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2.2 contenuti minimi in riferimento all’area di cantiere, all’organizzazione
del cantiere, alle lavorazioni
2.2.1 in riferimento ALL’AREA DI CANTIERE, il
PSC contiene l’analisi degli elementi essenziali
di cui all’allegato XV.2, in relazione:
Falde; fossati; alvei fluviali;
banchine portuali; alberi;
manufatti interferenti o sui
quali intervenire;
infrastrutture quali strade,
ferrovie, idrovie, aeroporti;
edifici con particolare
esigenze di tutela quali scuole,
ospedali, case di riposo,
abitazioni; linee aeree e
condutture sotterranee di
servizi; altri cantieri o
insediamenti produttivi;
viabilità; rumore; polveri;
fibre; fumi; vapori; gas; odori
o altri inquinanti aerodispersi;
caduta di materiali dall’alto.
Allegato XV.2
a) alle caratteristiche dell'area di cantiere,
con particolare attenzione alla
presenza di linee aeree e condutture
sotterranee
Allegato XV – Contenuti minimi dei piani
2.2.1 in riferimento ALL’AREA DI CANTIERE, il PSC
contiene gli elementi in relazione:
b) all'eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il
cantiere, con particolare attenzione:
b1) a lavori stradali ed autostradali al fine di garantire la
sicurezza e la salute dei lavoratori impiegati nei confronti dei
rischi derivanti dal traffico circostante
b2) al rischio di annegamento
c) agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per
l'area circostante.
Allegato XV – Contenuti minimi dei piani
2.2.2 in riferimento ALL’ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE, il PSC contiene, in
relazione alla tipologia del cantiere, l’analisi dei seguenti elementi
a) Le modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi, le
segnalazioni;
b) I servizi igienico-assistenziali; c) La viabilità principale di cantiere;
d) Gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua,
gas ed energia di qualsiasi tipo;
e) Gli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;
f) …
Allegato XV – Contenuti minimi dei piani
g) …
h) Le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali
i) La dislocazione degli impianti di cantiere;
m) Le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei
rifiuti
l) La dislocazione delle zone di carico e scarico;
n) Le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo di incendio o
di esplosione
Articolo 109 / TU - Recinzione del cantiere
1. Il cantiere, in relazione al tipo di lavori effettuati, deve essere dotato di recinzione avente caratteristiche idonee ad impedire l’accesso agli estranei alle lavorazioni.
… omissis…
7. Il committente o il responsabile dei lavori comunica alle imprese
esecutrici e ai lavoratori autonomi il nominativo del coordinatore per la
progettazione e quello del coordinatore per l'esecuzione dei lavori; tali
nominativi devono essere indicati nel cartello di cantiere.
Art. 90 /TU
Obblighi del committente o del responsabile dei lavori
a) adottano le misure conformi alle prescrizioni di cui all' ALLEGATO XIII;
b) predispongono l'accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e
individuabili;
c) curano la disposizione o l’accatastamento di materiali o attrezzature in modo da
evitarne il crollo o il ribaltamento;
d) curano la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono
compromettere la loro sicurezza e la loro salute;
e) curano le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, previo, se del caso,
coordinamento con il committente o il responsabile dei lavori;
f) curano che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano
correttamente;
g) redigono il piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 89, comma 1, lettera h).
Articolo 96 - Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti
1. I datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, anche nel caso in
cui nel cantiere operi una unica impresa, anche familiare o con meno di dieci addetti:
Allegato XVIII
1.4 Alle vie di accesso ed ai punti pericolosi non proteggibili devono essere
apposte segnalazioni opportune e devono essere adottate le disposizioni
necessarie per evitare la caduta di gravi dal terreno a monte dei posti di
lavoro.
Articolo 108 - Viabilità nei cantieri
1. Durante i lavori deve essere assicurata nei cantieri la viabilità delle persone
e dei veicoli conformemente al punto 1 dell’ ALLEGATO XVIII.
D
Allegato IX
Tab. 1 Allegato IX – Distanze di sicurezza da parti attive di linee elettriche e di impianti elettrici non protette o non sufficientemente protette
Un (kV) Distanza minima
consentita (m)
? 1 3
10 3,5
15 3,5
132 5
220 7
380 7
Articolo 83 - Lavori in prossimità di parti attive
1. Non possono essere eseguiti lavori in
prossimità di linee elettriche o di impianti
elettrici con parti attive non protette,o che per
circostanze particolari si debbano ritenere non
sufficientemente protette, e comunque a
distanze inferiori ai limiti di cui alla tabella 1
dell’ ALLEGATO IX, salvo che vengano adottate
disposizioni organizzative e procedurali idonee
aproteggere i lavoratori dai conseguenti rischi.
2. Si considerano idonee ai fini di cui al comma 1
le disposizioni contenute nella pertinente
normativa di buona tecnica.
PRESCRIZIONI PER I SERVIZI IGIENICO-ASSISTENZIALI A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI NEI
CANTIERI
1. Spogliatoi e armadi per il vestiario
1.1. I locali spogliatoi devono disporre di adeguata aerazione, essere illuminati, ben difesi
dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda, muniti di sedili ed essere
mantenuti in buone condizioni di pulizia.
1.2. Gli spogliatoi devono essere dotati di attrezzature che consentano a ciascun
lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro.
1.3. La superficie dei locali deve essere tale da consentire, una dislocazione delle
attrezzature, degli arredi, dei passaggi e delle vie di uscita rispondenti a criteri di
funzionalità e di ergonomia per la tutela e l’igiene dei lavoratori, e di chiunque acceda
legittimamente ai locali stessi.
ALLEGATO XIII
2. Docce
2.1. I locali docce devono essere riscaldati nella stagione fredda, dotati di acqua calda e
fredda e di mezzi detergenti e per asciugarsi ed essere mantenuti in buone condizioni di
pulizia. Il numero minimo di docce è di uno ogni dieci lavoratori impegnati nel cantiere.
3. Gabinetti e lavabi
3.1. I locali che ospitano i lavabi devono essere dotati di acqua corrente, se necessario
calda e di mezzi detergenti e per asciugarsi.
3.2. I servizi igienici devono essere costruiti in modo da salvaguardare la decenza e
mantenuti puliti.
3.3. I lavabi devono essere in numero minimo di uno ogni 5 lavoratori e 1 gabinetto ogni
10 lavoratori impegnati nel cantiere.
3.4. Quando per particolari esigenze vengono utilizzati bagni mobili chimici, questi
devono presentare caratteristiche tali da minimizzare il rischio sanitario per gli utenti.
3.5. In condizioni lavorative con mancanza di spazi sufficienti per l’allestimento dei
servizi di cantiere, e in prossimità di strutture idonee aperte al pubblico, è consentito
attivare delle convenzioni con tali strutture al fine di supplire all’eventuale carenza di
servizi in cantiere: copia di tali convenzioni deve essere tenuta in cantiere ed essere
portata a conoscenza dei lavoratori.
5. Utilizzo di monoblocchi prefabbricati per i locali ad uso spogliatoi, locali di riposo e
refezione
5.1. Non devono avere altezza netta interna inferiore a m 2.40, l'aerazione e
l'illuminazione devono essere sempre assicurate da serramenti apribili; l'illuminazione
naturale, quando necessario, sarà integrata dall'impianto di illuminazione artificiale.
6. Utilizzo di caravan ai fini igienico assistenziali
6.1. L'uso di caravan o roulottes quali servizi igienico-assistenziali, è consentito
esclusivamente ad inizio cantiere per un periodo massimo di 5 giorni, prima
dell'installazione dei servizi di cantiere veri e propri.
6.2. L'uso di caravan o roulottes quali servizi igienico-assistenziali, è consentito nei
cantieri stradali di rilevante lunghezza e brevi tempi di lavorazione su singole posizioni
fra loro molto lontane in aggiunta agli ordinari servizi igienico assistenziali posizionati
presso le aree di cantiere o i campi base.
4. Locali di riposo e di refezione
4.1. I locali di riposo e di refezione devono essere forniti di sedili e di tavoli, ben
illuminati, aerati e riscaldati nella stagione fredda. Il pavimento e le pareti devono essere
mantenute in buone condizioni di pulizia.
4.2. Nel caso i pasti vengano consumati in cantiere, i lavoratori devono disporre di
attrezzature per scaldare e conservare le vivande ed eventualmente di attrezzature
per preparare i loro pasti in condizioni di soddisfacente igienicità.
4.3. I lavoratori devono disporre sul cantiere di acqua potabile in quantità sufficiente nei
locali occupati, nonché nelle vicinanze dei posti di lavoro.
4.4. Nei locali di riposo e di refezione così come nei locali chiusi di lavoro è vietato
fumare.
Il DPR 338 prevede l’obbligo in caso di più di 5 dipendenti quando il luogo di
vavoro sia ubicato lontano dai posti pubblici permanenti di pronto soccorso e le
attività che in esse si svolgono presentino rischi di scoppio, di asfissia, di
infezione o di avvelenamento ma abroga il contenuto della
SEGUE….
In ogni luogo di lavoro delle
I) Aziende … che effettuano lavori in sotterraneo …;
II) Aziende settori edile, stradale, … (in quanto appartenenti o riconducibili ai gruppi
tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro);
CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO
Guanti sterili monouso (5 paia).
Visiera paraschizzi
Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro
(1).
Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3).
Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10).
Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2).
Teli sterili monouso (2).
Pinzette da medicazione sterili monouso (2).
Confezione di rete elastica di misura media (1).
Confezione di cotone idrofilo (1).
Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2).
Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2).
Un paio di forbici.
Lacci emostatici (3).
Ghiaccio pronto uso (due confezioni).
Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2).
Termometro.
Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.
MEZZO DI COMUNICAZIONE IDONEO
ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario
Nazionale.
DA INDICARE NEI PIANI
PACCHETTO DI MEDICAZIONE
Guanti sterili monouso (2 paia).
Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (1).
Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml (1).
Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1).
Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3).
Pinzette da medicazione sterili monouso (1).
Confezione di cotone idrofilo (1).
Confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso (1).
Rotolo di cerotto alto cm 2,5 (1).
Rotolo di benda orlata alta cm 10 (1).
Un paio di forbici (1).
Un laccio emostatico (1).
Confezione di ghiaccio pronto uso (1).
Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1).
Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in
attesa del servizio di emergenza.
Nelle aziende o unità produttive che hanno lavoratori che prestano la propria attività in
luoghi isolati, diversi dalla sede aziendale o unità produttiva, il datore di lavoro è tenuto a
fornire loro il pacchetto di medicazione di cui all'allegato 2, che fa parte del presente
decreto, ed un mezzo di comunicazione idoneo per raccordarsi con l'azienda al fine di
attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.
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