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NOVEMBER 2014 ALPHA RELEASE COLLABORATIVE TERRITORIES TOOLKIT www.sharitories.net / www.ouishare.net VERSIONE ALFA APERTA AI COMMENTI GLI SCENARI COLLABORATIVI PER LO SVILUPPO LOCALE (più workshop per la creazione di una strategia collaborativa) Parte di OuiShare Collaborative Territories Toolkit Caratteristiche degli scenari dell'economia collaborativa e vantaggi per i cittadini e le amministrazioni

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Sharitories è un progetto globale con uno scopo molto pratico: creare un Collaborative Territories Toolkit per i responsabili delle politiche locali di tutto il mondo che desiderano implementare iniziative di collaborazione e di condivisione nei loro territori e aiutarle a prosperare. Sharitories è nato nel giugno 2014 attraverso OuiShare, una comunità globale e think-tank e do-tank con la missione di sviluppare e promuovere una società collaborativa mettendo in contatto persone, organizzazioni e idee riguardo l'equità, l’apertura e la fiducia. Il Collaborative Territories Toolkit Il toolkit si baserà sui contributi e le migliori pratiche provenienti da tutto il mondo, raccolti da luminari e professionisti che lavorano per accelerare la transizione verso una società collaborativa. Con questo insieme di strumenti, esistenti e creati ad hoc, OuiShare e FORUM PA vogliono offrire ai governi locali una piattaforma aperta per la comprensione del potenziale delle politiche collaborative e delle pratiche nella società e nell'economia. Partecipare Il progetto Collaborative Territories Toolkit “Sharitories” è alla ricerca di utilizzatori, sponsor e collaboratori che vogliono contribuire a plasmare il futuro collaborativo dei territori di tutto il mondo. E’ possibile contribuire al progetto in molti modi: stanziando delle risorse finanziarie per lo sviluppo del kit in qualità di sponsor, testando l'approccio nel vostro contesto come amministratori locali o changemaker, invitando il team di Sharitories a tenere un seminario per aiutare a risolvere le vostre sfide locali in qualità di enti pubblici o semplicemente entrando a far parte della squadra di OuiShare. Se voi o la vostra organizzazione volete essere coinvolti nel progetto vi preghiamo di mettervi in contatto con: Simone Cicero [email protected].

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VERSIONE ALFA APERTA AI COMMENTI

GLI SCENARI COLLABORATIVI PER LO SVILUPPO LOCALE (più workshop per la creazione di una strategia collaborativa)

Parte di OuiShare ­ Collaborative Territories Toolkit

Caratteristiche degli scenari dell'economia collaborativa e vantaggi per i cittadini e le

amministrazioni

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Licenza

Questa opera è rilasciata secondo la licenza Creative Commons Attribution­ShareAlike 4.0 International (CC BY­SA 4.0)

Nota sul rilascio

Questi documenti sono rilasciati in versione alfa, aperta ai commenti. Non avevamo in programma di rilasciare la versione alfa dei documenti che costituiscono il Kit prima della data di uscita della Beta, attualmente prevista per gennaio 2015. Ma, in risposta al numero enorme di richieste ricevute, abbiamo poi deciso di divulgare i documenti alfa e aprirli ai lettori affinchè possano commentarli ed aiutarci a modellare il lavoro. Si prega di tener conto del fatto che tutti questi documenti non sono definitivi e sono attualmente in corso di revisione e rifinitura sia nei contenuti che nel formato. E’ anche importante dire che stiamo parlando di vantaggi possibili o probabili. Le prove per molte di queste ipotesi devono ancora essere create in questo contesto, e alcune di queste ipotesi non sono ancora state dimostrate scientificamente come "fatti": infatti, parte del lavoro che vogliamo fare con il toolkit è esattamente quella di creare una "scheda informativa", che sosterrà queste ipotesi con fatti. Rilascio dei Contenuti Mentre il kit conterrà diversi documenti e sarà basato su una struttura più ampia e operativa, oggi rilasciamo alcuni dei suoi primi componenti. Più in dettaglio, in questa versione troverete:

Gli Scenari Collaborativi per i Territori Un opuscolo che descrive 30 scenari di economia collaborativa che sono in grado di produrre un impatto positivo sulle strategie di sviluppo territoriale.

L'agenda del workshop per la creazione di una Strategia Collaborativa

La Descrizione del Workshop che abbiamo adottato a Bologna in occasione del lancio

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del Toolkit (ottobre 2014)

Materiali per le stampe da utilizzare durante il workshop

I Badge degli Scenari Collaborativi I Tag per gli Esperti Disponibile qui.

Grazie per l'attenzione e vi preghiamo di rivolgervi al team di #Sharitories per i suggerimenti. Godetevi la versione alfa! Prossimamente Abbiamo grandi piani per il Collaborative Territories Toolkit: stiamo lavorando su un piano strategico in tre fasi / tre tipologie (vedi figura sotto) per sostenere e facilitare l'economia collaborativa su scala locale. La maggior parte del materiale pubblicato oggi, appartiene alla prima fase del processo, quella dedicata alla sensibilizzazione. La prima versione beta del kit, che comprenderà una fase completa di conoscenza e le linee guida iniziali e approfondimenti per le fasi successive, sarà lanciata nel mese di gennaio. Restate sintonizzati iscrivendovi a questo modulo.

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A proposito di Sharitories Sharitories è un progetto globale con uno scopo molto pratico: creare un Collaborative Territories Toolkit per i responsabili delle politiche locali di tutto il mondo che desiderano implementare iniziative di collaborazione e di condivisione nei loro territori e aiutarle a prosperare. Sharitories è nato nel giugno 2014 attraverso OuiShare, una comunità globale e think­tank e do­tank con la missione di sviluppare e promuovere una società collaborativa mettendo in contatto persone, organizzazioni e idee riguardo l'equità, l’apertura e la fiducia.

Il Collaborative Territories Toolkit Il toolkit si baserà sui contributi e le migliori pratiche provenienti da tutto il mondo, raccolti da luminari e professionisti che lavorano per accelerare

la transizione verso una società collaborativa. Con questo insieme di strumenti, esistenti e creati ad hoc, OuiShare e FORUM PA vogliono offrire ai governi locali una piattaforma aperta per la comprensione del potenziale delle politiche collaborative e delle pratiche nella società e nell'economia.

Partecipare Il progetto Collaborative Territories Toolkit “Sharitories” è alla ricerca di utilizzatori, sponsor e collaboratori che vogliono contribuire a plasmare il futuro collaborativo dei territori di tutto il mondo. E’ possibile contribuire al progetto in molti modi: stanziando delle risorse finanziarie per lo sviluppo del kit in qualità di sponsor, testando l'approccio nel vostro contesto come amministratori locali o changemaker, invitando il team di Sharitories a tenere un seminario per aiutare a risolvere le vostre sfide locali in qualità di enti pubblici o semplicemente entrando a far parte della squadra di OuiShare. Se voi o la vostra organizzazione volete essere coinvolti nel progetto vi preghiamo di mettervi in contatto con: Simone Cicero [email protected] (per richieste italiano e in inglese ) Albert Cañigueral [email protected] (per richieste in spagnolo) Samuel Romeau [email protected] (per richieste in francese) Thomas Doennebrink [email protected] (per richieste in tedesco)

O Restate sintonizzati registrandovi a questo modulo.

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A proposito di OuiShare OuiShare è una comunità globale e un think e do­tank. La nostra missione è quella di costruire e promuovere una società collaborativa mettendo in contatto persone, organizzazioni e idee riguardo l'equità, l’apertura e la fiducia. Siamo convinti che i sistemi economici, politici e sociali basati su

questi valori siano in grado di risolvere molte delle complesse sfide che il mondo deve affrontare e possano permettere a tutti di accedere alle risorse e le opportunità di cui hanno bisogno per prosperare. Le attività di OuiShare consistono nel costruire comunità, produrre conoscenza e incubare progetti attorno ai temi delle comunità e dell'economia collaborativa, oltre ad offrire supporto ai singoli e alle organizzazioni attraverso servizi professionali e formazione.

A proposito di ForumPA FORUM PA è una società specializzata in relazioni pubbliche e comunicazione istituzionale. E’ stata fondata nel 2010 come società controllata dall’Istituto Mides srl, specializzato nell'organizzazione di mostre e incontri da quaranta anni. FORUM PA promuove incontri e dibattiti tra pubblica amministrazione,

imprese e cittadini sui temi dell’innovazione attraverso la creazione di comunità, studi, ricerche, comunicazione multimediale, eventi, incontri e formazione. L'attività principale di FORUM PA è l’Expo: da ventitrè anni FORUM PA è il punto di riferimento per l'innovazione e la modernizzazione della pubblica amministrazione.

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Car Sharing peer to peer / tra privati

Concetti / Parole chiave: club dell’auto, car sharing da persona a persona, noleggio da persona a persona. Descrizione: E’ un servizio che permette a privati cittadini di affittare o noleggiare la propria auto per un breve periodo (ore o giorni) tramite una piattaforma (sito web, app ecc). La piattaforma connette proprietari e utenti e può essere gestita da aziende private, pubbliche amministrazioni o cooperative. Di regola queste piattaforme necessitano di un accordo specifico con una compagnia di assicurazioni perché la normale RC auto non copre questo tipo di utilizzo del veicolo. Vantaggi per i cittadini: generare reddito e/o risparmi. Vantaggi per l’amministrazione locale: integrare il trasporto pubblico locale, ridurre il traffico nei centri urbani, ridurre la produzione di rifiuti a livello globale, ridurre le emissioni di Co2. Esempi: RelayRides è una piattaforma americana creata nel 2012 a San Francisco. Ad oggi conta 10 mila proprietari che noleggiano la propria auto e opera in più di 2100 città degli Stati Uniti. Drivy è una compagnia francese che ad oggi conta una flotta di 20000 auto private usate per il car sharing tra privati. Drivy è anche partner di BlaBlaCar nel tentativo di creare soluzioni integrate.

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Car Sharing centralizzato, proprietario, brandizzato

Concetti / Parole chiave: club dell’auto Descrizione: E’ un servizio nel quale gli utenti possono noleggiare un’auto per un breve periodo (ore o giorni) gestito da un operatore che è anche proprietario di tutte le auto. L’operatore può essere un soggetto privato, pubblico o una cooperativa. Nel car sharing a parcheggio libero l’auto può essere presa e restituita in un punto qualsiasi della città, mentre nel car sharing con stationi fisse deve essere restituita in punti specifici. Questo è spesso il caso del car sharing che utilizza auto elettriche. Uno studio condotto dal Centro Trasporti della University of California afferma che il car sharing è in grado di ridurre sul lungo periodo il numero di veicoli : se a breve termine si 1

introducono altre auto, successivamente le persone smetteranno di comprarle perché hanno a disposizione questo servizio. Vantaggi per i cittadini: risparmio di tempo e denaro (accesso a percorsi riservati con ridotti tempi di percorrenza, a parcheggi speciali ecc.). Vantaggi per l'amministrazione locale: integrare il trasporto pubblico locale, ridurre il traffico urbano, ridurre le emissioni di Co2 (per i servizi che impiegano auto elettriche). Esempi: Autolib’; questo servizio di Parigi è gestito da un partenariato tra il Comune e aziende private ed è complementare al servizio di bike sharing gestito dalla stessa amministrazione. Conta ad oggi 2000 auto elettriche disponibili h24 e 7 giorni su 7; l’obiettivo è averne 3000. Inoltre il servizio offre 5000 postazioni di ricarica e parcheggi. Negli ultimi tempi, in Italia nelle più grandi città troviamo con regolarità servizi di car sharing brandizzato come Car2Go (gestito dalla tedesca Daimler) e Enjoy nato da una partnership tra Eni, Fiat, Trenitalia e altri.

1 Elliot Martin and Susan Shaheen, The Impact of Carsharing on Household Vehicle Ownership, UCTC, 2011, [http://www.uctc.net/access/38/access38_carsharing_ownership.shtml]

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Ridesharing, carpooling, passaggi in auto [passaggi condivisi]

Concetti / Parole chiave: ride sharing, passaggi condivisi, covoiturage Descrizione: E’ un servizio con cui più persone possono condividere un tragitto in auto. Passeggeri e conducenti offrono e cercano il tragitto di cui hanno bisogno tramite una piattaforma di intermediazione; a volte è prevista una tariffa legata alla condivisione dei costi del tragitto. Di regola le parti si accordano sul punto di incontro e sui dettagli attraverso la piattaforma. Il mezzo può essere un sito web pubblico o riservato (ad es. per i dipendenti di un’azienda), un’app, agenzie di carpooling con conducente, punti di raccolta. Il carpooling può anche essere utilizzato per percorsi abituali (ad es. carpooling aziendale). Può essere gestito da aziende private, amministrazioni pubbliche e cooperative. Il sistema di solito comprende un meccanismo che consente a conducenti e passeggeri di esprimere valutazioni e creare profili basati sulla fiducia. Vantaggi per i cittadini: Generare risparmi, interazione e inclusione sociale, servizi di trasporto accessibili Vantaggi per l'amministrazione locale: integrare il trasporto pubblico locale, ridurre il traffico urbano, ridurre le emissioni di Co2 (in particolare per il carpooling abituale), coesione sociale all’interno dei quartieri. Esempi: BlaBlaCar; è una piattaforma online gestita da un’azienda privata francese che mette in contatto conducenti e passeggeri. Ad oggi ha 10 milioni di utenti in 13 paesi, con una media di 2 milioni di persone al mese che utilizzano il servizio.

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Bike Sharing

Concetti / Parole chiave: bicycle system, bike share scheme Descrizione: E’ un servizio che consente di noleggiare una bicicletta per un breve periodo. Di solito consente di noleggiare il mezzo presso un punto di stazionamento e restituirlo presso un altro sul territorio. Il bike sharing può essere presente in prossimità delle stazioni come soluzione di trasporto da “ultimo miglio”. Il servizio è gestito di solito da un provider che ha la proprietà di tutte le biciclette e che può essere un soggetto pubblico come un’amministrazione, un privato (ad es. per dare visibilità al brand) o una cooperativa. Può includere come servizio aggiuntivo un sito web o un app che mappa tutte le postazioni di noleggio e mostra se ci sono biciclette disponibili. Vantaggi per i cittadini: risparmio di tempo e denaro, benefici per la salute. Vantaggi per l'amministrazione locale: integrare il trasporto pubblico locale, ridurre il traffico urbano, ridurre le emissioni di Co2, benefici per il welfare (più salute dei cittadini = meno costi per la Sanità). Esempi: Bicing; è il sistema di bike sharing pubblico di Barcellona, gestito dall’amministrazione locale. Ad oggi serve oltre 97.000 utenti con 6000 biciclette distribuite su oltre 420 postazioni. Il servizio offre anche un sito web e una app. BlueBike è un’iniziativa belga di bike sharing per l’ultimo miglio, operante nei pressi delle stazioni ferroviarie, organizzato dalla compagnia ferroviaria belga.

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B ­ SPAZI PER LA CREATIVITA’ CONDIVISA

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Coworking, Spazi di lavoro condivisi

Concetti / Parole chiave: Ufficio in condivisione, Casa delle arti Descrizione: un coworking è un luogo di lavoro condiviso per freelance, piccole imprese, per chi lavora da casa o in viaggio. Si può affittare una scrivania per un lungo periodo (e averne una permanente o una stanza) o uno spazio di lavoro per un periodo più breve (ad es. mentre si è in viaggio). La gran parte è gestita da aziende private, ma alcuni sono gestiti da associazioni con sussidi da parte dell’amministrazione pubblica. Vantaggi per i cittadini: Generare reddito o risparmi sull’affitto di un ufficio, interazione sociale e scambi culturali, integrare saperi e competenze, accesso a strumenti costosi, far crescere le opportunità di business. Vantaggi per l'amministrazione locale: effetto cluster sull’innovazione, possibili introiti o riduzione delle spese grazie alla valorizzazione di spazi inutilizzati, impatto sociale, inclusione sociale, generare opportunità di formazione continua, incentivare l’imprenditorialità. Esempi: Toolbox è un coworking torinese che riutilizza due ex fabbriche nel centro città. Ha spazi di lavoro, scrivanie comuni, stanze per riunioni e spazi per eventi. Inoltre ospita il Fablab Torino, sede di Officine Arduino e del suo dipartimento R&S, dal quale l’azienda italiana crea nuove possibilità per i makers di tutto il mondo.

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Fablab, Techshops e Makerspaces

Concetti / Parole chiave: laboratori /atelier di fabbricazione Descrizione: un fablab è un laboratorio equipaggiato con macchinari e strumenti digitali (controllati da un computer, ad es. stampanti 3D, macchine CNC, tagliatrici laser ecc.) e non. Il modello del fablab è stato creato al MIT e oggi esiste un network globale fatto di oltre 350 spazi. Spazi simili, chiamati makerspaces, sono più indipendenti ma hanno caratteristiche e mission pressoché identiche. Questi laboratori possono avere una politica di accesso riservato (ad es. solo per un gruppo di professionisti o iscritti) o permettere a chiunque di servirsene saltuariamente (gratuitamente o pagando il servizio). Lo staff del laboratorio di solito offre anche assistenza e aiuto per usare i macchinari, a volte anche per sviluppare un’idea e migliorare le abilità tecniche. Questi laboratori offrono possibilità sempre maggiori a makers, artigiani e professionisti per creare nuove opportunità di business e nuovi prodotti, trovare soluzioni a istanze sociali e acquisire nuove competenze per tutto l’arco della vita. Vantaggi per i cittadini: Generare reddito o risparmi, interazione sociale e scambi culturali, integrazione di saperi e competenze, accesso a macchinari costosi, maggiori opportunità di business, riduzione dei rifiuti (creazione pezzi di ricambio). Vantaggi per l'amministrazione locale: “effetto cluster” sull’innovazione, possibili introiti o risparmi dalla valorizzazione di spazi inutilizzati, impatto sociale, inclusione sociale, generare opportunità di formazione continua, stimolare l’imprenditorialità, riduzione dei rifiuti. Esempi: TechShop è una catena americana di officine di fabbricazione ad iscrizione: il primo è stato aperto al pubblico nel 2006 a Menlo Park, California, nel cuore della Silicon Valley. Conta ad oggi 8 sedi in diverse città degli Stati Uniti.

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C ­ AGRICOLTURA DI COMUNITA’

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Agricoltura urbana

Concetti / Parole chiave: orto di comunità, orto urbano Descrizione: è la pratica di coltivare, lavorare e distribuire generi alimentari nell’area di un paese o città. Può coinvolgere una comunità di coltivatori biologici e di cittadini che producono generi alimentari all’interno di spazi urbani offerti dall’amministrazione locale, da cooperative o da privati. Oppure può essere formata da singoli che coltivano il proprio orto urbano o appezzamenti assegnati. I generi alimentari prodotti sono solitamente distribuiti tra le persone coinvolte nella produzione, ma potrebbero anche essere venduti (quando la legislazione lo permette). Spesso, per via degli spazi ridotti a disposizione (specialmente nelle grandi città), l’agricoltura urbana può servirsi di metodi più avanzati e produttivi come la permacultura. Può inoltre essere praticata in spazi insoliti, come autobus o camion riconvertiti. Esistono numerose comunità e progetti intorno all’agricoltura urbana che connettono le persone sia on line che nella vita reale oppure offrono servizi (ad es. facilitando campagne di crowdfunding). Gli orti urbani possono essere aperti a tutti o condivisi tra gli inquilini di uno stabile, i dipendenti di un’azienda ecc . Vantaggi per i cittadini: stile di vita sano, generare reddito e/o risparmi, migliore qualità del cibo, senso di comunità, migliore qualità dell’ambiente urbano, interazione sociale Vantaggi per l'amministrazione locale: migliore qualità dell’ambiente urbano, diminuzione dell’inquinamento (cattura di Co2, decontaminazione del suolo, riduzione dell’impatto ambientale derivante dal trasporto delle merci, riduzione dei rifiuti), vantaggi per il Welfare (più salute dei cittadini = meno costi per la Sanità, attività di socializzazione per anziani e bambini, giustizia alimentare), stimolo all’economia locale. Esempi: San Francisco; nel 2011 il dipartimento per l’Ambiente dell’amministrazione di San Francisco ha varato l’Ordinanza sull’agricoltura urbana, per “dare un riconoscimento ufficiale e consentire la coltivazione di piante commestibili e l’agricoltura urbana in tutto il territorio di San Francisco. L’ordinanza emenda il Codice di pianificazione urbana in modo da consentire la produzione di generi alimentari per uso personale (consumo individuale o condiviso) e pubblico (dono o vendita), stabilisce linee guida e requisiti per le fattorie urbane e regolamenta la vendita dei prodotti raccolti e dei beni a valore aggiunto”.

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Comunità di produzione e consumo alimentare, gruppi di acquisto

Concetti / Parole chiave: Community­supported agriculture, gruppi di acquisto. Descrizione: è un modello alternativo di distribuzione alimentare su base locale che permette alle persone di comprare e vendere generi alimentari sostenendo i produttori locali e bypassando la grande distribuzione. Coinvolge un gruppo o associazione di singoli che sostengono uno o più agricoltori locali. Esistono diversi modelli: i consumatori possono condividere rischi e benefici con i produttori (chi compra paga un prezzo fisso all’inizio della stagione in modo che il contadino possa sostenere i costi di produzione e in seguito riceve settimanalmente una cassetta di prodotti), oppure pagare solo i prodotti acquistati al momento dell’acquisto. In alcuni casi nei quali è più forte l’impegno per sostenere l’agricoltura locale, non è possibile scegliere i prodotti e inoltre si deve prestare aiuto nella distribuzione dei prodotti all’incirca due volte l’anno. In aòltri casi i prodotti da acquistare possono essere scelti dal compratore e poi consegnati direttamente a domicilio o presso punti di consegna di zona e così via. Vantaggi per i cittadini: Stili di vita sani, condizioni più favorevoli grazie all’eliminazione degli intermediari, generare reddito e/o risparmi, migliore qualità del cibo, senso di comunità, interazione sociale. Vantaggi per l'amministrazione locale: meno inquinamento (riduzione impatto ambientale dovuto a trasporto merci, riduzione dei rifiuti) vantaggi per il Welfare (più salute dei cittadini = meno costi per la Sanità), stimolo all’economia locale.

Esempi: The Food Assembly è una piattaforma creata nel 2012 in Francia per connettere agricoltori e produttori alimentari e consumatori. Ciascuna “assemblea” locale organizza ogni settimana una vendita online, in cui le persone possono ordinare ciò che vogliono, ed eventi in cui vanno a prendere i prodotti ordinati direttamente dai produttori. Ad oggi è diffusa soprattutto in Francia e Belgio, con più di 400 gruppi locali.

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Fabbricazione digitale

Concetti/ Parole chiave: Fai da te, making Descrizione: la fabbricazione digitale è un avanzamento tecnologico nei processi di fabbricazione che consente di produrre beni su richiesta, utilizzando macchinari controllati da un computer, come stampanti 3D, tagliatrici laser, routers e frese a controllo numerico (CNC). Questo consente di produrre localmente oggetti comuni ma anche pezzi unici che sarebbero altrimenti troppo costosi da produrre con i metodi industriali tradizionali. La fabbricazione digitale è spesso utilizzata in associazione con l’open design, un approccio nuovo che permette alle persone di creare da sé i propri oggetti scaricando i progetti da internet e portandoli in un luogo dove sono a disposizione i macchinari per la fabbricazione digitale necessari per produrli. Vantaggi per i cittadini: imprenditorialità, creatività, generare reddito o risparmi, accrescere le opportunità di business. Vantaggi per l'amministrazione locale: aumentare l’attività economica, creare occupazione. Esempi: OpenDesk: è una piattaforma creata nel Regno Unito, che connette i disegnatori / progettisti di arredamenti con i produttori digitali locali e con con i compratori. Il designer crea il proprio progetto quindi il compratore può scaricarlo e realizzarlo da sé con la fabbricazione digitale, presso un fablab locale, oppure contattare il maker più vicino che lo realizza per lui.

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Produzione decentrata / diffusa di energia

Concetti/ Parole chiave: produzione di energia distribuita sul territorio, autoproduzione Descrizione: è un sistema per produrre e stoccare energia grazie a un insieme di piccole apparecchiature diverse collegate ad una rete (risorse distribuite / diffuse), anziché attraverso le centrali tradizionali (a gas, nucleari ecc.). Al contrario di queste ultime, questo sistema non necessita di energia aggiuntiva per poter trasmettere su lunghe distanze quella prodotta. La produzione decentrata usa tecnologie più flessibili e modulari, collocate in prossimità delle utenze da servire, e impiega di norma fonti rinnovabili quali biomasse, biogas, solare, eolico, geotermico, ecc. Sempre più spesso l’energia prodotta può essere riventuta sul mercato. Vantaggi per i cittadini: Generare reddito e/o risparmi, ambiente più pulito. Vantaggi per l'amministrazione locale: stimolare l’economia locale, diminuire l’inquinamento. Esempi: Vandebron, una startup olandese, fa in modo che i consumatori possano acquistare energia elettrica direttamente da produttori indipendenti, ad esempio agricoltori che hanno installato turbine sul proprio terreno. Le utilities non entrano mai nella transazione.

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Cooperative di cittadini per la fornitura di servizi, cooperative di utenti

Concetti / Parole chiave: fornitori di servizi non profit, cooperative di lavoratori Descrizione: i cittadini che hanno bisogno di accedere ad un certo servizio essenziale, ad esempio connessione ad internet, energia, provviste alimentari, spazio di lavoro ecc. possono creare una cooperativa dedicata e ­ diventandone parte ­ avere la proprietà del servizio, produrlo e provvedere al suo mantenimento in forma cooperativa. Avendo requisiti minori in termini di generazione di profitti, questa consente di avere servizi più accessibili. Vantaggi per i cittadini: .risparmio, partecipazione sociale della comunità Vantaggi per l'amministrazione locale: coesione sociale, riduzione dell’influenza del mercato nei servizi essenziali, partecipazione dei cittadini Esempi: NOINET è una cooperativa italiana di utenti che offre connessione ad internet ad alta velocità tramite la rete dei propri membri: chi aderisce diventa un nodo attivo, aprendo l’accesso a nuove comunità nei quartieri.

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E­ USO COLLETTIVO / CONDIVISO, RIUSO E RICICLO

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Riciclo e dono

Concetti / Parole chiave: gift exchange Descrizione: è la pratica di dare via gratis o ricevere oggetti ancora utilizzabili che altrimenti sarebbero stati portati in discarica. Si chiama invece “upcycling” il processo che trasforma rifiuti o oggetti inutili in materiali nuovi o prodotti di qualità migliore o di maggior valore ambientale (i prodotti rigenerati in questo modo possono essere anche rivenduti). Può essere facilitata attraverso piattaforme on line, comunità locali, eventi. Vantaggi per i cittadini: generare introiti e/o risparmi, interazione sociale, “calore umano”. Vantaggi per l'amministrazione locale: riduzione dei rifiuti, inclusione sociale Esempi: The Freecycle Network: è un’organizzazione non profit partita in Arizona nel 2003 che mette in contatto nelle rispettive città persone che offrono e ricevono gratuitamente dei beni. E’ costituita ad oggi da 5.157 gruppi con oltre 8 milioni di membri in tutto il mondo. Ciascun gruppo locale è moderato da volontari del posto e l’iscrizione è gratuita. In Italia, la comunità nata nel 2009, Te lo regalo se vieni a prenderlo conta migliaia di membri attivi e gruppi regionali in tutte le regioni italiane.

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Scambio di oggetti / beni

Concetti/ Parole chiave: baratto

Descrizione: è la pratica di scambiare beni direttamente in cambio di altri senza servirsi di un’unità di scambio come la moneta. E’ uno scambio reciproco che può essere immediato o differito (ad es. tramite un sistema di crediti). Questa pratica può essere facilitata per mezzo di piattaforme online, eventi e comunità locali (per lo scambio di servizi vedi oltre: banche del tempo). Vantaggi per i cittadini: risparmio, interazione sociale, “calore umano”. Vantaggi per l'amministrazione locale: riduzione dei rifiuti, inclusione sociale

Esempi: SwapTreasures: è un sito web americano che offre una piattaforma gratuita di baratto sulla quale i membri possono dare via oggetti che non servono più e ricevere in cambio dei punti con i quali possono ottenere gratis gli oggetti che desiderano. In italia, Dropis, ha introdotto nel 2013 i Crediti per il Baratto.

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Repair Cafés

Concetti / Parole chiave: Descrizione: Un Repair Cafe è un luogo di incontro nel quale le persone riparano oggetti e apparecchi, organizzato da e per i residenti locali. Ci si incontra in un luogo fisso in cui sono a disposizione gli attrezzi e in cui si possono effettuare le riparazioni con l’aiuto di volontari esperti. Lo scopo è ridurre l’accumulo di rifiuti, preservare la conoscenza delle tecniche di riparazione e rafforzare la coesione sociale. Vantaggi per i cittadini: risparmio, interazione sociale, “calore umano” . Vantaggi per l'amministrazione locale: riduzione dei rifiuti, inclusione sociale, formazione, consapevolezza, cambio di abitudini della popolazione rispetto al riutilizzare e riparare gli oggetti Esempi: Il portale on line http://repaircafe.org/ permette alle persone di tutto il mondo di organizzare incontri “repair café” nella propria città.

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Prestito di utensili e Tool Libraries

Concetti/ Parole chiave: ­ Descrizione: è la pratica di prendere in prestito un bene gratuitamente o noleggiarlo in cambio di denaro. Può essere facilitata tramite piattaforme on line o comunità locali ed è di solito legata alla disponibilità di spazi adatti a custodire gli strumenti. Un approccio molto diffuso è quello di trasformare biblioteche esistenti ­ dove le persone sono abituate a prendere in prestito libri ­ in “biblioteche” in cui si possono prendere in prestito anche oggetti / utensili. A volte può trattarsi anche di strumenti di grandi dimensioni che necessitano di un luogo in cui essere usati (ad es. computers, strumenti avanzati di elaborazione video, strumenti per registrazioni musicali). Vantaggi per i cittadini: generare reddito o risparmi, interazione e inclusione sociale, espressione della creatività, accesso agli strumenti di produzione. Vantaggi per l'amministrazione locale: riduzione dei rifiuti, uso efficiente delle risorse, coesione sociale, incentivo alla creatività

Esempi: Peerby: è un sito web olandese che offre una piattaforma per il prestito di oggetti. Una piattaforma simile francese è Sharevoisin.

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Mercati dell’usato

Concetti/ Parole chiave: riuso, riutilizzo.

Descrizione: un mercato dell’usato può essere sia on line che offline. Quelli offline esistono da sempre nelle città e ora la tecnologia del web rende ancora più facile rivendere oggetti di seconda mano. La compravendita dell’usato è stata adottata anche da alcuni grandi brand. Vantaggi per i cittadini: risparmio, impatto positivo sull’ambiente a livello globale Vantaggi per l'amministrazione locale: riduzione dei rifiuti

Esempi: Mercati dell’usato sono tradizionalmente presenti in molte città. Gli esempi possono includere lo storico mercato romano di Porta Portese. Sempre più spesso si organizzano mercati regolari di quartiere in spazi comuni, per incoraggiare i cittadini ad avere un rapporto più consapevole con gli oggetti e il consumo. Sempre di più i grandi marchi adottano questo modello: si possono citare i prodotti Apple rigenerati che vengono venduti sul sito dell’azienda o gli esperimenti di mercati dell’usato monomarca da parte di Ikea, Patagonia, ecc...

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F­ TURISMO E CONDIVISIONE DI ESPERIENZE E INFORMAZIONI

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Affitto (a breve termine) tra privati

Concetti/ Parole chiave: couchsurfing, affitti tra privati Descrizione: è un sistema con cui un privato cittadino offre in affitto un luogo in cui soggiornare per un breve periodo a turisti o altre persone che visitano una località. Può trattarsi di una stanza libera, di un letto, oppure dell’intera casa. Attualmente queste pratiche hanno difficoltà ad essere inquadrate nei regolamenti urbani esistenti (riguardo ad esempio alle destinazioni d’uso, al regime fiscale ecc); inoltre è stato riscontrato che innescano tendenze problematiche in aumento, quali gentrificazione e allontanamento dei residenti originali. Allo stesso tempo, questi sistemi stanno offrendo crescenti opportunità di integrare il reddito a un numero sempre maggiore di persone con evidenti vantaggi di ordine sociale. Differente è il caso del couchsurfing nel quale si mette a disposizione generalmente un posto letto (che può appunto anche essere un divano, come dice il nome) gratis: in questo caso gli impatti negativi risultano minori. Vantaggi per i cittadini: Generare reddito o risparmi, interazione sociale e scambi culturali. Vantaggi per l'amministrazione locale: Introiti dal turismo a livello locale, migliore ridistribuzione della ricchezza (i visitatori frequentano zone meno “turistiche” e spendono parte del loro budget sul posto), “onda lunga” del turismo che spinge i visitatori ad esplorare aree più vaste della città Esempi: Uno dei più famosi esempi di affitto tra privati è Airbnb, una piattaforma globale on line attraverso la quale privati cittadini possono pubblicizzare ad altri l’affitto della propria stanza o casa. La transazione monetaria avviene on line, vale a dire che l’ospite paga direttamente ad Airbnb che a sua volta versa l’importo del soggiorno all’ospitante, trattenendo una percentuale del 6­12% per il servizio. Attualmente ci sono oltre 80 mila offerte in elenco sul sito Airbnb. Per superare il rischio ad es. di evasione delle tasse locali, in alcune città Airbnb ha avviato partenariati con le autorità locali per il sostegno alla riscossione locale (cfr Portland, Oregon ). In altre città le autorità locali hanno deciso di limitare il numero di notti per cui 2

è possibile affittare ad altri la propria abitazione, per evitare che vengano dati in affitto appartamenti in centro città solo a questo scopo senza viverci (Amsterdam).

2 http://www.oregonlive.com/front­porch/index.ssf/2014/07/airbnb_acting_as_portlands_lod.html

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Scambio di casa

Concetti/ Parole chiave: Home exchange Descrizione: è un sistema peer­to­peer in cui singoli cittadini possono entrare in contatto e scambiarsi le rispettive abitazioni per un periodo di tempo concordato, per una vacanza o per altri scopi. Può essere simultaneo o meno (ad es. scambio di seconde case). Nel Regno Unito è stato applicato anche allo scambio di alloggi di edilizia sociale (cfr. sotto). Vantaggi per i cittadini: risparmio, esperienze culturali, interazione sociale Vantaggi per l'amministrazione locale: introiti da turismo locale, inclusione sociale (possibilità di soggiornare in altri luoghi per i residenti più poveri). Esempi: Nel Regno Unito, HomeSwapper è un servizio di scambio tra assegnatari di alloggi sociali che desiderano cambiare residenza. Il servizio è fornito da una società a responsabilità limitata, Housing Partners, che ad oggi ha concluso partenariati con oltre 860 amministrazioni comunali e associazioni per l’abitare sociale e reso disponibile il servizio a più di 3 milioni e mezzo di assegnatari, per un numero di scambi di casa che supera i 25mila all’anno.

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Piattaforme di Social Eating

Concetti/ Parole chiave: home dinners, cene sociali Descrizione: le piattaforme di social eating connettono comunità formate di solito da amanti della buona tavola in cerca di un’esperienza culinaria diversa oppure appassionati di cucina. Le attività proposte sono generalmente a pagamento e possono consistere in pasti, shopping di cibi tipici locali con annesso pasto o lezioni di cucina. Vantaggi per i cittadini: interazione sociale, esperienze culturali, reddito Vantaggi per l’amministrazione: consumi locali, stili di vita sani, turismo “domestico” (cioè all’interno della propria città). Esempio: Esistono molte diverse piattaforme di social eating, alcune delle quali a dimensione più locale, altre più globale. Una versione italiana è Gnammo, la cui mission dichiarata è consentire alle persone di “fare nuove amicizie intorno a una tavola”. Un aspetto fondamentale di queste piattaforme è quello di creare una comunità e per questo sono spesso accompagnate da un blog in cui i membri possono condividere racconti e ricette. Inoltre Gnammo dedica molta attenzione agli eventi offline e ai partenariati con gli stakeholders locali del settore alimentare. Attori simili con un’impronta più globale sono Feastly e Eatwith.

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Guide turistiche locali, peer­to­peer

Concetti/ Parole chiave: guide turistiche, peer­to­peer guides Descrizione: Grazie a internet è facile accedere alle informazioni su un luogo e condividerle. Esistono vari siti in cui locali come ristoranti, bar, monumenti, musei ecc. sono valutati e “votati” da altri visitatori. Un esempio noto di sito di recensioni da persona a persona è Tripadvisor, mentre Spotted by Locals raccoglie i consigli della gente del posto da varie parti del mondo. Tali consigli possono anche essere dati di persona, da parte di residenti che offrono ai visitatori la possibilità di fare esperienza insieme della cultura locale, spesso previo pagamento di una piccola “tariffa tour”. Questo genere di servizi può creare attriti laddove la gestione di gruppi turistici è riservata a guide professionali certificate. Vantaggi per i cittadini: condivisione di informazioni ed esperienze, reddito Vantaggi per l'amministrazione locale: marketing territoriale, inclusione sociale, turismo locale Esempi: la piattaforma spagnola Trip4Real offre un’ampia varietà di consigli e di attività per chi desidera scoprire i luoghi in modo diverso. Attualmente offre oltre 2000 eventi ospitati da residenti in varie città della Spagna che danno alle persone la possibilità di incontrarsi, condividere informazioni sul luogo e magari ricavarne un guadagno extra. In modo analogo Vayable consente ai residenti locali di organizzare esperienze speciali per i visitatori.

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Cooperative di abitazione

Concetti/ Parole chiave: co­housing Descrizione: La cooperativa abitativa è una forma collaudata di comproprietà di immobili residenziali che sta avendo un revival di attenzione nell’era collaborativa. Nel caso tipico è formata da inquilini che sono anche membri della cooperativa e perciò hanno diritti di proprietà sull’immobile. Di solito le cooperative operano come enti non profit, vale a dire che l’introito degli affitti viene reinvestito in lavori di riparazione e manutenzione a copertura costi. Vantaggi per i cittadini: accesso alla casa di proprietà condivisa, influenza, autorealizzazione, senso di comunità, spazi e servizi comuni Vantaggi per l’amministrazione: coesione sociale, sicurezza urbana, edilizia sociale di iniziativa privata Esempi: A New York ci sono diverse istituzioni che sostengono lo sviluppo di cooperative di abitazione. Un esempio è lo Urban Homesteading Assistance Board (UHAB), creato nel 1974, che ha aiutato oltre 16 mila residenti con basso reddito a formare cooperative di abitazione (Shareable, 2013 ). 3

North H è una non profit francese che ha lo scopo di promuovere l’abitare cooperativo a Bordeaux. Riunisce persone sensibili ai temi ambientali, dell’architettura e dell’urbanistica, sociali, e immagina un distretto ecologico in cui gli edifici residenziali siano stati progettati dai futuri residenti. A Milano Ecopolis offre la possibilità di accedere ad alloggi in cooperativa a prezzi sostenibili in diversi quartieri della città.

3 https://dl.dropboxusercontent.com/u/39811237/Policies%20for%20Shareable%20Cities.pdf

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Coabitazione, Co­living

Concetti/ Parole chiave: Abitare in comunità, co­housing, cooperativa di abitazione Descrizione: Il portale Coliving definisce il co­living come “la condivisione di un alloggio progettato per facilitare una vita condotta secondo principi condivisi” o “Uno stile di vita moderno, urbano che valorizza l'apertura, la condivisione e la collaborazione”. Per coabitazione si intende quindi un gruppo di persone che decidono di condividere un alloggio e spese comuni come l’affitto e altri servizi o beni come connessione a internet, lavatrici, ecc.. Di solito i residenti stipulano un accordo tra loro sul contributo di ciascuno, in termini di tempo e denaro, al mantenimento degli spazi e delle risorse comuni. In alcuni casi l’esperienza della coabitazione è correlata ad altre attività (ad es. uno spazo di coworking, un progetto non­profit ecc.). Il co­living intergenerazionale è un’altra forma di coabitazione in crescita: giovani convivono con anziani, aiutandoli inoltre nella loro vita quotidiana generalmente in cambio di un affitto più economico o gratuito. Vantaggi per i cittadini: risparmi, interazione sociale, comunità, autorealizzazione Vantaggi per l’amministrazione: coesione sociale, sicurezza urbana, risparmio di spazio urbano. Esempi: Casa Netural è uno spazio a Matera che ospita un coworking “rurale”. Inoltre offre alle persone la possibilità di trascorrere periodi più lunghi per “vivere” il luogo e condividere esperienze a lungo termine. The Embassy Network è una comunità, un insieme di risorse e una piattaforma che connette moderni spazi abitativi condivisi. I luoghi Embassy offrono alloggio e sistemazione per creativi, professionisti e nomadi moderni che viaggiano per il mondo per progetti e collaborazioni, con un approccio del tipo “paghi un solo affitto, vivi dovunque”. Alcuni comuni italiani e/o atenei hanno promosso un sistema di coabitazione studenti­anziani soli . 4

4 http://www.universita.it/nonni­italiani­adottano­studenti­2011­universitait/http://www.universita.it/nonni­italiani­adottano­studenti­2011­universitait/

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H ­ CONDIVISIONE DI TEMPO, SAPERI E COMPETENZE

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Corsi Condivisi Online

Concetti/ Parole chiave: MOOC (Massive Online Open Course), Open Online Learning Descrizione: Corsi gratuiti on line offerti da istituzioni accademiche quali università prestigiose od organizzazioni, con lo scopo di aumentare l’accesso all’istruzione tra la popolazione globale. Questi corsi offrono sia occasioni di apprendimento on line che di lavoro di gruppo da casa, che possono svolgersi anche in forma di incontri nella vita reale. Vantaggi per i cittadini: apprendimento permanente, accrescimento / aggiornamento delle competenze, autorealizzazione Vantaggi per l’amministrazione pubblica: inclusione sociale, accrescere il capitale umano Esempi: Due tra i servizi MOOC più noti sono Coursera (for profit) e Khan Academy (non­profit).

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Banche del tempo

Concetti/ Parole chiave: Moneta­tempo Descrizione: una banca del tempo consente ai residenti locali lo scambio di servizi non usando mezzi non monetari ma scambiandosi saperi e competenze. Una volta che il servizio è stato reso, chi lo ha offerto riceve dei crediti presso la banca del tempo, che può spendere per servizi di cui ha bisogno. Nell’ambito di una banca del tempo tutte le attività hanno pari valore: il tempo è la moneta, quindi non c’è grande differenza tra diverse attività specializzate. A volte le banche del tempo sono correlate ad una valuta alternativa e le ore sono spendibili al pari di una qualisasi valuta per l’acquisto di beni e servizi. Vantaggi per i cittadini: risparmio, scambio di conoscenze e competenze, senso di scopo (sentirsi abilitati /capacitati) Vantaggi per l'amministrazione locale: inclusione sociale ad es. di disoccupati e anziani Esempi: Oggi ci sono banche del tempo attive in 26 paesi. Ce ne sono 250 attive nel Regno Unito e oltre 276 negli Stati Uniti. Recentemente il Comune di Messina ha attivato un partenariato con la piattaforma internazionale Time Republik nello sforzo di integrare il principio della banca del tempo con la partecipazione dei cittadini / volontariato civico.

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Istruzione /Formazione peer­to­peer

Concetti/ Parole chiave: condivisione di saperi, skill sharing Descrizione: corsi online o offline offerti da pari a pari su ogni argomento immaginabile. I corsi possono essere gratuiti oppure a pagamento e il livello di formalità può andare dalle competenze di tipo professionale alle conversazioni per imparare una lingua. Vantaggi per i cittadini: acquisire nuove conoscenze e competenze Vantaggi per l’amministrazione pubblica: inclusione sociale, capitale umano Esempi: Skillshare è una delle principali piattaforme che connettono discenti e docenti di tutto il mondo attraverso i corsi on line. Lo scopo della piattaforma è fornire ai cittadini le competenze chiave per il XXI secolo e reinventare l’istruzione in modo che sia accessibile a una parte sempre più grande della popolazione mondiale.

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Open data

Concetti/ Parole chiave: ­ Descrizione: Gli open data (“dati aperti” cioè pubblici, accessibili a tutti) sono spesso visti come uno strumento per accrescere la trasparenza e la rendicontazione ai cittadini da parte delle amministrazioni. Possono essere anche una leva per l’innovazione nei servizi pubblici, ad esempio aiutando a sviluppare applicazioni per incentivare la partecipazione attiva e creare servizi più user­friendly, sfruttando le informazioni esistenti. Le strategie legate agli open data dipendono fortemente da fattori tecnici perciò è importante far sì che formati e meccanismi di accesso siano in linea con le aspettative. Vantaggi per i cittadini: capacità di influire sulle politiche pubbliche, progettazione autonoma di soluzioni, opportunità di business Vantaggi per l'amministrazione locale: credibilità, trasparenza, rendicontazione/responsabilità, fiducia nell’autorità pubblica, cooperazione nei servizi strategici, maggiore efficienza Esempio: Più di 5000 sviluppatori si sono registrati a London Transport Open Data, che consiste di 30 sorgenti dati e API (interfacce di programmazione) focalizzate sull’abilitare la fornitura di applicazioni, strumenti e servizi di alta qualità connessi al viaggiare. Gli sviluppatori hanno creato centinaia di applicazioni che raggiungono milioni di utenti attivi. In Italia è particolarmente importante e apprezzato il lavoro di Openpolis. In particolare può essere citato il progetto OpenCoesione, un portale sull'attuazione dei progetti finanziati dalle politiche di coesione in Italia. Sono navigabili dati su risorse assegnate e spese, localizzazioni, ambiti tematici, soggetti programmatori e attuatori, tempi di realizzazione e pagamenti dei singoli progetti. Tutti possono così valutare come le risorse vengono utilizzate rispetto ai bisogni dei territori.

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Democrazia partecipata, bilancio partecipato, Gestione partecipata dai cittadini nel bene pubblico

Concetti/ Parole chiave: cittadinanza attiva, governance orizzontale Descrizione: La partecipazione dei cittadini può assumere diverse forme, da un incontro aperto presso l’amministrazione comunale fino a forme di coinvolgimento più profondo in, ad esempio, processi di democrazia deliberativa. Idealmente dovrebbe avvicinare i cittadini ai processi decisionali da cui dipende il governo dell’area in cui risiedono. I cittadini possono essere consultati al momento di definire strategie e obiettivi e una parte rilevante del processo decisionale ­ specialmente quello che li riguarda direttamente ­ dovrebbe essere lasciato alla comunità. In alcuni casi la partecipazione dei cittadini può riguardare le scelte su come spendere il denaro pubblico, in altri la gestione dei beni comuni e potenzialmente può fruttare benefici quali detrazioni fiscali oppure crediti in una valuta alternativa spendibile localmente. Vantaggi per i cittadini: acquisire potere di azione, diritti democratici, fiducia, costruire politiche di maggiore rilevanza e impatto. Vantaggi per l’amministrazione locale: azione abilitante, democrazia, fiducia, fare di più con meno Esempi: Il bilancio partecipato è praticato attualmente a Parigi e renderà disponibili 20 milioni di euro da impiegare quest’anno (426 milioni di euro ­ pari al 5% del budget d’investimento della città ­ verranno destinati in modo partecipativo entro il 2020). Territoires Hautement Citoyens e Parlement et Citoyen guidati da Démocratie Ouverte permettono ai cittadini francesi di interagire direttamente con i policy makers e influenzare le loro decisioni. La città di Bologna ha recentemente pubblicato un regolamento finalizzato a coinvolgere i cittadini nel governo dei beni comuni.

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Crowdfunding

Concetti/ Parole chiave: Crowd equity. Descrizione: Il crowdfunding è un’opportunità di finanziamento, attuata attraverso piattaforme online dedicate, in cui privati cittadini oppure organizzazioni possono raccogliere somme di denaro da un gran numero di persone, consentendo l’accesso ai capitali a chi diversamente non potrebbe ottenere prestiti o capitale di investimento. Per raccogliere denaro per un progetto di solito viene lanciata una campagna con un obiettivo stabilito (durata e obiettivo massimo/minimo variano tra i diversi siti). Se l’obiettivo è raggiunto, il titolare del progetto riceve la somma dal sito di crowdfunding che ha fatto da intermediario e che di norma trattiene una piccola percentuale come commissione. In alcuni casi si può chiedere un finanziamento “flessibile”, che vuol dire che anche se l’obiettivo non viene raggiunto la somma raccolta viene versata a chi ha lanciato la campagna. La campagna può essere equity­based o rewards­based: nella prima viene offerta una piccola partecipazione societaria, nella seconda una ricompensa in base all’entità del contributo (ad es. una copia di un libro, gadgets ecc.). L’applicazione del crowdfunding si è diffusa fino a includere lo sviluppo locale e i progetti non profit, in una pratica detta “crowdfunding civico”. A volte le amministrazioni locali intervengono in partenariato con i siti di crowdfunding per sponsorizzare i progetti di particolare interesse pubblico (cfr. esempi) e, ad esempio, concedere un finanziamento aggiuntivo se il progetto raggiunge una somma prestabilita. Questo consentirebbe all’amministrazione pubblica di verificare quanto interesse c’è per un progetto prima di stanziare dei fondi. Vantaggi per i cittadini: accesso ai capitali, imprenditorialità, autorealizzazione, promozione della creatività. Vantaggi per l'amministrazione locale: possibilità di finanziare in parte progetti per lo sviluppo locale, finanziamento innovativo da altre fonti, verifica dell’interesse sociale per gli investimenti. Esempi: A Bologna l’iniziativa di crowdfunding civico Un passo per San Luca ha raccolto più di 300.000 euro a tutela dei portici bolognesi.

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Prestito tra privati

Concetti/ Parole chiave: prestito tra pari Descrizione: E’ un sistema con cui il denaro può essere dato e preso in prestito tra privati cittadini, bypassando le istituzioni tradizionali della finanza come le banche. Solitamente il prestito è rivolto ad un privato cittadino più che ad un’azienda. Chi presta può scegliere a chi prestare e questo mitiga tanto il rischio individuale che il prestito possa non essere restituito, quanto il rischio totale, diversificando l’investimento tra diversi beneficiari. Vantaggi per i cittadini: accesso ai capitali, opportunità di business, autorealizzazione, inclusione sociale Vantaggi per l'amministrazione locale: sviluppo economico locale Esempi: Lending Club è la più grande piattaforma di prestiti peer­to­peer al mondo, ad oggi ha erogato un totale di oltre 4 miliardi di dollari in prestiti da persona a persona

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Monete /Valute complementari locali

Concetti/ Parole chiave: moneta di comunità, moneta locale, criptomoneta, moneta complementare, moneta di transizione Descrizione: Normalmente una valuta locale è fatta per essere utilizzata nelle transazioni che avvengono entro un’area limitata, in modo da favorire l’economia locale. In linea di principio le valute locali possono aiutare le comunità a utilizzare le risorse produttive esistenti aumentando il potere di acquisto e la domanda di beni e servizi a livello locale. Questo tipo di moneta va messa in circolazione con attenzione, in modo che rispecchi il valore reale immesso nell’economia locale. Per esempio, può essere erogata a commercianti che acconsentono ad accettare pagamenti nella stessa moneta, ai cittadini che si impegnano per i beni comuni, ecc. Viceversa, l’amministrazione pubblica locale può accettarla come mezzo di pagamento delle tasse locali. La moneta locale può essere stampata anche dalla stessa amministrazione pubblica e distribuita ai propri dipendenti in modo da sostenere gli esercizi che la accettano. Vantaggi per i cittadini: senso di comunità, interazione sociale, risparmio Vantaggi per l'amministrazione locale: sviluppo dell’economia locale, opportunità di introiti, branding / sviluppo del brand territoriale, crescita dell’economia locale, riduzione delle emissioni, riduzione dei rifiuti. Esempi: il Bristol Pound, la principale valuta complementare del Regno Unito creata a Bristol, sta diventando talmente importante che oggi il sindaco di Bristol riceve le sue 51mila sterline di stipendio interamente in Bristol Pounds.

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APPENDICE 1 ­ Il Workshop

NOTA: Inizialmente abbiamo progettato questo workshop per la presentazione del Collaborative Territories Toolkit a Bologna (il 23 ottobre 2014). Questo workshop è stato progettato per un pubblico illimitato interessato allo sviluppo del ruolo delle amministrazioni pubbliche nella promozione dello sviluppo e l'innovazione. Nel corso del workshop, attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini, gruppi indipendenti hanno studiato come la pubblica amministrazione può sfruttare la forza degli scenari collaborativi già esistenti per raggiungere obiettivi specifici in ambito locale, regionale o nazionale. Questo workshop è stato originariamente progettato per raccogliere i feedback dei soggetti interessati per garantire che il Collaborative Territories Toolkit sia progettato con loro e per loro, per essere utile e semplice da usare. Queste sono le due domande chiave a cui abbiamo cercato di rispondere durante il workshop:

QUALI SONO GLI ASPETTI CHIAVE DELLO SVILUPPO TERRITORIALE CHE INTERESSANO ALLE PERSONE (mappati con i tipi di stakeholder, area di interesse)?

MAPPARE LE SFIDE USANDO LE CARD DEGLI SCENARI: FUNZIONA?

Ripartizione delle sessioni del workshop Questo formato di workshop è progettato per introdurre il Collaborative Development Toolkit ad un pubblico generale e ­ nonostante potrebbe essere usato come un primo passo dei processi di adozione ­ non è del tutto pensato per essere parte di un "vero" processo di adozione.

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Sessione Durata Note

Presentazione iniziale del progetto Sheritories CTT

30 minuti Presentazione introduttiva : 5

­ Storytelling ­ Qualche informazione in più riguardo

l’Economia Collaborativa ­ Il Progetto Sharitories

Scegliere N 6

leader dei gruppi 10 minuti Identificare i leader dei gruppi: si ottengono

risultati migliori se membri dell’amministrazione locale o decisori pubblici sono presenti al workshop e possono guidare i tavoli.

Attribuire un “focus” ad ogni tavolo

15 minuti Ogni tavolo si occuperà di una macro area di interesse riguardo lo sviluppo pubblico di un territorio assegnato. I contesti possono essere vari: idealmente potrebbero essere determinati dall’ambito di azione stesso dell’ufficio relativo.

Identificare le maggiori sfide per lo Sviluppo Locale relative al “focus” scelto.

20 minuti Per il focus assegnato, ogni tavolo identificherà da quattro a sei sfide. Le sfide possono includere ostacoli da superare (ad esempio un budget ridotto), opportunità da creare (ad esempio attrarre investimenti privati), obiettivi generali (ad esempio la riduzione dell’inquinamento e dei rifiuti).

Conoscere gli Scenari Collaborativi

10/15 minuti Scegliere gli esperti: dieci targhette colorate da “Esperto” sono a disposizione del gruppo. Ogni persona deve diventare esperta di uno (grande) o più (meglio se piccoli) Temi Collaborativi (ad esempio A­ Mobilità condivisa) . Ovviamente è perfetto se qualcuno già E’ esperto nei campi assegnati. In questo caso indosserà la relativa targhetta da esperto. Si dovrebbero avere 10/15 minuti a disposizione per guardare le descrizioni e capire gli scenari. Idealmente anche un po’ più tempo.

5 Disponibile in Italiano 6 N= numero dei tavoli

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Co­creazione 25 minuti Co­Creazione sulla Tabella: Il gruppo progetta una tabella costituita da più linee / righe, ogni riga è dedicata a una sfida. A turno o tutti insieme i partecipanti metteranno i badge scenario rilevanti dove pensano che la sfida relativa possa essere affrontata grazie all'adozione di tale specifico scenario collaborativo. I partecipanti devono poi avere il tempo di spiegare i perché dietro le loro scelte. Si consiglia alle persone di posizionare i cartellini tutti insieme e poi fare le spiegazioni nel cerchio. Vedere la figura.

Identificare i Tre Scenari Collaborativi più significativi

15 minuti Il gruppo deve identificare i Tre Scenari Collaborativi più significativi che dovrebbero essere le priorità nella realizzazione dei progetti.

Conclusione 20 minuti Per ogni priorità il gruppo deve identificare i tre maggiori fattori bloccanti che devono essere eliminati per tentare l’eventuale sperimentazione dello scenario.

Materiali Essenziali per il Workshop: ­ Penne / Matite (ca 5 per ogni tavolo) ­ Pennarello (1 per ogni tavolo) ­ Un foglio A2 per creare la tabella (1 per ogni tavolo) ­ Post­it

Da stampare:

­ I Badge degli Scenari Collaborativi: si raccomanda di avere almeno 4 fogli completi (già tagliati).

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­ Una copia dell’Opuscolo Descrittivo dgli Scenari Collaborativi per ogni tavolo (si suggerisce di fascicolarlo per permettere ai partecipanti di separare ogni gruppo, ad esempio A­ Mobilità Condivisa)

­ Una copia delle targhette da “esperto” per ogni tavolo (si consiglia di plastificarli). Figure ed immagini esplicative

Come creare e usare una tabella per la definizione delle strategie: ogni riga è destinata ad una sfida, i

partecipanti usano qundi i badge per sottolineare le sinergie positive tra l’adozione di uno scenario e una particolare sfida.

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Una foto di una tabella per la definizione delle strategie

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CREDITS Person designed by Jens Tärning from the thenounproject.com Bicycler designed by Brad Cain from the thenounproject.com Coworking designed by Marco Svara from the thenounproject.com Citizen Empowerment Through Open Data designed by Martín Álvarez Espinar from the thenounproject.com Hand designed by Stephen Borengasser from the thenounproject.com Farmer designed by Luis Prado from the thenounproject.com Group designed by Parmelyn from the thenounproject.com Basket designed by Oli Milne from the thenounproject.com 3d­Printer designed by Gonzalo Zaragoza from the thenounproject.com Refresh designed by Naomi Atkinson from the thenounproject.com Gift designed by Stefan Parnarov from the thenounproject.com Tools designed by Dmitry Baranovskiy from the thenounproject.com Clothes designed by Daniel Hanly from the thenounproject.com Crowdfunding designed by Leonardo Dri from the thenounproject.com Money Transfer designed by Cryssac Franson Aldo.E from the thenounproject.com Bank designed by iconsmind.com from the thenounproject.com Family designed by Yi Chen from the thenounproject.com Scooter designed by Wilson Joseph from the thenounproject.com Home Exchange designed by Arthur Shlain from the thenounproject.com Nature Enthusiast designed by Allyson Czechowicz from the thenounproject.com Dinner designed by Kristin McPeak from the thenounproject.com Hands designed by Marco Galtarossa from the thenounproject.com