Tipologie testuali

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Guida alla scrittura di testi.

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  • 1. Checosailtesto? IL TESTO UN MESSAGGIO LINGUISTICO DI SENSO COMPIUTO, INSERITO IN UNA PRECISA SITUAZIONE COMUNICATIVA Un testo un messaggio linguistico qualsiasi, che pu essere verbale, orale o scritto,oppure costituito da segni acustici, visivi, gestuali, Un messaggio linguistico per deve possedere alcuni requisiti indispensabili per essere un testo, cio : 1- Deve essere coerente: i suoi contenuti devono collegarsi tra loro in modo logico a formare il significato globale del testo. La coerenza di un testo data dai legami logici che collegano il testo 2- Deve essere coeso: cio percorso da legami formali che uniscano le sue parti facendo del messaggio un tutto unico, come i fili di lana opportunamente intrecciati formano un unico oggetto, ad esempio un maglione. Tali legami sono: le concordanze (articolo/nome, nome/ predicato, nome aggettivo ecc.), i pronomi, le ripetizioni o le sostituzioni ( sinonimi, iponimi, iperonimi, perifrasi)le ellissi , i connettivi, la punteggiatura. 3- Deve essere inserito in una situazione comunicativa precisa: cio in un contesto che fornisce informazioni essenziali per la produzione e la comprensione del messaggio: chi parla o scrive? A chi diretto il messaggio? Qual largomento del messaggio? Quale scopo ha il messaggio? ecc.

2. Letipologietestualieiloroscopi Possiamo dividere gli infiniti testi possibili in cinque grandi categorie o tipi, ciascuno dei quali ha caratteristiche che lo distinguono dagli altri: 1-Testi narrativi : raccontano una storia reale o fantastica , mettono in scena dei personaggi scopo: narrare una storia facendo appello alla fantasia del lettore/ascoltatore che mentre legge vede con gli occhi della mente i personaggi , i luoghi, gli avvenimenti, insomma diventa il regista di una storia che viene proiettata solo nella sua mente 2-Testi descrittivi : descrivono le caratteristiche di luoghi, oggetti, animali, persone scopo: descrivere qualit fisiche o psicologiche che il lettore visualizza mentalmente 3-Testi espositivi : presentano dati, informazioni, espongono e spiegano concetti, teorie su un certo argomento scopo: spiegare, informare, chiarire , illustrare un argomento 4-Testi argomentativi : sostengono opinioni, tesi, valutano fatti, cose, persone scopo: convincere il lettore/ascoltatore della validit della propria tesi, del proprio giudizio 5-Testi regolativi : impartiscono ordini, forniscono consigli, danno istruzioni scopo: indurre o costringere a seguire un determinato comportamento; aiutare a compiere qualche operazione Allinterno di ogni tipologia testuale vi una pluralit di generi testuali diversi, ad es: Testi narrativi: fiabe, favole, racconti, novelle, romanzi,articoli di cronaca ecc Testi descrittivi: descrizioni su un libro di scienze, su un depliant pubblicitario, in un romanzo Testi espositivi: relazioni, riassunti, articoli di giornale, saggi che trattano uno specifico argomento .... Testi regolativi: ricette, leggi, regolamenti, istruzioni per luso... Testi argomentativi: recensioni, commenti, editoriali, discorsi politici ecc 3. Ilriassuntodiuntestoespositivo Il riassunto un testo che espone in breve le informazioni principali di un altro testo Il riassunto deve: 1- essere significativamente pi breve del testo di partenza, non deve superare di norma un terzo di esso 2- contenere tutte le informazioni essenziali perch il destinatario possa farsi unidea precisa del testo di partenza 3- conservare se possibile la struttura e i termini del linguaggio settoriale del testo di partenza (in particolare, le definizioni non devono essere parafrasate) 4- essere coeso e coerente Il riassunto non deve: 1- contenere opinioni, riflessioni, commenti personali del suo autore 2. contenere discorsi diretti 3. essere scritto in prima persona Tipologia: il riassunto di un testo espositivo a sua volta un testo espositivo. Scopo del riassunto: esporre in modo chiaro le informazioni e i concetti del testo di partenza Destinatario: il destinatario molto importante perch da esso dipende almeno in parte la scelta delle informazioni considerate importanti : saranno scelte in base agli interessi, alle necessit,alla cultura del destinatario . Si possono fare riassunti per gli altri e per noi stessi. Tempo e lunghezza: naturalmente occorre far bene attenzione al tempo che si ha a disposizione e alla lunghezza del riassunto , soprattutto quando questa fissata in modo preciso. 4. PARLAREESCRIVERE Lemittente di un testo scritto deve adottare strategie, organizzative e produttive, profondamente diverse da quelle adottate dallemittente di un testo orale. necessario che chi si appresta a compilare un testo scritto sia ben consapevole che scritto e parlato si differenziano. Vediamo quali sono le principali distinzioni tra le due forme testuali: 1. La durata e la distanza Il parlato si esaurisce nell'atto comunicativo e pu raggiungere una distanza fisica molto limitata, mentre lo scritto resiste nel tempo e pu viaggiare nello spazio. 2. La componente verbale ed extraverbale Il parlato si affida molto a componenti extraverbali che lo scritto non pu sfruttare: gesti; espressione del viso; intonazione; pause. La scrittura non possiede questi requisiti, la lingua il suo unico mezzo espressivo. Gli errori pi frequenti nell'uso della punteggiatura dipendono dalla tendenza, da parte di chi scrive, a sostituire l'intonazione e le pause del discorso parlato con un segno di interpunzione. Bisogna invece ricordare che l'interpunzione serve alla strutturazione logico-sintattica dell'informazione. 3. Condivisione e non condivisione del contesto extralinguistico Chi parla e chi ascolta hanno in comune il concetto di spazio e di tempo, cio si trovano nello stesso luogo allo stesso momento. Autore e destinatario perci condividono il contesto extralinguistico, spaziale e temporale, basta dire io, tu, qui, adesso, la settimana scorsa, ecc., per capirsi. Se chi parla dice "Torno fra cinque minuti", il suo interlocutore sa quanto tempo deve attenderlo; invece, l'avviso "Torno fra cinque minuti" non ha alcun significato, perch il lettore non conosce il momento in cui stato scritto. 5. 4. Le diverse modalit di produzione e di ricezione nel parlato e nello scritto I tempi dell'autore e del destinatario sono tra loro legati nell'oralit, mentre sono indipendenti nella scrittura. Chi parla non pu permettersi pause troppo lunghe, perch altrimenti genera nel destinatario un disagio che pu perfino causare il fallimento della comunicazione. Chi scrive, invece, decide il ritmo con cui scrivere, cos come chi legge lo fa al ritmo che preferisce. 5. Il feed-back (o reazione) Nel parlato l'autore pu continuamente verificare se il messaggio stato compreso, perch percepisce le reazioni del destinatario, che gliele pu comunicare: attraverso l'espressione del corpo e del viso; con risposte incoerenti; chiedendo spiegazioni. Nello scritto l'autore non pu correggere o integrare il messaggio sulla base delle reazioni del destinatario. Ha a disposizione un'unica possibilit e deve perci usarla nel migliore dei modi. La sintassi Nell'oralit, la sintassi pi ricca di coordinate o di false subordinate. Inoltre la subordinazione quasi sempre di primo o al massimo di secondo grado. La sintassi dello scritto predilige la subordinazione; offre una gerarchia pi complessa; produce informazioni organizzate in diversi livelli gerarchici. 6. La prima prova dellesame di stato La prova composta da quattro diverse tipologie: Tipologia A -Analisi del testo, Tipologia B -Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale che comprende a sua volta 4 ambiti disciplinari 1- Artistico-letterario 2- Socio-economico 3- Storico-politico 4- Tecnico-scientifico Tipologia C - tema di argomento storico Tipologia D- tema di ordine generale 7. Il Saggio Breve Il saggio breve previsto dalla legge per lo svolgimento della prima prova scritta dell'Esame di Stato prevede un argomento storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico, storico-filosofico. Tratta di un problema su cui lautore deve dare uninterpretazione, sostenere una tesi da giustificare attraverso argomentazioni ed esempi. E quindi un testo soprattutto argomentativo, ma anche in parte descrittivo e informativo. Le argomentazioni devono essere collegate in modo logicamente corretto a un'idea guida , gravitare attorno a una tesi ,che costituir la parte centrale dell'elaborato . Dopo avere presentato in breve le premesse generali al problema e il tuo punto di vista , occorre apportare argomenti validi per difendere la tua idea, per contrastare e per criticare altre soluzioni diverse dalla tua. (utilizzando ovviamente tutto il corredo documentario delle tracce e, dove possibile, integrandolo con le tue conoscenze personali). Il linguaggio utilizzato deve essere formale, al limite pu essere anche tecnico e ricercato, mai gergale. 8. Elaborare e sostenere una tesi Il saggio argomentativo non descrive semplicemente un problema, ma elabora una tesi da corroborare con parte del materiale fornito (meglio se citato con tanto di virgolette). Per questo sar necessario: Selezionare il materiale fornito in funzione dell'argomentazione della tesi assunta Sia dal titolo che dalla presentazione importante che il lettore capisca subito ci di cui si tratta, e che ci sia consequenzialit fra titolo, presentazione e sviluppo Il lavoro deve essere organico e non una giustapposizione di parti fra loro slegate frutto dell'analisi del materiale proposto. Deve procedere perci in modo argomentativo Anche la destinazione editoriale deve essere coerente, in particolar modo con il registro linguistico adottato Le caratteristiche del saggio argomentativo Il saggio espone una tesi e la dimostra Il titolo del saggio enuncia la tesi argomentativa e deve essere coerente rispetto allargomento trattato La struttura del testo pu essere articolata in paragrafi e parti con titoli interni Ci sono citazioni dirette e indirette di tutti i testi presentati nel dossier La struttura presenta adeguati connettivi logici e testuali che rendono pi visibile lorganizzazione delle argomentazioni Il linguaggio adeguato al settore disciplinare specifico 9. Il dossier di testi La stesura del saggio si effettua sulla base di un dossier di testi che vengono forniti per lanalisi e linterpretazione dello studente I testi sono scelti in maniera mirata per presentare un argomento. Essi forniscono: Una serie di informazioni (che possono essere corredati da tabelle, carte geografiche, grafici ecc.) che si specificano come Fonti testuali (documenti originali, brani di commento e critica, articoli ecc.) Fonti iconografiche Fonti in italiano e in altre lingue Nel saggio storico fondamentale perci distinguere fra le fonti (contemporanee allevento in questione) e le interpretazioni (le letture storiografiche sullevento in questione) La scelta dei testi che compongono il dossier non casuale, ma segue una sua logica interna che deve essere colta e interpretata dallo studente e che fornisce una prima linea guida per la stesura del saggio Linsieme di informazioni/interpretazioni che fornisce il dossier deve interagire con il bagaglio culturale dello studente e fornire il materiale per la stesura del saggio 10. Come si deve procedere per produrre un saggio breve Il dossier dei testi che ti viene presentato non stato scelto a caso, ma possiede una sua logica interna che deve essere individuata per cui necessario Leggere ed elaborare dati e fonti (capire le informazioni, cogliere le idee guida, trovare lidea centrale che informa i testi) Organizzare/pianificare il testo (raccogliere le idee, stendere una scaletta) Scrivere il testo ( costruire il paragrafo, raccordare introduzione e conclusione, raccordare e titolare le parti) Rivedere lintero testo (controllare la progettazione, la struttura, la forma, gli errori) La scaletta Poterebbe essere utile costruire una scaletta (non rigida, ma adattabile alle diverse situazioni, per la stesura del saggio) esposizione del problema, breve storia del fenomeno, analisi delle cause, analisi delle conseguenze, descrizione di situazioni esemplari, Presentazione della propria tesi, citazione di dati a sostegno della tesi, fonti utilizzate, interpretazione dei dati, significato e valutazione del fenomeno 11. Controllo e revisione E necessario un costante controllo in itinere nella stesura del saggio che tenga conto del fatto che il testo definitivo sia coerente con la traccia e il titolo scelto coeso e logicamente ordinato, completo nelle informazioni, valido nell argomentazione, formalmente corretto, adeguato dal punto di vista lessicale leggibile, graficamente ordinato Spazi e destinatario Spazio: il saggio deve necessariamente essere svolto entro spazi definiti, quindi deve sacrificare tutto ci che inessenziale e mirare diritto al punto, trattandolo in modo esauriente. A differenza del tema, in un saggio si entra direttamente nel vivo della questione: non necessaria una lunga introduzione, perch si presuppone che il lettore conosca l'argomento La scelta del destinatario importante perch orienta lo svolgimento del saggio il destinatario non informato ha bisogno di informazioni semplici e chiare ( saggi scolastici, riviste divulgative); invece il destinatario specializzato possiede gi i dati essenziali per orientarsi ed interessato a un discorso pi critico e tecnico. Ovviamente anche il linguaggio deve conformarsi al destinatario scelto 12. Conclusioni sul saggio breve Il saggio breve un testo argomentativo basato sullintento di "dimostrare" una determinata tesi (unidea-forza) mentre il tema tradizionale un testo espositivo, in cui i contenuti non sono necessariamente strutturati per un certo obiettivo, ma semplicemente esposti, secondo un criterio personale e senza alcun riferimento ad un lettore implicito diverso dal docente o da una eventuale commissione. Il requisito peculiare del saggio breve la funzionalit delle argomentazioni alla dimostrazione della tesi: le prove a cui ci si affida devono essere convincenti e pertinenti; tutto ci che superfluo o non funzionale alla tesi da dimostrare da scartare; -Il saggio breve, come dice la sua stessa definizione e come si pu intuire dal punto precedente, deve essere breve: se la funzionalit la peculiarit strutturale del saggio breve, la sintesi ne quella formale. Nel testo del ministero della Pubblica Istruzione si raccomanda di non superare le quattro mezze pagine di foglio protocollo; -il saggio breve ha un lettore implicito che deve essere qualificato: rivista specialistica, fascicolo scolastico ecc. Dalla destinazione prescelta dipendono il tipo di linguaggio, il genere di prove che si adducono, il taglio dellelaborato (pi o meno "scientifico"); privilegiando la funzione conativa a scapito di quella emotiva il saggio breve deve comunque avere un taglio "impersonale": non consentito ricorrere a formule come "secondo me" o a frasi ad effetto e ed sempre bene attenersi ad un tono distaccato. 13. Larticolo di giornale La prima regola da rispettare nello scrivere un articolo di giornale quella di utilizzare una scrittura semplice e chiara. Questo perch ci che si scrive indirizzato ai lettori. Non si scrive per se stessi, per un gruppo di intellettuali o per la commissione d'esame. Un articolo sar pubblicato su un giornale che verr letto da centinaia di migliaia di persone. Tutti dovranno capire ci che si scrive e, principalmente, importante catturare lattenzione di tutti i lettori e convincerli a leggere l'articolo fino alla fine. Nello scrivere un articolo bene, quindi, ricordare alcune cose: 1. Scrivere un pezzo non come scrivere un tema o un saggio, in un articolo bisogna descrivere soltanto i fatti, evitando i commenti. 2. Evitare le parole difficili, le frasi troppo lunghe, le tante subordinate, l'eccesso di aggettivi e di avverbi. 3. Occorre sempre scrivere per farsi capire dal lettore. L'errore pi grave quello di dimenticare il lettore, il destinatario del proprio lavoro. 4. Ricordare sempre che un giornalista (e lo studente-cronista che si accinge a scrivere un articolo) non uno scrittore. Lo scrittore pu inventare i fatti ed i personaggi, il giornalista deve soltanto raccontarli. 14. Cosa fa notizia? Oggi, nell'era della comunicazione globale, vi una sovrabbondanza di accadimenti ma un evento diventa notizia se risponde ad alcune regole: Per la sua carica di novit; per esempio, uno scippo non fa pi notizia, perch ne accadono tantissimi, ma uno scippo in cui la persona scippata rimane ferita si. . per le sue conseguenze sulla comunit; per la sua carica di emotivit o di drammaticit; per le sue eventuali possibilit di sviluppo. Nella prova d'esame lo studente riceve una serie di dati; queste informazioni sono la fonte primaria delle notizie che serviranno a stilare larticolo. Una volta scelto "cosa" scrivere occorre sapere "come" scrivere. Come organizzare le informazioni in nostro possesso per costruire un articolo. Certo che cominciare un articolo dicendo subito nel "lead" (in italiano l'inizio, il cappello"), chi ne il protagonista (who), che cosa successo (what) e dove (where), quando (when), perch (why) e come accaduto, il modo migliore per attirare la curiosit del lettore e la sua attenzione (regola delle 5 w). Una volta scritto l'attacco del pezzo, il resto dovrebbe scorrere naturalmente come un fiume. Sul modo di scrivere o sul cosa scrivere in questa parte dell'articolo, non esistono regole o tecniche. E' la parte dettata dal talento, dal mestiere di chi scrive. Sono tutte cose che non si possono insegnare. Esistono per alcune regole di leggibilit tanto solide e precise da poter essere trasformate in formule matematiche. Queste regole sono essenzialmente due: 1. una frase corta pi leggibile di una frase lunga 2. una parola corta pi leggibile di una parola lunga. 15. La scaletta da rispettare Un articolo anche un racconto. La disposizione dei particolari non quindi un fattore neutro, ma l'elemento che pu conferire forza al testo e calamitare l'attenzione del lettore dallinizio alla fine. La scaletta uno strumento impiegato in quasi tutti i generi. di scrittura e la sua preparazione disciplinata da regole precise. Nel giornalismo, naturalmente, non si possono indicare norme generali per una struttura perfetta. Questo perch ogni notizia ha caratteristiche diverse da tutte le altre. Ci sono alcune indicazioni da tener presenti nella fase di preparazione della nostra scaletta. La prima riguarda la coerenza del testo. Ogni notizia deve essere centrata su un solo argomento, messo a fuoco e chiarito fin dallinizio. Quando stendiamo la scaletta, la prima cosa da fare dunque quella di identificare il nucleo, l'elemento pi importante, il protagonista" della notizia. Che pu essere un personaggio, un gruppo, una istituzione, un documento, ma anche un fatto pi complesso (uno conflitto sindacale, la crisi di una squadra di calcio). Un ruolo decisivo viene giocato dai rapporti causa-effetto, attorno ai quali ogni fatto tende a dispiegarsi in modo quasi autonomo. Dopo aver detto, per esempio, che un palazzo bruciato, bisogna subito scrivere se ci sono morti o feriti (l'effetto), e, subito dopo, cosa ha scatenato l'incendio (la causa). Una volta si raggruppavano i particolari meno importanti nella parte finale del pezzo; in questo modo, se mancava spazio ed il pezzo era molto lungo, si tagliavano gli ultimi capoversi. Oggi, l'assegnazione degli spazi pi precisa ed pi raro che si debba procedere a tagli. Quindi, preparando la scaletta per il nostro pezzo, occorrer distribuire le informazioni in modo equilibrato lungo tutto il testo. L'articolo deve istruire, il lettore deve trovare ad ogni capoverso qualcosa che lo stimoli ad andare avanti. Occorre imparare a sentire il ritmo dell'articolo, la sua capacit di tenere alta la tensione. La scaletta pi semplice, infine, quella cronologica: si raccontano i fatti nello stesso ordine in cui sono avvenuti. Richiede meno abilit, ma certo meno brillante. E importante che si inizi con un elemento interessante, fornendo i punti essenziali della notizia, poi il racconto pu procedere in vari modi. Si pu partire dalla conclusione e raccontare la storia a ritroso; si pu impostare la scaletta con una struttura circolare in cui la fine del racconto si ricongiunge all'inizio; s pu utilizzare una sorta di montaggio alternato raccontando in parallelo due fatti che ad un certo punto si congiungono e diventano la stessa notizia.