23
LUIGI PIRANDELLO A cura di Elena Cazzaniga

Luigi Pirandello

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Luigi Pirandello

LUIGI PIRANDELLO

A cura di Elena Cazzaniga

Page 2: Luigi Pirandello

ORIGINILuigi Pirandello (Girgenti odierna Agrigento 1867-Roma 1936), figlio di unex garibaldino proprietario di una miniera di zolfo, venne alla luce nella campagna di Caos dove sua madre si rifugiò per sfuggire a un'epidemia di colera. CITAZIONE AUTOBIOGRAFICA:

””Io son figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco denominato, in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti, corruzione dialettale del genuino e antico vocabolo greco "Kaos“”. 

Page 3: Luigi Pirandello

STUDIIniziò i suoi studi universitari a Palermo nel 1886, per recarsi in seguito a Roma, dove continuò i suoi studi di filologia romanza.Li terminò a Bonn, importantecentro culturale di quei tempi, dove ebbe l'opportunità di conoscere grandi maestri come Franz Bücheler, Hermann Usener eRichard Förster. Si laureò nel 1891 con una tesi sulla parlata agrigentina "Foni ed evoluzione fonetica del dialetto di Girgenti" (Laute und Lautentwicklung der Mundart von Girgenti), in cui descrisse il dialetto della sua città e quelli dell'intera provincia, che suddivise in diverse aree linguistiche.

.

Page 4: Luigi Pirandello

ANNI ROMANINel 1892 Pirandello si trasferì a Roma, dove poté mantenersi grazie agli assegni mensili inviati dal padre. Qui conobbe Luigi Capuana che lo aiutò molto a farsi strada nel mondo letterario e che gli aprì le porte dei salotti intellettuali dove ebbe modo di conoscere giornalisti, scrittori, artisti e critici.Nel 1894, a Girgenti, Pirandello sposò Maria Antonietta Portulano, figlia di un ricco socio del padre. Questo matrimonio concordato soddisfaceva anche gli interessi economici della famiglia di Pirandello.Nonostante ciò tra i due coniugi nacque veramente l'amore e la passione. Grazie alla dote della moglie, la coppia godeva di una situazione molto agiata, che permise ai due di trasferirsi a Roma

Page 5: Luigi Pirandello

LE DIFFICOLTA’ ECONOMICHENel 1904 il padre subì un dissesto finanziario in seguito al fallimento della miniera colpita da una frana. La moglie, sconvolta dell'avvenimento, manifestò i primi sintomi di una grave malattia mentale.Le sventure non interruppero l'attività letteraria di Pirandello che alla poesia e alla narrativa aggiunse l'attività di commediografo. Spinto dalle ristrettezze economiche e, avendo come unico impiego fisso la cattedra di stilistica all'Istituto superiore di magistero femminile, lo scrittore dovette anche dare lezioni private di italiano e di tedesco. Dal 1909 iniziò anche una collaborazione con il Corriere della Sera.

Page 6: Luigi Pirandello

ADESIONE AL FASCISMONel 1924 Pirandello inviò un telegramma aMussolini:« Eccellenza, sento che questo è per me il momentopiù proprio di dichiarare una fede nutrita e servitasempre in silenzio. Se l'E.V. mi stima degno dientrare nel Partito Nazionale Fascista, pregerò comemassimo onore tenermi il posto del più umile eobbediente gregario. Con devozione intera ».Il telegramma arrivava in un momento di grande difficoltà per il presidente del Consiglio dopo il ritrovamento del corpo dell'on. Giacomo Matteotti. Per la sua adesione al fascismo, Pirandellofu duramente attaccato in pubblico da alcuniintellettuali e politici italiani. Egli, pur non ritrovandosicaratterialmente con Mussolini e molti gerarchi, aderìal fascismo per mostrare una profonda sfiducia neiregimi socialdemocratici, che si andavanotrasformando in democrazie liberali.Un'altra motivazione per spiegare tale scelta è che il fascismo lo riconduceva a quegli ideali patriottici erisorgimentali di cui Pirandello era convinto sostenitore, anche per le radici garibaldine del padre.

Page 7: Luigi Pirandello

DALLA GRANDE GUERRA AL NOBEL

La guerra fu un'esperienza dura perPirandello; il figlio Stefano venne imprigionato dagli austriaci, e, una volta rilasciato, ritornò in Italia gravemente malato e con i postumi di una ferita. Durante la guerra, inoltre, le condizioni psichiche della moglie si aggravarono alpunto da rendere inevitabile il ricovero in ospedale dove rimase sino alla morte.Dopo la guerra, lo scrittore si immerse in un lavoro frenetico, dedicandosi soprattutto al teatro. Nel 1925 fondò la "Compagnia del teatro d'arte". Nel 1929 gli venne conferito il titolo di Accademico d'Italia. Nel giro di undecennio arrivò ad essere il drammaturgo di maggior fama nel mondo, come testimonia il premio Nobel per la letteratura ricevuto nel 1934.

Page 8: Luigi Pirandello

GLI ULTIMI ANNIGrande appassionato di cinematografia, mentreassisteva a Cinecittà alle riprese di un film trattodal suo "Il fu Mattia Pascal", si ammalò di polmonite. Aveva già subito due attacchi di cuore, e il suo corpo, ormai segnato dal tempo e dagli avvenimenti della vita, non sopportò oltre. Pirandello morì lasciando incompiuto un nuovo lavoro teatrale, I giganti della montagna.Il regime fascista avrebbe voluto esequie diStato. Vennero invece rispettate le sue volontàespresse nel testamento: "Carro d'infima classe, quello dei poveri. Nudo. E nessunom'accompagni, né parenti né amici. Il carro, ilcavallo, il cocchiere e basta. Bruciatemi“. Per sua volontà il corpo fu cremato, per evitarepostume consacrazioni cimiteriali e monumentali. Le sue ceneri furono portate nellasua tenuta di contrada "Caos" e solo dopoalcuni anni furono incassate in unascultura monolitica.

Page 9: Luigi Pirandello

IL TEATRO

Page 10: Luigi Pirandello

ESORDINei primi anni scrive molte novelle escrive su varie riviste e vari giornali tra cui il Corriere della Sera, il più Illustre giornale italiano. Raggiunge una certa fama come narratore. Nel 1915 comincia a scrivere invece per il teatro: molto spesso prende le novelle che ha già raccontato e già scritto e le mette in scena. Più dimetà delle opere di Pirandello sono novelle rielaborate per la rappresentazione teatrale

Page 11: Luigi Pirandello

IL TEATRO DELLO SPECCHIOPirandello divenne famoso proprio grazieal teatro che chiamò teatro dello specchio,perché in esso venne raffigurata la vita vera, nuda, amara, senza la maschera dell'ipocrisia e delle convenienze sociali, in modo che lo spettatore si guardasse come in uno specchio così come realmente era, e diventasse migliore. Alla basequindi del suo teatro c’è la forte esigenza moraledi strappare gli uomini dalle menzogne,perché ilmondo si rinnovi secondo giustizia,verità eLibertà. L’adattamento di Così è se vi pare, ebbeun successo immenso. Di colpo diventò il numero uno del teatro italiano e venne subito tradotto all’estero, diventandoil re del teatro europeo. Venne rappresentato a Parigi, poi a New York. Continuerà a scrivere per il teatro fino al 1935-1936.

Page 12: Luigi Pirandello

FASI DEL TEATRO DI PIRANDELLO

Prima fase - Il teatro siciliano Seconda fase - Il teatro

umoristico/grottesco Terza fase - Il teatro nel teatro (metateatro) Il teatro dei miti

Page 13: Luigi Pirandello

IL TEATRO SICILIANONella fase del Teatro Siciliano, Pirandello è alle prime armi e ha ancora molto da imparare. Esso presenta varie caratteristiche di rilievo; i testi sono scritti in lingua siciliana perché considerata dall'autore più viva dell'italiano e capace di esprimere maggiore aderenza alla realtà. Le opere di questo periodo sono: Lumìe di Sicilia Il dovere del medico Se non è così Cecè Pensaci, Giacomino Liolà

Page 14: Luigi Pirandello

IL TEATRO UMORISTICO-GROTTESCO

Mano a mano che l'autore si distacca dal verismo e siavvicina al decadentismo si ha l'inizio della seconda fasecon il teatro umoristico con numerosi paradossi, infatti Pirandello presenta personaggi che spezzano le certezze del mondo borghese introducendo la versione relativistica della realtà in cui lui vorrebbe trovare la dimensione autentica della vita al di là della maschera.Le opere di questo periodo sono:

Così è (se vi pare) Liolà Il berretto a sonagli La giara, Il piacere dell'onestà, La patente, Ma non è una cosa seria Il giuoco delle parti L'innesto L'uomo, la bestia e la virtù, Tutto per bene Come prima, meglio di prima La signora Morli, una e due

Page 15: Luigi Pirandello

IL TEATRO NEL TEATRO (METATEATRO)

Con il teatro nel teatro Pirandello vuole rompere le barriere tra palcoscenico e teatro, tra attori e spettatori. Per farlocerca di rompere il velo di finzione che l' opera si proponedi creare: ogni opera infatti cerca di imitare la realtà elascia lo spettatore a guardare da una finestra che siaffaccia su un mondo finto nonostante si cerchi dispacciarlo per vero.La soluzione sta nel palesare tale finzione. Gli attori nonrappresentano più dei personaggi che vogliono esser reali,pur non essendolo, ma rappresentano dei personaggi cherisultano essere reali in quanto rendono evidente che laloro è una finzione.Per Pirandello il teatro deve parlare agli occhi non soloalle orecchie, a tal scopo ripristina una tecnica teatrale diShakespeare, il palcoscenico multiplo, in cui vi può essereuna casa divisa in cui si vedono varie scenecontemporaneamente. Nel teatro si vede il mondotrasformarsi sul palcoscenico: Pirandello abolisce infatti ilconcetto della quarta parete, cioè la parete trasparenteche sta tra attori e pubblico. In questa fase, Pirandellotende a coinvolgere il pubblico che non è più passivo ma rispecchia la propria vita in quella degli attori sulla scena.

Page 16: Luigi Pirandello

ESEMPIO DI METATEATRO: SEI PERSONAGGI IN CERCA DI

AUTOREL' opera teatrale "Sei personaggi in cerca di autore" è la prima opera in cui si inserisce questo modo di fare teatro.Dopo aver raccontato la loro vicenda, i sei personaggi convincono il capocomico a rappresentarla, rifiutando l'assegnazione delle parti ai vari attori: essi vogliono rappresentare di persona il loro dramma.

Nell'opera vi è il tentativo di svelare il meccanismo e la magia della creazione artistica e il passaggio dalla persona al personaggio.Viene elimanato lo spazio artistico e la disintegrazione dello spazio teatrale e gli attori non sono più vincolati al palcoscenico.Vi è la scomposizione delle strutture drammatiche.

Page 17: Luigi Pirandello

LA MIA OPERA PREFERITA DI PIRANDELLO

IL TRENO HA FISCHIATO

Page 18: Luigi Pirandello

IL TRENO HA FISCHIATOIl treno ha fischiato è una novella di Luigi Pirandello pubblicata sul Corriere della sera il 22 febbraio 1914, poi nel volume La trappola nel 1915 e successivamente inserita nella raccolta Novelle per un anno.

Page 19: Luigi Pirandello

TRAMALa novella narra un avvenimento apparentemente assurdo ed incomprensibile: l’ eccesso diFollia di un cauto e laborioso impiegato, Bellucca,chiuso in una monotonia di giorni sempre uguali, curvo sotto il peso di sacrifici ed umiliazioni e zimbello delcapo ufficio e di colleghi insensibili; che aveva ormaidimenticato che la vita era fatta anche d’emozioni, gioie, sensazioni, fantasia e desideri.Improvvisamente, però, nella sua vita in cui nulla sembrava potesse cambiare, avviene una cosa che cambia tutto: una notte, pur essendo stremato per la stanchezza, non riesce a addormentarsi e, ad un certo punto, sente nel silenzio il fischio di un treno che corre nel buio e che distrugge la cappa sotto la quale il poveretto si trascinava da anni e che gli fa riaprire gli occhi sul mondo. L’improvvisa felicità, però, trasforma Bellucca, agli occhi degli altri, in un pazzo.

Page 20: Luigi Pirandello

TEMPO DELLA STORIALa vicenda si svolge nell’arco di tre giorni. La storia ha inizio in una notte in cui si verifica l'evento motore: Belluca sente il treno fischiare. Il giorno seguente il protagonista si reca, come al solito, al lavoro, ma questa volta non è disposto a subire le angherie del capoufficio. Ha inizio così una presunta pazzia. Quella stessa sera Belluca è internato all'ospizio dove riceverà il giorno dopo le visite dei conoscenti e del vicino di casa, che è la voce narrante.

Page 21: Luigi Pirandello

I PERSONAGGIBelluca è il personaggio principale della vicenda:è un uomo inetto alle gioie della vita, che si dedicaunicamente all'adempimento dei propri doveri, schiavodegli ambienti che fanno da sfondo alle sue azioni: illavoro, la famiglia, lo spazio esterno inteso come "mondo" al di fuori di lui. Egli è incapace di agire secondo i desideri personali, ma si limita a mettere in atto, quanto gli altri (il capoufficio) pretendono da lui, o riescono ad imporgli (le donne della famiglia). Belluca è passivo e apatico, pur essendo sempre e instancabilmente in attività. A questa vita "impossibile" segue la reazione all'evento del fischio del treno: un episodio insignificante, ma che gli fa desiderare,quel mondo che lo aveva sfiorato "un tempo" e che la vita lo aveva costretto a dimenticare. Il personaggio che ha il ruolo del narratore è un vicino di casa di Belluca che visita dopo il ricovero all'ospizio; la sua partecipazione alla vita del protagonista si limita a questo, appare come testimone esterno ai fatti; ma non estraneo: attraverso le sue parole il lettore capisce e interpreta la vicenda. Il capoufficio, i colleghi, i familiari sono tutti personaggi secondari, utili non tanto alla storia quanto alla conoscenza dell'ambiente.

Page 22: Luigi Pirandello

METAFORA DEL “SOMARO”Belluca è definito "vecchio somaro, con tanto di paraocchi", è una "bestia bendata" che "girava la stanga del molino". Questo paragone evidenzia l'opacità della vita del protagonista e la sua incapacità a risolvere la sua situazione. L'immagine dell'eterno girare del somaro intorno al perno del mulino, sottolinea la condizione di una perenne oppressione, di una vita ripetitiva in cui il movimento del corpo corrisponde all‘ inerziadell'animo. Non sarà il protagonista, sempre "mansueto e sottomesso", a vincere la sua oppressione. I paraocchi non se li toglierà da solo: "pareva che i paraocchi gli fossero tutt'a un tratto caduti". Belluca non agisce in proprio, ma re-agisce all'evento che porterà a una svolta la sua esistenza.

Page 23: Luigi Pirandello

LA SUSPENSELa novella "Il treno ha fischiato" suscita un particolare interesse sia per l'originalità del contenuto sia per la strategia narrativa che procede attraverso numerose analessi. Con questa tecnica che informa per gradi il lettore sugli eventi, l'autore, inconsapevolmente ha creato un racconto di suspense, perché si è servito di elementi in grado di suscitare curiosità,attesa, tensione e sospensione emotiva.