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Ufficio stampa

Rassegna Stampa Idv ER del 29-3-2012

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Bologna

Piacenza

Parma

Modena

Forlì Cesena

Rimini

INDICE

Merola: "Sconvolgente". La Cna: "Tanti come lui"29/03/12 Corriere di Bologna 4

Degrado, il Comune detta sette regole ai locali29/03/12 Corriere di Bologna 7

Quel vetro "a sorpresa"29/03/12 Corriere di Bologna 8

Le reazioni Le istituzioni: «Un dramma e una richiesta d’aiuto»29/03/12 Unità edizione Bologna 9

Rivergaro,via libera agli interventi contro gli allagamenti a Suzzano29/03/12 Libertà 10

Consulenza d'oro: Lega Nord e Italia dei Valori all'attacco29/03/12 Gazzetta di Parma 11

Consiglio: non è passata la sfiducia a Rubino29/03/12 Gazzetta di Modena 12

Il presidente Rubino resta al suo posto29/03/12 Il Resto del Carlino Modena 13

Respinta la mozione Pd: Rubino resta saldo in sella29/03/12 Modena Qui 14

DESTINAZIONE Perchè le dimissioni29/03/12 Corriere Romagna Cesena 15

Roncadello, lezione anti-ladri29/03/12 Il Corriere Romagna Forlì 16

Montebello, il codice etico è un impegno elettorale29/03/12 Il Resto del Carlino Cesena 17

Tronconi, una prof che merita 5 e mezzo29/03/12 Il Resto del Carlino Forlì 18

In giunta cambiano le deleghe29/03/12 Il Resto del Carlino Forlì 19

I contestatori sono pochi e Maggioli fa il “predicatore”: «Adesso evadere è assurdo»29/03/12 Corriere Romagna di Rimini 20

«Videoriprese per tutti»29/03/12 Corriere Romagna di Rimini 21

Edilizia agevolata, nuovi alloggi29/03/12 Corriere Romagna di Rimini 22

“Criminal minds”, il senatore Idv Lannutti chiede lumi sull’attività del capo dell’Interpol29/03/12 Corriere Romagna di Rimini 23

Maggioli ‘ignora’ i 30 contestatori «Non faccio più nero dal 2009»29/03/12 Il Resto del Carlino Rimini 24

Maggioli li ha affrontati a viso aperto29/03/12 La Voce di Romagna Rimini 25

Fiavet: con la tassa di soggiorno saremmo meno competitivi29/03/12 La Voce di Romagna Rimini 26

“Permettere a tutti di fare le videoriprese del Consiglio è un atto dovuto”29/03/12 La Voce di Romagna Rimini 27

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Nessuna cartella «Lo Stato vuole il nostro sangue Moratoria per chi è sul lastrico»29/03/12 Il Resto del Carlino 28

Accuse incrociate sulle dimissioni29/03/12 La Voce di Romagna Cesena 29

VENERDÌ COL MOVIMENTO 5 STELLE29/03/12 La Voce di Romagna Cesena 32

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Merola: «Sconvolgente» La «Tanti come lui» E la Cgi]: «Schiaffo a chi ha posizioni di responsabilità»

Il tentato suicidio dell'artigiano edile che ieri si è dato fuoco scuote il inondo politico, «sconvolto e ragge-lato» dall'accaduto. Monta la rabbia di sindacati e associazioni economi-che. «E uno schiaffo in faccia a tutti coloro che ricoprono posizioni di re-sponsabilità.», scandisce la. Cgil. Mentre la Cna denuncia: «Quello che è successo riguarda la situazio-ne di angoscia e disagio cli migliaia di imprenditori».

Gli attestati di solidarietà all'im-prenditore ricoverato si sprecano per tutta la giornata. Ma a far parlare è soprattutto quello che quel gesto rappresenta come simbolo. Una del-le reazioni più dure arriva dalla Con-federazione nazionale dell'artigiana-to. Proprio alla Cna, con la sua picco-la impresa edile, era associato il cin-quantottenne che ieri ha deciso di darsi fuoco per problemi economici. Problemi simili a quelli che, ogni. giorno, vivono migliaia di piccoli im-prenditori bolognesi, stritolati da un mercato che li sta sputando fuori, «Troppi episodi come questo, fare impresa è diventato difficilissimo -- dice il presidente di Cna Bologna, Ti-ziano Girotti — non bisogna arriva-re a gesti estremi per ricord.arcelo», Un richiamo a chi governa sottoscrit-to dal presidente regionale di Cna, Paolo Govoni, «Da tempo stiamo sot-tolineando ai vari interlocutori la gravità della situazione economica delle imprese — sottolinea — e inve-ce stiamo assistendo ad aumenti del-la pressione fiscale, ormai insosteni-bile, mentre non si fa niente per lo sviluppo».

Per il direttore di Ance Bologna,

Carmine Preziosi, la tragedia di ieri è lo specchio di una situazione incan-crenita. «In questo momento gli im-prenditori che vogliono restare sul mercato pagano con risorse proprie

spiega ma se non hanno que-sta capacità, e il credito non li assi-ste, si trovano in situazioni ingestibi-li». Come se non bastasse, sottolinea Preziosi, la crisi ha prodotto una frammentazione che rende tutti più fragili. «A Bologna negli ultimi :3 an-

ni le ditte edili individuali sono esplose, schizzando a 13 mila — di-ce Preziosi ma non sempre il pic-colo artigiano ha la capacità di rial-zarsi. I privati lo pagano in ritardo, il pubblico mai, tutto si scarica su di

Anche Confcommercio si abban-dona a una constatazione amarissi-ma. Quello che è avvenuto a Bolo-gna «non fa che allungare tristemen-te la lista di episodi di disperazione

che non sono più casi isolati, ma al-l'ordine del giorno», scrive l'associa-zione dei commercianti. «E sempre più urgente affrontare questa situa-zione con interventi che contribui-scano a rimuovere le cause di questi gesti — aggiunge Confcommercio che il più delle volte si chiamano eccessiva pressione fiscale, ritardo dei pagamenti da parte delle pubbli-che amministrazioni e difficoltà cli accesso al credito». Accuse dure, a

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Cna:« anti, come lui,.

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Le dichiarazioni

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cui si accompagna lo sfogo del segre-tario della. Cgil Danno Gruppi. «Non solo i lavoratori e i pensionati, ma anche i piccoli imprenditori sono massacrati dalla crisi • dice Gruppi — se non si costruiscono rapida-mente risposte, il rischio è che pre-valgono gli atti di disperazione dei

11 tentato suicidio di ieri «è un bruttissimo campanello di allar-me — insiste — e siamo ancora al netto di tante cose che accadranno, io temo l'effetto che avrà su molte fa-miglie la mazzata dell'Imu a giu-gno».

Accerchiate dalla rabbia del mon-do economico, le istituzioni rispon-dono promettendo maggiore impe-gno. «Gesti tanto disperati e non più isolati ci caricano di preoccupazione ulteriore — dicono il presidente del-la Regione Vasco Errani e l'assessore Gian Carlo Muzzarelli — più passa il tempo, più la crisi si conferma nella sua straordinaria drammaticità, ren-dendo sempre più urgente la politi-ca di sostegno al lavoro e rilancio dell'economia. In questo sforzo ci. sentiamo ancora più impegnati». La. presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, su Facebook parla di «una notizia che raggela e che ci deve in-terrogare tutti». Mentre il sindaco Virginio Merola io definisce un fatto «sconvolgente». «Questo gesto spiega — deve farci riflettere perché è una richiesta di aiuto che non ci può lasciare indifferenti».

I partiti, all'unisono, domandano maggiore impegno per evitare altri episodi come quello di ieri. «Troppi sono rimasti e stanno rimanendo so-li a contrastare con le proprie forze una crisi che li sovrasta», dice la De-mocratica Rita Ghedini, mentre it di-pietrista Sandro Mandini chiede alle istituzioni di «fare di più e meglio». 'neghi sta Manes Bernardini, invece, lancia una provocazione alla giunta. Merola: «Oggi a Bologna un cittadi-no contribuente si è dato fuoco e non vorremmo altri casi simili. Il re-golamento per la rateizzazione delle imposte connmali ammazza le spe-ranze dei deboli: cosa aspetta la Giannini„ che qualcuno si dia fuoco in consiglio comunale?».

Francesco Posano fraricesco.rosano@ res.it

RIPRODUZIONE RISERVATA

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Silvia Noè Disc) collegò l solidi al tempi bibliel d pagamento

«Lanciai l'allarme. Ora più dialogo tra imprese» Consigliera Silvia Noè (Ude), due mesi l'a lei parlò di un collegamento tra i suicidi degli imprenditori e i tempi di pagamento della pubblica amministrazione. Allora l'accusarono di strumentalizzazione, ora questo tentato suicidio. Crede di aver strumentalizzato il tema? «lo non ho strumentalizzato nulla, quello che ho detto è realismo puro. Il fatto che questa persona abbia scelto di togliersi la vita davanti all'ufficio delle Entrate è un chiaro segnale del livello di disperazione che oggi regna tra i piccoli e piccolissimi imprenditori. Le aziende che hanno meno di io dipendenti, che rappresentano oltre il go% degli imprenditori, non riescono più a. sopravvivere perché oltre alla crisi del mercato ci sono anche grossi problemi riconducibili ai ritardi di pagamento sia da parte dei privati che della pubblica amministrazione. La nostra priorità oggi deve essere quella di favorire il dialogo, affinché le

piccole aziende si parlino e capiscano che il limite dimensionale oggi rischia di essere insormontabile». Di fronte a un episodio così drammatico crede

che gli enti locali, Regione in primis, facciano abbastanza per stare vicino ai

piccoli imprenditori in difficoltà? «Penso che tutte queste risorse che vengono date a titolo di cassa integrazione dovrebbero anche servire anche a sostenere le aziende in difficoltà e una loro riconversione.

Oggi gli ammortizzatori sociali magari riescono a integrare il reddito mancante,

na non a rilanciare un'attività produttiva. Non credo più in questo modello, bisogna.

cambiare tutto. Chi oggi è in cassa integrazione non dovrebbe essere lasciato a casa, ma diventare utile per quello che riceve laddove c'è bisogno di lavoro».

F. lo. RIPRODUZIONE RSERVA -!1,

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Dona il tuo 5 per Paille 3 " Gli aerei di Luca"

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11 Le regole enti degrado

buttafmfl flflutì,

--------------------- -------- -------------------------------- -------- Niente avventori fuori dal locale e personale per gestire il flusso di clienti

Niente pubblicità di offerte speciali per l'alcol, megl io ie attivitàd inform azione sui rischi

In caso dì test su rinquinamen- to acustico le spese sono a carico dei gestori

di decidere gli orari di chiusura di zone specifiche della città «per tute-lare la saluta dei cittadini, i lavorato-ri e l'ambiente urbano».

L'amministrazione comunale si ri-serva anche la possibilità di sotto-scrivere con gli esercenti degli accor-di che prevedono impegni precisi a carico dei titolari di pub e locali not-turni che possono impattare sulla quiete pubblica. La lista per ora pre-vede sette obblighi, ma in futuro po-trebbero aumentare. Si va dall'ado-zione di «misure idonee a evitare lo stazionamento degli avventori» fuo-ri dai locali, anche con personale de-dicato, alla «non pubblicizzazione di offerte sull'alcol». Gli esercenti in-teressati da questi accordi dovran-no inoltre garantire la corretta for-inazione del personale e provvedere correttamente alla raccolta differen-ziata, nonché l'utilizzo dei propri servizi igienici «anche ai non clien-ti». In caso di monitoraggi dell'in-quinamento acustico attorno ai loca-li, inoltre, le spese per effettuarli sa-ranno a carico dei gestori.

Francesco Posano Z. RIPRODUZIONE RISERVATA

Movida Archiviate le ordinanze sulla notte, Palazzo crAccursio riscrive il regolamento di polizia urbana. È guerra ai bivacchi

Degrado, il Com e delta selle regole ai locali Aperture libere, flTia \, ,lerola. Si 17i.serva la possibilità. di decidere «fasce orarie»

Archiviate le ordinanze sugli ora-ri della notte, la giunta guidata da Virginio Merola riscrive il regola-mento di polizia urbana. Nel tentati-vo di arginare, o quantomeno gover-nare, il rischio di una nuova ondata di movida incontrollata dopo la itibe-ralizzazione degli orari decisa dal go-verno Monti. Per farcela Palazzo d'Accursio mette nero su bianco un elenco di impegni, al momento set-te, a carico dei titolari di pubblici esercizi. Mentre il primo cittadino, nonostante le resistenze dei com-mercianti, si tiene le mani libere sul-[a possibilità futura di «decidere te fasce orarie di chiusura dei pubblici esercizi».

Nelle ultime due settimane, da quando il Comune ha ritirato tutte te ordinanze sugli orari, sono cessa- te anche le multe dei vigili ai locali di via Petroni e della zona universita-ria. Un successo per le associazioni di categoria, che da tempo indicano i capannelli di giovani che bevono in strada (magari con bottiglie porta-te da casa), e non nei locali, il vero problema della zona universitaria. Non a caso l'assessore al Commer-

do Nadia Monti, qualche giorno fa, aveva lanciato la proposta di un'or-dinanza ad hoc per multare chi pas-seggia bevendo alcolici in bottiglie di vetro. Un'iniziativa stappata, due giorni fa, dal coordinatore di giunta Matteo Lepore: «Le ordinanze le fa il sindaco, non gli assessori».

La giunta Merola nel frattempo ha comunque modificato il regola-

mento di polizia urbana, nel tentati-vo di evitare che gli orari liberi si tra-sformino in una deriva delta movi-da in città. Per quanto riguarda l'arti-colo 13 che disciplina gli orari della città, di fatto si certifica «la libera de-terminazione degli esercenti». Ma il primo cittadino, nonostante i dubbi espressi dalle associazioni di catego-ria, manterrà ugualmente il potere

Distrubo A creare situazioni difficili sono soprattutto i ragazzi che bevono in strada

Pagina 11 Vadiaille di -salivo.

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11 ()«A bc̀,%;()RPRESA»

SEGUE DALLA PRIMA

Poiché già tutti sanno e risanno che quel problema esi - ste, non ci fai una bella figura. Forse hai avuto un sacco di cose da fare, ma è quasi inevitabile che ti chiedano cosa hai combinato di così risolutivo per non avere potuto ve-- dere quel che è sempre stato sotto gli occhi di tutti. Pos-siamo ammettere che l'assessore Nadia Monti sia stata as-sorbita da mille impegni. Ma se fin qui non si è accorta del vetro a perdere in Piazza Verdi e dintorni, in forza del-la par condicio bisogna riconoscere ai bolognesi il diritto di non essersi accorti del suo contributo al bene comune.

Reale, non solo annunciato. Nessuna volontà di essere scortesi, ma notare solo adesso l'imperversare di «botti-glia selvaggia» nella zona universitaria è come se un as-sessore riminese scoprisse ora l'esistenza dei pedalò. Vi-- sto la propensione alla scoperta ritardata, potrebbe acca-dere che la signora presto vada a fare un giro nei paraggi dello stadio per denunciare l'assedio delle auto quando sono in corso le partite. La tempistica, meglio ancora la tempestività, ha il suo peso in ogni cosa. Tanto più nella politica. I cittadini si aspettano che coloro che stanno nel-la stanza dei bottoni conoscano già prima di entrarci i pro-blemi base, non che abbiano bisogna di un lungo trai-ning per scoprire cosa bolle in pentola. Tuttavia a questo punto conviene concentrarsi sul proposito lanciato con entusiasmo tanto intenso quanto lievemente naif.

Diventa centrale questa domanda: ci sarà davvero la guerra al pedone con bottiglia di alcolico incorporata o come il vetro finirà in frantumi anche il progetto? Dato un momento per scontato ciò che non lo è affatto, quindi ammettendo la possibilità di un'ordinanza che impedisca di farsi una bevutina passeggiando (poi magari si vietano anche il cono gelato o il lecca lecca) c'è da chiedersi come possa essere fatto rispettare e sanzionato un tale divieto. Basta un poco di buon senso per capire che le regole anti maleducazione ci sono già mentre manca il loro rispetto ed è questo il vero male da guarire in fretta. Folgorata dalla perlustrazione in Piazza Verdi, Nadia Monti si propo-ne di parlare in Giunta dei suoi propositi. Intanto li ha messi su Facebook„ dove finisco tante parole in libertà. Ad occhio e croce sarebbe stato più opportuno parlarne subito con chi di dovere.

Vittorio Monti R9RODUZIONE RiSERVATA

PRzzA VERDI, L'ASSESSORE E QUEL VETRO «A SORPRESA» di VITTORIO MONTI

eggio tardi che mai. Quando non ci si

accorge in tempo di qualcosa, è meglio far finta di non vederla. Per evitare di incappare in una terribile domanda: dove sei stato/a fino ad ora? Sappiamo tutti che è consigliabile non fare le cose in fretta, però senza esagerare nel prendersela comoda. Una raccomandazione: quando si arriva in ritardo su un problema, guai a mostrarsi stupefatti come davanti ad una sorpresa.

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pressUriE :L'Unità

29/03/2012 BolognazEmili. ~o.

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Le istituzioni: «Un dramma e una richiesta &Muto»

\N «Un gesto drammatico che colpi- \ sce profondamente», ll presiden-

te della Regione, Vasco Errani, e l'asses sore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo fvluzzarelli, esprimono soli-darietà e vicinanza all'artigiano che si é dato fuoco davanti alla sede dell' Agenzia delle Entrate. Un gesto che rende evidente come «più passi il tem-po, più la crisi si confermi nella sua straordinaria gravità», Anche il sinda-co Virginio Merola parla di un «gesto sconvolgente: una richiesta di aiuto che non ci può lasciare indifferenti». Cordoglio è stato espresso dalla presi-dente della Provincia di Bologna, Bea-trice traghetti, e da vari esponenti poli-tici La consigliere comunale leghista Lucia Borgonzoni punta il dito sul «go-verno che strozza i cittadini», mentre

con Sandro Mandini, chiede alle istituzioni di «fare di più e meglio».

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LIBERTÀ

Rivergaro, via libera agli interventi contro gli allag i enti a S ano RIVERGARO - Via al progetto di smaltimento delle acque piovane a Suzzano: se i cittadini hanno ancora negli occhi i pesanti alla-gamenti dello scorso giugno, og-gi si tenta di dare una soluzione per evitare che calamità simili possano riproporsi. Il progetto e-secutivo è stato presentato l'altra sera al circolo parrocchiale, nel corso di un'assemblea pubblica molto partecipata alla presenza dei rappresentanti del comitato "Pro Suzzano" (con il presidente Guido Canzian), l'amministrazio-ne comunale (il sindaco Pietro Martini, il suo vice Mauro Rai, l'assessore Fabrizio Narboni e il consigliere Emilio Gazzola), oltre all'ingegner Filippo Volpe, diret-tore tecnico del Consorzio di Bo-nifica di Piacenza. I lavori sareb-

bero già dovuti iniziare ad otto-bre, ma solo ora diverranno ese-cutivi. Il progetto prevede la co- struzione di alcuni pozzetti collo-cati ai lati della strada comunale di Trebbiola, a sud di Suzzano: convoglieranno le acque pio vane tramite un tubo interrato del dia-metro di un metro fino all'azien-da Riverfrut. Da qui, il canale sarà di nuovo a cielo aperto, confluen-do nei grossi canali ai lati della strada di accesso alla vecchia se-de dell'azienda; poi confluirà a nord del paese nel rio del C,arbo-

naie. L'intervento, finanziato dal Consorzio, ammonta a 80mila euro e attualmente si sta predi-sponendo la gara d'appalto. Coni tempi attuali, si dovrebbe partire in giugno con i lavori, che dure-ranno non più di 20 giorni. In più, l'amministrazione si è impegnata a sistemare l'altro canale irriguo che attraversa a nord, dopo il ci-mitero la strada comunale: un "gomito" di 90 gradi senza ade-guato pozzetto di raccolta, rallen-ta il deflusso delle acque in caso di piena.

inazione della strada comunale che porta a PonteVangaro, ogget-to di interventi di manutenzione: verrà richiesto un incontro con il comune di Podenzano per rifare il manto stradale, le strisce laterali e per "raddrizzare" la pericolosa per al confine tra i dite comuni. A Suzzano, infine, la linea adsl per internet non è funzionante: pare che Telecom, su richiesta del Co-mune, abbia rifiutato gli interven-ti da Niviano verso Piacenza per-ché troppo costosi. Altri cittadini, invece, hanno chiesto al Comune di realizzare alcuni punti luce per illuminazione pubblica, l'apposi-zione di specchi parabolici, mi-glior manutenzione del verde pubblico e percorsi pedonali da mettere in sicurezza.

CristIan Brusamonti

Il comitato ha poi chiesto lumi su uno degli impegni elettorali dell'amministrazione, la realizza-zione della pista ciclabile tra Suz-zano e Niviano che passa per la provinciale verso Grazz ano Vi-sconti. Un'opera che si potrà rea-lizzare, secondo l'assessore Nar-boni, solo con le risorse prove-nienti dallo sfruttamento delle cave, ora non disponibili. Ma con il nuovo Psc e la normativa sulle estrazioni si potrebbero sblocca-re i finanziamenti. Inoltre, "Pro Suzzano" chiede anche la siste-

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futuroetibertà:Chierici eCozzislautosospendono aknareuoiokgk

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'''CLENEC.:1 «I PROBLEMI DELLA PASSATA AMMINISTRAZIONE NON SONO ANCORA CONCLUSI»

Consulenza d'oro: Lega Nord e Italia dei Valori all'attacco

Italia. dei Valori e Lega Nord al-l'attacco sulla vicenda della con-sulenza che nel 2006 il Comune affidò alla società Alfa e per la quale diversi amministratori e di-rigenti comunali dell'epoca sono stati chiamati in causa dalla Corte dei Conti.

«Apprendiamo con enorme preoccupazione la notizia che buona pare della ex squadra di IThaldi sarà in estate udita dalla Corte dei Conti per una frettolosa decisione dell'allora giunta di af-fida/e una consulenza di molte de-cine di migliaia di curo alla ditta di colui che, da lì a poco, sarebbe entrato nella giunta dell'ex sinda-co 'Vigilali: l'assessore Giorgio Aiello» - afferma Paola Zilli coor-dinatrice provinciale dell'Italia dei Valori di Parma -. «Sembra che MI-Isolo non sia stato rispettato il

principio di buon senso di rivol-gersi prima al fornitore in house del Comune ma che la procedura comparativa. ovvero la mini-gara di affidamento sia stata esperita frettolosamente in poche ore sen-za nessuna prudenza e serietà, la-- sciando emergere molti dubbi sul-la regolarità dell'operazione. DI-talia dei Valori stigmatizza questo tipo di assoluta mancanza di tra-sparenza che non solo ha portato il debito del Comune di Parma a vertici mai raggiunti ma che con-tinua a riservare nuove scoperte e altri problemi a mesi di distanza dallo scandalo green money».

Lega Nord «Effetto contende, uno dei

tanti, della gestione Vigilali». An-drea Zoran di liquida così, senza ul-teriori giri di parol e, 'l'ultimi:tegola

piovuta sui capo dell'amministra-zione uscente: l'ex primo cittadino e diversi ex colleghi di giunta - tra cui. l'allora numero due e oggi can-didato del Pdl, Paolo Buzzi - do-vranno infatti comparire davanti alla Corte del conti dell'E milia-Ro-magna per la consulenza da quasi 50rnila euro affidata ad Alfa In-gegneria e in particolare all'allora numero uno della società in segui-to chiamato a palazzo per diven-tare assessore ai Lavori pubblici».

Per il candidato sindaco della Lega nord, «al di là, della vicenda, specifica e dell'iter giudiziario che deve ancora arrivare a compi-mento, mi sento di poter affer-mare senza tema di esser smentito Che i problemi legati all'ultima amministrazione sono ben lungi dal dirsi conclusi, pur con l'uscita di scena del primo cittadino e del-

la sua squadra di governo. Che dire, la Lega nord con tutto questo non ha mai avuto né avrà mai a che fare, siamo tra le novità, anzi, l'unica vera novità sulla scena po-litica cittadina, come dice il nostro slogan, ]'unico vero rinnovamen-to. Non c'entriamo con quello che questa città ha dovuto subire negli ultimi anni e che tra le altre cose, in eredità, ha lasciato anche due candidati, Buzzi e Ghiretti...».

Il ragionamento è chiaro: «Il Carroccio intende essere portato-re di una politica e di valori nuovi, diversi, impostata al rigore, alla trasparenza e anche a una certa austerità, intesa come un rifiuto a. sprechi e privilegi, tutte cose culla pdlitica di ieri, ma certi fatti di casa nostra dicono che tutto que-sto è andato avanti fino a poco tempo fa», 4

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POLITICA

Consiglio: n©n è passata la sfiducia a Rubino Come era prevedibile il presi-dente del consiglio comunale Francesco Rubino passa in-denne dalla richiesta di revoca del suo mandato, avanzata dai consiglieri del Pd e della lista Sassuolo con Pattuzzi. La mag-gioranza si dichiara compatta a suo favore ed è invece fra le opposizioni che si registra un'astensione, quella del rap-presentante di Italia dei Valori Sergio Basile, che dichiara di "condividere le osservazioni mosse al presidente ma non le modalità, che vanno a danno della persona". il Pd ha presen-tato una richiesta di revoca ar-ticolata, ricordando in undici punti quelle che ritiene le mancanze di Rubino: parten-do dall'ultimo caso, l'interro-gazione urgente messa in di-scussione senza avvisare le op-posizioni, si risale Mordine del giorno rigettato nell'agosto 2011 (con bagarre e uscita dall'aula, in quel caso della maggioranza), passando per vari sforamenti di tempi e arti-coli di regolamento non rispet-tati. {(Il presidente - spiega An-tonio Caselli, relatore per il Pd

dovrebbe assicurare il regola-re svolgimento dei lavori, il ri-spetto dei regolamenti e delle minoranze e non lo ha fatto. Nel suo ruolo è di impedimen-to all'attività dell'organo istitu-zionale della città». Sull'impos-sibilità di lavorare con il clima creatosi In aula nelle ultime se-

dute, sembrano tutti concor-dare. Tutti fanno appello al ri-spetto reciproco e verso le isti-tuzioni, tutti si mettono per primi sul banco degli imputa-ti. Ma alla fine ognuno ha in niente le colpe dell'avversario. Secondo il Pd a rendere pin dif-ficoltoso il lavoro di Rubino è il sindaco, "che dovrebbe placa-re gli animi e invece li fomen-ta". Secondo la maggioranza sono invece i consiglieri di op-posizione a creare ad arte le provocazioni. In una seduta in cui hanno parlato 27 consiglie-ri su 29 presenti, si sono espressi a favore di Rubino an-che gli assessori Cuoghi, Bar-bieri, Menani e Orienti. ll sin-daco: «È una serata ingiusta e inutile, non degna del cin-quantesimo consiglio comu-nale di questa legislatura. Ru-bino è l'ennesimo processato per arrivare a me e provare a minare senza successo la mag-gioranza. E paradossale che la lezione di democrazia ce la fac-cia il Pd che ci ha tenuto il ba-vaglio per anni. Rubino è il mi-glior presidente nella storia del consiglio». E lo stesso Fran-cesco Rubino è intervenuto, per dirsi "rammaricato che ci si perda in questi vuoti tecnici-siiti, mentre si dovrebbe far ve-dere alla gente il lavoro svolto e cercare percorsi condivisi».

Si vota e Rubino viene ricon-fermato dall'intera maggioran-za, compreso il Gruppo misto.

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press LinE 29/03/2012 GAllETTA DI MODENA

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press LIME a Resto del Carlino

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barbieri, Niesiani oltre sindaco Casella' e naturalmente lo stess Rubino che non ha presieduto né aert ecipa al voto L a mozione e stata respinta da Pdl. Lega Nera, Lista eieka per Sassitolo, Gruppo Misto e Guandaild Pastens

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29/03/2012

Respinta la mozione Pd: Rubino resta saldo in sella I democratici volevano la testa del presidente del consiglio. Ma il Pdl ha fatto muro

Nessun licenziamento, come era pre-vedibile, per il presidente del consiglio comunale Francesco Rubino. La maggioranza ha i voti (conquista pure l'astensione del consigliere Idv Basile) per respingere la mozione e il Pd ha ottenuto la discussione pubbli-cava che cercava. Questa la sintesi del consiglio dedicato alla battaglia de-

IL SIND.ACO Ca.sell i. ha ricordato

gli atteggiamenti ostili della sinistra nelle

precedenti legislature

mocratica contro Rubino. Che non ha presieduto l'assemblea, al suo po-sto la consigliera Francesca Buffagni, mentre hanno preso la parola, uno a uno, quasi tutti i rappresentanti del-l'aula. Tredici le motivazioni portate davanti all'assemblea dal Pd e dalla lista ' Sassuolo con Pattuzzi', per chie-dere la sollevazione dall'incarico. IL DIBATTITO - Il vicesindaco Gianfranco Menani nel suo interven-to ha ricordato i precedenti, ritenen-do inopportuna e grave la sfiducia chiesta contro il presidente. Insom-ma, mancano i motivi. L'assessore Giorgio Barbieri ha definito il consi-glio «triste», ricordando che i consi-

glieri non hanno mai aiutato il presi-dente a svolgere il suo ruolo. «Ha fat-to qualche errore - ha detto Barbieri -ma ha promesso che migliorerà. Non siamo qui per licenziare della gente». «Il consiglio comunale ha già tutti gli strumenti per uscire da questa situa-zione di impasse - ha spiegato Clau-dio Corrado, dal Pdl a Fli -. Il primo impegno deve partire da noi». Per il Pd, con il consigliere Sandro Morini,

il comportamento di Rubino è stato fastidioso. Poi ha precisato: «Non ab-biamo presentato questa mozione per mandarlo a casa non siamo così inge-nui. Piuttosto abbiamo voluto lancia-re un grido di allarme». Nel suo inter-vento il democratico ha fatto riferi-mento ai problemi politici interni alla Lega e all'uscita di Corrado. «Il ma-lessere è presente anche nella maggio-ranza perché - dice - c'è bisogno di

assumersi le proprie responsabilità». Per poi alzare il tiro: «Non siete in grado di governare perché non ri-spondete ai bisogni della città. Non avete nemmeno più la maggioranza, ci siete ancora solo per alcuni artifizi, fatti nelle segrete stanze». Quasi un sfogo, invece, l'intervento del sindaco Luca Caselli che ha attac-cato ricordando che si tratta del 50° consiglio comunale di questa ammini-strazione. «Avremmo potuto affron-tare temi migliori. Si tratta di una di-scussione paradossale perché questa lezione non può arrivare dal Pd che per anni ha tenuto il bavaglio all'op-posizione». Non dimentica e ricorda il passato il primo cittadino, in parti-colare gli atti del Psc non consegnati all'allora minoranza e quella volta che gli fu negata la possibilità di mo-strare la bandiera italiana. «Si fa il processo a Rubino per farlo a me. Ma io non accetto questa croce perché il sindaco non è stato intempe-rante a tutti i consigli. Oggi c'è una telecamera e questo è democratico e trasparente. Una telecamera voluta da Rubino. La figura del sindaco gua-scone non esiste in questo consiglio, mi si fa il processo per qualsiasi cosa faccio». Caselli ha citato anche il de-mocristiano Alcide De Gasperi «La politica vuol dire realizzare» e «que-sta seduta ha celebrato un consiglio

triste, inutile e ingiusto». Ha parlato invece di 'vittimismo stuc-chevole' il democratico Megale che così ha bollato l'intervento di Caselli. E non ha rinunciato a fare sentire la propria voce l'accusato: «E' con gran-de amarezza che intervengo dai ban-chi dei consiglieri invece che dal ban-co del presidente - ha spiegato nel fi-

L'ACCUSA.TO Ha replicato ricordando

l'introduzione della telecamera in aula

e la trasparenza degli atti

nale Francesco Rubino -. Avrei tante cose da dire sui punti della mozione, ma sono già state dette dai colleghi della maggioranza. Potrei smontarla perché infondata ma non lo farò. Da quando sono stato eletto ho introdot-to tante novità compresa la ripresa vi-deo che diventerà streaming in diretta web. Poi la trasparenza degli atti on line. In quest'aula si consumano tea-trini politici che allontanano la gente dalla politica e questa sera abbiamo toccato il punto più basso. Dobbia-mo portare avanti insieme i progetti relativi alla città e invece siamo qui a mettere all'angolo Rubino».

■ Pier Paolo Pedriali

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DESTINAZIONE Perchè le dimissioni

In consiglio comunale il Pdl ha proposto un modi-fica del regolamento co-munale col consenso del Pd. Ci si appellava al Te-sto unico degli enti Locali e si è fatto credere che la norma imponga l'incom-patibilità fra la condizio-ne di capogruppo e di pre-sidente del consiglio co-munale. In realtà si stava approfittando di termini simili, si è giocato sulla confusione tra Testo uni-co degli enti locali e Testo unificato dei regolamen-ti. L'articolo 44 dello stes-so Tuel dal titolo "Garan-zia delle minoranze e con-trollo consiliare" recita: "Lo statuto prevede le for-me di garanzia e di par-tecipazione delle mino-ranze attribuendo alle op-posizioni la presidenza delle commissioni consi-liari aventi funzioni di controllo o di garanzia, ove costituite". Tutto ha avuto inizio con l'uscita forzata dalla Lega del con-sigliere Aprigliano e con la consigliera Casara con il doppio ruolo di vicepre-sidente del Consiglio e di capogruppo. Per garanti-re equilibri politici e di spartizione delle poltrone il Pdl ha ritenuto oppor-tuno portare la richiesta di questo cambio di rego-lamento con il quale eli-minava contemporanea-mente Aprigliano dalla conferenza dei capigrup-po e da eventuali presi-denze di commissioni consiliari, la Casara dalla vicepresidenza e/o Pom-

pignoli, altro consigliere della Lega, fuori dalla presidenza della 1^ Com-missione. Abbiamo quin-di assistito ad una mano-vra degna di un regime

autoritario: l'opposizio-ne più grossa elimina quella più piccola. Poi un colpo di scena: la capo-gruppo Veronica Zanetti del Pd, durante il suo in-tervento, ha annuncia che il Partito Democrati-co non era affatto d'accor-do con il Pdl come da me sostenuto nel corso del mio intervento, in quanto condivideva l'emenda-mento proposto dall'Italia dei Valori che prevedeva di stralciare la parte ri-guardante il divieto di ri-coprire il ruolo di presi-dente delle commissioni consiliari per i capigrup-po. Invece durante la vo-tazione il Pd ha clamoro-samente bocciato l'emen-damento proposto da IdV. Non solo, ha votato sì alla delibera proposta dal Pdl, mentre IdV ha votato con-tro. La mia, invece, sarà quella di dimettermi, co-me promesso, dalla

presidenza della Com-missione Benessere Ani-male e dalla Vicepresi-denza della Commissione Verifica Procedure Am-ministrative. Questo per-ché in democrazia e nel-l'etica, secondo noi, val-gono i principi che vanno oltre le proprie situazioni contingenti.

Raffaella Pirini (Consigliere comunale

DestinAzione) Forlì

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di Forlì e Cesena

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di Forlì e Cesena

FORLÌ. «Questo è un mezzo manico di un secchio di vernice». «Questa è la mol-la di una molletta per stendi-panni». «Questa è una lastra d'ospedale». «Que-sto è un cacciavite». «E questo, infine, è un piede di porco». Il capo delle Volanti della Polizia, Felice Ronca, martedì sera nella sala della polisportiva "Cimatti" a Roncadello, ha fatto vedere gli attrezzi usati «dai professionisti della delin-quenza». I ladri, «cavallette», che ora pa-re abbiano preso di mira questo quar-tiere di Forlì. Così come a Magliano - Carpena e a Villafranca mesi fa, anche Roncadello ha riunito la comunità per ascoltare, dalle forze dell'ordine, il va-demecum "antiladri". Assieme a Ronca il capitano dei Carabinieri Fabrizio Fra-toni, il comandante della Municipale E-lena Fiore e il vicesindaco di Forlì Gian-carlo Biserna. Uniti per fare capire alla

cittadinanza come, oggi più che mai, sia arrivato il momento di «rendere ai ladri la vita impossibile». Presenti non solo per questo ma anche per provare a ras-sicurare persone fortemente provate dal senso di assedio. «Io - ha detto un cittadino - in due anni sono stato colpito 17 volte. Pago le tasse e mi comporto sempre bene, voglio essere tutelato». «Secondo me - gli ha fatto eco una si-gnora - si tutelano troppo i diritti dei delinquenti e poco di noi altri cittadini onesti e colpiti». «C'è troppo buonismo» è il sottofondo che aleggiava nella sala occupata da oltre sessanta residenti al limite della sopportazione. «L'identikit di questi ladri - ha spiegato Ronca - è

presto detto. Sono spesso stranieri e co-me tecnica applicano quella di appog-giarsi a conoscenti del territorio. Utiliz-zano auto di comodo. E' giunto il mo-mento di rendere loro la vita più dura». Come? Con l'attenzione. Alla propria a-bitazione e a quella dei vicini e chiama-re subito 113 o 112.

«Collaborazione e prevenzione - ha spiegato Fratoni - sono le parole chiave. Non abbiate paura di disturbare». Lo stesso Fratoni ha poi dovuto rispondere a chi chiedeva lumi sulla legittima di-fesa. «La prima cosa da fare - ha detto -è chiamare noi» prima di ogni altra a-zione che, da codice penale, deve essere comunque proporzionale all'offesa e at-

Roncadello , lezione anti-ladri Polizia e carabinieri hanno incontrato i cittadini

tuale. Tra il pubblico, inoltre, vi è stato chi

ha chiesto la possibilità di istituire for-me di organizzazione su base volontaria per monitorare il territorio. «Ci sono gli assistenti civici - ha osservato Fiore -sono già 30 e, entro l'anno, contiamo di istituire gruppi in tutti i quartieri». Le popolazioni, tuttavia, fremono, e le isti-tuzioni cercano di evitare forme incon-trollate di autodifesa. E l'unico modo, ha cercato di chiarire il vicesindaco Bi-serna, «è quello di rinsaldare il più pos-sibile la collaborazione tra forze dell'or-dine e cittadinanza». In questo scenario di contrasto, negli ultimi mesi, la Poli-zia ha sgominato circa cinque bande ar-restando una decina di persone per que-sto odioso reato. Il furto in abitazione, l'irruzione nell'intimità famigliare.

Mattia Sansavini

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Bimba di 2 anni morsa al volto da un cane

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Resto del Carlino

FORLÌ Le pagelle alla giunta

Tronconi unaprof che merita 5 e mezzo E3E-:RIACC NI «A pagina 6

IL COMMENTO dI RITA BARTOLOME1

SI PUÒ DARE DI -)INT e' I CHIUDE oggi la nostra

inchiesta sulla giunta comunale. Un viaggio in dieci tappe. La prima intervista ò stata, il 16 novembre„ ho inaugurato la serie Giancarlo Riserna. Luca Bertaccini, cronista di politica, ha raccontato a modo suo gli assessori di Roberto Balzani. Il risultato finale lascia perplessi. QUffiCIV10, come il ViCeSilldaCO„ le colleghe Valentina Bavaioli e Katia Zattoni, secondo noi proprio insufficiente insufficiente'. In zona grigia Tronconi- Maltoni-Briccolimi-Rava-Leeck. Qualcun altro invece sta sopra il 6. Il voto più alto lo abbiamo dato all'uomo dei Servizi Davide Drei. Merita considerazione anche la sua capacità di rispettare gli altri. Ma l'assessore che più di tutti ci convince Alberto Bellini, professore educato, basso profilo ma visione lunga, così almeno ci pure. Alla fine, però, lo squadra del professore e come una promessa di un grande cambiamento mancato, Ci torna in mente un parere dato da sinistra. Massimo Boschi, editore e presidente di c()«fesercenti, ha notato: tutti poco esperti di politica. Un po' troppo.

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il Resto del Carlino

FORLI COMUNE

In giunta cambiano le deleghe IL SINDACO Roberto Balzani ha deciso una mini redistribuzio-ne delle deleghe in giunta. L'alleg-gerimento riguarda l'assessore Al-berto Bellini, da poco nominato componente di Atesir, H soggetto che si occuperà di rifiuti a livello regionale. Bellini, proprio per ga-rantire al meglio questo impegno particolarmente gravoso, ha deci-so di rinunciare al benessere ani-male, che passa dunque al vice sin-daco Giancarlo Bise rna, e all'Inno-vazione tecnologica. Questa dele-ga finisce invece nelle mani dell'assessore Maria Maltoni. Le novità sono state ufficializzate nel consiglio comunale di lunedì dal sindaco Roberto Balzani. Aggior-nato in questo senso anche H sito del Comune.

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I contestatori sono pochi e Maggioli fa il "predicatore": «Adesso evadere è assurdo»

RIMINI. «Dal 2009 è cambia-to il mondo, è stato logico i-niziare a percorrere un cam-mino nuovo. Io non ho più un euro di nero». Il presidente della Camera di commercio Manlio Maggioli lo spiega a margine della presentazione del Rapporto sull'economia locale, quando scende dal pal-co al termine della sua intro-duzione che ha ricevuto gli applausi della nutrita platea, riunita ieri pomeriggio nell'aula magna della Facoltà di economia, in via Angherà. In prima fila il presidente di Confindustria Maurizio Foc-chi, il sindaco di Rimini An-drea Gnassi, quello di Riccio-ne Massimo Pironi, il diretto-re di Cna Salvatore Bugli e il presidente della Fiera Loren-zo Cagnoni.

Tutti presenti per ascoltare lo stato di salute del territo-rio. Ma i temi che premono di più, almeno ieri, sembrano essere le recenti polemiche sui 2 milioni di euro che il presidente della Camera di commercio ha fatto rientrare da San Marino con lo scudo fiscale. Ed è su questo versan-te che Maggioli indugia, sia prima che dopo l'intervento: «Non faccio un solo euro di nero e ho 1.400 dipendenti: sfi-do chiunque a uscire da una mia attività, come possono essere la Sangiovesa o l'Holi-day Inn, senza avere in mano lo scontrino o la ricevuta». E ancora: «Dal 2009 c'è stata la possibilità di sistemare la si-tuazione e fare rientrare i sol-

di che avevo: evadere adesso sarebbe assurdo». Ecco per-ché Maggioli assicura: «Mi sento a posto, da quel giorno ho pagato quanto dovevo pa-gare».

Una posizione quest'ultima che precisa una seconda vol-ta, in un corridoio dell'uni-versità, mentre all'interno si sta presentando il Rapporto e dall'esterno si sentono i cori di protesta della manifesta- zione organizzata proprio contro di lui. Sono una qua-rantina in tutto, sindacati, Federazione della sinistra e laboratorio Paz "armati" di bandiere e megafoni chiedo-no in coro le sue dimissioni. A vigilare, a pochi passi, anche alcuni agenti della Digos. Ma la situazione non trascende. Nemmeno all'inizio, quando Maggioli, alle 16 meno qual-che minuto si presenta a piedi

dall'ingresso principali. Par-tono i primi "buuu" di disap-provazione, ma è una prote-sta un po' spuntata. Tanto che il presidente della Camera di commercio si ferma per qual-che secondo e li osserva a po-chi metri con un sorriso fu-gace prima di entrare dentro. Fabio Pazzaglia, consigliere comunale di Sel, gli urla di di-mettersi. Ma lui tira dritto. La platea lo attende.

Nella sala non resta un solo posto a sedere, oltre un mi-gliaio i presenti. E come det-to, la presentazione del Rap-porto, la 18a , ha assunto que-st'anno un forte valore sim-bolico per le polemiche ro-venti su evasione fiscale e sol-di in nero. Ma alla fine dei conti sono tutti presenti. O quasi. I vertici del Pdl Fabri-zio Misero echi e Marco Lom-bardi; l'ex presidente della Provincia Nando Fabbri, il segretario del Pd Emma Petit-

ti, il capo gruppo in consiglio comunale Pd Marco Agosta, l'assessore provinciale Juri Magrini, il presidente di Con-fcommercio Richard Di An-gelo. Anche il sindaco Gnassi è presente: arriva intorno al-le 16, passando da un'entrata secondaria; la sua presenza è stata in dubbio fino all'ulti-mo, anche perché era stato lui a chiedere un passo indietro a Maggioli dopo il caos dei due milioni scudati.

Una richiesta fatta con il presidente della Provincia Stefano Vitali, che alla fine della conta è rimasto l'unico a non presenziare ieri. Un'as-senza che si è notata. E non poco. Anche da parte dello stesso Maggioli, che però, al-zando le spalle, ha chiosato con navigata esperienza: «Mi dispiace. Rispetto i sentimen-ti di tutti ma non mi permetto di giudicare la sua scelta».

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«Videoriprese per tutti» L'Idv dice no alla "censura" in consiglio

SAN CLEMENTE. «Subi- to il regolamento comuna-le per le videoriprese del consiglio comunale». L'Idv, che non ha esponen-ti in aula ma sostiene la maggioranza, entra a gamba tesa su uno dei te-mi più controversi a San Clemente e sul quale si fa-tica a trovare una soluzio-ne. Tanto che Obiettivo San Clemente ha chiesto le dimissioni del presiden-te del consiglio Stefania Tordi, "accusata" di aver vietato a più riprese le fo-tografie in aula.

Vicende che «hanno de-stato» anche nel gruppo dell'Idv «viva preoccupa-zione, ritenendo urgente la necessità di regolare l'attività di videoripresa secondo i principi della trasparenza nella Pubbli-ca amministrazione, della pubblicità dei suoi atti e, tema a noi caro, del coin-volgimento dei cittadini nella vita politica del Co-mune» mentre nella bozza di regolamento presentata è prevista tale possibilità solo ai giornalisti profes-sionisti e non a tutti i cit-

tadini. I dipietristi vogliono

«permettere a chiunque di riprendere e, successiva-mente o in streaming, tra-smettere via web una se-duta consiliare. E' un atto dovuto. Pertanto ritenia-mo che il regolamento co-munale debba essere ap-provato urgentemente, e che il suo contenuto non debba contenere alcuna ombra di restrizione della libertà di cronaca. Siamo certi che il Comune non abbia nulla da nascondere ai suoi cittadini». (t.d.)

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Santarcangelo. Questa sera è in programma il consiglio comunale, si discute la convenzione tra il Comune e l'Acer

Edilizia agevolata, nuovi alloggi In via Di Vittorio cambia tutto: dall'area prescelta alla forma del 1 apalazzina

SANTARCANGELO. So- no in arrivo a Santarcan-gelo nuovi alloggi di edili-zia convenzionata. A que-sto proposito, stasera in consiglio comunale si di-scuteranno due atti deli-berativi: la convenzione tra il Comune e l'Acer di Rimini per la costruzione di otto nuovi appartamen-ti di edilizia agevolata in zona stadio a canone cal-mierato e la nuova collo-cazione, con modifiche al progetto preliminare, di un fabbricato di edilizia residenziale pubblica in via Di Vittorio.

In particolare, per la partita di via Di Vittorio, è stata cambiata la colloca-zione degli alloggi inizial-mente prevista in un'area pubblica di fronte ai ma-gazzini comunali. Cam-bierà anche la conforma-zione della palazzina, pri-ma erano previsti garage al piano terra e gli appar-tamenti disposti sul primo e sul secondo piano. Il nuovo progetto prevede garage interrati e due soli piani. Nel giro di un anno, un anno e mezzo, la palaz-zina dovrebbe essere

Nel giro di un anno e mezzo, l'edificio dovrebbe essere pronto pronta. Ci vorrà più tem-po, invece, per vedere fini-te le abitazioni di edilizia convenzionata in zona sta-dio. In questo caso deve es-sere ancora elaborato il progetto. Intanto, verran-no valutati i termini della

Apolloni (Pdl) chiede di intitolare una via ai Martiri delle foibe convenzione con Acer in-caricata di riscuotere i ca-noni per conto del Comu-ne. «Queste due palazzine - ricorda l'assessore all'urbanistica Massimo Paganelli - fanno parte dei progetti di questa ammi-

nistrazione, volti a incre-mentare il numero di al-loggi di edilizia conven-zionata». Prima di discu-tere le due delibere, a prendere la parola saran-no i consiglieri: Andrea Novelli (Una mano per Santarcangelo) presente-rà una mozione relativa alla trasparenza dell'azio-ne amministrativa e all'obbligatorietà della pubblicazione dei bilanci di tutte le associazioni al fine della concessione di finanziamenti comunali. Walter Vicario (Pdl) chie-derà l'eliminazione del servizio di polizia munici-pale durante le sedute con-siliari. Il consigliere Trez-za (Psi) chiederà la convo-cazione di una conferenza sullo stato dell'agricoltu-ra nel nostro territorio. Seguiranno le mozioni del consigliere Apolloni (Pdl) per l'intitolazione di una via ai Martiri delle foibe e del consigliere Bertipaga-ni (Idv) sulla gestione del servizio idrico integrato. Il consigliere Triolo (Lega Nord) presenterà un ordi-ne del giorno sui danni causati dalle nevicate.

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nuovi alloggi

Lavoratore in un cantiere

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"Criminal minds", il senatore Idv Lannutti chiede lumi sull'attività del capo dell'Interpol

SAN MARINO. Il senato-re Idv Elio Lannutti torna a far discutere sul Titano: nella sua ultima interpel-lanza - che chiede di far luce sull'inchiesta Crimi-nal minds - chiede al Se-nato di confermare se, nelle indagini della Pro-cura di Rimini, sia coin-volto anche un carabinie-re, il cui curriculum sa-rebbe stato rinvenuto nel-la corposa documentazio-ne sequestrata a Riccardo

Ricciardi, tra i principali indagati. Ma Lannutti, ol-tre a chiedere dell'asso-ciazione segreta di cui fa-rebbe parte l'imprendito-re sammarinese Marco Bianchini (nella quale rientrerebbero, azzarda il senatore, anche «profes-sionisti italiani, facenti parte di ben note cricche, volte a facilitare il rici-claggio di denaro prove-niente da attività illecite dentro gli istituti banca-

ri»), chiede lumi anche sul ruolo sul Titano del comandante dell'Interpol Maurizio Faraone: se, nella sua attività, «abbia già conseguito risultati nella lotta alla criminali-tà organizzata, o se, per e-levare il livello di sicurez-za dei due Stati e favorire la prevenzione di ogni for-ma criminosa, confidi nell'esclusiva competen-za e nelle risorse della po-lizia italiana».

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Banca centrale, Francioni si dimette

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Maggio i ignora i 30 contestatori «Non faccio più nero dal 2009»

Fallisce il presidio contro il presidente della Camera di commercio ALL'INIZIO sono pochi, pochis-simi. Manca perfino l'organizzato-re, Savio Galvani, il consigliere co-munale della Fds che ha indetto il presidio di protesta nei confron-ti di Manlio Maggioli. Nel grup-po dei contestatori, riunito davan-ti alla sede dell'univesita in via Angherà, ci sono già invece il con-sigliere di Sei Fabio Pazzaglia e il coordinatore dei vendoliani, Eu-genio Pari, alcuni sindacalisti co-me Mauro Rossi («ma partecipo a titolo personale») e altri simpatiz-zanti della sinistra riminese. Po-chi, pochissimi, una dozzina in tutto: la contestazione è un fiop. Ma nonostante questo, quando ar-riva Manlio Maggioli, a piedi, i contestatori prendono fiato e co-raggio e iniziano a urlargli: «Di-missioni, dimissioni..,». L'im-prenditore si ferma, li guarda con aria di sfida sfilandosi gli occhiali da sole, e poi entra senza rivolge-re loro la parola. Dopo pochi mi-nuti al gruppo della protesta (nata dopo che Maggioli è stato confer-mato alla presidenza della Came-ra di commercio dal consiglio ca-merale nonostante lo bufera su di lui per i 2 milioni di curo `scuri.:- ti' nel 2009) si uniscono Galvani. e

attivisti del Paz e di Occupy Rimi-M, sorvegliati a vista dagli agenti dalla Digos. Ma i manifestanti re-stano pochissimi: una trentina ap-pena, anche se si fanno sentire pa-recchio con musica e altoparlan-te.

NESSUNO coro di protesta inve-ce durante l'ingresso del presiden-te degli industriali, Maurizio Foc-chi, mentre il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, passa da un'entra-ta secondaria evitando così il pre-

GESTO DI SFIDA Lo sparuto gruppetto all'arrivo di Maggioli urta: «Dimissioni, dimissioni»

sidio. Con Maggioli, dentro, sono baci e abbracci. Le polemiche del-le settimane scorse sono sembra-no lontane già anni luce, In pri-ma fila, Gnassi siede con accanto Nocchi, e vicino a lui c'e anche il direttore di Cna, Salvatore Rugli,

vice presidente di Camera di com-mercio, e Mauro Gardenghi, se-gretario di Confartigianato. Si I-an-no notare le assenze dei sindacati

Cisl e Uil (l'avevano annun-ciato, i tre segretari) e soprattutto quella del presidente Stefano Vita-li. «No comment», risponde a chi gli chiede il motivo Vitali. Ma il motivo è noto: Vitali non ha dige-rito le parole di Maggioli. «A me dispiace che il presidente non sia venuto — osserva Maggioli — Ri-spetto i suoi sentimenti». Il presi-dente della Camera di commercio poi ci tiene a fare ancora una volta chiarezza sul caso che l'ha visto coinvolto. «La mia vicenda é tra-sparente. Io, nel 2009, ho fatto ri-corso a una legge dello stato e ho sanato con lo scudo la mia posizio-ne fiscale. Da allora non ho fatto più un solo euro di nero... E sfido chiunque a dire che è uscito da una delle mie attività senza lo scontrino o il. documento fiscale», Insomma, dopo lo scudo del 2009, ribadisce Maggioli, tutto è sempre stato fatto alla luce del so-le. Invece qui «mi sembra che molti predicano bene, ma poi fan-no diversamente...».

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Manlio Magg oti e finito nel mirino dei

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La mobilitazione di ieri contro il presidente detta

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Maggioli con Santini all'ingresso dell'Università, dietro i contestatori foto Manuel Miglíoriní

Maggioli li ha affrontati a viso aperto UOMO DI STILE "Nel 2009 c'era l'opportunità, mi sono regolarizzato pagando, da allora non ho un curo di nero"

A

tIle quattro della sera sull'asfal- o ancora caldo di via Angherà

una dozzina di contestatori gli rlavano: "Dimissioni, dimis-

sioni". Lui sul punto di entrare dall'in-gresso principale del palazzo dell'Uni-versità si è girato, li ha guardati toglien-dosi gli occhiali scuri, impettito e senza perdere l'aplomb, si è rigirato e senza fare una piega è entrato nell'Aula ma-gna già piena dove era atteso per pre-sentare il Rapporto economico provin-ciale. "Mi sembrava una mancanza di cortesia scappare via senza fermarmi... ", dice Manlio Maggioli ai cronisti pri-ma di cominciare il suo discorso. Ma il sentirsi urlare "dimissioni" che effetto ha fatto al presidente della Camera di Commercio? "Non conosco i contesta-tori, so che sono dei partiti e di un co-mitato, ma non spetta ai partiti e ai co-mitati decidere chi deve fare il presi-dente della Camera di Commercio. lo sono stato eletto dal consiglio camerale che rappresenta tutte le associazioni e le categorie, per rimanere nel mio in-carico dovevo ricevere il conforto del consiglio, l'ho avuto pieno e totale con l'eccezione della rappresentante del sindacato, perciò ho ritenuto mio do-vere oltre che mio diritto rimanere nel-la carica". Viene contestato per l'evasio-ne e per lo scudo... 'Nel 2009 - rievoca Maggioli - una legge ha reso possibile regolarizzarsi. In quel momento ho in-teso chiudere: ho ap-profittato, è vero, della legge, ritenendo logi-co e corretto iniziare un cammino nuovo. Avevo dei quattrini ac-cantonati, li ho denun-ciati, ho pagato e da allora posso assi-curare che non conosco un euro di nero. Ho 1.400 dipendenti ma nessuno con cui mi approfitti del nero. Sfido chiun-que ad uscire da una delle mie aziende senza avere in mano un documento fi-scale che comprovi la spesa fatta. Mi

sento assolutamente a posto, tranquil-lo". "Ho vissuto varie fasi - aggiunge Maggioli - ma dal 2009 è cambiato il mondo, da allora è assurdo evadere, immaginare che sia corretto e moral-mente sostenibile evadere è pazzia". Però oltre ai (pochi) contestatori fuori, c'è la contestazione silenziosa e di peso

di una istituzione, la Provincia di Rimini: il presidente Vitali non è venuto, con lui tutta la sua giunta eccetto l'assessore Magrini, e il presidente Nanni

(Udc) che ha convocato la sua commis-sione proprio al rapporto ("Siamo per-sone serie e di governo", dice Nanni). Maggioli è signorile anche con Vitali, in definitiva il suo più duro accusatore: "E' giusto - commenta - che obbedisca al proprio stato d'animo, non mi per-

metto di giudicare chi viene o no, da domani siamo pronti comunque a col-laborare. Del resto questo del Rapporto economico è un appuntamento im-portante e mi fa piacere che siamo in molti, la sala è strapiena...". Questione Carim: "Io sono già impe-gnato nel Credito di Romagna, era noto che non avrei partecipato alla cordata di imprenditori. Ma come piccolo azio-nista che detiene una piccola parteci-pazione di 10mila azioni, darò il mio contributo triplicando la mia quota, e poi dandone qualcuna ai miei figli e a mia moglie". Sono stati 32 giorni in trincea per Mag-gioli: una Quaresima dalla quale esce sicuramente provato ma non piegato. Là fuori ai primi 12 si sono aggiunti una ventina di ragazzi no-gobal, suonano dischi rap.

Paolo Facciotto

32 GIORNI DI PASSIONE LA QUARESIMA DI MANLIO

E' passato più di un mese dalla pubblica-zione del Corsera del-la notizia dei 2 milioni di euro scudati da Maggioli a San Mari-no: da allora per il presidente della Ca-mera di Commercio è iniziata una Quaresi-ma fatta di attacchi e richieste di dimissioni

Azioni C a rim: "Tri-plicherò la mia quo-ta di picco lo socio"

Pagina 15 Magginli li ha affrontati arriso aperto

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SCONTRO FRA SINDACATI E CATEGORIE

Fiavet: con la tassa di soggiorno saremmo meno competitivi

La Fiavet urla all'indirizzo dei sindacati: "adesso basta!". "E' dawero sorprendente il recente appello lanciato dal-la Cgil, dalla Cisl e dalla Uil di Rimini. A fronte di una situa-zione che, nel nostro Turi-smo, non è mai stata così negativa, i Sindacati in una loro nota unitaria chiedono al Comune di Rimini di rein-trodurre la Tassa di soggior-no: una tassa abolita, tutto sommato recentemente, nel 1989, ed introdotta per la prima volta nel 1931. Forse non rientra nella loro sensibi-lità preoccuparsi del calo delle prenotazioni per la prossima stagione, confer-mato un po' da tutti gli ope-ratori turistici: c'è una crisi e-conomica in tutto il paese, è aumentata a dismisura la concorrenza nazionale ed in-ternazionale, le nostre loca-lità balneari, ed in particolare Rimini, non sembrano capaci di rinnovarsi (c'è, addirittura, il rischio di vedersi proibita la balneazione in alcuni tratti della nostra costa); non solo, molte strutture alberghiere, di fatto, non hanno più mar-gini di redditività, né tanto meno la capacità di investi-

mento a favore dei necessari aggiornamenti, e neppure trovano in se stesse un ri-cambio generazionale". L'as-sociazione delle agenzie di viaggio e t.o. condanna "cer-ti atteggiamenti che si pen-sava fossero relegati ad una passato massimalista e de-magogico, si torna a mettere in discussione la vocazione più autentica della nostra co-munità". Secondo Giovannino Monta-nari "basterebbe conoscere un po' la storia dell'imposta di soggiorno e della sua ap-plicazione per capire come una sua eventuale reintrodu-zione possa rappresentare l'ennesimo passo falso nelle vicende del nostro Turismo": "diventeremo meno compe-titivi". "Qualora, poi, fossero davve-ro gli ospiti a dovere pagare - separatamente - questa imposta, cosa ne pensa il Sindacato di questo nuovo balzello a carico degli operai, dei pensionati, e degli impie-gati, in vacanza da noi?", do-manda il leader della Fiavet provinciale secondo cui "dal rilancio economico e politico della nostra industria dell'o-spitalità tutta la collettività, tutte le componenti, anche quelle in apparenza più di-stanti, ne trarranno vantaggi. La nostra storia è lì a dimo-strarlo".

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SAN CLEMENTE L'Idv invita a non fare un Regolamento con restrizioni dei diritti

"Permettere a tuffi di fare le videoriprese del Consiglio è un atto dovuto" SAN CLEMENTE Proprio dall'Idv di San Cle-mente, forza di centrosinistra come chi go-verna il Comune, arriva un attacco al proget-to di un regolamento comunale sulle riprese audiovisive del Consiglio, luogo pubblico per eccellenza, al quale si sta lavorando. Pare che la maggioranza voglia permetterle solo ai giornalisti professionisti (in zona si contano sulle dita di mezza mano) e che le possa tra-smettere solo il Comune. "L'Italia dei Valori esprime il suo interessamento, ponendosi co-me garante del diritto di partecipazione alla vita comunale dei cittadini. Quanto accaduto durante le ultime sedute consiliari ha destato viva preoccupazione", quindi è "urgente re-golare l'attività di videoripresa secondo i principi della trasparenza nella Pubblica Am-ministrazione, della pubblicità dei suoi atti,

La maggioranza di San Clemente in Consiglio

e, tema a noi caro, del coinvolgimento dei cit-tadini. Permettere, a chiunque ne faccia do-manda", quindi non solo a giornalisti profes-sionisti, ma a ogni cittadino, "di riprendere e, successivamente o in streaming, trasmet-

tere via web una seduta consiliare è un atto dovuto nei confronti dei cittadini. Qualsiasi atto che vada nella direzione di rendere più trasparente la gestione della res publica e di incentivare la partecipazione e l'informazio-ne dei cittadini dev'essere espletato con prio-rità massima Pertanto riteniamo che il rego-lamento debba essere approvato urgente-mente, e il suo contenuto non debba conte-nere alcuna ombra di restrizione della libertà di cronaca e dei diritti sopracitati, bensì rap-presentare una garanzia per chi vorrà ripren-dere e trasmettere pubblicamente le sedute. Siamo certi che l'amministrazione, coeren-temente con la sua pubblica funzione, non abbia nulla da nascondere ai cittadini; ci au-guriamo quindi di poter leggere presto un re-golamento democratico e inclusivo".

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.11 San Bartolo rifiuti "allo scoglio"

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LANNUTTI, PRESIDENTE DI ADUSBEF: FERMIAMO QUESTE TRAGEDIE

«Lo Stato vuole il nostro sangue Moratoria per chi è sul lastrico»

Elena G. Potklorì ROMA

ELIO LANNUTTI, presidente dell'Adusbef e senatore dell'Italia dei Valori, ieri mattina ha sbattu-to i pugni sul tavolo, pronuncian-do anche parole forti, non appena la sua segreteria lo ha avvertito che a Bologna un artigiano si era dato fuoco per non essere riuscito a far fronte a un debito con il fi-sco, Lannutti da anni è in prima linea nella difesa dei consumatori e ha fatto della battaglia contro Equitalia un punto d'onore del suo mandato parlamentare. «Mi metterei a piangere dalla rab- bia — ci dice al telefono con la vo- ce ancora incrinata dall'emozione

— perché questo Governo che pensa che il Paese non sia all'altez-za della sua caratura, non sta fa-cendo nulla e mostra la più spieta-ta insensibilità di fronte ai reitera-ti tentativi, miei e di altri senato-ri, di dare il via ad una moratoria per quelli che non riescono a paga-re i debiti con il Fisco. C'abbiamo provato più volte, nel decreto sem-plificazioni, ma il sottosegretario Vieri Ceriani ha bocciato sempre tutto a nome del Governo.,.»

Intanto la pressione fiscale aumenta..

«Va sempre peggio. Al Governo, però, non importa assolutamente nulla, sembrano scollati completa-mente dal Paese reale, a loro non interessa niente se uno arriva, co-me a Bologna a fare gesti estremi. Casomai perché Equitalia gli ha tolto la possibilità di accesso al credito o gli ha messo sotto fermo amministrativo i mezzi di lavoro.

Ma mi spiegate come fa un libero professionista a cui viene tolta la possibilità di lavorare a rifondere un debito? Questo Governo si in-ginocchia solo al volere delle ban-che dalle quali, per altro, non rie-sce neppure ad ottenere l'annulla-mento delle commissioni dopo avergli regalato 15 milioni di nuo-vi correntisti, ossia i pensionati italiani. Lo trovo scandaloso».

Monti, però, qualcosa ha fat-to, ha concesso la rateizzazio-ne del debito e tolto la possibi-lità di inserire ipoteche fino a 20mila euro...

«Non è sufficiente. Quello che ci vuole è una moratoria di un anno per chi è sul lastrico e non è in gra-do di pagare; non ci sono altri me-todi. Il Fisco vuole il sangue e per ottenerlo usa metodi che non esi-to a definire delinquenziali, per-ché metterti un'ipoteca sulla casa senza avvertirti o sequestrarti il trattore se fai l'agricoltore non può essere definito diversamente. Questi sono i modi classici con cui si uccide la ripresa economi-ca, con una miopia enorme rispet-to a quello che invece sarebbe ne-cessario per far ripartire il Paese. Ma a Monti interessano solo le banche...».

Che, per altro, se sei moroso con il fisco ti chiudono l credi-to.

«Certo. E dobbiamo pensare che le banche di cui parliamo hanno recentemente ottenuto dalla Bce 251 miliardi ad un tasso dell'i per cento e non hanno pensato nean-che un minuto a rimettere sul mercato questo denaro attraverso agevolazioni del credito a impre-se e famiglie per consentirgli di ti-rare il fiato. Niente. E poi dobbia-mo vedere consumarsi tragedie come quella di Bologna perché qualcuno non ce l'ha fatta più. So-no riusciti solo ad aumentare la pressione fiscale, ma non hanno mai dato nulla in cambio. Monti ha commissariato l'Italia e se con-tinua così, assisteremo ad altre tra-gedie come quella di Bologna. Nella sovrana indifferenza del pre-mier e del suoi ministri, che pen-sano che il Paese non sia alla loro

SENATORE ho Lannutti, residente dusbef ,agoEconornica)

Chi' è IL senatore Elio Lannutti, 57 anni, capogruppo detridv in commissione Finanze, è il fondatore e presidente detrAdusbef, assodazi.one th. consumatori

hApendente

dal 1987

IL PESO DELLA STANGATA

. 133 LA PRESSIONE FISCALE

È IL carico fiscale in Italia calcolato nel 2012, secondo la ligia di Mestre. Si tratti del record degli ultimi 30 anni. Nel 1900 era pa i al 31,4 per cento

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press LinE 29/03/2012 il Resto del Carlino

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PASS INVALIDI PER PARCHEGGIARE GRATIS

Accuse incrociate sulle dimissioni POLVERONE POLITICO La Lega Nord difende la Celletti e si scaglia contro il Partito Democratico Angeli (Pli): "Antonella doveva chiedere scusa"

ontinua a tenere banco il caso delle due consi- gliere comunali becca- te a fare un uso allegro del pass invalidi. Dopo la decisione di Mara

Biguzzi (Pd) di dimettersi e di Antonel-la Celletti (Lega Nord) di continuare il suo mandato, i partiti si sono scatenati in una serie di attacchi incrociati: di-fese d'ufficio, richieste di dimissioni, attacchi che nulla hanno a che fare con questa storia. Insomma, la politica perde di vista il nocciolo della questio-ne e probabilmente strumentalizza il caso per altri fini. Dopo che il Partito Democratico ha rotto il silenzio, sot-tolineando la coerenza di fondo che c'è stata nell'ammissione di responsa-bilità e delle conseguenti dimissioni di Mara Biguzzi, e ha parallelamente in-vitato la Celletti a fare altrettanto, la Lega Nord insorge. "Sono indigeribili gli atteggiamenti del Pd cesenate e del sindaco Lucchi quando, dopo aver delegittimato e tri-turato davanti all'opinione pubblica la propria consigliera eletta, Mara Biguz-zi, obbligandola perfino a dimettersi, oggi le esprimono ipocritamente so-

stegno e amicizia, roba disgustosa d'altri tempi", sostiene in una nota Corrado Metri, responsabile enti locali della Lega Nord Romagna. "A Cesena circola ormai da giorni la voce molto accreditata che tutta la trama ordita contro Biguzzi sia stata determinata da questioni interne", questa è la tesi del leghista, non si sa però da cosa sia suffraga. "La questione dell'uso del pass, per altro mai segnalata o sanzio-nata dai vigili, è solo un pretesto uti-lizzato per nascondere le vere ragioni della demonizzazione della consiglie-ra, colpita a tradimento alle spalle. A Biguzzi, come eletta e come donna impegnata e seria, va la solidarietà del-la Lega Nord. Il Pd e soprattutto il sin-daco Lucchi hanno fatto uno scivolo-ne che non verrà dimenticato: faccia-no ora un passo indietro e chiedano scusa alla città per il loro agire e alla capogruppo della Lega Nord, Antonel-la Celletti, per averla offesa e denigrata gratuitamente. La pessima figura, da-vanti alla città, l'hanno fatta loro, cer-cando di ottenere, attraverso il regola-mento dei conti interno, due piccioni con una fava: le dimissioni di Biguzzi e la delegittimazione della capogrup-po della Lega Nord Antonella Celletti. Lucchi è l'ultimo politico, a Cesena, a poter dare pagelle: la sua insufficienza amministrativa e la sua ossessiva au-toincensazione lo dimostrano senza ombra di dubbio. La Lega Nord Roma-gna, a tutti i livelli, come anche mol-tissimi cittadini, hanno dato pieno ap-poggio e solidarietà alla capogruppo Antonella Celletti, la cui attività istitu-zionale e politica, svolta da anni con coraggio, abnegazione, serietà e tra-sparenza, ha sempre colpito nel giu-sto". Ma sui democratici ritorna anche il fuoco amico dell'Italia dei Valori, che forse non ricorda di essere stata coin-

volta in un caso simile nella vicina Bo-logna. "Leggo con amarezza i com-menti del sindaco Lucchi e dei nostri principali alleati del Pd sulle mie di-chiarazioni", interviene il segretario provinciale Tommaso Montebello. "Li invito a rileggere la mia nota che in nessun passaggio attaccava personal-mente la consigliera Biguzzi, portava riferimenti al Partito Democratico o accusava lo stesso di non avere un co-dice etico. Sappiamo bene che il Pd ha un codice etico, come del resto lo ab-biamo noi. Quanto chiesto da noi però è diverso, Italia dei Valori è stata chiara e conferma di ritenere necessaria l'ap-provazione in Consiglio Comunale di un codice etico che tutti i consiglieri devono sottoscrivere ed impegnarsi a rispettare di fronte alla città ed a tutti i cittadini. E' la semplice richiesta di dare attuazione a quanto previsto nel programma con il quale il centrosini-stra si è presentato alle elezioni comu-nali del 2009. E' assordante piuttosto

il silenzio della consigliera Celletti che dovrebbe prendere esempio dalla col-lega del Pd che ha mostrato quanto ri-spetto abbia per i cittadini cesenati. Biguzzi ha tenuto un comportamento che in altri paesi sarebbe ordinario ma che in Italia purtroppo risulta ancora straordinario: si è assunta le respon-sabilità delle proprie azioni piuttosto che paventare improbabili complotti", conclude Montebello. Nel dibattito si inserisce anche Stefa-no Angeli, che con la Celletti ha con-diviso l'esperienza in Forza Italia e nel Gruppo della Libertà. "Non v'è dubbio che si sia trattato di una grossa legge-rezza della quale le due consigliere coinvolte avrebbero, come hanno fatto in parte, chiedere scusa ai cittadini, magari senza prefigurare complotti, ma di cui mi pare si stia cogliendo l'occasione per fare della strumenta-lizzazione a buon mercato", afferma il segretario provinciale del Pli. "Cono-sco da molti anni Antonella Celletti e

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Metri (Lega): "Vogliono prendere due piccioni con una fava: dimissioni di Biguzzi e denigrazione della nostra capogruppo"

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so che scusarsi non è decisamente parte del suo carattere, se me lo avesse chiesto le avrei consigliato di farlo sen-za se e senza ma, per un errore grave che probabilmente pagherà caro po-liticamente. So che Antonella è una persona per bene che fa politica per passione e non certo per tornaconto personale. Per questo trovo inappro-priato che proprio il sindaco Lucchi in prima persona si esponga a chiedere le dimissioni di un capogruppo d'op-posizione, mi pare che sia un tentativo di cogliere l'occasione per tacitare una delle pochissime voci fuori dal coro in città. Mi pare anche che da parte del Pd si faccia del moralismo assoluta-mente fuori luogo per un partito che le sue magagne le ha, le ha avute e cer-tamente di dimensioni enormemente più grosse. Invito tutti quindi a guar-dare di più alla trave nel proprio oc-chio piuttosto che alla pagliuzza in quello altrui". Infine anche il Movimento 5 Stelle commenta la vicenda. "Condannando l'uso improprio del pass invalidi, che anche a livello nazionale proprio per i troppi abusi desta grande indignazio-ne, ci preme sottolineare che, proprio per l'incarico di amministratrice pub-blica che rivestiva la Biguzzi questo ge-sto è ancora più riprovevole perché un amministratore dovrebbe sempre dare l'esempio di rettitudine. La consigliera Biguzzi si era assunta pubblicamente le proprie responsabilità senza travi-sare i fatti, riconoscendo l'errore e, di-mostrando uno spirito di servizio e senso delle istituzioni davvero enco-miabile, aveva chiesto scusa a Consi-glio, Sindaco, Giunta e cittadini. Dopo le sollecitazioni dei cittadini e della stampa si è dimessa. Persone che si comportano come lei ce ne sono po-che, e le va riconosciuta onestà intel-lettuale. Di questi tempi, a chi paga per i propri errori, dovrebbe andare il nostro rispetto. Sarebbe auspicabile che le odi di quanto successo nella piccola Cesena possano arrivare lon-tano e anche dalla lontana Roma ne possano trarre esempio".

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Contrapposizioni strumentali La gente non dimentica, giudicherà col voto Non è negativo che la vicenda dell'uso improprio del pass per di-sabili, che ha visto coinvolte due consigliere comunali, sia al centro di un vasto dibattito. E' persino tol-lerabile che i toni siano aspri e un po' sopra le righe. Del resto i fatti sono gravi, poichè pongono al cen-tro i principi di civiltà e correttezza che chi siede negli organismi rap-presentativi grazie al voto dalla gente (che di certo li ha eletti an-che per vigilare sulla legalità e sulla correttezza), deve rispettare per primo. Appare indigesto, invece -e ci mettiamo nei panni dei citta-dini - la strumentalizazione politi-ca della vicenda. Come mostrano le posizioni che si sono dispiegate in questi giorni, i fatti sono diven-tati il mantice per la solita contrap-posizione strumentale fra opposti schieramenti. Non uno che se ne distacchi... Da una parte si con-danna il centro sinistra perchè ha chiesto le dimissioni della consi-gliera Biguzzi (e se non lo avesse fatto sarebbe scattato l'applauso?), dall'altra si mette alla gogna il cen-tro destra perchè appoggia la con-sigliera Celleti che se la cava "fa-cendo spallucce".

Ma vogliamo tornare alla sostan-za? C'è stato o no in entrambi i casi un comportamento scorretto? Il resto sono chiacchiere. C'è da au-gurarsi che, al di là dei polveroni, gli elettori non dimentichino e giu-dichino a tempo debito attraverso lo strumento che è loro: il voto.

e.g.

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VENERDI COL MOVIMENTO 5 STELLE

Infiltrazioni mafiose al Museo della Marineria

Domani sera (ore 20.45) al Museo della Marineria il Movimento 5 Stelle organizza una serata sulle infiltrazione mafiose nel nord Italia, in particolare nel territorio ro-magnolo. I relatori della serata saranno Benny Calasanzio Borsellino, autore del li-bro "Mafia S.p.a." e Pippo Giordano ex ispettore della Dia e collaboratore del Ma-gistrato antimafia Paolo Borsellino. Continuano gli incontri di approfondimento organizzati dal Movimento 5 Stelle su temi di attualità e particolarmente vicini alla cittadinanza. Durante la serie di even-ti saranno presenti come relatori diversi dirigenti, funzionari, tecnici ed esperti su argomenti inerenti al Comune e non solo, come ad esempio: bilancio, turismo, de-puratore, impatto dell'edificazione sul territorio, cultura e politiche giovanili.

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