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01/2016 PROGRAMMI, STORIE DI VIAGGIO E VITA ASSOCIATIVAGENNAIOFEBBRAIOMARZOAPRILE

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4 LE SERATE DI TREKKING ITALIA

5 S_M APP

6 FORMAZIONE NAZIONALE

7 CORSO DI TREKKING

8 SENTIERI E CITTA’ IDEALI DELLA VAL D’ORCIA

10 LE CALANQUES DI MARSIGLIA

12 FOCUS: ALPE DEVERO, NEL CUORE DELL’INVERNO

14 FOCUS: TORBA, TI + FAI

17 INSERTO STACCABILE 2016 ANNO DEI CAMMINI GRANDI TREK I TREK DEL WE E GIORNALIERI SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK

21 CIASPOLE E DANZE

22 SICUREZZA SULLA NEVE

24 CORNELLO DEI TASSO

26 TREK URBANO A NAPOLI: DA UN CAPO ALL’ALTRO!

28 NORDIC WALKING ALL’OASI ZEGNA

30 PAESAGGI INTERIORI: CORSO DI ACQUARELLO

31 IL CAMMINO COME METAFORA DELLA VITA

32 EQUIPAGGIAMENTO

33 ORGANIZZAZIONE

35 CARTOLINE

SEZIONE LOMBARDIA20122 Milanovia Santa Croce 2tel. 02 8372838 - 8375825fax 02 58103866da lunedì a venerdì: 10 - 18,30 / sabato: 10 - [email protected]

Il marchio FSC® garantisce che i prodotti acquistati derivano da fonti gestite in maniera responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Trekking Italia ha deciso di farne uso.

Ringraziamo tutti i soci che hanno contribuito alla stesura di questo catalogo e a donare i pensieri e le immagini delle loro esperienze sui sentieri.

INDICE

30PAESAGGI INTERIORI: CORSO DI ACQUARELLO

12FOCUS: ALPE DEVERO, NEL CUORE DELL’INVERNO

17

INSERTO STACCABILE 2016 ANNO DEI CAMMINI

GRANDI TREK

TREK DEL WE E GIORNALIERI SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK

Associazione Amici del Trekking e della Natura

Riceverai i programmi dell’Associazione, potrai partecipare ai trek di tutte le sedi, avrai l’assicurazione infortuni durante i trek, utiliz-zerai le nostre attrezzature, dove previste. La quota ordinaria 2016 è di euro 20, per iscriverti invia la quota tramite:CCP n. 31777204 intestato a Trekking Italia oppureBanca Prossima, IBAN IT76B0335901600100000011868

Per i soci over 80: prima di iscriversi ad un trek contattate le sedi per gli aspetti assicurativi.

ASSOCIATI!

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Che gran paternità quella degli alberi,che sanno dare a ciascuno dei loro rami un cammino verso la luce.

(Lorenzo Olivàn)

EDITORIALE

2016, benvenuto! Che sia un anno di svolta, che i nostri piccoli passi ci facciano fare passi da giganti, che ci portino dentro e non solo fuori, che abbiano un senso che non sia solo il pur sacrosanto svago.

A Trekking Italia auguro di trovare sempre nuove strade per fare quello che ha sempre fatto con successo: favorire la relazione tra le persone attraverso la condivisione del viaggio a piedi; stimolare la diffusione di una coscienza rispettosa di persone e territori attraverso la conoscenza e la familiarità con luoghi e ambienti più diversi... perché quando si vive un luogo ci si affeziona e, se si ama, si rispetta. Penso davvero che quello che facciamo sia qualcosa di buono e grande, che crei un’onda positiva, antidoto di tante brutture.

A me auguro di riuscire ad utilizzare ogni esperienza a mio favore, per evolvere sempre, per stare sempre meglio con me stessa e, di conse-guenza, poter contribuire in qualcosa di più grande di me.

La vita associativa è complessa e impegnativa. I cambiamenti in Asso-ciazione sono tanti, alcuni bruschi, altri lenti: ogni scelta è fatta in grup-po e con l’intenzione di andare insieme verso il meglio. La democrazia è faticosa, ma è un’opportunità unica di arricchimento interiore. Il con-fronto, lo scambio di idee, perfino il non riuscire a comunicare possono essere occasione di crescita, quando si sceglie di considerarle sfide. Tutto ciò che creiamo è uno specchio di noi. Gli altri sono uno specchio di noi. L’atteggiamento che mettiamo nei rapporti interpersonali diventa realtà condivisa.

Così nei nostri gruppi di trekking la parte migliore è quando si scopre che si può stare bene insieme anche se diversi... Non si nasce gruppo, lo si diventa camminando insieme con la voglia di ascoltare e condivide-re, donando la propria unicità e accogliendo quella dell’altro. Camminare insieme è una grande scuola di vita!

Elena CortellessaCoordinatrice Sede Milano

Piace... a tante persone!

SEGUICI SU FACEBOOK

Su Facebook, nella meravigliosa Community di Trekking Italia Milano, puoi trovare le nostre attività, i nostri sentieri d’incontro e i tuoi com-pagni di trek, le foto e le storie dei nostri viag-gi, tante notizie dal mondo dell’escursionismo ma, soprattutto, tutta la nostra amicizia!

FA’ LA COSA GIUSTA!

18-20 marzo 2016Fieramilanocity

Trekking Italia sarà presente con i Soci e con uno stand dedicato all’Associazione e al Camminare. Veniteci a trovare, vi aspettiamo!

ASSEMBLEA DEI SOCI

Giovedì 17 marzo, alle ore 20presso la saletta di via Santa Croce 2

All’ordine del giorno l’attività dell’Associazione:

> Relazione del coordinatore Elena Cortellessa> Approvazione rendiconto economico e finanziario anno 2015

È importante essere protagonisti del futuro di Trekking Italia. PARTECIPA!

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Un momento di incontro tra “vecchi” e “nuovi” amici, una serata aperta a chi vorrà conoscere il gruppo e ascoltare, oltre alla nostra voce, anche quella di chi ha già iniziato l’esperienza. Vi aspettiamo numerosi

VITA ASSOCIATIVAAPPUNTAMENTI

Mercoledì 13 aprileore 19,00 via Santa Croce 2

DEGUSTAZIONE ALLA CIECA

Vuoi mettere alla prova i tuoi sensi degustando una sequenza di vini senza vederli fisicamente?

Prenotazioni entro il 19 febbraio tel. 02 8372838 - [email protected]: euro 18 - minimo 12 persone

In collaborazione con Sensi in Movimento

Giovedì 10 marzoore 18,30via Santa Croce 2

SENTIERI_METROPOLITANITAGLIO DEL NASTRO DELLA APP

Con un calice in mano, gli amici di Sentieri_Metropolitani ci racconteranno il progetto e la nuova applicazione che ci guiderà nella nostra città.

Giovedì 7 aprile ore 19,00via Santa Croce 2

THE WESTERN WAY

Serata dedicata al trek in Irlanda, presentato dalla nostra guida locale Barry Murphy

Martedì 19 aprileore 19,00via Santa Croce 2

PROPRIOCETTIVITÀ E TREKKING

Con il Dott. Antonello Buondonno e la D.ssa Laura Cadelli tratteremo di propriocettività, della capacità quindi di percepire e di riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio. E di come la propriocettività assume un’importanza fondamentale nel complesso meccanismo di controllo del movimento e della postura.

LE SERATE DI TREKKING ITALIA

Giovedì 18 febbraio ore 20,30 via Santa Croce 2

IMMAGINI E RACCONTI DEI TREK DI CAPODANNO E DELL’EPIFANIA

Un ritrovo per rivivere insieme momenti di scoperta, condivisione e cammino, attraverso foto, racconti e risate!

Giovedì 25 febbraioore 21 via Santa Croce 2

NEVE E IL PERICOLO VALANGHE

Giovedì 3 marzo ore 21via Santa Croce 2

IL SOCCORSO IN CASO DI VALANGA: EQUIPAGGIAMENTO E APPARECCHIATURE NECESSARIE

Con Gianluca Migliavacca e Riccardo Cerastico

Lunedì 22 febbraio ore 19,00via Santa Croce 2

NORDIC WALKING: LEZIONE DI PROVA E APERINORDIC con Rita e Cristiana

ore 19 - breve lezione- prova al parco delle Basilicheore 20 - aperitivo autogestito

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VITA ASSOCIATIVAGOOD NEWS

SENTIERI_METROPOLITANILE CITTÀ SI CAPISCONO SOLO A PIEDI

È passato un anno dall’avvio del progetto. Quante iniziative lungo i marciapiedi di Milano, quante belle realtà e persone incontrate. Quanti angoli sconosciuti, aneddoti scoperti, storie piccole e grandi...Grazie alla partecipazione sempre numerosa ed entusiasta, abbiamo avuto la conferma che (ri)scoprire la metropoli non solo è possibile, ma necessario. Percorrere le vie cittadine a piedi, i suoi quartieri periferici, gli spazi verdi, quelli residenziali, agricoli, postindustriali, permette di porsi in piena sintonia con il tessuto urbano, di non essere frettolosi e distratti city user che hanno dimenticato il ruolo significativo degli spazi quotidiani, ma di impegnarsi in una nuova relazione attiva con il tessuto urbano. Perché senza relazione non c’è coesione sociale.

Il 2015 è stato l’anno dell’avvio del progetto Sentieri_Metropolitani, il 2016 sarà l’anno del suo radicamento e consolidamento. La metropoli può diventare, passo dopo passo, un luogo migliore.

TI ASPETTIAMOGiovedì 10 marzo, alle ore 18,30, in via Santa Croce 2

per il TAGLIO DEL NASTRO della APP, per raccontarti questa avventura e brindare insieme alle prossime camminate sui sentieri delle metropoli.

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VITA ASSOCIATIVAGOOD NEWS

Sviluppare consapevolezza dei ruoli e rimotivare la partecipazione alla vita dell’Associazione sono gli obiettivi principali che indi-rizzano Trekking Italia nel proporre i Percorsi di Conoscenza ai propri Soci Accompagnatori.Offrire questo cammino vuol dire anche potenziare la curiosità e le metodologie di approccio a un gruppo come al territorio, sti-molare la costruzione di un proprio panorama tematico in cui le materie specifiche si arricchiscono di competenze comunicative e socializzanti.

PERCORSI DI CONOSCENZA UN IMPEGNO VERSO TUTTA L’ASSOCIAZIONE

Anche nel 2015 l’impegno è stato notevole. I Percorsi di Conoscenza si sono conclusi con la proposta di 13 moduli da 2 giorni, a cui hanno partecipato 169 Soci Accompagnatori. Ecco nel dettaglio la partecipazione ai moduli:

Il Socio Accompagnatore è un volontario dell’Associazione. E un appassionato di trek-king che è disponibile a coordinare la vita del gruppo lungo l’itinerario e a condividere il suo amore per il viaggio a piedi. Per Trekking Italia è una figura di riferimento e il punto d’incontro per le esigenze del gruppo ed il vettore del no-stro progetto: agevolare le dinamiche positive che nasceranno durante il viaggio.

2013

2014

2015GARMIN LAB:GPS OUTDOOR TRAINING I

AKU LAB: REQUISITI ATTREZZATURA OUTDOOR

TOPOGRAFIA E ORIENTAMENTO

RESPONSABILITÀ NELL’ACCOMPAGNAMENTO I

INTERPRETAZIONE NATURA II: LA VEGETAZIONE

INTERPRETAZIONE NATURA I: LA VEGETAZIONE

INTERPRETAZIONE AMBIENTALE I

GEOMORFOLOGIA APPENNINICA

GEOMORFOLOGIA ALPINA

DINAMICHE RELAZIONALI

EMILIA-ROMAGNA

LAZIO

LIGURIA

LOMBARDIA

PIEMONTE-VALLE D’AOSTA

TOSCANA

TRIVENETO

PARTECIPANTI

PARTECIPANTI DELLE SEZIONI 2013-2015

PARTECIPANTI AI MODULI

248

19

99

143

10

78

10

31

10

169

12

34

12

67

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214

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VITA ASSOCIATIVAGOOD NEWS

USCITE IN AMBIENTEsabato 16 aprile 2016CORNI DI CANZO Prove pratiche di topografia

sabato 7 maggio 2016MONTEPIATTOConduzione sul campo: il gruppo, il respiro

sabato 21 e domenica 22 maggio 2016CAPANNA MOGNONE, CH

Uscita conclusiva in piena autogestione con prove di tecniche di progressione e accompagnamento, consegna degli attestati

“La vraie liberté c’est le vagabondage” citava un bel poster che promuoveva i Pirenei... Ma vagabondare in libertà e in natura implica una serie di conoscenze non solo tecniche. Perché un Corso di Trekking? Trekking Italia, tramite validi tutor dell’Associazione e in serate dedicate a specifici temi, vuole condividere con i Soci le conoscenze acquisite in questi anni. Le finalità? Quelle di innalzare il livello di consapevolezza dei trekker verso il proprio benessere psico-fisico, la propria dote tecnica (di progressione sul sen-tiero, di equipaggiamento) e, non ultima, la ricerca e la crescita di futuri Soci Accompagnatori.

1. PRESENTAZIONE DEL CORSO - MARTEDÌ 22 MARZOfinalità di Trekking Italia

cosa è il trekking la scoperta della natura e la scoperta di noi stessi

finalità del corso crescita della consapevolezza ricerca soci accompagnatori

2. SUPPORTI INFORMATICI - MARTEDÌ 29 MARZOrelativi al trekkingrelativi a Trekking Italia

3.ABBIGLIAMENTO E ATTREZZATURA PER L’ESCURSIONISMO - MARTEDÌ 5 APRILE

4. CARTOGRAFIA & ORIENTAMENTO - MARTEDÌ 12 APRILEdalle carte al gpsuso degli strumenti

bussola, gpsla natura in aiuto...

5. METEOROLOGIA - LUNEDÌ 18 APRILEintroduzione alla meteola meteo e il webvie di uscita

6. PRIMO SOCCORSO & ALIMENTAZIONE - MARTEDÌ 3 MAGGIO

7. PREPARAZIONE DI UN’ESCURSIONE - MARTEDÌ 10 MAGGIOdalle finalità dell’Associazione al territorio della scopertale 5 fasi del protagonismo associativo

ideazione metaprogetto e progetto organizzazione accompagnamento successo

le 5 domande: dove, come, quando, perché, con chi

8. PREVENZIONE RISCHI E ASPETTI DI RESPONSABILITÀ E ASSICURAZIONE - MARTEDÌ 17 MAGGIO

INFORMAZIONISede del corso sede di Milano, dalle ore 20,30 alle ore 22,30Posti disponibili 20Data termine iscrizioni venerdì 11 marzoCosto:euro 80 (non include il costo delle uscite in ambiente)Iscrizionitramite e-mail ([email protected]) o telefonando in sede (02 8372838)Modalità di pagamentoin contanti presso la sede, tramite Conto Corrente Bancario di Banca Prossima per le Imprese Sociali e le Comunità, IBAN: IT76B0335901600100000011868 indicando nella causale CORSO DI TREKKINGInviare la ricevuta dell’avvenuto bonifico tramite email o fax.Le date del corso e delle uscite possono subire modifiche che verranno comunicate.Per partecipare è necessario essere Soci di Trekking Italia

CORSO DI TREKKING

COORDINATORE DEL CORSOGianluca MigliavaccaTUTOR DEL CORSOGiancarlo CorbelliniElena CortellessaEnrico FerrariPietro GruppiCarmelo Vanadia

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Tanti occhi vedevano con lo stesso occhio, lanciato a percepire le ragio-ni profonde di ciò che è stato costruito e consolidato nello scorrere del tempo di una civiltà operosa e mai immobile: un territorio continuamen-te in evoluzione, disseminato di stratificazioni storiche che mostrano quanto l’immaginario di numerose generazioni ha potuto realizzare, tessendo la difficile trama che tiene insieme la materialità delle rispo-ste alle esigenze concrete dell’esistenza con il mantenimento dell’este-tica e della bellezza.

Una tensione complessa tra sistemi reali che governano le economie dei territori e possibilità di esprimerli ad un livello artistico, armonioso, spirituale, quasi a volerli giustificare. E’ all’interno di questo contesto che si sono alternate le classi dirigenti al potere dal Medioevo al Rinasci-mento in una comune aspirazione a imprimere il segno evidente del loro passaggio: alla ricerca della “città ideale che sposa il suo paesaggio”.Siena è stata l’epicentro di questo laboratorio: consapevole del proprio mandato storico, si presentava sulla scena del XIV secolo con i suoi 50.000 abitanti. Era la più grande metropoli europea che a quei tempi si poneva all’attenzione del mondo come la “città ideale” delle grandi tra-sformazioni economiche nella rimodellazione del suo paesaggio agrario

e dei grandi traffici che l’attraversavano lungo la Via Francigena. Era una città di contaminazione e di irradiazione di una nuova luce sociale, pa-radigma e stimolo alla crescita e allo sviluppo di altre cittadine minori che risiedevano nella sua orbita. A lei faranno seguito Montepulciano e Pienza che tuttora racchiude nella sua piazza proprio l’esempio della “città ideale” con la definizione di un linguaggio comune che transita attraverso i suoi simboli artistici, religiosi e architettonici.

Nelle vie di queste città e lungo i tratturi di campagna che le univano e separavano, i nostri duecento piedi hanno così dato un senso al loro procedere, inserendosi su un cammino già anticamente percorso, com-prendendolo e assimilandolo nella consapevolezza di un lascito acqui-sito e di una appartenenza. Il territorio che abbiamo attraversato ha go-duto di una lettura geografica come insieme intrinseco di varie geogra-fie che si intersecano tra loro: antropologica, economica, ambientale, urbanistica. E abbiamo scoperto che anche l’arte possiede una propria geografia in quanto delinea e rappresenta gli spazi e i protagonisti che progettano il proprio vivere quotidiano.

Ho seguito con grande attenzione la direzione che prendeva ogni volta

SENTIERI E CITTA’ IDEALI DELLA VAL D’ORCIAESSERE INTERPRETI DEI PAESAGGI NEL RIVIVERLI PER VALORIZZARLIdi Alberto Del Re

Cinque giorni intensi lungo i sentieri francigeni della Val d’Orcia tra abbazie e borghi medioevali alla ricerca di “città ideali”! Un susseguirsi ondulato di dolci rilievi collinari, macchiati dai chiaroscuri delle crete marroni ap-pena arate, nei verdi appassiti e brumosi di un inverno dal sapore ancora autunnale. Affascina la campagna toscana non solo per la quiete delle sue forme, ma anche per la mitezza del clima. Duecento piedi, tanti erano i nostri a incedere lungo il cammino, formavano uno strano animale invertebrato che, visto dall’alto, si apriva e chiudeva a fisarmonica, attraversando strade, piazze e quartieri, accarezzando poi le sinuosità dei coltivi nel paesaggio fertile dei suoi contadi.

VITA ASSOCIATIVA30° ANNIVERSARIO DI TREKKING ITALIA

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il berretto rosso di Gianluca che indirizzava i nostri sguardi e il nostro pensiero con la sua emozionante lettura interpretativa. Il suo gesto tendeva sempre verso un orizzonte di scoperta: longitudinale o verti-cale. La sensazione più fisica che provavo era nel “muovere gli occhi” all’interno di una narrazione che, come in un quadro di Kandinskij, pro-cedeva rapida per punti, segmenti, linee, curve, dando vita e corpo a un paesaggio: dalla delicata linearità che smorza i confini tra gli spazi agresti e quelli boschivi, segno di sapienti trasformazioni agrarie che non hanno alterato l’equilibrio estetico di una natura seppure antropiz-zata, alla vertiginosa verticalità delle chiese e dei palazzi rinascimentali che aprono la strada a una visione dell’uomo al centro del mondo e che tende all’universo!

E ho ascoltato con grande attenzione anche Roberto che, durante gli spostamenti in pullman, ci ha fatto sembrare seduti su una macchina del tempo intenti a sorvolare abbazie e piccoli borghi medioevali de-scritti nella spiritualità e nell’operosità delle loro genti.Sullo sfondo di una grande tela interpretativa ho intravisto all’opera contadini e pittori, mercanti e artigiani, architetti e scultori, urbanisti e muratori: li ho visti rivivere dal vivo attraverso le testimonianze “mate-riche” del loro fare.

Ebbene io penso che, a distanza di trent’anni di grandi imprese sentie-ristiche in tanti paesi del mondo e non solo nel nostro, urge la risposta alla domanda “chi siamo, da dove veniamo, quali altri cammini percor-reremo, chi accompagneremo e come, soprattutto, procederemo”. Sono sempre più convinto che i nostri passi possano rispecchiare quelli dei pastori transumanti sotto le stelle alla ricerca di cibo per sé e per le pro-prie greggi. C’è una grande fame di conoscenza che si deve tradurre in bellezza. C’è un travolgente desiderio di suggestioni ed emozioni che dovrà rivelarsi in narrazioni. Questo dovrà essere il territorio delle no-stre azioni! A volte basta alzare un “berretto rosso” per diventare bravi, sapienti e accudenti pastori!

Se vuoi percorrere questi Sentieri...

TOSCANAI SENTIERI DELLE ABBAZIENell’ondulato rilievo tra le Crete Senesi e la Val d’Orcia, alla scoperta di borghi medievali e secolari abbazie. Un trek dove natura, storia e paesaggio sono percorsi dall’antica Via Francigena.Trek residenziale di 5 giorni, da venerdì 25 a martedì 29 marzoItinerario: Bagno Vignoni, Abbazia di M.te Oliveto, Sant’Antimo, San Qui-rico, Pienza. Valutazione: facileViaggio in treno, mezzo pubblico e pulminoPernottamento in albergoQuota di partecipazione: euro 577

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VITA ASSOCIATIVA

Le Calanques potrebbero essere dislocate in qualsiasi altro luogo e manterrebbero comunque la loro attrattiva, ma la vicinanza alla città di Marsiglia, cosmopolita per eccellenza e ricca di storia, arte, cultura, ne aumenta il fascino e la fruibilità. Il porto vecchio, racchiuso tra antiche fortezze, il lungomare, i musei, l’opéra lirica la rendono culturalmente vivace e vitale. Una città che ti conquista e stupisce.Marsiglia è stata città della cultura nel 2013 e questo evento ha ge-nerato una “rivoluzione urbanistica”. Il modo migliore per apprezzarla è poterla guardare dal mare, prendendo, ad esempio, il battello per le isole Frioul. Ti scorrono lentamente davanti il vecchio porto con le sue barche a vela, le caffetterie, i negozietti di sapone. Il tutto racchiuso fra le fortezze di Saint Nicolas e di Saint Jean che si intersecano, tramite le passerelle sospese nel vuoto, con la parte nuova. Una sintesi di tecno-logia e bellezza!Non può assolutamente mancare la visita approfondita alla parte più legata al mare e al suo porto in prossimità del forte di Saint Jean: si tratta della realizzazione del progetto Euroméditerranée, un’operazione di “riqualificazione urbana” senza precedenti!Troveremo poi la firma di Stefano Boeri nella Villa Méditerranée, un’ope-ra che non passa inosservata. A forma di “L rovesciata” sviluppa i suoi spazi sopra e sotto il mare, sporgendo di 40 m su un bacino artificiale di 2.000 mq. Sopra il mare si apre un grande spazio espositivo e sotto il bacino d’acqua si trova un anfiteatro per spettacoli e conferenze.Altra meraviglia da non perdere è il Museo della Cultura d’Europa e del Mediterraneo, di Rudy Ricciotti: un’architettura che sembra avvolta in

una tela di ricami di calcestruzzo. La struttura, in un contesto di 44.000 mq, custodisce l’arte delle due sponde del Mediterraneo. Collegata da passerelle sospese con Fort Saint Jean, sembra simboleggiare il pun-to d’incontro fra il nuovo e l’antico con, sullo sfondo, l’imponenza del-la cattedrale La Major. Giochi di luce, acqua, antico, moderno: un vero spettacolo.Sempre nel vecchio porto troviamo un’altra opera concepita per celebra-re l’anno della cultura. Il cielo artificiale, ideato dall’architetto Norman Foster, è un grande specchio d’acciaio, una sorta di cielo artificiale che, con un grande impatto visivo, riflette la vita che scorre sotto.Ad osservare e proteggere il porto vecchio dall’alto della città è la gran-de basilica di Notre Dame de la Garde o Bonne Mère, come la chiamano i marsigliesi. In stile neo-bizantino, rappresenta il simbolo della città di Marsiglia: dal sagrato si domina il porto con tutte le sue isole e a nord si intravedono le Calanques che al tramonto si tingono di rosa.Nel cuore della città troviamo il mitico e pittoresco quartiere Le Panier che, con una traccia rossa, ti guida alla sua scoperta: i panni stesi tra le case, le sue botteghe, la sua atmosfera antica e cosmopolita. Dalla parte opposta Noailles con i suoi mercati multietnici.È il mistral che la fa bella: il vento in un cielo azzurro striato di bianco. Marsiglia è una città di luce, colori, profumi e spezie, un arcobaleno di lingue, le sue barche ormeggiate che dondolano piano nel porto. Trecen-to giorni di sole all’anno, la “navette”, tradizionale dolce al profumo di fiori d’arancio, la “bouillabaisse”, zuppa di pesce nata proprio qui. Que-sta è l’essenza di Marsiglia, il suo fascino e la sua magia.

LE CALANQUES DI MARSIGLIAdi Graziano Battistutta

Proposto per la prima volta 30 anni fa da Sergio Migliavacca, il fondatore di Trekking Italia, è sempre stato negli anni a seguire un trek frequentato con interesse ed entusiasmo. Quattro giorni di sensazioni positive durante i quali ciò che manca è solo il tempo per annoiarsi.

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DIARIO DI UN TREK CHE DALLA CITTA’ SI IMMERGE NELLA NATURA

L’aria frizzante del mattino è motivante. Raggiungiamo a piedi la fermata del bus in piazza Castellane. Approvvigionamento di viveri e... partenza! Il bus attraversa la città e dopo 40 minuti arriviamo alla località La Man-draque de Montredom: alla periferia della città comincia il sentiero in un bosco di conifere. Siamo rapidamente in cima. L’orizzonte si apre davanti a noi con la Baia di Les Goudes in primo piano. Raggiungiamo la Baia di Callelongue con il mare ai nostri piedi: un piccolo bar soddisfa il desiderio di un caffè. Subito dopo riprendiamo il cammino. Il sentiero è un leggero saliscendi con l’Isola de Jarre che ci accompagna fino alla nostra sosta pranzo in spiaggia alla Calanque de Marseilleveyre. Ripartiamo lungo una panoramica salita che ci conduce fino a Les Bau-mettes dove riprendiamo il bus per Marsiglia.È tardo pomeriggio e ne approfittiamo per visitare un’altra parte di Marsi-glia: Le Panier. Poi, dopo cena, passiamo dal MUCEM, dove un intreccio di luci riflesse nell’acqua chiude la nostra giornata.

Terzo giorno: altro bus in direzione Domaine de Luminy, sede di alcune facoltà universitarie. Siamo al centro delle Calanques. Oggi il nostro trek ci porterà a Cassis, pittoresco villaggio di pescatori con un labirinto di stra-dine che partono dal porticciolo, il suo cuore pulsante. Il tracciato del sentiero è più a ridosso della montagna: il mare è più lonta-no, ma l’orizzonte più ampio. Il percorso è in parte impegnativo ma stimo-lante: ampi panorami si aprono e mutano. Le rocce calcaree, erose dall’ac-qua e dal Mistral nel corso dei millenni, hanno modellato forme, sculture e scenari insoliti. Anche la vegetazione ne ha risentito: piccoli arbusti, rosmarino, elicriso, cisto e, nei punti più riparati, piccoli boschi misti. La nostra sosta pranzo è su un piccolo altopiano, panoramico e rilassante. Riprendiamo il cammino fino a quando vediamo il mare venirci incontro: siamo in prossimità di Port Miou alle porte di Cassis. C’è tempo per un mo-mento di relax in una caffetteria e poi il bus per Marsiglia. Arriviamo verso sera: dopo la cena, per chi ha ancora energie, Marsiglia by night.Quarto giorno: vedremo Marsiglia dal mare. La vedremo allontanarsi nel-la sua silhouette silente fino a raggiungere le Isole Frioul. Sono due isole di roccia calcarea, dove la morfologia ricorda les Calanques: Pomegues e Ratonneau, offrono degli scorci di rara e selvaggia bellezza, con vegeta-zione particolarmente resistente ai venti e alla salsedine, dove colonie del gabbiano dei provenzali nidificano incuranti della vicinanza dell’uomo che sembra essere un ospite, a volte, poco desiderato. Un’altra isola che si intravede nell’arcipelago è l’Isola d’If con il suo castello del XVI secolo che diviene carcere sino al 1890. Celebre perché Alessandro Dumas am-bientò il suo romanzo “Il Conte di Montecristo”.Il nostro trek, però, si svilupperà, per circa un’ora e mezza, sull’Isola Pomegues, attraversandola per un buon tratto: qui avremo modo di ap-

prezzarne la varietà dei paesaggi, i profumi e i colori. Rientreremo poi a Marsiglia: il tempo per un veloce “cous cous” con pollo dal “Tunisino“ e partenza per Milano.L’indomani, al nostro risveglio, ricorderemo le giornate e le piacevoli sen-sazioni vissute e condivise con i nostri compagni di trek. Avremo aggiun-to un altro tassello al nostro bagaglio di esperienze!

Se vuoi percorrere questi sentieri...

FRANCIALES CALANQUESIl massiccio delle Calanques è formato da una frastagliata costiera con baie e promontori, picchi, scarpate e stretti sentieri. Salperemo verso le isole Frioul battute dal vento e dalla salsedine.Trek residenziale di 4 giornida venerdì 25 a lunedì 28 marzo. Itinerario: Marsiglia, Madrague, Morgiou, La Ciotat, Col Candel, CassisValutazione: facile/medioViaggio in treno e mezzo pubblicoPernottamento in albergoQuota di partecipazione: euro 432

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La Repubblica dell’Ossola: 33 giorni da uomini liberiL’Ossola è stata a pieno titolo un laboratorio politico e sociale importantissimo per la storia dell’Italia repubblicana. Nel pieno della seconda guerra mon-diale, l’11/09/1944, fu istituito il primo governo provvisorio della Repubblica formato da tutti i partiti antifascisti. Di certo si trattò di un esperimento eclatante: una Repubblica pacifica nasceva nel cuore di un paese in guerra. L’antefatto, avvenuto alcune settimane prima, fu la cattura e l’uccisione di 43 valligiani. Questo episodio violento spinse a una maggiore organizzazione degli atti partigiani che portarono alla resa delle forze occupanti e alla creazione di un governo repubblicano con Domodossola capitale. Uno dei primi atti della giovane Repubblica fu quello di aprire le frontiere con la Svizzera in modo da consentire ai giornalisti di tutto il mondo di conoscere e diffondere la notizia. La Repubblica dell’Ossola durò 33 giorni prima che le imponenti forze nazi-fasciste rioccupassero tutto il territorio. Al loro arrivo in città, la trovarono deserta a seguito di un imponente esodo della popolazione verso la Svizzera. Una volta assaggiata la libertà nessuno voleva più tornare indietro.

PIEMONTE

ALPE DEVERO: NEL CUORE DELL’INVERNOsabato 20 domenica 21 febbraio

Due giorni alla scoperta del Devero, immersi nell’in-verno. L’intera valle è un vero e proprio libro aperto sulla storia delle Alpi, sulla natura alpina e sulle civiltà che da secoli hanno abitato questi luoghi. Crampiolo, punto di partenza dei nostri itinerari, è un scrigno che custodisce tra i suoi tetti di croda, storie di uomini, tracce ancora vive di cultura di montagna, lavoro e mitologia. L’uso delle racchet-te da neve accentua l’intimità tra chi cammina e il paesaggio, permettendo di costruire il proprio sen-tiero in luoghi che non si possono attraversare in altre stagioni come il centro del lago ghiacciato o il cuore dei boschi di larice.

Trek di 2 giorniITINERARIItinerario 1: Crampiolo (1773), Alpe di Codelago (1867), Crampiolo (1773) - media tappa 4 ore

Itinerario 2: Crampiolo (1773), Alpe Sangiatto (2054), Crampiolo (1773) - media tappa 5,30 ore

ascesa/discesa primo giorno: 135 metri ascesa/discesa secondo giorno: 340 metriValutazione: facile/medio.Viaggio in treno.

1773

1773

1773

1773

2054

1867

ALPE SANGIATTO

CRAMPIOLO

CRAMPIOLO

CRAMPIOLO

CRAMPIOLO

ITINERARIFOCUS

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FACILE MEDIO

ALPE DI CODELAGO

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MILANO trekkingitalia.org 13

Le correnti ai tempi delle stregheQuando arriva l’inverno i laghetti di montagna sono difficili da riconoscere, mimetizzati come sono col resto del paesaggio. Eppure arrivando a ridosso del Lago Azzurro, lo specchio d’acqua si vede bene. Misteriosamente non è congelato, anzi a guardarci dentro ci si accorge subito che è tutto un fluire, proprio come guardare in un pentolone che ribolle. Non è un caso che la gente di qui lo chiami Lago delle Streghe seguendo la suggestione di antiche leggende. In realtà l’u-nica magia è quella della fisica che s’innesca dall’incontro tra le acque fredde del lago, più pe-santi, e quelle più calde e leggere delle sorgenti che sgorgano proprio nel cuore del lago. Il mo-vimento delle correnti impedisce così alle molecole d’acqua di legarsi in un glaciale abbraccio.

Sulla neve: il cammino percorso diventa visibileCamminando in gruppo in un’unica fila sulla neve alta, si lascia alle proprie spalle una traccia netta, un solco profondo che disegna su un foglio candido. Tutti gli animali lasciano impronte. A ogni passo il suolo oppone una resistenza, riesce a sostenere il peso del corpo che lo calpesta e rimbalza la forza che lo spinge al prossimo passo. Scaricando al suolo il proprio peso però, i corpi ne modificano la forma, imprimendo così una traccia del passaggio. Camminare sulla neve regala la possibilità di vedere il proprio passaggio. Passo dopo passo la propria cammina-ta diventa una storia che si può leggere. Il solco disegnato su quel foglio candido di neve diven-ta la stilizzazione dell’idea “Tu sei stato qui”. Si prende coscienza della strada che si è compiuta per giungere fino a lì, dove finiscono le orme, di fronte al bianco che aspetta di essere solcato.

Nel buio della notte, tra il bianco della neve, alla ricerca del nanoLe montagne della Val d’Ossola sono state per molti secoli luoghi di estrazione di minerali, me-talli e rocce da usare nell’edilizia. Questa pratica si è però lentamente esaurita, lasciando una rete sotterranea abbastanza fitta, conosciuta per essere abitata da numerose tribù di nani. Sono creature assai riservate e non sopportano la luce del sole, per questo escono solo di notte e il loro corpo emette una tenue luminosità. Se durante una passeggiata notturna, nel candore della neve, si avesse la fortuna di incontrare un nano bisogna seguirlo senza indugio, perché i nani appaiono solo al cospetto di persone d’animo buono che vengono condotte dal nano stesso nei pressi di un ricco tesoro. Vale di certo la pena tentare, coprendosi bene, preparando del caldo vin brûlé e aspettando silenziosi e speranzosi, acquattati al riparo tra la neve.

Il Larice: un vero funamboloL’esplorazione di queste montagne non può prescindere dalla comprensione di questa pianta, unica specie tra le conifere a perdere gli aghi durante l’inverno. I larici si spingono in quota, in aree ostiche dove le temperature sono rigide e i terreni costantemente smossi da even-ti intensi, come frane, valanghe e perturbazioni abbondanti. La conquista di un habitat quasi esclusivo (là dove le altre piante non supererebbero un solo inverno) ha richiesto un prezzo: lo status di albero sempreverde. Mantenere i propri aghi carnosi avrebbe richiesto una quantità maggiore di energia rispetto a quella disponibile in inverno in luoghi così freddi, bui e ostili. Si tratta di una continua ricerca di bilanciamento tra risorse disponibili ed energia impiegata. Guardare un larice spoglio d’inverno è come osservare un funambolo dell’energia, nudo e in bilico sulle distese di neve. Un letargo vigile che garantisce questo gioco di equilibrio.

Il racconto maestoso della geomorfologiaLe montagne che incorniciano l’area del Devero sembrano disegnate con carboncino e ges-setto. Allargando la prospettiva emergono volumi e forme proprio come segni in una mappa. Canaloni, bastionate, camini, antecime, anfiteatri morenici e circoli glaciali, crepe, fessure. Un disegno in cui ogni cosa racconta dei lenti processi morfologici e di erosione. La storia delle Alpi che con enormi passi, lentissimi ma inesorabili, ha modellato il paesaggio dando un volto alle rocce. Quella che vediamo sulle pareti è una costante energia che graffia la montagna, facendo-la cambiare, evolvere. I ghiaioni ai piedi delle montagne sono uno dei segni di questa continua fatica della trasformazione. La lettura di queste mappe svela racconti maestosi, di forze che spingono e di altre che resistono, di intemperie che caricano e di rocce che si sbriciolano. Esse-re montagna non è una cosa semplice.

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14 trekkingitalia.org MILANO

LOMBARDIATREKKING ITALIAFAI (Fondo Ambiente Italiano)

IL MONASTERO DELLA TORBAsabato 16 aprile

Le foto satellitari hanno un fascino incredibile... perché dallo spazio si percepisce chiaramente il nostro itinerario incanalato nel paleoalveo dell’Olona. Una lanca di qui, un’ansa di là e lui ha proseguito in tutti questi secoli offrendo quanto di meglio. Un itinerario tra pievi antiche e arche-ologia industriale.

Trek giornalieroITINERARIOTradate (309), Ceppine (282), Monastero della Torba (263), Gornate (306), Collegiata (273), Castiglione Olona (274)media tappa 4 ore (escluse soste)ascesa: 250 metri - discesa: 225 metrisviluppo: 14 kmValutazione: facileViaggio mezzo pubblico

ITINERARIFOCUS

FACILE

309 274263 306

MONASTERO DI TORBA

GORNATE OLONATRADATE

CASTIGLIONE OLONA

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TESTO ISTITUZIONALE MI-LUTrekking Italia abbraccia il progetto Sentieri_metropolitani

L’esperienza innovativa dei Sentieri_metropolitani prosegue tracciando un itinerario di collegamento ideale tra due aree metropolitane, due distretti economici ricchi non solo di risorse produttive, ma anche di esperienze storiche, culturali e sociali. Proseguire il cammino al di là della “porta” della fiera di Rho significa sì il superamento di un confine amministrativo, ma in realtà penetrare in profondità nel corpo di quella che da tempo è una unica macro-regione, immergendosi in un territorio ricco di contrasti e profondamente antropizzato, denso, consumato, per il quale il concetto di salvaguardia assume un valore quanto mai attuale.

ATTREZZATURA CONSIGLIATAa pag. 32 trovi i suggerimenti sul tipo di abbigliamento adatto.

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MILANO trekkingitalia.org 15

Paesaggio Lombardo (cascina Zerbo)Alla Cascina Zerbo si è immersi nel paesaggio rurale, frutto di una modellazione iniziata nel Sette-cento. A determinare confini, colture e aspetti economici e paesaggistici è stata la realizzazione di una rete di canali irrigui e di fontanili. L’elemento centrale e più riconoscibile di questo paesag-gio è senz’altro la cascina, simbolo della nuova classe agraria capitalista, non più legata alla sola attività familiare ma a una vera e propria industrializzazione dei processi rurali. Queste strutture, vere e proprie fabbriche della campagna, erano circondate da numerosi poderi coltivati e irrigati, all’interno invece ampi spazi e ambienti in cui svolgere lavori di manifattura e trasformazione con l’impiego di operai salariati.Nell’epoca contemporanea il paesaggio si è arricchito di nuovi elementi funzionali allo sviluppo industriale della pianura. I filari degli alberi di confine si mescolano con i cavi dell’alta tensione da cui passa l’energia che alimenta il polo produttivo padano. Anche il paesaggio sonoro è il frutto dell’unione di elementi rurali e altri urbani: ai tipici suoni della campagna si uniscono quelli altret-tanto riconoscibili del campo volo di Venegono.

Paleo Olona e fiume OlonaDal ponticello sopra il fiume Olona, se potessimo sollevarci in aria, vedremmo chiaramente la traccia lasciata dal paleo-Olona che, alimentato da imponenti ghiacciai, ha scavato un profondo canyon, localizzato più o meno in corrispondenza della sua valle attuale. Oggi il fiume appare diverso, “addomesticato”, con argini ristretti. Del resto l’Olona ha concretizzato lo spirito intra-prendente e fattivo che storicamente ha contraddistinto quest’area. Prima con l’uso intensivo di canali d’irrigazione e di mulini, che imbrigliavano la forza motrice della corrente trasformandola in energia, poi con la costruzione di ponti che facilitavano la circolazione e con la sistemazione degli argini, che limitavano i danni delle esondazioni. Con l’industrializzazione moderna, l’acqua del fiume non fu più utilizzata solo per la capacità motrice ma diventa elemento materiale nel ciclo produttivo. I mulini sono sostituiti da cotoniere, concerie, cartiere, filatoi e fornaci, tutte attività per cui l’acqua è elemento fondamentale.

Monastero di Torba e FAIIl monastero di Torba è un bene custodito dal FAI sito all’interno del parco archeologico di Castel-seprio, antico insediamento romano che fa parte del patrimonio dell’umanità UNESCO.La sua storia è antica e ha conosciuto diverse fasi, infatti, fondato dai romani del tardo impero con scopo difensivo fu usato dai Goti e dai Bizantini, assume poi coi longobardi funzione civile e infine religiosa. Questa varietà è testimoniata anche dalla mescolanza di stili che unisce frammenti del-le antiche strutture romane, ciottoli di fiume, decorazioni rinascimentali ed elementi della cultura rurale padana.Le monache che lo abitarono a partire dal 1482 erano probabilmente benedettine. Un’antica leg-genda racconta che tre delle otto suore del monastero di Torba fuggirono per motivi oscuri: l’oblio fu la punizione scelta per aver abbandonato il loro voto, infatti nell’affresco in cui sono rappresen-tate le religiose spiccano tre inquietanti donne senza volto. Si dice che i loro spiriti siano ancora prigionieri del monastero e resteranno senza pace finché non riusciranno a entrare nell’affresco.

CollegiataPer paesaggio agrario s’intende quella forma che l’uomo imprime al paesaggio naturale nello svol-gimento delle sue attività produttive agricole. Sin dalle epoche più antiche, allentandosi sempre di più la morsa della sussistenza, la necessità estetica si affianca a quella dell’utile. Anche per questo, in un luogo così fortemente sviluppato, la ricchezza materiale ha favorito lo sviluppo di una ricchezza culturale. Nei dintorni di Castiglione Olona questo fenomeno è palese. Qui si trovano palazzotti dal gusto rinascimentale, affreschi notevoli e strutture emblematiche del Quattrocento lombardo. La classe dell’imprenditoria agricola e manifatturiera ha potuto esprimere in maniera ricercata e altamente estetica il proprio ruolo di traino nella costruzione di un distretto economico solido e ricco. Simbolo antico e lampante di tale rappresentazione è la Collegiata, chiesa “madre” di Castiglione Olona, fatta erigere dal Cardinale Branda Castiglioni e consacrata il 25 marzo 1425. Oltre a essere un sublime esempio di gotico lombardo è anche un simbolo di efficienza e volontà produttiva. Basti pensare che fu completata in soli tre anni!

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16 trekkingitalia.org MILANO

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DAL 1926 LA BOTTEGA DEGLI ALPINISTI MILANESI

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“Il 2016 sarà l’Anno Nazionale dei Cammini”. Lo annuncia il ministro dei Beni culturali, Dario Fran-ceschini: “i cammini puntano a far diventare l’Italia la meta di un turismo sostenibile, non solo con-centrato nelle capitali dell’arte, ma un turismo che attraversa tutta la bellezza italiana. I cammini sono una opportunità straordinaria per rivalutare zone intere del territorio italiano; un turismo po-vero, lento e che valorizza i posti meno conosciuti del nostro paese”.

Vogliamo festeggiare questa bella iniziativa proponendovi

da venerdì 26 a lunedì 28 marzoEmilia-Romagna,ToscanaLA VIA FRANCIGENA DA FORNOVO A PONTREMOLIGià a partire dall’anno Mille da tutta Europa pellegrini, mercanti ed ecclesiastici intraprendevano la Via per visitare la tomba degli apostoli a Roma. Alcuni avrebbero continuato sino alla Terra Santa, altri invece si dirigevano ad Ovest nella città di Santiago de Compostela dove si trovano le spoglie dell’apostolo Giacomo.Uno degli itinerari di pellegrinaggio più antichi è quello tramandato in un quaderno di viaggio dall’Arcivescovo di Canter-bury, Sigerico, nel 990-994, ed è conosciuto come Via Francigena. Il tratto tosco-emiliano della Via Francigena è stato per secoli l’itinerario più agevole e frequentato, ponte tra la mitteleuropa e i luoghi della cristianità. Ripercorrere oggi l’antico tracciato consente di rivivere le arcane emozioni di un tempo, visitare importanti testimonianze del romanico medio-padano, ma, nel contempo, osservare opere d’arte, monumenti e luoghi di epoche successive che, nei secoli, hanno arricchito questa terra.Trek itinerante di 3 giorniItinerario: Fornovo (158 m), Cassio (815 m), Cavazzuola (745 m), Berceto (808 m), P.so della Cisa (977 m), P.so del Righetto (968 m), Cavezzana d’Antena (577 m), Groppodalosio (500 m), Topelecca (589 m), Arzengio (481 m), Pontre-moli (244 m)Valutazione: medio/impegnativoViaggio in trenoPernottamento in ostelloQuota di partecipazione: euro 165 (quota da confermare)

PLANNING: GRANDI TREKTREK DEL WE E GIORNALIERI

2016: ANNO NAZIONALE DEI CAMMINI

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CON LA NEVE VEDI DI ATTREZZARTI!La stagione della neve è arrivata e si cammi-nerà con le racchette da neve. Per tanti anni abbiamo fornito ai soci l’attrezzatura indispen-sabile, ma la gestione del materiale da parte della sede e dei soci accompagnatori, data la quantità di trek proposti, si è rivelata sempre più impegnativa. Per l’attrezzatura è possibile fare riferimento ai due negozi già convenziona-ti con Trekking Italia, Kim e Tutto per lo Sport Polare. Vi sapranno consigliare al meglio per l’acquisto: anche le ciaspole, l’ARTVA-sonda-pala, come lo scarpone sono attrezzi persona-li, vanno provati, regolati e fatti propri.

LEGENDA

AUTO

AUTOBUS DI LINEA O RISERVATO

TRENO

FUNIVIA

BATTELLO

GENNAIOTREK DEL WE E GIORNALIERI

FEBBRAIOTREK DEL WE E GIORNALIERI

MARZOTREK DEL WE E GIORNALIERI

APRILETREK DEL WE E GIORNALIERI

FEBBRAIO - SETTIMANA 5

MARZO - SETTIMANA 9

APRILE - SETTIMANA 14

GENNAIO - SETTIMANA 1

FEBBRAIO - SETTIMANA 6

MARZO - SETTIMANA 10

APRILE - SETTIMANA 15

GENNAIO - SETTIMANA 2

FEBBRAIO - SETTIMANA 7

MARZO - SETTIMANA 11

APRILE - SETTIMANA 16

GENNAIO - SETTIMANA 3

FEBBRAIO - SETTIMANA 8

MARZO - SETTIMANA 12

APRILE - SETTIMANA 17

GENNAIO - SETTIMANA 4

MARZO - SETTIMANA 13

APRILE - SETTIMANA 18

MERCOLEDÌ 3 - LOMBARDIAPIRAMIDI DI TERRA DI REZZAGOCON PRANZO IN AGRITURISMOValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

SABATO 6 - PIEMONTESACRO MONTE DI VARALLOValutazione: facileS.A. Chiara

DOMENICA 7 - PIEMONTE CAVALLO DI ROValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

DOMENICA 7 - LOMBARDIAROMANICO DI ALMENNOValutazione: facileS.A. [email protected]

SABATO 5 - LOMBARDIAVAL VERTOVA Valutazione: medio / impegnativoS.A. [email protected]

SABATO 5 / DOMENICA 6 - SVIZZERASENTIERI INNEVATI DELLA BASSA ENGADINAValutazione: facile / medioS.A. in definizione

DOMENICA 6 - LOMBARDIASPINA VERDE E VILLA OLMO Valutazione: facile S.A. [email protected]

DOMENICA 6 - LOMBARDIAPARCO NATURALE MARMITTE DEI GIGANTI E CASCATE DELL’ACQUA FRAGGIA Valutazione: medioS.A. Valentino / [email protected]

SABATO 2 - LOMBARDIAMONZA: IL PARCO E LA VALLE DEL LAMBROValutazione: facile S.A. [email protected]

DOMENICA 3 - LIGURIAPARCO NAZIONALE DELLE 5 TERREValutazione: facileS.A. Pietro / [email protected]

DOMENICA 3 - PIEMONTEMALESCO E LE MERAVIGLIE GEOLOGICHEValutazione: facileS.A. [email protected]

DOMENICA 3 - LOMBARDIAIL CASTELLO DELLA REGINAValutazione: impegnativoS.A. [email protected]

LUNEDÌ 4 / MERCOLEDÌ 6 - PIEMONTER. N. VALLE STRETTAValutazione: medio S.A. in definizione

LUNEDÌ 4 / MERCOLEDÌ 6 - VALLE D’AOSTAR. N. VAL D’AYAS, RIFUGIO FERRAROValutazione: medio S.A. [email protected]

SABATO 9 - LIGURIAGENOVA LA SUPERBAValutazione: facile S.A. Pietro / [email protected]

DOMENICA 10 - PIEMONTE R. N. TREK E TERME A PREMIAValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

DOMENICA 10 - PIEMONTEISOLA DI SAN GIULIOValutazione: facile / Viaggio: in treno S.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 10 - LOMBARDIAPIZZO DI SPINOValutazione: medio / impegnativo, breve tratto esposto S.A. [email protected]

SABATO 13 - SVIZZERAMONTE CASLANO E MUSEO DEL CIOCCOLATOValutazione: facileS.A. Chiara

SABATO 13 / DOMENICA 14 - LOMBARDIAR. N. CARNEVALE A CÀ RUNCASCValutazione: medio S.A. Alfredo / [email protected]

DOMENICA 14 - LIGURIA MONTE SANTA CROCE, NERVI-SORATREK DELLA MIMOSAValutazione: facile / medioS.A. Chiara

DOMENICA 14 - EMILIA-ROMAGNA4 PASSI PER LE VIE DI PARMAValutazione: facileS.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 9 - LOMBARDIACOSTIERA DEL CANTOValutazione: facile S.A. [email protected]

SABATO 12 - LOMBARDIATRAVERSATA ESINO-ORTANELLA-LIERNA Valutazione: facile / medio S.A. in definizione

DOMENICA 13 - LOMBARDIASENTIERO DEL VIANDANTE1° TAPPA: ABBADIA-LIERNA Valutazione: facile S.A. Walter / [email protected]

DOMENICA 13 - LIGURIAPARCO MONTE DI PORTOFINOCAMOGLI-PORTOFINO Valutazione: medio S.A. Giuseppe / [email protected]

MERCOLEDÌ 6 - LIGURIACHIAVARI-RAPALLOValutazione: medio S.A. [email protected]

SABATO 9 - LOMBARDIAROMANICO IN BRIANZAValutazione: facile S.A. [email protected]

SABATO 9 / DOMENICA 10 - LOMBARDIASAVOGNO E DASILEValutazione: medioS.A. [email protected]

DOMENICA 10 - LOMBARDIAMETEOTREK A BELLAGIOValutazione: facileS.A. [email protected]

DOMENICA 10 - LOMBARDIA VALLE DEL MONASTEROValutazione: medioS.A. in definizione

SABATO 16 - LOMBARDIATRAVERSATA DELLE PODONE E SANTUARIO DI PERELLOValutazione: impegnativoS.A. [email protected]

SABATO 16 / DOMENICA 17 - PIEMONTER. N. RIFUGIO CROSTA ALL’ALPE SOLCIOValutazione: medioViaggio: con mezzi propri S.A. [email protected]

DOMENICA 17 - VALLE D’AOSTA R. N. VALDIGNE, ALPEGGIO DI LES ORSCON POLENTATAValutazione: facile / medioS.A. in definizione

DOMENICA 17 - LOMBARDIAMILANO NOTTURNA A PIEDIFALÒ DI SANT’ANTONIOValutazione: facileS.A. Chiara

MERCOLEDÌ 17 - PIEMONTELE VETRATE ISTORIATE DI CREVOLADOSSOLAValutazione: facile S.A. [email protected]

VENERDÌ 19/DOMENICA 21TRENTINO-ALTO ADIGEWINTER NORDIC WALKING E BENESSERE IN VAL DI NONValutazione: facile / medioS.A. Rita / [email protected]

SABATO 20 - LOMBARDIACORNO ORIENTALE DI CANZOValutazione: medio S.A. Giuseppe / [email protected]

SABATO 20 / DOMENICA 21 - PIEMONTER. N. ALPE DEVEROValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

DOMENICA 21 - LOMBARDIAGRAFFITI E VIGNETI DEL SASSELLAValutazione: medioS.A. Alfredo / [email protected]

DOMENICA 21 - LOMBARDIA TRE CIME LARIANEValutazione: impegnativoS.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 16 - LOMBARDIARIFUGIO BUGONE CON POLENTATAValutazione: medio S.A. [email protected]

SABATO 19 - LOMBARDIASENTIERO DEL VIANDANTE2° TAPPA: LIERNA-VARENNAValutazione: medio S.A. [email protected]

SABATO 19 / DOMENICA 20 - LIGURIASANTUARIO DI MONTALLEGROVILLA CARBONE CON IL FAIValutazione: facileS.A. Daniela / [email protected]

SABATO 19 / DOMENICA 20 - SVIZZERAR.N. CAPANNA GARZONERAValutazione: medio / impegnativoS.A. [email protected]

DOMENICA 20 - LOMBARDIAANELLO DI TEGLIO CON PIZZOCCHERIValutazione: medio S.A. Alfredo / [email protected]

DOMENICA 20 - LOMBARDIACORNI DI CANZOValutazione: facile S.A. Pietro / [email protected]

DOMENICA 20 - LOMBARDIAZOCA DE L’OLI E VILLA BALBIANELLOValutazione: facile S.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 13 - LOMBARDIALAGO D’ISEO, STRADA VALERIANAValutazione: medio S.A. [email protected]

SABATO 16 - LOMBARDIAIL CANCERVO E IL VENTUROSAValutazione: impegnativoS.A. [email protected]

SABATO 16 - LOMBARDIAIL MONASTERO DELLA TORBAValutazione: [email protected]

DOMENICA 17 - LOMBARDIAPERCORSO DELLA MEMORIAValutazione: facileS.A. Valentino / [email protected]

DOMENICA 17 - PIEMONTEORNAVASSOLA FEDE, IL MARMO E IL FORTEValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

DOMENICA 17 - LOMBARDIASENTIERO RUSCA NELLA BASSA VALMALENCO Valutazione: facile / medioS.A. Alfredo / [email protected]

MERCOLEDÌ 20 - LOMBARDIACULMINE DI DAZIOValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 23 - LOMBARDIASENTIERO REGINAMENAGGIO-REZZONICOValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

SABATO 23 / DOMENICA 24 - PIEMONTER.N. VAL VIGEZZO, CIMA ZICCHERValutazione: medio / impegnativoS.A. [email protected]

DOMENICA 24 - LOMBARDIATRAVERSATA BASSA DAL PUSIANO AL SEGRINOValutazione: facile S.A. [email protected]

DOMENICA 24 - PIEMONTER.N. MOTTARONE,LA MONTAGNA TRA DUE LAGHIValutazione: medioS.A. Tonino

MERCOLEDÌ 24 - LOMBARDIATRAVERSATA DEL CANTO ALTOValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 27 - LOMBARDIASTRADA TAVERNA CON PRANZOA BASE DI SAPORI BREMBANIValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 27 / DOMENICA 28 - VALLE D’AOSTATREK E DANZEValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

DOMENICA 28 - LOMBARDIASAN PIETRO IN CIVATEIL ROMANICO NEL LECCHESEValutazione: facileS.A. [email protected]

DOMENICA 28 - LOMBARDIA MONTE ZUCCOValutazione: impegnativoS.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 23 - LOMBARDIACORNO BUCO, LAGO D’ISEOValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 26 / LUNEDÌ 28 - ALTO ADIGEVIA ROMEA DI BRESSANONERESIDENZIALEValutazione: facile / medioS.A. [email protected]

SABATO 26 / LUNEDÌ 28 - EMILIA-TOSCANAVIA FRANCIGENA,FORNOVO-PONTREMOLI / ITINERANTEValutazione: medio / impegnativoS.A. [email protected]

DOMENICA 27 - LIGURIAMEDITAZIONE A FRAMURAValutazione: facileS.A. Cristina

MERCOLEDÌ 20 - LOMBARDIAFRANCIACORTA, ISEO-RODENGOValutazione: medio S.A. [email protected]

SABATO 23 - LOMBARDIAPANORAMI E SENTIERI DEL MONTE BOLETTONEValutazione: facileS.A. [email protected]

SABATO 23 / DOMENICA 24 - LIGURIABELVEDERE DI PONENTEVARAZZE-CELLE LIGUREValutazione: facile / medioS.A. Daniela / [email protected]

SABATO 23 / LUNEDÌ 25 - VENETO / EMILIADELTA DEL PO - RESIDENZIALEValutazione: facileS.A. in definizione

DOMENICA 24 - LIGURIAPORTOFINOSENTIERO DELLE BATTERIEValutazione: impegnativoS.A. Giuseppe / [email protected]

LUNEDÌ 25 - LOMBARDIAMONTE SAN MARTINO25 APRILE IN VALCUVIAValutazione: medioS.A. Tonino

MERCOLEDÌ 27 - LOMBARDIACOSTIERA DEI CECHValutazione: medioS.A. [email protected]

VENERDÌ 29 / DOMENICA 31 - VENETOR. N. PICCOLE DOLOMITIValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 30 - PIEMONTEMACUGNAGASENTIERI INNEVATI AL LAGO DELLE FATEValutazione: medioS.A. in definizione

DOMENICA 31 - SVIZZERAR.N. CAPANNA D’OTRA E CROCE DI PORTERAValutazione: medioS.A. [email protected]

DOMENICA 31 - LOMBARDIAPOLENTATA AGLI AVELLI DEL MONTE PIATTOValutazione: facile / medioS.A. Valentino / [email protected]

DOMENICA 31 - VENETOVERONA TRA STORIA E NATURAValutazione: facileS.A. Pietro / [email protected]

LUNEDÌ 28 - LOMBARDIASENTIERO MANZONIANO CON POLENTATA Valutazione: facile S.A. Valentino / [email protected]

MERCOLEDÌ 30 - SVIZZERALUGANO, MONTE BOGLIAValutazione: medio S.A. [email protected]

MERCOLEDÌ 27 - LOMBARDIAVARZI, CASTELLO DI ORAMALAValutazione: medioS.A. [email protected]

SABATO 30 - LOMBARDIAMONTE PIATTO E PARCO DEGLI AVELLIValutazione: medioS.A. Chiara

OGNI TITOLO UN COLORE, OGNI COLORE UN’ESPERIENZA

PENNE BIANCHE

SENTIERI_METROPOLITANI

NORDIK WALKING

20122 Milanovia Santa Croce 2tel. 02 8372838 - 8375825 / fax 02 58103866da lunedì a venerdì: 10 - 18,30 / sabato: 10 - [email protected]

Page 19: Trekking Italia Milano - gen-apr 2016

18 trekkingitalia.org MILANO

GENNAIO

giovedì 21, 13 gg.Senegal, LA SCOPERTA DEL DELTA DEL SINE SALOUM viaggio & trek

MARZO

APRILE

FEBBRAIO

giovedì 11, 4 gg. Trentino/Alto Adige, SENTIERI INNEVATI DEL PARCO ODLE PUEZ trek residenziale

sabato 13, 9 gg.Marocco, TRA LE DUNE DELL’ERG CHEGAGA trek con bagaglio trasportato

sabato 27, 8 gg. Finlandia, R.N. BIANCA LAPPONIA trek residenziale

venerdì 4, 11 gg. Francia Oltremare, PICCOLE ANTILLE ISOLA DELLA MARTINICA trek residenziale

domenica 6, 7 gg. Francia, R.N. PIRENEI:TRA LE NEVI DELLA CERDANYAtrek con bagaglio trasportato

giovedì 17, 4 gg.Trentino/Alto Adige, R.N. CON LE CIASPOLE IN VAL D’EGA trek residenziale

mercoledì 23, 8 gg.Marocco, LE DUNE E L’ATLANTICO trek con bagaglio trasportato

giovedì 24, 5 gg.Toscana, ISOLA D’ELBA PARCO NAZIONALE ARCIPELAGO TOSCANO trek residenziale

venerdì 25, 5 gg.Toscana, SENTIERO DELLE ABBAZIE trek residenziale

venerdì 25, 5 gg.Toscana, SPOLETO, CASCIA, NORCIA trek residenziale.

venerdì 25, 5 gg.Molise, PASQUA SUI TRATTURI DALLA MONTA-GNA AL MARE trek residenziale.

venerdì 25, 4 gg.Francia, LES CALANQUES trek residenziale.

venerdì 25, 4 gg.Toscana, GOLFO DI BARATTI E PARCHI DELLA VAL DI CORNIA trek residenziale

venerdì 25, 4 gg.Toscana, PARCO DELLA MAREMMA E MONTI DELL’UCCELLINA trek residenziale

mercoledì 13, 4 gg.Francia, LIONE, LES TRAVERSEE DE LYON trek residenziale

mercoledì 20, 7 gg.Croazia, ISOLA DI KRK trek residenziale

venerdì 22, 4 gg.Francia, LES BALCONS DE LA COTE D’AZUR trek itinerante

sabato 23, 9 gg.Turchia, CAPPADOCIA E LICIA IN FIORE trek con bagaglio trasportato

sabato 23, 8 gg.Spagna, COSTA BRAVA trek con bagaglio trasportato

sabato 23, 8 gg.Puglia, ORCHIDEE DEL GARGANO trek con bagaglio trasportato

sabato 23, 7 gg.Campania, COSTIERA AMALFITANA E CAPRItrek con bagaglio trasportato

ITINERARII GRANDI TREK

venerdì 25, 4 gg.Trentino/Alto Adige, R.N. ORTISEI, SULLE NEVI DELLA GARDENA trek residenziale

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MAGGIO

GIUGNO

ITINERARII GRANDI TREK

sabato 7, 8 gg.Grecia, ISOLE DI TINOS E MYKONOS trek residenziale

mercoledì 11, 4 gg.Inghilterra, SENTIERI_METROPOLITANILONDRA È UNA MODERNA BABILONIA trek residenziale

sabato 14, 8 gg.Sicilia, ISOLE EOLIE trek residenziale

sabato 21, 8 gg.Malta, MALTA E LE SUE ISOLE trek residenziale

sabato 28, 9 gg.Sardegna, SENTIERO SELVAGGIO IN FIORE trek itinerante

sabato 28, 8 gg. Croazia, ISOLA DI RAB trek residenziale

sabato 28, 8 gg. Grecia, GOLE E MARE DELL’ISOLA DI CRETAtrek con bagaglio trasportato

mercoledì 1, 6 gg. Germania, TRAVERSATA DELLA FORESTA NERA trek con bagaglio trasportato

mercoledì 1, 5 gg. Emilia/Romagna/Marche, MONTEFELTRO L’ELEGANZA DELLA STORIA trek residenziale

mercoledì 1, 5 gg. Toscana, FIORI E COLORI DELL’ISOLA DEL GIGLIO trek residenziale

mercoledì 1, 4 gg. Olanda, SENTIERI_METROPOLITANIROTTERDAM, L’EUROPORTO trek residenziale

giovedì 2, 4 gg. Liguria/Piemonte, LA VIA DEL SALE trek itinerante

giovedì 2, 4 gg. Francia, HYERES E LE SUE ISOLE trek residenziale

giovedì 2, 4 gg. Friuli/Venezia Giulia, TRIESTE, IL CARSO, IL MARE trek residenziale

giovedì 2, 4 gg. Francia, LE GRAND CANYON DU VERDON trek con bagaglio trasportato

giovedì 2, 4 gg. Friuli/Venezia Giulia, DA BOLZANO A VERONAtrek itinerante

sabato 28, 8 gg. Portogallo, TRILHO DOS PESCADOREStrek con bagaglio trasportato

domenica 29, 7 gg.Lazio, PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO E ISOLA DI PONZAtrek residenziale

giovedì 2, 4 gg. Germania, RECHENAU, SEGUENDO L’ORO DEL RENO trek residenziale

domenica 12, 7 gg.Sicilia, ISOLA DI MARETTIMO E RISERVA DELLO ZINGARO trek residenziale

giovedì 16, 4 gg.Svizzera, I SENTIERI DEL GRUYEREtrek residenziale

sabato 18, 8 gg.Croazia, ISOLA DI LUSSINO, COSTE E SPIAGGEtrek residenziale

domenica 19, 7 gg.Veneto, ASIAGO, SETTE GIORNI SULL’ALTOPIANOtrek residenziale

sabato 25, 9 gg.Portogallo, ISOLA DI MADEIRA trek residenziale

venerdì 29, 4 gg.Abruzzo, COCULLO, FESTA DI SAN DOMENICO E RITO DEI SERPARI trek residenziale

CONSULTA IL CATALOGO GRANDI TREK O IL SITO WWW.TREKKINGITALIA.ORG

Associazione Amici del Trekking e della Natura

Alla scoperta della natura

2016

Allascopertadellanatura

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TREK ITINERANTEprevede ogni giorno una diversa tappa (albergo o rifugio). Bisogna quindi portare lo zaino con tutto l’equipaggiamento richiesto per l’intera durata del trek.

TREK RESIDENZIALEsi tratta di escursioni ogni giorno diverse che hanno come base un solo albergo o rifugio. Basta avere uno zaino per le proprie esigenze quotidiane.

TREK CON BAGAGLIO TRASPORTATOtrek itinerante di più giorni in cui il bagaglio (preferibilmente una borsa molle) dei partecipanti viene trasportato ad ogni posto tappa. È necessario avere uno zaino per le proprie esigenze quotidiane.

TREK DELLA SCOPERTAtrek composto da un ristretto numero di soci che hanno partecipato, nei mesi precedenti, alla progettazione e organizzazione del viaggio coadiuvati da un esperto dell’Associazione. Una serie di incontri, organizzati dalla sede propo-nente, viene indirizzata dal tutor alla costruzione del trek e del suo Pre-libro. Al rientro il gruppo dovrà redigere una relazione, il definitivo Libro del Trek, che consentirà al trek stesso di entrare, l’anno successivo, nella programmazione dell’Associazione.

A OGNUNO IL SUO TREK

VITA ASSOCIATIVASCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK

TREK CON RACCHETTE DA NEVEper continuare a camminare anche d’inverno! Un’esperienza priva di difficoltà nella suggestiva cornice dell’innevamento montano.

VIAGGIO & TREKproposta che unisce al trek la visita di luoghi di alta valenza ambientale, storica, arti-stica, che arricchiscono la qualità della conoscenza di un territorio con un approccio più ravvicinato al paesaggio. Le differenti tipologie delle attività sono:

Viaggio & Trek itineranteViaggio & Trek residenzialeViaggio & Trek con bagaglio trasportato

INCONTRI PREPARATORI In corrispondenza della partenza di alcuni Grandi Trek può essere previsto un incon-tro preparatorio, organizzato dalla sede promotrice: è il momento in cui il gruppo si incontra e si prepara al trek. Infatti, il socio-accompagnatore, o la guida prescelta, darà in questa occasione tutte le informazioni riguardo il territorio che si andrà a scoprire, le difficoltà dell’itinerario, l’equipaggiamento e gli appuntamenti principali.

Tabella di valutazione per aiutare i soci a meglio comprendere l’itinerario e a valutare la propria preparazione fisica per affrontare il trek.

FACILE FACILEMEDIO MEDIO MEDIOIMPEGNATIVO IMPEGNATIVO IMPEGNATIVO+

DISTANZA PERCORSA < 10 km 10/15 km 15/20 km > 20 km > 25 km

ORE DI CAMMINO < 4 ore < 5 ore 4/6 ore 5/7 ore � 7 ore

DISLIVELLO IN SALITA < 300 m 300/600 m 600/900 m 900/1200 m � 1200 m

DISLIVELLO IN DISCESA < 500 m 500/800 m 800/1000 m 1000/1500 m > 1500 m

CARATTERISTICHE TERRENO

pianeggiantenon sconnesso(strade bianche)

pianeggiante/sconnesso(mulattiere, sentieri ben battuti)

sconnesso (sentieri tracciati con gradoni e breccia libera)

diversi tipi di fondo: da sconnesso, sdrucciole-vole, fangoso, con neve

sdrucciolevole, scivoloso, roccette, neve

possibilità di:catene, corde, cenge, scale, passaggi su roccia

ZAINO E LOGISTICA zaino in giornata

zaino in giornata

zaino da 2/3 gga stella

zaino grandeitinerante

itinerante con zaino in spalla; pernottamento in tenda o bivacco

ALLENAMENTO NECESSARIOAUTOVALUTAZIONE

per iniziare,buona salute

minimo,buona salute

“cammino regolarmente ho effettuato del dislivello”

“sono allenato e posso percorrere trek di più giorni/dislivello”

“ho un buon allenamento, ho l’attrezzatura neces-saria e sono disposto a condizioni impegnative”

“non soffro di vertigini ne ho timore di passaggi più complicati”

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PROGETTOESPERIENZE IN CAMMINO

Sabato 27 e domenica 28 febbraio andremo a ciaspolare, e non solo, in Val d’Aosta vicino a Gressoney.

Con lo zaino in spalla faremo un paio d’ore di facile ciaspolata per raggiungere il rifugio che ci ospiterà per il weekend. A questo punto ci toglieremo gli scarponi e ci sposteremo nello chalet di fronte per ritrovarci uniti in un circolo danzante.Far ballare dei montanari? Così rigidi e chiusi? Esatto! Lo sapete che le sfide ci sono sempre piaciute. Non preoccupatevi: non sono dan-ze complicate e non abbiamo la pretesa di tenere delle lezioni vere e proprie anche perché di danze popolari ce ne sono qualche centinaio e per noi l’importante è divertirci.Ci concentreremo in particolare su due danze: il Circolo Circassiano e la Chapelloise. Il primo è di origine inglese ma sviluppatosi poi in Francia tra le due guerre. Nasce con lo scopo di diffondere dei balli socializzanti sufficientemente semplici da potere essere imparati senza l’insegnamento di una scuola di ballo. La seconda, invece, è la danza “universale” dei balli folk, quella che contribuisce in larga parte alla socializzazione, riunendo ballerini esperti e neofitiSono entrambe facili danze popolari di gruppo durante le quali il socio accompagnatore vi spiegherà i vari passi e i movimenti. Siamo sicuri che dopo un paio d’ore le avrete imparate. Dopo la cena, invece, si po-tranno sperimentare danze di coppia più o meno romantiche per an-dare a dormire sognando: il Valzer, la Scottish, la Mazurka francese.La domenica riprenderemo i nostri scarponi e faremo una ciaspolata di qualche ora prima di ritornare nel pomeriggio a Milano. Vi aspetto!

Coniugare due attività di pieno movimento, il trekking e le danze, offre alle persone di ogni età un’occasione di incontro, di socializzazione, di conoscenza e di divertimento.

NONSOLOTREKKING: CIASPOLE E DANZE Massimo Teruzzi

Sabato 27 e domenica 28 febbraioValle d’AostaTREK E DANZESperimentiamo una nuova linea di accompagnamento... Coniugare due attività di movimento. Il trekking e le danze offrono infatti alle persone di ogni età un’occasione di incontro, di socializzazione, di conoscenza e di divertimento. E cosa c’è di meglio che un itinerario con racchette da neve nella valle di Gressoney affiancato da un circolo danzante?Itinerario: Sentiero Regina, Chemonal (m 1400), Gressoney Saint Jean (m 1390), Castello Savoia (m 1440), La Cialvrina Resort (m 1660), Weissmatten (m 2050), Chemonal (m 1400)Trek residenziale di 2 giorniValutazione medioViaggio in pullman di lineaPernottamento in albergo

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Tutta questa bellezza non deve però far dimenticare che stiamo par-lando di un ambiente che nasconde delle insidie: la principale è quel-la delle valanghe! E’ un fenomeno naturale: per effetto della forza di gravità grandi o piccole quantità di neve si staccano e precipitano verso valle. Le conseguenze possono essere rovinose. Ogni anno la lista degli incidenti è dolorosa. Le passeggiate con le racchette da neve sono meno pericolose dello sci alpinismo, ma è indispensabile utilizzare delle precauzioni per ri-durre al minimo il rischio. Ecco alcuni utili suggerimenti:In tutte le regioni vengono diffusi con cadenza trisettimanale i bol-lettini nivologici. Essi vanno consultati con attenzione in quanto of-frono informazioni preziose. Le pubblicazioni in rete forniscono dati precisi e in tempo reale.

Alcune zone alpine sono storicamente soggette a valanghe, altre meno. Bisogna cercare di evitare i pendii ripidi, i canaloni e il taglio

di crinali. I luoghi con basse pendenze e le zone boschive sono meno soggetti a rischio.Nessuno meglio di chi vive in montagna è in grado di aiutarci: chie-dere quindi informazioni alle guide locali e ai gestori dei rifugi è fon-damentale.

Anche la legge ha iniziato ad occuparsi di questi argomenti: il tema è controverso e si lega a quello più generale del soccorso alpino. A volte leggerezza e imprudenza mettono in pericolo la vita degli escursio-nisti e anche quella dei soccorritori. Inoltre i costi economici degli interventi sono altissimi e ricadono principalmente sulla collettività. La Regione Lombardia ha emanato recentemente una serie di norme estremamente severe. Chi frequenta aree alpine innevate non bat-tute deve obbligatoriamente essere dotato di attrezzatura completa anti valanga: rilevatore ARTVA, pala e sonda.L’idea è condivisibile, anche se alcune considerazioni sono d’obbligo:

SICUREZZA SULLA NEVEdi Riccardo Cerastico

Camminare in mezzo alla neve dentro un bosco: per me si tratta di un’esperienza bellissima! Appena inizia l’inverno, seguo i bollettini sull’innevamento, pensando alla magia che deriva dalle prime passeggiate sta-gionali. Sento il profumo degli alberi ghiacciati e delle distese immacolate. Frequentare questi ambienti è una fortuna: uno dei piaceri che la vita può regalare! Mi rende felice anche l’idea di accompagnare altre persone alla scoperta di queste meraviglie.

VITA ASSOCIATIVA

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Sul tema neve vi proponiamo due incontri presso la Sede di Milano con Riccardo Cerastico e Gianluca Migliavacca:

Giovedì 25 febbraio, ore 21 NEVE E IL PERICOLO VALANGHE

Giovedì 3 marzo, ore 21 IL SOCCORSO IN CASO DI VALANGA: EQUIPAGGIAMENTO E APPARECCHIATURE NECESSARIE

Trattandosi di un provvedimento che riguarda tutte le zone mon-tuose solo della nostra regione, esso provoca, come primo effetto, che i ciaspolatori, invece di frequentare la Lombardia, si sposteran-no nelle regioni limitrofe. Occorre poi aggiungere che la dotazione di questi strumenti è perfettamente inutile se non si è adeguata-mente preparati a utilizzarli.

A favore del provvedimento, invece, c’è l’intento educativo, la vo-lontà di creare una “cultura della responsabilità”.In Trekking Italia abbiamo valutato che ci risulta impossibile, al momento, rispettare questa normativa, anche se l’attrezzatura è noleggiabile. Riteniamo infatti che sia poco serio fornirla ai nostri soci accompagnati senza che prima siano in grado di utilizzarla. Lo consideriamo un obiettivo raggiungibile solo entro qualche anno e nel frattempo abbiamo deciso di frequentare altre regioni.Non partiamo da zero: alcuni accompagnatori hanno già frequen-tato corsi specialistici nell’ambito del “piano nazionale di formazio-ne”, previsto e organizzato da Trekking Italia. La nostra intenzione è quindi quella di estendere questa possibilità a tutti i soci, organiz-zando serate a tema e giornate in ambiente in cui imparare ad uti-lizzare concretamente le nuove attrezzature. Nel tempo la parte-cipazione a questi momenti formativi diventerà propedeutica alle escursioni sulla neve con le ciaspole. Pensiamo, tra l’altro, che la normativa che oggi riguarda solo la Lombardia verrà inevitabilmen-te estesa anche alle altre regioni. Ci stiamo di conseguenza orga-nizzando, consapevoli che, per camminare sereni e felici, bisogna poter fornire a tutti un alto grado di sicurezza!

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Dire che la famiglia dei Tasso ha creato il sistema postale non è corretto. Senza scomodare i Persiani e gli Egizi, basta ricordare che già i Romani avevano organizzato il ‘cursus publicus’: un efficiente sistema di strade che permetteva di inviare velocemente comunicazioni alle città lontane dell’impero e alle legioni. Ma certamente i Tasso hanno riorganizzato il servizio postale, adeguandolo alle esigenze dei tempi, basandosi sulla esperienza acquisita nella fondazione e nella gestione della Compagnia dei Corrieri della Serenissima e trasformando quello che prima era un servizio libero ed aperto a chiunque volesse occuparsene in una vera e propria “multinazionale europea”.Ma torniamo al nostro trek, nato dalla proposta di Elena, la coordinatrice della sede di Milano, di organizzare un’escursione riservata ai soli soci accompagnatori e dal mio desiderio di gustare con gli amici di Trekking Italia i sapori veri della Val Brembana: quelli dei dì di festa!

VITA ASSOCIATIVATREK-MEETING DEI SOCI ACCOMPAGNATORI DI TREKKING ITALIA

Il trek della Strada Taverna era l’ideale; purtroppo una febbre improvvisa della proprietaria del ristorante ci ha costretti a cambiare programma all’ultimo momento. Ecco come, sabato 29 novembre, siamo andati alla scoperta del Cornello dei Tasso. Non è un trek impegnativo, ma è ricco di scorci suggestivi, che raccontano la storia della Val Brembana e la labo-riosità ingegnosa della sua gente.A San Pellegrino ci ha accolti il Liberty di Romolo Squadrelli: di fronte alla pasticceria Bigio, la facciata, recentemente restaurata, del Grand Hotel, un colosso monumentale di 250 stanze già allora tutte dotate di telefono. Fu inaugurato nel 1904!Il percorso si snoda lungo le sponde del fiume Brembo, il cui nome, secon-do la leggenda, deriva da Brenno, il capo del Galli Senoni, che si annegò nel fiume per il disonore di essere stato vinto in duello dal console romano che lo aveva inseguito con un esercito dopo il sacco di Roma del 390 a.C.

CORNELLO DEI TASSO: ALLA SCOPERTA DEI FONDATORI DEL SERVIZIO POSTALE EUROPEO di Giacomo Pesenti

“Alùra, Francesco! Set bu dè mèt a post i poste dè l’impero?” “Pòta certo, l’è ol me méster!”.Si dice che così si parlarono nel 1490 Francesco Tasso del Cornello, in Val Brembana, e il futuro imperatore del sacro romano impero Massimiliano I, che parlava 5 lingue: latino, tedesco, francese, italiano e, ovviamente, bergamasco! L’imperatore nominò Francesco “Mastro generale delle Poste Imperiali” prima e poi gli diede anche un titolo nobiliare, con il nome di Thurn und Taxis.

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Percorriamo la pista ciclopedonale realizzata sul sedime della ex-fer-rovia della Val Brembana. San Pellegrino, stazione termale dove i nobili di casa Savoia e i più grandi personaggi soggiornavano per bere l’acqua salutare e giocare al casinò, non poteva non avere una linea ferroviaria: in paese, unico caso della valle, c’erano ben due stazioni. Superiamo San Giovanni Bianco, famoso per il culto della Sacra Spina e, attraversate le gallerie della ex-ferrovia, illuminate in modo suggestivo anche dai nostri cellulari, arriviamo ai piedi dello sperone roccioso su cui sorge Cornello dei Tasso. Qui si incrociano le due antiche strade più importanti della Val Brembana: una, la Via Mercatorum che attraversava il borgo, ne ha de-terminato il grande sviluppo economico e l’altra, la Via Priula voluta dai Veneziani nel 1592 e che aggirava il paese, ne ha segnato il declino com-merciale, riducendo Cornello ad un piccolo centro agricolo abbandonato e dimenticato fino al secondo dopoguerra: ancora oggi si arriva in paese

solo a piedi. Questo, però, ha permesso di conservare integro il tessuto urbano me-dioevale che si articola su quattro livelli, con file di case disposte in modo che ogni fila abbia due pianoterra: uno a monte e uno a valle. Un bellissi-mo porticato sorretto da arcate in pietra, sul quale si affacciavano le bot-teghe e le scuderie, attraversa il borgo, disposto in modo da poter isolare la vita sociale del paese da quella commerciale. La piccola chiesa del XII secolo contiene un vasto ciclo di affreschi del ‘400 e del ‘500 di autori ignoti, ma pregevoli per i colori, le forme ed il valore storico documentale: soprattutto il grande affresco a forma di polittico nell’abside. Per tutto questo Cornello è classificato tra i Borghi più belli d’Italia.Interessante il Museo dei Tasso e della Storia Postale, dove abbiamo po-tuto ammirare, tra l’altro, una lettera affrancata con un Penny Black, il primo francobollo del mondo, entrato in circolazione il 1 maggio 1840.

Il museo conserva anche alcuni esemplari di guide di viaggio: consiglio di consultare online “La Vera Guida Per Chi Viaggia, Opera di un Moder-no Viaggiatore”, volume stampato a Roma nel 1771: una vera chicca! (http://www.museodeitasso.com/it/Strumenti/Materiali/la-vera-gui-da-per-chi-viaggia/).Inoltre la prima guida, in latino, che dava consigli ai viaggiatori su come restare in salute, fu pubblicata nel 1561 dal medico brembano Guglielmo Grataroli, appartenente alla famiglia Grataroli, che era proprietaria della casa di Arlecchino a Oneta, altro borgo medioevale che noi abbiamo rag-giunto, camminando sulla Via Mercatorum, dopo aver lasciato Cornello con il sapore dei tradizionali casoncelli mangiati in trattoria.Arrivati alla fermata del pullman le emozioni si erano accumulate dentro di noi: ci sentivamo un po’ viandanti, un po’ mercanti, turisti un po’ curiosi di scoprire gli usi antichi di questo borgo: abbiamo spiato oltre le porte

aperte per vedere i passaggi che collegavano i piani inferiori con la parte alta del paese, oltrepassando il portico. Ma soprattutto ci sentivamo più ‘amici’: alcuni di noi non si erano mai incontrati, si conoscevano solo per nome... ebbene sì! Anche ai soci accompagnatori piace socializzare!

Grazie a Trekking Italia e a Elena per questa opportunità.Buoni sentieri a tutti

PS: ogni volta che prendete un taxi, pensate che questa parola deriva dal cognome dei Tasso e che un po’ di Val Brembana vi accompagna nel vostro viaggio.

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TREK URBANO A NAPOLI: DA UN CAPO ALL’ALTRO!Francesca Maschietto

Da Napoli ho sempre avuto voglia di scappare. Ogni volta era solo per ripartire. Troppo rumore, quei motorini in-fernali, auto dappertutto. Eppure sapevo della meravigliosa calma del chiostro di Santa Chiara, delle maioliche giallo e blu delizia per gli occhi. Continuavo a vedere gli spettacoli di Luca De Filippo, i film di Martone. Quando è morto Pino Daniele è come se fosse mancato un amico tanto l’avevo nelle orecchie. Nel catalogo di Trekking Italia c’era “Napoli da un capo all’altro” e così ho chiamato subito. In fondo Napoli non è più lontana di un sonno.

Dal finestrino, mentre ci si avvicinava alla città, intravedevo monta-gne brulle e piane lasciate a se stesse. Questa era la terra del lavoro che nutriva tutti. Saviano ne parla ora in altra maniera. Napoli al primo sguardo sembra una rete che, buttata in mare, ha tirato su di tutto. Siamo pronti alla scoperta della città appena appoggiati i bagagli. Do-dici persone in tutto, i più sui settanta, nessuno che potesse dirsi men che maturo, di casa nel nord est o a Milano.Il viaggio inizia da un centro direzionale tutto specchi. Umberto, la nostra guida, è un musicista: ha studiato composizione e anche nei progetti cerca l’armonia. O le dissonanze. Ci indica i volumi moderni dell’architetto Kenzo Tange e intanto vediamo incombere case ingom-bre di violazioni edilizie. Un passo di là c’è il mercato. Lì sì c’è Napoli. La gente si affolla ai banchi e noi passando guardiamo con occhi curiosi. Mozzarelle gigantesche, provoloni non da meno, pesce a prezzi più che dimezzati. Mi tornano da chi sa dove i sapori di quei cibi, comprerei tutto, mangerei tutto. Così sì potrei far pace con Napoli. C’era stata promessa una sosta. Nel-

la vetrina del bar fanno bella mostra di sé dolcezze di ricotta racchiuse in pasta frolla o sfoglia e voluttuosi babà immersi nel liquore: alla linea penserò domani.Pochi passi e siamo nei vicoli. Mentre cerco di non perdermi, spio negli appartamenti che danno direttamente sulla strada. Dalla porta, forse l’unica apertura e dunque spesso aperta, vedo giovani donne stranie-re in sottoveste, vecchie sedute in attesa. Comincia a piovere e il la-stricato nero pece si fa scivoloso. Occorre guardare dove si mettono i piedi anche per via dei rifiuti sparsi qui e là. L’incubo collettivo della mondezza di Napoli mi si materializza davanti. Mi indigno, non capisco.

I motorini, fermi ogni dove o pericolosamente in movimento, ci con-tendono lo spazio per passare. Alzo gli occhi ai panni stesi, ai condi-zionatori esposti come trofei nelle pareti scalcinate e sento un senso di oppressione. Mi sembra di essere finita in una delle scene di Blade Runner. Ricordo che tempo fa ho sentito quella che ancora mi sembra la più acuta osservazione su Napoli: questa è una città avanti, che ha

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sorpassato tutti nella corsa verso il futuro. Altro che miglioramento costante, si diceva, saremo tutti, presto o tardi, impigliati nel degrado.Scendiamo poi verso il lungo mare vecchio di Santa Lucia. Ha ricomin-ciato a piovere e da sotto gli ombrelli guardiamo palazzi maestosi. Più in là c’è la linea moderna della costa con costruzioni recenti ed elegan-ti. Il pomeriggio è impreziosito da un tè al Gambrinus, il bar più bello che io abbia mai visto: ingresso nella grande piazza del Plebiscito e stucchi settecenteschi nelle sale interne.

È ora della pizza da Ciro, una delle pizzerie che si contende insieme a parecchie altre l’ambizione di essere la più antica o la più verace. Sta davanti al teatro che fu di Eduardo, tristemente chiuso. A tavola raccolgo la sorpresa di alcuni di fronte alla ricchezza di informazioni e racconti che Umberto ha profuso. Ci ha davvero disseppellito davanti gli occhi una città che altrimenti non avremmo visto.L’indomani è bello riconoscerci davanti a una fetta di torta. Ma alle otto e un quarto c’è il pronti via. Con una sorprendente cabinovia voliamo sopra il Vomero e poi scendiamo ammirando case liberty dalle forme eleganti che paiono accarezzare la strada. A Chiaia, di fronte alla villa reale impacchettata per restauri, svoltiamo per la grande strada che porta a Piedigrotta. Risaliamo la collina di Posillipo sulla strada costiera voluta dal Re Gioacchino Murat. Da lì guardia-mo il mare e le molte ville che si affac-ciano. La più antica è di epoca romana e sta in uno dei promontori della costa. Chi anticamente abitò lì la chiamò “luo-go che fa cessare il dolore”. Da allora tutta la zona ha quel nome di derivazio-ne latina che è un po’ una constatazione e un po’ un augurio. E nessuno ha mai trovato nulla da ridire.Appena la strada guadagna qualche me-tro dal mare una vegetazione lussureg-giante copre ogni spazio. Passeggiamo tra i limoneti mentre le palme conten-dono l’orizzonte ai pini marittimi. Scen-diamo a “mare chiaro”, quello della can-zone. Al posto del villaggio di pescatori ci sono ora bei ristoranti dove sarebbe bello pranzare. Ma noi siamo spartani e ripartiamo. Dobbiamo arrivare al Parco della Rimembranza costruito in epoca fascista. Di fronte c’è l’Isola di Nisida e sullo sfondo intravediamo Ischia, Procida e la Costie-ra amalfitana. Scendiamo rubando corbezzoli da rami sovraccarichi. Mai visti di così rossi e gustosi!

Le gambe sentono i chilometri fatti e così, per andare a mangiare, prendiamo la nuovissima metropolitana. Si entra passando sotto una struttura d’acciaio che dà l’illusione della leggerezza e si prosegue con lunghissime scale mobili fin nelle viscere della terra, incuriositi dalle installazioni artistiche disseminate nel percorso. Mi guardo in giro spiando negli uomini quelle espressioni e quella gestualità che tanto mi piacciono in Servillo. A tavola ci trattano alla grande. Un ca-rosello di verdure colorate e saporite, piatti dell’entroterra campano profusi in gran quantità. Siamo già tutti amici. Per finire, il patron, im-mortalato in ogni parete utile con gente di spettacolo, ci offre un indi-menticabile vassoio di giganteschi babà. Inutile resistere. Torniamo godendoci la notte. L’albergo, nella piazza della stazione, sta per essere trasformato in un sobrio B&B con i servizi ridotti al minimo. Ma l’edificio è antico, con spazi confortevoli. Antonia ed io, nella nostra

elegante stanza, fraternizziamo. La mattina dopo saliamo ancora una volta in alto per scendere godendoci il panorama. È la metropolitana stavolta a farci risalire la collina girandole attorno in un percorso sot-terraneo in ascesa. C’è un tale pigia pigia, una tale compressione di corpi che mai mi era capitato di vedere e di esperire. Ma dopo questo “tragitto avventura” Napoli sta sotto di noi, protesa verso il suo golfo, immenso bassorilievo di case e strade.Dalla Certosa di San Martin, per un ripido e solitario viottolo medioe-vale, scendiamo al corso Vittorio Emanuele. Nel cammino incontria-mo ex chiese abitate o peggio abbandonate a se stesse, muraglioni di tufo scavati al loro interno per ricavarne appartamenti. Umberto non ci risparmia il peggio. Lì, dove un antico convento pieno di storia viene restaurato solo in parte e in modo approssimativo, persistono casi di abuso edilizio e di incuria. Ascoltiamo chi si indigna e non ha più speranza.

Basta sporgersi da un parapetto per osservare dall’alto il formicolare di Spaccanapoli e dei vicoli adiacenti. In poco tempo siamo ancora in cen-tro: mettiamo i piedi dentro alle mura del Maschio Angioino, passiamo davanti al municipio, andiamo a dare un’occhiata al Teatro San Carlo.

Abbiamo intenzione di mangiare in una trattoria nei vicoli. Occorre stare all’erta e zompare all’interno appena si viene chiamati. Arriva un cantante con chitarra e noi subito a chiedere canzoni, a canta-re con lui. Mi esalto sulla “Malafemmena, tu si la più bella femmena”. Gasatissimi riprendiamo i vicoli che, forse perché è già venerdì, sono pieni di gente, giovani soprattutto. Abbiamo vo-glia di scherzare, persino di ballare e lo facciamo lì in piazza con la musica anco-ra nelle orecchie, come viene: pura voglia di vivere. Le luci gialle dei lampioni illumi-nano scorci sorprendenti. Portali antichi e monumentali, facciate di chiese semi-nascoste, palazzi caduti in disgrazia. Non avremmo voglia di tornare più, ma al tempo stesso le gambe urlano vendetta.È già l’ultimo giorno e saliamo a Capodi-

monte, celebre per la Reggia Borbonica, con un grande parco e l’an-tica fabbrica delle ceramiche. Percorriamo un tragitto ripido e antico attraverso quartieri sovrappopolati. Nella via dei Vergini incontriamo alcuni palazzi barocchi. Ci addentriamo nei cortili, percorriamo larghi scaloni, ammiriamo il disegno dei loggiati ad ali di falco, scopriamo giardini segreti. Infine arriviamo al cospetto della maestosa Reggia di Capodimonte. Banchettiamo sull’erba, finalmente al sole e i raggi insperatamente caldi sulla pelle, azzannando i casatielli caldi delle botteghe sulla stra-da, fatti per altri stomaci.Scendiamo dunque ammirando ancora Napoli dall’alto ma da un’altra prospettiva.

Resta poco per il treno di ritorno. Giusto il tempo di una corsa a vede-re la Cappella di San Severo. L’orgoglio dinastico dei Di Sangro ha tra-mandato quest’opera cinquecentesca ancora gestita dagli eredi della famiglia. Al centro c’è il Cristo Velato, scultura marmorea di Giuseppe Sanmarino. Colto dopo la deposizione dalla croce, ricoperto da un velo di marmo che prodigiosamente ha un effetto di trasparenza, è una fi-gura di morte e insieme di resurrezione.

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PER INFORMAZIONIRita Mantovani [email protected]

PER ISCRIVERSI AI CORSITrekking Italia [email protected] tel. 02 8372838 - 02 8375825

per partecipare occorre essere iscritti a Trekking Italia

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VITA ASSOCIATIVA

Siamo diretti a Carisio dove il Macchie ci aspetta per farci da guida verso la panoramica dell’Oasi Zegna. Pan-taloncini e canottiera perché il caldo ancora imperversa. Walkers tutti puntuali. Cominciamo a salire fra cur-ve e boschi di abeti, betulle e faggi e in breve arriviamo all’albergo.

NORDIC WALKING ALL’OASI ZEGNA di Rita Mantovani

Meraviglia delle meraviglie: 12 gradi di temperatura e camerette “spa-ziali” in legno con una vista splendida sulla pianura. Ad attenderci an-che Nicoletta, maestra di nordic walking di Udine, che si rivelerà una speciale compagna di avventure. Cena a buffet ed una piccola passeg-giata per cominciare a respirare: niente “luna blu” stasera perché le nuvole cominciano a raccogliersi sulle nostre teste. Al mattino, sveglia e ritrovo alle ore 9. Piove ma nessuno si lamenta: quest’anno è la prima acqua che prendiamo: quasi quasi ci stavamo “seccando” con tutto il sole e il caldo di questi mesi... e poi volevamo finire la stagione all’asciutto? Certo che no! Non sarebbe da noi! Una ra-diolina in testa al gruppo ed una in coda, un super-Marco sempre orga-nizzatissimo con maglioncini anche per chi non ne è provvisto. Siamo pronti, si parte! Camminiamo nella pioggia fra cespugli di rododendri e leggere salite: tante mantelline colorate avvolte dalla nebbia. Pian pia-nino la pioggia perde di intensità. Ci stiamo avvicinando al “bosco del sorriso”. Ma perché del sorriso? Perché qui c’è un percorso ideato per ritrovare l’armonia attingendo all’energia degli alberi e della terra. Ogni albero - ci spiega Marco - ha caratteristiche energetiche diverse che, abbinate alle particolari condizioni elettromagnetiche del luogo, pro-ducono effetti benefici. Il “contatto” andrebbe cercato con attenzione: con gli occhi, con le mani, nel silenzio. Ma siamo un po’ in tanti ed è diffi-cile “ascoltare” il bosco. La prossima volta sarebbe bello inserire anche una sosta “ascolto-silenzio e respiro”. Si cammina ancora un po’ e poi tutti al rifugio per il pranzo: “polenta e di tutto e di più”... e questa volta davvero golfino obbligatorio. Una piccola salita ed una breve discesa ci separano dall’albergo: pomeriggio libero in zona relax fra sauna e mas-

saggi a go-go! Pienone al centro benessere: non si sa se la massaggia-trice, a fine giornata, sia riuscita a tornare a casa o l’abbiano ritrovata stremata nel centro benessere il giorno dopo. Cena luculliana ed una serata tranquilla fra amici, viziati e coccolati dal Macchie... con l’aiuto dell’uomo ragno. Ultimo giorno: sole, sole, sole! La vista dall’albergo è tutto un programma e Marco ha preparato per noi una giornata inten-sissima e ricca di sorprese: la salita in seggiovia, l’incontro con Matteo, biologo docente universitario e ricercatore, che ci racconta con pas-sione la storia del “carabus olympiae” e risponde alle mille domande dei nostri walkers. Sole splendido e paesaggi mozzafiato! Discesa con una specie di “slittino a secco” per i più coraggiosi, sosta al birrificio artigianale e per finire visita al Ricetto di Candelo. Grazie Macchie, grazie Patrizio, grazie “gruppo” per questo weekend ricco di sorrisi, bellezza, allegria e serenità... e un piccolo grazie anche a whatsapp che in questo momento ci permette di essere ancora in-sieme sorridendo, scherzando ed abbracciandoci anche dalle nostre case. Marco aspettiamo tue info. Torneremo presto... ti vogliamo bene!

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CORSI BASE & MANTENIMENTOcorso base 4 lezioni da 1,30 hquota: 55 eurocorso mantenimento 4 lezioni da 1,30 hquota: 50 euroSabato ore 115-12-19 marzo e 2 aprilecorso della domenica ore 116-13-20 marzo e 3 aprilegruppo minimo 9 - max 12

CORSO AVANZATO NONSOLONORDIC4 lezioni, dalle 9,30-12 a livelli distintiQuota: 80 euro9-16-23-30 aprile2 Istruttori tra: Rita, Giorgia, Marco, Tiziano

Livello 1Tecnica nordic walking abbinata a: calcolo fc max, tecnica su salite e discese con uso della respirazione, propriocettività...

Livello 2Tecnica nordic walking abbinata a: tecniche di respirazione, rilassamento, coordinazio-ne oculo manuale...

CORSO AVANZATO NORDIC ENDURANCESolo per nordic walkers che abbiano già frequentato corsi base e mantenimento.Obiettivo: miglioramento dell’efficienza cardiocircolatoria e respiratoria su distanze lunghe.

Livello 1: percezione dei propri limiti e capacità4 lezioni di cui due di 2 h (ore 9 -11) e due di 3 h (ore 9-12)Quota: 80 euro5-19 marzo, 9-16 aprileIstruttori: Rita, Giorgia, Marco, Tiziano

Livello 2: allenamento che porterà i walkers ad effettuare un’esperienza di endurance sui 20 km. Si accede solo dopo il livello 1È richiesto certificato medico.

4 lezioni da 3 h (ore 9 -12)Quota : 80 euro12-19 marzo, 2-9 aprileIstruttori: Rita, Giorgia, Marco, Tiziano

CORSO MANTENIMENTOINFRASETTIMANALE CON TESSERASolo per walkers che abbiano frequentato un corso base e ricevuto il diploma dai nostri Istruttori.

5 allenamenti da 1,15 hquota: 40 euro

Lunedì: ore 17,30-18,45Monte StellaIstruttrice: Franca Forzani

Martedì: ore 17,30-18,45Parco LambroIstruttrice: Roberta Cimarra

Martedì e Venerdì: ore 19-20,15Parco NordIstruttore: Pierluigi Tagliazucchi

CORSO NORDIC POSTURALEUn corso per chi abbia già frequentato un corso base ed orientato a prendere consape-volezza della propria postura individuando vizi posturali o atteggiamenti scorretti.

4 lezioni da 2 hSabato ore 10-1214-21-28 maggio e 4 giugnoquota: 80 euroIstruttrici: Eleonora (fisioterapista) e Rita

CORSO MANTENIMENTO“DOMENICA A PASSO DI NORDIC NEI PARCHI DI MILANO”Quota: 50 euroAllenamenti alla riscoperta dei parchi di Mi-lano3 aprile: Parco Nord10 aprile: Parco Lambro24 aprile: Parco Nord8 maggio: Parco delle CaveIstruttore: Pierluigi Tagliazucchi

Per informazioni: Rita Mantovaniemail: [email protected]

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Allora perché non sperimentare questa nuova iniziativa che Trekking Italia propone a tutti voi creativi, mancati e non, per la prossima pri-mavera?Si tratta di “un corso di acquarello naturalistico” della durata di un mese, con due lezioni “full immersion” teorico-pratiche di quattro ore, il primo e il terzo sabato del mese nella sede di via Santa Croce 2 a Milano, e quattro trek domenicali per dipingere nella natura nel pieno del risveglio primaverile.

Con qualche pennello, i colori e un piccolo blocco di carta nello zaino si andrà sui monti e nelle valli, nei borghi medievali e sull’acqua, si dipin-geranno foglie e piante nei boschi, ma anche nei parchi alle porte di Mi-lano, notando particolari mai osservati prima, proprio come facevano gli “impressionisti”. E se la cosa vi entusiasmerà e vorrete continuare a disegnare si prevede il proseguimento del corso.Non importa diventare dei Van Gogh o dei Monet, l’importante è inter-pretare a modo vostro quello che vedete. E qualunque sia il risultato sarà frutto della vostra creatività, una cosa unica, non una delle solite foto che siete abituati a fare.Agli iscritti verranno comunicati i materiali necessari prima dell’inizio del corso e il programma dettagliato.

Insegnante: Patrizia IncertiReferente del progetto: Chiara Blasone

ATTIVITÀ IN PROGETTO

PAESAGGI INTERIORI: CORSO DI ACQUARELLO NATURALISTICOdi Patrizia Incerti

Avete qualche nozione di disegno? O semplicemente avete sempre desiderato provare a tenere in mano un pen-nello? Avete sempre saputo di essere creativi ma non avete mai potuto esprimere quello che sentite? Nelle vo-stre passeggiate vi soffermate, a volte, a osservare scorci della natura particolarmente suggestivi?

LEZIONI DI ACQUARELLOSabato 2/16 apriledalle ore 14 alle 18via Santa Croce 2

ACQUARELLO & TREKDomenica 3/10/17/24 aprilecosto euro 140 + mezzi di trasporto nelle giornate trekmassimo 15 partecipanti

Modalità di pagamento: in contanti presso la sede, tramite conto corrente bancario di Banca Prossima per le Imprese Sociali e le Comunità, IBAN: IT76B0335901600100000011868 indicando nella causale CORSO DI ACQUARELLO Inviare la ricevuta dell’avvenuto bonifico tramite email o fax. Per partecipare è necessario essere Soci di Trekking Italia

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PROGETTOESPERIENZE IN CAMMINO

La nascitaMilano. Inverno. Aperitivo. La conversazione fluttua in maniera natu-rale e ininterrotta, partendo dalla passione per il cammino in mezzo alla natura, passando attraverso strategie di comunicazione per ar-rivare ai percorsi di crescita personale che ciascuna di noi ha fatto nella sua vita. Illuminazione immediata ed entusiasta: il cammino è la vita! E in un roboante susseguirsi di idee e di occhi sempre più sgranati abbiamo ideato un progetto che mette insieme due passio-ni: il trekking e la ricerca di sé.Ed ecco nato “ESPERIENZE IN CAMMINO”, con l’idea di accompagnare i nostri soci a godere di splendidi paesaggi, a respirare una meravi-gliosa natura e a riflettere un po’ su di sé. Insieme.

Il progetto“Ogni passo ti porta a casa, al qui e ora, così puoi entrare in connes-sione con te stesso, con il tuo corpo e i tuoi sentimenti” Thich Nhat Hanh

Camminare in mezzo alla natura, muniti del proprio zaino, insieme ad altre persone, condotti ad intrecciare passi e pensieri.Sarà un trek a tutti gli effetti, di difficoltà facile o media, con l’aggiun-ta di esperienze concrete sul sentiero per riflettere in maniera alle-gra, utile e divertente: un mix di profondità e leggerezza che ci farà rientrare a casa con qualcosa in più di quando siamo partiti.

I TEMI Il bagaglioQuando ci si prepara lo zaino per un trek si sceglie con attenzione ciò che si mette, prevedendo quel che ci servirà nel corso del cammino: il cibo, un abito di ricambio, la cassetta del pronto soccorso, l’imman-cabile acqua, e molte altre cose variabili di zaino in zaino. Dobbiamo contemporaneamente fare attenzione a non sovraccaricare, perché poi ci portiamo il peso tutto il giorno; questo potrebbe rallentarci o rendere più gravosa e pesante la camminata. Se invece mettiamo poche cose, ci domandiamo se siano sufficienti per avere tutto ciò che serve all’occorrenza. E nella vita qual è l’attrezzatura che ci por-tiamo sulle spalle? Possiamo lasciare qualcosa e alleggerirci? Abbia-mo tutte le risorse per vivere la vita che desideriamo?

La metaFare un trek è anche raggiungere una destinazione, un territorio, per poi ritornare a casa, percorrendo la stessa strada oppure facendone una diversa. Spesso accade di poter scorgere il punto di arrivo dal punto di partenza, e prevedere la fatica che si farà per arrivarci, a volte sembra quasi impossibile. Poi, una volta raggiunta la meta, ci

si guarda indietro esterrefatti e si prova orgoglio per l’impresa soste-nuta. E nel nostro quotidiano quante volte capita di voler raggiungere un obiettivo e sentirsi scoraggiati nel considerare la strada che ci si aspetta? Come ci si pone durante il cammino per arrivare dove vo-gliamo? Quanti ostacoli troviamo durante il percorso?

I compagni di viaggioTrekking Italia da 30 anni stimola le persone a camminare insieme. Condividendo un cammino si vivono emozioni che difficilmente avremmo provato in solitudine. Camminando insieme si sente meno la fatica e si viene trascinati dal gruppo. Camminando appaiati anche solo per pochi minuti può succedere di entrare in immediata sintonia. Qualche passo, una pausa e poi si riprende con a fianco qualcun altro, che invece magari percepiamo più distante da noi. E quante storie, quanti racconti e quanti punti di vista si possono ascoltare durante un trek... Nel quotidiano chi sono i nostri compagni di viaggio? Ci sen-tiamo in una squadra che sosteniamo e da cui ci facciamo sostene-re? Scegliamo con attenzione le persone con cui trascorrere il tempo o prendiamo al volo ciò che capita? Quanto è importante la cura nella selezione delle persone da avere accanto?

Il bivio Durante il trek in molti punti dobbiamo scegliere quale strada pren-dere, a volte è segnata e a volte no. Capita che ci siano due percorsi per arrivare allo stesso punto, di cui uno più agevole e l’altro meno, uno più veloce e l’altro più lungo ma magari più panoramico. Altre volte ancora non sappiamo cosa ci aspetta. Nel corso della nostra esistenza come ci poniamo davanti alla scelta? Che strategia usiamo per decidere quale via è la migliore? Esiste una via “giusta”? Capita di tornare indietro e modificare la scelta fatta tempo prima? Quanto è importante saper prendere decisioni? E quanto avere una guida o seguire delle orme?

Quest’anno, con Sabrina, realizzo un mio sogno, che è quello di condurre esperienze di cammino che includano momenti di consapevolezza su alcuni aspetti della vita, esperienze metaforiche, poiché il cammino è una potente metafora... È un esperimento, tutto da creare, insieme, venite e vedrete... L’ingrediente più prezioso siete voi, perché il bello è proprio l’imprevedibilità della relazione. Non ci annoieremo.

IL CAMMINO COME METAFORA DELLA VITAElena Cortellessa e Sabrina Zanino

UN TREK AL MESE PER 4 MESI Domenica 13 marzo, Sabato 16 aprile, Domenica 15 maggio, Sabato 25 giugno

UN GRANDE TREK AD AGOSTOda Domenica 14 a Domenica 21 agosto

Ogni trek ha una struttura indipendente e allo stesso tempo segue un filo conduttore, quindi è possibile partecipare sia a un singolo trek sia a tutto il percorso.

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lo zaino (30 litri per un giorno e 40 - 60 litri per i trek itineranti) va preparato limitandosi all’essenziale, alle cose strettamente utili al trek!;- riempirlo in modo omogeneo ed equilibrato: uno zaino ben caricato “sta in piedi da solo”;- mettere sul fondo e contro la schiena le cose pesanti e sopra quelle leggere

Scegliere lo zaino:- spallacci larghi ed imbottiti- schienale ergonomico, rigido per aderire il più possibile alla schiena- tasche laterali- cintura ventrale che scarichi il peso sul bacino

Come va usato:- va indossato ed equilibrato su entrambe le spalle- regolare gli spallacci in modo che lo zaino non scenda sui glutei per evitare un effetto leva e gravare sulla zona lombare- allacciare sempre la cintura ventrale perché “scarica” il peso sul bacino e quindi sulle gambe, alleggerendo il carico della schiena.

gli scarponi e le calze sono a volte snobbati, eppure sono le attrezzature che garantiscono maggiore sicurezza sui sentieri, minor affaticamento al cammino e cura dei nostri piedi. Particolare importante è allacciare le stringhe in modo che piede-scarpa siano corpo unico (l’inosservanza è spesso causa di slogature, lussazioni, cadute)

l’abbigliamento corretto è a strati per assecondare le variazioni di temperatura, sia esterna che corporea. Consigliamo magliette tecniche traspiranti, pile, pantaloni comodi, giacca e pantaloni in materiale impermeabile e traspirante, mantellina impermeabile, borraccia, guanti, berretto, coltello milleusi, occhiali da sole

i bastoni telescopici li possiamo considerare come il prolungamento artificiale degli arti superiori. Rappresentano un valido supporto perché favoriscono il perfetto equilibrio, ed il bilanciamento del corpo, durante la camminata. Per una maggiore stabilità e l’uso corretto è bene utilizzare due bastoncini

SBAGLIATOCORRETTO

VITA ASSOCIATIVAEQUIPAGGIAMENTO

Una buona “educazione al cammino” prevede di camminare in gruppo seguendo il passo e le indicazioni del socio accompagnatore che avrà premura di adottare un passo di gruppo capace di dare continuità e respiro al cammino. Fermarsi inutilmente, abbandonare i sentieri, tapparsi le orecchie con auricolari d’ogni genere, utilizzare il cellulare, oltre che segno d’estraneità al gruppo, possono pregiudicare la sicurezza e il buon esito dell’escursione.

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IL CARATTERE DEI NOSTRI TREKAlle definizioni statutarie, possiamo aggiungere che i nostri sono VIAGGI A PIEDI: puntano a creare un ba-gaglio di emozioni, percorrendo i sentieri del mondo, incoraggiando la curiosità, il desiderio di conoscere e di incontrarsi. Non è detto che questi siano solamen-te immersi nella natura e che il trek si svolga solo in montagna: la nostra avventura è un girovagare per la Terra nei suoi aspetti naturali, culturali e antropi-ci e tra le sue contraddizioni. Questo lento viaggio è volto all’incremento della conoscenza, alla creazione di uno stile di vita che rispetti le risorse della Terra e le culture del mondo. È fondamentale, dunque, che i nostri soci si dimostrino aperti all’incontro e che si dispongano serenamente allo scambio delle idee e sensazioni che “l’andare a piedi” promuove e, nel momento in cui risultasse necessario, dimostrino ca-pacità di affrontare costruttivamente i disagi che si potrebbero presentare in condizioni avverse o in pa-esi lontani, molto diversi dal nostro. Il nostro viaggio a piedi è quindi l’occasione per valutarsi in situazioni non domestiche, incrementando la propria autostima in condizioni d’impegno fisico e di autosufficienza.

IL GRUPPO Tutti i nostri trek si svolgono in gruppo perché que-sta entità favorisce la circolazione delle idee, delle esperienze - quelle proprie della vita, quelle legate all’attività dell’Associazione ed ai viaggi intrapresi - il reciproco aiuto: in gruppo si crea amicizia e solidarie-tà utili alla ricostruzione/costruzione di una nuova cittadinanza. Ebbene sì! Il trekking è un’attività che, nella stra-grande maggioranza, viene praticata da cittadini. E le sedi urbane, con le loro attività, oltre alle opportunità che indubbiamente forniscono rischiano tuttavia di orientare i rapporti verso aridità e solitudine. Il no-stro gruppo, in cammino sui sentieri del mondo, è un antidoto a questa possibile tendenza, se in grado di reimportare, nelle relazioni della vita cittadina, la stessa tensione amicale e la stessa curiosità pre-senti durante l’esperienza del camminare nei diversi ambienti, naturali e culturali. Questa sintonia si fonda sulla disponibilità di ogni socio partecipante ad esse-re attore di tale progetto, ad accettare le limitazioni presentate dalle situazioni per l’armonia generale: entusiasmo e disponibilità sono le doti efficaci per il superamento delle difficoltà che l’individuo, da solo, raramente affronterebbe.

DATE & ORARI DI EFFETTUAZIONEOgni socio, o chiunque ne faccia richiesta, potrà verificare le date definitive tramite il sito o telefo-nando nelle sedi dell’Associazione. Gli orari dei tre-

ni, pullman (riservati o di linea) delle iniziative del week-end e giornalieri saranno riportati nei rispettivi programmi-trek e consultabili sul sito una settima-na prima della partenza oppure richiesti in sede al momento dell’iscrizione. Per queste iniziative i Soci devono prenotarsi entro le ore 12 del venerdì prima della partenza, telefonando a: 02 8372838 o per e-mail a: [email protected] sarà quindi possibile presentarsi direttamente alla partenza senza la preventiva iscrizione al trek e il Socio Accompagnatore non potrà accogliere chi non si è attenuto a questa indicazione. Confidiamo nella collaborazione dei Soci.Le date delle proposte, compresi i Grandi Trek, posso-no comunque variare a seguito della disponibilità dei vettori o eventi imprevedibili, ma vengono definite con il Programma Definitivo.L’Associazione si riserva la facoltà di non effettuare le escursioni, qualora non venga raggiunto il numero minimo di 6 / 8 partecipanti.

QUOTA DI PARTECIPAZIONELe proposte qui contenute non definiscono la quota di partecipazione per motivi legati all’impossibilità di preventivare, con anticipo, la quantità dei trek propo-sti. Ogni socio, o chiunque ne faccia richiesta, verrà aggiornato sulle quote di partecipazione tramite il sito dell’Associazione.Per quanto riguarda le iniziative del week-end e gior-nalieri in caso di iscrizione e rinuncia alla partecipa-zione al trek, verranno addebitate al socio iscritto le spese di viaggio e, se previsto, le spese del pernot-tamento.Per quanto riguarda i Grandi Trek al momento dell’i-scrizione il socio provvederà a versare un acconto pari al 25% della quota di partecipazione e il saldo entro la data specificata prima della partenza.La quota di partecipazione è stabilita per le partenze dalle località definite dal Programma Definitivo e può includere:_trasportitreno in seconda classe, pullman turistici o pulmini ad uso esclusivo del gruppo o bus pubblici. Alcuni trek prevedono il noleggio di veicoli.L’Associazione non è responsabile di eventuali ritardi o annullamenti da parte delle compagnie aeree;_pernottamentise non precisato diversamente, i pernottamenti si in-tendono in alberghi, ostelli, rifugi o gîte d’étape, case locali, con sistemazioni variabili dalla camera doppia o tripla solitamente dotate di servizi, alla camerata con più letti. In alcuni pernottamenti bisogna essere dotati di sacco a pelo o sacco lenzuolo e di salviette personali.

Essere soci di Trekking Italia vuol dire essere in sintonia con i principi che lo statuto definisce ed essere soggetti che hanno intenzione di curiosare nella natura ed approfittare del trek per aprire, o ristabilire, rapporti di amicizia orientati alla creazione di socialità. Conviene ricordare che Trekking Italia non è un’agenzia viaggi e che gran parte dell’organizzazione poggia sul contributo responsabile di soci volontari; il suo obiettivo è quello di educare chi la frequenta a camminare sui sentieri del mondo, accentuando in loro la capacità di autorganizzarsi un viaggio a piedi. L’iscrizione all’Associazione permette, oltre che di partecipare alle sue attività, di riceverne la programmazione attraverso il catalogo annuale Grandi Trek e il quadrimestrale Week End delle sedi. Le attività dell’Associazione vengono sviluppate solo ed esclusivamente per i propri iscritti. L’iscrizione è annuale, con apertura dei rinnovi dal 1° dicembre di ogni anno, ed include la copertura assicurativa. Trekking Italia è iscritta nel Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale.

_pastisolitamente il trattamento è di mezza pensione con pasti e colazioni presso la struttura di pernottamen-to. Altre volte sono previsti pasti al di fuori della strut-tura; altri trek prevedono il solo trattamento di Bed & Breakfast; altri ancora non comprendono il tratta-mento di mezza pensione per motivi organizzativi o di trasferimento e questo viene risolto mediante l’u-tilizzo della Cassa Comune: ciò viene specificato nel Programma Definitivo.Durante i bivacchi l’attrezzatura per la cucina da campo e le stoviglie vengono fornite in loco; in alcu-ni itinerari è prevista una tenda refettorio, in altri no. L’Associazione può fornire le tende e i fornelletti.

LA QUOTA NON INCLUDETutti i servizi che non possono essere preventivati e comunque che non sono esplicitati nelle voci prece-denti o non compresi nel Programma Definitivo.In linea indicativa possiamo così sintetizzarli:visti d’ingresso, contratti di assistenza sanitaria, as-sicurazioni di viaggio integrative, estensione polizza assicurativa noleggio auto, i supplementi treni, delle cuccette e delle cabine, le camere singole e ogni tipo di bevande.

ALTRE UTILI INFORMAZIONIPer la variegata proposta risulta molto difficile esse-re esaustivi: oltre alle informazioni sopra scritte e a quelle che seguiranno, chiediamo ai nostri soci di contattare le sedi organizzatrici per integrare le lacu-ne con i corretti ragguagli.

AssicurazioneTutti i soci dell’Associazione sono coperti da polizze per i casi di morte, invalidità permanente conseguen-te ad infortunio occorso durante il trek. Le polizze sono consultabili presso le diverse sedi.Per i soci partecipanti ai Grandi Trek all’estero, l’Asso-ciazione prevede un’estensione assicurativa tramite contratto di assistenza Allianz. Questo ulteriore ser-vizio in genere è escluso dalla quota di partecipazio-ne ed il suo costo varia a seconda della destinazione e verrà versato, dal socio partecipante, al momento dell’iscrizione al trek. L’assistenza decorre dal giorno di partenza dall’Italia e termina il giorno di rientro in Italia. Al momento della partenza verranno consegna-te, a ciascun socio partecipante, le condizioni gene-rali e particolari dell’assistenza.

ItinerariGli itinerari dei trek possono essere modificati per avverse condizioni meteorologiche, per interruzioni di sentieri o eventi non prevedibili.

VITA ASSOCIATIVAORGANIZZAZIONE

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Milano, Via Burigozzo 11 - tel 0258314666 - fax 0258324408 - [email protected], Via delle Tofane 21 - tel 0303368563 - fax 0303398349 - [email protected], Viale Gobio 13 - tel 0376363792 - [email protected]

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si costruisce il successo

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Val d’Ega

Giacomo

MILANO trekkingitalia.org 35

SardegnaDavide

MaremmaWalter

VITA ASSOCIATIVACARTOLINE

LondraGiorgio

I tratturi del Molise

Giorgio

TrilhoEnrico

MaroccoCarmelo

Costiera AmalfitanaGiacomo

Costa BravaAldo

MartinicaSergio

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aku.it

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