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Lezione sul sublime. Elena IV^Be
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L’estetica del sublime
L'estetica del Sublime fu elaborata per la prima volta dallo Pseudo Longino, il cui trattato del Sublime (I secolo d.C.) studia il fenomeno in
relazione agli effetti che l'opera esercita sull'animo umano
Tale ricerca sarà sviluppata in modo organico nel
XVIII secolo, in chiave preromantica, da Edmund Burke
Edmund Burke
il concetto di Sublime è correlato e contrapposto a quello di Bello.
Nell'idea di Burke è Sublime "Tutto ciò che può destare idee di dolore e di pericolo, ossia tutto ciò che è in un certo senso terribile o che
riguarda oggetti terribili, o che agisce in modo analogo al terrore",
il sublime può anche essere definito come "l'orrendo che affascina". La natura, nei suoi aspetti più terrificanti, come mari burrascosi, cime
innevate o eruzioni vulcaniche, diventa dunque la fonte del Sublime perché "produce la più forte emozione che l'animo sia capace di
sentire",
un'emozione però negativa, non prodotta dalla contemplazione del fatto in sé, ma dalla consapevolezza della distanza insuperabile che
separa il soggetto dall'oggetto.
nel 1790, Immanuel Kant, muovendo da una contrapposizione tra estetica del bello ed estetica del sublime, torna su quest'ultimo
concetto nella Critica del Giudizio,
Di fronte alla magnificenza della natura l'uomo prova dapprima un senso di smarrimento e di frustrazione, ma riconosce poi grazie
all'esperienza del sublime la propria superiorità
in quanto unico essere del creato capace di un agire morale, egli è
collocato al di sopra della natura stessa e della sua grandiosità
Esempio di ciò possono essere fenomeni spaventosi quali gli uragani o le grandi cascate, gli spazi a perdita d'occhio del deserto, dell'oceano e
del cielo
• Tra i molti artisti che, a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento, hanno interpretato più o meno consapevolmente l'estetica del sublime, merita una menzione particolare il pittore inglese William Turner, i cui uragani, le cui bufere di neve e le cui battaglie marine rappresentano l'incarnazione pittorica di questa idea. Suo complementare è Caspar David Friedrich, con tele in cui l'uomo è raffigurato come un minuscolo neo di fronte alla grandezza della natura
Per il filosofo Schopenhauer il sentimento del Bello è semplicemente il piacere provato guardando un oggetto piacevole. Il sentimento del
Sublime, invece, è il piacere che si prova osservando la potenza o la vastità di un oggetto che potrebbe distruggere chi lo osserva.
Schopenhauer
il sentimento del Bello è semplicemente il piacere provato guardando un oggetto piacevole.
Il sentimento del Sublime, invece, è il piacere che si prova osservando la potenza o la vastità di un oggetto che potrebbe distruggere chi lo
osserva.