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L'intelligenza emotiva è la capacità di percepire, identificare e riconoscere i sentimenti propri ed altrui in maniera precisa nel momento stesso in cui sorgono. È anche la capacità di auto-motivarsi e gestire le proprie emozioni in modo costruttivo. Divenire consapevoli delle nostre emozioni ci permette di controllare i nostri comportamenti e di conseguenza capire meglio gli altri.

Sull'Educazione Emotiva

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Presentazione di Maria Rosa Panté per www.campustralenuvole.altervista.org sul tema dell'educazione ai sentimenti, alle emozioni, contro il bullismo.

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L'intelligenza emotiva è la capacità di percepire, identificare e riconoscere i sentimenti propri ed altrui in maniera precisa nel momento stesso in cui sorgono.

È anche la capacità di auto-motivarsi e gestire le proprie emozioni in modo costruttivo. Divenire consapevoli delle

nostre emozioni ci permette di controllare i nostri comportamenti e di conseguenza capire meglio gli altri.

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L'intelligenza emotiva comprende al suo interno tre sotto-competenze:

1. L'auto-conoscenza cioè la consapevolezza delle nostre emozioni, che comprende anche la corretta “lettura” del linguaggio del corpo: l'insieme di gesti, posture, sguardi ed altri segnali non verbali ampiamente utilizzati nella comunicazione interpersonale. Le persone che hanno una percezione più accurata dei propri sentimenti riescono a prendere decisioni più consapevoli e quindi a vivere meglio.

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SEGNALI DI GRADIMENTO

Toccarsi le labbra, mordicchiare una

matita.

SEGNALI DI TENSIONEdietro i quali si celano atti di rifiuto o di non gradimento.

Toccarsi e grattarsi il naso,

la fronte, il collo, le braccia.

SEGNALI DI RIFIUTO

Il gesto di allontanare da sé briciole, polvere, flettersi con il busto all'indietro davanti ad una persona, spolverarsi dai

vestiti polvere ed elementi che non ci sono, tenere le braccia incrociate e serrate.

Qualche esempio di linguaggio del corpo

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2. L'auto-regolazione cioè la capacità di gestire efficacemente le proprie emozioni. In concreto la capacità di calmarsi, liberarsi dall'ansia, dalla tristezza o dall'irritabilità. Coloro che ne sono privi o scarsamente dotati, si trovano frequentemente a dover combattere dei sentimenti tormentosi, mentre gli individui capaci di controllo emotivo riescono a riprendersi molto più velocemente delle sconfitte della vita.

3. L'auto-motivazione, la capacità di rimanere motivati nonostante le inevitabili difficoltà, crisi e frustrazioni che comporta il raggiungimento di un obiettivo importante per noi o la nostra esperienza di vita in generale. La capacità ad esempio di reprimere gli impulsi e ritardare le gratificazioni (cioè non cedere al tutto e subitocioè non cedere al tutto e subito). Le persone che hanno queste capacità, tendono a essere più produttive ed efficienti in qualunque ambito della propria vita.

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Fondamentale è l'empatia (parola che deriva dal greco empátheia 'passione in', comp. di en 'in' e páthos 'affetto‘), cioè la capacità di vedere il mondo dal punto di vista altrui. Si tratta di una competenza particolarmente apprezzata a livello relazionale e sociale.

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Etimologicamente molto simili sono i termini:

Simpatia e compassione, entrambi vogliono dire in origine “provare qualcosa con…” cioè condividere un sentimento, un’emozione con un altro. Oggi però simpatia ha assunto un nuovo significato, ma che è connesso a quello originale.

Diverso è infine dire: “mi fa pietà” (distacco, giudizio negativo); “mi fa compassione” (sento quello che sente lui… cioè sono empatico).

“Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” (frase celebre di Gesù Cristo)

E. Munch, “L’urlo”

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Un viaggio nel mito alla ricerca della compassione!

Priamo e Achille

dall'Iliade di OmeroVai al mito

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Siamo tutti completamente diversi: alcuni di noi sono più razionali, altri più sentimentali; percepiamo e riflettiamo sulla realtà in modo diversodiverso, vediamo il mondo con occhi diversidiversi. La ragione di ciò risiede nel fatto che abbiamo due tipi di menti: una che pensa e un'altra che sente.

La mente razionale è la modalità di comprensione della quale siamo coscienti e consiste nella capacità di riflettere.

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La mente emozionale procede per sentieri meno “logici” ed è molto veloce, perché passa all'azione senza neppure fermarsi un attimo a riflettere. Le azioni che scaturiscono dalla mente emozionale sono accompagnate da una sensazione di sicurezza molto forte, derivata dal modo semplificato e immediato con cui questa mente “legge” la realtà.

Tuttavia, in circostanze in cui non è messa a repentaglio la nostra vita, la rapidità della mente emozionale, che si manifesta in frazioni di secondo, può portare a giudizi erronei.

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La mente emotiva e quella logica quindi non sono entità separate, ma si intrecciano in molti modi.

Anche ai fini lavorativi, è necessario, ma non sufficiente disporre di un elevato “Quoziente Intellettivo” ed essere competenti da un punto di vista professionale oppure accademico; occorre anche poter disporre di un elevato grado di intelligenza emotiva .

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Più in particolare, alla base dell'intelligenza emotiva si possono individuare due principali competenze:

• una competenza personale, legata al modo in cui controlliamo noi stessi: la capacità di rilassarci e confortarci è di fondamentale importanza nella vita.

Saper gestire le emozioni non implica assolutamente la loro soppressione o la negazione, ma significa essere in grado di controllarle ed esprimerle in modo appropriato ed efficace .

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• una competenza sociale: legata al modo in cui gestiamo le relazioni con le altre persone, che dipende dalla capacità di percepire lo stato emotivo dell'altro. Si tratta di ascoltare i vissuti emotivi delle altre persone (che non sono i nostri), entrare nel loro mondo e capire la loro realtà.

Tutto ciò ci aiuta senz'altro ad interagire positivamente con gli altri, a vivere meglio le nostre relazioni, a gestire eventuali conflitti, problemi comunicativi e relazionali con gli altri.

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L'intelligenza emotiva a scuola

Andrea ha un bravo padre che si preoccupa di non fare mancare niente alla sua famiglia, ma non è facile per lui dimostrare l'affetto che sente per suo figlio. È un po' freddo, non lo bacia né lo abbraccia, non gli dice mai che lo ama o che è un bravo bambino.

Andrea descrive così i suoi sentimenti:

“ Molte volte a casa mi sembra di essere incompetente e solo. Sento che a nessuno importa niente di me”.

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A scuola Andrea è bravo soprattutto in italiano. Ogni volta che ottiene un buon voto, il suo insegnante lo premia dicendogli: “Sei bravissimo”, “Continua così”. Andrea si sente motivato a dare il meglio di sé in classe perché sente il sostegno del suo insegnante.

A differenza del padre di Andrea, il suo insegnante è “emotivamente intelligente” e sa gestire al meglio il gruppo classe.

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L'ambiente della classe fa riferimento all'insieme di condizioni che influiscono sullo sviluppo e la riuscita degli allievi, tra le quali possiamo citare: Le condizione fisiche della scuola e dell'aula.L'apparenza dell'insegnante, il suo linguaggio non-verbale, il suo atteggiamento e comportamento verso gli allievi. Anche i valori dell'insegnante hanno un influsso determinante sull'ambiente della classe.

I valori sono delle norme, credenze o preferenze che determinano il modo in cui le persone si comportando e si relazionano con un altro in una società, comunità o famiglia. Un valore: il rispetto

dell’ambiente

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Ci sono insegnanti che mandano alla classe dei messaggi impliciti di ostilità e superiorità.

Ce ne sono invece degli altri che si avvicinano alla classe in modo cortese e gentile, rispettando la dignità degli studenti.

Quando diciamo gentilezza non dobbiamo intendere “debolezza”.

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Un buon clima emozionale nella classe fa cambiare la percezione che gli studenti hanno della scuola e può contribuire ad un migliore impegno scolastico.

Il clima emozionale deriva moltissimo anche dall’atteggiamento cortese e gentile degli studenti. Tutti ne sono responsabili!

L’importante è non restare per sempre dei burattini!

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Emozioni come la collera, l'ansia, la depressione possono essere tossiche per la salute, in quanto influiscono negativamente sull'organismo, rendendolo più vulnerabile nei confronti di tutta una serie di malattie ed ostacolando il processo di guarigione, soprattutto nei pazienti più fragili ed affetti da gravi patologie.

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La speranza così come l'ottimismo hanno un potere risanatore. Gli individui che nutrono forti sentimenti di speranza sopportano meglio le situazioni difficili, tra cui quelle legate alla malattia.

Infatti il nostro sistema psichico, neurologico ed immunitario sono strettamente connessi.

In sostanza, ciò vuol dire che, se una persona è continuamente pessimista, corre il rischio di soffrire di depressione, la quale a sua volta indebolisce il sistema immunitario.

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Ma come riuscire a non essere schiavi delle emozioni e diventare consapevoli del fatto che esse ci stanno travolgendo?

Semplicemente ascoltandole.

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Quando, ad esempio, siamo travolti dalla colleracollera possiamo:

• Ignorare questo nostro stato interiore e permettere che cresca.

• Ricorrere all'auto-consapevolezza emotiva, dicendo a noi stessi:

“ Ecco, quella che sto provando in questo momento è collera ”.

Questa analisi interiore lavora nel cervello, monitorando attivamente le emozioni e compiendo così un primo, importante passo nell'acquisizione di un certo controllo su di esse.

Avere consapevolezza delle nostre emozioni è il primo passo da compiere per raggiungere l' autocontrollo.

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Guerra: stragi, mutilazioni, bombe…

Sfruttamento: dei bambini, delle donne, degli animali…

Morire: di fame, di sete, di botte…

Violenza: negli stadi, sui più deboli, nella scuola…

Se di fronte a queste cose ti ribolle il sangue, se ti senti arrabbiato/a, non preoccuparti, non è rabbia distruttiva, ma sana, utile, costruttiva…

INDIGNAZIONEINDIGNAZIONE

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Compassione e indignazione

per cambiare il mondo…

In meglio si intende!

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Compassione (empatia) e indignazione non bastano…

ci vuole anche la capacità di ridere Ridere è uno dei mezzi attraverso cui esprimiamo i nostri sentimenti e stati di animo. Siamo gli unici mammiferi con la facoltà di ridere, è ciò costituisce senz'altro un segnale di grande valore sociale.

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Ecco di seguito alcuni importanti benefici fisici del riso:Ecco di seguito alcuni importanti benefici fisici del riso:

1. è un vero e proprio esercizio, con ogni risata si muovono più di 400 muscoli, alcuni dei quali si possono esercitare solo ridendo;

2. aiuta la pulizia degli occhi, che si lubrificano e si puliscono con le lacrime;

3. la risata fa vibrare la testa e aiuta a liberare naso e orecchie tappate;

4. ridere agisce come analgesico. Infatti , durante l'atto di ridere si liberano endorfine, che sono i sedativi naturali del corpo simili alla morfina. Perciò, la risoterapia o humorterapia si utilizza per le persone che hanno necessità di rafforzare il proprio sistema immunitario;

5. ridere costantemente aiuta a prevenire gli infarti, favorendo il massaggio di cuore e polmoni.

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Tra i benefici psicologici:Tra i benefici psicologici:

1. riduzione dello stress e della depressione

2. il miglioramento del proprio stato di animo, che ci fa avvertire una sensazione di benessere

3. il riso, infine, non conosce né lingue né frontiere, non ha casta, credo o colore. È una potente emozione e ha tutti gli ingredienti necessari per unire il mondo intero.

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Le 10 caratteristiche della Le 10 caratteristiche della personalità di successo: personalità di successo: fai il test!fai il test!

1. Ambizione e desiderio: hai il desiderio di migliorare te stesso e di conseguire obiettivi importanti nelle diverse attività che svolgi? Ti proponi degli obiettivi adeguati?

2. Iniziativa e determinazione: sei padrone delle tue scelte oppure lasci al destino o agli altri decidere per te?

3. Sicurezza in te stesso: le tue decisioni ti avvicinano oppure ti allontanano da te stesso? Quali sono i tuoi valori più profondi?

Nike di Samotracia, Louvre

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4. Entusiasmo: affronti le difficoltà che pone la vita con un atteggiamento positivo? Oppure hai un atteggiamento pessimista e preferisci non rischiare?

5. Intelligenza: alleni costantemente importanti capacità mentali come la memoria e la concentrazione?

6. Perseveranza: lotti per raggiungere i tuoi sogni, obiettivi e desideri? O abbandoni tutto al primo ostacolo?

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7. Aiutare e lasciarsi aiutare: sai esprimerti in modo da far capire le tue necessità ad altre persone e lasciarti aiutare? Hai la capacità di ascoltare attentamente i bisogni altrui e di offrire aiuto e sostegno morale quando venga richiesto?

8. Stabilità emotiva: come gestisci le tue emozioni e sentimenti? Sai controllare le emozioni negative come la collera, l'ansia e lo stress?

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9. Conoscenze specifiche: sei consapevole della importanza dell’apprendimento continuo lungo tutto l'arco della vita?

10. Originalità e creatività: sei interessato a sviluppare una mente creativa ed immaginativa? Applichi creatività e immaginazione alla tua vita quotidiana, ad esempio per trovare soluzioni ai problemi, aiutare gli altri, superare momenti di crisi ecc…

Avere coraggio