RealizzazioniN° 23/2011

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Indice

12 SFS intec lancia un innovativosistema di fissaggio per impianti fotovoltaici.

14 Il fornitore automobilistico Scherdel appronta, per i veicoli della classe superiore, un’unità di spostamento avanzata dell’albero a camme. Questa è costituita da un componente imbutito della SFS intec.

04 Notizie in breve Informazioni sulla SFS intec in forma sintetica

08 La cultura dell’edilizia sostenibile Un’intervista con il famoso architetto Daniel Libeskind

10 Tecnologia di montaggio per l’approvvigionamento energetico del futuro

Nuovi sistemi di fissaggio per gli impianti fotovoltaici

12 Installazione di finestre su pareti isolate Installazione sicura e testabile di finestre ad alte prestazioni

14 Componenti imbutiti di qualità superiore Componenti della SFS intec nei blocchi motore V6 e V8 di classe superiore

16 Competenza in fase produttiva per una sicurezza ottimale Massime prestazioni nel minimo spazio nel nuovo sistema ABS di TRW

18 Produttività e qualità massima con la nuova rivettatrice GAV HF della GESIPA

La tecnologia dei rivetti ciechi sostiene la costruzione automobilistica leggera

20 Seminario specializzato sul generatore d’impulsi per l’ottimizzazione dei costi

Wincor Nixdorf ottimizza i propri processi di produzione

22 Dynamic 3D – la cerniera universale per cava euro Il sistema di cerniere Dynamic 3D aumenta la flessibilità nella struttura

della finestra

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ImpressumTeam della redazioneDipendenti della SFS intec

PubblicazioneAnnuale

Produzione editoriale e graficaServizio marketing SFS intec

StampaRDV, Rheintaler Druckerei und Verlag AG, Berneck

EditoreSFS intec

CopertinaStand fieristico della SFS intec al BAU di Monaco di Baviera 2011

Editoriale

20 Un minor numero di componenti singoli significa maggiore efficienza: Per i bancomat di Wincor Nixdorf, la SFS intec ha ridotto il numero di elementi di fissaggio.

Successo commerciale grazie alla sostenibilità

Sostenibilità significa: Abbattere solo la quantità di legno che è possibile far ricrescere. Vivere dei benefici e non della sostanza. Facendo riferimento alla società, ciò significa: Ogni generazione deve risolvere i suoi problemi e non deve gravare sulle generazioni future.

Sulla sostenibilità decide chi investe, produce e consu-ma. Immaginazione, creatività e know-how tecnico sono necessari per promuovere modelli di produzione e di consumo rispettosi dell’ambiente e che limitino l’impiego di risorse.

In questo «Realizzazioni» presentiamo alcuni risultati interessanti ed emozionanti. Abbiamo affrontato questi incarichi con i nostri clienti e partner che ci hanno portato a trovare soluzioni innovative. Solu-zioni che aiutano a ridurre il consumo di carburante, a migliorare l’isolamento degli edifici, il montaggio di pannelli fotovoltaici, a risparmiare materie prime e molto altro.

Saremmo lieti se la lettura di questo «Realizzazioni» Vi desse degli spunti di riflessione per le sfide del futuro.

Arthur BlankGeneral Manager Europe

Potenza di fissaggio concen- trata per macchinari agricoliI macchinari agricoli svolgono compiti molto impegnativi.Per questo motivo, gli elementi di fissaggio con elevate prestazioni sono di particolare importanza per i produttori, specialmente durante la semina e il raccolto, in cui le macchine vengono impiegate in maniera intensiva – spesso in condizioni molto dure. Uno dei fornitori leader di soluzioni di fissaggio per i macchinari agricoli è una società danese, la UNIBOLT. Questa, dal 2009, è parte integrante del gruppo SFS intec e vanta oltre un centinaio di anni storia.

Con una vasta gamma di elementi di fissaggio ad alte prestazioni, come viti per aratro, viti per lame, perni per ruote, la UNIBOLT copre diverse esigenze di fissaggio. Al pari della qualità degli svariati tipi di fissaggi, vi è anche l’affidabilità dei tempi di consegna. La UNIBOLT assicura la pronta disponibilità dei suoi prodotti grazie ad uno stoccaggio efficiente. Affinché gli agricoltori possano effettuare puntualmente il raccolto.

n Le macchine agricole sono esposte a elevate sollecitazioni meccani-che. Gli elementi di fissaggio garantiscono un efficiente funzionamento a prova di usura – e quindi affidabile – dei dispositivi.

n Gli elementi di fissaggio ISO- PLUS sono adatti a tutte le murature comuni e a tutti i tipi e gli spessori di isolamento. Sia in caso di una strut tura di nuova costruzione o di una ristrutturazione, è necessario, per la corretta applicazione, il tassello in plastica di lunghezza extra.

Sistema di isolamento perfettamente fissatoI sistemi di isolamento termico permettono la costruzione di edifici sostenibili a basso consumo energetico. Tuttavia, il lato esterno dei sistemi di isolamento viene fortemente sollecitato dai cambiamenti climatici. Uno studio dell’SP Technical Research Institute svedese, a partire dal 2007, mostra che gli elementi sottili presentano spesso umidità e quindi sono un terreno di coltura ideale per le alghe e i funghi.

Oggi, lo specialista svedese per l’intonaco finito FINJA presenta una soluzione estremamente resistente: il sistema ISO-PLUS. Per un’installazione sicura di questi nuovi pannelli isolanti di spessore extra la SFS intec ha sviluppato una soluzione di montaggio ottimale. A tale scopo, è stato impiegato il know-how nella tecnologia di giunzione e delle materie plastiche. Il risultato della combinazione di competenze: un tassello filettato resistente, che anche in condizioni climatiche, di sporcizia o di vento estreme protegge in maniera duratura. Per il montaggio efficiente delle superfici vi è un tassello in plastica di lunghezza extra, di sem plice e comoda installazione. Così, la sicurezza dei fissaggi e la produttività delle squadre di montaggio risulta notevolmente aumentata.

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Come vivremo nel 2015? Per dare una risposta più dettagliata a questa domanda, il Dipartimento per l’Energia statunitense, dal 2002, allestisce il concorso internazionale, «Solar Decath-lon» per le università. Venti squadre provenienti dagli Stati Uniti, Canadae Portorico, nonché dalla Spagnae dalla Germania competono le une contro le altre per progettare la casa più bella e a più alta efficienza energetica.

Con il progetto «surPLUShome» la squadra dei tecnici dell’Università di Darmstadt è già entrata per la seconda volta nella lista dei vincitori. Sviluppo, progettazione e costruzione dell’edificio in questione hanno richiesto diciotto mesi. Questo presenta dei moduli fotovoltaici con una potenza nominale di 19 kW. In questo modo, la casa produce quasi due volte la quantità di energia consumata dalla stessa.

La struttura portante del «surPLUS-home» consta di elementi in legno massello. Questi presentano, non solo una buona valutazione del ciclo di vita, ma puntano anche sul loro peso ridotto. Un aspetto importante in vista del fatto che l’edificio ha dovuto essere traspor-tato negli Stati Uniti e poi di nuovo in Germania. Tale peculiarità è stata il fattore decisivo di scelta del sistema di fissaggio adeguato.

I responsabili hanno scelto il sistema di fissaggio WT della SFS intec. Questo sistema di giunzione sfrutta la forza di trazione e la pressione di alimentazione in atto durante la fase di costruzione e di trasporto. Anche per quanto riguarda l’elaborazione, il sistema WT ha convin-to in maniera completa. Tutti i supporti portanti principali e secondari hanno potuto essere collegati senza pre-foro. Semplice, veloce ed affidabile.

Anche la Cancelliera della Germania Federale Angela Merkel si è mostrata colpita dall’edificio vincitore. Dopo un giro ispettivo, ha elogiato l’innovativo concetto energetico e ha sottolineato quanto sia importante il lavoro inter-disciplinare per l’accettazione delle nuove tecnologie.

n Il surPLUShome del Politecnico di Darmstadt mostra come potrebbe essere l’edilizia a basso consumo energetico e sostenibile. La costruzione portante in legno è fissata con coppie incrociate di fissaggi del sistema WT. La vite a doppio filetto autoforante offre, accanto alla massima capacità di carico, anche un’ottimale distanza dal bordo e intermedia per le travi principali e secondarie. Durante una visita la Cancelliera Angela Merkel si è mostrata colpita dal concetto di costruzione avanzata.

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Sistema di fissaggio WT:Prospettive soleggiate per la giunzione degli elementi in legno

Riduzione di CO2

I biocarburanti offrono l’opportunità diridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Allo stesso tempo, è possibile diminuire anche le emissioni di CO2. Ma per il funzionamento di carburanti alternativi è necessaria una tecnologia efficiente. Ciò viene offerto dal fornitore automobilistico Continental sotto forma di pompa del carburante a bioetanolo compatibile.

A tale scopo, la SFS intec contribuisce con i necessari terminali di contatto. A prima vista, questi ultimi hanno un effetto piuttosto modesto. A ben vede-re però, si comprende, tuttavia, che è una soluzione efficace. A differenza della spina piatta precedentemente utilizzata, i componenti arrotondati garantiscono una tenuta affidabile del sistema. Grazie ad essi viene garantito che nessun carburante possa fuoriuscire dal sistema.

High-Tech per l’uditoDa oltre 50 anni il nome PHONAK è sinonimo d’avanguardia per apparecchi acustici e dispositivi radio. Le piccole meravi-glie high-tech della società svizzera sono di misura talmente ridotta, che – a seconda del modello – scompaiono dentro l’orecchio o sono appena visibili dietro l’orecchio stesso. Altrettanto elevate sono le esigenze funzionali dei fissaggi.

Su questo punto la PHONAK ha definito chiaramente le sue priorità: la soluzione di fissaggio deve essere inossidabile, deve raggiungere eccellenti valori di avvitatura, presentare una tenuta in sede ottimale e, non meno importante, dovreb-be essere anche poco costosa. Per rispondere a queste aspettative, era necessaria una novità mondiale: la prima vite filettata REMFORM® con un diametro di 0,7 mm.

È stato possibile integrare quest’ultima, senza ulteriori adeguamenti, direttamente nella procedura di montaggio di PHONAK. Il principio di avvitatura diretta consente un pro-cesso di montaggio estremamente efficien-te. I fissaggi REMFORM® creano automati-camente la propria filettatura all’interno del foro esistente nell’alloggiamento in plastica. Questo assicura una maggiore produttività e una maggiore sicurezza del processo. In tal modo, la SFS intec contri buisce economica-mente alla realizzazione di apparecchi acustici moderni che occupino uno spazio contenuto.

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Sig. Saccardo, cosa ha influito sulla scelta di collaborazione con la SFS intec per questo grande progetto?

In primo luogo le buone esperienze che abbiamo avuto nel corso di molti anni con i prodotti e i servizi della SFS intec. Con i tradizionali dispositivi di fissaggio meccanici, non saremmo andati molto lontani a Nola. Doveva esserci già una solu- zione efficiente per l’impianto. Questa ci è stata fornita dalla SFS intec con il fissaggio SPIKE® twister e con il dispositivo di montaggio IC 120.

Quali esigenze particolari doveva soddisfare la tecnologia di fissaggio?

Ritenevo che una delle sfide chiave fosse quella della longevità dell’im-pianto su tetto. Era necessario che la struttura sul tetto rimanesse intatta per almeno 20 anni. Una questione ulteriore, era rappresen-tata dalle norme di sicurezza. Qui nel golfo di Napoli, le coperture dei tetti di grande superficie devono resistere a raffiche di vento estre-mamente elevate. L’esperienza in materia della SFS intec si è rivelata di particolare valore per la conformi-tà con le linee guida legislative.

Con quali altri servizi la SFS intec Vi ha sostenuto nella fase di progettazione e di esecuzione?

Come accennato, il problema della sicurezza ha avuto una priorità elevata. Come parte dei lavori di pianificazione siamo riusciti ad effettuare dei test applicativi in condizioni realistiche presso la SFS intec. I risultati sono stati valutati statisticamente, come base per la prova di progettazione dei dispositivi di fissaggio.

Tecnologia di montaggio per il più grande tetto fotovoltaico d’EuropaIl gruppo energetico italiano ENEL ha messo in funzione, di recente, il più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa. L’impianto è stato installato su diversi edifici del centro di distribuzione – Interporto di Nola, nei pressi di Napoli e ha prodotto quasi 33 milioni di chilowattora all’anno. L’azienda specializzata in coperture General Membrane SpA ha sviluppato delle membrane con una superficie totale di 700 000 m2. Nell’intervista, il responsabile tecnico Pierantonio Saccardo, spiega il motivo per cui ha impiegato la tecnologia di fissaggiodella SFS intec.

Inoltre, abbiamo richiesto l’assistenza tecnica della SFS intec direttamente sul cantiere. Le informazioni sul corretto uso del sistema di fissaggio SPIKE® twister sono state di grande importanza in vista del rapido avanza-mento dei lavori.

I prodotti della SFS intec hanno avuto effetti diretti sulla produttività del team di installazione?

Certamente. In particolare, l’uso della macchina automatica IC 120 ha consen-tito un lavoro efficiente e sicuro sul cantiere. Questo grazie ai due utensili orientabili rotanti. Uno di essi effettua i fori attraverso il rivestimento isolante nel calcestruzzo, l’altro spinge i fissaggi nella superficie di calcestruzzo. Un pro - cesso molto semplice per l’installatore.

Ciò significa che tutte le scadenze sono state rispettate in maniera affidabile?

Esattamente. Siamo stati in grado di rispondere con precisione alle aspetta-tive dei nostri clienti ENEL. Attribuisco questo risultato, non da ultimo, alla comunicazione aperta e molto regolare con la SFS intec. Durante l’esecuzione dei lavori si sono dovute adattare spesso le dimensioni delle aree di copertura. Insieme ai tecnici della SFS intec sono stato in grado di gestire ogni singolo caso senza indugio.

In questo contesto, la flessibilità del sistema e la facilità di installazione si è rivelata ideale. Con la SFS intec abbia-mo potuto anche contare su un partner, che ha avuto sempre la risposta giusta sulle questioni di fissaggio.

n L’impianto di 25 megawatt a Nola è attual-mente il più grande impianto a pannelli solari amorfi in Europa. I sistemi di fissaggio della SFS intec hanno garantito un montaggio efficace dei moduli fotovoltaici flessibili di General Membrane. Il responsabile tecnico Pierantonio Saccardo ha alle spalle un perfet-to completamento di progetto.

La cultura dell’edilizia sostenibile –un’intervista con il famoso architetto Daniel Libeskind

Ciò che in tedesco viene indicato in maniera un po’ fragile come «architettura ecologica», in lingua inglese si chiama, in senso del tutto figurato, «Green Architecture». E questo ha un effetto congiuntu-rale sull’economia mondiale. In un’intervista con la nostra reda-zione, Daniel Libeskind, si esprime sulle interazioni tra opera culturale immortale e desiderio di costruzio-ne ecologica.

Signor Libeskind, il Suo nome è sinonimo di concezione architettonica non convenzionale. Quando e come ha scoperto la Sua passione per l’architettura?

Il percorso della maggior parte degli architetti di formazione classica si svolge in uno studio di architettura. Si progettano i primi piccoli oggetti e poi si riprende da essi. Nel mio caso è stato diverso. Sono arrivato all’architet-tura attraverso la musica, la mia passio-ne originaria. Da giovane ero un virtuo-so della fisarmonica e mi dedicavo intensamente alla musica classica. Poi ho ricevuto una borsa di studio presso l’organizzazione America-Israel Cultural Foundation. Tuttavia, non sono mai riuscito a chiudermi completamente alle altre forme di arte. Fin da bambino mi è sempre piaciuto dipingere. Inoltre, la matematica aveva risvegliato la mia passione. Il mondo dell’architettura è stato per me, in definitiva, il crogiolo ideale in cui i miei vari interessi sono convogliati. Così ho deciso di studiare architettura.

Di quale delle Sue numerose opere è più orgoglioso e perché?

A questa domanda mi è assolutamente impossibile rispondere. Sarebbe come se mi chiedesse qual è il mio brano musicale preferito. Ogni edificio, ogni posto ha una missione unica, una qualità unica e una storia unica che mi serve come fonte d’ispirazione. Con ogni edificio ho un rapporto molto speciale. È molto variabile, dipende da molti fattori.

Immaginiamo che ottenesse da un mecenate un budget quasi illimitato per attuare uno dei Suoi sogni architet-tonici. Che edificio vorrebbe costruire e con quali particolari caratteristiche?

L’opposto di ciò che si aspettano molte persone. Non credo che budget più alti equivalgano ad edifici migliori. A volte capita che un periodo limitato di tempo o un budget limitato liberino incredibili forze creative. Ciò può funzionare attraverso l’ispirazione. Come ho detto, dietro ogni edificio è nascosta una storia e la facciata dell’edificio viene utilizzata per definire questa storia. Sia che si tratti di cemento colorato, legno, acciaio o pietra – la rispettiva missione è cruciale. Cerco sempre di dare a ciascuno dei miei progetti delle caratte-ristiche molto personali, a prescindere dal piano dei costi.

Nel recente passato si è rafforzata la tendenza verso «l’edilizia non-residen-ziale ecologica». Un impatto concreto che è sempre più integrato o fissato nell’ involucro dell’edificio: ad esempio pannelli solari sui tetti, elementi di ombreggiamento sulle facciate, ecc. Questa tendenza continuerà?

Senza dubbio, queste innovazioni si manifesteranno sempre di più. Ma meno come tendenza e piuttosto, invece, come parte integrante degli edifici sostenibili. Dall’architetto ci si aspetta che egli trovi, grazie alla creatività e all’apertura mentale, delle soluzioni all’avanguardia per le interfacce tra la costruzione grezza e le attrezzature edili ecologiche. Sono convinto che le più recenti tecnologie in futuro condurranno a soluzioni che oggi sono inimmaginabili.

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Un edificio di qualità è e resterà un elemento importante e, soprattutto, fa parte dell’habitat sociale.

n Daniel Libeskind è noto per un nuovo discorso critico sull’architettura e per il suo approccio multidisciplinare. Il suo lavoro spazia da importanti istituzioni culturali, quali musei e sale da concerto, alla pianificazione paesaggistica e urbanistica fino alla progetta-zione di scenografie, installazioni e mostre.

n Tra gli edifici più noti di Daniel Libeskind ci sono gli edifici commerciali Grand Canal Square a Dublino (in alto) o il Denver Art Museum (in basso).

Quali influenze hanno le certificazioni ambientali degli edifici, come la LEED (Leadership in Energy & EnvironmentalDesign) sul Suo lavoro?

Le certificazioni ambientali sono uno strumento eccellente per gli architetti. Grazie agli standard definiti è possibile concentrarsi molto sulle questioni riguardanti l’impatto ambientale degli edifici e discuterne con il costruttore. Ritengo di particolare valore le infor-mazioni contenute nella categoria di certificazione LEED per le innovazioni nella pianificazione. Ciò sarà ricom-pensato con l’assegnazione di crediti. in questo modo, i metodi di certifica-zione non salvaguardano solo le linee guida per l’efficienza energetica, ma anche lo scatto verso il progresso nella costruzione. Che la sostenibilità abbia un impatto negativo sull’estetica strutturale, a mio avviso, è pura mito-logia. Al contrario, le nuove tecnologie ci offrono possibilità esemplari.

L’«Edilizia sostenibile» è la grande tendenza attuale nel settore delle costruzioni. Quale potrebbe essere, a Suo avviso, la prossima tendenza di rilievo?

Considero l’«architettura verde» non come una tendenza di design, ma come una nuova autorealizzazione. Non solo nell’utilizzo delle nuove tecno-logie, ma come ritorno alla longevità degli edifici. Sostenibilità, nel nostro caso, significa costruire con qualità.

Tecnologia di montaggio per l’approvvigionamento energetico del futuro

Peter Sencar, FasteningSystems, senp@sfsintec.biz

Le energie rinnovabili sono il futuro del nostro approvvigionamento energetico. In particolare, il fotovoltaico, che gene-ra elettricità dalla luce solare, contri-buisce attivamente ad un’effettiva tutela dell’ambiente e del clima. Resta inteso che oggi numerose aziende auto- producono energia verde. Pertanto, i tetti industriali e commerciali su larga scala forniscono le condizioni ideali per l’installazione di sistemi fotovoltaici.

Tuttavia, le esigenze per il sistema di fissaggio utilizzato sono estremamente elevate. È importante tenere sotto controllo sia i costi d’installazione totali che le condizioni di carico estreme, causate dalla neve e dal vento. Con i nuovi sistemi di fissaggio SOL-F e SOL-R, la SFS intec è riuscita ad adempiere alle elevate esigenze delle aziende di installazione. Entrambe

le soluzioni sono notevoli per la loro massima efficienza ed affidabilità.

In anteprima alla fiera BAU

Al BAU di quest’anno a Monaco di Baviera, sono state introdotte per la prima volta delle soluzioni com-pletamente nuove per un pubblico internazionale. Questo si è mostrato molto impressionato – soprattutto per quanto riguarda la movimentazione rapida e semplice, la flessibilità senza precedenti, l’affidabilità estremamente elevata di montaggio e, non ultimo, come idee lungimiranti, grazie ad una sofisticata tecnologia siano diventate una realtà tangibile.

Bertrand Piccard in qualità di relatore ospite

La convinzione che una nuova idea possa muovere tutto, è ciò che ha mostrato la conferenza sul solare, realizzata dalla SFS intec, proprio nell’ambito della fiera BAU. Il pioniere dell’aviazione Bertrand Piccard ha gettato nuova luce sull’uso sostenibile delle fonti di energia del nostro pianeta. È stato chiaro: l’apparente inesauribile potenza del sole offre promettenti opportunità per garantire un approvvi-gionamento energetico sostenibile. Finora questo potenziale non è ancora stato utilizzato a sufficienza. Per esplo-rare nuovi approcci in materia di ener-gia, nuove tecnologie e tutela ambien-tale, sono richieste curiosità e spirito pionieristico. Questo è esattamente ciò che Bertrand Piccard desiderava promuovere con il suo ultimo progetto.

Alla fiera BAU di quest’anno a Monaco di Baviera la SFS intec ha presentato al pubblico specializzato due novità mondiali: i sistemi di fissaggio SOL-F e SOL-R per l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti industriali. Particolarità: i concetti di giunzione innovativi si presentano senza alcuna pre-foratura e facilitano enormemente l’installazione. Entrambi i prodotti, così come una conferenza sul solare con il pioniere dell’aviazione Bertrand Piccard, sono stati molto ben accolti dai visitatori.

n Preferiti indiscussi del pubblico allo stand fieristico della SFS intec: i sistemi di fissaggio SOL-R e SOL-F segnano nuovi standard per l‘installazione di impianti fotovoltaici.

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Bertrand Piccard è nato nel 1958 a Losanna, in Svizzera. Rampollo di una delle più importanti dinastie di esplora-tori e scienziati, era predestinato fin dall’inizio a continuare l’eredità dei suoi padri. Come psichiatra, aviatore, presi-dente dell’organizzazione umanitaria «Winds of Hope» e ambasciatore di buona volontà delle Nazioni Unite, ha perseguito un obiettivo importante, cioè unire l’eredità scientifica della sua famiglia con il suo amore per l’esplora-zione dell’avventura unica della «vita».

Con il suo ultimo progetto «Solar Impulse», Bertrand Piccard aspira, ancora una volta, a volare in tutto il mondo. Al posto della mongolfiera c’è ormai un velivolo azionato a motore ad energia solare. Questo volo dovrebbe dimostrare l’importanza della tecno-logia moderna per l’uso sostenibile delle fonti di energia nel pianeta.

Montaggio innovativo di impianti fotovoltaici sui tetti

SOL-R – per coperture metalliche e pannelli sandwich

Grazie al suo design geometrico e alle numerosevarianti di montaggio questo sistema ha convinto per la massima flessibilità.

Indipendentemente dalla forma geometrica dell’involucro esterno e dello sfondo, SOL-R garantisce un montaggio piano al 100%. Per le nuove costruzioni o le ristrutturazioni edilizie: Grazie alla regolazione in altezza il sistema pareggiale superfici di tetti irregolari senza problemi.

SOL-F – per le classiche coperture piane

Con SOL-F, la SFS intec presenta un unico pacchetto costi - tuito dal sistema di fissaggio, utensile di foratura e software di progettazione per l’ancoraggio sicuro e veloce di strutture di montaggio e profili portanti per impianti fotovoltaici su coperture piane.

La lunghezza flessibile selezionabile del profilo distanziatore rende il sistema SOL-F la soluzione ideale per diversi spes-sori di isolamento e per la coibentazione della pendenza.

Il pioniere dell’aviazione Bertrand Piccard con il suo progetto «Solar Impulse» pone nuovi standard per l’uso dell’energia solare.

I diversi sviluppi tecnici hanno portato, negli ultimi anni, ad un nuovo livello di qualità e prestazio-ni per la struttura delle finestre. Le grandi dimensioni dei tripli vetri e un peso altrettanto elevato delle imposte rendono l’installa-zione delle strutture delle finestre doppiamente impegnativa. La SFS intec ha adattato il sistema di montaggio JB-D® alle nuove esigen-ze. Sono possibili un’installazione della finestra pianificabile in base alle direttive RAL e lo smaltimento sicuro dei carichi mobili, come pure la regolazione tridimensio -nale. In questo modo è possibile compensare in modo semplice le tolleranze.

Un uso parsimonioso dell’energia è una delle tendenze più importanti del nostro tempo. Le disposizioni di legge per ridurre il consumo energetico e la corrispettiva riduzione delle emissioni di CO2 ivi associata, diventano sempre più ampie. L’efficienza energetica degli edifici sta diventando sempre più importante. Il progetto con 58 nuove unità residenziali alla periferia di Am-burgo mostra come si presenta oggi l’edilizia moderna. Qui i progettisti responsabili hanno dimostrato un elevato livello di coscienza ambientale.

Superfici a vetrate di grandi dimensioni completano facciate in mattoni ad alto potere isolante

Negli edifici, un riscaldamento centra-lizzato moderno a gas assicura un basso consumo di energia e una ridu-zione delle emissioni di CO2. Quasi il

40% del fabbisogno di acqua calda viene generato dagli impianti solari installati sul tetto. L’alto livello di comfort è accentuato dalla ventilazione controllata con recupero di calore domestico. Le facciate ad elevato potere isolante con tripli vetri garanti-scono una costruzione sostenibile e a risparmio energetico, con bassi costi di gestione. Produzione e montaggio di finestre di altissimo livello

Per il progetto di costruzione nel nord della Germania, i professionisti nel settore dei serramenti dell’azienda H.O. Schlüter GmbH hanno prodotto un totale di 530 finestre in PVC. La mag-gioranza di questi elementi strutturali è stata realizzata come elementi finestra a piano rialzato con una profondità di 88 mm, alcuni anche con tapparelle.

Heinz Hutter, FasteningSystems, hhe@sfsintec.biz

Installazione di finestre su pareti isolate

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A causa delle elevate esigenze di protezione dai rumori, calore e irraggia-mento solare la scelta è caduta sui tripli vetri. L’installazione di finestre ad alte prestazioni è stata effettuata nell’area termicamente isolata.

I componenti in vetro hanno un peso totale che arriva fino a 560 kg. Una grande sfida per i serramentisti. Era impensabile utilizzare sistemi di fis-saggio e montaggio tradizionali. Le staffe flessibili non assicurano un ade - guato trasferimento di carico. Anche le biette in legno o in PVC, che sono spesso utilizzate per l’installazione delle finestre, non sono pratiche per il montaggio nella zona ad isolamento termico.

Il tecnico incaricato, insieme alla SFS intec ha affrontato un compito impegnativo. Egli ha applicato il

comprovato sistema di montaggio JB-D®, con il quale è possibile com-pensare facilmente tolleranze anche di grandi dimensioni. La SFS intec ha fornito per l’installazione professionale i necessari valori di capacità di carico.

Cospicui benefici per i clienti grazie al sistema di montaggio JB-D®

«Con il sistema tridimensionale regola-bile JB-D®, abbiamo potuto deviare i carichi propri e quelli mobili in maniera affidabile e sicura nella costruzioneportante. Così il piano di installazione è liberamente selezionabile secondo l’andamento isotermico e l’installazione delle finestre è molto semplice e al tempo stesso sicura. Per evitare una rottura del vetro o la distorsione del materiale del telaio, le guide di regola-zione per il trasferimento di carico sono state installate in conformità con le

direttive del produttore e la normativa RAL. Ciò vale in particolare per mante-nere le giuste distanze dai margini», spiega il direttore dei lavori Jörg Peters. Il progetto di costruzione è ora comple-tato. Le caratteristiche del progetto più sorprendenti sono i complessi tipi di appartamenti con pavimentazione con finestre a tutta altezza, che incon-trano le esigenze degli utenti di appar-tamenti individuali e luminosi con vista sul parco.

Il sistema di montaggio delle finestre JB-D®

Con il sistema di JB-D®, viene note-volmente semplificata l’installazione della finestra in costruzioni a parete con isolamento. Grazie alla possibilità di regolazione nelle tre dimensioni, sono necessari pochi movimenti per allineare perfettamente il telaio della finestra.

Il sistema della SFS intec soddisfa anche le linee guida dell’istituto di collaudo e certificazione tedesco.I produttori e i posatori hanno quindi la certezza che il montaggio, in aggiun-ta ai requisiti energetici, soddisfa anche i criteri di resistenza al vento e all’usura.

Nr. 10541805

Componenti imbutiti di qualità superiore

Michael Düring, AutomotiveProducts, dumi@sfsintec.biz

varianti di produzione. Ciò ha mostrato che un pezzo imbutito è in grado di far fronte in maniera straordinaria ai carichi dinamici. In seguito, la SFS intec è stata coinvolta nel progetto, in qualità di partner competente con esperienza nella tecnologia di termoformatura e nel trattamento termico.

Compito assolto sotto pressione

I primi intensi colloqui tra la Scherdel, gli OEM e la SFS intec si sono svolti dapprima sulla comprensione comune dei requisiti di applicazione. Di conse-guenza, vi è stata una revisione tecnica della geometria dell’alloggiamento. Allo stesso tempo, sono stati determinati i materiali possibili in grado di resistere con successo alle torture del banco di prova. Questi test sono stati eseguiti otto settimane dopo il primo contatto. Con la soddisfazione da parte di tutti gli

interessati. I pezzi imbutiti di campiona-tura della SFS intec hanno soddisfatto le aspettative. Si è rivelata cruciale l’ottimizzazione delle funzionalità mediante trattamento termico.

Collaborazione in partnership

L’intero progetto è stato caratterizzato da una stretta e aperta collaborazione tra le rispettive squadre di lavoro.Con il progressivo sviluppo, le modifi-che tecniche sono state esaminate dalla Scherdel e immediatamente approvate in accordo con gli OEM. Questa comunicazione efficace ha aiutato a garantire la proverbiale ed eccellente qualità, nonché il rispetto dei limiti di tempo.

I produttori tedeschi di auto di lusso impongono nuovi standard di efficienza con gli innovativi motori V6 e V8. La ditta fornitrice Scherdel contribuisce ad ottenere più poten-za e meno consumi con una nuova unità di regolazione degli alberi a camme. Questa è dotata di un allog-giamento della SFS intec.

Le aziende lungimiranti, che si con-centrano maggiormente sugli aspetti ambientali, segnano la strada nel mondo automobilistico di domani. Ingegneri e tecnici hanno riconosciuto i segnali del tempo e hanno dato vita ad un’innovazione senza precedenti. Ma la scala di valutazione per le solu-zioni di mercato future è elevata. In particolare, i requisiti a volte si trovano in opposizione l’uno con l’altro. Nella tensione tra la richiesta di maggiore potenza dei motori e la contemporanea riduzione delle emissioni, l’industria automobilistica deve affrontare compiti importanti.

Il fornitore automobilistico tedescoScherdel ha posto le basi per il futuro. L’esempio di successo più recente è la realizzazione di un’unità di regolazione degli alberi a camme per la nuova generazione di motori V6 e V8 dei più eccellenti costruttori tedeschi. Con essa i tecnici della Scherdel hanno compiuto un grande salto in avanti nell’innovazione. In particolare, me-diante la riduzione del peso, le dimen-sioni compatte, l’ottimizzazione delle funzionalità, la maggiore resistenza e la riduzione dei costi.

Alloggiamento altamente flessibile

Una sfida particolare nasce dalla realiz-zazione di alloggiamenti per l’albero a camme. Ci voleva una soluzione senza compromessi di qualità. L’uso quotidia-no con avviamento a caldo e a freddo, le brevi soste e ripartenze nel traffico cittadino o le sollecitazioni a lungo termine richiedono componenti resi-stenti all’usura. Alla ricerca di una soluzione convincente, i responsabili della Scherdel hanno testato diverse

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n L’alloggiamento del sistema viene prodotto dalla SFS intec utilizzando la tecnologia di imbutitura profonda. Mediante particolari procedure, il punto di flessione degli anelli rimane flessibile anche dopo il trattamento termico.

n Ogni pezzo al suo posto. Dietro alle potenti prestazioni dei motori V6 e V8 c’è la più moderna tecnologia. I sistemi e i componenti acquistati devono soddisfare i più alti standard qualitativi.

Ulrich Dagostin, Global KeyAccount Manager presso la Scherdel, è stato determinante nello sviluppo dell’unità di rego-lazione degli alberi a camme in questione. Qui si esprime sulla collaborazione con la SFS intec.

«Già da molti anni gli OEM dell’indu-stria automobilistica contano sul nostro know-how. Questa fiduciadeve essere continuamente ripagata. Abbiamo ottenuto questo risultato anche grazie a dei fornitori compe-tenti.

Abbiamo conosciuto la SFS intec come fornitore affidabile. Un partner che risponde rapidamente e che ci sostiene nel problem solving. Sono state decisive l’esperienza di consu-lenza e di implementazione, come la produzione completa sotto un unico tetto.

Questa capacità e lo scambio effi-ciente di informazioni hanno aiutato, infine, a rispettare i tempi di con-segna estremamente stretti.»

n Il regolatore dell’albero a camme permette una regolazione ottimizzata della fasatura delle valvole. Questa consentirà una consistente riduzione del consumo di carburante e delle emissioni, come pure un aumento della poten-za della coppia.

Tobias Loher, AutomotiveProducts, lto@sfsintec.biz

Competenza in fase produttiva per una sicurezza ottimale

Piccole fuori, grandi dentro e modernamente accessoriate: le city car compatte di oggi sono dotate della tecnologia di sicurezza più recente. Il modello successore della Volkswagen Lupo, ha un sistema di ABS di nuova concezione, realizzato dagli specialisti della sicurezza della TRW Automotive per un’ottimale stabilità direzionale, in situazioni di frenata difficili. Inoltre, la SFS intec ha contribuito al successo del lancio del sistema: Grazie al suo know-how tecnologico e alla presenza internazionale è riuscita a raggiungere gli obiettivi tecnici ed economici.

La sicurezza stradale è una delle sfide da superare attra verso la combinazione tra nuove tecnologie e sistemi. L’idea alla base del concetto di sicurezza globale è stata interiorizzata a lungo dal fornitore automobilistico statunitense TRW. Con le parole chiave «Sicurezza Cognitiva», l’azienda focalizza la sua esperienza nel campo dei sistemi di tenuta, sterzo, freni e sospensioni. Così, la protezione dei passeggeri mediante l’interazione efficace di regolatori di guida elettronici giunge ad una nuova tappa.

Aumentare la sicurezza del processo

Con il lancio di un nuovo sistema ABS, che viene utilizzato per la prima volta nel modello successore della VW Lupo, la TRW ha raggiunto un importante traguardo nella sicurezza

di guida attiva. Non solo su ciò che comporta la stabilizzazione del proces-so di frenatura, ma anche in tutto lo sviluppo e l’efficienza produttiva.

Così, nel corso dell’elaborazione del sistema, diverse componenti prodotte sono state sostituite da parti stampate a freddo. Per la TRW è risultato un processo molto più elevato di sicurezza nella produzione in serie. I pezzi stam-pati a freddo convincono grazie ad una qualità costantemente elevata. Allo stesso modo, la TRW considera la possibilità di acquistare componenti provenienti da vari processi presso un unico fornitore. La SFS intec contribui-sce non solo con i particolari stampati a freddo, ma produce anche un sofistica-to componente in plastica.

Cooperazione internazionale

Dietro la nuova generazione di ABS della TRW c’è una rete globale di competenza dai processi efficienti: Sviluppo di base del sistema presso la sede della TRW negli Stati Uniti, piano tecnico e commerciale nelle filiali in Germania, produzione di serie in Europa e Nord America e, in futuro, anche in Asia e Sud America. La SFS intec è stata quindi necessaria per venire incontro alle esigenze di una organizzazione internazionale interconnessa.

Passo dopo passo verso la meta

Il processo dalla progettazione fino alla produzione in serie non è stato sempre facile. È stata particolarmente difficile la realizzazione delle geometrie delle parti complesse. Le diverse varianti

n I sistemi di assi-stenza in frenata della TRW vengono prodotti mediante l’impiantistica più all’avanguardia.

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n Concetto di veicolo per il futuro: sul modello successore della Lupo VW è installato il nuovo sistema ABS della TRW. Il consumo del nuovo nato della VW è di soli 2,44 litri di gasolio per 100 chilometri. Ciò corrisponde ad emissioni di CO2 di 65 grammi, rendendolo così il veicolo a quattro posti più economico del mondo. L‘immagine a sinistra mostra uno studio del 2007 al Salone dell’Auto di Francoforte, in cui è stato presentato per la prima volta questo veicolo.

possibili sono state sviluppate e testa-te. Già durante la prima fase del proget-to è stata necessaria una stretta coope - razione tra i rispettivi team di sviluppo.

Gradualmente, sono state effettuate le varie serie di test. Le conoscenze apprese sono state poi immediatamen-te traslate nel processo di attuazione. Si sono dimostrate particolarmente utili le possibilità di post-lavorazione dei componenti della SFS intec. Quindi, in definitiva, tutte le specifiche sono state soddisfatte.

Condividere gli obiettivi di crescita

Per la TRW la collaborazione con la SFS intec è un esempio riuscito di cooperazione internazionale. Con una gamma completa di servizi – dallo sviluppo, alla competenza di processo fino alla logistica flessibile –

la SFS intec contribuisce a far sì che la TRW raggiunga i suoi obiettivi di crescita. Ciò include la presenza nei principali mercati del settore auto-mobilistico. Una condizione essenziale per affrontare efficacemente le sfide del futuro.

Sigrid Leber, Senior ProductLine Manager presso la TRW, fa un bilancio della collaborazio-ne con la SFS intec.

«Per affrontare le sfide globali del settore automobilistico, sono ne-cessarie delle innovazioni rivoluzio-narie. Come produttori di sistemi anche noi contribuiamo a garantire che i veicoli di domani soddisfino non solo dei criteri giuridici, ma anche economici.

Ci affidiamo a dei partner fornitori che hanno un vasto e completo know-how. A questi ultimi appar-tiene la SFS intec. Il potenziale di produrre dei componenti per la realizzazione della nostra nuova generazione di ABS sotto un unico tetto, è stato un fattore decisivo. Questa concentrazione di forze e la stretta collaborazione di tutte le parti hanno portato al completa-mento con successo del progetto.»

n Tutto in uno: la TRW utilizza nei suoi ABS di nuova generazione diverse componenti della SFS intec. Questo semplifica non solo il processo di fornitura, ma contribuisce anche ad una produzione razionale.

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Nel settore automobilistico leggero i sistemi di rivettatura cieca sono tra le soluzioni più versatili quando si parla di connettività. I processi produttivi altamente automatizzati, tuttavia, richiedono un’elevata sicurezza di processo. A tal fine, la GESIPA, azienda specializzata nella rivettatura, amplia la sua gamma di impianti di montaggio completamente automatici in maniera mirata.

La tendenza alla costruzione leggera nell’industria auto-mobilistica e l’uso ivi associato di moduli di plastica innovativi, pone nuove esigenze per la tecnologia di fissag-gio. Il metodo di rivettatura cieca gioca un ruolo sempre più importante. I metodi di fissaggio tradizionali si scontrano, talvolta, con i limiti tecnici o economici. Questo, in particolare, è il caso dei corpi cavi, degli alloggiamenti o degli elementi di installazione acces-sibili solo da un lato.

Struttura leggera avveniristica

Sempre più componenti metallici fanno posto, oggigiorno, a materie plastiche ad elevate prestazioni e dal peso conte-nuto. Anche nei sistemi di porte hanno prevalso gli efficienti moduli in plastica.Un cambiamento che riguarda anche la tecnologia di giunzione. Questa deve essere adattata in vista di un corrispet-tivo sistema integrato di forma coerente e ad accoppiamento di forza in plastica/metallo.

In questo contesto, è necessario un know-how di alto livello per soddisfare le esigenze, talvolta contrastanti, poste dalle caratteristiche del rivetto cieco. L’attenzione è concentrata principalmente sulla riduzione della pressione al suolo, sul comportamento di serraggio e sulla tenuta.

Produttività e qualità massima con la nuova rivettatrice GAV HF della GESIPA

Kay Brenning, GESIPA, kay.brenning@gesipa.com

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Di conseguenza, diverse case auto-mobilistiche si sono rivolte all’azienda specialista nella rivettatura cieca, GESIPA. È stato necessario imple-mentare un sistema di montaggio completamente automatizzato con monitoraggio integrato del processo di inserimento. Il sistema è stato sviluppato specificamente per rivetti ciechi con diametro della testa di sostegno di 16 mm. Questo riduce la pressione della superficie sul modulo della porta a tal punto da evitare un afflusso della plastica sotto la testa del rivetto.

Sistema con processo sicuro

Il team GESIPA ha posto particolare attenzione sulla riduzione dei costi di manutenzione. Questo soprattutto in termini di affidabilità del processo a funzionamento multi cambio. Eventuali deviazioni dalle norme di riferimento vengono mostrate dall’unità di control-lo integrata immediatamente, e il siste-ma si ferma in maniera automatica. In questo modo viene garantito un pro-cesso di lavorazione sicuro. La GESIPA ha anche ridisegnato il monitoraggio intelligente e il comando del supporto dei rivetti ciechi.

Così, sono possibili nuove distanze di trasporto fino a 20 metri. Con esso non risulta più essere un ostacolo un impie-go permanente, anche in spazi difficili.

Tecnologia di fissaggio in un’unica soluzione

Il processo di montaggio è di per sé semplice ed efficiente: I rivetti vengo-no trasportati attraverso il tubo di alimentazione dal contenitore di tra-sporto alla rivettatrice. Il contenitore di alimentazione è dotato di un controllo del livello e può essere corredato, a scelta, di un sistema bunker ampliato per il dosaggio automatico successivo.Il processo di inserimento viene effet-tuato per mezzo di una rivettatrice.Ancora una volta, nulla è lasciato al caso. Dei sensori monitorano la posizione dei rivetti, la posizione del

n Ultima rettifica: l’industria automobilistica ha spinto sempre più sul pedale dell’accelera-tore in termini di produttività sulle linee di montaggio. Per tenere testa a questo svilup-po, la GESIPA ha realizzato il potente sistema di montaggio GAV HF. Questo fissa 45 rivetti al minuto.

sistema di pistoni e le condizioni di pressione all’interno della rivettatrice.

Il sistema di controllo adotta un effi-ciente sistema di controllo industriale con display da 8 pollici e un software operativo sviluppato dalla GESIPA. Un vantaggio particolare: rivetto cieco, sistema di montaggio e software di controllo in un’unica soluzione. Le migliori condizioni per la massima flessibilità, per soddisfare le esigenze del singolo cliente.

Conclusioni: La possibilità di applicazio-ne della tecnologia del rivetto cieco si evolve ad un ritmo rapido. I moderni sistemi di rivettatura cieca sono in grado di lavorare elementi di fissaggio con diversa geometria o diverse mate-rie prime. L’adempimento combinato di esigenze complesse richiede soluzioni innovative, come i nuovi macchinari per rivettatura cieca GAV HF della GESIPA.

n Insieme ai rivetti ciechi, la rivettatrice GAV HF costituisce un affidabile sistema di montaggio. Usciti dal contenitore di alimenta-zione, i rivetti ciechi vengono inseriti in modo efficiente e con qualità costantemente elevata. La variante opzionale completamente automatica è stata progettata per funzionare sui robot industriali ed è adatta come integra-zione del sistema completo.

Seminario specializzato sul generatore d’impulsi per l’ottimizzazione dei costi

Lukas Schüpbach, Electrical Components Industry, slu@sfsintec.biz

Insieme a Wincor Nixdorf, la SFS intec ha apportato una soluzio-ne razionale per il fissaggio nella fase di produzione in serie. Un passo significativo, che consente una produzione di bancomat più economica.

Quando i consulenti tecnici della SFS intec tengono un seminario alla clientela, non trasmettono solo le loro conoscenze professionali. Piuttosto, cercano sempre di identificare possibili miglioramenti nei rispettivi potenziali applicativi del cliente. Soprattutto nella tecnologia di fissaggio, vale la pena spesso, chiarire bene i processi esistenti. Mediante una soluzione per il fissaggio ottimale è possibile spesso aumentare significativamente la produttività.

La scintilla nel seminario specializzato

Anche lo sviluppo della nuova vite ad alto rendimento per Wincor Nixdorf è scaturito da un seminario tecnico. La discussione tra i partecipanti e i relatori ha dato la spinta per un progetto di sviluppo di riferimento. Il suo scopo era

quello di semplificare un processo di montaggio molto costoso fino ad allo-ra. Non si è trattato solo di risparmiare tempo nella produzione. L’attenzione si è concentrata principalmente sulla riduzione degli elementi di fissaggio utilizzati. Poiché minore è il numero di parti e più semplici e sicure divengono la logistica e il montaggio.

Concetto di fissaggio innovativo

Che cosa ci vuole per fissare salda-mente la cassaforte di un bancomat con l’unità di pagamento? Nel caso di Wincor Nixdorf venivano impiegati per ogni punto di fissaggio almeno quattro elementi. Per il team di progettazione della SFS intec è stato chiaro fin dall’inizio: doveva essere concepito un nuovo concetto di fissaggio per integrare le funzioni di quattro componenti in un unico pezzo. Una

n Wincor Nixdorf è uno dei fornitori leader a livello mon-diale di soluzioni IT per le banche e le società commerciali. La società tedesca fornisce questi ultimi insieme a hardware di prima qualità. Inoltre, il portfolio di Wincor Nixdorf comprende la forni-tura di software e servizi innovativi.

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sfida particolare si è rivelata l’altezza relativamente piccola che era prevista nelle specifiche di Wincor Nixdorf.

Si è dimostrata utile, alla fine, una soluzione con un’impronta esterna TORX PLUS® 12EP. Questo trasferisce, anche in presenza di un’altezza di testa minima, una coppia molto elevata. Grazie alla dentellatura sottotesta della vite, diventano superflui, i distanziali e le rondelle. Per la vite di nuova conce-zione è prevista una punta senza filetto con una rondella stampata. Inoltre, i progettisti hanno tenuto conto dell’in-stallazione aggiuntiva del filo di messa a terra.

Il TORX PLUS® esterno offre la possibi-lità di inserire, tramite un taglio aggiun-tivo, una filettatura interna nella testa della vite. Il cavo può essere facilmente avvitato in questa filettatura. Per distin-guere visivamente le due varianti di prodotto, verrà fornito presso il centro della SFS intec, un rivestimento nero e uno argentato.

Molteplici benefici per il cliente

Mediante la nuova vite ad alta presta-zione, si aprono per Wincor Nixdorf notevoli potenziali di ottimizzazione.Il prodotto offre una coppia molto elevata di partenza e garantisce una notevole quantità di tempo risparmiato nel montaggio. Inoltre, la riduzione si ripercuote solo su una componente anche a livello di qualità. È possibile escludere che singole parti nel corso di lavori di installazione o di servizio siano scambiate o addirittura dimenticate. Ma questo non basta. Meno parti significa meno lavoro per la logistica e l’amministrazione. Questi risultati positivi e il riconoscimento dei clienti danno sempre spunti alla SFS intec per soluzioni innovative a massimo bene-ficio della clientela.

Martin Asshauer, ideatore di prodotti presso la Wincor Nixdorf, riassume la collaborazione con la SFS intec.

«Da un fornitore competitivo, mi aspetto che le sue soluzioni aumen-tino la nostra efficienza e redditività.La SFS intec ci è perfettamente riuscita con lo sviluppo della nuova vite ad alta prestazione.

Mi ha colpito vedere come la SFS intec è stata coinvolta ed ha presentato una soluzione adeguata a breve termine. Considero un grande salto di qualità tecnica la riduzione da quattro ad un unico componente ed il tempo risparmiato in fase di montaggio.»

Ridurre i componenti – aumentare la produttività

Laddove erano stati necessari quattro componenti, ora è in uso un solo elemento di fissaggio. Questo è costituito da una punta senza filetto, un collare stampato, un’impronta esterna TORX PLUS®, e una dentellatura sottotesta antisvitamento. Oltre a una maggiore produttività nel montaggio, Wincor Nixdorf beneficia anche di spese ridotte per l’approvvigionamento e la logistica.

Sonia Malavasi, Hinge Technology, mson@sfsintec.biz

Dynamic 3D – la cerniera universale per cava euro

n Il versatile sistema Dynamic 3D non solo è bello, ma offre anche un’elevata funzionalità. L‘instal-lazione e la regolazio-ne possono essere eseguite molto facilmente. La regola-zione in altezza, laterale ed in profon-dità viene effettuata con un‘unica chiave esagonale.

La SFS intec ha realizzato il sistema di cerniere universale per cava euro Dynamic 3D, che il cliente SOTECO ha prontamente inserito nella sua produzione.

Era la metà degli anni ottanta: l’azienda SOTECO è stata tra le prime aziende italiane a proporre l’utilizzo dei serra-menti in PVC: Questa si è rivelata come una soluzione ideale con molteplici vantaggi, sia in edifici di nuova costru-zione che in progetti di ristrutturazione. Oltre all’aspetto estetico, infatti questi serramenti hanno una buona capacità di isolamento termico e acustico, e l’installazione molto semplice.

Negli ultimi anni la SOTECO ha svilup-pato ulteriormente le opportunità offerte dalla finestra in PVC. Oggi, le finestre in PVC possono essere completamente personalizzate per adeguarsi alle esigenze dei clienti sia modificando i dettagli che la colora-zione. Alla SOTECO i clienti più creativi hanno l’opportunità di progettare da soli le loro finestre.

Struttura della finestra su misura

Questa offerta interessa una gamma completa di accessori: dalla maniglia della finestra alla serratura di sicurezza, fino alla cerniera appropriata. Essa deve conciliare diversi fattori importanti: la perfezione estetica, le possibilità di impiego universali, il montaggio razionale e la semplice regolazione.

Con lo sviluppo del nuovo sistema di cerniere Dynamic 3D la SFS intec è riuscita a soddisfare le elevate esigenze dei clienti come SOTECO. La cerniera è convincente, oltre che per la sua funzio-nalità, soprattutto per la sua versatilità. Sia per applicazioni su PVC, legno o alluminio – sia che si tratti di finestre, porte d’ingresso o di balconi: i produt-tori offrono con la Dynamic 3D la solu-zione universale perfetta.

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Alla SOTECO i clienti possono progettare il design della finestra desiderata in base alle preferenze perso-nali. Questo implica un alto grado di flessibilità della produzione e della logistica. Inoltre, sono richiesti fornitori efficienti. Nella seguente intervista, il titolare Sig. Moreno Franzò, chiarisce per quale motivo egli crede fermamente nella tecnologia delle cerniere della SFS intec.

Signor Franzò, per prima cosa guardiamo un po’ al passato. Quando ha avuto inizio la collaborazione con la SFS intec?

La collaborazione con la SFS intec dura ormai da dieci anni. A quel tempo eravamo alla ricerca di una sistema di cerniere migliorato e abbiamo familiarizzato con lagamma di assortimento della SFS intec. Nel temposi è creata una partnership, da cui traiamo grandi bene-fici, grazie alle soluzioni per cerniere di pregio.

Queste soluzioni comprendono il nuovo sistemaDynamic 3D. Che cosa ha portato ad applicarlo nei vostri prodotti?

Mi sono imbattuto in questa cerniera all’ultimo MADE expo a Milano. Sono rimasto subito colpito. Il mix ideale di estetica gradevole e grande funzionalità è praticamente unico. Con l’aggiunta di una versatilità senza precedenti. Che si tratti di legno, alluminio, PVC o di materiale composito legno-alluminio: la Dynamic 3D si adatta a tutto. Finora, abbiamo sempre

dovuto impiegare delle soluzioni speciali per i nostri i pro-dotti. Questo comportava ogni volta uno sforzo piuttosto importante.

La Dynamic 3D ha avuto anche un impatto diretto sulla costruzione della finestra?

Certo. La SFS intec ci ha messo a disposizione un’apposita dima per la foratura dell’anta, mentre per il telaio abbiamo programmato un centro di lavoro. Attualmente stiamo riunendo la produzione dei nostri serramenti in PVC e in alluminio-legno. Quando ciò accadrà, il sistema di cerniere Dynamic 3D verrà inserito in una linea completamente automatizzata di produzione ad alta tecnologia utilizzata per entrambi i tipi di profilo. Questo ci consentirà di risparmiare tempo e di ridurre i costi.

Potrebbe anche essere sfruttato un ulteriore potenziale di ottimizzazione?

Sì, grazie al design elegante e alla varietà di colori della Dynamic 3D siamo in grado di soddisfare le richieste più esigenti dei clienti. La tendenza va sempre più verso una «finestra personalizzata». Ciò richiede un alto grado di flessi-bilità. In aggiunta, gli stretti contatti con la SFS intec hanno portato a correggere e migliorare vari dettagli del processo di produzione. Questo ci dà il valore aggiunto che ci aspettiamo da un fornitore competitivo.

Quali ulteriori miglioramenti prevede per il prossimo futuro?

Beh, per noi, il feedback dei posatori ha grande importanza. È importante sapere per noi, come lavorano con i nostri prodotti e come si svolgono i loro processi di installazione. Pertanto, valuteremo i feedback corrispondenti e, se neces-sario, ne discuteremo con la SFS intec. Anche se credo che la Dynamic 3D sia un’ottima cerniera così com’è!

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