12
1 Una Proposta da Tenere nella Dovuta Considerazione AUTODETERMINAZIONE - SELBSTBESTIMMUNG Bisogna dare un segnale di svolta e di cambiamento per recuperare e salvaguardare quel poco che è rimasto della Nostra Identità Tirolese, la Vera e Primaria Ragione Sociale, su cui si basa la Nostra Autonomia Speciale E’ dalla Coscienza della NOSTRA IDENTITA’ che devono derivare la linea politica del PATT e la sua Azione di Governo, per concretizzare i dettami dello STATUTO e dei SUOI PRINCIPI FONDANTI. Nella Nostra Tesi, appoggiata e condivisa da un Centinaio di Tesserati rappresentativi di tutto il Territorio Provinciale e di Tutte le Categorie Socio-Economiche, abbiamo voluto mettere a confronto

Autodeterminazione – Selbstbestimmung

Embed Size (px)

Citation preview

1

Una Proposta da Tenere nella Dovuta Considerazione

AUTODETERMINAZIONE - SELBSTBESTIMMUNG

Bisogna dare un segnale di svolta e di cambiamento per

recuperare e salvaguardare quel poco che è rimasto della Nostra

Identità Tirolese, la Vera e Primaria Ragione Sociale, su cui si basa

la Nostra Autonomia Speciale

E’ dalla Coscienza della NOSTRA IDENTITA’ che devono derivare la

linea politica del PATT e la sua Azione di Governo, per concretizzare i

dettami dello STATUTO e dei SUOI PRINCIPI FONDANTI.

Nella Nostra Tesi, appoggiata e condivisa da un Centinaio di

Tesserati rappresentativi di tutto il Territorio Provinciale e di Tutte le

Categorie Socio-Economiche, abbiamo voluto mettere a confronto

2

questi principi con la realtà dei fatti: ne deriva chiaramente che lo

Statuto del Partito è stato quasi Totalmente disatteso.

Suggerisco all’attuale Segretario, al Governatore e a Tutti Voi, di

leggere questi Principi, e vi renderete conto che il Partito è una cosa;

quello che stiamo portando avanti, è tutt’altro……

Capisco l’importanza della stabilità, l’essere “partito di governo” e

non di opposizione; Capisco il voler “parlare a chi sta fuori dal

partito”; capisco la ricerca dell’equilibrio e la paura delle spaccature;

Ma per far questo non si può diventare la nuova Democrazia

Cristiana, non si possono cancellare le proprie radici e svendere la

propria Anima, solo per mantenere le “careghe” o per cercare di

conquistare un elettorato che non è, e non sarà mai in grado di

condividere i nostri ideali. Cosi si finisce per tradire la propria

base politica e sociale, perdendola questa strada.

Sembra quasi, anzi senza quasi, che il PATT abbia smarrito la Strada.

Sembra quasi, anzi senza quasi, che il sottoscritto e chi come me

crede nell’IDENTITA’ TIROLESE sia un “Peso”, che le mie parole, che

a differenza dei…. “letterati”…. LEGGO, diano “Fastidio”……. Solo

perché parlo apertamente di TIROLO, e nel TIROLO vedo il Nostro

Futuro ??? O magari è proprio questo che si vuole, invitare i Veri

Autonomisti ad andarsene, per lasciare libero spazio, NON SOLO ai

“rampanti” del Nuovo Autonomismo, che da bravi opportunisti

plaudono al vincitore di turno…… ma anche ai “Vecchi Marpioni”,

3

che a risultato acquisito, rivendicano la classica “carega alla

democristiana!!!

Questo dice in sintesi la “TESI / NON TESI” del Segretario uscente,

che esalta ed autoincensa il Suo percorso ed i risultati sin qui ottenuti,

ma che NON ha nulla di programmatico……

Ma come, dopo Quattro Anni, un’eternità dal punto di vista politico, si

viene qui, ci si ripropone alla Guida del PATT e non si propone

Nulla??? Come può il segretario uscente dire che questo che stiamo

preparando NON E’ UN CONGRESSO POLITICO, solo perché non ci

sono Elezioni in vista? Pensa che i tesserati siano cosi ingenui e

sprovveduti?

Questo Congresso ci condurrà dritti, dritti alle Elezioni Provinciali del

2018, alla fase preparatoria, alla campagna elettorale, alla scelta delle

alleanze e delle strategie: e Noi vogliamo che il PATT arrivi a quel

momento fatidico da PARTITO AUTONOMISTA, con Idee, Linee

Politiche, Programmi, Proposte AUTONOME ED AUTONOMISTE, e

NON che si presenti all’elettorato come una fotocopia sbiadita del PD o

dell’UPT.

Penso e Credo, che su questo un piccolo esame di coscienza vada

fatto, e quindi, Penso e Credo, che anche la Nostra Voce, e le Nostre

Proposte vadano tenute in debita considerazione e seriamente

valutate!!!

4

E’ proprio in questo momento cosi delicato che dobbiamo essere

coscienti della Nostra IDENTITA’, del Nostro “ESSERE TIROLESI e

MITTELEUROPEI” anziché ITALIANI.

Non dobbiamo avere timore di affermarlo SEMPRE, a Trento e a

Innsbruck, ma soprattutto a Roma !!!

Invece stiamo svendendo le Nostre risorse, i Nostri gettiti fiscali, il

Nostro “Oro Bianco”, le nostre reali competenze, che vengono usate

per foraggiare e contribuire al “bene del NOSTRO Paese??” Sarà il

Tuo…… o il Vostro questo Bel Paese !!!

Per il sottoscritto, sia ben chiaro, lo è solo sulla Carta d’Identità.

Questo Stato dove regnano sovrane la Corruzione, le Mafie, il

Malaffare, non ha Nulla da Insegnare al Nostro Popolo, e per

questo un Vero Autonomista Non dovrebbe sentire questo Paese,

come “Suo”.

Vorrei risposte sulle promesse, sui ricatti, sui contenuti, sulle cose NON

dette di quel famigerato “Patto di Garanzia” siglato a Roma nell’Ottobre

del 2014 dai Governatori Rossi e Kompatscher, con il quale abbiamo

rinunciato a ben SEI MILIARDI e TRECENTO MILIONI di EURO basati

su Ricorsi contro i Decreti del Governo Monti. Eclatanti infine gli

impegni presi per continuare a buttare milioni e milioni “dei nostri Euro”

nel buco nero del debito pubblico italiano. Con queste firme non

abbiamo perso solo il “vile denaro” ma abbiamo RINUNCIATO DI

FATTO alla NOSTRA AUTONOMIA !!!

5

Non parliamo poi dello “strabismo” congenito che attanaglia la

Nostra Cooperazione; dovrebbe guardare a Nord, la storia lo dice,

per consolidare e favorire il “Sistema Euregio”, ma attirata dalle

“Sirene, ma soprattutto dalle Careghe Levantine” si svende al

Credito Cooperativo Italiano. Questo scriteriato ed anti

autonomista modo di agire, alimenta di fatto, quella divisione

psicologica che alza sempre di più il “muro identitario” del Confine di

Salorno. Ricordo che le Casse Rurali Sudtirolesi sono rimaste fedeli

alla Loro Raiffeisen.

Da Noi, saranno i burocrati della cooperazione nazionale a dirci che

all’interno del nostro sistema ci sono ben 300 esuberi……

Ed invece avanti con il Fidarci delle promesse di Renzi, disattese anche

pochi giorni fa con la nomina di Enrico Costa a Ministro agli Affari

Regionali, addirittura un figlio d’arte.

Di suo padre Raffaele, quando fu nominato allo stesso incarico, un

certo Luis Durnwalder diceva che era come “mettere una capra a

far la guardia all’orto”. Una decina di anni fa il neoministro aveva

presentato un disegno di legge dal titolo abbastanza significativo

“"Soppressione dello status giuridico di Regione a Statuto Speciale e di

Provincia Autonoma".

E noi continuiamo ad essere tranquilli?? A STARE SERENI ?? A

credere che la nostra autonomia sia BLINDATA ??

6

Il Nostro Futuro può essere solo nell’ Euroregione Tirolo.

Il Nostro Statuto lo dice chiaramente: “Il PATT ribadisce la propria

vocazione europeista e il proprio impegno a collaborare con Bolzano ed

Innsbruck per la realizzazione del progetto politico della Euroregione

Trentino Tirolese, nella prospettiva POLITICO-ISTITUZIONALE, nel

quadro dell’evoluzione dell’Europa delle Regioni e dei Territori.”

Per dar seguito al nostro Statuto, dobbiamo avere la volontà politica di

costruire il Futuro dell’EUROREGIONE TIROLO, che deve essere

“ISTITUZIONALIZZATA” e ritornare ad essere la NOSTRA CASA e

Non un invisibile Fantasma di Carta.

Per fare ciò è indispensabile cominciare a pensare concretamente ad

un Referendum basato sulla Convenzione Internazionale sui diritti

economici, sociali e culturali, che nell’articolo 1 definisce il Diritto

all’Autodeterminazione di Un Popolo…….Convenzione ratificata

dall’Italia con legge Nr. 881 del 1977.

Inserire nello Statuto del PATT il riferimento al Diritto Internazionale

all’Autodeterminazione, non è un’ “Eresia”. Ricordo che questo

principio è contemplato anche nello Statuto della SVP. Qualcuno ha

obbiettato che la SVP, specialmente nella sua componente

giovanile, non lo ritiene fondamentale, perche l’Autonomia che

abbiamo “è la migliore al mondo” ??? ma vorrei far notare che la

SVP attualmente raccoglie in Sudtirolo meno del 50% dei consensi

7

elettorali, con 17 Consiglieri Provinciali su 35, e che questa

percentuale è in costante calo a favore di movimenti di matrice più

spiccatamente identitaria.

Anche per questo si guarda bene dall’eliminare l’aggancio a quel

principio basilare che si rifà all’Autodeterminazione o

Selbstbestimmung. Poiché la SVP sa benissimo che quando

l’acqua arriverà alla gola, e non manca molto, avrà un qualcosa di

concreto a cui potersi appellare.

E noi??? Quando Roma cancellerà la Nostra Autonomia, perché non

ne vedrà più i presupposti, come fra un po’ ricomincerà a dire il neo

Ministro Costa, a cosa ci attaccheremo??? al TRAM????

Parlare di Autodeterminazione non deve incutere Paura.

Parlare di Autodeterminazione Non è proclamare Slogan, Non è fare

Demagogia, non è rincorrere Chimere: l’Autodeterminazione è un

principio di Libertà riconosciuto a livello Internazionale; è IL principio

fondamentale per Blindare la Nostra Autonomia, NON ad un vago

Territorio posto nel Cuore delle Alpi, ma alla Nostra Identità Tirolese.

E sopra tutto è indispensabile per poter eventualmente scegliere

un Domani, cosa vogliamo essere.

Appunto per questo, la Consulta per il Terzo Statuto di Autonomia

dovrebbe essere UNA SOLA, ed a livello Regionale. E sarebbe cosa

buona, ma soprattutto Utile da fare, assieme agli amici Sudtirolesi,

8

quella di inserire il principio dell’Autodeterminazione all’interno del

Nuovo Statuto, per dare la possibilità al Popolo Tirolese, in extrema

ratio, di potersi esprimere legalmente.

Anche sulla questione Doppia Cittadinanza dobbiamo farci sentire,

poiché lo dicono la Storia e le stesse Radici Identitarie Comuni, a

Trento, a Bolzano ed Innsbruck!!!

C’è però, un altro argomento che vorrei focalizzare,

complementare a quello appena esposto.

La paventata Adunata A.N.A che si vuol tenere a Trento nel 2018 voluta

dai Vertici Trentini dell’associazione Alpini e sostenuta anche dalla

Giunta Provinciale, cozza fortemente contro i contenuti Unitari della

Euroregione Tirolese.

A tal proposito, in una petizione consegnata in questi giorni al

Landeshauptmann del Nord Tirolo Gunther Platter e al Governatore

della Provincia di Trento, le associazioni tradizionali nord tirolesi

chiedono con forza a Ugo Rossi, in qualità di presidente di turno

dell’Euregio Tirolo, di non permettere che Trento nel 2018 sia sede

di questa manifestazione.

Questo il Testo….

“Dopo Bolzano nel 2012 , ora tocca a Trento lo stesso destino, di

candidarsi nel 2018 per l’Adunata degli Alpini. Probabilmente non a

caso, 100 anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e la

9

“liberazione “ del Trentino i cui abitanti combatterono fedelmente

per l’Austria-Ungheria.

L’associazione dei Tiroler Schützen, assieme a tutte le associazioni

del Tirolo, non accettano la progettata Adunata degli Alpini a Trento

nel 2018.

Di comune accordo chiedono a Ugo Rossi, da poco presidente

dell’Euroregione Tirolese, di NON confermare il luogo e la data di

quest’adunata.

Un raduno simile, nel quale viene portata la Bandiera di Guerra

Italiana, proprio nell’Euroregione Tirolese ed in una Città che per

quasi 600 anni è stata Austriaca, viene considerato un vero

affronto. In ogni caso, conclude la petizione, non sarà

assolutamente una Festa di Pace e sicuramente non

contribuirà alla Pacifica Convivenza.”

I firmatari rappresentano circa 50.000 persone, senza considerarne

l’indotto. Oltre ai tre LKdt. e ai Presidenti delle Federazioni di Bande,

Cori, Associazioni Folcloristiche e Tradizionali Tirolesi, ci sono anche

l’Unione Ufficiali dell’Esercito Austriaco, con il colonnello Willi

Tilg, e l’Unione Sottufficiali dell’Esercito Austriaco, con il

maresciallo Erich Stor. Direi numeri e nomi, molto ma molto

importanti, e che vanno tenuti in debita considerazione !!!

10

Quindi un Convinto NOOO all’Adunata ANA che si vorrebbe tenere

a Trento nel 2018. Sia ben chiaro, nulla contro gli Alpini, intesi

come base che opera nel sociale e nel volontariato. Proprio quella

base dovrebbe fare aprire gli occhi ai Vertici, per far si che

l’Adunata venga spostata ad altra data….

Resta il fatto che, per Noi Autonomisti, accettare l’Adunata nel 2018 a

Trento, è e rimane un Gravissimo Errore Politico. Il PATT deve

chiedere che venga rivista la posizione del Governo Provinciale,

ufficialmente espressa, ahimè, dal Nostro Presidente Ugo Rossi.

Ma non voglio che la mia posizione venga recepita solo come una

Critica a Tutto Campo. Nella Nostra Tesi Parliamo di

TERRITORIALITA’;

Parliamo di Ospedali e della loro organizzazione che non deve

prevedere chiusure e tagli indiscriminati;

Parliamo di Sistema Scolastico, di scuole elementari che devono

rimanere anche nei più piccoli centri abitati, per consentire ai

bambini di andare a scuola A PIEDI, da soli, nel loro Paese…. che

così è, e resta LORO;

Parliamo di Municipalità, di Fusioni fatte con il Ricatto e con

l’Inganno, di Comunità di Valle che come riformate non servono a

niente, di Gestioni Associate da rivedere, di una riforma “Daldoss”

fatta con uno stile da “ventennio”; di Un’Autonomia devastata da

11

linee Programmatiche Centraliste, succubi del PD che non

dovrebbero, e non devono essere le Nostre.

Vi invito a leggerla per intero, tante sono le tematiche

affrontate e sviluppate in maniera propositiva e più

approfondita di quanto sia stato possibile fare qui questa sera.

Concludo, dicendo che Noi non vogliamo spaccare il Partito, anzi…. La

Nostra parola d’ordine è UNITA’ e piena Fiducia al Presidente Ugo

Rossi, che però non può essere lasciato Solo alla guida della

Provincia, ma deve essere accompagnato da tutto il PATT. E questo è

possibile solo se diventiamo un MOVIMENTO di raccolta, che ad ogni

livello, tenga conto di Tutte le Sue Componenti; compresa quella

che cerchiamo di rappresentare.

Noi non dobbiamo aver Paura di Autogovernarci, lo abbiamo fatto per

secoli. La Nostra Autonomia Non deve fermarsi, Non deve implodere

su se stessa, Non deve essere remissiva alle volontà “Romane”.

La nostra candidatura sta a significare la volontà costruttiva e

propositiva, per un Partito che non deve essere Statico ed

Imbalsamato, ma che deve evolvere pur rimanendo saldamente

ancorato alle proprie RADICI ed alla propria IDENTITA’.

Un Partito che non ha bisogno di “Dinosauri della Politica” ma di

Volti Nuovi, di Donne e di Uomini, di Giovani come Nicola

Casagranda “Scoz” che provengono dal Mondo Reale; Idealisti e

12

Concreti che sappiano tenere saldo il timone della Nostra

Autonomia, per guidare la Nostra Terra, la Nostra Heimat alla sua

meta finale………..

la Libera Regione Europea del TIROLO !!!