[02 2014] aforismi & systemi

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Bibbiaweb - LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA - PARLANO LE LETTERE - di Alessandro Conti Puorger

http://www.bibbiaweb.net/lett003s.htm[31/01/14 15:32:40]

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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...PARLANO LE LETTEREdi Alessandro Conti Puorger

LE LETTERE PARLANTISi tratta di far parlare ciascuna lettera che, scritta con i caratteri rabbino-quadrati, haconservato traccia grafica dell’immagine o azione che l’ha originata.Guardo così le parole ebraiche, indipendentemente dal loro significato, anche come rebusda aprire con le immagini espressive delle lettere.

Ho raccolto in schede le tracce che mi hanno portato a definire gli specifici significati, da usare nelladecriptazione per le lettere parlanti, descritti con una rosa di parole attinenti al concetto sotteso daldisegno.Di queste schede, complete in altro capitolo, riporto di seguito la rosa delle parole che descrivono ilsignificato di ciascuna lettera e, nel riportarla, indico i significati base e traslati:

- in grassetto le traduzioni che uso con maggior frequenza;- con scrittura "normale" quelle d’uso poco frequente;- tra "apici" quelle d’uso raro.

- La lettera ‘alef - numerale n. 1 Base: origine, uno, unico, inizio, primo. Traslati: Unigenito, Unico, primogenito, "capo" (quale primo).

- La lettera bèt - numerale n. 2 Base: casa, abitare, dentro-intimo, tenda, "luogo-posto". Traslati: Famiglia, "Tempio".

- La lettera ghimel - numerale n. 3 Base: camminare, scorrere, muovere, "passo", "scappare". Traslati: il cammino.

- La lettera dalet - numerale n. 4

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Base: porta, sbarrare, "bloccato", mano, battere. Traslati: aiuto (dare una mano), "proteggere".

- La lettera hè - numerale n. 5 Base: campo, aperto, entrare, uscire, fuori. Traslati: "apertura", "larghezza", "ampiezza", mondo.

- La lettera wàw - numerale n. 6 Base: recare-portare-condurre, bastone-asta-"bastonare". Traslati: "servo", "parola" (in egiziano).

- La lettera zàjin - numerale n. 7 Base: arma, colpire, attrezzo, questo, "tagliare". Traslati: "membro", "ferito", "sgozzato".

- La lettera hèt - numerale n. 8 Base: chiuso, tomba, prigione, stretto/i, assemblea. Traslati: chiusi, nascosti (impauriti).

- La lettera tèt - numerale n. 9 Base: cuore, "pozzo", "sigillato", "utero". Traslati: carità, bontà, amore, "bellezza".

- La lettera jod - numerale n. 10 Base: essere, stare, forza, esistenza, essenza. Traslati: l’Essere, Iahwèh.

- La lettera Kàf - numerale n. 20 (a fine parola - numerale n. 500) Base: vaso, coppa, piano, piatto, mano aperta. Traslati: liscio, retto, rettitudine.

- La lettera lamed - numerale n. 30 Base: potere, serpente, potente, guizzare, "lingua". Traslati: il Potente.

- La lettera Mèm - numerale n. 40 (a fine parola - numerale n. 600) Base: vita, vivere, madre, acqua, matrice. Traslati: Vivente.

- La lettera nùn - numerale n. 50 (a fine parola - numerale n. 700) Base: energia, promanare-emanazione-emettere, inviato. Traslati: angelo, apostolo.

- La lettera Samek - numerale n. 60 Base: avvolgere, riempire, foro, cerchio, buco. Traslati: pienezza, luna piena.

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- La lettera ‘ajin - numerale n. 70 Base: azione, vedere, sentire. Traslati: agire, "operare", atto.

- La lettera pè - numerale n. 80 (a fine parola - numerale n. 800) Base: bocca, soffiare, faccia, parlare, apertura. Traslati: Verbo, parola, soffio, Volto.

- La lettera sade - numerale n. 90 (a fine parola - numerale n. 900) Base: salire, discendere, su, giù, "veder salire". Traslati: alzarsi, abbassarsi.

- La lettera qòf - numerale n. 100 Base: Rovesciare, versare, abbattere, curvo. Traslati: "occidente", "occipite", "nuca", "didietro", "sedere".

- La lettera resh - numerale n. 200 Base: testa, mente, "l’individuo". Traslati: il corpo, il popolo, "Chiesa", "l’uomo".

- Le lettere S’in e Shìn - numerale n. 300 Base: luce, fuoco, bruciare, scintilla, sole, sorgere. Traslati: risorgere, risurrezione.

-La lettera taw - numerale n. 400 Base: segno, confine, fine, termine. Traslati: croce, Crocifisso, ultimo-completo-tutto.

Per la decriptazione non è necessario aver studiato l’ebraico; basta dotarsi d’un vocabolario.Associando la rosa dei significati che ho indicato per le lettere, le parole ebraiche (riconducibiligeneralmente a radicali di 3 lettere) s’aprono discorsi sensati attinenti al concetto o all’oggetto chesottendono, aiutando ad approfondirne il senso.Le parole ebraiche (od aramaiche) sono da scrivere senza i segni relativi alla vocalizzazione opuntature portandole a nudo.M’avvicino, così, alla parola non come un ente fonetico, che fa attingere dalla memoria un concettograzie alla convenzione linguistica adottata, ma come un disegno, tipo geroglifico.

Chiarisco come applico le lettere parlanti con due esempi:

Primo esempio:Riporto 5 letture del Tetragramma sacro, vale a dire delle 4 lettere della parola Iahwèh che indica ilNome di Dio e che si leggono da destra a sinistra:

- Sarà ad uscire , si porterà nel mondo .- Sarà dal mondo a portarci fuori .

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(La Yod è come una mano che si chiude, ma non prende nulla; perciò forza.)- Una mano chiusa si apre per portarsi ad un’altra aperta .(Vale a dire dà una mano, com’è insito nella parola Eterno "vedo una mano ".)- Forza che fuori ci porterà dal mondo .- Forza che da un campo ci porta ad un (altro) campo .

Le 4 lettere del nome di Dio dagli ebrei non sono mai pronunciate; per leggere tale nome nellepreghiere è usata la parola "a-do-nai" - il mio Signore - altrimenti semplicemente "ha-shem" - il Nome.Oggi la corretta pronuncia del Tetragramma si dice dimenticata, ma era usata nel Tempio durante labenedizione sacerdotale e dal Gran Sacerdote nel rituale dello Jom Kippur.I rabbini lo insegnavano ai loro studenti più grandi una volta ogni sette anni e li ammonivano, perché sene avessero fatto un uso pubblico sarebbero stati puniti con la perdita del mondo a venire.Per la cabbalah il Tetragramma è lo "Shem havayah", cioè il "Nome che fonda l’esistenza".I maestri del Talmud insegnano che combinate le 4 consonanti permettono di scrivere = hwh,

= hyh, = yhh, ossia howeh, il passato, hayah il presente e il futuro yeheh.Il Tetragramma si potrebbe tradurre con essere stato, essere e sarò.Non è perciò un nome come lo intendiamo generalmente, ma un descrivere una sua attitudine dinamicache noi possiamo captare, cioè la Sua apertura nella creazione alle tre dimensioni e al tempo: l’Essereche permane nel tempo che scorre.Il Tetragramma, colui che è in ogni tempo, è Dio, l’Eterno che entra nella storia, ben tratteggiato dallalettura dei segni.Un pensiero di Aharon Berekyah Modena, da "Il transito dello Yabbok", fa comprendere com’è radicatonell’immaginario ebraico che le lettere vivano di vita individuale ed evochino immagini. Per questo si dàsepoltura al morto, perché la polvere inferiore è l’ultima he, mentre quella superiore è la hesuperna, e l’uomo è rappresentato dalla waw mediana racchiusa tra le due lettere ; questa èl’unificazione superna.Cioè: "l’Essere dal mondo (campo aperto) conduce al giardino (campo aperto)"; è la letturacriptata del Nome .Ovunque si trovi Jhwh nelle scritture, lì s’intende la misericordia divina, ma ove si trovi la parola Elohim,lì s’intende la qualità della giustizia. (Berschit Rabba 23, 8,1)

Secondo esempio:Leggo le lettere della parola Pesah = Pasqua .Nella mente, scattano i significati delle lettere e le varie possibili letture:

Bocca, apertura, parlare. Pienezza, cerchio, avvolgere, riempire. Stretto, chiuso, tomba, prigione.

- si parla in cerchio stretti: una riunione;- si apre il cerchio chiuso: liberazione;- aprire la pietra rotonda della tomba: risurrezione; - parlare in cerchio in assemblea (luogo chiuso): l'hagaddah;- bocca riempire in assemblea: la cena sacra;- si parla con piena in assemblea: la luna è piena.

Nel libro "Il segreto dell'alfabeto ebraico" di Daniela Saghi Abravanel (Ed. Ebraiche Mamash) si trova

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che:"Le lettere dell'alfabeto ebraico descrivono già con il loro milùy, la grafia scritta per esteso, il messaggioinerente a ciascuna.

La parola àlef, infatti, allude all'essenza stessa della prima lettera dell'alfabeto. È composta dalletre consonanti:

= a = àlef (la Divinità);

= l = lamed (composta da consonanti che formano la parola insegnamento); = p = pe (bocca), che alludono ai concetti

La a = la Divinità, l = insegna, tramite la p = la bocca, cioè l'oralità."

È molto vicino a come leggo con i significati del metodo: = a = àlef = l'Origine, il Primo

= l = lamed = con potenza = p = pe = parla.

Oppure, spezzando la parola àlef = Dio parla.

Con tali lettere parlanti mi sono avvicinato a decriptare interi versetti e poi insiemi di versetti.Nello spezzare Capitoli della Toràh con i geroglifici e la lettura per lettere sono restato sorpreso dellaricchezza che si dischiude che fa sentire più vicini al pensiero induttore.Mi resi conto che se a questo sogno che sviluppavo volevo dare una veste di realtà in modo chealmeno a livello enigmistico avesse valore dovevo darmi delle regole.Doveva sempre sussistere, onde poi si potesse riverificare, la regola della corrispondenza biunivoca,cioè la possibilità che dal testo decriptato, applicando le regole, si potesse ritornare ai segni ebraici chehanno originato la decriptazione.Queste regole, che dovevano essere poche e non inventate, le trovai legate alla struttura storica deltesto.Volendo procedere in regime di qualità fissai nel ‘97 queste regole che ho riportate nel successivocapitolo e che non trasgredisco mai. REGOLE DI LETTURA DEL CRIPTATO BIBLICOChi inizia una traduzione per decriptazione delle Sacre Scritture del testo del canone ebraico,ovviamente, da per postulato che:

A - esiste un testo nascosto;B - la criptatura fu attuata con metodo standardizzato;C - nel testo, oltre le parole che portano a quello esterno, vi sono tracce per individuare il testonascosto.

Le regole per la lettura del criptato biblico, che definisco scrutatio e dedotte nel corso del lavoro,sono:

I) La prima regola è rivolgere il pensiero a Dio, al Verbo Suo Figlio, ed alla storia della salvezza.Ciò è in linea con il loghion:Scrutate le scritture … mi rendono testimonianza.È un rivolgersi ad oriente, come dicevano i Padri; è quindi una scutatio del testo sacro alla ricerca del

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Cristo, il soggetto di cui parlano i segni da leggere.L’ambito è quello teologico-profetico della storia d'Israele. Altre letture sono arbitrarie, perché il testosarebbe distorto.Il fatto che ci sia la restrizione del soggetto consente la vita del secondo testo, altrimenti ve nesarebbero infiniti.Ricordo che Nachmanide dice:"Noi possediamo una tradizione autentica secondo cui la Toràh è formata dai Nomi di Dio, le paroleche vi leggiamo possono essere infatti anche suddivise in modo completamente diverso, componendoNomi…"Il Talmud insegna:"Sette cose furono create prima della creazione del mondo: la Toràh … il trono della gloria … e il nomedel Messia."San Paolo nella lettera ai Filippesi al proposito dice:"Per questo Dio lo ha esaltato e gli ha dato il Nome che è al disopra di ogni altro nome; perchénel Nome di Gesù…" (Fil 2,9)Il Catechismo della Chiesa Cattolica n° 102 insegna:"Dio attraverso tutte le parole della Sacra Scrittura, non dice che una sola Parola, il suo unico Verbo,nel quale dice se stesso interamente."Circa la mistica dei Nomi di Dio anche l'antico esoterismo pre-cabbalistico conosceva il nesso tra iNomi di Dio e le luci di fuoco; in un testo che si collega a tal esoterismo, l'Alfabeto di Rabbi Aqiva silegge:"Dio siede sopra un trono di fuoco, e attorno a Lui stanno come colonne di fuoco i Nomi impronunciabili- shemot meforashim."Dice anche Gershom Scholem nel libro "Il Nome di Dio e la teoria cabbalistica del linguaggio" (Adelphi -1998):"Colleghi di Nachmanide, nel centro cabbalistico di Gerona, conclusero che i cinque libri della Toràhsono il Nome del Santo che Egli sia lodato. Per i cabbalisti Dio è al tempo stesso il nome più breve equello più lungo. Il più breve, perché già ogni singola lettera costituisce di per se un nome. Il piùlungo, perché esso si esprime nell'intera Toràh come ciò che tutta l'abbraccia."Associando tutto ciò, se ne ricava che il Nome di cui parla Nachmanide è quello di cui parla S. Paolo,cioè quello del Messia; in definitiva tutto nella Bibbia si riferisce e va riferito a quel Nome.Ricordo il detto ebraico: quando entra la luce esce il mistero.

Per la gimatria luce e mistero hanno stesso valore, infatti:

= ( = 200) + ( = 6) + ( = 1) = 207 = ( = 7) + ( = 200) = 207

La luce si può leggere:l’Unigenito si porterà nel corpo; solo con quest’idea nella mente si capirà tutto!

II) Le parole ebraiche dei versetti del testo biblico vanno scritte senza segni aggiuntivi.Così com'era il testo prima delle segnature portate nel VI-VII sec. d. C.:- senza quelli di vocalizzazione (qamès, patah, shewà, quibbus, soegol, hireq, hòlem, sùrèq, séré);- senza quelli di raddoppio, daghèsh;

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- senza quelli di finali, mappiq.

III) Le s'in e shìn si riducono all'unica lettera .Nei poemi alfabetici è infatti riportato un solo versetto per le due lettere predette (Vedi ad es. Pr 31,10-31) che indicano anche lo stesso numerale 300; ciò conferma che ciò che interessava è il disegno enon la sua fonetica.

IV) Le 22 lettere ebraiche sono segni leggibili anche come pittogrammi, ciascuna separata dallealtre.I significati sono già stati indicati nel primo capitolo e le relative schede vengono riportatesuccessivamente.

V) La lettura che si può fare con i soli segni è lo sfondo su cui è da leggere il messaggio.Chiarisco con un esempio:L'inizio e la fine del versetto sono le sponde d’un corso d'acqua da passare a guado; queste spondes’inseriscono in un discorso-percorso e l'arrivo e la partenza debbono essere congruenti.La lettura con i segni singoli è come acqua che scorre da monte a valle ma, per il postulato (C), chiscrisse il criptato ha lasciato tracce scegliendo in modo opportuno le parole; queste sono le pietresulle quali altri sono riusciti a guadare.Si tratta di trovare queste tracce, vale a dire parole:a) già intere nel testo ebraico esterno;b) come a), ma cambiando la vocalizzazione, quindi con significato diverso di quello del testoesterno;c) che si possono ottenere per unione di due o più segni contigui che forniscano un concetto, unverbo, un sostantivo, od altro in ebraico o che si trovino nella stessa parola d'origine sia con isegni di fine d’una parola e d’inizio della successiva formando parole nuove.Queste parole sono le pietre su cui poggiare il percorso da seguire nel guado per arrivare all'altrasponda del percorso pre-tracciato.

Riporto la traduzione d’un versetto chiarificatore, Zc. 2,11:

"A Sion mettiti in salvo, tu che abiti ancora con la figlia di Babilonia."

(Vicino ad ogni parola tradotta indico il segno che l’ha evocata.)

"Fuori si porta . È sceso l'Essere recandosi con energia fuori alle acque , il potente

Cuore dell'Essere si è portato con la luce in casa confinato dentro completamente

dentro dentro guizza ."

Il significato con la traduzione segno per segno in genere è sufficientemente raggiunto, ma per farcalare il discorso nella tradizione delle letture profetiche di superficie ed avvicinarlo al pensiero di chil'ha scritto cerco le parole traccia che l'autore ha lasciato, delle quali ho fornito involontariamente deipredicati.Ho indicato con sottolineatura possibili parole, pietre del guado:

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1 tipo c: l'Essere recando l'energia fuori = la colomba ;2 tipo a: si è portato con la luce in casa = ha abitato ;(è portata una luce dentro; è segno che la casa è abitata!)3 tipo c: confinato dentro completamente = l'arca ;4 tipo c: dentro dentro = nell'intimo .Ora, le possiamo sostituire a quei predicati:

"Fuori si porta . È scesa la colomba alle acque , il potente Cuore dell'Essere

che ha abitato l'arca nell'intimo (gli) guizza ."Poi, lascio solo l'indicazione delle parole traccia:

"Fuori si porta. È scesa la colomba alle acque, il potente Cuore dall'Essere che ha abitato l'arca nell'intimo gli guizza."La traduzione che si colloca nella linea della tradizione biblica-evangelica, che rispetta le regole delcriptato e sembra rispondere alle tracce lasciate dall'autore, è:"Fuori si porta. È scesa la colomba alle acque, il potente Cuore dell'Essere che ha abitato l'arcanell'intimo gli guizza."(Il fatto che lo Spirito del Signore fosse nell’arca con Noè è un’immagine che ho trovato anche indecriptazioni a spot del Genesi.) La traduzione è congruente con le 9 regole del criptato e di per sé è profezia validata anche daiVangeli; sarà poi da ritenere quella voluta da chi ha prodotto la criptatura originaria se compatibile con iversetti che lo precedono e lo seguono nella traduzione; in genere poi il concetto se è valido poi sitroverà nella decriptazione di qualche altro versetto.

VI) I verbi della criptatura sono indeclinati; per le parole ricomposte con più segni i verbivengono in genere presentati dai soli radicali.Dice Gershom Scholem:"il linguaggio di Dio di cui parlano i cabbalisti, non ha grammatica"il che conferma anche le regole VIII e IX.

VII) Dalle parole guado e dai radicali l'eventuale può essere recessiva. Se necessario l’ sipuò aggiungere o togliere, ma se si toglie va tradotta o inserita nella parola successiva.Lo spazio tra lettera e lettera che c’è nella scrittura si può considerare come una che, appunto, indica"aperto".I rabbini dicono di guardare anche gli spazi bianchi tra le parole;Hillel e Shammai che furono contemporanei di Gesù: "Avevano ognuno una propria scuola - un gruppodi discepoli fedelissimi - e formavano una delle famose coppie che nel corso di quegli antichi secoliplasmarono il costume ebraico discutendo, disquisendo e fantasticando perfino sugli spazi bianchi chenello scritto della Toràh dividono lettera da lettera." (Giacoma Limentani, Il Midrash, Paoline 96)

(Di se ne possono anche inserire due di seguito com’è il caso di una che si può anche leggerespengere .)

VIII) I vocaboli sono in genere al singolare.

IX) Le preposizioni in genere mancano.

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A conforto delle regole VI, VIII e IX ricordo la tecnica esegetica:"al tikrei" "non leggere" - usata dai rabbini nel Talmud per dare al testo non vocalizzato della Bibbiauna diversa vocalizzazione o una diversa forma ortografica rispetto alla forma usuale. L’uso dell’al tikreinon esclude in ogni caso la lettura originaria del testo, e perciò si può più correttamente definire come"non leggere questo passo solo in modo usuale, ma anche in altro modo". Questo procedimentopermette così una nuova interpretazione, perfino quando le leggi della grammatica e della sintassirendono necessaria la sola lettura tradizionale. L’uso di questa tecnica trae origine dal verso "Dio hadetto questo una volta, ma io ho ascoltato questo due volte." (j 62,12) e cioè che le parole della bibbiasi prestano a significati diversi di quello tradizionale. (Diz. Unterman)Si tratta perciò di 9 regole che ai tempi di Gesù si riducevano a 7 in quanto la II e la III non eranonecessarie perché nei testi non esistevano puntature.Infine, ci sono gli avvisi che l’autore dà come quando ripete una parola; con ciò in genere suggerisce diandare a guardare là che vi si troverà qualche evento o notizia importante; se poi è ripetuta più di duevolte la profezia è basilare.La decriptazione è coerente solo se ogni segno ha avuto piena sistemazione nella versione.Interessante è che, in genere, la suddivisione in versetti del canone ebraico è congruente con il testointerno, come se chi li inseriva leggesse il criptato sottostante; tra l’altro, guardando solo il testo esterno,alcune volte la suddivisione scelta pare discutibile.

IL GRANDE GIOCOOgni versetto è il tassello d’un puzzle con tanti lati quanti sono i segni contenuti; un solo lato nonsoddisfatto, ossia un segno che si vorrebbe eliminare, indica che è da rivedere la traduzione.Con tali regole ho scrutato a tappeto oltre i 2/3 dei testi ebraici dell’A.T.: Genesi, Levitico, Numeri,Giosuè, Rut, Ester, Giobbe, il Cantico dei Cantici, Proverbi, Qoèlet, Esdra, Neemia, Samuele, leLamentazioni, Isaia, Daniele e i profeti minori (Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum,Abakuk, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia), oltre a brani dell’Esodo e d'alcuni Salmi.Siccome sono stati tradotti con grado d’esperienza crescente, le decriptazioni sono suscettibili dimiglioramenti.Da tali traduzioni, ottenute con le regole dichiarate, spunta però un testo nascosto che è l’epopea sulMessia a supporto dell’idea che una lettura del testo lettera per lettera non è utopia.Il metodo trovato - o ritrovato - per forma e contenuto è nuovo, anche se rende concrete intuizioni delpassato ed attese attuali, e porta alla luce forti idee teologiche proprie dal Cristianesimo edall’Ebraismo.Il testo procede con lentezza inesorabile e la paziente lettura fa recepire l’ampio respiro del pensieroche lo muove.Il fatto che le regole lasciano margini di libertà e che il singolo versetto può avere anche varianti dilettura non inficia più di tanto la complessiva decriptazione; peraltro, un margine di libertà è connesso aletture per immagini.Applicandosi a traduzioni d’una certa estensione i timori d’interpretazioni distorte sono fugati perché,dopo alcuni versetti, se il discorso non è sensato e le frasi sono frammentarie è da riverificare il tutto edinserire le varianti consentite.Nella lettura d’un versetto, se accade che non s’è colto il significato autentico, questo si ritroverà conaltre parole in altri versetti e, se non è corretto, alla lunga sarà eliminato.Il testo procede come la corrente d’un fiume maestoso che sembra in moto laminare anche se vi sonoturbolenze locali.

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La traduzione è frutto di un’iterazione sui vari versetti già letti pur continuando ovviamente a rispettarele regole; solo se il tutto è omogeneo e ben connesso la decriptazione è riuscita.Ovviamente sul metodo che permette di leggere un testo nascosto dal canone ebraico dall’A.T. non visono esperti specifici cui chiedere pareri, perché il metodo è innovativo.Si può invece cercare d’ottenere risposte su problematiche collaterali o riflesse da esperti quali:

Professori di Sacra Scrittura cristiani per i quali, anche se è sconvolgente e destabilizzante l’idead’un testo nascosto per i timori che sia relativizzato il testo esterno o che s’aprano letture personalizzateche sfuggano a controllo, potrebbero rispondere se, alle origini del cristianesimo, per trovare profeziesul Cristo siano state usate solo letture rigide dei testi.

Rabbini ebrei ortodossi che potrebbero rispondere al quesito se vi sia una preclusione nella lorotradizione all’ipotesi d’un testo nascosto leggibile con lettura lettera per lettera.Gli ebrei, tra l’altro, amano definirsi, non il popolo del Libro, ma il popolo dell’interpretazione del Libro.

Egittologi e/o archeologi cui è da chiedere se nelle traduzioni di testi antichi sia scandaloso che sidiano versioni diverse per alcune frasi, anche se evocate da stessi segni; nella traduzione di scrittureper immagini, infatti, può accadere in qualche caso che una stessa frase possa avere varianti di lettura.

Esperti di decifrazioni e decriptazioni per verificare se quanto espongo possa essere consideratocondividibile nel loro mondo, in quanto si tratta d’un enorme gioco enigmistico che chiede impegno epazienza; potrebbero dare risposta su quale probabilità vi sia che le traduzioni sempre congruenti ditesti così ampi, appoggiati a quelle regole siano inventati o meno.In effetti, per la traduzione è da porsi in modo disponibile davanti al testo per recepire in pieno quantopuò evocare con l’agitarsi delle forme delle lettere, senza idee preconfezionate.Occorre essere pronti ad accogliere le sollecitazioni visive che il testo evoca, curiosi d’aprire i segretiche nascondono i versetti, certi che si sarà premiati aldilà d’ogni aspettativa.Sotto quest’aspetto il testo è un circuito che s’accende con lo spirito dello scrutatore, se in sintonia conquello del testo.Il circuito, eccitato, dà risposte capaci di modificare le idee dell’investigante fino a convergenza in unrisultato pacificato.Non si deve mai concludere la traduzione se del versetto non sia esaurito il potenziale di carica che sisente circolarvi.Il traduttore è la bacchetta di rabdomante e la traduzione è più d’una lettura, ma una visione, nel sensoche si vedono disegni e si ascolta un testo nella mente.Ritengo che, se si concludesse che tutto nasce da mia pura fantasia, meriterei almeno una citazione nelGuinness dei primati per la più vasta decriptazione fatta d’un testo, rispettando regole prefissate e maivariate, testo, però che gli esperti avrebbero concluso non predisposto per fornirla.Pur nella più riduttiva delle ipotesi il metodo merita divulgazione come curiosità e perché può portarealtri a cimentarvisi; il premio è la crescita spirituale per la continua meditazione e l’esercizio conservaelastica la mente. LE 22 SCHEDE DELLE LETTERE EBRAICHETra le regole per decriptare sono fondamentali i significati da attribuire alle singole lettere dedotte;queste in parte sono già nell’immaginario ebraico, ma non tutte e, come accennato, alcune le hoottenute da attento esame dei geroglifici ed altri segni coevi.

Riporto qui (con lettere celesti) i link alle lettere la cui spiegazione è già disponibile (le altre saranno

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presenti in queste pagine tra breve):

La lettera ‘alef - numerale n. 1 La lettera bèt - numerale n. 2

La lettera ghimel - numerale n. 3 La lettera dalet - numerale n. 4 La lettera hè - numerale n. 5

La lettera wàw - numerale n. 6 La lettera zàjin - numerale n. 7

La lettera hèt - numerale n. 8 La lettera tèt - numerale n. 9

La lettera jod - numerale n. 10

La lettera Kàf - numerale n. 20 (a fine parola - numerale n. 500)

La lettera lamed - numerale n. 30 La lettera Mèm - numerale n. 40 (fine parola - numerale n. 600)

La lettera nùn - numerale n. 50 (a fine parola - numerale n. 700) La lettera Samek - numerale n. 60 La lettera ‘ajin - numerale n. 70

La lettera pè - numerale n. 80 (a fine parola - numerale n. 800)

La lettera sade - numerale n. 90 (a fine parola - numerale n. 900)

La lettera qòf - numerale n. 100 La lettera resh - numerale n. 200

Le lettere S’in e Shìn - numerale n. 300 La lettera taw - numerale n. 400

CONCLUSIONI SUI DISEGNI DELLE LETTEREDalle schede, sull’ideogramma d’origine dei segni della scrittura rabbinica si conclude che:- la maggior parte dei segni dell’alfabeto ebraico è influenzata in modo sensibile dalla scritturageroglifica egiziana;- alcuni trovano proprio in essi la propria origine;- di molti di questi l’idea del significato circola nell’immaginario ebraico e non è avulso a quella cultura(almeno di 16 *).I risultati li ho sintetizzati nella tabella qui sotto. Per ciascuna lettera ho indicato se mi risulta:- di elaborazione originaria ebraica (O);- costruita con supporto da segni egiziani (S);- se di origine egiziana (E).

Lettera Origine Significato grafici essenzialiS *Origine, uno, inizio, primo

S *Casa, tenda, dentro, intimo

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S *Camminare, scorrere, passo

E *Porta, battere, bloccare, mano, aiutare

E *Campo, aperto, entrare, uscire, mondo

S *Bastone, asta, condurre, portare, e, ma

S *Arma, attrezzo, colpire, questo

S Stretto, chiuso, prigione, assemblea

S Bellezza, bontà, cuore, carità, amore

S *Essere, stare, esistenza, forza

E *Liscio, piano, vaso, retto, così, come

E *Serpente, potente, guizzare

S *Acqua, madre, vita, vivente, matrice

O Energia, inviato, angelo, apostolo, ecco

S Pienezza, cerchio, riempire, foro, buco

O *Vedere, sentire, agire, atto

S *Bocca, parlare, parola, soffiare, volto

O Veder salire, discendere, su, giù

S Rovesciare, versare, dietro, abbattere

O *Corpo, testa, capo, mente

S *Luce, fuoco, scintilla, bruciare, ardere

O *Segno, confine, fine, ultimo, tutto

(Ho sottolineato i significati della lettera ebraica se si aggiunge una h finale alla lettera stessa. Con *sono i segni il cui significato è quello dell’immaginario ebraico.)

Posso concludere che dei segni ebraici:

- 4 (E) sono scelti tra i fonetici egiziani: ( , he , kaph , lamed );- 13 (S) hanno supporti in altri segni egiziani;- 5 sono originali (O) anche se con qualche spunto dall’Egiziano (nun , ‘ayin , sade , resh , tau

).(Per la lettera wau i significati di parola e servo derivano dall'Egiziano).

AI LIMITI DELLA CRIPTOGRAFIALa crittografia è un termine composto da due parole greche:- kryptos = occulto, nascosto, segreto,- graphos = scrivere, segnare, disegnare;quindi "scrivere e/o disegnare in modo segreto".

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La criptografia è un ramo della criptologia ed è la scienza che fornisce strumenti atti a conservare nelsegreto informazioni in modo che possa accedervi un ristretto numero di persone che ne conoscano lachiave di lettura.Questa scienza ha trovato applicazioni sempre più ardite e complesse sui testi alfabetici sostituendolettere con altre lettere o numeri con criteri prefissati, ma non si ha informazioni su come era possibileottenere criptature di testi che fossero scritti con sistemi tipo geroglifici che pure dovevano esserepossibili.La criptografia si è indirizzata essenzialmente nella cifratura o crittazione effettuata tramite un appositoalgoritmo detto cifrario che consente di passare dal testo cifrato - ciphertext - al testo in chiaro -plaintext.Sugli "n" metodi operativi sempre più sofisticati per la criptatura di testi vi sono articoli e libri specificiche riportano l’aggiornamento fino al metodo n-1, in quanto ovviamente l’ennesimo è ancora segreto.A titolo di curiosità per la ricerca che interessa, perché prossimi all’epoca d’estensione dei testi biblici,riporto solo quanto ho trovato su primi cenni di criptatura a partire dall’epoca più antica che attestano latensione esistente sul produrre testi di doppio livello.Il più antico metodo che si ricorda su testi alfabetici è attribuito da Plutarco già ai tempi di Licurgo - IXsec. a. C. - con la "scitala lacedemonica" (usata però in modo certo da Lisandro nel 400 a. C.).Tale "scitala" era un bastone su cui si avvolgeva una striscia di cuoio e il testo si scriveva su colonneverticali leggibili solo dopo riavvolgimento su bastone dello stesso diametro.Tra il 360 e il 390 a. C. Enea il tattico, generale della lega arcaica, in un trattato per la criptatura ditesti, descrive un disco con fori corrispondenti alle lettere dell’alfabeto e un foro centrale; vi si passavaun filo e leggendo le lettere corrispondenti ripercorrendo il filo alla rovescia si aveva il plaintext.Risultano essere stati ideati da indiani e dagli ebrei codici cifrati per indiani ed ebrei per camuffare nomipropri.Nel profeta Geremia ad es. si ricorre al metodo ATBASH per il nome di Babilonia.Il metodo dei segni si può considerare un metodo di criptografia misto che usa figure e vocaboli.

a.contipuorger@tin.it

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Bibbiaweb - LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA - LE 22 SCHEDE DELLE LETTERE EBRAICHE: La lettera ‘alef - di Alessandro Conti Puorger

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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA... LE 22 SCHEDE DELLE LETTERE EBRAICHEdi Alessandro Conti Puorger

Tra le regole per decriptare sono fondamentali i significati da attribuire allesingole lettere dedotte; queste in parte sono già nell’immaginario ebraico, manon tutte e, come accennato, alcune le ho ottenute da attento esame deigeroglifici ed altri segni coevi.

Riporto qui la lettera ed i link (con lettere celesti) alle lettere la cuispiegazione è già disponibile (le altre saranno presenti in queste pagine trabreve):

1 La lettera ‘alef:

Significato del nome della lettera: bue.

Valore di numerale ebraico: 1 (uno).Lettera muta.

Segno egiziano: è un avvoltoio.Il Faraone quando moriva era rappresentato da quest’uccello.

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Riporto di seguito come s’è evoluto il segno:

sinaitico:

semitico occ.:

stele di Mesa:

fenicio:

sigilli VII sec. a. C.:

aramaico antico:

rotoli di Qumran:

Mineo-Sabeo:

Copto:

dai Rabbini a Kircher:

Il segno ha due potenziali significati: toro e avvoltoio.Nel seguente geroglifico la figura del determinativo di BIK falcone ciricorda da vicino la lettera ‘alef dell’ebraico quadrato.

Toro o falco, entrambi sono personificazioni del sole.Il sole maturo il primo e nascente il secondo, Apis ed Orus erano tra iquattro nomi che si davano ai faraoni.Apis era rappresentato da un bue col sole tra le corna.

L’ebraico nell'uso sacro, proprio per la propria concezione religiosa,che pervade tutta l’esistenza, che si basa su Dio Unico rivelatosi aMosè con la legge sul Sinai, rifugge e considera abominio i culti deipopoli vicini specie quelli relativi alla fertilità simboleggiati dal vitello

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d'oro.Il bue o meglio il toro è il segno della prima lettera per Moabiti e Fenicie scritture derivate, però, per l’ebraico, dopo il ripensamento di tutta lastoria ebraica, a seguito dell’esilio in Babilonia, il segno indica il falconon come divinità, ma nel suo significato simbolico d’origine.Ne consegue la rosa di significati:

Base: origine, uno, inizio, primo, primogenito;

Traslati: Unico, Unigenito o Adam Kadmon, capo (quale primo).

Ulteriori conferme:

Fabre d’Olivet in "La langue hébraique restituée", 1815: "Comeimmagine simbolica rappresenta l’uomo universale (l’Unigenito;per la cabbalah l’Adam kadmon), il genere umano, l’esseredominatore della terra. Nell’accezione geroglifica caratterizzal’unità, il punto centrale, il principio astratto di una cosa."Gabriel Mandel, in "Alfabeto Ebraico 2000", di Alef dice:"Indicando il numero uno è anche simbolo di Dio, Uno e Unico."Daniela Saghi Abravanel, ne "Il Segreto dell'Alfabeto Ebraico",dice: "La Alef rappresenta l'assoluta unità divina all'interno dellaCreazione ed è quindi il simbolo della divinità stessa... La letterapuò essere scomposta in due Yud separate da una vavtrasversale.La somma delle due Yud è 20, la vav è 6, in tutto 26, cioè parial valore numerico del Tetragramma: = 5+6+5+10 = 26".

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http://www.bibbiaweb.net/lett_02a.htm[31/01/14 15:36:33]

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Tra le regole per decriptare sono fondamentali i significati da attribuire allesingole lettere dedotte; queste in parte sono già nell’immaginario ebraico, manon tutte e, come accennato, alcune le ho ottenute da attento esame deigeroglifici ed altri segni coevi.

Riporto qui la lettera ed i link (con lettere celesti) alle lettere la cuispiegazione è già disponibile (le altre saranno presenti in queste pagine trabreve):

2 La lettera bèt:

Significato del nome della lettera: casa.Anticamente bèt significava casa che si dice bayit.

Valore di numerale ebraico: 2 (due).

Segno egiziano: gamba e piede, luogo dove si posa il piede.

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Riporto di seguito come s’è evoluto il segno:

sinaitico

semitico occ.

stele di Mesa

fenicio

sigilli VII sec. a.C.

aramaico antico

aramaico d’impero d’Asia Minore

rotoli di Qumran

Mineo-Sabeo

Copto

dai Rabbini a Kircher

sinaitico

punico-fenicio

semitico sett.

samaritano

Il segno egiziano di piede significa anche posto, luogo, posare; è statosuperato dal sinaitico che adotta un altro l’ideogramma egiziano, quellodi casa che in egiziano indica il gruppo biconsonante PR.

È da notare dai segni sopra riportati che in molti ambienti semitici lacasa assume anche l’aspetto triangolare di una tenda con la via perarrivarvi.

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Ne consegue la rosa di significati:

Base: Casa (tenda), dentro, intimo, in, luogo (posto);

Traslati: Famiglia, Tempio, abitare.

Ulteriori conferme:

Fabre d’Olivet: "Quale immagine simbolica rappresenta la boccadell’uomo, la sua casa, il suo intimo."Gabriel Mandel: "Rappresentando una casa, figura la casametafisica d’ogni essere umano e al contempo l’intero creato,quale Casa di Dio."Daniela Saghi Abravanel: "La bet è la bajit, la casa… la tenda ela casa, sono quindi luoghi in cui si ritrova se stessi, l'unità dellapropria coscienza e l'unione con la Shechinah"; cioè, dico io,l'intimo.Marc-Alain Ouaknin: La seconda lettera dell’alfabeto, bet, chescrive esattamente la parola "casa". In ebraico antico questalettera aveva, del resto, la forma di una casa.

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http://www.bibbiaweb.net/lett_03a.htm[31/01/14 15:37:22]

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Tra le regole per decriptare sono fondamentali i significati da attribuire allesingole lettere dedotte; queste in parte sono già nell’immaginario ebraico, manon tutte e, come accennato, alcune le ho ottenute da attento esame deigeroglifici ed altri segni coevi.

Riporto qui la lettera ed i link (con lettere celesti) alle lettere la cuispiegazione è già disponibile (le altre saranno presenti in queste pagine trabreve):

3 La lettera ghimel o gimel:

Significato antico del nome ghimel (oggi gamal): cammello, bastone,pungolo.Anticamente bèt significava casa che si dice bayit.

Valore di numerale ebraico: 3 (tre)

Segno egiziano: è un supporto di giara, un seggio, un trono.

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http://www.bibbiaweb.net/lett_03a.htm[31/01/14 15:37:22]

Riporto di seguito come s’è evoluto il segno:

semitico occidentale

stele di Mesa

fenicio

su sigilli VII sec. a.C.

aramaico antico

rotoli di Qumran aramaico d’impero d’Asia Minore

Mineo-Sabeo

Copto

dai Rabbini a Kircher

In tutti questi segni c’è il segno di due linee che si divaricano;potrebbero indicare un angolo, ma il supporto di giara dà l’idea dellapossibilità che non sia una situazione statica in quanto può muoversi.

In Egiziano sono molto frequenti i segni stilizzati di gambe in

movimento con il significato d’andare, venire ; se due poisignificherebbero andare e tornare, entrare e uscire.

In egiziano anche una gamba piegata da sola vuol dire oltre chegamba, ginocchio e spostarsi rapidamente.Riguardando in grande il segno dell’ebraico quadrato possiamoconcludere che trattasi evidentemente di una gamba o di un piede.

Infatti altro modo di indicare andare e venire in egiziano è porre una

iod egiziana su due piedi o y "Venire" una Iod ebraica

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allungata su due piedi o in egiziano IU è il segno di camminare e unaWaw egiziana (un pulcino di quaglia); allora la lettera che stiamo

esaminando si può vedere w=g; cioè un piede che esce da unaW.Ne consegue la rosa di significati:

Base: camminare, muovere, scorrere, passo.

Traslati: il cammino.

Ulteriori conferme:

Gabriel Mandel: "Graficamente si può intendere come una wawcon una yod a mo' di piede, per cui si ricollega ancora alviaggio, dando idea di una persona in movimento, ma anchesuggerisce la figura di una persona protesa in avanti, come ilbenefattore che va verso il povero per soccorrerlo."Daniela Saghi Abravanel: "La ghimel ci porta nella dimensionedel viaggio, del cammello ... e dei diversi significati ad essiassociati."Il Talmud vede nel ghimel la forma di un uomo che corre, con lagamba protesa in avanti.

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http://www.bibbiaweb.net/lett_04a.htm[31/01/14 15:38:07]

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Tra le regole per decriptare sono fondamentali i significati da attribuire allesingole lettere dedotte; queste in parte sono già nell’immaginario ebraico, manon tutte e, come accennato, alcune le ho ottenute da attento esame deigeroglifici ed altri segni coevi.

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4 La lettera dalet:

Significato antico del nome (oggi si dice dèlet) della lettera: porta.

Valore di numerale ebraico: 4 (quattro)

Segno egiziano: è una mano aperta con dita unite, pollice inalto e polso.

Riporto di seguito come s’è evoluto il segno:

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http://www.bibbiaweb.net/lett_04a.htm[31/01/14 15:38:07]

sinaitico semitico occ.

stele di Mesa

fenicio

su sigilli VII sec. a.C.

aramaico antico

aramaico d’impero d’Asia Minore

rotoli di Qumran

Mineo-Sabeo

Copto

dai Rabbini a Kircher

samaritano

Interessante il segno che i Rabbini hanno dato a Kircher, sembra lamano ora disegnata o una porta socchiusa; i segni sono tutti concordiad indicare una mano aperta stilizzata, salvo il sinaitico e il Mineo-Sabeo.Il sinaitico indica un pesce, ma si pensi alla mossa che si fa con lamano per indicare un pesce; questi è piatto come una mano, si muove,in genere agitandosi a destra e a sinistra.Molti triangoli dei segni suddetti potrebbero perciò essere mani o pescistilizzati.Il Mineo-Sabeo indica un elemento che blocca, un ostacolo; per contro

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il segno di Qumran , coevo della stabilizzazione della scritturaebraica quadrata, sembra indicare un uomo in piedi con mano protesaa dire alt.In definitiva il segno è una mano aperta con le dita unite.Si associano i segnali che può fare la mano: fermo, avanti, indietro,ruotare.La mano richiama anche il senso di battere.Ne consegue la rosa di significati:

Base: porta, sbarrare, mano, battere.

Traslati: aiuto (dare una mano), proteggere.

Ulteriori conferme:

Gabriel Mandel: "Ghimel la lettera che precede la dalet ha laforma di un uomo con la gamba avanti, in atto per correreall’obolo alla dalet, che quindi rappresenta un uomo povero (dicoio: che sta a mano aperta). Nel mondo fenomenico rappresentala porta."Il Talmud vede nel dalet la forma di un uomo povero cheprotende la mano.

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Bibbiaweb - LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA - LE 22 SCHEDE DELLE LETTERE EBRAICHE: La lettera hè - di Alessandro Conti Puorger

http://www.bibbiaweb.net/lett_05a.htm[31/01/14 15:39:02]

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5 La lettera hè:

Significato del nome della lettera: ecco!

Valore di numerale ebraico: 5 (cinque)

Segno egiziano: è un recinto aperto, un riparo di canne, uncampo, uno spazio, la campagna, l’esterno.

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Riporto di seguito come s’è evoluto il segno:

sinaitico

semitico occ.

stele di Mesa

fenicio

su sigilli VII sec. a.C.

aramaico antico

aramaico d’impero d’Asia Minore

rotoli di Qumran

Mineo-Sabeo

Copto

dai Rabbini a Kircher

samaritano

altri sinaitici

punico

Il segno ebraico conserva il segno della d (dalet), ma con un elementoaldilà, come ad indicare che ha interesse il semispazio oltre la porta; intermini matematici indica un semispazio.

Nei segni, che sono tutti concordi, c’è il senso di spazio aperto da un

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solo lato; come recinti aperti.Ne consegue la rosa di significati:

campo-aperto, entrare-uscire-fuori, mondo.

Ulteriori conferme:

secondo il Sefer ha-Temunah: "questa lettera indica il mondomateriale …"

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1O y La lettera jod

Significato del nome della lettera : mano . Valore di numerale ebraico: 10 (dieci)

Segno egiziano: In Egiziano è un giunco fiorito, lo sbocciare dell'esistenza, la vita resa visibile; inoltre è “io”, “me”, “mio”.

-sinaitico - semitico occ. - stele di Mesa

-fenicio - sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico

-aramaico d’impero Asia Minore - rotoli di Qumran

-Mineo Copto -samaritano -dai Rabbini a Kircher Tutti i segni sono concordi nello schematizzare una mano che prende , o a pugno; il Sinaitico forse è un bocciolo su un ramo . C'è il senso di forza, di mano che si chiude; di forza di Aton che dona vita ed esistenza; è la prima lettera di Iahwèh, l'Essere assoluto.

giunco fiorito, lo sbocciare della

vita, la vita resa visibile

porta il segno di vita. A"NKH

il

jod h a la formapugno.

In ebraic o ladi un

y

Atonforze di Aton

(sole)

Nell’iconografia del tempo di Amenofi IV i raggi solari terminavano con mani chiuse che porgevano al Faraone ed alla sua consorte Nefertiti ed alle sue figlie la propria grazia, cioè il segno della vita . Come significati si può concludere : Base : Essere, stare, esistenza, essenza, forza; Traslati : Iahwèh . Ulteriori conferme : - Fabre d’Olivet : “Rappresenta la mano dell’uomo, il suo dito indicatore.” - Daniela Saghi Abravanel evidenzia che la yod è la più piccola delle lettere dell'alfabeto ebraico, è l'iniziale del Tetragramma, del nome della Terra Santa e del popolo d'Israele. -Marc-Alain Ouanin: la Yod significa la mano che si chiude e che prende.

- 11 k La lettera Kàf ˚ (a fine parola)

Significato del nome della lettera: palmo ( della mano) . Valore di numerale ebraico: 20 (venti); 500 (cinquecento)a fine parola.

Segno : - egiziano:

k

In Egiziano è : una tazza con manico; il pronome maschile “tu”, “te”, “tuo”.

- sinaitico - semitico occ. - stele di Mesa

- fenicio - sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico

- aramaico d’impero Asia Minore - rotoli di Qumran

- Mineo-Sabeo - Copto - samaritano

- dai Rabbini a Kircher Il segno egiziano di tazza permane solo nel Mineo-Sabeo e nel Copto e poi viene ripreso dal Samaritano e dai rotoli di Qumran; gli altri segni riportano una schematizzazione antropomorfa di mano o di foglia di palmizio. Non sussistono dubbi per il segno ebraico quadrato che sposa entrambi le tradizioni della tazza e della mano a coppa, mano che nel segno a fine parola si distende divenendo una grande “dalet”; c’è anche il senso di potenziamento della mano, cioè, “come una mano”.

Dalet

Kaf a fine paro la d La Sefirot più alta è la corona rtk che è nella testa di Dio che deve arrivare fino ai piedi della creazione cioè al regno twklm. Questa qualità che è l'essenza della divinità e che io traduco con rettitudine entrando completamente nell'uomo, e da questi nella materia, redimerà l'uomo e il mondo. Significati base : Coppa, piano , vaso, mano aperta ; traslati : liscio ; retto, rettitudine . Ulteriori conferme : - Per l’Alfa beta de-rabbi ‘Aqiva : “Kaf è il palmo della mano del giuramento e quindi è da considerarsi in collegamento con la mano di Dio “. - Per Sefer ha-Temunah: “Kaf è l’attributo del Regno…è il recipiente della Shekinah.” -Marc-Alain Ouaknin: La lettera Kaf è il palmo della mano. La Kaf riinvia alla mano che si apre e che porge.

12 l La lettera lamed Significato antico del nome della lettera: pungolo. Valore di numerale ebraico: 3O (trenta).

Segno egiziano: DL vicino a L

11

In Egiziano è un serpente.

- sinaitico - semitico occ. - stele di Mesa

- fenicio - sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico

- aramaico d’impero Asia Minore - Copto

- rotoli di Qumran - Mineo-Sabeo

- dai Rabbini a Kircher - samaritano In egiziano il serpente non sempre necessariamente unito al segno di mano aperta (in quanto spesso si dà per sottinteso) era legato al parlare del Faraone, cioè al “proclamare” ed al “dire...”. Inoltre, i Faraoni dell’Alto Egitto avevano quale segno un diadema da cui sporgeva una testa di serpente, l’urèo. ן una energia sulla testa

l r ן + C’è anche un segno egizio NES che assomiglia molto ad un serpente, ma è una lingua . Se si guarda uno scritto rabbino quadrato si noterà che nessuna lettera tende a

superare verso l’alto il proprio rigo se non la lettera l lamed; quindi c’è il senso di andare oltre, di potente (fuori dal normale), d’innalzarsi, ma anche di voler prevaricare. Riassumendo il segno evoca le seguenti idee: Lingua, potere, potente, guizzare, serpente. Ulteriori conferme: - Per Sefer ha-Temunah: il testo insiste sulla qualità che racchiude questa lettera; cioè la potenza . - Per Daniela Saghi Abravanel: "La l-lamed si snoda verso l'alto; simile all'iconografia del serpente propria della filosofia orientale che, nella rettificazione del rapporto con l'altro, trova la sua statura eretta. La rettificazione del senso del piacere della sessualità è legata agli insegnamenti del mese di tishré, il mese dell'amore.

13 m La lettera Mèm ( fine parola µ )

Significato antico del nome della lettera: acqua. Valore di numerale ebraico: 40 (quaranta); 600 (seicento) a fine parola.

Segno egiziano:

In Egiziano è una civetta vista di fronte ed indica ciò che è dentro, interiorità, vedere .

- sinaitico - semitico occ . - stele di Mesa

- fenicio - su sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico

- aramaico d’impero Asia Minore - Mineo-Sabeo

- rotoli di Qumran - Copto - siriaco

- dai Rabbini a Kircher - samaritano Il segno egiziano di civetta sembra ritrovarsi soltanto nel Copto che ne mette in evidenza gli occhi. La maggior parte dei segni, fatti salvi quelli dei rotoli di Qumran che poi ispireranno l’ebraico quadrato, richiamano il Sinaitico che hanno la schematizzazione di acqua .

In effetti, in egiziano esiste il segnoMU

di acqua. Nel segno di Qumran c’è un’evoluzione con riferimento al concetto di madre, evoluzione poi recepita dall’ebraico. C’è il seguente geroglifico che indica “madre” che rappresenta un avvoltoio la cui femmina si prende cura con molta attenzione dei propri piccoli ; spesso può ridursi con il solo il primo segno che da solo può individuare ancora madre .

MWT

; si legge MUT; ; Mut è anche una dea di Karnak , la sposa di Ammon .

= m Il segno scelto dai Rabbini ricalca questo ideogramma, perciò si può concludere che nella lettera esiste anche il segno di madre .

µ

La civetta guarda il lettore,essendo un

uccello notturno richiama anche l'idea di

tramonto; la civetta potrebbe essere

l'ispirazione della lettera( al tramonto)

a fine parola. Alcuni vedono nella m di fine parola la donna gravida e nell'altra la donna che partorisce (perciò escono le acque) . Seguendo quest’idea l’utero della mamma è la casa del bambino, la cui porta è chiusa fino al parto.

µ= + b M a fine parola = porta + casa (Bajit)

L’acqua richiama il parto della donna, quindi la vita e c'è tutto il mistero della vita umana; perciò questo segno dell'acqua rappresenta la instabilità del presente. In definitiva : Acqua, vita, madre, matrice. Traslati : Vivente. Ulteriori conferme : - Per Gabriel Mandel : “Questa lettera simbolizza tutto ciò che con l’acqua è connesso … il ventre materno gravido “. - Per Fabre d’Olivet : …come immagina simbolica rappresenta la donna, madre e compagna dell’uomo e tutto ciò che è fecondo e formatore .

14 n La lettera nùn ( a fine parola ן) Significato antico del nome della lettera: pesce, serpente marino. Valore di numerale ebraico: 50 (cinquanta), 700 (settecento) a fine parola.

Segno egiziano : N

N

13

In Egiziano il segno anche se evoca l’idea dell’acqua richiama l’idea di energia e la preposizione per, a causa di, spettante, appartenente.

- sinaitico - semitico occ . - stele di Mesa

- fenicio - su sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico

-aramaico d’impero Asia Minore - rotoli di Qumran

- Mineo-Sabeo - Copto - dai Rabbini a Kircher

-samaritano - siriaco

- punico

neopunico-

In egiziano antico la parola NUN è molto importante; è rappresentata dai segni

seguenti ed indica il mare primigenio, l’acqua-materia primigenia, un liquido d’energia da cui tutto ha avuto origine ed in cui tutto alla fine si annullerà; Nun era anche un dio, il padre degli dèi. Un modo di salutare era NYNY, il cui segno è un uomo che trasmette energia

. In effetti tutti i segni hanno conservato l’idea di un segno a zig-zag, una specie di fulmine (vd.Copto) .

Osserviamo il segno n, e paragoniamolo al segno ww . Nella scrittura rabbinica si coglie l’idea grafica del bastone che si spezza che c’è pure nei segni delle altre scritture con lo spezzarsi del fulmine . L’uno diviene due, si moltiplica, si accresce, come pure in qualche modo c’è anche il concetto del dividersi, e quello di inviare. Alla lettera Nun sono perciò connessi i significati. Base : energia , promanare, emettere, inviato,molto. Traslato : angelo, apostolo. Ulteriori conferme:

-Per Sefer ha-Temunah : “La nun è una forza sacra , …forza elevata ed occulta fonte di ogni cosa … E’ l’origine di ogni azione compiuta … attraverso le schiere, le truppe supreme, forze pure, spiriti puri … emanazioni … azioni di forze tremende.” -Daniela Saghi Abravanel nel suo libro osserva che profezia=nevuà=נ ב ו א ה si può

leggere la נ =n=nun viene apportando i doni delle “cinquanta porte della conoscenza” a cui è associato il valore numerico della nun=50 Con il metodo dei segni da profezia=nevuà=נ ב ו א ה leggo:

l'energia נ dentro ב si porta ו dall'Unico א uscita ה.

15 s La lettera Samek

Significato antico del nome della lettera: pesce . Il radicale richiama l'appoggiarsi, il sorreggersi, l'aiuto. Valore di numerale ebraico: 60 (sessanta).

Segno egiziano: In Egiziano stoffa piegata che si sta srotolando od arrotolando .

- sinaitico - semitico occ. - stele di Mesa

- fenicio - su sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico

- aramaico d’impero Asia Minor - Copto

- rotoli di Qumran - Mineo-Sabeo

- dai Rabbini a Kircher - samaritano - siriaco Per comprendere quei numerosi segni delle varie scritture in cui si vedono le tre linee

orizzontali o simili del tipo è da rifarsi ad un segno egiziano

b)

che indica la

pienezza od al giunco che indica ancora S.

s = 1) 2) Il segno copto e l’ebraico quadrato sono però strettamente legati a quelli della stoffa che si arrotola; infatti, basta ruotare il segno egiziano di 9O gradi e si ha il segno 1) . Esiste poi anche il segno 2) che indica girare attorno in cui c'è anche il segno del percorso arrotolato. Il segno s avvicinato a quello della k (kaf) fa pensare alla mano a coppa che si chiude e resta piena di qualche cosa. Abbiamo perciò i seguenti significati: Base : avvolgere, cerchio, riempire, foro, buco; Traslati : pienezza, luna piena. Ulteriori conferme : Per Fabre d’Olivet: Come segno grammaticale è quello del movimento circolare…” - Daniela Saghi Abravanel: la radice della lettera s=sàmech significa sostegno, fiducia e rappresenta l'idea della protezione divina.

16 [ La lettera ‘ajin

Significato del nome della lettera: occhio. Valore di numerale ebraico: 70 (settanta). Lettera muta .

Segno egiziano:

a"vin

3

In Egiziano è un avambraccio teso con la mano rivolta in alto; indica azione.

- sinaitico - semitico occ . - fenicio

- stele di Mesa - sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico

- aramaico d’impero Asia Minore - Copto

- rotoli di Qumran - Mineo-Sabeo - siriaco

- dai Rabbini a Kircher - samaritano I segni indicano la presenza costante dell’organo della vista; in quello egiziano c’è invece l’indicazione di usare le mani; cioè toccare ed agire. Interessante è che anche il Copto indica un tondo (occhio?), mentre il segno dei rotoli di Qumran ritorna in un certo senso al segno egiziano del braccio, ma con una ulteriore elaborazione concettuale . Consideriamo però i geroglifici di come in egiziano si dice il vedere :

1

2

'3 4 MA'A'= Vedere

In questo geroglifico: 1 e una prua di nave e da sola è la biconsonante MA’ 2 è già vedere e la triconsonante MA’A’ 3 è la A’ che + MA’ di 1 ridà MA’A’ 4 in questo caso è determinativo perché il vedere è azione propria del falco Horus . Lo stesso geroglifico si può trovare molto più contratto:

con solo l’occhio e geminato . Da questo discorso all’elaborazione di Qumran il passo è breve se ci si rivolge anche al segno egiziano di azione.

Il vedere, l'udire, l'odorare;

il sentire con organo doppio.

O

O= occhi,narici,orecchie,

ma anche del tatto;

Quindi:

vedere ,visione;

vista;

guardare,che guarda

sguardo ;

sentire,far sentire;

senso;

ascoltare,ascoltato;

ascolto;

udito. agire , azione , atto , vedere , sentire . Ulteriori conferme : - Per l’Alfa beta de-rabbi ‘Aqiva: “…significa null’altro che l’occhio della Toràh che è l’occhio di ogni occhio.” - Per Fabre d’Olivet: “…rappresenta l’interno dell’orecchio dell’uomo e diventa così simbolo dei rumori confusi, sordi, inapprezzabili…”

17 p La lettera pè ( a fine parola π)

Significato antico del nome della lettera : bocca . Valore di numerale ebraico: 8O (ottanta); 8OO (ottocento) a fine parola.

Segno egiziano: 14

In Egiziano un quadrato in pianta o in prospetto; un supporto solido, una pietra,

la base di qualche cosa, ma potrebbe essere anche l’apertura di una porta.

- sinaitico - semitico occ . - stele di Mesa

- fenicio - su sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico

- aramaico d’impero Asia Minore......

- rotoli di Qumran - Mineo-Sabeo (f)

- Copto (f) - samaritano -dai Rabbini a Kircher

- punico,

neopunico In Egiziano il viso visto di profilo (il n°1 qui sotto) indica il naso, la respirazione, la

gioia; il Copto, infatti sembra indicare una narice, tutti gli altri sembrano indicare una cavità.

1 p 2

Il segno rabbinico quadrato si avvicina a questo, ma sembra (il n°2 qui sopra) porre in evidenza la bocca, la sua cavità fino al naso e la narice di una testa d’uomo . Significati base: bocca, apertura, soffiare, faccia, parlare, Significati traslati: Verbo, soffio, Volto , parola . Ulteriori conferme: Per l’Alfa beta de-rabbi ‘Aqiva : insiste particolarmente sul significato di bocca Per Fabre d’Olivet : “Come immagine simbolica rappresenta la bocca dell’uomo, cui rende il più bell’attributo, quello di evidenziare i suoi pensieri.” Per Yehoshu'a Baum: Pe bocca rappresenta la Torà Shebe'al Pe=Torà Orale.

18 x La lettera sade ( ≈a fine parola)

Significato antico del nome della lettera : grillo, scala? Valore di numerale ebraico: 90 (novanta) 900 (novecento) a fine parola

Segno : egiziano: 18 In Egiziano spesso sostituisce la S ed indica un catenaccio, un chiavistello, un uomo, un fascio, potrebbero essere due braccia di fronte che avvolgono.

- sinaitico ? - semitico occ. - stele di Mesa

- fenicio - sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico I geroglifici che indicano fratello SN, sorella SNT, confratelli, SNWT "di stessa discendenza", "da stessa promanazione" riportano per la biconsonante SN il segno di una freccia verticale.

Il segno rabbinico di x≈ richiama anche la [ (‘ajin). Significati: Veder salire, discendere, su, giù . Ulteriori conferme : Per Gabriele Mendel : “Simbolizza la forza vitale del Creato che scende da Dio alle creature e risale dalle creature a Dio .” Per Fabre d’Olivet : “Posto all’inizio delle parole indica il movimento che conduce al termine di cui è segno; posto alla fine indica il fine stesso cui ha teso .”

19 q La lettera qòf

Significato antico del nome della lettera : scimmia , nuca . Valore di numerale ebraico: 100 (cento)

Segno egizianoquasi Q

,oppure

KH

24

entrambi quasi Q. In Egiziano K’ rappresenta una collinetta in sezione, una salita o una discesa e KH qualcosa che trattiene (placenta, vaglio?).

- sinaitico - semitico occ - stele di Mesa

- fenicio - su sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico

- aramaico d’impero Asia Minore - rotoli di Qumran

- Mineo-Sabeo - Copto - samaritano. P

- dai Rabbini a Kircher I seguenti geroglifici serviranno per capire il senso della lettera in esame .

Segni egiziani:

a)

e)

UA"BeT

posto puro

b)

UA"B

il puro

c)

d) c = d I geroglifici egiziani da a) - d) aiutano a capire il senso dei segni semitici e fenici; infatti in questi ultimi è plausibile il concetto di versare, vuotare un recipiente . Il segno e) indica il simbolo del sole che percorre l’arco del cielo nel pomeriggio; anche lui si versa nel mare ad occidente; il segno dell’ebraico quadrato q fa pure pensare ad

una ciotola Kaf k versa un liquido e diviene la lettera Qof. q Appare anche la volontà di indicare il dietro di una testa o di un corpo; in entrambi i casi c’è il concetto di curvatura, curvo e curvare . Coesistono , così , i seguenti significati vicini tra loro . Base : Rovesciare, versare, abbattere, curvo . Traslati : occidente, occipite, nuca, didietro, sedere . Ulteriori conferme : Per Fabre d’Olivet: “Questa lettera è il carattere kaf realizzato completamente.”

20 r La lettera resh

Significato antico del nome della lettera: testa (di profilo) . Valore di numerale ebraico: 2OO (duecento)

Segno egiziano:

15

rappresenta una bocca aperta.

- sinaitico -semitico occ. -stele di Mesa

- siriano - fenicio - su sigilli VII sec.a.C.

- aramaico antico - aramaico d’impero Asia Minore

- rotoli di Qumran - Copto

-dai Rabbini a Kircher - samaritano Anche se il segno egiziano indica l’ovale di una bocca, nessun altro segno riprende questo concetto, ma viene considerata tutta la testa, la faccia ed il davanti della persona; tale elaborazione è iniziata sin dal periodo relativo ai segni del sinaitico che fa da guida a tutti gli altri segni in cui il messaggio diviene stilizzato . Infine, i segni di Qumran chiarisce ed afferma la volontà decisa del segno nell’ebraico quadrato di indicare inequivocabilmente una testa .

r Se ne ricavano i significati:

testa...il teste... il capo/la mente, l’individuo, l’uomo; Traslato: considerando la parte per il tutto corpo, il popolo. Ulteriori conferme: Per Fabre d’Olivet: “Come immagine simbolica rappresenta la testa dell’uomo”

21 c La lettera S’in v Shin Significato del nome della lettera : dente . Valore di numerale ebraico: 300 (trecento)

Segno egiziano:

SH

...............

semplificato In Egiziano sembra che sia un bacino pieno d’acqua .

- sinaitico - stele di Mesa

- fenicio - su sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico

-aramaico d’impero Asia Minore - rotoli di Qumran

- Mineo-Sabeo - Copto - samaritano

- dai Rabbini a Kircher Ciò che colpisce è che in tutti i segni c’è l’elemento tre. Nel segno sinaitico sembra di scorgere il sole che nasce dietro il

monte . In egiziano il dio dell’aria, dello splendore del sole, del biancore è il dio Shu

emanazione di Aton, indicato con questi geroglifici :

; . Il primo segno in egiziano è una penna ed è anche lui una Sh (lo abbiamo visto

nella lettera qof) e può rappresentare già da solo il movimento del sole in quanto le penne remiganti forniscono il moto al falco Horu; inoltre, i raggi del sole si rappresentano con il disco da cui partono tre raggi .

Ad es.”accendersi”,”rischiararsi”,“il bianco”,”il brillante”,”il luminoso”, si indica

così:SS'P

, in cui il sole con tre raggi è il determinativo che serve per far puntare l’attenzione su questa manifestazione .

Infatti, il segno egiziano rimasto nello scrivere usuale sono i tre puntini dell’eccetera . . . , perché alla fine di una parola indicata da un geroglifico un pallino stava ad significare l’unità dell’oggetto, i due il duale e tre la molteplicità .

Ricordiamo poi che secondo la simbologia di Achenanton ogni raggio terminava con una mano.

ç

sole

Con ciò i tre elementi della lettera in effetti indicano gli innumerevoli raggi del sole che emette il sole stesso.

Nella parole ebraica di 'sole' çmç c'e la parola Nome mç , perciò possiamo leggere Il Nome del Sole dove lo possiamo vedere in due modi e S”h” ricorda il dio splendore del sole egiziano . Come disegno, quindi sorge, va nell’acqua, e risorge .

.

ç m ç La lettera in esame è simile alla lettera ’ajin a cui è aggiunta una iod ç=[+y;cioè(y[)

“La forza (y) che ci fa vedere – la forza che ci fa agire ”. Significati: luce, fuoco, scintilla, sole, sorgere. (Si noti che le due lettere S’in e Shin sono in effetti una sola come ci dice il numerale che resta lo stesso e pari a trecento, in cui riappare il numero tre.) Ulteriori conferme : -Per Gabriele Mendel: “ rappresenta il fuoco -Nel Sèfer Yetzirà questa lettera rappresenta il fuoco che trasforma l'essere umano. Nei sacrifici del Santuario l'animale, che rappresenta gli istinti inferiori, veniva bruciato per la trasformazione animica di chi offriva . -Daniela Saghi Abravanel su questo pensiero osserva che in ogni uomo c'è un sacerdote, un animale ed il fuoco, che sono le prove della vita, strumento della Provvidenza con cui è aiutato il sacerdote a sacrificare l'animale che è dentro di noi .

6 w La lettera wàw Significato del nome della lettera: paletto, chiodo, uncino. Valore di numerale ebraico: 6 (sei)

Segno egiziano:

W

4 oppure In Egiziano : è un pulcino di quaglia, oppure una spirale.

- semitico occ. - sulla stele di Mesa

- fenicio - punico - sigilli VII sec.a.C.

- aramaico antico. - Copto

- aramaico d’impero d’Asia Minore

- rotoli di Qumran - Mineo-Sabeo

- dai Rabbini a Kircher -samaritano -siriaco Il pulcino di quaglia del segno egiziano si ritrova stilizzato con forme tondeggianti nel Copto, nel Mineo-Sabeo; nel Siriaco ed anche nel Samaritano . La schematizzazione arriva poi a indicare solo una zampa ed un accenno di

corpo ,sempre più angoloso ; poi se ne perde l’idea fino a restare soltanto un’asta, un bastone. In egiziano la parola HeKA che riguarda il “governare” del Faraone era indicato con il

geroglifico HeKA’T (prima ancora di Cristo il Faraone fu chiamato il Buon Pastore) e lo ritroviamo accennato nel segno dato dai Rabbini a Kircher e stilizzato nel segno di Qumran, sempre ché non sia la stilizzazione dell’uccellino od una sintesi tra l’uccellino stilizzato e la spirale. Un altro simbolo del governo del Faraone era quello del “servo”; cioè il Faraone era il servo per antonomasia, il primo servo del suo popolo; questo concetto veniva

sintetizzato nel geroglifico della parola HeM, è un picchetto o un bastone che significa verticalità, dirittura, asse stabilità . Che la lettera W nella lingua ebraica sia una lettera che ha il senso del servizio è certo; infatti; nel vocabolario ebraico si trovano soltanto tre parole che iniziano con la waw ed una di questa è costituita proprio da WaW da ww: che indica appunto chiodo, uncino . E’ soprattutto quindi una lettera di collegamento .

Segno egiziano

d i ri ferimen to

oppur e

di w

w

C’è, il senso di un uncino, di qualcosa che unisce, che collega (in senso letterale è una congiunzione), d’un bastone che porta, che sostiene, che serve, di un uccello che si sposta da posto a posto. Base : Bastone, asta, bastonare, portare, condurre ; Traslati : servo, parola (dall’egiziano). Ulteriori conferme: - Per Fabre d’Olivet: “…essa è il legame di tutte le cose, il segno congiuntivo …” - Gabriel Mandel: “Una linea verticale – costituita da una yod proseguente in linea retta allude al collegamento tra la terra e il Cielo; in pari tempo è simbolo dell’uomo, che ha i piedi poggiati sulla terra e la testa nel cielo. Rappresenta anche la colonna vertebrale .”

7 z La lettera - zàjin Significato del nome della lettera: arma. Valore di numerale ebraico: 7 (sette).

Segno : - sinaitico. - semitico occidentale

- stele di Mesa - fenicio

- sigilli VII sec.a.C. - aramaico antico

- aramaico d’impero d’Asia Minore....

- rotoli di Qumran - dai Rabbini a Kircher

- Copto - Sabeo - samaritano Nei segni c’è l’idea d’arma, di mazza, o d’attrezzo . Nel Copto c’è il segno di una accetta, in quello Mineo-Sabeo c’è l’idea di contrasto e nei segni Samaritani c’è una mano stilizzata che tiene un arma sollevata per colpire. Ora, in egiziano antico il combattere A”HA” è indicato: - da due braccia che tengono in mano lo scudo e nell’altra

una mazza , oppure; - da un uomo in piedi che brandisce un bastone, ove

accanto ho riportato un segno

stilizzato che è in pratica quello

Copto,e di molti altri(Mesa) se i segni

meglio orientati. venissero

- ed anche da un braccio che tiene in mano un bastone (che assomiglia al segno aramaico se questi viene ruotato).

In egiziano abbiamo vari segni d’armi che s’avvicinano al segno zajinz, il bastone

da lancio A’A” e la mazza HeJ Nei segni si coglie il senso di attrezzo, arnese, arma, e di strumento,di potenziamento della mano (ved. samaritano), di uomo armato e la traccia del messaggio resta evidente nel segno rabbinico . Nel concetto d’arma c’è anche quello di lanciare, gettare, ed in particolare nel bastone da lancio. Per gli egiziani il procreare era come un lanciare e per loro nel bastone c’era il concetto di clan e tribù. Ciò si troverà anche nella lingua ebraica. Si può perciò interpretare come : base : Arma, attrezzo, colpire, tagliare ;

traslato : membro . Ulteriori conferme : -Per Fabre d’Olivet: “Come simbolo è rappresentato dal giavellotto, dal dardo, dalla freccia, così come ciò che tende ad uno scopo (un attrezzo dico io)” -Gabriel Mandel: “ Rappresenta un pugnale o una spada, sia uno scettro .” -Daniela Saghi Abravanel nel Il Segreto dell'Alfabeto Ebraico : "La zayin evoca l'arma con cui ci si procura sostentamento e rappresenta il lavoro quotidiano…"(Yehoshu'a Baum)

8 j La lettera hèt Significato antico del nome della lettera: siepe, recinto. Valore di numerale ebraico: 8 (otto).

Segno egiziano: = In Egiziano è una corda intrecciata.

- sinaitico - semitico occ. -stele di Mesa

- fenicio -sigilli VII sec.a.C - aramaico antico

- aramaico d’impero d’Asia Minore - Copto

- rotoli di Qumran - Mineo-Sabeo

- dai Rabbini a Kircher - samaritani Il segno di intrecciare permane praticamente inalterato nel Sinaitico e nel Samaritano; c’è poi tutta una serie di segni che potrebbero indicare dei recinti chiusi,

ma anche le spirali di una fune intrecciata, il che li renderebbe tutti congruenti. C’è, perciò, il senso di intrecciato, stretto, chiuso e racchiuso . Però l’aramaico, l’ebraico dei rotoli di Qumran e quello quadrato sono concordi a dare uno sviluppo al concetto del segno di stretto e racchiuso con luogo chiuso, locale ed ambiente. Ora in Egiziano HUT che non è molto distante dal nome della lettera HeT indica tempio (pagano), cappella funeraria, palazzo costruzione edile :

1

3

2

1=H+U=

+2=T

3 determinativo di casa; j= +d Cioè un muro oltre la porta “dalet”, quindi, spazio chiuso. In definitiva i significati attribuibili alla lettera ebraica, connessi al messaggio grafico sono: Base : Stretto, chiuso, assemblea, tomba, prigione.

Traslati : chiusi, nascosti (impauriti) . Ulteriori conferme: -Gabriel Mandel : “ E’ costituita da una waw a destra, una zain a sinistra,e da un punto che le congiunge. Somiglia dunque a un portone la cui simbologia

richiama il potere di penetrare nei livelli d’energia e di uscirne e il potere di penetrare i segreti dell’anima e ritornare alla quotidianità .” -Per il Sefer ha-Temunah: “ La forma di questa lettera indica cose terribili, forze superiori …” -Per la cabbalah moderna poiché in ebraico vita, peccato, malattia e profano iniziano con quella lettera simbolizza la psicoanalisi ed in pratica l'inconscio .”

9 f La lettera tèt

Significato del nome della lettera: scossa ( colpo al cuore ?) . Valore di numerale ebraico: 9 (nove).

Segno egiziano :

9

è un giogo per bestiame;

- sinaitico - semitico occ. - stele di Mesa

- fenicio - sigilli VII sec. a C. - aramaico antico

- aramaico d’impero Asia Minore - rotoli di Qumran

-Mineo-Sabeo -Copto - samaritano -Kircher

neopunico

samaritano

-

punico-

=

Il segno sinaitico è un aiuto, in quanto ci porta al segno che oggi indica femminile e ad un altro segno egiziano che indica: bello, buono, perfetto e compiuto. E’ un cuore con arterie e trachea e parte dei polmoni attaccati che si schematizza con il segno suddetto . Indica le interiora, le parti nascoste, quelle parti delle vittime che venivano offerte agli dei, che venivano mummificate e conservate in un vaso a parte . Ciò spiega tutti i segni, salvo il Copto che probabilmente indica i polmoni e il Mineo-Sabeo che forse li schematizza. L’Aramaico, Qumran, i samaritani ed i Rabbini schematizzano il cuore come un vaso con la sua apertura ed il segno lo recepisce appieno la scrittura quadrata. C’è il segno d’un posto sigillato, d’un posto riservato, d’un occhio chiuso o socchiuso; potrebbe essere il segno di un pozzo chiuso, ma che si può aprire, d’un luogo sigillato. Significati :base : cuore, pozzo, sigillato, utero; traslati : carità, bontà, amore, bellezza. Ulteriori conferme: Gabriel Mandel: “A livello del divino rappresenta la vita eterna promessa da Dio a ogni anima.” Daniela Saghi Abravanel di ricorda che nella Genesi la prima volta che si trova questa lettera è nel versetto "E Dio vide che era cosa buona"(1,4).

22 t La lettera taw

Significato del nome della lettera : segno . Valore di numerale ebraico: 400 (quattrocento)

Segno egiziano: rappresenta un pane.

- sinaitico - stele di Mesa - fenicio

- su sigilli VII sec.a.C. -aramaico antico

- aramaico d’impero Asia Minore - rotoli di Qumran

-Mineo-Sabeo -Copto - dai Rabbini a Kircher

-samaritano - siriaco

r t Tutti i segni concordemente indicano un segno a croce. Il segno a croce è un inequivocabile segno di volontà, perché non si può confondere con un segno casuale. La scrittura quadrato rabbinica li comprende, ma dà indicazioni in più: la fine, segno di fine, l’ignoto e per traslato il futuro che è l’ignoto assoluto . Il porre un velo sulla faccia è, infatti, inequivocabile segno di fine perché richiama il sudario . Significati base : croce-segno, confine-fine, termine ; traslati : ultimo-completo-tutto, croce, Crocifisso. Ulteriori conferme: Per l’Alfa beta de-rabbi ‘Aqiva: “E’ l’ultima lettera, a significare che il fine dell’uomo è morire , il fine dell’animale è di essere macellato, e tutti vivono per morire. Beato dunque chi fatica sulla Toràh dando soddisfazione a Colui che l’ha creato …”