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Anno XXIX - n o 3 Maggio/Giugno 2015 Via Palmieri, 47 Milano - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art.2 comma 20/b legge 662/96 - Fil .di Milano

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Per l'ostensione della Sacra Sindone (durata 67 giorni) impiegati anche 60 VVF volontari piemontesi anche se, per l'occasione è stata creata una nuova uniforme...l'utilizzo di quella del CNVVF è stato vietato dal Comando Provinciale. Ferma opposizione della ANVVFV all'ennesima bozza di riforma del DPR 76/2004: in Piemonte allarmati tutti i 74 sindaci, a livello nazionale una lettera al Ministro Alfano. In Lombardia il soccorso in ambiente ostile diventa (per legge) non più esclusiva dei VVF. Un'analisi dell'Ing. Coduri sull'importanza dei ruoli di comando anche tra le fila dei volontari. Nel cuneese corsi SAF a spese delle comunità locali. Bocci e Giomi "predicano bene" durante le inaugurazioni (postume) di caserme siciliane. Un interessante articolo - redatto in collaborazione con la rivista dei pompieri svizzeri - su "Sollevamento e trazione". Infine ringraziamo Andrea Ronconi per il "poster" pubblicato in IV di copertina, nel prossimo numero sveleremo il progetto.

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Anno XXIX - no 3 Maggio/Giugno 2015

Via Palmieri, 47 Milano - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art.2 comma 20/b legge 662/96 - Fil .di Milano

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ADERENTE ALLA FEDERAZIONE MONDIALEDELLE ASSOCIAZIONI VIGILI DEL FUOCOVOLONTARI (F.W.V.F.A.)

Direttore ResponsabileAntonio Ascanio MANGANOSegreteria EditorialeFabio MARANGONI

Comitato di DirezionePRESIDENTE NAZIONALE: Roberto MUGAVEROPRESIDENTE D’ONORE: Gino GRONCHIVICE PRESIDENTI NAZIONALI: Luca BONELLO,Rolando FAGIOLI e Giuseppe PARRINELLOCONSIGLIERI NAZIONALI: Lorenzo AROSIO, Sergio AURELI,Claudio BALLESIO, Paolo BARBIN, Alberto BIDDOCCU, Diego CORIASCO, Paolo CORBETTA, Giancarlo GIACHINOe Damiano LANDI.

Impaginazione e GraficaTIPOGRAFIA CUNARDESE - CUNARDO (VA)

Editore incaricato, ufficio abbonamentiSede cent r al e Sicurezza Aziendale s.r.l.Via Palmieri, 47 - 20141 Milanotel. 02/89.500.256 - fax 02/89.500261Agenzie per l’ItaliaSICUREZZA OGGI tel. 02 47712999DIFFUSIONE S.M. tel. 055 2590284Stampa:LITOGRAFIA STEPHAN – GERMIGNAGA (VA)

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Sostenitori € 70,00Benemerito da € 70,00 in suUna copia € 8,00Arretrati € 10,50

L’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari è estra-nea alla gestione economica della rivista. Gli articoli firmaticorrispondono al pensiero dell’articolista e non impegnanoné la Rivista né l’Associazione. La Redazione si riserva il dirit-to di rifacimenti e correzioni di quegli articoli che a sua discre-zione riterrà opportuno modificare. È vietata la riproduzioneanche parziale di articoli, fotografie, disegni qui pubblicati, Ilpersonale addetto alla raccolta di abbonamenti, non appar-tiene al Corpo Nazionale VV.F.

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MAGGIO/GIUGNO 2015

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RIVISTA UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONENAZIONALE VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI

LOMBARDIA: SOCCORSO E SALVATAGGIO IN AMBIENTE OSTILE

PIEMONTE, DECAROLI ALLARMA I 74 SINDACI

RESTARE NEL CORPO NAZIONALE PER I VOLONTARI È SEMPRE MENO ATTRAENTE

GRISULANDIA E NON SOLO !

NEL CUNEESE CORSI SAF A SPESE DELLA COMUNITÀ

PER BOCCI E GIOMI OCCORRE ARMONIA TRA VOLONTARI E PERMANENTI

MODIFICA DEL DR 76/2004

UN ARCOBALENO DI VOLONTARI PER LA SACRA SINDONE E I SUOI FEDELI

DAL CUSCINO DI SOLLEVAMENTO ALLA GRU…

la foto di copertina è di Walter Todaro (Pubblifoto)

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alla nostra componente la giusta e dovutavalorizzazione caratterizzata dal necessarioe non più rinviabile respiro europeo concontestuale adeguamento agli standardinternazionali. Purtroppo non solo così nonè stato ma, il testo conclusivo di nuovoRegolamento, oltre ad avere diversicontenuti che, se attuati, rischiano diportare ad una potenziale riduzione elimitazione delle capacità operative deiDistaccamenti volontari, mortifica di fatto lanatura stessa dei Vigili del Fuoco volontari.L’articolato poi, da un’attenta lettura,sembra contenere molte indicazioni chetravalicano sia norme legislative da cui ilRegolamento discende sia precisi precetticostituzionali.

Sono passati circa due anni da quando ilDipartimento dei Vigili del Fuoco, delSoccorso Pubblico e della Difesa Civile haavviato il percorso per l’emanazione delnuovo Regolamento del personalevolontario in ossequio a quanto previstodall’articolo 8, comma 2 del D.lgs. 139/2006“Riassetto delle disposizioni relative allefunzioni ed ai compiti del Corpo Nazionaledei Vigili del Fuoco, a norma dell'articolo 11della legge 29 luglio 2003, n. 229”.

Sono parimenti due anni che questaAssociazione, Ente Morale avente tra gliscopi statutari la promozione di iniziativevolte al sostegno della categoria, si èadoperata nell’ambito di tale processo direvisione con pieno spirito costruttivo nelfavorire il confronto sia con i verticiIstituzionali, che Politici, che Ministeriali, chedel Dipartimento, che del Corpo.

Confronto volto a perseguire sia ilmiglioramento e la crescita delle attività disoccorso e di istituto prestate daiDistaccamenti volontari alle comunità localisia alla realizzazione di un reale servizio diprossimità, capillarmente diffuso su tutto ilterritorio nazionale, attraverso una sempremaggiore diffusione del volontariato VVF delCorpo.

Era nostra convinzione che le contropartiistituzionali, in occasione dell’adozione delnuovo Regolamento e nella riorganizzazionedel modello di soccorso, intendessero dare

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Presidente NazionaleRoberto MUGAVERO

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Alla luce di quanto sopra l’Associazione,oltre a procedere ad un’idonea campagnadi sensibilizzazione a livello, nazionale,regionale e locale, ha realizzato un accuratostudio della nuova bozza di Regolamentoche ha dato luogo a numerosissimi rilievi diordine tecnico-giuridico. Questi, sottopostial Presidente del Consiglio dei Ministri, cosìcome al Ministro dell’Interno e agli organipolitici, istituzionali e tecnici, è auspicabilepossano condurre ad una concreta e seria

azione di riflessione da parte del Governosul tema del volontariato del CorpoNazionale dei Vigili del Fuoco.

Questo Editoriale, ultimo redatto nell’ambitodel mandato triennale del Consiglio incarica, non può non concludersi con iringraziamenti per tutti coloro che sono statiparte attiva nel sostenere le attività,ardue, complesse e difficili ma anche, permolti versi, sfidanti ed entusiasmanti, chehanno caratterizzato l’azione volta allacreazione di nuove basi per la proiezionedell’Associazione verso i futuri impegni chela attenderanno nei prossimi anni.

Viva i Vigili del Fuoco.

Il Comitato di Presidenza

News e commenti su attività pompieristichee di soccorso in genere. Promuoviamo ilvolontariato VVF di prossimità su modellomitteleuropeo.Seguici sui social network, e contribuiscialla redazione del nostro periodico inviandomateriale a: [email protected]

Direttore ResponsabileAntonio Ascanio MANGANO

Hanno collaboratoalla redazione di questo numero:

Giuseppe Durosini; Mirko Decaroli;Antonio Coduri; Massimo Bozzano;

Federico Girgenti; Sergio Aureli;Piermauro Biddoccu; Marc Knori

e Andrea Ronconi.

facebook - pompierivfvtwitter@pompieri

A questo link potrete trovareuna raccolta delle nostre pubblicazioni:

http://issuu.com/antonioascaniomangano/stacks

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IN LOMBARDIASOCCORSOE SALVATAGGIOIN AMBIENTEOSTILE/IMPERVIONON PIÙESCLUSIVADEL CNVVF

L O M B A R D I A

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CON UNA LEGGE REGIONALE LA LOMBARDIAATTRIBUISCE AD AREU E CNSAS IL

SOCCORSO E SALVATAGGIO D’INFORTUNATIIN AMBIENTE OSTILE E IMPERVIO, IN BARBA

A CHI RITIENE CHE CERTE ATTIVITÀ SIANOESCLUSIVA DEI CORPI DELLO STATO.

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Prime operazioni già portate brillantemente atermine senza attendere l’arrivo dei VVF,magari da terra. C’è da aspettarsi che vengasdoganato anche il soccorso tecnico urgen-te inclusa l’estinzione degli incendi “civili”?

E’ una provocazione ma sarebbe forse l’unica manieradi accorciare i tempi di risposta della macchina CorpoNazionale VVF, con una media nazionale ancora moltolontana da quei 20 minuti (comunque infiniti).

riconosce e promuove l'attività di soccorso prestatadal Corpo Nazionale Soccorso Alpino eSpeleologico.

3. La Regione si avvale del Corpo Nazionale SoccorsoAlpino e Speleologico - Servizio RegionaleLombardo, quale struttura regionale operativa delCNSAS nazionale e del servizio della ProtezioneCivile, per l'attuazione degli interventi di soccorsotecnico degli infortunati, dei pericolanti e per il recu-pero dei caduti nel territorio montano, nell'ambienteipogeo e nelle zone impervie del territorio lombardo,in stretto coordinamento con AREU.

4. La Regione, nell'ambito della promozione turisticadella montagna e dell'ipogeo lombardi e con l'in-tento di promuovere la cultura di un turismoresponsabile, favorisce la diffusione e la conoscen-za delle indicazioni fornite dal Club Alpino italiano(CAI) nella sfera della propria attività formativa edivulgativa.

Art. 3(Oneri degli interventi di soccorso e di elisoccorso)

1. Gli interventi di soccorso e di elisoccorso sono pre-stazioni a carico del servizio sanitario nazionale sericonducibili alle disposizioni di cui all'articolo 11 delDecreto del Presidente della Repubblica 27 marzo1992 (Atto di indirizzo e coordinamento alle regioniper la determinazione dei livelli di assistenza sanita-ria di emergenza).

2. Gli interventi di soccorso e di elisoccorso in ambien-te impervio o ostile, comprensivi di recupero e tra-sporto, qualora non sussista la necessità di accerta-mento diagnostico o di prestazioni sanitarie pressoun pronto soccorso, sono soggetti a una comparte-cipazione alla spesa a carico dell'utente trasportato,se richiesto da quest'ultimo o riconducibile ad esso.La compartecipazione è aggravata qualora si ravvisiun comportamento imprudente.

3. La classificazione degli interventi di soccorso e recu-pero in ambiente impervio o ostile a titolo di soccor-so sanitario o non sanitario, urgente o non urgente, èattribuita dalla Sala Operativa Regionale EmergenzaUrgenza 118, che effettua l'intervento in coordina-mento con l'equipe di soccorso sanitario.

4. La Giunta regionale, entro centoventi giorni dall'en-trata in vigore della presente legge, sentite l'AREU ela commissione consiliare competente, stabilisce ilpiano tariffario dei servizi di soccorso sanitario e nonsanitario e definisce la quota di compartecipazionealla spesa in base ai seguenti criteri:a) previsione del limite della quota di comparteci-pazione non superiore al cinquanta per cento del

ECCO IL TESTO DELLA LEGGECHE NON LASCIA GROSSOSPAZIO A INTERPRETAZIONI:

Legge Regionale 17 marzo 2015, n. 5Disposizioni in materia di interventi disoccorso alpino e speleologico inzone impervie, recupero e salvatag-gio di persone infortunate o in situa-zioni di emergenza(BURL n. 12, suppl. del 20 Marzo 2015 )urn:nir:regione.lombardia:legge:2015-03-17;5

Art. 1(Finalità)

1. La Regione valorizza le attività di soccorso e favori-sce la prevenzione e la vigilanza sugli infortuni nell'e-sercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche,speleologiche o in analoghe attività sportive o turisti-che praticate nel territorio della Lombardia, in quan-to il recupero e il salvataggio di persone infortunate oin situazioni di emergenza costituiscono un obiettivoregionale di primaria importanza.

Art. 2(Gestione del soccorso ed elisoccorso)

1. Le attività di soccorso sanitario, compreso l'elisoc-corso, sono svolte dalla Regione Lombardia per iltramite dell'Azienda Regionale Emergenza e Urgenza(AREU) che, in ambiente impervio o ostile montano eipogeo, si avvale in base ad apposita convenzionedel Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico(CNSAS) - Servizio Regionale Lombardo.

2. La Regione, in conformità alla legge 21 marzo 2001,n. 74 (Disposizioni per favorire l'attività svolta dalCorpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico),

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costo effettivo del servizio;b) riduzione del trenta per cento a favore dei resi-denti in Lombardia;c) la compartecipazione è dovuta anche quando ilsoccorso è effettuato dalle sole squadre a terra delCNSAS e, a giudizio della SOREU 118, non sononecessari accertamenti o prestazioni in pronto soc-corso.

Art. 4(Norma finanziaria)

1. Gli introiti derivanti dall'applicazione del comma 2dell'articolo 3 della presente legge confluiscono alTitolo 3 'Entrate extra-tributarie' - tipologia 500'Rimborsi e altre entrate correnti', iscritti allo stato diprevisione delle entrate del bilancio 2015-2017.

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DECAROLIALLARMA I

74 SINDACI:

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«I TEMPI DI RISPOSTAANTINCENDI SUPERERANNOABBONDANTEMENTEI 20 MINUTI!»

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«Egregi Signori Sindaci, colgo l'occasione perinformarVi della sempre più critica situazione in cuiversa la componente VOLONTARIA del CorpoNazionale Vigili del Fuoco su tutto il territorio.

Pensiamo che avere un distaccamento Vigili del Fuocoall'interno del proprio comune sia un'ottima risorsa,infatti da sempre ci sostenete e credete in noi, anchein questi anni di ristrettezze economiche con il soloscopo di dare al cittadino un servizio sempre più effi-ciente e immediato in caso di soccorso.

Da alcuni anni la nostra amministrazione è assoluta-mente sorda alle nostre problematiche, anzi negli ulti-mi tempi causa una grave incapacità gestionale.La nostra situazione è drasticamente peggiorata nonpermettendoci più di garantire il soccorso h24 portan-doci inevitabilmente alla chiusura di diverse sedi,allungando di fatto i tempi di intervento abbondante-mente oltre i 20 minuti.

Detto questo non Vi chiediamo un ulteriore sforzoeconomico, che da sempre Vi impegna per il bene delcittadino, ma chiediamo semplicemente sostegnonella protesta contro l' amministrazione e la compo-nente politica, che in maniera arrogante, altezzosa emaleducata ignora il problema disdegnando ogni pos-sibile forma di trattativa incurante delle conseguenze.

Causa la grave situazione, siamo stati convocati dalconsiglio Regionale del Piemonte il quale presenteràuna mozione, chiedendo al presidente SergioChiamparino di interloquire affinché la situazione nondegeneri.

Chiediamo quindi a Voi Egregi Signori Sindaci, primicittadini nei comuni sedi di distaccamenti volontari, disensibilizzare i vostri colleghi dei comuni limitrofi chegodono del nostro soccorso, ad informare congiunta-mente il Presidente Regionale ANCI, chiedendogligentilmente un suo intervento ed un eventuale incon-tro tra la nostra Associazione e tutti Voi.

Vi alleghiamo documentazione inerente alle problema-tiche, in attesa di un costruttivo contatto porgiamoDistinti Saluti.»

(Coordinatore Regionale Mirko Decaroli)

P I E M O N T E

Un’amministrazionecentrale sorda alle

problematiche dellacomponente volontariaVVF dei distaccamenti

provinciali ma ancheun’incapacità

gestionale. Diversi sediVVF volontari verranno,

di fatto, chiuse ed itempi di risposta

supererannoabbondantemente i

venti minuti.Una lettera inviata a

tutti i primi cittadini e,nel mentre, in Consiglio

Regionale, è statapresentata una

mozione.

Ecco il testointegrale

della lettera e,a seguire,

l’elenco delle criticitàgravanti sulla nostra

componente:

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• ARRUOLAMENTO DI NEO PERSONA-LE VOLONTARIOIn Piemonte e più in generale in tutte le Regioni ita-

liane nell'ultimo quinquennio la decretazione di nuovo

personale volontario e la relativa formazione iniziale è

stata fortemente ridimensionata causando la chiusura

di alcuni distaccamenti volontari e la parziale messa

fuori servizio di altre decine di sedi.

Non mancano cittadini che vogliono espletare il servi-

zio di volontario di vigile del fuoco, manca la volontà

da parte di molti Comandi provinciali di accettare

domande di nuove iscrizioni probabilmente per non

urtare aspettative di alcune sigle sindacali che mirano

a rinfoltire il Corpo nazionale esclusivamente con per-

sonale permanente. Nei pochi casi in cui venga stabi-

lito di effettuare un corso 120 di ingresso casualmen-

te, gli orari, non tengono conto delle esigenze degli

aspiranti volontari infatti, vengono svolti nelle ore

lavorative dal lunedì al venerdì, quasi a voler far desi-

stere, causa impegni di lavoro, gli aspiranti vigili.

• VISITE MEDICHE

Per effetto della “Legge di stabilità 2012” tutti gli aspiran-

ti neo Vigili del Fuoco volontari saranno soggetti al paga-

mento degli oneri per lo svolgimento degli accertamenti

sanitari per il proprio arruolamento (circa 450 euro a

persona). Pagare per poter fare il volontario !! Più

volte al Dipartimento dei Vigili del Fuoco sono state pre-

sentate richieste affinché al personale destinato ai

Distaccamenti volontari sia garantita la copertura degli

esborsi a carico dell’Amministrazione oltre alla possibilità

di poter effettuare gli accertamenti sanitari presso le

strutture sanitarie pubbliche (ASL). Per quanto sopra

non si è mai visto impegno a prodigarsi in tal senso

• SITUAZIONE PREVIDENZIALE

Rari sono stati gli impegni del Dipartimento dei Vigili

del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile per con-

frontarsi e concordare le necessarie azioni al fine di

promuovere in sede parlamentare la definitiva equi-

parazione dei VVF volontari nei trattamenti assicura-

tivi e previdenziali già previsti per il personale perma-

nente e vittima di infortunio in itinere, durante il servi-

zio di soccorso e di istituto ed in addestramento.

Complice il palese disinteresse della classe politica

chiamata a legiferare in tal senso, attualmente il per-

sonale volontario è equiparato al personale profes-

sionista permanente da eguali obblighi e mansioni ma

con minori diritti e tutele.

• CORSI DI FORMAZIONE

➤ ASPIRANTI VVF VOLONTARI

Come anzi scritto da alcuni anni in molte regioni ita-

liane, Piemonte incluso, non si effettuano corsi di for-

mazione iniziali di abilitazione per quei pochi cittadini

italiani che hanno avuto la fortuna di essere decretati

vigili del fuoco volontari.

➤ CORSI DI FORMAZIONE PER NEO PERSONA-

LE QUALIFICATO

Come previsto dal DPR 76/2004 è stato più volte rap-

presentato ai vari livelli del Dipartimento l’urgente

necessità di una ricognizione nazionale sulle vacanze

organiche di personale qualificato Capo Reparto

volontario e Capo Squadra volontario ed una imme-

diata successiva programmazione di nuovi corsi di

qualificazione. Questo anche alla luce delle disposi-

zioni contenute nel DPR 28 febbraio 2012, n. 64 (in

ALLEGATO ALLA LETTERAPrincipali criticità gravanti sui Distaccamenti volontari del Corpo

Nazionale dei Vigili del Fuoco

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P I E M O N T E

particolare all’art. 66) il quale prevede, nella regolare

composizione una squadra per APS, ancorché volon-

taria, l'obbligatoria presenza di una figura qualifi-

cata in qualità di Capo Posto.

In mancanza di un Capo squadra per legge la squa-

dra volontaria non può più prestare soccorso.

➤ CORSI PER PATENTI DI GUIDA

Come per i corsi per gli aspiranti vigili del fuoco volon-

tari, lo tesso trattamento è riservato per la formazione

di nuovi autisti di automezzi targati VVF per i quali è

prevista una patente ministeriale. Senza nuovi autisti

che sostituiscano quelli che hanno lasciato il servizio

perché pensionati o per altre ragioni, le squadre

volontarie non possono più effettuare uscite di soc-

corso condannando le sedi volontarie alla chiusura

definitiva.

➤ MODIFICA DPR 76/2004

L’amministrazione, su pressione delle forze sindacali,

in questi ultimi anni ha stilato una innumerevole serie

di bozze di modifica al DPR in vigore, solo con la

mera intenzione di arrivare a ridimensionare e –

magari – ad eliminare la componente volontaria, quel-

la stessa invece valorizzata in tutta Europa. Allo stato

dei fatti se solo si applicasse quello già esistente –

eventualmente con piccole modifiche – e dividendo

volontari in gruppi A e B come più volte menzionato i

Distaccamenti VVF potrebbero continuare tranquilla-

mente la propria attività.

➤ AZZERAMENTO DEI RIMBORSI ORE LAVO-

RATIVE

Ultimamente si sta ipotizzando un azzeramento dei

rimborsi spettanti ai Volontari che effettuano interven-

ti durante il proprio orario di lavoro.

Non si tratta di uno stipendio ma è un piccolo rimbor-

so a lavoratori che, per offrire un servizio di soccorso,

devono momentaneamente abbandonare le proprie

mansioni lavorative.

Ci teniamo contestualmente ad informarVi che, nel caso

in cui il Dipartimento non provveda a considerare seria-

mente le nostre esigenze, i Distaccamenti della Regione

inizieranno una orma di demotivazione come quella già

intrapresa nel Maggio 2012 che portò alla chiusura tem-

poranea dei Distaccamenti Volontari della Provincia di

Torino con inevitabili e gravi ripercussioni.

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Al Presidente del

Consiglio regionale del Piemonte

ORDINE DEL GIORNO ai sensi dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e

dell’articolo 103 del Regolamento interno,

trattazione in Aula trattazione in Commissione

OGGETTO: Sostegno alla componente volontaria del Corpo nazionale dei Vigili del

Fuoco

Premesso che

nel nostro Paese il personale alle dipendenze del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

si suddivide in tre diverse componenti: permanente, discontinuo e volontario. Il

personale permanente è formato da coloro che svolgono l’attività di vigile del fuoco

come esclusiva professione, quello discontinuo è costituito da vigili richiamati per

alcuni periodi all’anno, durante i quali non possono effettuare altra attività volontaria o

professionale. Infine, il personale volontario è composto da vigili volontari chiamati a

svolgere i propri compiti ogni qualvolta se ne manifesti il bisogno, assicurando il

servizio 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno;

nella nostra regione, come nel resto d’Italia, il volontariato nell’ambito del Corpo dei

Vigili del Fuoco si caratterizza per l’altro grado di professionalità e costituisce un

elemento essenziale, oltre che numericamente preponderante, per garantire

l’espletamento di un servizio di soccorso e supporto indispensabile per la comunità;

il personale dei distaccamenti volontari espleta ben 50.000 interventi all’anno in tutta

Italia e, in Piemonte, sono presenti 80 distaccamenti che si avvalgono di circa 2000

volontari, mentre i permanenti sono circa 1000 e non coprono tutto il territorio. Alcuni

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comuni piemontesi distano 30/40 minuti dalla prima sede permanente con grave

rischio per la popolazione in caso di necessità;

per cogliere la rilevanza della componente volontaria dei Vigili del Fuoco nella nostra

regione basti pensare, a titolo esemplificativo, che nella sola provincia di Torino i

Distaccamenti dei volontari garantiscono il 30 per cento degli interventi effettuati ogni

anno dal Corpo, percentuale che ha un forte incremento nelle giornate caratterizzate da

eventi calamitosi;

considerato che

la componente volontaria dai Vigili del Fuoco è afflitta da numerose problematiche che

riguardano la necessità di un migliore coordinamento dell’allertamento dei

distaccamenti, la carenza di vestiario e di forniture;

a tali problematiche si sono aggiunte negli ultimi anni numerose aggravanti, costituite,

in particolare, dalle previsioni di cui alla legge 12 novembre 2011, n. 183 (Legge di

stabilità 2012) che hanno obbligato gli aspiranti volontari a pagarsi la visite mediche

necessarie per l’iscrizione nei quadri del Corpo con un esborso che arriva a 500 euro a

volontario. Oltre a ciò le norme introdotte a partire dal 2011 hanno determinato il

blocco del reclutamento e viene indicato un numero chiuso per le iscrizioni ai

Comandi, che devono indicare il numero massimo di vigili occorrenti. Tale fabbisogno

è peraltro falsato dal fatto che il Dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco non ha

disposto la cancellazione del personale non più frequentante per cui il numero dei

vigili che risultano operativi non è corretto;

un’altra problematica riguarda le modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica

6 febbraio 2004, n. 76 contenente il Regolamento per il reclutamento, l'avanzamento e

l'impiego del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Le

modifiche proposte infatti sono molto penalizzanti per la componente volontaria

rendendo senz’altro preferibile l’applicazione dell’attuale testo del D.P.R.,

eventualmente con qualche correttivo;

a tali gravi problematiche si aggiungono le difficoltà conseguenti all’accettazione delle

domande di nuovi volontari, ovvero i pesanti costi sopra citati a carico dei volontari

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stessi, che si trovano a dover pagare circa 500 euro per visite mediche valide per soli 12

mesi e, pertanto, soggette ad essere ripetute;

inoltre i corsi da 120 ore per il nuovo personale non vengono svolti e pertanto i nuovi

aspiranti vigile del fuoco attendono talvolta anni per avere la possibilità di poter

effettuarli, anche perchè, in molti casi, l’organizzazione dei corsi non tiene conto delle

necessità di studio o lavorative degli aspiranti. Si riscontra altresì la mancanza di corsi

per le patenti, circostanza particolarmente grave in quanto avere personale autista è di

fondamentale importanza per ogni Distaccamento volontario dato che senza autisti

non è possibile garantire una squadra pronta alla partenza in caso di richiesta di

soccorso;

considerato, altresì, che

il Decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2012, n. 64 recante “Regolamento

di servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell'articolo 140 del decreto

legislativo 13 ottobre 2005, n. 217” all’articolo 66 (Composizione e formazione delle

squadre) individua la squadra attrezzata per l’effettuazione della generalità degli

interventi di soccorso come composta da 5 unità, di cui un capo partenza con qualifica

non inferiore a capo squadra, ma gli ostacoli ad una corretta applicazione del DPR

76/2004 con l’impossibilità di formare nuovi capi squadra rende sempre più difficile

organizzare le squadre di soccorso;

a tali elementi, che minano non solo l’efficacia ma la sopravvivenza stessa del servizio

reso dai Vigili del Fuoco volontari, si aggiunge inoltre l’ipotesi recentemente avanzata

di procedere all’azzeramento dei rimborsi spettanti ai Volontari che effettuano

interventi durante il proprio orario di lavoro. Si noti che esso non costituisce

assolutamente una forma di retribuzione, ma ha carattere di mero rimborso a favore di

lavoratori che per offrire un servizio devono momentaneamente abbandonare le

proprie abituali mansioni;

la demotivazione e gli ostacoli economici e burocratici rischiano di portare alla

chiusura di diverse sedi volontarie, con possibili gravi ripercussioni sui cittadini

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IMPEGNA

la Giunta regionale

a valutare ipotesi di riduzione dei costi delle visite mediche a carico degli aspiranti

volontari;

a farsi tramite presso il Dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco ed il Parlamento

affinché siano riviste la normativa e la regolamentazione attuali garantendo la piena ed

ottimale operatività dei Distaccamenti dei Vigili del Fuoco volontari, in particolare

superando gli attuali ostacoli in materia di reclutamento, oneri a carico degli aspiranti

volontari, organizzazione dei corsi, corretta applicazione del D.P.R. 76/2004,

formazione delle squadre di soccorso e rimborsi spettanti ai volontari operanti durante

il proprio orario di lavoro.

Torino, 17 giugno 2015

Primo firmatario Silvana Accossato

Altre firme

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RESTARE NEL CORPONAZIONALE PER IVOLONTARI È SEMPREMENO ATTRAENTE

Dapprima, negli anni 40, i corpi comunali di pompieri (soprattutto volontari) con-fluirono nel nascente Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. I volontari venneroinquadrati – con un ordinamento militare – al pari dei colleghi di ruolo. Poi neglianni 70, in periodo di vacche grasse, le organizzazioni sindacali ottennero assun-zioni in massa negli apparati statali. Oggi – in ottica, come non mai, di risparmidella spesa – possibile che si punti a mortificare continuamente la componentevolontaria del Corpo, in controtendenza col resto d’Europa e del mondo?

A cura dell’Ing. Antonio Coduri(già ufficiale volontario del CNVVF nel Verbano Cusio Ossola)

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Il 10 maggio scorso a S. Angelo Lodigiano nella riu-nione di Consiglio del' Associazione Vigili del FuocoVolontari il Presidente Prof. Roberto Mugavero ha

informato i presenti del 'intenzione del Dipartimento dimodificare la parte del decreto in oggetto, modificheche riguardano in particolare la figura giuridica del vigi-le del fuoco volontario.

In estrema sintesi il Ministero avrebbe l'intenzione diabolire tutte le qualifiche dei vigili del fuoco volontari.Se questa modifica dovesse attuarsi avremmo 8.000vigili privi di qualsiasi qualifica di grado e 300 distacca-menti difficilmente gestibili.

La ratio di questa novità mi è francamente incompren-sibile a meno che non si voglia cercare di abolire lacomponente volontaria disincentivando definitamentedei giovani validi ad aderire al Corpo. Noto inoltre che,

negli ultimi anni, la strategia del Ministero su un argo-mento fondamentale come la presenza o meno divolontari nel Corpo sia stata molto mutevole.Se teniamo conto che in Trentino e in tutto il mondo iCorpi o Distaccamenti di Pompieri funzionano perché

sono gestiti da dirigenti responsabili e tecnicamenteesperti e che, al momento dell'emergenza, sono ingrado di dirigere operazioni non sempre prive di rischio,non si capisce perché nel resto d'Italia improvvisamen-te si voglia cambiare sistema e avere un esercito senzacapi.

Il Corpo Nazionale è nato negli anni quaranta accor-pando i Corpi Comunali preesistenti, composti in pre-valenza con personale volontario e, solo nei centri mag-giori, da professionisti, e con un inquadramento gerar-chico di tipo militare con ufficiali, sottufficiali, e vigili.Il personale era scelto in prevalenza da giovani chesvolgevano già professioni utili nel soccorso tecnico,carpentieri, boscaioli, geometri , ingegneri, ecc.Nel Corpo Nazionale pertanto vennero inquadrati i pom-pieri Comunali con i loro ufficiali e sottufficiali siavolontari che professionisti.

Fino agli anni settanta la situazio-ne normativa del Corpo era rima-sta immutata, e infatti quando, promosso secondo ufficiale, misono presentato al Comando diNovara, l'Ing. Gentile mi disse diattenermi alle disposizioni del R.Decreto istitutivo del Corpo. L'Ing. Gentile contava molto suisuoi volontari, aveva aperto nuovidistaccamenti e arruolato tecnicida affiancare al suo unico collabo-ratore . Allora, almeno a Novara, grazieanche alla presenza nei quadri diCapireparto di lungo corso e cari-smatici, le qualifiche dei volontarierano riconosciute da tutti, i sot-tufficiali dirigevano le operazioni disoccorso delle squadre e gli uffi-ciali erano delegati nelle commis-sioni tecniche, inviati ad effettuaresopralluoghi, e a dirigere le squa-dre del Comando, o anche, in casodi richiamo al Comando, a sup-

plire persino lo stesso Comandante .In quegli anni però la politica del sindacato della funzio-ne pubblica mirava ad aumentare gli organici nel setto-re del pubblico impiego ed anche nel comparto dei vigi-li del fuoco.

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L’ing. D’errico quand’era Ispettore Generale Capo del CNVVF. Sullo sfondo GiuseppeZamberletti che da sempre si batte per un volontariato VVF di prossimità.,

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In particolare i rappresentanti sindacali dei VVF, voleva-no ridurre o annullale la componente volontaria per farposto a nuove assunzioni di ruolo. Il loro assioma era:“i volontari portavano via posti di lavoro”.Se per alcuni versi e in qualche settore la spinta sinda-cale poteva essere giustificata i nostri Governanti eDirigenti avrebbero però dovuto saper gestire più sag-giamente le richieste non ragionevoli di aumento delpersonale.

Infatti avrebbe dovuto essere ovvio che se un appara-to statale diventa troppo pesante , non è più sostenibi-le dal punto di vista economico. Purtroppo però la colpa non è stata solo dei sindacati

ma anche di molti nostri Governanti e Dirigenti che allo-ra avevano sposato acriticamente la tesi sindacale. Comunque sia il risultato del' ostracismo nei confrontidei volontari avrà portato ad aprire qualche presidiopermanente in più in qualche località periferica come aVerolengo ma ha avuto come effetto principale quellodi impedire per anni l'apertura di nuovi presidi volon-tari , e ha favorito la nascita ed espansione del volon-tariato di Protezione Civile, una organizzazione di soc-

corso tecnico indipendente e non più sotto il controllodei Pompieri.All'inizio del secolo vi è stata poi una nuova svolta, ladirezione dei Vigili del Fuoco resasi conto che avendo

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osteggiato i volontari interni, si erapreclusa la possibilità di aumentarein modo consistente gli organici e diincrementare il suo potere contrat-tuale , cercò di rimediare all'errorecon il piano “Italia in venti minuti”.Piano che avrebbe dovuto portareall'apertura di molti nuovi presidi (siveda in proposito la risposta dell’al-lora Capo del Corpo D’Errico alSenatore Manfredi). Ma che fine hafatto quell’ambizioso progetto?Ora però sembra che la strategia delCorpo sia di nuovo cambiata, infattii colleghi volontari ancora in serviziosi lamentano perché è diventatomolto difficile anche solo mantene-re in vita i distaccamenti esistenti,con tutti gli ostacoli che vengonoposti per effettuare i corsi di ingres-so e quelli di specializzazione per inuovi arrivati.Adesso poi con l'ultima trovata didegradare tutti i volontari a vigilisemplici sarà sempre più difficile lavita dei distaccamenti e praticamen-te impossibile attrarre dei giovanivalidi. È chiaro che se qualcuno oggivuole darsi al volontariato di soccor-so preferirà entrare in altre organiz-zazioni come l' A.I.B., o laProtezione Civile, sodalizi molto piùattraenti per dei volontari dell'attualeC.N. Tra l'altro l'attuale situazione econo-mica del nostro paese costringerà inostri Amministratori, di qualsiasicorrente siano, a ridurre le spese equindi il personale statale, e ademandare sempre di più molti ser-vizi anche essenziali al buon cuoredei volontari .

Sono stato ad una assemblea del mio Comune e inquella sede il Sindaco ha presentato un bilancio diprevisione di soli tagli in tutti i settori, la RegionePiemonte trattando della Sanità ha deciso di ridurre ilnumero di ospedali , il Governo ha preannunciato tagliin molti servizi, sicurezza, difesa ecc.

Purtroppo l'Italia è in crisi, e i nostri Governanti finalmentesi sono resi conto che il costo dell'apparato burocraticoè insostenibile per il paese, e che si dovrà tagliare in ognisettore anche riducendo il numero degli statali.Solo il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ritiene di poter fara meno in futuro dell'apporto del volontariato?

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GRISULANDIAE NON SOLO !

“AVANTI TUTTA”PER LA DELEGAZIONE DI FOSSANO

In ambito locale la provincia di Cuneo è spessochiamata “Granda” per via delle sue dimensioni. Sitratta di un aggettivo legato a numerose manifestazioni

nel cuneese, come quella tenutasi a Fossano a finemaggio. “Famiglia sei Granda”, organizzata dal Forumdelle Associazioni familiari della provincia e giunta alla 5°edizione, ha visto il coinvolgimento di otto città. Di rilievoil “laboratorio” all’aperto con giochi, animazioni espettacoli realizzato nella centrale via Roma nelpomeriggio di domenica 24 maggio. Tra le molte realtà presenti anche la nostra Delegazionecon Grisulandia per un appuntamento che si rinnovaormai da alcuni anni. Un grande arco gonfiabile e la sirenadel mini APS hanno accolto decine di piccoli visitatori aiquali è stato rilasciato un ambito “diplomino” al terminedel percorso. La figura del Vigile del fuoco e il desideriodi poterne emulare l’attività, anche solo naturalmente pergioco, è certo cosa contagiosa. Un’analoga iniziativa èquindi stata messa in cantiere dalla vicina nuovaDelegazione di Savigliano il week end successivo in unodei loro Comuni di competenza: Grisulandia con tanto dimezzi del Distaccamento saviglianese!La valenza sociale dell’ANVVFV si palesa anche in questeiniziative di sensibilizzazione, ma non solo. La nuovaamministrazione comunale di Fossano, preso atto dellevarie Associazioni “operative” di volontariato sul territorio(ANVVFV, Associazione Nazionale Carabinieri, ProtezioneCivile comunale, Papa Golf CB Radio Club e altre) hainfatti creato da alcuni mesi un Coordinamento locale –dotato tra l’altro di propria sede – con lo scopo dicoordinarne l’attività in occasione di eventi omanifestazioni che necessitano di ottimizzare la sinergiatra le varie presenze. Il tutto valutando le rispettiveesperienze e nel pieno rispetto delle autonomieassociative. Un paio di casi per tutti: il 7 giugno con la rievocazione delcircuito motociclistico cittadino degli anni cinquanta,

allora riconosciuto a livello nazionale, arricchito dallapresenza di numerose moto d’epoca. Lo stesso Sindaco,Davide Sordella, ha voluto dare lustro all’eventopercorrendo l’itinerario in sella ad un vecchio mezzo contanto di fascia tricolore. Mentre ad alcune Associazioni èstata assegnata la gestione della viabilità, la nostraDelegazione ha curato l’assistenza tecnica con gliestintori e con il doblò associativo. Stesso compito svoltosempre dalla Delegazione durante i numerosi spettacoli inoccasione di “Mirabilia”, rinomato Festival internazionaledelle arti circensi e degli artisti di strada, svoltosi aFossano tra giugno e luglio oppure in concomitanza dialcune feste patronali estive, avendo anche tesseratidotati dell’attestato di “alto rischio”. Tra queste ultime feste va annoverata quella della frazionefossanese di Murazzo del 2 agosto che ha organizzatoun pomeriggio dedicato agli “Amici del soccorso e delsorriso”. Un’originale iniziativa con il coinvolgimento diCroce Bianca, dei pagliacci della clown terapia e diGrisulandia. Il tutto arricchito dal colpo d’occhio di unamongolfiera per un successo assicurato.

Possiamo infine ricordare la partecipazione alla XVI “Festadel grano”, organizzata il 21 giugno in città dalla Coldirettiin collaborazione con il Comune . Un grande momento difesta tra mezzi di varie epoche destinati alla lavorazionedella terra e alla mietitura del grano, mostre fotografiche(tra le quali la nostra con una galleria d’immagini supannelli realizzati dal calendario 2015), stand a sfondoscientifico legati all’alimentazione e con… l’ennesimaGrisulandia “scortata” dall’APS del Distaccamentovolontario di Fossano!Tanti appuntamenti e…tanto impegno ma con lasoddisfazione di una presenza associativa collaborativa eben inserita nel tessuto sociale della città.

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NEL CUNEESECORSI SAF A SPESE

DELLA COMUNITÀMA RESTA IL

PROBLEMA NUOVIINGRESSI

A cura di Massimo Bozzano

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L’ANVVFV BUSSA ALLAPORTA DI FONDAZIONIE CASSE DI RISPARMIOPER REPERIRE I SOLDIOCCORRENTI ASTIPENDIARE GLIISTRUTTORIPERMANENTI; RESTALA PREOCCUPAZIONEPER I VOLONTARI INATTESA DI CORSID’INGRESSO E PATENTIDI GUIDA. C’È ANCHEIL PROBLEMA DEIMEZZI DI SOCCORSO –SEMPRE ACQUISTATIDALLA COMUNITÀ ECEDUTI AL MINISTERO– E IN ATTESA DA MESIDEI DOCUMENTID’IMMATRICOLAZIONEDAGLI UFFICI ROMANI.

Sabato 16 maggio ha preso il via, presso ilComando provinciale dei Vigili del fuoco diCuneo, il primo corso di specializzazione “Saf

1/A” rivolto ai Vigili volontari della nostra provincia. Adeccezione del Comando e delle caserme di Alba,Mondovì, Saluzzo (e dell’aeroporto di Levaldigi), tutto ilresto del cuneese è coperto da 17 Distaccamenti rettida personale volontario. Si comprende quindi l’impor-tanza della formazione anche per questi Vigili del fuocoche garantiscono ogni giorno un indispensabile “soc-corso tecnico urgente”.Il corso, della durata di 36 ore distribuite nei weekend,è stato promosso dalla sezione provinciale dell’ANVVFVche, d’intesa con i propri vertici, ha fornito la necessa-ria collaborazione alla Direzione Regionale piemontesee al Comando di Cuneo. La realizzazione di questo per-corso formativo è stata resa possibile grazie ai fondi datempo stanziati per questo corso specifico e reperitidall’Associazione presso la Fondazione fossaneseSordella e le Fondazioni delle Casse di Risparmio diCuneo e Fossano.Un ruolo importante è stato pure svolto da numerosiSindaci dell’intera provincia che nei mesi passati, presoatto della valenza del progetto, hanno voluto dareapprovazione e sostegno concedendo il proprio patro-cinio. Un avallo importante che ha accompagnato levarie richieste per la costituzione della somma neces-saria a far partire queste due sessioni. Concluso il primo con gli esami presso il Comando,sabato 13 giugno ha preso il via un secondo ed analo-go corso, terminato domenica 5 luglio, con oltre una

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quarantina di discenti e realizzato sempregrazie agli stessi finanziatori. Sono cosìstati oltre una novantina i Vigili del fuoco,provenienti da tutti i 17 Distaccamentivolontari della provincia, che hanno avutomodo di partecipare a lezioni specifichegrazie innanzi tutto alla sensibilità dei pri-vati.A quanti si sono adoperati e hanno lavo-rato insieme per concretizzare questoprogetto, certo ambizioso ma di grandeutilità per il bagaglio culturale e professio-nale dei volontari, va un pubblico e rinno-vato ringraziamento, anche attraverso lecolonne della rivista associativa. L’Associazione a livello provinciale, vistal’occasione avuta con il reperimento deifondi specifici, ha dato il proprio contribu-to alla specializzazione ma è allo stessotempo forte in tutti la preoccupazione peraltri indispensabili provvedimenti, piùvolte sollecitati al Ministero e ai compe-tenti organi periferici, quali corsi d’ingres-so per nuovi vigili volontari e corsi patentiper autisti che, se non realizzati, porteran-no a ricadute fortemente negative sullasicurezza della popolazione. Infatti a tutt’oggi sono purtroppo giànumerosi i casi di Distaccamenti volontari che non possono garantire il necessario soccorso per carenza di perso-nale o, ancora più paradossalmente, perché costretti a tenere fermi in caserma i mezzi (magari nuovi e acquistaticon il contributo della collettività) per mancanza di autisti.

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PER BOCCI EGIOMI OCCORRE

ARMONIA TRAVOLONTARI EPERMANENTI

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Alla presenza del Capo del Corpo Nazionale deiVigili del Fuoco Gioacchino Giomi e delSottosegretario di Stato Giampiero Bocci, è

stata inaugurata, stamani, la sede del distaccamentovolontario dei vigili del fuoco di Carini.Per il Capo del Corpo Nazionale VVF Giocchino Giomi,“…armonia tra volontari e permanenti è solo modo perrispondere a esigenze dei territori” – il SottosegretarioGiampiero Bocci ha voluto specificare che “..volontari epermanenti non siamo due cose diverse…si tratta sol-tanto d’un diverso inquadramento giuridico”; ilSottosegretario ha poi parlato della legge, in discussio-

ne alla Camera sulla riforma della PubblicaAmministrazione che prevede la “soppressione” delCorpo Forestale dello Stato con passaggio dei compitiAIB al Corpo Nazionale: “I vigili del fuoco volontarisaranno indispensabili anche per in vista di questenuove competenze”.Resta da capire se si trattasse di dichiarazioni “sincere”o semplicemente si frasi di circostanza “contestualizza-te” al tipo di inaugurazione (sedi volontarie). I toni d’a-pertura sarebbero stati i medesimi se si fosse trattatod’inaugurazione d’una sede permanente?

S I C I L I A

A DUE ANNI E MEZZO DALL’APERTURAUFFICIALE È STATO INAUGURATO ILDISTACCAMENTO VOLONTARIO DI CARINI,IN PROVINCIA DI PALERMO.A SEGUIRE S’È SVOLTA LA CERIMONIAANCHE PRESSO QUELLO DI CAMPOREALE.

A cura della redazione – si ringrazia Federico Girgenti

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Dopo l’alza Bandiera con le note dell’inno nazionale e labenedizione religiosa di Don Angelo Inzerillo, si è pas-sati al taglio del nastro inaugurale.Alla cerimonia hanno partecipato pure i più alti verticiprovinciali e regionali di tutte le forze dell’ordine e dellaPrefettura di Palermo. Assente l’amministrazione comu-nale guidata dal sindaco Giovì Monteleone che, in coin-cidenza con l’appuntamento di oggi, era impegnata inuna seduta straordinaria di giunta.La struttura che ospita la sala operativa e gli automez-zi, ha sede in Via De Spuches, traversa del bivioForesta.Ad oggi, nonostante l’importante servizio antincendiosarà a disposizione anche per gli altri 5 comuni delcomprensorio: Isola delle Femmine, Capaci, Torretta,Cinisi e Terrasini, è solo la municipalità di Carini che sista facendo carico delle spese di gestione e di affitto deilocali.

Il progetto, avviato dall’ex Giunta Agrusa, dopo unlungo periodo di formazione per i volontari, si è final-mente concretizzato.L’inaugurazione del distaccamento volontario di Carini,coincide, con la votazione in corso alla Camera deiDeputati della legge sul riordino della pubblica ammini-strazione che, comprende, anche nuove competenzeper il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.Consegnata brevi manu a Giomi una missiva del coor-dinatore regionale Sicilia (ANVVFV) Mantineo sulle criti-cità della componente volontaria (testo che segue):nello scritto l’Ingegner Mantineo – pur non volendo rovi-nare l’atmosfera di festa – ha sottolineato che certe“pratiche” dell’amministrazione promuovono più una“mortificazione” della componente volontaria VVF cheun vero e proprio “sviluppo”.

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Per l’Ostensione della S. Sindone di Torino 2015 tra glioltre 4500 volontari coinvolti, anche 60 vigili del fuocovolontari, di diversi distaccamenti torinesi, hanno avuto uncompito importante quello di garantire la sicurezza deifedeli nella parte di transito all’interno del percorso coper-to di circa 900mt., nella parte dei giardini reali con l’attra-versamento della Galleria Sabauda fino alle sale di prelet-tura e all’ingresso nel Duomo.

UN ARCOBALENO DIVOLONTARI PER LA SACRASINDONE E I SUOI FEDELI

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Tutto ha avuto inizio lo scorso autunno 2014, quan-do il Comitato per l’Ostensione della Sindone2015 creato per la gestione dell’emergenza, ci ha

inclusi con i Pompieri Senza Frontiere e conl’Associazione Naz. VVF del Corpo Nazionale, con lefunzioni di far rispettare tutte le regole e le prescrizionidisposte dall’Organizzazione, al fine di garantire la sicu-rezza dei visitatori.Il primo grande problema da affrontare, è aver dovutorinunciare ad indossare la divisa del Corpo, ci è statovietato dal Comando per non scatenare le solite stru-

mentalizzazioni sindacali e non venisse identificatocome servizio di vigilanza. Nonostante ciò e che lanostra partecipazione fosse gratuita, in quei giorni gira-vano voci, da parte dei “soliti idioti”, che eravamo retri-buiti. Motivo per cui siamo stati costretti a creare e adindossare una nuova divisa.Per l’espletamento di questo incarico abbiamo fattodecine di incontri a partire dall’autunno scorso insiemeai responsabili dell’Associazione Nazionale Carabinieri,Polizia di Stato e Guardia di Finanza per organizzare e

definire ruoli e compiti di ogni volontario secondo lespecifiche competenze, per chiarire ogni aspetto chepotesse interferire con il normale svolgimento del pelle-grinaggio dei fedeli, apportando variazioni che di voltain volta si rendevano necessarie. E’ stata un’opportunità unica, importante che è statacondivisa con e da tutti i colleghi per durata (ben 67giorni) e delicatezza del ruolo, trovando il più ampioconsenso sotto tutti gli aspetti per non interferiresoprattutto con la disponibilità delle proprie sedi di ser-vizio.

Tutti gli addetti del Servizio Emergenze (così venivamodenominati), hanno dovuto prendere visione delledisposizioni, mappe ed informazioni contenute nelpiano di emergenza, le cui finalità erano la salvaguardiadell’integrità fisica delle persone e la limitazione di dannialle cose.Sebbene questa manifestazione e il luogo di culto nonrientrassero nelle attività soggette dei VF ma dovendoadeguarci al relativo piano di emergenza, per ricoprire ilruolo di addetti, previsto per alcune postazioni, è stato

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vincolante la frequenza al corso di formazione di 16 orecome per un’attività classificata a rischio elevato, percui oltre 30 nostri volontari hanno dovuto superarlosostenendo l’esame finale presso il ComandoProvinciale di Torino come da D.lgs.81/2008; non vinascondo lo stupore e quant’altro da parte dei colleghie funzionari permanenti, nel vederci fare il corso dopodecenni di operatività nei distaccamenti. Di fatto secon-do il tipo di situazione che poteva emergere durante iltragitto dei pellegrini, i nostri colleghi dalla postazionespecifica, mettevano in atto la procedura e l’intervento

più idoneo previsto dal piano, sia che fosse per una dif-ficoltà importante o per una semplice richiesta medicaper il caldo eccessivo.Per ogni turno di servizio dei 67 giorni, vi era un refe-rente delle 3 associazioni con compito di coordinamen-to. I presidi e le postazioni potevano essere dinamici,cioè itineranti lungo il percorso o fissi in aree delicate epiù ad alto rischio, come la postazione detta “GalleriaSabauda” condivisa insieme alla G.d.F.Il servizio cominciava alle 6,45 con ritrovo presso l’in-

gresso, ritiro delle radio presso il C.O.C., identificazioneper ruolo e postazione, verifica DPI e poi si procedevaall’ispezione di tutto il cammino che percorrevano i pel-legrini, controllando estintori, uscite e tutto ciò chepoteva riguardare la sicurezza. A fine turno cioè alle 21,il percorso inverso con riconsegna delle apparecchiatu-re radio presso COC. Dopo alcuni giorni dall’iniziodell’Ostensione, si è aggiunto anche il compito diaccensione e spegnimento di luci tramite alcuni quadrielettrici che alimentavano i condizionatori delle sale diprelettura. Lungo il percorso sono stati posizionati 4

borsoni con alcuni DPI (giaccone antifiamma, casco, eguanti) per situazioni più rilevanti. Tutto il personale era munito di pass personali con foto,che permettevano di accedere a tutta l’area sinodalesuperando così tutti i vari controlli ed il metal detectorche invece controllava i fedeli e tutti gli altri volontari.Oltre ai pass abbiamo sfoggiato appunto per la primavolta la divisa della neonata “ASSOCIAZIONE NAZIO-NALE VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI PROTEZIONECIVILE PROVINCIA TORINO”, sorta nel 2013 per dare

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seguito a tutta una serie di azioni per ottenere dei risul-tati che favoriscano la continuità del nostro operatocome Vigili Volontari, considerato che attualmente ilCorpo Nazionale e il Dipartimento con tutte le lorocarenze e contraddizioni non garantiscono più nulla.Prova tangibile sono tutte le fasi alterne della stesuradelle innumerevoli bozze di un regolamento che è sem-pre peggio e va solo a discapito nostro, vedi ad esem-pio la decretazione di Canelli come trasformazione insede permanente. Quello che si può senz’altro affermare è che fin dall’ini-

zio la nostra nuova divisa ha avuto il giusto riconosci-mento da tutte le forze di volontariato presenti e da tuttii corpi e le forze di polizia coinvolte. Eravamo a tutti glieffetti identificati come vigili del fuoco volontari e lanostra qualificata presenza era il supporto per la solu-zione di ogni tipo di problematica; questo avvalorato datestimonianze di gratitudine da parte di tutti e soprat-tutto dal comitato organizzatore.Questa nuova veste tra l’altro ci apre nuovi sviluppi epossibilità in più per operare soprattutto in caso dieventi e calamità, poiché grazie all’iscrizione nel

Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato,possiamo agire nell’ambito di interventi di P.C. con tuttii benefit e le tutele che la legge garantisce ai volontari;anche se la nostra associazione riconosciuta per i finioperativi, è già nell’elenco centrale delle associazioni divolontariato del Dipartimento di P.C.La nostra struttura per serietà e professionalità è risul-tata vincente in ogni circostanza, lavorando quotidiana-mente a gomito con agenti della G.di F., carabinieri,polizia e tutte le organizzazioni e i Corpi coinvolti in unevento mondiale che ha visto l’affluenza di 4 milioni di

pellegrini e a detta degli esperti è stata un “Ostensione”tra le più partecipate e vissute dai fedeli.

Penso infine che per tutti coloro che hanno partecipato,sia stata un’esperienza indimenticabile soprattutto lagiornata, (anche se lunghissima), legata alla visita diPapa Francesco e l’inserimento in una macchina orga-nizzativa complessa e particolare come quella legataalla tutela del Pontefice; certo non è una consuetudine. Ho ricevuto ampi consensi e gratificazioni anche daparte di molti esterni per la qualità e la professionalità

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del nostro servizio e parecchi distinguo nei confronti dialtre associazioni che collaboravano con noi.

Non ultimo la nostra duttilità alle varie modifiche del ser-vizio, con l’annoverarsi di nuove competenze non sem-pre di nostra pertinenza, sono state eseguite e variatesecondo i momenti e il buon senso, con determinazio-ne, con confronti e a volte con discussioni proficue,tutto al fine di migliorare servizio ed immagine.

Devo ringraziare tutti voi colleghi, ma particolarmentechi si è distinto venendomi incontro nei turni piùdifficoltosi e risolvendo molti cambi con personale delproprio distaccamento e/o colleghi di lavoro.Era la prima volta in un ambito non facile e particolar-mente delicato, una vetrina internazionale dovesiamo entrati alla grande con visibilità, rispetto e ruolo,sicuramente una ribalta per noi ed un occasionepersa dai colleghi e dal Corpo in generale.

Chiunque di noi è riuscito a collaborare con tutte leforze di polizia, Corpi e Associazioni presenti, fino alla data del 21 giugno con la visita del Papa, coadiu-vando anche gli uomini del Servizio di Sicurezza delVaticano e anche se la nostra divisa, praticamente sco-nosciuta, era alla prima uscita ufficiale, siamo stati individuati come vigili del fuoco volontari riuscendo adessere un valido riferimento per tutti.

Come ha detto qualcuno, i 67 giorni di Ostensionehanno lasciato un segno nella città di Torino ed in ognu-no di noi in quanto è stata sancita la capacità di coope-rare tra soggetti e associazioni diverse per finalità eobiettivi, con il risultato che lavorare insieme, seppur inambiti diversi e specifici per competenza è la chiave perraggiungere i risultati migliori.

Una piccola ma grande parte è stata fatta anche dallanostra neonata Associazione di P.C., la cui presenzacon il personale qualificato è stata richiesta il sabatoprima dell’apertura dell’Ostensione al Palazzetto dellosport al Parco Ruffini, con la presenza di quasi 5 000volontari, poi il 10 giugno presso il centro Incontri“Salone del Santo Volto” con oltre 3000 persone, dovesi è svoltoun dibattito con la presenza di Giacomo Poretti (Aldo,

Giovanni e Giacomo) ed infine alcuni nostri colleghi ilweek end del 21 giugno, hanno fatto presenza presso lastruttura che ospitava il progetto “Turin for Young”dellaPastorale giovanile diocesana e salesiana, che ha coor-dinato l’accoglienza dei gruppi di giovani venuti aTorino, per l’Ostensione, il bicentenario della nascita diS. Giovanni Bosco e la visita di Papa Francesco, tutte

esperienze straordinarie vi assicuro, anche per i noncredenti.

Tanto per dare un’idea viquantifichiamo il numero diore complessive in terminidi presenza che sono:

Totale dei turni ordinari254Totale dei turni estesi32Totale delle ore nei turni ordinari3204Totale delle ore nei turni estesi420Totale delle ore 21 giugno 2010341Totale delle ore spese per il persona-le ANVVFV3965

Un grosso grazie a tutti coloro che hanno reso possibi-le il servizio, sacrificando tempo al proprio lavoro e allapropria famiglia, affrontando spese e quant’altro pervivere questa esperienza incomparabile, dove solo noi(modestia a parte) vigili del fuoco volontari potevamoriuscire, perché agiamo con il cuore in funzione di quel-la parola“Volontario” che ci caratterizza.E’ motivo di soddisfazione per il sottoscritto avere con-diviso con voi questo tipo di evento che spero sia reci-proco e termino con l’augurio di vederci quanto primaper scambiare ancora qualche impressione magarimangiando una pizza insieme.

Grazie per l’attenzioneBiddoccu Pier Mauro

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È da molto tempo che i pompieri non intervengono piùsoltanto per far fronte agli incendi: i loro compiti si sonomolto diversificati. Sono spesso sollecitati per portareassistenza tecnica di vario genere. Il più delle volte, sitratta di salvataggi di persone vittime di incidenti dellacircolazione oppure di incidenti di lavoro o legati alleattività del tempo libero. In questi casi, non si trattanecessariamente solo di estricare le persone, ma a volte ènecessario anche spostare dei carichi.

A cura di: Marc Knöri, (Corpo pompieri professionisti di Basilea)Grafici: regolamento «Conoscenza di base»Foto: Marc Knöri, Edi EttlinArticolo redatto in collaborazione con “118 Swissfire” giornale della Federazione Svizzera Pompieri

DAL CUSCINO DI SOLLEVAMENALLA GRU…

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TO trazione (tirare) = spostamento orizzontale di un carico;

sollevamento (sollevare) = spostamento verticale di un carico.

TrazioneUn carico deve essere generalmente tirato da unpunto A in direzione di un punto B: in questo caso, inintervento, vengono utilizzati dei sistemi a paranco(argano a tamburo o argano verricello). Tuttavia, que-sti sistemi montati su veicoli non possono essere uti-lizzati in tutte le situazioni, vengono quindi usati deisistemi di trazione, come per il sollevamento. I dispo-sitivi di agganciamento per rimorchi possono ancheessere utilizzati per facilitare il lavoro.

SollevamentoIn questo caso, un carico viene sollevato: abbiamo adisposizione diversi attrezzi di sollevamento. Questivanno dalla semplice leva, o addirittura dal cacciavi-te, fino al l’elicottero, passando dalla gru automotrice.Come primo mezzo, utilizziamo soprattutto delleleve, dei cric meccanici (cric a cremagliera o cricSimplex), dei sollevatori idraulici, per esempio deicric per vetture o dei mezzi pneumatici come i cusci-ni di sollevamento. Inoltre, i sistemi di trazione, comei tiracavi, possono essere utilizzati per dei lavori disollevamento. Nelle situazioni nelle quali si devonosollevare dei carichi pesanti, può essere utile l’utiliz-zo di macchine da cantiere, di gru, ecc.

Imbracatura di carichi Per poter sollevare e spostare dei carichi, i sistemimenzionati precedentemente devono essere utilizzatiin modo corretto. I sistemi utilizzati non sono mai col-legati direttamente al carico: a questo scopo vannoutilizzati dei sistemi di imbracature. Questi mezzi pos-sono essere per esempio dei cavi d’acciaio, dellecorde in fibra naturale o ancora fibre tessili (fettucce,cinghie di sollevamento). Sono inoltre necessari deglielementi di collegamento, come per esempio dei gril-li, e degli elementi di protezione come delle protezio-ni articolate per angoli (rullieri), delle protezioni spigo-li, degli elementi in legno, dei resti di condotte e deglielementi per la securizzazione come delle travi dilegno, dei puntelli a vite o dei sistemi di stabilizzazio-ne. La capacità e/o il carico autorizzato deve figuraresu tutti i mezzi elencati precedentemente in modo chetutto il sistema di sollevamento e di trazione sia coe-rente. I mezzi possono in questo modo essere utiliz-zati in funzione del carico autorizzato.

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In generale, è possibile arrivare al massimo fino a unangolo d’inclinazione di 60°. Se questo angolo vienesuperato, le forze in gioco non sono più controllabili.Ogni sistema ha tuttavia i suoi limiti. Conosciamo imezzi che abbiamo a disposizione ma, durante questemanovre, l’incognita resta il carico che deve essere tira-

to o sollevato. E si deve inoltre tener conto di un altroelemento: l’importanza di disporre di un ancoraggioappropriato. Come mezzo di fortuna, possiamo utilizzare degli anco-raggi improvvisati (per esempio dei pali o dei picchettisaldamente piantati al suolo e collegati con delle cordeo delle fettucce), che possono sopportare da 1 a 1,5 ton-nellate circa in funzione della natura del terreno, deisistemi concepiti apposta a questo scopo, come l’anco-raggio Titan (carico da 1 a 2,5 tonnellate), oppure pos-siamo utilizzare dei guardrail, degli alberi, delle lastre dicemento o dei veicoli. Questo elenco non è ovviamentecompleto. Quello che è importante in questi casi, è che

l’ancoraggio sia adattato al carico, poiché ogni azioneinduce delle reazioni. Per riassumere: l’ancoraggio el’assieme del sistema di sollevamento o di trazionedevono offrire una resistenza superiore al carico.Se non è possibile sollevare o tirare direttamente il cari-co, possono essere sistemati dei rinvii. Alcuni sistemi di sollevamento o di trazione lasciano un angolo di lavorolimitato, in simili casi è anche necessario prevedere unrinvio. Per questo vengono generalmente utilizzate deiparanchi che vanno a loro volta ancorati.

L’incognitaNel migliore dei casi, conosciamo il peso del carico,spesso tuttavia siamo obbligati a doverne fare unastima. Per questo sono utili delle tabelle che indicano ilpeso approssimativo in tonnellate per m3 (vedere latabella). Ecco alcuni esempi di pesi:• autovettura = 1,2-2,5 t;• mucca = 600-800 kg; toro = 1100-1300 kg;• cavallo = 600-800 kg;• tornio meccanico = secondo la misura 1000-2250 kg o più.Per spostare dei carichi più importanti, possiamoaumentare la capacità dei vari sistemi di sollevamento edi trazione utilizzando dei paranchi. In questo caso,bisogna essere particolarmente attenti alle forze eserci-tate sul fissaggio e l’ancoraggio. I mezzi utilizzati devo-no corrispondere sistematicamente alle forze in giocoaffinché il sistema sia esente da punti deboli.È anche importante sapere se è necessario sollevare ilcarico oppure se si deve unicamente securizzarlo.Durante lo spostamento, alle forze in gioco si aggiungeanche la resistenza del carico dovuta al suo sfregamen-to al suolo. In questo caso possono essere utilizzate deiparanchi, delle ruote o delle sbarre rotonde.

SicurezzaUn aspetto importante concerne la sicurezza che deveessere garantita a tutti i livelli. Questo comincia dallasecurizzazione della piazza sinistrata.

SOLLEVAMENTO E TRAZIONE DI CARICHI

sollevamento di un’autocaricante agricola a mezzo di un divaricatore, nel corso di un esercizio di salvataggio.

Ancoraggio di un tiracavo per recuperare un’autocaricante agricola dopo un incidente (purtroppo con esito fatale).

Utilizzo di un cuscino di sollevamento durante il recupero, da parte di un carro attrezzi privato, di un camion rovesciato sul lato. Galleria del Seelisberg A2, 7.4.2015.

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45VFV MAGGIO/GIUGNO 2015

Regole da osservare durante la preparazione del siste-ma di sollevamento o di trazione:• mai restare sotto il carico sospeso, in modo particola-re nelle situazioni instabili;• utilizzare i metodi di fissaggio adeguati;• adattare l’ancoraggio al carico; • i sistemi quali i tiracavi offrono delle prestazioni diver-se che si tratti di un sollevamento o di una trazione.• Rispettare le specificità dell’attrezzo!• mai prolungare la leva di avanzamento dei sistemi ditiracavi. Non effettuare manipolazioni sul sistema dibloccaggio (freno) quando il cavo è teso: la leva di avan-zamento potrebbe cedere all’improvviso; • in caso di necessità, pensare a securizzare il caricocon un secondo tiracavi per evitare dei movimentiincontrollati come per esempio lo scivolamento lateraledel carico; • durante il sollevamento, il carico deve sempre esserepuntellato; • durante il raddrizzamento, tener conto del movimentodi inclinazione; eventualmente securizzare esercitandouna trazione nel senso opposto; • non restare nella zona di pericolo (zona di pericolo =una volta e mezzo la lunghezza del cavo);

la comunicazione tra tutti gli intervenienti deve essereassicurata in ogni momento; • non fissare mai direttamente il cavo di trazione al cari-co; sempre portare guanti, casco e protezione per gliocchi; • rispettare le prescrizioni di utilizzazione dei fabbricanti È importante che tutto l’intervento sia comandato.

Una soluzione ottimale consiste nella suddivisione insquadre che: preparano l’ancoraggio; fissano il carico; preparano il sistema di trazione e lo colleganoall’ancoraggio/carico. Non appena tutto il sistema di sollevamento o di trazio-ne è pronto:verificare ancora una volta il tutto, in particolare il rispet-to dei carichi ammessi; mettere il sistema sotto tensione fino a che tutto siateso, poi verificare ancora una volta. È solo dopo aver effettuato tutte queste operazioni cheil sistema viene attivato su ordine espresso e che sipossono continuare le operazioni.

SOLLEVAMENTO E TRAZIONE DI CARICHI

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3Per spostare un carico è anche possibile utilizzare un tiracavo

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SOLLEVAMENTO E TRAZIONE DI CARICHI

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