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ACQUI. INTERVENTO A DIFESA DELL’OSPEDALE DEL COMITATO PER LA SALUTE “Disattese le promesse Ginecologia non c’è più” L’Asl replica: operatività da ridefinire con il nuovo piano regionale Il Comitato per la salute prende posizione sulla gine- cologia dopo alcune recenti dichiarazioni da parte del- l’attuale dirigenza dell’Asl provinciale. Il problema è la riduzione dei servizi di Gine- cologia, dopo il trasferimen- todialcunimedici. Spiegano dal Comitato: «Le attività operatorie gine- cologiche saranno ridotte a una giornata di interventi in day hospital alla settimana. Ciò significa che non potran- noessereeffettuatiinterven- ticomplessiechegiàdaoggi un reparto di Ginecologia non esiste più nel nostro ospedale,masonostateman- tenute solamente attività ambulatoriali e operatorie perpiccoliinterventi». Il Comitato sottolinea inoltre che fino a qualche mese fa la direzione dell’Asl edilsindacodiAcquiTerme rassicuravanolacittadinan- za sul fatto che si sarebbe mantenuta la Ginecologia, acquistando una nuova co- lonnaoperatoria,percreare inquestosettoreunreparto di eccellenza, quasi a risar- cimento della perdita del punto nascita. «Perilproblemadell’Uro- logiala“palla”vienerinviata alla pubblicazione, da parte della Regione, del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera; anche in questo caso il problema viene in re- altà eluso: non si chiede di avereunrepartodiUrologia, madimantenereunlivellodi attività urologiche adeguato ad un territorio distante da altre strutture ospedaliere e con una popolazione anzia- na,conilminimodipersona- le possibile», aggiunge il co- mitato.L’accordoStato-Re- gioni, in base al quale viene ipotizzata la riorganizzazio- nedellereteospedalierapie- montese, fissa il numero di strutture consentite in base alla popolazione che deve fruire del servizi ed in base alla complessità dei servizi stessi. «Riteniamo che in presenza di qualsiasi ipotesi di riorganizzazione, occorra partire dai bisogni dei cittadi- ni e da quelle che possono es- serelerispostemigliori,inba- se alle risorse che si hanno a disposizione evitando, come abbiamo visto accadere negli ultimi anni, una riorganizza- zione della sanità centrata principalmente sulla necessi- tà di risparmiare risorse» concludonodalcomitato. Sulla riorganizzazione dei servizi ospedalieri interviene anchealdirezionedell’Aslpro- vinciale: «L’operatività della Ginecologia di Acqui Terme saràridefinitainaccordoconil nuovo piano di riorganizzazio- nedellareteospedalieraregio- naled’imminenteuscita.Peril momento, i servizi verranno mantenuti come anche la re- peribilità». La pubblicazione del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera svelerà beneficioitagliperl’ospedale. GIAN LUCA FERRISE ACQUI TERME OVADA «Il primario va in pensione e urologia rischia di chiudere» Nell’Ovadese,dopol’in- contro tra sindaci e asso- ciazioni per decidere come difendere ospedale e di- stretto, si attende la stesu- ra di un ordine del giorno comune a tutte le ammini- strazioni per dire «no» a nuovi tagli. Ma intanto le preoccupazioni crescono e a farsene megafono è il gruppo di minoranza Esse- re Ovada, di Mauro Rasore e Annamaria Gaggero: «E’ essenziale riottenere il Pronto soccorso, ora de- classato a Punto di primo intervento. L’assessore re- gionale Saitta prospetta lo sviluppo dei Cap (Centri di assistenza primaria con ri- dotta capacità di risposta): auspichiamo non sia consi- derata quale soluzione per Ovada. Sicuramente la mi- nore funzionalità rispetto alPuntodiprimointerven- to sarebbe un ulteriore peggioramento del servi- zio». Ma l’allarme riguarda anchealtro,comegliambu- latori–Urologiavaversola chiusura per il pensiona- mento del primario» aveva annunciatopropriolascor- sa settimana Rasore – e al- treprestazionideldistretto sanitario. [D. P.] Anche ad Acqui si attende il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera

VENERDÌ7NOVEMBRE2014 LASTAMPA ......2014/11/07  · dalpalazzo.Solounadonna erapresente:unalavascale diOvada. Lasoluzionedelgialloè arrivatodaunapartedelbot-tino. L’autore del

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Page 1: VENERDÌ7NOVEMBRE2014 LASTAMPA ......2014/11/07  · dalpalazzo.Solounadonna erapresente:unalavascale diOvada. Lasoluzionedelgialloè arrivatodaunapartedelbot-tino. L’autore del

LA STAMPA

VENERDÌ 7 NOVEMBRE 2014 .Acqui e Ovada .49��

ACQUI. INTERVENTO A DIFESA DELL’OSPEDALE DEL COMITATO PER LA SALUTE

“Disattese lepromesseGinecologianonc’èpiù”L’Aslreplica:operativitàdaridefinireconilnuovopianoregionale

Il Comitato per la saluteprende posizione sulla gine-cologia dopo alcune recentidichiarazioni da parte del-l’attuale dirigenza dell’Aslprovinciale. Il problema è lariduzione dei servizi di Gine-cologia, dopo il trasferimen-to di alcuni medici.Spiegano dal Comitato:

«Le attività operatorie gine-cologiche saranno ridotte auna giornata di interventi inday hospital alla settimana.Ciò significa che non potran-no essere effettuati interven-ti complessi e che già da oggiun reparto di Ginecologianon esiste più nel nostroospedale,ma sono stateman-tenute solamente attivitàambulatoriali e operatorieper piccoli interventi».Il Comitato sottolinea

inoltre che fino a qualchemese fa la direzione dell’Asled il sindaco di Acqui Termerassicuravano la cittadinan-za sul fatto che si sarebbemantenuta la Ginecologia,acquistando una nuova co-lonna operatoria, per crearein questo settore un repartodi eccellenza, quasi a risar-cimento della perdita delpunto nascita.«Per il problema dell’Uro-

logia la “palla” viene rinviataalla pubblicazione, da partedella Regione, del Piano diriorganizzazione della reteospedaliera; anche in questocaso il problema viene in re-altà eluso: non si chiede diavere un reparto diUrologia,ma dimantenere un livello diattività urologiche adeguatoad un territorio distante daaltre strutture ospedaliere econ una popolazione anzia-na, con il minimo di persona-le possibile», aggiunge il co-mitato. L’accordo Stato - Re-gioni, in base al quale vieneipotizzata la riorganizzazio-ne delle rete ospedaliera pie-montese, fissa il numero distrutture consentite in basealla popolazione che devefruire del servizi ed in basealla complessità dei servizistessi. «Riteniamo che in

presenza di qualsiasi ipotesidi riorganizzazione, occorrapartire dai bisogni dei cittadi-ni e da quelle che possono es-sere le risposte migliori, in ba-se alle risorse che si hanno adisposizione evitando, comeabbiamo visto accadere negliultimi anni, una riorganizza-zione della sanità centrataprincipalmente sulla necessi-tà di risparmiare risorse»concludono dal comitato.Sulla riorganizzazione dei

servizi ospedalieri intervieneanche al direzione dell’Asl pro-vinciale: «L’operatività dellaGinecologia di Acqui Termesarà ridefinita in accordo con ilnuovo piano di riorganizzazio-ne della rete ospedaliera regio-nale d’imminente uscita. Per ilmomento, i servizi verrannomantenuti come anche la re-peribilità». La pubblicazionedel Piano di riorganizzazionedella rete ospedaliera sveleràbenefici o i tagli per l’ospedale.

GIAN LUCA FERRISEACQUI TERME

MobilieriClaudioBruno,

nipote diGiovan

Battista,e sua moglie

Giulianache è

architetto

ACQUI. DOPO QUATTRO ANNI DI CHIUSURA

AnticomobilificioBrunoriapre conpezzi pregiatiRiapre lo storico mobilificioBruno. Dopo quattro anni dichiusura, in un momento diforte crisi economica che stadecimando i negozi acquesi,riaprirà domani mattina ibattenti il mobilificio di viaNizza fondato daGiovan Bat-tista Bruno nel lontano 1876.Un appuntamento molto at-teso dagli appassionati di og-getti e mobili antichi.Alle 16, per sottolineare

l’importanza dell’evento,scenderanno in campo anchegli sbandieratori Alfieri del-l’Astesana. Attualmente, ilmobilificio, è di proprietà diClaudio Bruno, nipote di Gio-van Battista, e di sua moglie,Giuliana, architetto, che inquesti quattro anni hanno gi-rato praticamente in lungo ein largo tutta l’Europa el’Africa per cercare mobili

antichi e tappeti. «Si è trattatodi un lavoro di meticolosa ri-cerca, con frequenti viaggi inEuropa e con numerose tappeaParigi e Londraper la ricercadi mobili e complementi d’ar-redo antichi da proporre allanostra clientela, come anche itappeti che abbiamo selezio-nato durante i nostri viaggi neipaesi arabi» spiegano Claudioe Giuliana.La chicca dell’inaugurazio-

ne è rappresentata dall’accen-sione dell’illuminazione sceni-ca della facciata dello storicopalazzo che ospita il mobilifi-cio, come anche una vecchiaRenault 4 cavalli del 1953, cheper l’occasione verrà addobba-ta con tanto di sci e bagaglid’epoca, pronta a partire perun viaggio immaginario versoun accogliente chalet di Chia-nale, in Valle Varaita. [G. L. F.]

OVADA. UNA SETTIMANA CON ESPERTI DA TUTT’ITALIA

Campusperelaborarela “ricetta”del turismoArriveranno a Ovada da ogniparte d’Italia e ci resterannoper una settimana, sotto laguida di docenti ed economi-sti di livello. Ne studierannoterritorio, potenzialità, carat-teristiche, per poi provare aindividuare una ricetta di svi-luppo che consenta alla città eal sistema di paesi che la cir-condano d’imboccare la stra-da del rilancio, anche e so-prattutto economico, parten-do proprio dalle sue peculiari-tà paesaggistiche.La scuola di valorizzazione

del paesaggio «DeCLaMa»,voluta dall’associazione to-scana Landis, farà tappa tral’Orba e lo Stura ad aprile e

rappresenterà il primo passoverso una presa di coscienzadelle potenzialità turistico - cul-turali dell’Ovadese.L’iniziativa sarà presentata

domani, in un convegno all’Eno-teca regionale, alle 9,30: «Mon-ferrato ovadese: dal paesaggionuove opportunità». Tecnici epolitici si confronteranno, ana-lizzando gli strumenti a disposi-zione per fare del territorio unmotore di sviluppo. «Un passoconcreto - spiega l’assessore alTurismo e vicesindaco, Giaco-mo Pastorino – lo stiamo già fa-cendo, con pacchetti turistici diuno - due giorni, in vista del-l’Expo, insieme con operatoriprivati, agenzie e Alexala». [D. P.]

�Riapre le sue porte ad appassionati e curiosi, domenica, l’anticadistilleria Gualco di Silvano. Lo fa da 17 anni, perché gli amanti dellagrappa possano scoprirne ogni segreto, o quasi. Dalle 10,30 alle 12,30edalle14,30alle19sipotràassisterealladistillazionedellevinacceconil metodo del «bagnomaria alla piemontese», visitare la cantina d’in-vecchiamento e degustare i prodotti. Sarà presentata anche la grappaDerthona da vinacce di Timorasso. A fare da Ciceroni, i membri dellafamiglia Soldatini, padroni di casa, sesta generazioni di distillatori.

GUALCOASILVANOD’ORBA

Porteaperte indistilleria

OVADA

«Il primariova inpensioneeurologia rischiadi chiudere»

�Nell’Ovadese, dopo l’in-contro tra sindaci e asso-ciazioni per decidere comedifendere ospedale e di-stretto, si attende la stesu-ra di un ordine del giornocomune a tutte le ammini-strazioni per dire «no» anuovi tagli. Ma intanto lepreoccupazioni crescono ea farsene megafono è ilgruppo di minoranza Esse-re Ovada, di Mauro Rasoree Annamaria Gaggero: «E’essenziale riottenere ilPronto soccorso, ora de-classato a Punto di primointervento. L’assessore re-gionale Saitta prospetta lo

sviluppo dei Cap (Centri diassistenza primaria con ri-dotta capacità di risposta):auspichiamo non sia consi-derata quale soluzione perOvada. Sicuramente la mi-nore funzionalità rispettoal Punto di primo interven-to sarebbe un ulteriorepeggioramento del servi-zio». Ma l’allarme riguardaanche altro, come gli ambu-latori – Urologia va verso lachiusura per il pensiona-mento del primario» avevaannunciato proprio la scor-sa settimana Rasore – e al-tre prestazioni del distrettosanitario. [D. P.]

Anche ad Acqui si attende il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera

È OVADESE. IL FURTO A GENOVA

Alloggio svaligiatoDenunciata lavascaleUn furto ben strano. Quasiun incipit di un libro giallo.Un ladro che riesce ad infi-

larsi in un alloggio di Genovae a «ripulirlo» di gioielli, car-net di assegni, bancomat, neipochi minuti in cui il proprie-tario esce per andare a salu-tare un vicino.Un piccolo mistero, per-

ché nessuno aveva visto en-trare o uscire sconosciutidal palazzo. Solo una donnaera presente: una lavascaledi Ovada.La soluzione del giallo è

arrivato da una parte del bot-tino. L’autore del furto hacommesso un grossolano er-rore, quello di andare a prele-

vare 900 euro con il bancomatappena rubato.Mentre effettuava il prelie-

vo una telecamera della bancaha immortalato in primo pianoil suo viso. Le indagini dei cara-binieri sono partire da quellafoto, subito mostrata alla vitti-ma del furto. Lì la grande sor-presa: nell’immagine c’era lalavascale dipendente della dit-ta che ha in appalto la puliziadel caseggiato, impresa risul-tata estranea ai fatti. La don-na, una quarantenne ovadese,è stata convocata dai carabi-nieri e denunciata per furto inabitazione ed uso indebito eduso indebito di carta di paga-mento. Giallo risolto. [SE. C.]

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LA STAMPA

VENERDÌ 7 NOVEMBRE 2014 .Cuneo e provincia .41��

Oggialle17

All’incontroconilministrodel lavoroarriva lacontestazionedellaCgilArriva oggi a Savigliano il mi-nistro del Lavoro Giuliano Po-letti, per parlare di «JobsAct», la proposta del GovernoRenzi di riforma del mercatodel lavoro. E ci sarà anche lacontestazione della Cgil.

Spiegano dal Pd provincia-le in una nota: «Il lavoro è iltema per eccellenza di que-sta stagione politica, centraleper le istituzioni, fondamen-tale per i cittadini. Le difficol-tà delle aziende e delle fami-

glie si scontrano anche con lanecessità di riformare il siste-ma delle regole e delle normein materia di occupazione. Nonè solo una questione per giu-slavoristi, ma rappresenta ilmodo in cui può organizzarsi lavita di ognuno».

La proposta del Governo og-gi sarà presentata direttamen-te dal ministro Poletti alle 17 aSavigliano nel salone della«Crusà Neira». Con lui i tre par-lamentari Pd della Granda: la

senatrice Patrizia Manassero ei deputati Mino Taricco e Chia-ra Gribaudo. Quest’ultima faparte della commissione Lavo-ro alla Camera dei deputati e hapresentato i punti salienti dellariforma del Governo anche lascorsa settimana, a Cuneo. L’in-contro sarà moderato da Gian-ni Martini de La Stampa: parte-ciperanno rappresentanti delmondo produttivo e del lavoro.

Il presidio di protesta dellaCgil sarà dalle 16,30 in piazza

della Misericordia, di frontealla sala dell’incontro. Al cen-tro della contestazione la que-stione dell’abolizione dell’arti-colo 18 dello Statuto dei lavo-ratori. Questo tema, così co-me altre proposte del «JobsAct», sono al centro del dibat-tito da settimane: il 25 ottobrea Roma la Cgil aveva organiz-zato una grande manifestazio-ne ed erano stati oltre mille icuneesi partecipanti, conquindici pullman. [L. B.]

gg Politica/DallaRegionealGoverno g

Sanità,Saittahapromesso“piùrisorseper ilCuneese”L’assessoreregionaleelogia ilpianodirisparmie l’efficienza

Voglio chiudere questo peri-odo di crisi della sanità pie-montese entro il 2015; nel no-stro sistema sanitario ci sonole competenze necessarieper raggiungere lo scopo eascoltandovi ne ho avuto laconferma». Così l’assessoreregionale alla sanità AntonioSaitta ha salutato il persona-le del «Santa Croce e Carle»,medici, infermieri e dipen-denti amministrativi, riunitiieri nel salone di rappresen-tanza dell’ospedale, per rac-contare al neo assessore cosasi è fatto in questi anni a Cu-neo per affrontare la crisisenza venir meno alla pro-pria missione: garantire cureadeguate ai cittadini.

«Al S. Croce, così come intutta la provincia – ha dettoSaitta - sono state fatte speri-mentazioni importanti cheormai sono modelli consoli-dati di efficace razionalizza-zione dei servizi; penso allariduzione dei punti nascita, alrapporto col territorio, allariduzione delle pratiche dia-gnostiche inappropriate, conil progetto choosing wisely.Vorremmo che questi risulta-ti diventassero modello per le

altre strutture piemontesi. Quic’è un governo della gestione ene terremo conto nel momentoin cui, d’ora in avanti, andremoa ripartire le risorse del fondosanitario, perché non è possi-bile che qui sia stato dato tantoquanto in altre province».Qualcosa di più di una promes-sa, in risposta alle indicazionigiunte da medici e infermieriche all’assessore hanno chie-sto il riconoscimento del meri-to declinato nei suoi tantiaspetti; da quello professionaledei giovani medici, al diritto aun adeguato fabbisogno di per-sonale chiesto dagli infermieri.«Siamo l’unico ospedale pie-

montese ad aver attratto pa-zienti da altre regioni – ha spie-gato Giovanna Baraldi -, abbia-mo aumentato la produttivitàtanto da coprire l’80% dei costicon le nostre risorse e abbiamoil bilancio in pareggio senzaaver fatto tagli lineari. Il nostropiano di rientro è finito, orapartiamo con il Piano di svilup-po incentrato proprio sui no-stri giovani professionisti».Saitta ha proseguito il «mini-tour» nella Granda a Saluzzo.Ha visitato la centrale operati-va del 118 e ha incontrato MarioRaviolo, direttore della «maxi-emergenza» regionale, che gliha mostrato le dotazioni di

mezzi e strumentazioni, tra cuil’ospedale da campo da utilizza-re in caso di calamità, con 7 ten-de, compresa la «sala operato-ria». Saitta, passeggiando percentrale operativa, che smistale telefonate e tutti i mezzi disoccorso a livello provinciale, eincontrando gli addetti si è in-formato sulle «prestazioni» del«118». «Riceviamo 90 mila chia-mate l’anno – ha risposto Ravio-lo – e da queste partiamo percirca 36 mila interventi».

All’incontro il direttore del-l’Asl Cn1 Gianni Bonelli, i verticidell’azienda, il sindaco di Saluz-zo Mauro Calderoni e il consi-gliere regionale Allemano.

Ieri a Cuneoe SaluzzoL’assessore

regionalealla Sanità

AntonioSaitta

durantel’ intervento

nel salonedell’ospedale

di Cuneo

“Gavio finanzia ilPd?Renzigli ricordi

i tanti impegnipresi”CompletamentodellaCuneo-Asti

PALLAVICINO-GARASSINO

CUNEO E SALUZZO

«Finanziamento al Pddagli industriali? Dipositivo c’è la tra-

sparenza, ma sarebbe oppor-tuno, prima di accettare queldenaro dai Gavio, pretendereche completino gli investimen-ti previsti negli accordi stipula-ti in questi anni, come l’AstiCuneo e che oravanno ri-discussi».Patrizia Manasse-ro, senatrice della«minoranza» Pd,eletta a Cuneo, nonalza mai i toni. Stiled’altri tempi.Ragio-na, argomenta,puntualizza; conpacatezza misura leparole: l’attenzionedi chi ha fatto scuola di politicae non cerca applausi. Ieri, conun intervento su La Stampa,ha espresso un timore e lancia-to un appello: «Evitiamo chenel ridiscutere con il gruppoGavio il rinnovo delle conces-sioni per gestire le autostradein cambio del completamentodella Cuneo-Asti si finisca percancellare la circonvallazionedi Cuneo. Sarebbe un erroreimperdonabile».

L’ultimo di una serie vistoche il Gruppo Gavio, quandonegli Anni Ottanta l’autostradaeraancorasullacarta, si era im-pegnato a realizzare l’interatratta dalle porte di Borgo SanDalmazzo e fino ad Asti a pro-prie spese, in cambio del rinno-vo gratuito della Concessioneper gestire l’autostradaTorino-Piacenza incassando pedaggimilionari. Il rinnovoarrivò,ma ifondi per costruire i primi 54dei 90 chilometri della nuovaautostrada cuneese li ha spesi

l’Anas. La gestione però è rima-sta a Gavio che ora, in virtù deldecreto Sblocca-Italia, può chie-dere ulteriori rinnovi sia per laTorino-Piacenza, sia per le trattea pagamento dei 56 chilometridella Asti Cuneo.

Patrizia Manassero: «Daquandovenne ideataadoggimol-te cose sono cambiate. Quindi ègiusto rivedere il progetto. Ridi-mensionarlo nel massimo rispet-to dell’ambiente e del territorio.Ma su una cosa non dobbiamotransigere: che nel rivedere gliaccordi per l’opera si finisca percancellare la parte cuneese. Miaspetto che il territorio faccia lasua parte per difendere l’opera».

Lei parla dei Gavio come con-troparte in una trattativa, ep-pure finanziano il Pd di Renzi

«A che cosa si riferisce?»La loro presenza eraannunciata alla cenaper i fondi al Pd, quellada mille euro in su

«Il problema del fi-nanziamento ai parti-ti è serio. L’abbiamocancellato ma il pro-blema esiste. Credoche il Pd dovrebbe ri-volgersi innanzituttoai militanti, a chi lavo-

ra perché capacedi idee rinnova-trici. Gli industriali? C’è una que-stione di opportunità e di meto-do. Molte Multinazionali hannocome norma che non sostengonola politica. Credo andrebbe inse-rita come regola in Italia: chi hacontratti, chi faaffari con loStatodovrebbe astenersi dal finanzia-re i partiti. Di positivo c’è che tut-to viene fatto alla luce del sole, inmodo trasparente, controllabileda ogni cittadino. Ed è un grandepasso avanti rispetto al passatoanche recente quando verso par-titi opolitici i finanziamenti inde-naro, consulenze e favori si veni-vano a conoscere soprattutto at-traverso le indagini».

Come senatore del Pd, si sen-tirebbe di rifiutare i soldi delgruppo Gavio?

«L’operazione è fatta nel rispettodella legge e della trasparenza,personalmente la ritengo unaquestione di opportunità richie-dere che, prima, si rispettino ac-cordi, impegni e patti».

L’on. Manassero

GiulianoPoletti

Sul Jobs Actinterverrannoi parlamentari

TariccoManassero e

Gribaudo

Intervista

GIANNI MARTINI

CUNEO

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Pubblicato Giovedì 06 Novembre 2014, ore 17,16

Ambrosini alla Maugeri (da commissario)Nelle mani dell'avvocato torinese il concordato del colosso della sanitàlombarda. Oltre 300 milioni di debiti di cui 80 con i fornitori. Tremano ilavoratori delle due sedi piemontesi. Chiusa l'indagine su una presuntamazzetta all'ex consulente della giunta BressoNuovo importante dossier per il professor Stefano Ambrosini, ormai stabilmente collocato fra iconsulenti più “gettonati” dal Governo e dai tribunali di mezza Italia. Il tribunale di Pavia lo ha nominatocommissario della Fondazione Salvatore Maugeri, che con i suoi 3.500 dipendenti e i 21 centri operativi(la clinica Major e l'istituto scientifico di Veruno, in provincia di Novara) è tra i maggiori istituti di ricovero ecura privati in Italia. Il colosso della sanità lombarda a fine ottobre aveva chiesto di essere ammesso alconcordato preventivo a causa dello stato di crisi finanziaria in cui è sprofondato sotto una montagna didebiti, oltre 300 milioni, di cui 80 con i fornitori. Nell’occhio del ciclone il presidente della Fondazione Gualtiero Brugger, noto aziendalista milanese (giàconsulente di Romano Prodi ai tempi dell'Iri). Al fianco di Ambrosini, che in Piemonte (e non solo) seguemolte fra le crisi aziendali più importanti del momento, ci saranno Rolando Brambilla, già commissariodel San Raffaele, professionista di grande esperienza, e Mauro Zampollo di Vigevano, commissario dellaCasa di Cura Beato Matteo. A loro il tribunale ha affidato il compito di dipanare l’intricata matassa, nonpriva di aspetti di rilevanza penale come dimostra l’indagine da tempo avviata sulla corruzione nella sanitàlombarda. Un filone di quell’indagine riguarda proprio il Piemonte e la gestione della sanità ai tempi dellagiunta di Mercedes Bresso. Di recente i pm Giancarlo Avenati Bassi ed Enrica Gabetta hanno,infatti, chiuso l'indagine su Umberto Maugeri, Costantino Passerino e Giorgio Grando per unapresunta mazzetta di 150 mila euro versata proprio dai vertici della Fondazione Maugeri all’alloraconsulente al settore Sanità della Regione Piemonte, Grando appunto. Mazzetta scoperta grazie a una rogatoria internazionale, che ha messo in luce un bonifico da certa Ramsetellc di New York alla banca svizzera PNB fino a un conto presso il Credit Suisse di Bellinzona intestato allostesso Grando. In verità, l’accreditamento ottenuto a tempi di record dalla clinica Major e i sei milioni dieuro di rimborsi regionali destinati alla Fondazione Maugeri erano stati denunciati già nel 2012 daun’interrogazione del consigliere regionale Pd (ora senatore) Stefano Lepri, ma le sue domande sudestinazione di fondi pubblici e contratti di consulenza erano rimaste senza risposta. Interpellata dal FattoQuotidiano, l’allora assessore regionale Eleonora Artesio, ha commentato: “Grando era ritenuto ungarante dell'autonomia della sanità pubblica dalle pretese della sanità privata”. Alla faccia del garante.

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LA STAMPA

VENERDÌ 7 NOVEMBRE 2014 .Novara e provincia .45����

VERUNO. AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE RIAMMESSI TUTTI I SINDACATI

FondazioneMaugeriChiesto il concordato

La Fondazione SalvatoreMaugeri ha chiesto di essereammessa alla procedura diconcordato preventivo a cau-sa dello stato di crisi finanzia-ria in cui è venuta a trovarsi(si parla di oltre 300 milioni didebiti). Sarà di quattro mesi,rinnovabile per altri due. Loha annunciato ieri Gualtiero

Brugger, presidente della Fon-dazione Maugeri nella confe-renza stampa in cui a ribadito,dopo averlo detto ai sindacatiche: la Fondazione vuole risa-nare i conti mantenendo inte-gro il perimetro delle proprieattività sanitarie e senza tagli alpersonale. Sul tavolo restanoperò i conti in rosso: una situa-zione debitoria dovuta sia alladiminuzione dei ricavi, passatida 329,2 milioni nel 2011 ai 305del 2013 per effetto della spen-ding review, sia all’elevato costodel personale, che all’impattodegli oneri relativi alle vicendegiudiziarie del 2012, con un pat-teggiamento di 16 milioni.

Le soluzioni prospettate daBrugger, professore ordinario

state riammesse tutte le siglesindacali, compresa l’AnaaoAs-somed che riunisce i dirigentimedici e con cui si era già matu-rata la rottura». Dice Mario Vi-tale, segretario di Anaao Asso-medPiemonte: «Lavoriamopergiungere a un contratto condi-viso. Decisivo sarà il tavolo tec-nico del 12 novembre a Pavia».

Intanto Brugger è anche allaricerca di nuovi investitori perun periodo di 4 mesi, rinnovabi-le per altri due.

I sindacalisti Marco Magalini e Diego Passero

CHIARA FABRIZI

PAVIA

Il presidente Bruggervuole risanare i contisenza tagliarepersonale e attività

ARONA. DA UN GRUPPO DI EX SPORTIVI

DonatounpulminoallaonlusAiutaPsicheUn pulmino donato all’asso-ciazione AiutaPsiche di Aro-na da parte dei «Bindun»(«girovaghi» in milanese), ungruppo di amici ex sportivi dicui fa parte ancheBeppeBer-gomi. La onlus sostenuta siprende cura della sofferenzapsichica contro ogni pregiu-dizio o isolamento sociale.Racconta la presidente Da-

niela Forti: «Beppe è diventatomolto amico di mio fratello, giàda quando si trovava in una co-munità della zona di Como. Hasaputo che ci serviva un auto-veicolo per accompagnare i ra-gazzi dei due gruppi apparta-mento di Oleggio al lavoro, ingite o alle visitemediche e ci hadonato il pulmino attraverso ilgruppo dei Bindun». [C.BOV.]

TENTATO FURTO. I LADRI SI SONO DATI ALLA FUGA

SpaccatanellanotteaunbardiMaggioraOndata di furti nel Borgoma-nerese, dove sui socialnetwork si scatena la cacciaallo spray al peperoncino.

Stillicidio di furti in appar-tamento nella zona di Borgo-manero: in città nei giorniscorsi ha compiuto numerosifurti e tentativi una banda diladri acrobati. L’ultimo lanotte scorsa a Maggiora, ai

danni del bar «La luna nel poz-zo». Tre ladri hanno spaccatocol piccone la vetrata d’ingres-so e si sono diretti verso i vi-deopoker, ma non hanno fatto iconti con l’allarme, che è scat-tato immediatamente e li ha in-dotti a fuggire, abbandonandogli arnesi da scasso. Il dannoprocurato al bar è consistente.

Il moltiplicarsi dei furti ne-

gli alloggi è al centro della di-scussione sui social networkborgomaneresi dove viene an-che indicato un indirizzo onli-ne per l’acquisto di uno sprayal peperoncino: «Per dormiresonni più tranquilli qualchesettimana fa abbiamo acqui-stato lo spray al peperoncinoprofessionale ed assolutamen-te legale come deterrente nelcaso di faccia a faccia con i la-dri. Non sappiamo se possa ba-stare - scrivono sui social -, malo teniamo nel cassetto del co-modino e assicuriamo che sia-mo almeno un pochino piùtranquilli». C’è però chi si spin-ge oltre: «Ci vorrebbe una44..... altro che spray». [M.G.]

InbreveSolidarietàI cioccolatiniper l’Aircdomaniall’Esselunga�Anche nei supermercatiEsselunga di Borgomanero,Castelletto Ticino e Verba-nia, e davanti al sagrato dellachiesa di San Giovanni De-collato, a Novara, domani cisarà l’appuntamento con «Icioccolatini della ricerca»dell’Associazione Italianaper la Ricerca sul Cancro.Con una donazione di diecieuro è possibile sostenere illavoro dei ricercatori, rice-vendo in cambio una confe-zione di cioccolatini Lindt.Da lunedì i cioccolatini si po-tranno trovare nelle filiali delGruppo UBI Banca. [M.G.]

BorgomaneroCai, staseraproiezionedi«Neveevalanghe»�Terminata l’attivitàescursionistica della stagio-ne estiva la sezione di Borgo-manero del Club Alpino Ita-liano ha in programma allasede sociale di corso Mazzini7 una serie di proiezioni. Sicomincia oggi, alle 21,30, con«Neve e valanghe» a cura diAlbertoPirovani ePaoloBar-cellini [M.G.]

BorgomaneroUnamostra fotograficasullamotoGalloni�Le due ruote «made inBorgomanero» in mostra. E’dedicata alle leggendariemoto Galloni costruite tra glianni Venti e Trenta da Alber-to Galloni nella fabbrica divia Cavallari (attuale viaGramsci), la mostra fotogra-fica sarà inaugurata oggi, al-le 18,30, nelle sale della Socie-tà Operaia in corso Roma136. [M.G.]

di finanza aziendale all’Univer-sità Bocconi, sono quelle di unaccordo con i creditori e di unariduzione dei costi, in particola-re quelli del lavoro. Da qui la de-cisione, annunciata a luglio, dipassare dal contratto della sa-nità pubblica a quella privata,uno dei punti su cui i rappre-sentanti sindacali e la dirigenzadella Maugeri discutono da me-si. DiegoPassero, segretarioUilFpl di Novara dice: «I dati indi-cano che l’incidenza del costodel lavoro in Maugeri è del 60%contro 47,8% di altri istituti. Ra-gioniamo su queste percentua-li. Deve però essere chiaro che ilpersonale della Fondazione è ilvalore aggiunto che consenteprestazioni di alto livello. Nel-

l’assemblea di martedì con i la-voratori del centro medico diVeruno dovremo chiedere ilmandato per siglare l’accordo».I tempi sono stretti, come sotto-linea Marco Magalini, Cgil No-vara e Vco: «Va trovata subito lasoluzione per la riduzione deldisavanzo per il 2014, poi biso-gna capire se e quali margini dirisparmio ulteriori ci sono per il2015». Brugger non vuole loscontro, «Al tavolo della tratta-tiva - continua Magalini - sono

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