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www.kikloi.it - Prodotta da Kikloi s.r.l.

Rassegna stampa del 03/08/2009

Il Resto del Carlino Ravenna

Sirio annullati 50 verbali (prima pagina)(Prime Pagine)

Il Corriere Romagna di Ravenna

Groviglio di fantini e cavalli (prima pagina)(Prime Pagine)

Da Hera 135 milioni per il territorio(Ambiente)

La Voce di Romagna Ravenna

Tamiflu urgente per i medici (prima pagina)(Prime Pagine)

Il Sole 24 Ore

L'alto rischio dei piccoli crimini(Pubblica Amministrazione)

La priorità è la lotta alle mafie(Pubblica Amministrazione)

Furti, scippi, rapine: la mappa del rischio(Pubblica Amministrazione)

Più di metà delle tasse torna a regioni e comuni(Pubblica Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: Anci risponde(Pubblica Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: Comunità montane blindate dagli statuti oltre che dalla

Carta(Pubblica Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: Dalle certificazioni pagamenti forzati(Pubblica Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: Doppia scelta nei conti per i tagli alla spesa(Pubblica

Amministrazione)

NORME E TRIBUTI: Partecipate al rebus dipendenti(Pubblica Amministrazione)

Italia Oggi

L'estate dei divieti(Pubblica Amministrazione)

Lidi e spiagge, chi sbaglia paga(Pubblica Amministrazione)

Anche la città mette i vacanzieri in riga(Pubblica Amministrazione)

Il sindaco sceriffo scende in strada(Pubblica Amministrazione)

Infedeltà alla p.a., si rischia meno(Pubblica Amministrazione)

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Turismo e beni culturali, 100 mln a chi innova(Pubblica Amministrazione)

Centri rifiuti in mano ai tecnici(Pubblica Amministrazione)

p.a. responsabile di pericoli non rimossi(Pubblica Amministrazione)

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press LIETE03/08/2009

a Resto de Carlino

RAVENNA

www.ilrestodelcarlino .i te-mail : cronaca .ravenna@ilcarlino .net

Redazione : via Salara 40, 48100 Ravenna - Tel. 0544 249611 - Fax 0544 39019

■ Pubblicità : S .P .E . - Ravenna - L .B . Alberti, 60 - Tel . 0544 278065/ Fax 0544 27045 7

Sirio, annullati 50 verbal iRiferiti a un unico automobilista cui era scaduto il permesso

Servizio a pagina 2

Sull'Adriatic abar assediat o

dalle prostitute

Uomo di 5I ann iannega vicin oalla scogliera

Ancisi : «Sanzionate solo le aziende private »

Ricetta anticris idelle tante sagr e

in campagn a

Nel Feen ono sono uno qun r nunue nono orgenizzace dn parrocchi e

. .

p rUno ceni e Lesso p-e o e confinalha eriche benefich e

Servizio a pngirna 4 Servizio a pagina 3

Studenti elementarisi ritrovano

dopo 56 ann i

Dopo due mesi di ricerche pe rcontnttn re tutti, si sono ridunet igli ex

ei della V desse dell ascuola 'Ganbald(, un incontropieno di ricordi e grandi emozion i

nc PORTICI" di Y0i J .a' 8 a ,. Calm a.v,c î2i2.7:~

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Lunedì 3 agosto 2009

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press LIf1E03/08/2009 CrM'ere

di Ravenn a

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ASEDI:-E-MAILRIIO1NII"CORRIEREROIIAGNAJT-I IIEABBINASIENTO CON LARSTAMPA 3AGOST02009

curo 1,00Anno XVII 1 N . 212

LUNED Ìos ao o

)II III II II Innz~ai

CESENA . Ricoverato d'urgenza un driver imolese, tra i medicati c'è anche l'ex pugile Walter Cevol i

Groviglio di fantini e cavall iSpaventoso incidente all'ultima corsa dell'ippodromo del Savi o

CESENA . Ultima curva da paura all'ip- cendendo un groviglio di sulky rovescia- voli) medicati al Pronto Soccorso . Uno ,podromo del Savio . Durante l'ottava cor- ti e fantini sbalzati dal sellino . Tre feriti un imolese, è tuttora ricoverato.sa un cavallo è caduto all'improvviso ac- (tra cui l'ex pugile riminese Walter Ce-

•SERVIZIO a pagina 1 5

Eleonora : «Tornerò a L'Aquila solo per un giorno »

Eleonora Calesini durante la festa in suo onore ieri a Mondaino GALANTI a pagina 3

PORLIStrada "Cervese"ancora senza paceI lavori dal 2010

PORLI . Da 14 anni è iltarlo di automobilisti eamministratori pubblici.L'odissea della strada"Cervese" non conoscesoluzioni, anche se ainizio 2010 sarannoassegnati i primi lavori.

•PASINI a pagina 1 1

PORTICO

"Torre Portinari"Ieri la festaperla riapertura

PORTICO . Giornata difesta ieri perl'inaugurazione dellastorica "TorrePortinari", riaperta dop oi lavori diriqualificazione .•MISEROCCHI a pagina 13

Il rigore di Piovaccari (foto Fiorentini )

CALCIO COPPA ITALIA TIM

Il Ravenna rimont ae vince nel recupero

su calcio di rigor eRAVENNA. Al Ravenna riesce la

rimonta: sotto 0-2 a153', raggiungeil Giulianova grazie alle reti diScappini e Cavagna, poi vince al93' con un rigore di Piovaccari .Così facendo si regala il Brescia.

•SERVIZI a pagina 40

CALCIO COPPA ITALIA TIM

Rimini, che tonfo

con il Vico EquenseRIMINI . Amara sorpresa per i ti-

fosi del Rimini . La squadra di Me -lotti, avanti con Frara su rigore, sifa rimontare dal Vico Equense eperde 2-1 ai supplementari .

•SERVIZI a pagina 41

RAVENN ASidecar ignoraun semaforoDue minorenni feriti

RAVENNA. Due danesi di15 e 17 anni sono rimastiferiti ieri in un incidenteavvenuto all'incrocio trala Ravegnana el'Adriatica . Erano all aguida di un sidecar che h aignorato un semaforo .

•SERVIZIO a pagina 31

CESENATICO

Cuccagna di Garibaldi

il titolo vola a SalaCESENATICO. Vince il Palio

della Cuccagna di Garibaldi lasquadra di Salagrazie alla sca-lata di MatteoBisacchi . Un agrande annataper questo gio-vane cucca-gnotto: che ave -va già portato a

casa il palio dell'Adriatico .• LOMBARDI a pagina 18

Per Ferragosto, avanti c'è postoRimini. Gli hotel: «)pacchetti fai-da-te stanno salvandola stagione»

RIMINI . I numeri ci so -no, i guadagni chissà . E 'questa l'analisi della sta-gione estiva vissuta sino-ra da alberghi e pensioni ,costretti a tariffe semprepiù basse e a inventars ipromozioni su promozio-ni . «Per Ferragosto ci so -no ancora stanze libere ,ma il turismo tiene» .

•SAMBUCO a pagina 5

Vile Ausa, 8 .5 : 7: Supersllrada San t!I►arino Km . 7,00Cercesala Ausa Tel . 0541 /x756786

j~ .~ .I # . [T e-N

r7T,F

i) r7 111 . .

Aperto dalle 9 .00 alle 12.30 e dune 15.00 alle 19.0 0Chiuso per turno venerdì

Rapporti mafia e Romagnaparla il giudice MorosiniRIMINI . Intervista al giudice

cattolichino antimafia Pier-giorgio Morosini .

• MASCIA a pagina 21

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press L.If1E03/08/2009 CrM'ere

di Ravenn a

Presentato il sesto bilancio di sostenibilità del Gruppo, strumento per rendere ancora più trasparente la sua attività

Da Hera 135 milioni per il territorioDifferenziata a livelli doppi rispetto la media nazionale, ridotte le perdite idrich e

RAVENNA. I numeri di Hera sono stati presentat iai sindaci del Ravennate e sono numeri che fann osorridere visto che nel 2008 è stato distribuito u nvalore aggiunto di 135 milioni di euro destinat ialle casse della collettività . I dati si evincono da lsesto bilancio di sostenibilità del Gruppo, stru-mento pubblicato ogni anno dall'azienda per ren-dere ancora più trasparente la sua attività .

Aumentano gli investimenti di Hera sul territorio

Nel 2008 nel territori odei 12 comuni serviti d aHera Ravenna (Ravenna,Cervia, Russi, Lugo, Ba-gnacavallo, Alfonsine ,Fusignano, Cotignola ,Massa Lombarda, Ba-gnara di Romagna ,Sant'Agata sul Santernoe Conselice), il GruppoHera ha complessiva -mente distribuito un va-lore aggiunto pari a 135milioni di euro .

Di questi, 5 milioni so -no stati distribuiti agli a-zionisti pubblici e priva -ti residenti nel territori oa titolo di dividendi (il58,2% delle azioni delGruppo è detenuto da a-zionisti pubblici), men -tre alla pubblica ammi-nistrazione, agli enti lo -cali ed alle Società pro-prietarie delle reti son oandati oltre 11 milion isotto forma di canoni ,imposte e tasse . Le forni-ture di beni e servizi ac-quistate nel territorio so -no state pari a 83 milion idi euro .

Gli investimenti opera-tivi di Hera Ravenna sulterritorio sono stati ne l2008 pari a 17,6 milioni d ieuro, dei quali 13,2 per o -pere afferenti il servizi oidrico integrato . Sulfronte servizi, i tempimedi di attesa ai 12 spor-telli presenti sul territo-rio servito sono scesi dai18,4 minuti del 2007 ai

14,2 del 2008 . Ciò è statopossibile anche grazie alprogetto Fast che ha con -sentito di intervenir esulla differenziazion edelle code e sulla modu-lazione in tempo real edel numero di postazioniattive sulla base del nu-mero dei clienti in sala .Per ottimizzare il rap-porto con i clienti, HeraRavenna dopo aver aper-to in collaborazione conUnipol e Banca di Credi-to Cooperativo i PuntiHera di Alfonsine e Fu-signano finalizzati a con-servare l'importante le -game con il territorio egli utenti, sta organiz-zando il restyling dellosportello clienti princi-pale di Ravenna per crea -re un ambiente più como-do, funzionale e piacevo -le, che sarà a disposizio-ne del pubblico a partir eda ottobre .

Per quanto riguarda laraccolta differenziata ,Hera Ravenna ha supera-to nel 2008 il 50% a front edi una media nazional edel 27,5% .

Una percentuale che lasocietà intende incre-mentare ulteriormenteattraverso lo sviluppo e dil potenziamento dei si-stemi di raccolta diffe-renziata, quali ad esem-pio il porta a porta nelcentro di Lugo, nel Quar-tiere San Giuseppe a Ra -

venna e nel forese raven -nate e dei comuni dellaBassa Romagna, nonch éla realizzazione di nuovestazioni ecologiche, trale quali quella di Coti-gnola, la cui apertura èin programma domani ,31 luglio, o delle isole e -cologiche interrate a Ra -venna, dove la prima d ipiazza Andrea Costa saràaperta nel prossimo me -

se di settembre .Oltre a offrire un reso -

conto chiaro ed esaurien -te delle attività e dei ri-sultati raggiunti sino adora da Hera, il Bilanciodi Sostenibilità 2008 illu-stra anche gli obiettividel Gruppo per il futuroprossimo, a partire dalsuperamento del 50% diraccolta differenziata en -tro il 2011 e dalla riduzio -

ne delle perdite idrich eal 23% entro il 2011 .

Un approfondimentospecifico è stato effettua -to sugli investimenti diHera Ravenna effettuatinel triennio 2006-2008 esu quelli previsti nel pe-riodo 2009-2012, che com -portano un impegno fi-nanziario rispettivamen-te di 53,9 milioni di euro e64,9 milioni di euro .

Pagina 32Da Hera 135 milioni per il territorio

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press LJfE03/08/2009

1AVOC RL,~.à n a

Ravenna

Lunedì 3 agosto 260 9Anno Xli N . 212 €1 111 lUolll l

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Elisa Genghini slcrì t

la 102esima cosa

Arno Paziente a rischio: decisa terapiaper venti camici

ira in pronto soccorso con. i zintomi dell'influenza Are e

DA SABAT O

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Da giorni a Bellaria. Recuperati dalla Capitaneria, oggi le analis ia

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DOZZA La padrona di casa vole-va andare in bagno, ma 1 ho trova-lo occupato. Da una vipera, Quelrettile era r cerca di un poco direlax, in fuga dal/. afa opprimente.Inca til'ha .no sorpresa ca«r, in uhisuo momento di indmil dentro il

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Strage di Bologna:il ricordo oscuratodai fischi a Bondi

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Aborto : Bagnasc oe Negri controil sì alla pillol a

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In Israele finiscesotto inchiesta i l

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press L.IfE03/08/2009

Il Sole

L'alto rischiodei piccolicriminidi Marzio Barbagl i

uone notizie sulla sicurez-za dei cittadini. Non c'è dub-

. bio che i dati del minister odell'Interno sui reati nel zoo8 su-sciteranno stupore in quanti,nell'ultimo anno, ci hanno parla-to dell'inarrestabile crescita dellacriminalità e nella moltitudine diitaliani che hanno seguito con pre-occupazione le cronache di gior-nali e televisioni.

Eprobabile, anzi, che alcuni ri-prendano in considerazione unavecchia ipotesi, avanzata da piùparti nei dibattiti politici (anchedall'attuale presidente del consi-glio, quando era leader dell'op-posizione) : che sia diminuit anon la criminalità "reale", maquella "ufficiale", non il numer odei delitti commessi, ma di quel -li denunciati, perché gli italianicrederebbero sempre meno all apossibilità che chi ruba, rapina ,truffa o violenta gli altri venga ar -restato e condannato . Di certo,che quelli registrati dalle forzedell'ordine sono solo una partedei reati compiuti.

Le indagini Istat ci permettonodi dire che, a esempio, se nel zoo 8i borseggi denunciati sono stati123 mila, vene sono stati altrettan -ti (il cosiddetto "numero oscu-ro") che non risultano nelle stati-stiche, che restano nascosti, som-mersi . Sappiamo però con certez-za che questo numero oscuro no nvaria nel tempo e dunque possia-mo dire che i dati del ministerodell'Interno sono davvero buoniperché indicano che l'anno scor-so vi è stata realmente una dimi-nuzione della criminalità.

Continua ► pagina 2

L'alto rischiodei piccolicrimini

Acosaè dovuto questo calo ?È facile prevedere che i partitidi centro sinistra e quelli di cen-tro destra non resistano all atentazione di contendersi il me -rito di aver raggiunto questo ri-sultato . E invece, prima di lan-ciarsi in inutili dibattiti propa-gandistici, sarebbe bene che ap -profondissero l'analisi, allun-gando la prospettiva tempora -le . Guardando qualche seri estorica, si accorgeranno subit oche il zoo8 non è stato un annoeccezionale, dal punto di vist adell'andamento della criminali -tà . La diminuzione del numer odei delitti commessi non è ini-ziata l'anno scorso, ma ben 1 6anni prima . Fortissima è statala flessione del tasso di omici-di, cominciata nel 1992 e durat aininterrottamente fino a oggi ,toccando il punto più basso ad-dirittura da secoli . Si pensi, pe rlimitarsi all'ultimo periodo ,che il numero di questi delitti ècrollato da 1 .916 nel 1991 a 627nel 2007 e a 605 nel zoo8 . Que-sta straordinaria diminuzioneè almeno in parte dovuta ai suc -cessi ottenuti dallo stato e dal -le forze dell'ordine nella lott acontro la mafia, la camorra e l a'ndrangheta .

Un forte calo vi è stato an-che per altri reati, per motivi

del tutto diversi. Dal 1992 a og-gi si è avuta una continua decre -scita di tre importanti tipi difurto : di autoveicoli, di oggettida auto in sosta e di scippi . L acausa principale di questo mu-tamento è che essi rendon osempre meno, in termini pecu-niari, a coloro che sono disponi-bili a commetterli .

Assai diverso è stato l'anda-mento di altri due delitti con-tro il patrimonio, commess icon metodi assai diversi: con i lraggiro e la destrezza i primi ( iborseggi), con la forza i secon-di (le rapine) . Anche essi han-no subito una diminuzione, do-po 111992, che tuttavia è durataben poco ed è stata seguita danuovi, rapidissimi aumenti eda nuovi record . Nel primoquinquennio del nuovo millen-nio il loro numero ha toccato li -velli mai raggiunti negli ultim icinquant'anni. Il rischio che gliitaliani, i turisti che visitano ilnostro paese e anche gli immi-grati extra-comunitari venga-no rapinati o borseggiati è oggidavvero molto alto . E difficiledire seda diminuzione del zoo 8costituisca l'inizio di una inver -sione di tendenza o non sia in-vece una semplice pausa, pre-sto seguita da una nuova cresci -ta, come è successo più voltenell'ultimo quindicennio . Ecerto però che, anche se fossevera l'ipotesi ottimistica, rivor-rebbero moltissimi anni primadi veder tornare il numero diquesti due reati, che tanto allar-me hanno creato e creano nellapopolazione italiana, al livellodei (da questo punto di vista)felici anni Sessanta .

Marzio Barbagli

Pagina 2

àèlalotta alle malìc -

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press L.IfE03/08/2009

Il Sole ~.~

«Lapriorità è la lotta alle mafie»Parla il ministro Maroni: «Per la riduzione dei reati è decisivo il patto con i sindaci»

Marco Ludovic oROMA .

I reati sono in calo : ne l2oo8, il Viminale registra unariduzione dell'8% dei delitti .E soddisfatto il ministr odell'Interno, Roberto Maro-ni . Che annuncia : «Adesso de-dicherò 1'8o% del mio impe -gno per battere la mafia» .

Tra i cittadini la paura del-le criminalità resta elevata.Eppure secondo i dati del Vi -minale il calo dei delitti ri-guarda tutti i reati . Lei comespiega questi risultati?

Con tutte le misure che ab-biamo messo in campo in que -sti mesi . Ci sono almeno tr eindirizzi da considerare stra-tegici . Ilprimo, e il più impor -tante, è la lotta alla clandesti -nità. Poi, l'azione sui campinomadi. Inoltre, il modello diforze dell'ordine messo i ncampo a Caserta per combat -tere la camorra .

Contro gli immigrati irre-golari il suo simbolo è statoil reato di clandestinità. Si èportato dietro, però, un ma-re di polemiche e questonon aiuterà le espulsioni.

Quelle polemiche alla fin ehanno prodotto un effett omediatico eccezionale . Conrisultati concreti : da maggiogli sbarchi sono praticamen-te azzerati .

Non teme che possano ri-prendere ?

L'assetto realizzato con l aLibia, che ha rispettato tuttigli impegni, è efficiente e defficace .

Diversi clandestini, però ,riescono ancora a sbarcaresulle coste della Sicilia o del-la Calabria .

A Lampedusa non più, co-me avevo detto. Ci sono, in re-altà, pochi casi di immigrati

che arrivano con un passag-gio, se vogliamo chiamarlo co -sì, di qualche peschereccioitaliano . Un passaggio paga-to, probabilmente . Stiamo fa -cendo accertamenti .

Perché attribuisce tantaimportanza all'azione suicampi rom ?

Ha inciso notevolment esull'andamento di certi reati .Abbiamo, inoltre, intercetta-zioni di soggetti che hanno de -ciso di non venire più in Ita-lia. E alcune decine di miglia -ia sono andati via, in Spagna,tanto che mi ha telefonato il. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .

L'AGENDA

LE BEST PRACTIC E

collega di Madrid.Anche 'su questo fronte ,

scontri e conflitti non son omancati. Il Tar del Lazio habocciato l'identificazionedei campi .

Credo ci sarà appello a lConsiglio di Stato . Io comun-que guardo ai risultati : prim aera tollerata ogni forma di de -grado, adesso stiamo metten-do ordine e regole. A Napoliin un campo abusivo abbia-mo trovato e arrestato un sog -getto a cui erano intestate cir -ca 500 auto di lusso.

Per rimanere in Campa-nia, lei è entusiasta del cosid-

detto "modello Caserta".Perché?

Non lo dico io, ma il pro -curatore della Repubblic adi Santa Maria Capua Vet ére, Vittorio Lembo: «Sonostati raggiunti risultati stra-bilianti» nella lotta al clandei Casalesi .

Sono stati mandati 500 po-liziotti e 400 militari.

Sì, ma è il sistema investiga-tivo che si è rafforzato . Men-tre poteva accadere il contra-rio : troppe divise in giro ri-schiavano di portare alla mac -chia e alla fuga i camorristi . In-vece ne abbiamo arrestat imolti . E proseguiremo .

Sul territorio, la sua line aè chiara : i sindaci sono il rife-rimento principale. Ma que-sto non sconvolge un siste-ma che finora ha funziona-to?

La legge 121 del 1981, che di-sciplina l'amministrazion edella sicurezza, risale a qua -si 30 anni fa : lo scenario eradiverso . Non c'era il proble-ma dell'immigrazione, tantoper cominciare . Una revisio -ne si impone .

Così intende portare l'Ar-ma dei Carabinieri sott ol'ala del ministero dell'Inter-no?

I rapporti con l'Arma so -no ottimi e intensi: lo sonostati con il comandante ge-nerale Gianfrancesco Siaz-zu e lo sono ora con il suosuccessore, Dino Gallitelli,che incontro quasi tutti igiorni . Il problema vero ri-guarda il personale .

Perché sono attesi fortiesodi nei prossimi anni, lega -ti a massicce immissioni dipersonale che ora giungon oalla pensione .

Appunto : una revisione di

Pagina 2

. .E LAcRANDxo .rr, ALLHsc.z,

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press L.IfE03/08/2009 Il Sole ~.~

quella legge si impone .Intanto il Viminale punta

sui sindaci, ora all'appunta-mento con le ronde .

Per i volontari della sicurez-za, accogliendo le richiest edella Conferenza Stato-Città ,abbiamo stabilito che i prefet-ti selezioneranno e abiliteran-no le associazioni e i soggett iche si faranno avanti . Ma toc-cherà poi ai primi cittadiniscegliere quali nuclei pattu-glieranno le strade .

Lei ritiene che i Comuniabbiano già dato un contri-buto ai risultati nel contra-sto alla criminalità?

Ne sono certo . Con i poteridi ordinanza sono state pres emolte decisioni che hann oavuto effetti innegabili . Un in -tervento anti-bivacco nottur-no, o contro il commerci oclandestino, dispiega i suoi ri -sultati anche oltre . E si ridu-ce, per esempio, lo spaccio distupefacenti .

I Patti sulla sicurezza, in -tanto, vanno avanti . Una li-nea già intrapresa dal su opredecessore, Giulian oAmato .

E vero. Con la differenza ,però, che io li sto differenzian -do a seconda delle esigenzelocali : non possono essere tut -ti uguali .

In quello recente, stipula-to per il Garda, ci sono diver-si livelli di governo .

Abbiamo riunito i 40 sinda -ci dei comuni del lago, le pro -vince di Brescia, Verona eTrento, le regioni Lombar-dia, Veneto e Trentino-Alt oAdige . Significa coinvolgeree ottenere il contributo diogni amministrazione inte-ressata. Così, insieme, si com -batte la criminalità ma si fa an -che prevenzione ` efficace per

la sicurezza stradale, pe resempio .

In questo quadro, però ,c'è la sensazione diffusa chela percezione di sicurezza,da parte dei cittadini, no nsia così migliorata .

In realtà basta un caso asconvolgere l'ottimo lavor odelle forze dell'ordine . Lostupro della Caffarella, a Ro-ma, è avvenuto mentre si re-gistrava un calo del io% diquel reato.

E oltre alla percezione, leideve fare i conti con risors eeconomiche scarse .

Non è così . Proprio giove-dì ho presieduto una riunio-ne per il Fug, fondo unico giu-stizia . Abbiamo già recupera -to 617 milioni derivanti daconti correnti e altre sommesequestrate alla criminalit àorganizzata . Entro fine ann odovremo arrivare a un miliar-do . Chiederò al President edel Consiglio di destinarli alViminale .

Molti si chiedono che co-sa intenda fare Roberto Ma-roni nei prossimi anni, vist oche ha praticamente esauri-to il programma annuncia-to.

Voglio impegnare 1'8o %del mio tempo per combatte -re e sconfiggere le mafie.

In effetti gli unici segna -li negativi nell'andamen-to dei reati arrivano dallaSicilia .

Non è tanto quello il proble-ma, quei numeri vanno inter -pretati. Si tratta, semmai, d idemolire un sistema crimina-le organizzato . Il segnale ogg ipreoccupante è l'incrementodell'usura . Strettamente lega-to, peraltro, al periodo di cris ieconomica.

01 RIPR00UIIONE RISERVAI A

Il bilancio 2007-2008 dell ' attività delittuosaGLI EVENTI E I RESPONSABILI

Totali reati denunciati

Soggetti denunciati

Arrestati

200 7

2 .933.146 691.491 143.092

2008

IRECORD PER VARIAZIONE E VALORI A550LOTI

Rimini in netto miglioramento

Brindisi in controtendenza

A Milano record assoluto

Isernia la più tranquillaÈ la provincia che ne12008 ha

In un quadro generale di calo dei

E il capoluogo lombardo a

La provincia molisana è quellaregistrato la flessione più

reati, [a provincia pugliese - con

registra refi maggior numero

chenel2008 ha rilevato il mino rconsistente nel numero dei reati:

3.916 denunce ogni 100 mila

assoluto di reati denunciati,

meroassoluto di reati, con undai 26 .792del2007 sono scesi a

abitanti contro [e 3 .702de12007- oltre un decimo deltota te

calodel4,6% rispettoal2007 .22.243.11 capoluogo romagnolo

registra l'incremento più forte fra i

rilevato in Italia peri12008.

Avendo meno di 90mila abitanti ,ha però anche ilrecord dei reati

13 capoluoghi cheevidenziano un

La seguono altre grandi province ['incidenza è di 3,3 reati ogni 10 0ognil0omila abitanti(7 .457)

aumento della delittuosità

come Roma, Torino e Napoli

abitanti,contro una media di 4,5

Pagina 2

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press L.IfE03/08/2009

Il Sole

Furti, scippi, rapine: la mappa del rischioCalano dell'8,1% i reati denunciati nel 2008 - Rimini, Bologna e Milano le aree più esposte

PAGINA A CURA DI

Rossella CadeoI reati hanno ingranato la re -

tromarcia e tornano ai livelli didue-tre anni fa. L'allarme sicu-rezza non scende di tono, ma, se -condo i primi dati del ministerodell'Interno relativi . al 2008, siconsolida la tendenza all'arretra-mento emersa nel primo seme-stre dello scorso anno. Se infattinel 2007 il numero totale dei de -litti denunciati aveva sfioratoquota tre milioni (2 .933.46 perla precisione), le statistich eprovvisorie per i12oo8 si ferma-no sotto i 2,7 milioni (2 .694 .811) ,con una diminuzione, quindi,dell'8,1 per cento .

In aumento invece risultano isoggetti finiti nelle maglie dell agiustizia: del 5% i denunciati (cir -ca 69imila) e di quasi il lo%gli ar -restati (157mila) .

Certo,i dati forniti dal Vimina -le si riferiscono al totale dei reatiper i quali i cittadini hanno spor -to denuncia: sfuggono al compu -to tutti quegli atti criminosi, abu -si e violenze per i quali la vittim anon si è rivolta all'autorità, perpaura, sfiducia, rassegnazione ,difficoltà di accesso . Tenuto con -to di questa fetta di reati che gio -coforza da sempre non entra nel -la contabilità dell'ordine pubbli-

co, il 2oo8 si chiude con un bilan -cio analogo a quelli del 2005 e2006, quando il monte reati si er aattestato rispettivamente sotto2 .58omila e2.78omila denunce .

Le tipologi eDai dati forniti dal ministerodell'Interno, si può ricavare un afotografia più dettagliata deltrend dei delitti, per tipologia esu base territoriale .

Tutte le categorie indicate inquesta pagina (che insieme con-tribuiscono per-quasi un quartoal totale 2008) risultano in fles-sione. I cali più significativi ri-guardano i furti per strada, quellidetti "con destrezza" e "constrappo": meno 23% per iborseg-gi (124mila casi) e meno 19% pergli scippi 09mila) . In calo (rispet -tivamente del- io e dell'u%) an-che altre due tipologie di aggres -sioni al patrimonio, i furti in cas a(che con 15omila denunce rap-presentano comunque la viola-zione più frequente tra quelleconsiderate) e le rapine (46mi-la) ; mentre di un buon 15% Si so -no ridottele truffe e le frodi infor-matiche (1o2mila) .

Anche gli omicidi volontari so -no scesi (-3,5%), avvicinandosi al -la soglia dei 600 . «Al contrario diquanto ci porterebbero a crede -

re la rappresentazione mediati-ca e il dibattito in corso - osserv aMaurizio Fiasco, sociologo dell asicurezza - è il minimo storic odall'unità d'Italia: negli anni 90 siattestavano sul triplo . Un tra-guardo del processo di civilizza -zione e di raffreddamento delleemozioni, che vede solo pochezone in controtendenza. Una sor-ta di cerchio virtuoso per cui un amaggiore enfatizzazione stimo -la un maggiore trattamento inve -stigativo del reato e una conse-guente diminuzione del fenome -no stesso».

di" rientrano in questa top ten alnegativo : dal terzo al settimo po -sto si trovano Milano, Torino ,Genova, Firenze e Roma. Sul ver -sante opposto, sono gli abitantidei piccoli centri del Sud - in par-ticolare i lucani, con i materaniin testa e i potentini terzi - aevi -denziare la minor incidenza didelitti (2mila-2 .400 reati ogniioomila persone, la metà circ adella media nazionale) .

Andando invece a spulciareper tipologia di reato (sempre i nrapporto alla popolazione), siscopre che il pericolo di essere

Sul territorioDalle statistiche del minister orielaborate dal Sole 24 Ore in rap -porto alla popolazione - si pu òscattare anche una fotografia ter -ritoriale 'dell'andamento dell'at-tività criminale (si vedano le ta-belle sotto) . Ebbene, nella gra-duatoria dei delitti totali in rap-porto agli abitanti spicca L'Emi-lia Romagna, con Rimini in testa(che "paga" i rilevanti flussi turi-stici estivi in termini di maggio -re esposizione al rischio delin-quenza e fa rilevare quasi 7.50 0reati ogni ioomila abitanti) im-mediatamente seguita da Bolo-gna, mentre Ravenna è al nonoposto . Ma anche diverse "gran-

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Il Soleborseggiati per strada è più altonelle province di Genova, Mila-no e Bologna, mentre gli scipp icolpiscono in particolare catane-si, napoletani e.pratesi.

Il capoluogo campano è in te-sta anche in altre graduatorie : lerapine (con una quota, 361 ogniioomila residenti, doppia rispet-to alla provincia al secondo po-sto, Caserta, e cinque volte la me-dia nazionale) e le truffe . Sulfronte casa, il rischio di subireun furto è il doppio della mediaper i residenti di Pavia, Trapanie Asti (indice intorno a 50o con-tro 252), mentre negli omicid ispicca Nuoro (quasi otto cas iogni loomila abitanti) .

Valori assolutiTorna però a Napoli il record de-gli omicidi se si guardano i valor iassoluti: 65 casi l'anno scorso,contro i109 eventi del 2007 (un ariduzione del 40% che non le im-pedisce di essere teatro di unomicidio su dieci in Italia) .

E sono sempre le aree metro-politane - con Milano in testa ,unica vicino a quota 3oomil aeventi denunciati, seguita da Ro-ma, Torino, Napoli - asegnalar-si per il maggior numero di rea-ti: in quattro sole province si èconcentrato un terzo dell'attivi

tà criminale del2oo8 .

Tren dInfine il trend : se si guardano levariazioni rispetto al 2007, nelleprovince si evidenzia un calo(con l'eccezione di 13 realtà, gui-date da Brindisi con +5,8%) : leperformance migliori le metto-no a segno proprio Rimini (-17%)tallonata da Genova (-16,9%) ,ma anche un buon drappello diaree del nord est (come Verona ,Rovigo, Treviso, Padova, Vene-zia, Pordenone) si distingue percali superiori a112 per cento.

Tutti segnali confortanti, inconclusione? «Per ottenere unindicatore spendibile del livell odi sicurezza - risponde Fiasco -occorrerebbe incrociare questidati di evidenza empirica conquelli relativi alla "produttività"delle forze dell'ordine, ai cari-chi di lavoro, alle dotazioni e, so-prattutto, all'accessibilità daparte del cittadino . Se i serviz idi tutela sono "distanti", c'è la di-spersione del dato, con il para-dosso che teoricamente risulta-no sicure le aree dove l'event odelittuoso non viene o non pu òessere raccoltoe quindi inserit onelle rilevazioni».

[email protected]® RIPROOUZIONE RISERVATA

Gli interventi

Undici annidi impegniper la sicurezzaGianluca Schinai a

* Undici anni vissuti perico-losamente. Nell'era della "se-conda Repubblica", l'allarme so-ciale per la sicurezza ha spinto adiverse modifiche normativefin dal 1998.

Il governo D'Alema(1998-1999) adottò alcune dispo -sizioni atte a intercettare la ri-chiesta di maggiore sicurezza daparte degli italiani . In particola-re, si trattava di provvedimentiche contenevano l'inasprimentodelle pene per alcuni reati o unadiversa qualificazione di alcunefattispecie delittuose (per esem-pio, i furti in appartamento veni-vano considerati come rapine daun punto di vista sanzionatorio) .

D'altra parte, bisogna attende-re il 2007 (secondo governo Pro-di, 2006-2008) per l'inizio di unarivoluzione copernicana nell'at-tenzione politica al tema della si -curezza. Alcuni fatti di cronaca

avevano colpito l'opinione pub-blica, in particolare il caso di Gio-vanna Reggiani, violentata e ucci -sa a Roma i130 ottobre del 200 7dauncittadino romeno. E infatti,a causa di diversi episodi delit-tuosi già accaduti prima dell'omi-cidio Reggiani, il 20 marzo dell ostesso anno, l'Anci e il ministerodell'Interno avevano siglato il"Patto per la sicurezza" con i sin-daci delle città metropolitane, at-traverso cui le amministrazionilocali avrebbero predisposto mi -sure e strumenti idonei per con-tenere la "pressione" della popo-lazione nomade rom, identifica-ta dall'opinione pubblica comela causa di una serie di crimini.Sulla stessa linea, è il decreto leg-ge del 23 maggio 2008 (converti -to poi nella legge 125/2008), dov ela regia della sicurezza urbana èstata riattribuita con forza ai sin-daci, restaurando sul tema lostrumento delle ordinanze .

Infine, 112 luglio scorso, si arri-va al traguardo finale di quest aescalation normativa: il Senatoapprova il cosiddetto "pacchettosicurezza" che introduce il reatod'immigrazione clandestina eistituisce le ronde di cittadini.

O RIPR00UZIONE RÌSERVATA

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Il Sole

Le destinazioni del gettito

Più di metà delle tasse torna a regioni e comuniGianni Trovati

La lotta all'evasione fiscaleserve anche a regioni, provinc ee comuni . Anzi, a giudicare daiconti 2008 sono proprio gover-natori, presidenti e sindaci i piùinteressati oggi alla buona salu-te delle entrate erariali . Perché icontribuenti pagano la maggiorparte delle loro tasse allo Stato ,ma la fetta più grande della tor -ta fiscale finisce nel piatto delleamministrazioni territoriali .

Dopo un primo sorpasso nel2005, dovuto però solo a un aflessione delle entrate statali, i lprimato locale è diventato strut -turale nel zoo8, quando agli am-ministratori locali è andato i l42,8% delle entrate prodotte daimposte e addizionali; lo statosi è tenuto per sé il 42,4%, e il re -sto (14,8%) è servito a finanzia-re gli enti di previdenza. In prati-ca, tra compartecipazioni (cio èla quota di tributi erariali desti-

nati automaticamente alle re-gioni) e trasferimenti (le som-me "girate" in un secondo mo-mento agli enti territoriali), l ostato l'anno scorso ha trattenu-to per sé poco meno di i .800 eu-ro a italiano (neonati compre-si), e ne ha destinati 1 .848 a re-gioni ed enti locali . A "regalare "il nuovo primato alle ammini-strazioni locali è stato l'addi oall'Ici sull'abitazione principaleche ha trasformato un tribut oautonomo (che vale più di 3 mi-liardi di euro all'anno) in un tra -sferimento compensativo.

I dati, elaborati dal centro stu -di Sintesi per Il Sole 24 Ore, mo -strano il rapido e progressivotrasloco dal centro al territoriomesso in atto dalle, entrate era-riali, che dieci anni fa rimaneva-no alla pubblica amministrazio-ne centrale per quasi il 6o percento. «La mancata attuazion edel nuovo disegno costituziona-

destinazione del gettito anzi -ché sulla fonte del prelievo, eche il federalismo fiscale vero eproprio sarà in qualche modocostretto a seguire nel suo im-pianto complessivo .

In questi anni, infatti, le risor -se hanno seguito i passaggi d icompetenze dal centro alla peri-feria, e il fenomeno è stato acce -lerato dalla corsa costante dell aspesa sanitaria, più che raddop-piata in meno di dieci anni.

La quota che spetta a ogn iterritorio è determinata dall apossibilità di finanziare quot e

poi «compensata» dallo Stato piùomeno consistenti diservi-

. . . . .. .. . .. .. .. . . .. .. .. . . .. . . .. . .. .. . . . . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. . zi con i tributi locali, possibili-

PRIMATI

, tà che dipende da due fattori:1 la ricchezza locale, natural-Il 12,8% dei trasferimenti

mente, che determina il gettit oè assorbito dalla Campania

di Irap e addizionali ; e le di-

mentre è ilMolise

mensioni del territorio, chenelle regioni più piccole impe -

a ottenere la quota maggiore disconoeconomiediscalaeim-in rapporto alla popolazione

pongono un intervento più pe -

le - conferma Alberto Cestari,del centro studi Sintesi - ha pro -dotto una lunga fase di stallo, edi fatto un passo indietro nell astrada di un effettivo decentra -mento fiscale» . Si tratta, nei fat -ti, di un federalismo fiscale sen-za riforma, che interviene sull a

:

LA DINAMICA

Il sorpasso strutturaleavvenuto nel 200 8è dovuto all'addio all'Ic isull'abitazione principale

sante della mano statale .Sono queste ragioni, insieme

alle dinamiche della spesa pub-blica, a spingere decisamente aSud le risorse trasferite, con laCampania che da sola assorb eil 13% dei trasferimenti (controil 5,1% che spetta alla Lombar-dia e il 5,8% del Veneto) e il Mo-lise che finisce in vetta alla gra-duatoria degli assegni stataliper abitante: tra regione, pro -vince e comuni, imolisani "rice -vono" 3 .460 euro all'anno pr ocapite, seguiti da campani(2.408) e lucani (2 .276) . Le vett emeridionali scompaiono peròse confrontate con i regimi pre -visti per le regioni a Statuto spe -ciale, che trattengono sul terri-torio quasi tutte le imposte era -riali e toccano i livelli irraggiun-gibili della provincia di Bolza-no (6 .752 euro a testa) e dell aValle d'Aosta (6 .405) .

Ci RIPROES . :IONE S E

Pa • ina 5

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press L.IfE

03/08/2009Il Sole ~.~

Tre nuove strad eper stabilizzareil personaleancora precari o

Annalisa D'Amat o

Il Dl 78/2009 intervienenuovamente sulle stabilizza-zioni . L'articolo 17, commi10-12, per il triennio 2010-201 2

definisce tre modalità con cuile Pa locali possono favorirel'inserimento dei precari .Peril personale con rapporto a ter-mine di natura subordinata(articolo i, comma 558, della Fi-nanziaria 2007 e articolo 3 ,comma 90, della Finanziari a2008) le Pa, possono destinareuna riserva del 40% dei post ibanditi nei concorsi pubblici .Per questo personale, e per ico .co.co. (articolo 3, comm a94, lettera b della Finanziaria2008) è possibile valorizzarecon apposito punteggio l'espe-rienza professionale già matu-rata. Per la stabilizzazione de lpersonale di bassa qualificacon il requisito di anzianità d iservizio triennale maturatanelle medesime qualifiche enella stessa amministrazione ,infine, è possibile lo svolgi-mento di procedure intera-mente riservate, previo esperi -mento di procedure selettivese non realizzate all'attodell'assunzione a termine.

Tutte le procedure devon oavvenire nel rispetto delle noi- _me in materia di contenimen-to delle spese di personale .

C RIPRODUZIONE RISERVATA

La riserva di posti a favore de iprecar i

Qual è il personale precario pe ril quale il Comune può riservareposti nei concorsi banditi perassunzioni a tempo indetermina-to, ai sensi dell'articolo 1 7

comma 10 de lDI 78/2009 ?

irì Come previsto nelladisposizione citata nel quesito,i dipendenti precari peri quali èpossibile prevedere una riservadi posti non superiore al 40% d iquelli messi a concorso per le .assunzioni a temp oindeterminato sono coloro gi àdestinatari delle disposizion icontenute nel comma 55 8articolo 1 della legge finanziari a2007 e nel comma 90 articolo 3della legge finanziaria 2008 .Si tratta del personale no ndirigenziale avente i seguent irequisiti : in servizio al prim ogennaio 2007 a temp odeterminato da almeno tre anni ,anche non continuativi ; i nservizio al primo gennaio 200 7a tempo determinato e chematuri tre annidi servizio ,anche non continuativi, in virt ùdi contratti stipulati prima de l29 settembre 2006 ; che si astato in servizio per almeno treanni, anche non continuativi ,nel quinquennio anterioreall'entrata in vigore della legg efinanziaria 2007, ossia ne lperiodo compreso fra il 2002 e dil 2006 ; che consegua i requisit idi anzianità di servizio triennalein virtù di contratti stipulat iprima del 28 settembre 2007.

I collaboratoriIl Piano di Zona Sociale,

istituito ai sensi della legge

328/2000, non disponendo di unorganico di personale, si avval edi operatori con contratto dicollaborazione coordinata econtinuativa, perlarealizzazione dei servizi sociali.Tali contratti sono stati prorogat ie rinnovati, al fine dellacontinuità dei servizi erogati, inosservanza delle linee guida

.Regionali. Questi soggetti hann oacquisito nel tempo notevol icompetenze e capacità e il lorovenir meno potrebbe esserecausa di notevoli disagi,disservizi ed emarginazione .Si chiede quindi se sia possibileprovvedere al rinnovo oalla proroga dei suddetticontratti co.co.co .n In merito al quesito post osi ritiene che l'utilizzo d ipersonale .con contratto d icollaborazione ai sensi de lcomma 6 dell'articolo 7 de ldecreto legislativo 165/2001 ,debba rispondere a lsoddisfacimento di esigenz etemporanee e non poss asostanziarsi nello svolgiment odi attività ordinarie dell'Ente .Si ritiene dunque che occorr arivedere la propria dotazion eorganica anche in funzione dellenuove attività che l'Ente svolge ;non si ritiene possibile un aulteriore proroga dei contratt iin essere ; l'Ente dovr àprocedere mediante assunzioni ,anche se a termine, co ncontratti di natura subordinata ;nelle procedure selettive per i lreclutamento del personale atermine potrà anche valutar el'eseprienza già maturata da icandidati presso la pubblicaamministrazione nell osvolgimento delle attività per le

quali viene indetta la selezione .

Le graduatorie di concors on Qual è l'ultima proroga dispost adal legislatoreal termine di validitàdelle graduatorie concorsual idel Comune ?n In riferimento a quanto richiestosi segnala che, da ultimo, il comm a19 articolo 17 del D178/2009 haprorogato ulteriormente il termin edi validità delle graduatori eapprovate successivamentea 11 °gennaio 2004 posticipandoloa131dicembre2010 .Si ricorda che l'articolo 5 dell alegge 14/2009 aveva prorogatoa131 dicembre 2009 il termin edette graduatorie per le assunzion ia tempo indeterminato approvatesuccessivamente al primo gennai o1999 relative alle amministrazion ipubbliche soggette a limitazion idelle assunzioni .

«Il Sole-24 Ore del lunedì »pubblica inquesta rubrica unaselezione delle risposte fornit edall'Anci ai quesiti (che qu iappaiono in forma anonima) degliamministratori locali . I Comunipossono accedere al servizi o«Anci-risponde» — solo se son oabbonati — per consultare labanca dati, porre domande ericevere la risposta, all'indirizzoInternet Web www.ancitel.it.I quesiti non devono, però,essere inviati al Sole-24 Ore . Perinformazioni, le amministrazionipossono utilizzare il numero ditelefono 067629110 l'e-mail«ancirisponde@ancitel .it» .

1»ancitel

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press L.IfE03/08/2009

Il Sole

=G a

Ddl Calderoli e Consulta

Comunità montaneblindate dagli Statutioltre che dalla Carta

Eduardo Racc aLo Stato non può sopprime -

re le comunità montane. Lo affer-ma in modo inequivocabile l aCorte costituzionale in alcunipassaggi chiave della sentenz a237/2009 depositata il 24 luglioscorso . Su ricorso del Veneto edella Toscana, la Corte dichiar al'illegittimità di alcune disposi-zioni della Finanziaria 2008(commi 20, 21, ultimo periodo, e22 della legge 244 del 2007) sulriordino delle comunità monta -ne finalizzato alla riduzione del -le spese di funzionamento, per -ché in contrasto con l'articolo 11 7della Costituzione (si veda an-che Il Sole 24 Ore del 25 luglio) .La pronuncia non solo risuscit aalcune comunità del Veneto, tol -te illegittimamente dalla circola-zione in maniera automatica, m aimpone che dal disegno di legg esul nuovo Codice delle autono-mie, approvato in prima lettur adal Governo, venga eliminat ol'articolo 17 che prevede la sop -pressione tout-court di questi en -ti e richiama espressamentel'abrogato articolo 2, comma 22 ,della Finanziaria 2008 .

Nella sua pronuncia, la Con-sulta ha ribadito quanto già af-fermato nelle precedenti sen-tenze 244 e 456 del 2005 e 397 del2006, ma totalmente ignorato a

livello centrale . E cioè che,dall'entrata in vigore del nuovotitolo V della Costituzione, la di -sciplina delle comunità monta -ne «rientra nella competenza le-gislativa residuale delle Regio-ni ai sensi dell'articolo 117, quar -to comma» . Per quanto attienealla minacciata soppressionedelle comunità montane, ognidecisione in merito spetta quin-di esclusivamente alle Regioni.

Ma nemmeno loro possonoagire liberamente, perché devo -no rispettare i principi espress inei loro Statuti. Se le comunit àmontane sono state "blindate "da una norma Statutaria - comeè avvenuto nella maggior partedelleRegioni - per procedere al-la loro soppressione occorrer àprima modificare lo Statut o(con legge approvata a maggio-ranza assoluta dei component iil consiglio, con due delibera-zioni successive adottate ad in-tervallo non minore di due me-si, secondo la speciale procedu-ra dettata dall'articolo 123 dell aCostituzione) e poi emanar euna legge ordinaria .

La sentenza non dà tuttavi apiena soddisfazione alla Tosca-na e al Veneto che avevano solle -vato la questione di legittimitàcostituzionale sull'intero pac-

chetto delle disposizioni concer-nenti il riordino delle comunit àmontane, disciplinato dall'artico -lo 2, commi da 17 a 22, Finanziari a2008. La Corte salva-sia pure at -traverso una lettura autonomi -sta e non vincolistica delle dispo -sizioni relative alle modalità perattuare il riordino delle comuni-tà montane - la disciplina conte-nuta nei commi da17 a I9 (che im-ponevano tale riordino qualemezzo per «ridurre a regime laspesa corrente» per il loro fun-zionamento «per un importo pa-ri almeno a un terzo della quótadel fondo ordinario» statale perl'anno 2007), perché espressionedi principi fondamentali concer-nenti il coordinamento della fi-nanza pubblica . Boccia invece ladisciplina di dettaglio e di appli-cazione automatica - contenuta

COMPETENZE

Dopo la sentenza 237/200 9della Corte costituzionaleil riordino va affidat oalle scelte autonomedelle Regioni

nei commi 20, 21 (ultimo perio-do) e 22 - perché «non lascia all eRegioni alcuno spazio di autono -ma scelta e dispone, in via princi -pale, direttamente la conseguen-za, anche molto incisiva, dell asoppressione delle comunità» i nbase a rigorosi parametri altime -trici e associativi, qualora le Re -gioni stesse non abbiano provve -duto al loro riordino. Lanormati -va abrogata dalla Corte impone -va infatti, tra l'altro, la soppres-'sioneautomatica stelle comunitàmontane in cui almeno la metàdei comuni non sono situati peralmeno l'80% della loro superfi-cie al di sopra di 500 metri (60 0sulle Alpi) di altitudine sul livel -lo del mare, oppure non sono si -tuati per almeno il 50% della lorosuperficie al di sopra di 500 me -tri di altitudine sul livello del ma -re e nei quali il dislivello tra l aquota altimetrica inferiore equella superiore è almeno di 50 0metri (600 nelle Regioni alpine )e la soppressione delle comunitàcon meno di 5 comuni:

t RIPRODUZIONE RISERVAT A

°?GGNemmeno i governatorihanno mano libera :in molti casi è indispensabil eil doppio passaggi oper cambiare lo Statuto

Pagina 1 5alrehusdipendenti

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press L.IfE03/08/2009

Il Sole ~.~

gli effetti del pignoramento deicrediti verso terzi.

Secondo il Dm 48 (articolo 3 ,comma 6), decorso il termin esenza che l'agente della riscossio -ne abbia notificato l'ordine diver-samento di somme per l'importodi cui al commi 3 (comprensiv odi interessi dimora e spese esecu -tive) il soggetto pubblico proce -de al pagamento delle sommespettanti al beneficiario .

La verifica fiscale potrebbequindi comportare il mancat orispetto del programma dei pa-gamenti imposto dalle regoledi finanza pubblica ; è pertant oauspicabile un chiarimento nor-mativo che assicuri tutela al ri-corso al credito da parte delleimprese senza comprometteregli equilibri finanziari di regio-ni ed enti locali .

0 RIPRODUZIONE RISERVAT A

Pagina 1 5

a . L'obbligo di attivare il filtro fiscale può costringere alla compensazion e

Dalle certificazioni pagamenti «forzati»Anna Guiducc i

Il rilascio della certificazio-ne di certezza, liquidità ed esigi-bilità dei crediti prevista dall'arti -colo 9, comma 3-bis, del D l185/o8 potrebbe obbligare gli en -ti locali a provvedere al paga -mento della somma anche prim adella data programmata per il ri-spetto del patto di stabilità.

Il Dm dell'Economia 40833/0 9ha definito le modalità di attua-zione della disciplina che con -sente di ottenere per il 2009 u ntitolo giuridico per la cessionepro soluto a banche o interme-diari finanziari dei crediti vanta -

ti nei confronti delle ammini-strazioni pubbliche (si veda I lSole 24 Ore del 20 luglio) .

L'allegato 2 al decreto preved ela possibilità, per gli enti assog-gettati al Patto, di certificare tem-

pi e modalità di corresponsionedelle somme al creditore ceduto . :

LA PROCEDURA

Se la verifica accert ache il creditore non ha pagat oi suoi debiti con l'erari ol'amministrazione è costrett aa versare subito la somma

Lo stesso provvedimento stabili-sce tuttavia l'obbligo di verifica fi-scale (articolo 48-bis del Dpr602/73) per tutti i pagamenti su-periori ai iomila curo e dispone ,in caso di accertata inadempien-za derivante dalla notifica di un ao più cartelle di pagamento, ch ela certificazione sia resa al nett odelle somme ancora dovute . Peraccertare il mancato assolvimen-to da parte del beneficiario degliobblighi relativi ai ruoli, le Pa so -no tenute a effettuare il controllosecondo le procedure indicatedal decreto ministeriale n. 4o/o8 .Poiché la richiesta del soggetto

pubblico costituisce segnalazio-ne fiscale, la comunicazione diEquitalia Servizi Spa fa scattarela procedura che porta al pigno-ramento presso terzi ; in altre pa-role, l'ente potrebbe essere co-stretto a versare entro 30 giorniall'erario la somma equivalenteal debito fiscale su cui il suo cre-ditore è inadempiente .

In caso di accertata inadem-pienza da parte del beneficiario ,le Pa devono quindi sospendereil pagamento del debito per i 3 0giorni successivi a quello dellacomunicazione, durante' i qualipossono prodursi appunto tutt i

Partecipate alrehuadilx endcntii

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press L.IfE03/08/2009

Il Sole

Norma controversa

La nuova disciplina introdotta dalla manovra d'estate e le incertezze applicativ eIL PRINCIPIO

I vincoli nella gestione del personale previsti per gli enti locali si estendono alle società partecipat e

I DUBBI

Qual è la regola di riferimento in cas odi controllo congiunto da parte di pi ùenti, disciplinati da norme diverse?

Che cosa accade quando l'ente locale d iriferimento incorre nel blocco delle assunzion iper non aver rispettato il patto di stabilit à

Risorse umane . Sopra i 5mila abitant i

Doppia scelta nei contiper i tagli alla spesaGianluca Bertagn a

<K . Mentre si sta delineandosempre più il quadro delle vocida considerare ai fini della ridu-zione della spesa di personal eper gli enti soggetti al patto distabilità, permangono parec-chie perplessità su quale sia l'an-no da prendere in riferimentocome base di calcolo.

Il comma 557 della Finanzia -ria 2007 sancisce il principio diriduzione senza dare indicazio-ni in meritò, mentre per gli entiesclusi dal Patto il 562 afferm ache le spese non possono supera -re quelle sostenute nel 2004.

Visto il carattere generale del-la norma, è stato più volte affer -mato che le amministrazioni

possono fare riferimento all'an-no che ritengono più opportu-no, con un'impostazione confer-mata dai questionari della Cortedei conti sul bilancio diprevisio-ne 2009 . Le possibilità si posso-no però ridurre solo a due .

Il comma 557 (che disapplicala precedente disciplina) è en-trato in vigore dal 1° gennai o2007 . Da questo momento èquindi necessario garantire ladiminuzione delle spese di per-sonale . Appare pertanto razio-nale rapportare tale spesa a quel-la del passato. E logico iniziare aridurre la spesa rispetto a quelladel 2006, che peraltro avrebb edovuto essere ridotta dell'ira ri-spetto a quella del2004 . In sinte-

si, la prima possibilità è quella d iricondurre le spese di persona-le nel limite massimo dell'obiet-tivo programmatico del 2006,che diventa il limite a regime darispettare in futuro.

L'altra possibilità è quella d iuna riduzione progressiva dellaspesa rispetto al trend degli anniprecedenti . Si tratta di un obietti-vo mobile destinato a cambiar eogni periodo di riferimento .L'opzione porta però con sé il ri -schio di operazioni che tengan osolo conto dell'aspetto contabi-le . Converrebbe infatti all'ammi-nistrazione "riempire" ilpiùpos-sibile il divario tra un anno e l'al -tro per non perdere la possibili-tà di utilizzare in futuro il margi-ne che la riduzione porterebbe.Si potrebbe così ottenere l'effet-to perverso di incrementare l aspesa (pur nei limiti) anche persopperire ad esigenze differibilie protraibili nel tempo.

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Partecipate al rebn . dipendenti

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press L.IfE03/08/2009

Il Sole ~.~

Manovra estiva . Non è chiaro che cosa accade in caso di controllo congiunto, e quando il Comune non rispetta i vincol i

Partecipate rebus dipendentiMolti nodi applicativi sull'estensione delle norme previste per gli enti proprietar i

Stefano PozzoliLe modifiche introdott e

nell'articolo 18 della legge133/2008 dalla manovra estiva2009 estendono, in linea con gl iorientamenti già espressi dall'arti-colo 23-bis del D1112/2008, alcun ivincoli propri degli enti locali an-che alle società a partecipazionepubblica locale totale o di control -lo che siano titolari di affidament idiretti di servizi pubblici local isenza gara. La stessa estensione s iverifica per le aziende che produ-cono servizi strumentali ai sens idell'articolo 13 della Bersani.

Alle società partecipate s iestendono dunque due vincoli.Da subito, i limiti alle assunzio-ni, in ragione del regime che s iapplica alla capogruppo (si ve -da Il Sole del 27 luglio) . A parti-re dal 30 settembre (o da quan-do verrà emesso il decretodell'Economia chiamato a illu-strare le modalità di applicazio-ne per le società) anche i vinco -li di Patto di stabilità interno.

Di fatto, quindi, il maxiemen-damento affronta il tema cheavrebbe dovuto disciplinare, ne lrispetto dell'articolo 23-bis, com-ma 10 del Dl n2/2oo8, l'atteso ( emai emanato) regolamento su iservizi pubblici locali.

La strada imboccata, però, dauna parte si presta a incertezze in-terpretative, dall'altra suscitanon poche perplessità di merito.

Un dubbio riguarda le societàsottoposte a controllo congiun-to . Cosa accade, in sostanza, senon c'è una amministrazionecontrollante, ma la società è ret-ta da un Patto di sindacato trapiù enti locali? Quale sono le re-

gole di riferimento che dall'ent elocale "passano" alla società par -tecipata? Il caso è tutt'altro cheinfrequente, e un chiariment osarebbe opportuno.

Un secondo problema inter-pretativo riguarda l'entità del rin-vio alle norme sul personaledell'ente controllante . Ci si chie -de se la norma si riferisce solo a lvincolo a cui sono sottoposti glienti locali (differente a second adella dimensione, sopra o sotto i5mila abitanti) oppure anche allesanzioni che scattano in caso di

.. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . ..

LE CONSEGUENZ EDopo l'estate verrà applicat oanche il Patto di stabilit àIl blocco del turn overpuò creare rischi sul rispett odei contratti di servizi o : . ..

mancato rispetto del Patto . In al -tre parole, se la società è control -lata da un Comune che non ha ri-spettato il Patto, vale anche perlapartecipata il divieto assoluto diassunzioni a qualsiasi titolo? Laquestione non è oziosa perché ,trattandosi di aziende di servizi,non potere neppure sostituirechi sia andato inpensione potreb -be comportare una riduzione si -gnificativa delle prestazioni .

Oltre a ciò, sono le soluzioniproposte a mostrare nel comples -so problemi operativi. Il vincoloalle assunzioni applicato ad ognisingola società può essere moti-vo di gravi disservizi, ed anche dieccessive limitazioni all'agire del -la società e dell'ente controllan-

te, e configura una disparità ditrattamento tra enti che hanno at-tuato unprocesso di esternalizza-zione (magari perché richiest odalla normativa), che viene pena-lizzato, e chi non lo ha fatto (incerti casi inviolazione di legge).

Per chiarirsi, un conto è per-mettere al Co>xlune di fare sceltecome la riduzione del personaledella azienda di rifiuti perché in-tende aumentare gli autisti nellasocietà di trasporto pubblico lo-cale (analogamente a quanto puòfare conl'anagrafe ed un altro ser -vizio); diverso è costringerloacri-stallizzarsi nell'esistente. Di fattosi preclude, in tale modo, ogn ipossibilità di riorganizzazionedel gruppo ente locale, il che nonsolo è l'esatto contrario di ciò cheserve, ma è fortemente lesivodell'autonomia del Comune .

Oltre a ciò, l'introduzione d i"un Patto di stabilità per ogn iazienda", come sembra prefigu-rarsi, può produrre effetti para-dossali e dannosi, costringendoad esempio a non effettuare in-vestimenti nel settore idrico,dove magari sono necessari, epermettendo invece di farli inuna forse superflua azienda diservizi strumentali .

Non è ciò di cui gli enti han-no bisogno . Meglio sarebbe at-tendere l'approvazione delnuovo Codice delle autonomiee ragionare a livello di bilancioconsolidato . Se invece l'inten-to è quello di vietare gli affida-menti diretti, è meglio farlo di-rettamente evitandb questostillicidio di norme che creanoincertezza tra gli operatori .

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L'estate dei diviet iDai massaggi al picnic, dai falò agli zoccoli. Le prossim evacanze si annunciano piene di trabocchetti e di sanzioni

DI MARINO LONGONI

% e ferie come momento di evasioneL/dalla civiltà e dalle sue costrizio-ni. Rito liberatorio di energie ance-strali, distacco dalle convenzioni edalle artificiosità della civiltà urba-na. Momento di rigenerazione dellerisorse naturali annichilite dai ritm ie dalle regole della quotidianità .

È questa la vacanza nell'immagi-nario collettivo e nelle pubblicità deitour operator. Sempre meno nell'espe-rienza concreta del turista che, anchein spiaggia, rischia di doversi distri-care in un ginepraio di regole, spess opiù insidiose di quelle che infestanole metropoli dalle quali è fuggito allaricerca dell'Eden .

Qualche esempio? Il divieto di pic-nic in riva al mare, di occupare conombrelloni, sdraio teli e quant'altro

la fascia di cinque metri dalla bat-tigia, di portare cani in spiaggia, d ifare massaggi. Addirittura a Eracleaè vietato costruire castelli di sabbia ,scavare buche e raccogliere conchi-glie (ma i bambini che devono fare ,leggere Sartre?) .

Insomma, spiaggia che vai, divietoche trovi . Divieti spesso stravaganti ,quasi sempre impossibili da far ri-spettare e molto spesso emanati nontanto in funzione della necessità d iimpedire comportamenti che rechi -no danni reali, ma semplicementeper dare un tono al sindaco, o un aspruzzata di notorietà alla localitàbalneare desiderosa di ospitare tu-risti ricchi e un po' annoiati.

Nella patria del diritto tutto è pos -sibile . Compreso una norma che vietadi sedersi sulle panchine dopo le 23 .Anche se poi è difficile immaginarsi

squadre di vigili in perlustrazioneper far rispettare la legge e sanzio-nare i trasgressori . I quali, spesso,sono del tutto ignari delle regole edelle sanzioni vigenti in loco perch énessuno si è preoccupato di rende rnota l'ordinanza anche al turista oal vacanziere di passaggio .

Nei manuali giuridici si spiega an-cora che la norma deve tutelare unbene reale ; deve essere conoscibile dachi è tenuto a rispettarla e la eventua-le trasgressione deve essere realmen -te sanzionatile . Ma per molti sindac iqueste sono considerate questioni daazzeccagarbugli . Viviamo nella socie-tà dell'immagine, del marketing po-litico. L'importante è apparire . Farenotizia. Trasmettere un'emozione .Se il prezzo per raggiungere quest iobiettivi è un'ordinanza scritta sullasabbia . . . no problém .

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Aumentano i comuni che introducono regole per il decoro e la sicurezza di residenti e turist i

Lidi e spiagge, chi sbaglia pagaDai massaggi ai picnic: multe salate ai bagnanti indisciplinat i

Pagine a curaDI DUILIOLui

!4ino a poco tempo fa l aspiaggia era considera -ta il luogo principe pe ril riposo . Era sufficiente

arrivare in riva al mare e sce-gliere il proprio posto, per no npensare a null'altro. Ora nonè più così, perché tra diviet inazionali, ordinanze comunal ie scelte dei gestori dei lidi, oc -corre informarsi bene prima d icompiere qualsiasi passo. Pernon rischiare di trasformar euna giornata di relax in fontedi danni economici e preoccu-pazioni .

Stop ai massaggi. .. Il prov-vedimento che ha avuto la mag-giore eco riguarda un ' abitudineda anni diffusa sulle spiaggeitaliane, quella dei massagg isomministrati da personaleasiatico . Il tutto per una deci-na di euro o poco più, ma senzaalcuna certezza in materia d iprofessionalità e igiene . Così ,sul tema è intervenuta un 'ordi-nanza del sottosegretario all asalute Francesca Martini chevieta «prestazioni riconducibil ia massaggi estetici o terapeuticida parte di soggetti ambulanti ,allo scopo di salvaguardare lasalute delle persone dai rischiderivanti da pratiche svolteda operatori non in possessodi adeguata preparazione ecompetenza» . L'ordinanza, ch eha efficacia fino alla chiusuradella stagione balneare, nascedalla constatazione che oli, po-mate, creme, unguenti e altriprodotti di composizione ignotapotrebbero generare fenomenidi fotosensibilizzazione dell apelle . Senza dimenticare i rischilegati alle difficoltà di garantir eun ambiente igienico tra sabbiae ombrelloni.

. .. ma non solo. Se il divietodi massaggi ha efficacia nazio-nale ed è stato comunicato sularga scala, altre decisioni po-trebbero cogliere di sorpresa ibagnanti .

Come quelli di Capri, Posita-no e Ravello : per loro un picnicin riva al mare potrebbe costaredai 25 ai 500 euro.

Ad Eraclea, Venezia, è vieta-

to costruire castelli di sabbia ,perché ostruiscono il passaggi oai bagnanti e non si possonoscavare buche, né è possibil eraccogliere conchiglie per por-tarle via .

Molti comuni, inoltre, impedi-scono il volantinaggio in spiag-gia, mentre non si ha traccia di

analoghi limiti agli aerei ch esfrecciamo rumorosi sulle test edei bagnanti per esibire mega-striscioni pubblicitari .

Un ginepraio di competen-ze . Decisioni come queste son oil frutto del cosiddetto «pacchet-to Maroni» (decreto legge n. 92

, del 2008) che ha allargato i po-teri del sindaco in materia disicurezza : non più solo titolaredi «atti che gli sono attribuitidalle leggi e dai regolamenti i nmaniera di ordine e sicurezzapubblica», ma anche incaricat odella vigilanza «su tutto quantopossa interessare la sicurezza el'ordine pubblico, informando-ne preventivamente il prefetto» .Una dicitura che ha trasformatola sicurezza e l'ordine pubblicoin concetti dalle maglie larghe,aperti a svariate interpretazio-ni, con conseguenze spesso ori-ginali . Nel caso specifico dellespiagge, poi, c ' è da considerareun ' altra innovazione norma-tiva. Storicamente, il potere

decisional espettava sol oalla Capitaneria di porto. Con il«pacchetto Bassanini» (decretolegislativo n. 112 del 31 marzo1998) diverse competenze sul -le aree demaniali sono, invece ,passate ai sindaci : in praticatutte quelle che regolamentol'uso delle spiagge e gli obblighiper i titolari degli stabilimentibalneari.

Così, per esempio, in assenz adi testi unici e sentenze specifi-che, si presta a diverse interpre -tazioni il diritto di accedere gra-tuitamente al mare. In teoria ,qualunque bagnante dovrebbepoter usufruire di un pezzettinodi spiaggia, anche in presenzadi bagni privati . Ma se sulla li-bertà di transito c ' è unanimitàdi vedute nella giurisprudenza(lo prevede esplicitamente an-che la Finanziaria 2007), negl ialtri casi le normative comunal isi differenziano : così se alcun ibagnanti portano la sdraio dacasa e si piazzano sul bagna-

sciuga senza problemi, altr isono oggetto di contestazioni daparte dei gestori dei lidi . Nonsolo: molte Capitanerie di port ovietano, per motivi di sicurezzae visibilità dei bagnini, di occu-pare con ombrelloni, sdraio, se -die, sgabelli, teli e quant 'altrola fascia di cinque metri dall abattigia, che è destinata esclu-sivamente al libero transito . M anon sempre ci sono avvisi in ta lsenso per i bagnanti.

Decoro in riva al mare edintorni . Il naturismo non h amai goduto di una regolamen-tazione a livello nazionale . Stadi fatto, però, che alcuni sta-bilimenti balneari, con la lor opolitica antiproibizionista, son odiventati col tempo centro diaggregazione per quanti prefe-riscono prendere la tintarell ain costume adamitico . Come ilLido di Dante a Ravenna, che di

recente ha però cambiato stra-da . «Lerici è bella e accoglien-te, ma ha la sua dignità» . Conquesta frase il primo cittadin odella località turistica in Pro-vincia della Spezia, ha spiega-to la sua ordinanza che viet adi circolare fuori della spiaggiacon solo il costume da bagnoaddosso e prevede multe per icontravventori. «Ci deve essererispetto reciproco», spiega, «nonci si può comportare come se gl ialtri non esistessero», ha poi ag-giunto . Bisognava fare qualco-sa, si rischiava che la situazionepeggiorasse ancora» . Ad Amal-fi, invece, non si può andare ingiro per il centro storico senzamaglietta .

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Anche la città mettei vacanzieri in riga

on solo il bagnasciuga .Anche le vie, gli spaz idi relax come parch ie giardini e persino le

scalinate sono oggetto di at -tenta regolamentazione nell ecittà turistiche .

I suoni molesti sono in cimaalle lamentele dei villeggianti .

Così il sindaco di Forte de iMarmi, nel cuore della Versi-lia, già dallo scorso anno h aimposto il divieto di taglia -re l'erba con strumentazion ielettriche nel weekend e nelleore pomeridiane, quelle depu -tate alla pennichella dopo orepassate al mare .

Per lo stesso motivo, no nsorprende leggere che a Posi-tano, Ischia e Capri è vietatocamminare con gli zoccoli .Anche se poi ; stando alle te-stimonianze di chi ci vive, ladisposizione non viene fattarispettare granché. E questoè il principale fattore di cri-ticità delle ordinanze estive ,insieme con la scarsa cono-scenza da parte dei turisti :chi viene da fuori, quasi mai èconsapevole dei divieti impo-sti a livello comunale, ancheperché non ci sono indicazion iin tal senso sulle guide turi-stiche.

Nello stesso filone si inseri -sce l 'ordinanza del sindaco d iPositano, che impedisce fuoch id'artificio durante le feste pri-vate, ad esclusione del sabato.Multa da 50 a 500 euro .

Stesso discorso a Campobel -lo di Mazara, dove dallo scor -so anno non va più in scen ail tradizionale falò di Ferra-gosto . I fuochi, infatti, son obanditi da tutte le spiagg eregionali per scongiurare ilrischio incendi che tanti dan-

ni ha prodotto in passato .A Marina di Camerota, ne l

cuore del Cilento, lo stop all amusica arriva a mezzanot-te e lo stesso vale per dellemete romagnole più gettonat edell 'estate come Milano Ma-rittima e Cervia .

A Scario (Salerno) è vietat ogirare per le strade in costu-me e a torso nudo per motiv idi decoro.

Divieto di balneazione not-turna, invece a Capitello ,dalle parti di Sapri . Restan-do nel salernitano, a Malor iè vietato riverniciare e puli-re imbarcazioni direttament esulla spiaggia . In piazza SanMarco a Venezia, i turisti non

possono sedersi sui gradinidei monumenti per mangia -re e devono indossare abitidecorosi sopra le tenute d aspiaggia .

Attenzione al luogo del-la sosta . Sedersi sulla pan -china per rifiatare dal cald oestivo va bene, ma a patto dinon comportarsi «come a casapropria» . A Viareggio, infatti ,proibito appoggiare i pied isulle panchine del lungomarea qualsiasi ora del giorno. Leordinanze che si sono succedu -te negli ultimi anni stabilisco -no, inoltre, che è vietato : fareshopping in bikini, circolaresulle vie cittadine in tenuta

balneare, sdraiarsi sui mar-ciapiedi, lavarsi nelle fonta-ne, bivaccare sul verde dell eaiuole, rampicarsi su pali ealberi negli spazi pubblici ,su monumenti e segnaletica ,vietato allenarsi in salti co nlo skateboard, esercitare me-stieri girovaghi, salvo neglispazi e negli orari stabiliti .

A Voghera invece non ci sipuò sedere in più di tre per-sone su una panchina dopo l e23 per non disturbare chi gi àdorme a quell'ora . Scegliere ilposto sbagliato dove seders ipuò costare caro, fino a 50 0euro. A tanto ammonta, infat-ti, la multa per chi si rilas-sa sulla scalinata che port adalla piazzetta di Capri all achiesa di Santo Stefano . Inquesto caso, l'ordinanza risa -le al 2003 (la n. 98, integratadalla n. 73 del maggio 2009 )e ha una sua ragione precisa :tantissimi turisti, soprattuttostranieri, arrivano nell 'isolacampana proprio per am-mirare la piazza più famos adel mondo. Con conseguent iproblemi di ingorgo che ver-rebbero aggravati da gent ein sosta .

A Genova, invece, non s ipuò bivaccare nei vicoli de lcentro storico dalle 22 alle 6 .Sedersi sul bordo di fiorier ee fontane di piazza Colombo ,a Sanremo, è un privilegi oriservato ai bambini sotto i

12 anni e agli anziani sopr ai 60. Lo ha stabilito un'ordi-nanza del sindaco della cittàdei fiori, Maurizio Zoccarato .Un modo, ha spiegato il primocittadino, per tenere lontan igli sbandati dal salotto citta-dino .

Inoltre, è vietato girare perle strade cittadine a tors onudo, gettare rifiuti fuori daicontenitori e bagnarsi nell evasche pubbliche .

A Sorrento è vietato avvi-cinare i turisti per invitarl ia uno spuntino o a una cenaai tavoli di bar e ristoranti .O meglio, è ammesso, m aa patto che l ' invito non av-venga «in forma petulante emolesta, creando anche osta -coli alla circolazione pedonale ,fermano i passanti invitandolia entrare nei propri negozi» .Una misura per contrastare«un increscioso modo di eser-citare l'attività commerciale »che «lede l 'immagine della cittàsoprattutto in considerazionedella sua vocazione turistica» .Vincoli sono stati previsti nell acittadina napoletano anche pergli artisti di strada: chi pratic aattività rumorose non può sta -zionare nello stesso punto pe rpiù di 15 minuti . Quindi, devespostarsi di almeno 500 metri :le attività rumorose posson oessere esercitate dalle 9 alle 14e dalle 16 .30 alle 22 .30, men -tre quelle non rumorose dall e9 alle 24 .

Ad Albisola Marina (Savona) ,per contrastare l'abitudine dif-fusa ad abbandonarsi a penni-chelle all'ombra, un ' ordinanzavieta di sdraiarsi nelle aiuol ecomunali . E nella vicina Alas -sio, nei giardini pubblici, nonsi può nemmeno mangiare.

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MISURA

Divieto di prestazioni riconducibili a massaggi estetici o terapeutici da parte di soggetti ambulant i

Divieto di picnic in riva al mare

Divieto di costruire castelli di sabbia, scavare buche e raccogliere conchiglie per portarle vi a

Divieto di votantinaggio .in spiaggia

Divieto di occupare con ombrelloni, sdraio, sedie, sgabelli, teli e quant'altro la fascia di cinque m e

Divieto di passeggiare fuori dalla spiaggia in bikin i

Accesso alla scogliera consentito ai cani solo dalle ore 20 alle 7 .30 del mattin o

Divieto di tagliare l'erba nel week-end e nelle ore pomeridiane

Divieto di passeggiare con gli zoccoli

,

Divieto di fuochi d'artificio nelle feste private, a esclusione del sabato

Divieto di falò in spiaggi a

Divieto di poggiare i piedi sulle panchine del lungomar e

Divieto di girare per le strade cittadine a torso nudo, gettare rifiuti fuori dai contenitori e bagnarsi nelle vasche pubblich eDivieto di avvicinare turisti per invitarli a spuntini o cene con forma petulante e molestaDivieto, per gli artisti di strada, di stazionare nello stesso punto per più di 15 minut iDivieto di sdraiarsi nelle aree comunal i

Divieto di mangiare nelle aree comunal i

r>top alla rnu ;ica a mezzanotteDivieto di hall nazione notturna

Viareggio

Vogher a

Capri

Genov a

Sanrem o

Sanremo

Sorrento

Sorrento

Albisola Marina (Savona)

Alassio (Savona)

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Con il Pacchetto Maroni si sono moltiplicate le ordinanze per prevenire comportamenti a rischi o

Il sindaco sceriffo scende in stradaGuerra a suon di multe al chiasso e all'ubriachezza giovanil e

Pagina a curaDI DUILIO LUI

on sono solo i sindacidella città turistiche adaver colto la palla al hai-

. zo del pacchetto Maroniper emanare specifiche ordinanze .Anche i primi cittadini delle cit-tà di medie e grandi dimensionisono intervenuti massicciamen -te in materia, mossi soprattuttodalla voglia di innalzare i livellidi sicurezza. Nei mesi scorsi,Cittalia-Fondazione Anci Ricer-che ha passato al setaccio i prin-cipali provvedimenti adottati da isindaci irr materia di sicurezzaurbana, giungendo ad alcune con-clusioni: il 66% delle ordinanze èstato emesso nel Nord, l' 11,7% neicomuni del Centro, il 14,9% nelMezzogiorno e il restante 6,7 %nelle Isole.

Stop all'alcol. Il tema mag-giormente regolato dai primi cit-tadini è il divieto di prostituzione(16%) in aree pubbliche . Conside-rato che l'ordinamento italianonon proibisce la contrattazione diprestazioni sessuali a pagamen-to, le misure dei primi cittadini .sirivolgono alle attività connesse :l'intralcio alla circolazione veico -lare urbana o comportamenti e/ oabbigliamento che manifestanol'intenzione di adescamento.

Segue il divieto di consumo edi somministrazione di bevand ealcoliche (13,6%) oltre un certoorario o limitatamente all'utilizzodi bottiglie e/o bicchieri di vetro odi metallo che possano essere suc-cessivamente abbandonati nellevie e piazze del comune .

Nei giorni scorsi si è parlatomolto del divieto di vendita econsumo di alcolici per gli under16 deciso dal sindaco di MilanoLetizia Moratti. Stessa misuraadottata a Buccinasco, nell'hin-terland del capoluogo lombardo.Un analogo provvedimento èstato adottato anche a Sassuolo ,nel Modenese, con una sanzion edi 500 euro per gli esercenti checontravvengono al divieto e di200 euro per i consumatori . AVercelli le maglie si restringono

ulteriormente: il divieto di som-ministrazione e vendita ai 16enniviene esteso dalle 22 alle 6 ancheai minori di 18 anni. Gli esercentiche non ottemperano all'ordinan-za sono soggetti a una sanzione di500 euro, mentre per i minorennila multa è di 100 euro.

Stesso obiettivo, ma misuradifferente a Bologna: in via spe-rimentale, il neosindaco Flavi oDelbono ha previsto che fino al30 novembre i negozi che ven-dono alcool in bottiglia dovrann ochiudere alle 22. Se vogliono con-tinuare a tenere aperto l'esercizi ooltre tale orario, dovranno rinun-ciare stabilmente alla vendita dialcolici in bottiglia.

A Torino è da tempo vietato berealcolici per strada nel quartiere d iSan alvario. L' amministrazionemunicipale sta preparando, inol-tre, un giro di vite contro i local iche, in città, vendono alcolici daasporto e, soprattutto, non con-trollano adeguatamente cosa suc-cede all'esterno . A Roma, fino al20 agosto, è vietata la vendita dibevande d'asporto nei luoghi dellamovida presenti nel XX Municipi ooltre che nel III, VI, XI e XIII .

Assembramenti vietati daNord a Sud . Un altro filonemolto battuto dalle amministra-

a Palermo sono stati vietati gliassembramenti che «limitano inmodo grave il libero utilizzo deglispazi pubblici in città». A Trento,il sindaco ha vietato di filmare ibambini nelle piscine comunali ,anche se si tratta dei propri figli .Si rischia di passare per pedofili .

Contrasto a bivacco e ac-cattonaggio. A Verona, le pan-chine sono divise a metà da unasbarra che impedisce il pisolino aivagabondi, ma anche il riposo achi è di costituzione robusta. Nelcapoluogo veneto è anche vie-tato fumare nei parchi pubblicie chiedere l'elemosina, pena l aconfisca del denaro provenientedall'attività illecita e una sanzio-ne di 100 euro . Anche ad Assisi ,il sindaco Claudio Ricci viet al 'accattonaggio e il nomadismocon l'obiettivo di «salvaguardarei luoghi di culto e la decenza» .A Bergamo si può chiedere l'ele-mosina, ma a patto che il mendi-

cante non resti più di un'ora nel -la stessa via e che non mostri uncane più piccolo di sei mesi .

Si inserisce sempre nel filonedella sicurezza, ma sotto altr ipunti di vista, la decisione as-sunta dalla Provincia di Modena,che ha vietato «abbigliamenti e/ocalzature che possano agevolarela possibilità di incorrere in in-fortuni» . Il tutto attraverso un acircolare che punta a ridurre dra-sticamente gli incidenti sul post o

di lavoro dovut eai tacchi alti .

A Trieste eTorino fioccan ole multe controchi fa la pipì perstrada, in line acon le ordinanzesindacali ema -nate in difesadel decoro. Conl'obiettivo di mi-gliorare la vivi-bilità di parchi egiardini da partedei cittadini piùdeboli, a Vicen -za sono previstepanchine per ipiù anziani (più

di 70 anni) e ai loro accompa-gnatori . Chi le occupa «abusi-vamente» può incorrere in unasanzione da 25 a 500 euro . Se ,però, il posto è libero può essereoccupato, a patto di cederlo imme -diatamente quando si avvicin aun avente diritto. Questi vincolisi aggiungono al divieto di sdra-iarsi sulle panchine e di «seders iin modo disordinato o improprio ,appoggiandovi, ad esempio, i pie -di» . Infine, a Lucca il nemico è i lpiccione e chi gli dà da mangiare :la multa può andare da 25 a 500euro . E lo stesso vale a Venezia ,con Piazza San Marco invasa diquesti animali .

A Bologna si preoccupanoanche della localizzazione deipiercing: una scheda tecnicapredisposta dall'Ausl e recepitadalla Giunta comunale li vieta aigenitali, ai capezzoli e alle pal-pebre, oltretutto il corp

zioni comuna-li riguarda ilcontrasto agliassembramen-ti che posson oprovocare si-tuazioni mo-leste per i re-sidenti . Il 10 %dei provvedimenti censiti daCittalia-Anci riguarda, infat-ti, contrasto al vandalismo e aldanneggiamento del patrimoniopubblico o privato. Così a Novaraè stato vietato «lo stazionament oserale di tre o più persone» neiparchi e nei giardini comunali . Sispinge anche oltre il primo citta-dino di Pordenone, Sergio Bolzo-nello, con un'ordinanza approvat aqualche giorno fa che impediscegli assembramenti di due personenel centro cittadino, in uno spazi odi circa 200 metri quadrati, cheostacolano la fruizione degli spazipubblici da parte di altri cittadini .L'obiettivo è garantire la tranquil-lità dei residenti dalle soste pro-lungate di giovani rumorosi (nellazona sostano ogni sera decine diragazzi ubriachi, che si divertiva-no a rigare le macchine dei resi-denti e a parlare a voce alta finoa notte inoltrata) . La situazionenon cambia nel Mezzogiorno :

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Questi i nuovi ambiti di interventoIl decreto del ministero dell'interno del 5agosto 2008 ha disciplinato cinque ambit inei quali il sindaco promuove interventi diprevenzione e contrasto :a) le situazioni urbane di degrado o di iso-lamento che favoriscono l'insorgere di feno-meni criminosi : dallo spaccio di stupefacentiallo sfruttamento della prostituzione, dall'ac-cattonaggio con impiego di minori e disabiliai fenomeni di violenza legati anche all'abusodi alcol ;b) le situazioni di danneggiamento al patri-monio pubblico e privato o di impedimentoalla loro fruibilità o di scadimento della qua-lità urbana ;c) l'incuria, il degrado e l'occupazione abusi -va di immobili che possano favorire le situa -zioni di cui ai due punti precedenti ;d) le situazioni che costituiscono intralcio

alla viabilità o che alterano il decoro urba-no, quali l'abusivismo commerciale o l'illecit aoccupazione di suolo pubblico ;e) i comportamenti che possono offendere l apubblica decenza anche per le modalità co ncui si manifestano, o che limitano l'utilizz oo la fruizione degli spazi pubblici o che nerendono difficoltoso o pericoloso l'accesso adessi : è il caso della prostituzione su strada odell'accattonaggio molesto .

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Il pericolo è che cattivi utilizzi cli denaro pubblico passino indenni al vaglio del giudice contabile

Infedeltà alla p.a., si rischia menoPer avviare le indagini necessari fatti specifici e concret i

Pagina a curaDI ANTONIO CICCIA

corciatoia per i dipen -denti pubblici infedel ie gimkana per il pubbli -co ministero contabile .

Lo spauracchio della Corte de iconti viene ridimensionato e i lpericolo è che sprechi e catti -vi utilizzi del denaro pubblicopassino indenni dal vaglio de lgiudice contabile, e anzi addi -rittura con spese legali dei re -sponsabili (salvati dai cavilli )pagate dalla finanza pubblica .

Il procedimento per scopriree condannare chi spreca le ri-sorse pubbliche si dovrà apri -re, salvo i casi direttamenteprevisti dalla legge, quando ifatti sono specifici e concret i(ma allora si vuole una denun-cia che è già una sentenza oquasi), altrimenti è tutto null oprevio reclamo dell ' interessa-to; e rischiano la nullità anchei processi in corso se non ar-rivati a sentenza ; il danno diimmagine si pagherà solo incerti e ristretti casi . Inoltre, s ela Corte dei conti passa (con iprocedimenti amministratividi controllo) un atto, non c isarà più possibilità di ritornoe di diversa valutazione de lpubblico ministero contabil e(ovviamente per i profili presiin considerazione nell'eserciziodel controllo . Sono le novit àdella manovra (decreto leggen. 78/2009, a seguito del maxi -emendamento governativo, dd ln . 1724 del senato), che mettein un angolo la giurisdizion econtabile, sbarrando la stradaa indagini e condanne . Anche ildecreto légge correttivo appro-vato dal consiglio dei ministr inon mitiga gli effetti lassist isulla responsabilità erariale .Vediamo perché .

Spada di Damocle sull eindagini erariali e sui pro -cessi pendenti . Il pubblicoministero contabile potrà atti-varsi, fatte salve le fattispeciedirettamente sanzionate dallalegge, sulla base di una specifi -ca e concreta notizia di fatti chepossano aver cagionato dannoal l ' erario, danno però derivatoesclusivamente, per regola ge-nerale, da comportamenti im-putabili a dolo o colpa grave .

La notizia di illecito erariale ,nei casi in cui la legge non scri -ve espressamente che un deter-minato fatto o una determinat aomissione costituisce illecitoerariale, dovrà essere speci-fica e concreta : se la notizia ègenerica o astratta non scatt al'obbligo di azione erariale .

La disposizione in esame èincentrata sulla verifica di ca-ratteristiche della notizia d iillecito, che possono aprire lastrada a valutazioni soggettivee anche arbitrarie .

Peraltro la definizione dell ecaratteristiche minime dell anotizia di illecito contabile, sep -pure apre la porta a una cert a

discrezionalità nella decision edi esercitare l'azione, non deveimplicare la pretesa di avereuna notizia di illecito già com -pleta in tutti i suoi elementi .

E chiaro, però, che al pub-blico ministero dovrà arrivareuna notizia concreta rispettoal fatto da contestare, mentresarà compito del l 'indagine con -tabile accertare gli esatti profil isoggettivi e oggettivi di respon -sabilità .

Infatti, la concretezza e l a

specificità della notizia di illeci -to devono essere uno strumentoper non indagare su fatti inde-finiti (e quindi bloccare azion iingiustificabili o sproporzio-nate), ma non uno strumentoper impedire le indagini sueffettivi danni alla p .a., anchese la notizia dell ' illecito non è.descritta in maniera lineare edettagliata .

La conseguente attivit àistruttoria del pubblico mini-stero contabile tende, comun-

que, ad accertare la veridicit àdella notizia del danno e a in-dividuarne i presunti respon-sabili .

Il pubblico ministero con-tabile deve fare, in ogni caso ,molta attenzione: qualunqu eatto istruttorio o processuale ,posto in essere in violazion edelle disposizioni sulla concre-tezza e specificità della notizi adell 'illecito è nullo e tale nullit àpuò essere fatta valere in qua-lunque momento, da chiunqu e

ne abbia interesse, con un re-clamo davanti alla competent esezione giurisdizionale dell aCorte dei conti, che a sua voltadecide nel termine perentori odi trenta giorni .

Proviamo a decifrare la nor-ma. Alla procura della Cort edei conti arriva una notizia diillecito erariale ; il pm contabi-le deve valutare se la notizia èspecifica e concreta .

I soggetti responsabili avran-no interésse a contestare l'ido-neità della notizia e soster-ranno che la notizia non eraspecifica e concreta o che puressendo concreta non era spe-cifica o viceversa .

Di tutto ciò si discuterà ma-gari subito, oppure in una faseavanzata del procedimento ,forse quando c'è già stata cita-zione a giudizio . Insomma, tut-to il lavoro di indagine rischiadi vanificarsi per come è stat ascritta la notizia di illecito .

Si prenda, allora il caso ,di una notizia di illecito nonspecifica e non concreta, sull abase della quale si avviano in-dagini e si ipotizzi che i fatt idivengano precisi e specific iin corso di indagine : si rischiache tutto venga annullato nonper insussistenza del fatto, nonper mancanze dell'indagine, m auna scarsa formulazione impu-tabile ad denunciante .

-La motivazione della vaghez-

za e genericità della notizia diillecito può diventare il pre-testo per archiviazioni facili ogenerose .

Non pare attenuare l'effett o«colpo di spugna» la formula-zione della norma in questioneda parte del decreto correttivodel dl n . 78/2009, in quanto, cer-to non c'è bisogno di una norm ache reiteri la doverosità di azio -

ne erariale in presenza di unafattispecie astratta previstadalla legge . Insomma si trattadi una conferma non indispen-sabile di norme già vigenti .

Per il resto la riformulazio-ne della norma (rispetto al dln. 78/2009) mantiene tutte l eambiguità e le possibili utiliz-zazioni soggettive e anche ar-bitrarie.

Peraltro, la norma non è re-troattiva: sono salvi gli atti peri quali sia stata pronunciatasentenza, anche non definitiva,alla data di entrata in vigor edella legge di conversione deldecreto legge .

Anche questo punto meritauna precisazione : se siamo difronte a indagini per cui non siè arrivati a sentenza, o anchese siamo di fronte a process ipendenti (ma non ancora arri-vati a sentenza) tutto può es-sere azzerato dalla presenza diuna notizia di illecito astrattae generica .

Iufed elhn. alla p.a., si ,fischia meno

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Turismo e beni culturali ,100 min a chi innova

È ormai prossimo al via il quarto bando deiProgetti integrati di innovazione . Si trattaquesta volta deI bando relativo al progetto«tecnologie imnovative peri beni e le attivitàculturali e turistiche», cui saranno destinati100 milioni di curo. Potrebbe essere il primobando la cui valutazione tecnica sia affidat aall'Agenzia per la diffusione delle tecnologieper l'innovazione, anziché a specifiche com-missioni di esperti. Il bando finanzierà proget-ti proposti da imprese per la realizzazione dinuove tipologie di prodotti e/o servizi, carat-terizzati da un elevato livello di innovazionetecnologica e da un impatto di sistema e/o fi -liera. I progetti potranno riguardare cinqu earee di innovazione .• Sistemi innovativi per la conservazione, mo-nitoraggio e restauro degli artefatti. Saran -no finanziate le iniziative volte a migliorar ela tecniche di protezione del bene culturalemediante metodologie, materiali, tecnologiee strumenti diagnostici . I progetti potrannoriguardare sistemi e metodi innovativi perl'individuazione, diagnostica e catalogazioneefficace e massiva dei reperti (archeologici enon, noti o sommersi), per l'analisi e moni-toraggio da rischio sismico per gli edifici d ivalore storico-artistico, sistemi e metodologi einnovative per la protezione degli artefatti d aagenti patogeni «estremi» .• Piattaforme avanzate innovative per la'frui-zione e valorizzazione del patrimonio . In que-sta area si iscrivono le iniziative finalizzatealla innovazione dei sistemi di comunicazionedell'informazione e dei contenuti cultu-rali, ricercando modelli innovativi per l agestione, la digitalizzazione e l'archivia-zione, al fine di ottenere non solo unacompleta gestione ma anche una fruizio-ne culturale multimediale ricca e «memo-rabile» . Per esempio, si tratta di sistemiinnovativi per la fruibilità culturale in mo-bilità estendibile anche a categorie svan-taggiate, processi e tecnologie innovativeper la gestione integrata del ciclo di vitadeì contenuti culturali, sistemi integrati:innovativi per l'arredo e illuminazione diedifici e luoghi di valore.• Piattaforme, sistemi e modelli di busi-ness innovativi per la tutela dei luoghi«culturali» . Sono finanziabili le iniziati -ve finalizzate alle sviluppo di prototipie modelli per la gestione completa e «ineconomia» di complessi culturali . Possono

essere agevolate le iniziative relative a piat-taforme innovative per la gestione integrataed efficiente di «complessi culturali», sistemiinnovativo integrato per accessi privilegiatiai luoghi culturali, piattaforme innovativeflessibili per il supporto e l'assistenza del tu-rista culturale, sistemi integrati per la messain sicurezza di artefatti o luoghi di pregio dairischi antropici.• Sistemi, materiali e impianti innovativi peril restauro. I progetti possono riguardare ma-teriali, tecniche innovative e elementi strut-turali o d'arredo per il restauro e la riquali-ficazione di edifici antichi e luoghi vincolati ,sistemi e tecniche e innovative di impianti-stica e sensoristica per supportare la riquali-ficazione di edifici antichi e luoghi vincolati ,soluziòni innovative di energia alternativa pergli edifici antichi, metodologie innovative perla riqualificazione di antichi luoghi di valorestoricoartistico in strutture alberghiere .• Piattaforme innovative per la gestione delciclo produttivo del contenuto culturale e l acreazione di nuove modalità fruitive, diffusi -ve e di nuovi format narrativi . Sono ammessiprogetti per piattaforme innovative che abi-litino nuovi modelli di produzione, gestionedei diritti d'autore, distribuzione 'e fruizion edei contenuti, soluzioni integrate innovativ eed efficienti per la creazione dell'anima «tec -

• nologica» dei nuovi centri culturali multi -funzione, sistemi integrati innovativi per l adiffusione di contenuti digitali on-demand i nluoghi pubblici.

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I requisiti per entrare nell'Albo gestori : pregressa iscrizione al registro delle imprese o al Re a

Centri rifiuti in mano ai tecniciIl personale dev'essere qualificato . Almeno un responsabile

tri fissati dalla nuova delibera ;prestazione di idonea garanzi afinanziaria ex dm ambiente• 8ottobre 1996 per la categori a«raccolta e trasporto di rifiutiurbani e assimilati» (garanzi adalla quale sono esentati i sog-getti già iscritti nella categoria1, a condizione che l 'attività digestione dei centri di raccolt anon comporti variazione dell aclasse d 'iscrizione) .

Regime temporale agevo-lato per le nuove iscrizione :la formazione del personale ad-detto potrà infatti essere dalsoggetto che intende iscriversiall'Albo dimostrata entro u nmese dalla presentazione dellarelativa domanda, così come lanomina del responsabile potràavvenire entro il termine di treanni dall' iscrizione medesima .

ma madre in materia è, comeaccennato, il dm 8 aprile 2008 ,emanato dal ministero dell'am-biente in attuazione del dlg s152/2006 (cosiddetto «Codic eambientale») in vigore dallostesso anno, ma recentement esottoposto a procedura di revi-sione a causa di alcuni vizi diforma che ne pregiudicavo l'ef-ficacia (insieme a quella dell adelibera Albo gestori 29 lugli o2008 n. 2, di sua attuazione) . Ilrestyling del decreto del 200 8è stato effettuato dallo stess odicastero con il citato dm 1 3maggio 2009, decreto che, oltrea sanarne i vizi di forma, haintrodotto nel regime relativ oalla gestione delle ecopiaz -zole novità sostanziali, qualiun regime transitorio più ela-stico per l'adeguamento dell estrutture esistenti alle nuoveregole sui centri, una garanzi a

Il dm sui centri di raccol- di continuità operativa per ita rifiuti differenziati . Nor- centri già in regola, l'allarga -

Pagina a curaDI VINCENZO DRAGANI

scrizione al registro dell eimprese, dotazione di per -sonale qualificato e di u nresponsabile tecnico, dota-

zione finanziaria adeguata co nrelativa prestazione di garan-zia . Questi i requisiti chiest idall'Albo gestori ambientali aisoggetti che intendono condurreuno dei nuovi centri di raccoltarifiuti disegnati dal recente d m13 maggio 2009 (decreto pub -blicato sulla G. U. del 18 lugli oscorso, n . 165) .

La nuova delibera Alb ogestori . Criteri e requisit inecessari per l'obbligatori aiscrizione al l 'Albo gestori son oindicati dalla deliberazione 20luglio 2009 n . 2, prontament eadottata dal suo comitato na-zionale dopo l'ufficializzazionedel decreto con cui il Minam-biente ha riformulato la disci-plina dei centri di raccolta deirifiuti urbani raccolti in mod odifferenziato recata dal dm 8aprile 2008 . In base al dm del2008, infatti, i soggetti che in -tendono gestire uno dei centr i

in parola devono, oltre a os-servare precise norme tecnico -funzionali per la conduzionedei medesimi, iscriversi nell acategoria 1 dell'Albo second ole modalità dallo stesso orga-no stabilite.

Le nuove regole per l'iscri-zione . La nuova deliberazion e20luglio 2009 n . 2 (che sostitu-isce la precedente delibera inmateria, la 29 luglio 2008 n . 2)fa coincidere le regole di iscri-zione con le seguenti : pregressaiscrizione al registro delle im-prese o al Repertorio economicoamministrativo (Rea) ; numerominimo di personale addettorispondente ai criteri quanti-tativi e qualitativi individuat idall ' allegato alla delibera ; no -mina di un responsabile tecnicoin possesso dei requisiti stabili -ti dalla deliberazione 16 lugli o1999 n . 3 ; capacità finanziariaminima rispondente ai parame-

mento dei rifiuti conferibili .Sotto il primo profilo, il dm 8aprile 2008, come riformulat odal decreto del 2009, preved einfatti ora che i centri di raccol -ta già operanti sulla base dell edisposizioni delle regioni (o de -gli altri enti locali competenti )possano continuare a svolgerela loro attività, a condizione chesi adeguino ai suoi standardambientali entro il 18 gennai o2010. Agli impianti già in sinto -nia con le disposizioni tecnico -gestionali del dm 8 aprile 2008è invece riconosciuta automati -camente l'approvazione pubbli -ca al funzionamento, evitand ocosì ogni interruzione della lorooperatività . Sotto il profilo deirifiuti conferibili nei centri diraccolta, infine, alle 32 catego -rie già previste dall ' originariaversione del dm 8 aprile 2008 ,il dm 13 maggio 2009 ha ag-giunto tredici nuove categoriedi beni a fine vita, tra cui toner

e cartucce per stampa senza so-stanze pericolose, pneumatici ,estintori e aerosol domestici ,miscugli o scorie di cemento ,mattoni e ceramiche non con -tenenti sostanze pericolose, ri -fiuti da attività di costruzionesenza mercurio, Pcb, rifiuti dapulizia dei camini, imballaggiin materiali compositi e tessi -li, filtri olio, batterie ed accu-mulatori non suddivisi, rifiutinon biodegradabili, prodotti d agiardini e parchi .

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P.a . responsabile di pericoli non rimoss iLa semplice esistenza di una situazione di

pericolo non rimossa comporta la respon-sabilità della Pubblica amministrazione pe ri danni cagionati da un bene demaniale aterzi . Per la Corte di cassazione, infatti ,la sola sussistenza di una «anomalia» de lbene (nella fattispecie, rocce affioranti daun lago non segnalate sulle carte nautiche )è sufficiente a configurare il comportament ocolposo del proprietario pubblico .

Di conseguenza, afferma il giudice di le-gittimità con la sentenza 9 aprile 2009 n .8692, sul danneggiato (nel caso di speci eun navigante) che voglia ottenere il risar-cimento ex articolo 2043 del codice civil enon grava l'onere di dimostrare l'element opsicologico del proprietario pubblico, d aritenersi già provato dalla sola sussistenz adell'anomalia, ma unicamente l'esistenz adel pericolo medesimo, unitamente al dann oricevuto e al nesso di causalità tra il prim oe il secondo .

Incombe invece sulla pubblica ammini-strazione l'onere di dimostrare i fatti im-peditivi della propria responsabilità, comela possibilità dell'utente di percepire conl'ordinaria diligenza l'insidia o l'impossibi -lità di rimuovere la fonte di pericolo adot-tando idonee misure .

Tre gli argomenti sequenziali posti dalla

Corte alla base della decisione : la sussisten -za dell'obbligo per l'Ente locale di garanti -re la sicurezza nella navigazione lacuale inbase agli articoli 117 e 118 della Costituzio -ne; la conseguente configurazione in cap oallo stesso ente della responsabilità aqui -liana per i danni dal bene cagionati a terzicausalmente connessi e psicologicamentericonducibili a un suo comportamento do -loso o colposo; l'idoneità della semplicesussistenza di una insidia (come il citat ofondale basso non segnalato) a configurar ein capo alla p.a . l'elemento psicologico dellaresponsabilità da fatto illecito ex articolo2043.

Nell'enunciare il principio di diritto in pa -rola, logicamente applicabile a danni provo -cati da un mancato intervento di riduzion edell'inquinamento al di sotto delle sogliedi legge (si pensi alla omessa bonifica d iun sito pubblico inquinato), il giudice h acomunque escluso in capo alla p .a . la confi -gurabilità della più gravosa, sotto il profilodella controprova, responsabilità per dannoda cosa in custodia (ex articolo 2051, codic ecivile), in quanto la notevole estensione de lbene in questione (il lago) e le modalit àdi uso da parte di terzi rendono di fattoimpossibile uno stretto controllo da partedell'ente locale .

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