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Page 1: Cloud Interno alle Pubbliche Amministrazioni

“IT Cloud – Opportunità di cambiamento nella PA Italiana”

Roma, 9 febbraio 2012

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Executive Summary

Le principali istituzioni europee spingono verso l’adozione di strategie nazionali di cloud computing,

quale risorsa in grado di generare riduzione dei costi, miglioramento dei servizi, nuove opportunità commerciali

unitamente alla creazione di posti di lavoro (Tav.A)

Il Cloud Computing è un nuovo paradigma di erogazione di servizi standardizzati da parte di un fornitore

(provider), fruibili dagli utenti (consumer) in remoto attraverso la rete, con un costo legato all’utilizzo effettivo

(Tav.B)

Il cloud computing è un elemento strategico per l’Italia in quanto garantisce la riduzione dei costi ICT della

PA e lo sviluppo di posti di lavoro mediante una cultura dell’innovazione e della crescita (Tav.C)

L’adozione del paradigma IT Cloud può avvenire secondo diversi modelli e strategie. La scelta di realizzare un

Cloud interno alla PA garantisce una forte governance e la focalizzazione dei benefici non solo sulla PA ma

sull’intero sistema Paese (Tav.D)

La creazione di un Cloud Interno Nazionale che sfrutta le sinergie delle PA esistenti all’interno di una

federazione governata centralmente consente al sistema Paese di valorizzare i propri assets materiali e

immateriali e preserva e valorizza il mercato ICT Italiano (Tav.E)

Il modello Cloud interno alla PA è alla base delle strategie nazionali anche negli altri Paesi esteri, che

puntano tipicamente al doppio effetto benefico sulla PA nazionale e sull’intero sistema paese (Tav.F)

Si stima che l’introduzione del modello “Cloud interno” nella PA italiana potrebbe realizzare risparmi per oltre

500 mln € di spesa IT per anno, rendendo disponibili circa 8.000 addetti per altre attività e servizi (Tav.G e H)

L’adozione del cloud computing nel sistema Italia comporterebbe, entro il 2015, un beneficio economico di circa

151 miliardi di € unitamente a 456 mila nuovi posti di lavoro (Tav.I)

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Le principali istituzioni europee spingono verso l’adozione del cloud computing quale

risorsa in grado di generare riduzione dei costi, miglioramento dei servizi, nuove

opportunità commerciali unitamente alla creazione di posti di lavoro

- Scenario Evolutivo delle Tecnologie in Europa - TAV. A

Un recente studio evidenzia che i benefici

economici portati dal cloud in 5 paesi dell’UE2)

saranno pari a 763 Mld € (circa l’1,57% del PIL

generato dai 5 Paesi), così suddivisi:

128 Mld € nuove opportunità di sviluppo

215 Mld € creazione di nuovo business

141 Mld € risparmio sui costi

280 Mld € indotto3)

L’adozione del cloud in queste economie creerà

occupazione nel settore pubblico, education e

sanità, per circa 800mila posti di lavoro e,

complessivamente, 2,4 milioni di nuovi posti di

lavoro entro il 2015 derivanti dall’introduzione di

nuovi servizi ed alla creazione di nuove imprese

1) The Cloud Dividend: “Part One, The economic benefits of cloud computing to business and the wider EMEA economy” - Cebr (Centre for Economics and Business Research Ltd) 2) Francia, Germania, Italia, Spagna e UK 3) Corrisponde al ad un insieme di voci quali: incremento dei salari e dei dividendi spesi in beni e servizi nell’ambito dell’economia del paese

Dati previsionali1)

Il 27 gennaio 2011, al World Economic Forum di

Davos, Neelie Kroes, vicepresidente della

Commissione europea, ha dichiarato che “Il

Cloud cambierà la nostra economia”

L'obiettivo di Kroes e' di creare una partnership

europea del clouding tra istituzioni e aziende,

''la piu' grande e sofisticata al mondo'', simile

a quella che al momento esiste solo negli USA

La Commissione Europea ha annunciato

l’intenzione di rendere l’Europa un’area in grado

di attrarre maggiormente il mercato cloud,

lanciando l’European Cloud Partnership

con un investimento iniziale di 10 mln di €

Risposta dell’UE

Oltre metà dei paesi UE prevede di iniziare progetti pilota entro il 2011 per poi dotarsi di strategie a livello

nazionale e rendere i servizi pubblici operativi entro il 2012

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Il Cloud Computing è un nuovo paradigma di erogazione di servizi standardizzati da

parte di un fornitore (provider), fruibili dagli utenti (consumer) in remoto attraverso

la rete, con un costo legato all’utilizzo effettivo

BASATO SUI

SERVIZI

SCALABILE ED

ELASTICO

CONDIVISO

PAGATO IN

BASE AL

REALE

UTILIZZO

LARGAMENTE

ACCESSIBILE

1 Il modello a servizi separa le responsabilità del provider da quelle del consumer

I servizi possono scalare su richiesta degli utenti per aggiungere o rimuovere risorse

I servizi sono standardizzati e messi a catalogo. Condividono pool di risorse elaborative per ottenere economie di scala

La fruizione dei servizi è tracciata per abilitare modelli di business basati sul reale livello di utilizzo

I servizi sono erogati agli utenti attraverso la rete, in particolare Internet

2

3

4

5 Provider

Servizi Cloud

Organizzazioni

Utenti Finali

Infrastructure as a Service

IaaS

Platform as a Service PaaS

Software as a Service SaaS

Modello di servizio

- IT Cloud - TAV. B

Caratteristiche principali

Consumer

Es. Servizi di Posta, Stipendi, Contabilità

Es. Strumenti per Governo IT, Servizi di Banche Dati

Es. Capacità Elaborativa

Spazi di Archiviazione

Lo sviluppo di servizi di Cloud permetterà agli enti di implementare servizi condivisi, risparmiando sui costi e

incrementandone l’efficienza, facendo leva anche sulla standardizzazione delle tecnologie e dei processi nonché

riducendo l’ammortamento dei costi lungo l'intero ciclo di vita dei sistemi informatici, senza investimenti iniziali elevati, e

valorizzando quanto già presente

Catalogo Servizi

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Il cloud computing è un elemento strategico per l’Italia in quanto garantisce la

riduzione dei costi ICT della PA e lo sviluppo di posti di lavoro mediante una cultura

dell’innovazione e della crescita

- IT Cloud come opportunità di sviluppo per il Paese - TAV. C

La fruizione di servizi ICT innovativi a minor costo

e funzionale alle esigenze; semplificazione dei

rapporti con la PA e quindi maggiore

competitività delle imprese.

Nuovo stimolo alla domanda di servizi digitali e

all’innovazione dell’offerta produttiva delle

imprese del comparto ICT e di possibili spin

off universitari , con risvolti positivi nelle

esportazioni.

Il modello adottato anche dalla PA spinge le

aziende ICT italiane ed internazionali e le

Università ad investire in Italia nel comparto

ICT.

Nuove opportunità di lavoro possibili per i

nuovi Data Center e fabbriche di sviluppo del

software (magari programmando lo sviluppo

sulle Regioni del Sud)

Consolidamento delle risorse, aumento fattori di

scala, riduzione del TCO dell’IT della PA

Accesso remoto dei

servizi via rete

Caratteristiche del Cloud Opportunità per la PA Opportunità per il Paese

Spinta alla forte digitalizzazione dei

servizi (eGoverment),

delocalizzazione, riduzione costi

logistici

Disponibilità di un catalogo di servizi

predefinito a copertura delle necessità

comuni, con riduzione delle ridondanze

e degli oneri di acquisizione

Riduzione degli investimenti e dei

costi per un utilizzo più razionale delle

risorse solo per i volumi e per i tempi di

reale necessità

Costi del servizio standard e

proporzionali all’effettivo utilizzo dei

servizi (pay-per-use)

Maggiore Trasparenza dell’azione

della PA (grazie anche all’utilizzo degli

standard Opendata)

Servizi evoluti

standardizzati

Servizi predisposti in

funzione delle esigenze

(on demand)

Scalabilità teoricamente

infinita su infrastrutture

condivise

Misurazione dei consumi

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L’adozione del paradigma IT Cloud può avvenire secondo diversi modelli e strategie.

La scelta di realizzare un Cloud interno alla PA garantisce una forte governance e la

focalizzazione dei benefici non solo sulla PA ma sull’intero sistema Paese

- IT Cloud, i modelli possibili per la PA - TAV. D

PA

Cittadino /

Impresa

Fornitore

Cloud A

Cloud esterno: la PA acquista sul mercato

servizi Cloud erogati da aziende private

(la PA si avvale del public cloud)

Vantaggi:

• Riduzione dei costi (>60%)

sull’esistente liberando

risorse per altri investimenti

• Velocità di esecuzione

• Esigui investimenti

Svantaggi:

• Perdita di governance

• Mancata valorizzazione e

dismissione assets e

competenze ICT della PA

• Rischio di dislocare

all’estero assets e dati

• Limitato impatto positivo sul

sistema Paese, in termini di

innovazione delle aziende,

valorizzazione di intelligenze,

posti di lavoro

• Forte lock-in dei fornitori

• Limitata interoperabilità

• Forte standardizzazione

Svantaggi:

• Tempi realizzativi più lunghi

• Resistenza al cambiamento

• Maggiore necessità di

coordinamento strategico

Cloud interno: sono creati all’interno della PA

servizi Cloud erogati da Provider pubblici

(la PA crea un proprio private/community cloud)

Caratteristiche chiave:

• I servizi Cloud sono sviluppati ed

erogati da aziende private

• La tendenza naturale del mercato è

di accentrare l’offerta in pochi grandi

fornitori di servizi cloud tipicamente

locati all’estero

• La PA si focalizza solo sui processi

amministrativi e si muove su un

modello puro di outsourcing ICT

+

-

Vantaggi:

• Forte governance tecnica

• Valorizzazione di assets e

strumenti abilitanti già esistenti

• Riduzione dei costi (>40%)

sull’esistente liberando risorse per

altri investimenti

• Impatto positivo sul sistema

Paese: è possibile delineare

princìpi di sviluppo che

mantengano investimenti, assets,

dati e competenze in Italia

• Maggiore aderenza dei servizi ICT

alle reali esigenze della PA

• Possibilità di realizzare una reale

interoperabilità tra enti

• L’apertura al mercato è garantita

dalla collaborazione delle aziende

ed inoltre senza vincoli

Caratteristiche chiave:

• I servizi Cloud sono erogati da

diversi enti ma sempre all’interno

della PA (con il supporto delle

aziende del comparto ICT)

• La PA si muove su un modello

misto di in/outsourcing in funzione

delle esigenze, mantenendo assets

e competenze in Italia

+

- Mercato Pubblico

Fornitore

Cloud B

PA Ente

ALFA

Cittadino /

Impresa

Ente

BETA

Mercato Pubblico

Fornitore A Fornitore B

Cloud della PA

Ente

ALFA Ente

BETA

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ESEMPLIFICATIVO

La creazione di un Cloud Interno Nazionale che sfrutta le sinergie delle PA, federando i

maggiori player all’interno di una struttura di governance centrale, consentirebbe al

sistema Paese di valorizzare i propri assets materiali e immateriali, preservando e

valorizzando il mercato ICT Italiano

- Focus Modello “Cloud interno” - TAV. E

Cittadini

PA ICT Cloud Governance

Definizione Standard e normative

Certificazione dei Servizi

Governo Architetturale Sistemico

Federazione

Cloud Certificati

Enti Previdenziali MEF/Consip/SOGEI

Applicazioni

Specifiche

Ministero Interni / MIUR Enti Locali

Accesso ai Servizi mediante Pubblica Amministrazione

Imprese

Catalogo Servizi

Capacità

elaborativa

Connettività

Fo

rnit

ori

Pri

va

ti

Pubbliche

Amministrazioni

Servizi Cloud

Servizi …

Servizi Cloud Servizi Cloud

Applicazioni

Specifiche Applicazioni

Specifiche Applicazioni

Specifiche

Servizi Cloud

La PA Federata

continua a

gestire i propri

servizi specifici

Federazione di PA esistenti che

sotto una unica Governance ICT

valorizzano le sinergie ma

mantengono la loro

indipendenza istituzionale

Servizi Cloud che la

PA Federata rende

disponibile al Catalogo

Nazionale

Servizi Cloud che

possono essere

acquistati dal Mercato

ma governati

centralmente

I primi candidati ad essere provider del cloud della PA sono gli

attori che oggi possiedono un importante patrimonio

infrastrutturale e applicativo e che avranno l’ambizione di

ristrutturarlo nell’ottica del cloud

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Il modello di cloud interno alla PA è alla base delle strategie nazionali anche negli altri

paesi esteri, che puntano tipicamente al doppio effetto benefico sulla PA nazionale e

sull’intero sistema paese

- L’esperienze estere del IT Cloud nella PA - TAV. F

US Federal Cloud Computing (USA): Il Governo Federale USA ha lanciato nel febbraio 2011 un’iniziativa di

strategia cloud federale che ha portato alla realizzazione di un insieme di servizi IT cloud di infrastruttura,

produttività, applicazioni verticali e social, dedicati alle agenzie federali ed acquistabili on-line attraverso un portale

(https://apps.gov). Si stimano risparmi potenziali per circa 20 Bn $ su 80Bn di spesa totale IT

G-Cloud Strategy (UK): Il governo britannico ha lanciato con l’iniziativa G-Cloud la costituzione di un catalogo

servizi cloud per la PA tesa a realizzare un mercato IT cloud della PA efficiente, flessibile e competitivo,

incoraggiando l’adozione di maggiore standardizzazione delle soluzioni e condivisione di assets IT tra enti. Si

stimano potenziali risparmi fino a 3,2 Bn£ su un totale di spesa IT pari a 16 Bn£

Andromeda (Francia): il Governo francese ha annunciato a fine settembre 2011 la costituzione di Andromeda, una

joint-venture pubblico-privato per il cloud computing della PA che coinvolge lo Stato e alcuni operatori privati

francesi. La Francia ritiene fondamentale investire nel cloud per scongiurare il rischio che attori non europei

possano avere accesso ai dati strategici delle società francesi ed europee e avere la responsabilità della sicurezza

e dell’affidabilità dei sistemi IT. La nuova società ha l’obiettivo dichiarato di progettare, costruire e gestire

l’infrastruttura di una centrale digitale, con vocazione europea, a servizio delle società francesi e della competitività

economica. Lo stato Francese ha deciso di investire 135 M€ nell’alleanza Andromeda

Kasumigaseki Cloud (Giappone): Il governo giapponese ha lanciato un progetto di creazione entro il 2015 di

un’infrastruttura cloud nazionale, che potrebbe potenzialmente ospitare tutti i sistemi IT governativi. L’iniziativa è

parte di un progetto più ampio teso a stimolare la crescita del paese facendo leva sull’innovazione ICT e su nuove

quote di mercato nazionali nel settore ICT mondiale e nuovi posti di lavoro . Si stima che l’iniziativa possa generare

fino a 400mila nuovi posti di lavoro e ad un incremento del mercato ICT di 100 trilioni di yen

Altre esperienze: Sia nel Medio che nell’estremo Oriente stanno nascendo diverse iniziative di cloud governativo,

tra cui Thailandia, Emirati Arabi, Singapore

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Si stima che l’introduzione del modello “Cloud interno” nella PA italiana potrebbe

realizzare risparmi per oltre 500 mln € di spesa IT per anno, rendendo disponibili

circa 8.000 addetti per altre attività e servizi

- Sinergie del Cloud Computing nel contesto IT della PA italiana (1/2) - TAV. G

Infrastrutture

Risparmio potenziale:

≈ 120-250 M€

Driver di stima:

spesa HW,

riduzione # server

L’adozione del cloud computing genera delle economie sul

Capex derivanti dall’eliminazione dei server, dei costi di storage

in luogo di servizi “pay per use”

Alcuni benchmark e studi internazionali evidenziano dei

potenziali risparmi** in relazione al modello cloud interno pari

a circa il 17% delle spese di infrastruttura a cui va aggiunto un

ulteriore 20% in funzione della strategia di consolidamento

Il paradigma cloud produce risparmi sui costi di sviluppo e

manutenzione applicativa, grazie alle sinergie derivanti

dall’introduzione di applicazioni a catalogo

Si stima un potenziale risparmio di circa il 20% della spesa

annuale** a cui può essere aggiunto un ulteriore 10% in

funzione della strategia di standardizzazione delle soluzioni

Fonti:

* Spesa annuale IT amministrazioni centrali e locali anno 2010 (1°Osservatorio

ICT nella Pubblica Amministrazione, Assinform 2011)

** The Cloud Dividend: “Part One, The economic benefits of cloud computing to

business and the wider EMEA economy” - Cebr (Centre for Economics and

Business Research Ltd)

Spesa ITA 2010*

679

PAC

325

PAL

354

Risparmio

(118)

(251)

(133) Consolidamento

Spese di infrastruttura

Applicazioni

Risparmio potenziale:

≈ 175-260 M€

Driver di stima: benchmark

studio Cebr sull’impatto del

cloud nell’UE Spesa ITA 2010*

870

PAC

308

PAL

562

Risparmio

(175)

(260)

(85) Standardizzazione

Spesa applicazioni

Fonti:

* Spesa annuale IT amministrazioni centrali e locali anno 2010 (1°Osservatorio

ICT nella Pubblica Amministrazione, Assinform 2011)

** The Cloud Dividend: “Part One, The economic benefits of cloud computing to

business and the wider EMEA economy” - Cebr (Centre for Economics and

Business Research Ltd)

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Si stima che l’introduzione del modello “Cloud interno” nella PA italiana potrebbe

realizzare risparmi per oltre 500 mln € di spesa IT per anno, rendendo disponibili

circa 8.000 addetti per altre attività e servizi

- Sinergie del Cloud Computing nel contesto IT della PA italiana (2/2) - TAV. H

Energia

Consumo energetico

annuale server (mln €)

11,9

PAC PAL

32,5

Risparmio potenziale:

33 mln €

TOT. : 44,3

Risparmio: 75%

Driver di stima: riduzione # server, costo alimentazione singolo server

Si stima un potenziale risparmio di circa il 75% della spesa energetica annuale, derivante dalla riduzione del numero server e data center nonché dalla possibilità di negoziare tariffe più vantaggiose su contratti a volume

Fonti:

N°server PAC e PAL anno 2009 (Relazione annuale sullo stato dell’ICT nella Pubblica Amministrazione Centrale 2009 – DigitPA)

Fattore di efficienza energetica media dei server PUE (Power User Efficiency) (The cost of cloud computing: research Problems in data center networks, Microsoft Research 2009)

Risparmio: Benchmark internazionali (-75% Microsoft; -80% IBM) – Cabinet Office “G-Cloud Programme, Strategic Outline Case”

Addetti IT

1.460

PAC PAL 533

5.840

2.131

Impiego addetti IT Data center

7.300

2.663

Addetti IT riqualificabili

(7.971)

(1.993)

(9.963)

Addetti IT Data Center riqualificabili:

7.971 FTE

Addetti IT Cloud Computing Driver di stima: riduzione # server, #

addetti IT per server

Si stima che l’introduzione del cloud nella PA italiana

potrebbe liberare circa 8.000 addetti attualmente

impiegati presso i Data Center, potenzialmente

riqualificabili per altre attività

Fonti:

N°server e n°addetti IT per server installato nelle amministrazioni centrali e locali anno 2009 (elaborazioni da Relazione annuale sullo stato dell’ICT nella Pubblica Amministrazione Centrale 2009 – DigitPA)

Stima riduzione addetti: calcolo proporzionale su riduzione del n° dei server della PAC e PAL (-90% prudenziale da benchmark IBM -95%, HP -93% e Department of Defense Information and NASA -98%) – Cabinet Office “G-Cloud Programme, Strategic Outline Case”

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L’adozione del cloud computing nel sistema Italia comporterebbe, entro il 2015, un

beneficio economico di circa 151 miliardi di € unitamente a 456 mila nuovi posti di

lavoro

- Stima degli impatti del cloud sul sistema paese - TAV. I

Lo studio del Cebr evidenzia che l’Italia trarrebbe vantaggi competitivi importanti rispetto ai principali

partner dell’UE, in ragione del ritardo italiano nella penetrazione dell’ICT e delle relative innovazioni di

processo e di prodotto

I benefici economici complessivi generati dall’adozione del cloud computing sul sistema Italia (pubblico e

privato) sarebbero, infatti, pari a circa 151 miliardi di Euro in cinque anni così suddivisi:

24 Mld € nuove opportunità di sviluppo

43 Mld € creazione di nuovo business

28 Mld € risparmio sui costi

55 Mld € indotto

mentre dal punto di vista occupazionale il Cloud creerebbe un impatto positivo di circa 456 mila posti di

lavoro, sia diretti che indiretti

Secondo un altro recente studio1) è possibile concludere che le sette Regioni del Mezzogiorno avrebbero

dall’adozione del cloud un vantaggio in termini di occupazione mediamente superiore del 4% rispetto a

quello complessivo per il Paese. L’occupazione della Puglia e della Sicilia, per esempio, avrebbe un vantaggio

sulla Lombardia rispettivamente del 16% e del 10%

1) Fonte: “L’impatto del cloud computing sull’economia italiana” – Novembre 2011 - Astrid, Respublica, Microsoft

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- Roadmap Realizzativa -

Piano Strategico

Assetto Organizzativo

Regolamentazione

Standard e Normative

Partnership Strategiche

Assetto Modello di Servizio

Avvio unità di Governance

FASE 1

Attivazione della

Governance

Livello di

Integrazione

Trasformazione in Cloud e Federazione dei Data Center del Primo gruppo di Enti

Servizi Prototipali di Cloud Applicativi

Attivazione Marketplace (catalogo Servizi)

FASE 2

Avvio Cloud Nazionale

FASE 3

Consolidamento

Cloud Nazionale

Trasformazione in Cloud e Federazione dei Data Center di ulteriori Enti centrali e locali

Razionalizzazione basi dati e Applicazioni

Dismissione assets ridondanti

Attivazione Servizi Cloud Applicativi

Sviluppo di applicazioni di nuova generazione (Opendata, Mobile,..)

Il percorso per la realizzazione del Cloud Interno Nazionale prevede tre fasi principali:

1. Attivazione della Governance

2. Avvio del modello e Federazione delle prime Amministrazioni

3. Consolidamento degli assets e della Federazione di Amministrazioni

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Allegati

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La creazione di un Cloud Interno Nazionale che sfrutta le sinergie delle PA esistenti

all’interno di una federazione governata centralmente consente al sistema Paese di

valorizzare i propri assets materiali e immateriali e preserva e valorizza il mercato ICT

Italiano

- Il possibile modello target - TAV. E

Zi

Cittadino

Servizi

Documentali

Servizi Posta

certificata

Servizi

ERP

Servizi

Protocollo

Servizi

Elaborazione

Servizi di Rete

Dati

Servizi di

Collaboration

Servizi

Mobile

PA ICT Cloud Governance

Definizione Standard e normative

Certificazione dei Servizi

Governo Architetturale Sistemico

Federazione

Cloud Certificati

Enti Previdenziali

Servizi Cloud

Enti Amministrativi Servizi Postali, ecc. Enti Locali

Accesso ai Servizi

Imprese

Catalogo Servizi

Servizi

Elaborazione

ILLUSTRATIVO

Servizi

Elaborazione

Servizi

Desktop

Servizi eMail

Servizi

Archiviazione

Servizi di

Collaboration

Fo

rnit

ori

Pri

va

ti

Pubbliche

Amministrazioni

Applicazioni

Specifiche

Applicazioni

Specifiche

Applicazioni

Specifiche

Applicazioni

Specifiche

Servizi Cloud Servizi Cloud Servizi Cloud

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Stato di adozione del cloud nelle grandi aziende italiane

Fonte: Cloud & ICT as a Service – Studio del Politecnico di Milano

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Presenza ed introduzione prevista: IaaS & PaaS

Fonte: Cloud & ICT as a Service – Studio del Politecnico di Milano

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Presenza ed introduzione prevista: SaaS

Fonte: Cloud & ICT as a Service – Studio del Politecnico di Milano


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