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ACCADEMIA MILITARE
INFERMERIA SPECIALE
APPROCCIO AL PAZIENTE TRAUMATIZZATO
ED EMORRAGICO
1° Lgt. Luca COTTONE
IL TRAUMA E’ LA PRINCIPALE CAUSA DI MORTE NELLE PERSONE
DI ETA’ COMPRESA TRA 1 E 44 ANNI
UN SOCCORRITORE HA MAGGIORE POSSIBILITA’ DI AIUTARE IL
PROSSIMO TRATTANDO PAZIENTI TRAUMATIZZATI CHE NON
AFFRONTANDO QUALSIASI ALTRO TIPO DI PAZIENTE
TRAUMA:
Applicazione di una forza fisica esterna in grado di
superare la resistenza dei tessuti.
Evento lesivo che deriva dal rilascio di forme
specifiche di energia fisica o da un ostacolo al
normale flusso di energia.
CINEMATICA DEL TRAUMA:
Processo di valutazione della scena compiuto ai fini
di determinare la dinamica dell’evento, basandosi
sulle forze coinvolte.
Trauma: - CHIUSO
- PENETRANTE
TRAUMA CHIUSO
Nel Caso di trauma chiuso, nell’impatto sono coinvolte due forze:-la distrazione (strappamento): un organo od una struttura cambia velocità più rapidamente di un altro organo o struttura.-la compressione
I reni, la milza ed il fegato sono
soggetti a lesioni da
strappamento quando l’addome
colpisce il volante e si arresta
bruscamente.
In un impatto laterale sono quattro le regioni del corpo
che possono subire lesioni:
-collo
-capo
-torace
-addome/pelvi
In un impatto laterale sono quattro le
regioni del corpo che possono subire
lesioni:
-collo
-capo
-torace
-addome/pelvi
Cadute dall’alto
Per valutare correttamente un trauma da precipitazione, il
soccorritore deve stimare l’altezza della caduta, valutare
il tipo di superficie su cui la vittima ha impattato ed
identificare quale parte del corpo ha urtato per prima.
Maggiore è l’altezza, maggiore è la velocità di caduta.
In generale, la caduta da un’altezza superiore a tre volte
l’altezza di chi cade è da considerarsi sempre grave
(5 metri)
TRAUMI PENETRANTI
Il danno prodotto da un
coltello dipende dal
movimento del coltello
all’interno della vittima.
Nel valutare la vittima di un trauma
penetrante, il soccorritore deve
esaminare i fori di entrata e di uscita.
CONTUSIONI
COSA FARE :
• INDOSSARE I GUANTI
• POSIZIONARE UNA
BORSA
DEL GHIACCIO
• TENERE A RIPOSO
LE CONTUSIONI NON GRAVI SI RISOLVONO DA SOLE
CON PROGRESSIVA RIDUZIONE DEL LIVIDO
CONSEGUENZA DI UN URTO SENZA DANNI ALLA
STRUTTURA OSSEA
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
STIRAMENTO E LACERAZIONE DEI LEGAMENTI DA
ESAGERATO SPOSTAMENTO DEI CAPI ARTICOLARI
CHE POI RITORNANO NELLA PROPRIA POSIZIONE
DISTORSIONI
•INDOSSARE I GUANTI
•POSIZIONARE UNA
BORSA DEL GHIACCIO
•IMMOBILIZZARE
•RIPOSO
COSA FARE :
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
PERDITA DEI RAPPORTI RECIPROCI TRA GLI
ELEMENTI ANATOMICI DI UNA ARTICOLAZIONE
LUSSAZIONI
COSA FARE :
• IMMOBILIZZARE LA PARTE
COSI’ COME LA SI E’TROVATA
•ALLERTARE IL SISTEMA DI
EMERGENZA 118 O
TRASPORTO AL PRONTO
SOCCORSO
COSA NON FARE:
•EVITARE ASSOLUTAMENTE
DI RIDURRE UNA SOSPETTA
LUSSAZIONE
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
TIPI:• CHIUSE
• ESPOSTE
• COMMINUTE
• COMPOSTE
• SCOMPOSTE
• A LEGNO VERDE
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
Si definisce frattura una soluzione di continuo dell’osso provocata da una sollecitazione
meccanica che supera i limiti di resistenza e di elasticità dell’osso.
FRATTURE
* SEGNI E
SINTOMI• CALORE
• DOLORE INTENSO (ACCENTUATO DAI MOVIMENTI E DALLA PRESSIONE)
• INCAPACITA’ FUNZIONALE
• GONFIORE
• ARROSSAMENTO
• DEFORMITA’ LOCALE DELL’ARTO
FRATTURE
I SINTOMI POSSONO COMPARIRE ANCHE DOPO ORE
DAL TRAUMA
INDISPENSABILE RX CONTROLLO
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
COSA FARE :
• MANTENERE L’INFORTUNATO NELLA POSIZIONE
IN CUI SI TROVA
• CONTROLLARE I PARAMETRI VITALI (POLSO,
RESPIRO)
• ALLERTARE IL SISTEMA DI EMERGENZA 118
• IMMOBILIZZARE L’ARTO (QUANDO POSSIBILE
CON MEZZI DI FORTUNA)
• COPRIRE LE PARTI FERITE CON TELI,
POSSIBILMENTE STERILI
• COPRIRE L’INFORTUNATO
• APPLICARE GHIACCIO.
FRATTURE
COSA NON FARE:
NON SFILARE GLI ABITI; SE NECESSARIO
TAGLIARLI
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
* TRAUMA CRANICO
LESIONE DETERMINATA DALL'AZIONE VIOLENTA DI UN
AGENTE ESTERNO SULLA TESTA
SI PUÒ PRESENTARE CON:
•LESIONI DEL CUOIO
CAPELLUTO
•LESIONI DEL CRANIO
•LESIONI CEREBRALI
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
SEGNI E SINTOMI
• FRAMMENTI VISIBILI DI OSSO
• ALTERAZIONI DEL SENSORIO
• PROFONDE FERITE O EMATOMI
• DOLORE O CEFALEA INTENSA
• EMORRAGIA DALLE ORECCHIE O NASO
• PERDITA DI LIQUIDO CHIARO DALLE ORECCHIE O NASO
• ALTERAZIONE DELLA PERSONALITA’
• IRREGOLARITA’ DEL RESPIRO, FREQUENZA CARDIACA, P A
• AUMENTO TEMPERATURA
• ALTERAZIONI DELLA VISTA, UDITO, EQUILIBRIO
• VOMITO, CONVULSIONI, PARALISI
I TRAUMI CRANICILESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
TRAUMA CRANICOCOSA FARE
• INDOSSARE I GUANTI
• MANTENERE L’INFORTUNATO NELLA POSIZIONE IN CUI SI TROVA
• ALLERTARE IL SISTEMA DI EMERGENZA 118
• TAMPONARE EVENTUALI EMORRAGIE SUL CUOIO CAPELLUTO SENZA PREMERE
• COPRIRE L’INFORTUNATO
• TRANQUILLIZZARLO
• CONTROLLARE I PARAMETRI VITALI (FREQUENZA CARDIACA, RESPIRO)
• TENERSI PRONTI PER LA RCP
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
CAUSE PIÙ FREQUENTI:
• SCONTRI TRA MOTOVEICOLI
• CADUTE
• INCIDENTI DURANTE I TUFFI
• FERITE DA ARMA DA FUOCO
I TRAUMI DELLA COLONNA
VERTEBRALE
NEL DUBBIO COMPORTARSI SEMPRE COME SE CI
FOSSERO LESIONI DELLA COLONNA VERTEBRALE E
DEL MIDOLLO SPINALE
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
SEGNI E SINTOMI:
• PARALISI
• DOLORE
• DIFFICOLTA’ RESPIRATORIA
• PERDITA DEL CONTROLLO
SFINTERICO
I TRAUMI DELLA COLONNA
VERTEBRALE
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
COSA FARE:
•INDOSSARE I GUANTI
•MANTENERE L’INFORTUNATO
NELLA POSIZIONE IN CUI SI TROVA
•ALLERTARE IL SISTEMA DI
EMERGENZA 118
•COPRIRE L’INFORTUNATO
•TRANQUILLIZZARLO
•CONTROLLARE I PARAMETRI
VITALI (FREQUENZA CARDIACA,
RESPIRO)
•TENERSI PRONTI PER LA RCP
I TRAUMI DELLA COLONNA
VERTEBRALE
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
*In quale posizione si tratta un traumatizzato?
In posizione supina
Come si mette il traumatizzato in questa
posizione?
Con la prono-supinazione
*Prono-supinazione
Obiettivo:
Come?
In quante persone?
Mantenendo l’allineamento testa-collo-tronco
Non creare o peggiorare lesioni al midollo spinale
Minimo in tre: uno alla testa , uno ai piedi ed uno al tronco
SPOSTAMENTI D’EMERGENZATRASCINARE SEMPRE L’INFORTUNATO NELLA
DIREZIONE DELL’ASSE VERTICALE, MAI LATERALMENTE
OPPURE OBLIQUAMENTE.
LESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
TRASCINARE SEMPRE L’INFORTUNATO NELLA
DIREZIONE DELL’ASSE VERTICALE, MAI
LATERALMENTE
OPPURE OBLIQUAMENTE.
SPOSTAMENTI D’EMERGENZALESIONI
MUSCOLOSCHELETRICHE
* VALUTAZIONE E TRATTAMENTO
1) Valutazione della scena: consiste nella verifica della sicurezza e
nell’attenta determinazione dell’esatta natura della situazione.
La prima priorità è la sicurezza dei soccorritori.
2) Valutazione Primaria: valutazione globale delle condizioni respiratorie,
circolatorie e neurologiche del paziente, per identificare ogni eventuale
problema riguardante l’ossigenazione, la circolazione, le emorragie o la
presenza di grossolane deformità.
- A: Airway, trattamento delle vie aeree e controllo della colonna cervicale.
- B: Breathing, respiro, ventilazione.
- C: Circulation, circolazione ed emorragie.
- D: Disability, stato neurologico.
- E: Expose, esposizione e protezione dall’ipotermia.
3)Valutazione Secondaria: valutazione testa-piedi per identificare lesioni o
problemi non emersi durante la valutazione primaria.
4)Monitoraggio e rivalutazione: controllo delle funzioni vitali durante il
tragitto verso l’ospedale.
Le vie aeree devono essere valutate rapidamente per assicurare che siano
aperte e libere.
Se le vie aeree sono compromesse il soccorritore deve aprirle utilizzando
inizialmente manovre manuali:
-Sollevamento del mento (trauma chin-lift)
-Sublussazine della mandibola (trauma jaw trust)
* Fase A: Trattamento delle vie aeree e stabilizzazione
della colonna cervicale
- Se il paziente non respira (apneico), prima di continuare la la valutazione, deve essere
immediatamente iniziata l’assistenza ventilatoria.
- Se il paziente respira, bisogna stimare l’adeguatezza della frequenza e dalla profondità
della ventilazione. Osservare rapidamente l’innalzamento del torace e, se il paziente è
cosciente, farlo parlare per valutare se è in grado di formulare frasi intere senza difficoltà.
- In presenza di ventilazione anormale, il soccorritore deve esporre rapidamente il torace,
ispezionarlo e palparlo.
* Fase C: Circolazione ed emorragie
Il soccorritore deve identificare e controllare eventuali emorragie esterne ed ottenere una stima complessiva della gittata cardiaca e della perfusione.
EMORRAGIA: -capillare Trattamento: - pressione diretta
- venosa - elevazione
- arteriosa - punti di compressione:
arteria brachiale,ascellare,
poplitea, femorale.
- tourniquets
PERFUSIONE: il soccorritore può farsi un impressione generale dello stato circolatorio del paziente valutando: il polso; colore, temperatura ed umidità della pelle; il tempo di riempimento capillare (meno di 2 secondi).
POLSO: forte, debole, rapido?
regolare, aritmico?
La frequenza respiratoria, la frequenza ed il tipo di polso, il tempo di riempimento capillare ed il livello di coscienza sono gli indicatori di ipovolemia più sensibili rispetto alla diminuzione della pressione arteriosa.
Fase D: Deficit neurologici
A: Alert, vigile
V: Verbal, risponde agli stimoli verbali
P: Pain, risponde agli stimoli dolorosi
U: Unresponsive, non reagisce
GCS: Glasgow Coma Scale
1) Osservare
2) Ascoltare
3) Palpare
ANAMNESI: A.M.P.L.E.: Allergies, Medications, Past illness, Last
meal, Events.
* Valutazione Secondaria: valutazione testa-piedi per identificare lesioni o
problemi non emersi durante la valutazione primaria.
Codici Colori: vengono utilizzati in ogni fase del soccorso,
sia per indicare la criticità dell’evento, sia per identificare la
gravità del paziente, come da tabella seguente:
CODICE
COLORE
DEFINIZIONE
BIANCO Non critico: si definisce non critico un servizio che, con ragionevole certezza, non
ha necessità di essere espletato in tempi brevi.
VERDE Poco critico: intervento differibile.
GIALLO Mediamente critico: intervento indifferibile, senza compromissione di una o più
funzioni vitali.
ROSSO Molto critico: intervento in emergenza su pazienti con compromissione di una o
più funzioni vitali.
NERO Deceduto.
*DURANTE IL TRASPORTO
Monitoraggio e rivalutazione
(valutazione continua)
dei parametri vitali:
-coscienza
-respiro
-circolo
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