Composizione grafica dott. Andrea Dezi - 2003 CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE Docente...

Composizione grafica dott. Andrea Dezi - 2003

CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE

Docente Prof. Martucci

Unità 1 (Lezioni n. 1-2)

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

CORSO DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITCHE

L’Italia unita 1861/2004

A. Formazione del Regno d’Italia

B. compressione dei tempi storici

a) Aprile 1859

8 STATI

1. Regno di Sardegna2. Regno Lombardo-Veneto3. Ducato di Parma e Piacenza4. Ducato di Modena e Reggio5. Granducato di Toscana6. Repubblica di San Marino7. Stato Pontificio8. Regno delle Due Sicilie

b) 17 marzo 1861 Regno d’Italia

Aprile 1859/marzo 1861

23 mesi

C. compressione?C. compressione?un processo di costruzione statale durato troppo poco

Cioè Francia: 6 secoli Spagna: 4 secoli Gran Bretagna: 6 secoli Italia 23 mesi

D. ConseguenzeD. Conseguenze

1) Fragilità dell’identità collettiva

a. Popolo italianoGrande guerra 1915-1918b. Riti collettivi fascismo 1922-1943c. Italofoni Toscana e Roma

N.B.un centinaio di dialetti incomunicabili

2) fragilità del sistema politico

E. fragilità del sistema politico

1) Crisi di governo endemiche

N.B. la crisi non coincide con le elezioni politiche

2) Crisi politiche

1. Crisi di fine secolo 1898-1900

2. Primo dopoguerra1919-1922avvento del fascismo

3. 25 luglio 19434. 8 settembre 1943

N.B. definizione delle due crisi

1922 crisi di regime

avvento del Fascismo (28 ottobre 1922)

25 luglio crisi di regime

arresto di Mussolini

8 settembrecollasso dello Stato

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

La stagione delle annessioni

1859 / 1861

A. Modalità delle annessioni

1. Guerra internazionale: LombardiaGuerra internazionale: Lombardia

Vittoria militare franco-piemontese (Magenta e Solferino)

2. Moti di piazza con “agenti provocatori”

piemontesi

Modena

Bologna

Toscana

3. Invasione di Stati neutrali

a) Stato Pontificio Umbria, Marche

b) Regno delle Due Sicilie

B. Legittimazione delle annessioni: i Plebisciti del 1860

a) 11-12 marzo

Ducati Padani Parma e Modena

Legazioni Pontificie Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì

Toscana

b) 20-21 ottobre Due Sicilie

c) 4 novembreMarche

Umbria

C. Cos’è un plebiscito?C. Cos’è un plebiscito?

a) Il governo consulta il popolo

b) Risposta binaria Si / No

N.B. FORTI ANALOGIE CON IL REFERENDUM

DifferenzeDifferenze

REFERENDUM risposta libera

PLEBISCITO risposta obbligata

D. Modalità di

svolgimentoD. Modalità di

svolgimento

Capoluoghi di provincia e centri maggiori

Centri minori Registri per le firme

Schede prestampate

N.B. le fonti attestano un contesto intimidatorio

II SEMESTREA.A. 2009-2010

L’Italia unita e i suoi regimi

1861 / 2010

A. L’Italia unita

(1861-2010)A. L’Italia unita

(1861-2010)

1) Monarchia 1861 / 1946

2) Repubblica 1946 / 2010

B. La Monarchia

dei SavoiaB. La Monarchia

dei Savoia

1) Monarchia costituzionale 1861 / 1922

2) Monarchia fascista 1922 / 1943

3) Guerra civile 1943 / 1945

4) Interregno 1945 / 1946

C. La RepubblicaC. La Repubblica

1) Costituente 1946-48

2) Centrismo 1947-1960

3) Centrosinistra 1961-1976

4) Solidarietà nazionale 1976-79

5) Pentapartito 1980-1992

6) Crisi della Repubblica 1992-2010

N.B. N.B.

a) I quadri BB, CC sono semplificati

b) Monarchia e Repubblica conoscono più fasi di quanto ci sia scritto

La Monarchia liberale

1861/1922

A. 2 percorsi interpretativi

1) Sistemi elettorali

2. Fasi politiche

a) Destra storica

b) Sinistra storica

c) Trasformismo

d) Età crispina

b) allargato

c) suffragio larghissimo

d) suffragio universale maschile

a) censitario

e) Crisi di fine secolo

f) Età giolittiana

g) Crisi dello Stato liberale

B. Sistemi elettorali

N.B. N.B. le donne non godono dei diritti politici le donne non godono dei diritti politici

b) Suffragio allargato 1882-1913

c) Suffragio larghissimo 1913-1919

d) Suffragio universale maschile 1919

a) Censitario 1861-1882

C. Sistema censitario

ELETTORI maschi maggiorenni (25 anni)

21.770.000 abitanti

APATIA (Attilio Brunialti)

Imposta superiore a 40 lire

4.839.333 famiglie

419.846 elettori

239.746 votanti (57,10%)

28.294.000 abitanti

6.287.555 famiglie

620.491 elettori

369.953 votanti (59,62%)

D. Suffragio allargato

N.B. N.B. almeno 3 milioni di famiglie prive di rappresentanza almeno 3 milioni di famiglie prive di rappresentanza

1882 2.081.304 elettori1909 3.319.297 elettori

1) maschi maggiorenni alfabetizzati

2) tutti i cittadini tassati per 19,80 lire annue

Legge Zanardelli 24 settembre 1882 n. 993

2 categorie di elettori

N.B. art. 100 N.B. art. 100 alfabetizzazione alfabetizzazione presunta (2 testimoni)presunta (2 testimoni)

4.6E. Riforma GiolittiE. Riforma Giolitti

8.672.249 elettori8.672.249 elettori

1) maschi maggiorenni alfabetizzati (come Zanardelli)

2) tutti gli ex militari

3) analfabeti ultratrentenni

Legge 30 giugno 1912 n. 666

[poi T.U. 26.VI.1913 n. 821

F. suffragio universale maschileF. suffragio universale maschile

11 milioni11 milioni

1) tutti i maschi maggiorenni

2) tutti gli ex combattenti (anche minorenni)

Riforma Nitti 15 agosto 1919 n. 1401

ELETTORI

La monarchia nel sessantennio liberale

1861-1922

cesure e leaderships

A. Lo schema

tradizionaleA. Lo schema

tradizionale

1) destra storica 1861-1876

2) rivoluzione parlamentare 18.III.1876

3) trasformismo 1882-1887

4) età crispina 1887-1896

5) crisi di fine secolo 1898-1900

6) età giolittiana 1903-1914

7) crisi dello Stato liberale 1915-1922

B. Aporie dello schema

1) Rattazzi presidente del Consiglio sotto la destra (1862,1867)

2) Depretis protagonista svolta 1876

3) età crispina 1887-1896Giolitti 1892-93

4) età giolittiana 1903-1914

ma è il leader della Sinistra parlamentare

ma in area di governo dal 1860

come giudicare i GabinettiRudinì 1891-92

C. Giolitti nell’età giolittiana

a) 3 volte al governo

b) 2 intermezzi

1) 3 novembre 1903/12 marzo 1905 (16,5 mesi)

1. Tittoni – Fortis - Sonnino (1905/1906)

2) 29 maggio 1906/10 dicembre 1909 (41,5 mesi)

3) 30 marzo 1911/19 marzo 1914 (34,5 mesi)

2. Sonnino - Luzzatti (1909/1911)

D. il “dopo Cavour” e le “maggioranze del Presidente

1) 1861/76 tentativi di stabilizzazione con leadership debole

2) cesura dal 1876

3) i governi del Presidente 1876/1922

- Rattazzi- Ricasoli- Minghetti- Lanza & Sella

vanno al potere gli “ex” (ex garibaldini,ex mazziniani)

- Agostino Depretis- Francesco Crispi- Giovanni Giolitti- Giuseppe Zanardelli

E. Presidenti effimeriE. Presidenti effimeri

1) Benedetto Cairoli

2) Antonio Starabba di Rudinì

3) Alessandro Fortis

4) Sidney Sonnino

5) Luigi Luzzatti

6) Antonio Salandra

7) Paolo Boselli

8) V.E. Orlando

9) F.S. Nitti

10) Ivanoe Bonomi

11) Luigi Facta

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

LA CRISI DI GOVERNO

una peculiarità italiana

A. la crisi di governo: 33 scenari

1) rottura tra presidente del Consiglio & leaders parlamentari

2) il presidente del Consiglio usa come “capro espiatorio” uno o più ministri

3) dissensi tra presidente del Consiglio e re

conseguenza dimissioni del governo

B. soluzioni alla crisi

1. incarico ad un nuovo p.d.C.

2. incarico al p.d.C. dimissionario

a) nuova compagine ministeriale

b) stessa compagine

crisi inutile ?

C. panorama internazionale

1) U.S.A. il presidente nomina e revoca i membri del Gabinetto [intervento del Senato]

2) Gran Bretagna dopo le elezioni: il leader vittorioso è nominato premier

a) Monarchia di Luglio 1830/1848

crisi di governo endemiche

3) Francia

b) Terza Repubblica 1875/1940

re Luigi Filippo nomina e revoca il p.d.C.

N.B. Il caso ItalianoN.B. Il caso Italiano

1) modello di governo di tipo “orleanista”

2) il p.d.C. ha la fiducia del re

“scopre la corona”

se si dimette

ciò fa ricadere sulla persona del re gli insuccessi di governo

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

LO STATUTO ALBERTINO

4 marzo 1848

A. Caratteri dello Statuto

N.B. non è stato votato da una Assemblea Costituente

2. lo Statuto è stato “concesso” da re Carlo Alberto

3. lo Statuto si presenta come “irrevocabile” ma non prevede modalità di modifica [carta “flessibile”]

4. non è dimostrato che lo Statuto sia stato percepito come insieme di norme giuridiche vincolanti

1. lo Statuto è una costituzione ribattezzata in altro modo

B. 2 lettureinconciliabiliB. 2 lettureinconciliabili

1) lo Statuto si è ispirato a

2) lo statuto albertino è la traduzione della charte francese del 1814

b) costituzione belga 1831

cioè ha tratto i principi ispiratori, sviluppandoli

autonomamente

cioè ha tratto i principi ispiratori, sviluppandoli

autonomamente

a) charte francese 1814

N.B. modifiche irrilevantiN.B. modifiche irrilevanti

7.4C. 3 punti centraliC. 3 punti centrali

Camera elettiva

1) il re ha poteri sostanziali ed è irresponsabile

2) bicameralismo imperfetto

3) mancano disposizioni su

Senato di nomina

governo p.d.C.

N.B. N.B.

a) 70 anni dopo le costituzioni americane (1776-1787) e francesi (1789-1795)

lo Statuto non ne tiene contolo Statuto non ne tiene conto

b) adotta un modello borbonico-orleanista (1814/1830)

c) primitivismo redazionale

d) vertice statale re

D. Chi presiede il Gabinetto? D. Chi presiede il Gabinetto?

a) p.d.C.?

b) re?

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

Il re nello Statuto

24 articoli su 84

Poteri fortiPoteri forti

1) Comanda le forze armate (art. 5)

2) Dichiara la guerra (art. 5)

3) Fa i trattati internazionali (art. 5)

4) Nomina a tutte le cariche (art. 6)

5) Contitolare potere legislativo (art. 3,7)

6) convoca, proroga, scioglie le Camere (art. 9)

7) Nomina e revoca i ministri (art. 65)

Il re “capo supremo

dello Stato (art. 5)

A. Il re comanda le forze armate

2) È visto dai generali come loro verticecrisi Millo

3) Esercita il comando supremo

4) delega le funzioni

1) È investito del supremo grado militare (cfr. crisi dei due Marescialli)

1848-49

1915-18

1940-43

B. Il re stipula i trattati internazionali (art. 5)

a) Le Camere sono informate dopo

b) Cessioni di Nizza e Savoia

c) Patto di Londra (26 aprile 1915)

N.B. l’Italia entra nella Grande Guerra all’insaputa del Parlamento

Clausola segreta

C. Il reC. Il re

a) Ricasoli (1862,1867)

b) Rattazzi (1862,1867)

c) Presidenti militari La Marmora Menabrea Pelloux

d) Sonnino (1906,1910)

e) Facta (1922)

f) Mussolini (1943)

Nomina a tutte le cariche

Nomina e revoca i ministri

D. Il re è contitolare del potere legislativo

a) autorizza con R.D. il governo a presentare i progetti di legge (art. 3)

b) promulga le leggi (art. 7)

E. rapporti con le Camere

a) nomina tutti i senatori (art.33)

b) nomina il presidente del Senato (art. 35)

c) scioglie la Camera dei deputati

N.B. chiude i lavori senza sciogliere

d) proroga la sessione (art. 9)

Nel Sessantennio liberale il Parlamento è prorogato per 34 anni

( a “macchia di leopardo”)

F. a proposito di scioglimento

1) Vittorio Emanuele III lo rifiuta per due volte a Sonnino (1906,1910)

2) lo rifiuta per due volte a Mussolini (1922,1924)

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

La leggenda di Casa Savoia

1848/1946

A. quanti re?

1) Carlo Alberto(1831-1849)

2) Vittorio Emanuele II (1849-1861)

1) Vittorio Emanuele II (1861-1878)

2) Umberto I (1878-1900)

3) Vittorio Emanuele III (1900-1946)

4) Umberto II (1946)

a) Regno di Sardegna

b) Regno d’Italia

B. Gli epitetiB. Gli epiteti

1) il re Galantuomo Vittorio Emanuele II (1849-1861;1861-1878)

2) il re Buono Umberto I (1878-1900)

3) il re Soldato Vittorio Emanuele III (1900-1946)

4) il re di Maggio Umberto II (1946)

C. Vittorio Emanuele II re Galantuomo

a) Massimo d’Azeglio ne cura l’immagine

b) ha un forte carisma

c) subisce Cavour

d) Evita un primo ministro “forte” (dopo la morte di Cavour)

e) Spesso presiede le riunioni del Gabinetto

f) Sottovaluta la “alterità”delle province annesse

N.B. galantuomo nozione ambiguaN.B. galantuomo nozione ambigua

1) Nord galantuomo = persona perbene

2) Due Sicilie galantuomo è l’avversario dei contadini

Perché? Si è impadronito con la frode della terra demaniale

Re GalantuomoRe Galantuomo

1) Nord il re perbene N.B. equivalente del francese Roi citoyen (Luigi Filippo)

2) Due Sicilie il re dei galantuominicioè dei “falsi” possessori delle terre demaniali

Una nave da guerra viene battezzato “Re Galantuomo”

D. Umberto I il re Buono

a) appellativo insulso

b) si estranea dalla guida del Gabinetto è spesso a Monza per motivi sentimentali

c) non ha simpatia per la Camera

d) fautore del riarmo

e) Si identifica con Crispi

f) Crisi di “fine secolo” e regicidio

E. Vittorio Emanuele III, re Soldato

a) così, dopo la Grande Guerra

b) è un professionista come capo dello Stato

c) vuole che il p.d.C. “copra” la Corona

d) non sopporta le ambiguità di Giolitti

e) disprezza gli uomini politici

f) vede in Mussolini l’espressione degli ex combattenti

g) liquida Mussolini quando la disfatta militare “scopre” la Corona

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

La crisi dello Stato liberale

1919-1922

individuali

collettivi

1) elezioni

2) crisi di governo 8

3) occupazione fabbriche

4) spedizione di Fiume

a) protagonisti

b) eventi

A. un quadro generale

1919-1922A. un quadro generale

1919-1922

leaders

governanti

partiti politici

ex combattenti

5) marcia su Roma

16.XI.1919

15.V.1921

B. protagonisti individuali 1919-1922

1) Luigi Sturzo

2) Filippo Turati

3) Benito Mussolini

4) Antonio Salandra

5) Sidney Sonnino

6) Amadeo Bordiga

7) Antonio Gramsci

i leaders

8) Giacinto Menotti Serrati

9) Costantino Lazzari

10) Gabriele D’Annunzio

11) V.E. Orlando

C. protagonisti collettivi

a) ex combattenti 5 milioni

b) partiti

Partito popolare

Partito socialista

Partito fascista

Partito nazionalista

PC d’I

D. eventi 1919/1922

1) elezioni politiche

2) 8 crisi di governo

3) ordine pubblico

16.XI.1919

15.V.1921

a) spedizione di Fiume

b) occupazione fabbriche

c) marcia su Roma

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

1919/1922

gli eventi

a) Blocco Nazionale

b) Partito socialista 122 deputati

c) Partito comunista 7 deputati

d) Partito popolare 100 deputati

1) 16.XI.1919

2) 15.V.1921

A. elezioni politicheA. elezioni politiche

a) ministeriali 248 deputati

b) socialisti 156 deputati

c) popolari 100 deputati

liberali 239 deputati

fascisti 36 deputati

N.B.N.B.

a) socialisti e popolari vincono le elezioni

b) il mancato accordo Turati/Sturzo non offre uno sbocco alla crisi

c) chi dialogherà con gli ex combattenti?

B. crisi di governo

1) I gabinetto Nitti 5 mesi [23.VI.1919/16.XI.1919]

2) II gabinetto Nitti 5,5 mesi [1.XII.1919/21.V.1920]

3) III gabinetto Nitti 25 giorni [21.V.1920/15.VI.1920]

4) IX gabinetto Giolitti 11 mesi [15.VI.1920/15.V.1921]

5) X gabinetto Giolitti 23 giorni [11.VI.1921/4.VII.1921]

6) gabinetto Bonomi 9 mesi [4.VII.1921/26.II.1922]

7) I gabinetto Facta 5 mesi [26.II.1922/1.VIII.1922]

8) II gabinetto Facta 3 mesi [1.VIII.1922/31.X.1922]

b) occupazione fabbriche

a) spedizione di Fiume

(nov. 1919/dic. 1920)

c) marcia su Roma (28 ottobre 1922)

c. ordine pubblico

1) sedizione militare d’Annunziod’Annunzio

2) governo Nitti inerteinerte

3) ammiraglio Millo fiancheggia

imitazione Soviet

fascisti 36 deputati

viene richiamato dal re

disimpegno PSI/CGdL

D. come uscire dalla crisi?

1) accordo Turati/Sturzo

2) soluzione Giolitti

3) governo militare

4) governo Mussolini

N.B. ottobre 1922ottobre 1922 Mussolini è in rapporto con N.B. ottobre 1922ottobre 1922 Mussolini è in rapporto con 3) F.S. Nitti

1) Giolitti

2) Salandra

4) Facta

5) Orlando

[tramite prefetto Lusignoli]

Milano

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

il mancato stato d’assedio dell’ottobre 1922

A. il contestoA. il contesto

a) mobilitazione fascistaMussolini al governo (quadrumviri a Perugia)

b) governo inerte

c) Il re

Facta tratta con Mussolini

nessun provvedimento a tutela dell’ordine

(stato d’assedio in extremis)

furibondo con Facta

non firma il decreto d’assedio

B. presidente del Consiglio Facta

1) ha chiesto i portafogli ai colleghi ergo il governo non è nella pienezza delle funzioni

2) si spaventa per la mobilitazione dei fascisti (26-27 ottobre)

3) chiede al re di firmare il decreto di stato d’assedio

N.B.il p.d.C.non ha l’autorevolezza per gestire una crisi

C. stato d’assedio

a) passaggio dei poteri all’autorità militare

b) l’esempio del 1862 (a legge Pica 15.VIII.1863)

c) governo militare per la gestione dell’emergenza

- coprifuoco

- salvacondotti

- censura militare

- decimazioni

- tribunali militari

d) insediamento di un governo civile

N.B.N.B.

1) bagno di sanguestato d’assedio

solo se dopo

2) governo civile a leadership solida

D. Casa Savoia e i governi militari

a) effimeri

b) stabili

1) gen.Cesare Alfieri di Sostegno (1848,53 giorni)

2) gen.Ettore Perrone di San Martino (1848,53 giorni)

3) gen.Agostino Chiodo (1849,37 giorni)4) gen.Gabriel de Launai (1849,41 giorni)

1) gen. A. La Marmora (1859-60,194 gg.)

N.B. il p.d.C. militare commissario della Corona

2) gen. A. La Marmora (1864-66,632 gg..)

3) gen.Luigi Federico Menabrea (1867-69,563 gg.)4) gen.Luigi Pelloux (1898-1900,725 gg.)

E. Vittorio Emanuele III il 28 ottobre 1922

a) Conosce la indisponibilità dei leaders politici

b) Tramite servizi segreti sa che Mussolini è in contatto con: Giolitti, Salandra, Nitti, Facta, Orlando

c) Considera i fasci espressione degli ex combattenti

d) Affida la p.d.C. a Mussolini

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

Il FASCISMO 1922/1943

a) leggi “fascistissime” del 1925

b) proclamazione Impero 9.V.1936

c) crisi del Regime 25.VII.1943

1) Fascismo parlamentare 1922/24

2) Regime a partito unico 1925/1943

A. le fasiA. le fasi

legge Acerbo 18.XI.1923

governo di coalizione

B. l’esperimento fascista

1. laboratorio istituzionale pragmatico

2. Esecutivo svincolato dalla base parlamentare

3. p.d.C. ruolo rinforzato

“copre” la Corona

N.B. in linea con la dittatura parlamentare ( Cavour, Crispi, Giolitti)- Kanzlerdiktatur di Bismark

A. la dittatura(cfr. C. Schmitt, La

Dittatura, ed. Laterza)

A. la dittatura(cfr. C. Schmitt, La

Dittatura, ed. Laterza)

commissaria esercizio di prerogative per conto altrui

sovrana esercizio autonomo di prerogative sovrane

re o Assemblea

C. MUSSOLINIC. MUSSOLINI

1. Mussolini non è “primus inter pares”

2. energia “copre” la Corona

3. fino a 7 portafogli si ispira a Cavour

“via italiana al cancellierato”

4. un Garibaldi filtrato da D’Annunzio

rispetto ai ministri

1935/36

Duce dei Mille Duce del Fascismo

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

Il Fascismo parlamentare 1922/24

A. 3 nodiA. 3 nodi

1) conferimento dei pieni poterilegge 3.XII.1922 n°1601

2) riforma elettoralelegge Acerbo 18.XI.1923 n° 2444

3) delitto Matteotti (10.VI.1924)

B. Pieni poteri*

1) legge 3.XII.1922 n°1601

2) base legale dittatura?

*N.B. istituto extracostituzionale in deroga art. 3 e 55 Statuto Albertino

8 gruppi di provvedimenti di riordino amministrazione

C. I pieni poteri dal 1848 al 1915

1) legge 2.VIII.1848 n° 759 governo Casati

2) 20.III.1849 gen. Chiodo

3) Legge 25.IV.1859 n° 3345 li usa Rattazzi per varare i codici

4) Legge 20.III.1865 n° 2245 unificazione amministrativa

5) Legge 28.VI.1866 n° 2987 asse ecclesiastico e imposte

6) Legge 25.V.1915

D.riforma elettorale

a) Mussolini vorrebbe servirsi dei Pieni poteri il re rifiuta

b) Sottosegretario Acerbo redige il progetto

c) Commissione dei 18

d) Legge 18.VI.1923 n° 2444 (detta legge Acerbo)

- attribuisce 2/3 dei seggi lista di maggioranza (25% voti)

- attribuisce 1/3 seggi minoranza

N.B collegio unico

nazionale

presidente Giolitti

Vicepresidenti

Salandra

Orlando

66,3%listone + lista naz.bis

33,75opposizioni

7.614.451 votanti (63,8% corpo elettorale)

a) preliminari

b) risultati

E. elezioni 6.IV.1924

1) Lista nazionale o “listone”

2) opposizioni

22 liste

155 fiancheggiatori (Salandra,ecc)

dissidenti fascistilista nazionale bisGiolitti (fiancheggia)6 liste liberali4 liste di sinistra4 liste democratiche Partito popolareecc.

357 candidati202 fascisti

D.crisi Matteotti

a) Matteotti annullamento elezioni 30.V.1924

b) rapimento e uccisione on. Matteotti 10.VI.1924

c) Aventino parlamentare 12.VI.1924

d) 13.VI.1924 la Camera aggiorna i lavori a tempo indeterminato

e) Re rifiuta di intromettersi

su proposta di Alfredo Rocco (pres. Camera)

N.B. imita Zanardelli, 3.IV.1900]

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

Le leggi “fascistissime” 1925/1926

A. LeggifascistissimeA. Leggifascistissime

1. legge 26.XI.1925 n° 2029 associazioni sovversive

3. legge 24.XII.1925 dispensa funzionari dal servizio4. legge 24.XII.1925 n°2263 capo del Governo

5. Legge 4.II.1926 n° 237

2. 9.XI.1926 decadenza deputati aventiniani

8. legge 25.XI.1926 pena di morte per gli attentati ai vertici dello Stato

6. Legge 3.IX.1926 n° 1910

7. R.D.6.XI.1926 T.U.L.P.S

podestà e Consulta

B. capo del Governo

1) scompare il p.d.C. primus inter paresprimus inter pares

2) il c.d.G.nominato e revocato dal re (art.2)

N.B. a) lo isola dalla Camerab)base legale del 25 luglio

3) ministri & sottosegretarinominati e revocati dal re su proposta c.d.G.

4) il c.d.G. ( N.B. con R.D.) può assumere più ministeri) codifica prassi Cavour

5) adesione c.d.G. su o.d.g. Camera

l. 24.XII.1925 n° 2263

C. i podestàC. i podestà

1) al posto del sindaco elettopodestà nominato con R.D.

2) Attribuzioni di

3) trasferibile dal prefetto

4) revocato con R.D.su proposta del prefetto

5) Consulta municipalenominata dal prefetto

sindaco

giunta

N.B. nominata dal ministro nella città con più di 100.000 abitanti

N.B.N.B.

a) ridimensiona l’influenza ras locali

b) tiene sotto controllo i notabili

c) esalta il ruolo dei prefetti

D. la difesa dello Stato

a) contestoattentati a Mussolini

b) Legge 25.XI.1926 n° 2008reintroduce pena di morte

Tito ZaniboniViolet Gibson Gino LucettiAnteo Zamboni

E. la legge 25.XI.1926 n° 2008

1) pena di morte attentato

2) istigazione all’attentato a mezzo stampa

3) ricostituzione partiti da 3 a 10 anni prigione

4) Diffusione all’estero di notizie false e tendenziose 5/15 anni

5) Tribunale speciale

reato autonomo

15/30 anni

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

L’evoluzione totalitaria 1928/1943

A. le tappeA. le tappe

1) Gran Consiglio del Fascismo

2) plebiscito del 1929

6) leggi razziali

3) celebrazioni del decennale 1932

4) proclamazione Impero 1936

5) I due primi Marescialli

7) Camera dei Fasci e delle Corporazioni 1939

B. Gran Consiglio del Fascismo

a) 11 gennaio 1923 istituzione

b) legge 9.XII.1928 n° 2693 organo costituzionale

riunioni mensili

N.B.riunioni notturne non verbalizzate

Agenzia Stefani:non veritiera (L.Federzoni)

N.B. come votano le camere?

a) Senato 15.XI.1928

b) Camera8.XII.1928

163 favorevoli

13 contrari

307 favorevoli

13 contrari

C. legge sul Gran Consiglio

1) membri

2) presidente

a) A tempo illimitato Quadrumviri

b) di diritto

C.d.G.

- lo convoca- dirige e interrompe la discussione- firma i verbali

presidenti Camere

segretario P.N.F.

comandante milizia

c) triennalisu nomina C.d.G.

3) attribuzioni

a) art . 12 parere obbligatorio su questioni costituzionali

b) art. 13 lista successori C.d.G.

c) art. 14-15 Reggenza e successione al trono

N.B. N.B.

frizioni con il re

rischio di estinzione Dinastia

Successione (legge Salica, art. 2 Statuto)

Aosta?

Repubblica? (Farinacci)

principe Umberto

a) 23.X.1929 fidanzamento

b) gennaio 1930 matrimonio

c) 1937 erede al trono

D. un bilancioD. un bilancio

a) G.C.F. fulcro “governo del presidente”

b) esistenza intermittente

come il C.d.M.

1923/29 32 sessioni (107 sedute)

N.B.N.B.

a) 7.XII.1939convalida la “non belligeranza”

b) estraneo alla dichiarazione di guerra

c) 25.VII.1943 disfatta

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

superamento del Parlamentarismo 1929/1938

“elezionismo” “suffragismo”

A. riforma rappresentanza politica

1) progetto Rocco 14.III.1928

2) Legge 17.V.1928 n° 1034

Camera 216 favorevoli/15 contrari (Giolitti)

Senato 161 favorevoli/46 contrari

(Ruffini,Albertini,Ciccotti)

lista bloccata 400 candidati

[ predisposta da G.C.F. ]

N.B. MussoliniN.B. Mussolini

a) lo Statuto non è eterno

b) nessuna generazione può vincolare quella successiva (art.27 D.d.D. 24.VI.1793)

elettori 10.526.504

votanti 10.061.978

Schede prestampate (come nel 1860)

24.III.1929 89,63% votanti

25.III.1934

B. plebiscitiB. plebisciti

N.B. elezioni 1924:63,8%8.519.559 sì 135.761 no 8.092 schede nulle

sì 10.045.477

no 15.201

sì tricolore

no grigia

N.B. presidente del Senato

1919/1929 Tommaso Tittoni (ex giolittiano)

1929/1939 Luigi Federzoninominato dal re

consiglieri nazionali ex lege

a) Legge 19.I.1939 n°129

b) superamento della rappresentanza

C. Camera dei Fasci e delle Corporazioni

Santi Romano continuo e monotono escogitare un nuovo sistema elettorale

membri Cons. Naz. PNFmembri G.C.F. membri Cons. Naz. Corporazioni

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

La crisi della Diarchia re

Mussolini

1932/1943

A. le tappeA. le tappe

1) 1932 celebrazioni del Decennale

2) 1936 proclamazione Impero

3) 1938 crisi dei 2 Marescialli

B. lo spazio di

Mussolini

B. lo spazio di

Mussolini

1) legge 24.XII.1925 n° 2263

2) D.L.27.X.1937 n° 1839

« Duce del Fascismo » la qualifica precede quella di C.d.G.

in linea con “dittatura parlamentare” (Cavour, Crispi, Giolitti)

Capo del Governo Primo ministro S.d.S.

C. triplice autorità legale di

Mussolini

C. triplice autorità legale di

Mussolini“Decreti del Duce “

“il C.d.G. in G.C.” (figura dottrinale)

“ le Roi en Conseil ” [ A.R. francese]

vertice monocratico

Regi decreti

C.d.M.

G.C.F.

D. lo spazio del re

1925/1943

D. lo spazio del re

1925/1943

a) vertice istituzionale

b) supremazia protocollare

visite di Stato

N.B.attivano art. 65 Statuto

art. 5 Statuto

artt. 1,2 legge 24.XII.1925 n°2263

precedenza a Corte

ordini cavallereschi

E. cosa fa il re “vertice istituzionale”

1) incontri settimanali con C.d.G.

2) incontri settimanali con i ministri

3) incontri frequenti con il presidente del Senato

4) incontri frequenti con i vertici militari

5) vede il capo della Polizia

6) vede il Comandante dei Carabinieri

(firma i decreti)

7) riceve gli ambasciatori italiani rientrati a Roma

senza il “filtro” di Mussolini

F. un rapporto in crisi

a) l’impero

b) 30.III.1938istituito il grado di Primo Maresciallo dell’Impero

9.V.1936proclamazione Impero

9.V.1938Vittorio Emanuele III imperatore di Etiopia

conferito al re e a Mussolini (art. 2)

N.B.N.B.

a) il re è comandante supremo delle forze armate

b) quindi è investito “automaticamente” del massimo grado militare previsto

c) ne consegue l’inutilità della nomina a Primo Maresciallo dell’Impero

d) la nomina irrita il re

[cfr. parere di Santi Romano]

G.25 luglio 1943

a) riunione del G.C.F.

b) Mussolini mette in votazione l’o.d.g. Grandi

c) il re è già d’accordo con i vertici militari

d) destituzione di Mussolini

N.B. la disfatta militare ha “scoperto” la Corona

e) modalità di arresto analoghe a quelle di Nicolas Fouquet

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

La Repubblica

1946/2006

A. alcuni eventi

a) Referendum istituzionale 2.VI.1946

b) Assemblea Costituentecostituzione 2.VI.1946/31.XII.1948

c) regime repubblicano 1946/2006

59 governi

B. referendum istituzionale

2.VI.1946

B. referendum istituzionale

2.VI.1946

a) astenuti3.058.262

b) Votanti 24.946.878

28.005.449 elettori

a) Repubblica 12.718.641 54,3% voti validi

b) monarchia 10.718.502 45,7 voti validi

c) schede bianche 1.510.044

d) Schede nulle 363.315

C. il risultatoC. il risultato

N.B. un voto bilanciato

a) favorevoli alla Repubblica 12.718.641

b) contrari alla Repubblica 12.591.861

differenza 126.780 voti

legittimazione debole

D. Assemblea Costituente

DC 207 deputati

PSI 115 deputati

PCI 104 deputati

UDN 41 deputati

PRI 23

BNL 16

74,8% voti

N.B. 7 schieramenti meno di 2 deputati

3 sottocommissioni

Comitato dei 18 coordinamento e redazione

E. Commissione dei 75 (pres. Ruini)

1) diritti civili e politici (pres.Tupini)

2) organizzazione costituzionale dello Stato (pres. Terracini)

3) rapporti economici e sociali (pres. Ghidini)

2 sezioni

1) Philadelphia,1787 Convenzione costituzionale, una trentina di presenti

2) Parigi, 1789/91 Comité de Constitution, 8 commissari

3) Roma, 1946/47 Commissione dei 75

N.B. 3 esempiN.B. 3 esempi

F. La costituzione

a) II^ Sottocommissione o.d.g. Perassi 5.IX.1946

b) forma di governo parlamentare

N.B. la crisi del primo dopoguerra 1919/22 non ha

insegnato nulla

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

La costituzione del 1948

A. modello vecchio

a) principi fondamentali

b) Parlamento bicamerale incongruo

c) capo dello Stato attribuzioni del re

uguaglianza

stampa

riunione e associazione

legalità

derivazione settecentesca

d) governo parità nel collegio

influenza Statuto Albertino

N.B.N.B.

a) i Costituenti non conoscono le costituzioni straniere

b) terza Repubblica francese unico modello

c) crisi Stato liberale non ci riflettono 1919/22

d) uno Statuto repubblicanizzato?

Fascismo come corpo estraneo

B. Parlamento bicamerale

a) Senato e Camera elettivi

b) stesse funzioni

c) doppia deliberazione

d) pericolo del ping-pong (o navetta)

allungamento del processo legislativo

contenuto uguale

C. Parlamento in seduta comune

a) elegge il Presidente della Repubblica

b) elegge 5 giudici costituzionali

c) elegge i “membri laici” del Consiglio superiore della Magistratura

la Costituzione non prevede il ballottaggio

N.B. l’assenza del ballottaggio

a) allunga i tempi della scelta

b) scelta poco trasparente

c) discredito per le istituzioni

D. capo dello StatoD. capo dello Stato

a) art.87 stessi poteri del re

b) mandato lungo

c) arbitro della legislatura

d) notaio sistema politico stabile

bilanciere se il sistema è in crisi

scioglimento anticipato Camera

E. governoE. governo

a) presidente del Consiglio

b) ministri

Consiglio dei Ministri

F. Presidente del Consiglio

a) nominato dal c.d.S.

b) propone al c.d.S. la nomina * dei ministri

c) si presenta alla Camera per chiedere la fiducia

N.B. non è Cavour ma Depretis

scioglimento anticipato Camera

* secondo la dottrina non può proporre la revoca

II SEMESTRE

A.A. 2009-2010

La crisi della Repubblica

1946/2004

A. 57 governi fasiA. 57 governi fasi

a) Unità nazionale 1946/47

b) Centrismo 1947/60

c) Apertura a sinistra 1960/62

d) Centrosinistra 1962/75

e) C.A.F.

f) Crisi in atto 1992/2004

B. Governi di coalizione 3 tappe

1) Egemonia D.C. partiti alleati subordinati

2) C.A.F. condominio DC/PSI

in subordine: PRI, PSDI, PLI

3) 1992/2004 pari dignità partiti

PLI, PRI, PSDI, PSI, PSDI, PRI

c. le Bicameralic. le Bicamerali

1) Aldo Bozzi

2) De Mita/Iotti

3) D’Alema

D. nodiD. nodi

a) sistema elettorale

b) presidente d. Repubblica

c) presidente del Consiglio

proporzionale

maggioritario turno unico

ballottaggio

elezione indiretta (oggi)

suffragio universale

primus inter pares

premier

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