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Arte Paolo Maffeivia Riello, 5” - Padova
dal 7 al 29 settembre 2012
Arte Paolo Maffei via Riello, 5 - Padova
dal 7 al 29 settembre 2012
Bruno Pierozziepifania del reale
5
Il cielodaviola sitinged'azzurroes'apre sulla serena e familiare visione diRoma.Lalucetersarincuoranteconducelungo il corsodelTevere.Èuna lucecheavvolgeeoffuscaicontornidelpresente,e lacittàdiventamitico istantedi ragge-latacomprensione.Èspaesamentodipe-riferia, luogo abitato e insieme desertodoveilmattinoincombeelavitasitrasci-napesante.Sonoscorciinesplorati,soloilpittoreeilsuosoggetto.Lasolitudinedeltrovarsiatupertuconconsestessi.Hal'occhiodichiviaggiaBrunoPierozzi,dichiosserva la realtàconamorevoledistaccoemisuraquei luoghidovelavitasembraferma.C'èdelghiaccioBalthusianoinluiec'èstudiodelmaestro.Nonc'èumani-tà,solounanaturabenevolacheoracingeoranascondeilsegnodell'uomo.L'atmo-sferaèdarealismomagico.Inesplorateenuove realtà romanedoveDeChirico ri-trovadimensioneumana,edovesiritro-va lapassioneconcretaper lafotografia.Purapittura.L'artediBrunoPierozzièsolopittura,scevradamistificazioni.Èpuroco-lore. Il soggettoè scelto con cura, comeunpittored'altritempiPierozzifotografascorcidiRomaelirifondesullatela.Èpit-turaenient'altro,èmanualitàesapienza.Ilpaesaggiosiriversasullatelaattraversol'animadelpittore,così inPiani di pezza uncieloplumbeoecaricodi sentimentoci svela l'occhiodichi l'haosservatoconanimaaperta, lostessoautorecheritraeilcielocosparsodinuvolespecchiarsinel
Tevere,amatofiume.Ognicosaècalma,ilsolefiltraattraversolenuvoleevivificalaquiete.L'artistatrasmettesenz'altrofiltrochelasuamano.Nonc'ècritica.Èlapit-turasolacheparlaall'occhio.Ilmessaggioparlaun linguaggiosemplice, intelligibileimmediatacorrispondenzaall'occhio.
Con la forza del suo realismo cipropone soggetti della natura, poiché èl'arte che proviene da essa. Arte di ter-ra sole e acqua, arte come urgenza diritrovare se stessi, nella natura. Anchequando ad essere ritratto è un soggettofrutto dell'uomo, è parte del paesaggio.Sembradi leggere lanostra storiaosser-vando Tramonto in periferia, sembra divederla l'umanità stanca. Assente mapresente sulla tela. Sembra di sentire lafatica dei giorni nel sole che cala lentosuipalazzi rossi, tuttiuguali, inperiferia. E nelle Geometrie di San Lorenzo, formeche partono e tornano nella natura. Il
Epifania del reale di Laura De Zuani
I “Piani di Pezza”, acrilico e olio 40x60
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tutto,sembra, insilenzio. Ilgrigiodiunaumanitàsommersa,lastessaritrattasen-za pietà nei disegni che Bruno Pierozzinonpresentainmostra,spietatatestimo-nianza.Sonoquegliuominichepopolanolecaseasciuttediperiferia,cheguardanoconocchioattonito lapienadiunfiumegrigio,leondechedivoranolecoste.Èlanaturacheriprendepossessodelsuospa-zio,èl'artecheletributailgiustoruolo.
È quasi unnuovo ritornoall'ordineil realismo del pittore, una consapevoleripresadella realtà.Ogni tanto riemergela tradizione, tantonell'occhiocheritraelasacralitàdiRomaantica,quantoneldi-segno che ambisce ai segreti dei vecchimaestri. Potremmo dire che il pittore èunclassicista,omegliochehadelclassi-cogranderispetto.Mac'èpensierocriticoinBrunoPierozzi?C'è,nascosto,a livelloembrionaleepermeailmomentoideati-vo. Ildisegnoè fasecruciale,partedallostudiodelmaestroperpoilasciareaffiora-rel'umanità,infeliceespaesatanelgrigio-redellametropoli.Forsesoffocataeme-schina,mentrelavitasiripeteelacittàsipopoladifigurinedafilm.Romaritrovalesuemacchiette,ilpoliziottoel'ecclesiasti-co,l'idealistaeilpoveraccio,lafruttiven-dolaeilsenzatetto.SembradisentirleleurladellaCapitale,cherivendicalasuali-bertàdagentesenzanomeedalvisostra-volto.L'artelariscopre,elacaricadicolo-re,manonsiperdel'inquietasensazionedisolitudine.Senonfosseperlaluce,chesicoagulainbarlumiridentisullechiomedeglialberiogrigiasottolinealaneve,chericoprepietosalasediadeldiavolo,ritrat-tapocoprimasplendentediluceestiva.È
unritornoalsemplice,almessaggio.Forseiltemposièfermato,forsequalchefram-mento di vita si è sottratto alla frenesiadeigiorni,edèrimastolìsullatela,doveunapacequasiorientalemescolacieloaterra.CosìinPonte Nomentanol'assolutatranquillitàdelcielotersosispecchianelcorsod'acqua,mentreilcoloredellanatu-raprendeformaacontattoconl'architet-
Geometrie e volumi a San Lorenzo, acrilico e olio
Il centurione large, olio su MDT 53x52
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turadell'uomo,inuntriangolocromaticoprecisoedefinito. Pergeometriee luceprocedeancheSole-cortile-mistero,dovestriscedilucesiintersecanogiocandoconl'architettura,svelandociunsecondospa-ziooltreilmuro,doveilsolesplendeconpiùforzael'occhiovorrebbeinsinuarsi.Lageometria rassicura,ma anche straniscenellecasediSanLorenzo,dove il tempos'ègelatoeDeChiricositroverebbeasuoagio. L’edificio è quasi epifania in Torre Trento, ches'ergenellasuasemplicitàalcieloe,mentre la luce raggelata arrossi-sce,èsolaarchitettura.IlMausoleo d'Au-gusto attonito ci fissa, immobile geome-triarossacopertadavegetazione.Vestigiadelpassatoemonitoalpresente.C'èin-vece dolore in Bengasi,ilcielodatersosièfattoviolaceoel'insegnarossaaccentualasconcertantesensazioneditrovarsinelmomentosbagliato,inunluogountemposolare,dovelatranquillitàdiunagiornatadimarehacedutoilpassoallamalinconia.Marealcrepuscolo,maredinotte,mareintempesta.Mareelementoprimordialechescatenalaforzadellanatura,aldilàdiunmuro.(La tempesta dietro il muro)
Scatti da fotografo ritagliano, deli-mitano,riscopronoparticolaridimentica-ti, rimarcano cromatismi audaci, svelanounanaturaapiani di colore. ProspettivediRomaanticariemergono,dissepoltedalpittoreattento.La sedia del diavoloritor-naindisegniedipinti,ritrattanellediver-se stagioni dell'anno. Un tempo tomba,poi luogo di emarginazione e rifugio disenzatetto, l'edificio ha cambiato aspet-toneisecoli,sinoadessereinglobatodalmoderno.Lasuafaciesoriginariasièmo-dificata,mentresiaffievolivailricordodelsuonome..Piùvolte ritrattadaartistidipassaggio,laleggendanarrachelasediafosse stata portata dal diavolo e postalì, alle spalledi SanPietro.Pierozzi la ri-traequal'è,unrudererecintatoinmezzoal traffico,degnod'essere soggetto.Unoscampolodiclassicitàcheritorna,sebbe-ne un po' sporco e compromesso con ilpresente.
QuellodiBrunoPierozzièunreali-smofresco,chesinutredicoloredenso.Distese pennellate fanno assaporare la
Ponte Nomentano, olio 20x30
Bengasi, olio su tela 50x65
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terra, il cotto dei mattoni, la freschezzadell'acqua. A volte il pennello corre piùveloceeconsapienzatorturalanevechesiaccumulaai latidella stradaeavvolgediungrigio liquidol'atmosferasilenziosadiunmattinod'inverno(Sedia del Diavolo con neve).Osfuoca il secondopianodelTevere (Sul Tevere). A volte la campiturauniforme ci trascina in vibranti riflessio-ni.ÈquelchesuccedeinScilla,doveilblupulsantedellanottetrasportainun'atmo-sferasenzatempoeconfonde isensi.LastessasensazionecicoglieinDopo il rac-colto,un'operachebloccainunadimen-sioneinfinita,dovel'animosifermaame-ditarescoprendosipiccolo:mentrel'afacisorprenderestiamoimmobili,incontem-
plazionedellanatura.Ènaturarinsecchi-tanelMelograno,onaturamaestosanelgrande albero coperto di neve. La forzadeglielementicolpiscel'artista,èviolailcielocheincombesullapianuraapianidipezza,èdipiomboilmarechepromettedi invadere la spiaggia, è inquieto il Te-verecheminaccialapiena.LosguardoèbenevolosugliAlberi gialli,dovel'autun-nale brezzolina segna la fine dell'estate.E le stagionipassano sulla sediadeldia-volo.L'uomoèbandito,sec'èèfiguradapoco,ècoltodispalle,èdistratto, quasiil pittore volesse sorprenderlo nella suapiccolezza.Forseperchéinfondoilsegnodell'uomoèminimo,enonc'èpoimoltospazioperluinelrealismomeditatoesen-za tempodeidipintidiBrunoPierozzi. Èproprioquicheemergelasottileinquietu-dine,siintravedeperunattimochequal-cosaturbalosguardoplacidodelpittore:èlacoscienzadell'arte.Laconsapevolezzachelarealtànonsipercepisceconocchiodabambino,cheildiaframmadell'animoumanolafiltraedelabora,comel’obietti-vodiunfotografo.
La sedia del diavolo con la neve, tempera all’uovo 40x30
Scilla, olio su tela 45x60
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AtrattiinfattiidipintidiBrunoPie-rozzi sembrano scatti fotografici, di par-ticolari dimenticati. Così nasce Sconnes-sioni, dipinto saturo di colori come disignificato,ritrattodiunbalconedisassatochiusosulbuiodiunacasaforseabbando-nata,mentreintornoadessolepennella-tedensedelineanoilmurocottodalsole.Sipercepiscel’amoreperilmezzofotogra-fico,forseancheperlevecchiefotografie,periritaglidigiornale,perunostrumen-to chepermettadi catturare il reale perdarne poi un’interpretazione concreta,comprensibile.Moltodenuncia l’urgenzadiunanuovapoetica,diunrichiamoallamanualità, con un occhio di riguardo alcontenuto tuttavia.Senzanecessitàd’es-sereconcettosa,l’arteapportasignificato,cercandodiristabilirel’equilibriotrareal-tàerappresentazione,tradatooggettivoe percezione.Così inMeriggioun’anzia-nacoppiadispallecamminaacapochino,
quasi perdendosi nel grigio del terreno,mentreduechiomefannodaquinteallasiepe che spietata preclude lo sguardo.Unascenaconsueta,catturataconatten-zione e profusa di significato. Non soloamara riflessione sul tempo che scorre,maanchedisincantatapresasulpresenteesulnaturalecorsodellecose.Comedatradizioneclassica,l’artecelebralanaturaedilnaturalemutaredellestagioni.
Forse a Bruno Pierozzi, che d’arte enaturahastudiatoleleggi,nonserveme-diazionecritica.Lasuapitturaparlagiàdisé,ilsegnos'esprimeconpienezza.Laso-fisticazione delle parole decade, mentrenonrestacheosservaredalontanogliAl-beri giallimossidalvento.
Sconnessioni, guache su MDT 40x40
Meriggio, olio su MDT 39x40
Pittura
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La sedia del diavolo con la neve, tempera all’uovo 40x30
13
La sedia del diavolo, acrilico e olio 65x50
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Santa Emerenziana, olio su tela 45x35
15
Il cortile di Sant’Agnese, acrilico e olio 60x45
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La casetta rossa di via Migiurtinia, olio 40x55
Sole, cortile, mistero, acrilico e olio 50x65
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Geometrie e volumi a San Lorenzo, acrilico e olio 45x60
Tramonto in periferia, olio 35x50
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Il Tevere al “Ponte della musica”, olio 30x40
La piena, olio 30x40
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Ponte Nomentano, olio 20x30
Il Mausoleo di Augusto, olio 30x40
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Sul Tevere, olio 40X30
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Alberi gialli, olio 40X30
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La Torre di Trento, acrilico e olio 65X30
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Mareggiata al porto di Ancona, olio 30x45
I “Piani di Pezza”, acrilico e olio 40x60
24
Il filosofo, olio su tela 50X40
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La balthusienne, olio su tela 50X40
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La potatura, olio su cartone telato 40X30
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Paesaggio con pini, olio su carta incollata su tela 30x30
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Ombre e riflessi, olio su carta incollata su tela 50X35
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Sconnessioni, guache su MDT 40x40
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Meriggio, olio su MDT 39x40
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I giardini di Villa Medici, olio su tela 35x50
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Bengasi, olio su tela 50x65
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Dopo il raccolto, olio su tela 35x50
34
La sosta, olio su tela 50x60
35
Tempesta dietro il muro, acrilico e olio su tela 60x80
Il Ponte di ferro, olio su tavola 24x45
36
Il centurione large, olio su MDT 53x52
37
Scilla, olio su tela 45x60
39
«Permettimi di fare un’affermazione generale su come un designer o un artista lavora al suo miglior livello. Il miglior la-voro emerge dall’osservazione di fenome-ni che esistono indipendentemente gli uni dagli altri. Ciò che il disegnatore intuisce è il legame, o i legami. Egli vede un modo per unificare eventi separati e creare una forma unificante, un’esperienza nella qua-le questa nuova unità fornisce una nuo-va visione».Questo ilpensierodiMiltonGlaser, forse ilpiù famosorappresentan-te della scuola della grafica americana,espressonelcorsodiun’intervista.
Equestaèanche,amioparere,lavi-sioneel’utilizzocheBrunoPierozzifadeldisegnoingenerale,edellagraficainpar-ticolare.
L’originalitàdelsuosegnodevericer-carsiinquell’ironiadolorosaeaggressivache,traespressionismoesurrealismo,ri-
vela le immaginicontrastantidellaRomacattolica (Il porporato) e della Romapo-polaresca (La casa di Vincenzo; Dopo il mercato; Er centurione della Garbatella),attraverso accensioni chiaroscurali conraretraccecromaticheesecondoformuleespressivedipersonaleinvenzione.
Pierozziricreaun“espressionismoba-roccoromano”(chesi rifàalcenacolodiviaCavour,incasadiMarioMafaieAnto-niettaRaphaëldovesiriunivanofraglial-triGinoBonichimeglionotocomeScipio-neeMarinoMazzacurati,piùnotocomeScuolaRomana),conscorcidiunaRomadimenticatasebbenevissutaintempire-
Bruno Pierozzi disegnatore di Manlio Gaddi
Il porporato, inchiostri su carta 23x30
La casa di Vincenzo, inchiostri su carta 24x32
40
centi(La stazione Nomentana – la striscia gialla; La Sedia del Diavolo con la neve) popolatadapersonaggideglianni’50-’60comeIl pizzardonechedirigeiltrafficosulsuopiedistallo,oggi sostituitodamiriadidisemafori:chiricordaormailatradizionedi ricoprire il pizzardone che stazionavadavantiall’AltaredellaPatriadiregali(de-cinedipanettoniebottigliedispumante,manonsolo)dapartedegliautomobilistiromani?
Ma quella di Pierozzi è anche una
Romaattuale,unaRomavissutadaunpo-polominore,fattodadiseredati(La casa di Vincenzo,Dopo il mercato; Il precario; Il matto spilungone; Lavanderia popola-re),visticonocchioallenatoefortemen-teespressivo.Pierozzi, conun segnoes-senzialeedalcuni accenticaldi,proponeun’immagine della Città eterna di strug-genteintimismoedisottiledenuncia,rap-presentando ad un tempo la decadenzacivile emorale in attonella società con-temporaneaingenerale,enellaRomaca-pitaleinmanierapiùspecifica.
Le rappresentazionidellediverse re-altà romane, grottesche e patetiche altempostesso, ledeformazioniespressio-niste, l’accuratezzadel disegnopurnellasua essenzialità, la sovrapposizione deipiani edegli effettivisivi rinforzatia vol-tedaunaminuziosaanalisideldettagliosono, in effetti, l’aspettopiù qualificantedelsuostile.Fruttidiunospiritod’osser-vazione acuto e quasi crudele, i suoi di-segnisonounodeiritrattipiùfedelidellaRomadiieriedioggi.
La sedia del diavolo con la neve, inchiostro e guache su papiro incollato su cartone 21x33
La casa di Vincenzo, inchiostri su carta 24x32
41
Ildisegnoquindicomeefficacearmadidenuncia.
Pierozzievolveinunacriticaindirettaverso “le cattive istituzioni statali e i de-tentoridelpoterecheledifendono”.
In Pierozzi tuttavia l’accusa è rivoltaprimadituttoversoilmostrociecodell’u-manità carico di colpevole indifferenza,primaancoracheversounaclassepoliticanettamente individuata.Èquindiproprioun’angoscia esistenziale quella espressadaipopolanichevivononeisuoifogli.
Aciòsiaggiungeanchelasatirapoliti-ca,implicitamentepresenteneidisegnidiPierozzi, che trovanell’immediatezzadel
disegno il mezzo più adatto per rappre-sentare gli aspettideteriori della societàattuale,eperdenunciareleconseguenzedell’aviditàdipoteredelcetodirigenteedell’usospregiudicatodellapolitica.
IllavorodiPierozzisembraorientarsisuduebinariche,aldi làdelleapparen-ze,sirivelanocomplementari:daunlatolaproduzioneartistica,idisegnichehan-novaloredidenuncia,pamphlettesiallasatiraeallacriticasociale,d’altraparteleopere dedicate alla contemplazione chesi potrebbe definire puramente esteti-ca (Melagrana secca, Grande albero con neve, Lampione nascosto),machesipon-gonocomunque sempreoltre lapura ri-cercaformale.
BrunoPierozziquindidisegnao inci-deprevalentementesceneesoggettitrat-tidallavitaquotidiana,coltaquasisempreneisuoiaspettimenoedificanti(anche Il cavallo della botticellaèunosfruttato),inpossibile polemica con lamorale attualechetende inveceanascondere,masche-rarel’emarginato,ildiverso.
Il lampione nascosto, acquarello 24x32
Il cavallo della botticella, acquaforte 10x15
Disegni & Incisioni
44
Dal Maestro della sforzesca, sanguigna e guache su carta da spolvero 26x35
45
La sedia del diavolo con la neve, inchiostro e guache su papiro incollato su cartone 21x33
46
Dopo il mercato, tecnica mista su carta 35,4 x24,5
47
Il porporato, inchiostri su carta 23x30
48
Melagrana secca, matita e matite colorate su carta 24x30
Grande albero con neve, inchiostro e guache su papiro incollato su cartone 21x33
49
Il lampione nascosto, acquarello 24x32
50
Il matto spilungone, inchiostro su carta 32x23,5
51
Alchimia del nulla, inchiostro cinese su carta 26,5x36
52
Locomotore, acquaforte 9x12
Stazione di notte, acquaforte 6x9
53
La stazione Nomentana, la striscia gialla, inchiostro e matita colorata su carta 24x32
Le terme di Diocleziano in controluce, inchiostro e guache su carta da spolvero 23x33
54
Il cavallo della botticella, acquaforte 10x15
La casa di Vincenzo, inchiostri su carta 24x32
55
Vecchio con bastone, acquaforte 12x9
56
Er centurione de Garbatella, inchiostro e candeggina su carta 30x40
57
Il precario, inchiostro su carta 24x32
58Lavanderia popolare, inchiostro su carta 32x23,5
59
L’uomo con le buste sul bus, inchiostro e candeggina su carta 24x32
60
Sant’Ambrogio, inchiostro su carta 24x33
61
Le macerie e i ricordi, inchiostro su carta 30x40
62
La petizione, inchiostro su carta 27x35
63
Il pizzardone, inchiostro e candeggina su carta 23x31
65
Scheda biografica curata da Bruno Pierozzi
NatoaRomail7maggio1954èMaestrod’Arteindecorazionepittorica,diploma-topressol’Istitutostataled’artediRomanel1974.
ViveelavoraaRoma.Hasviluppatoneglianniunaattentaricercasututteleprin-cipalitecnicheartistiche,perultimasull’incisioneall’acquaforte.
Haapprofonditolatecnicadellatemperaall’uovo,sullaqualehascrittounpiccolotrattatotecnico:“Laverapitturaatempera”,cheèpossibilescaricaredalsitopersona-leecheèpresentesuWikipediaallink:http://it.wikipedia.org/wiki/Guazzo
Lasuapitturaelasuagraficasonoimprontateallatradizionefigurativadelnove-centoconiugataalla“semplicità”dell’immaginepropriadelloZenedell’oriente.
TraitemipredilettiilrapportoconlacittàdiRomael’attenzioneai“frammentidivitaquotidiana”,recuperandoevalorizzandoimmaginiconsideratebanali,colteconilpropriomezzofotografico,oancheadoperandofotografietrattedagiornalieriviste,immaginigeneralmentecondannateadunacaducitàgiornaliera,macheattraversolariscritturaartisticapossonoesseretrasformateinimmaginichecontinuanoavivereeacreareemozionineltempo.
Moltaattenzioneèdataanchealletematichesocialieall’impegnoartisticodiso-lidarietàversoipiùdeboli.
Haespostoneglianni innumerosemostrecollettivee tematiche,harealizzatoduepersonali.
LesueoperesonopresentiinpermanenzapressolaGalleria“LeArti”diRoma.
Sitowebpersonale:www.pierozziartediretta.it
Sueoperesonoacquisitepresso:
Collezione Museo Bongiani http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=56
CollezioneArtistiUnitiperRossoMalpelohttp://www.altomarte.it/
Nelsitowww.artdiary.it
PresentesufaceboockeLinkedin
Sommario
Epifania del reale di Laura De Zuani ........................... 5Pittura .................................................................. 11Bruno Pierozzi disegnatore di Manlio Gaddi ................. 39Disegni & Incisioni ................................................... 43Scheda biografica curata da Bruno Pierozzi ................. 65
Cataloghi pubblicati:Tono Zancanaro: CenTono, omaggio a Tono Zancanaro nel centenario della nascitaPaolo Paolucci: Natural Mente, la natura vista da Paolo PaolucciNando Celin: Cel-in ArteGiancarlo Navarrini: Percorso d’artistaGiorgio Stocco: Natura e metafisicaLauro Garbo: Arte della memoriaRenzo Fortin: Tutti i colori del buioAlexander Daniloff: Patavinitas Luis Alberto: Visioni del tempo Carlos Atoche: RivisitazioniIvo Mosele: L’essenzialità del non visibileNicoletta Furlan: Giochi di luce e coloreBruno Caraceni: Fra materia e strutturaGianpaolo Berto: VisioniPaolo Paolucci: FotografieVanni Cantà: ArmonieCesare Serafino: Ex voto all’acqua e al fuocoEmilio Mitia Anselmi: La biblioteca della memoriaAntonio Morato: La religione dell’ArteLicia Bertin: L’impero della luceBruno Pierozzi: Epifania del reale
in collaborazione conArchivio Storico Tono Zancanarohttp://www.tonozancanaro.it/e-mail: info.astz@gmail.com
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