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Indice 1.I fantasmi del castello di Elisa Finotello2.La bambola di pezza di Chiara Garberi3.La storia di Alice di Thomas Frigeri4.Un rombo nel cuore di Filippo Rapaglia5.L’avventura di Squik e Tea di Luca Cattaneo6.Una storia molto fredda di Federica Giordano

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I fantasmi del castelloMatteo, un tredicenne intraprendente, pieno di sé e che amava mettersi in mostra, si trovò come tutte le domeniche in oratorio con tutti i suoi amici. Mentre giocavano a calcio si abbattè sul campo un temporale estivo, così furono costretti a rientrare nel salone.Si riunirono e si misero a chiacchierare.Ad un certo punto Matteo si mise a parlare di storie di fantasmi e disse che se lui avesse avuto la possibilità di incontrarne uno non avrebbe avuto paura.Gli amici, deridendolo, lo spinsero ad entrare nel castello di Tortorolo dove, si racconta, succedessero cose strane.Matteo non se lo fece ripetere due volte e accettò la sfida.Alla sera si recò, così, davanti al castello, prima di entrare fece un giro intorno poi prese coraggio, vide una finestra aperta ed entrò.

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Ebbe subito un po’ di paura quando scoprì che nel castello che si diceva essere disabitato, aveva in realtà un custode; infatti su di una grande poltrona del salotto un anziano signore dormiva davanti al televisore.Il castello all’interno era illuminato solo con piccole lampadine applicate al muro e l’atmosfera era decisamente cupa.Matteo silenziosamente raggiunse le scale, alzò lo sguardo e rimase affascinato dalla cupola a vetri che era su di lui, pensò:”Forse sarà l’unica cosa bella del castello…figuriamoci se girano i fantasmi!”.Cominciò a salire lentamente la scala che, ad ogni gradino, scricchiolava.

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Giunto al piano superiore rabbrividì, il corridoio era buio. Improvvisamente si accesero le candele alle pareti, i vetri erano oscurati dalla polvere e si accorse di aver lasciato le sue impronte sul pavimento di legno, segno che il custode non saliva mai.Matteo fece qualche passo su quel pavimento che sembrava essere poco stabile quando udì dei rumori che provenivano dalla camera alla sua destra. L’aprì: un bambino, vestito di bianco, stava giocando con un burattino di legno.Quando il piccolo si voltò, Matteo notò il colorito pallido e gli occhi di un rosso fosforescente. Il bambino raccolse il gioco e si diresse verso Matteo, gli indicò di accompagnarlo nella stanza accanto come se avesse paura a recarsi da solo.

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Quando Matteo aprì la porta, sentì una musica triste suonata da un uomo, seduto ad un enorme pianoforte, accanto a lui, su un divano, era seduta una donna; entrambi pallidi e vestiti di bianco con gli occhi iniettati dello stesso colore rosso del bambino.Vedendo il bambino, l’uomo mise di suonare e, insieme alla donna, gli si avvicinarono, lo presero per mano e lo abbracciarono.Furono travolti da un bagliore di luce, quando finì erano scomparsi.Matteo rimase a bocca aperta dopo aver assistito a quella scena.

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Si precipitò giù dalle scale senza pensare alla presenza del custode che si svegliò e gli andò incontro con aria severa.Matteo cercò di raccontargli cosa era successo e, inaspettatamente, l’anziano uomo, lo abbracciò ringraziandolo.Gli spiegò che aveva incontrato l’antica famiglia dei Baroni di Tortorolo, che nel 1600 aveva abitato il castello.

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Il bambino era scomparso e i genitori erano morti qualche anno dopo per la peste, distrutti dal dolore. Matteo aveva permesso alla famiglia di riunirsi e così aveva liberato il castello dalla maledizione.Si era fatto tardi, Matteo rincasato si mise sotto le coperte e di questa avventura gli rimase solo il dubbio, svegliandosi la mattina seguente, se fosse stato solo un sogno o se era successo veramente. Comunque era convinta di poter affermare che i fantasmi esistono e decise di non raccontare nulla ai suoi amici.

Illustratori:Annamaria VassalloCristian MagnaniPietro Guglielmo Grillo di RicaldoneLudovica ZanadaGabriele PivaImen El Fadil

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FINE

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La bambola di pezza

Tanto tempo fa, nel castello di Belliston, viveva e regnava il re Gustavo. Uomo bravo e giusto il re aveva due figlie gemelle di nome Geltrude e Arabella per le quali provava un amore infinito. Geltrude era castana con i capelli lunghi, occhi marroni ma molto cattiva e perfida. Arabella invece era bionda, occhi azzurri, bellissima, gentile e molto generosa. Geltrude era gelosissima perché pensava che il padre provasse più amore per la sorella.

Illustratori:Ludovica ZanadaMichelle AbbateAnnamaria VassalloMarika Ferlenghi

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Un giorno, sfogliando libri di magia, la sorella cattiva creò una pozione magica e con un sotterfugio la fece bere ad Arabella trasformandola in una bruttissima bambola di pezza.

Le mise un fazzoletto al collo e le disse che solo le lacrime di gioia di una bambina potevano ridarle le sembianze di fanciulla.

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La bambina, alla vista di quella brutta bambola di pezza corse incontro alla mamma e, non avendo mai ricevuto regali, si mise a piangere dalla gioia.

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Le lacrime bagnarono il fazzoletto al collo della bambola e in un battibaleno Arabella si trasformò ancora nella bellissima ragazza che era. La principessa tornò al castello e raccontò tutto alle guardie, le quali arrestarono la cattiva Geltrude. Arabella regnò per lunghi anni, riportando il castello al suo antico splendore, amata dai suoi sudditi come il suo vecchio padre re Gustavo.

Fine

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La storia di Alice

C’era una volta, in un paese lontano, una bambina di nome Alice, la sua famiglia era molto povera, ma lei non se ne curava, era lo stesso felice perché aveva un amico fedele, il cane Rudy.Quando non giocava ai giardini, le piaceva andate in biblioteca a prendere un libro per poi leggerselo tranquillamente a casa.Un giorno invece, mentre leggeva un libro ai giardini, vide un animale passarle veloce accanto. Era un coniglio e lei ed il suo cane Rudy, cercarono di rincorrerlo.Il coniglio scappò però veloce in un buco dietro ad un albero ed Alice si sporse per vedere cosa ci fosse in quel buco profondo. Si spaventò ed emise un forte urlo: dal buco si intravedeva una strega coi capelli di fuoco ed un corpo di sabbia

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La megera prese il coniglio appena entrato ed aprì un vortice nero e

profondo che trascinava tutto con sé

Anche Alice e Rudy furono trascinati nel buco da una forza misteriosa

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La bambina si trovò subito in un mondo di mostri e di roccia, di fuoco, di terra ed acqua. Aveva tanta paura e piano piano cominciò ad avanzare. Intanto aveva scorto un grande palazzo: era quello reale e lei, timorosa, si avvicinò.Vide che all’interno si stava combattendo una paurosa lotta tra una regina ed una strega. Alice ebbe timore e si acquattò in un angolo. In quel momento ricomparve il coniglio che fece una grande magia: eliminò la strega, salvò la regina e liberò il principe che era stato fatto prigioniero nel palazzo.

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Appena il principe fu liberato, vide Alice e capì che la bambina sarebbe diventata, un giorno, la sua sposa. Fu proprio così! Alice e il principe si sposarono, Rudy ed il coniglio vissero per sempre nel palazzo reale.

Fine

Illustratori:Andrea GalluzzoLudovica ZanadaAnnamaria VassalloFrancesca Panajia

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Un rombo nel cuore

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Fin da piccino Andrea dimostrava un’enorme passione per tutto

quello che riguardava il mondo dei motori.Crescendo, il suo sogno

più grande, era quello di guidare una minimoto e di partecipare

alla famosa gara disputata alla “Pista 7 Laghi”; c’era però un

grandissimo ostacolo che gli impediva di realizzare il suo desiderio:

in tutto il paese non c’era nemmeno una moto disponibile perché

un bambino molto viziato e dispettoso di nome Ivan, chiedeva al

suo papà di acquistare tutte le minimoto che poteva trovare, per

impedire ad Andrea di partecipare alla gara.Lui temeva infatti che

Andrea, essendo un bravissimo pilota, lo potesse far perdere.Un

bel giorno, poco prima della corsa, il papà di Andrea, leggendo il

giornale, scopre che una vecchia concessionaria di moto in una

città vicina a loro, aveva ancora una minimoto, però in pessime

condizioni.Decisero cosi di andarla a vedere. Era veramente un

catorcio!!! L’anziano signore proprietario della concessionaria

disse loro che se Andrea avesse guidato quella moto lo avrebbe

reso veramente felice.

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Allora il papà comprò quel

mezzo così malandato,

cercarono di sistemarlo alla

meglio, ma in cuor loro

sapevano che

probabilmente non sarebbe

nemmeno riuscita a

partire.Andrea era

emozionatissimo: il giorno

della gara indossò la sua

bellissima tuta di color

giallo fluo, si mise il casco e

si posizionò alla linea di

partenza. Ivan vedendolo

non poteva credere ai suoi

occhi: alla fine una moto

l’aveva trovata anche

Andrea ma era pur sempre

un rottame!!

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Terminati i festeggiamenti, Andrea vuole andare a ringraziare

l’anziano signore alla concessionaria, ma quando arriva sul

posto, ha una grandissima sorpresa: non c’era più l’officina ma

al suo posto un negozio di frutta!!

Incredulo entra e chiede alla proprietaria che fine avessero fatto

la concessionaria e l’anziano signore. A quel punto la signora

del negozio spiega che effettivamente, moltissimi anni prima,

proprio lì esisteva una rivendita di moto che apparteneva ad un

bravissimo pilota di MotoGP famoso per i suoi riccioli purtroppo

morto in un incidente durante una gara. In quel momento

Andrea guarda il cielo, e scorge un angelo che guidando una

splendida moto attraversa le nuvole e gli fa “ciao ciao” con la

mano.....

Fine

Illustratori:Alessia TrecateAlessandro RomèDavide Morandi

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L’ avventura di Squik e Tea Non molto tempo fà, in un bellissimo prato ai piedi di una montagna,vivevano due marmotte: un maschio di nome Squik ed una femmina di nome Tea.Si avvicinava l’ inverno e, siccome la famiglia si era allargata, con la nascita di sette cuccioli, il papà decise di andare a cercare del cibo, ma tra le marmotte girava la voce che ci fosse in giro una volpe che aveva una tana piena di cibo.Tea, la mamma, lo implorò di non andare da solo, ma lui rispose: “Ho troppa fame per avere paura di una volpe”.

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Nell’ uscire dalla tana incontrò uno scoiattolo che gli disse:”Se tu mi aiuti a raccogliere un po’ di ghiande, io ti dirò come fare per arrivare al tesoro della volpe”.

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Squik lo aiutò e quando ebbe finito, lo scoiattolo gli disse:” La volpe nasconde tanto cibo in una cesta sotto alle foglie e lei ci è seduta sopra,ma stai molto attento a non farti prendere, ti potrebbe mangiare”.“Come farò a prendere il cesto?” chiese Squik allo scoiattolo, questi gli diede una foglia rossa e gli disse:” Quando ne avrai bisogno agitala e pronuncia queste parole: Ora c’è Ora non c’è”.Squik riprese la strada, arrivò vicino alla tana e vide la volpe,era proprio bella, rossa e con una coda lunghissima; adesso il problema era farla allontanare dalla cesta.Si ricordò della foglia che gli aveva dato lo scoiattolo, la agitò e disse:” Ora c’è Ora non c’è”.

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Diventò invisibile e imitò il verso del cane Bau Bau!!. L a volpe si spaventò e scappando andò a finire in una trappola dove restò per molto tempo.

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Squik rubò tutto il cibo dalla cesta, corse verso casa e ce n’ era così tanto che bastò per tutta la famigliola per tutto l’ inverno.

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La volpe, quando si liberò, tornò alla tana a fare la guardia alla cesta senza accorgersi che era vuota.Non è poi così furba la volpe!!

FineIllustratore: Luca Cattaneo

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Una storia molto fredda

C’era una volta il pinguino Valentino che era amico della foca Rita.La foca Rita era una fata e quando Valentino si innamorò della pinguina Pat, si arrabbiò moltissimo e trasformò Pat in una pinguina di ghiaccio.

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Valentino piangeva disperato e cercava di

svegliare Pat.

Un giorno Valentino incontrò il tricheco Luigi che era un mago bravo e gli disse di abbracciare Pat e di metterla al sole.

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Valentino lo ascoltò e al sole Pat si sciolse.

La foca Rita chiese scusa a Valentino e si innamorò del tricheco Luigi.

Illustratori: Federica Giordano

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F I N E


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