Download pdf - 23/33 Per non dimenticare

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Lucio Amelio, napoletano protagonista del mercato dell’arte contemporanea internazionale, a seguito del terremoto del novembre 1980, riuscì in breve tempo a coinvolgere artisti affermati e giovani promesse, dando vita, quasi per gioco, a una delle collezioni più importanti e atipiche di arte contemporanea al mondo. “Atipica” perché ispirata a un tragico avvenimento - oggi potremmo chiamarla una “instant ehibition” - nata dal contatto diretto con gli artisti che il gallerista napoletano conosceva e stimava.

“Terrae Motus” non è una semplice raccolta di opere che si arricchisce lentamente nel tempo e nel corso di una vita, ma è la risposta immediata dell’arte all’evento tellurico in Campania, un progetto a tema poi concretizzato in collezione permanente. Una raccolta che si materializza come risposta urgente a un evento negativo e distruttivo, una riflessione sul tema della distruzione e sul contributo che l’arte può dare come evento propositivo.

Terrae Motus

Quando Lucio Amelio decise di esporre Terrae Motus, cercò uno spazio che non fosse un semplice contenitore, ma un “logos” che si ponesse in dialettico confronto con il contenuto legato a un terribile evento catastrofico come è il terremoto. Scelse in un primo tempo Villa Campolieto a Ercolano e nel 1993, dopo la mostra delle opere alla Reggia di Caserta, decise di lasciare in permanenza e per vincolo testamentario la Collezione alla Reggia di Caserta, con la richiesta di averli permanentemente esposti dentro le storiche stanze.

Tanti gli artisti presenti, di diversa generazione e formazione culturale, da Robert Rauschenberg a Andy Warhol, da Joseph Beuys a Michelangelo Pistoletto, da Emilio Vedova a Giulio Paolini, fino a Keith Haring, Peter Halley, Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Robert Mapplethorpe e tanti altri.Lucio Amelio ci fa comprendere come un disastro, grazie alla solidarietà, si può trasformare in intervento propositivo e concreto. Un’energia costruttiva in risposta a quella distruttiva della natura. Una risposta ottimistica nata come voglia di ricominciare a vivere, a rimettersi in gioco e a sperare ancora.

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CARLO ALFANO ECO-DISCESA

JOSEPH BEUYS TERREMOTO A PALAZZO

ALBERTO BURRI

MARIO CERIOLI ULTIMA CENA, 1965

LUCIANO FABRO ITALIA PORTA, 1986

LUCIO FONTANA CONCETTO SPAZIALE. ATTESE, 1965

KEITH HARING SENZA TITOLO

ANSELM KIEFER ET LA TERRE TREMBL ENCORE D’AVOIR VU LA FUITE DES GÉANTS,1982

FAUSTO MELOTTI

PAOLA LEVI MONTALCINI

MIMMO PALADINO RE UCCISI AL DECADERE DELLA FORZA, 1981

GIULIO PAOLINI L’ALTRA FIGURA, 1986

MICHELANGELO PISTOLETTO ANNUNCIAZIONE TERRAE MOTUS

ROBERT RAUSCHENBERG WEST GO HO GLUT 1986

GERHARD RICHTER STATIC, 1982

MIMMO ROTELLA

MARIO SCHIFANO SUSSULTO

ANDY WARHOL VESUVIUS, 1985

ANDY WARHOL, FATE PRESTO, TRITTICO


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