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Page 1: Rassegna stampa del 20100312 - Massa Lombarda...2010/03/12  · - Prodotta da Kikloi s.r.l. Rassegna stampa del 12/03/2010 Il Resto del Carlino Ravenna «Stiamo creando lavoro» (prima

www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.

Rassegna stampa del 12/03/2010

Il Resto del Carlino Ravenna

«Stiamo creando lavoro» (prima pagina lugo)(Prime Pagine)

Il Corriere Romagna di Ravenna

La Regione ha chiesto lo stato di emergenza (prima pagina)(Prime Pagine)

La Voce di Romagna Ravenna

Sfrattati con tre bambini (prima pagina)(Prime Pagine)

Il Sole 24 Ore

Bilanci monopolizzati dalla sanità(Pubblica Amministrazione)

Via i clandestini con figli a scuola(Pubblica Amministrazione)

Conti dei municipi ancora poco chiari(Pubblica Amministrazione)

Il Senato: piccoli centri senza swap(Pubblica Amministrazione)

Italia Oggi

I derivati? Un affare da grandi(Pubblica Amministrazione)

Campeggi, Tarsu differenziata(Ambiente)

Enti, chiamata per il Patto 2009(Pubblica Amministrazione)

Sindaci in campo contro i bulli(Pubblica Amministrazione)

Outsourcing, esuberi facili(Pubblica Amministrazione)

I revisori alzano la voce(Pubblica Amministrazione)

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press LIETE12/03/2010

il Resto del CarlinoRAVENNA

PesTo del Larbno

www.ilrestodelcarlino .it

pg, ,Arahstio-E ??kÀ

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5545,34e-maiL• cronaca .faenza@ilcarlino .ne t

Redazione : via XX settembre 15, 48018 Faenza - Tel . 0546 26589 - Fax 0546 664750

n Pubblicità : S .P.E. via della Repubblica, 2 Fusignano - Tel . 0545 50690/ Fax 0545 50287

FAE MA.LuG

Rinnovati Oncologia, Otorino e Oculistic a

«Stiamo creando lavoro»Verlicchi (Confindustria) : «Bisogna puntare in particolare sui giovani» .'Servizi0apagina1 9

Venerdì 12 marzo 201 0

Cgil in piazza ,ma pes a

la spaccatura Omsa

II paese fa i cont i

con i danni

della nevicata

Aprono Momevie Mostra

dell'agricoltura

Marocchino provoc aincidente e scappaEra senza patent e

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avizio e pagina 17

Sei iei pagina 15 3

Jernzio a pagina 2 0

....... ... ........... ......... ... ... ...... ... ........ ... ......... ... ..Termoidraulic aMANSI ENRIC Oo Depurazione Acqu ao Climatizzazione

o Assistenza tecnica caldaieo Installazione pannelli solar i

Risanamento canne fumari e

o Canne fumarie poni iabili FU RAN FLEr

Via Lazzari, 10-48022 LUGO (RA )

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press L|fE12103120 10 CrM'ere

di Ravenn a

REDAZIONE PUBBLICITÀ: w,_s-RAVENNA » O544-218262 FAX :

e SPEDII.,e«m CONIMA201B LEGGE 66219E-FILIALE DI FORCI . ALTRE SEDI: RIMINI m»»RIDE

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i Preraffaelliti,_r«_m_\Beato Angelico

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di Ravenna Faenza-Lugo eImola

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28 febbraio a giugno 2ol oMAR . d'Art

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N. 70

VENERD Ì12 MARZO 201 0

08143 1I

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Gerbino Pol oconosce ben el'aria (li Gildianova

ConFlavio (,1 si scopre

l'altm faccia della lun a

34

!

La Regione ha chiesto lo stato di emergenzaA Ravenna danniper2 mZionie mezzo

Autofinisce in una voragine sullaRomeastima, ammontano a 38 milioni d i_o, 23 dei quali relativi al

.presidente vr mha chiesto lo stato di emergenza

.meapagin a

Caravaggio : caccia ai MerisiIndagini dell'Università sulDna dei discendenti

RAVENNA . earric-chiscono aeovi ele-menti m indagini mcrsagio che sono i ncorso nei laboratori de lDipartimento di storie emetodi _mconserva-zione dei beni cultural idel polo universitarioravennate .

*SERVIZIO apagina 7

___mas Regione ha giàdisposto finanziamenti urgent iper 7 milioni di euro, una cifraimportante ma non sufficiente acoprire i danni che, ad una prima

Se neoccupano ilaboratori de lDipartiment o. ,conservazion e

culturali

Sotto la neve crollano rami e anche ]tetto di un pollaio

Ne! Faeni/ "o l'offerte' maltempo non a ancora completamente rienti ata

Rami pollai cedono sotto il

scumuli ,neve . ISOLA A PAGINA I l

In un sito le fotodelle raccolte storiche

IMOLA. !genitori, angosciati, g rivolsero anche alla trasmissione della ue"Chi l'ha

Movida a CerviaFuggi con una m' ()renne, processo minacce

sbarra un)0enmen £zl20076ritrovarono dopo due mesi in Sicilia kun bagnino

,''-74r

CERVIA. Clim aIMOLA. Si è aperto i lprocesso a carico di u nm * accusato sot-trazione consensuale d iminorenne . Nel 200 7

assieme a una ragazzi-na di 15 anni di origin estraniera . Li ritrovaron osua mesi : si nascon-devano in un casolare i nSicilia.

•BEDESCHI pagina 13

«Violentatanel bungalowda 7fagaz/»

*SERVIZIO a pagina 5

tesissi -mo aCervia per querel-l am_a sulla regolamen -tazione aamm: nel -la località turm aconsigliere della Coope-rativa »gnimamm:sulla auto un bigliettodi minacce indirizzate ame alla sua famiglia . Icarabinieri stanno inda-gando.

,mm_apagina »

RAVENNA. Fon-dazione cCassa d irisparmio eGori so hanno da-to vita a "Ra ee il suo territorio .Gli archivi dell a

, prper

oget -to

zare La presentazion e!patrimonio stori-co , partire dagli Archivi Alinari .

*SERVIZIO a pagina

ArchM della memori a

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press UnE12/03/2010

IAVOCE ,Rd,nan a

Ravenna

Anno XIII N . 70 €I '

ti padre è un artigiano a cui il collaboratore aveva nascosto i debil

Già senza gas e a rischio di mire fuori dalle case popolari

«WAM.I N:T t

quinquennal edei fluierali

Ghiro a pag. 9

lo . SI sedala :a uno(imo coà, dentroa trama di un film i

Non per chilo vive da .c .:.. .la

2. E non ci sopan compra i

=ha che da anni -ira pe

i In sua pi . . da impuri oprendMI (m

giiiwtenascosto un debito di 50mFa curo .

A pagina 1 1Oppone

L'annunciodel sindaco

"Discotecaper giovaniTre progettipossni"

Confesercenti chiede subito interventi per le fiuti nraxgg te

Mt tempo . dati': i per due rniliom(irnt .iti(t A

Se a Bolognail commissario

funzion aZuechi a pag. 8

B

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w in aortluscxr

"Iniziata la ripresaSinistra e giudicifanno porcherie"

Il sindaco ha incontrato la madre del giovane morto al port oono I i

"Perché ora.

Latri a

massacraDiugli>i Api :g .

COMUNICAZIONE

11 dubbi otra parlare

e tacereAmati a pag. 8

OIVIETIZIA

Una settimalmdi carceredi "prova"

Vecel:io a pag. 9

RAVENNA - La commemorazion eila tragedia Menavi sarà alieniceasione per ricordare Luca

turano il scnhducnnc moro alsaio primo grano di lavoro al por-

Ieri pomeriggio il sindaco Fa -Inizio Malíeneci ha incontrato L i

trama dei giovane, Pii .. Vino ,na sarti ricordato dal1 corso dell e

oaeenavi, giorno in ,,

sono le mei dite (mute tu intenzione di organizzar(per :scordare il ragazzo.

E+ Api ;

Acrinel fon ;e

entro 2 nA pagina I

lite r-.Mttaleso chius o

imputatoA nngina 1 5

Ladro di rame

La Popolareper pagrwe

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la rata del mutuo

gli anni

11• A pagina 15

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"11 vero sballo

La casermafare

salveràil sindaco' «

I .ido di Classe

A pagina 13

> A pagina 1 4

Paziente morta:

Moschea:

primi risultati

a chi il segret odell'autopsia

d'ufficio?

A pagina 15

A pagina 1 6

11

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press LIf1E12/03/2010 Il Sole 341('I)IfiS

Bilanci monopolizzati dalla sanitàIn Toscana e Veneto gli standard più elevati - Campania e Molise fanalini di cod a

Cesare Peruzz iFIRENZ E

Ripartire dal modello del -la piccola impresa per imbocca-re la strada dello sviluppo. Equesto il messaggio che Marc oColombo, presidente dei giova -ni imprenditori di Confartigia-nato, lancerà dal palco dell'as-semblea nazionale della cate-goria, in programma oggi e do -mani a Firenze, dove è attes oanche il ministro del LavoroMaurizio Sacconi .

Le aziende con meno di 20 di -pendenti rappresentano il97,6% del tessuto economic odel nostro paese, danno lavoroa154,5% degli occupati e genera -

no 58 miliardi di valore aggiun -to, pari al 41% del totale italiano .Ma, insieme alle nuove genera-zioni, sono quelle che pagano ilprezzo più pesante della crisi :per la difficoltà di accesso al cre -dito, i ritardi di pagamento del -la pubblica amministrazione edelle imprese private, gli oneriburocratici, la lentezza dell agiustizia civile, l'elevato peso fi -scale, le infrastrutture poco effi -cienti, il costo dell'energia e per -fino la difficoltà a trovare mano -dopera qualificata.

«Serve una politica organicache dia attuazione al principi ogià enunciato dal governo, ecioè che ciò che va bene alla pic -

nosciamo al governo di aver fat-to alcune cose importanti, co-me l'estensione della cassa inte -grazione alle piccole imprese, oaver rilanciato l'apprendistato -dice ancora il presidente dei gio -vani imprenditori di Confarti-gianato - . Da Roma però c iaspettiamo più coraggio, e chie -diamo anche un maggior impe-gno delle regioni sul frontedell'economia : non soldi, mascelte e progetti efficaci» .

Proprio per misurare le politi -che delle regioni italiane, .incampo economico e sociale ,l'ufficio studi di Confartigiana-to ha realizzato uno studio basa -to su 20 indicatori relativi a no-

0,4% va a politiche diverse) .Dentro questo quadro, il com-

portamento delle regioni vari ain modo sostanziale . L'indic esintetico dello studio di Confar -tigianato, che mette insiememolte voci tra cui l'aumento del -la speranza di vita e il deficit sa -nitario, l'attesa di aumento delPil, i tempi di pagamento dellaPa nella sanità, disoccupazionegiovanile e raccolta differenzia -ta dei rifiuti urbani, vede al pri -mo posto la Toscana con 637punti (su un range da ioo ai000) . Seguono il Veneto (61 0punti), la Valle d'Aosta (6o5), i lTrentino-Alto Adige (594), laLombardia (591), l'Emilia-Ro-

magna (579), il Friuli (572), il Pie-monte (559) e la Liguria (548) •Ultimo il Molise (324 punti) ,preceduto da Campania (38o) ,Sicilia (394) e Calabria (399).

La Toscana, dunque, è la re-gione che mostra lo standardpiù elevato, pur non risultandoprima in nessuna singola classi-fica (indice sintetico delle politi -che) . Per quanto riguardala cre -scita della vita media, ad esem-pio, si piazza al primo posto l aBasilicata, mentre il Friuli ha ilmiglior bilancio sanitario, la Ca-labria la più bassa pressione fi-scale con l'abbinata Irap-addi-zionale, il Piemonte emerge pericasi di ricoveri complessi trat-tati negli ospedali .

«Se la politica crede davveronelle nuove generazioni, que-sto è il momento di dimostrarlo- commenta Colombo -.I giova -ni imprenditori sono pronti a re -agire alla crisi, ma si aspettanoil supporto di chi governa a livel-lo nazionale e anche regiona-le» . Il paese, per ora, sembraprocedere in ordine sparso.

ve ambiti di spesa. A livello com -plessivo, nel2oo8 (ultimi dati di -sponibili), il sistema delle regio -ni ha gestito poco più di 155,1 mi -liardi di spesa, di cui 133,7 pe ruscite correnti (86,2%) e 21, 4per investimenti (13,8%) . Il69,4% della spesa globale è as-sorbito dalla sanità (79,2% dellaspesa corrente), il 6,4% dall'am-ministrazione della macchinapubblica regionale, il 5,2% va ininfrastrutture, edilizia e viabili-tà, il 5,1% nei trasporti, i14% nel-la formazione e nel lavoro, il3,6% in agricoltura, il 2,6%nell'assistenza sociale e "solo "1'1,7% per turismo, cultura, arti -gianato e settori economici (l o

cola impresa va bene al paese -dice Colombo -. E c'è bisognod'investire sui giovani e sulla lo-ro voglia di fare impresa» . Untasto dolente . Basti dire che trasettembre 2008 e settembr e2009, in Italia gli occupati un-der 40 sono diminuiti del 5,4 %rispetto al calo del 4,3% registra-to nell'Unione europea . «Rico-

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press LIf1E12/03/2010

T risultati in campo sanitarioPressione fiscalefinanziamento sanità

Tempi pagamento Ssn(giorni medi tra

(Irap imprese, add.

Rank minimo e massimo)Aumento della speranza Deficit sanitaria

regionale % del Pil 2007

1 FriuliV .G . 87di vita 2001-08 cumulato 2002-'08 1 Calabri a

-

-1,13 2 Trentino A .A . 102(in%Pii2008)(in anni) 2 Basilicata 119l-- -- 3

1 Basilicata 1,84

i Friuli V .G . 0,43 3 Puglia 1,20 V . d'Aosta 122

2 Lombardia 0,04 4 Lombardia 1472 Lazio 4 Sardegna 1,3 13 Sardegna

11,,7262

3 Trentino A .A . -0,06 5 Sicilia 142

5 Marche 150

4 Sicilia 1,62

4 Veneto -0,20 6 Molise 1,51

6 Umbria 157

5 Campania 1,60

5 Toscana -0,30 7 Campania 1,71

7. Basilicata 189

6 Lombardia 1,59

6 E . Romagna -0,35 8 Umbria 1,77

8 Liguria 193

7 Puglia 1,58

7 Umbria -0,61 9 V. d'Aosta 1,84

9 Toscana 2008 Calabria 1,49

8 Piemonte -0,62 10 Liguria

~ 1,85

10 Abruzzo 2119 Friuli V .G . 1,36

9 I Marche -0,85 11 Toscana 1,95

11 Sicilia 21810 Trentino A.A. 1,29

10 Basilicata -1,42 12 TrentinoA .A . 2,01

12 Sardegna 23211 Veneto 1,29

11 Puglia -1,63 13 Friuli V .G . 2,02

13 Veneto 23812 V . d'Aosta 1,29

12 Calabria 1,93 14 Abruzzo 2,0714 Piemonte 280

13 Piemonte 1,28

13 Liguria -1,98 15 Marche 2,09V . d'Aosta 16 15 E . Romagna 285

14 Liguria 1,27

14 -2,03 Veneto 2,22Puglia 41016

15 Molise 1,23

15 Sardegna -3,16 17 E . Romagna 2,49

16 Abruzzo 1,23

16 Abruzzo -3,78 18 Piemonte 2,61

17 Lazio 454

17 E . Romagna 1,19

17 Sicilia -4,43 19 Lazio 3,05

18 Campania 613

18 Toscana 1,19

18 Lazio -5,90 20 Lombardia 3,08

19 Molise 627

19 Umbria 1,12

19 Campania -6,54 Media Italia 2,31

20 Calabria 634

20 Marche 1,10

20 Molise -7,39i

Fonte: Elaborazione ufficio studi Confartigianato su dati da fonti divers eMedia Italia 1,41

Media Italia -1,80

Il Sole dUiL-

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press LIf1E12/03/2010 Il Sole 341('I)IfiS

«Via i clandestini can

a scuola»La Cassazione: il genitore irregolare va espulso anche se i minori studiano in Itali a

Alessandro Galimbert iMILAN O

Gli immigrati irregolaripossono essere espulsi anch ese hanno figli minorenni chestudiano in Italia : la frequenz ascolastica e l'inserimento socia-le dei bambini non sono infatti i«gravi motivi connessi con losviluppo psicofisico del mino -re» che potrebbero legittima-mente far accantonare il decre-to di espatrio coatto del padre .

La sentenza di ieri della Pri-ma sezione civile della Cassa-zione (5856/zoio) torna a fissa-re i limiti dell'articolo 31 dell aBossi-Fini, sconfessando unprecedente recentissimo del-la stessa giurisprudenza, ma'soprattutto rinfocolando pole-miche accesissime sul tem aimmigrazione .

Il provvedimento riguarda ilricorso di un albanese di Galla-rate, che aveva impugnato il de-creto di espulsione davanti altribunale dei minorenni, chie-dendo la possibilità di restarein Italia per gravi motivi fami-liari, in sostanza per le «esigen -ze di tutela dei figli minori» na -ti dalla moglie (albanese, maadottata da un uomo di Bust oArsizio e inattesa di cittadinan -za) . Di fronte al diniego del tri-bunale il padre è ricorso in Cas -sazione, sostenendo «indispen-sabile» la sua presenza per il sa -no sviluppo plico-fisico dei fi-gli, aspetto che concreterebb ela «condizione transitoria edeccezionale» richiesta dallalegge per poter ignorare le deci -sioni del questore : con l'allonta -namento di papà í bambini subi-rebbero «un depauperament osentimentale destinato a inci-dere sul loro futuro». Ma pro-prio sulla classificazione delladurata come «transitoria ed ec-cezionale» la Cassazione hanuovamente censurato l'istan-za del genitore clandestino: l afrequenza scolastica, secondo i

giudici, è esattamente l'oppo-sto, cioè una condizione stabi-le e duratura, che nulla ha a ch evedere con la situazion e«d'emergenza» per il minore -non necessariamente di salut e- richiesta dalla legge . Interpre-tare così la Bossi-Fini, scrive laPrima sezione, finirebbe perrendere evanescenti le esigen-ze di tutela delle frontiere, il be-ne costituzionalmente correla-to ai diritti della famiglia e chedeve essere «pesato» per con-sentire deroghe alla sicurezzadello Stato . Secondo i giudici ,tra l'altro, la stessa Cassazion e

à~tFf1Tl

Calderoli : ristabilito lo statodi diritto . Opposizione criticaMarchetto (pontifici oconsiglio) : sentenzache non mi piace

. .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .

L'espulsion eUn padre albanese di 44anni

era stato espulso dal questore d iVarese come clandestin o

Il ricorsoL'uomo aveva fatto ricorso a l

tribunale dei minorenni diMilano, chiedendo che i lprovvedimento venisse sospes oper gravi motivi familiari : nellospecifico, per stare vicino ai du efigli scolari

La sentenzaI giudici di Cassazione,

sconfessando una recentedecisione, hanno stabilito che lafrequenza scolastica dei figli è i lcontrario dell'esigenza grave edeterminata nel tempo richiestadalla legge Bossi-Fini . Leggeche, così, sarebbe esposta arischi di strumentalizzazione

aveva sbagliato pochi mesi faquando, «con un'analisi seg-mentata e un'interpretazion eapparentemente estensiva main realtà riduttiva (perch éorientata alla sola salvaguardi adel minore)» aveva aperto l efrontiere ; in tal modo avrebb eanche acconsentito a un «usostrumentale» delle norme pe raggirare divieti imperativi.

Numerosissime e nettamen-te divise le reazioni al verdetto.

«L'interpretazione della Cas-sazione noi-uni trova consen-ziente perché deve anche esse-re tenuto presente, nella situa-zione di irregolarità, quella cheè la realtà dell'educazione dei fi -gli» ha dichiarato monsignorAgostino Marchetto, segreta-rio del Pontificio consiglio.«Inumana e aberrante» secon-do l'ex ministro Paolo Ferrero,la sentenza è «destinata a crea-re tensione» per l'ex leader del-la Cisl, Savino Pezzotta, mentreper Unicef Italia «aumenta il ca-os in materia e rende necessa-rio un intervento legislativo» .Per l'Italia dei valori la pronun-cia «è frutto di leggi razziste» .

Giudizi molto positivi invec earrivano dal centrodestra: «LaCorte di Cassazione con questasentenza ha ristabilito lo stat odi diritto in questo paese», hadetto il ministro per la semplifi-cazione normativa, Robert oCalderoli, mentre la collegaall'Istruzione, Mariastella Gel-mini, plaude a una decisioneche non consente di «strumen-talizzare i bambini».

E intanto si apre il caso Tori-no, dove il comune da tempo of-fre il servizio asilo ai figli di clan-destini; il sindaco Chiamparin oha detto che il progetto va avan-ti, mentre Agostino Ghiglia eBarbara Bonino, vicecoordina-tore vicario e coordinatrice pro-vinciale del Pdl chiedono allamagistratura di «intervenire» .

RII'NODUZI(]NI IUSL12VA (A

«Via i ndestini con gli a scuola»

Pagina 20

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press LIf1E12/03/2010 Il Sole 341('I)IfiS

Politica

L'Alto commissario Navi Pillay si dice preoccupat a

Onu: da voi pregiudizi pericolos iROM A

,,r Proprio nel giorno in cui unasentenza della Cassazione stabili -sce che gli immigrati clandestinidebbano essere espulsi anche sehanno figli minori che vanno ascuola, per l'Italia arriva la secon -da bocciatura da parte dell'Onusulle politiche immigratorie. Altermine di una due giorni roma-na, l'Alto commissario peri diritt iumani Navi Pillay, non ha potutonascondere «una grande preoccu-pazione» . Sulla condizione deicampi rom, sul modo in cui la poli -tica italiana «tratta questioni rela -tive a immigrati principalment ecome un problema di sicurezz apiuttosto che una questione d'in-tegrazione». O «sui pregiudizi pe-

ricolosi» nei confronti degli immigrati, a livello politico ma anch eda parte dei media .

Pillay ha toccato con mano la si-tuazione degli immigrati nella ca -pitale visitando i due campi rom,uno in via Candoni, l'altro (abusi -vo) in via Marchetti. Un sopral-luogo, spécie quello nel campo il-legale, che «mi ha profondamen -te disturbata», ha detto Pillay .«Per un attimo ho pensato di tro -varmi in uno dei più poveri Paes iin via di sviluppo e non in un Pae -se con la storia più ricca di moltialtri» . A preoccupare la rappre-sentante dell'Onu è anche ilritrat -to «spesso assai negativo» chemedia e politici fanno degli immi-grati, quasi sempre «in relazione

a un evento criminale specifico ocon problematiche di sicurezza» .Per questo negli incontri con i lpresidente della Camera, Gian -franco Fini e il ministro degli Este -ri, Franco Frattini, il ministro del-la Giustizia Angelino Alfano e ilministro dell'Interno Roberto Ma-roni, ha esortato il governo ad evi-tare «stereotipi inaccettabili e pe -ricolosi» e a «muoversi veloce -mente» verso l'integrazione . A re-spingere le parole della Pillay è i lpresidente dei senatori del Pd lMaurizio Gasparri che parla d i«un accanimento pretestuoso »contro le politiche del governo ita -liano in materia di immigrazione.

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press LIf1E12/03/2010 Il Sole dUiL-

IL rating secondo Civicu m

Conti dei municipiancora poco chiari

Fonte : Civicu m

In testa Reggio Emili a

Il rating assegnato ai comun i

CittàGiudizi o

complessivoVoto

complessivo

1 Reggio Emilia ~° • 882 Trento ~! 50

Bolzano o . 48Ancona o» O 47

5 Perugia 476 Pescara 45

Cagliari__

ew 428 Firenze

- A* . 40

Bologna 36

It M ode na 36

il Torino 0 33

12 Genova 33

13 Palermo ~► 29

14 Milano 28Bari 27Venezia 21Trieste

_

21La Spezia 1 7

t re Catanzaro 12

Potenza 8Napoli

I sindaci che ambiscono adavere conti «trasparenti» devo-no guardare a Reggio Emilia.

Nella nuova edizione del ra-ting dei bilanci dei grandi co-muni, che Civicum assegnaogni anno in base all'analis icondotta sui rendiconti dall ebig four della revisione (Er-nst&Young, Pricewaterhouse-Coopers, Kpmg e Deloitte), lacittà emiliana scalza Trent odal primato e stacca il gruppodelle inseguitrici formato daBolzano, Ancona e Perugia .Su 21 comuni,19 ottengono me -no della metà dei punti dispo-

nibili e in sei affondano al gra -dino più basso della graduato -ria, a conferma dell'opacit àche ancora domina nei con-suntivi delle città . Le pagell epiù deludenti si concentranonel Mezzogiorno, con il comu -ne di Napoli che conferma ilproprio primato in fatto d iopacità dei conti, mentre Po-tenza e Catanzaro fanno poc omeglio. In bassa classifica s isegnalano però anche metro -poli del Nord come Trieste eVenezia e Milano ottiene soloper un soffio la seconda dell equattro stelle del rating.

Vista l'evoluzione delle nor-me, accelerata nelle scorse set-timane dal via al disegno di leg-ge « anticorruzione»,l'adegua-mento ai canoni indicat idall'analisi non sarà più sol oquestione di buona volontà. L a«trasparenza» al centro del ra-

ting non è infatti solo questio -ne di forma, ma si incarna inscelte di sostanza, come l'ado -zione della contabilità econo -mica al posto della vecchia con -tabilità finanziaria e il varo deIbilancio consolidato, che farientrare nei conti comunali an -che i risultati economici dellesocietà partecipate e viene con -siderato obbligatorio dal nuo -vo Ddl anti-corruzione.

Il punto debole più diffuso ,però, è quello della rendiconta -

Solo Reggio Emili aottiene i «pieni voti »Scarsa diffusion eper il bilancio consolidatoe i report sui controlli intern i

zione sui sistemi di auditing econtrollo interno, anch'essi raf -forzati dal progetto governati -vo contro la corruzione . Prati-camente nessuno indica nei bi-lanci le attività dell'internal au -dit, ma spesso il problema na -sce dal fatto che c'è poco da rac -contare perché il controllo digestione e la verifica delle per-formance raramente hanno oc -cupato il centro dell'agenda am-ministrativa . Ora, a imporle èintervenuta la riforma del pub -blico impiego .

G.Tr .ln RIPRODI IIIONL RI ',[IH VAI I

:voli (mini senza swnp

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press LIf1E12/03/2010

Il Sole 341('I)IfiS

nato: piccoli centri senza swap«Nessun rischio di sistema ma sui derivati è necessaria più trasparenza »

Marco Mobili

ROMA

Sui derivati di comuni, pro-vince e regioni non c'è un ri-schio sistemico per la finanza lo -cale . Serve però più trasparenza .Inoltre, il ministero dell'Econo-mia deve varare in tempi rapidi iregolamenti sulle operazioniconsentite (previsto dall'artico-lo 62 del Dl n2/2oo8) e quello su-gli operatori qualificati in attua-zione della direttiva Mifid . Il tut-to, poi, potrà funzionare solocon il rafforzamento dei poteridi controllo da parte del ministe-ro e con la possibilità che i con-tratti censiti dal Tesoro siano tra-smessi alla Banca d'Italia e allaConsob per le rispettive compe-tenze di vigilanza. Nei comuninon capoluogo di provincia checontano meno di ioomila abitan-ti, poi, i derivati dovrebbero esse -re off limits.

Il presidente della commissio -ne Finanze del Senato, MarioBaldassarri (Pdl), ha presentatoieri a Palazzo Madama i punti sa -lienti del documento che conclu -de l'indagine conoscitiva su deri -vati e cartolarizzazioni nell e

i pubbliche amministrazioni.Un lavoro durato un anno (l a

prima delle 23 audizioni tenute èdel i7 febbraio 2009) che ha pro-dotto un documento finale sucui ieri la commissione ha dato i lvia libera all'unanimità. Il docu -mento, che riassume in 21 punt ile indicazioni della commissio-ne, è stato predisposto da u ngruppo di lavoro composto da isenatori Cinzia Bonfrisco (Pdl) ,Lucio Alessio D'Ubaldo (Pd) ,Roberto Mura (Lega) ed ElioLannutti (Idv) .

Se il rischio sistemico sem-brerebbe scongiurato, i casi dicriticità esistono e preoccupa-no. Per questo la commissionechiede di rafforzare e renderedefinitivi i divieti sui prestiticon rimborso unico finale (ope-razioni bullet) e sull'erogazionedi "premi" (upfront) iniziali aglienti che sottoscrivono i contrat-

ti. Vigilanza alta, poi, sulla ge-stione del fondo di ammorta-mento (sinking fund), ancheperché la lunga durata dei pre-stiti espone l'ente ai rischi di in-solvenza dell'intermediario .Tra le criticità evidenziate dallacommissione ci sono i tanti con -tratti conclusi dai piccoli ent i(sono 559 i comuni non capoluo-go che hanno acquistato swap ;si veda «Il Sole 24 Ore» di ieri) .Al riguardo la proposta è un di-vieto assoluto, sotto i ioomilaabitanti (non capoluoghi).

Per la Commissione, inoltre,occorre che il legislatore prose-gua nel riordino della normativacon un rafforzamento delle rego -le di correttezza, di trasparenzae di tutela dell'affidamento degliamministratori pubblici.

Un capitolo a parte merita latrasparenza e la necessità chel'Economia riscriva le regole alpiù presto. In particolare, la com-

L'inchiesta

Sul Sole 24 Ore di ieri è stataillustrata la situazion eaggiornata dei derivati d iregioni ed enti locali . I lnozionale complessivo de icontratti al 31dicembre 2009 èdi 35,3 miliardi di euro, ma siregistra una forte tendenza deglienti locali a chiudere in anticipoquesti strumenti . In meno di du eanni sono 110i comuni ch ehanno fatto questa scelta

missione propone che gli inter-mediari dei contratti derivat icertifichino, ai sensi della Mifid ,di aver «valutato adeguatamen-te le conoscenze, esperienze ecapacità», da parte degli ent iclienti, di «comprendere i risch idelle operazioni che intendonostipulare» . In sostanza non po-trà essere più considerata suffi-ciente la sola dichiarazione rila-sciata dal cliente in modò più omeno superficiale, «per esonera -re la banca da responsabilità pe rscarsa diligenza, correttezza etrasparenza» . Il suggerimento èquello di considerare in ogni ca-so gli enti locali come client i«non professionali» . Sempr enel regolamento, dovrebbe tro-var posto anche l'obbligo pe rl'ente che vuole sottoscrivereswap di affiancare all'analisi de-gli aspetti finanziari una «prope -deutica valutazione sulla soste-nibilità economica del derivat oproposto dall'advisor» . In que-sto quadro, assume particolarerilievo l'adozione di un albo per iconsulenti finanziari indipen-denti. Un passaggio-chiave, sot-tolinea la Commissione, per fa rsì che l'advisor, oltre ai requisitidi professionalità, sia in posses -so di una «configurazione giuri -dica e operativa che garantisc al'effettiva imparzialità» .

Sempre in nome della traspa-renza, la commissione ipotizzal'obbligo di sottoscrivere con-tratti solo in lingua italiana (il60% dei derivati firmati dagli en-ti locali è in inglese), con l'indica-zione del foro italiano quale luo-go deputato per le controversie.

Nel bilancio degli enti, poi ,deve trovare spazio l'indicazio-ne delle poste attive e passive .Questo passaggio, nelle situa-zioni più critiche, dovrebbe es-sere accompagnato da una riso-luzione concordata di quest icontratti, amplificando una di-namica di uscita degli enti loca-li dai derivati favorita anche dal-la dinamica dei tassi .

@ RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Senalce

centri senza swap

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press LIf1E12/03/2010 Il Sole 341('I)IfiS

i-Informazioni rafforzateper comuni e province

La commissione giudicapositivamente gli ultimiinterventi normativi in fatto d iderivati, in particolare con idivieti di sottoscriver econtratti che prevedono i lrimborso unico a scadenza(operazioni bullet) e l e[imitazioni ai "premi "(upfront) iniziali che gl iintermediari versano a lsottoscrittore . Si chiede però i lvaro definitivo in tempi rapid idel regolamento chiamato aindividuare le operazion iconsentite agli enti pubbliciterritoriali e quello sullatrasparenza, in attuazion edella direttiva Mifid . In quest osecondo regolamento, poi, i lsuggerimento è di considerar ein ogni caso comuni e provinc ecome «operatori no nprofessionali», a cui diconseguenza gli intermediar idevono garantire un maggio rlivello di informazione etrasparenza

2Nelle strutture ridott erischio fuori controllo

Una criticità particolare è,secondo la commissione, ladiffusione dei derivati anchenegli enti locali più piccoli, chein genere non hanno lecompetenze e l'esperienza pe rvalutareappienoi risch iconnessi a complicat eoperazioni finanziarie (i lmonitoraggio del ministerodell'Economia mostra che son o559 i comuni non capoluogo cheneltempo hanno attivatooperazioni in derivati) . Sull abase di questi presupposti, i ldocumento finale suggerisce divietare toutcourt lasottoscrizione di contrattiderivati da parte dei comuni no ncapoluoghi di provincia che no ncontino almeno 100mil aabitanti . Lo stesso divietoandrebbe esteso alle form eassociative di comuni e all ecomunità montane, per evitareche l'unione di più enti permettadi "aggirare" la soglia dipopolazione indicata

Obiettivo l'indipendenzadegli advisor

Una questione critic aindividuata nell'indagin eparlamentare è quelladell'indipendenza degli advisor ,visto anche il «generalizzato esostanziale aggiramento delleprocedure di gara previste dallanormativa vigente» perl'individuazione de l"consulente" . Per questa ragion eil documento sottolineal'esigenza di creare un albo per iconsulenti finanziariindipendenti . Per garantire unapiù adeguata valutazione diopportunità e rischi, è opportunoprevedere t'obbligo disottoscrivere contratti in linguaitaliana, e con l'indicazione delforo italiano come competenteper risolvere le controversie . Pe rle situazioni più critiche, vaprevista la possibilità di un arisoluzione concordata de icontratti e l'istituzione di u norgano pubblico di consulenz aper le amministrazioni i ndifficoltà

La distribuzione

Fonte: ministero dell'Economi a

Gli swap attivi al 31 dicembre 200 9Legenda :Numero contratt iValore medio in milioni di euro

Comuni non capoluogo 84,2 %559 - , -

6,3

Province 6,3 %42

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I risultati dell 'indagine del senato: operazioni poco trasparenti concluse da personale non qualificat o

I derivati? Un affare da grandiI contratti vanno vietati agli enti sotto i 100 mila abitantiDI FRANCESCO CERISANO .

ietare la sottoscrizio-ne di derivati a tutt ii comuni sotto i 10 0mila abitanti (fatta ec-

cezione per i capoluoghi), alleassociazioni di comuni e allecomunità montane . E questala ricetta, drastica, propostadalla commissione finanze de lsenato per arginare la diffu-sione di strumenti finanziari aelevato rischio soprattutto negl ienti di minori dimensioni . Lasesta commissione di palazzoMadama ha reso noti ieri i ri-sultati dell'indagine conosciti -va avviata nel 2009 per capirel 'esatta ampiezza e, soprattutto ,pericolosità del fenomeno. Unanno di audizioni che hann ovisto comparire davanti allacommissione guidata da MarioBaldassari i rappresentanti d iConsob, Abi, Corte conti, Guar-dia di finanza, Banca d'Italia ,Anci, Upi, Conferenza delle re-gioni, oltre a quelli dei princi-pali istituti di credito coinvolt iin operazioni di derivati (Bnl ,Intesa Sanpaolo, Unicredit, De -xia Crediop, Ubs, Merrill Lynche Deutsche Bank) . Il tutto perarrivare a una conclusione adue facce : la sottoscrizione diderivati da parte degli enti lo-cali «suscita forti perplessità»perché le operazioni si son orivelate «poco trasparenti» ele condizioni «non equilibrate»tra gli interessi delle pubblich eamministrazioni e quelli dellebanche . I contratti sono stat ispesso sottoscritti da personaleprivo di specifiche competenzein materia finanziaria, in barb aai principi della direttiva Mifidil cui decreto di recepimento(dlgs n . 164/2007) ha imposto alministero dell ' economia di in-dividuare con un regolamento ,non ancora adottato, i requisit iche i responsabili finanziari de -gli enti locali devono possedereper poter essere considerat ioperatori qualificati . E moltevolte i contratti, conclusi ne l60% dei casi con intermediar istranieri, sono stati redatti inlingua inglese e sottoposti all acompetenza della giurisdizionestraniera .

Ciononostante «il fenomenodei derivati», sostiene la com-missione finanze del senato ,«non presenta profili di risch isistemici per la finanza local eitaliana, pur nella necessitàdi dover procedere verso la ,piena trasparenza dei bilanc ie alla risoluzione concordata

dei contratti, anche alla luc edell'attuale fase di bassi tass idi interesse» . Vediamo nel det -taglio tutti i rilievi mossi da isenatori .

Tipologia di operazioni .La commissione ha ritenutodifficilmente compatibile co nl'attività degli enti locali lasottoscrizione di prestiti obbli -gazionari con rimborso unicoalla scadenza (bullet) . Questotipo di operazioni secondo i se -natori dovrebbe essere vietat oin modo da evitare che gli entiscarichino sul lungo periodo ilpeso degli indebitamenti, con-tratti nel presente . Va da séche, in quest ' ottica, dovrebber oessere proibiti anche i contrattiderivati che prevedano il versa-mento preventivo di premi co-siddetti upfront. In subordi-ne, la commissione proponedi limitare i premi all'l %del capitale iniziale . Inquesto modo i sindaci no npotrebbero più utilizzar ei derivati per fare cassanel breve periodo scari-cando l'indebitament o

sulle amministrazioni future.Direttiva Mifid . Come det-

to, la mancata emanazione del.regolamento attuativo dell adirettiva Mifid impedisce diverificare con critericerti le conoscenzefinanziarie degli_operatori ch econtrattan ocon le banèh egli strumen -ti finanziariderivati . Perquesto, la com-missione finan-ze del sena-

to auspica che il regolamentovenga presto adottato e ne lfrattempo suggerisce di consi -derare comunque gli enti local i«clienti non professionali» .

Proposte . La commissionechiede a via XX Settembre ,

Banca d'Italia e Conso bdi rafforzare i controll i«in piena collaborazionecon gli enti territorial ilocali» . E dà al ministe -ro dell'economia qualch esuggerimento per la pre -disposizione dell'attes o

regolamento in materia. Icontratti dovranno contene-

re in allegato una traduzionein italiano in cui venga in-

dicato chiaramente che lacompetenza a giudicar eeventuali controversiesarà del foro italiano .Gli accordi dovran -no inoltre conte -nere una clausol aespressa di nullit àche potrà esserefatta valere solodall'ente locale

tutte le volte in cui il contrat-to è stato sottoscritto in mododifforme dalle previsioni de lregolamento .

Gli enti dal canto loro do-vranno far redigere ai propr iresponsabili finanziari un anota informativa da allegareal bilancio di previsione e a lrendiconto che per ciascunaoperazione dovrà evidenziare :la tipologia di contratto sotto -scritto, il capitale nozionale almomento della stipula e all adata di redazione del bilancio,la passività finanziaria sotto-stante al momento della stipu-la e alla data di redazione delbilancio e il valore pfévisto de iflussi di cassa in derivati ne lperiodo preso in considerazion edal bilancio . © Riproduzione riserva

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Secondo la Cassazione i comuni non possono prevedere criteri dwerst tn sede di regolamento

Campeggi, Tarsu differenziataTassate per intero le aree scoperte, esenti quelle accessori e

PAGINA A CUR ADI BENITO FUOC O

In tema di Tarsu applicabileai campeggi, le aree scoper-te operative sono tassateper intero, mentre, quelle

pertinenziali od accessorie a ilocali tassabili, sono escluse daltributo; senza che sia ipotizza -bile una diversa tassazione i nbase ai regolamenti comunali .

Queste conclusioni si leggononella sentenza n. 4754/2010 del-la sezione tributaria della Cortedi cassazione, depositata in can -celleria lo scorso 26 febbraio .

La vertenza traeva origineda due cartelle di pagament ocon cui il comune di Bagno diRomagna, località termale inprovincia di Forlì, richiedevaa un campeggio una maggior eTarsu per gli anni 2000 e 200 1con interessi e sanzioni .

La società, opponendo le car-telle di pagamento, ritenev atroppo alta la tassa sui rifiut iapplicata dal comune e chiede-va un congruo ridimensiona-mento; in subordine chiedev ala riduzione del 50% delle su-perfici scoperte, così come pre-

visto dal regolamento comunalein osservanza alle disposizion idel primo comma dell'articolo66 del dlgs n . 507/93 .

La Commissione provincia -le di Forlì rigettava il ricorso ;decisione che veniva riformat adai giudici regionali emilian iche invece ritenevano applica-bile la riduzione del cinquantaper cento alle superfici esterne,così come previsto dall'articolo15 del regolamento del comune

emiliano .La Cassazione tributaria ,

capovolgendo la sentenza deigiudici d'appello, ha accolto ilricorso presentato dall'ente lo-cale e, decidendo senza rinvio ,ha ritenuto interamente tassa-bili le aree scoperte operativ eutilizzate dal campeggio .

I giudici supremi sono quindipassati ad esaminare le norm eapplicabili alla quantificazion edella tassa (o della tariffa) rela-

tiva allo smaltimento dei rifiutidei campeggi ; osservano comeil dlgs n . 507/93, all'articolo 68 ,comma secondo, lettera b) consi-deri i campeggi quale categoriaunitaria di utilizzazione di aree,e non preveda, ;in sede di regola -menti comunali, la possibilità d iun diverso criterio di tassazione(Cassazione n . 18862/2004 e n .11600/2004) . La Corte quindirileva come le disposizioni dicui ai primi due commi all'arti-

colo 66 del dlgs n . 507/93 sianostate abrogate dall'articolo 2 ,comma 4-bis, del dl n . 599/96 ;quindi aggiunge che il regime ditassazione delle aree scoperte,diverse da quelle pertinenzialio accessorie di civili abitazio-ni, si ricava dalle disposizionidell'articolo 6 del decreto leggen. 328/97 convertito nella leg-ge n . 410/97 e dell'articolo 1 ,comma terzo del decreto leggen. 8/1999 convertito nella leg-ge n. 75/1999, in base ai quali ,le superfici scoperte operativesono sempre tassate per intero .Quanto stabilito dagli ermellin ifornisce lo spunto per eviden-ziare come detta fattispeci esia applicabile a tutte le real-tà aziendali, anche diverse daicampeggi, che siano ricompresenel novero del citato articolo 68del dlgs n. 507/93 e presentinosuperfici scoperte operative, chedovranno quindi essere tassateper intero.

Infine, concludono i giudici dipiazza Cavour, saranno esclusedal tributo, solo quelle altre su-perfici scoperte, pertinenziali odaccessorie a locali tassabili . ©Riproduzione riservata—.

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Firmato il decreto che approva i modelli. La mancata comunicazione equivale a inadempimento

Enti chiamata per il Patto 2009Entro il 31 marzo va certificato il rispetto degli obiettiv i

PAGINA A CURADI MATTEO ESPOSIT O

44 ' stato firmato il decretoche approva il model -lo per la certificazionedegli obiettivi del patto

di stabilità interno 2009 . Nellostesso decreto sono previste an -che le informazioni che gli entiassoggettati al patto dovrannotrasmettere al ministero pe rla costruzione degli indicatorieconomico-strutturali, funzionaliall'applicazione del meccanismodi premialità . Come si ricorde -rà, l'art . 77-bis, comma 15, del dl112/2008 (legge 133/2008) ; modi-ficato dalla manovra estiva 2009(di 78/2009), prevede che gli entisoggetti al patto di stabilità (pro-vince e comuni con popolazionesuperiore a 5 mila abitanti) sonotenuti ad attestare, entro il 3 1marzo dell'anno successivo, attra-verso una certificazione a firmadel responsabile finanziario e delrappresentante legale dell'ente(sindaco/presidente della provin-cia), il raggiungimento o men odegli obiettivi programmatici. Lamancata trasmissione della cer-tificazione alla ragioneria dello

stato costituisce inadempimentoal patto di stabilità, determinan-do l'applicazione della sanzionerelativa al divieto di assunzionedi personale . Tale divieto operafino a quando l'ente rispettoso delpatto 2009 trasmette la previstacertificazione .

La procedura prevista nel siste-ma web (wwwpattostabilita .rgs.

tesoro.it) genera automaticamen-te il modello per la certificazioneda inviare al Mef, che risultagià compilato con i dati nume-rici, desunti dalle informazionitrasmesse dagli enti in sede dimonitoraggio semestrale . L'inviodovrà avvenire esclusivamentecon raccomandata con avviso diricevimento e, ai fini della verifica

del rispetto del termine, fa fede iltimbro postale.

Gli enti che hanno centratogli obiettivi programmatici peril 2009 sono tenuti, inoltre, acomunicare le informazioni util iper la costruzione degli indicato-ri economico-strutturali (grado d irigidità strutturale e indice di au-tonomia finanziaria, quest'ultimo

vale solo per i Comuni) e del lorovalore medio per classi demogra-fiche, validi ai fini del meccanismodi premialità introdotto dalla ma-novra estiva 2008 .

Si tratta di un beneficio di cuipotranno godere gli enti virtuosi ,in base al posizionamento rispettoai due indicatori che consiste in unpeggioramento del saldo obiettivo.La premialità è riconosciuta soloagli enti che trasmettono le infor-mazioni richieste, che dovrannoessere comunicate sia mediante ilsistema web, sia mediante invio amezzo di raccomandata, seguendole stesse modalità previste perl'invio della certificazione.

Una volta acquisiti i dati, unsuccéssivo decreto del Mef, d iconcerto con il ministro dell'in-terno e d'intesa con la Conferen-za stato-città, dovrà definire l acomposizione degli indicatori ,i valori medi per fascia demo -grafica con cui valutare la vir-tuosità e le modalità di ripartodel premio. Si rammenta, a talproposito, che il decreto relativoal premio 2008 è stato pubblica-to nella G. U. n. 14 del 19 gennaio2010.

-©Riproduzione riservata

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Così la delibera per prendere atto delle risultanze final i

La giunta comunale/provin-ciale

Premesso:- che ai fini della tutela dell'unità

economica della repubblica, le pro -vince e i comuni con popolazione su -periore a 5 mila abitanti concorron oalla realizzazione degli obiettivi d ifinanza pubblica ;

- che sulla base della normativ ain materia di patto di stabilità, d icui all'art . 77-bis, del decreto leggen. 112/2008, convertito con legge n .133/2008, successivamente modifi-cata ed integrata dal decreto leggen. 78/2009, convertito con legge n.102/2009, sono stati determinati gliobiettivi programmatici relativi a lpatto di stabilità 2009 ;

considerato :- che con deliberazione di consi-

glio comunale/provinciale n .

de l è stato approvato il bilan -

cio di previsione per l'anno 2009 erelativi allegati ;

- che con delibera di giunta comu -nale/provinciale n . delè stato approvato il piano esecu t- ivodi gestione per l'anno 2009 ;

- che con delibera di giunta comu -nale/provinciale n . _ delsono stati definiti ed approvati f- or -malmente gli obiettivi program-matici relativi al patto di stabilitàinterno per l'anno 2009 e le conse-guenti direttive per i responsabil idi settore/servizio per il puntual erispetto degli obiettivi stessi ;

- che con riferimento all'esercizi ofinanziario 2009, il settore finan-ziario ha proceduto ad inserire, ne lsistema web www.pattostabilita .rgs .it, i dati semestrali, utilizzand oi previsti modelli ;

- visto il decreto del ministr odell'economia e delle finanze n .0020665 dell'8 marzo 2010 che sta -bilisce che gli enti soggetti al pat-to di stabilità (province e i comun icon popolazione superiore a 5 mil aabitanti) devono trasmettere, entroil termine perentorio del 31 marz o2010, tosi come previsto dall 'art .77-bis, comma 15, del decreto legge25 giugno 2008, n. 112, converti-to, con modificazioni, nella legge 6agosto 2008, n . 133, come modifica -to dal l 'articolo 9-bis, comma 4, de ldecreto legge 1° luglio 2009, n. 78 ,convertito, con modificazioni, dall alegge 3 agosto 2009, n . 102, al mini -stero dell'economia e delle finanze ,dipartimento della Ragioneria ge-nerale dello stato Igepa - Via XXSettembre 97 — 00187 — Roma, un acertificazione, sottoscritta dal rap-presentante legale e dal responsabi -le del servizio finanziario, relativaal rispetto degli obiettivi del patt odi stabilità interno per l'anno 2009 ,secondo il prospetto e le modalitàpreviste dal decreto stesso ;

rilevato :- che gli enti che non provvedono

ad inviare detta certificazione ne imodi e nei tempi precedentement eindicati sono considerati, ai sensi

del richiamato art . 77-bis, comma15, inadempienti al patto di stabi-lità interno 2009;

- che come disposto dall'articol o9-bis, comma 4, del decreto legge n .78/2009, convertito, con modificazio-ni dalla legge n . 102/2009, l'ente ri-spettoso del patto che non trasmett ela certificazione nei tempi previstidalla legge è ritenuto inadempient ee sarà, quindi, applicata, sino all adata di invio della certificazion estessa, la sanzione (divieto di assun -zione del personale) di cui al comm a4 dell'articolo 76 del decreto legge n .112 del 2008 ;

- che, in caso di mancato rispettodel patto di stabilità interno relati-vo agli anni 2009-2011, si applicanole sanzioni previste dall'articolo 61 ,comma 10, dall'articolo 76, comm a4, e dall'articolo 77-bid, commi 2 0e 21, del decreto legge 25 giugno2008, n . 112, convertito in legge 6agosto 2008, n . 133, come modifi-cato dall'articolo 2, comma 41, lett.e), della legge 22 dicembre 2008, n .203 ;

visti:- il vigente statutò comunale/pro-

vinciale ;- il vigente regolamento di conta-

bilità ;- il dlgs 18 agosto 2000, n . 267 ;

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- dato atto che ai sensi dell'art .49 del dlgs . n .267/2000 sono stati ri-chiesti e formalmente acquisiti agliatti i pareri favorevoli in ordine allaregolarità tecnica e contabile delpresente atto, espressi dal respon-sabile del servizio interessato ;

delibera

1)di approvare l'allegato prospet-to contenente le seguenti risultanz efinali degli obiettivi programmati -ci del patto di stabilità per l'ann o2009 :

Obiettivo programmatico ann o2009: €

Saldo. finanziario effettivo al 3 1dicembre 2009 : €

Scostamento (positivo/negativo )dell'obiettivo : €

2) di dare atto, di conseguenza, chel 'ente ha raggiunto (oppure, non haraggiunto) gli obiettivi programma -tici del patto di stabilità 2009 ;

3)di provvedere ad inviare la certi-ficazione al ministero dell'economiae delle finanze, dipartimento dell aragioneria generale dello stato, Ige -pa – via XX Settembre 97 - 0018 7Roma, entro il termine perentori odel 31 marzo 2010 ;

4) di dichiarare la presente delibe-razione immediatamente eseguibile ,ai sensi dell'art . 134, 4° comma, de ldlgs 267/2000 .

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Dal sindaco di Arzignano (Vicenza) la prima ordinanza per prevenire gli abusi a scuola

Sindaci in campo contro i bull iMulte fino a 500 euro ai genitori . Sconti per chi si ravvede

DI STEFANO MANZELL I

Vita dura per i minoriaggressivi e fastidiosinelle scuole, sulle areepubbliche e nei mezz i

di trasporto . Finita l'era del -le punizioni blande ora bastal'indicazione di un operatorescolastico o di uno studenteper fare scattare una multa di100 euro a carico del genitor edel soggetto irrequieto . Ma sonoanche previste riduzioni per ch idimostra materialmente il pro-prio ravvedimento . Lo prevedela nuova ordinanza anti-bull iappena adottata dal comune diArzignano, su iniziativa dell'as-sessore Enrico Marcigaglia ,di concerto con la locale prefet-tura . La questione del disagiominorile che si trasforma inepisodi di ' violenza e maltrat-tamento a danni di altri mino-renni sta assumendo contorn isempre maggiori, specie all 'in-terno degli istituti scolastici enei luoghi di aggregazione deiragazzi. Per tentare di arginareil fenomeno il comune vicenti -no ha adottato inizialmente unprovvedimento largo, con con-

notazioni anti bullismo ; speci -ficamente dedicato alla manu-tenzione dell'arredo urbano edella biblioteca comunale . Conquesta nuova ordinanza, fir-mata il 23 febbraio dal sindacoGiorgio Gentilin, lo spaziod'azione dei nuovi vandali vie-ne ulteriormente limitato, spe-cialmente all'interno e in pros-simità dei plessi scolastici . Lavera novità del provvedimento èrappresentata dalla possibilitàper i vigili urbani di intervenir econ potere sanzionatorio anch esenza assistere alla flagranz adell'illecito . La polizia munici-pale e gli organi di vigilanza ora

potranno entrare in un plessoscolastico (concordando l'ac-cesso con la direzione didatti-ca) e fermare immediatamentel 'azione di disturbo semplice -mente assumendo informazio-ni testimoniali da parte di altr istudenti, insegnanti e assistent iscolastici .

In pratica, essendo impossi-bile trovarsi di fronte a un fe-nomeno di bullismo continuat oanche davanti a un agente indivisa, l'idea del comune di Ar-zignano è stata quella di trova -re il modo di punire i responsa-bili anche in sede remota . Perquesto motivo, cercando nelle

pieghe della legge 689/1981, siè pensato di ammettere le infor -mazioni testimoniali come basedi contestazione dell'infrazionealla nuova ordinanza anti bulli.In buona sostanza con il nuovoprovvedimento il primo cittadi-no ha disposto che è vietato ne lcomune vicentino «infastidire ,mediante atteggiamenti di pre-potenza, intimidatori e verbal-mente aggressivi, gli studenti ei cittadini» . La punizione per chiinfrange questa semplice rego-la di ordinata convivenza civileè compresa tra 25 e 500 euro;

• con possibilità di pagament oin misura ridotta di 100 euro .Sarà sufficiente per l'agente dipolizia assumere informazionitestimoniali per redigere imme-diatamente il verbale a caric odei genitori del bulletto. Quindiper fare scattare la multa ba-sterà una segnalazione di unbidello, di un insegnate o ad-dirittura di un altro studente .Ferma e impregiudicata la pos-sibilità di attivare segnalazion ied attività di carattere penale ,prosegue l'ordinanza, riman euna ulteriore possibilità di sal-vezza per i genitori del soggetto

trasgressivo . In sede di decisio-ne per l ' eventuale opposizion eal verbale di contestazione ,prosegue il provvedimento, «lasanzione potrà essere ridotta alminimo edittale di 25 euro se gliesercenti la potestà genitorial edel minore avranno previamen-te e congiuntamente concordatocon la direzione e la presidenzadell'istituto scolastico di avviar -lo a specifiche attività didatti-che rieducative atte anche adeliminare o attenuare le conse-guenze della violazione nonchéa fargli apprendere il disvaloresociale del proprio comporta-mento».

Il valore innovativo di que-sto provvedimento vicentino èrappresentato proprio da questidue punti qualificanti . Ovverola possibilità di applicare la mi -sura punitiva a carico dell'eser-cente la potestà genitorialeanche solo sulla base di un ainformazione testimoniale . Ela possibilità di ammettere unasorta di ravvedimento operos odel soggetto trasgressivo, daconcertare tra genitori e dire-zione scolastica

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COLLEGATO LAVORO/ Vietato duplicare la spesa con le esternalizzazion i

Outsourcing, esuberi faciliIn disponibilità il dipendente che non si trasferisce

PAGINA A CURADI LUIGI OLIVERI

anno posti in esuberoi dipendenti di servizirasferiti dalle ammini-

strazioni ad altre ammi-nistrazioni o a soggetti privatise non transitano insieme con ilramo d'azienda ceduto. L'articolo13 del collegato lavoro (voluto dalministro Maurizio Sacconi) mo-difica radicalmente la disciplinadei trasferimenti di funzioni perapplicare il principio del divietodi duplicazione della spesa, a se-guito dei processi di dismissioneo esternalizzazione . Per questaragione, stabilisce che il perso-nale adibito ai servizi oggetto deltrasferimento di funzioni, se nonpassa in mobilità pressol' ente de-stinatario, dovrà essere dichiaratoin esubero ed essere inserito nelleliste di disponibilità del personale .Lo stesso varrà anche per i pro-cessi di esternalizzazione dellefunzioni da amministrazioni pub-bliche verso soggetti privati .

La nonna, dunque, affronta ilproblema della cessione di ram od'azienda, disciplinata dall'artico-lo 31 del dlgs 165/2001, causata

dal conferimento di funzioni sta -tali alle regioni e alle autonomi elocali, oppure dal trasferimentoo conferimento di attività svolt eda pubbliche amministrazioniad altri soggetti pubblici, ovver oancora, di esternalizzazione di at-tività e di servizi. La prima ipotesitrattata dalla norma riguarda ilfenomeno del «decentramentoamministrativo», disciplinato asuo tempo dalla legge 59/1997e dal dlgs 112/1998 e probabileoggetto di ulteriori interventi ,attuativi del federalism ofiscale . In questo caso, èlo stato a conferire conlegge, come prevedel'articolo 118 dell aCostituzione, a regio-ni ed enti locali funzio-ni amministrative . L aseconda ipotesi, in -vece, riguardatutte le al -tre possibili'modalitàdi conferi-mento d ifunzioniammi-nistra-tive da

un'amministrazione all'altra:dalle regioni agli enti locali (an-che in questo caso mediante leggeper effetto dell 'articolo 118 dellaCostituzione) e tra enti di varianatura, in base a titoli di trasferi-mento, anche convenzionali .

La terza ipotesi, infine, riguar-da l' esternalizzazione di attivitàproduttive e servizi (non, dunque,funzioni), scaturente dallacostitu-zione di soggetti privati cui sian oaffidati le attività e i servizi mede-simi secondo il modello in house,oppure dall 'affidamento di detti

servizi e attività, mediant e' procedure pubbliche .

La corretta esplicazion edel processo di conferimentoed esternalizzazione postulail divieto della duplicazion edelle strutture e dei connessi

costi: l'ente conferente nonpuò mantenere le

strutture ogget-to del conferi -mento e develasciare che ildestinatari odel conferi -mento stessoacquisisc atutte le ri -

sorse strumentali, finanziarie eumane occorrenti per una gestio-ne efficiente . Pertanto, a montedel conferimento delle funzioni asoggetti terzi occorre un ridisegnoorganizzativo strategico da par-te dell'ente conferente, che deveindividuare i processi produttiviomogenei da esternalizzare e, ap-punto, l'insieme delle risorse datrasferire, ivi compresi i dipen-denti impiegati nelle strutture .L'ente conferente deve valutarese sia possibile, o meno, trasfe-rire all'ente destinatario l 'interaprovvista del personale adibit oalle funzioni o servizi conferiti .Laddove ciò non avvenga, è chia-mato a verificare la possibilità d iricollocare il personale non trasfe-rito all'interno delle proprie strut-ture. Risulta necessaria l'applica-zione delle previsioni contenut enell'articolo 33 del dlgs 165/2001 ,nell'ipotesi in cui l'amministrazio-ne conferente rilevi che il perso-nale non trasferito sia eccedenterispetto ai fabbisogni dell'ente .Tale personale è, comunque, con-siderato in esubero e suscettibile ,pertanto, di essere collocato indisponibilità . -O Riproduzione riseroataMaurizio Sacconi

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DDL ANTICORRUZIONE/Le critiche alle norme recepite dal Codice autonomi e

I revisori alzano la vocePiù garanzie su criteri di nomina e compens i

DI ANTONINO BORGHI*

el disegno di legge recan-te disposizioni per la pre-venzione e la repressione

n della corruzione e dell'il-legalità nella pubblica ammini-strazione, approvato dal governoin data 113/2010, sono state inclu-se, senza modifiche, le norme suicontrolli interni e sull 'organo direvisione comprese nel disegno d ilegge sulla carta delle autonomie .Per l'organo di revisione occorreribadire i punti deboli del provve -dimento già peraltro evidenziatia commento del disegno di leggesulla carta delle autonomie.

Modalità di nomina, Nel di -segno di legge il comma 8 dell'art.6, dispone l'elezione dei revisoricon la maggioranza dei due ter-zi dei componenti del Consigliosenza sostituire il primo commadell'attuale articolo 234 del Tuel,che prevede la doppia preferenza.Con tale sistema di votazione nonviene lasciato spazio alla mino-ranza consiliare. Nei comuni finoa 15 mila abitanti i due terzi deiconsiglieri spettano, infatti, all alista del sindaco eletto. La normadeve essere modificata togliendola doppia preferenza (abrogando

quindi il primo comma dell'art .234) e per i comuni fino a 15 mil aabitanti aumentando la maggio-ranza ad almeno il 70% . Occor-re anche togliere «salvo divers adisposizione statutaria» che po-trebbe lasciare spazio al mante-nimento dell'attuale sistema d inomina .

Criteri di selezione. L'assolu-ta mancanza di norme nell'attualenormativa sui criteri di selezion edel revisore ha reso possibile no-mine prive dei requisiti di indi -pendenza e professionalità. Tantevolte l'unico requisito valido è sta -to quello dell'appartenenza politi-ca . Il disegno di legge affronta i lproblema indicando che i revisori«sono scelti, sulla base dei criteriindividuati dallo statuto dell'ente,volti a garantire specifica profes-sionalità e privilegiare il creditoformativo» . E auspicabile chel'au-tonomia statutaria non vanifichila portata innovativa e formul icriteri tesi ad orientare le scelt everso i migliori .

Revisore unico o collegio . Ildisegno di legge all'art. 7, introdu-ce il comma 3-bis all'art. 234 delTuel, demandando all'autonomiastatutaria la scelta, a parità dioneri, fra revisore unico o collegio

nei comuni da 5 mila a 15 milaabitanti .

Sconcerta l'invarianza dell'one-re che, di fatto, richiede, con l'op-zione per il collegio, un fraziona-mento in tre parti del compens oattribuibile al revisore unico enon tiene conto che l'attività di uncollegio indipendente e competen -te può portare benefici superiorial costo dei compensi . Occorr eevidenziare che il compenso peril revisore unico che ha sostituitoil collegio nella classe dei comunida 5 mila a 15 mila abitanti, nonè ancora stato determinato in viadefinitiva come promesso dallacircolare del ministero dell'inter-no Fl 05/2007 dell'8/3/2007.

Al revisore unico nella class esopra indicata viene ora corri -sposto il compenso massimo perla classe dei comuni fino a 5 milaabitanti (5 .900 euro lordi), chefrazionato in tre parti, per assi-curare l'invarianza dell'onere ,porta a corrispondere ai compo-nenti del collegio un compenso an-nuo lordo inferiore a 2 mila eurocon un'evidente sottovalutazionedell'impegno richiesto e delle re-sponsabilità.

Stabilire inoltre la soglia sullabase del numero degli abitanti è

un evidente errore che non tieneconto della diversa entità finan-ziaria dei comuni e in particolaredi quelli turistici.

Una soglia collegata al volumedelle entrate (vedi legge regionale12/2009 della regione Friuli-Ve-nezia Giulia) e al numero dei di -pendenti sembrerebbe più logica ,rispetto a quella del numero degliabitanti.

Dall'esame parlamentare ci s iattende ora, oltre al mantenimen-to degli elementi di novità tesi a dassicurare professionalità, indi-pendenza e un controllo sostan-ziale, una diversa soluzione deipunti critici sopra evidenziati .

*presidente Ancrel-Club deirevisori

Pagina a cura diMASSIMO VENTURATO

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ANCREL-CLUB DEI REVISORI

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