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Museo in maschera

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Carnevale è la festa più colorata dell’anno e come per ogni festa tipica, ogni regione italiana ha le sue tradizioni. In Italia esiste una vasta gamma di preparati casalinghi e artigianali che accompagnano le sfilate di carri e di maschere nei giorni che precedono il Mercoledì delle Ceneri, con una diversificazione secondo i luoghi dei dolci tipici e dei nomi a loro attribuiti.

I dolci di Carnevale

le chiacchiere / il berlingozzo / le castagnole / la frìtola / la cicerchiata / la pignolata palermitana / le origliette / le rosacatarre

Sono il dolce principe del Carnevale, realizzato con ingredienti semplici quali farina, uova e zucchero e poi aromatizzato con buccia di limone e liquore. L’impasto viene poi steso in una sfoglia sottile e ritagliato in piccole striscioline rettangolari. Le chiacchiere vengono fritte e poi cosparse di zucchero a velo e vengono servite solitamente con il sanguinaccio (crema dolce a base di cioccolato fondente). Vengono chiamate con nomi diversi a seconda delle regioni di provenienza: bugie in Toscana, frappe a Roma, galani a Venezia e lasagne in Romagna.

Le chiacchiere

chiacchiere

É un dolce al forno tipico toscano, dalla classica forma a ciambella. Il suo nome sembra derivare dal “berlingaccio”, termine che indicava il giovedì grasso e una maschera in uso e costume quattrocenteschi. A sua volta “berlingaccio” deriva dal tedesco bretling (tavola). Il verbo berlingare voleva dire divertirsi e spassarsela a tavola: citato da poeti cinquecenteschi, sembra fosse in uso anche alla corte di Cosimo I a Firenze.

Il berlingozzo

berlingozzo

Fanno parte della tradizione culinaria ligure, emiliana-romagnola, marchigiana, laziale, umbra e veneta. Impastati gli ingredienti principali (uova, zucchero, farina e burro) si formano delle palline che vengono poi fritte in olio bollente. La ricetta è sicuramente molto antica: è stato infatti ritrovato nell’Archivio di Stato di Viterbo un volume manoscritto del Settecento in cui sono descritte ben quattro ricette.

Le castagnole

castagnole

É il dolce tipico del Carnevale di Venezia e, con alcune varianti, di tutto il Veneto, del Friuli-Venezia Giulia e dell’Istria. Per tradizione le frìtole si preparano durante il periodo del Natale e del Carnevale. Le frìtole veneziane tradizionali sono preparate con una pastella di farina, uova, latte e zucchero, uvetta sultanina, pinoli, fritte e servite con una spolverata di zucchero semolato. In una commedia scritta per il Carnevale del 1755 da Carlo Goldoni, intitolata “Il Campiello”, la protagonista Orsola è proprio una frittolera.

La frìtola

frìtola

É un dolce tipico dell’Abruzzo, delle Marche e del Molise. È simile agli struffoli napoletani, a differenza dei quali, però, non è considerato un dolce natalizio. In Abruzzo e nelle Marche è anzi spesso legato alla ricorrenza del Carnevale.Con tutta probabilità il nome di cicerchiata ha origine medievale e deriverebbe dalla cicerchia (Lathyrus sativus), un legume simile al pisello (Pisum sativum) e al cece (Cicer arietinum), molto diffuso all’epoca nella zona umbro-marchigiana e anche in Italia meridionale. Il significato di “cicerchiata” sarebbe dunque quello di “mucchio di cicerchie”.

La cicerchiata

cicerchiata

Anche detta “pignoccata” è un dolce carnevalesco tipico della Sicilia. É ricoperto di miele e zuccherini colorati ed esiste anche una versione messinese ricoperta di glassa bianca al limone al cioccolato e dall’odore di essenza di cedro (o bergamotto) e cioccolato vanigliato.

La pignolata palermitana

pignolata

Dolce tipico sardo prodotto in particolare nel periodo di Carnevale. Questo dolce può avere varie forme e nomi diversi da zona a zona della Sardegna, ma gli ingredienti sono sempre gli stessi. Le chiacchere per esempio hanno gli stessi ingredienti, ma a differenza delle origliette non vanno bagnate nel miele ma semplicemente fritte e cosparse di zucchero a velo, con la classica forma di rettangolo o rombo. Nella zona di Nuoro vengono chiamate orulettas e hanno una forma di treccia chiusa in un cerchio e vengono solo fritte come le chiacchere e ricoperte di zucchero a velo.

Le origliette

origliette

Le rosacatarre o rosachitarre sono dolci tipici molisani, preparati per Carnevale insieme ai caragnoli.Il nome deriva dalla forma: si tratta infatti di strisce di pasta a base di farina, uova e olio vengono avvolte su se stesse a imitare i petali della rosa, quindi vengono fritte e intinte nel miele bollito o in una mescola di miele e acqua, per un sapore meno zuccherato.

Le rosacatarre

rosacatarre