti sfide dal punto di vista motorio e comunicativo
• Bambini con disabilità multiple tra cui problemi visivi
• Bambini con disabilità multiple tra cui problemi usitivi
• Bambini “comunicatori iniziali” o bambini che non presentano ancora alcune forme di comunicazione
• Utenti che non riescono ad usare gli ausili
• Quando al momento non sono disponibili/efficaci altre strategie comunicative
• Quando l’opzione della scansione proposta da uno “smart partner” risulta più efficace
Modificata da Porter e Burkhart, 2009
PER CHI PUO’ ESSERE USATA LA
SCANSIONE ASSISTITA DAL PARTNER
ma non sono l’essenza del
progetto di CAA
RICORDA!!!
I simboli sono essenziali per
rappresentare messaggi e
concetti in modo alternativo alla
parola
MODELLAMENTO
• 1 - modellamento come approccio di immersione linguistica
• 2 - modellamento come supporto alla comprensione
• 3 - modellamento come supporto alla produzione di specifici obiettivi linguistici
• 4 - modellamento come componente di una gerarchia di prompt
Janice Light, 2006
Comunicazione personale
L’uso dell’iPad al CBD’I
Approccio One Size Fits All
Necessità di riformulare le richieste:
Per quale (e di chi) esigenza?
Per quale competenza comunicativa?
«non è possibile e non è corretto fornire
un generico elenco di “buone app” per la comunicazione» (Vaccari)
TECNOLOGIA EYE-GAZE
PER C.A.A.
Sistemi eye-tracking per l’accesso
alla comunicazione e alla
partecipazione
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