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La redazione di Voce InMensa La redazione di Voce InMensa La redazione di Voce InMensa Sara G, Serena, Simone, Francesco, Chiara, Ilaria, Mario, Giorgio… con il disturbo di Ivana Foto InMensa Foto InMensa Foto InMensa Oggi non ho trovato una foto ben precisa da commentare. Sono talmente tante le im- magini e le emozioni che ogni giorno i migranti regala- no a noi volontari che ho deciso di fare in modo che chiunque legga quest’articolo possa com- prenderlo a pieno. Non so se avete mai avuto l’opportunità di trovarvi a stretto contatto con chi, anche con un semplice sorriso, riesce ad essere felice. Ecco, questo è quello che noi volontari riusciamo a provare stando a stretto contatto con loro. E’ bello vedere la felicità negli occhi di grandi e piccoli quando giocano e scambiano parole in lingue diverse. E’ bello quando, dopo aver mangiato un pasto caldo, escono con la pancia piena dalla mensa, ed è ancora più bello capire che nonostante una giornata faticosa di lavoro hanno voglia di parlare e scherzare con noi. Ho cercato in questi giorni di stringere amicizia con più ragazzi possibili, non solo per la voglia di conoscere le loro culture ma anche per far capire loro che in qualunque momento pos- sono contare su di noi. Ho un’ immagine ben impressa, di un ragazzo di nome Dion IB, non so da dove venga, né da quanto tempo sia in Italia ma a dire la verità non mi sono posta queste domande, per- ché il suo sorriso mi aveva già detto tutto, aveva parlato di lui e di quanto gli facesse piacere che in quel momen- to io fossi lì ad “infastidirlo”. Alla domanda: “Posso farti una foto?” mi ha risposto imbarazzato : “No, sono brut- to”. La dolcezza di quel momento ha fatto sorridere en- trambi di gusto e ho capito che avevo trovato un nuovo amico. A volte basta solo un gesto per capire quanto bello sia condividere questi momenti. Le foto che state guardando sono simbolo di qualcosa che resterà per sempre, magari non rivedrò più questi ragazzi ma co- munque è stato bello sorridere insieme a loro, ammirare la spontaneità dei loro volti e imparare qualcosa delle loro culture. Foglio informativo di Fiera InMensa 2011 Foglio informativo di Fiera InMensa 2011 Foglio informativo di Fiera InMensa 2011 a cura dei giovanissimi di AC a cura dei giovanissimi di AC a cura dei giovanissimi di AC - - - anno IV, n. IV anno IV, n. IV anno IV, n. IV Tra musica e parole Tra musica e parole Tra musica e parole Nella giornata di ieri, giovedì 17 marzo, Fiera InMensa è stata animata dall'associazio- ne culturale “COESSENZA”. L'attività si chiamava “laboratorio di lettura ed ascolto”. Il tema dominante di questa attività era l'ascolto, infatti i volontari hanno ascoltato bra- ni e poesie incentrati sulla tematica del viaggio e della migrazione. Dopo aver fatto questo i volontari hanno realizzato degli elaborati scritti. Il momento di realizzazione degli elaborati è chiamato : “Esperimento di scrittura simultanea e collettiva” che si basava sul ‘momentismo’ che è una tecnica che permette la realizzazione di elaborati in un determinato periodo di tempo ed in questo caso si trattava di 10 minuti a grup- po. In seguito, dopo che tutti i gruppi hanno effettuato la stesura degli elaborati, ne sono stati scelti tre che sono i seguenti: 1) ”Oggi mi sento come uno straniero in terra italiana per la prima volta. Oggi vedo per la prima volta una realtà molto diversa da quella in cui sono abituata a vivere io. La diversità di ognuno di noi è una realtà da vivere e da scoprire che non aveva mai susci- tato il mio interesse fino ad oggi. Oggi ho deciso di guardare la diversità che mi circon- da con amore e voglia di aiutare chi è sofferente e cerca un pezzo di pane da mettere in bocca la sera quando torna a casa stanco. Da oggi guarderò la mia vita e quella degli altri esattamente con la stessa curiosità con cui sto guardando le foto che mi circonda- no adesso.” 2) “Sento una sensazione di libertà che nasce dal condividere luoghi che appartengono a tutti. Sento una sensazione di appartenenza alla mia terra che nasce dal vedere volti di ogni nazionalità. Vivo il gusto di “stare” in un luogo perché avverto sensazioni che hanno il sapore della casa. Vedo i sorrisi della gente che mi sta intorno e mi trasmetto- no pace e serenità. È così ed è da qui che si può costruire la PACE!” 3) “Vedo voglia di fare, voglia di aiutare chi è venuto a lavorare ma non si sente accet- tato da “chi compra”, perché vivere è bello, ma è ancora più bello se le persone con cui vivi credono in te, ti apprezzano! Non vogliono cercare di cambiarti e accettano quello che fai! E credo che ora noi non saremmo qui se qualcuno nel mondo, anzi, tut- to il mondo, accettasse che non esistono frontiere ma solo cerchi che uniscono tutti, ma tutti nessuno escluso. Come in questo momento, come ieri, come domani, siamo tutti sotto lo stesso cielo. È bello vedere che accanto a me ci sono persone che sono pronte ad abbattere le barriere che ci circondano e ad unirsi tutti in un cerchio, come in un grande abbraccio!”

Voce InMensa n4

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Voce Inmensa n4

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La redazione di Voce InMensaLa redazione di Voce InMensaLa redazione di Voce InMensa Sara G, Serena, Simone, Francesco, Chiara, Ilaria, Mario, Giorgio… con il disturbo di Ivana

Foto InMensaFoto InMensaFoto InMensa Oggi non ho trovato una foto

ben precisa da commentare.

Sono talmente tante le im-

magini e le emozioni che

ogni giorno i migranti regala-

no a noi volontari che ho

deciso di fare in modo che

c h i u n q u e l e g g a

quest’articolo possa com-

prenderlo a pieno. Non so se

avete mai avuto l’opportunità di trovarvi a stretto contatto con chi, anche con un semplice

sorriso, riesce ad essere felice. Ecco, questo è quello che noi volontari riusciamo a provare

stando a stretto contatto con loro. E’ bello vedere la felicità negli occhi di grandi e piccoli

quando giocano e scambiano parole in lingue diverse. E’ bello quando, dopo aver mangiato

un pasto caldo, escono con la pancia piena dalla mensa, ed è ancora più bello capire che

nonostante una giornata faticosa di lavoro hanno voglia di parlare e scherzare con noi. Ho

cercato in questi giorni di stringere amicizia con più ragazzi possibili, non solo per la voglia

di conoscere le loro culture ma anche per far capire loro che in qualunque momento pos-

sono contare su di noi. Ho un’ immagine ben impressa, di un ragazzo di nome Dion IB, non

so da dove venga, né da quanto tempo sia in Italia ma a

dire la verità non mi sono posta queste domande, per-

ché il suo sorriso mi aveva già detto tutto, aveva parlato

di lui e di quanto gli facesse piacere che in quel momen-

to io fossi lì ad “infastidirlo”. Alla domanda: “Posso farti

una foto?” mi ha risposto imbarazzato : “No, sono brut-

to”. La dolcezza di quel momento ha fatto sorridere en-

trambi di gusto e ho capito che avevo trovato un nuovo

amico. A volte basta solo un gesto per capire quanto

bello sia condividere questi momenti. Le foto che state

guardando sono simbolo di qualcosa che resterà per

sempre, magari non rivedrò più questi ragazzi ma co-

munque è stato bello sorridere insieme a loro, ammirare

la spontaneità dei loro volti e imparare qualcosa delle

loro culture.

Foglio informativo di Fiera InMensa 2011Foglio informativo di Fiera InMensa 2011Foglio informativo di Fiera InMensa 2011 a cura dei giovanissimi di AC a cura dei giovanissimi di AC a cura dei giovanissimi di AC --- anno IV, n. IVanno IV, n. IVanno IV, n. IV

Tra musica e paroleTra musica e paroleTra musica e parole Nella giornata di ieri, giovedì 17 marzo, Fiera InMensa è stata animata dall'associazio-ne culturale “COESSENZA”. L'attività si chiamava “laboratorio di lettura ed ascolto”. Il tema dominante di questa attività era l'ascolto, infatti i volontari hanno ascoltato bra-ni e poesie incentrati sulla tematica del viaggio e della migrazione. Dopo aver fatto questo i volontari hanno realizzato degli elaborati scritti. Il momento di realizzazione degli elaborati è chiamato : “Esperimento di scrittura simultanea e collettiva” che si basava sul ‘momentismo’ che è una tecnica che permette la realizzazione di elaborati in un determinato periodo di tempo ed in questo caso si trattava di 10 minuti a grup-po. In seguito, dopo che tutti i gruppi hanno effettuato la stesura degli elaborati, ne sono stati scelti tre che sono i seguenti: 1) ”Oggi mi sento come uno straniero in terra italiana per la prima volta. Oggi vedo per la prima volta una realtà molto diversa da quella in cui sono abituata a vivere io. La diversità di ognuno di noi è una realtà da vivere e da scoprire che non aveva mai susci-tato il mio interesse fino ad oggi. Oggi ho deciso di guardare la diversità che mi circon-da con amore e voglia di aiutare chi è sofferente e cerca un pezzo di pane da mettere in bocca la sera quando torna a casa stanco. Da oggi guarderò la mia vita e quella degli altri esattamente con la stessa curiosità con cui sto guardando le foto che mi circonda-no adesso.” 2) “Sento una sensazione di libertà che nasce dal condividere luoghi che appartengono a tutti. Sento una sensazione di appartenenza alla mia terra che nasce dal vedere volti di ogni nazionalità. Vivo il gusto di “stare” in un luogo perché avverto sensazioni che hanno il sapore della casa. Vedo i sorrisi della gente che mi sta intorno e mi trasmetto-no pace e serenità. È così ed è da qui che si può costruire la PACE!” 3) “Vedo voglia di fare, voglia di aiutare chi è venuto a lavorare ma non si sente accet-tato da “chi compra”, perché vivere è bello, ma è ancora più bello se le persone con cui vivi credono in te, ti apprezzano! Non vogliono cercare di cambiarti e accettano quello che fai! E credo che ora noi non saremmo qui se qualcuno nel mondo, anzi, tut-to il mondo, accettasse che non esistono frontiere ma solo cerchi che uniscono tutti, ma tutti nessuno escluso. Come in questo momento, come ieri, come domani, siamo tutti sotto lo stesso cielo. È bello vedere che accanto a me ci sono persone che sono pronte ad abbattere le barriere che ci circondano e ad unirsi tutti in un cerchio, come in un grande abbraccio!”

Intervista a ...Intervista a ...Intervista a ... Oggi intervistiamo Claudio dell’associazione culturale COESSENZA. DA COSA DERIVA IL NOME DELL'ASSOCIAZIONE ? La parola “Coessenza” può avere duplice significato a seconda di come lo si vuole interpretare : può essere un gioco di parole del nome Cosenza e della parola es-senza o una suddivisione delle parole “con “ che simboleggia un arricchimento culturale e “senza “ che ci rende partecipi delle difficoltà degli extracomunitari. DI COSA SI OCCUPA QUEST'INIZIATIVA ? Si occupa della formazione dal basso , cioè un'esperienza con la quale ci si può migliorare e arricchire stando insieme, scopo comune ad altre associazioni. É un'editoria contro il copyright . Ovvero una produzione di elaborati scritti senza una casa editrice privata. È una produzione culturale autonoma nella quale vi sono laboratori svolti in quartieri diversi della città. IN CHE MODO TI ARRICCHISCE QUESTA ESPERIENZA ? Ascoltando le storie di varie persone di nazionalità e culture diverse ci si arricchi-sce inevitabilmente . FARE QUESTA ATTIVITÀ TOGLIE DEL TEMPO AD ALTRI INTERESSI ? Si, toglie del tempo , perché lo si avverte come bisogno primordiale e non per co-strizione . COME POSSIAMO INFORMARCI MEGLIO SU COESSENZA ? Su www.coessenza.org Paola (CS): Una mensa per gli immigrati nella festa in onore di Paola (CS): Una mensa per gli immigrati nella festa in onore di Paola (CS): Una mensa per gli immigrati nella festa in onore di San FrancescoSan FrancescoSan Francesco

Ispirandosi alla straordinaria iniziativa di Fiera InMensa, i giovani della parrocchia Santa Caterina V. e M. di Paola hanno pensato di realizzare un servizio simile nella loro comunità, durante i festeggiamenti patronali in onore di San Francesco di Pa-ola dall’1 al 4 maggio. E’ un impegno che i giovani insieme alle varie associazioni laiche e cattoliche presenti nel territorio, vogliono portare avanti con tanto entu-siasmo, donandosi all’altro in modo che tutto possa essere occasione di incontro tra le varie etnie e le diverse religioni, stimolando anche la sensibilità dei cittadini nei confronti di una società, oggi più che mai, rivolta alla multietnicità. Accoglienza e disponibilità saranno alla base del servizio svolto, offrendo ai venditori ambulan-ti la possibilità di avere un piatto caldo e di pranzare in compagnia in una sala of-ferta dal Comune. Affinché anche a Paola la mensa per i migranti possa diventare un appuntamento annuale…i giovani della parrocchia non possono far altro che invitarvi e assicurarvi oltre che al pasto caldo…tanti piccoli sorrisi di ragazzi pronti ad ACcogliere l’altro!

Giovanissimi per Giovanissimi per Giovanissimi per l’acqual’acqual’acqua Dopo la raccolta firme della scorsa primavera torniamo a parlare del problema della privatizzazione dell'acqua. La battaglia contro le multi-nazionali che fanno dell'ac-qua una fonte di profitto è arrivato ad una svolta che potrebbe portare all'aboli-zione della privatizzazione di questo bene indispensabile. Due quesiti su tre del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua a favore dell'acqua pubblica sono stati dichiara-ti ammissibili, e il prossimo 12 giugno i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su questa importante tematica. Con questo referendum si vuole restituire questo servizio essenziale per garantirne l'accesso a tutti, e per tutelarlo come bene comune anche in futuro. I due quesiti tratteranno principal-mente questi punti: • Fermare la privatizzazione dell'acqua: ossia contrastare l'accelerazione sulla

privatizzazione imposta dal Governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in Italia.

• Eliminare i profitti dal bene comune ACQUA: ossia eliminare il motivo princi-pale delle entrate dei privati nella gestione dei servizi idrici.

Noi giovanissimi ci schieriamo dalla parte dei beni comuni, contro chi ha deciso di impossessarsi dei doni del creato, che in quanto tali devono essere garantiti a tut-ti. La privatizzazione dell'acqua sfavorisce i cittadini poiché limita l'utilizzo da parte della singola persona di questo bene.

Scherz’InMensaScherz’InMensaScherz’InMensa Tornano gli scherzi del nostro foglio informativo: la vittima di ieri è Debora, giova-nissima di Donnici, che - convinta di essere impegnata in un’importante indagine sul consumo critico delle scarpe da tennis - ha catalogato le marche scarpe da ten-nis di tutti gli ospiti della mensa…e lo scherzo continua!

Ai tavoli per noiAi tavoli per noiAi tavoli per noi Rovito, Loreto, Castrolibero, S. Antonio, volontari Bari, Scout (Rende 1, 3)