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10/05/2011
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MASTER IN COORDINAMENTO DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE
6 MA GG IO 2 0 1 1
U N IV E R S I T À D E GL I S TU D I D E L M O L I SE
L'apprendimento continuo nell'unità operativa. Modelli, strategie ed esempiper organizzare un workplace learning.
Il percorso di oggi
� Apprendere dai problemi
� La pratica lavorativa come contesto di apprendimento
� Apprendere dall’esperienza
� Nuove prospettiva di gestione dei processi
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MODALITA’ DI APPRENDIMENTO
ConoscereTrasferire conoscenzeTrasferireIncorporareRafforzare le conoscenzePrendere informazioni
Mettere in attoMettere in praticaConfrontarsiComunicareFare esperienza
AmpliarePrendere consapevolezzaCrescereAccogliere una conoscenza e cambiare un comportamentoRelazionarsimigliorarsi
Elementi di sintesi sull’apprendimento
Accrescimento delle conoscenze
Memorizzazione e riproduzione delle
informazioni
Replicare
Comprensione del sapereIntegrazione di punti di vista differentiEvoluzione dell’intera persona
Applicazione del sapereEsperienza direttaAgire concretoConsapevolezza
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PBL – Problem Based Learning5
Il processo di Problem Solving risulta particolarmente utile per lo
sviluppo di metodologie Problem Based Learning (PBL).
Il PBL (apprendimento basato sui problemi) è una
“modalità
di apprendimento basata sull’analisi in piccolo
gruppo , con la guida di un
facilitatore –tutor
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I RUOLI FUNZIONALIdel gruppo di lavoro
CONDUTTORECoordina il gruppo e
facilita la comunicazioneGESTORE DEL TEMPO
Tiene il tempo elo comunica
al gruppo
Espone in plenaria la sintesi del lavoro con lucidi e cartelloni
SCRIVANO/RELATORE
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Cambio paradigma della formazione
FORMAZIONE TRADIZIONALE
NUOVO APPROCCIO ALLA FORMAZIONE
PERMANENTE
ORIENTAMENTO Formazione come prodotto
Formazione come processo
CARATTERISTICHE •Si pone come data•È concentrata su chi la fa
•Si pone come in fieri•È concentrata sulla situazione formativa
ATTEGGIAMENTO •So di cosa hai bisogno•Ho quello che fa per te
•Fammi capire le tue esigenze•Vediamo se è possibile trovare una soluzione insieme
CONTENUTI •Predefiniti a pacchetto•Non interpretati ma trasmessi
•Costruiti insieme, in funzione della situazione•Approccio problematizzante
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FORMAZIONE TRADIZIONALE
NUOVO APPROCCIO ALLA FORMAZIONE
PERMANENTE
CONSEGUENZE •Astrazione•Asetticità•Stasi
•Problematicità•Apprendimento•Cambiamento
MODELLO DIAPPRENDIMENTO
•Chiuso •Aperto
RUOLO DEL FORMATORE
•Esperto indiscusso che diffonde il sapere
•Interlocutore privilegiato con cui costruire nuovi saperi
MODALITÀ DIRELAZIONE
•Verticalità del processo educativo•Dipendenza
•Circolarità del processo educativo•Intersoggettività
STILE DEL FORMATORE
•Acritico•Indifferente
•Problematico•Partecipativo
STILE DEL PARTECIPANTE
•Passivo•deresponsabilizzante
•Attivo•Responsabilizzante
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Apprendere dai problemi
M. Knowles
<…Orientamento dell’apprendimento verso i compiti, i problemi e la vita.Importanza del problem solving e dell’apprendimento pratico per gli adulti ma anche per i giovani (apprendimento contestualizzato everyday cognition)…>
Il pensiero di Dewey si basa su una concezione dell'esperienza come rapporto tra uomo ed ambiente, dove l'uomo non è uno spettatore passivo, ma interagisce con ciò che lo circonda. Il pensiero dell'individuo nasce dall'esperienza, quest'ultima intesa come esperienza sociale.L'educazione deve aprire la via a nuove esperienze ed al potenziamento di tutte le opportunità per unosviluppo ulteriore.
J. Dewey
Apprendere dai problemi
L. Vygotskij
J. Bruner
le categorie mentali che formano le strutture del set cognitivo rappresentano delle vere e
proprio strategie cognitive attraverso le quali l'individuo conosce la realtà sulla base delle
proprie motivazioni, che si ampliano in corrispondenza di uno spettro più ampio di bisogni
e conoscenze pregresse, più in generale della cultura
L'idea centrale della prospettiva di Vygotskij è che lo sviluppo della psiche è guidato e influenzato dal contesto sociale, quindi dalla cultura del particolare luogo e momento storico in cui l'individuo si trova a vivere.
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La risoluzione dei problemi
“I problemi che abbiamo non possono essere
risolti allo stesso livello di pensiero che li ha
generati.”
Cambio di paradigma
Paradigma industriale Paradigma dell’apprendimento
L’organizzazione come sistema per controllare
L’organizzazione è un sistema per creare conoscenza
L’organizzazione è un portfolio di prodotti e servizi
L’organizzazione è una costellazione di competenze e capacità
L’organizzazione come pianificazione della produzione
L’organizzazione si modifica in base alle relazioni che attiva
L’organizzazione divisa fra chi pensa e chi fa
L’organizzazione ritiene la persona centro nevralgico del cambiamento e dell’innovazione
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i fattori chiave di cambiamento
� Interconnessione
� Conoscenza
� Innovazione
� Re-setting rapido
� Informalità/formalità
� Ambiente
� Sensemaking
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Metafore dell’organizzazione
� L’organizzazione come cervello� È la conoscenza la materia prima
� È possibile un’attività di apprendimento continuo
� Ogni singola parte può contenere il tutto
� Nelle relazioni si attivano le possibilità di sviluppo
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Il posto di lavoro come un workplace learning
� Il fare è centrale
�Ad ogni ruolo compete un’attività
�Vi è una mansione stabile
� I confini sono chiari e difficilmente travalicabili
� La riflessività sul fare è centrale
� Le attività sono flessibili e connesse con…
� È sollecitato un superamento dei settori professionali/disciplinari
� Sussiste una tensione al miglioramento continuo
Posto di lavoroPosto di lavoro Workplace LearningWorkplace Learning
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Workplace Learning
� Operatività + Riflessività = Apprendimento
� Motivazione personale + sollecitazioni del contesto = Innovazione
� Apprendimento + innovazione=
sviluppo organizzativo
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L’apprendimento come…
� L’apprendimento non va inteso come un’acquisizione di conoscenze in sé, ma soprattutto come un processo che modifica il cambiamento del singolo e struttura le sua identità a partire dalle sue esperienze e dal significato che attribuisce al proprio fare, all’interno del proprio contesto sociale di riferimento.
� L’apprendimento diventa un fenomeno tipicamente sociale e collettivo dove le dinamiche collettive sono inscindibili da quelle sociali
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Ambiente di apprendimento18
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Attività Expansive-RestrictiveExpansive Restrictive
Partecipazione e impegno in molteplici
comunità di pratica
Ristretta partecipazione a molteplici comunità
di pratica
Accesso a notevoli opportunità di
apprendimento tramite esperienze trasversali
inter-organizzative
Accesso ridotto ad occasioni di apprendimento
in termini di compiti, conoscenze e contesti
Accesso ad una serie di qualificazioni incluse le
conoscenze base della Formazione
Professionale
Accesso limitato a percorsi di qualificazione
Sollecitare alla riflessione tramite la
pianificazione di corsi sulle competenze base
anche oltre l’orario di lavoro
Limitate opportunità di riflessione circoscritte
nell’orario di lavoro
Riconoscimento e valorizzazione da parte
dell’organizzazione, dei lavoratori come
soggetti in apprendimento
Scarso riconoscimento organizzativo e
supporto ai lavoratori considerati come soggetti
in apprendimento
La gestione delle risorse umane amplia le
opportunità per accrescere l’identità
professionale attraverso contaminazione di
esperienze
La gestione delle risorse umane limita le
opportunità di accrescere l’identità
professionale riducendo le esperienze di
contaminazione professionale
Prospettive multidimensionali dell’expertise Prospettiva unidirezionale gerarchica
dell’expertise 19
Apprendimento organizzativo secondo l’Activity Theory
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Soggetto Oggetto
Strumenti
Outcome
Regole Comunità Divisione del lavoro
Rappresentazione della zona di sviluppo prossimale dell’expertise, tratto da Y. Engeström, The newgeneration of expertise: seven theses,
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Modalità di WpL
Una delle modalità per attivare un processo di sviluppo
organizzativo basato su processi di apprendimento nei luoghi di
lavoro è rappresentata dalle
Comunità di Pratica (CpD)
Soggetto collettivo che crea apprendimento,
genera cioè valore aggiunto intenzionale
attraverso un processo
collaborativo/cooperativo finalizzato al
miglioramento delle pratiche di lavoro
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Le Comunità di Pratica
� Si possono rappresentare attraverso questo schema:
Impresa comune
Insieme di individui
Repertorio condiviso
Attività / Pratiche Formative
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CdP� Insieme di individui:
Una comunità, costituita da un insieme di individui, diventa una Comunità di pratica quando tra questi si stabilisce un mutuo impegno determinato dallo svolgimento di una impresa comune. La tipologia di questa impresa può variare. Wengeridentifica alcuni elementi importanti che determinano il mutuo impegno fra questi ci sono:Lavoro cooperativo
Diversità e parzialità (ruoli differenti)
Mutue relazioni
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CdP� Repertorio condiviso
Per lo svolgimento di una pratica, la comunità si serve di un repertorio, costituito da oggetti e procedure, condiviso tra i membri. Ad esempio, la comunità scientifica dei fisici, adopera oggetti (strumentazioni, dispositivi fisici, materiali di studio, riviste ecc., ma anche concetti, linguaggi, teorizzazioni ecc.) e procedure (modi di realizzare gli esperimenti, procedure di confronto tra i membri, procedure di accordo, procedure di diffusione dell’informazione e delle conoscenze, ecc.) elaborati all’interno di quella comunità.
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CdP� Repertorio condiviso (2)
In un’ultima analisi ciò che una pratica produce all’interno del proprio dominio di esistenza sono significati, condivisione e accordo su tali significati. Parallelamente a questi significati, sono prodotti nuovi oggetti (mentali e materiali), che li reificano e nuove procedure.
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CdP� Impresa comune
� Ciò che tiene insieme una comunità di pratica e ne polarizza l’attività è lo svolgimento di un’impresa comune.
Secondo Wenger, l’impresa comune ha alcune caratteristiche principali:� Ogni membro negozia all’interno della comunità il proprio ruolo e il modo in cui svolgerlo (impresa comune negoziata).
� Lo svolgimento efficace dell’attività richiede che gli individui sentano propria l’impresa comune (coinvolgimento nell’impresa comune).
� Ogni membro della comunità riconosce come rilevante l’operato di ogni altro
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L’agire della comunità
� Le comunità di pratica attraverso processi di � Identificazione degli oggetti e delle procedure
� La partecipazione nei processi
� La negoziazione dei significati
attivano l’effettivo agire della comunità in un continuo intreccio di processi sia che prevalga la dimensione del compito sia che mettano in luce al dimensione relazionale fra i partecipanti.
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Capitalizzare l’esperienza
� CENTRALITÀ DEL NETWORK PROFESSIONALE
• IMPORTANZA DELLA PRATICA E DELL’ESPERIENZA
• CONSAPEVOLEZZA DI SÉ IN TERMINI DIRISORSE E POTENZIALITÀ
• PRIORITÀ DEI PROCESSI DIAPPRENDIMENTO
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Contesto come Pratiche sociali
� il luogo di lavoro è costituito dall’insieme delle relazioni che si attivano nel compiere le attività (TERRITORIO SITUAZIONALE)
� il luogo di lavoro è costituito dalla materializzazione della memoria (SPAZIALITA’ SEMANTICA)
� il luogo di lavoro è costituito da processi tesi verso il risultato (ORIENTAMENTO DI SENSO)
IMPORTANZA DELLA PRATICA E DELL’ESPERIENZA
� Il processo di apprendimento si contraddistingue per un processo relazionale che nasce dalla pratica
Dinamismo dell’attività pratica, Eraut 2004
CENTRALITÀ DEL NETWORK PROFESSIONALE
IMPORTANZA DELLA PRATICA E DELL’ESPERIENZA
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ (RISORSE E POTENZIALITÀ)
IMPORTANZA DELLA PRATICA E DELL’ESPERIENZA
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ (RISORSE E POTENZIALITÀ)
PRIORITÀ DEI PROCESSI DIAPPRENDIMENTO
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Il pensiero pratico
Tipi di pensiero
Modalità di azione
Riflessoimmediato
Intuizione rapita Analitica intenzionale
Analizzare la
situazione
Riconoscereschemi ricorrenti
Interpretazionerapida
Diagnosi prolungata
Riesaminare, discutere e analizzare
Prendere
decisioni
Rispostainstantanea
Intuitivo Analisi e discussioneintenzionale
Perseguire le
scelte condivise
Azionistandardizzate
Focalizzare routine attraverso decisioni
rapide
Pianificazione delle azionicon
riesame dei progressi
Monitoraggio di
meta-livello
Consapevolezzadella situazione
Monitoraggioimplicito
Brevi riflessioni
Monitoraggio delle idee e delle attività
Apprendimento
riflessivo
CENTRALITÀ DEL NETWORK PROFESSIONALE
IMPORTANZA DELLA PRATICA E DELL’ESPERIENZA
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ (RISORSE E POTENZIALITÀ)
IMPORTANZA DELLA PRATICA E DELL’ESPERIENZA
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ (RISORSE E POTENZIALITÀ)
PRIORITÀ DEI PROCESSI DIAPPRENDIMENTO
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ(RISORSE E POTENZIALITÀ)
� La riflessività� è un pratica cognitiva, sociale e affettiva che emerge dalle problematiche dell’esperienza quotidiana
� mette in luce la matrice culturale, simbolica, valoriale, professionale che interviene nel corso delle azioni
� facilita l’emersione della dimensione semantica con cui le persone danno senso a se stesse, alla realtà e al proprio mondo relazionale
CENTRALITÀ DEL NETWORK PROFESSIONALE
IMPORTANZA DELLA PRATICA E DELL’ESPERIENZA
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ (RISORSE E POTENZIALITÀ)
IMPORTANZA DELLA PRATICA E DELL’ESPERIENZA
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ (RISORSE E POTENZIALITÀ)
PRIORITÀ DEI PROCESSI DIAPPRENDIMENTO
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Sentimento femminile nel governo dei processi
La visione femminile del mondo diffida delle nette demarcazioni, perché familiari le sono l’aurora e il crepuscolo, quando il giorno non è solo giorno e la notte non è solo notte.
U. Galimberti, Paesaggi dell’anima
La femminilità
“C’è un regime sentimentale racchiuso nell’enigma della femminilità: nel senti-mento c’è infatti una mente che tiene insieme gli opposti e in questo con-tenere, senza espellere l’uno a vantaggio dell’altro come di solito fa la logica maschile, si dà quella con-temperanza che, se attutisce la luce chiara del giorno, evita alla notte di affogare nel suo buio.”
U. Galimberti, Paesaggi dell’anima