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Come creare e mantenere una comunità on line e attivare forme di cambiamento sociale… offline. I 'ferri' del mestiere e le best practices internazionali: Meetup, Facebook 'Causes', Change.org, Avaaz.org, Act.ly..
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Creare e mantenere una comunità on line
e attivare forme di cambiamento
sociale… offline.
DA CITTADINI A CYBER-DA CITTADINI A CYBER-ATTIVISTIATTIVISTI
Nuovi strumenti del web per il noprofit
Ong 2.0
"Nel passato c'erano solo due modi per
essere coinvolti in un'associazione di
volontariato:
"Nel passato c'erano solo due modi per
essere coinvolti in un'associazione di
volontariato:
donare soldi soldi e donare tempo.
"Nel passato c'erano solo due modi per
essere coinvolti in un'associazione di
volontariato:
donare soldi soldi e donare tempo.
Adesso sono dozzine le modalità attraverso cui le persone possono sostenere le organizzazioni che gli interessano
usando i social media: aggiornando il loro status di Facebook parlando di una causa, organizzando un evento
di fundraising, scrivendo un post sul proprio blog, producendo e condividendo un video e molto altro".
Randy Zuckerberg
si moltiplicano gli strumenti...
si moltiplicano gli strumenti...
si moltiplicano gli strumenti...
205 social network
si moltiplicano gli strumenti...
Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of
_social_networking_websites
205 social network
14 con più di 100 milioni di utenti
attivi
e si moltiplicano le persone che possono usarli per condividere i contenuti online...
Fonte: AddThishttp://searchengineland.com/infographic-how-where-when-people-share-content-100539
ma perché condividiamo su internet?
Psicologia della Condivisione(dati ricerca New York Times
Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-09-18/psicologia-minima-twitteraggio-081746_PRN.shtml)
84%: la voglia di contribuire a una causa alla quale siamo sensibili
78% di mantenere un contatto
73% conoscere persone nuove con interessi affini
Psicologia della Condivisione(dati ricerca New York Times
Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-09-18/psicologia-minima-twitteraggio-081746_PRN.shtml)
84%: la voglia di contribuire a una causa alla quale siamo sensibili
78% di mantenere un contatto
73% conoscere persone nuove con interessi affini
69% sentirsi più coinvolti nelle vicende del mondo e la possibilità di offrire agli altri una idea più precisa di chi siamo, attraverso i percorsi che suggeriamo agli altri utenti.
49% per influenzare l'opinione altrui o spingere all'azione
94% ritiene di condividere informazioni utili per il destinatario.
da CITTADINI...a cyberattivisti
84%: condivide per contribuire a una causa alla quale siamo sensibili
49% : condivide per influenzare l'opinione altrui o spingere all'azione
quali sono le cause più amate dalla comunità
online?
http://mashable.com/2011/11/07/non-profits-social-media/
come coinvolgere la comunità di internet per il cambiamento sociale?
creando cultura digitale/sociale
mappando la propria rete
diventando una “networked nonprofit”
1. creare cultura sociale
1. creare cultura socialeA. "Senza cultura sociale, le organizzazioni no profit potrebbero fare
l'errore di lasciare in mano la gestione dei social media solo ai
membri più giovani dello staff."
B. Il cambiamento deve avvenire all’interno dell’organizzazione
cominciando a sfidare l’abitudine consolidata del “controllo” sui
messaggi che possono uscire all’esterno e creando spazio per la
conversazione online tra i diversi settori dell’organizzazione
C. I leader delle organizzazioni devono abbracciare la cultura sociale e
assumersi responsabilità per l’uso dei social media al proprio interno,
stilando una policy di comportamento ‘online’ valida per tutto lo
staff
Fonte: The Networked Nonprofit, B.Kanter & A.H. Fine, 2010
2.mappare la propria rete
• online e offline
• ascoltare chi è in periferia
• meno spam e più servizi
• tempo investito in relazioni
• tutti i membri dello staff devono essere coinvolti nella mappatura e nell’ascolto
www.mentionmapp.com
2/b: intercettare
i net weaver
when it comes to fundraising for a cause, it is not about who knows YOU, but who you KNOW http://overtonecomm.blogspot.com
/
case study
3. diventare networked no profit Abbandona lo stato di associazione “fortezza”,
rivolta al proprio interno
Ricordarti che perdere il controllo è più utile che cercare di riguadagnarlo
Trasforma le critiche in opportunità di ascolto
Cerca semplicità
Fornisci trasparenza
“Do your best and network to the rest”
case study: Greenpeace
http://www.ted.com/talks/lang/en/alexis_ohanian_how_to_make_a_splash_in_social_media.html
[il mio intervento] …tecnicamente riguarda
Greenpeace, un' organizzazione per l'ambiente che voleva
fermare la spedizione di caccia alle balene del governo
giapponese. Queste megattere venivano uccise. Volevano
mettere fine a questa pratica. Uno dei modi con cui hanno
voluto farlo è stato di inserire un chip di rilevamento in una di queste megattere. Ma per
umanizzare davvero questo movimento hanno voluo battezzare la megattera.
Quindi in vero stile web hanno indetto una votazione dove proponevano un mucchio di
nomi molto eruditi, ben pensati e culturali Questo credo
significhi "immortale" in farsi. questo "potere divino
dell'oceano"in una lingua polinesiana. E c'era anche
questo: Mister Splashy Pants.
QUALI STRUMENTI PER CAMBIARE IL MONDO?
ACT.LY
Twtvite: uso collaterale a eventi ufficiali
CASE STUDY:OXFAM e #tweetG20
Obiettivo far nascere
conversazioni online
case study [il blog day 2010 sul tema #WATER ha avuto 5600
blogger iscritti da 146 paesi, con 40 milioni di lettori]
…I BLOG
…LE PETIZIONI ONLINE
AVAAZ.ORG“ lo staff ascolta i membri che suggeriscono le azioni che si possono intraprendere per
incidere nel mondo.”
CHANGE.ORG“When hundreds or even
thousands of emails arrive in their inboxes, the message is
very hard to ignore”
5 consigli di @tigella
• Conosci lo strumento che stai utilizzando.
• Poniti un obiettivo chiaro, facile da spiegare e, soprattutto, facile da ottenere.
• Diffondi informazioni fondate e segnala sempre la fonte
• Scava per trovare in rete e fuori piccole storie che non hanno visibilità.
• Scegli una parola chiave che contraddistingua la tua campagna e usa sempre quella.
http://tigella.altervista.org/
case study: #ows
Approfondimento: il lato oscuro della rete
• Con i social media è più facile esprimersi, ma è più difficile avere un impatto concreto (Malcom Gladwell sul New Yorker)
• Non riconoscere il lato oscuro di internet è come visitare Berkeley, la California e i quartieri generali del Cyber-utopismo, e convincersi che anche il resto dell’America sia così: alternativa, tollerante, baciata dal sole, con un sacco di cibo biologico e di buon vino, e con orde di attivisti politici che combattono per cause che ancora neanche esistono. Ma il resto dell’America non vive così, e certamente non vive così il resto del mondo. (Evgeny Morozov – The net delusion)
grazie!
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