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Educazione alimentare vegetariana diretta a un
gruppo specifico di popolazione.
Dalla scuola alla famiglia.
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Università Politecnica delle Marche
Fondazione Universitaria Ibericoamericana
I DATI E LA TEORIA
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Il target
• Bambini da 1 anno a 10 anni
• La scuola e la famiglia (gli adulti)
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Il cammino
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Perchè
•Aumento malattie cronico-degenerative
•L’età pediatrica è importante per sviluppare corrette abitudini alimentari e di vita
• Molte malattie sono prevenibili con corrette abitudini alimentari
Chi
•I genitori
•Le Istituzioni
•La scuola
•Gli esperti di alimentazione
•I mass media
Come
• Fornire contenuti comprensibili
• Educare
• Creare menu completi e gustosi
• Unire la pratica alla teoria
• Diminuire l’informazione errata
Obesità e consumi
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
2030 • 3500 kcal/die
• 221 kg/anno di prodotti animali
Italia • 4-5 abitanti su
10 sovrappeso o obesità
Europa
• Minor incremento % di prodotti di origine vegetale
Alimentazione e patologie
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Patologie Fattori di rischio
Ipertensione • sovrappeso – obesità
•Elevato consumo di sale
• basso apporto di fibre
alimentari
•Eccesso di grassi animali
Malattie cardiovascolari •Elevati valori di colesterolo
LDL
• diabete
• sedentarietà
• ipertensione arteriosa
• basse assunzioni di fibre
• eccesso di grassi e
proteine animali
Alimentazione e patologie
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Patologie Fattori di rischio
Diabete mellito • consumo di cibi animali
• dolci, bevande zuccherate,
carboidrati semplici
• basso apporto di fibre
alimentari
• eccesso di grassi animali
• sovrappeso
• consumo di latte vaccino
(soprattutto diabete tipo I)
Asma • troppi acidi grassi omega-6
nella dieta
• fattori ambientali e di stile di
vita
Alimentazione e patologie
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Tesi di Master di Cristina Savi
Patologie Fattori di rischio
Allergie • alimenti infiammatori
• stile di vita e ambiente
Osteoporosi • sedentarietà
• consumo ridotto di calcio e
magnesio
• fumo
• caffè e alcool
• ridotta esposizione alla luce
solare
Alimentazione e patologie
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Patologie Fattori di rischio
Tumori • elevato introito grassi e
proteine animali
• sovrappeso/obesità
• alcool
• eccesso di sale
• bassi introiti di vitamine e
fibre
• stile di vita e ambiente
Malattie degenerative • zuccheri semplici e
carboidrati raffinati
• cibo animale
• bassi introiti di vitamine e
fibre
Alimentazione e patologie
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Patologie Fattori di rischio
Obesità • consumo di carne
• scarso esercizio fisico
• eccesso di alimenti grassi
• consumo di cibi raffinati e
trasformati
• consumo di cibi ad elevato
valore energetico
Alimentazione e nutrizione
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Alimentazione = forma e modalità
con cui vengono forniti nutrienti
all’organismo umano
Nutrizione = insieme dei
processi per mezzo dei quli
l’organismo riceve e trasforma i
nutrienti contenuti negli alimenti
Nutrienti = composti chimici che
vengono introdotti con gli alimenti
Gli obiettivi della nutrizione
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Tesi di Master di Cristina Savi
Soddisfare le necessità
energetiche
Soddisfare le necessità di
accrescimento
Ottimizzare meccanismi di regolazione e controllo dei
processi precedenti
La dieta vegetariana garantisce il
raggiungimento di tali obiettivi
L’obiettivo in più
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Prevenire le patologie dell’età adulta
che si considerano dipendenti da una
non corretta alimentazione avvenuta
anche nelle prime fasi di vita.
L’alimentazione a base vegetale
agisce favorevolmente sulla
prevenzione
Fabbisogni energetici in età
pediatrica
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Età Maschi kcal/kg Femmine Kcal/Kg
1-3 96 96
3.5 94 90
4.5 90 87
5.5 87 84
6.5 84 79
7.5 79 73
8.5 73 66
9.5 68 59
Studi su bambini latto-ovo vegetariani e vegani
hanno indicato che il loro introito energetico soddisfa
i livelli raccomandati e che una dieta equilibrata, varia
e ben pianificata non crea alcuna carenza nutrizionale
(Pinelli 2011)
Fabbisogni energetici in età
pediatrica
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Fabbisogno energetico (kcal/die) per LAF
Età (anni) Peso (Kg) MB (Kcal/die) 25°pct Mediana 75°pct
MASCHI
2 14.0 800 1085 1120 1150
3 16.3 875 1250 1382 1486
4 18.5 925 1322 1460 1571
5 20.8 980 1397 1543 1660
6 23.3 1030 1478 1633 1757
7 26.2 1100 1572 1737 1869
8 29.5 1170 1679 1855 1996
9 33.2 1260 1799 1988 2139
10 37.2 1320 2211 2303 2448
FEMMINE
2 13.4 750 1010 1040 1070
3 15.7 810 1218 1346 1448
4 18.0 850 1290 1426 1534
5 20.5 900 1290 1426 1534
6 23.3 960 1372 1516 1631
7 26.4 1020 1462 1615 1738
8 29.6 1090 1555 1718 1848
9 33.2 1140 1910 1990 2115
10 37.5 1200 2007 2090 2222
I livelli superiori
di fabbisogno
energetico
espressi dai
LARN 2012
sono inferiori
rispetto a quelli
ufficiali del
1996.
La spesa energetica del
bambino
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Metabolismo basale (MB)
Consumo energetico
attività fisica
Effetto termico alimenti
Richieste per accrescimento
60-70 %
5-10%
Superiore a quello
dell’adulto per:
• > attività metabolica
cellulare
• > produzione calore per
mantenere la temperatura
corporea
20-40%
Bambini vegani con
adeguato introito
calorico e
nutrizionale
crescono ad un
ritmo prevedibile
I nutrienti
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Macronutrienti
(ENERGIA)
Micronutrienti
(REGOLAZIONE)
Acqua
(PROTEZIONE)
Altre molecole
(MOLTEPLICI FUNZIONI)
I carboidrati
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CARBOIDRATI
MONOSACCARIDI DISACCARIDI POLISACCARIDI
Glucosio Saccarosio Amidi
Fruttosio Maltosio Fibre
Galattosio Lattosio Glicogeno
Delle calorie totali
quotidiane
Delle calorie totali
quotidiane
Funzione energetica prevalente
Zuccheri semplici: monosaccaridi
Carboidrati complessi: polisaccaridi
Carboidrati assimilabili: monosaccaridi, disaccaridi, amido e glicogeno
Carboidrati non assimilabili: fibra alimentare
I lipidi
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Importanti nella struttura e nel metabolismo cellulare
ACIDI GRASSI
ACIDI GRASSI SATURI
LAURICO MIRISTICO PALMITICO STEARICO
ACIDI GRASSI INSATURI
MONOINSATURI
PALMITOLEICO OLEICO
POLINSATURI
LINOLEICO α-LINOLENICO ARACHIDONICO
Lipidi di deposito e lipidi strutturali
Più
stabili
Più instabili e sensibili
all’ossidazione
essenziali
I grassi vegetali
contengono tra il 6-25%
di acidi grassi saturi.
Il latte 60%.
I lipidi
• Lipidi strutturali: saponificabili e non
saponificabili
• Lipidi saponificabili: fosfolipidi e glicolipidi
• Lipidi non saponificabili: steroidi,
composti isoprenoidi e eicosanoidi.
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Derivano dagli acidi grassi
polinsaturi (EPA, AA)
Hanno un ruolo fondamentale nelle
malattie infiammatorie,
cardiovascolari, funzionalità
immunitaria, diabete e obesità
Le proteine
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Funzioni: trasporto, strutturali, contrattili, immunologiche, ormonali,
enzimatiche, tampone ed energetiche
VB= (NT/NA) * 100
CD= N assorbito rispetto a quello ingerito (perdite via
fecale)
UNP= 100 = PROTEINA DI OTTIMA QUALITA’
L’importanza della
digeribilità
Biodisponibilità aa,
utilizzazione proteica
Le proteine
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Fattori che determinano la qualità proteica: digeribilità e composizione
ammionoacidica
Determinata dai 20 aa
proteinogenici ricavati da
cibo ingerito
AMMINOACIDO g/100 g proteine
Leucina 6.6
Lisina 5.8
Triptofano 1.1
Valina 3.5
Treonina 3.4
Fenilanina 6.3
Metionina 2.5
Isoleucina 2.8
GLI 8 AMMINOACIDI ESSENZIALI
Al bambino si aggiungono Arginina e Istidina
Pattern ideale per la
valutazione della
qualità proteica come
indice chimico
Importante per definire
l’amminoacido
limitante in un cibo
La fibra
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Fibre Proprietà Alimenti
Fibre solubili Gomme, pectine, alcune
emicellulose,
mucillagini,
polisaccaridi algali
Trattiene l'acqua
Forma un gel di grande
volume in stomaco e
intestino tenue
Diminuzione della
glicemia post-prandiale
Fermentescibilità dalla
flora batterica intestinale
Ridotta produzione di
insulina
Frutta e verdura
Fibre insolubili Cellulosa, alcune
emicellulose, lignina
Trattiene acqua in misura
inferiore a fibre solubili
in stomaco e intestino
tenue
Trattiene più acqua delle
fibre solubili
nell'intestino crasso
Maggior peso fecale
finale
Effetto lassativo
Crusca
La fibra è
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Residui vegetali non assimilabili
Ruoli:
1. importanza nella funzionalità intestinale e per le
sue proprietà osmotiche
2. Substrato fermescibile dalla flora batterica
intestinale
Polisaccaridi: amido resistente, gomme, cellulose,
oligosaccaridi, pectine, emicellulose
Non polisaccaridi: lignina, alcoli degli zuccheri e
composti polifenolici
Due sottogruppi
Le vitamine
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Vitamine IDROSOLUBILI Funzioni Sensibilità calore e luce
Vitamina B1 o Tiamina Metabolismo energetico dei
carboidrati. Ruolo
nell'apparato muscolare e nel
sistema nervoso
Sensibile al calore. Con la
bollitura delle verdure si perde
oltre il 50% della vitamina
Vitamina B2 o Riboflavina Ruolo nella crescita e nella
riparazione dei tessuti,
integrità di occhi, e sistema
nervoso, metabolismo
energetico
Sensibile alla luce, al calore e
all'ambiente acido
Vitamina B3 o Niacina Sintesi di ormoni sessuali e
formazione di cortisone,
tiroxina e insulina
Stabile al calore, alla luce e
all'ossidazione. Resiste in
cottura.
Vitamina B5 o Acido
pantotenico
Costituente del co-enzima A
regola il metabolismo degli
altri nutrienti. Favorisce la
sintesi di anticorpi
Instabile alla temperatura, con
la preparazione della verdura
se ne perde il 30%. Stabile alla
luce e all'ossigeno.
Le vitamine idrosolubili
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Vitamina B6 o piridossina Metabolismo degli amminoacidi ed
energetico
Molto sensibile alla luce, le perdite di
vitamina durante la bollitura oscillano
dal 50 al 70 % per le verdure e tra il
50% e il 90% per i cereali
Vitamina B8 o biotina Sintesi degli acidi grassi, importante
nella funzione della tiroide e del
surrene, contrasta depressione,
dermatiti ed eczemi
Stabile al calore, congelamento, luce e
ossigeno.
Vitamina B9 o acido folico Metabolismo acidi nucleici e proteine,
produzione globuli rossi,
trasformazione dell'omocisteina i
metionina, sviluppo fetale, costituente
del DNA
Sensibile a luce, calore e ossidazione.
Le verdure in cottura perdiìono dal 50
al 90 % a seconda della quantità di
acqua utilizzata e del tempo di cottura
Vitamina B12 o cobalamina Replicazione cellulare, integrità del
sistema nervoso, prevenzione anemia
megaloblastica. Legata al metabolismo
dell'acido folico
Sensibile alla luce e
all'imagazzinamento. Resiste al calore.
Vitamina C Formazione tessuto connettivo,
aumenta l'assorbimento di ferro,
attività antiossidante, timola le difese
immunitarie
Si denatura rapidamente. Sensibile al
calore, al ph neutro e alcalino, all'aria,
e non resiste all'invecchiamento
Le vitamine liposolubili
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Vitamine LIPOSOLUBILI
Vitamina A Antiossidante, funzioni visive,
integrità tessuti, metabolismo
ormoni
Sensibile alla luce, al calore e
all'ossigeno. Svolgere cotture
brevi
Vitamina D Aumenta l'assorbimento di
calcio, regola assorbimento di
Ca e P a livello intestinale,
integrità ossa e denti
Sensibile alla luce e all'ossigeno
ma resiste alle cotture e alla
conservazione
Vitamina E o tocoferolo Antiossidante, crescita e
sviluppo cellulare
Molto sensibile all'ossidazione.
Vitamina K o fillochinone Coagulazione, salute dell'osso Resistente a luce, calore e aria.
Sensibile a ph acido.
I minerali
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Funzioni Dove è localizzato
Calcio Nelle ossa: strutturale e di riserva
In ambito intra ed extra cellulare: attività
enzimatiche, trasmissione degli impulsi
nervosi, contrazione dei muscoli,
permeabilità delle membrane
99% nello scheletro e nei denti
1% tra tessuti molli e liquidi extra
cellulari
Ferro Presente nel nucleo centrale di
emoglobina e mioglobina: trasporto di
ossigeno ai tessuti e produzione di
energia. Interviene in funzioni
enzimatiche e metaboliche
In diversi compartimenti
dell'organismo
Fosforo In ambito intra ed extra cellulare: ruoli
strutturali (fosfolipidi) e ruoli di riserva
(ATP per trasporto energia)
Il rapporto ottimale di Ca/P è pari a 1
85% nelle ossa e nei denti
15% nei tessuti molli e liquidi extra
cellulari
Magnesio Trasmissione impulso nervoso,
contrazione muscolare, sintesi proteica e
mineralizzazione ossea
60% ossa
39% compartimenti intracellulari
1% liquidi extra cellulari
Cloro, Sodio, Potassio Osmolarità dei fluidi intra ed extra
cellulari, e mantenimento pressione
osmotica
Liquidi intra ed extra cellulari
I minerali
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Zolfo Protegge le proteine
dall'ossidazione
In molte proteine come
l'omocisteina e la taurina, oltre
che in ormoni proteici come
l'insulina
Iodio Sintesi degli ormoni T3 e T4 Tiroide,reni, ghiandole salivari
Fluoro Resistenza e solidità a ossa e denti Ossa e denti
Rame Con lo Zn partecipa
all'assorbimento del Fe, attiva gli
enzimi, presiede la sintesi
dell'emoglobina, essenziale per il
funzionamento del sitema
immunitario, mantiene integri vasi,
tendini, ossa, sistema nervoso e
regola la funzione riproduttiva.
1/3 nel fegato, a seguire
cervello, cuore, milza e reni
Zinco Modula il sistema immunitario,
favorisce fertilità e capacità
riproduttiva, aiuta la
cicatrizzazione, ha azione
antiossidante, entra nella
composizione insulinica
Ghiandole endocrine, organi
genitali, prostata, fegato,
muscoli, pelle, capelli e unghie
I minerali
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Tesi di Master di Cristina Savi
Manganese Sintesi ormoni tiroidei ed
eliminazione radicali liberi.
interviene nella formazione di
cartilagine
Fegato e pancreas
Cobalto Si vedano quelle della vitamina
B12
Cofattore della vitamina B12
Cromo Potenzia le funzioni dell'insulina
e influenza il metabolismo di
glucidi, proteine e grassi
Co-fattore dell'insulina
Molibdneno Agisce nei processi di
detossificazione dell'alcol e di
formazione acido urico
Cellule epatiche
Selenio Partecipa a meccanismi di
protezione dell'organismo da
radicali liberi
Fegato, rene, a seguire
muscolo, pelle e unghie
I fitocomposti
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Tesi di Master di Cristina Savi
Il contenuto di fitocomposti
è massimo nelle piante
selvatiche
Antiossidante Antitumorale
Antinfiammatoria Ipolipemizzante
Antimicotiche ormonali
Ruoli e funzioni principali
I fitocomposti
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Composto Azione Alimenti Classi
Flavonoidi o
catechine
Antitumorale,
antiossidante,
antinfiammatoria,
antiormonale,
antiaggregante
Cipolla,
sedanocavoli e
broccoli, soia,
pomodori, frutta,
vino, tè,
cioccolato
Flavonoidi,
flavoni,
flavanoni,
flavanoli,
antocianine,
isoflavoni
Fitoestrogeni Antiossidante,
antitumorale,
ipocolesterolemizzante
Isoflavoni della
soia, lignani dei
semi oleaginosi e
dei cereali
integrali
Isoflavoni,
lignani,
Cumestani,
lattoni
dell'acido
Resorcillico
Classificazione USA:
1) Composti fenolici
2) Isoprenoidi e terpenoidi
3) Amminoacidi e composti organosolforici
I fabbisogni nutrizionali del
bambino
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Carboidrati
• 55-65%
Proteine
• 7-16%
Lipidi
• 35-40% fino ai 2 anni
• 30%fino all'adolescenza
I fabbisogni nutrizionali del
bambino
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Tesi di Master di Cristina Savi
Nutriente LARN
1-3 anni 4-6 anni 7-10 anni
Proteine (g) 13-23 21-28 29-42
Calcio (mg) 800 800 1000
Fosforo (mg) 800 800 1000
Potassio (mg) 800 1.100 2.000
Ferro (mg) 7 9 9
Zinco (mg) 4 6 7
Rame (mg) 0.4 0.6 0.7
Selenio (μg) 10 15 25
Iodio (μg) 70 90 120
Tiamina - B1 (mg) 0.6 0.7 0.9
RIboflavina- B2 (mg) 0.8 1.0 1.2
Niacina - B3 (mg) 9 11 13
Piridossina - B6 (mg) 0.7 0.9 1.1
B12 (μg) 0.7 1.0 1.4
C (mg) 40 45 45
Folati (μg) 100 130 150
A (Re) (μg) 400 400 500
D (μg) 10 0-10 0-10
SINU 1996
I fabbisogni nutrizionali del
bambino
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SINU 2012
Nutriente LARN
1-3 anni 4-6 anni 7-10 anni
Proteine (g) 14 19 31
Calcio (mg) 700 1000 1100
Fosforo (mg) 460 500 875
Potassio (g) 1.9 2.3 2.8
Ferro (mg) 8 11 13
Zinco (mg) 3 5 8
Rame (mg) 0.4 0.4 0.7
Selenio (μg) 20 30 30
Iodio (μg) 90 90 120
Tiamina - B1 (mg) 0.5 0.6 0.8
Riboflavina- B2 (mg) 0.6 0.7 1.0
Niacina - B3 (mg) 7 8 11
Piridossina - B6 (mg) 0.5 0.6 0.9
B12 (μg) 0.9 1.2 1.6
C (mg) 40 50 65
Folati (μg) 150 190 260
A (Re) (μg) 400 450 500
D (μg) 15 15 15
I nutrienti nell’alimentazione a
base vegetale
• I cibi vegetali costituiscono la fonte
principale di carboidrati
• Necessario distinguere carboidrati
semplici e carboidrati COMPLESSI
• Valutazione dell’indice glicemico e del
carico glicemico
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I CARBOIDRATI
I nutrienti nell’alimentazione a
base vegetale
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PROTEINE VEGETALI
FONTI
Prodotti della soia
Latte di soia
Tofu Tempeh
Legumi Frutta secca
Cereali integrali
Semi
I nutrienti nell’alimentazione a
base vegetale
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PROTEINE VEGETALI
Complementarietà.
Tutti gli aae sono
presenti nei cibi
vegetali
I nutrienti nell’alimentazione a
base vegetale
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GRASSI VEGETALI
Frutta secca
Semi oleaginosi
Oli vegetali
La soia è
l’altro alimento
vegetale a %
calorica da
lipidi pari al
41,7 %
I nutrienti nell’alimentazione a
base vegetale
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GRASSI VEGETALI
Attenzione al rapporto tra omega6 e omega3 (3-4:1)
Fonti di omega-6 (LA o AA): cerali integrali, frutta
secca, semi oleaginosi, olio di girasolo, olio di
arachidi,olio di mais, olio di sesamo, olio di cartamo
Fonti di omega-3 (ALA): semi di lino, noci, olio di semi
di lino
I nutrienti nell’alimentazione a
base vegetale
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Minerali Alcuni alimenti
vegetali con maggiore
contenuto di minerale
mg/100g
Azioni che ne facilitano o impediscono
assorbimento o disponibilità
Calcio Farro, riso parboilled,
farina di soia,
broccoletti, rucola,
salvia, semi di sesamo,
tahin, tofu, tempeh,
porri, fichi secchi,
mandorle
Più che le quantità assolute di calcio introdotte è
l'elevato rapporto proteine/calcio a influenzare
negativamente la salute dell'osso.
Inoltre la presenza di fitati, fosfati e ossalati ne
diminuiscono l'assorbimento. Oltre alla fibra
contenuta negli alimenti. Questi aspetti sono stati
notevolmente ridimensionati rispetto al passato.
Escreto con urina, feci e sudore
Ferro TImo, cannella, cacao
amaro in polvere,
lenticchie secche,
fagioli di soia, rucola,
ceci secchi, more,
broccoli
L'assorbimento è favorito dalla contestuale assunzione
di vitamina C e acidi organici. Fitati, ossalati, fosfati e
fibre ne diminuiscono l'assorbimento. I tannini ne
riducono l'assorbimento. Fe non assorbito è eliminato
con le feci
I MINERALI
Alimenti vegetali = maggiori fonti alimentari di minerali (eccezione calcio)
I nutrienti nell’alimentazione a
base vegetale
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
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I MINERALI
Zinco Semi di zucca, cacao
magro, zenzero, fave,
avena, fagioli,
mandorle
Ca,Fe, Cu, fitati , ossalati e cellulosa ne riducono
l'assorbimento. Viene assorbito in misura del
20%rispetto a quanto neviene ingerito. Escreto
soprattutto con le feci.
Fosforo Crusca di grano, germe
di grano, semi di lino
L'assorbimento è favorito dalla presenza di vitamina
D. Escreto con l'urina
Magnesio Alga kombu, mandorle,
grano saraceno,
nocciole
L'assorbimento è favorito dalla presenza di vitamina
D, lucidi e proteine. Ca, fosfati, fitati e sali biliari ne
riducono l'assorbimento. Circa i 2/3 di quello ingerito
sono escreti con feci (soprattutto), sudore e urina.
Potassio Pomodoro, melone,
albicocche secche, ma
comunque tutte le
verdure e la frutta,
preferibilmente crudi
Assorbito con rapidità dal tubo digerente. Escreto con
urina
Iodio Alghe e sale iodato Assorbito rapidamente nel tubo digerente e trasportato
successivamente alla tiroide. Escreto con feci e urina
Ammollo
Germogliazione
Fermentazione
Lievitazione
Tostatura
Ne migliorano
assorbimento
I nutrienti nell’alimentazione a
base vegetale
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
I MINERALI
Sodio Spinaci, carote, alimeti conservati
sotto sale
Assorbito con rapidità. Escreto con urina
Fluoro The, acqua addizionata con floruri,
uva secca più molti altri alimenti ma
in quantità ridotta
Più dell'80 % del fluoro assorbito viene escreto con le urine
Rame Noci, mandorle, fagioli secche,
miglio, carote, zenzero
Fitati, cadmio, zinco e argento nella dieta riducono l'assorbimento. Comprese
elevate assunzioni di vitamina C. Escreto con le feci
Manganese Noci pecan, mandorle, cime di rapa,
riso integrale
Assorbimento ridotto al 35 del totale ingerito. Influiscono sull'assorbimento Fe,
Co, Ca, P e fitati. Escreto soprattutto con la bile
Cromo Pane integrale,patate, mele, fagioli
secchi, cavolo
Fibra, fitati, Fe, Mn, Ca e titanio ne riducono l'assorbimento.
Molibdeno Lenticchie, cavolfiore, riso integrale,
orzo, cipolle, albicocche, carote
Assorbito più rapidamente di altri minerali nell'intestino prossimale e nello
stomaco. Escreto con feci e urina
Selenio Germe di grano, noci, pane
integrale, avena, riso, fagioli, mais.
1 noce del Brasile (5g) fornisce circa
il doppio della quantità giornaliera
di selenio richiesta
Assorbito facilmente nel tratto gastrointestinale. I selenio-amminoacidi, principale
fonte dietetica di selenio, assorbiti al 70%. Escreto con le urine
I nutrienti nell’alimentazione a
base vegetale
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I MINERALI
Alimento vegetale Calcio (mg/ 100 g
p.e.)
Alimento animale Calcio (mg/ 100 g
p.e.)
Tahin 800 Latte vaccino intero 119
Salvia 600 Yogurt 120
Rucola 309 Formaggio stagionato 1000-1200
Tofu 159 Uovo 48
Ferro (mg/ 100 g
p.e.)
Ferro(mg/ 100 g
p.e.))
Fagioli borlotti 9 Vitello 2.3
Prugne secche 3.9 Gallina 0.6
Radicchio verde 7.8 Agnello 3.2
Fagioli di soia 7 Cavallo 3.9
Confronto tra alimenti vegetali e animali in riferimento
a minerali Ca e Fe (spesso creduti deficitari in
un’alimentazione vegana)
I nutrienti nell’alimentazione a
base vegetale
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VITAMINA FONTI VEGETALI
Vitamina B1 o tiamina Cereali integrali, lievito
alimentare, verdure a foglia,
legumi
Vitamina B2 o Riboflavina Cereali integrali, mandorle,
legumi e verdura. Anche se
maggiormente presente nel
mondo animale
Vitamina B3 o Niacina Cereali integrali, legumi,
lievito alimentare, frutta secca.
Sintetizzabile a partire dal
triptofano
Vitamina B5 o Acido
pantotenico
Lievito alimentare, cereali
integrali, verdure, legumi
Vitamina B6 o piridossina Cereali integrali (mais e grano
in particolare), legumi, noci,
banane, lievito alimentare
Vitamina B8 o biotina Lievito alimentare, noci
cereali integrali
Vitamina B9 o acido folico Verdure a foglia verde, legumi,
cereali integrali, lievito
alimentare
Vitamina C Frutta e verdure fresche, in
particolare agrumi, frutti di
bosco, pomodoro e cavolo
Vitamina A - Beta-carotene Verdura e frutta di colore
giallo-arancio e verde
Vitamina E o tocoferolo Cerali integrali, legumi, frutta
secca (mandorle e nocciole),
oli vegetali, verdure verdi e
semi oleaginosi (semi di
girasole)
Vitamina K o fillochinone Verdure a foglia verde, avena e
lugumi
LE VITAMINE
I nutrienti nell’alimentazione a
base vegetale
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Colore Alimenti Fitocomposti Azione
Rosso Fragole, pomodori, arancia rossa,
ravanello, ciliegie, ribes rosso, anguria
Lycopene, antocianine, vitamina C,
carotenoidi
Prevenzione tumori, cardiopatie, malattie
degenerative e proteggiere pelle e vista
Verde Insalata verde, basilico, broccoletto,
asparagi, kiwi, zucchine, cetrioli,
carciofi, cavolo cappuccio, rucola, biete,
spinaci, cime di rapa, prezzemolo, uva
bianca
Clorofilla, luteina, carotenoidi Prevenzione tumori e malattie
cardiovascolari, protezione vista e
funzionamento sistema nervoso,
riparazione cellulare
Giallo-arancio Albicocche, carote, zucca, peperoni,
cachi, arancia, limone, melone,
mandarini, clementine, pesche,
pompelmi
Carotene, flavonoide, antocianine Potenziare il sistema immunitario,
proteggere la vista, prevenire
invecchiamento cellulare, tumori e
cardiopatie
Bianco Cavolfiore, mela, pera, cipolla,
finocchio, funghi, cipollotto, porro,
scalogno
Quercetina, flavonoidi, isotiocianati,
allilsolfuro
Prevenzione tumori, ipertensione, e
anemia.
Blu-viola Fichi, radicchio, susine, melanzane,
more, ribes, mirtilli
Antocianine, carotenoidi, composti
fenolici
Previene invecchiamento pelle e malattie
neurovegetative, corretto funzionamento
vista e tratto urinario
I FITOCOMPOSTI
La presenza di
fitocomposti si
riduce nei vegetali
conservati, in
alimenti trattati,
elaborati e
trasformati
Cosa metto nel piatto:
dai nutrienti agli ingredienti • I cereali
• I legumi e i derivati
• Le verdure
• Le alghe
• La frutta
• La frutta secca e i semi oleaginosi
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Cosa metto nel piatto:
dai nutrienti agli ingredienti
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• La classificazione dei cereali in base
all’appartenenza alla famiglia botanica
Maggiori Frumento, riso e mais
Minori Avena, farro, kamut, miglio, orzo, segale
Pseudo Grano saraceno, quinoa e amaranto
Graminacee
Polygonacee Chenopodiacee
Amarantacee
Composizione
nutrizionale migliore
dei cereali maggiori
Il riso è il cereale con valore nutrizionale in
proteine migliore di altri, lisina (aalim) in
proporzioni maggiori
Cosa metto nel piatto:
dai nutrienti agli ingredienti • Classificazione dei cereali sulla base del grado di raffinazione
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Cereali integrali Contengono l'intero patrimonio nutritivo del chicco
(ferro, vitamine del gruppo B (b1, B2, B3, b6 e
B9), fibra, vitamina E, zinco, magnesio e selenio
Cereali raffinati Hanno perso gran parte delle sostanze benefiche e
possono talvolta contenere sotanze dannose dovute
al processo di raffinazione
Miscele di cereali raffinati e integrali E' consigliabile leggere le etichette per conoscere il
reale contenuto, espresso in ordine decrescente di
quantità
Prodotti addizionati con crusca Solitamente viene addizionata crusca ad un
prodotto raffinato. Questo peggiora l'assorbimento
dei minerali residui.
Cosa metto nel piatto:
dai nutrienti agli ingredienti • La composizione nutrizionale del riso integrale e raffinato
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Riso integrale Riso brillato
Glucidi (g) 77,4 80,4
Proteine (g) 7,5 6,7
Calcio (mg) 32 24
Fosforo (mg) 221 94
Ferro (mg) 1,6 0,8
Tiamina (mg) 0,48 0,11
Niacina (mg) 4,7 1,3
Fibra (g) 1,9 1
Cosa metto nel piatto:
dai nutrienti agli ingredienti • Classificazione dei cereali sulla base del contenuto di glutine
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Privi di glutine Mais, riso, miglio, grano saraceno, quinoa,
amaranto
Contenenti glutine Frumento, avena, orzo, farro, kamut
Cosa metto nel piatto:
dai nutrienti agli ingredienti • Varianti in cui si possono presentare i cereali (non solo in chicco)
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Seitan Alimento molto proteico che deriva dal glutine
del grano tenero, ma può essere ottenuto anche
da farro e kamut. Il consumo consigliato non
supera le 2-3 volte a settimana, trattandosi di
prodotto trasformato e ricco di glutine.
Latte di cereali Privi di colesterolo, lattosio e caseina, bevande
di derivazione da cereali: latte di riso, latte di
avena, latte di miglio, latte di farro.
Erroneamente vengono considerati latte di
cereali anche Latte di soia e latte di mandorla.
Mentre nel primo caso deriva da legume, nel
secondo da frutta secca. Negli ultimi 2 casi
aumenta il valore nutrizionale ma anche il
contenuto in grassi. Possono essere utili in età
pediatrica
Farine Ottenute tramite processo di macinazione o
schiacciamento del chicco. A seconda del grado
di macinazione e dalla tipologia di cereali
macinati si possono distinguere farine e semole.
Da cui si ottengono pane, pasta, prodotti da
forno
Cosa metto nel piatto:
dai nutrienti agli ingredienti • Varianti in cui si possono presentare i cereali (non solo in chicco)
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Prodotti da forno Cracker, grissini, fette biscottate, pan carrè,
piadina, pizza, taralli. E' facile che nella
produzione vengano aggiunti: estratto secco di
glutine, uova fresche o in polvere, zuccheri
commestibili o estratti di malto, latte intero
concentrato o in polvere, essenze, cacao,
vaniglia o altre spezie.
Bulgur e cous-cous Prodotti precotti e parzialmente trasformati. Il
bulgur deriva dal cereale germogliato, cotto a
vapore, seccato e macinato. Il cous cous dalla
farina di cereali o dalla semola, cotte a vapore
e poi seccate.
Cereali per la colazione Cereali integrali pronti per la colazione, fiocchi
di cereali, muesli
Cosa metto nel piatto :
dai nutrienti agli ingredienti • I legumi e i derivati
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P (g) L (g) C (g) Ca
(mg/100 g
p.e.)
Fe
(mg/100 g
p.e.)
IC
Ceci secchi 20,90 6,30 46,90 142 6,4 90
Fagioli secchi 23,60 2 47,50 109 9 76
Fave secche 27,2 3 54,80 90 5 67
Lupini
ammollati
16,40 2,40 7,1 45 5,50 Nd
Soia secca 36,90 19,10 23,20 257 6,90 118
Lenticchie
secche
22,70 1 51,10 57 8 72
Piselli secchi 21,70 2 48,20 48 4,50
Tofu 16,00 8 0,6 n.d n.d
Hemp-fu 16,30 5,90 12,90 n.d n.d
Tempeh 19,90 6,5 9,0 n.d n.d
Il rapporto ideale
cereali:legumi è 2:1
Cosa metto nel piatto :
dai nutrienti agli ingredienti • I legumi e i derivati
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Cibi
proteici
P (g) L (g) C (g) Ca (mg) Fe (mg) Colesterolo
(mg)
IC
Legumi 24,6 5,6 38,4 121 6,6 0 85
Uova 13 15,6 0,9 55 2,4 1243 100
Latte e
yogurt
4,0 4,0 4,6 137 0,1 9 99
Prosciutto
cotto
19,8 14,70 0,90 6 0,70 62 n.d.
Carne di
pollo
(petto
cotto
senza
grssi
aggiunti)
30,20 0,9 0 5 0,60 75 n.d.
Lonza
(maiale
leggero)
20,7 7 0 7 1,3 61 n.d.
Lonza
(maiale
pesante)
20,8 9,9 0 7 1,4 88 n.d.
Cosa metto nel piatto :
dai nutrienti agli ingredienti • La verdura: classificazione in base a caratteristiche nutrizionali simili
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Consumo Caratteristiche
Verdure verdi Brassicacee o crucifere: broccolo, cavolo
verza, cavoletto di brixelles, cime di rapa,
ravanello, rapa, rucola e cavolfiore
Sia cotte che crude senza
cuocere troppo per non
denaturare i nutrienti (tipico
odore di zolfo)
Ricche di fibra, acido folico,
riboflavina, beta-carotene, vitamina
C, vitamina E e K, potassio, calcio,
ferro, magnesio e fitocomposti.
Le crucifere in particolare sono
molto ricche di calcio assimilabile
e percentuale di calorie da proteine
pari al 40%.
Le verdure a foglia da utilizzare
cotte sono ricche di ossalati, che
tendono ad assorbire il calcio
Verdure a foglia da insalata: crescione,
indivia, lattuga, etc)
Consumati crudi
Verdure a foglia da utilizzare
preferenzialmente cotte: cicoria, spinaci,
costine, bieta, etc)
Meglio consumarle cotte
perchè eccessivamente
fibrose
Verdure rosso-giallo-arancio Carote, zucca. pomodori, peperoni,
barbabietola rossa, ravanello, radicchio
rosso
Cotte e crude Fonti di carotenoidi e altri
fitocomposti a effetto antiossidante
Verdure amidacee Patata, manioca, topinambur Cotte Elevato contenuto di amido. Da
considerare fonte di amido in
alternativa ai carboidrati nel menu
Altre verdure Sedano, asparago, carciofo, funghi porcini,
cipolla, finocchio
Cotte e crude
Solanacee Peperone rosso, pomodoro, melanzana,
patata
Cotte Contengono solanina, un alcaloide
tossico. Inattivato dalla cottura e
particolarmente presente nella
verdura non matura
Cosa metto nel piatto :
dai nutrienti agli ingredienti
• Se si considera la densità nutrizionale e non più il peso del nutriente
su 100 g di prodotto la verdura è l’ alimento con le migliori
caratteristiche nutrizionali (ad esempio 35% di proteine e la
presenza di tutti gli amminoacidi limitanti – Fonte: L.Baroni)
• Densità nutrizionale = Nutriente/ Energia
• La verdura possiede inoltre un elevato indice chimico (72 di media)
• Presenza di vitamina C e acido folico, la vitamina C esclusiva del
mondo vegetale, aiuta l’assorbimento di Fe
• Fonte di K : fondamentale per il controllo della pressione e la salute
dell’osso
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Cosa metto nel piatto :
dai nutrienti agli ingredienti
Master di I livello in
Alimentazione e Dietetica
Vegetariana Tesi di Master di
Alghe
Vitamine (A, B, K)
Minerali (ca, Fe, Iodio, K, Mg, Zn,
Cu)
Proteine
Acidi grassi
omega-3 (EPA e DHA)
Cosa metto nel piatto :
dai nutrienti agli ingredienti
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Tesi di Master di Cristina Savi
Hijiki
Arame
• Nori, dulse, wakame
consumo quotidiano
• kombu, hijiki, arame
uso occasionale
Più ricche di
Ca e Fe
Più ricche di Na
Nori
wakame
Più proteiche
Cosa metto nel piatto :
dai nutrienti agli ingredienti La frutta secca e semi oleaginosi
Fonti di:
• Proteine, vitamina E, energia, acidi grassi
polinsaturi, Sali minerali
• Ricchi di Ca (semi di sesamo, tahin, semi di lino,
mandorle dolci)
• Ricchi di Fe (anacardi, semi di zucca, semi di
sesamo, tahin)
• Zinco e Selenio
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Alimentazione vegetariana
come prevenzione e cura
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Dieta occidentale
(ACIDIFICANTE)
Prodotti animali
Cereali raffinati
Zucchero
MALATTIE OCCIDENTALI
Più fonti sottolineano il consumo eccessivo di proteine
animali da parte del bambino. E la relazione con lo
sviluppo di obesità e patologie croniche in età adulta.
Proteine alimentari:
28% vegetali, 72%
animali (50% carne)
Alimentazione vegetariana
come prevenzione e cura
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LIMITARE INCREMENTARE
Alimentazione vegetariana
come prevenzione e cura Benefici delle proteine vegetali: • Le proteine vegetali contengono meno amminoacidi solforati (metionina e
cistina) che passando attraverso il fegato producono acido solforico.
• Le proteine vegetali sono meno acide di quelle animali: abbassano meno il
ph ematico, così lo scheletro non è costretto a rilasciare ioni calcio come
con quelle animali per tamponare l'acidità dell'organismo (i residui acidi
vengono eliminati con le urine). E non inducono osteoporosi.
• Nei cibi di origine vegetale sono assenti colesterolo e grassi saturi, mentre
c'è una buona presenza di fibre, vitamine e antiossidanti con effetto
protettivo.
• Diminuiscono la secrezione insulinica
• Migliore funzionalità renale, minor rischio malattie cardiovascolari, controllo
metabolico nel diabete mellito
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Ma non è sostituendo carne o pesce con formaggi e uova che si
generano basi per la salute
Le posizioni ufficiali sulla dieta
vegetariana "Le diete vegane, latto-vegetariane e latto-ovo-vegetariane correttamente
strutturate soddisfano i fabbisogni nutrizionali dei bambini nella prima seconda
infanzia e degli adolescenti, e promuovono una crescita normale. I vegetariani
dalla nascita hanno da adulti un peso, un'altezza e un BMI simili a quelli di chi è
diventato vegetariano più tardi nel corso della vita, suggerendo che diete
vegetariane correttamente pianificate durante la prima e la seconda infanzia
non siano in grado di influenzare il peso e l'altezza finale dell'adulto. Le diete
vegetariane nell'infanzia e nell'adolescenza possono essere d'ausilio nello
stabilire sani schemi alimentari, validi per tutta la durata della vita, e possono
offrire alcuni importanti vantaggi nutrizionali."
ADA 2009 (Posizione Ufficiale sulle Diete Vegetariane)
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Le posizioni ufficiali sulla dieta
vegetariana Sempre secondo l’ADA (American Dietetic Association) rispetto agli onnivori, i
vegetariani mostrano:
• Minor livello di colesterolo plasmatico
• Inferiore Indice di Massa Corporeo
• Valori inferiori di pressione arteriosa
• Ridotta incidenza di diabete mellito tipo II e tumori
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Le posizioni ufficiali sulla dieta
vegetariana Dal confronto tra dieta a base vegetale e dieta carnea emerge che lo stato di
salute ottimale si ottiene con la dieta vegetariana, mentre i rischi correlati
carenze nutrizionali o legati a sovranutrizione sono maggiormente in rapporto
alla dieta carnea. (Sabatè 2001)
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ADEGUATEZZA
NUTRIZIONALE: I DUBBI
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Sostanze nutritive
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Colesterolo
Vitamine A,D, B12
Sostanze nutritive
presenti
prevalentemente nei
cibi animali
Sostanze nutritive
essenziali
Sostanze nutritive
non essenziali
Vitamina B12 Colesterolo
Vitamina A
Vitamina D
La crescita senza proteine
animali
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Introito proteico pari al 12-15 % delle
calorie totali consumate
quotidianamente
Garantito da alimentazione
vegetariana
Nutriente Maschi Femmine
Carnivori Vegetariani Vegani Carnivori Vegetariani Vegani
Proteine
(%E)
17,3 13,8 13,5 16,0 13,1 12,9
Studio Epic-Oxford
La crescita senza proteine
animali
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I FABBISOGNI Età (anni) Peso (b) (kg) PRI (a) Proteine
(g/Kg*die)
PRI(a) Proteine
(g/die)
1-3 13.7 1.00 14
4-6 20.6 0.94 19
7-10 31.4 0.99 31
Età (anni) ¹ Peso (kg) Proteine (g/100 g) ²
1-3 9-16 13-23
4-6 16-22 21-28
7-10 23-33 29-42
SINU 2012
SINU 1996
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
Insalata di pasta
e ceci
Fave alla menta
Orzo e
cannellini in
giallo
Torta di patate,
cipolle e
pomodori
Insalata di
cicoria da taglio
Risotto con
peperoni
Polpette di segale
Lenticchie in
umido
Orecchiette
fagioli e
broccoli
Insalata mista
con noci
Farrotto con
verdure
Frittata di
ceci e patate
Insalata di
lattuga
694,3 Kcal/die (50% del fabbisogno energetico medio per fascia d’età: asilo nido) =
21,8 g/die introito medio proteico (Fonte: Dr.ssa Torti)
Dieta bilanciata apporto
proteico garantito
La crescita senza proteine
animali
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Età (anni) Livelli di
sicurezza
(g/kg/die)
L.S. corretti
per la qualità
proteica (dieta
onnivora*)
(g/kg/die)
L.S. corretti
per la qualità
proteica (dieta
vegan**)
1,5 1,17 1,48 1,7
2,5 1,13 1,43 1,64
3,5 1,09 1,38 1,59
4,5 1,06 1,34 1,54
5,5 1,02 1,29 1,48
6.5-8,5 1,01 1,28 1,47
9,5 0,99 1,25 1,44
10,5*** 0,99 1,25 1,44
LS corretti nei bambini
vegani:
•30-35% a 1 - 2 anni
•20 - 30 % a 2 - 3 anni
•20 - 30 % a 3 -6 anni
•15 - 20 % sopra i 6 anni
Oppure RDA ufficiali +
10-15% (Messina 2004)
Digeribilità e composizione amminoacidica inferiore nelle proteine vegetali (85%)
Al massimo problema
degli eccessi = malattie
croniche (OMS)
Densità proteica
14% 35% 12,5%
35%
Ma il ferro dove lo trovo?
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Ferro eme: mondo animale > facilmente assimilabile
Ferro non-eme: mondo vegetale > difficoltà di assorbimento
Per aumentare l’assorbimento di Fe: vitamina C Ammollo, germogliazione, fermentazione, lievitazione
Biodisponibilità 18%
Biodisponibilità 10%
Ma il ferro dove lo trovo?
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Alimento Fe/ 10 g alimento
(mg)
Alimento Fe/ 10 g alimento
(mg)
Timo 12,36 Origano 3,68
Maggiorana 8,27 Germe di grano 1
Cumino 6,64
Aneto 4,88
Alloro 4,3
Il consumo di latte e latticini aumenta il rischio di carenza di ferro
Per aumentare l’apporto di ferro
e germe di grano!
Calcio senza latticini
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Fonti vegetali non creano alcun problema di carenza di Ca
100 g > 309 mg Ca
rucola Tahin di sesamo
Latte vaccino
30 g > 245 mg Ca
Stato di
Ca
dipende
Chissà quando si convinceranno che
eccessi di proteine animali e sale
portano perdita di Ca?
51% sua
escrezione
urinaria
125 ml > 150 mg Ca
Calcio senza latticini
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Assorbimento di Calcio da broccoli,cavolo verde e riccio
varia dal 52 al 59 %
Assorbimento di Calcio dal latte : 32 %
Assorbimento di calcio da fagioli,noci,semi oleaginosi :
basso
In base ad alcuni studi, a parità di contenuto proteico (75g) e
di calcio, diete a base di proteine animali provocano nelle 24
ore l'escrezione di 150 mg di calcio urinario, contro i 103 mg
se si tratta di proteine vegetali.
La B12 e il mondo vegetale
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Alimento Porzione USDA B12 (mcg) Porzione VPJ B12 (mcg)
Uovo crudo
fresco (grande)
50 g 0.65 60 g 0.78
Latte intero
(3,35% grassi)
1 tazza (244 g, 250
ml)
1.1 125 ml 0.55
Latte
parzialmente
scremato (2%
grassi)
1 tazza (244 g, 250
ml)
1.29 125 ml 0.65
Latte totalmente
scremato
1 tazza (244 g, 250
ml)
1.23 125 ml 0.62
Vari tipo di
formaggio
28.35 g 0.14-0.95 20 g 0.1-0.67
B12 nel mondo animale
ORIGINI
CIBO CONTAMINATO > BATTERI, FUNGHI, ALGHE
La B12 e il mondo vegetale
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Assunzioni raccomandate
Anni mcg/die
1-3 0,7
4-6 1
7-10 1,4
Posologia giornaliera di vitamina B12 in monoassunzione giornaliera *
Anni mcg/die
1-3 3
4-6 4
7-10 6
* Calcolata moltiplicando per 4 volte la RDA USA per la B12
Acidi grassi nell’alimentazione a
base vegetale
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Acido grasso Omega-3 > essenziale > dieta
Rapporto ottimale LA:ALA > 3-4:1
Gli
omega- 3
nel mondo
vegetale
NO COLESTEROLO, RIDOTTI ACIDI GRASSI SATURI
Acidi grassi nell’alimentazione a
base vegetale
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Acidi grassi omega-3 (ALA, EPA, DHA) per la
popolazione onnivora:
• 0,7 g da 1 a 3 anni
• 1 g da 4 a 14 anni in entrambi i sessi
DRI per omega-3 (ALA, g al dì)
Età M F LCPUFAS
2-3 0.7 0.7 250 mg (EPA+DHA)
4-8 0.9 0.9 250 mg (EPA+DHA)
9-13 1.2 1.0 250 mg (EPA+DHA)
Per vegetariani EPA e DHA da ALA
•1 cucchiaino di olio di semi di lino (pari a 2,12-2,65 g di ALA)
•3 cucchiaini di semi di lino interi, da consumare macinati (pari a 2,22 - 2,47 g
di ALA)
•30 g di noci (6 noci, pari a 2,7 g di ALA)
•piccole quantità di ALA si trovano nella verdura a foglia verde e nelle alghe
Assunzione di ALA adeguata = 2-2,5 g
Acidi grassi nell’alimentazione a
base vegetale
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Porzioni di cibi ricchi di omega-3
Età M F LCPUFAS
2-3 1/3 1/3 250 mg (EPA+DHA)
4-8 1/2 1/2 250 mg (EPA+DHA)
9-13 2/3 1/2 250 mg (EPA+DHA)
La conversione da ALA a EPA e DHA è
favorita nelle persone di sesso
femminile e in chi non assume pesce
(vegetariani) e i fattori dietetici rilevanti
sono:
•competizione tra omega-6 e omega-3,
rapporto deve rimanere il più basso
possibile, quello ottimale è 3-4:1
•eccesso di LA compromette la
conversione di EPA e DHA a partire da
ALA
•eccesso di grassi nella dieta, superiore
al 20% delle calorie totali e i grassi
trans (secondo i LARN 2012 gli obiettivi
nutrizionali per la prevenzione di acidi
grassi saturi devono essere inferiori al
10% dell'energia totale della dieta, e il
consumo di Acidi grassi trans il meno
possibile)
Acidi grassi nell’alimentazione a
base vegetale
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OMEGA 6:OMEGA 3
4:1 in prevenzione secondaria abbassa la mortalità generale del 70%
2-3:1 abbassa l’infiammazione in artrite reumatoide
5:1 riduce l'infiammazione in asma, sclerosi multipla, morbo di crohn, colite ulcerosa,
psoriasi, lupus eritematoso (studi con integrazione di omega3)
10:1 ha effetti opposti e avversi
Normale dieta occidentale
15-16.7:1
Garantire, in una dieta vegetariana, 1g/die di ALA
LA SCELTA VEGETARIANA
OLTRE LA SALUTE
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Il cibo, inteso come ciò che l’individuo sceglie di mangiare,
è il fattore più incisivo tra le scelte che il singolo può
attuare per “impattare” meno sull’ambiente. (Weber e
Matthews)
I consumi di cibo
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• 11 kg di cereali
+ 1 kg il peso di un bovino
• 1 kg di carne
2 kg di animale "vivo"
• 1 kg di carne
22 kg di cereali
Rapporto di conversione 1:15. Ovvero 15 kg di cereali
consumati come mangimi per ottenere un Kg di carne
Scarti di macellazione = 60%. I kg di cereali divengono 22
I consumi di acqua
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I consumi di energia
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Fonti per produrre 1 caloria di
proteine
Calorie di combustibile fossile
spese
Grano 2.2
Carne bovina 40
Uova 39
Latte 14
Carne di maiale 14
La produzione di cibo
animale richiede
quantità maggiori
rispetto alla produzione
degli stessi nutrienti a
partire da fonti vegetali.
Prodotti chimici
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fertilizzanti
erbicidi
pesticidi
Decuplicati dal 1945 ad oggi.
Soprattutto nell’agricoltura
finalizzata all’allevamento
Necessari in dosi
molto maggiori in
agricoltura
intensiva
(monocoltura)
Effetto serra
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Altre conferme a favore
della scelta vegana e
bio-vegana giungono
dallo studio di Weber e
Matthews (cibo locale) e
da quello di Baroni et al.
del 2007 (impatto
ambientale e menu)
Effetto serra
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27% metano immesso
nell’atmosfera
• Impatto 23 volte superiore a quello della CO2
65% ossido di azoto
immesso nell’atmosfera
• Impatto 296 volte superiore a quello della CO2
Settore zootecnico > emissioni gas serra = 18% totale =
industria e superiore a trasporti (13,5%)
Desertificazione
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60% della desertificazione della
Foresta Amazzonica è dovuto al
disboscamento per allevamento
bovini
Il 90% cessa attività
dopo soli 8 anni
70% dei terreni dell’intero pianeta
adibiti a pascolo sono in via di
desertificazione
Deiezioni animali
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+ P e N
70-80%
dell’azoto
assunto
60% dell’azoto
assunto
MILIONI DI TONNELLATE DI DEIEZIONI
ANIMALI NON UTILIZZABILI COME FERTILIZZANTE PER
ECCESSO DI PRODOTTI CHIMICI CONTENUTI
Sparse sul terreno creano danni
alla salubrità delle acque Carico
equivalente:
137 milioni di
cittadini in più
Impatto sociale
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Cereali coltivati in Europa per alimentare gli
animali d’allevamento
Cereali coltivati in USA per
alimentare gli animali
d’allevamento
Soia coltivata per gli animali
da allevamento
Impatto sociale
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I diritti degli animali
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Dovrebbe essere E’
Il trasporto e la macellazione sono ancora peggiori
LA PRODUZIONE VEGETALE
BIOLOGICA
Master di I livello in
Alimentazione e Dietetica
Vegetariana Tesi di Master di
Agricoltura biologica
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Messa al bando degli OGM
Proibizione di utilizzo di fitofarmaci
Rotazione delle colture
Maggiore valore nutrizionale
Tra le sostanze
più nocive, in
particolare per i
bambini, si
trovano diossine,
pesticidi, nitriti e
nitrati dei
fertilizzanti azotati
LA PRATICA
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Le scelte del bambino
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I fattori che influenzano
• psychosocial factors (e.g. food preferences, meanings of food, and food knowledge)
• biological factors (e.g. heredity, hunger and gender)
• behavioural factors (e.g. time and convenience, meal patterns, dieting)
• family (e.g. income, working status of mother, family eating patterns, parental weight, diet and
knowledge)
• friends (e.g. conformity, norms and peer networks)
• schools (school meals, sponsorship, vending machines)
• commercial sites (fast food restaurants, stores)
• consumerism (youth market)
• media (food promotion, including television advertising
56, 1 % dei bambini tra 3 e
5 anni
35,4 % dei bambini tra i 6 e
i 10 anni
In mensa
La normativa
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• “Modifica all’articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n.137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, in materia di svolgimento di iniziative di educazione alimentare e di diffusione della cultura vegetariana e vegana nell’ambito dell’insegnamento scolastico”
Proposta di legge C.458 (21-
3-2014) Brambilla
• disincentivare nelle scuole la somministrazione di alimenti e bevande con elevato rapporto di: lipidi, grassi trans, oli vegetali, zuccheri semplici aggiunti, sodio, nitriti e nitrati come additivi, dolcificanti.
• integrare gli aspetti fondamentali del rapporto uomo/cibo-salute-cultura/ambiente per comporre un percorso che, dalla Scuola dell'infanzia in poi, generi individui con un grado di consapevolezza e di capacità critica ed operativa rispetto alla complessità dell'atto alimentare.
MIUR
• 2007 “Guadagnare Salute – rendere facili le scelte salutari”: la ristorazione collettiva, in particolare quella scolastica, è stata individuata come strumento prioritario per promuovere salute ed educare ad una corretta alimentazione
• Elevare il livello qualitativo dei pasti, come qualità nutrizionale e sensoriale
Ministero della Salute
Per fare in modo
che normative,
strategie, protocolli
non rimangano
teoria forniamo
strumenti pratici
La pianificazione di un menu
vegetariano e scolastico
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Sistema delle porzioni (proposto da
VegPyramid_junior, VPJ) Includere nel menu un
determinato n. di porzioni
di ciascun GRUPPO
ALIMENTARE a seconda
del FABBISOGNO
CALORICO Cereali
Verdura
Legumi
Frutta secca e semi oleaginosi
Frutta
Grassi
10 g fissi
al gg
6 anziché
5 previsti
per adulto
Le porzioni
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CEREALI
Pane, cracker, fette biscottate, grissini integrali: 30 g.
Cereali in chicco (riso, orzo, mais, frumento, farro, kamut, avena, segale, miglio, quinoa, prevalentemente non
integrali fino ai 2 anni d'età): cotti, 80 g; crudi, 30 g.
Pasta (prevalentemente non integrale fino ai 2 anni d'età): cotta, 80 g; cruda, 30 g.
Bulgur, cous-cous (prevalentemente non integrali fino ai 2 anni d'età): cotti, 80 g; crudi, 30 g.
Pop-corn: 30 g.
Cereali pronti per colazione: 30 g (arricchiti con calcio*).
Latte di riso: 125 ml (arricchito con il calcio*).
LEGUMI E ALTRI CIBI RICCHI DI PROTEINE
Legumi cotti (fagioli di soia*): cotti, 80 g; crudi, 30 g.
Tofu* o tempeh*, altri prodotti a base di soia e glutine (seitan e hamburger vegetali): 70 g.
Latte o yogurt di soia o vaccino: 125 ml (arricchito con il calcio*).
Uovo: non più di 1-2 la settimana.
Formaggio: 20 g.
VERDURA
Verdura cotta e cruda (rucola*, cime di rapa*, cicoria*, cardi*, broccolo*, carciofo*, radicchio*, indivia*): 100 g.
Succo di verdura: 125 ml.
* Cibi ricchi di calcio
Le porzioni
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* Cibi ricchi di calcio
FRUTTA
Frutta fresca: 1 frutto medio (150 g).
Frutta cotta o a pezzetti: 150 g.
Frutta fresca essiccata: 20-30 g.
Succo di frutta (fortificato con calcio*): 125 ml.
FRUTTA SECCA E SEMI OLEAGINOSI
Crema di frutta secca: 10 g.
Crema di semi (tahin di sesamo*): 10 g.
Frutta secca o semi (di sesamo*): 10 g.
GRASSI
Olio, maionese (e margarine morbide): 5 g.
CIBI RICCHI DI ω-3
Olio di semi di lino: 1 cucchiaino (4-5 g).
Semi di lino macinati: 3 cucchiaini(9-10 g)
Noci sgusciate: 30 g (circa 6 noci).
Le porzioni per il bambino
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CA
LO
RIE
TO
TA
LI
CE
RE
AL
I
CIB
I
PR
OT
EIC
I
VE
RD
UR
A
FR
UT
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UT
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A
GR
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CIB
I
RIC
CH
I
DI
CA
LC
IO
CIB
I
RIC
CH
I
DI
ω-3
CA
LC
OL
O
Kca
l
Kca
l
dis
crez
ion
ali
800 4 1 1 1 1 4 5 - 6 1 800 Minimo
1000 5 1 1 2 1 5 5 - 6 1 1010 Minimo
1200 5 2 2 2 1 6 5 - 6 1 1164 Minimo
1400 6 2 2 3 1 7 5 - 6 1 1374 Minimo
1600 7 2 3 3 2 8 5 - 6 1 1604 minimo
1800 8 3 3 3 2 8 5 - 6 1 1782 Minimo
2000 9 3 4 3 3 8 5 - 6 1 1968 32
2200 11 3 4 3 3 8 6 - 7 1 2159 41
2400 12 4 4 3 3 8 6 - 7 1 2337 63
2600 13 4 4 4 4 8 6 - 7 1 2566 34
•800 -1.800 kcal/die
da 1 a 3 anni
•1.000-2.200 kcal/die
da 4 a 6 anni
•1.400-2.600 kcal/die
da 7 a 10 anni
N. Di porzioni per ciascun gruppo della VPJ Olio d’oliva
H2O
calcica
Composizione in macro e
micronutrienti per porzioni
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Kca
l
Acq
ua
Glu
cidi
Pro
tein
e
Lip
idi
Cal
cio*
Fosf
oro
Fer
ro
Sodio
Pota
ssio
Fib
ra
Re
Vit
.C
(g) (g) (g) (g) (mg) (mg) (mg) (mg) (mg) (g) (μg) (mg)
800 281 115 23 31 322 412 5 183 1.126 11 279 84
1.000 413 154 27 36 366 487 6 219 1.490 15 313 127
1.200 545 165 36 44 609 650 10 268 2.079 20 553 167
1.400 677 203 40 50 652 725 11 304 2.443 23 588 210
1.600 774 230 47 61 740 859 13 372 2.854 27 827 251
1.800 821 259 57 65 924 1.019 15 418 3.166 30 829 251
2.000 917 285 63 72 1.012 1.153 17 487 3.577 34 1.065 291
2.200 928 328 69 72 1.025 1.238 17 552 3.654 36 1.065 291
2.400 975 357 79 76 1.210 1.398 19 598 3.966 39 1.067 291
2.600 1.107 396 84 83 1.269 1.520 21 635 4.388 43 1.100 334
*Le quantità di calcio riportate rappresentano una sottostima in quanto non considerano l'eventuale apporto calcico
fornito dalle porzioni di acqua, e non prevedono il calcolo del numero raccomandato di porzioni di cibo ricchi di calcio
Ripartizione dei pasti
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Ripartizione del fabbisogno calorico giornaliero in 4-5 pasti
Nido 1-3 anni Materna 3-6 anni Primaria 6-11
Colazione 15% 145-207 188-274 235-341
Pranzo 40% 386-552 501-732 626-910
Merende 10% 96-138 125-183 156-228
Cena 35% 338-483 438-640 548-796
Totale 100% 965-1380 1252-1829 1565-2275
Totale menu
scolastico (50%)
482-690 626-915 782-1138
Linee Guida in materia di miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione
scolastica (SIAN Veneto ottobre 2008)
Anche se i menu scolastici prevedono generalmente un solo pasto (pranzo), sarebbe auspicabile, per garantire un
adeguato bilancio nutrizionale, fornire ai genitori anche indicazioni o suggerimenti per la scelta dei pasti a casa. Il menu
scolastico infatti può fornire anche il 50 % di tutti i macro e micronutrienti. Qualora questo non fosse possibile i genitori
dovranno sfruttare i due pasti a casa (colazione e cena) per completare l'adeguatezza nutrizionale della dieta quotidiana.
I cibi ricchi di calcio
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mg di Ca/100 g Dimensioni
porzione
mg di Ca per
porzione
Cereali
Latte di riso
addizionato
120 125 ml 150
Cibi proteici
Latte di soia
addizionato con
calcio
120 125 ml 150
Tofu 159 70 g 111
Fagioli di soia
secchi
257 30 g (80 g cotti) 77
Tempeh 111 70 g 78
Contenuto medio di Ca per porzione 104
Frutta secca
Semi di sesamo 975 10 g 98
Tahin di sesamo 816 10 g 82
Contenuto medio di Ca per porzione 90
Frutta
Fichi secchi 186 60 g 112
Ca fabbisogni
LARN
1996
LARN
2012
1-3
anni
800
mg/die
800
mg/die
4-6
anni
800
mg/die
1000
mg/die
7-10
anni
1000
mg/die
1100
mg/die
I cibi ricchi di calcio
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Tesi di Master di Cristina Savi
mg di Ca/100 g Dimensioni
porzione
mg di Ca per
porzione
Verdura cruda
Rucola 309 100 g 309
Radicchio verde 115 100 g 115
Indivia 93 100 g 93
Cavolo cappuccio 60 100 g 60
Verdura cotta
Tarassaco 316 100 g 316
Foglie di rapa 169 100 g 169
Cicoria 150 100 g 150
Cardi 96 100 g 96
Broccolo rapa 97 100 g 97
Carciofi 86 100 g 86
Cavolo broccolo 72 72
Contenuto medio di Ca per porzione 141
Acqua
Acqua ricca di Ca
(350 mg/l di Ca)
35 300 ml 105
Acqua del rubinetto
(100 mg/l di Ca)
10 1000 ml 100
Ca fabbisogni
LARN
1996
LARN
2012
1-3
anni
800
mg/die
800
mg/die
4-6
anni
800
mg/die
1000
mg/die
7-10
anni
1000
mg/die
1100
mg/die
Erbe e spezie ricche di calcio
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Erbe aromatiche o spezie
fresche
Ca/ 10 g alimento
(mg)
Erbe aromatiche o
spezie fresche
Ca/ 10 g alimento
(mg)
Maggiorana 199 Cannella 100
Timo 189 Cumino 93
Aneto 178 Alloro 83
Origano 160 Coriandolo 71
Finocchietto 120 Salvia 60
Verso la composizione di un
menu Forniti i valori energetici raccomandati, i fabbisogni nutrizionali, avendo
stabilito un metodo pratico e comodo per garantire l’apporto energetico
e nutrizionale, e verificata la composizione in macro e micronutrienti di
diete ottenute con tale metodo delle porzioni, si propone la
programmazione di un menu
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Fabbisogni nutrizionali
Metodo delle porzioni
Composizione in macro e
micro nutrienti
PIANIFICARE UN MENU
Frequenza di consumo e
somministrazione: primi piatti
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Creiamo
una griglia
base in cui
inserire i
piatti
Confronto tra le proposte operative per la Ristorazione scolastica della Regione Piemonte per una dieta onnivora e le
proposte per una dieta vegetariana sulle frequenze di consumo settimanali di primi piatti, secondi piatti, verdure, pane
e merende. Dieta onnivora (Proposte operative per la
ristorazione scolastica Regione Piemonte) - su 7
giorni
Dieta vegetariana (Proposte tratte da VPJ) - su
5 giorni
Primo piatto Frequenza
consigliata/settimana
Primo piatto** Frequenza consigliata/
settimana
Primo piatto asciutto* 4 Pasta di grano duro (al
sugo o in
zuppa/minestra)
1 - 2
Minestra 1 Cereale in chicco (al
sugo o in
zuppa/minestra)
1 - 2
Primo piatto asciutto o
pizza
1 Pseudocereale in chicco
(al sugo o in
zuppa/minestra)
1
Primo asciutto o pasta e
legumi
1 Pizza o piatto
particolare (gnocchi,
lasagne, polenta)
0 - 1
Primo asciutto o
minestra + contorno di
patate
1
* secondo i
LARN da
non
consumare
oltre una
volta al
giorno. Il
primo piatto
asciutto può
essere
alternato a
pizza
(focaccia
bianca o al
pomodoro o
alle verdure,
1 volta alla
settimana),
oppure con
un piatto
unico (pasta
+ legumi).
Pasta integrale e cereale in chicco
integrale potranno essere scelti a
partire dalla scuola primaria, per gli
asili nido utilizzare prodotti raffinati o
semiintegrali
Frequenza di consumo e
somministrazione: secondi piatti
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nella scuola dell'infanzia vanno evitati legumi con
buccia, privilegiando quelli decorticati o privati delle
cuticole (tramite uso di passaverdure). Una
rotazione completa delle diverse varietà di legumi,
non solo piselli, garantisce una varietà alimentare e
un equilibrio nutrizionale corretto
Dieta onnivora (Proposte operative per la
ristorazione scolastica Regione Piemonte) - su 7
giorni
Dieta vegetariana (Proposte tratte da VPJ) - su 5
giorni
Secondo piatto Frequenza
consigliata/settimana
Secondo piatto Frequenza consigliata/
settimana
Carne bianca 1 Legumi (lenticchie, ceci,
fagioli, fave, soia a
rotazione)*
3 - 4
Carne rossa 1 Tofu o tempeh 1
Pesce 2 Seitan (a partire dalla
scuola primaria)
0 - 1
Formaggio 1
Uova 1
Legumi 1
Proteine animali
Proteine vegetali
Condimenti, pane, verdura e
frutta
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Tesi di Master di Cristina Savi
Limitare il più possibili
grassi di origine
animale.
3-4 porzioni al giorno.
Grano duro (nido) o integrale
2-4 porzioni al giorno.
Di stagione e da
agricoltura biologica
In una dieta vegetariana
aggiungere sempre: succo di
limone, lievito alimentare in
scaglie, semi oleaginosi o germe
di grano
Grammature indicative ed
equivalente in porzione
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Asilo nido Scuola primaria
Grammi Equivalente
porzione
Grammi Equivalente
porzione
Pasta o cereali
asciutti
45 (non integrale) 1,5 75 2,5
Pasta o cereali in
minestra
30( non integrale) 1 45 1,5
Legumi 30 1 30 1
Tofu 35 0,5 70 1
Seitan - - 70 1
Verdura 50-100 0,5 - 1 100 1
Pane 30 (non integrale) 1 45 1,5
Patate 50 - 150 -
Pizza 60 2 120 4
Polenta 45 1,5 60 2
Frutta secca e
semi oleaginosi
10 1 20 2
Olio extra
vergine di oliva
(totale usato per
la preparazione
del pranzo)
10 2 20 4
Frutta fresca 100 0,75 150 1
Gelato vegetale 50 - 70 -
Yogurt vegetale 125 1 125 1
Per il conteggio di porzioni totali da consumare
Nell'organizzazione del menu
scolastico vanno rispettati alcuni
concetti fondamentali:
- la similitudine tra i vari menu
(ad esempio onnivoro e
vegetariano)
- la rotazione degli alimenti
- la stagionalità degli alimenti
Grammature indicative ed
equivalente in porzione
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Tesi di Master di Cristina Savi
Avena – 30 g
Farro perlato – 45 g
Amaranto – 30 g
Quinoa – 30 g Olio evo – 10 g – ca 3 c
Riso carnaroli semintegrale
– 45 g Farfalle di
kamut – 30 g
Mela – 153 g
Un menu scolastico vegano
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
SETTIMANA 1 SETTIMANA 2 SETTIMANA 3 SETTIMANA 4
Lunedì Crema di fagioli con pastina Orzo ai porri Farfalline all'olio Crema verde con crostini
Purè di patate Fagioli all'oiio Patè di cannellini Fagioli in salsa
Finocchio a bastoncini Finocchio a bastoncini Insalatina di cappuccio julienne Patatine al vapore con prezzemolo
Yogurt vegetale Frutta mista di stagione Frutta mista di stagione Budino al cioccolato vegan
Martedì Risotto ai funghi Crema verde con crostini Focaccia alle verdure Farfalline al pomodoro
Polpette di lenticchie Tofu saltato in padella Tofu ale erbette Hummus di ceci
Insalatina di cappuccio julienne Patatine al vapore con prezzemolo Carote al vapore Finocchio a bastoncini
Frutta mista di stagione Pane e marmellata Yogurt vegetale Frutta mista di stagione
Mercoledì Focaccia al rosmarino Orecchiette al pomodoro Vellutata di zucca con pastina Miglio alla zucca
Hummus di ceci Piselli stufati Polpette di soia Crocchette di soia
Carote al vapore Cavolfiore gratinato con
besciamella vegan
Patatine lessate Carote al vapore
Torta margherita vegan Frutta mista di stagione Frutta mista di stagione Latte di riso e pane
Giovedì Vellutata di zucca con pastina Crema di ceci con pastina Risotto ai porri Pasta e fagioli
TOfu saltato agli aromi Carote al vapore Lenticchie rosse stufate Insalatina cappuccio julienne
Patatine al forno Patatine al forno Finocchio a bastoncini
Frutta mista di stagione Yogurt vegetale Latte di riso e pane Frutta mista di stagione
Venerdì Polentina con sugo rosso di
lenticchie
Miglio alla zucca e rosarino Polenta e funghi Orechiette ai broccoli e pinoli
Insalatina verde a striscioline Crocchette di soia Piselli in umido Tofu saltato con aromi
Insalatina di carote e cappuccio Cavolfiore al vapore Lattughina
Latte di riso e pane Budino vegetale alla vaniglia Torta margherita vegan Pane e marmellata
Menu invernale, asilo nido
Il pasto si completa sempre con : 30 g di pane, succo di limone per condire almeno una pietanza, 10 g (2 cucchiaini) di
frutta secca polverizzati o in crema (utilizzati in questo menu: mandorle, noci, pinoli, tahin, sesamo, anacardi, nocciole)
Bevande al pasto: 500 ml di acqua calcica (da usare anche eventualmente nella preparazione del pasto)
Spuntino del mattino: frutta fresca di stagione
Fonte: VegPyramid Junior
Un menu scolastico onnivoro
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
SETTIMANA 1 SETTIMANA 2 SETTIMANA 3 SETTIMANA 4
Lunedì Frittata con erbette (al forno) Frittata con prezzemolo al
forno/Uova strapazzate + verdura*
Frittata con erbette (al forno) Frittata con patate al forno
Verdura* Minestra di pasta e legumi (passati) Verdura* Verdura*
Risotto piselli Passato di legumi con crostini Pasta al pomodoro
Yogurt intero alla frutta Latte intero con biscotti Torta (*) Pane con ricotta e zucchero o cacao
(*)
Martedì Tortino/polpettine di patate, verdura
e formaggio/ Formaggio **
Pesce (^) Pesce (^) Pesce (^)
Verdura * Verdura * Verdura * Verdura *
Pasta al pomodoro Gnocchi di patate al pomodoro Gnocchi di semolino e spinaci al
pomodoro
Riso e zucca
Frutta fresca/frullato/macedonia con
pane (*)
Frutta fresca/frullato/macedonia con
pane (*)
Frutta fresca/frullato/macedonia con
pane (*)
Torta (*)
Mercoledì Petto di pollo (!) Tacchino (!) Vitellone (!) Tacchino (!)
Patate al forno - Verdura * Verdura * Verdura * Purè/Patate lesse/verdura
Minestra di verdura con
orzo/riso/cereali
Risotto allo zafferano/alle verdure Risotto alla parmigiana/pasta olio e
parmigiano
Minestra di verdura con pasta
Torta (*) Yogurt intero alla frutta Budino/yogurt intero alla frutta Frutta fresca/frullato/macedonia con
pane (*)
Giovedì Lonza (!) Verdura * Involtini di prosciutto e formaggio
oppure Formaggio ** + verdura
Vitellone (!)
Verdura * Pasta con ragù di vitellone e
besciamella al forno o lasagne
Pasta con crema di broccoli/ragù di
verdura
Verdura *
Pasta con ragù di verdura Polenta
Panzanella/focaccia (*) Torta (*) Pane e marmellata Yogurt intero alla frutta
Venerdì Pesce (^) Focaccia ripiena Coniglio/Pollo (!) Passato di legumi e verdura
Verdura * Verdura * Patate Pizza pomodoro e mozzarella
Minestra di pasta e patate Minestra di riso e prezzemolo Minestra di verdura/di sedano e
patate con orzo/riso/cereali
Budino/ Pane e marmellata (*) Pane e cioccolato Panzanella/focaccia (*) Pane e prosciutto cotto/crudo
E’ utile verificare il
consumo di
proteine animali e
la possibile
alternativa vegana
Menu invernale, asilo nido - Verbania
Un menu scolastico onnivoro
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Menu invernale, asilo nido - Verbania
Legenda:
Il pasto viene completato con pane comune o integrale. La frutta
viene servita lontano dai pasti alle ore 9,30.
* Verdure per contorni, minestroni e primi piatti: secondo stagionalità.
Variare il più possibile la tipologia. Almeno 2 volte/settimana il
contorno dovrebbe essere verdura cruda
** Tipologia di formaggio: ricotta, mozzarella, caprino di latte vaccino,
formaggio fresco di capra, primosale, robiola, toma, caciotta fresca,
crescenza, parmigiano reggiano, grana padano, etc
(^) Tipologia di pesce: platessa, sogliola, nasello o merluzzo, cernia,
etc
(!) Carne: al vapore, bollita, al forno, in umido, scaloppina, etc
(*) tè leggero o tisane pre-confezionate servite come bevanda calda
ad ogni merenda
Fonte: ASL VCO - Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene alimenti e nutrizione - Anno 2012
Le alternative vegetali al menu
Le possibili alternative vegetali all'interno di un menu per l'asilo nido:
- farinata di farina di ceci invece di frittata
- polpette di legumi invece di polpette di carne
- tofu strapazzato o saltato e hummus di ceci o fagioli invece di formaggio o prosciutto
cotto
- piatto unico con legumi invece di primo piatto asciutto e secondo piatto di pesce
- lasagne di verdure e besciamella vegan invece di lasagne al ragù
- yogurt vegetale invece di yogurt intero di latte vaccino
- bevande vegetali invece di latte vaccino
- budino vegetale (con latte vegetale e senza uova) invece di budino "classico"
- gelato di soia invece di gelato a base di latte vaccino o panna
- frutta secca e semi oleaginosi sminuzzati al posto di parmigiano gratuggiato
E in linea generale, come già sottolineato, è importante proporre una vasta varietà di
cereali e legumi.
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
La suddivisione dei pasti nella
giornata
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
15 % delle calorie
giornaliere
10 % delle calorie
giornaliere.
Suddivise in
mattina e
pomeriggio
•pane tostato tahin e marmellata senza zucchero
o malto di riso
•yogurt vegetale con frutta fresca, cereali soffiati e
noci sbriciolate
•latte di cereali e cereali con frutta secca
•porridge, ovvero fiocchi di cereali cotti
brevemente nel latte vegetale con uvetta e
mandorle
•torta a base di pasta lievitata o pasta frolla,
utilizzando olio extra vergine di oliva , latte
vegetale e marmellata senza zucchero o frutta per
la farcitura.
•crema di cereali, ovvero cereali in chicco cotti a
lungo e frullati con latte vegetale, frutta disidratata
e frutta secca
•budino di miglio con latte di riso, carrube e crema
di mandorle
•bruschette con patè di tofu alle olive
•fette biscottate con crema di sesamo e
marmellata, oppure con crema di mandorle e
malto di riso
•panini con patè di tofu e olive/pomodoro/zucca
•farinata di ceci
•porridge di latte di riso, fiocchi di avena, uvetta e
mandorle polverizzate
•rotolini di piadina con hummus di ceci
•mousse dolce di azuki con malto di riso
Per dolcificare si può utilizzare in
sostituzione allo zucchero: malto di cereali,
succo d'acero, succo di mela, succo d'agave
o miele. In alternativa aggiungere frutta
disidratata tagliata a pezzetti (albicocche,
uvetta, fichi)
La colazione è adeguata?
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Tesi di Master di Cristina Savi
Sviluppo della massa grigia del cervello e assunzione di alimenti con diverso indice glicemico
Fonte: Taki Y, Hashizume H, Sassa Y, Takeuchi H, Asano M, et al. (2010) Breakfast Staple Types Affect Brain Gray Matter
Volume and Cognitive Function in Healthy Children. PLoS ONE 5(12): e15213. doi:10.1371/journal.pone.0015213
Riso bianco bollito a
basso indice glicemico
determina un maggior
sviluppo di materia grigia
del cervello rispetto al
pane bianco assunto con
l’aggiunta di grassi
La merenda: troppo latte e
troppo zucchero
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Tesi di Master di Cristina Savi
• Ridurre gli zuccheri aggiunti
• Preferire prodotti da forno con meno grasso e
meno zucchero
• Proporre alternative al latte e allo yogurt
• Per la frutta usare frutta fresca e non in scatola
sciroppata
• Valutare la riduzione della somministrazione di
cacao e cioccolato
La scuola: programmi educativi
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Solo 1 scuola su 3 ha coinvolto i genitori in iniziative favorenti una sana
alimentazione
Fonte: okkio alla salute 2012
La scuola: programmi educativi
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Molti paesi hanno iniziato delle campagne per promuovere
un’alimentazione più sana e siccome i costumi alimentari si apprendono
nei primi anni di vita, la scuola è il luogo più adatto per enfatizzare
un’alimentazione salutare.
L'Italia è l'unico Paese nel quale l'Educazione Alimentare
non è presente tra le materie d'insegnamento nella scuola
primaria (se non, raramente, presa in considerazione in
scienze), e nella scuola secondaria è presente nell'ambito di
materie quali biologia e scienze.
Nella scuola primaria si continua a parlare di alimentazione solo in minima
parte e solo vincolati a testi didattici di scienze o biologia. E come ha potuto
verificare il Dr. Trebo, in una personale ricerca, le informazioni riportate su tali
testi forniscono, spesso, dati errati o comunque si tratta di nozioni senza
alcun tipo di considerazione nei confronti dell'alimentazione a base vegetale.
L'Italia risulta l'unico paese nel quale l’educazione nutrizionale
non è inclusa nella formazione iniziale degli insegnanti.
La scuola: programmi educativi
Ritengo efficace ipotizzare un piano di educazione alimentare che preveda
tappe ed obiettivi ben delineati a partire dai 4 anni di età come proposto dalla
WHO in "Un'alimentazione sana per giovani d'Europa":
• Alimentazione e sviluppo emotivo
• Abitudini alimentari e influenze socio culturali
• Alimentazione e salute personale
• Produzione, trasformazione e distribuzione alimentare
• Gli alimenti dal punto di vista del consumatore
• Conservazione e stoccaggio alimentare
• Preparazione degli alimenti
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
A livello nazionale sarebbe opportuno integrare quanto già esiste (orto didattico, frutta nelle
scuole, laboratori di cucina, incontri con produttori locali, invito alla spesa, etc) con
programmi sistematici e continui, e soprattutto con una formazione corretta e
sufficiente nell’ambito dei programmi scolastici (almeno 50 ore di formazione)
La famiglia: ruolo chiave
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
" I bambini mangiano ciò che i genitori comprano e preparano per loro e per
la famiglia: per cambiare il cibo dei bambini bisogna che i genitori cambino il
loro. ". (Prof.Berrino)
Una dieta appropriata, che sia in grado di soddisfare il
fabbisogno calorico e di nutrienti, non si ottiene con
l'esclusione del cibo animale da una dieta onnivora ma
con l'inclusione in una dieta vegetariana di tutti i
gruppi di alimenti e dal consumo di una varietà di cibi che
compongono un medesimo gruppo. A partire il più possibile
da cibi non trasformati.
I genitori vegetariani dovranno adottare un atteggiamento flessibile.
Le preferenze alimentari dei bambini piccoli hanno
dimostrato di essere sensibilmente influenzate dai cibi
offerti
Composizione del menu
complementare
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Per la preparazione dei pasti a casa i genitori
dovranno seguire queste regole generali:
- variare le scelte alimentari;
- completare l'alimentazione con i cibi non contenuti
nel menu scolastico;
- preoccuparsi di omega-3 e calcio;
- adattarsi agli introiti effettivi del bambino giorno per
giorno.
Porzioni VPJ Porzioni consumate
alla scuola per
l'infanzia
Porzioni consumate
a casa
Cereali 5 2,5 2,5
Alimenti proteici 2 1 1
Verdura 2 0,5-1 1-1,5
Frutta 2 1 1
Frutta secca e semi
oleaginosi
1 1 0
Grassi da
condimento
6 2 4
Composizione del menu
complementare
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Tesi di Master di Cristina Savi
cere
ali
Cib
i
pro
teic
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dura
Fru
tta
Fru
tta
secc
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sem
i
Gra
ssi
da
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Cib
i ri
cchi
di
calc
io
Cib
i ri
cchi
di
om
ega
3
Kca
l
Porzioni 5 2 2 2 1 6 5-6 1 1.164
Pro
tein
e
(g)
Cal
cio
(mg)
Fosf
oro
(mg)
Fer
ro
(mg)
Vit
. A
Re
(μg)
Vit
. C
(mg)
Om
ega-
3 (
g)
LARN/DRI
1996
13-23
21-28
800 800 7
9
400 40
45
0,7
0,9
LARN
2012***
14
19
700
1000
460
500
8
11
400
450
40
50
n.d.
GL
uci
di
(g)
Pro
tein
e
(g)
Lip
idi
(g)
Cal
cio *
*
(mg)
Fer
ro (
mg)
Fib
ra
(g)*
***
Vit
.A R
e
(μg)
Vit
.C
(mg)
Composizio
ne
bromatologi
ca media*
160 37 50 838 13,19 16 1.299 257
LIVELLI DI
ASSUNZIONE
RACCOMANDATI
Composizione del menu
complementare
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Tesi di Master di Cristina Savi
Pasto a casa Menu Porzioni
Colazione 30 g di pane e marmellata
1 frutto
1 porzione cereali
1 porzione di frutta
oppure
30 g di fette biscottate
125 ml spremuta d'arancia
1 porzione di cereale
1 porzione di frutta
Cena 45 g di pasta
50 g di zucchine
2 c di olio evo
30 g di fagioli
1 c di olio evo
50-100 g di pomodorini
1 c di olio di lino
basilico
1,5 porzioni di cereali
0,5 porzioni di verdura
2 porzioni di grassi
1 porzione di cibi proteici
1 porzione di grassi
0,5-1porzioni di verdura
1 porzione di grassi
Proposta di menu da consumare a casa per un bambino vegan con fabbisogno calorico di
1200 Kcal/die e che frequenta l'asilo nido
Potrebbe essere utile fornire tabelle complementari (complete di ricette) sulla base del
metodo delle porzioni, che offrano strumenti validi per la preparazione dei pasti a casa.
Una giornata vegan per un
bambino in famiglia
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Dieta vegan
(g) (g)
Prima colazione
Latte di soia fortificato
con calcio
125
Fette biscottate 30
Spuntino mattina Spuntino pomeriggio
1 banana 150 2-3 kiwi 150
Pranzo Cena
Pasta di semola cruda 60 Farro 30
Rucola 50 Menta fresca 2
Tahin 10 Tofu bianco 35
Fave fresche 40 Zucca gialla 100
Spinaci 50 Latte di cocco 20
Olio evo 15 Olio evo 10
Olio di lino 5 Succo di limone 1
Succo di limone 1
Pane tipo 0 30
E’ opportuno fornire
alle famiglie (vegane
e non) tutti gli
strumenti necessari
affinchè sappiano
come comporre menu
equilibrati (ricette,
porzioni, menu
scolastico con
porzioni, etc)
Pranzo: pasta con pesto di rucola, tahin e 2 cucchiaini di olio evo; purea di fave fresce con spinaci,
1 cucchiaino di olio evo e succo di limone; 1 cucchiaino di olio di semi di lino; pane
Cena: Farro con pesto di tofu e menta; zucca gialla saltata con latte di cocco, 2 cucchiaini di olio
evo e succo di limone
Una giornata vegan per un
bambino in famiglia
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Alimenti Quantità netta (g) Porzione VPJ* N. porzioni
Pane tipo 0 30 30 1,00
Pasta di semola cruda 60 30 2,00
Farro 30 30 1,00
Fette biscottate 30 30 1,00
CEREALI 5,00
Tofu bianco 35 70 0,50
Latte di soia addizionato
con calcio
125 125 1,00
Fave fresche crude 40 80 0,50
CIBI PROTEICI 2,00
Spinaci crudi 50 100 0,50
Zucca gialla 100 100 1,00
Rucola 50 100 0,50
Menta fresca 2
VERDURE 2,00
Banana 150 150 1,00
Kiwi 150 150 1,00
Succo di limone 2
FRUTTA 2,00
Tahin 10 10 1,00
Latte di cocco 20
FRUTTA SECCA 1,00
Olio di lino 5 5 1,00
Olio evo 25 5 5,00
GRASSI 6,00
Acqua del rubinetto 500 1.000
Acqua minerale calcica 500 300
Confronto tra menu proposto
(con g) e numero di porzioni
necessarie al soddisfacimento
dei fabbisogni nutrizionali.
MENU EQUILIBRATO da 1200
kcal!
ALIMENTAZIONE
SOTTO-SOPRA.
Non è solo una questione animale contro vegetale
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Tesi di Master di Cristina Savi
Sviluppare consapevolezza
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Tesi di Master di Cristina Savi
Distinguere alimenti da non alimenti
Conoscere cibi che in eccesso generano infiammazioni e debolezze organiche
Sapersi informare
Conoscere provenienza degli alimenti, stagionalità e lavorazione
Non essere spettatori passivi di una società che spinge ai consumi a scapito della salute
Alimenti infiammatori e
non-infiammatori
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
Alimenti anti-infiammatori Alimenti pro-infiammatori
Cereali integrali (riso) Carne, insaccati, formaggi grassi
Olio extra vergine di oliva Oli vegetali (mais, soia, girasole, cartamo,
vinacciolo, sesamo, arachide, colza)
Noci, soia, semi di lino, semi di zucca, cipolla Rosso d'uovo
Mirtilli, frutti di bosco, prugne Zuccheri semplici
Frutta e verdura di stagione Cioccolato fondente
Curcuma e zenzero
Pesce (omega - 3)
Largamente presenti
nell’alimentazione
del bambino
•Alterazione sistema
immunitario
•Infezioni frequenti
•Allergie
•Intolleranze
•Diabete, tiroiditi, etc
•Obesità
•Patologie cardiovascolari
Terapie antibiotiche e alimentazione non equilibrata (grassi e proteine animali
in eccesso, zuccheri raffinati) > alterazione mucosa intestinale
Sistema
immunitario è per
il 70% nel tratto
gastrointestinale
ALTERATA PERMEABILITA’ =
Macro e microorganismi
penetrazione e riassorbimento
Passaggio nel sangue
Ingorgo linfatico (allergie, intolleranze,
immunodeficit e autoimmunità
Alimenti infiammatori e
non-infiammatori
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Tesi di Master di Cristina Savi
Acido linolenico
(precursore di EPA e DHA)
Costituenti di membrana
Regolazione processi infiammatori, risposta immunitaria e sistema
cardiovascolare
PGE3 (da EPA) e serie 5 con minore
attività pro-infiammatoria
Acido Arachidonico e
omega-6
PGE2 e LTB4 elevata attività infiammatoria
Quantità eccessiva > risposta infiammatoria superiore e duratura
1: 3-4
Normale dieta
occidentale
1:15-16,7
Alimenti infiammatori e
non-infiammatori
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Tesi di Master di Cristina Savi
COLAZIONE
• Una tazza di latte parzialmente scremato con cacao e zucchero
• biscotti frollini
SPUNTINO
• 50 g di pane con prosciutto cotto
PRANZO
• 70 g di pasta raffinata al ragù di carne con parmigiano
• carne di manzo
• insalata mista
• pane condito all'olio
MERENDA
• grissini all'olio e tè zuccherato
CENA
• wurstel alla piastra
• patatine fritte con maionese
• coca cola
Quota massima di acidi
grassi polinsaturi ECCESSO
Alterata funzionalità
immunitaria,
sanguinamento (x ridotta
aggregazione
piastrinica)
Dieta ad alto
contenuto di
alimenti
infiammatori di
un bambino di
10 anni.
Fonte: Pinelli
Junk food
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Tesi di Master di Cristina Savi
Privato di ogni
componente
nutrizionale e
con ruolo di
alimento
addizionato.
NON PUO’
ESSERE
CONSIDERATO
ALLA PARI DI
ALTRI
ALIMENTI
VEGETALI
Il consumo attuale
supera di circa 3
volte le quantità
raccomandate
Quando l'etichetta nutrizionale indica la quantità
di sodio considera che: 1 grammo di sodio = 2,5
grammi di sale
Diminuzione della concentrazione di
calcio scheletrico oltre causare
ipertensione e malattie cardiovascolari
Secondo l’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS) gli adulti
non dovrebbero introdurre più di 6 grammi di sale in totale al
giorno. Ciò vale per gli adulti ma i giovani dovrebbero ridurre il
sale ancora di più, per esempio:
• bambini da 1 a 3 anni non più di 2 grammi al giorno
• bambini da 4 a 6 anni non più di 3 grammi al giorno
• bambini da 7 a 10 anni non più di 5 grammi al giorno
• ai lattanti non dovrebbe essere somministrato sale perché,
fino al raggiungimento del primo anno di vita, i loro reni non
sono ancora perfettamente funzionanti.
Junk food
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
L’industria alimentare contiene molti
additivi che contengono fosforo.
Si ricorda inoltre che le bibite
rappresentano la fonte più concentrata
di fosfati: una delle cause di
DIMINUZIONE ASSORBIMENTO DI
CALCIO
Junk food: grassi
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Tesi di Master di Cristina Savi
Restando in tema di etichette, finalmente il 13 dicembre 2014 entrerà in vigore il
nuovo Regolamento dell’Unione Europea riguardante l’informazione dei
consumatori, il quale obbligherà tutte le aziende a specificare il tipo di olio o
grasso vegetale utilizzato. Infatti da quel momento in poi gli oli o grassi raffinati
di origine vegetale possono essere raggruppati nell’elenco degli ingredienti sotto
la designazione “oli vegetali” o “grassi vegetali”, immediatamente seguita da un
elenco di indicazione dell’origine vegetale specifica e, eventualmente, anche
della dicitura “in proporzione variabile”. In questo modo il consumatore potrà fare
una scelta consapevole dei prodotti ed essere al corrente dei grassi o oli
presenti.
In USA Food and Drug Administration:
-Ridurre a zero grassi artificiali contenuti in patatine fritte, pop corn,
biscotti e pizze
- Eliminare oli parzialmente idrogenati, prima fonte di acidi grassi trans
Junk food: etichette
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Tesi di Master di Cristina Savi
Per il suo potere dolcificante è utilizzato
nell’industria dolciaria più del saccarosio.
In eccesso è causa di aumento di livelli
di VLDL e trigliceridi ematici.
Inoltre essendo metabolizzato nel fegato
può elevare livelli ematici di acido urico,
per l’elevato con consumo di ATP.
Può portare a insulino-resistenza.
ADA sconsiglia l’utilizzo ai diabetici.
Si consiglia. “Okkio all’etichetta: la banca dati regionale
degli snack confezionati come strumento di sorveglianza
e pianificazione di iniziative di prevenzione” (Regione
Piemonte 2012)
Che evidenzia incremento di dolcificanti di sintesi e
fruttosio (da sciroppo di mais) negli snack da forno
Leggere le etichette, fare attenzione alla quantità di additivi presenti, sale e zucchero
aggiunti. Inoltre prestare attenzione al tipo di grassi presenti (saturi o transidrogenati),
ricordando che l’olio di palma pur essendo di origine vegetale è ricco di acidi grassi
saturi.
Cibo sano? Dalla comunicazione all’etichetta
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Tesi di Master di Cristina Savi
Il problema spesso è che ci si affida completamente allo spot ignorando l’etichetta.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=X5pHoRoDRSo#t=0
“Siamo chicchi, siamo forza della terra che arriva
a te. Provali con lo yogurt e il miele, l’energia
della natura diventa ancora più gustosa.”
Grancereale. La nostra forza, la nostra vera
natura”
Grassi
di cui Acidi grassi saturi
19,9g 2,2g 3%
9,0g 1,0g 5%
Carboidrati
di cui Zuccheri
58,6g 6,4g 2%
12,0g 1,3g 1%
Fibre(2) 9,0g 1,0g
X 100 g X biscotto
Cibo sano? Dalla comunicazione all’etichetta
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Per 100 g: Carboidrati
14,7 g, di cui zuccheri
14,7 g – grassi 4,6 g di
cui saturi 3,1 g
Cibo sano? Dalla comunicazione all’etichetta
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Ingredienti: farina di frumento, zucchero, farina di
frumento integrale 17,6% (farina di frumento 14,8%, crusca
di grano tenero 2,8%), grasso vegetale di palma, amido di
frumento, olio di semi di girasole, agenti lievitanti (carbonato
acido di sodio, difosfato disodico), estratto di malto d'orzo
1,0%, sale.
Grassi
di cui Acidi grassi
saturi
16,7g 1,6g
6,2g 0,6g
Carboidrati
di cui Zuccheri
68,5g 6,4g
20g 1,9g
Fibre(2) 4,6g 0,4g
Proteine 5,7g 0,5g
Sale 1,625g 0,153g
Si ricorda che l’assunzione adeguata
di Na in g secondo i LARN 2012 è la
seguente: 1-3 anni (0,7), 4-6 anni
(0,9), 7-10 anni (1,1)
X 100 g X biscotto
Cibo sano? Dalla comunicazione all’etichetta
Master di I livello in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
Tesi di Master di Cristina Savi
CARBOIDRATI
di cui zuccheri
g
60.6
36.0
17
10.1
gGRASSI
di cui saturi
g
26.5
15.6
7.4
4.4
gFIBRA 2.0
0.6
gSODIO 0.18
0.05
X 100 g X biscotto
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che esista: Ringo Goal, lo snack con
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calcio! (http://www.pavesi.it/brands/detail/ringo/ringo-goal-latte)
Biscotto 40%: farina di frumento, amido di frumento, zucchero, grasso
vegetale, sciroppo di glucosio, latte intero in polvere (1,3%), burro,
latte concentrato zuccherato [latte (0,5%), zucchero], uova, agenti
lievitanti (carbonato acido di sodio, carbonato acido d’ammonio), sale,
aroma.
Crema al latte 30%: grasso vegetale, lattosio, zucchero, destrosio,
latte scremato in polvere (3,0%), siero di latte in polvere, emulsionante
(lecitina di soia), aroma.
Cioccolato al latte 30%: zucchero, burro di cacao, pasta di cacao, latte
scremato in polvere (2,3%), lattosio, siero di latte in polvere, burro,
emulsionante (lecitina di soia), aroma. Prodotto in uno stabilimento che
utilizza anche: frutta a guscio, sesamo.
La fibra: non da subito
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Le farine di cereali integrali contengono anche più grassi, minerali e vitamine e
numerose altre sostanze bioattive dagli specifici effetti: per esempio, fructani, acidi
fenolici, flavonoidi, colina, associati al controllo del peso; oppure l’acido alfa-linolenico,
i tocoferoli, il beta-carotene, i fitosteroli che invece hanno un ruolo nella protezione del
sistema cardiovascolare.
Attenzione all’eccesso di fibra per bambini
sotto i due anni (soprattutto pectine e alginati).
Oltre al sequestro di nutrienti problema della
stipsi paradossa
NON SOLO FIBRA
In generale, per verificare che un prodotto sia
realmente integrale è necessario leggere l’etichetta,
controllando che ci sia la dicitura “integrale” (“farina
integrale”, “100% frumento integrale” ecc.), mentre non
bastano scritte come “macinato a pietra”, “ai cereali”,
“100% frumento” o “con crusca”.
L’indice insulinico
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L’impatto dei macronutrienti sulla secrezione insulinica sia rispettivamente del 90-100%
per i glucidi, intorno al 50% per le proteine e del 10% per i lipidi. Questo sottolinea come
non siano solo i carboidrati ad influenzare questi processi metabolici ma anche come le
proteine e i lipidi possano avere un ruolo da considerare attentamente.
Alimento Punteggio glicemico su pane
bianco*
Punteggio Insulinico su pane
bianco*
Yogurt 62 ± 15 115 ± 13
Latte intero 30 ± 4 90 ± 8
Cioccolato al latte 42 ± 7 71 ± 13
Banane 79 ± 10 81 ± 5
Uva 74 ± 9 82 ± 6
Carne 21 ± 8 51 ± 16
* I valori del "punteggio glicemico" e quello "insulinico" sono calcolati sulla base dell’apporto energetico di
1000kj di un determinato cibo, cioè 239 Kcal. I valori degli alimenti sono stabiliti in riferimento a quello di
base 100, relativo al pane bianco o al glucosio.
Più gli zuccheri sono raffinati più innalzano il livello di insulina, così, ad esempio, il riso brillato lo aumenta più di quello
integrale e in quest'ultimo l'innalzamento è maggiore nelle varietà che contengono più amiloso, ancor meglio si comporta la
pasta, sia integrale sia a base di semola.
Consumando un cereale integrale la presenza di fibra rallenta l'assorbimento e l'utilizzo più di quanto non accada con un
cereale raffinato.
Il latte e lo yogurt, pur contenendo modeste quantità di glucidi, causano una produzione di insulina elevata, simile a quella
provocata da patate e merendine.
Carboidrati più grassi (es.
prodotti pasticceria) aumento
produzione di insulina
spropositato rispetto a carico
glicemico.
Marketing e pubblicità
per bambini
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OMS sottolinea come la promozione di cibi spazzatura sia uno dei fattori di rischio per l’obesità infantile e altre
malattie croniche legate alla dieta.
Cibi sempre più trasformati,
poveri di sostanze nutritive e
ricchi di zucchero, grassi e sale
CIBI + RECLAMIZZATI
•Bibite zuccherate
•Cereali zuccherati
per la colazione
•Biscotti
•Snack
•Dolciumi
•Piatti pronti
•Fast Food
Spesa in
marketing, in USA,
per influenzare
bambini e
teenagers a
mangiare cibo
spazzatura
Marketing e pubblicità
per bambini
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Social network e siti preferiti dai
bambini.
Nel 2012 su Facebook 6 miliardi
di banner pubblicitari (Università
di Yale)
Secondo la direttrice generale dell' OMS Europa, Zsuzsanna Jakab, i bambini del XXI secolo sono sottoposti a
pratiche di marketing inaccettabili, che spingono il consumo di prodotti poco salutari e ricchi di grassi, zuccheri e
sale.
Piano sanitario nazionale del 2007 proponeva
l’introduzione di un sistema di monitoraggio e di
codici di autoregolamentazione per tutelare i
minori. Basta accendere la TV per vedere se sono
messe in pratica!!
Marketing e pubblicità
per bambini
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Le nuove frontiere del marketing
Advergaming
(promozione di brand attraverso
videogiochi)
Viral Marketing
(passaparola che solo
apparentemente avviene tra
consumatore e consumatore)
User-generated marketing
(invito al pubblico di
interagire con l’azienda)
Inoltre sempre più diffuse le app per gli smartphone che nascondono messaggi
pubblicitari di prodotti alimentari
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per bambini
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Vita sedentaria
Consumo di snack, junk food e pasti veloci
Esposizione a numerosi messaggi pubblicitari
Perché le ore passate davanti alla TV sono correlate
con una più alta probabilità di obesità? Fino agli 8 anni i
bambini non sono
in grado di
riconoscere gli
intenti persuasivi
degli spot.
Enfasi sui vantaggi presunti di un tale stile alimentare (junk food) a livello
sociale è una delle cause principale di obesità.
Marketing e pubblicità
per bambini
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Esaminate 12.393 pubblicità nel
2011 nel corso di 671 ore di
programmazione dedicata ai bambini
nell’intervallo orario 18-21. Fonte:
Pubblicazione La borsa della spesa,
agosto 2013.
Un quarto delle pubblicità diffuse durante i programmi per
bambini riguarda prodotti alimentari (con le percentuali
presenti in figura)
Comunicazione scorretta
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“Non la mangio perché è buona
la mangio perché è sana”
Barilla è stata invitata a
togliere dalla pubblicità la
frase riportata, in rif. Al
regolamento CE n.1169/2011
Pubblicità che contengano rimandi tra
consumo alimentare e salute generano
dubbi nel consumatore
“Colazione con nutella fa più buona la vita”.
Utilizzo di Tata Lucia per veicolare un
messaggio. Pubblicità censurata.
Pubblicità progresso
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3 SPOT in USA (per la
prevenzione di obesità e diabete):
- Sugli effetti potenziali delle
bevande zuccherate sulla salute
(figura)
- Sul consumo possibile quotidiano
di zucchero
- Sulla inconsapevolezza di quanto
zucchero si ingerisca con bevande
e prodotti confezionati In una giornata
tipo: 93 bustine di
zucchero 44 bustine di
zucchero nel
bicchiere grande di
Coca Cola venduto al
cinema
23 bustine di
zucchero in quello più
piccolo
Bisogna
rivederne i
consumi, non
basta togliere
lo zucchero
Fattore prezzo
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I fast food hanno capito da tempo che il fattore prezzo è un
elemento determinante nelle scelte del consumatore
Interventi
possibili:
-Tassazione cibi
dannosi
- sussidi a
sostegno di cibi
salutari
Fattore prezzo
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Tipologia di prodotto
Differenza di prezzo dei
prodotti biologici rispetto a
quelli convenzionali
Arance 13%
Zucchine 132%
Carote 82%
Mele 48%
Derivati pomodoro 98%
Riso 41%
Olio 84%
Dadi da brodo 198%
Pasta 67%
Latte 34%
Biscotti 106%
Biscotti 73%
Cracker 94%
Pane 99%
Succhi di frutta 81%
Inchiesta Altroconsumo 2011 (http://www.altroconsumo.it/alimentazione/prodotti-
alimentari/news/con-la-spesa-bio-si-spende-quasi-il-doppio) Una diminuzione del 25% del
prezzo di alimenti sani ne
aumenta il consumo del 9,3 % e
riduce contemporaneamente
l'acquisto di prodotti sconsigliati
del 7,2%.
(American Journal of Health
Behaviour)
Può essere utile rivedere il
sistema produttivo attuale
che mira alla produzione di
grandi quantità di cibo a
basso costo
Alimenti
processati Rendimenti
all’industria Pessima
qualità per il
consumatore
Conclusioni
"Il mondo ha bisogno di una "transizione proteica": senza
necessariamente diventare tutti vegetariani, è essenziale che nelle
abitudini alimentari si inizi a preferire decisamente le proteine di origine
vegetale.“ (Studio PROFETAS – Protein Foods, Environment Tecnology and Society)
Credo che l'alimentazione vegetariana dovrebbe essere la base alimentare in tutta la ristorazione
collettiva, in particolare della refezione scolastica. Dal punto di vista salutistico, ambientale, etico e
sociale non vi sono dubbi sui benefici di un'alimentazione a base di alimenti vegetali e che essa sia la
dieta ottimale. Ritengo inoltre opportuno, e importante attuare programmi organici di educazione
alimentare al fine di incrementare conoscenza e consapevolezza a partire dalle prime fasce d'età.
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Nutrizionisti
Singoli
Comunità
ENFASI Proteine vegetali
Cibi prodotti con pochi input
(ADA 2007)
Conclusioni
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Educazione e cultura alimentare
•il rapporto con il proprio territorio (organizzando eventi, corsi di formazione e cucina, conferenze),
•la volontà di intraprendere progetti nazionali ambiziosi e a lungo termine che abbiano obiettivi chiari
e quantificabili,
•la creazione materiale informativo semplice, chiaro e utile per una diffusione a largo spettro delle
corrette abitudini alimentari
•l'attuazione di campagne di comunicazioni rivolte a bambini e adolescenti, nella direzione della
prevenzione di alcune malattie croniche in età adulta
•Lo sviluppo di azioni in rete per la crescita di uno stile alimentare più responsabile e non per questo
meno gustoso.
Auspico che l'alimentazione inizi ad essere una scelta: responsabile, libera, naturale.
Educazione deriva dal verbo latino
educĕre (cioè «trarre fuori, "tirar fuori" o
"tirar fuori ciò che sta dentro")
Esempio tabella per pasti
sostitutivi
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Fonte: ASL VCO - Dipartimento di prevenzione - Servizio igiene alimenti e nutrizione - Anno 2012