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BELLISSIMA: IL CINEMA E I PAESAGGI DELLE ILLUSIONILezione n. 14 erogata per via telematica
Prima parte
BELLISSIMA (1951)
Da un soggetto di Cesare Zavattini
Il cinema, il cinema che cerca volti dalla vita (neorealismo)
Uscita da una realtà grama, alla quale si pensa di sfuggire
un ascensore sociale
il caso che cambia la vita
IL CINEMA, UN DESIDERIO CORRENTE
La via magica
Cambiare la propria vita
L’illusione del cambiamento possibile
Il sogno delle sartine, delle commesse
La magia del cinema, riserva di illusione
Piccola posta, rubriche, riviste femminili
CINEMA VS FAMIGLIA
due mondi contrapposti
i valori della famiglia “perbene” non sono conciliabili con il mondo del cinema
luogo di successo e di corruzione
in questa contrapposizione Maddalena sceglie una via obliqua: la madre sogna per la figlia
BELLISSIMA E IL MELODRAMMA
Protagonismo femminile
Centralità delle relazioni primarie: melodramma familiare
La chimera del cinema come oggetto del desiderio di Maddalena
Distanza e irraggiungibilità dell’oggetto d’amore, che da questa distanza viene magnificato ed esaltato
Il cinema: lontano / vicino
Progressivo e drammatico avvicinamento di Maddalena: l’illusione cade
BELLISSIMA: IL CINEMA E I PAESAGGI DELLE ILLUSIONILezione n. 14 erogata per via telematica
Seconda parte
BELLISSIMA
l’incipit (fino a 3:30)
Undici inquadrature
“Non fate strepito” da L’Elisir d’amore (Donizetti)
nel segno del melodramma (pur giocoso)
scelte di stile: mobilità della MdP
montaggio ritmico, al servizio della musica
il tema: il cinema, i media, la modernità
BELLISSIMA || MONTAGGIO COME PARTITURA
montaggio ritmico, al servizio della musica
I gesti e la performance dei musicisti guidano le cesure
BELLISSIMA || PAESAGGI MEDIALI
Lo studio radiofonico
Il teatro di posa
LO STUDIO RADIOFONICO
valorizzazione del fondo
quadro nel quadro
Corrado interpreta se stesso (autoreferenzialità)
paesaggi mediali
IL CANTIERE DEL FILM
Il primo sguardo su Cinecittà
Spazio caotico e provvisorio
La MdP è su un dolly: l’insieme brulicante
Spazio dello “strepito”
Uno spazio che porta a perdersi: Maddalena perde la bambina
UNO SPAZIO CHE DISORIENTA E “PERDE”
Il labirinto di Cinecittà: «Questo è un paese…me l’ero persa!»
Il vitalismo disperato di Maddalena
BLASETTI
Se stesso (autoriflessività)
Il mito di se stesso
Il regista in “tuta da lavoro”
Il regista-star
BELLISSIMA: IL CINEMA E I PAESAGGI DELLE ILLUSIONILezione n. 14 erogata per via telematica
Terza parte
AUTORIFLESSIVITÀ: COSA SIGNIFICA RECITARE?
l’incontro con Tilde Spernanzoni (19:19-28:55)
cosa significa recitare?
le lezioni? no, al naturale
il neorealismo e la politica degli attori
IL CORTILE E LO SPAZIO SCENICO
valorizzazione del fondo
spazio teatralizzato
spazio “scenico”
paesaggi mediali
SPAZIO TEATRALIZZATO
Il cinema-teatro all’aperto
I terrazzi sul cortile (palchi)
Le finestre: luoghi dello sguardo e della spettatorialità
IL LAVORO DELLA MACCHINA DA PRESA
movimenti fluidi
inquadrature piuttosto lunghe
campo e controcampo (con moderazione)
uso dello specchio
effetti di quadro nel quadro
sottile valorizzazione dei paesaggi comuni trasformati in spazio scenico
SPAZIO COMUNE || LUOGO SCENICO
Il parco di villa Borghese
La trattoria Biondo Tevere
La regia trasforma questi spazi naturali, li teatralizza
Composizione, profondità di campo e “quinte” teatrali, performance attoriale
SPAZIO COMUNE || LUOGO SCENICO
La “spiaggetta” sul fiume
La città notturna in cui cammina Maddalena, sconfitta ma non vinta
Da spazio naturale a spazio teatralizzato
Scelte luministiche e di montaggio, sapiente messa in quadro, valorizzazione di oggetti significativi (la rete, il tendone)
BELLISSIMA: IL CINEMA E I PAESAGGI DELLE ILLUSIONILezione n. 14 erogata per via telematica
Quarta parte
COMPOSIZIONE DEL QUADROscelta di continuità
dialogo importante: il materno
non vediamo il volto di Magnani
rottura e frammentazione dello spazio filmico
RECITARE || AUTORIFLESSIVITÀ
Monologo allo specchio (25:10)
Frammentazione dell’immagine
Fare l'attrice
Fingersi un’altra
Immaginare per sé un’altra vita
PAESAGGI DELLA FINZIONE || STUDIO FOTOGRAFICO
Immagine messa in scena
Il mondo alla rovescia
Costruzione della finzione
Spazio frammentato: specchi, finestre, quadro nel quadro
PAESAGGI DELLA FINZIONE || LA MODISTA
Composizione teatrale
I costumi
Valorizzazione delle “quinte”
La gag con l’anziana sarta
PAESAGGI DELLA FINZIONE || LA SCUOLA DI DANZA
Composizione teatrale
Specchi, frammentazione dello spazio
Sequenza coreografica
Il pubblico delle madri
PAESAGGI DELLA FINZIONE || IL PARRUCCHIERE
Specchi, effetti di quadro nel quadro
Disgregazione dello spazio filmico
Uno spazio che perde, che disorienta
Combinazione del lavoro della MdP e della presenza degli specchi
BELLISSIMA: IL CINEMA E I PAESAGGI DELLE ILLUSIONILezione n. 14 erogata per via telematica
Quinta parte
CINEMA || FAMIGLIA
Pervasività del cinema fin all’interno dello spazio domestico
Il cinema in cortile
Paesaggio del sogno e dell’illusione che appare a portata di mano
Sembra possibile rimuovere la segregazione degli spazi: spazio della vita e spazio della finzione appaiono illusoriamente contigui
Maddalena: «Guarda che bei posti… guarda noi ’ndo vivemo!»
Spartaco: «Lascia sta’ il cinema!»
MESSA IN SCENA E DISGREGAZIONE DELLO SPAZIO FILMICO
Il cinema nello spazio domestico
Frammentazione dello spazio
Effetto di quadro nel quadro
Valorizzazione delle quinte, personaggi di spalle: disgregazione dello spazio filmico
LE ILLUSIONI DI MADDALENA
Cinecittà
L’incontro con Iris, la montatrice
La cabina di proiezione e il provino di Maria
Il cinema visto dall’interno: progressivo avvicinamento dello sguardo di Maddalena
Dalla platea alla cabina di proiezione
Il riquadro piccolo dello schermo diviene un luogo di disvelamento dell’illusione
PAESAGGI DELLA REALTÀ || LA MOVIOLA
Il cinema come lavoro (autorifessività)
Il montaggio come inconscio del cinema e come luogo concreto di lavoro per numerose donne
L’esperienza di Iris: fare l’attrice è un’altra cosa
l’insistenza di Maddalena: non si arrende e crede ancora che per la figlia ci sarà un lieto fine
PAESAGGI DELLA REALTÀ || IL PROVINO DI MARIA
Quadro nel quadro
Autoriflessività al massimo grado
Il punto di vista della bambina
Lo scontro con i cinematografari
IL FINALE: NEL SEGNO DELLA DOMESTICITÀ
«È tanto bella che ce la tenemo»
Il cinema esce dalla porta ma rientra dalla finestra (il sonoro del cinema all’aperto)
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