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Le classi in diretta Il Giornalino dell’Istituto Comprensivo“Via della Commenda”

MAGGIO - GIUGNO 2017

Dalla Primaria:

La giornata del libro. la lettura animata!

Poesie: gli Haiku della 5A

Gli articoli della 5B

dalla secondaria

INCONTRO CON L’AUTORE: MASSIMO POLIDORO TASTE OF MILANO

LA MOSTRA DEI LAVORI DI FRANCO VASCONI

Buone Vacanze!

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In questo numero di “Le Classi in Diretta”:

Articoli dalla Secondaria:

- Incontro con l’autore: Massimo Polidoro

- Una mostra al “Pirellone”: Franco Vasconi

- Taste of Milano

Articoli dalla Primaria:

- È bello leggere insieme

- Gli Haiku sui calicanti

- Gli articoli della Quinta B

Le Classi in Diretta è realizzato sotto la supervisione della prof.ssa Carla Zagarella con la cooperazione delle classi I C e I H.

L’impaginazione è stata curata dagli alunni della III E sotto la supervisione del prof. Giovanni Marsiglia.

Inviate i vostri articoli (in formato .doc, .docx, .txt, .rtf, .pages, .odt) all’indirizzo [email protected] oppure tramite i vostri docenti contattate la prof.ssa Zagarella

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Le classi in diretta Ma!io-Giugno 2017

Il 22 marzo scorso

abbiamo trascorso un’ora in compagnia di Massimo Polidoro, autore di un avvincente romanzo intitolato: “il tesoro di Leonardo” che abbiamo letto in classe.

Fin dal primo momento ci è sembrata una persona molto socievole, simpatica e inoltre molto disponibile perché ha risposto esaustivamente a tutte le nostre domande dopo che ogni gruppo della classe da noi poste risolvendo dei rebus appositamente realizzati dall’autore per noi. Le domande erano principalmente incentrate sul libro e sulle esperienze personali dell’autore:

I personaggi sono completamente inventati? Hanno delle caratteristiche legate a lei?

Sinceramente non ho inserito personaggi attualmente esistenti eccetto Leonardo Da Vinci. Ci sono due

personaggi che hanno una mia caratteristica: la curiosità che ho deciso di “abbinare” a Leo e Cecilia, i due protagonisti.

INCONTRO CON L’AUTORE:

MASSIMO POLIDORO

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La copertina del libro di Massimo Polidoro che

abbiamo letto in classe.

Come si è sentito quando ha finito di scrivere il suo libro? Né è stato soddisfatto? Da dove è nata questa sua idea di scrivere libri per ragazzi?

Quando ero ragazzino scrivevo storielle e disegnavo fumetti; poi con il tempo ho deciso di scrivere libri. L’idea di scrivere “Il tesoro di Leonardo” mi venne in mente quando il mio capo mi spinse a realizzare un libro innovativo e avventuroso. Sono molto soddisfatto del mio lavoro, peccato però, che questo tesoro non sia mia esistito. E sia stata solo una mia invenzione”.

Come detto sopra, l’autore aveva preparato dei rebus ispirati a quelli

che, nel libro, avevano dovuto risolvere i due protagonisti; chi riusciva a fornire la soluzione poteva rivolgere la propria domanda all’autore. In questo modo l’incontro è stato molto divertente e ci siamo sentiti tutti coinvolti in questa specie di gara.

Ciò che ci ha lasciato comunque maggiormente stupiti è stato il fatto che Massimo Polidoro, da quando la sua passione per la scrittura è diventata la sua professione, abbia scritto circa 40 libri per ragazzi!

Tommaso T., Marco L., 1H

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Il 15 marzo ho partecipato

all’inaugurazione di una mostra presso lo spazio eventi di Palazzo Pirelli a Milano.

Non è la prima mostra alla quale ho assisto, ma a differenza delle altre questa aveva qualcosa di famigliare che mi ha emozionato.

Il pittore e scultore Franco Vasconi è infatti il nonno della mia madrina Lucia, la più cara amica di mia madre. In casa abbiamo un suo bellissimo quadro che raffigura la corsa di grandi cavalli colorati e anche un ritratto di mio nonno, da lui realizzato, al quale io e la mia famiglia siamo molto affezionati.

F r a n c o V a s c o n i , u o m o d i straordinaria vivacità, è nato nel 1920 a Spigno Monferrato in provincia di Alessandria, ha studiato e vissuto a Milano, dove ha frequentato il Liceo

artistico di Brera e la scuola d’arte Cristiana Beato Angelico.

I suoi quadri sono realizzati con colori vivaci e allegri; quando tu li vedi non capisci bene cosa rappresentano, ma osservandoli con attenzione si intravedono figure, alle quali puoi dare

MOSTRA AL “PIRELLONE"

FRANCO VASCONI

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un senso; come succede quando sogni e le immagini non sono chiare. I suoi soggetti sono la famiglia, la maternità, il nucleo, ma anche il moderno, il movimento e la forza dei cavalli, delle auto da corsa e dei

calciatori. La nostra amica Lucia dice che era un “Futurista”.

Ha iniziato a dipingere all’età di quattordici anni su tela e la sua prima mostra personale avvenne nel 1947 a Gallarate quando aveva 27 anni.

Cavalli

Maternità

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Fu anche un bravissimo affrescatore; i suoi affreschi più conosciuti sono: a Seregno “Omaggio alla Libertà” realizzato nel 1976; il grande affresco “CAVALLI” realizzato nel 1983 nel palazzo del Principe Bandar in Arabia Saudita a Riad¸ ma soprattutto il bellissimo mosaico nella cappella

Battesimale della Chiesa del Rosario a Milano nel 1995.

Alla mostra allestita nel palazzo Pirelli sono esposti i grandi cartoni che il pittore ha utilizzato per realizzare questo mosaico!

Beatrice M., 1H

Paesaggio urbano

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Il “TASTE of MILANO”, che si svolge ogni anno in primavera e che dai prati di San Siro si è spostato all’attuale “The Mall” di Porta Nuova, è un “Festival degli Chef”.

Si tratta di un evento tappa del “tour” mondiale “Taste Festivals”, che porta in varie città del mondo alcuni dei piatti più noti che gli chef in persona, con

alcuni aiutanti, preparano: è molto interessante soprattutto perché i cuochi elencano caratteristiche, ingredienti e modalità di esecuzione di alcune specialità. L’atmosfera è informale, i piatti e le posate biodegradabili. La consumazione avviene in piedi, appollaiati su tavolini o seduti su comodi divanetti: i vari “sponsor” permettono ai consumatori

“Taste of Milano”

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di acquistare le pietanze a prezzi contenuti e l’abilità degli “Chef” di godere di una qualità altissima. È molto bello che si possano incontrare e conoscere i cuochi più famosi d’Italia e non solo: Felix Lo Basso, Elio Sironi, Andrea Berton, Andrea Aprea…

Spesso sono ospiti anche “big” come Ernst Knam, Gualtiero Marchesi, Davide Oldani…

Durante quest’ultima edizione ho avuto la possibilità di conoscere Tano Simonato e di fare una foto con lui. Ho letto alcune parti del suo bellissimo libro in cui parla dei suoi due ingredienti preferiti: l’olio extra vergine di oliva, che è diventato il suo marchio di fabbrica e ha dato il nome al suo ristorante “Tano passami l’olio” e la passione. È proprio quest’ultima il fuoco che anima le sue scelte in cucina e che gli permette di avere la creatività

di “sovvertire l’ordine costituito e la natura delle cose” trasformando ciò che è normalmente liquido in solido (“Aperol solido”), ciò che è dolce in salato (“Tiramisù di seppia”) o mettere all’interno ciò che di solito si trova all’esterno (“Ravioli di ristretto d’anatra e il suo ragù”). La sua capacità di creare qualcosa che esprima bellezza e trasmetta emozioni lo ha reso uno “Chef” stellato.

“Taste of Milano”, fin dalla sua nascita, vuole assicurare ai visitatori una parte del vasto e variegato panorama enogastronomico di Milano: città ricca di storia ma sempre aperta a nuove suggestioni anche in ambito culinario.

Andrea B.B,I C

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È BELLO LEGGERE INSIEME In occasione della GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO 2017

nella Scuola Porta Agnesi sono state attivate diverse iniziative per incoraggiare a

scoprire il piacere della lettura:

Animazione alla lettura.

Gli alunni delle classi Quarta e

Quinta hanno letto ai compagni più p iccol i un l ibro da loro sce l to conducendol i a l la scoperta dei contenuti narrativi e fantastici attraverso l ’a n i m a z i o n e e l a g u i d a a l l a comprensione.

La classe QUINTA D ha presentato agli alunni di SECONDA D il testo di

Yuichi Kimura “IN UNA NOTTE DI TEMPORALE” Una parabola delicata e profonda sulla diversità e l’amicizia.

L’autore invita tutti i lettori ad immaginare il finale del racconto e chiede: “Che cosa sarebbe successo, il giorno dopo?”

La storia parla di una capretta e un lupo che si incontrano in una notte di t e m p o r a l e i n u n a c a p a n n a abbandonata. Il loro rifugio era avvolto nell’oscurità, la capretta pensò che il suo

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compagno fosse una capra e il lupo viceversa. I due si conobbero al buio quindi non videro le differenze che c’erano tra loro e diventarono amici. Mentre chiacchieravano si accorsero di avere molto in comune infatti ogni tanto ripetevano: “Certo che ci assomigliamo veramente molto”. Quando il temporale cessò uscirono dalla capanna e si diedero appuntamento il giorno dopo, ma…

ecco il finale di Emma C. 5 D:

…dato che non si erano mai visti alla luce concordarono una parola d’ordine : “In una notte di temporale”. Come la natura vorrebbe, istintivamente il lupo avrebbe mangiato la capretta, ma loro erano diventati amici, quindi il lupo non assalì la capretta. Gli amici del lupo lo p r e n d e v a n o i n g i r o p e r c h é s i accompagnava ad una capretta. A differenza degli amici del lupo, le a m i c h e d e l l a c a p r e t t a e r a n o preoccupate per lei e pensavano che prima o poi il lupo l’avrebbe mangiata, ma lei non diede loro ascolto perché si fidava del suo amico lupo. L’amicizia ha trionfato nonostante le diversità grazie ai molti punti in comune. Quando si

conosce una persona si dovrebbe farlo al buio per tirar fuori l’interiorità di ciascuno senza fermarsi all’aspetto esteriore così da prestare più attenzione a ciò che ci accomuna. Ho capito che in un rapporto di amicizia è importante la fiducia: il lupo e la capretta si fidano ciecamente l’uno dell’altra. Questo libro mi ha insegnato a conoscere le persone prima di giudicarle dal loro aspetto esteriore.

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ecco il finale di Martina F. 5 D:

…la capretta rimase molto spaventata e disorientata ed il lupo molto affamato. Quando, però, pronunciarono la frase c o n c o r d a t a , l e l o r o e m o z i o n i cambiarono: la capretta si sentì sorpresa ed il lupo molto impressionato dalla simpatia che una capra può suscitare. Rimasero in si lenzio per un po’ abbracciati, pensando che l’amicizia fosse un sent imento bel l iss imo. Continuarono a vedersi nei giorni seguenti, ma venivano presi in giro dai loro compagni. Le capre non volevano che la loro amica si fidasse del lupo e il branco di lupi riteneva che avere una capretta come amica non fosse adatto ad un lupo. I due amici riuscirono a superare le difficoltà e gli scherni, insieme, rimanendo legati per sempre. Questo libro mi ha insegnato che siamo tutti uguali anche se con caratteristiche diverse e che ognuno è un individuo a sé e può diventare amico di chiunque. Le difficoltà esistono nella vita, ma con un amico a fianco nessuna strada è troppo lunga e ce la si può fare.

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Gli Haiku sui calicanti

Nel giardino vicino alla scuola in inverno fioriscono i calicanti. Ecco i nostri Haiku. La 5A

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Calicanto fiorito di un colore infinito di un giallo stanco

questo è il colore del calicanto.

Come avvoltoi l'inverno aspetta ma l'albero resiste.

I suoi fiori sono piccoli ma trasmettono grandi

emozioni.

di Danieledi Sara

di Leonardo

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Calicanto fiorito che vivi dove gli altri muoiono

fiore di ghiaccio.

Vita d'estate in una giornata d'inverno,

fiore di speranza.

Con una goccia di pioggia diventa triste

con il raggio di sole diventa felice.

di Aurelia

di Alessandra

di Tommaso

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Gialli come stelle rischiarano

l'oscuro grigiore dell'inverno.

Quel fiore dal colore tremarello

che non pensa e fatica nell' inverno.

Calicanto fiorito come una pepita d'oro

rende speciale lo spoglio giardino innevato

di Anna C.di Alice

di Bianca

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Sembra invisibile, ma in realtà,

è davanti ai tuoi occhi.

Piccoli soli, incantate gli occhi

delle persone sognatrici.

Fiore giallo che cresci d'inverno, come le speranze.

di Ettore

di Anna L.S.

di Paola

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Giallo come un raggio di sole ti ricorderò

nel profondo del mio cuore.

Piccolo pulcino durante il mattino

trova il suo cammino.

Quei fiori gialli laggiù rendevano felice

questo grigio inverno.

di Elisabettadi Edoardo

di Beatrice

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Fiori gialli, che d'inverno non morite

ma vivete.

Fiore solo Giallo e allegro

Il tuo manto E il tuo lento canto

Che rischiara i cuori.

Ramoscello leggero, con un ruscello che scorre.

di Lorenzo

di Francy

di Nicolò

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Il calicanto d'inverno è fiorito e d'estate canta.

Calicanto fiorito penso ad Ornella Ornella lo vede.

Piccolo giallo fiore si muove nel calore

invisibile al canto di un altro fiore.

di Raffaeledi Ludovica

di Carlo

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LA NOSTRA LUDOTECA! Di Camilla P.

La ludoteca è nata a ConsigliaMi. Quest'anno le tematiche proposte sono state due: l'accessibilità ai disabili e la modifica

di un ambiente scolastico. La nostra classe era indecisa tra le due, poi è stata scelta la ludoteca.

Questa parola significa “luogo di divertimento“, infatti l'abbiamo pensata proprio per far stare bene i bambini a scuola. Essa sarà costruita unendo l'aula di lettura e quella dei giochi serali. Il muro che le separa verrà abbattuto, due porte verranno chiuse e il lavandino sarà tolto: così diventerà un'aula grande con pareti colorate!

Noi abbiamo impiegato tanti giorni a pensare e a vedere sui giornali i costi di tutti i giochi. Prima di far questo, però, siamo andati in tutte le classi a spiegare il progetto e a chiedere a tutti i bambini di darci delle idee sui giochi mettendo le loro proposte in una

Gli articoli della 5ª BLE CLASSI IN DIRETTA MAGGIO - GIUGNO 2017

LA LUDOTECA

1L’ATTENTATO A MANCHESTER

2INSIEME CONTRO LA

MAFIA

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scatola con la scritta “ConsigliaMi”. È per questo motivo che molti dei giochi indicati sono di gruppo! Dopo tanto lavoro abbiamo scoperto che, grazie alla partecipazione ad un bando

comunale, abbiamo ottenuto un po' di denaro per acquistare i giochi. Mentre pensavamo e progettavamo tutto questo sapevamo che, molto probabilmente, non avremmo potuto vederne la realizzazione entro la fine della quinta ma questo non ha limitato il nostro impegno, anzi!

Partecipazione e condivisione sono due valori che riteniamo fondamentali e che abbiamo potuto sperimentare proprio grazie a ConsigliaMi, ed é anche per questo che spero tantissimo che i bambini delle classi che la utilizzeranno apprezzeranno il nostro lavoro!

LA LUDOTECA di Greta C. La ludoteca è un luogo che verrà costruito per i bambini di tutta la scuola. Essa, secondo la nostra proposta, conterrà giochi didattici e non, per il benessere degli

alunni. Ci saranno anche libri con le pagine plastificate per i disabili e carte da gioco in Braille per i non vedenti.

Noi della 5°B, che l'abbiamo ideata e progettata, non ne usufruiremo, ma forse avremo l'opportunità di partecipare all'inaugurazione.

I lavori dureranno 3 settimane (a partire dal 10 giugno), quindi per il prossimo anno scolastico "la Quadronno" avrà un'opportunità in più per tutti i bambini, dal prescuola ai giochi serali.

Questo è stato possibile grazie al contributo di tutti ed in particolare dei nostri consiglieri (un grazie particolare a Giulia Sostero e Filippo Ungarelli), ma anche dei nostri giornalisti e dei loro sostituti!

Questi compagni sono andati tutti sia a Palazzo Marino (per la prima volta), sia in via Marconi 2, dove è presente la Sala consigliare della zona 1.

Soprattutto, però, dovremmo ringraziare le maestre e la preside, Lorenza Terenziani, che ci ha permesso di partecipare e ci ha sostenuto lungo questa avventura.

La ludoteca!

di Federico, Noi bambini della 5B abbiamo proposto a tutta la scuola di realizzare una “ludoteca”,

cioè un posto dove i bambini possano giocare,leggere ed imparare divertendosi. La ludoteca la costruiranno all'interno della nostra scuola e questa idea è emersa nel Consiglio di zona 1 al quale

LA LUDOTECA

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abbiamo aderito (fin dalla quarta elementare). Abbiamo deciso di progettarla affinchè tutti i bambini delle attuali altre classi(dalla 1° alla 4°) vi potranno giocare imparando.

La Preside aveva detto che era d'accordo con la nostra idea e così noi abbiamo partecipato anche ad un bando del Comune e qualche giorno fa abbiamo scoperto che...lo abbiamo vinto!

Grazie a questo la ludoteca si farà. Essa verrà realizzata al 1 piano, nell'aula del doposcuola e dell'infermeria. Per

coinvolgere i bambini dell'Istituto, siamo passati in tutte le classi chiedendo di scrivere su dei foglietti delle proposte relative ai giochi.

Sono stati consigliati più di 300 giochi, come ad esempio: quelli in scatola, la lavagna magnetica, i giochi per i bambini disabili (come carte da gioco in Braille) o dei libri plastificati, bambole, costruzioni, automobiline, il calcetto, il gioco degli scacchi e libri per tutte le età. L' arredamento proposto, tra l'altro, ha il pavimento a scacchiera e dei pouff!

I lavori inizieranno il 10 giugno, dureranno 3 settimane e poi… sarà pronta! Per l'inaugurazione la proveremo? Speriamo di ricevere l'invito!

LA LUDOTECA

Di Ottavia La ludoteca è un luogo dove si gioca, si impara e ci si diverte tutti insieme. Noi gli alunni della classe 5B insieme agli aiuti dei bambini di tutta la scuola - nelle

riunioni del CONSIGLIO DI ZONA 1 siamo riusciti a convincere il presidente Fabio Arrigoni affinché la costruisse. Grazie al nostro lavoro e alla nostra perseveranza siamo riusciti anche a vincere il bando del Comune: evviva!

Per noi tutto questo è stato, fin dall'inizio, un atto di generosità nei confronti di tutti i bambini della scuola, perché sapevamo che non saremmo riusciti a beneficiarne.

Abbiamo cercato di rendere la ludoteca accogliente immaginandola ricca di colori, cambiandone le luci, mettendo dei bei mobili con libri, giochi e scatole con fogli, perline e fili colorati . Speriamo che piaccia, perché abbiamo cercato di trovare dei giochi per far divertire tutti, anche i compagni disabili, e speriamo che ne sia valsa la pena!

PROGETTO LUDOTECA di Raffaele Per noi la ludoteca è un luogo per imparare giocando. A scuola, per realizzarla, saranno utilizzate la sala medica e la sala “giochi serali” . La

LA LUDOTECA

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ludoteca sarà un luogo per imparare a stare insieme attraverso il gioco. Anche se il prossimo anno noi non saremo qui, essa è un dono che facciamo alla scuola

e ai bambini più piccoli. Per fare tutto questo è stato necessario l'aiuto di tutti i bambini della scuola. Abbiamo

chiesto l'opinione di tutti (e poi la nostra maestra Tiziana ha smistato le idee e le ha scelte). I giochi proposti saranno istruttivi, con libri per i bambini diversamente abili in Braille o

plastificati e giochi da tavolo per tutti. Grazie al lavoro di tutti abbiamo vinto il bando al Consiglio di zona!

I lavori inizieranno il 10 giugno, abbatteranno il muro, toglieranno un lavandino, chiuderanno due porte e...finalmente il nostro progetto prenderà forma!

Una bella ludoteca nella nostra scuola

di Filippo Quest’anno noi di 5°B abbiamo partecipato al C.D.Z.1 per presentare il nostro progetto:

LA LUDOTECA e abbiamo vinto anche un premio in denaro grazie ad un bando del Comune.

La ludoteca è una specie di sala giochi dove i bambini possono sfogarsi e divertirsi. Questa ludoteca verrà costruita unendo la sala medica con la sala del prescuola e dei giochi serali.

Abbiamo scelto di lavorare a questo progetto per fare felici i bambini più piccoli, perché la solidarietà e la generosità per noi sono valori importantissimi.

Abbiamo scelto di coinvolgere tutti, di impegnarci in modo chiaro e trasparente perchè crediamo nell'onestà e nella condivisione.

Abbiamo scelto giocattoli e giochi per tutti, anche per i bambini disabili e per tutti quelli che non conosciamo, perché tutta la scuola ha contribuito suggerendo cosa comprare, ad esempio libri, carte, Risiko.

Abbiamo appena avuto la notizia che i lavori inizieranno il 10 giugno e che dureranno 3 settimane: quando i lavori saranno finiti e la ludoteca sarà pronta speriamo di poter partecipare all’inaugurazione!

Il nostro progetto é stato particolarmente apprezzato dalla maestra Paola Lamesta di 5°D, che vorrebbe far mettere all'esterno della ludoteca un cartello con su scritto “ Progetto realizzato dai bambini della 5°B”: che pensiero gentile!

Una ludoteca per tutti di Andrea Noi ragazzi della 5°B all'inizio di quest'anno scolastico abbiamo proposto al Presidente

del Consiglio di zona, avvocato Fabio Arrigoni, il nostro progetto: la ludoteca per la Quadronno.

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Secondo me essa è un luogo dove si impara giocando, perché abbiamo proposto dei giochi intelligenti come gli scacchi, il gioco dell’oca, le costruzioni, le forme magnetiche, le bambole, la cucina, etc.

Abbiamo proposto anche giochi di gruppo o giocattoli per i disabili e per i ciechi. Noi abbiamo proposto che la ludoteca venga realizzata nella sala medica e nella sala

lettura, perché ormai non si usano più e vorremmo eliminare alcuni mobili o oggetti che non ci servono.

Visto che il nostro progetto era molto bello, forse perchè frutto di fatica ed impegno collettivi, ha vinto il bando pubblico, cioè un concorso, con il quale daranno tanti soldi alla scuola che dovrà usarli per acquistare i giochi che renderanno attivo il progetto: che bella soddisfazione!

Nell'incontro del 22 maggio al Municipio 1, il Presidente Arrigoni ci ha detto che gli operai inizieranno i lavori il 10 giugno e che impiegheranno 3 settimane quindi...per la fine di giugno sarà pronta!

La ludoteca, probabilmente, sarà inaugurata all'inizio del nuovo anno scolastico e, visto che noi saremo alle medie, forse non la potremo vedere, ma se la preside ci darà il consenso noi torneremo felici alla Quadronno per assistere alla sua inaugurazione e, magari, per giocarci!

Attentato a Manchester Il 22 maggio 2017 c'è stato un attentato a Manchester: un kamikaze inglese alla fine del

concerto di Ariana Grande si è fatto esplodere uccidendo 22 persone (tra cui un bambino di 6 anni).

Si è fatto esplodere all'uscita più utilizzata e comoda, quella dei treni, per colpire il maggior numero di persone. Questo è avvenuto al termine dell'evento, quando non c'erano più i controlli e tutti se ne stavano andando.

Quell'esplosione ovviamente ha causato dei feriti e incusso molta paura: c'è stato un rumore tremendo! Ariana Grande è rimasta traumatizzata, ma soprattutto lo sono state le famiglie dei ragazzi morti.

Per tentare di arginare il dolore collettivo proviamo a pensare che l'importante è che la maggior parte della gente è sana e salva, anche se tutte le famiglie sono infinitamente tristi a causa di questa carneficina, e noi con loro.

L’ATTENTATO A MANCHESTER

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Se non volete provocare queste cose ed essere odiati e anche morire, "combattete" e non fatevi indurre in tentazione, liberatevi dal male restando dalla parte dei non violenti anche nei momenti più tragici.

Lorenzo C. 5° B

Attentato a Manchester! Il 22 maggio 2017 c'è stato l'attentato a Manchester, durante il concerto di Ariana

Grande. Quel concerto era rivolto soprattutto a teenager e bambini. Appena il concerto è terminato, un kamikaze si è fatto esplodere all'uscita più usata,

quella vicina alla stazione. In questo attentato ci sono stati 22 morti tra i quali un bambino di 8 anni e circa una

sessantina di feriti, tra cui un bambino di 6 anni. Secondo me questo è stato un atto orribile, perché questi criminali si sono abbassati a

livello di uccidere ragazzini e bambini! Non mi immagino il trauma che hanno vissuto le famiglie! Dopo la strage anche Ariana Grande è andata in ospedale perché ha avuto uno choc. Io ho paura solo a pensare a quanta paura devono aver avuto i ragazzini che erano a

quel concerto! Si è scoperto che il kamikaze era inglese con il papà rifugiato in Libia. Questo attentato è peggio di quello avvenuto al Bataclan dove morirono 93 persone,

eppure già allora si scolpì nella mente di tutti questa frase:”L'attentato del 13 novembre 2015: terribile”.

Secondo me gli attentatori, islamici o non, non hanno cuore, perché è da 4 anni che uccidono i bambini o li fanno diventare dei soldati già all'età di 10 anni!

Se tutti insieme ci uniamo potremo isolare e sconfiggere gli attentatori e con essi i mali nel mondo, come la mafia.

Giorgia C.,5°B

Strage dopo un concerto per ragazzini

Il 22 maggio scorso c'é stata una strage al termine del concerto di Ariana Grande, una giovane cantante di origini italiane.

Un kamikaze inglese, con il padre rifugiato in Libia, dopo il concerto si è fatto esplodere all'uscita più frequentata, vicino alla stazione ferroviaria: ciò dimostra che l'attentato era stato programmato.

I morti a oggi sono 22, tra i quali soprattutto bambini e ragazzi, ed i feriti una sessantina.

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Che tristezza pensare che molte famiglie hanno perso i loro componenti più giovani, quelli con più vita davanti!

Anche la giovane Ariana Grande è rimasta traumatizzata per il tragico evento e in tutta l'Inghilterra - dove si trova Manchester, il luogo dell'attentato - sono aumentati i controlli: è comprensibilmente presente molta paura!

Questa tragedia ricorda quella del Bataclan del 13 novembre 2015, non solo per la matrice islamica, ma anche per la scelta di uccidere innocenti in un momento di svago.

Purtroppo, però, quella di Manchester è anche più efferata vista la giovanissima età delle vittime.

Lorenzo L. 5B

Attentato a Manchester e al Bataclan Lunedì 22 maggio, Manchester. L'altra sera al concerto di Ariana Grande c'erano molti ragazzi e bambini che erano

andati lì per divertirsi, ma ad un certo punto non è stato così. Violenza, paura, terrore erano le parole che viaggiavano nell'aria alla fine del concerto

dopo la strage. Sì, perché tra la folla che cercava di tornare a casa, era presente un terrorista che si è fatto esplodere all'uscita più frequentata, uccidendo così 22 persone, tra le quali un bambino di sei anni e molti ragazzi di sedici. Aveva organizzato tutto e probabilmente non da solo.

Un attentato così era già avvenuto quasi due anni prima in Francia, al Bataclan, ad un concerto per adulti, ora lo hanno ripetuto in uno per ragazzi: possiamo prevedere che il prossimo attentato sarà ad un evento per bambini? No, speriamo proprio di no!

Tutti siamo stati bambini e io penso sempre che se tutte le persone malvagie si ricordassero di questo non ci sarebbero più attentati. Einstein diceva che se ci sarà la terza guerra mondiale, la quarta si combatterà con la clava: come fermare questa atrocità?

Rispetto a quest'ultima strage penso: “Chissà i traumi delle famiglie!” Per questo la parte buona della società conta su di noi, perché noi abbiamo in mano il futuro del mondo!

Ludovica O.

La strage con le orecchie Manchester, attentato al concerto di Ariana Grande: kamikaze si fa esplodere all'uscita

provocando la morte di 22 persone. La pop star scrive su Twitter: “Mi dispiace, sono senza parole …” Ora mirano ai giovani, fanno le cose “per bene”, non sparano a caso, mirano e uccidono.

Hanno uno schema preciso. Non so quanta vergogna possano provare le persone che uccidono i bambini! Questi criminali conoscono i nostri movimenti e, per ora, non attaccano l'Italia forse

perché è il loro “punto d'entrata”.

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Forse ci distruggeranno dall'interno, forse useranno i bambini come pedine: sembra un incubo nel quale non ci si può fidare di nessuno!

Ci sarà la terza guerra mondiale? Se succederà, la prossima guerra la combatteremo con le clave!

Gli uomini stanno cambiando: alcuni sono scellerati assassini che non capiscono che noi siamo un solo popolo, quello terrestre.

Thomas C.

Attentato a Manchester La sera del 22 maggio a Manchester c’è stato il concerto di Ariana Grande. Alla fine dell'evento, all’uscita più frequentata (come aveva programmato il kamikaze) un

signore che aveva addosso delle bombe si è fatto saltare in aria provocando 22 vittime e 60 feriti.

L’attentato è stato tragico, perché i morti sono stati bambini e ragazzi, mentre quello del Bataclan aveva avuto 93 morti ma adulti.

Sia Ariana Grande, sia le famiglie, hanno vissuto dei traumi enormi. Gli spettatori non se lo sarebbero mai aspettato, perché per loro era un momento di

svago in cui ascoltare della musica piacevole. Io, se fossi stato il kamikaze, mi sarei vergognato tantissimo perché i bambini, le

bambine, i ragazzi e le ragazze non si devono nemmeno toccare. Giorgio C.

INSIEME CONTRO LA MAFIA

La mafia è un' organizzazione criminale. Il suo scopo è quello di avere potere, guadagnare soldi facili, seminare terrore.

La mafia è come un serpente: ti sussurra nelle orecchie di unirti alla sua causa, ti lusinga, ti corrompe, ti minaccia. Se il tuo cuore è buono e la tua mente onesta, ti rifiuti, e allora la mafia colpisce te e quelli che ami: è atroce.

Certo, fa paura, ma è dovere di tutti combatterla, anche con piccoli gesti quotidiani. Sono pochi quelli che si oppongono apertamente e rischiano ogni giorno la propria vita e quella delle persone a loro care, ma lo sanno, ne sono consapevoli.

INSIEME CONTRO LA MAFIA

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Vorrei parlare di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due importantissimi magistrati che dedicarono la loro vita a combattere la mafia.

Il capo indiscusso mafioso, Salvatore Riina, detto "Zù Totò", ma anche " la bestia" per la sua ferocia e spietatezza disumana, odiava entrambi per il "MAXI PROCESSO" del 16 dicembre 1987, nel quale furono condannati 360 mafiosi, o " uomini d' onore".

La mafia, infatti, si impossessa di alcune parole e ne cambia il significato. Riina pianificava di ucciderli e così, purtroppo, fece: - 23 maggio 1992, Capaci (Sicilia). Falcone, sua moglie e la sua scorta, composta perlopiù da ragazzi giovani stavano

viaggiando in autostrada, quando all' improvviso un' esplosione distrusse l' auto e i suoi passeggeri, tranne uno che si salvò: l'autista (che eccezionalmente aveva lasciato guidare Falcone ).

Sotto l'autostrada infatti erano stati piazzati più di 500 kg di tritolo che, appena premuto un pulsante, sono esplosi.

Il mafioso incaricato si chiamava Giovanni Brusca, un personaggio che a 18 anni non sapeva nè leggere nè scrivere, ma aveva già commesso il suo primo omicidio.

Un cratere fumante con resti carbonizzati fu tutto ciò che rimaneva degli eroi sì, perché è questo che sono, eroi : hanno combattuto , rischiato e si sono sacrificati per una buona causa.

- 19 luglio 1992, Palermo (Sicilia). Dopo la morte di Falcone, Paolo Borsellino sapeva che era solo questione di tempo prima

che uccidessero anche lui, tuttavia continuò a combattere la mafia, fino all' ultimo. Un giorno come tanti, Borsellino andò a trovare sua madre, ma appena citofonò ... la casa

esplose! La madre di Paolo si salvò, ma lui no. Si racconta che un' agenda rossa, dove lui teneva la lista dei sospettati e i suoi appunti,

sparì. Falcone e Borsellino sono morti, ma la speranza no. E' stata una cosa terribile, ma non

per questo dobbiamo arrenderci, anzi, dobbiamo continuare a combattere.

Caterina P.

La strage di Capaci

In questi giorni c'è stato l' anniversario della strage di Capaci nella quale persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca e gli agenti di scorta.

Lui e Borsellino sono stati due importantissimi magistrati molto amici, che hanno lottato per combattere la mafia pur sapendo di essere in pericolo di vita.

Gli “uomini d'onore”, i mafiosi, riuscirono a bloccarli, uccidendo Falcone in autostrada (“U-verru”fece esplodere 500 kg di tritolo) e Borsellino sotto casa di sua madre con un'auto piena di esplosivo.

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Loro, questi due formidabili magistrati, sono morti, ma la speranza no: la mafia si può ancora sconfiggere ma serve l'aiuto di tutte le persone oneste del mondo.

Marco T.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Quest’anno abbiamo parlato molto di mafia . Giovanni Falcone e Paolo Borsellino furono due importanti magistrati che avevano la

consapevolezza di essere ogni giorno in pericolo e perseguitati dalla mafia. Tutti si ricordano di loro tanto che ieri, il 23 maggio 2017, c’è stato il venticinquesimo

anniversario della strage di Capaci nella quale morì Falcone. Proprio per commemorare questo evento hanno mandato nuovamente in onda il film “Vi perdono, ma inginocchiatevi” così come è stato fatto cinque anni fa per il ventesimo anniversario.

La strage di Capaci fu veramente un episodio orrendo, non solo per la famiglia di Falcone e di sua moglie Francesca, ma anche per le famiglie degli agenti di scorta .

Fu “ù verru”, cioè Giovanni Brusca, il mafioso che schiacciò il pulsante malefico che fece esplodere più di 500 chili di tritolo a Capaci.

Borsellino, invece, morì diversamente: stava recandosi da sua madre, ma appena citofonò vicino a lui scoppiò una bomba.

Quando la mamma di Paolo sentì questo scoppio si spaventò, fu soccorsa da un viglile del fuoco che la prese in braccio per farla uscire dal portone e, fortunatamente, non vide il cadavere di suo figlio.

A proposito di questo argomento vi consiglio di leggere il libro “Da che parte stare”, per imparare più cose e arricchire la vostra cultura.

A Palermo, inoltre, dopo la morte dei magistrati è stato piantato un albero in loro ricordo, per non dimenticare che la lotta alla mafia ha messo radici in tutte le brave persone.

Io li ricorderò per sempre nella mente e nel cuore, perché per me loro sono due eroi, ma non come quelli dei cartoni, degli eroi veri, due amici fin dall’infanzia intenti nel cambiamento del mondo.

Spero di diventare anch'io così. Giulia S., 5B

Falcone e Borsellino

25 anni fa c'e' stata la strage a Capaci (Palermo).

Le vittime sono state cinque: Giovanni Falcone, un importante magistrato; sua moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta.

Questa è tutta opera della mafia che ha messo più di 500 kg di esplosivo sotto l'autostrada e l'ha fatta scoppiare. Nella strage si è salvato solo l'autista. La giustizia ha

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scoperto che fu Giovanni Brusca a premere il bottone del telecomando degli esplosivi che causo' queste morti.

Falcone era consapevole del pericolo che correva ma non si è mai arreso, continuando a lottare contro la mafia con il suo amico Borsellino.

Al funerale di Giovanni Falcone Borsellino era allibito dal dolore per la perdita del caro amico e sapeva che gli sarebbe toccata la stessa fine. Era solo questione di tempo.

Ne trascorse veramente poco infatti quando un giorno Paolo Borsellino, andando a casa della mamma, suono' il citofono e gli scoppio' la casa davanti agli occhi!

NOI, Cittadini di oggi, dobbiamo sconfiggere la mafia per poter vivere in un mondo migliore.

Isabella

GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO

25 anni fa due importanti magistrati che hanno lottato contro la mafia sono stati uccisi: erano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Giovanni Falcone é morto a causa di una bomba piazzata in autostrada. Fu il mafioso Giovanni Brusca a schiacciare il pulsante che fece esplodere l'ordigno.Paolo Borsellino è morto davanti alla casa di sua mamma, anche lui vittima di un attentato perché quando suonò il citofono fecero esplodere un'auto piena di tritolo.

Giovanni e Paolo erano amici d'infanzia e morirono lottando per difendere gli stessi ideali. Lottavano contro la mafia, per la giustizia.

La mafia è un giuramento di sangue che uccide, imprigiona e spaventa. Borsellino e Falcone non sono morti inutilmente e il loro messaggio e' arrivato fino a noi.

Emy H.

GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO

Sono passati 25 anni dalla strage di Capaci e dalla morte di Paolo Borsellino. L'assassinio di Falcone, di sua moglie e degli agenti della scorta fu progettato da

Giovanni Brusca che fece esplodere una parte di autostrada, a Capaci, per cercare di

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interrompere il lavoro della giustizia. Borsellino invece morì un paio di mesi dopo, nel momento in cui citofonò a casa di sua

mamma, perché lì esplose una bomba: dalla morte del suo amico Giovanni sapeva di essere il prossimo bersaglio.

Nonostante questo, continuò ad impegnarsi molto seriamente per cercare di sconfiggere la mafia.

Falcone e Borsellino erano amici d'infanzia e da grandi erano diventati due importanti magistrati uniti contro la mafia pur sapendo di andare quotidianamente incontro alla morte: avevano deciso di dedicare la vita a questo per il bene di tutti.

Adesso a Palermo c'è un albero che li ricorda e noi, giovani speranze del futuro, noi non li dimenticheremo!

Giorgio G.


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