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AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI-ADDOLORATA

PROCEDURA E PROTOCOLLO

PER LA MEDICAZIONE E

GESTIONE DEI CATETERI

VENOSI CENTRALI

(CVC E PICC)

Data di elaborazione

02/2012

Conclusione del percorso

05/2012

Revisione

05/2013

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U.O.C. DAIORT Direzione assistenza infermieristica ostetrica riabilitativa e tecnica

PICC TEAM

PROTOCOLLO MEDICAZIONE CATETERI VENOSI

REDATTO

Gruppo di lavoro:

CPS Infermiere Valentina Tirelli CPS Infermiere Roberto Accettone Responsabile organizzazione sedute operatorie Dott. Sergio Pierdominici

Griglia di approvazione

Direttore D.A.I.O.R.T. Direttore Sanitario Responsabile organizzazione

sedute operatorie

Direttore Medico PP.OO.

Dott. Ivo Camicioli Dott.Gerardo Bruno Antonio Corea

Dott. Sergio Pierdominici

Dott. Salvatore Passafaro

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Indice

Introduzione pag. 3

Oggetto pag. 3

Scopo pag. 3

Operatori coinvolti pag. 3

Campo di applicazione pag. 3

Luogo di applicazione pag 3

Matrice delle responsabilità pag. 4

Carrello per le medicazioni pag. 4

Raccomandazioni pag. 5

Medicazione accesso venoso pag. 6

Complicanze pag. 6

Bibliografia pag. 6

ALLEGATO 1: Sceda MEDICAZIONE ACCESSO VENOSO pag. 8

ALLEGATO 2: Immagini dei presidi pag. 9

DIFFUSIONE

Infermieri dell’ Azienda Ospedaliera

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Introduzione:

La medicazione deve essere eseguita con tecnica asettica.

Gli operatori che eseguono la medicazione devono attenersi alle norme di igiene (lavaggio

antisettico delle mani, non devono portare anelli e bracciali, devono indossare divise pulite).

L’esecuzione della medicazione dei siti di inserzione dei cateteri venosi deve essere associata ad

educazione rivolta al paziente riguardante raccomandazioni di carattere generale:

• Non scoprire la medicazione

• Comunicare eventuali inaderenze del cerotto o alterazioni visibili della medicazione o della

cute circostante

• Non bagnare la medicazione

Oggetto: Protocollo per la medicazione dei cateteri venosi (Midline, PICC, CVC, catetere

Groshong)

Scopo della procedura: standardizzare, mediante una sequenza logica di azioni, i comportamenti

degli infermieri relativamente alla medicazione periodica dei cateteri venosi.

Operatori coinvolti : Infermieri dell’Azienda

Campo di applicazione: Medicazioni dei cateteri venosi.

Luogo di applicazione: Letto del paziente, sala medicazione.

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MATRICE DELLE RESPONSABILITA’

DESCRIZIONE ATTIVITA’ INFERMIERE OTA/OSS Informazione del paziente R

Preparazione materiale occorrente R C

Osservanza dei principi di igiene e utilizzo dei DPI

R

Esecuzione medicazione R/C

Smaltimento materiale e ricondizionamento R R

Registrazione procedura R

R = responsabile; C = coinvolto

Carrello delle medicazioni: prima di procedere all’esecuzione della medicazione l’infermiere deve

verificare che il carrello di medicazione sia completo di tutto il materiale necessario, disposto su ripiani o

cassetti, evitando l’eccessivo assemblaggio.

Smaltimento rifiuti: • Contenitore per rifiuti speciali (ROT) • Contenitori per rifiuti assimilabili agli urbani • Contenitore rigido per taglienti

DPI: • mascherine chirurgiche con o senza visiera • occhiali di protezione • cappellini o cuffie

Farmaci e Disinfettanti:

• Perossido di idrogeno • Soluzione Fisiologia • Clorexidina 2%¹

Presidi: • Guanti non sterili varie misure • Guanti sterili varie misure • Telino sterile monouso • Garze sterili • Siringa (10 ml) • Medicazione in poliuretano trasparente • Sistema di fissaggio Statlock • Feltrini alla clorexidina biopatch • Needless system • Bacinella reniforme monouso

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Raccomandazioni:

Un’importanza fondamentale viene attribuita all’ispezione del sito d’inserzione del catetere. E’ suggerito di

eseguirla tutti i giorni, perché possono essere attuati interventi immediati, quando sono individuati segni e/o

sintomi di sospetta o certa infezione: ciò deve essere eseguito dall’infermiere.

Non risultano essere trascurabili i materiali da utilizzare nell’esecuzione della procedura di medicazione:

- Medicazioni trasparenti semipermeabili in poliuretano: permettono di visualizzare il sito

d’introduzione, garantiscono una buona adesività, proteggono da secrezioni e danno la possibilità di

medicazione settimanale. Utilizzo ideale in associazione con i filtrini biopatch. La medicazione

trasparente non và assolutamente applicata sopra lo statlock.

- Feltrini alla clorexidina (Biopatch) : permettono un rilascio lento di clorexidina garantendo una

disinfezione del sito di inserzione del catetere continua riducendo la contaminazione batterica per via

extraluminale; ciò permettere di evitare l’applicazione di pomate antibiotiche ed antisettiche, le quali

non sono raccomandate dal CDC di Atalanta dato che possono essere terreno di proliferazione

microbica.

- Sistemi di fissaggio senza punti di sutura (Statlock): hanno una massima adesività rispetto al cerotto

e rispetto alla sutura non permette il basculamento; non è lesivo per la cute, riduce il rischio infettivo

e trombotico, impedisce il “va e vieni”, permette di lasciare esposto all’ispezione il sito di

inserzione. Permette inoltre un fissaggio più rapido garantendo il massimo confort del paziente. Può

essere sostituito ogni 7-10 giorni e va comunque applicato al di fuori della medicazione trasparente.

- Dispositivo senza ago (needless-systems): dà dei vantaggi per la sicurezza degli operatori coinvolti

nell’assistenza del paziente, evitando il contatto con il liquido ematico ed annullando il rischio di

puntura accidentale con aghi. Per il paziente rappresenta un’ulteriore barriera per la contaminazione

del catetere.

Dopo 24 ore va sostituita la garza con il cerotto semipermeabile, la medicazione va ulteriormente rinnovata

ogni 7 giorni salvo eventuali complicanze o necessità documentabili dall’ispezione quotidiana.

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Medicazione sito di accesso del catetere venoso

1 Visionare scheda medicazione accesso venoso (allegato 1) o compilare la scheda se 1° accesso 2 Informare il paziente sulla procedura (se cosciente) 3 Far assumere al paziente una posizione confortevole garantendo una buona esposizione della zona interessata 4 Indossare i DIP 5 Effettuare il lavaggio sociale delle mani (vedi protocollo aziendale) e indossare guanti monouso non sterili 6 Rimuovere cerotti e medicazione 7 Rimuovere i guanti 8 Preparare un campo sterile:

• Aprire il telino in TNT e distenderlo sul piano libero del carrello senza toccare la parte superiore; aprire sul telino il materiale sterile: medicazione in poliuretano trasparente, garze sterili feltrino alla clorexidina, siringa 10ml.per il lavaggio con soluzione fisologica

9 Effettuare il lavaggio antisettico delle mani e indossare i guanti monouso sterili 10 Osservare e valutare la cute nel punto di inserzione del catetere se sono presenti segni quali

• Fuoriuscita di liquidi, sangue o pus • Arrossamento o edema • Dolore

contattare il servizio di impianto (PICC TEAM) al Tel. 5245/5003 Fax 79149 Email [email protected] 11 Rimuovere, se presenti, essudati o liquidi organici con perossido di idrogeno e lavare con soluzione fisiologica 12 Disinfettare i margini del punto di inserzione con tampone di garza sterile imbevuto di clorexidina 2% effettuando una rotazione dal punto di ingresso del catetere verso l’esterno senza tornare indietro 13 Lasciare agire l’antisettico fino a completa evaporazione 14 Pulire il catetere dall’emergenza cutanea verso l’esterno con clorexidina (non utilizzare etere o benzina) 15 Applicare e fissare la medicazione in poliuretano trasparente 16 Smaltire i rifiuti secondo protocollo aziendale 17 Eseguire il lavaggio sociale delle mani a termine procedure 18 Registrare l’avvenuta procedura sulla scheda medicazione accesso venoso inserita nella cartella clinica. NB:

1. Non devono essere applicate pomate antisettiche o antibiotiche senza una prescrizione medica; 2. Il sistema di fissaggio del catetere venoso può essere sostituito qualora non sia perfettamente

aderente o sporco

Complicanze: Le principali complicanze sono rappresentate da fuoriuscita di sangue, liquidi o pus, dolore, arrossamento ed edema e sono trattate nella sequenza di azioni

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Bibliografia e sitografia A cura del Gavecelt. “Bundle” Gavecelt per la prevenzione delle infezioni associate a cateteri venosi centrali non tunelizzati a breve e medio termine. Disponibile presso www.gavecelt.it Campisi C., Pittiruti M.. Gli accessi venosi centrali a lungo termine. Atti del congresso nazionale Roma, 2001. Donelli G., Francolini I., Di Carlo V., Di Rosa R., Mastrilli F., Antonelli M., Fadda G., Protocollo per la prevenzione, diagnosi e terapia delle infezioni associate a cateteri venosi Centrali. Istituto Superiore di sanità – Rapporti ISTSAN 02/34 – Roma, dicembre 2002. Moro M.L. Infezioni ospedaliere: epidemiologia, fattori di rischio, sorveglianza e controllo. Roma: Ed. Mediprint; 2001. CDC Atlanta 2011. . Disponibile presso www.gavecelt.it.

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ALLEGATO 2: Immagini dei presidi

Pellicola in Poliuretano Trasparente Visibilità del sito di inserzione Adesività: fissaggio del catetere (molto importante per i CVC) minor rischio di dislocazione Protezione da secrezioni Possibilità di medicazione settimanale Utilizzo ideale con feltrini alla clorexidina

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NEEDLE-LESS SYSTEM

Caratteristiche del dispositivo

offre un sistema di somministrazione privo di lattice e compatibile con le caratteristiche delle infusioni

abolisce l’uso di aghi riducendo i rischi di puntura da parte degli operatori non contiene metallo.

Inoltre riduce il backflow (ovvero il ritorno della colonna di liquido contenuta nel sistema, al momento della de connessione del cono), si evita quindi il clampaggio del dispositivo

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BioPatch

La schiuma assorbe liquidi fino a 8 volte il proprio peso, mentre la Clorexidina inibisce la

proliferazione batterica al di sotto della medicazione e nella zona circostante per 7 giorni. Atossica e non irritante anche in presenza di essudati questa mantiene la sua

efficacia.

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STATLOCK

E’ un dispositivo di fissaggio per cannule e cateteri compatibili ad uso medicale. Dove, una volta fatto aderire alla cute, si fissa il dispositivo venoso evitando il

fissaggio con cerotti e/o punti di sutura. L’applicazione, la sostituzione e la rimozione debbono avvenire con tecniche asettiche.

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PICC TEAM

TEL.5245/5003 FAX 79149____MAIL [email protected]

RESPONSABILE MEDICO Dott Sergio PierdominiciRESPONSABILE MEDICO Dott Sergio PierdominiciRESPONSABILE MEDICO Dott Sergio PierdominiciRESPONSABILE MEDICO Dott Sergio Pierdominici

MODULO DI RICHIESTA DI ACCESSO VENOSO

DATA_____________ IMPIANTO � ESPIANTO � CONSULENZA � NOME E COGNOME DEL PAZIENTE:______________________________________________ DATA DI NASCITA____________ PATOLOGIA DI BASE______________________________

ALLERGIE AD ANESTETICO LOCALE � SI � NO QUALE:_______________________ ALLERGIE A DISINFETTANTI � SI � NO QUALE:________________________________

NOTE:________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

REPARTO___________________TEL_______ RICHIEDENTE__________________________

ACCESSO VENOSO � PORT A CATH (lungo termine)

� TUNNELLIZZATO (lungo termine)

� PICC (medio termine)

� MIDLINE (medio termine)

� AFERESI/DIALISI (breve termine)

� ____________

UTILIZZO PREVISTO (Anche multiplo)

� NPT

�CHEMIOTERAPIA

�INFUSIONE FARMACI AD ALTA OSMOLARITA’

�NPP/IDRATAZIONE

�______________

INR____________

PTT____________

PLT____________

TROMBOSI DELLE VENE. BRACCIA O

TORACICHE (SOSPETTE O

DOCUMENTATE)

� SI �NO QUALE:______________

_____________________

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Reparto

Nosologico

MEDICAZIONI CATETERE VENOSO

Cognome

Nome Letto

Data di nascita

Data inpianto

MATRICOLA OPERATORE

Med 1 Med2 Med3 Med 4 Med 5 Med 6 Med 7 Med 8

DATA MEDICAZIONE __/__/___ __/__/___ __/__/___ __/__/___ __/__/___ __/__/___ __/__/___ __/__/___

MATERIALE

NA CL 0,9% (SOL. FISIOLOGICA)

PEROSSIDO DI IDROGENO

CLOREXIDINA 2%

GARZE STERILI

PELLICOLA POLIURETANO

TRASPRENTE

SISTEMA FISSAGGIO “STATLOCK”

FELTRINI CLOREXIDINA “BIOPATCH”

NEEDLESS SYSTEM

ALTRO

PRESIDI E FARMACI

ETICHETTE KIT

NOTE


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