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Le teorie evolutive Da l Fissismo al Neodarwinismo Alessia Agostini , Marco Bello e Gaia Paganelli

Evoluzione uomo 2

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Le teorie evolutiveDal Fissismo al Neodarwinismo

Alessia Agostini, Marco Bello e Gaia Paganelli

Fissismo-Creazionismo

Cos’è?

Il fissismo è la teoria biologica secondo la quale le specie vegetali ed

animali sono destinate a rimanere sempre uguali a sé stesse.

Il fissismo si contrappone dunque all'evoluzionismo.

Le teorie fissiste erano legate ad un'interpretazione letterale

della Genesi, e cioè all'idea di un'unica creazione originaria di tutte le specie viventi (creazionismo). Il riferimento alla creazione iniziò a venir meno,

soprattutto nella cultura francese, in epoca illuministica

Aristotele

Linneo

Aristotele

Aristotele, il primo grande

biologo della storia, credeva che

tutti gli esseri viventi potessero

essere disposti in una scala

gerarchica, cioè ordinata per

complessità crescente. In questa

gerarchia (chiamata poi Scala

Naturae «scala della natura»), gli

organismi più semplici occupano

lo scalino più basso, l’uomo

quello più alto e tutti gli altri

organismi si trovano in una

posizione intermedia.

LinneoIl suo merito maggiore fu la definizione e l'introduzione nel 1735 della nomenclatura binomiale, basata sul modello aristotelico di definizione mediante genere prossimo e differenza specifica,.Con questo metodo tassonomico a ciascun organismo sono attribuiti due nomi: il primo si riferisce al Genere di appartenenza dell'organismo stesso ed è uguale per tutte le specie che condividono alcuni caratteri principali (nomengenericum); il secondo termine, che è spesso descrittivo, designa la Specie propriamente detta (nome triviale o nome specifico).

Attualismo

La teoria dell’ Attualismo afferma che i lenti processi naturali che si verificano sulla superficie della Terra (come la formazione delle montagne e l'erosione, l'escavazione dei letti dei fiumi e così via) siano avvenuti seguendo un ritmo costante nel corso della storia della Terra.

Afferma anche che ciò che vediamo accadere oggi (in ambito astronomico, geologico, paleontologico, ecc.) può essere usato per interpretare ciò che è accaduto in passato.

Hutton

Hutton

• James Hutton fu fra i primi a comprendere il ruolo fondamentale degli agenti esogeni nel modellamento della superficie terrestre e intuì il ruolo determinante del fattore tempo in geologia. Fu infatti il primo grande studioso a intuire l'antichità della Terra: molti milioni di anni, non i 6000 anni che le attribuivano sulla base di una grottesca interpretazione troppo letterale della Bibbia. In questo Huttondifendeva una visione razionale della scienza, priva di pregiudizi.

Catastrofismo

Secondo questa teoria

la Terra sarebbe stata

interessata nel corso della sua

lunga storia da eventi

catastrofici, di breve durata, di

carattere violento ed

eccezionale. Si opponeva quindi

alla teoria dell'uniformitarismo,

secondo la quale qualunque

processo che si sia esercitato in

un lontano passato continua ad

agire anche nel presente

Cuvier

Cuvier

Georges Cuvier intendeva

spiegare in questo modo

l'esistenza dei fossili, che egli per

primo riconobbe come

appartenenti a specie estinte,

cioè le specie scomparse nel

corso degli eventi catastrofici.

Cuvier basò la sua teoria

principalmente su due

osservazioni: l'evidenza

di estinzioni di massa e l'assenza

di forme graduali tra una specie

e l'altra

Lamarck

• Jean-Baptiste Lamarck, il cui

nome completo è Jean-Baptiste

Pierre Antoine de Monet

cavaliere di Lamarck (Bazentin-

le-Petit, 1º agosto 1744 – Parigi,

18 dicembre 1829), è stato un

naturalista, zoologo, botanico,

enciclopedista e chimico

francese. Introdusse verso la fine

del XVIII secolo il termine

"biologia" ed elaborò la prima

teoria dell'evoluzione degli

organismi viventi basata

sull'adattamento e sulla

ereditarietà dei caratteri acquisiti,

conosciuta come lamarckismo

DarwinTEORIA DELL’EVOLUZIONE

DELL’UOMO

1) VARIABILITA’ INTRASPECIFICA

2) LOTTA PER L’ESISTENZA

3) SOPRAVVIVENZA SEI PIU’

ADATTI

4) SELEZIONE NATURALE

5) NASCITA DI NUOVE SPECIE

6) ESTINZIONE DELLA SPECIE

CONFRONTO TRA

LAMARCK E DARWIN

NeodarwinismoLa Sintesi moderna si basa sulle teorie di Darwin, ma se il naturalista

britannico non seppe trovare risposta alla fonte delle variazioni e delle

mutazioni degli individui, la nuova corrente si avvale dei principi di

Gregor Mendel, che furono estesi dagli individui alle popolazioni. Per

questa ragione questa teoria è denominata più precisamente

Neodarwinismo mendeliano.

Il Neodarwinismo cerca di dare anche prova tangibile all’evoluzione

stessa, dando importanza assoluta a discipline come la Geologia, ma

soprattutto la Paleontologia assume un ruolo rilevante nella dimensione

della Sintesi moderna.

Il punto di vista espresso dalla corrente del neodarwinismo non è fisso

ed univoco, ma influenzato da diverse personalità, e si sta ancora

formando del tutto.

Ernst Mayr

Ernst Mayr

Ernst Mayr definì le specie come “gruppi di popolazioni naturali realmente esistenti o potenzialmente interfeconde e isolate riproduttivamente da altri gruppi simili”. Da questo enunciato si evince la chiara importanza raggiunta dalla genetica all’interno della biologia. La selezione naturale trova il suo naturale completamento: non è più semplicemente una lotta per la sopravvivenza, che vede uscire vincitore chi meglio si adatta all’ambiente, ma l’importanza si sposta dal più forte al più prolifico, in quanto riesce ad influenzare maggiormente il pool genetico della popolazione di cui fa parte.

Il focus passa quindi dagli individui ai geni

Interpretazioni del

Neodarwinismo

OVVIAMENTE IL

NEODARWINISMO E’ ANCORA

IN EVOLUZIONE, INFATTI

SCIENZIATI COME Dawkins E

Margulis STANNO DANDO LA

LORO INTERPRETAZIONE DEL

NEODARWINISMO, MA COME

SUCCEDE SPESSO LE LORO

TEORIE SONO MOLTO

DISCUSSE E CRITICATE

TANTO CHE ANCORA NON

SONO STATE RICONOSCIUTE

COME INVECE LO SONO

QUELLE PRECEDENTI

Un'altra disciplina scientifica,

la sociobiologia, fondata nel

1975, per merito dello

zoologo Edward O. Wilson,

utilizza il modello

neodarwiniano per indagare

il comportamento degli

esseri umani, grazie alla

collaborazione tra le scienze

sociali e la biologia.

Una corrente filosofica diffusa nel

XIX secolo, il cosiddetto

"neodarwinismo sociale",

ovverosia l'idea che, nell'ambito di

un'economia liberal-capitalista, il

soggetto forte dovrà avere la

meglio sul soggetto debole, per

garantire un miglioramento delle

condizioni della collettività,

influenza ancora oggi le politiche

internazionali

Richard Dawkins

Lo studioso che pone maggiormente l’accento questo concetto, talvolta estremizzandolo, è Richard Dawkins, che nel suo libro The Selfish Gene si chiede su quale livello intervenga la selezione naturale, ed individua l’unità fondamentale evolutiva nel gene, e tenta di spiegare anche l’etologia mediante l’egoismo dei geni stessi, che tentano di affermarsi e conservarsi attraverso gli individui che costituiscono le specie, visti come macchine di sopravvivenza. Secondo Dawkins bisogna partire dal livello più basso possibile per dare una spiegazione a questo fenomeno. Questa visione ha creato molti dibattiti, essendo basata per lo più su assunti non verificabili, ma ha fornito comunque diversi spunti interessanti.