Transcript
Page 1: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

POLITECNICO DI MILANO

Facoltà di Ingegneria Industriale

Dipartimento di Energia

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica

SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI

SISTEMI DI ASPIRAZIONE E SCARICO DI

UN MOTORE 4T MONOCILINDRICO PER

IMPIEGO MOTOCICLISTICO

Relatore: Prof. Angelo Onorati

Correlatore: Ing. Tarcisio Cerri

Tutor aziendale: Ing. Matteo Cucchi

Ing. Marcello Gatti

Ing. Pietro Antonio Speroni

Tesi di laurea di:

Alessandro PANTANO matr. 820080

Anno Accademico 2014/2015

Page 2: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

2

Page 3: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

3

Ringraziamenti Ringrazio i miei genitori, i miei fratelli e la mia fidanzata per avermi sostenuto

durante questi anni di studi sia nei momenti belli sia in quelli più difficili.

Grazie al Prof. Giancarlo Ferrari per avermi fatto appassionare ancora di più ai

motori a combustione interna.

Grazie al Prof. Angelo Onorati per avermi offerto questo lavoro di tesi.

Grazie all’Ing. Tarcisio Cerri per avermi seguito e guidato nello sviluppo del

progetto di tesi, rendendosi sempre disponibile per qualsiasi bisogno e

chiarimento.

Un grazie anche agli amici e a tutti coloro che pure senza saperlo hanno reso meno

difficile e più piacevole questo percorso di studi.

Alessandro

Page 4: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

4

Page 5: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

5

Indice

Introduzione ...................................................................................................... 15

1 Il motore a combustione interna .................................................................. 17

1.1 Classificazione dei motori ..................................................................... 18

1.2 Campi di impiego .................................................................................. 19

1.2.1 Motori Otto e Diesel .................................................................... 19

1.2.2 Motori a due tempi e a quattro tempi .......................................... 20

1.3 Parametri caratteristici .......................................................................... 22

1.3.1 Schema costruttivo ...................................................................... 22

1.3.2 Grandezze cinematiche e geometriche ........................................ 23

1.3.3 Funzionamento del motore a quattro tempi ................................ 24

1.4 Cicli e diagrammi di lavoro ................................................................... 26

1.4.1 Ciclo ideale .................................................................................. 26

1.4.2 Ciclo indicato .............................................................................. 26

1.4.3 Ciclo effettivo .............................................................................. 28

1.4.4 Diagramma pressioni – θ ............................................................. 29

1.5 Prestazioni di un motore ........................................................................ 31

1.5.1 Coefficiente di riempimento ....................................................... 31

1.5.2 Consumo specifico di combustibile ............................................ 32

1.5.3 Curve caratteristiche .................................................................... 34

1.5.4 Parametri che influenzano le prestazioni .................................... 35

2 Alimentazione aria nel motore ..................................................................... 39

2.1 Analisi semplificata del processo di alimentazione aria nei motori a

quattro tempi ...................................................................................................... 40

2.2 Condizioni di flusso attraverso le valvole ............................................. 42

2.2.1 Sezione di passaggio e coefficiente di efflusso ........................... 43

2.2.2 Alzata massima e diametro della valvola .................................... 44

2.2.3 Geometria del gruppo condotto-valvola ...................................... 47

Page 6: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

6

2.3 Distribuzione ......................................................................................... 48

2.3.1 Diagramma della distribuzione ................................................... 48

2.3.2 Permeabilità della valvola ........................................................... 50

2.3.3 Azionamento variabile delle valvole ........................................... 51

2.4 Effetti di alcuni parametri motoristici ................................................... 53

3 Sistemi di aspirazione e di scarico ............................................................... 55

3.1 Condizioni di moto dei fluidi ................................................................ 56

3.2 Effetti dinamici in un motore a quattro tempi ....................................... 57

3.2.1 Effetto inerziale ........................................................................... 57

3.2.2 Effetti d’onda .............................................................................. 59

3.3 Collettori di aspirazione e di scarico ..................................................... 61

3.4 Modelli numerici per il calcolo dei flussi ............................................. 61

3.5 Curve di riempimento e di pressione .................................................... 64

3.5.1 Analisi delle curve di riempimento ............................................. 64

3.5.2 Analisi delle curve di pressione .................................................. 65

4 Software utilizzati .......................................................................................... 69

4.1 Gasdyn ................................................................................................... 69

4.1.1 Caratteristiche ............................................................................. 69

4.1.2 Implementazione grafica ed esecuzione ...................................... 70

4.2 Microsoft Excel ..................................................................................... 72

4.2.1 Caratteristiche ed implementazione ............................................ 72

4.3 Software CAD ....................................................................................... 73

5 Analisi del motore ......................................................................................... 75

5.1 Caratteristiche motore ........................................................................... 76

5.2 Implementazione in Gasdyn .................................................................. 77

5.3 Andamento dei risultati per il motore standard .................................... 84

5.3.1 Confronto tra il motore standard ed uno di pari cilindrata intonato

diversamente ...................................................................................................... 92

5.4 Andamento dei risultati per il motore modificato ................................. 94

Page 7: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

7

5.5 Andamento dei risultati per il motore configurato come i datasheet 3D

.......................................................................................................................... 102

Conclusioni ...................................................................................................... 105

Bibliografia ..................................................................................................... 107

Page 8: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

8

Page 9: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

9

Indice delle figure

Figura 1 - Motore a combustione interna ............................................................... 17

Figura 2 - Disegno costruttivo di un motore a ciclo Otto per autovettura con

indicati i componenti principali ........................................................... 22

Figura 3 - Fasi del motore a ciclo Otto .................................................................. 25

Figura 4 - Fasi di un motore a ciclo Diesel ............................................................ 25

Figura 5 - Ciclo Otto ideale nel diagramma p - V .................................................. 26

Figura 6 – Ciclo Otto indicato nel diagramma p – V in linea continua, il ciclo

ideale in linea tratteggiata.................................................................... 27

Figura 7 - Ciclo Otto reale nel diagramma p - V ................................................... 29

Figura 8 - Diagramma p - theta con indicate le varie fasi motore .......................... 29

Figura 9 - Diagramma del riempimento per un motore da autovettura sportivo ... 32

Figura 10 - Diagramma del consumo specifico di combustibile ............................ 33

Figura 11 - Curve di coppia e potenza per un motore automobilistico .................. 34

Figura 12 - Dettaglio dei condotti di aspirazione e scarico interfacciati al cilindro

................................................................................................................................ 39

Figura 13 - Andamento pressione nel cilindro durante la fase di scarico - ricambio

fluido ................................................................................................... 40

Figura 14 - Valutazione delle perdite che influenzano il coefficiente di

riempimento ................................................................................. 42

Figura 15 - Andamento del flusso attraverso le valvole ........................................ 42

Figura 16 - Valvola a fungo con indicati i principali parametri geometrici che la

definiscono ........................................................................................ 43

Figura 17 - Confronto tra area geometrica resa disponibile dalla valvola e area

efficace .............................................................................................. 44

Figura 18 - Coefficienti di efflusso ........................................................................ 44

Figura 19 - Coefficienti di variazione dell'area di passaggio e coefficiente di

efflusso C .......................................................................................... 45

Figura 20 - Influenza del diametro della valvola di aspirazione sul riempimento . 46

Figura 21 - Limiti geometrici per i diametri valvole nella testa ............................ 47

Figura 22 - Diagramma circolare raffigurante le fasature delle valvole ................ 48

Figura 23 - Variatore di fase di prima generazione ................................................ 51

Figura 24 - Variatore di fase di seconda generazione ............................................ 52

Figura 25 - Azionamento variabile con sistema Multi air FIAT ............................ 52

Figura 26 - Schema di massima dei sistemi di aspirazione e scarico ..................... 55

Figura 27 - Schematizzazione con risonatore di Helmholtz del sistema gassoso .. 58

Page 10: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

10

Figura 28 - Esempio di trombette di aspirazione a lunghezza variabile ................ 59

Figura 29 - Propagazione di un'onda di pressione: ................................................ 63

Figura 30 - Curve di coppia (e quindi di riempimento) di alcuni motori

monocilindrici ................................................................................. 65

Figura 31 - Andamento delle pressioni nei condotti e nel cilindro ........................ 66

Figura 32 - Curve di coppia e potenza desiderabili dalla Casa SWM ................... 76

Figura 33 - Disegno CAD del sistema di aspirazione e del motore ....................... 77

Figura 34 - Disegno 3D della testa del motore, con in evidenza le valvole, i guida

valvole ed i condotti ............................................................................ 78

Figura 35 - Schema in GASDYN del motore "standard"....................................... 78

Figura 36 - Dettaglio del sistema di aspirazione implementato ............................. 79

Figura 37 - Dettaglio del sistema di scarico implementato .................................... 79

Figura 38 - Dettaglio del corpo farfallato schematizzato ....................................... 80

Figura 39 - Menù di configurazione delle valvole ................................................. 80

Figura 40 - Coefficienti di efflusso per le valvole di aspirazione e scarico ........... 81

Figura 41 - Diagramma circolare della distribuzione............................................. 81

Figura 42 - Menù per la configurazione dei parametri motore .............................. 82

Figura 43 - Dettaglio delle quotature della camera di combustione ...................... 83

Figura 44 - Valori di A/F e dell'anticipo di accensione al variare del regime motore

................................................................................................................................ 83

Figura 45 - Condizioni dell'aria nei condotti.......................................................... 84

Figura 46 - Motore SWM durante i test al banco prova ........................................ 84

Figura 47 - Dati ricavati dal banco prova e dalla simulazione col codice GASDYN

................................................................................................................................ 85

Figura 48 - Curve di coppia e potenza ricavate sperimentalmente al banco prova 86

Figura 49 - Confronto tra curve di coppia e potenza sperimentali e simulate ....... 87

Figura 50 - Curva di riempimento ricavata tramite la simulazione ....................... 88

Figura 51 - Confronto del consumo specifico di combustibile sperimentale e

simulato in [kg/h] .............................................................................. 89

Figura 52 - Confronto del consumo specifico di combustibile sperimentale e

simulato in [g/kWh] .......................................................................... 89

Figura 53 - Confronto del rendimento globale sperimentale e simulato ................ 90

Figura 54 - Confronto della pressione media effettiva bmep sperimentale e

simulata ........................................................................................... 90

Figura 55 – Confronto della pressione media effettiva di friction fmep

sperimentale da letteratura e simulata .......................................... 91

Figura 56 - Confronto della portata d'aria nel motore sperimentale e simulata ..... 92

Page 11: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

11

Figura 57 - Comparativa della pressione media effettiva bmep con un altro motore

125 monocilindrico ............................................................................. 93

Figura 58 - Comparativa della pressione media effettiva di friction con un altro

motore 125 monocilindrico ............................................................... 94

Figura 59 - Dettaglio del sistema di aspirazione ufficiale ...................................... 95

Figura 60 - Effetto sul riempimento della variazione dei volumi in aspirazione ... 95

Figura 61 - Confronto del riempimento tra motore standard e motore di riferimento

dai 3D .................................................................................................. 96

Figura 62 - Effetto sul riempimento della variazione delle fasature delle valvole 97

Figura 63 - Effetti sulla coppia della variazione delle fasature delle valvole ........ 97

Figura 64 - Diagramma delle pressioni al regime di massima coppia ................... 98

Figura 65 - Diagramma delle portate massiche al regime di massima coppia ....... 99

Figura 66 - Influenza sulla coppia della variazione di altri parametri motoristici . 99

Figura 67 - Menù di configurazione del monolita del catalizzatore .................... 100

Figura 68 - Schematizzazione del silenziatore con catalizzatore all'ingresso ...... 101

Figura 69 - Schematizzazione del motore secondo le specifiche 3D definitive... 102

Figura 70 - Curve di coppia con condotti in configurazione definitiva ............... 102

Figura 71 - Curve di potenza con condotti in configurazione definitiva ............. 103

Figura 72 - Curve di riempimento con modifica delle fasature e catalizzatore

installato .......................................................................................... 104

Page 12: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

12

Page 13: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

13

Sommario

Il lavoro di tesi svolto ha avuto come obiettivo la modellizzazione e la simulazione

monodimensionale dei condotti di aspirazione e scarico di un motore

monocilindrico quattro tempi della Casa motociclistica SWM MOTORCYCLES al

fine di valutarne le prestazioni ed ottimizzarle, agendo sulle geometrie e sulle

caratteristiche ad esse legate. I risultati ottenuti dal modello sono stati confrontati

con le prestazioni rilevate dalle prove di prestazioni effettuate al banco prova della

SWM.

Le simulazioni monodimensionali del motore sono state eseguite utilizzando un

software apposito sviluppato dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Energetica

del Politecnico di Milano. Le analisi e le comparative dei risultati sono state

realizzate tramite l’utilizzo di fogli di calcolo di Microsoft Excel.

Il motore in oggetto era già esistente, quindi ci si è focalizzati sulla valutazione

delle performance della configurazione testata al banco prova, confrontando i

risultati numerici con le acquisizioni sperimentali, e sull’analisi delle possibili

migliorie fluidodinamiche da apportare per incrementarne le prestazioni; sono

state svolte ottimizzazioni del setup motore e di altri componenti, come fasatura

delle valvole, friction e geometrie dei condotti, al fine di avvicinarsi ai target

prestazionali desiderati dall’azienda.

Page 14: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

14

Page 15: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

15

Introduzione

Inventato nel 1853 da Felice Matteucci, il motore a combustione interna è la

macchina termica oggi più utilizzata per la movimentazione di autoveicoli e

motoveicoli data la sua relativa semplicità costruttiva ed essendo caratterizzata

dall’avere un rapporto potenza-peso favorevole.

Fino agli anni ’70 lo sviluppo dei motori era rivolto all’incremento continuo delle

prestazioni, ma negli ultimi decenni, oltre a questo aspetto, si è posta particolare

attenzione anche alle problematiche ambientali dovute alle emissioni di sostanze

inquinanti. Si è perciò cercato di aumentare l’efficienza energetica dei motori al

fine di aumentarne le prestazioni e ridurne le emissioni ed il consumo di

combustibile.

Lo sviluppo e l’utilizzo di calcolatori con capacità di calcolo sempre maggiore

hanno permesso di entrare in una nuova era della progettazione motoristica,

consentendo di realizzare metodi numerici capaci di modellare sia la

fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo

utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica ha permesso di andare oltre

le prove sperimentali al banco e di ottenere valori di grandezze interne al motore

che prima erano difficilmente valutabili.

Particolare sviluppo hanno avuto i codici di calcolo per lo studio dei flussi

instazionari all’interno dei condotti di aspirazione e scarico di un motore; come si

vedrà nel seguito da queste grandezze dipende direttamente l’efficienza e la

potenza della macchina termica.

Allo stato attuale dell’arte l’utilizzo di questi codici è consolidato ed i valori da

essi ottenuti sono ritenuti accettabili e attendibili.

Questo nuovo tipo di progettazione “teorica” ha permesso di ridurre notevolmente

i costi e i tempi di sviluppo di un nuovo propulsore e di determinare agilmente le

grandezze fondamentali che caratterizzano un determinato fenomeno.

Il presente elaborato di tesi si è focalizzato sulla modellazione fluidodinamica

monodimensionale dei condotti di aspirazione e scarico di un motore per uso

motociclistico stradale. Si è svolta un’analisi dettagliata dei diversi fattori che

influenzano le prestazioni del propulsore, valutandoli separatamente per rendere

più chiara la comprensione.

Page 16: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

16

Lo studio proposto è articolato nei cinque capitoli di seguito brevemente descritti.

1. Nel primo capitolo vengono presentate le caratteristiche dei motori a

combustione interna a quattro tempi e vengono esposte le grandezze

geometriche e cinematiche che ne influenzano le prestazioni.

2. Nel secondo capitolo viene presentato il processo di alimentazione dell’aria

nel motore a quattro tempi; ci si focalizzerà sulle condizioni di flusso

attraverso le valvole e sulla fasatura che queste devono avere.

3. Nel terzo capitolo si presentano i concetti fondamentali inerenti ai condotti

di aspirazione e di scarico e vengono illustrate le equazioni che governano

il moto di un flusso comprimibile in un condotto monodimensionale.

4. Nel quarto capitolo vengono esplicati i software che si sono utilizzati: il

codice Gasdyn, per le simulazioni monodimensionali del funzionamento

del propulsore, e l’elaboratore di fogli di calcolo Microsoft Excel per

l’analisi e la presentazione dei risultati ottenuti.

5. Nel quinto capitolo è presentata la modellazione monodimensionale

completa del motore effettuata con il software Gasdyn e vengono mostrati i

vari step percorsi al fine di valutare e ottimizzare le prestazioni del motore.

Page 17: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

17

Capitolo 1

Il motore a combustione interna

Figura 1 - Motore a combustione interna

Il motore a combustione interna è una macchina motrice endo-termica, che

consente di ottenere un lavoro meccanico utile all’albero motore convertendo, al

suo interno, la maggior quantità possibile dell’energia chimica sprigionata dalla

combustione di una miscela di aria-combustibile.

Il fluido di lavoro, che espandendosi e comprimendosi all’interno della macchina

scambia energia con i suoi organi mobili, inizialmente è composto da aria e

combustibile e successivamente, dopo il processo di combustione, dai prodotti di

ossidazione del combustibile in aria. La denominazione “interna” è rappresentativa

del fatto che la combustione avviene all’interno della macchina stessa senza dover

Page 18: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

18

ricorrere ad alcun componente esterno, e che la fonte di energia è interna al fluido

di lavoro impiegato.

Va precisato che secondo la definizione data, anche le turbine a gas

apparterrebbero a questa categoria di motori, ma storicamente la dizione “motori a

combustione interna” è stata riservata prevalentemente a macchine volumetriche.

I motori a combustione interna hanno il grande vantaggio di non necessitare di

appositi scambiatori di calore per garantire lo svolgimento del ciclo di lavoro, ma

ciò genera anche una limitazione sui combustibili impiegabili come fluido di

lavoro. Infatti essi devono avere determinate caratteristiche al fine di assicurare il

completamento del processo di combustione nei modi e nei tempi opportuni.

Queste caratteristiche hanno fatto sì che i motori a combustione interna, per la loro

semplicità, compattezza ed elevato rapporto potenza-peso, si siano imposti come

sistemi di propulsione dei mezzi di trasporto (terrestri, navali e aerei) e come

generatori di potenza.

1.1 Classificazione dei motori

I criteri per la classificazione dei motori a combustione interna sono numerosi ma

si possono distinguere in base ai seguenti parametri che ne caratterizzano il

funzionamento:

modo di avviare la combustione del fluido di lavoro: ad accensione

comandata da una scintilla (motori a ciclo Otto), ad accensione spontanea

per compressione (motori a ciclo Diesel);

durata del ciclo descritto: ciclo completo in quattro corse del pistone

(motori 4 tempi), in due corse (motori 2 tempi);

natura del combustibile usato: benzina, gasolio, gas, alcool, olio

combustibile, doppio combustibile (gas come base e liquido per avviare la

combustione), motori poli-combustibili;

alimentazione dell’aria: motore aspirato, sovralimentato, turbocompresso;

alimentazione del combustibile: a carburazione, a iniezione nel cilindro

(iniezione diretta), a iniezione nel collettore d’aspirazione (iniezione

indiretta);

regolazione del carico per variazione: della composizione della miscela

(variando la quantità di combustibile), della quantità di carica introdotta

per ciclo (di composizione circa costante), per combinazione dei due

metodi;

Page 19: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

19

tipo di moto delle parti del motore in movimento: alternativo, oscillante,

rotatorio;

sistema di raffreddamento: ad aria, a liquido, motore adiabatico.

1.2 Campi di impiego

Per determinare il campo di impiego più appropriato di ogni categoria di motori, si

effettua un confronto dei pregi e dei difetti dei motori Otto e Diesel e dei motori

due e quattro tempi.

1.2.1 Motori Otto e Diesel

Il motore Diesel presenta alcuni svantaggi rispetto al motore Otto:

un peso maggiore del motore a gasolio a pari potenza sviluppata in quanto

necessita di rapporti di compressione superiori per far auto-accendere la

carica, e questo comporta l’esigenza di avere una struttura più solida e

quindi più pesante e ingombrante. Ciò preclude l’utilizzo di leghe leggere

per problemi di resistenza meccanica e quindi il rapporto potenza-peso è

circa tre volte quello del motore ad accensione comandata. Negli ultimi

anni sono stati progettati motori Diesel in lega d’alluminio, ma non sono

ancora consolidati;

il processo di combustione è più lento e non permette di raggiungere regimi

di rotazione elevati come sul motore Otto. Questa caratteristica fa sì che la

potenza specifica per unità di cilindrata sviluppata è nettamente inferiore a

quella del motore a benzina;

le elevate masse degli organi in movimento e la ruvidezza del processo di

combustione, lo rendono più rumoroso e vibrante e di conseguenza la sua

installazione risulta più costosa e complessa.

In opposizione, il motore Diesel presenta i seguenti vantaggi rispetto al motore

Otto:

un rendimento globale migliore, garantito dal fatto che i rapporti di

compressione sono nettamente superiori (circa doppi) rispetto al motore

Otto. Ciò consente di espandere e raffreddare maggiormente i gas combusti

ricavandone quindi più energia termica;

Page 20: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

20

il rendimento del motore peggiora meno rapidamente al diminuire del

carico grazie al diverso sistema di regolazione che può essere impiegato sul

motore Diesel. Questo sistema consente di aumentare il rapporto aria-

combustibile per diminuire la potenza sviluppata dal motore, facendo

risultare il motore Diesel particolarmente indicato per quelle applicazioni

che richiedono funzionamenti del propulsore a carico parziale;

i combustibili che impiega sono meno pregiati della benzina ed avendo un

minor consumo specifico, per quanto evidenziato al punto precedente, lo

rendono più economico del motore Otto;

genera una coppia motrice maggiore a pari potenza erogata in quanto ha

regimi di rotazione più bassi. Questo aspetto lo rende più guidabile di un

motore Otto essendo capace di rispondere più rapidamente alle variazioni

di resistenza affrontate.

Si evince quindi, che il motore Diesel trova impiego naturale in quelle applicazioni

dove il costo di esercizio del motore è prevalente rispetto ai problemi di ingombro

e peso. Ciò ha fatto sì che questo tipo di propulsore abbia avuto grande utilizzo nei

settori dove ai motori a combustione interna è richiesta una potenza medio-elevata,

come ad esempio nei trasporti industriali su strada, nei mezzi agricoli, nei mezzi

ferroviari e navali e come generatori di potenza in impianti fissi.

Il motore Otto, invece, è particolarmente indicato per l’utilizzo nel campo delle

basse potenze, dove risultano prevalenti altri fattori, quali l’elevata potenza

specifica, la leggerezza, il ridotto ingombro e la dolcezza di funzionamento; risulta

quindi adatto per le applicazioni nei mezzi di trasporto leggeri e negli impianti

mobili di bassa potenza.

1.2.2 Motori a due tempi e a quattro tempi

Il motore a due tempi a ciclo Otto presenta i seguenti vantaggi rispetto al

corrispondente motore a quattro tempi:

una più elevata potenza specifica che, a parità di altre condizioni, è circa

doppia in quanto la fase utile la si ottiene ad ogni giro dell’albero motore e

non ogni due come avviene nel motore quattro tempi. Nella realtà la

sostituzione della carica fresca al termine di ogni ciclo è peggiore e quindi

l’incremento di potenza è di circa il 50-60% in più e non proprio il doppio;

Page 21: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

21

una maggiore semplicità costruttiva dovuta al fatto che la frequenza del

ciclo è la stessa di quella dell’albero motore; grazie a questa caratteristica è

possibile utilizzare direttamente il pistone per comandare le luci di

aspirazione e scarico ricavate nel cilindro, senza aver bisogno di valvole e

sistemi di comando ad esse legati. Inoltre per le applicazioni più

miniaturizzate e meno potenti, come ad esempio le macchine da giardino, è

possibile ricorrere al raffreddamento ad aria, non necessitando di radiatori

ingombranti e di altri sistemi ausiliari;

una coppia motrice erogata più uniforme in quanto, come detto, il ciclo

utile si realizza ad ogni giro dell’albero motore; questa particolarità è ben

evidente nel caso di un monocilindrico a due tempi che arriva ad erogare la

stessa coppia di un bicilindrico a quattro tempi.

Per contro, il motore a due tempi a ciclo Otto presenta i seguenti svantaggi a

confronto con il corrispondente quattro tempi:

il rendimento è più basso perché la fase utile del ciclo viene sacrificata

nella sua parte finale quando il pistone è prossimo al punto morto inferiore

per consentire lo scarico dei gas combusti e l’introduzione nella nuova

carica fresca in camera;

la sostituzione del fluido di lavoro alla fine del ciclo è peggiore rispetto al

quattro tempi e causa della non completa fuoriuscita dei gas combusti del

ciclo precedente che inquinano la nuova carica introdotta; può anche

accadere che parte del nuovo fluido venga “cortocircuitato” direttamente

nello scarico ottenendo quindi un ulteriore aumento del consumo specifico

di combustibile ed una qualità dei gas combusti peggiore;

le sollecitazioni termiche e meccaniche degli organi del motore sono più

elevate a causa del susseguirsi di continue fasi di compressione ed

espansione, non intervallate da fasi dedicate alla sostituzione del fluido che

sono caratterizzate da temperature inferiori.

Queste particolarità rendono il motore a due tempi particolarmente adatto alle

applicazioni nel settore delle basse potenze come piccoli fuori-bordo, gruppi

portatili e motoslitte.

Lo scarico di sostanze più inquinanti ne ha precluso l’utilizzo nelle potenze più

elevate in seguito all’introduzione di legislazioni antiinquinamento sempre più

stringenti.

Page 22: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

22

Il motore a due tempi a ciclo Diesel, invece, ha trovato applicazione stabile nel

campo delle potenze molto elevate dei motori a combustione interna, come la

propulsione di grosse navi, generatori fissi di potenza e locomotive. Queste

applicazioni di un Diesel lento, consentono di ottenere un buon lavaggio del

cilindro con sola aria, di aumentare il rendimento globale grazie alla turbo-

sovralimentazione e di utilizzare combustibili scadenti con residui solidi grazi

all’assenza delle valvole.

1.3 Parametri caratteristici

Nel presente paragrafo vengono presentate le caratteristiche generali dei motori a

combustione interna e sono introdotte quelle grandezze geometriche e cinematiche

che risulteranno indispensabili per la comprensione di concetti relativi alla potenza

motore, al riempimento della carica ed altre considerazioni introdotte nel seguito

della trattazione.

1.3.1 Schema costruttivo

Al fine di rendere più chiaro e comprensibile il funzionamento di un motore a

combustione interna a quattro tempi, ne viene riportato un disegno costruttivo

raffigurante gli organi principali:

Figura 2 - Disegno costruttivo di un motore a ciclo Otto per autovettura con indicati i componenti principali

Page 23: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

23

La struttura del propulsore in oggetto è similare sia per il motore ad accensione

comandata che per quello ad accensione per compressione; vi sono alcune

soluzioni costruttive che possono variare da motore a motore ma non ne

modificano il principio di funzionamento, come ad esempi il tipo di distribuzione

o di iniezione adottati.

L’elemento fondamentale del funzionamento del motore a combustione interna è il

pistone; esso scorre in un cilindro, solidale al monoblocco, ed è collegato tramite

una biella all’albero motore (o albero a gomiti) in modo decentrato. Questo tipo di

connessione viene detto manovellismo ordinario centrato e consente di trasformare

il moto rettilineo alternato del pistone in un moto rotatorio dell’albero a gomiti e

quindi fornire potenza e coppia al treno della trasmissione a valle del motore. Il

pistone è munito di fasce elastiche, che hanno la duplice funzione di mantenere la

pressione nella camera di combustione ed evitare la fuoriuscita dei gas combusti, e

di fasce raschia-olio, che hanno il compito di evitare trafilamenti di olio dal

basamento verso il cilindro. La parte superiore del cilindro è chiusa dalla testata;

tra quest’ultima e il pistone è ricavata una camera di combustione in cui la miscela

aria-combustibile viene bruciata ed in cui sono presenti le valvole, che consentono

l’ingresso della carica fresca e la fuoriuscita dei gas combusti, e la candela nel

caso di motore Otto. Le valvole sono azionate in maniera diretta o indiretta da uno

o più alberi a camme (o albero della distribuzione); nel caso di comando diretto

l’albero della distribuzione è montato in testa al motore ed aziona le valvole

tramite dei bicchierini o dei bilancieri; nel caso indiretto l’albero a camme si trova

nella parte bassa del motore, all’altezza della base del cilindro, e comanda i

bilancieri in testa al motore tramite delle aste. La candela viene azionata tramite un

organo elettro-meccanico detto spinterogeno o tramite una centralina elettronica.

L’iniezione del combustibile nel cilindro può essere di tipo diretta, se viene

iniettato direttamente nella camera di combustione tramite un iniettore inserito

nella testa del motore come avviene obbligatoriamente nel motore Diesel e nel

motore Otto più evoluto, oppure si può avere l’iniezione indiretta in cui l’iniettore

spruzza il combustibile nel collettore di aspirazione collegato a monte della

valvola di ammissione.

1.3.2 Grandezze cinematiche e geometriche

Vengono di seguito esplicate le grandezze caratteristiche di un generico motore a

Page 24: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

24

combustione interna:

alesaggio D (o bore): diametro interno della canna del cilindro in cui

scorre il pistone;

corsa C (o stroke): distanza tra i due punti estremi della corsa del pistone

nel cilindro e pari al doppio del raggio di manovella;

PMS (o tdc): acronimo di punto morto superiore, ossia il punto in cui il

pistone si trova più vicino alla testa del cilindro;

PMI (o bdc): acronimo di punto morto inferiore, ossia il punto in cui il

pistone si trova più lontano dalla testa del cilindro;

sezione traversale del cilindro Ac: area della sezione del cilindro normale

all’asse e pari a:

𝐴𝑐 = 𝜋 𝐷2

4

cilindrata V: volume generato dal pistone durante la sua corsa tra i due

punti morti:

𝑉 = 𝐴𝑐𝐶 = 𝜋 𝐷2

4

rapporto volumetrico di compressione r: rapporto tra il volume massimo

del cilindro quando il pistone è al PMI, e il volume minimo tra testa e cielo

del pistone al PMS che è il volume della camera di combustione Vc:

𝑟 = 𝑉+𝑉𝑐

𝑉𝑐

velocità di rotazione dell’albero motore: velocità angolare dell’albero a

gomiti misurata in numero di giri n completati in un secondo:

𝜔 = 2 𝜋 𝑛

velocità media del pistone 𝑢𝑝: velocità media del pistone relativa ad un

giro completo dell’albero motore, durante il quale il pistone percorre una

distanza pari a due volte la corsa:

𝑢𝑝 = 2 𝐶 𝑛

1.3.3 Funzionamento del motore a quattro tempi

Il motore a quattro tempi è caratterizzato da un ciclo di lavoro suddiviso in quattro

fasi che si ripetono periodicamente ogni due giri dell’albero motore, cioè dopo

720°.

Le fasi del ciclo sono:

Page 25: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

25

1. aspirazione: il pistone scende dal PMS al PMI con la valvola di aspirazione

che si apre, e crea una depressione che richiama carica fresca (aria o

miscela aria-combustibile) dal condotto di aspirazione al cilindro;

2. compressione: dopo poco che il pistone ha iniziato la salita dal PMI, la

valvola di aspirazione si chiude e lo stantuffo sale al PMS comprimendo la

carica fino al valore massimo di pressione r;

3. scoppio ed espansione: appena prima che il pistone raggiunga il PMS si ha

l’accensione della carica o tramite una candela, che fa scoccare una

scintilla che incendia la miscela (nel caso di motore Otto), o grazie

all’autoaccensione spontanea (nel caso di motore Diesel). Questa

combustione libera una grande quantità di energia che fa innalzare

temperatura e pressione dei gas in camera; i gas caldi così generati

premono sul pistone e lo spingono verso il PMI generando la fase di lavoro

utile all’albero a gomiti. Poco prima che il pistone giunga al PMI la valvola

di scarico inizia ad aprirsi per consentire la fuoriuscita dei gas combusti;

4. scarico: il pistone risale verso il PMS con la valvola di scarico ancora

aperta e spinge verso l’esterno i gas di scarico. Prima che il pistone giunga

al PMS la valvola di aspirazione comincia ad aprirsi per consentire un

miglior lavaggio della camera.

Figura 3 - Fasi del motore a ciclo Otto

Figura 4 - Fasi di un motore a ciclo Diesel

Page 26: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

26

1.4 Cicli e diagrammi di lavoro

Nel motore a combustione interna si possono definire tre cicli di lavoro a seconda

delle ipotesi e delle assunzioni fatte. Vengono di seguito descritti solo i diagrammi

relativi al motore Otto, quello Diesel verrà tralasciato in quanto non sarà trattato

nel presente elaborato.

1.4.1 Ciclo ideale

Un ciclo è detto ideale o teorico (o di Carnot) se si considerano sia la macchina

termica sia il fluido in essa operante ideali. Questo tipo di motore ha il rendimento

maggiore idealmente ottenibile in quanto scambia calore in modo adiabatico con le

sorgenti di calore. Macchine di questo tipo non sono realizzabili nella realtà.

Figura 5 - Ciclo Otto ideale nel diagramma p - V

1.4.2 Ciclo indicato

Un ciclo è detto indicato se si considerano sia il motore che il suo fluido di lavoro

reali, con quindi delle perdite energetiche.

Le grandezze che descrivono questo ciclo sono dette grandezze indicate e sono

rilevate direttamente in camera di combustione tramite appositi trasduttori di

pressione e di volume.

Page 27: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

27

Questo ciclo di funzionamento è caratterizzato da rendimento inferiore rispetto al

ciclo ideale a causa di vari fattori:

perdite di pressione nelle fasi di spirazione e scarico, ossia non sono fasi

isobare come nel ciclo ideale;

perdite di calore durante le fasi di compressione ed espansione;

combustione non istantanea: nel ciclo ideale essa è descritta come una

trasformazione isocora, cioè a volume costante; nella realtà la combustione

ha una durata angolare di circa 50° di manovella e questo comporta perdite

non indifferenti sul ciclo di lavoro;

apertura valvola di scarico non istantanea: nel ciclo ideale la valvola di

scarico apre istantaneamente consentendo di estrarre il calore in maniera

immediata; nel ciclo reale la fase di scarico dura circa 270° di manovella e

questo provoca perdite sul ciclo di lavoro del motore;

pressioni e temperature massime differenti: questo perché il fluido reale

cambia le sue proprietà e aumenta i suoi calori specifici con l’aumento

della temperatura; inoltre anche le reazioni di dissociazione durante la

combustione generano prodotti intermedi che assorbono calore e

contribuiscono ad abbassare la temperatura nella camera di combustione;

ciclo di pompaggio: è la fase di ricambio del fluido di lavoro e comporta

perdite crescenti all’aumentare della parzializzazione del carico motore.

Questo è dovuto al fatto che nei motori Otto tradizionali il carico viene

parzializzato mediante una valvola a farfalla che riduce la sezione utile del

condotto di aspirazione e comporta quindi un abbassamento della pressione

nel cilindro durante la fase di aspirazione;

Figura 6 – Ciclo Otto indicato nel diagramma p – V in linea continua, il ciclo ideale in linea tratteggiata

Page 28: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

28

Il lavoro indicato risultante da questo ciclo è dato dalla circuitazione lungo la linea

chiusa nel diagramma p-V ed è pari alla somma del lavoro positivo effettuato dal

ciclo motore e del ciclo negativo effettuato dal ciclo di pompaggio:

𝐿𝑖 = ∮ 𝑝𝑑𝑉𝑐𝑖𝑐𝑙𝑜

La potenza indicata che ne consegue è:

𝑃𝑖 = 𝐿𝑖 𝑓𝑐 = 𝐿𝑖 𝑛

𝜀

dove 𝑓𝑐 è la frequenza del ciclo di lavoro, ε è un parametro che ha valore 1 nel caso

di motori a due tempi e valore 2 nel caso di motori a quattro tempi, e n è il numero

di giri del motore.

Nella pratica comune per confrontare motori diversi, si usa riferire il lavoro

indicato all’unità di cilindrata V; si ottiene così la pressione media indicata 𝑝𝑚𝑖:

𝑝𝑚𝑖 = 𝐿𝑖

𝑉 =

1

𝑉 ∫ 𝑝𝑑𝑉

𝑐𝑖𝑐𝑙𝑜

Si può ridefinire la potenza indicata come:

𝑃𝑖 = 𝑝𝑚𝑖 𝑉 𝑛

𝜀

1.4.3 Ciclo effettivo

Il ciclo di lavoro effettivo è legato al ciclo indicato ma le grandezze effettive sono

riferite all’esterno del cilindro; è presente quindi un rendimento organico

correttivo 𝜂𝑜 che tiene conto delle perdite organiche tra l’interno del cilindro e

l’albero motore, come ad esempio le perdite per attrito e per resistenze inerziali

degli organi in movimento.

Il rendimento organico diminuisce al ridursi del carico ed al crescere della velocità

media del pistone 𝑢𝑝̅̅ ̅.

Esso viene così definito:

𝜂𝑜 = 𝑃𝑒

𝑃𝑖

In analogia al ciclo indicato è possibile calcolare una pressione media effettiva

𝑝𝑚𝑒:

𝑝𝑚𝑒 = 𝜂𝑜 𝑝𝑚𝑖

Page 29: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

29

Si può definire la potenza effettiva come:

𝑃𝑒 = 𝑝𝑚𝑒 𝑉 𝑛

𝜀

Quanto più la 𝑝𝑚𝑒 ed il 𝜂𝑜 sono elevati, tanto migliore è stato lo sfruttamento della

cilindrata del motore per un determinato regime di rotazione.

Figura 7 - Ciclo Otto reale nel diagramma p - V

1.4.4 Diagramma pressioni – θ

Per descrivere l’andamento delle grandezze caratteristiche di un motore a quattro

tempi si utilizzano dei diagrammi appositi; è stato presentato al paragrafo

precedente il diagramma pressione-volume p-V ma ve ne sono anche altri utili alla

comprensione delle variabili che influenzano le prestazioni di un motore.

Figura 8 - Diagramma p - theta con indicate le varie fasi motore

Page 30: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

30

Il digramma delle pressioni in funzione degli spostamenti angolari dell’albero

motore consente di visualizzare l’andamento delle pressioni interne al cilindro

durante le corse del pistone nelle fasi del ciclo:

1. aspirazione: il tratto 1-2 presenta una pressione superiore a quella

atmosferica in quanto la fase di scarico non si è ancora conclusa; alla

chiusura della valvola di scarico il pistone inizia a muoversi verso il PMI e

genera una depressione nel cilindro che richiama carica dal collettore di

immissione tramite la valvola di aspirazione che si sta aprendo (tratto 2-3).

Quando il pistone giunge al PMI inverte il suo moto e comincia a

comprimere la carica fresca che sta ancora entrando nel cilindro. La

valvola di aspirazione dovrebbe chiudersi al PMI (punto 3) ma viene

chiusa con un certo ritardo (punto 4) in quanto si sfrutta l’inerzia della

massa fluida in ingresso nel cilindro (effetto RAM) che è massima quando il

pistone si muove in prossimità del PMI. In questo modo si aumenta il

riempimento del cilindro;

2. compressione: il pistone salendo verso il PMS comprime la carica e, dato

che le valvole sono entrambe chiuse, la pressione aumenta (tratto 4-6);

3. combustione ed espansione: dato che la carica non si accende

istantaneamente allo scoccare della scintilla della candela, si prevede un

certo anticipo di accensione in modo tale da avere un corretto innesco della

miscela aria-combustibile. Solitamente l’anticipo è variabile in funzione

del regime di rotazione del motore e va dai 10 ai 40° di anticipo rispetto al

PMS (punto 5). Con la combustione della carica, la pressione e la

temperatura raggiungono i valori massimi (punto 7) per poi calare durante

la fase di espansione, nella quale i gas caldi si espandono e spingono il

pistone verso il PMI. Teoricamente l’espansione dovrebbe durare fino al

PMI ma siccome la fase di scarico non è istantanea, la si interrompe al

punto 8 e si sfrutta la pressione interna al cilindro (ancora superiore a

quella atmosferica) per iniziare ad espellere i gas combusti.

Nel caso si considerasse il ciclo senza combustione (ciclo trascinato), si

otterrebbe la pressione massima al PMS nel punto 6’;

4. scarico: appena viene aperta la valvola di scarico, nel cilindro si ha un

repentino calo di pressione. Se i condotti di scarico sono studiati

correttamente, per effetto dell’inerzia della colonna fluida, si può avere un

picco di depressione nel punto 10. Il pistone risale verso il PMS ed espelle

i gas combusti ancora presenti nel cilindro fino al punto 12 in cui viene

aperta la valvola di aspirazione con un certo anticipo. La valvola di scarico

Page 31: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

31

viene chiusa con un certo ritardo dopo il PMS per sfruttare la fase di

contemporanea apertura di entrambe le valvole (incrocio delle valvole) e

fare in modo di ottenere un migliore lavaggio della camera di combustione.

Come si vedrà nel seguito la fasatura delle valvole e la fasatura di accensione sono

parametri che influiscono pesantemente sul rendimento del motore e sulle

prestazioni da esso sviluppate.

1.5 Prestazioni di un motore

Quando si parla di prestazioni di un motore ci si riferisce solitamente alla coppia,

alla potenza ed ai consumi che lo caratterizzano.

Nel presente capito vengono presentati i diagrammi relativi a queste caratteristiche

e i parametri che le influenzano.

1.5.1 Coefficiente di riempimento

La quantità di aria fresca che viene aspirata in un ciclo dal motore, è diversa da

quella che teoricamente potrebbe riempire un volume pari alla sua cilindrata

geometrica. Viene quindi definito un parametro che descrive questa discrepanza

tra la massa fluida ideale 𝑚𝑡 e quella reale aspirata dal cilindro 𝑚𝑎; questo

parametro è detto coefficiente di riempimento (o rendimento volumetrico) λ𝑣:

λ𝑣 = 𝑚𝑎

𝑚𝑡

La massa d’aria effettivamente aspirata è data da:

𝑚𝑎 = 𝑚𝑎̇ 𝜀

𝑛

La massa d’aria teorica è calcolata come:

𝑚𝑡 = 𝑉 𝜌𝑎

Il riempimento volumetrico si può quindi anche scrivere come:

λ𝑣 = 𝑚𝑎

𝑚𝑡=

𝑚𝑎

𝑉 𝜌𝑎

Questo coefficiente rende l’idea del grado di utilizzo della cilindrata disponibile

del motore; può essere valutato per via sperimentale al banco prova tramite

debimetri che calcolano la portata d’aria aspirata dal motore, o tramite modelli di

calcolo che simulino il processo di ricambio del fluido.

Page 32: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

32

A seconda dell’applicazione del motore cambia il range di giri a cui si desiderano

ottenere le prestazioni massime erogabili dal propulsore (intonazione del motore).

Come si vedrà nel seguito, una corretta “intonazione” del motore consente di avere

un riempimento migliore al regime desiderato agendo sui condotti di aspirazione.

Dal coefficiente di riempimento dipendono direttamente grandezze come la coppia

motrice e quindi la potenza del motore.

Figura 9 - Diagramma del riempimento per un motore da autovettura sportivo

intonato ad un elevato regime di rotazione

1.5.2 Consumo specifico di combustibile

Per produrre la 𝑃𝑒 richiesta, un motore utilizza una portata di aria 𝑚𝑎 e una portata

di combustibile 𝑚𝑐, opportunamente dosati. Il loro rapporto rappresenta il

parametro di dosatura 𝛼:

𝛼 = 𝑚𝑎̇

𝑚𝑐̇

ed influisce direttamente sul processo di combustione e sui consumi.

Nel caso di motori Otto, 𝛼 assume valori compresi tra 12 e 18 in quanto la

regolazione della potenza viene fatta variando la quantità di carica aspirata ad ogni

ciclo, agendo sulla valvola a farfalla.

Un parametro che consente di valutare l’efficienza con cui un motore sfrutta il

combustibile per produrre energia meccanica è il consumo specifico di

combustibile 𝑐𝑠𝑐:

Page 33: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

33

𝑐𝑠𝑐 = 𝑚𝑐̇

𝑃𝑒

Dato che 𝑐𝑠𝑐 non è adimensionale, si preferisce introdurre il consumo specifico di

energia 𝑐𝑠𝑒 riferito al potere calorifero inferiore del combustibile 𝐻𝑖:

𝑐𝑠𝑒 = 𝑚𝑐̇ 𝐻𝑖

𝑃𝑒

Da esso è possibile ricavare il rendimento globale del motore 𝜂𝑔:

𝜂𝑔 = 1

𝑐𝑠𝑒=

𝑃𝑒

𝑚𝑐̇ 𝐻𝑖

I motori Otto per propulsione automobilistica e motociclistica hanno un

rendimento globale compreso tra 0.30 e 0.40.

Il rendimento più elevato e quindi il consumo specifico minore, li si ottiene al

regime di massima coppia motrice al 100% del carico motore, cioè nel punto in cui

è massima la 𝑝𝑚𝑒.

𝑀𝑒 = 1

2 𝜋 𝜀 𝑝𝑚𝑒 𝑉

𝑝𝑚𝑒 = 𝜂𝑔

𝐻𝑖

𝛼 λ𝑣 𝜌𝑎

𝑃𝑒 = 𝑀𝑒 𝜔 = 𝑀𝑒 2 𝜋 𝑛

60

Figura 10 - Diagramma del consumo specifico di combustibile

Page 34: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

34

1.5.3 Curve caratteristiche

Le curve che caratterizzano un motore a combustione interna sono quelle che

rappresentano la coppia motrice 𝑀𝑒 e la potenza effettiva 𝑃𝑒 in funzione del

regime di rotazione del motore.

In condizioni di funzionamento stazionarie, un motore può essere regolato agendo

sul regime di rotazione e sul carico. Per poter ottenere dei grafici univoci, si

assumono come condizioni operative quelle a massimo carico o piena ammissione,

ossia a valvola a farfalla completamente aperta; in questo modo si ricavano al

banco prova le prestazioni limite che il motore può garantire.

Figura 11 - Curve di coppia e potenza per un motore automobilistico

Si può osservare che la coppia e potenza presentano valori massimi per regimi

nettamente differenti: si preferisce avere una coppia elevata già a bassi regimi per

avere un motore più elastico e pronto alle variazioni di carico e consentire così una

migliore guidabilità. Il valore di coppia lo si ha massimo al regime che massimizza

il riempimento, e poi cala con esso all’aumentare del numero di giri n perché

crescono le perdite organiche.

Nonostante la coppia cali dopo il suo picco, la potenza continua ad aumentare al

crescere del regime n fino ad un massimo, oltre il quale il calo di coppia è così

elevato da non poter essere bilanciato dell’aumento del numero di giri. Ciò

comporta che se si desidera avere un motore con alta coppia ai bassi regimi, la sua

potenza massima non potrà essere molto elevata e viceversa.

Page 35: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

35

1.5.4 Parametri che influenzano le prestazioni

Vi sono alcuni parametri che caratterizzano un motore che sono strettamente legati

alle sue prestazioni, intese sia come potenza e coppia sia come rendimenti e

perdite. Di seguito ne vengono presentati alcuni:

velocità media del pistone 𝑢𝑝: genera delle perdite per attrito sulle pareti

del cilindro che comportano una perdita di potenza crescente all’aumentare

di 𝑢𝑝; le forze di inerzia inoltre sono proporzionali al quadrato della

velocità di rotazione, e quindi alla 𝑢𝑝 stessa;

rapporto corsa/alesaggio C/D: ha una notevole influenza sul coefficiente

di riempimento λ𝑣. Una diminuzione di questo rapporto consente di avere

un alesaggio del cilindro maggiore e quindi la possibilità di installare sedi

valvole e valvole più grandi per aumentare il riempimento, e raggiungere

regimi più elevati a pari sollecitazioni meccaniche. A seconda di questo

rapporto, i motori vengono detti “quadri” (corsa e alesaggio circa uguali),

“superquadri” (alesaggio maggiore della corsa) e “sottoquadri” (alesaggio

minore della corsa).

Nei motori di cilindrata contenuta per uso stradale avere una corsa del

pistone corta ha alcuni vantaggi:

aumento della potenza massima erogabile dal motore;

riduzione della 𝑢𝑝 a pari numero di giri con conseguente calo delle

perdite;

possibilità di posizionare le valvole in modo migliore ed

aumentarne il diametro.

Per contro un motore a corsa lunga ha il vantaggio di consentire un miglior

raffreddamento del cilindro e del pistone in quanto ha un rapporto

superficie/volume più elevato;

dimensioni del cilindro: dato che la potenza effettiva 𝑃𝑒 è direttamente

proporzionale alla cilindrata 𝑉 e quindi al quadrato del diametro del

cilindro 𝐷, ne deriva che a pari 𝑛 e 𝑝𝑚𝑒, la potenza cresce come 𝐷2. Con

un diametro del pistone eccessivamente alto, si hanno problemi di

raffreddamento che provocano un peggioramento delle prestazioni della

camera di combustione;

regime di rotazione: per ottenere potenze elevate con cilindrate ridotte,

come per i motori motociclistici, si ricorre solitamente ad innalzare il

Page 36: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

36

regime di rotazione massimo, entro i limiti della 𝑢𝑝, delle inerzie delle

parti mobili e degli attriti;

numero e disposizione dei cilindri: queste scelte sono funzione delle

prestazioni richieste al motore, delle esigenze e dei costi di fabbricazione.

Si considerano due casi a pari cilindrata totale:

molti cilindri a piccola cilindrata unitaria;

pochi cilindri a grande cilindrata unitaria.

La prima soluzione ha dei vantaggi rispetto alla seconda:

possibilità di aumentare 𝑛 per ottenere una maggiore potenza

specifica senza avere perdite eccessive legate alle inerzie in

quanto le masse in movimento sono in numero maggiore ma in

peso minore;

maggiore facilità di raffreddamento dei cilindri;

coppia motrice più uniforme con conseguente vantaggio sulla

guidabilità del veicolo;

equilibramento migliore delle masse in movimento con derivante

calo delle vibrazioni.

Per contro si hanno i seguenti svantaggi:

aumento della lunghezza dell’albero motore nel caso di cilindri

disposti in linea che causa problemi di ingombro;

aumento dei costi di produzione.

Una volta scelto il numero dei cilindri, si hanno varie possibilità per la loro

disposizione: in linea, a V, a W, a stella, contrapposti sono le

configurazioni più usate. Nel caso di motoveicoli la scelta si restringe al

posizionamento in linea o a V;

fasatura di accensione: è l’angolo di anticipo rispetto al PMS a cui bisogna

far scoccare la scintilla della candela per avere una combustione corretta.

Esso non è un angolo fisso ma è funzione del regime di rotazione del

motore: a basse velocità la combustione è più lenta perché anche la

turbolenza del fluido è minore e quindi serve un anticipo maggiore per

ottenere l’accensione di tutta la carica, a regimi elevati la turbolenza è

maggiore e quindi la combustione è più rapida e l’anticipo deve essere

inferiore. L’anticipo di accensione ottimale deve garantire l’accensione di

tutta la carica durante la combustione e deve far cadere il picco di

pressione massima nel cilindro circa 15-20° dopo il PMS; così facendo non

si incorre nel pericolo della detonazione (autoaccensione della carica nel

motore Otto) e si ottengono potenze e rendimenti elevati;

Page 37: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

37

fasatura delle valvole: come visto in precedenza e come si vedrà meglio

nel seguito, è opportuno avere degli anticipi di apertura e dei ritardi di

chiusura delle valvole per ottenere riempimenti e lavaggi del cilindro

migliori, al fine di incrementare le prestazioni del motore.

Page 38: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

38

Page 39: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

39

Capitolo 2

Alimentazione aria nel motore

Le prestazioni di una macchina termica sono strettamente connesse alla sua

“respirazione”, ossia sono direttamente legate alla rapidità con cui il motore aspira

aria dall’ambiente, la mescola al combustibile e ne espelle i gas combusti dopo

averne adeguatamene sfruttato l’energia in essi presente. Il funzionamento ciclico

del motore a combustione interna determina l’instaurarsi di un flusso gassoso

pulsante in ingresso ed in uscita dal propulsore; essendo coinvolta l’energia legata

al fluido, un corretto dimensionamento dei condotti di aspirazione e di scarico può

essere utile per ottimizzare il riempimento dei cilindri aumentando la potenza del

motore e riducendo il lavoro speso per mantenere il flusso da esso richiesto.

Nel presente capitolo viene analizzato il processo di introduzione dell’aria nel

motore a quattro tempi ed i parametri che lo influenzano.

Figura 12 - Dettaglio dei condotti di aspirazione e scarico interfacciati al cilindro

Page 40: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

40

2.1 Analisi semplificata del processo di

alimentazione aria nei motori a quattro tempi

L’evoluzione delle pressioni all’interno del cilindro di un motore a quattro tempi

Otto o Diesel hanno un andamento del tipo:

Figura 13 - Andamento pressione nel cilindro durante la fase di scarico - ricambio fluido

Si può notare come la fase di scarico sia divisa in due stadi: un primo stadio di

scarico spontaneo in cui i gas combusti fuoriescono dal cilindro appena si apre la

valvola di scarico per effetto della maggior pressione presente in camera, ed un

secondo momento in cui i gas sono spinti fuori dal pistone durante la sua corsa

verso il PMS. La combinazione di queste due fasi permette di avere un lavoro

speso per espellere i gas di scarico più basso in quanto il pistone si trova a dover

espellere dei gas circa a pressione ambiente 𝑝𝑎. Come detto in precedenza,

solitamente si usa ritardare la chiusura della valvola di scarico ed anticipare

l’apertura di quella di aspirazione, in modo da sfruttare l’inerzia dei gas uscenti per

richiamare carica fresca nel cilindro ma, anche con questi accorgimenti, la quantità

di carica effettivamente aspirata 𝑚𝑎 è diversa da quella teorica 𝑚𝑡

schematicamente per i seguenti motivi:

i gas combusti, che riempiono lo spazio morto alla fine del ciclo di scarico,

sono ad una pressione 𝜌𝑟 > 𝜌𝑎; per questo motivo all’inizio della fase di

Page 41: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

41

aspirazione, tali gas si espandono ed occupano un volume superiore a

quello dello spazio morto;

la pressione nel cilindro alla fine della corsa di aspirazione è 𝜌1 < 𝜌𝑎; ciò

comporta una densità dell’aria minore e quindi un riempimento minore.

Questa discrepanza di pressioni è causata dal fatto che per vincere le

resistenze fluidodinamiche ed accelerare il fluido entrante nel cilindro, si

spende del lavoro che viene in parte dissipato da fluido sotto forma di

energia cinetica;

gli scambi di calore che avvengono tra le pareti del motore ed il fluido

durante la fase di aspirazione comportano un aumento della temperatura e

quindi una riduzione della densità dell’aria.

Tutti questi fenomeni rendono l’idea di quanto siano numerosi e complessi i

parametri che influenzano questa fase fondamentale del funzionamento del

motore: si hanno fenomeni inerziali, sezioni di passaggio ridotte (sedi valvole),

onde di pressione, ecc. Tutti questi effetti vengono conglobati nel coefficiente di

riempimento λ𝑣 esposto al capitolo precedente.

Considerando che i sistemi di aspirazione e scarico hanno lunghezze definite e

rugosità non rulla, si hanno anche delle perdite di carico quando il fluido li

attraversa. Un parametro utile per valutare sia le perdite di carico che quelle del

riscaldamento della carica, è la velocità media del pistone 𝑢𝑝; come mostra la

figura si nota che le perdite per scambio termico si riducono all’aumentare di 𝑢𝑝 in

quanto si riducono i tempi di permanenza del fluido nel sistema di aspirazione,

mentre le perdite di carico crescono come 𝑢𝑝2. Queste ultime perdite, ad alti valori

di velocità del pistone, possono arrivare a causare circa il 90% della perdita di

riempimento del motore e portare alla condizione di blocco sonico della portata

d’aria nella sezione minima del condotto (sezione della valvola). Gli effetti

dinamici delle onde di pressione che si propagano nei condotti e le inerzie delle

masse fluide in moto, consentono di avere sensibili recuperi di λ𝑣 ad elevate 𝑢𝑝.

Nel caso vengano però adottate delle fasature delle valvole fisse, si possono avere

notevoli perdite di riempimento ai bassi regimi in quanto parte della carica già

entrata nel cilindro ritorna nel collettore di aspirazione.

Page 42: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

42

Figura 14 - Valutazione delle perdite che influenzano il coefficiente di riempimento

in funzione della velocità media del pistone

Bisogna inoltre considerare che all’interno dei sistemi di aspirazione e scarico

sono presenti degli elementi che causano anche perdite concentrate di pressione,

oltre a quelle distribuite lungo i condotti, come il filtro dell’aria, la valvola a

farfalla, le sedi valvole, il silenziatore ed il catalizzatore. Progettare questi

elementi con l’intento di ridurre le perdite di pressione che causano, consente di

incrementare le prestazioni del motore.

2.2 Condizioni di flusso attraverso le valvole

Lungo il percorso seguito dalla vena fluida in ingresso e uscita dal motore, le

sezioni che le valvole a fungo e le loro sedi creano sono quelle più ridotte e quindi

quelle in cui si hanno le maggiori perdite di carico.

Nel presente paragrafo si analizzano nel dettaglio le condizioni di flusso che si

hanno in queste aree e le loro caratteristiche.

Figura 15 - Andamento del flusso attraverso le valvole

Page 43: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

43

2.2.1 Sezione di passaggio e coefficiente di efflusso

Figura 16 - Valvola a fungo con indicati i principali parametri geometrici che la definiscono

Nella figura è rappresentata una classica valvola a fungo di un motore a

combustione interna per uso automobilistico e motoristico, e la sua sede; i

parametri principali che le caratterizzano sono indicati in figura e sono il diametro

del condotto 𝑑𝑣, che è anche quello minimo del fungo, il diametro dello stelo 𝑑𝑠, il

diametro massimo del fungo 𝑑𝑀, l’alzata della valvola ℎ, la larghezza della sede 𝑠

e l’angolo della sede 𝛽.

Dato che le pressioni e le aree di passaggio del fluido sono in continua evoluzione,

è difficile studiare nel dettaglio le condizioni di moto dei fluidi; è possibile

ottenere molte informazioni utili attraverso il “flussaggio” della testa di un motore

in condizioni stazionarie, attraverso apparecchiature dedicate. Questa operazione

consente di ricavare un coefficiente di efflusso 𝐶 della sezione di passaggio di una

valvola a fungo, come rapporto tra la massa d’aria effettivamente aspirata 𝑚𝑎̇ e

quella teorica che passerebbe in condizioni di efflusso ideale 𝑚𝑖̇ :

𝐶 = 𝑚𝑎̇

𝑚𝑖̇=

𝑚𝑎̇

𝜋 𝑑𝑣2

4 𝜌01 𝑎01 Ф𝑓(𝑝2

𝑝01)

dove Ф𝑓 è la funzione di flusso comprimibile e 𝑎01 è la velocità del suono nella

sezione di gola.

Page 44: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

44

Figura 17 - Confronto tra area geometrica resa disponibile dalla valvola e area efficace

corretta col coefficiente di efflusso

Solitamente vengono definiti due coefficienti di efflusso: uno per il flusso diretto

ed uno per il flusso inverso; i rispettivi valori sono comunque simili:

Figura 18 - Coefficienti di efflusso

Conoscendo il coefficiente di efflusso si possono fare alcune considerazioni utili in

fase di progettazione:

1. determinare il rapporto ℎ𝑚𝑎𝑥

𝑑𝑣⁄ , cioè l’alzata massima ℎ𝑚𝑎𝑥 della

valvola;

2. valutare la bontà della geometria del gruppo condotto-valvola;

3. prevedere l’influenza di un dato diagramma della distribuzione.

2.2.2 Alzata massima e diametro della valvola

La legge di moto impressa alle valvole dall’albero a camme e dai bilancieri, deve

rispettare alcune esigenze:

Page 45: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

45

buon riempimento del motore;

evitare la risonanza ed il distacco tra la valvola ed il suo sistema di

comando;

buona lubrificazione e ridotte velocità di strisciamento sulle superfici a

contatto per ridurre l’usura.

Il primo requisito determina gli anticipi e i ritardi di apertura e chiusura delle

valvole di aspirazione e scarico ed anche il valore dell’alzata massima. Il secondo

ed il terzo punto determinano la forma del diagramma delle accelerazioni e delle

velocità di sollevamento della valvola.

In relazione a quest’ultimo aspetto si introduce un coefficiente per confrontare la

variazione dell’area di passaggio attraverso la valvola al crescere dell’alzata. Tale

coefficiente 𝛤 è dato dal rapporto tra la superficie laterale del cilindro con base 𝑑𝑣

ed altezza ℎ, e la sezione trasversale della valvola:

𝛤 = 𝜋 𝑑𝑣 ℎ

𝜋 𝑑𝑣2

4

= 4 ℎ

𝑑𝑣

Figura 19 - Coefficienti di variazione dell'area di passaggio e coefficiente di efflusso C

Supposto di avere 𝛤 = 1 (ℎ𝑑𝑣

⁄ = 0.25), si osserva che è inutile superare questo

valore in quanto aumentando ancora l’alzata ℎ, la superficie laterale del cilindro

generato è maggiore della sezione trasversale della sede valvola. In questo caso

infatti, tale sezione diventa l’area minima di passaggio per il fluido ed in essa,

quando la portata d’aria è elevata ad alti giri e ad alti carichi, si può avere una

condizione di blocco sonico del flusso; questa condizione limita il riempimento nel

Page 46: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

46

caso vadano in blocco le valvole di aspirazione. In fase di progettazione, si sceglie

un 𝑑𝑣 tale da evitare il blocco sonico nel campo di funzionamento del motore.

Un altro motivo per non incrementare troppo ℎ𝑚𝑎𝑥 è legato alle accelerazioni che

subisce la valvola: esse sono nell’ordine dei 104 m/s e quindi limitare l’alzata

massima consente di non avere accelerazioni troppo elevate e problemi di

vibrazioni sugli organi che comandano le valvole.

Come visto, maggiori sono le aree di passaggio del fluido, minori sono le perdite

fluidodinamiche e migliore sarà il riempimento; quest’ultimo è più elevato agli alti

regimi di rotazione del motore essendo legato alla 𝑢𝑝 e consente di ottenere

maggiori potenze specifiche dal motore. Quindi realizzando diametri valvole il più

grandi possibili, si massimizza il riempimento e quindi la potenza del propulsore.

Figura 20 - Influenza del diametro della valvola di aspirazione sul riempimento

di un motore monocilindrico al variare del carico

Originariamente le teste dei cilindri erano piane, con un rapporto 𝑑𝑣

𝐷⁄ massimo

pari a 0.5 nel caso limite ideale di valvole tangenti, ma questa configurazione non

utilizza al meglio lo spazio ricavato nel cielo della camera di combustione; infatti

il rapporto 𝐴𝑣

𝐴𝑐⁄ (area valvole diviso area cilindro) vale al limite 0.25. Per

sfruttare al meglio la superficie della testa utilizzando sempre valvole a fungo a

sezione circolare, si utilizza una camera di combustione di forma emisferica; essa

ha una superficie maggiore del caso a testa piatta e consente di ricavarvi valvole di

diametro maggiore. Questa camera ha permesso inoltre di passare alla

configurazione plurivalvole: tre, quattro, cinque valvole per cilindro sono presenti

su molti motori. Le valvole sono in numero maggiore ma hanno diametro minore e

consentono quindi di ridurre le inerzie di movimento e di raffreddarle meglio. La

Page 47: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

47

ormai collaudata testa a quattro valvole consente uno sfruttamento migliore della

superficie della camera di combustione, fornendo un 𝐴𝑣

𝐴𝑐⁄ al limite pari a 0.34,

con conseguenti benefici sul riempimento e sulle prestazioni del motore.

Solitamente si installano valvole di aspirazione leggermente più grandi di quelle di

scarico perché hanno maggiore influenza sulle perdite di carico durante il processo

di riempimento del cilindro, e per garantire un buon raffreddamento delle valvole

di scarico.

Le valvole di scarico, anche se più piccole, riescono ed espellere comunque i gas

combusti perché sfruttano un ∆𝑝 nettamente favorevole tra cilindro e condotto di

scarico.

Figura 21 - Limiti geometrici per i diametri valvole nella testa

2.2.3 Geometria del gruppo condotto-valvola

Il coefficiente di efflusso 𝐶 fornisce informazioni anche sulla qualità della

geometria del gruppo condotto-valvola; vi sono vari parametri geometrici che

influenzano 𝐶, causando perdite fluidodinamiche. Ad alzate elevate, giocano un

ruolo fondamentale gli spigoli vivi della sede valvola, coi valori di 𝑠 e 𝛽; quando

questi aumentano, 𝐶 diminuisce, in quanto la vena fluida deve aggirare lo spigolo

vivo e quindi si riduce la sezione di passaggio. Anche la geometria del condotto

ricavato nella testa del motore contribuisce ad aumentare il coefficiente di efflusso

𝐶; se il condotto ha un raggio di curvatura ampio ed una sezione maggiore in

corrispondenza del supporto per la guida della valvola, non si hanno distacchi di

vena fluida e nemmeno riduzione di sezione e 𝐶 sarà migliore.

Page 48: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

48

2.3 Distribuzione

2.3.1 Diagramma della distribuzione

Figura 22 - Diagramma circolare raffigurante le fasature delle valvole

Come visto nel ciclo reale di funzionamento del motore, l’apertura e la chiusura

delle valvole di aspirazione e scarico di un motore a quattro tempi non sono

istantanee ai punti morti ma richiedono determinati angoli di manovella; i tempi

delle fasi sono definiti in modo da non avere accelerazioni eccessive delle valvole

e da evitare interferenze col pistone nelle vicinanze del PMS.

La rappresentazione delle fasature delle valvole viene fatta tramite il diagramma

della distribuzione, che riporta quattro dati fondamentali:

anticipo apertura scarico AAS (o EVO; 𝐴𝐴𝑆 ≈ 40 ÷ 60°): è l’angolo di

anticipo con cui la valvola di scarico inizia ad aprirsi prima che il pistone

giunga al PMI; ha lo scopo di abbassare la pressione dei gas combusti,

prima dell’inizio della corsa di scarico, avvicinandola a quella ambiente,

senza però perdere troppo lavoro di espansione.

Un anticipo troppo alto comporta maggiori perdite per incompleta

espansione ma una migliore espulsione dei gas combusti che escono

prevalentemente per scarico spontaneo e richiedono meno lavoro per

Page 49: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

49

eliminarli; il valore ottimale di anticipo è un compromesso tra questi due

effetti;

ritardo chiusura scarico RCS (o EVC; 𝑅𝐶𝑆 ≈ 10 ÷ 30°): è l’angolo di

ritardo con cui la valvola di scarico si chiude dopo il PMS; consente di

sfruttare l’inerzia dei gas combusti in uscita per richiamare la carica fresca

nel cilindro, grazie alla contemporanea apertura delle valvole;

anticipo apertura aspirazione AAA (o IVO; 𝐴𝐴𝐴 ≈ 10 ÷ 40°): è l’angolo

con cui la valvola di aspirazione inizia ad aprirsi prima che il pistone

giunga al PMS; ha lo scopo di conferire alla valvola una buona alzata già

all’inizio della corsa di aspirazione dello stantuffo. Inoltre, la

contemporanea apertura della valvola di scarico e di quella di aspirazione,

consente di espellere quasi completamente i gas combusti residui presenti

nello spazio morto;

ritardo chiusura aspirazione RCA (o IVC; 𝑅𝐶𝐴 ≈ 10 ÷ 40°): è l’angolo

con cui la valvola di aspirazione si chiude dopo che il pistone ha iniziato la

sua corsa verso il PMS; ha lo scopo di sfruttare l’inerzia della massa fluida

in moto nel condotto di aspirazione per favorire il riempimento del

cilindro. Questo effetto inerziale prende il nome di effetto RAM, cioè

“ariete”: quando la valvola di aspirazione inizia ad aprirsi la carica fresca

nel collettore di aspirazione ha una ridotta energia cinetica, man mano che

il pistone scende verso il PMI crea una depressione che accelera la vena

fluida in ingresso fino al punto massimo in cui il pistone si trova al PMI.

Dato che a questo punto l’energia cinetica è massima si ritarda la chiusura

della valvola di aspirazione per sfruttare al meglio questo effetto. Il ritardo

deve essere tanto maggiore quanto maggiore è il regime di rotazione del

motore in quanto l’energia cinetica dei gas è più elevata. Nei motori a

fasatura fissa, gli angoli di anticipo e ritardo non variano con il regime e

quindi bisogna trovare un compromesso per il RCA: esso da un lato

migliora il riempimento alle alte velocità di rotazione, ma dall’altro

comporta riflussi maggiori di carica fresca verso il condotto di aspirazione

ai bassi regimi, peggiorando il riempimento. Se il motore dispone di un

azionamento variabile delle valvole, è possibile variare gli angoli di

anticipo e di ritardo in funzione del numero di giri, per ottimizzare il

riempimento ad ogni regime.

L’angolo di manovella sotto il quale le valvole di aspirazione e di scarico sono

contemporaneamente aperte viene detto angolo di incrocio; come detto esso è

Page 50: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

50

fondamentale per ottenere un buon lavaggio dello spazio morto dai residui di gas

combusti del ciclo precedente, ma deve essere di apertura variabile col regime del

motore e col carico del motore. Ad alti giri è preferibile un incrocio ampio per

avere buoni riempimenti, ai bassi regimi è meglio avere un incrocio più ridotto per

non perdere troppa carica fresca verso lo scarico.

A seconda del carico motore si hanno invece due situazioni:

pieno carico: le aree di passaggio tra le valvole e le loro sedi sono ridotte e

quindi durante l’incrocio la velocità dei gas è elevata; di conseguenza la

corrente fluida tende a conservare la sua quantità di moto diretta verso lo

scarico, anche quando inizia la fase di aspirazione. Nel cilindro si crea una

depressione che favorisce l’ingresso di carica fresca dal condotto di

aspirazione e si produce un buon lavaggio della camera di combustione;

può capitare che parte della carica fresca finisca direttamente nello scarico

(cortocircuito della carica) aumentando il consumo di combustibile del

motore;

carico parziale: in questa condizione di funzionamento il riempimento non

ha più molta importanza perché non si sta chiedendo al motore la sua

massima potenza. Nei motori regolati con valvola a farfalla, la pressione

nel collettore di aspirazione diventa molto inferiore a quella del collettore

di scarico; le inerzie delle vene fluide si riducono notevolmente e può

accadere che parte dei gas combusti venga richiamata dal collettore di

scarico nel cilindro o possano essere spinti nel collettore di aspirazione,

dove vengono rielaborati al ciclo successivo. Questo effetto viene detto

ricircolo interno diretto dei gas combusti ed ha dei vantaggi in termini di

abbattimento delle emissioni di 𝑁𝑂𝑥.

A seconda che si progetti un motore per uso sportivo o per uso stradale, cambiano

le fasature e le geometrie: per motori sportivi dove si cerca la potenza massima si

adottano fasature ampie e grandi dimensione di condotti e valvole, per motori

stradali si cerca la coppia ai bassi regimi e quindi si adottano fasature ridotte e

dimensioni valvole più piccole.

2.3.2 Permeabilità della valvola

Vi è un parametro, detto permeabilità della valvola 𝑚, che tiene conto degli effetti

esposti: fasatura, alzata, coefficiente di efflusso e perdite fluidodinamiche della

valvola:

Page 51: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

51

𝑚 = ∫ 𝐴𝑒𝑓(𝑡) 𝑑𝑡 = 1

𝜔 ∫ 𝐴𝑒𝑓(𝜃) 𝑑𝜃

𝜃𝑓

𝜃𝑖

𝑡𝑓

𝑡𝑖

= 1

𝜔 ∫ 𝐶 (

ℎ(𝜃)𝑑𝑣

⁄ )𝜋 𝑑𝑣

2

4 𝑑𝜃

𝜃𝑓

𝜃𝑖

Si osserva che le fasature devono essere tanto più ampie quanto più elevato è il

regime di rotazione del motore 𝜔.

2.3.3 Azionamento variabile delle valvole

I motori tradizionali hanno leggi di alzata e fasature delle valvole fisse al variare

del regime di rotazione, per mantenere una buona semplicità costruttiva ed una

buona affidabilità. Negli ultimi anni per conseguire gli obiettivi di aumento delle

prestazioni e riduzione dei consumi, si sono iniziati ad impiegare dei sistemi di

azionamento variabile delle valvole per ottenere alzate e fasature ottimali in ogni

condizione di funzionamento del motore. I vari sistemi progettati possono essere

riassunti come segue:

prima generazione: variano la fasatura in funzione del regime e/o del

carico; sono solitamente dei variatori di fase idraulici e posso variare le

leggi in modo discreto e limitato (∆𝜃 = 20 ÷ 25°);

Figura 23 - Variatore di fase di prima generazione

seconda generazione: variano sia la fasatura che l’alzata della valvola;

sono solitamente dei variatori di fase idraulici. Ai bassi giri e bassi carichi

ritardano la fase di aspirazione e limitano l’alzata della valvola, ai carichi e

regimi elevati la fase di aspirazione viene anticipata e la valvola raggiunge

la sua massima alzata grazie a due lobi secondari della camma che si

azionano ad un certo regime;

Page 52: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

52

Figura 24 - Variatore di fase di seconda generazione

terza generazione: variano anch’essi sia la fasatura che l’alzata della

valvola ma lo fanno in modo più flessibile e consentono un totale controllo

delle leggi di moto delle valvole al variare del regime e del carico del

motore. Con questi sistemi si possono ottenere vari vantaggi:

migliorare il riempimento, la coppia e la potenza ad ogni numero

di giri (fino a +15%), aumentare la prontezza durante i transitori,

che si traduce in miglior guidabilità del veicolo;

ridurre i consumi di combustibile consentendo un funzionamento

frazionato del motore (esclusione di uno o più cilindri) ai carichi

parziali;

controllare il processo di combustione, generando moti turbolenti

nel cilindro e ottimizzando il ricircolo dei gas combusti.

Gli ultimi sistemi, detti Multi air, consentono inoltre di regolare il carico

controllando direttamente la quantità di aria aspirata in ogni ciclo,

eliminando così la regolazione tramite la valvola a farfalla e tutte le

perdite fluidodinamiche ed energetiche, legate al ciclo di pompaggio, ad

essa imputabili. Le tipologie di azionamento variabile di terza generazione

sono molteplici, le più utilizzate sono basate su attuatori elettro-idraulici,

elettro-meccanici ed elettro-magnetici.

Figura 25 - Azionamento variabile con sistema Multi air FIAT

Page 53: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

53

2.4 Effetti di alcuni parametri motoristici

Si è visto che molti parametri geometrici e di funzionamento influenzano il

processo di sostituzione della carica in un motore a quattro tempi, ma ve ne sono

altri che non sono ancora stati citati che è bene presentare:

temperatura dell’aria ambiente: un suo aumento influenza il riempimento

in due maniere opposte; da un lato riduce la densità dell’aria ambiente

peggiorando il riempimento, dall’altro riduce la differenza di temperatura

tra fluido e pareti dei condotti, riducendo il calore che il flusso riceve

durante l’attraversamento, favorendo il riempimento;

temperatura del refrigerante nel caso di raffreddamento a liquido: un suo

aumento comporta un aumento della temperatura media delle pareti in

contatto col fluido fresco, che viene quindi riscaldato maggiormente, ed un

calo di riempimento;

rapporto corsa/alesaggio C/D: da rilievi sperimentali è emerso che se in

un motore si varia solo il rapporto C/D, lasciando gli altri parametri di

progetto inalterati, ci si può aspettare che perdite fluidodinamiche nei

sistemi di aspirazione e scarico restino funzione della sola velocità media

del pistone 𝑢𝑝. Ridurre tale rapporto consente di avere ancora un buon

riempimento ad alti regimi ed aumentare la potenza massima fornita dal

motore, ed inoltre di avere un alesaggio maggiore per poter ricavare sedi

valvole più grandi;

rapporto di compressione r: sperimentalmente è emerso che se la

contropressione allo scarico è circa 1 bar, questo rapporto ha poca

influenza sul riempimento. Nel caso in cui si ha un aumento della

contropressione, il riempimento cresce con 𝑟 perché si riducono i gas

combusti residui in camera che, espandendosi all’inizio della fase di

aspirazione, ostacolerebbero l’ingresso di carica fresca nel cilindro.

Page 54: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

54

Page 55: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

55

Capitolo 3

Sistemi di aspirazione e di scarico

Figura 26 - Schema di massima dei sistemi di aspirazione e scarico

I motori a combustione interna si interfacciano col mondo esterno grazie a dei

condotti: quello di aspirazione, da cui prelevano l’aria all’inizio di ogni ciclo, e

quello di scarico, con cui espellono i gas combusti. La progettazione di questi

sistemi varia a seconda del numero di cilindri del motore e non è semplice, in

quanto devono assolvere ad alcun compiti precisi:

1. accogliere i gruppi per il filtraggio dell’aria in ingresso, come il filtro

dell’aria;

2. agevolare il ricambio della carica alla fine di ogni ciclo motore e quindi il

riempimento del cilindro con fluido fresco, grazie al loro comportamento

dinamico;

3. collegare fluidodinamicamente il motore ad un eventuale gruppo di

sovralimentazione, che aumenti la densità dell’aria in ingresso

artificialmente per ottenere prestazioni più elevate;

Page 56: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

56

4. accogliere i gruppi di post-trattamento dei gas combusti al fine di ridurre le

emissioni inquinanti (convertitori catalitici, filtri anti-particolato, ecc.);

5. attenuare il rumore gasdinamico in aspirazione e scarico causato dalle onde

di pressione che si generano per l’instazionarietà dei processi al loro

interno;

In aggiunta a questi compiti, i sistemi di aspirazione e scarico devono garantire

anche una certa resistenza meccanica ed adattarsi allo spazio reso disponibile dagli

ingombri del telaio e della scocca.

3.1 Condizioni di moto dei fluidi

Il flusso all’interno dei sistemi di aspirazione e scarico di un motore a combustione

interna è instazionario a causa del continuo susseguirsi delle fasi motore che

aspirano e scaricano fluido in ambiente. Questo comportamento genera delle onde

di pressione che, se sfruttate a dovere, possono incrementare le prestazioni del

motore. In ambito motoristico esse si generano per i movimenti di valvole e

pistone che imprimono cambiamenti di velocità a delle masse fluide.

Un’onda è una variazione di stato di un fluido che si propaga nello spazio e nel

tempo alla velocità del suono 𝑎 sotto forma di salto di pressione ∆𝑝. Ad un’onda

di pressione è associata un’onda di velocità ed una di spostamento. Quando

un’onda giunge alla fine di un condotto si comporta in maniera diversa a seconda

che l’estremità sia aperta o chiusa:

aperta: l’onda allo sbocco si trova ad interfacciarsi con una pressione

costante e pari a quella ambiente; la sua sovrappressione si deve annullare

e quindi cambia segno e risale il condotto. Se l’onda generata dal

movimento della valvola o del pistone era un’onda di sovrappressione,

quando tornerà indietro sarà un’onda di depressione e viceversa;

chiusa: l’onda all’estremità trova un “muro” che le fa mantenere la sua

sovrappressione; in questa condizione risale il condotto senza cambiare

segno. Se l’onda generata dal movimento della valvola o del pistone era

un’onda di sovrappressione, quando tornerà indietro sarà ancora un’onda d

sovrappressione e viceversa.

L’onda di depressione generata dal pistone durante la sua discesa nella fase di

aspirazione, si propaga fino alla prima grande discontinuità che incontra risalendo

il condotto di aspirazione (scatola filtro o ambiente), si converte in un’onda di

Page 57: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

57

sovrappressione e torna indietro verso il cilindro. Si ottiene in questo modo una

sovralimentazione dinamica che permette di spingere nel cilindro aria compressa

con densità superiore. Per sfruttare al meglio questa condizione si ritarda la

chiusura della valvola di aspirazione per ottenere il massimo riempimento

possibile.

L’onda di sovrappressione generata dall’espulsione dei gas combusti, si propaga

fino alla prima grande discontinuità che incontra percorrendo il condotto di scarico

(risonatori, catalizzatore o ambiente), si trasforma in un’onda di depressione e

risale il sistema verso il cilindro. Se quando l’onda arriva al cilindro le valvole

sono ancora nella fase d’incrocio, la depressione porta tre benefici:

aiuta ad ottenere un buon lavaggio della camera di combustione aspirando i

gas combusti dal cilindro;

riaspira i gas combusti eventualmente risaliti nel condotto di aspirazione;

pre-avvia l’onda di depressione in aspirazione.

3.2 Effetti dinamici in un motore a quattro tempi

I fenomeni instazionari che regnano nel flusso dei gas, detti effetti dinamici, hanno

una notevole influenza sulle prestazioni di un motore, soprattutto attraverso il

coefficiente di riempimento. Si distinguono due tipi di effetti: quelli dovuti al moto

di trasporto instazionario del fluido (effetti inerziali) e quelli dovuti al moto delle

onde di pressione nei condotti (effetti d’onda).

3.2.1 Effetto inerziale

La frequenza del movimento forzato del pistone può accordarsi con la frequenza

propria della massa d’aria che è aspirata ciclicamente dal motore; quando questo

avviene è possibile sfruttare al meglio l’inerzia del fluido e convertire la sua

energia cinetica in energia di pressione nel tratto finale della fase di aspirazione

per aumentare il riempimento del cilindro.

Per comprendere meglio questo effetto, si consideri un motore monocilindrico a

quattro tempi con il relativo condotto di aspirazione, di lunghezza 𝐿 e sezione 𝑆,

che collega le valvole al primo volume sufficientemente grande da disaccoppiare

gli effetti dei vari cilindri dal resto del sistema. L’energia cinetica del fluido nel

condotto è data da:

Page 58: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

58

𝐸𝑐 = 1

2 𝑚 𝑢2 =

1

2 𝜌 𝐿 𝑆 [

�̇�

𝑆]

2

~ 𝐿

𝑆

Se il condotto è troppo lungo può succedere che non tutta la massa fluida venga

completamente eccitata nel tempo di discesa del pistone, oppure se la sezione è

troppo ridotta si potrebbero avere perdite fluidodinamiche elevate.

La colonna di gas nel condotto e quella già presente nel cilindro oscillano ad una

data frequenza propria 𝑓0; per calcolarla si può schematizzare il fluido come un

sistema elastico a parametri concentrati operante come un risonatore di Helmholtz.

Figura 27 - Schematizzazione con risonatore di Helmholtz del sistema gassoso

contenuto nel condotto di aspirazione

Esso è composto da una sola molla ed una sola massa:

1. la massa del sistema è costituita dal solo fluido presente nel condotto,

considerandone l’inerzia ma trascurandone la comprimibilità;

2. l’elasticità del sistema è data dal solo fluido presente nel cilindro.

La frequenza propria 𝑓0 del risonatore, formato dall’insieme condotto-cilindro,

risulta essere pari a:

𝑓0 = 𝜔0

2𝜋 =

𝑎

2𝜋 √

𝑆

𝐿 𝑉𝑚

dove 𝑉𝑚 è il volume medio del cilindro durante la fase di aspirazione.

Si può dimostrare che il massimo riempimento del cilindro lo si ha quando il

rapporto tra la frequenza propria del sistema 𝑓0 e quella del regime del motore

𝑓𝑚 (= 𝑛) è un numero pari; la condizione ottimale è quella per cui 𝑓0

𝑓𝑚⁄ = 2:

𝑓0 ≈ 2 𝑓𝑚 = 2 𝑛

Page 59: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

59

Unendo le due formule precedenti è possibile calcolare il regime a cui si riesce a

sfruttare in modo ottimale l’inerzia della massa di fluido:

𝑛0 ≈ 𝑎

4𝜋 √

𝑆

𝐿 𝑉𝑚

Si osserva che, adottando condotti di aspirazione lunghi e di sezione ridotta, si

abbassa il regime ottimo del motore; viceversa adottando condotti corti e di

sezione elevata si alza il regime ottimale.

Considerazioni analoghe possono essere fatte anche per il sistema di scarico,

intonandolo per ottenere una depressione alla valvola di scarico quando le valvole

si trovano nella fase di incrocio.

Come purtroppo si evince, l’intonazione ottimale del motore può essere fatta solo

per un regime di rotazione; nel caso si disponga di un sistema di aspirazione a

geometria variabile, sarebbe possibile intonare ottimamente il motore ad ogni

regime.

Figura 28 - Esempio di trombette di aspirazione a lunghezza variabile

3.2.2 Effetti d’onda

Come visto in precedenza, anche gli effetti prodotti dalle onde di pressione che si

propagano nei sistemi di aspirazione e di scarico influenzano in modo significativo

il processo di riempimento del cilindro. Si distinguono due tipi di effetti d’onda:

a valvola aperta: interferiscono direttamente sull’ingresso della carica

fresca nel cilindro. Quando inizia la fase di aspirazione, un’onda di

depressione si propaga nel condotto di alimentazione fino ad una

discontinuità rilevante; da qui riparte un’onda di sovrappressione che

percorre il condotto verso il cilindro e verso la valvola di aspirazione

ancora aperta. Se giunge alla valvola nella seconda metà della fase di

Page 60: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

60

aspirazione, cioè circa 90° dopo il PMS, provoca un aumento della

pressione ed aiuta il riempimento quando ormai il pistone non riesce più ad

aspirare carica fresca. Detto ∆𝑡 = 𝐿𝑎⁄ il tempo impiegato da un impulso di

pressione per percorrere il condotto di aspirazione alla velocità del suono,

si può definire l’angolo di manovella ∆𝜃 ad esso corrispondente:

∆𝜃 = 360° 𝑛 ∆𝑡 = 360° 𝑛 𝐿𝑎⁄

La condizione per sfruttare al meglio questo tipo di effetto d’onda è

espressa come:

2 ∆𝜃 ≈ 90°

da cui si ricava:

𝑛𝑜,𝑣𝑎 ≈ 𝑎8 𝐿⁄

Si osserva che occorre adottare condotti d’aspirazione sempre più corti

all’aumentare del regime del motore per avere sempre un buon effetto

d’onda a valvola aperta.

a valvola chiusa: determinano le condizioni che regnano vicino alla valvola

di aspirazione al momento della sua apertura. Considerando che la valvola

rimane chiusa per circa 540° teorici, la massa fluida nel condotto di

aspirazione oscilla e l’onda di pressione annessa percorre il condotto un

determinato numero di volte 𝑘:

𝑘 ≈ 540° 𝑎

4 360° 𝑛 𝐿=

3 𝑎

8 𝑛 𝐿

Tale parametro rappresenta il numero di volte che il semiperiodo

dell’oscillazione è contenuto nell’intervallo angolare di chiusura della

valvola di aspirazione.

Se 𝑘 assume valori interi, si ha un effetto positivo sul riempimento in

aspirazione; se 𝑘 assume valori frazionari significa che all’apertura della

valvola si ha una depressione al posto di una sovrappressione e quindi il

riempimento ne risente negativamente.

Anche in questo caso l’intonazione ottimale del motore la si ottiene ad un unico

regime di rotazione; per intonare correttamente il motore in modo continuo al

variare del numero di giri si deve adottare un sistema di aspirazione a geometria

variabile.

Page 61: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

61

3.3 Collettori di aspirazione e di scarico

La trattazione fatta nei paragrafi precedenti era riferita ad un motore

monocilindrico, ma è evidente che gli effetti dinamici influenzano il riempimento

di tutti i motori indipendentemente dal numero dei cilindri. Per collegare più

cilindri si usano i collettori di aspirazione che devono guidare e distribuire il flusso

d’aria fresca verso i cilindri in egual misura, senza scompensi tra un cilindro e

l’altro. Per ragioni economiche e di semplicità costruttive, solitamente si utilizza

un unico collettore di aspirazione che accomuna il sistema di filtraggio dell’aria e

poi si divide in un numero di condotti pari a quello dei cilindri che deve

alimentare. Nel caso in cui il motore sia alimentato con un sistema di iniezione

indiretta, il collettore di aspirazione ha anche il compito di miscelare

uniformemente l’aria al combustibile che viene iniettato nel condotto a monte

della valvola di aspirazione. L’introduzione dell’iniezione diretta ha fatto sì che il

collettore di aspirazione venga progettato per il solo moto dell’aria.

Solitamente anche i collettori di scarico vengono riuniti in uscita dei cilindri per

avere un unico condotto finale, sia per ragioni economiche che di semplicità

costruttiva.

Entrambi i condotti, di ammissione e di scarico, devono disaccoppiare il più

possibile gli effetti dinamici dei vari cilindri, evitando che per esempio

l’aspirazione (o lo scarico) di un cilindro sia ostacolata dai processi provenienti dai

cilindri vicini.

L’impiego di geometrie dei condotti fisse consente di avere prestazioni elevate

solo ad un dato regime di giri, al quale le interferenze tra i vari cilindri sono

minime, ma fuori da quel regime le interazioni tra le masse fluide dei vari

collettori possono disturbarsi a vicenda e ridurre il riempimento globale del

motore. Come detto, l’impiego di geometrie variabili consente di estendere gli

effetti dinamici favorevoli al riempimento su un range di giri più ampio e quindi

aumentare le prestazioni del propulsore, riducendo le interferenze tra i vari

cilindri.

3.4 Modelli numerici per il calcolo dei flussi

La modellazione numerica dei flussi instazionari presenti nei motori a

combustione interna richiede codici di calcolo in grado di simulare il moto ondoso

Page 62: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

62

delle masse fluide all’interno dei condotti e, nei codici più evoluti, anche il

processo di combustione.

Fino a qualche decennio fa, la progettazione di un motore richiedeva tempi di

sviluppo elevati ed un alto dispendio economico. Con l’avvento di calcolatori

sempre più veloci e lo sviluppo di codici numerici via via sempre più precisi, è

oggi possibile progettare quasi interamente un motore al computer, verificando ed

ottimizzando le geometrie in modo più accurato ed in tempi più brevi. Questa

evoluzione tecnologica ha inoltre permesso di ridurre le prove sperimentali al

banco prova alla sola ottimizzazione finale del propulsore, riducendo anche i costi

di sviluppo.

Al giorno d’oggi vengono impiegati codici fluidodinamici mono-dimensionali e

multi-dimensionali, che simulano le condizioni di moto dei fluidi risolvendo le

equazioni di conservazione della massa, dell’energia e della quantità di moto nello

spazio e nel tempo; se le regioni di risoluzione sono dei volumi si utilizzano codici

multi-dimensionali, se sono dei punti si utilizzano codici mono-dimensionali.

In entrambi i tipi di codici vengono fatte delle semplificazioni più o meno pesanti

a seconda dell’accuratezza e della velocità di calcolo che si vogliono ottenere.

Nel caso in cui si debba studiare il moto del fluido nei condotti, come nella

presente trattazione, si possono utilizzare codici mono-dimensionali, in quanto i

condotti hanno uno sviluppo prevalentemente 1D con sezione circa costante o

gradualmente variabile; si considera quindi una sola coordinata geometrica

prevalente rispetto alle altre.

In modelli mono-dimensionali, solitamente, introducono le seguenti ipotesi:

1. moto instazionario nel tempo;

2. fluido comprimibile, descritto come un gas perfetto a calori specifici

costanti o con una miscela di gas reali;

3. moto unidirezionale, in ogni sezione trasversale del condotto le grandezze

termo-fluidodinamiche in esame sono costanti e quindi funzione della sola

coordinata 𝑥 geometrica e del tempo 𝑡;

4. sezione del condotto variabile secondo legge assegnata ma contenuta, per

rispettare l’ipotesi 1D;

5. processo non adiabatico, a causa degli scambi di calore tra il fluido e le

pareti dei condotti;

6. moto non isoentropico, le forze viscose dovute all’attrito tra fluido e pareti

dei condotti vengono considerate e sono quindi fonte di perdite.

Page 63: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

63

Per comprendere meglio la teoria matematica alla base dei modelli 1D, si consideri

un condotto rettilineo di lunghezza indefinita assunto come volume di controllo.

Figura 29 - Propagazione di un'onda di pressione:

a) per un osservatore assoluto

b) per un osservatore solidale all'onda

In esso viene fatto scorrere del fluido soggetto a variazione di pressione 𝑝, di

densità 𝜌 e di velocità 𝑢; la sezione trasversale 𝑆 del condotto è calcolata come

diametro equivalente D e le pareti non sono adiabatiche ma hanno un coefficiente

d’attrito 𝑓 e sono caratterizzate da uno scambio di calore 𝑞. Le equazioni

differenziali che il codice deve risolvere per ogni regione di fluido sono le

seguenti:

conservazione della massa:

𝜕(𝜌𝑆)

𝜕𝑡+

𝜕(𝜌𝑢𝑆)

𝜕𝑥 = 0

conservazione della quantità di moto:

𝜕(𝜌𝑢𝑆)

𝜕𝑡+

𝜕(𝜌𝑢2 + 𝑝)𝑆

𝜕𝑥− 𝑝

𝑑𝑆

𝑑𝑥+

1

2𝜌𝑢2𝑓𝜋𝐷 = 0

conservazione dell’energia:

𝜕(𝜌𝑒0𝑆)

𝜕𝑡+

𝜕(𝜌𝑢ℎ0𝑆)

𝜕𝑥− 𝑞𝜌𝑆 = 0

dove 𝑒0 è l’energia specifica e ℎ0 l’entalpia.

Esplicitando le derivate parziali e manipolando le equazioni, queste possono essere

riscritte in una forma vettoriale sintetizzata; da essa si ottiene un sistema non

lineare alle derivate parziali di facile risoluzione con i metodi numerici

normalmente impiegati. Va aggiunta una quarta equazione dei gas perfetti 𝑝

𝜌= 𝑅𝑇.

Page 64: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

64

Le equazioni possono quindi essere scritte per determinare le quattro incognite 𝜌,

𝑝, 𝑢 ed 𝑒 come segue:

𝜕𝑊(𝑥, 𝑡)

𝜕𝑡+

𝜕𝐹(𝑊)

𝜕𝑥+ 𝐶(𝑊) = 0

dove:

𝑊(𝑥, 𝑡) = [

𝜌𝜌𝑢𝜌𝑒0

] 𝐹(𝑊) = [

𝜌𝑢

𝜌𝑢2 + 𝑝𝜌𝑢ℎ0

] 𝐶(𝑊) = [

𝜌𝑢

𝜌𝑢2

𝜌𝑢ℎ0

]1

𝑆

𝑑𝑆

𝑑𝑥+ [

0𝜌F

−𝜌�̇�]

𝑊(𝑥, 𝑡) è il vettore delle variabili conservative, 𝐹(𝑊) è il vettore dei flussi delle

variabili conservative, 𝐶(𝑊) è il vettore dei termini sorgente e F è il contributo

delle forze d’attrito alle pareti.

Introducendo un numero appropriato di condizioni al contorno riferite all’ambiente

esterno e di condizioni di congruenza tra i vari nodi del condotto, è possibile

risolvere le equazioni utilizzando i metodi di integrazione più comuni:

linee caratteristiche: semplice e dall’immediato significato fisico ma ha

una precisione limitata al 1° ordine;

differenze finite: più complesso, è più rapido grazie ai nuovi calcolatori,

consente di definire meglio le eventuali discontinuità dei condotti; ha

un’accuratezza superiore, del 2° ordine.

3.5 Curve di riempimento e di pressione

Nel presente paragrafo vengono analizzate le curve di riempimento e pressione

caratteristiche di un motore a combustione interna a quattro tempi, al fine di

illustrare lo studio da svolgere per ottimizzare un motore.

3.5.1 Analisi delle curve di riempimento

Un andamento tipico del coefficiente di riempimento è riportato nella figura

seguente (in realtà è riportata la curva di coppia ma l’andamento del riempimento

è il medesimo); si può osservare come esso sia variabile nel range di

funzionamento del motore. Si possono comunque distinguere due zone importanti:

buco di riempimento: è una zona, solitamente a bassi regimi, in cui il

riempimento ha il suo valore minimo; questa mancanza è dovuta al fatto

che l’intonazione del motore non è ottimizzata in questa fase. Nei motori

Page 65: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

65

monocilindrici questa zona è tanto più marcata quanto più bassa è la

cilindrata unitaria; crescendo con la cilindrata il riempimento tende ad

aumentare ma una lacuna è ancora individuabile. Se si aumenta il numero

dei cilindri il riempimento tende a diventare più costante e non si hanno

buchi di coppia ai regimi più bassi;

riempimento massimo: è la zona in cui si ha il picco massimo di

riempimento e quindi di coppia. A seconda dell’intonazione del motore,

questo valore può trovarsi a medi o alti regimi, ma comunque è preceduto

da una fase in cui il riempimento è circa lineare e costante.

Figura 30 - Curve di coppia (e quindi di riempimento) di alcuni motori monocilindrici

Come detto, a seconda che si progetti un motore per uso stradale o sportivo cambia

il regime a cui si deve ottimizzare il motore: con motori sportivi vengono

penalizzate le prestazioni ai bassi regimi in favore degli alti, con motori stradali

solitamente si procede in maniera inversa.

3.5.2 Analisi delle curve di pressione

Nei paragrafi precedenti si è studiata l’influenza delle onde di pressione sulle

prestazioni del motore; ora si vanno ad analizzare nello specifico gli andamenti

delle curve di pressione nel cilindro e nei condotti nel punto di massimo

riempimento volumetrico ossia al regime in cui l’intonazione è ottimale.

Nella figura sottostante sono riportate le curve di pressione principali:

Page 66: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

66

pressione assoluta all’interno della scatola filtro (in verde);

pressione assoluta a monte della valvola di aspirazione (in azzurro);

pressione assoluta all’interno del cilindro (in giallo);

pressione assoluta a valle della valvola di scarico (in rosso).

Figura 31 - Andamento delle pressioni nei condotti e nel cilindro

Le curve sono riportate al variare dell’angolo di manovella per un intero ciclo

motore pari a 720°, a partire dal PMS. Vengono ora analizzate nello specifico le

singole curve:

pressione nel cilindro: a seguito della combustione della miscela aria-

benzina, la pressione nel cilindro cresce fino ad un picco di circa 65 bar a

circa 10-20° dopo il PMS; i gas combusti si espandono facendo muovere il

pistone verso il PMI. All’apertura della valvola di scarico, la pressione

crolla molto rapidamente fino alla pressione ambiente di circa 1 bar e

continua a calare fino ad un minimo ben al di sotto della pressione esterna

(circa 0.6 bar) durante la fase di incrocio. Si osserva che questo minimo è

dovuto a più fattori: la discesa del pistone che crea depressione, l’onda

negativa di ritorno dall’impianto di scarico e dall’onda di depressione in

aspirazione. Alla chiusura della valvola di scarico la pressione risale, e si

porta ad un valore di circa 1.5 bar alla chiusura della valvola di

Page 67: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

67

aspirazione. Nella seconda parte della fase di aspirazione si sfrutta la

sovralimentazione dinamica dovuta all’onda di pressione proveniente dal

condotto di aspirazione per incrementare il coefficiente di riempimento e la

pressione. Dopo la chiusura dell’aspirazione la pressione continua ad

aumentare a seguito della compressione del pistone che si muove verso il

PMS. È fondamentale osservare che, se all’apertura della valvola di

aspirazione, la pressione nel cilindro e quella nel condotto di scarico sono

maggiori di quella in aspirazione, è possibile avere un ricircolo dei gas

combusti verso il condotto di aspirazione con cali di rendimento è

prestazioni, come verrà illustrato nel seguito;

pressione a monte della valvola di aspirazione: quando la valvola di

aspirazione è chiusa, la pressione nel condotto di aspirazione è periodica e

regolare, ma nel momento in cui la valvola si apre, viene generata un’onda

di depressione che risale il condotto fino al primo volume e ritorna indietro

verso il cilindro sotto forma di onda di pressione. Questo picco di pressione

è quello che genera la cosiddetta sovralimentazione dinamica (o effetto

RAM), che consente di incrementare la pressione fino anche a valori di 1.5

bar; esso è bene che giunga alla valvola verso la metà della fase di

aspirazione, intorno ai 450-470°, per fare in modo di immettere nel cilindro

quanta più aria o miscela possibile durante la seconda fase dell’aspirazione.

È bene osservare che il picco di pressione a valvola chiusa intorno ai 280-

300° di manovella ha un’importanza cruciale sul rendimento volumetrico e

sul riempimento del cilindro: se la pressione di aspirazione all’IVO fosse

inferiore a quella di scarico, i gas andrebbero in aspirazione come detto; se

invece fosse superiore sia a quella dello scarico che a quella del cilindro si

avrebbe un effetto tappo per i gas combusti che non risalirebbero ed inoltre

si inizierebbe il lavaggio della camera. L’angolo di incrocio deve appunto

garantire un buon lavaggio del cilindro, evitare che i gas risalgano in

aspirazione ed evitare di perdere carica fresca direttamente nello scarico;

pressione a valle della valvola di scarico: a differenza della pressione nel

condotto di aspirazione, quella nel condotto di scarico è tutt’altro che

periodica e regolare. All’apertura della valvola si genera una forte onda di

pressione che si propaga nel condotto fino alla sua estremità per poi

invertirsi e tornare verso il cilindro come forte onda di depressione. Come

visto, questa giunge al cilindro durante la fase di incrocio e contribuisce a

ridurre al minimo la pressione nel cilindro ma consente anche di aspirare

verso lo scarico i gas combusti risaliti in aspirazione e quelli ancora

Page 68: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

68

presenti in camera, consentendo un buon lavaggio del volume morto.

Inoltre questo forte picco negativo, fornisce il primo impulso di

avviamento alla fase di aspirazione. Nel momento in cui la valvola si

chiude, nel condotto di scarico iniziano a generarsi dei disturbi all’onda di

pressione dovuti alla geometria dell’impianto; nonostante la pressione cali

notevolmente nel condotto, questi effetti fluidodinamici non vanno ad

influenzare le condizioni nel cilindro in quanto la valvola di scarico è

ormai chiusa.

L’onda che più influenza il riempimento e quindi le prestazioni del propulsore, è

l’onda in aspirazione; a seconda di come si dimensiona e progetta il condotto di

aspirazione è possibile ottenere onde di pressione più intense che consentono di

ottenere un rendimento volumetrico ed un riempimento maggiori. Anche

l’impianto di scarico comunque può avere un ruolo importante nelle performance

del motore: ad esempio un terminale lungo comporta un’onda di depressione allo

scarico lunga ma poco intensa che copre un ampio range ai giri e viene detto

“terminale da coppia”, un terminale corto invece produce un’onda di depressione

breve ma intensa verso gli alti regimi e viene detto “terminale da potenza”.

Page 69: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

69

Capitolo 4

Software utilizzati

Per svolgere lo studio del presente elaborato sono stati utilizzati dei software

dedicati: Gasdyn per la simulazione termo-fluidodinamica del motore, e Microsoft

Excel per la rielaborazione e presentazione dei risultati ottenuti dalle analisi di

modellazione.

4.1 Gasdyn

È un codice di calcolo monodimensionale per la modellazione dei motori,

sviluppato dal gruppo di professori ed ingegneri di motori a combustione interna

del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano.

4.1.1 Caratteristiche

Gasdyn è un codice per la simulazione termo-fluidodinamica dei motori che

procede risolvendo le equazioni di conservazione della massa, della quantità di

moto e dell’energia, precedentemente illustrate. Grazie a questo approccio, è

possibile ottenere, in un tempo di simulazione proporzionale alla mesh adottata,

una stima dei più importanti parametri del motore in esame: efficienza volumetria,

coppia, potenza, consumo di combustibile, emissione di sostanze inquinanti,

pressioni e temperature nei condotti e nel cilindro, perdite organiche e di carico e

rumore. Il modello è in grado di simulare anche il processo di combustione, sia di

un motore ad accensione per compressione (Diesel) sia di un motore ad accensione

comandata (Otto); si può scegliere anche il modello di calcolo della combustione

tra:

modello di Wiebe (single o multi-zone): in questo modello la legge di

rilascio del calore è calcolata in base alla funzione di Wiebe;

Page 70: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

70

single zone xb: la legge di rilascio del calore è calcolata in base alla

frazione di massa bruciata in funzione dell’angolo di manovella;

nessun modello: è possibile anche non simulare il processo di combustione.

A seconda dei dati disponibili, si utilizza un modello piuttosto che un altro,

inserendo i parametri nelle apposite interfacce.

È inoltre possibile scegliere tra più modelli di scambio del calore (Annand e

Woschni), di calcolo della friction (Chenn-Flynn, Millington-Hartles, McAuly e

sperimentale) e di entrambe le cose all’interno dei condotti di aspirazione e

scarico. Nel caso in cui si vogliano valutare anche le emissioni, si può scegliere tra

vari modelli di cinetica chimica degli inquinanti (Kinetic NO model Zeldovich,

kinetic CO model e numero di equazioni di equilibrio).

4.1.2 Implementazione grafica ed esecuzione

Gasdyn è dotato di un pre-processore a interfaccia grafica (GasdynPre2) col quale

è possibile realizzare il modello schematico del motore in esame ed inserire i

parametri necessari per eseguire le simulazioni numeriche volute.

Durante la fase di implementazione dello schema si possono introdurre una vasta

gamma di componenti motoristici: condotti (a Y, a T, multi-junctions, orifizi,

choke e giunzioni comuni), volumi, filtro dell’aria e valvola a farfalla per quanto

riguarda la parte di aspirazione del motore, e catalizzatore, filtro del particolato

(solo nei motori Diesel), silenziatore e ancora i condotti per la parte di scarico. È

anche possibile introdurre un gruppo di sovralimentazione composto da

compressore e turbina, più la valvola waste-gate; nella schematizzazione del

motore vengono introdotti ovviamente i cilindri e le valvole di aspirazione e di

scarico. Dato che la simulazione è monodimensionale, gli oggetti più complessi,

come le valvole, i cilindri e il turbo-gruppo, vengono simulati con una

rappresentazione numerica a parametri concentrati.

Nella fase di realizzazione del modello si vanno ad introdurre tutti i componenti

del motore in oggetto nel modo più accurato possibile per ottenere risultati più

attendibili e reali:

condotti: per ogni tratto vengono definite le grandezze geometriche

(diametri equivalenti, spessore e lunghezza) e quelle legate alla turbolenza

ed alla fluidodinamica (rugosità, mesh, temperatura, ecc); si può anche

Page 71: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

71

specificare la natura del condotto (a sezione variabile, curvo, perforato,

condotto di testa o dell’EGR);

giunzioni: i collegamenti tra un elemento e l’altro possono essere simulati

in vario modo per considerare anche le perdite di carico per le variazioni di

sezione; inoltre gli estremi dei condotti che si interfacciano con l’ambiente

vengono introdotti con delle apposite giunzioni per valutare l’isoentropicità

o meno del condotto;

valvole: nella gestione delle valvole si introducono i parametri geometrici

come il diametro valvola e la legge di alzata ℎ in funzione dell’angolo di

manovella 𝜃; il programma in automatico calcola il rapporto ℎ 𝑑𝑉⁄ ed i

flussi diretti e inversi, regolati dal coefficiente di flussaggio della valvola. I

valori di flussaggio sarebbe bene ottenerli precedentemente da una prova di

flussaggio della testata, nel caso ciò non fosse possibile li si ipotizza con

criterio. Il presente elaborato si è basato su valori ipotizzati in quanto, non

si disponeva di prove di flussaggio della testa al banco. Viene anche gestito

il diagramma della distribuzione nel quale si settano i valori, in gradi di

manovella, dei punti di apertura e chiusura delle valvole (AAA, RCA, AAS

e RCS). Nel caso in cui il motore in esame fosse dotato di azionamento

variabile delle valvole, è anche gestibile questo aspetto andando a

modificare la variazione di apertura della valvola;

cilindro: è un elemento che contiene altri sottomodelli già visti (di

combustione, di cinetica chimica, di rilascio del calore, ecc); in esso vanno

introdotti numerosi parametri: grandezze geometriche (corsa, alesaggio,

lunghezza biella, rapporto di compressione e geometria della camera di

combustione), tipo di combustibile e sue caratteristiche (LHV e H/C),

temperatura di parete, modello di scambio del calore scelto e modello di

combustione desiderato. In base alle scelte fatte si devono introdurre altri

valori: rapporto aria/combustibile A/F al variare del numero di giri,

fasatura di accensione imponendo l’anticipo di accensione della candela

per ogni regime settato, parametri di combustione di Wiebe o di xb a

seconda della scelta fatta. Si possono inserire anche alcuni parametri utili

per la valutazione degli inquinanti prodotti: caratteristiche dell’olio motore,

frazione di idrocarburi incombusti HC e diametro del pistone per stimare i

trafilamenti verso il basamento;

catalizzatore: questo componente viene schematizzato inserendo la

geometria equivalente del monolita (densità di celle, area frontale, ecc), i

Page 72: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

72

coefficienti di scambio termico verso l’esterno e scegliendo il modello di

simulazione desiderato;

silenziatore: anche in questo caso si riportano i dati geometrici

considerando anche gli eventuali end close dei volumi;

output pickup: è un trasduttore virtuale posizionabile dove si desidera avere

dei dati precisi.

Una volta completato l’inserimento dello schema semplificato, si fa partire la

simulazione; la durata di questa è direttamente proporzionale al numero di nodi

adottato, al numero di giri motore da simulare ed al numero di cicli per ogni

regime. I dati generati vengono presentati sotto forma di file .csv, .txt e .dat; in essi

vengono presentati i valori di: pressione, coppia, potenza, pressioni, temperature,

perdite, portate massiche, turbolenza e molti altri, istantanei o mediati sull’intero

ciclo di lavoro a seconda del valore desiderato.

4.2 Microsoft Excel

È un software della suite di Microsoft Office per la generazione di fogli elettronici;

permette di analizzare dati di vario genere e di visualizzarli in maniera grafica. Il

fatto che Gasdyn generi dei file .csv agevola la lettura dei risultati con Excel e

consente una più rapida rielaborazione senza il bisogno di dover passare per altri

software.

4.2.1 Caratteristiche ed implementazione

Il suo funzionamento è molto semplice: si basa su una tabella (o foglio di lavoro)

composta da celle in cui vanno inseriti i dati o le formule da valutare; finito

l’inserimento dei dati (o l’importazione, nel caso del corrente lavoro) è possibile

passare alla rappresentazione grafica dei numeri inseriti o calcolati.

L’implementazione grafica consente di scegliere tra vari oggetti di

visualizzazione: istogrammi, grafici a linee, a torta, 2D e 3D e molti altri. La scelta

per questo elaborato è caduta sui grafici a linee che consentono una valutazione

chiara e semplice dei dati trattati.

Page 73: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

73

4.3 Software CAD

Per poter ricreare una schematizzazione più accurata del motore nel codice di

calcolo, la Casa SWM ha fornito i disegni 3D dell’assieme motore-condotti; si

sono utilizzati quindi i software di disegno tecnico e CAD SolidWorks ed

AutoCAD per analizzare le geometrie dei sistemi di aspirazione e di scarico e

ricavare le misure precise delle geometrie equivalenti (volumi o diametri) da

considerare.

Page 74: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

74

Page 75: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

75

Capitolo 5

Analisi del motore

Nel presente capitolo si illustra il lavoro di modellazione numerica e studio del

motore monocilindrico oggetto del presente elaborato. Il propulsore della casa motociclistica SWM Motorcycles è stato simulato

numericamente in un primo momento per poter valutare le sue prestazioni assolute

e cercare in seguito di ottimizzarle agendo su alcuni parametri motoristici. Le

variazioni dei parametri caratteristici sono state limitate dal fatto che i principali

componenti del motore (testa, distribuzione, camme, ecc..) sono già stati definiti

ed industrializzati rendendo molto complessa la gestione di eventuali modifiche.

Anche la ciclistica della moto è, in larga parte, già definita ed impedisce di

modificare a piacere la configurazione dei sistemi di aspirazione e scarico per

rispettare gli ingombri. Nonostante queste limitazioni è stato possibile simulare

alcune variazioni ottenendo risultati positivi sulle curve di riempimento, coppia e

potenza. I dati ottenuti dalle simulazioni col codice numerico vanno comunque sempre

confrontate e validate con dei collaudi sperimentali da fare al banco prova, per

poter essere pienamente sicuri del lavoro svolto in fase di analisi computerizzata.

Nel presente elaborato sono stati quindi confrontati i risultati della simulazione

numerica con le acquisizioni sperimentali rilevati al banco prove da parte della

Casa SWM. A causa di ritardi sopraggiunti nella realizzazione dei primi prototipi, la

configurazione testata al banco prova (deifnita motore “standard”), presenta dei

sistemi di aspirazione e scarico che non rappresentano i componenti definitivi

impiegati in fase di produzione. Su tali componenti è attualmente in corso una fase

di sviluppo per la ricerca del miglior compromesso tra prestazioni e rispetto dei

limiti di normativa relativamente all’inquinamento acustico ed ambientale (Euro 4)

Non è stato possibile confrontare con i valori sperimentali le successive

simulazioni numeriche delle modifiche apportate. I risultati verranno comunque

riportati di seguito, definendo la configurazione come motore “modificato”. Si

Page 76: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

76

presume comunque che, dato che le modellazioni sul propulsore standard

coincidono con i dati forniti dal banco prova, anche gli upgrade sviluppati col

codice siano da ritenersi attendibili.

5.1 Caratteristiche motore

Il motore in oggetto è un monocilindrico a quattro tempi a ciclo Otto per impiego

motociclistico, le cui caratteristiche tecniche di fabbrica sono le seguenti:

Alimentazione Iniezione elettronica indiretta con

corpo farfallato da 32 mm

Cilindrata 124.71 cm3

Corsa 47.2 mm

Alesaggio 58.0 mm

Rapporto corsa-alesaggio 0.81

Rapporto di compressione 11.5

Valvole per cilindro 4: 2 di aspirazione e 2 di scarico

Diametro Valvole Aspirazione: 22,5mm

Scarico: 19mm

Tabella 2 – Specifiche tecniche del motore monocilindrico SWM

Durante la fase preliminare di sviluppo, la SWM ha indicato anche delle curve

ideali di coppia e potenza desiderabili per il propulsore:

Figura 32 - Curve di coppia e potenza desiderabili dalla Casa SWM

Page 77: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

77

Si può osservare come i dati di target siano una potenza massima di circa 12.5 kW

(17 CV) a 9500 rpm ed una coppia massima di circa 14-15 Nm tra i 7000 e gli

8500 giri al minuto.

5.2 Implementazione in Gasdyn

Prima di poter procedere alla schematizzazione di tutti i condotti nel codice di

modellazione Gasdyn, si è dovuto ricavare tutte le geometrie equivalenti dei

condotti e dei volumi da alcuni file di CAD 3D del motore completo.

Figura 33 - Disegno CAD del sistema di aspirazione e del motore

La parte più complessa dell’analisi geometrica è stata quella riguardante i condotti

della testa del motore, nella quale le geometrie non sono né cilindriche né regolari

e quindi in alcuni punti si è anche dovuto ricorrere ad approssimazioni meno

precise (per esempio nel punto di biforcazione dei condotti verso le valvole).

Page 78: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

78

Figura 34 - Disegno 3D della testa del motore, con in evidenza le valvole, i guida valvole ed i condotti

Una volta ricavate tutte le geometrie di interesse si è passati alla loro

schematizzazione nel codice Gasdyn, componente per componente e, nel caso dei

condotti, tratto per tratto per ottenere una riproduzione 1D il più accurata possibile.

Di seguito viene presentato lo schema finale del motore comprensivo dei sistemi di

aspirazione e di scarico e l’analisi dei singoli componenti:

Figura 35 - Schema in GASDYN del motore "standard"

Condotti di aspirazione e di scarico

Come già ampiamento illustrato nei capitoli precedenti, i sistemi di aspirazione e

di scarico rivestono un ruolo fondamentale sulle prestazioni del motore; per questa

ragione si è ritenuto doveroso schematizzare il più fedelmente possibile la

geometria reale dei condotti, anche utilizzando un gran numero di partizionamenti.

Il motore effettivamente testato al banco ha un sistema di aspirazione che non

dispone della scatola filtro, ma è costituito unicamente da una trombetta, a sezione

conica, di lunghezza pari a 150 mm; questa configurazione è stata riportata nella

simulazione perché, come detto, la lunghezza dei condotti di aspirazione impatta

direttamente sul riempimento e quindi coppia e potenza del propulsore. Non

Page 79: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

79

essendo disponibile un’analisi sperimentale, per la valutazione del coefficiente di

friction è stato necessario effettuare delle ipotesi al fine di ottenere un migliore

accordo con le acquisizioni rilevate.

Figura 36 - Dettaglio del sistema di aspirazione implementato

La temperatura del condotto di aspirazione è stata assunta pari a 330K fino

all’inizio dei condotti di testa dove subisce un incremento fino a 350K.

Il corpo farfallato presenta un diametro minimo pari a 32 mm ed è seguito da un

tratto di condotto in cui è posizionato l’iniettore del combustibile, appena prima

dell’inizio dei condotti di testa. Dato che il motore ha due valvole di aspirazione, i

condotti di testa sono disposti a Y: iniziano con un tratto unico che poi si divide

verso le due valvole in modo simmetrico.

Lo stesso lavoro è stato fatto per i condotti di scarico; anche in questo caso il

motore testato al banco prova non monta l’impianto di scarico della produzione in

serie ma uno semplificato, che inizialmente è stato simulato come un condotto

dritto a sezione costante. Nel seguito verrà simulata la configurazione di

produzione come da specifiche e saranno analizzate le differenze.

Figura 37 - Dettaglio del sistema di scarico implementato

Page 80: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

80

Per ottenere misurazioni precise si è utilizzata una mesh pari a 5 mm per ogni

condotto del motore.

Figura 38 - Dettaglio del corpo farfallato schematizzato

Valvole

Sono stati introdotti anche i parametri riguardanti le valvole sia di aspirazione che

di scarico rispettando i diagrammi delle alzate forniti dalla Casa. Le dimensioni

geometriche delle valvole sono 𝑑𝑣 𝑎𝑠𝑝 = 22.5 mm per quelle di ammissione e

𝑑𝑣 𝑠𝑐𝑎 = 19 mm per quelle di scarico.

Figura 39 - Menù di configurazione delle valvole

Page 81: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

81

Purtroppo come detto, la testa del motore non è stato flussata in precedenza e

quindi i valori del coefficiente di efflusso sono stati ipotizzati in maniera coerente

al motore in esame; l’andamento inserito nel codice è quello riportato nelle figure

sottostanti per le due tipologie di valvole.

Figura 40 - Coefficienti di efflusso per le valvole di aspirazione e scarico

Le leggi delle alzate in funzione dei gradi di manovella hanno permesso di

ottenere il diagramma della distribuzione riportato di seguito, caratterizzato da un

AAA pari a 325° ed un AAS pari a 105°.

Figura 41 - Diagramma circolare della distribuzione

Nel seguito si interverrà sul valore di questi anticipi lasciando comunque inalterato

il tempo totale di apertura delle valvole, non modificando cioè i profili delle

camme. La modifica dei profili, infatti, è un intervento molto dispendioso dal

Page 82: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

82

punto di vista economico, mentre variare la fasatura richiede solo un

posizionamento diverso delle pulegge degli alberi a camme e motore durante la

fase di assemblaggio del motore.

Cilindro

Il monocilindro è stato implementato con l’apposito comando; oltre alle

caratteristiche geometriche sono stati ipotizzati i dati delle pressioni e delle

temperature ai punti AAS e RCA in modo ragionevole, e sono stati inseriti i dati del

carburante (benzina per il presente motore). Si sono poi scelti i modelli di

simulazione voluti: Woschni per lo scambio di calore, M-zone e Fractal per la

combustione e Fast method per l’equilibrio chimico degli inquinanti.

Figura 42 - Menù per la configurazione dei parametri motore

Tramite un’apposita finestra si è caratterizzata anche la camera di combustione,

sempre analizzando i dati dei disegni 3D.

Page 83: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

83

Figura 43 - Dettaglio delle quotature della camera di combustione

Sono stati inseriti anche i valori del rapporto aria/combustibile A/F e dell’anticipo

di accensione al variare del regime di rotazione del motore; questi dati sono stati

ricavati dalla prova al banco effettuata in modo tale da avere un A/F compreso tra i

12.5 e i 13 punti circa. L’anticipo di accensione è stato impostato prestando

attenzione a non incorrere nel fenomeno della detonazione illustrato in precedenza.

Figura 44 - Valori di A/F e dell'anticipo di accensione al variare del regime motore

General data

Nella finestra di setup generale del codice, si sono impostati altri parametri interni

al software fondamentali per la simulazione. Per prima cosa è stato scelto il

metodo numerico di risoluzione del codice: è stato scelto quello del 2°ordine di

McCormack con CFL pari a 1 e FCT Smoothing come controllo. È stato impostato

il range di giri nel quale simulare il motore, tra i 3000 e i 10000 rpm con step di

500 rpm, in quanto questo è circa l’intervallo di utilizzo previsto per il propulsore.

Page 84: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

84

Sono stati inseriti i valori di pressione e temperatura dell’aria nei condotti al

variare degli rpm e sono stati settati dei coefficienti per valutare l’incremento di

temperatura dei gas di scarico al crescere del regime.

Figura 45 - Condizioni dell'aria nei condotti

Infine si è introdotta la friction del motore; questa è la perdita di pressione effettiva

all’interno del cilindro dovuta agli attriti del motore e può essere inserita in vari

modi a seconda dei dati disponibili. Nella simulazione in esame è stata calcolata

col metodo di Millington-Hartles, il quale la calcola come funzione direttamente

proporzionale al regime del motore ed al quadrato del volume del cilindro:

𝑓𝑚𝑒𝑝 = 𝑟 − 5

4+ 0.003𝑛 + 0.003𝑉𝑝𝑖𝑠𝑡

2

5.3 Andamento dei risultati per il motore standard

Figura 46 - Motore SWM durante i test al banco prova

Page 85: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

85

I dati dei parametri motoristici ricavati con Gasdyn e dal banco prova hanno

permesso di compiere un’analisi del motore ampia e dettagliata. Di seguito si

propone una tabella di Micorsoft Excel con tutti i parametri calcolati e rilevati ed

approfonditi nel seguito:

Figura 47 - Dati ricavati dal banco prova e dalla simulazione col codice GASDYN

Nel seguito vengono eseguite delle comparazioni sui singoli parametri al fine di

valutare la qualità della simulazione eseguita confrontata con le prove

sperimentali.

Coppia e potenza

La prova al banco del motore standard configurato come descritto sopra ha

prodotto delle curve di coppia e potenza che sono riportate di seguito:

Regime Carico A/F Potenza Potenza Coppia η globaleCons.

Comb.Bsfc pme m aria Blow-by

p Aria

Amb.

T Aria

Amb.

[rpm] % [kW] [HP] [Nm] [kg/h] [g/kWh] [bar] [g/s] [l/min] [mbar] [°K]

3001 99.9 12.55 2.48 3.37 7.87 0.20 1.06 427.77 7.95 3.70 2.05 975.00 293

3498 99.9 12.70 2.99 4.07 8.18 0.16 1.59 531.30 8.23 5.61 2.00 974.90 293

3999 99.9 12.67 3.34 4.54 7.98 0.32 0.86 257.62 8.03 3.03 1.95 974.80 293

4500 99.9 12.54 3.85 5.24 8.18 0.34 0.95 246.56 8.24 3.31 1.71 974.80 293

5001 99.9 12.56 4.58 6.23 8.76 0.26 1.50 327.45 8.81 5.23 1.26 974.80 293

5498 99.9 12.69 5.42 7.37 9.42 0.25 1.83 337.69 9.48 6.45 1.47 974.80 293

5999 99.9 12.56 6.32 8.59 10.05 0.31 1.72 272.32 10.13 6.00 1.43 974.80 293

6500 99.9 12.53 6.90 9.38 10.14 0.24 2.40 347.97 10.21 8.35 2.82 974.80 293

7000 99.9 12.85 7.60 10.33 10.36 0.27 2.36 310.71 10.44 8.42 2.94 974.90 293

7501 99.9 12.57 8.12 11.04 10.34 0.25 2.67 328.91 10.41 9.32 2.94 974.80 293

7999 99.9 12.59 8.45 11.49 10.09 0.22 3.27 387.05 10.16 11.44 2.74 974.90 293

8499 99.9 12.61 8.80 11.97 9.89 0.25 2.94 334.04 9.96 10.30 2.51 974.90 293

9000 99.9 12.57 9.12 12.40 9.67 0.28 2.73 299.42 9.75 9.53 2.05 974.90 293

9501 99.9 12.47 9.12 12.40 9.17 0.22 3.45 378.39 9.23 11.95 2.35 974.90 293

10002 99.9 12.65 8.68 11.80 8.29 0.25 2.95 340.00 8.35 10.37 2.22 974.90 293

Eng.

speedCarico A/F Br.power Potenza Br.torque η globale

Cons.

Comb. Bsfc Bmep m aria Fmep

p Aria

Amb.

T Aria

Amb.p_max

[rpm] % [kW] [HP] [Nm] [kg/h] [g/kWh] [bar] [g/s] [bar] [mbar] [°K] [°] ATDC

3000 99.9 12.55 2.86 3.89 9.097 0.27 0.89 312.91 9.17 3.12 1.84 975 323 15

3500 99.9 12.70 3.23 4.39 8.807 0.27 0.99 307.98 8.87 3.51 1.89 975 323 14

4000 99.9 12.67 3.63 4.94 8.672 0.27 1.12 309.08 8.74 3.95 1.94 975 323 14

4500 99.9 12.54 4.02 5.46 8.52 0.27 1.25 312.12 8.59 4.37 2.00 975 323 13

5000 99.9 12.56 4.70 6.39 8.972 0.27 1.44 307.59 9.04 5.04 2.06 975 323 12

5500 99.9 12.69 5.51 7.49 9.558 0.28 1.66 301.39 9.63 5.85 2.13 975 323 12

6000 99.9 12.56 6.24 8.49 9.932 0.27 1.91 306.24 10.01 6.67 2.19 975 323 13

6500 99.9 12.53 6.64 9.03 9.754 0.27 2.05 308.59 9.83 7.13 2.26 975 323 13

7000 99.9 12.85 7.78 10.58 10.608 0.28 2.31 296.55 10.69 8.23 2.34 975 323 12

7500 99.9 12.57 8.06 10.96 10.265 0.27 2.51 311.17 10.34 8.76 2.42 975 323 14

8000 99.9 12.59 8.44 11.47 10.071 0.26 2.69 318.68 10.15 9.40 2.50 975 323 13

8500 99.9 12.61 9.04 12.29 10.153 0.26 2.92 323.17 10.23 10.23 2.59 975 323 13

9000 99.9 12.57 9.15 12.44 9.708 0.25 3.04 332.47 9.78 10.62 2.68 975 323 13

9500 99.9 12.47 9.13 12.42 9.177 0.24 3.16 345.58 9.25 10.93 2.77 975 323 14

10000 99.9 12.00 9.19 12.50 8.777 0.22 3.45 375.40 8.84 11.50 2.87 975 323 17

PR

OV

A A

L B

AN

CO

SW

MSI

MU

LAZI

ON

E C

ON

GA

SDY

N

Page 86: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

86

Figura 48 - Curve di coppia e potenza ricavate sperimentalmente al banco prova

Si osserva che la coppia presenta il “buco” caratteristico dei monocilindrici ai

bassi regimi, poi sale bruscamente fino al suo massimo di 10.36 Nm a 7000 rpm

per poi calare sensibilmente fino ai 10000 giri/min. La potenza ha un andamento

crescente e presenta il suo picco massimo a 9500 rpm pari a 9.12 kW (12.40 CV)

per poi calare.

La temperatura ambiente è stata dichiarata pari a circa 294K e la pressione a 0.974

bar; va puntualizzato che questi dati si riferiscono alle condizioni dell’aria nella

sala prove e non dell’ambiente esterno in quanto il motore aspira aria direttamente

dalla sala.

I valori delle curve sperimentali sono ben lontani dai valori di target desiderati

dalla Casa anche se gli andamenti sono abbastanza simili, soprattutto per la

potenza. Questo discostamento è imputabile a più fattori: la configurazione dei

condotti ideali non è nota, non sono dichiarate le condizioni ambiente e non

vengono forniti i dati del motore.

Vengono ora proposte le curve ricavate dalla simulazione col codice numerico

sovrapposte a quelle sperimentali per poter avere un confronto diretto dei dati

ottenuti.

Page 87: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

87

Figura 49 - Confronto tra curve di coppia e potenza sperimentali e simulate

Dal confronto si può osservare come l’andamento delle curve sia molto simile; i

dati di simulazione presentano qualche punto di scostamento da quelli

sperimentali. La curva di coppia a bassi giri presenta dei valori leggermente

superiori della curva sperimentale presumibilmente per le condizioni al contorno

non precise e per l’influenza delle ipotesi introdotte in precedenza nella

valutazione dei coefficienti di efflusso e del fattore di “friction”. Per ottenere

queste curve però si è dovuto impostare nel codice una temperatura ambiente

superiore rispetto a quella fornita dalla sala prova: si è considerata una temperatura

di circa 323K, 30° superiore a quella dichiarata dei collaudi, tale valore tuttavia è

allineato con i valori rilevati in centralina dal sensore di temperatura presente

all’ingresso del corpo farfallato e maggiormente rappresentativo delle effettive

condizioni termodinamiche dell’aria aspirata dal motore. La pressione invece è

stata inserita quella fornita pari a 0.975 bar.

I valori massimi di copia e potenza simulati sono rispettivamente 10.61 Nm a 7000

rpm e 9.19 kW a 10000 giri/min; i valori assoluti di picco sono praticamente

identici tra curva sperimentale e simulata ed anche i regimi corrispondenti sono i

medesimi.

Page 88: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

88

Riempimento

Grazie al codice numerico è stata calcolato anche il coefficiente di riempimento; si

osserva come esso rispecchi fedelmente l’andamento della curva di coppia. Infatti

come è stato illustrato in precedenza questi due parametri sono direttamente

collegati e discendono dall’intonazione dei condotti.

Figura 50 - Curva di riempimento ricavata tramite la simulazione

Consumo specifico di combustibile

Il consumo specifico di combustibile, come indicato in letteratura, deve avere un

andamento crescente all’aumentare del regime del motore; ciò è anche

comprensibile pensando che all’aumentare del regime di rotazione, maggiore è la

frequenza dei cicli di combustione che si verificano con conseguente incremento

delle fasi in cui si brucia il carburante. La centralina elettronica determina il tempo

di apertura dell’iniettore in base a piani quotati in funzione del regime motore e del

carico (apertura della valvola a farfalla).

Anche in questo caso il codice numerico fornisce dei dati pienamente in linea con

quanto affermato, mentre i dati sperimentali presentano un andamento altalenante

legato alla necessità di ricalibrare la strumentazione di misura del consumo

istantaneo di carburante. Tuttavia, l’andamento dei consumi rilevati è coerente con

i risultati della simulazione e la loro interpolazione, con una curva polinomiale,

mostra andamenti allineati ai risultati di simulazione.

Page 89: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

89

Figura 51 - Confronto del consumo specifico di combustibile sperimentale e simulato in [kg/h]

Spesso si fa riferimento al consumo specifico di combustibile 𝑐𝑠𝑒 espresso in

g/kWh; l’andamento teorico rimane leggermente crescente ed i dati ottenuti lo

riconfermano. I dati sperimentali vanno sempre interpolati ma, trascurando i bassi

regimi, la tendenza è confermata.

Figura 52 - Confronto del consumo specifico di combustibile sperimentale e simulato in [g/kWh]

Rendimento globale 𝜼𝒈

Come anticipato per il consumo specifico, anche il rendimento globale del motore,

da letteratura, deve presentare un andamento decrescente al crescere del regime di

rotazione; analogamente a quanto osservato in precedenza il codice a causa dei

consumi di combustibile ridotti e della maggiore influenza dell’errore nella

Page 90: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

90

valutazione degli stessi rispecchia questo andamento, mentre la prova sperimentale

fornisce valori altalenanti che, se interpolati, rispettano anch’essi questa tendenza

(a parte ai regimi più bassi dove gli errori sono leggermente maggiori):

Figura 53 - Confronto del rendimento globale sperimentale e simulato

Pressione media effettiva bmep

La pressione media effettiva bmep rappresenta il lavoro effettivo per ciclo ed unità

di cilindrata ed è un indicatore della qualità progettuale del motore; da essa si può

ricavare direttamente la potenza effettiva come mostrato in precedenza.

Figura 54 - Confronto della pressione media effettiva bmep sperimentale e simulata

Page 91: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

91

Pressione media di friction fmep

Le perdite dovute agli attriti interni al cilindro vengono conteggiati nella pressione

media effettiva di friction fmep che è pari alla differenza tra pressione media

indicata imep e pressione media effettiva bmep. Presenta un andamento crescente

(leggermente esponenziale) con il regime di rotazione in quanto le perdite per

attrito sui cuscinetti (dovute alle forze d’inerzia per le oscillazioni del pistone) e

sui lati del pistone aumentano al crescere dei giri motore.

Figura 55 – Confronto della pressione media effettiva di friction fmep sperimentale da letteratura e simulata

Viene riportata una curva sperimentale reperita in letteratura per confronto; si

osserva che gli andamenti sono esattamente gli stessi, vi è una differenza tra le due

curve di un valore pari a 0.5 dovuto alle minori perdite del motore riportato.

Portata d’aria aspirata dal motore 𝒎𝒂̇

Un discorso analogo a quello del consumo di combustibile può essere fatto per la

portata d’aria aspirata dal motore. La 𝑚𝑎̇ , infatti, cresce circa linearmente al

crescere dei giri in quanto maggiore è il regime di rotazione, più alta è la frequenza

della fase di aspirazione dove si aspira l’aria dall’ambiente esterno.

Page 92: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

92

Figura 56 - Confronto della portata d'aria nel motore sperimentale e simulata

Si osserva che le due curve sono molto simili e rispecchiano fedelmente

l’andamento lineare crescente della letteratura.

Fasatura di accensione

La fasatura di accensione è fondamentale per ottenere la completa ed ottimale

combustione del carburante durante la fase di scoppio.

Sono state effettuate varie simulazioni per vedere se anticipando ulteriormente lo

scoccare della candela si potessero ottenere prestazioni più elevate ma così non è

stato: alzando l’anticipo oltre i valori forniti dalla casa si otteneva il picco di

pressione tra i 5 ed i 12° di manovella dopo il PMS, rischiando di incorrere nella

detonazione, e ciò ha fatto concludere che la fasatura fornita fosse il miglior

compromesso.

5.3.1 Confronto tra il motore standard ed uno di pari cilindrata

intonato diversamente

I dati di target desiderati dalla Casa non sono un’utopia come si potrebbe

concludere viste le discrepanze con le prove sperimentali effettuate; sono

avvicinabili ma bisogna adottare dei sistemi di aspirazione e scarico

completamente differenti. Esistono infatti vari motori 125 monocilindrici a quattro

tempi che hanno curve di potenza e coppia differenti a seconda delle caratteristiche

geometriche del motore stesso e dell’intonazione con i sistemi di aspirazione e

Page 93: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

93

scarico. In base al range di utilizzo del motore che si vuole avere, si può scegliere

se sfruttarlo di più agli alti regimi con una curva di coppia più piena verso gli alti e

più vuota ai bassi giri, o viceversa per averlo più guidabile ai bassi regimi. Nel

primo caso è possibile anche spostare verso regimi superiori l’inserimento del

limitatore di giri, che inibisce l’accensione comandata e l’iniezione di

combustibile oltre un certo valore di rpm per non danneggiare il motore, ed

ottenere dei picchi di potenza più elevati.

Di seguito viene riportato il confronto tra il motore standard SWM in esame ed un

altro di una Casa concorrente, sempre monocilindrico a quattro tempi di 125 cm3,

intonato in modo completamente differente.

Figura 57 - Comparativa della pressione media effettiva bmep con un altro motore 125 monocilindrico

Come si può osservare, la curva della pressione media effettiva, da cui discendono

coppia e potenza, è intonata molto più in alto rispetto al motore in studio e

raggiunge un regime massimo di rotazione superiore (11000 rpm contro i 10000

giri/min dell’SWM). Questa combinazione di fattori consente di ottenere una

𝑏𝑚𝑒𝑝𝑚𝑎𝑥 pari a circa 11.50 bar; con semplici passaggi si ricava una potenza

massima di quasi 12 kW (16.4 CV) a 10000 giri/min ed una coppia massima di

circa 11.3 Nm. La potenza è notevolmente superiore ma la coppia non varia molto,

in valore assoluto, da quella ottenuta dal motore standard; ciò conferma che

spostando la potenza massima verso gli alti regimi la coppia massima sviluppabile

del propulsore non varia in modo significativo in quanto conta di più l’aumento

del regime di rotazione.

Page 94: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

94

Un altro fattore che consente di avere una potenza superiore è una riduzione, se

pur modesta, della friction; avendo meno attriti, il motore genera più potenza utile

e ha un rendimento globale superiore.

Figura 58 - Comparativa della pressione media effettiva di friction con un altro motore 125 monocilindrico

Questa analisi conferma che i dati desiderabili dalla Casa sono ideali, in quanto

non è possibile ottenere una potenza di 12.5 kW ed al tempo stesso una coppia

massima di 15 Nm; una richiesta esclude l’altra.

Dato che il motore oggetto del presente trattato è sviluppato per un utilizzo

stradale, si preferisce prediligere la guidabilità ai medi regimi e quindi ottenere

una curva di coppia più piena nel range di giri tra i 5500 ed i 8500 rpm, senza

spingersi fino a 11000 giri/min. Inoltre agli alti regimi aumenta anche il consumo

di combustibile come visto, e ciò renderebbe il motore meno parco nei consumi sia

perché a 11000 rpm consuma di più per i cicli più frequenti, sia perché per avere

coppia e prestazioni notevoli deve ruotare a regimi elevati e questo è sfavorevole

per il consumo di carburante.

5.4 Andamento dei risultati per il motore modificato

Nonostante la ciclistica della moto e gli ingombri disponibili per il motore siano

già definiti, si è cercato di ottimizzare le curve di coppia e rendimento agendo su

alcuni parametri motoristici; nel seguito vengono proposte le prove effettuate con

l’intento di mostrare anche l’influenza delle varie dimensioni in gioco.

Page 95: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

95

Plenum in aspirazione

Nella configurazione definitiva del motore, l’impianto di aspirazione comprende

due volumi: uno è la scatola filtro, il cui volume di progetto è pari a 4.5 dm3, e

l’altro è il raccordo in gomma che collega la scatola filtro al corpo farfallato, pari a

1.0 dm3 da progetto.

Figura 59 - Dettaglio del sistema di aspirazione ufficiale

Variando questi due volumi, aumentandoli o diminuendoli, varia la curva di

riempimento del motore in quanto cambiano le lunghezze e gli andamenti delle

onde di pressione lungo il sistema di aspirazione.

Figura 60 - Effetto sul riempimento della variazione dei volumi in aspirazione

La curva nera “RIF” è stata ottenuta sostituendo la trombetta in aspirazione con lo

schema di progetto del sistema di aspirazione, composto dai due volumi ed i

condotti che li collegano; questa curva è diversa da quella precedente con la

trombetta in quanto la presenza dei plenum fa variare il rendimento volumetrico.

Si osserva comunque che anche variando i volumi in maniera significativa

(estremizzando in alcuni casi l’analisi, perché un volume da 10 dm3 sarebbe

Page 96: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

96

irrealizzabile sulla moto) la curva di riempimento non varia in modo rilevante. I

valori di progetto sembrano quelli di miglior compromesso tra le prove simulate.

Di seguito viene riportato un diagramma che mostra il confronto tra le curve di

riempimento del motore standard e quelle del motore di riferimento,

schematizzato come da datasheet 3D che verrà analizzato nel proseguo, al fine di

evidenziare come varia il riempimento modificando i sistemi di aspirazione e

scarico:

Figura 61 - Confronto del riempimento tra motore standard e motore di riferimento dai 3D

Diagramma della distribuzione

La modifica delle fasature delle valvole ha un ruolo importante sulla curva di

riempimento del motore; ritardare o anticipare la chiusura o l’apertura delle

valvole significa far variare l’istante in cui le onde di pressione si ripresentano alle

porte del cilindro, portando o meno dei benefici alle performance.

Da progetto le fasature sono:

AAA pari a 325° dell’angolo di manovella;

AAS pari a 105° dell’angolo di manovella;

durata angolare dell’aspirazione pari a 275°;

durata angolare dello scarico pari a 285°.

Nelle varie prove effettuate ci si è discostati di al massimo ± 10° dai valori sopra

riportati, mantenendo sempre inalterate le durate delle fasi e le alzate per non

intervenire sui lobi delle camme.

Page 97: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

97

Figura 62 - Effetto sul riempimento della variazione delle fasature delle valvole

Un miglioramento della curva di riempimento si tramuta direttamente in un

miglioramento della curva di coppia:

Figura 63 - Effetti sulla coppia della variazione delle fasature delle valvole

Si ritiene leggermente migliore della configurazione di progetto la fasatura con

AAS pari a 120° di manovella e AAA pari a 320° (rappresentata in verde nel

grafico). La curva gialla potrebbe apparire preferibile ma essa fornisce un

riempimento migliore ai medi regimi di poco superiore alla fasatura verde, mentre

è decisamente inferiore ai bassi ed alti regimi.

Con questa nuova fasatura, oltre alle analisi sul coefficiente di riempimento, sono

state valutate anche le pressioni nel cilindro e nei condotti per valutare gli effetti

d’onda ed i riflussi di portata.

Page 98: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

98

È doveroso precisare che le curve sono state ricavate a pari anticipi di accensione e

ciò non è propriamente corretto; in base alla quantità di aria/miscela che entra nel

cilindro si devono ricalcolare gli istanti in cui far scoccare la scintilla in modo tale

da evitare la detonazione quando si ha più portata, e attenuare i picchi negativi

quando se ne ha meno.

Si riportano solo i grafici relativi al regime di coppia (e riempimento) massima

pari a 7000 giri/min.

Figura 64 - Diagramma delle pressioni al regime di massima coppia

Le pressioni presentano degli ottimi andamenti; durante la fase di incrocio, la

pressione in aspirazione è sempre superiore alla pressione nel cilindro e nello

scarico e ciò evita il riflusso di gas combusti verso il condotto di aspirazione,

garantendo un buon lavaggio ed un buon ricambio del fluido. Inoltre è ben visibile

il picco di pressione che caratterizza la seconda fase dell’aspirazione e che assicura

un buon riempimento del motore.

Page 99: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

99

Figura 65 - Diagramma delle portate massiche al regime di massima coppia

Anche il grafico delle portate massiche (positive o negative) non presenta riflussi

di gas combusti risalenti in aspirazione durante la fase di incrocio; è presente solo

un leggero riflusso di carica fresca verso il condotto di aspirazione alla fine della

fase di aspirazione, quando il pistone sta risalendo verso il PMS. Si tratta

comunque di un valore minimo pari, nel punto peggiore, a 0.00185 kg/s di portata

di ritorno.

Altri parametri motoristici e catalizzatore

Sono stati anche valutati altri parametri motoristici che vengono brevemente

riassunti nel seguente grafico:

Figura 66 - Influenza sulla coppia della variazione di altri parametri motoristici

Page 100: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

100

Si osserva che leggere variazioni del rapporto di compressione, da 11.5 a 12, o del

diametro minimo del corpo farfallato, da 32 a 34 mm, non influiscono

significativamente sulle prestazioni del motore; il rapporto di miscela

aria/combustibile A/F, invece, fa calare le performance se viene ridotto a valori

troppo bassi (ad esempio 11), cioè se ci si sposta verso dosature esageratamente

ricche che corrispondono a setup di protezione dettati dalla centralina elettronica.

Viene anche valutato l’effetto del catalizzatore; esso è un elemento aggiuntivo del

sistema di scarico, formato da un monolita in materiale ceramico a nido d’ape su

cui vengono disposti gli elementi attivi. Questo convertitore catalitico ha la

funzione di abbattere le sostanze inquinanti prodotte dal motore; svolge una

triplice azione sui gas di scarico riducendo gli 𝑁𝑂𝑥 ad 𝑁2 (mediante elemento

attivo a base di Rodio), ed ossidando HC e CO a 𝐶𝑂2 ed 𝐻2𝑂 (mediante elementi

attivi a base di Platino e Palladio). Maggiore è la densità di canali del monolita,

maggiore è la contropressione che questo elemento genera nel condotto di scarico;

aumenta quindi il lavoro che il pistone deve compiere per espellere i gas combusti

dal cilindro e si riducono le prestazioni del motore.

La Casa costruttrice ha fornito le specifiche del monolita in oggetto, in termini di

sezioni e numero di celle, ed è stato quindi possibile inserirlo nel codice:

Figura 67 - Menù di configurazione del monolita del catalizzatore

In analisi precedenti, che non sono state qui riportate, si erano provati tre

posizionamenti del monolita: all’inizio del sistema di scarico, a metà dell’impianto

ed all’ingresso del silenziatore. La configurazione migliore dal punto di vista della

contropressione allo scarico si era rivelata essere quella col catalizzatore in fondo

Page 101: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

101

al sistema di scarico, all’ingresso del silenziatore, come riportato nella

schematizzazione seguente:

Figura 68 - Schematizzazione del silenziatore con catalizzatore all'ingresso

La curva relativa a questa conformazione viene mostrata nel seguito in quanto

prima viene trattata la simulazione del motore configurato come da datasheet,

ossia coi condotti di aspirazione e scarico riprodotti dai file 3D. Tale disposizione,

nonostante consenta di ottenere la minor contro pressione possibile deve essere

tuttavia verificata dal punto di vista delle emissioni in atmosfera, in quanto

allontanando il catalizzatore dall’uscita dei condotti di scarico se ne rallenta il

processo di riscaldamento che condiziona in modo significativo l’efficacia di

conversione degli inquinanti.

Alterazione pressione e temperatura ambiente

Come ultima analisi sul motore standard, si è valutata l’alterazione delle

condizioni ambiente; nello specifico si è settata una pressione pari a 1.013 bar ed

una temperatura di 300K.

Dai dati ottenuti, e non riportati, si è potuta osservare come una riduzione della

temperatura ed un aumento della pressione ambiente incrementino le prestazioni

del propulsore; infatti, sotto l’ipotesi fatta di considerare l’aria un fluido ideale,

secondo la legge dei gas perfetti (𝑝

𝜌= 𝑅∗𝑇), queste modifiche fanno aumentare la

densità dell’aria e di conseguenza il riempimento.

Con queste condizioni ambientali le prestazioni del propulsore aumentano; nello

specifico esso arriva ad erogare una potenza massima di circa 10.5 kW (14 CV) a

9500 rpm ed una coppia massima di 12.0 Nm a 12000 giri/min.

Si ricorda che anche in questo caso le curve sono state ricavate, erroneamente, a

pari anticipi di accensione come già detto in precedenza.

Page 102: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

102

5.5 Andamento dei risultati per il motore

configurato come i datasheet 3D

Come affermato sopra, il motore standard configurato finora non è quello

completo dei sistemi di aspirazione e scarico previsti per la messa in produzione

del propulsore; si è analizzata una soluzione semplificata servita per la prima

accensione al banco del motore.

La configurazione completa fedele alle quote fornite è riportata sotto:

Figura 69 - Schematizzazione del motore secondo le specifiche 3D definitive

In base alle considerazioni fatte in precedenza, ci si aspetta che la modifica dei

sistemi di aspirazione e di scarico alteri le curve caratteristiche del motore, come

infatti si riscontra dalle simulazioni (effettuate a 330K e 0.974 bar):

Figura 70 - Curve di coppia con condotti in configurazione definitiva

La presenza di volumi e condotti aggiuntivi in aspirazione, e di un sistema di

scarico più lungo e articolato, compreso di silenziatore, hanno notevolmente

Page 103: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

103

modificato le curve di coppia e riempimento. L’intonazione è stata spostata verso

gli alti regimi anche se i valori di picco non sono cambiati in modo sensibile.

Figura 71 - Curve di potenza con condotti in configurazione definitiva

Le curve di potenza presentano un andamento simile al caso del motore per il

banco prova, ma hanno il picco massimo a circa 9000 rpm, non più verso i 9500-

10000 giri/min come prima.

Purtroppo per le ragioni esposte in precedenza non è stato possibile validare questi

risultati al banco prova; si presuppone che comunque si avvicinino abbastanza alle

performance reali che avrà il motore così configurato sulla ciclistica della moto.

Anche per questa configurazione sono state eseguite tutte le analisi svolte per il

motore configurato al banco; la valutazione delle modifiche dei vari parametri

motoristici ha portato alle medesime conclusioni raggiunte in precedenza. Per non

riproporre ancora una volta tutti i grafici e le analisi viste prima nello specifico di

ogni singolo parametro, vengono riportate solo le curve di coppia e potenza (alle

condizioni ambiente di 300K di temperatura e 1.013 bar di pressione). Vengono

anche riportati i dati relativi alla prova col catalizzatore trivalente installato

all’ingresso del silenziatore di scarico, come precedentemente descritto:

Page 104: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

104

Figura 72 - Curve di riempimento con modifica delle fasature e catalizzatore installato

Come ci si aspettava, la presenza del catalizzatore fa calare le prestazioni del

motore ai medi ed alti regimi; ai bassi regimi non influisce in modo significativo

sulle performance.

Page 105: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

105

Conclusioni

Nel presente elaborato si è modellato un motore monocilindrico a ciclo Otto a

quattro tempi per utilizzo stradale; in prima istanza è stato valutato il propulsore

nella configurazione allestita per il test al banco prova, con condotti di aspirazione

e scarico “di comodo”, e poi si sono simulate alcune modifiche di setup per

ottimizzarne le performance. In un secondo tempo si sono valutate le prestazioni

del motore configurato con i sistemi di aspirazione e scarico progettati dalla Casa,

ed anche in questo caso sono state proposte alcune riflessioni sull’ottimizzazione

dei risultati. Lo scopo delle numerose simulazioni effettuate è stato anche quello di

illustrare come varino le curve caratteristiche del motore al variare di alcuni sui

parametri tecnici: la geometria dei condotti di aspirazione e di scarico che

influenzano direttamente il riempimento, la fasatura delle valvole per ottenere dei

buoni lavaggi dello spazio morto e non perdere troppo lavoro di espansione, la

presenza di plenum in aspirazione, l’influenza delle condizioni ambiente e

l’impatto del catalizzatore. Tutti questi termini hanno un impatto sulle principali

grandezze caratteristiche del motore: riempimento, coppia, potenza, pressione

media effettiva, friction, consumo di combustibile, rendimento globale, ecc. come

mostrato.

La configurazione ritenuta migliore con fasature delle valvole aventi 𝐴𝐴𝐴 =

320° e 𝐴𝐴𝑆 = 120° di manovella consente di ottenere un riempimento migliore

nei medi regimi, la lunghezza complessiva dei condotti di aspirazione e scarico

consente di intonare il motore nel range medio di giri per cui il motore è stato

progettato. Nel caso si volessero incrementare notevolmente le prestazioni, si

possono intonare i condotti in modo differente, conformandoli opportunamente,

per far erogare al motore più potenza a regimi elevati.

Queste modifiche non sono state testate sul motore in esame in quanto la ciclistica

della moto e la componentistica già definita non hanno consentito stravolgimenti

di forma.

Nonostante le ultime modifiche non siano state validate al banco prova, si può

affermare che la modellazione numerica con codici di calcolo dedicati è ormai una

tecnica affidabile e precisa con cui valutare e/o progettare un motore in tempi più

rapidi che in passato, e con un minor dispendio economico.

Page 106: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

106

Page 107: SIMULAZIONE FLUIDODINAMICA DEI SISTEMI DI … · fluidodinamica interna al motore sia il suo funzionamento d’insieme. Questo utilizzo sempre più spinto della tecnologia informatica

107

Bibliografia

G. Ferrari Motori a combustione interna, Ed. Il Capitello,

Torino, 2005.

Winterbone e Pearson, Design techniques for engine manifolds, 1999.

E. Mattarelli MotoGP 2007: Criteria for engine optimization,

Journal of engineering for gas turbines and power,

January 2008.

A. Della Torre Codici di calcolo 1D per motori a combustion

interna.

J. Kane Exhaust system technology – The sound and the

fury, Race engine technology magazine.

M. F. Harrison e A. Dunkley The acoustics of racing engine intake systems, 2003.

D. Giacosa Motori endotermici, 1972.

G. A. Pignone e U. Vercelli Motori ad alta potenza specifica, 2010.

L. Barbaglia Simulazione termo-fluidodinamica 1D di motori ad

alte prestazioni per motociclo, Tesi di laurea, 2012.


Recommended