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il Sole 24Ore business Media srl - via G. Patecchio 2, 20141 Milano POSTE ITALIANE spa - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Forlì Design Il design fa bene al business Design is good for business Workplace Report I Saloni, Salone Ufficio Milano; Ofitec Madrid Contract Design in tandem Management Mipim, sguardo sul Real Estate internazionale Mipim, a survey of the Real Estate worldwide u s WORKPLACE - CONTRACT DESIGN - MANAGEMENT N° 2/08 1968-2008: US UFFICIOSTILE HA 40 ANNI / US UFFICIOSTILE IS 40

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Design Il design fa bene al business Design is good for businessWorkplace Report I Saloni, Salone Ufficio Milano; Ofitec MadridContract Design in tandemManagement Mipim, sguardo sul Real Estate internazionaleMipim, a survey of the Real Estate worldwide

usWORKPLACE - CONTRACT DESIGN - MANAGEMENT

N° 2/08

1968-2008: US UFFICIOSTILE HA 40 ANNI / US UFFICIOSTILE IS 40

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nell’ambiente di lavoro.

Oggetto: progetti di interior design

nell’ambito dell’ambiente di lavoro

realizzati in Italia tra il 2007/08

o in fase di realizzazione.

La competizione è aperta a

architetti, interior designer,

studi di progettazione, uffici tecnici,

aziende committenti, aziende fornitrici

di prodotti.

I progetti devono essere presentati

entro 8 settembre 2008, utilizzando la

scheda scaricabile dal sito internet.

usawardWorkplace:

innovazione e qualità

Al progetto migliore sarà

dedicata la copertina di us

tutte le informazioni e la scheda di partecipazione suwww.ufficiostile-online.it

per ulteriori informazioni: Anna Alberti | 02 39646833 | [email protected]

2008

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Direttore responsabile Piergiorgio Tonelli

Direttore operativo Renata [email protected]

[email protected]

Segretaria di redazione Anna [email protected]

Comitato scientifico(design) Alberto Bassi(architettura) Mario Cucinella (workspace) Maddalena Marchesini (ergonomia) Francesco Marcolin(automazione e sicurezza) Luciano Scaramelli (property management) Oliviero Tronconi(sostenibilità) Paolo Stella(contract-hotel) Marco Piva

Collaboratori Fabio Anselmo/studiofans (art director), Federica Bottinelli (news, books, ricerche,manifestazioni), Chiara Brollo (news, showroom,rassegne), Claudia Cavallaro (estero, realizzazioni,traduzioni), Silvia Criara (architettura e design), GilbertoDondé, Great Place to Work Italia (management),Frida Doveil (materiali, tecnologie), Marzia Morena (R.E., property management),

Segreteria commerciale e traffico [email protected]

Abbonamenti [email protected]

Tariffe di abbonamento:US singolo Italia: (annuale) € 12,00 US singolo estero: (annuale) € 44,00 Per acquisti cumulativi contattare l’ufficio abbonamenti.I versamenti possono essere effettuati sul c/c 28308203 intestato a Il Sole 24Ore Business Media srl via Patecchio 2 - 20141 Milano

Stampa Faenza Industrie Grafiche, Faenza (RA)

Il Sole 24Ore Business Media srl

Direzione, Redazione, Amministrazionevia G. Patecchio 2 - 20141 Milano tel 02 39646.1 fax 02 39844800

PresidenteEraldo MinellaAmministratore delegatoAntonio GrecoDirettore editorialeMattia Losi Direttore generale di divisionePiergiorgio Tonelli

Ufficiostile, registrazione Trib di Milano n. 57 del 20.2.1968 - ISSN 1828-0358R.O.C. n° 6357 del 10.12.2001Costo a copia ai soli fini fiscali: € 2,30© Copyright by Ufficiostile. Proprietà letteraria e artistica riservata. Riproduzione anche parzialevietata.

Ai sensi degli artt.7 e 10 del Decreto Legislativo 196/2003 Vi in-formiamo che i Vostri dati personali sono trattati da IlSole24OreBusiness Media srl, via G. Patecchio 2, 20141 Milano, Titolare deltrattamento, e che le finalità del trattamento dei Vostri dati sonol’invio del presente periodico e/o di eventuali proposte di ab-bonamento, e/o l’elaborazione a fini statistici e/o la trasmissionedi iniziative editoriali e/o commerciali di IlSole24Ore BusinessMedia srl. I Vostri dati saranno trattati con le finalità sopra esposte dalleseguenti categorie di incaricati: addetti dell’ufficio abbonamenti ediffusione, addetti al confezionamento e alla spedizione, addettialle attività di marketing, addetti alle attività di redazione. Vi ricordiamo che in ogni momento avete il diritto di ottenere l’ag-giornamento, la rettifica, l’integrazione e la cancellazione deiVostri dati inviando una richie-sta scritta a:

[email protected]

Associato all’USPIUnione Stampa Periodica Italiana

us: quarterly magazine

dealing with architecture,

real estate, project

and management of the

workspace and communities.

The magazine is supplemented

with the e-magazine

“us news” and the website

www.ufficiostile-online.it

us: rivista trimestrale

internazionale dedicata

all’architettura, al settore

immobiliare, al progetto e alla

gestione dell’ambiente di lavoro

e dei luoghi collettivi.

La rivista è integrata con

l’e-magazine “us news” e con il

sito www.ufficiostile-online.it

Rivista fondata nel 1968 - anno XXXXn. 2/2008 giugno-lugliowww.ufficiostile-online.it

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Design Il design fa bene al business Design is good for businessWorkplace Report I Saloni, Salone Ufficio Milano; Ofitec Madrid

Contract Design in tandem

Management Mipim, sguardo sul Real Estate internazionale

Mipim, a survey of the Real Estate worldwide

usWORKPLACE - CONTRACT DESIGN - MANAGEMENT

N° 2/08

1968-2008: US UFFICIOSTILE HA 40 ANNI / US UFFICIOSTILE IS 40

(di Federica Bottinelli)Gioco ovvero creatività senza imposizioniPlay Factory di Isao Hosoe DesignGame or creativity free from impositionsPlay Factory by Isao Hosoe Design

COMPANY&STRATEGY

Emme Italia

Lamm

Methis: 40 anni

FIERE EXHIBITIONS

(di Renata Sias)Made in Spain. Ofitec e il mercato spagnolo dell’arredoMade in Spain. Ofitec and the Spanish market for furniture

Contract

SHOWROOM

(a cura di Chiara Brollo)Inaugurazioni eccellenti - Excellent openings

INTERVISTA INTERVIEW

(a cura di Renata Sias e Aurelia Debellis)Design in tandem. Opinioni a confronto e divagazioni sul tema dell’innovazioneDesign in tandem. Opinions compared and disgressionsfrom the innovation theme Lucci & OrlandiniKing & MirandaGiacobone & RojBaldanzi & NovelliPerin & Topan

Management

GREAT PLACE TO WORK

(di Gilberto Dondé)Innovazione. Oltre l’invenzione, la creatività, il cambiamentoInnovation. Beyond invention, creativity, change

REAL ESTATE

(di Marzia Morena)Sguardo sul Real Estate internazionale. Progetti integratiad uso misto e sviluppo sostenibile a Mipim 08A survey of the RE worldwide. Integrated projects for a mixed use and sustainable development at Mipim 08

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Editoriale - Editorialus award: premiare innovazione e qualitàus award: a prize to innovation and quality

Design

ADI (di Gianluigi Torchiani)Investire nel design fa bene al businessDesign is good for business

WorkplaceFIERE EXHIBITIONS

(di Chiara Brollo, Aurelia Debellis, Renata Sias)Salone Ufficio: una partita vintaSalone Ufficio: a won game

Direzionali - Executive

Assufficio mercato italiano degli arredi per ufficioAssufficio: Italian market for office furniture

Trend colori e materialiTrends of colours and materials

Ambienti operativi - Task furniture

Sedute - Seating

Pareti - Partition walls

COVER STORY

(a cura della redazione)Visione globale per l’ufficio. My Desk e Work Wall di FrezzaA global vision for the office. My Desk and Work Wall by Frezza

FIERE EXHIBITIONS

L’ufficio griffato - A “designer” office

L’anno di Rashid - Rashid’s year

Sculture da lavoro - Working sculptures

L’ufficio “off” - The “off” office

Librerie: linearità, ma non soloBookcases: linearity and much more

Tecnologia integrata - Integrated technology

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La sezione Attualità viene pubblicata nel sito e nell’e-magazine “us news”Abbonati gratuitamente a “us news”: scrivi a [email protected]

The section Current Affairs is published in website and in the e-magazine “us news”Free subscription to “us news”: contact [email protected]

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In copertina/coverMy Desk, FrezzaCover story a pag. 20

Frezza S.p.A.via Ferret 11/931020 Vidor (Treviso) Italytel +39 0423 987601www.frezza.come mail: [email protected]

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L’impresa è il miglior strumento mai inventato per realizzare ciò che non

riusciamo a fare da soli. Una volta assieme, desideriamo essere liberi, avere il nostro

spazio per creare e aggiungere la nostra parte del valore nello sforzo comune di

migliorare la nostra vita, di perseguire la felicità.

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us award: premiareinnovazione e qualità.Sembra scontato sottolineare – per l’ennesima volta –l’importanza della qualità ambientale del luogo di lavoro;ricordare quanto il comfort e il benessere percepito influiscanosulla capacità creativa e sulla produttività; evidenziare che unprogetto di qualità è in realtà un investimento e non uncosto. La scorsa settimana ho avuto le più recenti confermein occasione di due interessanti incontri ai quali ho presoparte: «L’azienda deve fornire anche benessere emotivo eambientale ai lavoratori della conoscenza che sono in Italia il 42% della popolazione lavorativa» ha detto Federico Buteranel corso del focus group “Lavoro e Lavoratori dellaConoscenza”, organizzato da Irso (Istituto di RicercaIntervento sui Sistemi Organizzativi), mentre FrancescoMicheli nel suo speech a “Creativamente” (incontro curato da Philippe Daverio e sponsorizzato da Credit Suisse) ha ricordato che «la “classe creativa” conta oltre 4 milioni di persone in Italia e l’ambiente ha una grande importanzaperché quando si sta meglio aumenta la creatività».Anche Assufficio riflette sul ruolo dell’ufficio nell’economiaattraverso la ricerca “La qualità ambientale negli uffici”avviata in collaborazione con il Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano: sono significativi i dati relativiall’incidenza degli elementi spaziali nella soddisfazione del personale (64%), ma per contro anche nella riduzione della concentrazione e dunque della qualità delle mansionisvolte (35%). Almeno a parole, dunque tutti sono d’accordo...eppure la realtà sembra diversa: nei costi complessivi di unufficio solo l’1% è dato dall’arredo e una percentuale del 19%è data dalla gestione dell’habitat nel suo complesso. Habitatche non dovrebbe limitarsi all’interno dell’edificio, poichécoinvolge anche l’esterno sollevando complesseproblematiche ambientali. Troppo spesso si sente ripetereche l’Italia vive in una situazione di arretratezza in tema di spazi lavorativi ed è anche compito dei media promuoveree diffondere una diversa cultura del workplace. È un saltoche dobbiamo compiere adesso e che deve lasciare il suosegno concreto nelle grandi opere in fase di realizzazione, in particolare a Milano dove Expo 2015 sarà occasione digrandi edificazioni nel terziario e di profonda riqualificazione.Queste riflessioni ci hanno suggerito, nell’ambito degli eventi in occasione del 40esimo anniversario dalla fondazione dellarivista, di organizzare us award, una competizionenazionale per identificare le eccellenze nella progettazione,affichè siano d’esempio e di stimolo per una crescita comune;affinché il tanto rinomato made in Italy non si fermi all’industrialdesign ma abbracci anche l’ambito dell’interior design e dell’architettura. Una competizione che assume anche il carattere di un osservatorio concreto su ciò che di meritevole è stato recentemente realizzato o si starealizzando. Siamo a caccia di approcci innovativi capaci di apportare qualità non di progetti stravaganti fini a se stessi.Aspettiamo progetti “eccentrici” (nell’accezione emersa a Creativamente): che spostino il punto di partenza rispetto a un “centro” prevedibile e cerchino all’esterno alternative a un metodo consolidato e stabilito, senza tuttaviatrascurare le regole e il bagaglio di conoscenze accumulato.I risultati dell’award (tutti i progetti saranno pubblicati nelnumero di dicembre) potranno dimostrare – questa è la nostra speranza – che nel nostro Paese, culla della bellezza,esistono ambienti di lavoro all’altezza del rinomatolifestyle italiano e l’innovazione può assumere un ruoloimportante per migliorare la qualità della vita lavorativa che,non dimentichiamolo, occupa più di un terzo della nostra vita.

Renata Sias

editoriale

editorial

us award: a prize to innovation and quality.

Maybe it’s a foregone conclusion to stress – for theumpteenth time – the importance of the environmentalquality of the workplace; to emphasize how comfort andperceived wellbeing affect the creative skill and productivity;to point out that actually a quality project is an investmentand not a cost. Last week that was once more confirmedduring two interesting meetings I have attended: «Thecompany should supply knowledge workers, who are 42% ofthe working people in Italy, also with emotional andenvironmental wellbeing» Federico Butera said at the focusgroup “Lavoro e Lavoratori della Conoscenza” (work andknowledge workers), organized by Irso (Istituto di RicercaIntervento sui Sistemi Organizzativi), while Francesco Micheliin his speech at “Creativamente” (a meeting organized byPhilippe Daverio and sponsored by Credit Suisse) pointedout that «the “creative class” includes over 4 million people inItaly and the surroundings are most important as creativityincreases when you feel better».Assufficio, too, meditates on the role of the office in economy through the study “Environmental quality in offices” started together with the Indaco Department of Politecnico di Milano: the data concerning the incidence of space components on the staff’s satisfaction are significant(64%), however also those on the lower concentration, hence the quality of the tasks performed (35%).So everyone agrees, at least by word of mouth... yet factsseem to be different: in the overhead costs of an office,furniture accounts for 1% only and a 19% concerns the habitat as a whole. A habitat that should not relate to the inside of the building only, for it involves the outside,too, with consequent, complex environmental problems.Too often we hear them say that Italy lives in a situation of backwardness as far as working spaces are concernedand it’s also up to the media to promote and spread adifferent culture of the workplace. It’s an improvement we have to do now and that must leave its mark in theremarkable works under way, in particular in Milan, whereExpo 2015 will be the opportunity to carry out constructionsin the services sector and a thorough upgrading.These considerations drove us, within the events for the 40th anniversary of the magazine, to organize us award, a national contest to identify excellences in design, so thatthey can be an example and a spur for a common growth; so that the so celebrated “made in Italy” would not concernindustrial design only, but also interior design andarchitecture.A contest that acts also an actual observatory on whichrecent, or ongoing projects, are really creditable.We are out for innovative approaches to bring on quality, not for weird projects which are an end in itself. We expect“eccentric” projects (in the meaning pointed out atCreativamente): moving the starting point to a predictable“centre” and finding alternatives to a well-establishedmethod outside, yet not neglecting the rules and theenormous knowledge accumulated.The results of the award (all designs will be published in the December issue) will prove – hopefully – that in ourcountry, the cradle of beauty, there are workplaces up tothe celebrated Italian style and that innovation may play a chief role to improve the quality of our working life that, let’s keep it in mind, takes up more than a third of our [email protected]

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La sintesi del focusgroup Irso e della ricercaAssufficiosono su www.ufficiostile-online.it

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design

ADI

di Gianluigi Torchiani courtesy b2b24.it

Quali sono le considerazioni principaliemerse dalla ricerca inglese sul rapporto tradesign e fatturato delle aziende? «Dallo studio del Design Council emergono unaserie di considerazioni davvero interessanti: ad esempio, le aziende che investono in designottengono aumenti di market share attorno al7% in più rispetto alle altre. Per ogni 100 sterline investite in designl’incremento di fatturato è di 225 sterline. Per ogni 100 sterline investite il profitto ricavato è di 83 sterline. Tra l’altro, i ricercatori britannici hanno cercato di misurare quello che viene da loro definito Rodi(return on design investment), che potrebbeessere un concetto da introdurre anche in Italia. Un altro elemento importante della ricerca è la percezione dell’importanza del design: le aziende inglesi assicurano di riconoscere unruolo importante al design; i designer interpellati,invece, sostengono esattamente l’opposto, e lamentano una mancanza d’attenzione. Questa diversità di vedute dipende dal fatto

che da un lato c’è ancora una scarsacomprensione da parte dei designer di checosa vuol dire valutare la performancedell’investimento in design. D’altra parte le aziende, in un momento in cuic’è una certa attenzione verso questofenomeno, hanno la tendenza a dire “noi il design lo capiamo, lo usiamo, ecc”. Infine, secondo un’altra ricerca inglese condottaun paio di anni fa, il design influisce anche sulle performance di borsa: prendendo inesame un certo campione di aziende cheavevano ottenuto riconoscimenti nel campo del design, queste imprese nel giro di dieci anniavevano migliorato la propria capitalizzazione in borsa di circa il 200%».

Perché su queste tematiche non esistonoricerche italiane? Si tratta comunque diconsiderazioni estendibili alla situazione del nostro paese? «La nostra borsa è molto più asfittica rispetto a quella londinese, le aziende che da noi

In anni di globalizzazione e di grande competizione sul mercato internazionale, le imprese italiane puntanosempre di più sull’innovazione e sull’originalità dei propri prodotti per avere la meglio sulla concorrenza abasso costo dei paesi emergenti; in altre parole, investono sul design. Che la scelta possa essere vincenteè testimoniato da una ricerca inglese effettuata dal Design Council su 1.500 uomini d’affari britannici: leaziende impegnate sul fronte del design tendono ad avere risultati migliori da un punto di vista del fattura-to e dello share di mercato. Ne abbiamo parlato con Maurizio Stecco, presidente della società di advisoryVia Advisors Corporate Finance, che ha studiato la ricerca, è autore di numerosi saggi sul rapporto tra De-sign e Finanza e, proprio nel corso della presentazione di Adi Index, ha anticipato alcuni dati che svilup-piamo ora nel corso dell’intervista.

Investire nel design fa bene al business

Secondo una ricerca inglese, i ritorni sul fatturato sono assicurati.Lo conferma Maurizio Stecco di Via Advisors

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Maurizio Stecco

1. FANTONI

Flora Collectiondesign Fabio Flora

Nelle foto in queste paginealcuni tra i prodottiselezionati da Adi Index2007 nella categoria“design per l’abitare”

In the pictures in thesepages some of theproducts selected by AdiIndex 2007 in the category“design for living”

2. MATTEO GRASSI

Loomdesign Franco Poli

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investono nel design spesso non sono neppurequotate. Per quanto riguarda le performanceeconomiche, la trasparenza dei bilanci dellenostre imprese, per un fattore culturale, è moltoinferiore rispetto al mondo anglosassone. In ogni caso, credo che le considerazioni piùimportanti dell’indagine britannica sarebberoestendibili anche alla situazione italiana: forse i numeri finali sarebbero leggermente diversi ma i concetti principali di ricerche di questo tipo sono comuni a qualsiasi sistema industrialeche dia un certo valore al design. Sarebbe perciò utile progettare studi simili anche in Italia, in modo da capire che tipo di correlazione esiste tra design e performancedi business, tra design e andamento di borsa».

È possibile individuare con precisione il ruologiocato dal design nella crescita economicadi un’azienda?«Non è facile: anche tutte le ricerche che hocitato prima erano state svolte su aziende cheavevano ottenuto dei premi, dei riconoscimentiin questo ambito. Per individuare il campione di riferimento, insomma, bisogna basarsi suqualche indicatore esterno, e poi lavorare moltosull’autopercezione delle aziende.In definitiva in indagini come queste sono lestesse imprese che rivelano quanto è importanteal loro interno il design. Questo implica che nessuna ricerca potrà maiessere perfettamente oggettiva, ma ritengocomunque che indagini di questo genere siano

importanti per cogliere le implicazioni culturali del design».

Ma in ricerche di questo tipo, a qualeconcezione di design si fa riferimento?«Per quanto mi riguarda, ho sempre inteso ildesign in senso lato: non amo vederlo come un qualcosa di limitato alla sola valenza estetica,per me il design è anche cultura di progetto o un modo diverso di riprogettare i processiaziendali. In particolare, ho avuto modo distudiarne i legami con la finanza: il designrappresenta per le imprese creazione di valore, e la finanza è, se vogliamo, la misurazione diquesto valore (attraverso la quotazione)».

Perciò il design non è ristretto solo a uncerto tipo di aziende o settori?«In realtà il design interessa qualsiasi settore.Nell’interpretazione inglese, è un qualcosa che si applica ai servizi, alla PubblicaAmministrazione, al manifatturiero. Ma la suaarea di interesse si può spingere anche a campimolto distanti dalla concezione comune: semprein Inghilterra, ad esempio, sono stati svolti deglistudi interessanti sul design negli ospedali. A quanto pare, la struttura sanitaria disegnatabene riduce i tempi di permanenza dei degenti,ed influisce persino sullo stato di salute deipazienti. Il design può anche essere applicatoalla progettazione degli studi penitenziari, conrisultati sorprendenti, come l’aumento dellasicurezza e la riduzione di una serie di costi.

ADI DESIGN INDEX 2007

L’ottava edizione del prestigioso rapporto annuale ADIDesign INDEX si conferma come l’occasione più attesaper conoscere quanto di meglio viene progettato e pro-dotto in Italia. Con ADI Design INDEX 2007 si conclude laraccolta delle eccellenze progettuali e produttive del trien-nio 2005-2006-2007: un’accurata e affascinante “nomina-tion” che sarà affidata alla Giuria Internazionale per la se-lezione dell’atteso XXI Premio Compasso d’Oro ADI, il piùautorevole e prestigioso Premio di Design, quest’annoospitato da Torino 2008 World Design Capital.

La selezione dei circa 150 prodotti presenti in ADI Design IN-DEX sono state condotte con rigore metodologico grazie allecompetenze e all’impegno di un vasto network di esperti: l’Os-servatorio Permanente del Design di ADI conta infatti oltre 100specialisti competenti in differenti aree disciplinari.Sette le aree tematiche presenti nell’Index 2007: Abitare, Am-biente, Lavoro e servizi, Persona, Visual Design, Ricerca teori-ca, storica e critica, Ricerca d’impresa. Il volume (404 paginecon 500 illustrazioni) è a cura di Alberto Bassi con progettografico di Italo Lupi, edito da Editrice Compositori di Bologna.

The eighth edition of the prestigious, yearly report ADI Desi-gn INDEX proves to be the most eagerly awaited opportu-nity to know the best products designed and manufacturedin Italy. ADI Design INDEX 2007 completes the collection ofdesign and production excellence in the three-year period2005-2006-2007: a careful and fascinating “nomination”that will be entrusted to the International Jury for the selec-tion of the awaited 21st Compasso d’Oro ADI, the mostprestigious and influential Design Award, this year takingplace within the event Turin 2008 World Capital Design.

The selection of about 150 products you find in ADI Design IN-DEX was made according to a strict methodology, thanks to theskills and commitment of a wide network of experts: ADI’s Per-manent Design Observatory counts over 100 experts in differentfields. The themes Index 2007 deals with are seven: Housing,Environment, Work and services, Person, Visual Design, theore-tical, historical and critical Research, Enterprise Research. Thebook (404 pages with 500 pictures) is by Alberto Bassi with agraphic design by Italo Lupi, published by the Bologna-based.

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4. BALERI ITALIA

Cliptdesign Jeff Miller con Alberto Colzani

3. B&B ITALIA

Ottochairsdesign Antonio Citteriocon Toan Nguyen

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design ADI

Questi esempi estremi servono per spiegarecome il design sia soprattutto una questione dicultura, ovvero saper affrontare ogni processoinnovativo con un approccio importante. Che però deve esserepoi industriale, o comunque riproducibile su unacerta scala, altrimenti stiamo parlando di opered’arte, che sono una cosa importante madiversa. Il design industriale moderno, insomma,comprende nuovi prodotti, ma anche nuovimodelli di business, nuovi servizi, nuovi modi di distribuire».

Perché il design ha un impatto cosìimportante sull’economia contemporanea?«Perché è un modo diverso di fare delmarketing, o meglio di riprogettare le cose che si fanno tenendo conto di quelli che sono ibisogni del pubblico: in altre parole, è unamodalità per tradurre concretamente tutte leindicazioni, le esigenze e i bisogni che arrivanodal mondo moderno. Per questo insisto che ildesign non può essere ridotto soltanto a unasemplice intuizione: tra le varie definizioni, la miapreferita è quella del premio nobel americanoSimon, che diceva: il design è la volontàsistematica di influenzare il futuro».

C’è stato in questi ultimi anni un maggioreimpegno e consapevolezza delle aziendeitaliane sul fronte del design?«È difficile dare una risposta univoca: diciamo sì

e no. Come in tante altre circostanze, il nostrotipo di struttura industriale e finanziaria non dàuna risposta coerente, adeguata e continua. Nel complesso c’è probabilmente una maggioreattenzione al design rispetto al recente passato,ma non si tratta di un trend forte, omogeneo econtinuo come avremmo bisogno che fosse».

Il design italiano gode di un valore aggiuntosul mercato per il solo fatto di essereprodotto in Italia?«Il nostro paese ha sicuramente un’ottimatradizione in questo campo. Molti sostengonoche nel nostro paese il design abbia recuperatola tradizione italiana del saper fare: il designavrebbe portato su scala più ampia la tipicacapacità dell’artigiano italiano di saper fare lecose con un certo valore a livello estetico efunzionale. Detto questo, è chiaro che nonpossiamo immaginare di mantenere a vita una posizione di leadership: i designer stranieriche studiano in Italia fanno poi ritorno ai propripaesi d’origine, portando con sé le conoscenzeacquisite. Inoltre molti paesi (come Corea,Singapore) investono molto di più di noi nellaformazione. Certo, l’humus culturale italiano èfavorevole al saper fare, ma dobbiamo essereattenti a non disperdere questo patrimonio».

Investire in design significa impegnaredenaro in un asset che può essere in unsecondo momento copiato dai concorrenti.

Quali sono le strade più giuste per evitarequesto rischio?«Bisogna fare due cose parallelamente:innanzitutto, come in tutti gli ambiti checostituiscono innovazione, bisogna continuare a investire in design. Il vantaggio competitivo di un’impresa non dura in eterno: occorredifenderlo continuando a innovare. In secondo luogo, esistono ormai degli strumenti di protezione efficaci da un punto un punto di vista giuridico: rispetto a qualcheanno fa sta anche iniziando a diffondersi anche un certo tipo di protezione specifica per il design».

Quali sono gli ambiti più ricettivi al design?«Le fasce che sfruttano meglio il design di tipoindustriale non sono tanto i prodotti di fasciaaltissima, ma piuttosto quelle medie-medio alte.L’industrializzazione tipica del design non puòessere applicata alle piccole serie».

Che ruolo avrà il design nel futuro?«Io spero che il suo ruolo possa crescere.Perché questo significherebbe l’esistenza di una maggiore attenzione agli aspetti innovativi ealla capacità di industrializzarli. In questo modosaremmo anche in grado di difenderci comeSistema Paese dalla concorrenza dei paesiemergenti e dai loro prodotti di fascia mediobassa». �

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ufficiostile 2/08 9

design ADI

Design is good for business.According to an English survey, returnson sales are garanteed. And that’sconfirmed by Maurizio Stecco from Via Advisors

In times of globalization and ruthless competition on the

international market, Italian companies increasingly rely

on the innovation and originality of their products to prevail

over the low-cost competition from emergent countries;

in other words, they invest in design. It’s a winning choice

proved by an English study carried out by the Design

Council on 1.500 British businessmen; the design-oriented

companies tend to have better results from the point of

view of turnover and market share. We interviewed

Maurizio Stecco, president of Via Advisors Corporate

Finance, who worked out the survey and wrote several

essays on the relation between Design and Finance.

The study carried out by the Design Council inspiressome really interesting considerations, for instance:those companies investing in design increasedtheir market share by 7% more than the others. For every 100 pounds invested in design, the increasein turnover is of 225 pounds. For every 100 poundsinvested the profit is of 83 pounds. In addition,British researchers tried to measure what they defineas Rodi (return on design investment), which mightbe a useful concept to be followed in Italy, too. One more important element of the study is therealization of how important design is: Englishcompanies assure that they acknowledge the chief role of design; instead the designers asked, say theexact opposite and complain about a lack of attention.This difference in views depends upon the fact that on the one hand there is still a poor understandingfrom the designer of what it means to valuate theperformance of an investment in design. On the other hand, in a time when this phenomenon is somewhat considered, they tend to say «weunderstand design, we use it, etc». Finally, accordingto another English study carried out a few years ago,design also affects the stock exchangeperformance: if we examine a certain number ofcompanies appreciated for their design, they hadimproved by approx. 200% their stock exchangecapitalization in ten years, �

5. GRUPPO SINTESI

Veneziadesign Paolo Favaretto

6. DE PADOVA

Campo d’orodesign Paolo Pallucco e Mireille Rivier

7. HAWORTH

Axisdesign R&S Haworth con Andrea Ortolani

8. SEGIS

Slidedesign Matteo Thun & partners

9. GEMINO

GXdesign UT Gemino

Manifestazioni per il Compasso d’Oro 2008

Mostra StoricaCollezione del Design Italiano 1954-2004 Reggia di Venaria Reale, Torino(23 aprile - 1 settembre 2008)

Compasso D’OroIl Premio Del Design Italiano: XXI edizioneReggia di Venaria Reale, Torino(26 giugno - 1 settembre 2008)

Nell’ambito degli eventi di: Torino 2008 World Design Capital. Sotto l’Alto Patronato delPresidente della Repubblica Italiana

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di Chiara Brollo,Aurelia Debellis,Renata Sias

Grande soddisfazione per tutti, per i visitatori chehanno trovato qualità nei nuovi prodottipresentati e per le aziende espositrici che hannovisto un’affluenza di pubblico, professionale epreparato, superiore a ogni aspettativa. Proprio il profilo altamente specializzato dei visitatoriinduce però a una riflessione e suggerisce unamaggiore professionalità anche da parte delleaziende. Forse non è più il momento di arrivarein fiera con il prototipo realizzato la seraprecedente, senza un listino pronto né lagaranzia dei tempi di consegna: il pubblico habisogno di risposte concrete, progettisti econtractor da tutto il mondo sono arrivati condisegni esecutivi e date di gare d’appalto darispettare; nessuno può permettersi di perderetempo e per le aziende questo è davvero ilbanco di prova per dimostrare di sapere offrireservizi e non solo prodotti. Una grandeoccasione che, soprattutto gli italiani, nondevono lasciarsi scappare.E, in tema di professionalità e gestione deiservizi, anche Cosmit e Fiera Milano potrebberomigliorare... É vero che i problemi di traffico egestione dei flussi di visitatori sono comuni aogni fiera esterna alla cerchia cittadina, ma ègrave che, a tre anni dall’apertura della fiera,niente sia migliorato e all’orario di uscita ilpubblico resti bloccato un’ora, talvolta sotto la metropolitana, unico mezzo per raggiungere il polo fieristico. Le aziende chiedono piùprofessionalità e serietà anche a Cosmit, suicriteri di assegnazione degli spazi, sui serviziofferti, sulla consulenza che dovrebbe esseregarantita a chi investe denaro in uno stand.Va riconosciuto a Cosmit il merito di averetrasformato una “banale” fiera in un eventoculturale, artistico e multimediale che coinvolge

tutta la città, che non ha equivalenti al mondo e proprio per questo da tutto il mondo attraevisitatori. Difendiamo l’arte in tutte le sue forme,ma solleviamo un dubbio: anziché investiredenaro per un evento esterno comel’allestimento di Pistoletto alla Loggia deiMercanti, non sarebbe stato più fruttuosocreare un “laboratorio” concreto su temi piùspecifici relativi all’ambiente di lavoro checoinvolgesse e attirasse il pubblico all’internodel Salone Ufficio? �

Salone Ufficio: a won game.Freshness functionality and comfort

Already the first day the large number of visitors to the fair was impressive (such crowded stands and corridors could not be seen at an office fair for a long time) as well as the large number of foreign exhibitors that had so far ignored the Italian event; probably their interest wasn’t somuch in the not too brilliant Italian market (indeed,they were not considered as competitors by theItalian firms), as in the international public literallymagnetized by the pull of I Saloni.

Everybody was very pleased, the visitors who foundquality in the exhibits and the exhibiting firms, who saw a large attendance, professional and prepared,exceeding all expectations.However, just the high qualification of visitors leads to reflection and suggests greater professionalism to companies and also to Cosmit and Fiera Milano,even if Cosmit deserves credit for changing an“ordinary” fair into a cultural, artistic and multimediaevent involving the whole city, that has no equal in the world, that’s why it attracts visitors from all overthe world. �

Già dal primo giorno di fiera colpivano soprattutto l’alto numero di visitatori (da tempo non si vedevanostand e corridoi così affollati in una fiera dedicata all’ufficio!) e l’alta presenza di aziende espositrici estereche fino ad ora avevano ignorato la manifestazione italiana; è probabile che il loro interesse non sia tantorivolto al nostro mercato (e infatti non sono stati vissuti come competitor dalle aziende italiane) quanto alpubblico internazionale, letteralmente calamitato dalla forza attrattiva de I Saloni.

Salone Ufficio: una partita vintaNovità e tendenze per l’ufficio dalla design week milanese

1

workplace

exhibitions

1. SEDUS

www.sedus.it

I concetti di creatività e

gioco della filosofia

aziendale di Place 2.5 sono

reinterpretati nei prodotti

e in uno stand dove l’ufficio

assume le sembianze

di un campo da calcetto

The concepts of creativity

and game in the corporate

philosophy of Place 2.5 are

rendered in the products

and in a stand where the

office looks like a five-a-side

field

design week

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2

Direzionali

DirezionaliIl 2008 verrà ricordato come l’anno degli arredidi prestigio. Lievi e sinuosi o forti e massicci, masempre molto esclusivi, gli arredi si allontananodal look sobrio e lineare per assumere un ruolodi sempre più forte rappresentatività. Ai classici eintramontabili cuoio, legno – con riscoperta dinoce e palissandro – cristallo e laccato aipoliesteri, si affiancano altri materiali piùtecnologici e innovativi. Tradizionali o futuribili, adispetto di chi ciclicamente dichiara superato ilconcetto di status, in fiera e fuori salone si sonoviste proposte davvero per tutti i gusti.

Executive2008 will be remembered as the year ofprestigious furniture. Light and flexuous or strongand solid, yet always very exclusive, furnituregives up the plain and linear look to play anincreasingly representative role. Besides theclassic and evergreen leather and wood – walnutand rosewood are back again – and glass,polyester enamelling, there are moretechnological and innovative materials. Traditionalor futuristic, in spite of those, who cyclically statethat the concept of status is outdated , you couldpick and choose inside and outside the fair.

2. LAS

I-meet

design Nikolas Chachamis

www.las.it

Nuova collezione di tavoli

da riunione con forme e

dimensioni che facilitano la

collaborazione e il contatto

visivo; wire management

accessibile

New meeting table

collection; the shapes and

dimensions available

improve cooperation and

visual contact; accessible

wire management

3. LAS

’70’s

design Nikolas Chachamis

www.las.it

Un “tributo” agli anni

settanta, riportati con

equilibrio alle necessità

dell’ufficio contemporaneo

A “tribute” to the ‘70’s

balanced to the needs of

a modern office

4. MASCAGNI

Mast

design Claudio Bellini

www.mascagni.it

Le scrivanie di dimensioni

generose sono improntate

sul contrasto tra la solidità

della base di supporto e

l’apparente di sospensione

del piano di lavoro.

Grande cura nei materiali

impiegati. La serie è

completata da contenitori

e mobili di servizio

Large desks based on the

contrast between the solid

supporting base and the

apparently hanging worktop.

Carefully chosen materials.

The line includes also

storage and return units

3

4

SaloneUfficio: i numeri

La 14a edizione Biennale Internazionale dell’Ambientedel Lavoro, che da quest’anno assume il nuovo nomeSalone Ufficio, ha occupato i padiglioni 16 e 20 che,su una superficie complessiva di 20.000 metri quadra-ti, hanno accolto 161 aziende, di cui 24 estere da 12Paesi del mondo.30 le aziende che hanno aderito al concorso UfficioFabbrica Creativa, work in progress. “Anche l’ufficio – commenta Rosario Messina, presi-dente del Cosmit – con il biennale SaloneUfficio hatrovato visibilità e rinnovato ottimismo. Grazie al pro-getto Ufficio Fabbrica Creativa si sono viste proposteorientate a esaltare la dimensione umana e creativadegli spazi di lavoro.”

SaloneUfficio: the figuresThe 14th International Biennial of the working environ-ment, as from this year called Salone Ufficio, was heldin halls 16 and 20, accommodating 161 companies, 24of which foreign from 12 countries, on an overall areaof 20.000 m2.30 companies took part in the competition UfficioFabbrica Creativa, work in progress. “The office, too – remarks Rosario Messina, presidentof Cosmit – found visibility and renewed optimismwith the biennial SaloneUfficio. Through the projectUfficio Fabbrica Creativa, many concepts were orien-ted to extol the human and creative scale of workingenvironments.”

ISaloni: i numeri

I Saloni 2008 si sono chiusi con ottimi risultati:348.000 visitatori registrati (210.000 stranieri), il 29%in più rispetto all'edizione 2007, e 2450 aziende espo-sitrici, confermandosi un appuntamento fondamentaleper l'arredo e il design made in Italy. L'importante pre-senza internazionale è stata alimentata soprattutto daSpagna, Russia, Francia, Germania e Sud Est Asiatico

I Saloni 2008 recorded excellent results: 348.000 regi-stered visitors (210.000 foreign), 29% more over2007, and 2450 exhibiting firms, thus proving to be abasic event for the Italian design and furniture. The re-markable, international presence came mostly fromSpain, Russia, France, Germany and South East Asia.

Si veda anche la rassegnaprodotti pubblicata sul numero1/08, sfogliabile on line in versione flap magazine e nel data base prodottiwww.ufficiostile-online.it

See also the product selectionpublished in the issue 1/08(flap magazine available online) and in the product database www.ufficiostile-online.it

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12 2/08 us

workplace exhibitions

Salgono anche le importazioni (+12,7%) che toccano i85 milioni, ma la parallela crescita del 14,7% delleesportazioni con un fatturato di 815 milioni dimostra lanostra propensione all’export sia per l’arredo ufficio cheper le forniture contract.Calano dell’11,7% le esportazioni in Francia (nostro pri-mo Paese per l’export con 76 milioni) e in Germania(-6,7%, 25 milioni), compensate da un +32% negli Usa(46 milioni euro), a dispetto del dollaro debole, e da

+25,8% in Russia (42 milioni) e +27,3% in Spagna (37milioni).Sorprendente la crescita del 48,2% negli Emirati Arabi(20 milioni) e del 77% in Arabia Saudita (15 milioni). An-che se con fatturati globali non altissimi va sottolineta lacrescita del 114% in Canada (6,47 milioni), del 123% inIndia (5 milioni) e dell’86,3% in Turchia (5 milioni). Il di-namismo di questi mercati può essere un’ulteriore mol-la di crescita per il made in Italy. �

Dati Assufficio sul mercato italiano degli arredi per ufficioL’ufficio risale la china! Per il settore ufficio in Italia – che conta ben 1516 aziende e oltre 18000 addetti – lecifre sono confortanti. Rispetto al 2006 registrano un segno positivo le voci principali: +12,8% il fatturatogenerale che raggiunge quota 1.683 milioni di euro; crescono dell’11,7% le vendite in Italia (1031 milioni).

Importazioni italiane per Paesi di origine nel periodo Gennaio-Novembre 2007

PAESE Milioni di Euro Var. % Tonnellate Var. %1 Germania 25,50 15,6% 3.772 3,2%2 Cina 15,88 31,5% 9.329 32,2%3 Regno Unito 5,86 8,3% 1.448 -2,1%4 Francia 4,87 -12,1% 1.103 -11,3%5 Polonia 4,08 157,1% 1.621 122,5%6 Austria 2,77 -37,1% 933 -25,2%7 Spagna 2,22 -18,3% 312 -39,3%8 Danimarca 1,95 11,5% 806 0,1%9 Paesi Bassi 1,71 29,3% 345 30,5%

10 Croazia 1,36 6,2% 935 5,1%11 Taiwan 1,15 37,9% 615 35,0%12 Belgio 1,09 145,0% 154 50,3%13 Thailandia 0,97 548,8% 567 566,1%14 Lituania 0,93 79,5% 344 42,8%15 Svizzera 0,86 -44,2% 214 -34,4%16 Turchia 0,84 9,8% 429 5,8%17 Romania 0,69 79,6% 487 284,4%18 Svezia 0,65 83,6% 82 112,4%19 Stati Uniti 0,64 -9,5% 73 12,6%20 Slovacchia 0,32 -21,7% 192 -25,6%21 Slovenia 0,30 155,9% 45 -29,6%22 Vietnam 0,28 151,3% 119 82,2%23 Portogallo 0,26 -59,3% 48 -53,4%24 Giappone 0,22 144,1% 11 -29,1%25 Finlandia 0,21 49,3% 12 -22,9%

Altri 1,26 -17,3% 671 75,7%

TOTALE 76,89 14,9% 24.668 19,5%Fonte: elaborazioni Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo su dati Istat

(in arancione var. positive sia x valori sia x quantità)

TAB.14 UFFICI

Var.% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Dati 2007 provvisori, 2006 provvisori Italia. Ufficio. Fatturato e dati strutturali. 2007*. Dati in milioni di euro a prezzi correnti.

Unità di misura 2007* var% 2007/2006

Fatturato (a prezzi alla produzione) Milioni € 1.683 +12,8%

Vendite Italia Milioni € 1.031 +11,7%

Esportazioni Milioni € 815 +14,7%

Importazioni Milioni € 85 +12,7%

Grado di apertura del mercato:

- Esportazioni/Fatturato (%) % 48,4% +1,7%

- Importazioni/Mercato nazionale (%) % 7,6% +0,9%

Imprese Unità 1.516 -2,6%

Addetti Unità 18.534 +1,0%

Fonte: Centro Studi Cosmit/Federlegno–Arredo.* Pre-consuntivi

CIFRE CHIAVE NEL 2007

Italia. Totale Mobili. Valutazioni per comparti produttivi. 2007*. Dati in milioni di euro a prezzi correnti.

Imbottiti Cucina1 SedieCamere esoggiorni

Mobili perBagno

Altrimobili2 Ufficio Materassi

Totalemobili

Imprese (Unità) 8.553 933 1.408 11.673 276 6.738 1.516 1.070 32.165

Addetti (Unità) 35.088 15.388 16.025 65.196 4.235 45.759 18.534 4.935 205.160

Fatturato (mio €) 2.967 2.244 1.024 4.897 436 6.000 1.683 668 19.921

Esportazioni (mio €) 1.836 687 623 1.526 72 4.047 815 158 9.764

Importazioni (mio €) 211 30 228 298 3 899 85 45 1.798

Vendite Italia (mio €) 1.498 1.695 526 3.677 378 2.763 1.031 541 12.110

Export su fatturato(%) 61,9% 30,6% 60,8% 31,2% 16,6% 67,4% 48,4% 23,6% 49,0%

Import su mercatonazionale(%) 12,4% 1,7% 30,2% 7,5% 0,7% 24,6% 7,6% 7,6% 12,9%

Fonte: Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo.

* Pre-consuntivi

Italia. Totale mobili3. Fatturato e dati strutturali. 2007*. Dati in milioni di euro a prezzi correnti.

Unità di misura 2007* var% 2007/2006

Fatturato (a prezzi alla produzione) Milioni € 19.921 +3,8%

Vendite Italia4 Milioni € 12.110 +1,5%

Esportazioni Milioni € 9.764 +7,5%

Importazioni Milioni € 1.798 +12,1%

Grado di apertura del mercato:

- Esportazioni/Fatturato (%) % 49,0% +3,6%

- Importazioni/Mercato nazionale5 (%) % 12,9% +9,1%

Imprese6 Unità 32.165 -2,6%

Addetti Unità 205.160 +0,2%

Fonte: Centro Studi Cosmit/Federlegno–Arredo.* Pre-consuntivi

1 Esclusi gli elettrodomestici da incasso.2 La voce “Altri mobili” comprende oltre ai mobili vari, anche gli arredamenti per negozi e collettività (alberghi, ristoranti, etc.).3 il settore Totale mobili comprende i mobili per la casa, i mobili per l’ufficio e per altri usi e i materassi. Questa aggregazione è quindiquella corrispondente al codice Ateco DN36.1 utilizzato nella classificazione delle attività economiche a livello comunitario.Nell’aggregato non sono inclusi, invece, i produttori di componenti per mobili (compresi nel Totale Legno per evitare duplicazioni).4 Vendite Italia: stima del fatturato nazionale delle imprese di produzione (fatturato totale meno stima del fatturato estero).5 Mercato nazionale: Vendite Italia+importazioni6 Numero totale imprese, compresi artigiani, terzisti , subfornitori.

Esportazioni italiane per Paesi di destinazione nel periodo Gennaio-Novembre 2007

PAESE Milioni di Euro Var. % Tonnellate Var. %1 Francia 75,95 -11,7% 17.310 -20,3%2 Regno Unito 46,73 -0,2% 7.862 -9,5%3 Stati Uniti 46,12 32,0% 5.786 9,9%4 Russia 42,17 25,8% 6.029 7,7%5 Spagna 37,12 27,3% 7.088 20,0%6 Svizzera 25,98 6,8% 4.681 -1,5%7 Germania 24,93 -6,7% 5.027 -15,9%8 Emirati Arabi Uniti 20,48 48,2% 3.843 31,5%9 Belgio 20,42 13,7% 3.832 -8,0%

10 Grecia 17,09 46,4% 4.079 19,3%11 Arabia Saudita 15,13 77,0% 3.174 69,1%12 Paesi Bassi 11,35 -1,0% 2.314 -6,0%13 Kuwait 10,98 34,3% 2.875 12,1%14 Romania 9,53 9,8% 2.673 7,1%15 Giappone 9,05 -9,8% 2.285 -12,5%16 Austria 8,93 17,7% 2.120 6,0%17 Croazia 7,68 1,4% 1.848 -8,5%18 Malta 7,56 102,1% 1.527 122,8%19 Libia 7,03 -2,4% 1.366 0,3%20 Ucraina 6,95 24,9% 1.228 18,4%21 Qatar 6,70 72,6% 1.239 112,3%22 Canada 6,47 114,0% 1.158 103,4%23 Irlanda 6,27 -0,1% 1.440 0,6%24 Portogallo 5,33 5,7% 1.152 3,4%25 India 5,18 123,0% 929 250,2%26 Turchia 5,02 86,3% 485 19,5%27 Polonia 4,80 42,8% 1.276 2,5%28 Norvegia 4,63 3,4% 661 11,6%29 Israele 4,23 41,0% 1.021 30,0%30 Ungheria 3,96 17,1% 1.244 8,2%31 Repubblica Ceca 3,95 0,5% 1.407 1,2%32 Marocco 3,93 84,0% 1.390 75,6%33 Bahrein 3,65 64,8% 645 35,1%34 Slovenia 3,63 21,5% 988 6,4%35 Serbia 3,54 66,6% 780 40,7%

Altri 80,54 20,2% 18.409 1,2%

TOTALE 603,02 15,6% 121.172 2,7%Fonte: elaborazioni Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo su dati Istat

(in giallo var. negative sia x valori sia x quantità)

(**) Dati ufficiali ISTAT. Fatte salve le dinamiche, si stima che la consistenza delle esportazioni di mobili per uffici vada

incrementata di circa il 20% per ottenere il valore effettivo delle movimentazioni del settore italiano.

TAB.13 UFFICI(**)

Var.% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Dati 2007 provvisori, 2006 provvisori

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2007

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Gli arredi direzionali hanno un nuovo riferimento.IPSOS: soluzioni di qualità, eleganti ed esclusive.

Design S. Barsacchi

Gilib

ertiS

tud

io |

P

hoto

L.

Bo

rgia

nni

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workplace exhibitions

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5. O.KITALIA

Eclipse

design Michele Sbrogiò

www.okitalia.com

Giochi di luce e contrasto

cromatico ottenuto grazie

all’uso dei piani in vetro

e delle superfici laccate in

poliestere; fianco pannellato

in vetro bianco, nella

collezione Ice, oppure nero

nella collezione Dark

Plays of light and colour

obtained from the use of

glass tops and polyester

enamelled surfaces; side

panelled in white glass in

the Ice collection, or black

in the Dark collection

6. O.KITALIA

Mirror

design Michele Sbrogiò

www.okitalia.com

Banco reception ottenuto

dall’incastro di superfici

orizzontali, verticali ed

oblique. I piani in ebano

sono schermati, ma nel

contempo svelati, dalla

grande superficie curva in

vetro

Reception desk obtained by

joining horizontal, vertical

and oblique surfaces. The

ebony tops are screened yet

revealed through the large

curved, glass surface

7. ABBONDINTERNI

Welcome

www.abbondinterni.it

Tavolo riunioni elettrificato

ed attrezzato con totem

per monitor per meeting

e teleconferenze

Wired meeting table

equipped with totem

monitor for meetings

and teleconferences

8. SAGSA

My Dream

design Idea Progetto

www.sagsa.net

Linea direzionale con base

massiccia in metallo

(ispezionabile) e piano in

legno sollevato mediante

colonnette di raccordo

distribuite sotto piano

Executive line, solid base

in metal (possible inspection)

and top in wood raised

through small linking

columns under the top

Trend colori e materiali

Nell’indiscusso revival degli anni ’70 il bianco e nerosono protagonisti assoluti, soprattutto in versioneglossy; il rosso, altro classico tra i colori primari, se-gue in classifica: un po’ di “aggressività” cromaticanon guasta per contrapporsi alle policromie di tonineutri. Nelle strutture prevale l’acciaio inox.Si adotta anche il concetto di “macchia di colore” tipi-co di quegli anni: le tinte preferite per rompere la bi-cromia b/n sono rosso e verde germoglio. Rivalutazio-ne, non solo nella moda, del viola/lilla, bellissimo colo-re tradizionalmente rifiutato in Italia perchè associatoall’idea di lutto.Tra i legni si riscoprono essenze classiche come il no-ce e il palissandro, rinnovati nelle finiture di superficie.Cuoio, pelle e cristallo non mancano mai negli am-bienti direzionali, ma vengono affiancati da materialipiù tecnologici come resine, fibra di carbonio, Corian(usato in diversi arredi e anche per struttura di sedie).Negli operativi, oltre a una gamma infinita di plastichedi alta qualità, resistenti, texturizzate e “tridimensiona-li”, fanno sempre la parte del leone i nobilitati e i lami-nati, belli, vivaci e personalizzabili.Pressoché assente, o almeno non comunicata, la ri-cerca e l’applicazione di materiali eco-sostenibili e ri-ciclati o i sistemi di assemblaggio che facilitino il rici-clo dei materiali alla fine del ciclo di vita del prodotto.Ci saremmo aspettati una maggiore attenzione ai temilegati alla eco-sostenibilità: in altri Paesi è consuetu-dine, per esempio, dichiarare la quantità di materialericiclato o riciclabile presente nel prodotto, o enfatiz-zare sistemi di assemblaggio che velocizzano e ren-dono più economico il disassemblaggio e conseguen-te riciclo. In Italia questi temi non vengono valorizzatinemmeno da chi include nella propria mission le te-matiche ambientali. Il focus in termini di comunicazio-ne è rivolto soprattutto al design e al rapporto prez-zo/qualità/immagine, la sostenibilità probabilmentenon è ancora un plus sul quale investire nel mercatoitaliano.

Trends of colours and materials Black and white are the protagonists by far, especiallyin the glossy version; red, another classic in primarycolours follows in the table.The revival of the ’70s also follows the “splash of co-lour” concept peculiar to that time: the favourite co-lours to break the b/w duotone are red and bud green.Interesting and daring is the reappraisal of violet.As for woods, the classic walnut and rosewood areback with renewed finishes. The executive suites stillfeature leather and glass, yet combined with more te-chnological materials like resins and carbon fibre. Ta-sk furniture comes in an endless range of first-rateplastics, increasingly resistant, texturized and “three-dimensional”, while faced chipboard and laminate stilltake the lion’s share, more and more attractive, brightand customized.No visible trace of research and use of eco-sustaina-ble materials. We expected a focus on themes relatedto eco-sustainability, yet not even those including en-vironmental themes in their mission would bring themout. The focus, as far as communication is concerned,is mainly on design and a good value for money, in theItalian market probably sustainability isn’t yet a plus toinvest in.

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Ambienti operativiPer gli operativi l’immagine d’insieme è quella di un ufficio luminoso, vivace, dinamico, con alticontenuti tecnologici, ma non enfatizzatiformalmente. La “domesticità nell’ufficio” invocatafin dagli anni ’80 da alcuni pionieri, ora èfinalmente entrata nella cultura comune. Il benchsystem resta protagonista ma si evolve in sistemiche aggiungono funzionalità alla postazione, peresempio contenitori integrati nella strutturadell’arredo oppure free standing, anche nellatipologia “a spina” che definisce territori individualinei grandi tavoli multipostazione offrendomaggiore privacy. I desk system dell’ultimagenerazione sono formalmente lineari e semplicida montare, superaccessoriati e offrono unapossibilità sempre più ampia di configurazioni(torna anche il cluster a tre posti con piani a120°). La gamba è semplicissima, quadrata ad“anello” aperto o pannellata; spesso integracontenitori bassi. Aumentare il livello di comfort èuna problematica molto sentita: si assumonoquesto compito gli arredi (che prevedono pannellied elementi fonoassorbenti) le pareti (cheintegrano sistemi di riscaldamento-raffreddamento) e anche le lampade con sistemadi purificazione dell’aria.

Task furnitureAs for task furniture, the general look is that of a bright,lively, dynamic office, extremely high-tech yet notformally emphasized. The “office domesticity” invokedby a few pioneers since the eighties, is finally part of thegeneral culture. The bench system still is a player, butdeveloped in systems that add practical aspects to theworkplace. The last generation desk systems featurelinear shapes easy to assemble, overequipped andallowing an increasingly wide choice of layout. The chiefgoal is to increase the standard of comfort: hence,furniture that provide for panels and sound absorbentcomponents, walls with built-in heating and coolingsystems and lamps with an air purifying system.

Sono state consegnate in occasione duranteSalone Ufficio le tre targhe di riconoscimento aFantoni, Frezza e Linekit, che tra le trentaaziende partecipanti hanno vinto il concorso“Ufficio Fabbrica Creativa, work in progress”,dedicato quest’anno alla memoria dell’Ing. Pao-lo Borsani, presidente di Assufficio, scomparsolo scorso marzo. www.cosmit.it

I quattro componenti della giuria (Maria Grazia Maz-zocchi, presidente di Domus Academy, RobertaPellegatta, conduttrice del programma “Job 24” diRadio 24, Michelangelo Pistoletto, artista, EmilioReyneri, professore ordinario di sociologia del lavo-ro presso l’Università degli Studi Milano Bicocca)hanno così motivato la scelta dei nomi per le tre ca-tegorie:

Ambienti operativi

11. ARTEMIDE

Tian Xia-Eco

www.artemide.com

É stata presentata nello

showroom di via Manzoni,

la lampada a luce

diretta/indiretta regolabile

che riduce i consumi

dell’80% e integra un filtro

di purificazione dell’aria

(di produzione Elica)

9. MASCAGNI

OnlineX

design Lorenzo Negrello

www.mascagni.it

Posti di lavoro con étagére,

mobili portanti e

canalizzazione scrivanie

completa e personalizzabile.

Nuove le finiture (anche

laminato lucido ad effetto

“laccato”) e ampia la gamma

di contenitori

Workplaces with étagères,

supporting units and wire

management, a complete

desk to be personalized. New

finishes (also glossy, with a

“lacquer” look) and wide

range of storage units

10. LAS MOBILI

Logic

Design Claudio Bellini

www.las.it

La cellula-ufficio, intesa come

“ponte di comando” per

governare le varie attività

operative, con una particolare

attenzione all’archiviazione

distribuita. I piani non sono

più appoggiati, ma sospesi

ad elementi verticali, frame

metallici e contenitori;

il cablaggio è integrato

The office-cubicle meant

as “bridge” to control the

various jobs, with a focus

on the distributed filing.

The tops are no longer

supported, but they hang

from vertical components,

metal frames and storage

units, that support and

contain; integrated wire

management

Presented at the showroom

on via Manzoni, the

adjustable, direct/indirect

lighting fitting reducing

consumption by 80% and

integrating an air purifying

filtre (manufactured by Elica)

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Premio ambienti di lavoro:Fantoni per Natural Office, spazio di lavoro dal qualesi evince un’attenta ricerca di base che tiene contodel risparmio energetico, della riduzione dei rumori edell’uso di materiali non inquinanti. Il tutto risulta adat-to a favorire la concentrazione nel quadro del lavorodi gruppo.

Premio prodotti/arredi per il lavoro:Frezza per My Desk, sistema di arredi per ufficio adalta modularità e flessibilità che permette la coesi-stenza e il dialogo fra diversi fruitori dello spazio lavo-rativo. Il prodotto dà anche un’impressione di econo-micità che lo rende particolarmente adatto a un con-testo di lavoro giovanile.

Premio installazioni sull’ambiente di lavoro:Line Kit per Dream Office Contest, progetto-concorsosu Second Life che utilizzando le nuove tecnologie dàvoce con originalità ai desideri e all’immaginazionedei potenziali utenti di un ufficio moderno.

Concorso Ufficio Fabbrica Creativa foto di Luciano Pascali

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workplace exhibitions

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15. SAGSA

Easy Screen

fonoassorbente

www.sagsa.net

Nuove ante per pareti

attrezzate e pannelli

costituiti da sandwich in

metallo forato accoppiato

a materiale fonoassorbente

New doors for equipped

walls and sandwich panels

made of perforated metal

and sound absorbent

material

12. ESTEL

Assist

design R&D, Sì design,

J. Bennett

www.estel.com

Funzionale sistema di

elementi di servizio che

completa i posti di lavoro,

sia nella soluzione singola

sia nella versione a bench,

indipendentemente dalla

tipologia di gambe usate

A functional system

of auxiliary units to complete

the workplace, both the

single one and the bench

version, independently

of the kind of legs used

13. HERMAN MILLER

Sense

www.hermanmiller.com

Il concetto di assemblaggio

“plug+play” semplifica

montaggio e riconfigurazione

The “plug+play” assembling

system simplifies assembling

and reshaping

14. BABINI

Block

design Ivan Palmini

www.babini.com

Sistema di arredi dal look

anni’70 configurabile in base

alle necessità grazie

all’intercambiabilità tra

fianco attrezzato, cassettiera

e gamba metallica

Furniture system with

a look of the ’70s to be

shaped as needed through

the interchangeability of

the equipped side, drawer

unit and metal leg

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During Salone Ufficio, three accolade plates weregiven to Fantoni, Frezza and Linekit, winners, outof thirty participants, of the competition “UfficioFabbrica Creativa, work in progress”, this yeardedicated to engineer Paolo Borsani, chairman ofAssufficio, who died last March.

The four members of the jury (Maria Grazia Mazzoc-chi, president of Domus Academy, Roberta Pellegatta,hostess of the programme “Job 24” on Radio 24, Mi-chelangelo Pistoletto, artist, Emilio Reyneri, full pro-fessor of sociology of work at Università degli StudiMilano Bicocca) stated the reasons for the nameschosen in the three categories:

Award working environmentsFantoni for Natural Office, workspace showing a care-ful, basic study that takes into account energy saving,reduced noises and use of not polluting materials.Everything seems to be fit for promoting concentra-tion in the workteamAward work products/furnitureFrezza for My Desk, an extremely modular and flexibleoffice furniture system, that allows the co-existenceand dialogue among the various users of the workspace. The product also conveys an idea of inexpensiveness,which makes it most suitable for a young workingcontext.Award installations on the working environmentLine Kit for Dream Office Contest, competition-projecton Second Life making use of new technologies, thatgives voice to the wishes and imagination of the po-tential user of a modern office in an original manner.

The winners of the competition “Ufficio Fabbrica Creativa, work in progress”

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workplace exhibitions

16. BALERI

Sumo

design Xavier Lust

www.baleri-italia.com

Linguaggio formale giocoso

e rotondità voluttuose

per questa nuova famiglia

di sedute imbottite

A playful approach to forms

and voluptuous roundness

for this new family

of padded chairs

17. DePadova

Lavenham

design Patricia Urquiola

www.depadova.it

Sedia impilabile in materiale

plastico con braccioli.

Il nome è un omaggio

alla cittadina inglese patria

dell'azienda che ha inventato

il tessuto lavorato “diamond

quilt” a cui si ispira

il disegno matelassé

della seduta

Stackable, plastic chair

with arms. The name is

a tribute to the English town,

the base of the company

that invented the "diamond

quilt", which the matelassé

pattern of the chair draws

inspiration from

18. BROSS

Manomorta

design Enzo Berti

www.bross-italy.com

Spiritosa e irriverente seduta

in lamiera di acciaio (inox

o laccata) da fissare a muro

Funny and irreverent

chair in sheet steel (stainless

or enamelled) to be

wall-mounted

SedutePer il settore sedie proseguono le variazioniinfinite sul tema task chair, anche se i prodottipiù interessanti riguardano la sfera del contract e delle sedute per collettività dove sisperimentano nuovi materiali e tecnologieproduttive. Nelle monoscocca in materialeplastico si applicano tecniche di stampaggio che permettono texture tridimensionali nellasuperficie esaltando l’effetto materico.

SeatingThe seating segment show numberlessvariations on the task chair theme, although the most interesting products concern thecontract sphere and community chairs, wherenew materials and production technologies are tried out. For the one-frame chair in plastic,moulding techniques are used that allow three-dimensional textures.

Sedute

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workplace exhibitions

“Progettare e realizzare per tutti 2007”promosso da Lo Spirito di Stella e Autogrill

452 progettisti hanno partecipato alla terza edizio-ne del Concorso internazionale di idee “Progettaree realizzare per tutti”: la giuria ha esaminato 204proposte per ripensare il layout di alcune aree al-l’interno degli Autogrill, in un’ottica di accessibilitàallargata. I partecipanti si sono cimentati sul ban-cone bar, sulla zona casse e sui servizi igienici. Ilconcorso, promosso dall’Associazione Onlus “loSpirito di Stella” in partnership con Autogrill e pa-trocinato da ADI (Associazione per il Disegno Indu-striale) e IIDD – Design for All Italia, ha visto la col-laborazione anche di Estel, azienda leader in Italianel settore del mobile d’ufficio, che svilupperà iprototipi dei progetti vincitori.La giuria, presieduta da Andrea Stella, ha visto lapartecipazione di Daniela Volpi (Presidente Ordinedegli Architetti della Provincia di Milano), Paolo Fa-varetto (Co-fondatore dell’IIID – Design for All Ita-lia), Egidio Miti (Direttore Progetto Afuture GruppoAutogrill) e Alessandro Dalla Pozza (R&D Estel).

I vincitori della classifica generale

Per la zona bancone Simona Montesi. Per la zona dei servizi igienici Ilaria Niccoli. Per la zona casse Andreas Sicklinger.

I vincitori della classifica studenti

Per quanto attiene alle classifiche studenti, la zonabancone è stata vinta da un team dell’Istituto Euro-peo di Design di Milano formato da Maria Lacu,Silvia Caloni e Francesca Cattaneo. Per i servizi igienici il più bravo è stato AndreaMontironi di Pomezia, studente dell’Università de-gli Studi di Roma - “La Sapienza”. Per la zona casse il premio va ancora all’IstitutoEuropeo di Design con il gruppo che ha visto pro-tagoniste Marta Bertolli, Chiara Sposini e Alessan-dro Dati.

A. La zona casse di Andreas Sicklinger, progettistadi Cefla Arredamenti

B. Bancone Bar realizzato da Simona Montesi

ParetiDopo le grandi novità degli anni scorsi, pausa diriflessione per il settore parete. Continua il trenddella trasparenza del vetro nelle monolitiche congrande attenzione ai dettagli nelle finiture e neisistemi di porte e chiusure. Si cercaun’immagine nuova per esempio con la paretea zig-zag integrazione di led nello zoccolo dibase o con la parete a sandwich che permetteanche di accogliere tra le vetrate stampe e altrioggetti.

Partition wallsA new look for the zigzag wall featuring a ledsystem in the baseboard to create a feeling oflightness; also interesting, the double-glazed wallwith shelves to accommodate also prints andother things.

Pareti

23. G3 (GE GIUSSANI)

Zig Zag

www.giussani.it

Posa a zig zag per i pannelli

della parete vetrata,

predisposta anche per

accogliere nello zoccolo luci

led che creano un piacevole

senso di “levitazione”

Zigzag laying for the panels

of the glazed wall, fitted also

for accommodating led

lights in the plinth to create

a pleasant feeling of

“levitation”

24. UNIVERSAL SELECTA

Between,

design U.T. Universal

Selecta

www.universal-selecta.it

Parete a doppie lastre senza

soluzione di continuità

(spessore 50mm).

È possibile utilizzare

l’intercapedine fra le due

lastre per inserire

pannelli,tessuti, grafica

e altri oggetti piani

Uninterrupted, double-sheet

wall (50mm thick).

It’s possible to use the air

space between the two

sheets to fit in panels,

fabrics, graphic material

and other flat objects

19. FREZZA

Business Class

design Paolo Favaretto

www.frezza.com

Linea direzionale dal design

accattivante realizzata

nelle varianti a schienale alto

e medio con movimento

sincron

Executive line featuring an

engaging design carried out

with high and medium back

and synchro device

20. JDS (ITOKI)

Spina

www.jds.eu

Sedia progettata dalla casa

giapponese, votata al

comfort estremo grazie alla

curva a S e al materiale dello

schienale (elastomero con

fessure per aumentare la

superficie di contatto senza

accumulare calore)

A chair designed by

the Japanese firm for an

extreme comfort through

the S-shaped curve and

the material of the back

(elastomer with clefts to

increase the contact surface

without accumulating heat)

21. DAUPHIN

Lordo

www.dauphin-group.com

Spiccata immagine grafica

e interessante uso di mesh

anche per il supporto

lombare

A remarkable, graphic image

and an interesting use of

mesh also for the lumbar

support

22. CORINTO

Namib-Dune

Design Marco Piva

www.corintoitalia.com

Disponibile nella versione

poltrona, divano, panca.

Basamento in metallo

cromato. La poltrona è

disponibile nella versione

fissa o girevole

Armchair, sofa and bench

versions.Chromed base. The

armchair is available with

fixed or swivel base

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a cura della redazione

Frezza Architettura, con la sua nuova identità,non solo si propone come fornitore di progettima si rivolge anche ai progettisti comepromotore di una visione globale di ambientedi lavoro. Da questa filosofia e dalle conseguentiricerche nasce My Desk, un concetto che ampliale tre dimensioni della scrivania per svilupparleorizzontalmente e verticalmente, integrandolecon pareti e contenitori – alti e bassi – perl’archiviazione. «My Desk e Work Wall esconodalla logica “di prodotto” e si propongono come sistemi “di ambiente”, flessibili eperfettamente integrati. Sistemi innovativiperché nati dall’evoluzione di prodotti esistenti,selezionati valorizzandone gli aspetti positivi,ricontestualizzati all’interno di una nuovaconcezione dell’ambiente di lavoro nella suacompletezza, spiega l’arch Lion. I punti di forzapiù evidenti sono l’estrema versatilità e flessibilitàdi aggregazione, (con varie possibilità diconfigurazione), ma vanno sottolineati anche altriplus: per esempio l’ottimo rapporto qualità/

Si chiama My Desk, ma è molto più di una scrivania: è il risultato di un approccio globale all’ambiente dilavoro che si concretizza in un sistema flessibile con possibilità di sviluppo orizzontale e verticale. Premia-to durante Salone Ufficio dal concorso “Ufficio Fabbrica Creativa”, questo progetto in progress sta già ge-nerando nuove evoluzioni come Work Wall, studiata per il mercato anglosassone e recentemente presen-tata al Neocon di Chicago e a Design Prima di Londra, una soluzione che sviluppa la parete come elemen-to di arredo. Sergio Lion, progettista del sistema, ci illustra le principali caratteristiche.

Visione globale per l’ufficioMy Desk e Work Wall di Frezza, progetto di Sergio Lion

La parete polivalente èpredisposta per essereattrezzata con una gammacompleta di accessori (piani in vetro, contenitoripensili ad ante basculanti in vetro o serigrafati ecc.) è può essere realizzata conpannelli fonoassorbenti

The multipurpose wall maybe equipped with acomplete range of fittings(glass tops, wall units withup-and-over doors in glassor screen printed, etc.) and carried out with soundabsorbent panels

workplace

cover story

immagine/prezzo e la semplicità dimontaggio che, come si sa, ha una notevoleinfluenza economica in fase di allestimento e di gestione degli arredi».Il sistema di connessione tra superfici verticali e orizzontali si basa su una griglia integrata nella parete alla quale è possibile fissare “a baionetta”, senza l’uso di attrezzi, i piani della scrivania che possono anche scorrereliberamente sui binari. Alla massima semplicitàformale e di utilizzo corrisponde una grandecomplessità strutturale e componentistica cherende possibili soluzioni personalizzate perrispondere ad ogni esigenza di layout.L’immagine è fresca e armoniosa per usciredal grigiore clessico dell’ufficio e connotarel’ambiente con segni fashion e domestici. È di forte impatto il nuovo linguaggio visivo,declinato in tre diverse grafiche decorative chegiocano tra forme e colore nelle superfici di antee cassettiere e che sono anche personalizzabilisu richiesta del cliente. �

My Desk sviluppa iconcetti fondamentaliispirati alle nuoveconfigurazioni dello spazioufficio, ampliando in modo totale il concetto di modularità eaggregabilità con soluzionisingole, operativi multipliaggregati o in appoggio,tavoli riunione e executive,pareti polivalenti modulari

My Desk develops thebasic concepts inspiredby the new layouts of theoffice space, totallyextending the concept of modularitythrough single solutions,multiple task furniturelinked or free-standing,meeting and executivetables, modularmultipurpose walls

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A global vision for the office.My Desk and Work Wall by Frezza, design Sergio Lion

It’s name is My Desk, but it’s much more than a desk:

it’s the result of a global approach to the working

environment, that takes shape in a flexible system

developing both vertically and horizontally. Awarded by

the competition “Ufficio Fabbrica Creativa” during Salone

Ufficio, this in-progress project is already producing new

evolutions like Work Wall, studied for the Anglo-Saxon

market and recently presented at Neocon in Chicago

and Design Prima in London, a solution that develops

the wall as a furnishing component. Sergio Lion, designer

of this system, explains its chief characteristics.

Frezza Architettura, with its new identity, doesn’t just offer itself as supplier of projects, but refers also to the designers as promoter of a global vision ofworking environment. My Desk comes from thisphilosophy and consequent studies, a concept thatextends the three dimensions of the desk to developthem horizontally and vertically, completing them with walls and filing units – high and low.My Desk and Work Wall leave the “product” logicbehind and are offered as “environment” systems,flexible and perfectly integrated. The most conspicuous strong points are the extremeversatility and linking flexibility, but other plusses are to be stressed: for instance, the excellentprice/image/ quality ratio and easy assembling,that, as everyone knows, heavily affects the furnitureinstallation and management from an economic point of view.Their image is fresh and harmonious to leave the conventional greyness of the office and mark out the room through fashionable and domestic signs.The new visual language is high-impact and declinedin three different ornamental graphics playing with shapes and colour in the surfaces of doors and drawers, that may also be personalized upon the customer’s request. �

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workplace

exhibitions

L’ufficio executive è indubbiamente, da sempre,un ambiente con forte carica rappresentativa:vi si rispecchiano l’identità aziendale, ma anche il carattere e i gusti personali del singolodirigente. Nonostante l’apparente tendenzaall’eliminazione delle strutture organizzativegerarchiche, il mobile direzionale non conoscecrisi; anzi, proprio in un momento come quelloattuale, in cui le aziende riducono al minimo icosti per l’acquisto di arredi operativi, l’ambientedirezionale e in genere tutti gli ambienti dirappresentanza, hanno il compito di rifletterel’immagine che l’azienda vuole comunicare versol’esterno; la scrivania può quasi essereconsiderata una sorta di benefit per ildirigente e per questo motivo diventa semprepiù preziosa, vero oggetto di culto, scultorea o ipertecnologica, minimale o stravagante. A differenza di tutti gli acquisti che in aziendasono delegati all’ufficio deputato o al capitolatodel progettista, è il manager in persona chesceglie l’arredo per il “suo” ufficioselezionandolo tra quelli che hanno maggioreaffinità con il suo stile di vita o con maggioreappealing. Come per ogni altro acquistopersonale – abbigliamento o accessori, auto o sport- contano nella scelta dell’arredo laqualità dei materiali (intramontabili i tradizionalilegno e cuoio, affiancati da quelli più high-techcome cristallo e metallo o dai più innovativi comeCorian, vetroresina o fibra di carbonio) e il dettaglio delle rifiniture artigianali, ma anche il nome del progettista ha una forteinfluenza. I noti architetti Doriana e Massimo

Fuksas firmano Mumbai, la nuova collezioneexecutive di Haworth Castelli, trasferendo nellascala ridotta dell’industrial design lecompetenze progettuali e i concept di basedell’architettura: la superficie del piano siraddoppia creando un “vuoto” che diventa ilfulcro del progetto; il foglio in multistrato curvatoal limite delle caratteristiche meccaniche delmateriale racchiude e lascia in vista la strutturareticolare in acciaio tagliato al laser.Già due anni fa i Fuksas si erano dedicatiall’industrial design per l’ufficio con la sinuosapoltrona Bea per Luxy.Traspare la cultura del car design nella strutturaimportante e nella forte integrazione dellatecnologia nella linea di arredi Luna, disegnatada Pininfarina per Uffix, presentata ora in unaspettacolare versione Gold Limited Editionlaccata con polveri micronizzate di oro a 24carati, per celebrare l’ambito Good DesignAward 2007 assegnato da The ChicagoAthenaeum, il terzo importante riconoscimentointernazionale dopo il premio popolare diWellness@Work Award 2006 e il 1° PremioDesign&Innovation Award 2007 alla BNW diBudapest. Il leit motiv della scocca fortementecaratterizzata si ritrova anche nella poltronaXten che sempre Paolo Pininfarina hadisegnato per Ares Line.Tra i prodotti presentati al Salone Ufficio chehanno suscitato più curiosità – ma anchecritiche – sono Zero e Uno, scrivanie in plasticae vetroresina, prodotte da Della Rovere,griffate dal giovane designer Karim Rashid,

Anche per l’ufficio, come già è avvenuto in altri settori dell’arredo, la firma di fama può rivelarsi un potentestrumento di marketing. Tra gli arredi presentati all’ultimo Salone Ufficio di Milano sorprende, non solo ilnumero elevato di mobili direzionali di alto livello e di ottima qualità, ma anche la tendenza ad offrire un ul-teriore plus: il nome dell’architetto, del car o dell’industial designer di punta da sfoggiare come un nuovosegno di status.

L’ufficio griffato

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1. HAWORTH

Mumbai design Doriana e Massimo Fuksas www.haworth.comLa superficie del piano si raddoppia creando un“vuoto” che diventa il fulcrodel progetto; il foglio inmultistrato curvato al limitedelle caratteristichemeccaniche del materialeracchiude e lascia in vistala struttura reticolare inacciaio tagliato al laser

The surface of the topdoubles and forms a “void”,that becomes the core ofthe project; the sheet inmultilayer curved to thelimits of the mechanicalcharacteristics of thematerial encloses andreveals the networkstructure in laser cut steel

2. LUXY

Bea design Dorianae Massimo Fuksaswww.luxi.com

3. Luca Moschetta e Paolo Pininfarina

4. UFFIX

Luna Gold LimitedEdition design Pininfarinawww.uffix.comVersione laccata conpolveri micronizzate di oroa 24 carati, per celebrarel’ambito Good DesignAward 2007 assegnato daThe Chicago Athenaeum

The model enameled with24-carat gold micronizedpowders to celebrate theDesign Award 2007 givenby The Chicago Athenaeum

5. ARES LINE

Xten design Pininfarina www.aresline.com

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L’anno di Rashid

1. MR HELMY DESIGNS

The Endless Nilewww.corian.itDestruttura i convenzionaliconcetti di tavolo e sedutaper ricombinarli, sfruttando la modellabilità di DuPont™

Corian®

It takes apart theconventional concepts of table and chair to combine them again,making the most of DuPont™ Corian®

mouldable quality

2.3. DELLA ROVERE

Uno e Zerowww.dellarovere.itLe due scrivanie sidifferenziano per la forma e il materiale utilizzato

The two desks are differentin shape and used material

4. FREZZA

Maniakwww.frezza.comReception con frontalecostituito da elementiverticali modularirettangolari e pianod’appoggio dal profilocurvilineo

Reception with frontformed by modular,rectangular uprightcomponents and top with a curvilinear contour

5. BlobulousForme organiche e sinuosealla Galleria Colombari

Organic and flexuous at Galleria Colombari

6. ABET LAMINATI, DE ROSSO

Kasa Digitaliawww.abet-laminati.itColori sgargianti e decoriper l’ambiente domesticoallestito in Triennale

Gaudy colours and homesetting at Triennale

7. MeritaliaBlobina e Kubowww.meritalia.itKubo: scatola cubica inlaminato plastico daaccatastare l’una sull’altra.Blobina: sedute inpoliuretano rivestite contessuto appositamentedisegnato

Kubo: a cubic, stackablebox in laminated plasticBlobina: chairs inpolyurethane covered with a purposely designedfabric

Egiziano di nascita, cresciuto in Canada e residen-te a New York, Karim Rashid, si ama oppure si de-testa. Insignito di numerosi premi e definito da Ti-me “poeta della plastica”, ma assai discusso dai“puri” del design, è una figura di spicco nel campodell’interior design, dell’arredo, dell’illuminazione edell’arte. Ad oggi, su suo progetto, sono stati rea-lizzati più di 2500 oggetti anche per aziende famo-se. L’affermazione “Il linguaggio di Rashid abbrac-cia tutti gli aspetti della vita”, risulta particolarmen-te calzante se si pensa alla manifestazione milane-se appena conclusa:oltre ai numerosi nuovi prodot-ti presentati in fiera, due eventi lo vedono protago-nista nel Fuorisalone: “Kasa Digitalia” e l’allesti-mento presso la Edizioni Galleria in via Maroncelli10. Un vero successo (o forse un eccesso?).

Rashid’s yearKarim Rashid is a leading figure in the field of inte-rior design, furniture, lighting and art. His collabo-rations, well-established over the years, includemany famous brands and have influenced the con-sumer’s culture. The statement “Rashid’s languagetakes in all aspects of life”, is most fitting if we thinkof the just concluded Milan event. A huge success(or an excess!).

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workplace exhibitions

Forme scultoree pure e materiali tecnologici. Nuovele tinte candide, in controtendenza con il precon-cetto che l’eleganza è necessariamente scura, ma ilnero resta un comunque un must. I protagonisti piùtrendy dell’eleganza sono i materiali e i processiproduttivi più innovativi: il Corian, le materie plasti-che, la vetroresina e la fibra di carbonio.

Working sculpturePure, sculptural shapes and technological mate-rials. New snow-white colours, bucking the prejudi-ce that elegance is necessarily pure, but black stillis a must. The trendiest protagonists of eleganceare the most innovative processes and materials:Corian, plastics, fibreglass and carbon fibre.

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Sculture da lavoro

1. LAMM

Mantegnadesign Giorgio Gurioliwww.lamm.itSviluppa un disegnomorbido e sinuoso in cuifianco e bracciolo risultanoin continuità con sedile e schienale, in modo da sciogliere il nodostrutturale e tecnicodell’oscillazione,sospensione ed ergonomiadella seduta. La sezioneinnervata e la forma cavasono ottenute mediantetecnologia rotomoulding

The armchair incorporatesa soft, sinuous design in which side element and armrest form a continuous line with the seat and backrest

2. UPPER

Aer design Cristina Finucci www.upper.itForma trapezoidale, forze in tensione che si conciliano nell’elasticitàdel Corian

The basic line that marksthe whole collection extolsthe tension forces settlingin Corian’s elasticity in thetrapezoidal desk

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ufficiostile 2/08 25

workplace exhibitions

3. MARTEX

Ola design Mario Mazzerwww.martex.itScrivania direzionale in solid surface biancasupportata da due basisovrapposte

Executive desk with a solid, white surfacesupported by twosuperimposed bases

4. NURUS

Hexadesign Can Yalmanwww.nurus.comUna leggerissima struttura a reticolo in carbonio èaccostata a un piano lavoroin fibre di carbonio, rigido e massiccio. Il piano èsagomato per avere duealtezze diverse incorrispondenza delmanager e del suo ospite

A very light network carbonstructure combined with a worktop in carbon fibres,stiff and massive. The top is shaped to obtain twodifferent heights for themanager and their guests

5. AHREND

Jetstreamdesign Marijn Van Der Pollwww.ahrend.comLinea “aerodinamica” ad ala d’aeroplano, senzaalcun accessorio che la appesantisca

This “streamlined “ planewing, free from all weighingdown fittings

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nome glamour di fama internazionale, altrettantoscultoreo e provocante è anche Maniak, il bancone proposto da Frezza per la zonareception, altro ambiente con ruolo determinantenella presentazione e rappresentazionedell’azienda verso il mondo esterno.Senza dubbio i dirigenti e le aziende acquirentitrovano in queste griffe un strumento perrafforzare e caratterizzare le propria immagine,ma una considerazione andrebbe anche fatta sul rapporto tra aziende produttrici e designer.Può succedere infatti che il progettista di famaincanti anche il produttore il quale, affascinatodal mito della creatività, paradossalmente perda di vista la propria immagine e assumaun’identità che non gli appartiene con il rischio di presentarsi sul mercato senza coerenza esenza strategie ben definite. �

A “designer” office

For the office, too, as it happened in other furnituresegments, the famous name may be a powerful marketingmedium. The exhibits at the last Salone Ufficio in Milanfeatured an amazing number of top-level and first-rateexecutive furniture units, as well as the trend to offer onemore plus: the name of the famous architect or car orindustrial designer to show off as a new status sign.

Unlike all purchases made in the company by theappointed office or according to the designer’s tender,it’s the manager in person who chooses thefurniture for “his/her” office among those moresuiting their life style or more appealing. As for anypersonal purchase – clothes or accessories, car orsports – what counts in the choice of furniture is thequality of materials (ever-popular the traditionalleather and wood, along with the high-tech ones likeplate glass and metal or the more innovative Corion,fibreglass or carbon fibre) and the detail ofhandcrafted finishes, but also the designer’s namehas a strong influence. The renowned architectsDoriana and Massimo Fuksas designed Mumbai,the new executive collection by Haworth Castelli,transferring the planning skills and basic concepts of architecture to the smaller scale of industrial design.Already two years ago, they dealt with the industrialdesign for the office with the flexuous chair Bea forLuxy. The car design culture is visible in theremarkable structure and the heavy integration oftechnology in the furniture line Luna, designed byPininfarina for Uffix, now coming in a spectacularversion Gold Limited Edition, plated with 24-caratgold, to celebrate the Good Design Award 2007 givenby The Chicago Athenaeum. The leitmotiv of the mostcharacterized frame is repeated also in the chair Xten,still designed by Paolo Pininfarina for Ares Line.The products presented at Salone Ufficio, that excitedcuriosity – but also criticism – included Zero andUno, desks in plastic and fibreglass manufactured by Della Rovere, designed by the young designerKarim Rashid. Still by Rashid and also sculptural and challenging, is Maniak, the desk offered byFrezza for the reception area, playing a chief role in the presentation and representation of the companyto the outside world. �

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Tra utopia e concretezzaDesign utopico? Creatività inapplicabile allaproduzione di serie? Si direbbe proprio di no,tanto è vero che un’importante azienda di arrediper ufficio come l’olandese Gispenwww.gispen.com ha preso sul serio l’idea“folle” del geniale Richard Hutten e ha messo inproduzione le delicate foglioline multicolore insilicone Leaves, create per gli uffici del MuseumVan Boijimans Beuningen di Rotterdam; grazie al loro magnete possono essere attaccate aqualsiasi struttura metallica e trasformarsi in unvivace controsoffitto. Nel fuori salone milanese le foglie di Gispenrivestivano la struttura di Green House. SempreRichard Hutten www.richardhutten.com èl’autore dei sette pezzi esposti alla mostraLayers, arredi prodotti a mano in edizione limitatautilizzando “strati” di materiali diversi incollati con resine: scrivanie e librerie sono createsovrapponendo cartone o polistirolo o addiritturalibri. L’approccio “punk “, secondo la definizionedello stesso designer, rifiuta qualsiasi interventodi copertura degli strati materici e offreun’immagine rude ma con una forte caricaemozionale.

L’edizione 2008 di Salone Ufficio ci ha regalato qualche innegabile sforzo di creatività e innovazione. Leaziende si dimostrano in cerca delle risposte funzionali e formali, ma non sempre riescono a liberarsi daipreconcetti legati alla visione tradizionale dell’ambiente di lavoro, o forse non sono in grado di rischiare edi liberarsi dai dettami imposti dal marketing. Gli slanci creativi più sorprendenti vanno cercati nel Fuori Salone, dove giovani designer rappresentanti diun nuovo design radicale oppure di un neo romanticismo, liberi dai vincoli del sistema produttivo, “osano”quello che le aziende non riescono a fare, si auto-producono e si propongono anche al mercato ufficiale. Le aziende produttrici in cerca di nuovi designer e nuovi spunti dovrebbero forse rivolgere maggiore atten-zione a queste proposte di ufficio alternativo.

L’ufficio “off”Segnali forti per un ufficio non convenzionale dalla Design Week

1. Greenhouse di Richard Hutten

2. Leaves di Richard Hutten, Gispen

workplace

exhibition

Il desiderio di natura e vegetazionenell’ambiente di lavoro è anche il temadominante di “Il giardino segreto”, la scrivaniaprogettata da Elisa Sighicelli e prodotta daEdizioni Plusdesign www.pusdesigngallery.comin 21 esemplari, che risponde con gentilezzaalla esigenza di privacy in ufficio e regala a chi è seduto di fronte al computer un’estensione di verde.

L’ufficio pieghevole e trasportabileVuole rispondere in modo innovativo allapressante esigenza di mobilità delle imprese il designer olandese Jack Brandsma diSpareSpace Foundation (www.sparespace.org):la soluzione consiste in sette diverse tipologie di “unità mobili”attrezzate, pieghevoli efacilmente trasportabili; perfette per i grandi loftdell’archeologia industriale o negli open spacedei building più moderni, chiuse hanno l’aspettodi casse in legno grezzo per imballaggio, mauna volta aperte si trasformano in pochi minutiin workstation attrezzate e accessoriate. In casodi trasloco è sufficiente richiudere le casse etrasportarle in un nuovo ambiente per arredare il nuovo ufficio. �

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3. SpareSpace Furniture di Jack Brandsma (photoSabina Theijs)

4. Il giardino segreto di Elisa Sighicelli perEdizioni Plusdesign

5. Layers Booktable e Layers Foamtable di Richard Hutten

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The “off” office.Strong signs for an unconventional officecome from the Milan Design Week

With a few exceptions, the concepts displayed SaloneUfficio look rather predictable and “fossilized”.The most amazing creative impulses are found at the“Fuori Salone”, where the young designers arerepresentative of a young, radical design or a neo-romanticism, free from the ties of the production system,and “dare” what the companies cannot do, they producetheir works and work also for the official market.

Poised between utopia and concretenessAn utopian design? Creativity inapplicable to massproduction? Certainly not, so much so that a leadingcompany of office furniture like the Dutch Gispenwww.gispen.com took the “crazy” idea of theingenious Richard Hutten seriously and put intoproduction the delicate multicoloured leaflets in silicone“Leaves”, created for the offices of the Museum VanBoijimans Beuningen in Rotterdam; through theirmagnet, they can be used on any metal structure.Hutten www.richardhutten.com is also the author ofseven pieces made by superimposing “layers” ofdifferent materials glued with resins. The wish of natureand vegetation inside the workplace is the leadingtheme of “Il giardino segreto”, the desk designed byElisa Sighicelli and manufactured by EdizioniPlusdesign www.pusdesigngallery.com.

The folding and transportable officeIn order to meet the company’s pressing need formobility, the Dutch designer Jack Brandsma,SpareSpace Foundation (www.sparespace.org),offers “furniture”, that has the great advantage ofchanging the abandoned buildings of the city intotemporary and perfectly working offices: “mobile units”,equipped, folding and easily transportable, whenclosed they look like boxes in unrefined crating wood,but once opened they change into equippedworkstations in just a few minutes. �

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Salvo qualche magistrale esempio, in passato il concetto di libreria è riuscitoraramente a uscire dagli schemi dell’ortogonalità, sia perché spontaneamentela logica porta a disegnare un insieme di linee rette come luogo destinato arappresentare un ordine organizzato, sia perché inconsciamente è il rettilineo aclassificare una successione regolare, strutturata e quindi di facile accesso.Nella produzione più recente, l’uniformità di orientamenti formali è interrotta dageometrie irregolari che sostituiscono la modularità e ripetitività tradizionali delmobile contenitore, trasformandolo talvolta in un gioco di decori quasi orna-mentali.

Bookcases: linearity and much moreIn the past, with the exception of a few masterly examples, the concept of

bookcase could very seldom give up orthogonal patterns, both because logic

leads to draw a whole of straight lines for a place meant to allow an organized

order and because unconsciously it’s the rectilinear that classifies a regular,

structured sequence, thus easily accessible.

In the latest products, the uniformity of form trends is broken by irregular geo-

metries, that replace the modularity and repetitiveness peculiar to the storage

unit, sometimes changing it into a play of almost ornamental patterns.

Librerie: linearità, ma non solo

2. DIEFFEBI

cBookGianmarco Bliniwww.dieffebi.comContenitore modulare dalla forma sinuosa e leggera, sviluppabileall’infinito, è realizzato in lamiera d’alluminio da 5 mm tagliata al laser

Modular container to bedeveloped endlessly,marked by flexuous shapeand lightness. It’s carriedout in 5 mm thick, laser-cutsheet-aluminium

workplace

exhibitions

4. DOMODINAMICA

Autum David Sanchez e Pcmwww.domodinamica.comLamiera di acciaio coneffetto ruggine; accostatea coppia rappresentanoun albero senza foglie

Bookcase in sheet-steel,hand-worked to get a rusteffect. If brought near in pairs, they look like aleafless tree

5. MOOA

PileFermìn Vàzquez / b720www.mooa.euIspirata ai containeraccatastati nel porto di Barcellona

Inspired by the containersstocked in the port of Barcelona

6. BERNINI

Luigi NuovoGaetano Pescewww.bernini.itLegno e metallo per una libreria modularecon ripiani a ribalta

Wood and metal for a modular bookcaseavailable in a limitededition with folding tops

7. QUODES

PatternAlfredo Häberliwww.quodes.comAlluminio laccato emateriale composito,forme geometricheirregolari e contornidefiniti

Glossy aluminium andcomposite materials,irregular geometries andwell-defined contours

3. BROSS

Bar-CodeEnzo Bertiwww.bross-italy.comLa funzionalità delconcetto di libreriaacquista anche il valore decorativo

The functional aspects of the bookcase concepttake an ornamentalquality

1. CreandoNextMenguzzato&Nascimbenwww.creando.comMontanti in tondino diacciaio e ripiani in acciaiocon feritoie che creano un decoro geometrico epermettono l’applicazionedi accessori

A system formed by a number of uprights in steel rod and steelshelves, marked by slitscreating a geometricalpattern and allowing theuse of fittings

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Confortevoli e raffinati ma anche sorprendentemente efficienti grazie a impiantitecnologici che mettono a disposizione software e comunicazione. La tecnologia entra in ufficio anche tramite integrazioni in sedute e arredi emette a disposizione supporti audio e video, display multifunzionali e interattivi,nella dimensione del prodotto dimostra come le sinergie tra design, arredo etecnologia possano interagire positivamente.

Integrated technologyTechnology “gets into” furniture through integrations inside chairs and storage

units and even reaches the halls. An identity that makes audiovisual aids, as

well as multifunctional and interactive displays available in a product. High-tech

research and planning quality become the expression of living in an age of inte-

ractivity, always-on, real time information and processes.

Tecnologia integrata

workplace

exhibitions

2. CODUTTI

MECdesign Creative LabCoduttiwww.codutti.itSeduta multimediale in grado di interagireautonomamente con il telefono cellulare e qualsiasi tipologia di supporto audio

Multimedia chair, thatinteracts with thecellphone and all kinds of audio aid autonomously

3. DEKO (ESTEL GROUP)Musadesign Marco Pivawww.deko.itPoltrona tecnologica per sale congessi eauditorium completa di sistemi integrati discrittura e predisposizioneper passaggio cavi.Schienale e sedili conimbottitura avvolgente e rivestimenti in tessutitecnici o pelli conmicroforatura

High-tech chair forcongress room andauditorium complete withintegrated writing systemsand prearranged for thewire management. Back and seat come with enveloping paddingand covered withtechnical fabrics or micro-perforated leather

4. ESTEL

design John BennetVegawww.estel.comBancone receptionlaccato con cassettiereintegrate, disponibile in due dimensioni e nelletipologie lineare e curva.Nel frontale un riquadro in vetro si prestaall’inserimento di loghi,segnaletica e monitor

Glossy reception deskavailable in two sizes and in curved and linearmodels. In its front, a glazed panel allows to fit in logos, signs and monitor

1. UFFIX

Luna Multimediadesign Paolo Pininfarinawww.uffix.comLibreria multimedialeprogettata per accogliere,nell’anta scorrevole, unmonitor LCD ultrasottilecollegato ad un computergestito tramite tastiera/joystick wirelles otelecomando IR

Multimedia bookcasedesigned to accommodatean ultra-flat LCD monitor inthe sliding door, linked to acomputer operated throughkeyboard/joystick wirelessor IR remote control

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Durante il dealer meeting al WorkLab

di Strasburgo si sono trattati temi

di attualità tra i quali l’innovazione

attraverso lo sviluppo sostenibile.

Da sinistra:

Philippe Sourdois, Office Solutions;

Olivier Bouvet, Area Director Steelcase;

Stefano Carone, Il Prisma;

Paola Munari, Steelcase Sales Italy;

Paolo Bertolaso, Il Compasso;

Claudio Ceresa, Office Solutions;

Asier Espel, Vice President REMEA,

Steelcase; Carlo Carone, Il Prisma;

Giuseppe Carone, Il Prisma;

Tommaso Matulli, Base.

(Photo Optima Strasbourg)

WorkLab di Strasburgo,

sede internazionale finalizzata

all’osservazione, all’analisi

e alla ricerca di prodotti e soluzioni

costantemente innovativi.

Steelcase produce ogni giorno 3000

sedie per ufficio; una dei bestseller è

Think, seduta operativa che ha meritato

diversi premi per la sua esclusiva

capacità di adattarsi automaticamente

e in modo intuitivo al peso e al

movimento dell’utilizzatore.

WorkLab per la ricerca e una rete globale di dealer per offrire in tutto il mondo soluzioni locali, innovazione e servizi.

Fondata nel 1912 a Grand Rapids (Michigan), oggi Steelcase è un’azienda

internazionale con circa 14.000 dipendenti, oltre 50 siti di produzione e più

di 900 punti vendita in tutto il mondo. Nel corso della propria storia,

Steelcase ha sempre dedicato grande importanza a principi e valori etici

quali: l’attenzione per il cliente, la tutela dei dipendenti, il rispetto degli

accordi presi con partners e soci, senza mai trascurare il rispetto

dell’ambiente. Il ruolo di pioniere è nel DNA di Steelcase sotto molti aspetti,

primo tra tutti la Ricerca e Sviluppo, per la quale vengono investiti in totale

46 milioni di dollari all’anno, non solo per realizzare prodotti sempre

innovativi ma anche per indagare sui bisogni e i comportamenti degli

utilizzatori. Questo impegno è gratificato da un concreto apprezzamento

dei prodotti sviluppati, prova ne siano le 650.000 unità di sedie per ufficio

vendute nel 2007 che collocano Steelcase ai primi posti tra i produttori

di sedute in Europa. Questo profondo bagaglio culturale è costantemente

diffuso da una fitta rete di concessionari autorizzati e indipendenti che,

non solo distribuiscono un’ampia gamma di prodotti e servizi, ma si fanno

portavoce del knowledge e rappresentanti della qualità che sono alla base

di Steelcase. Il qualificato network di dealer è pronto ad assistere il cliente

in ogni sua esigenza e rispondere, o addirittura superare, ogni aspettativa.

CONCESSIONARI STEELCASE IN ITALIA

Il Prisma sasLecce – tel +39 0832 3114 30Milano – tel +39 02 8909 6133Roma – tel +39 06 3230 [email protected]

Office Solutions srlMilano – tel +39 02 3364 [email protected]

Mutinelli srlPadova – tel +39 049 8702 513Roma – tel +39 06 5814 [email protected]

Officia sncSavona – tel +39 019 8621 [email protected]

Base sncSesto Fiorentino – tel +39 055 3400 [email protected]

Linea Ufficio sncValenza Po – tel +39 0131 9553 [email protected]

Il Compasso srlVerona – tel +39 045 5859 [email protected]

www.steelcase.it

Società quotata alla Borsa di New York dal 1998 e inclusa nell’ambitaclassifica Fortune 500, Steelcase, con un giro d’affari nel 2007 di 3.1 miliardidi dollari, conferma il ruolo di leader mondiale nell’industria degliarredamenti per ufficio che detiene dal 1974, grazie alla vastissima esperienzae a una gamma di prodotti altamente innovativi. La costante osservazione deglispecifici bisogni di ogni cliente, rende Steelcase in grado di fornire non soloarredi, ma soluzioni integrate personalizzate per l’ambiente di lavoro, attenteal comfort ambientale (illuminotecnico, acustico, ecc) e ai nuovi stili lavorativi.

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a cura di Federica Bottinelli

«La ricerca che ha portato a sviluppare ilprogetto Play Factory – spiega Isao Hosoe – ècentrata sul concetto di progettare. In un primomomento avevamo indagato l’ambiente ufficio:ma se questo si muove in maniera piatta eorizzontale quasi bidimensionale, la fabbrica,più grande per dimensione, non ha questo limitee porta a un’evoluzione del luogo di lavoro, deltipo e della cultura del lavoro stesso. E questaevoluzione è legata a quella sociale del nostromondo, in cui lavorare resta il punto centrale. Ma se la fabbrica porta con sé immagini di ciecomovimento meccanico, è il gioco come attivitàspontanea e profondamente creativa che puòfar nascere qualcosa di nuovo. Attraversol’imprevisto.» Da qui l’installazione di Loccioni “pro-getto”,inteso anche nel significato di “gettare avanti”.Lanciare un sasso in uno specchio d’acquagenera onde concentriche che si propagano intutte le direzioni: dal centro verso un ipoteticofuturo, verso il passato e addirittura verso lapersona che ha effettuato il lancio. Ciò cheavviene con la progettazione. «Il gioco è il modoin cui i bambini apprendono – spiega CarlaRinaldi, presidente di Reggio Children – e ilbambino è la grande metafora dell’uomo, com’èe come potrebbe essere. Quindi il gioco, che èespressione dell’essenza del bambino, è anchela prima categoria della vita.» A compimentodella mostra è il Reparto della memoria con il

Play Factory: dalla complicità tra Isao Hosoe Design, Control Video, Gruppo Loccioni e Sacmi Forni hanno presovita, in occasione de I Saloni, una mostra e una serie di conferenze conferenze con Francesco Morace (Terzo Ri-nascimento) e Sergio Bologna (Passaggio storico del lavoro) per fare esperienza di una nuova cultura del lavoro.

Gioco ovvero creatività senza imposizioni

1. Il reparto dei suoni.Interagendo con il monolite,attraverso una tecnologiainvisibile, vengono restituitiframmenti di una memoriaacustica: i suoni dellafabbrica

The sound department. By interacting with the monolith, through an invisibile technology,fragments of a soundmemory are brought back:the sounds of the factory

2. Il reparto del pro-getto. Il lancio del sasso nellospecchio d’acqua crea ondeconcentriche che investonoanche il lanciatore. Ecco lavera natura del progetto

The pro-ject department.The throw of the stone intothe stretch of water formsconcentric waves investingthe thrower, too. Here is thereal nature of the project

workplace

interview

filmato Oltre il ponte di Sergio Bologna. Un documentario sulle trasformazioni di unazona di Milano da centro di attività industriali a zona di design, media, moda e arte: la ZonaTortona. «Adesso – conclude Isao Hosoe –viene fatto tutto con le macchine, una voltainvece era fatto tutto manualmente coneventuali errori. Ma l’errore determinava unavanzamento.» �

Game or creativity free from impositions

Play Factory: on the occasion of I Saloni, a show and a number of lectures with Francesco Morace (TerzoRinascimento) and Sergio Bologna (historical scenario of work) were the outcome of the complicity between Isao Hosoe Design, Control Video, Gruppo Loccioni and Sacmi, to test a new working culture.

«The study that led to develop the project PlayFactory –Isao Hosoe explains– is focused on theplanning concept. First we investigated the officeenvironment: but if this moves in a flat andhorizontal, almost bidimensional way, the factory,which is obviously lager, doesn’t have this restrictionand leads to an evolution of the workplace, the kindand the culture of work itself. But if the factory meanspictures of blind mechanical motion, it’s game as a spontaneous and deeply creative activity thatcan produce something new. Through theunexpected.» �

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3. Il reparto dei colori. Una sezione del forno FBPSacmi Forni. La variantecromatica dalle tinte freddea quelle calde corrispondealle fasi di cottura e alcalore sviluppato all’internodel forno

The color department. A section of the oven FBPSacmi Forni. The Thechromatic variant betweencold and warm colourscorresponds to the cookingphases and the heatdeveloped inside the oven

4. Il reparto dei colori.Quaranta carte da giocoper illustrare la filosofiaprogettuale di IHD

The color department.Forty playing cards to illustrate IHD planningphilosophy

5. Una delle quarantacarte: il trickster

One of the forty cards: the trickster

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me Italia

Filosofia e mission aziendaleArredo tecnico dedicato a gente creativa. Tecnologia custoditacon passione, alla costante ricerca di soluzioni innovative.

Company mission High-tech furniture for creative people. Technology guarded withpassion, constantly in search of innovative solutions.

company&strategy

Emme Italia srlvia Galileo Galilei 2H Caselle di Selvazzano 35030 Padovatel. 049 8977458fax 049 [email protected]

Certificazioni ottenuteCertifications obtained ISO 9001-2000.Il prodotto di punta M200EXP ha ottenuto certificazione Theleading product M200EXP got the Catas UNI8596/84 e FA1/95

Forniture principaliChief suppliesGiorgio Armani spa (Milano,postazioni operative QS);Larry Gagosian Gallery (Roma,cassettiere M200EXP); Studio Maestro ArnaldoPomodoro (Milano, cassettiereM200EXP); Royal Dutch Army,Geographic Department (Ede,Olanda, Cassettiere M200EXP);Fondazione Teatro la Fenice(Venezia, cassettiere M200EXP);Biblioteca La Triennale diMilano (Milano, cassettiereM200EXP); Archivio di Stato(Milano, cassettiere M200EXP);Museo Nazionale “Leonardoda Vinci” (Milano, cassettiereM200EXP); Ministry ofEducation (Ethiopia, postazionida disegno M7); AccademiaBelle Arti (Venezia, postazioniinformatiche M525, postazionida disegno M7, cassettiereM200EXP); Provincia di Napoli(Napoli, postazioni da disegnoM7); Università di Bari (Bari,postazioni da disegno M7);Università di Firenze(Complesso DidatticoS.Verdiana, postazioni dadisegno) Istituto GeograficoMilitare (Firenze, postazioniinformatiche M525)

1

2

Sintetica storia dell’aziendaNel 1995, da un’idea di Maurizio Barison, nasce a Caselle di Selvazzano l’azienda Emme Italia srl, che riunisceprofessionalità tecniche con esperienze ventennali nella produzione di tecnigrafi e tavoli da disegno. Fin dallasua costituzione Emme Italia produce arredi tecnici e meccanismi per i maggiori marchi internazionali del setto-re quali Bieffe, Riefler Industry, Swan Products.Dal 2001, grazie anche all’ampliamento della sede produttiva, Emme Italia si affaccia al mercato italiano ed in-ternazionale rinnovando il brand e proponendo prodotti propri. In particolare da oltre un decennio Emme Italia èleader continentale nella produzione di postazioni operative per professionisti creativi e cassettiere metallicheper l’archiviazione in grande formato.

A brief history of the companyEmme Italia srl was founded at Caselle di Selvazzano in 1995, by Maurizio Barison, and blends technical pro-fessionalism with a twenty-year experience in the manufacture of drafting machines and drawing tables. Fromthe very beginning, Emme Italia has been manufacturing technical furniture and devices for the major internatio-nal brands in the industry, like Bieffe, Riefler Industry, Swan Product.Since 2001, through the extension of the production unit, Emme Italia has entered the Italian and internationalmarkets with a renewed brand and the supply of its own products. In particular, for over ten years, Emme Italiahas been the continental leader in the manufacture of task workplaces for creative people and metal drawerunits for the large format filing.

Strategie recentiNel passato, nel presente e nel futuro di Emme Italia è affermata e consolidata la cultura del Made in Italy, unaproduzione di serie in cui ogni singolo pezzo mantiene la propria unicità grazie ad interventi artigianali sapiente-mente inseriti nei processi industriali.

Recent strategiesIn the past, present and future of Emme Italia, the Made in Italy culture has established itself and consolidated ,a mass production where each single piece keeps its uniqueness through handmade details skilfully combinedwith the industrial process.

Alessandro Barison, Consigliere Delegato Emme Italia Managing director Emme Italia

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us 2/08 35

5. M7

Tavolo regolabile per postazioni grafiche e da disegno

Adjustable table for graphic and drawing workplaces

6. DT10, Steel

Postazioni operative con struttura metallica in tubo

di acciaio.

Seduta operativa Steel con scocca in lamiera di acciaio

verniciata

Task workplaces DT10 with structure in tubular steel.

Task seating Steel with frame in painted steel sheet

4. M200EXP

Cassettiere metalliche modulari su ruote

Modular, metal drawer units on castors

DesignI prodotti sono progettati da Ufficio tecnico Emme Italia (alcuni prodotti sono realizzati su licenza Bieffe).Pulizia formale, massima funzionalità e solidità costruttiva sono gli elementi caratterizzanti che contrad-distinguono il design dei prodotti.

DesignThe products are designed by Ufficio tecnico Emme Italia (some are carried out under Bieffe’s licence).A neat style, maximum practicality and solid construction are the distinctive features of the product de-sign.

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7. QS, Steel

Postazioni operative QS con struttura metallica in tubo

di acciaio.

Seduta operativa Steel con scocca in lamiera di acciaio

verniciata

Task workplaces QS with structure in tubular steel.

Task seating Steel with frame in painted steel sheet

7

3. M200EXP

Cassettiere metalliche in formato

plotter. Cassettiere modulari per

l’archiviazione di disegni, mappe,

poster, grafica, fotografia,

oggettistica. Realizzate nei formati

plotter DIN A2, A1, A0, A0++

Plotter-sized drawer units in metal.

Modular drawer units to file drawing,

maps, posters, graphics, photography

and objects. Plotter-sized DIN A2, A1,

A0, A0++

1. Reparto produttivo

Production department

2. Uffici

Offices

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36 2/08 us

Lamm

Filosofia e mission aziendaleInterpretare con competenza e soddisfare con estrema flessi-bilità le specifiche esigenze di progetto del cliente per tutti glispazi collettivi di lavoro, di accoglienza e di comunicazione.Company mission To understand and meet the customer's special, planning require-mentes for all communal, working, reception and communicationareas skilfully and with an extreme flexibility.

company&strategy

Lamm S.p.A.via Verdi 19/2143017 San Secondo (Parma)tel. 0521 877511e.mail: [email protected]: www.lamm.it

Certificazioni ottenuteCertifications obtained UNI EN ISO 9001:2000UNI EN ISO 14001

Numero dipendenti Number of employees 61

Fatturato 2007: 2007 turnover11 milioni/euro

Percentuale Fatturato Italia/Export Turnover percentageItaly/Export 50/50

Show Room Italia: Milano, via Albani 21Vari Agenti/Distributori in Italia e all’estero Several distributors/agents in Italy and abroad

Forniture principaliChief suppliesUniversità Luigi Bocconi(Milano), Università Luiss(Roma), Politecnico di Milano,Alma Mater StudiorumUniversità di Bologna, HotelBarcelò (Malaga, Spagna),Fiera Milano Congressi, Fiera di Roma, Università LaSapienza (Roma), Università di Siena, Università Sorbonne(Parigi, Francia), UniversitàNazionale di Singapore, SkodaUniversity (Rep. Ceka)

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Sintetica storia dell’aziendaIl saper fare e il saper progettare sono elementi distintivi che identificano, da sempre, l’attività produttiva diLamm. Fin dal 1959, la sua capacità imprenditoriale si snoda lungo un percorso che la vede protagonista nellaproduzione di arredi per forniture scolastiche, ospedaliere e navali; e nei decenni successivi, in collaborazionecon grandi aziende internazionali, ampliare la propria attività con la realizzazione di sedie qualificate da designinnovativo, di sistemi di seduta per ufficio e collettività e di un’ampia rassegna di poltrone per conferenza, cine-ma e teatro. Realtà consolidata in costante evoluzione e crescita, sempre attenta agli aspetti legati al benesse-re della persona e alla sicurezza, Lamm testa continuamente l’efficacia dei propri prodotti presso riconosciutilaboratori universitari e di ergonomia. La competenza dell’azienda non si rivela soltanto nella realizzazione delprodotto: dalla progettazione all’allestimento e posa in opera, fino all’esecuzione speciale su disegno o alla mo-difica sulle produzioni di serie, Lamm assicura un’assistenza completa in ogni fase del lavoro. Informazioni tec-niche e commerciali, consulenza su normative e sicurezza, suggerimenti, esempi, soluzioni: una scelta che evi-denzia, ancora una volta, la volontà dell’azienda di consolidare ulteriormente lo speciale rapporto di collabora-zione che la lega, da sempre, al mondo del progetto. Lamm si distingue, inoltre, per l’impegno costante a sostegno di iniziative culturali. Un percorso privilegiato eun punto di contatto tra università, realtà industriali e cultura.

A brief history of the companyTo know how to do it and how to design are distinctive factors that have always marked Lamm’s manufactu-ring. Since 1959, its entrepreneural skill has followed a path that led to the leadership in the manufacture of fit-tings for school, hospital and boat; and in the following decades, together with some leading international com-panies, it could extend its business by carrying out first-rate chairs with an innovative design, seating systemsfor office and community and a wide range of chairs for conference, cinema and theatre.A consolidated business, ever-developing and growing, always conscious of those aspects related to people’swellbeing and safety, Lamm tests the efficacy of its products at renowned universitary and ergonomics labs . The company’s competence isn’t proved by the carrying out of the product only: from the planning to the in-stallation and the special bespoke execution or changes in the standard products, Lamm guarantees full servi-ce during all working phases. Technical and business information, advice about rules and safety, hints, exam-ples, solutions: a choice that once more stresses the company’s will to further strengthen the special collabo-ration it always had with the design community.Also, Lamm stands out for its constant commitment to back cultural events. A privileged path and a point ofcontact between universities, industry and culture.

Strategie recentiAumentare la competitività di Lamm attraverso una ottimizzazione della catena di fornitura con massimizzazio-ne dei risultati. Migliorare il servizio inteso, oltre che flessibilità nella gestione e puntualità nelle consegne, anchecome soddisfazione del cliente nel pre e post vendita.

Recent strategiesIncreasing Lamm’s competitiveness by optimizing the supply chain and maximizing the results. Improving ser-vice meant as management flexibility and punctuality in delivery, as well as customer satisfaction in pre- andpost sale.

DesignLa qualità, la completezza e la multifunzionalità delle soluzioni proposte – sia a livello tecnico che sul piano deldesign – l’ecocompatibilità, l’elevato standard prestazionale dei materiali impiegati, l’efficienza e l’affidabilità deisistemi produttivi, nonché l’impegno complessivo a favore dello sviluppo sostenibile e dell’ambiente costitui-scono per l’azienda valori fondamentali, testimoniati dalle certificazioni e dai riconoscimenti ottenuti a livello in-ternazionale. Linee essenziali, ricerca e innovazione costantemente applicate all’uso dei materiali e allo studioergonomico delle forme sono gli elementi caratterizzanti che contraddistinguono il design dei prodotti Lamm.Rinomati designers collaborano con l’azienda: Lucci e Orlandini, Dante Bonuccelli, Baldanzi & Novelli, JustusKolberg, Giorgio Gurioli, Bartoli design.

Andrea Margelli, Direttore Generale Lamm General Manager Lamm

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3. C100

Design Baldanzi & Novelli

Poltrona per sale conferenza, auditorium, cinema e teatri, qualificata da una

serie di accessori funzionali, che consentono di personalizzare ogni intervento

con soluzioni specifiche. Caratterizzata da un design semplice e lineare, questa

seduta esprime forti requisiti ergonomici di comfort e sicurezza: lo schienale,

disponibile in due altezze, è installabile con tre diverse angolazioni; il sedile

ribaltabile ha forma accogliente e comoda; il telaio è connotato da elementi

di estrema robustezza, risolti con leggerezza formale; inoltre, la possibilità

di attrezzare la poltrona con un piano di servizio per scrivere ne aumenta

la funzionalità, estendendone l’utilizzo agli ambiti didattico-formativi.

La flessibilità del sistema costruttivo permette il posizionamento delle poltrone

in piano e su gradoni, anche nella configurazione con sviluppo in curva

Armchair for conference halls, auditoriums, cinemas and theatres, qualified by a series

of functional accessories that enable each installation to be customised with specific

features. Characterised by a simple, clean-cut design, this armchair provides high

levels of ergonomic comfort and safety: the backrest, which is available in two heights,

can be installed at three different angles; the tip-up seat has a comfortable,

welcoming shape; the frame features elements that are extremely strong and yet light

in appearance; it is also possible to fit the armchair with a writing seat back table, thus

increasing its functionality and extending its use to educational and training facilities.

The flexibility of the construction system allows the armchairs to be positioned

on flat flooring and on steps, including in a curved layout

2. Elitra

Design Lucci e Orlandini

Elitra è una poltrona per ufficio dalle caratteristiche estremamente innovative.

La tradizionale imbottitura è infatti sostituita da un sistema attivo di doghe

elastiche in nylon, ammortizzate da supporti in tecnopolimero, che garantisce la

conformazione puntuale delle fasce alle forme della persona e, soprattutto, una

risposta dinamica alle pressioni che si esercitano sulle doghe stesse. Il sistema

è formato da elementi indipendenti tra loro che reagiscono al peso in modo

autonomo e proporzionale. Il risultato è una seduta sempre confortevole perché

continuamente adattata al peso delle varie zone del corpo umano. Realizzata in

diversi modelli con o senza braccioli, Elitra è prevista nella versione direzionale,

operativa e visitatore

Elitra is an office armchair with extremely innovative features. The traditional padding

has been replaced by an active system of elastic nylon strips, damped by techno-

polymer supports, which ensure that they adapt to the form of the person using the

chair, and above all provide a dynamic response to the pressure exerted on the strips

themselves. The system is made up of independent elements, which react separately

and proportionately to weight. The result is a chair that is comfortable at all times,

because it adapts continually to the weight of the various parts of the body. Available

in various models, with or without armrests, Elitra is foreseen in the management,

office and visitor versions.

DesignFirst-rate, exhaustive and multipurpose solutions – both technically and as regards design – ecocompa-tibility, high performance standard of the used materials, efficiency and reliability of production systems,as well as the general commitment to sustainable and environmental development are for the companybasic values, proved by the certifications and accolades obtained world-wide. Basic lines, research and innovation steadily applied to the use of materials and ergonomic study ofshapes are the distinctive features of the design of Lamm products. Renowned designers work with thecompany: Lucci and Orlandini, Dante Bonuccelli, Baldanzi & Novelli, Justus Kolberg, Giorgio Gurioli,Bartoli design.

1

2 3

4. Hit

Design Dante Bonuccelli

Nella foto sedia Hit nelle sale ristorante dell’Hotel Barcelò di Malaga (Spagna).

Sedia polifunzionale, che associa l’essenzialità del design alle prestazioni

tecniche di livello superiore. Semplicità formale e innovative soluzioni

costruttive definiscono una seduta dall’aspetto neutro ed elegante, che

si integra perfettamente ad ambienti diversi, quali uffici, alberghi, abitazioni.

Caratterizzata da un apparente rigidità strutturale, la sedia, nell’utilizzo,

si trasforma in una comoda seduta, confortevole ed ergonomica, grazie

a uno speciale telaio elastico inserito nella scocca in poliuretano. Proposta

in un’ampia gamma di colori, Hit è disponibile sia nella versione sedia che

poltroncina, entrambe impilabili

In the picture the chair Hit in the restaurant room of Hotel Barcelò in Malaga (Spain).

A multi-purpose chair which associates essentiality of design with superior levels of

technical performance. Formal simplicity and innovative constructional solutions qualify

a chair with a neutral, elegant appearance which perfectly complements different

environments such as offices, hotels and homes. Characterised by apparent structural

rigidity, when in use it is transformed into a comfortable and ergonomic seat thanks

to a special elastic frame placed inside the polyurethane shell. Available in a wide

range of colours, Hit comes in both a chair version and a chair with arms version,

both of which are stackable

In the picture, desk Runner at

Politecnico di Milan in Cremona,

Faculty of Engineering.

Integrated and continuous system

of seats and tables for university

lecture rooms and conference halls,

designed and created using new-

concept structural layouts, which

simplify assembly operations by

allowing a wide range of compositional

possibilities. Rows are assembled in

a continuous form that is made

to measure, following precise design

requirements: in a straight line,

curved or S-shaped composition,

on horizontal flooring or on large

steps.

In overcoming the limitations

associated with modularity, it allows

a continuous shape without gaps

characterised by fluid horizontal lines,

ideal for a uniform and comfortable

study or work environment

1. Runner

Design Lucci e Orlandini

Nella foto banco studio Runner

presso il Politecnico di Milano sede

di Cremona, Facoltà di Ingegneria.

Sistema integrato e continuo

di sedute e tavoli per aule

universitarie e sale congressi,

progettato e realizzato secondo

schemi costruttivi di nuova

concezione, che semplificano

le operazioni di montaggio

permettendo ampie possibilità

a livello compositivo. Le file sono

assemblate in continuo seguendo

le misure dettate dalle esigenze

di progetto: in linea retta, in curva

e in controcurva, in piano e su

gradoni. Il superamento dei vincoli

di modularità consente lo sviluppo

di una forma continua, senza

interruzioni, connotata da una fluida

linearità orizzontale, ideale per

un ambiente di studio e di lavoro

coerente e confortevole

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Sintetica storia dell’aziendaFondata nel 1968 con il nome di “La Metallufficio”, Methis è cresciuta seguendo una strada fatta di uomini e diidee, compiendo un viaggio fatto di incontri e confronti all’insegna del valore centrale dell’uomo. L’anniversario è l’occasione per il consolidamento del valore e dell’identità del marchio e per definire un pianostrategico basato sull’energia e la voglia di cambiamento; concretizzando la propria filosofia aziendale che identifi-ca il progetto dell’ufficio quale luogo dove sperimentare e fondere la cultura della fabbrica con quella del cantiere,il saper produrre con il saper gestire.Methis festeggia i 40 anni con brillanti risultati economici: 36,2 milioni di euro nel 2007, dei quali 19 nel settore pa-reti. Una crescita del 12% rispetto al 2006 e del 30% nell’export. Per il prossimo biennio si punta al raggiungimen-to dei 40 milioni, continuando l’impegno ad innovare nelle tre aree di prodotto – pareti, arredi, sedute – rafforzan-do in particolare la leadership nei sistemi di partizione e la propensione al contract.Ma il processo di crescita è visto come qualcosa di più profondo che parte dalla definizione dell’identità aziendalee dei suoi valori e soprattutto dalla qualificazione che è la linea guida comune per tutto il gruppo: «Dobbiamo pas-sare dal “saper fare” alla capacità di progettare e creare grandi interventi nel real estate», dichiara Flavio Ferrari, vi-ce presidente di Coopsette.L’identità originale e distintiva di Methis nasce infatti dalla visione olistica di architettura integrata e da una “culturadi progetto” intesa come interpretazione innovativa dei bisogni del cliente e consulenza per i progettisti. Design ericerca sono uniti alla vocazione per la qualità industriale del prodotto e la sostenibilità ambientale dei prodotti edei processi, come dimostrano la marcatura CE dei sistemi di partizione e la certificazione ISO 14001. Tra glieventi culturali previsti nel progetto di comunicazione “40 anni di Methis” rientrano anche le aperture di nuovishowroom; al grande spazio espositivo (oltre 800 mq), inaugurato preso la sede di Campegine sarà affiancato unnuovo showroom, progettato da Acropoli, che aprirà a Milano dopo le vacanze estive: otto vetrine affacciate su viaTenca, nelle vicinanze di piazza Repubblica.A brief history of the company Methis celebrates its 40 years with a brilliant economic performance: 36,2 million Euro in 2007, 19 of which in thewall segment. A 12% growth over 2006 and 30% in exports. 40 million Euro is the goal to attain in the next twoyears, renewing the commitment to innovate in the three product areas – wall, furniture, seating – strengthening inparticular the leadership in the partition wall systems and the propensity to contract supplies.But the growth process is considered also as something deeper, starting from the definition of corporate identityand its values and most of all from grading, which is the common guideline for the whole group: «We must movefrom the “know-how” to the capability of planning and carrying out projects in real estate», states Flavio Ferrari, vi-ce general president of Coopsette.The original and distinctive identity of Methis comes from the holistic vision of integrated architecture and a “desi-gn culture” meant as innovative adaptation to the customer’s needs and consulting for designers. Design and re-search share the disposition for the industrial quality of the product and environmental sustainability of productsand processes, as proved by the EC branding of the partition systems and the label 12 ISO 14001.

Methis

40anni

Filosofia e mission aziendaleContribuiamo a migliorare lo spazio e il tempo della vita lavorati-va dell'uomo, proponendo ai nostri clienti soluzioni innovative inqualità e servizio

Company mission We help to improve the space and time of man’s working life, offeringour customers innovative solutions as to quality and service

Divisione arredamento ufficiodi Coopsette

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1

3 4

company&strategy

Alberto Albertini, direttore operativo divisione Methis Manager of Methis division

1. Nello showroom di Campegine gli

ambienti sono definiti da più di 900 mq

di pareti evoexecutive, evosquare

ed evotech

In the showroom at Campegine the rooms

are defined by more than 900 m2 of walls,

evoexecutive, evosquare ed evotech

2. Forma innovativa di parete divisoria,

utilizzata come esposizione delle

finiture e dei materiali: la libertà creativa

prende il posto dell’omogeneità

del progetto

Innovative shape of partition used

to display finishes and materials: creative

freedom replaces the uniformity

of the project

3.4. Delta Executive nella versione

Assoluto e Vibrante

Il calore dell’essenza, il rigore del

bianco e il nero, l’esclusività delle

ceramiche e il movimento dei vetri

verniciati fondono sempre di più aree

lavorative e spazi domestici

The warmth of wood, the strict black

and white, the exclusive ceramic and the

movement of the painted glasses help

to amalgamate domestic space

and working areas even more

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deltaexecutive

methis Reggio Emilia Italy phone +39 0522 904711 [email protected] www.methis.com

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40 2/08 us

di Renata Sias

Santiago Quiroga, direttore di Ofitec, esprimetutta la sua soddisfazione per il numero divisitatori che ha superato le aspettative, per laprofessionalità e l’affluenza delle conferenze eper il livello qualitativo dei prodotti che si basanosu concept innovativi e si avvalgono di designerdi fama. Si nota tra gli espositori qualche assenzarispetto alle edizioni passate e il pubblico è menonumeroso, ma anche le aziende espositricidanno giudizi positivi sull’andamento dellafiera, sul livello dei visitatori e sulle possibilità diingresso nel mercato spagnolo che la fiera offre.In una situazione economica mondiale nonrosea, la Spagna continua a crescere dadiversi anni; ha retto bene alla crisi del 2002/03e ha saputo trarre vantaggio da opportunitàcome Expo o America’s Cup per sviluppare il mercato e riqualificare regionisottosviluppate dando un forte slancio alsettore terziario e contract che ora continua amantenersi dinamico. Se le aziende italianepresenti da tempo in Spagna esprimono qualchepreoccupazione per la lieve flessionedell’ultimo anno, quelle arrivate di recentevivono una condizione di vivace ottimismo.Qualcuno parla di una neo Las Vegas chedovrebbe sorgere nei prossimi anni nell’area

desertica vicino a Saragoza, altri sonoaffascinati dalla rete di 4000 rivenditori (nonabbiamo però dati ufficiali a riguardo) cheriuscirebbero a distribuire capillarmente sulterritorio non solo prodotti locali, ma anchequelli di importazione. Leggende metropolitane? Forse, però riflettono il vissuto e le aspettative delle aziende chehanno deciso di entrare nel mercato spagnolopur consapevoli di dover competere conaziende determinate e dotate di uno spiccatospirito corporativo come sono quelle spagnole.

Ofitec, una fiera design orientedFin dal suo esordio l’industria spagnola hapuntato su un design eccellente e il livellogenerale è decisamente alto (nonostante si cominci a vedere qualche sedia Made inChina). Ofitec è la fotografia di una produzione“fresca”, di grande qualità e di un’attentaricerca dell’immagine, come dimostranoanche i progetti degli stand.Nella diffusione di una cultura della qualitàhanno avuto un ruolo importante anche icontributi statali che hanno permesso alleaziende produttrici spagnole non solo diinvestire in ricerca, ma anche di far conoscere

Si è svolta a Madrid, dal 26 al 29 febbraio scorso, la nona edizione di Ofitec (Salon Professional Internacio-nal de Equipamiento de Oficinas y Colectividades), la manifestazione biennale che – riflettendo il dinami-smo che l’industria spagnola sta vivendo – conferma il suo importante ruolo in Europa tra le fiere specializ-zate del settore ufficio e contract, posizionandosi al secondo posto dopo Orgatec di Colonia. Circa 180 leaziende espositrici, delle quali 25% straniere, non solo produttori di arredo per ufficio ma anche contract;l’Italia rappresenta la più consistente tra le presenze estere.

Made in SpainOfitec e il mercato spagnolo dell’arredo

Santiago Quiroga

e Alvaro Sanz

1

workplace

exhibitions1. OFITA

Mimosa

design Aitor Garcia de

Vicuña

www.ofita.com

Un ampio range di sedie

dalla forma scultorea

con corpo in legno curvato

a caldo e basi diverse

per rispondere alle esigenze

di ufficio e contract

A wide range of chairs with

a sculptural shape, body in

hot-bent wood and different

bases to meet office and

contract requirements

Akaba ICF Martex

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us 2/08 41

il design Made in Spain attraverso iniziative di Icex (Istituto spagnolo per il commercioestero) come le collettive SIDI e l’opera di promozione che FAMO, associazione di categoria senza scopo di lucro, organizzatenel mondo. Ora, con la sua nuova immaginecreata da Francesc Rifè presentata inoccasione di Ofitec, FAMO intende riposizionarenel mondo l’identità e l’offerta delle aziende associate “valorizzandone lacapacità di fare innovazione, tendenza eavanguardia”. Alvaro Sanz, presidente FAMO e anche direttore della Fiera, insiste sul valoredella comunicazione in questa strada intrapresadall’associazione spiegando che anche il nuovo catalogo FAMO (copertina in alluminio peresprimere il carattere tecnologico del settoreufficio, grafiche e cromie attraenti) è esso stesso oggetto di design.In alcuni casi va riconosciuto agli spagnoli ilmerito di saper “cogliere” da prodotti esistenti,con estrema intelligenza e sensibilità, concept,segni e forme, rielaborate in modo originale ecoerente fino ad assumere una personalitàpropria. Non è vera e propria creatività manemmeno copia pedissequa e i risultati diquesto processo produttivo “per abduzione”

sono senza dubbio di buon livello. In altri casi la creatività è genuina e il livello dei prodottieccellente. Tra i più prolifici designer spagnoli va segnalatoGabriel Teixidò che, seppur non piùgiovanissimo, sta vivendo un momento di grazia:tanti i suoi progetti e per varie tipologie diprodotti (il sistema di arredi per Biok e quello per Permasa, le sedute per Levira e i tavolini per Vilagrasa, per citarne alcuni), tuttiimpeccabili e molto diversi tra loro.Tra le altre griffe indiscusse vanno ricordateOscar Tusquets (è space saving il sistemaPortico per Coinma), Jorge Pensi (essenziale lasedia Muga per Akaba), ma spiccano anchenuovi designer come Aitor García de Vicuña(sedia Mimosa per Ofita) oppure Estudi Cread(provocatoria la sedia Box per Ferfor).Numerose sono però le aziende estere che siaffidano a designer italiani, a Ofitec siconfermava il connubio di successo tra PaoloFavaretto e l’azienda portoghese Guialmi conla sensuale sedia Nina e il sistema di scaffaliMarciana.Roberto Danesi prosegue l’art direction perShetug mentre i nomi di Baldanzi & Novellisono ricorrenti non solo all’interno degli stand

italiani (Sinetica con la reception Factory) maanche presso Permasa (libreria modulareUniversal) e Mobel Linea (con la sedia Led,forse non al top delle loro potenzialità). È diDorigo Design il progetto di Prima Sinfonia, unsistema ampio e completo di arredi per Ofifran.Consideriamo “italianizzati” anche King &Miranda che, al già noto Tabula di Cosmetalaffiancavano un nuovo sistema moltointeressante di panche, Sirimiri, per Ofita,azienda che spicca per la qualità del design.

Espositori esteri Grazie alla vivacità del mercato spagnolo, Ofitecvanta una presenza del 25% di espositoriinternazionali oltre a un numero elevato diaziende estere rappresentate. L’Italia, con oltre20 stand, è la più rappresentata e i “vicini dicasa” portoghesi sono già bene inseriti nelmercato spagnolo (tra questi Guialmi, Famo,Iduna, ecc) ma spiccano anche nomi importantidalla Germania (Kusch+CO, Interstuhl e Seduscon un evocativo e caratterizzato stand cheriproduce in scala ridotta il coloratissimostabilimento di Dogern), Olanda (Artifort),Norvegia (Hag) e anche da Gran Bretagna,Messico e Pakistan.

2. BIOK

BKA1

design Gabriel Teixidó

www.biok.es

Un range di arredi

multifunzionali basati su una

struttura centrale in alluminio

che garantisce massima

resistenza nonostante

l’apparente leggerezza

It’s a range of multi-

functional furniture revolving

round a central aluminium

structure, that makes the

table extremely resistant,

despite its lightweight look

3. SERBISA

(distributore Talin)

Avia

design UT Talin

www.serbisa.com

Zapatero e Rajoy siedono

sulle sedie Avia durante

un dibattito televisivo

Zapatero and Rajoy are

sitting on Avia chairs during

a TV debate

4. FERFOR

Box

design Estudi Cread

www.ferfor.com

Una sedia dal look

provocatorio e dalle forme

originali che permette

diverse modalità di seduta;

perfetta per ristoranti

e ambienti collettivi

A challenging look and

original shapes for a chair

allowing several uses;

perfect for restaurants

and communal settings

Babini Frezza Sinetica Interstuhl Caimi

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workplace exhibitions

Il settore arredi per ufficio conta in Spagna 150 produt-tori, per lo più concentrati nelle regioni di Madrid, Va-lencia, nonché in quelle basche e catalane, con untotale di circa 7000 dipendenti. Secondo le ultime sti-me, a novembre 2007 la produzione ha raggiunto i 755milioni di euro rispetto ai 698 milioni del 2006. I primi 5 produttori spagnoli di arredo per ufficiorappresentano il 34% della produzione totale, i primi10 il 50% e i primi 25 il 72%. La fascia medio-alta delmercato ha registrato una crescita superiore a quelladella fascia bassa e le previsioni per il 2008 sonomolto positive per il mercato interno, ma un po’ menole esportazioni in alcuni importanti mercati esteri.Il fattore chiave per l’industria spagnola è rappre-sentato dalle esportazioni, che incidono per più del19% della produzione interna, con particolare attenzio-ne ai mercati europei. Da gennaio a novembre 2007, leesportazioni sono state di circa 134 milioni di euro(erano 120 nel 2006), ma per buona parte dell’anno ilsaldo degli scambi con l’estero si è rivelato negativo acausa delle importazioni provenienti soprattutto dal-la Cina. Ciononostante, a partire da novembre i risul-

tati sono stati più positivi.Il principale mercato europeo per l’export è la Fran-cia (52,82 mil euro) che ha registrato una crescita dioltre 35%. Anche Portogallo (13,64 mil) e Olanda (11,18mil) hanno registrato crescite interessanti. Sono positivele esportazioni in tutta europa ad eccezione del RegnoUnito (5,93 mil) con un -3,79%.Pur trattandosi di mercati non particolarmente impor-tanti per l’export spagnolo, sorprende il significativo da-to di crescita del 69,82% relativo all’Italia (1,83 mil euro)e addirittura dell’85,33% in Grecia (1,47 mil). Tra i mercati extraeuropei crescono del 66,53% leesportazioni in Messico (2,10 mil), del 27,34% in Rus-sia (2,19 mil) e del 42,88% in Marocco (1,86 mil).Registra invece un calo l’export in Arabia Saudita(3,17mil; -29,91%) e in Usa (1,68 mil; -22,28%).Nel 2007 l’export del settore sedute per ufficio è sta-to di circa 22 milioni di euro, tutte le altre tipologie diarredi per ufficio hanno invece registrato esportazioniper 112 milioni di euro. Più precisamente le esporta-zioni possono essere suddivise tra arredi in metallo(44%); arredi in legno (40%); sedie su ruote (16%). �

Dati FAMO sul mercato spagnolo degli arredi per ufficioI dati forniti dall’associazione di categoria spagnola FAMO (Fabricantes Asociados de Mobiliario y equipa-mento general de Oficina y collectividades) confermano il trend di crescita del mercato spagnolo che, purcon una lieve battuta di arresto rispetto ai picchi degli ultimi anni, si attesta su una crescita del 10% circarispetto al 2006.

SPANISH OFFICE FURNITURE EXPORTS

Tariff codes: 940130, 940310, 940330

2004 2005 2006 Jan- Nov 2007

Total Exports 110,21 115,33 120,27 133,18

Source: Spanish customs (Data in millions ?)

TARIFF CODE 2004 2005 2006 Jan- Nov 2007

TOTAL 110,21 115,33 120,27 133,18

940130 9,1 9,3 10,1 21,54

940310 49,35 55,4 54,59 53,9

940330 51,75 50,54 55,58 57,73

Source: Spanish customs (Data in millions ?)

TARIFF CODE Jan- Nov 2006 Jan- Nov 2007

TOTAL 109,75 133,18

940130 9,3 21,54

940310 50,09 53,9

940330 50,35 57,73

Source: Spanish customs (Data in millions ?)

SPANISH OFFICE FURNITURE PRODUCTION

OFFICE FURNITURE DIMENSION 2005

PRODUCTION EXPORTS IMPORTS CONSUMPTION

FURNITURE 467 111 79 435

SWIVEL SEAT 161 9 34 186

TOTAL 628 120 113 621

Source: Spanish customs (Data in millions ?)

OFFICE FURNITURE DIMENSION 2006

PRODUCTION EXPORTS IMPORTS CONSUMPTION

FURNITURE 514 108 96 502

SWIVEL SEAT 184 10 40 214

TOTAL 698 118 136 716

Source: Spanish customs (Data in millions ?)

OFFICE FURNITURE DIMENSION 2007

PRODUCTION EXPORTS IMPORTS CONSUMPTION

FURNITURE 560 122 110 548

SWIVEL SEAT 195 24 61 232

TOTAL 755 145 171 780

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Le aziende italiane a OfitecLa politica spinta design oriented intrapresa dalle aziende spagnole dovrebbe far rifletterel’industria italiana che spesso pecca dipresunzione e, a causa del suo spiccatoindividualismo, non riesce a trarre vantaggiodalle sinergie che potrebbero invece scaturire dal saper “fare sistema”. Per i marchi italiani entrati da tempo nel mercatospagnolo e già forti di una fitta rete di dealerfidelizzati, come per esempio Caimi Brevetti, la presenza a Ofitec, insieme al consolidamentodell’immagine e alla presentazione di nuoviprodotti, rappresenta la conferma del proprioposizionamento e l’obiettivo di ulterioreespansione.Per altre aziende che invece si sono affacciatepiù recentemente, attirate dalla vivacità e dallepossibilità del mercato spagnolo, Ofitec diventaun palcoscenico dove sperimentare nuovestrade, dove mettere in atto nuove forme di comunicazione che rendano possibile la diversificazione in un mercato che stadiventando sempre più competitivo. La qualità del prodotto non è più sufficiente e il servizio è un fattore acquisito, oggi servonoanche nuove filosofie: la ricerca di nuoviconcept è evidente, in alcuni casi i risultati sonochiari, in altri invece l’approccio appare confusoe poco coerente. Troppi stand hanno un look“stanco”; talvolta i prodotti stessi non sonoall’altezza del mitico “Made in Italy” e non è certo questo il modo giusto per affrontare un mercato che ha dimostrato di esserematuro e che chiede qualità.Tra chi ha cercato nuovi concept per distinguersi vanno segnalate Sinetica (hapuntato con molta chiarezza sull’aspetto emotivo e percettivo, identificando il percorsomultisensoriale “Six senses” che si svilupperànelle diverse fiere durante l’anno e dedicandoallo stand di Ofitec il senso dell’udito, articolatointorno a brani musicali creati al hoc e ispirati dai diversi prodotti) e Frezza Architettura(si propone come “fornitore di progetti” con una visione globale di arredo d’ambiente che si definisce attraverso l’integrazione dei sistemiesistenti). Uffix e Ares Line puntano invece sulla griffe di grande richiamo, Pininfarina, conottimo successo.A conclusione e a titolo di cronaca ci fa piaceresegnalare la soddisfazione di Talin (distribuito daSerbisa) per i suoi nuovi “testimonial” di granderichiamo: durante un dibattito televisivoZapatero e Rajoy hanno infatti animatamentediscusso seduti sulle sedie Avia. �

5. ACTIU

Plek

design Alegreindustrial

www.actiu.com

Tavolo pieghevole

multifunzionale con struttura

in alluminio e con sedia

annessa

Multipurpose, folding table

with frame in aluminium

and matching chair

6. AKABA

Balu-Arte

design Patxi Mangado &

Dhemen

www.akaba.net

Sistema di tavoli

multifunzionali in diverse

dimensioni, hanno struttura

in alluminio e sono

facilmente collegabili tra loro

Multipurpose tables coming

in several sizes, aluminium

frame and easy to join

7. BIOR

S1

Aitor García de Vicuña

www.mobior.com

Un sistema completo

di arredi caratterizzato dai

pannelli in legno sagomato

A complete furniture system

marked by panels in shaped

wood

De la Oliva Famo Alea Sedus

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8. COINMA

Portico

design Oscar Tusquets

www.coinma.com

L’integrazione delle funzioni

permette un risparmio di

spazio del 25% garantendo

però workstation confortevoli

The integration of functions

allows a 25% space saving,

yet assuring comfortable

workstations

10. FAMO

Pingpong

design Jean Louis Iratzoki

www.famo.pt

Un flessibile sistema bench

con elettrificazione centrale

che funge da asse per

la doppia configurazione

A flexible bench system with

central wire management

acting as axis for the double

configuration

11. FRANCH

STUDIO

design Gemma Bernal&Ass

www.franchsilleria.com

Design elegante e classico,

attualizzato dall’attacco

dei braccioli allo schienale

Elegant and classic design,

with a modern connection

of the arms to the back

12. GRUPO PERMASA

Oikos

design Gabriel Teixidò

www.permasa.es

Bench system semplice,

leggero e curato nei dettagli,

la forma a T è alla base della

struttura e delle configurazioni

Plain, light bench system with

carefully designed details,

the T shape underlies

structure and arrangements

13. GRUPO PERMASA

UNIVERSAL

design Baldanzi & Novelli

www.permasa.es

Libreria modulare polivalente

con una struttura leggera

e intelligente che permette

di variare materiali, colori

e trasparenze

Modular, multipurpose

bookcase with a light and

smart structure allowing

to change materials, colours

and transparencies

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9. DILE OFFICE

Top

design Rafa Ortega

www.dileoffice.com

Seduta per collettività; la

struttura in legno è integrata

all’imbottitura canetté

Community chair; the

wooden structure is

completed with

a grosgrain padding

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workplace exhibitions

16. LEVIRA

T-sit

design Gabriel Teixidò

www.levira.pt

Linea completa di sedie

con diverse varianti per

collettività (anche su barra)

e ufficio; la connessione

tra sedile e schienale è

l’elemento distintivo

A complete seating line

with several models for

community (on beam, too)

and office: the distinctive

feature is the seat/back

connection

17. TAGAR W@P@

design Aitor Garcia de

Vicuña

www.tagar.es

Una sedia dalla forte

personalità disponibile

in diverse versioni

per rispondere a tutte

le esigenze del contract

A marked personality for

a chair available in several

models to meet all contract

requirements

us 2/08 45

18. OFIFRAN

Prima Sinfonia

design Dorigo

www.ofifran.com

Un articolato sistema

direzionale, ricercato e fuori

dal comune, che assume

identità diverse pur

mantenendo una spiccata

coerenza formale

A varied executive system,

refined and unusual, taking

different identities although

keeping a marked

consistency of form

14. GUIALMI

NINA

design Paolo Favaretto

www.guialmi.pt

Forma sensuale per lo

schienale dal retro lucido

e una texture originale

lucido/opaco per le superfici

a contatto con il corpo

A sensual shape for the

glossy back with an original

polished/mat texture for

the surfaces coming into

contact with the body

15. KRON

Qiu

design Mac Stopa

www.kron.es

Design polacco per sedute

da attesa con un’immagine

fortemente riconoscibile

Polish design

for waiting chairs featuring

a distinctive look

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17 18

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workplace exhibitions

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Made in Spain.Ofitec and the Spanish market for furniture

The ninth Ofitect (Salon Professional International de Equipamiento de Oficinas y Colectividades), tookplace in Madrid from February 26 to 29, a biennialevent that reflects the current dynamism of theSpanish industry and confirms its chief role inEurope among exhibitions for the office and contractindustry, ranking second after Orgatec, Cologne.About 180 exhibiting firms, 25% of which foreign, not only manufacturers of office furniture but alsocontract supplies: as to foreign countries, Italy is themost substantial presence.

Santiago Quiroga, director of Ofitec, voices hissatisfaction for the number of visitors exceeding all expectations, the professionalism and abundance of conferences and the quality standard underlyinginnovative concepts carried out by famous designers.Spain has been steadily growing for many years; it could stand up to the 2002/03 crisis and profit byopportunities like the Expo or America’s Cup todevelop the market and upgrade underdevelopedregions by giving impetus to the services and contractsectors, now steadily dynamic.

Ofitec, a design-oriented fairFrom the very beginning, the Spanish industry hasaimed at an excellent design and the general qualityis definitely high (although a few Made in Chinachairs could be seen at Ofitec, as well). Ofitec is thepicture of a “fresh”, first-rate output, and a carefullystudied image, as also proved by the planninginnovation featured by the stands. The most prolificSpanish designers include Gabriel Teixidò, who reallyseems to be in a state of grace: many projects and forseveral kinds of products (the furniture system for Biok

and for Permasa, the chairs for Levira and coffeetables for Vilagrasa, just to mention a few), all faultlessand quite different one from the other.Among the undisputed names, Oscar Tusquets(the Portico system for Coinma is space saving), Jorge Pensi (an essential chair, Muga, for Akaba), but also some new designers stand out as AitorGarcía de Vicuña (chair Mimosa for Ofita) or EstudiCread (the challenging chair Box for Ferfor).However, many foreign companies turn to Italiandesigners, at Ofitec the successful cooperationbetween Paolo Favaretto and the Portuguese firmGuialmi was confirmed once more with the sensualchair Nina and the set of shelves Marciana.Roberto Danesi is still the art director of Shetug whilethe names of Baldanzi & Novelli are recurrent notonly inside the Italian stands (Sinetica with thereception Factory) but also at Permasa (modularbookcase Universal) and Mobel Linea (with the chairLed, maybe not at the top of their potential). ByDorigo Design, Prima Sinfonia, a wide and exhaustivefurniture system for Ofifran. We consider as“italianized” also King & Miranda, who added a newand most interesting bench system, Sirimiri, for Ofitato the already well-known Tabula by Cosmetal.

Foreign exhibitors Thanks to the liveliness of the Spanish market, Ofitecboasts of a 25% foreign attendance, as well as a largenumber of foreign companies exhibiting through theiragents. Italy, with over 20 stands, ranks first and the Portuguese “neighbours” have already fitted intothe Spanish market very well (among others, Guialmi,Famo, Iduna, etc.), but there are also some majorfirms from Germany (Kusch+CO, Interstuhl andSedus with an evocative and distinctive standreproducing the colourful Dogern plant on a smallscale), Holland (Artifort), Norway (Hag) and also fromGreat Britain, Mexico and Pakistan. �

19. VILAGRASA

Blok

design Gabriel Teixidò

www.vilagrasa.com

Tavolini, in varie altezze

e con diverse forme di piano,

caratterizzati dall’elemento

centrale inserito nel piano

che riprende il disegno

della base

Small tables in many sizes

and shapes of top, marked

by the central component

fitted into the top repeating

the pattern of the base

20. OFITA

Sirimiri

design King & Miranda

www.ofita.com

Splendido design per

un sistema versatile

di panche in alluminio

per uso pubblico, con

e senza schienale e

imbottitura

A wonderful design for

a versatile bench system

in aluminium for public

places, with and without

back

Uffix Ares Line Hag Cosmetal

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1. Tecno ai Caselli di Porta Garibaldi Una suggestiva location costruita nel 1848 su uno spazio di 400 metri quadri distribuiti in 3piani, ospita la nuova sede di Tecno a Milano.Con i Caselli, Tecno ha dato forma alla propriaidea di luogo di lavoro, dove uffici lounge sisusseguonosenza netti elementi di separazione,ma nel segno di una continuità data dal coloreneutro dei tavoli e dei sistemi, interrotta dai cennicromatici più forti di accessori e complementi. Il tutto in una visione che supera la tradizionalesuddivisione operativo/ direzionale, a vantaggio

In occasione della kermesse del Salone del Mobilele presentazioni non riguardano solo la sfera delprodotto ma anche quella degli spazi espositivi cheapprofittano della forza attrattiva dell’evento mila-nese per inaugurare nuovi showroom o rinnovaregli ambienti con allestimenti progettati da noti ar-chitetti.

Excellent openingsOn the occasion of the Furniture Exhibition, notonly products were presented but also showrooms, that profit by the strong appeal of the Milan eventto open or renovate, entrusted to famous archi-tects.

Inaugurazioni eccellenti di valori come flessibilità e rigore che permeanol’intera proposta Tecno. La distribuzione deglispazi vede il piano superiore ospitare l’areacommerciale e il marketing e il piano inferiorededicato al ruolo di showroom per comunicarenovità e notizie dal mondo Tecno. (Photos byAndrea Martiradonna)

1. Tecno at Caselli di Porta Garibaldi A charming location built in 1848 on a 400 m2

distributed on 3 floors gave shape to Tecno’s idea of workplace, where lounges and offices follow eachother without clear separation components butaccording to a continuity obtained through the neutralcolours of furnishings and rooms. The signs of the past are intentionally exposed in alldetails of the building. The upper floor accommodatesthe sales and marketing departments, on the lowerfloor the showroom to convey what’s new.www.tecnospa.com

2. Alias Store: leggerezza, tecnologia e innovazioneAlias inaugura il suo primo store scegliendo unalocation nel cuore di Milano, in Corso Monforte al 19. Il progetto, ideato dall’architetto RenatoStaffaucher in collaborazione con AndreaSanguinetti, punta a coinvolgere sia il pubblicofinale che i professionisti con uno spazio,sviluppato su due piani, in cui il conceptprogettuale vuole sviluppare quelli che l’aziendadichiara suoi valori chiave: leggerezza, tecnologiae innovazione. Di forte impatto l’accesso allostore. Il piano terra è interamente declinato neitoni del bianco e del grigio ospita le installazionidelle ultime novità. Le pareti sono animate notte e giorno da proiezioni video con immagini di prodotti Alias e paesaggi naturali.Un’ambientazione caratterizzata da pareti inclinatee suggestivi contenitori in vetro, illuminati da un sistema di illuminazione led rgb anima lospazio del piano inferiore, in cui è prevista anchel’area degli uffici dedicati alla consulenza per gli architetti e per il pubblico finale.

2. Alias Store: lightness, technology and innovationAlias opens its first store in the very heart of Milan, on Corso Monforte al 19. The project, by architect

1

di Chiara Brollo

contract

showroom

Renato Staffaucher together with Andrea Sanguinetti,aims at involving both the end user and professionalswith a space developed on two floors where theplanning concept wants to develop the key values of the company: lightness, technology and innovation. The ground floor is entirely declined in the shades of white and grey and accommodates the installations of the latest products. The walls are animated night and day by videosshowing images of Alias products and naturallandscapes. A setting marked by inclined walls andcharming glass containers, lit up by a led rgb systemanimates the lower floor, where there are also theconsulting offices.www.aliasdesign.it

Flessibilità ai cambiamenti per Fritz Hansen Fritz Hansen, produttore danese di fornituredesign, apre per il pubblico milanese uno spazioprogettato dall’architetto Stefano Tagliacarne. Il nuovo showroom in Corso Garibaldi 77 si sviluppa su 3 piani e comprende un settorededicato agli uffici, uno spazio espositivo eun’area destinata alle sale riunioni. Il concept progettuale studiato mira a realizzareuno spazio informale, luminoso e accogliente in cui “texture and finishing” hanno importanzaprimaria. «L’obiettivo era quello di creare uno spazio divalore scultoreo – spiega Tagliacarne – dinamicoe flessibile ai cambiamenti» perché «Fritz Hansennon produce semplici mobili, ma pezzi d’arte che appartengono alla storia del design».

Fritz Hansen: flexibility to change Fritz Hansen, a Danish manufacturer of designfurniture, opens to the public a space designed by architect Stefano Tagliacarne.The showroom takes up 3 floors and includes theoffices, an expository area and meeting rooms. It’s an informal space, bright and comfortable, where“texture and finishing” are most important. «The goal was to create a space with a sculpturalquality – Tagliacarte explains – dynamic and flexible to change, because what Fritz Hansen manufacturesisn’t just furniture, but works of art that belong to thehistory of design». www.fritzhansen.com �

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“Creare è meglio che lavorare” titolava nei giorni scorsi un articolo sulle pagine de Il Sole 24Ore, definendoil creativo come colui che ha la fortuna di lavorare con gioia. C’è sicuramente gioia nell’attività progettuale dell’industrial designer – categoria professionale creativaper eccellenza- ma al di là della visione romantica, dell’intuizione pura e dell’immaginazione ci sono le re-gole ferree di un sistema economico e produttivo con il quale confrontarsi: in questo soprattutto il desi-gner si differenzia dall’artista. Dopo il creare segue il realizzare. Non solo la creatività progettuale si nutre di continui stimoli e cresce nel costante confronto con il mondoesterno, ma la complessità tecnologica e produttiva richiedono competenze specifiche; sempre più spes-so l’innovazione non deriva solo dall’intuizione individuale del progettista ma è generata da team multidi-sciplinari. La creatività, insomma, trae vantaggio dalla pluralità.Come dimostrano anche alcune “coppie” famose che da anni operano con successo e in modo trasversa-le tra l’architettura e l’industrial design, spaziando in diversi settori dell’arredo: casa, cucina, ufficio, con-tract, retail, illuminazione, ecc. In occasione dei recenti Saloni li abbiamo intervistati, chiedendo il loropunto di vista sulle tendenze in atto e il loro “segreto” per essere sempre innovativi.Le risposte offrono una fotografia puntuale del settore e soprattutto dimostrano come l’innovazione nelprogetto derivi da un “sistema creativo” costituito da personalità diverse che si confrontano, da intuizionee anche da metodo, valori, approccio concreto e consapevolezza del mercato.Insomma Pathos e Logos: emozione e ragione. �

Design in tandemOpinions compared and disgressions from the innovation theme

“Creating is better than working” was the title of an article recently appeared in the pages of Il Sole 24Ore,

defining a creative person as someone, who is so lucky to work joyfully.

No doubt there is joy in the job of the industrial designer – the creative profession par excellence – but be-

sides the romantic vision, pure intuition and imagination, there are the hard and fast rules of an economic

and production system to tackle: that’s the difference between the designer and the artist. After creating,

the carrying out follows. Not only planning creativity feeds on continuous stimuli and grows to the steady

comparison with the outside world, but the technological and manufacturing complexity require special

skills; more and more often innovation is not the result of the designer’s intuition only but comes from

crossdisciplinary teams. In short, creativity profits from plurality.

As proved by some famous “couples” who have been working successfully for years both in architecture

and industrial design, ranging over several decoration segments: home, kitchen, office, contract, retail, li-

ghting, etc. During the recent Saloni we have interviewed them, asking their opinions about the ongoing

trends and their “secret” to be always innovative.

The answers offer an accurate picture of the industry and most of all show how innovation in design co-

mes from a “creative system” formed by different personalities who are confronted, from intuition but also

method, values, concrete approach and market awareness.

In short: Pathos and Logos: emotion and reason. �

Opinioni a contronto e divagazioni sul tema dell’innovazione

design in tandemdi Renata Sias con Aurelia Debellis

contract

interview

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contract interview

2. MASCAGNI

Fifty

www.mascagni.it

Collezione di sedute

direzionali dalla linea

moderna e dal design forte,

i cui profili in pressofusione

di alluminio lucidato e il

rivestimento in pelle o rete la

rendono elegante ed attuale

Line of executive chairs

featuring a modern line and

an impact design, where the

die cast sections in polished

aluminium and the leather or

mesh covers make them

elegant and trendy

Lucci Orlandini Designwww.lucciorlandini.com

Impressioni generali sul settore ufficio/contract?«L’impressione generale è che l’ufficio si stiafinalmente dando una mossa! Negli ultimi anniabbiamo visto una sostanziale stasi del mododell'ufficio, una crisi generalizzata che ha portatole aziende a limitare gli investimenti soprattuttonella direzione della ricerca e sviluppo di nuovesoluzioni, per limitare tutti i rischi correlati...Quest’anno invece c’è stata, a mio avviso,un’inversione di tendenza; mentre le aree dellacasa e della cucina sono sempre più allineatelungo alcune direttrici estetico-stilistichecollaudate, nel campo dell’ufficio il desiderio di rinnovamento è vivo e percepibile. Non sto ad elencare i singoli episodi perché sono davverotanti, sia che si riflettano nella sperimentazione di nuove forme che nell'utilizzo di nuovi materiali».

Impressioni sulla fiera?«L’impressione più forte è che i numeri stianodiventando davvero imponenti in ogni senso,

Roberto Lucci e Paolo Orlandini ovvero il mare magnum del design è sempre piùgrande. Le aziende sono sottoposte a ritmiproduttivi sempre più stressanti con cataloghirinnovati di continuo. Ai designer viene chiesto di progettare in tempi sempre più rapidi e conuna longevità dei prodotti sempre minore.Soprattutto risulta incredibile la moltitudine diprodotti, spesso simili fra loro, che finiscono sulmercato. In questo scenario essere visibili diventasempre più difficile. Un esempio abbastanzasignificativo è rappresentato dal Fuorisalone: finoa qualche anno fa organizzare un evento seraleera occasione di distinzione e differenziazionedalla moltitudine di proposte della fiera vera epropria...oggi lo fanno tutti e quindi non serve più a nulla. La grande speranza è rappresentatadai nuovi mercati, soprattutto mediorientali easiatici che sono ancora tanto vergini quantoaffamati di design italiano».

Esiste un elemento unificante nei vostridiversi progetti di industrial design?

4. MASCAGNI

Airport

www.mascagni.it

Sistema di panche per

esterno ed interno

caratterizzato da una grande

flessibilità dimensionale e

possibilità di differenti

conformazioni. Il sistema è

composto da una struttura in

tubo e tondino d’acciaio su

cui si montano le doghe

Bench system for outdoors

and indoors marked by a high

flexibility as regards sizes and

shapes. The systems consists

of a tubular structure in

reinforced iron rod, where

the staves are assembled

5. SEGIS

Fold up

www.segis.it

Realizzato in tubo metallico

piegato con piano in

multistrato laminato, questo

nuovo progetto, realizzato

per la comunità, spicca per

leggerezza, robustezza ed

estrema facilità di utilizzo

Carried out in bent, metal

tube with a rolled multilayer

top, this new project is meant

for communities and stands

out for its lightness, solidity

and user-friendliness

1. ORA ACCIAIO

Dhow

www.oraacciaio.com

La nuova serie direzionale

Dhow è caratterizzata da una

particolare struttura ad arco

in fusione di alluminio perfetta

sintesi di pregio classico e

modernità tecnica

The new executive line Dhow

is marked by aspecial arch-

like structure in aluminium

cast, a perfect synthesis of

classic quality and modern

technique1

2 2

3. LAMM

Elitra

www.lamm.it

Poltrona direzionale

dotata di un sistema attivo

in doghe elastiche con

supporti in tecnopolimeri

che agisce dinamicamente

alle sollecitazioni del corpo

Executive chair supplied

with an active system of

elastic staves and supports

in engineering resin, acting

dynamically to the stresses

of the seated body

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contract interviewD

esign in

tandem

«L’elemento che non vogliamo mai abbandonare,anche perchè rappresenta il !sacro fuoco! delnostro approccio progettuale, è l'innovazione. Sia che si parli di una nuova forma, di un nuovomeccanismo o anche semplicemente di unanuova finitura, questa deve essere nuova epossibilmente innovativa. Sempre più si vedonoin giro le copie delle copie di prodotti giàesistenti, e questa è la morte del design. È un processo senza senso. La nuova Elitra di Lamm ad esempio è uninsieme di tante piccole novità, infatti la suagestazione è durata più di tre anni! Tutto harichiesto uno studio approfondito a partire dalconcept delle fasce a deformazione differenziatadi sedile e schienale, ispirato alle doghe delletto.Nel caso del nuovo sistema Dhow di OraAcciaio invece c’è stato uno studio sulle forme e sui materiali utilizzati. Le linee tradizionali dei capitelli in fusione di alluminio si contrappongono alle formeasimmetriche e decostruite dei piani. L’essenza noce utilizzata ha un aspettoassolutamente particolare ottenuto tagliando il precomposto lungo linee curve e ondulate, e facendo emergere delle strane venature chediventano una vera e propria decorazione del piano. Infine nelle panche Airport di Mascagniabbiamo sfruttato le potenzialità dell’estruso di alluminio».

Che approccio usate con le diverse aziendeper essere innovativi?«Ovviamente ciò che è ottimale e adeguato percerte aziende risulterebbe invendibile e deleterioper altre, per questo è indispensabile adeguare il tipo di intervento progettuale e quindi il “gradodi innovazione” al committente, al tipo diprodotto ed al tipo di target. Per quanto riguardainvece possibili concorrenze abbiamo sempreevitato di disegnare prodotti analoghi per aziendediverse... anche perchè l’identificazione disimilitudini o somiglianze è molto soggettiva e prodotti che a noi sembrano diversissimipotrebbero invece non fare lo stesso effetto al cliente. �

Is there a shared component in your industrialdesign projects?«Innnovation is something we never give up , sincethat’s the “sacred fire” of our planning approach. A new shape, a new device or just a new finish, they have to be really new and possibly innovative». How do you approach the various companies to be innovative?«Obviously, what’s the best and most suitable productfor some companies could be unsalable and noxiousfor other companies, that’s why it’s necessary to fit thekind of design and the “degree of innovation” to thecustomer, the kind of product and target. Instead, asfar as possible competitors are concerned, we havealways avoided to design similar products for differentcompanies». �

Your general impression about the contract/officeindustry?«The general impression is that the office is giving itself a shake, at last! In the office field, you can feel the wish to renew. Many events are reflected in theexperimentation of new shapes and use of newmaterials».What did you make of the fair?«I was under the impression that the figures are moreand more impressive, from all points of view.Designers are asked to design in a short time and with products that are less and less long-lived. Most of all, it’s amazing the great number of products, often very similar, that are marketed. In this scenario, it’s increasingly difficult to be visibile».

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contract interview

2. COSMETAL

Tabula

www.cosmetal.com

Sistema ufficio che risponde

alle molteplici esigenze

dell’ufficio dalla postazione

singola al desk sharing

Office system to meet the

many requirements of the

office from the single

workplace to desk sharing

King & MirandaDesignwww.kingmiranda.com

Impressioni generali sul settore ufficio/contract?«Trovo che il settore ufficio si stia orientandoverso il concetto di uno spazio sempre piùaccogliente, umanizzato ma anche equilibrato,che nega risolutamente sia la stagione degli“uffici-macchina”, sia gli eccessi “salottieri”. Non si rinuncia agli alti contenuti tecnologiciindispensabili per questo settore che però nonvengono più enfatizzati, ma al contrario celatisotto linee e materiali più vicini alla nostrasensibilità del living. L’approccio verso l’ufficio è molto più concreto e articolato, considera unamoltitudine di sfaccettature e si è raggiunto unbuon equilibrio tra la tecnologia – particolarmenteevoluta nella fase produttiva- e l’idea dell’arredocome oggetto legato alla persona».

Impressoni generali sulla fiera? «Un grande incremento sia di pubblico che diespositori, anche stranieri, mossi dalla volontà di affacciarsi ad una vetrina sempre piùinternazionale. Dalle proposte si evince una fortespinta propositiva alla sperimentazione. Questo

Perry King e Santiago Miranda è certamente positivo, ma le aziende devonosforzarsi di essere anche concrete nelle proprieproposte e anche l’ente fiera deve trasformarsi in un partner più professionale».

Esiste un elemento unificante nei vostridiversi progetti di industrial design? «Alcuni tra i prodotti che abbiamo disegnatohanno una storia interessante di convergenza frafattori economici, stilistici e di know-how: ilnostro sistema operativo Tabula per Cosmetal,per esempio, è un prodotto concepito congrande linearità e freschezza e un’immagineprestigiosa, che si pone come proposta digamma alta, in particolare per le gare d’appaltostatali, grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo.La seduta attesa Sirimiri per Ofita è invece natacome felice sinergia culturale e tecnologica italo-spagnola, in quanto deve la sua flessuosa lineaall’uso di un innovativo materiale italiano – unalveolare di alluminio con una particolare rifinituradel bordo -che Ofita non aveva mai utilizzato eche ha saputo valorizzare con le propriecompetenze che hanno permessa anche di

3. LUXIT

Smoothlight

www.luxit.it

Lampada a sospensione

che combina l’illuminazione

indiretta con una decorativa

illuminazione diretta

Suspention lamp combining

indirect lighting and

ornamental direct lighting

4. OFITA

Sirimiri

www.ofita.com

Seduta per collettività

adatta ad ogni tipo di

contesto (stazioni, ospedali,

centri commerciali…)

per il suo aspetto leggero

ed etereo

Community chair suitable for

all contexts (stations, hospital,

shopping malls…) for its light

and ethereal look

1

2

1. Uffici e showroom Ofita

a Madrid

The offices and showroom

of Ofita in Madrid

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contract interviewD

esign in

tandem

realizzre l’imbottitura. Il vantaggio di questenuove tecnologie è anche il forte contenimentodei costi. Ogni volta che affrontiamo un progettonuovo cerchiamo di porci in modoautenticamente fresco, sforzandoci di esprimere ilmeglio delle capacità produttive dell’aziendacommittente. L’elemento unificante è il processocreativo piuttosto che le soluzioni formali, unapproccio probabilmente controtendenzaconsiderando che in questo periodo la forza della“griffe” tende ad esser al di sopra della realtàproduttiva dell’azienda committente.Sarebbe più semplice identificarci con un segnodistintivo, ma non fa per noi. Siamo duedesigners dalle personalità forti e troviamosempre nel confronto il terreno d’incontro dellenostre inclinazioni. Questo fa sì che si scavino afondo le ragioni del progetto, la vita del prodottoe solo da lì scaturiscano le soluzioni formali; èevidente che in questo percorso la sempliceautocitazione non sia la risposta…».

Che approccio usate con le diverse aziendeper essere innovativi?«L’iter progettuale che seguiamo, già predisponeall’originalità, ma è chiaro che non sarebbe cosìsemplice se ci occupassimo sempre della stessatipologia di prodotti. Tutto si giocherebbe sulpiano di scelte formali opinabili e comunquesarebbe più complesso indagare le ragioniprofonde delle differenziazioni fra prodotti. Invece abbiamo la grande fortuna di progettareper diversi settori (ufficio, casa…), a voltecontemporaneamente e ci piace lacontaminazione, sia stilistica che tecnologica.Spesso adottiamo soluzioni progettuali cheabbiamo già parzialmente indagato in altricontesti. Lavorare “trasversalmente” ci haarricchito e continua a farlo; il nostro percorsoprofessionale fino ad ora ci rende sempreinnovativi. Ci sono poi aziende che per le loropossibilità tecnologiche ci ispirano ulteriorielementi per un design inedito. Laddoveindividuiamo capacità produttive che possonooffrire soluzioni innovative, orientiamo il prodottoin questa direzione». �

interesting convergence between economic andstylistic factors and know-how. Each time we tackle aproject, we try to be really new, not repeating formsthat could identify us, but expressing the best of thecustomer’s manufacturing skills». How do you approach the various companies to be innovative? «The planning procedure we follow for each productalready prepares for originality, but obvioulsy itwouldn’t be so easy if we always dealt with the samekind of products. We are lucky, because we design formany sectors (office, home, kitchen, etc.), sometimescontemporarily and we like contamination, both as tostyle and technology». �

How did the office/contract industry strike you?«I think the office industry is taking up a concept of anineasingly domestic and comfortable space, definitelydenying the season of “machine-offices” without losingthe high-tech contents requested for this sector».Your impression of the fair? «A considerable increase as far as attendance andexhibitors are concerned, from abroad, too, who wantto appear in an increasingly international showcase.The concepts show a strong incentive toexperimentation».Is there a shared component in your various

industrial design projects? «Our designs include some products, that show an

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contract interview

2. FORSIT (GRUPPO PEDICONE)

Neochair

www.forsit.it

Dalle linee retrò si ispira alla

ricercata eleganza dei sedili

delle auto spider, con le

impunture ben in vista.

Un elemento di distinzione,

adattabile però a tutte le

esigenze della vita d’ufficio

A retro style inspired by the

refined elegance of the seats

of the two-seater sports car,

with ornamental saddle-

stitch. A distinctive feature,

yet suitable for all the

requirements of the office life

3. MANERBA

Revo

www.manerbaspa.com

Postazione direzionale dalle

ampie possibilità espressive:

nella versione con le quattro

gambe metalliche sagomate,

essenziale, o dotata di

spazioso allungo proposto

in due varianti di legno

Executive workplace available

in several versions: with four,

shaped metal legs, just

essential, or supplied with

a wide extension in two wood

grains

Progetto CMRwww.progettocmr.com

Impressioni generali sul settore ufficio/contract?«L’aspetto più evidente che emerge è unasempre maggior contaminazione formale efunzionale tra casa e ufficio. Gli spazi di lavoro,fino a poco tempo fa sobri, rigorosi, improntatiad una certa rigidità, vengono oggi pensati e progettati con sempre maggiore attenzione alle persone che, secondo alcuni dati statistici, vi trascorrono circa la metà del loro tempo.L’ufficio si sta dunque trasformando in unambiente confortevole, improntato al benessere,alla leggerezza, ad una piacevolezza tattile evisiva, ottenuto grazie all’accostamento dimateriali, forme e colori molto vicini a quellidell’ambiente domestico, così come da noi giàipotizzato nel libro “Workspace Workscape” nel 1999».

Impressioni sulla fiera?«L’edizione del Salone del Mobile 2008 ha visto la presenza di un minor numero di novitàrispetto alle precedenti edizioni, una pausa diriflessione forse necessaria in un mondo fintroppo affollato da nuove proposte. Il dato piùinteressante è stato sicuramente l’incremento divisitatori, in particolare dall’estero, che confermala leadership di Milano come polo di eccellenzaper il design. Per quanto riguarda infine le

Giovanni Giacobone e Massimo Roj tendenze, si è notato come le aziende collocatenella fascia più alta del mercato, propendano in un certo senso ad assomigliarsi sempre piùper quanto concerne gamma e strategie diprodotto, operando nella direzione, da un lato, di un’esasperazione del rapporto tra estetica e funzionalità con la proposta di prodottisensazionali atti a stupire la clientela e, dall’altrolato, nella direzione della ricerca di una curaestrema del dettaglio, della qualità percepita edell’innovazione. Va inoltre sottolineato unulteriore aspetto di novità emerso al Salone:ovvero un innalzamento del livello qualitativo delleaziende di seconda fascia che si sono avvicinatea quelle di primo livello».

Esiste un elemento unificante nei vostridiversi progetti di industrial design?«La nostra filosofia progettuale, sia perl’architettura che per l’Industrial Design è “inside-out”, cioè dall’interno verso l’esterno,quindi partiamo dal lato funzionale per poiarrivare all’atto formale. Nei nostri progetti èovviamente riconoscibile un tratto stilisticocomune, ma il vero elemento unificante è lacostante ricerca di innovazione, sia essa stilistica,funzionale o d’uso. Questo è l’unico strumento in grado di generare prodotti attraenti per ilmercato».

Che approccio usate con le diverse aziendeper essere innovativi?«Innanzitutto, riteniamo che la questione debbaessere affrontata in termini di deontologiaprofessionale, evitando di impegnarsi in progettidi prodotti della stessa tipologia merceologicacon aziende operanti nel medesimo segmento di mercato. In secondo luogo, la nostra capacitàdi innovare deriva dall’applicazione del concettodi “Progettazione Integrata”, da sempre uno deinostri punti di forza; seguendo questo concetto,la nostra metodologia di lavoro prevede lacostruzione di team multidisciplinari sulla basedelle specifiche esigenze del progetto, ilcoinvolgimento di specialisti del settore el’integrazione delle competenze dell’azienda

4. LAS MOBILI

Eos

www.las.it

Preziosa scrivania direzionale

in tre diverse essenze

di legno, che si articola

su molteplici piani

che disegnano lo spazio

dell’operatore, sottolineati

da preziose cromature

A valuable executive

desk in three wood grains

organized on several

surfaces, that design the

user’s space, stressed by

precious chromium-plating

5. LUALDI

Domino

www.lualdiporte.com

Sistema di boiserie attrezzata

con illuminazione integrata

Equipped boiserie system

with integrated lighting

6. MANERBA

K-word

www.manerbaspa.com

Sistema operativo dalla

personalità decisa e dalle alte

valenze tecnologiche

Task system with a well-

defined personality and high

technological qualities

7. BUM

Soho

www.gruppo-sintesi.com

Linea di poltroncine e

divanetti per spazi waiting,

fortemente connotati da linee

morbide che evocano

il massimo comfort nella

seduta

Line of chairs and settees

for waiting areas, standing

out for their soft lines evoking

maximum seating comfort

1. ARESLINE

Vogue

www.aresline.com

Seduta per la collettività con

struttura in alluminio

pressofuso lucidato e

superfici in nylon in diverse

varianti cromatiche

Community chair with

structure in polished,

die cast aluminium and

surfaces in nylon coming

in several colours

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contract interviewD

esign in

tandem

cliente al fine di operare in perfetta sinergia dallafase di ideazione fino alla vendita del prodotto».

Che caratteristiche ha invece l'approccioquando, oltre a operare come industrialdesigner, avete anche una consulenza comeart director e gestite il riposizionamento del marchio?«Questo è l’approccio che preferiamo esicuramente il più soddisfacente, in quanto ti permette di dialogare con l’azienda non solo in termini di sviluppo di un singolo prodotto, ma in modo più ampio anche in termini di strategie di gamma, di comunicazione e di immagine. In questi casi occorre porreparticolare attenzione al mix di prodotti giàpresenti nel catalogo, scartare quelli non piùidonei a rispondere alle esigenze del mercato edindividuare corrette strategie per la progettazionedei nuovi prodotti, avendo bene in mente comeobiettivo prioritario, la comunicazione del branddell’azienda in modo coerente ed uniforme con la sua storia, con il suo posizionamento di mercato e con le sue aspirazioni future».

Quale sarà lo scenario del prossimo futuro?«Parlare ancora oggi di frontiere e distinzioni disesso, razza e religione è ormai anacronistico:dobbiamo confrontarci con un mercato globale.

inside outwards, so we start from the functional sideand then get to the form; the actual, sharedcomponent is the steady search for innovation as faras style, function or use are concerned». How do you approach the various companies to be innovative?«First of all, we think that the matter should be dealtwith in terms of code of conduct, avoiding to designproducts of the same kind. Secondly, our capability to innovate comes from the application of the conceptof “integrated planning”, which involves crossdisciplinaryteams on the basis of specific design requirements».When you act as art directors and you handle the brand upgrading, besides working as industrialdesigner, how does your approach change?«That’s the approach we like best and definitely themore rewarding, as it allows to discuss with thecompany not only about the development of a singleproduct, but also about strategies of range,communication and image». What is the next scenario?«To speak of frontiers and sex, racial and religiousdiscrimination is by now anachronistic: we have tocope with a global market. Environmental protectionshould be the unifying and cross characteristic of design. A design that has to respect both theaesthetic and the ethic significance to propose newproducts in line with our aspirations for a betterfuture». �

Il rispetto dell’ambiente deve essere il trattounificante e trasversale del design. Un design che dovrà sempre più rispettare sia ladimensione estetica che quella etica per proporrenuovi prodotti in linea con le nostre aspirazioniper un futuro migliore». �

How did the office/contract industry strike you?«What is most evident is the increasingly widespreadcontamination between home and office both as toforms and functions. So the office is changing into acomfortable environment, characterized by wellbeing,lightness and a tactile and visual pleasantness,obtained from the matching of materials, shapes andcolours quite similar to the home environment, as wehad already assumed in the book “WorkspaceWorkscape” in 1999». Your impressions of the fair?«The 2008 Furniture Exhibition featured less newproducts compared to the previous events. The mostinteresting fact was the increased number of visitors,especially from abroad. As for trends, the high-segmentcompanies tend to be more and more alike. Also, ahigher quality standard could be seen in medium-segment companies now closer to the top-level ones». Is there a shared component in your industrialdesign projects?«Our planning philosophy, both as regards architectureand Industrial Design is “inside-out”, that is from the

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8. BUM

Westend

www.gruppo-sintesi.com

Divanetti e poltroncine per

aree waiting, dal design

minimale, dove la soffice

imbottitura delle sedute è

bilanciata dall’evanescenza

del basamento in filo

metallico

Settees and chairs for waiting

areas featuring a minimalist

design, where the soft

padding of seats suits the

evanescent base in wire.

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contract interview

2. SITLAND

Green

www.sitland.com

Seduta tecnica per la

collettività, dalle grandi

versatilità e possibilità

compositive (con/senza

braccioli, con tavolino

conferenze, carrello per

impilabilità), realizzata in

materiale plastico riciclabile

al 100% in un corpo unico

Technical, community chair

allowing versatile and flexible

arrangements (with or without

arms, small conference table,

stackable on trolley) carried

out in 100% recyclable in a

single body

Baldanzi&Novelliwww.baldanzinovelli.com

Impressioni generali sul settore ufficio/contract?«L’impressione che si trae dal Salone è che,nonostante la realtà economica pesante, ci siacomunque una grande energia in movimento.Noi come designer, a contatto con la fasepropositiva delle aziende, verifichiamo la lorocostante tendenza a stimolare il mercato conproposte nuove. I due settori, diversi tra loro per i canali di vendita, affrontano il tema deldesign in analoga maniera, con una grandeattenzione ai materiali, finiture, e tipologie d’uso. Chi riesce ad adattarsi ed a riconoscere i segnali del cambiamento in corso risulta alla lunga vincente. Tra ufficio e contractcontinua l’avvicinamento dovuto ad esigenze e analogie di mercato. Sempre meno differenzeistituzionali, l’ufficio come il contract è sempre più “casa” in termini di emozioni. Il leit motiv è il benessere inteso come star bene e unamaggiore coscienza ecologica».

Impressioni sulla fiera?«Tantissima gente, non abbiamo dati ufficiali ma crediamo che confermino l’impressione.

Adriano Baldanzi e Alessandro Novelli Tralasciando i facili commenti sulla pessimalogistica per accesso e uscita della fiera stessa,direi che è stata un bell’evento. Anche se non si sono viste novità in assoluto: ci sono conferme di tendenza per colori edessenze, e qualche stravaganza d’obbligo. Nel settore ufficio si conferma la ricerca della qualità, con un arroccamento su propostespesso troppo simili tra loro, a conferma del fragile momento che stiamo attraversando. Dicono che il mercato chieda questo. Io credo che sia mancanza di coraggio:soprattutto per gli arredi assistiamo ad unappiattimento delle proposte. Sembra che l’omologazione sia il trend, che siaeffetto della globalizzazione? Dal nostro punto di vista abbiamo avuto ottime soddisfazioni per le nostre proposte, ma non ci consideriamoimmuni dalle considerazioni appena fatte.La presenza alle fiere è un appuntamentoobbligato nel calendario delle aziende.Soprattutto in ufficio i progetti vivono una lorolunga vita progettuale, legata alla complessità del progetto stesso e alle priorità aziendali.Quest’anno eravamo presenti al Salone Ufficiocon un buon numero di prodotti novità:

3. EMMEGI

Victory

www.emmegiseating.com

Sistema di poltrone

per auditorio dalla forma

accattivante e dall’innovativo

sistema di costruzione

ed intelaiatura

Seating system for auditorium

coming in a winning shape

and with the innovative

construction and framework

system

4. SINETICA

Factory

www.sinetica.com

Sistema reception dalla linea

rigorosa ma al tempo stesso

d’impatto. Aperta ad ogni stile

si propone in cinque versioni

differenti: dal calore del

rovere chiaro o rovere scuro,

alla purezza assoluta del

bianco, al prestigio del wengè

o ebano

Reception system with

a strict yet striking line.

Open to all kinds of styles,

it comes in five different

models: from the warmth

of pale or dark oak to the

absolute purity of white

or the prestige of ebony

and wengè

5. LAMM

C100

www.lamm.it

Poltrona per sale conferenze

la cui flessibilità strutturale

consente svariati

posizionamenti, compresi

andamenti curvi e

disposizioni a gradoni

Chair for conference rooms

allowing many arrangements

through its structural

flexibility, curved and tiers

included

1. NURUS

Anyway

www.nurus.com

Sistema operativo con

struttura in metallo che

abbraccia ogni tipologia

di lavoro e flessibile ad ogni

soggettiva necessità

Task system with metal

structure suiting all kinds of

jobs and subjective needs

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contract interviewD

esign in

tandem

la seduta per collettività, Green per Sitland, una sedia realizzata totalmente in tecnopolimero con la tecnologia air moulding. È la prima sedutanel settore ufficio contract totalmente in plastica,con le caratteristiche proprie di una seduta percollettività. Per Emmegi, abbiamo realizzato Victory, un sistema di poltrone per auditorio. La formaaccattivante nasconde un sistema innovativo di costruzione e assemblaggio, abbandonando le tecniche di intelaiatura tradizionali. Nel sistema banco reception Factory perSinetica, la forma rigorosa prescinde da unostudio accurato della modularità, in funzione della migliore condizione di fornitura e magazzino, quindi contenimento dei costi nonrinunciando alla nobiltà dei materiali usati. Per Lamm, C100 una poltrona per conferenzadalle caratteristiche estetiche votate al minimale,come minimale è il sistema costruttivo. Fuori salone poi, Nurus esponeva la prima partedel sistema pareti e tavoli Anyway che sicompleterà step by step, andando a coinvolgeretutti gli aspetti dell’ambiente di lavoro, consoluzioni poliedriche che rispondono allesoggettive esigenze».

la “vendita” è solo uno degli aspetti. Le richieste e i progetti che sviluppiamo non sono mai paralleli. La tempistica ne scandisce i ritmi completamente diversi. Ci caliamo all’interno dell’azienda diventando un tutt’uno con essa, e il prodotto che ne deriva è la risultante alchemica di questa unione.Cerchiamo di capire come questa lavora, quali sono le prerogative quindi le qualità internead essa. Industrial Design come Company Design. Spesso abbiamo contribuito e partecipato all’identitàdell’azienda stessa. Ma mai abbiamo creato cloni dei nostri prodotti». �

How did the office/contract industry strike you?«There is a great energy on. Office and contract arecloser and closer due to market analogies andrequirements, both are more and more a “home” interms of feelings. The leitmotiv is wellbeing meant asfeeling well and a greater environmental awareness». Your impressions of the fair?«Lots of people. In the office industry, the searchfor quality is confirmed, with concepts often similar,

to prove the difficult period we are going through. They say that’s what the market wants. I think theyhaven’t got the guts».Is there a shared component in your industrialdesign projects?«There is no formal style, no sign style, I’d rather say a behavioural style, of project, application and vision of the object itself and the use you make of it. Our works are strictly related to their use, since theirassembling.All planning phases are followed in closecooperation with the company».How do you approach the various companies to be innovative?«The requirements and characteristics of thecompanies are different, although competing on thesame ground. The competition is in the final, sellingphase. The requests and projects we develop arenever parallel. We try to understand how the company works, its prerogatives and qualities.Industrial Design as Company Design. We have often helped to create the corporate identity.But we never created clones of our products». �

Esiste un elemento unificante nei vostridiversi progetti di industrial design?«Direi di sì anche se non dal punto di vistaestetico: la riconoscibilità non è immediatamentericonducibile alla nostra identità. Non c’è uno stile formale, di segno, direi più uno stilecomportamentale, di progetto, di applicazione e visione dell’oggetto stesso e dell’uso che ne viene fatto. I nostri lavori sono strettamentelegati al loro uso, nel senso di utilizzo, compresala costruzione dello stesso, fin dal momento del loro assemblaggio. Tutte le fasi del progetto sono da noi seguite in strettacollaborazione con l’azienda. In questo sensosi conquista la riconoscibilità, trovando

l’elemento unificante, la riconoscibilità nelladiversità».

Che approccio usate con le diverse aziendeper essere innovativi?«Le esigenze e le caratteristiche delle aziendesono diverse tra loro pur competendo sullostesso terreno. La competizione tra loro è nellafase finale di vendita. Va da sè che la vendita èl’oggetto dell’impresa, ma la nascita e lo sviluppodi un progetto creano un fermento vitale dove

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contract interview

2. STYLOFFICE

XENO altius

www.styloffice.com

Scrivania direzionale dalle

linee rigorose ed essenziali

con piani sottili in varie

finiture e gambe in alluminio

anodizzato verniciato.

Si completa con contenitori

e consolle

Executive desk with precise

and basic lines, thin tops

in several finishes and legs

in anodized, painted

aluminium. Complete with

storage units and console

Perin&TopanArchitetti

Impressioni generali sul settore ufficio/contract?«Nel panorama nazionale di questo settorespecifico l’importanza dei progetti è pariall’importanza delle strutture commerciali quindil’approccio al progetto deve tener conto di altrifattori, per esempio la nicchia di mercato sullaquale va a competere, il prezzo, il livellogerarchico del progetto. I progetti devonoinnanzitutto rispondere a caratteristiche di ergonomia, di serialità, di facilità produttiva per evitare errori nelle varie fasi di lavorazione, di ingombri ridotti per facilitare il trasporto, di semplificazione nel montaggio(la manodoperacosta e può affossare un prezzo di listinointeressante) e ovviamente della gradevolezzaestetica e dell’originalità soprattutto quando il prodotto deve evidenziare lo status come nel caso dell’ufficio direzionale».

Gianantonio Perin e Giorgio Topan Impressoni generali sulla fiera? «Abbiamo notato che le aziende anno dopo anno innalzano costantemente il livello qualitativodella presentazione e dei prodotti esposti.Massiccia la presenza di visitatori italiani estranieri, soprattutto per il settore casa. D’altra parte il mondo dell’ufficio ammiccasempre più al mondo dellacasa. Il trend è addomesticare l’ufficio; si pensi a quante ore si trascorrono in ufficio. L’ufficio sta diventando la seconda casa».

Esiste un elemento unificante nei vostridiversi progetti di industrial design? «L’elemento unificante dei nostri progetti è, per paradosso, l’eterogeneità che rende i progetti adatti alle specificità legate alla storiadell’azienda, alle sue risorse umane, al territorioproduttivo, alle aree di mercato in cui opera».

3. FREZZA

Forma

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Postazione direzionale

dalla forte personalità

e dalle molteplici finiture,

in grado di soddisfare il gusto

e la personalità di ogni

committenza

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a strong personality and

many finishes to suit all users’

tastes and personalities

4. IVM

Quadro

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Programma direzionale

con essenziali scrivanie

monocromatiche

in abbinamento a contenitori

liberamente componibili

in diverse tinte laccate lucide

Executive programme with

basic, monochrome desks

matching storage units

in several glossy colours to be

arranged freely

1. ARCHIUTTI

Dedalus

www.archiutti.it

Postazione direzionale

dalla forma asimmetrica.

Proposto con il piede

cilindrico e la struttura

in dicromia con diverse

finiture per il top

Executive workplace coming

in an asymmetric shaper.

It comes with the cylindrical

foot and a duotone structure

with top in various finishes

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contract interviewD

esign in

tandem

Che approccio usate con le diverse aziendeper essere innovativi?«Noi proponiamo i trend evolutivi, e cerchiamo di sviluppare il prodotto perché possa essereflessibile, standardizzabile e possa rispondere –nel caso di sistemi operativi – a più areetematiche (front office, call center, home office,learning space). Sulle scelte progettuali definitivesi impongono anche la saturazione e lacompetitività dei mercati, sempre più difficile, e i comportamenti di consumo. In un’Italia, chenon è conosciuta per l’innovazione e per laricerca, ciò che ci rende competitivi sono ilsistema di imprese e il vantaggio legato allacreatività come strumento di crescita e al valoredel design. Il settore è avulso dalla risonanzamediatica del "design star system" e il designerche vi lavora deve costruire progetti redditizialtamente concorrenziali per sopravvivere». �

How did the office/contract strike you?In the national outline of this specific sector, theimportance of the project equals the importance of the sale system, so the approach to the project has to consider other factors, like the market niche where it’sgoing to compete, price and the hierarchical level of theproject. First of all, projects must meet ergonomic andmass-production requirements, be easy to manufacture,in order to prevent mistakes during the various workingstages, be compact for an easier transport and an easyassembling and, obviously, they must be attractive and original. Your general impressions about the fair? We noticed that year after year the companiescontinuously improve the quality level of the performanceand exhibits. Plenty of Italian and foreign visitors, mainlyfor the home sector. On the other hand, the office worldwinks at the home world more and more. The trend is tomake the office “domestic”.

3

4

Is there a shared component in your industrialdesign projects? Paradoxically, the shared component in our projects is heterogeneity, that makes them suitable for thosepeculiarities related to the history of the company, its human resources, the local characteristics, the marketarea where it operates.How do you approach the various companies to be innovative?We propose evolutionary trends and try to develop the product so that it can be flexible, easy to standardizeand suitable – as far as task systems are concerned – for different theme areas (front office, call center, homeoffice, learning space). The final planning choices takeinto consideration also the market competitiveness and saturation, and consumption behaviours. The sectoris out of step with the media echo of the “design starsystem” and in order to survive the designer has to carryout highly competitive profitable projects. �

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IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA SRLBILANCIO D’ESERCIZIOchiuso al 31 dicembre 2007Valori di bilancio espressi in euro

IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA SRLSocietà unipersonale e soggetta a direzione e coordinamento de IL SOLE 24 ORE S.p.A.

Sede legale Via Patecchio, 2 - 20141 MILANO

Capitale sociale € 10.000.000, cod.fi sc. partita IVA e iscriz. REA nr. 00081580391

CONTO ECONOMICOValori in migliaia di euro Note 31.12.2007 31.12.2006

1) Attività in funzionamentoRicavi libri e periodici (30) 4.128 3.511Ricavi pubblicitari (31) 29.876 22.687Altri ricavi (32) 3.026 458

Totale ricavi 37.030 26.656Altri proventi operativi (33) 396 1.960Costi del personale (34) (8.209) (4.416)Variazione delle rimanenze (9) (474) (145)Acquisti materie prime e di consumo (35) (1.872) (1.653)Costi per servizi (36) (20.263) (17.941)Costi per godimento di beni di terzi (37) (1.012) (833)Oneri diversi di gestione (38) (682) (768)Accantonamenti (21) (1.910) (551)Svalutazione crediti (10) (110) (502)

Margine operativo lordo 2.895 1.807Ammortamenti attività immateriali (3) (158) (88)Ammortamenti attività materiali (1) (237) (259)Perdita di valore attività materiali e immateriali - (2)Plus/minusvalenze da cessione immobilizzazioni (39) - 800

Risultato operativo 2.499 2.258Proventi (Oneri) fi nanziari (40) (318) (869)Altri proventi da attività e passività (41) 155 -

Risultato prima delle imposte 2.336 1.389Imposte sul reddito (42) (2.025) (1.324)

Risultato delle attività in funzionamento 311 65

2) Attività cessate

Risultato delle attività cessate - -

Risultato netto 311 65

IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA SRLSocietà unipersonale e soggetta a direzione e coordinamento de IL SOLE 24 ORE S.p.A.

Sede legale Via Patecchio, 2 - 20141 MILANO

Capitale sociale € 10.000.000, cod.fi sc. partita IVA e iscriz. REA nr. 00081580391

STATO PATRIMONIALEValori in migliaia di euro Note 31.12.2007 31.12.2006

ATTIVITÀAttività non correntiImmobili, impianti e macchinari (1) 797 903Avviamento (2) 19.417 12.386Attività immateriali (3) 318 272Partecipazioni in società collegate e joint venture (4) - 855Attività fi nanziarie disponibili per la vendita (5) - 4Altre attività fi nanziarie non correnti (6) - 48Altre attività non correnti (7) 184 10.288Attività per imposte anticipate (8) 1.191 1.889

Totale 21.907 26.645

Attività correntiRimanenze (9) 125 371Crediti commerciali (10) 16.005 11.658Altri crediti (11) 1.078 521Attività per imposte correnti (12) 1.384 707Altre attività correnti (13) 83 363Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (14) 830 174

Totale 19.505 13.793

TOTALE ATTIVITÀ 41.412 40.438

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀA) Patrimonio nettoPatrimonio netto di gruppoCapitale sociale (15) 10.000 10.000Riserve - Altre (16) 5.946 5.774Utili/(Perdite) portati a nuovo (17) 1.184 2.103Utile (Perdita) del periodo (18) 311 65

Totale 17.442 17.942

B) Passività non correntiPassività fi nanziarie non correnti (19) - 6.458Fondi relativi al personale (20) 2.486 1.434Passività per imposte differite (8) 433 364Fondi rischi e oneri (21) 3.890 1.733Altre passività non correnti (22) - 76

Totale 6.808 10.064

C) Passività correntiScoperti e fi n. bancari-scad. entro anno (23) - 2.864Finanziamenti a breve termine (24) - 500Altre passività fi nanziarie correnti (25) 7.436 -Passività per imposte correnti (26) 799 336Debiti commerciali (27) 6.272 7.949Altre passività correnti (28) - -Altri debiti (29) 2.655 783

Totale 17.162 12.432

Totale passività 23.970 22.495

TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 41.412 40.438

Prospetto di dettaglio dei ricavi relativo al bilancio chiuso al 31/12/2007 ai sensi del

DL 23.10.1996 n.ro 545, convertito in legge 23.12.1996 n.ro 650 e successive

modifi cazioni, nonché della deliberazione n. 236/01/CONS: della autorità Garante per

le Comunicazioni del 30.05.01 e della delibera n.129/02/CONS, della Autorità per le

Comunicazioni del 24.4.2002.

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

01 Vendita di copie € 4.127.858,36

02 Pubblicità € 29.875.881,10

03 diretta € 29.875.881,10

04 tramite concessionaria € 0

05 Ricavi da editoria on line € 0

06 abbonamenti

07 pubblicità

08 Ricavi da vendita di informazione € 0

09 Ricavi da altra attività editoriale € 3.025.941,47

10 Totale voci 01+02+05+08+09 € 37.029.680,93

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Info

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Cognome _____________________________________________________________________________

Nome _________________________________________________________________________________

Professione ____________________________________________________________________________

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Via ______________________________________________________________________ n° __________

CAP _____________________________ Città _______________________________ Prov. _________

Tel. _______________________________ Cell. _______________________________________________

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2008

LA RIVISTA CHE PROPONE UNA NUOVA CULTURA DELL’UFFICIO E DEGLI AMBIENTI COLLETTIVI

USWorkplace - Contract - Design - Management

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di Gilberto Dondé

Amministratore Delegato

Great Place to Work Institute

Italia

Il convegno, attraverso i contributi di esponentidel mondo accademico, dei media e delleaziende, ha esaminato le differenti modalitàattraverso le quali le aziende riescono adattingere all’ingente patrimonio di idee che giàoggi possiedono. I temi principali sono stati:processi che favoriscono lo sviluppo di nuoviapprocci all’interno dell’organizzazione:promozione dell’innovazione gestionale,organizzativa e tecnologica;realizzazione di un ambiente favorevole allosviluppo dei processi innovativi e di una culturad’impresa orientata all’innovazione;gli ostacoli più comuni per la realizzazione di organizzazioni aperte all’innovazione;tempo a disposizione per la creatività, lasperimentazione e l’accettazione degli erroricome fattori di successo nell’innovazione;best practice nella creazione di ambienti dove è più “facile” innovare: come le migliori aziendelavorano per realizzare un contesto organizzativoche dà a tutti la “licenza di inventare”.Proponiamo di seguito gli interventi dei relatori e gli abstract della tavola rotonda.

Walter Passerini, giornalistaL’innovazione non è solo creatività, genio, maanche fatica del metodo. Troppo spesso èintesa solo come innovazione tecnologica, ma in realtà è qualcosa di più complesso: è unsistema di creazione del valore, quindi unvero sistema organizzativo. Tale sistema si costruisce creando un patrimonio innovativo e alimentandolo continuamente, non partendoda zero ogni volta che bisogna innovare, bensìiniziando dallo zoccolo duro del patrimonio diconoscenze. Innovare significa appunto allevare,coltivare questo patrimonio, non sfruttarlomeramente.Per “fare” innovazione è fondamentale che sifondano tra loro metodo, valori e approccio:emozioni e regole, mythos e logos sono

elementi essenziali dei gruppi innovativi.In tali gruppi si assiste al ridimensionamento delvalore dell’individuo a favore del team,coordinato, in genere, da un leader carismatico.I gruppi innovativi sono inoltre caratterizzati daun particolare clima organizzativo da un lato, eda un clima di “territorio” dall’altro: quest’ultimoè l’elemento fondativo dell’innovazione, che sibasa soprattutto sulla attenta valorizzazionedelle differenze.Il senso, il giusto e il conveniente insiemefanno innovazione, sono 3 concetti che vannocondivisi nella produzione del proprio lavoro: in un luogo di lavoro si fa innovazione se lepersone percepiscono che ha senso lavorare lì,se l’azienda fa la cosa giusta (ad esempio unprodotto che sia etico), e se la società realizza il giusto profitto, senza il quale non ci puòessere innovazione. La commistione di questitre elementi fa sì che si possa parlare di unaNice Company: una bella organizzazione, dove si lavora bene e si producono risultatiimportanti. L’Innovazione viaggia su delle reti:una di quelle su cui si investe poco, ma che è di fondamentale importanza, è la rete del Capi(quadri intermedi), che si ritrovano spessoschiacciati tra un committment pressante suirisultati e una base poco motivata e un po’confusa. Bisognerebbe individuare i trend,attraverso figure fisiche che individuino i segnali,dei sensori dello sviluppo organizzativo.Creare flussi di energia positiva èfondamentale per innovare: molto importante,in tal senso, è la comunicazione interna,spesso messa in secondo piano rispetto allacomunicazione esterna, mentre bisogna tornarea guardare dentro e imparare di nuovo adascoltarci.Un ultimo tema importante su cui fare leva peragevolare la spinta innovativa da parte di tuttala popolazione aziendale è capire quali sono inuovi sistemi premianti legati a questo tema.

Promuovere la competitività dell’impresa favorendo la partecipazione ed il contributo di tutte le personenel miglioramento di prodotti, servizi e processi aziendali. Questi i temi del VII Convegno nazionale sul cli-ma organizzativo delle aziende organizzato il 12 marzo scorso da Great Place to Work Institute. Attraversointerventi di esperti e manager aziendali sono state approfondite le modalità attraverso cui le imprese pos-sono spingere gli individui a portare idee per il successo dell’azienda. Durante il convegno sono state pre-miate ufficialmente le 35 aziende della classifica 2008, stilata da Great Place to Work® e pubblicata da IlSole 24 Ore ed è stato assegnato un riconoscimento alle aziende che hanno messo in atto le pratiche chepiù incoraggiano il contributo all’innovazione da parte di tutta la popolazione.

InnovazioneOltre l’invenzione, la creatività, il cambiamento

management

great place to work

In queste pagine alcuneslides tratte dallapresentazione di AlfonsoFuggetta

In these pages some slidesfrom the ppt presentationof Alfonso Fuggetta

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Alfonso Fuggetta, Politecnico di Milano,AD CefrielL’innovazione non è solo una questione dirisorse economiche: è fondamentale che leaziende abbiano la consapevolezza di cosasignifica innovare. Innovare è ormai una necessità, una questionedi sopravvivenza e le aziende devono saperecome si innova, dove vogliono andare. Molte aziende pensano che innovare sia soloquestione di fare qualche acquisto mirato, o di assumere “qualcuno che se ne occupi”.L’innovazione è, invece, una sfida globale. In Italia ci sono differenze abissali tra le aziende,in termini di innovazione: ce ne sono alcune che innovano moltissimo, mentre altre restanoimmobili.Un altro tema fondamentale, quando si parla diinnovazione, è la visione: le aziende devonoporsi delle domande per avere chiari da subito iloro obiettivi.Per innovare è importante l’attitudine non solodell’azienda, ma anche delle persone che vilavorano: le persone devono fare il loro lavorocon voglia e passione, devono essere proattive,e, anche se il motore dell’innovazione è il capo,tutti devono essere coinvolti e convinti di quelloche fanno. Per fare innovazione serve metodo. Innovazionee ricerca sono due cose totalmente diverse, per certi versi l’innovazione è l’applicazione della ricerca. Le aziende devono fareinnovazione a 360°, cioè innovare non solo iprodotti, ma anche i servizi e i processi.È necessario promuovere le idee e, per farequesto, bisogna non soltanto generarne molte,ma anche eliminarne altrettante, tenendo esviluppando solo quelle più promettenti. Perchési producano idee è fondamentale sostenere chile genera, comprendere gli eventuali errori emotivare coloro che non hanno avuto successo.È importante riconoscere i meriti e gli sforzi dellepersone, senza accettare però l’inerzia el’indifferenza. Le risorse umane sono la chiavedell’innovazione: tutti vanno ascoltati,responsabilizzati, valutati e resi partecipi dellavita e del destino dell’azienda. In tal senso,anche il tema della diversity è importante: ledifferenze sono un potente elemento diinnovazione, da esse nascono vitalità ed energia,essenziali spinte verso le novità. �

Innovation.Beyond invention, creativity, change

Promotion of organizational competitivenessthrough everybody’s involvement and help toimprove products, services, corporate procedures.These were the subjects discussed at the 7thNational Meeting on the organizational climate ofcompanies organized last March 12th by the GreatPlace to Work Institute. The speeches delivered bycompany managers and experts investigated themethods to be used to encourage people to bringideas for the success of the company.

The meetings, attended by exponents of the academiccommunity, media and companies, examined thedifferent ways to derive from the huge heritage of ideasthe companies already have now. The main themeswere: procedures to promote the development of newapproaches inside the organization; promotion ofmanagerial, organizational and technologicalinnovation; realization of surroundings that foster thedevelopment of innovative processes and aninnovation-oriented enterprise culture; the mostcommon impediments to the carrying out oforganizations open to innovation; time for creativity,experimentation and acceptance of mistakes asfactors of success in innovation; best practice tocreate surroundings, where it’s “easier” to innovate;how the best companies work to obtain anorganizational context giving everybody the “inventionlicence”.

Walter Passerini, journalistInnovation isn’t just creativity, flair, but also effort of themethod. Too often it is meant just as technologicalinnovation, actually it’s something more complex: it’s a system to create value, so a real organizationalsystem. To innovate, it’s basic that method, valuesand approach merge: emotion and rules, mythos andlogos are basic factors for the innovative groups.What makes sense, what is right and appropriate,together they make innovation, they are threeconcepts that should be shared in one’s way ofworking. Creating flows of positive energy isfundamental to innovate.

Alfonso Fuggetta, Politecnico di Milano, AD CefrielInnovation isn’t just a matter of financial resources: it’s fundamental that companies are aware of whatinnovating means. Innovation is a global challenge. Another basictheme is vision: companies should question to setclear goals from the beginning. To innovate, attitudeis important, not only the company’s, but also that ofpeople who work there. Innovation and research arequite different things, in a way innovation is aresearch application. It’s necessary to promoteideas, which doesn’t mean to produce many of them,but also to eliminate as many and to understand thepossible mistakes. Human resources are the key to innovation. �

Tavola rotonda

I relatori della tavola rotonda erano: Andrea Sasso (Elica),Marina Debra Pini (W.L. Gore and Associates), FilippoSquarcia (Starwood Hotels and Resorts), Daniele Marti-gnoni (MSA).

Andrea Sasso, A.D. Elica Elica è un’azienda “glocal”, con una vocazione interna-zionale, ma ben radicata nel territorio marchigiano. Que-ste caratteristiche la rendono un’azienda sempre innova-tiva. I suoi prodotti di design vengono realizzati, in tutte leloro fasi, tutti all’interno, anche se spesso vengono atti-vate delle collaborazioni con designer di respiro interna-zionale. Più del 2% di fatturato viene investito in ricerca esviluppo. L’innovazione, in Elica, non è semplicemente unprodotto, una direttiva dall’alto o uno strumento tecnolo-gico ma è una cultura vera e propria. Per incoraggiarel’innovazione stanno lavorando non solo al loro interno,ma anche nelle scuole, per favorire l’arte e il design, e sulterritorio.

Marina Debra Pini, Presidente W.L. Gore and AssociatesGore punta a fare la differenza attraverso l’innovazione,non solo di prodotto. L’organizzazione stessa di Gore,chiamata Lactice Organization, è innovativa: i dipendentivengono chiamati associate, in quanto non solo contribui-scono al successo dell’azienda, ma partecipano anche deirisultati economici dell’azienda stessa; ogni associate èanche azionista dell’azienda, e riceve, quindi, una partedell’utile globale. L’organizzazione è snella, con pochissimi livelli gerarchicie di leadership, in modo da ottenere il massimo contributoda ognuno. La cultura di Gore è basata sulle persone: l’azienda credenell’individuo, nel lavoro in piccoli gruppi flessibili, diversia seconda del progetto, e sviluppa una visione di lungoperiodo.L’ambiente di Gore incoraggia la creatività e l’innovazione,anche a partire dagli insuccessi, che in azienda vengonocelebrati tanto quanto i successi, perché da questi in Goresi è convinti di poter imparare.L’innovazione richiede agilità, e implica una comunicazio-ne diretta, un collegamento rapido tra le persone e l’orga-nizzazione Lactice è particolarmente adatta a questi sco-pi.

Filippo Squarcia, Dir. HR area Milano Starwood Hotels and ResortsQuello delle strutture ricettive è un business tradiziona-le, che fa del mantenimento della tradizione un punto diforza. Questo tipo di organizzazione è spesso molto ri-gida, in funzione del fatto che le attese dei clienti relati-ve agli standard di servizio sono sempre molto elevatee, in questo tipo di contesto, è molto complicato inno-vare. Nonostante questo, Starwood cerca comunque di fare in-novazione in maniera costante, perché, nel tempo, le esi-genze dei clienti cambiano, i servizi richiesti sono semprepiù personalizzati, l’esperienza che il cliente diventa primadi tutto “emozionale”.Nel business alberghiero, innovare significa mettere lapersona al centro di ogni politica aziendale, che sia un di-pendente o un cliente. Perché un cliente si senta speciale,bisogna fare in modo che anche i dipendenti si sentanospeciali: per questo Starwood ha creato un progetto chia-mato “People care”, con iniziative quali, ad esempio, il so-stegno al reddito, Family day, attività che promuovano lasocial responsibility.

Danile Martignoni, D.G. MSAMSA ha sempre posto al centro i dipendenti. Hanno mes-so insieme persone giovani e persone meno giovani, pren-dendo dagli uni la creatività e la freschezza, e dagli altril’esperienza e la competenza.MSA ha deciso di comunicare in maniera molto chiara atutti i dipendenti le attività in atto, sollecitando le personea dare consigli e suggerimenti per il miglioramento. L’a-zienda ha creato un premio, detto “Premio Archimede”,per l’idea più innovativa, in modo tale da incentivare lepersone ad innovare nel loro lavoro. Tutti possono parte-cipare a questo premio, l’ultima edizione è stata vinta daun operaio.

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di Marzia Morena

(Politecnico di Milano

Dipartimento BEST)

Dopo alcuni anni in cui la parte del leone èspettata a paesi emergenti, come quellidell’Europa dell’Est, i Paesi arabi e la Russia,oggi si torna a registrare una forte presenza, increscita, di developers ed investitori dei Paesidella vecchia Europa come Germania (+17%rispetto al 2007), Regno Unito, Paesi Scandinavi(Svezia e Danimarca: +33% rispetto al 2007).E se l’Europa occidentale si presenta in forze,non sono da meno i mercati delle economieemergenti, a cominciare dalla Russia e daiPaesi dell’ex blocco sovietico, fino al Medio ed Estremo Oriente, la cui presenza negli ultimianni è cresciuta a ritmi vertiginosi.Due i paesi che debuttano quest’anno: ilMarocco, con sette società e la Giordania.In aumento, sebbene ancora poco numerose,sono le società dell’America Latina, Brasile eMessico in testa.

Tendenze del settore immobiliareLa composizione geografica del Mipim benriflette le trasformazioni del mercatoimmobiliare mondiale con investitori occidentalisempre più attenti alle realtà emergenti, matalora scettici sulle reali opportunità offerte da questi mercati. Se infatti la loro dinamicità è propizia agliinvestimenti, è anche vero che l’instabilità politicaed economica e gli ostacoli burocratici possonorappresentare un freno.

Quest’anno la tendenza del comparto riscontraun alto numero di progetti integrati ad usomisto, che ospitano strutture destinate alcommercio, alla residenza e alle attività culturalio di svago (Fonte: Giovanna Mancini, Il Sole 24 Ore).L’incremento di questi modelli costruttivi rifletteil consolidarsi di un nuovo approccio allosviluppo del tessuto urbano, che si vadiffondendo in tutti i Paesi del Mondo.Un’altra macrotendenza è l’attenzionecrescente all’ambiente e allo svilupposostenibile. Non a caso questa ultima edizioneha dedicato al tema ecologico molto spazio,compresa una nuova categoria dei MipimAwards “Green building”.Forte anche il settore Hotel considerando la crescita del 29% delle aziende del settore e il debutto di “Hotel &Tourism Arena”, nuovospazio rivolto agli operatori dell’immobiliare e del settore alberghiero.

RE in ItaliaPer quanto riguarda l’Italia, il nostro Paese èuno dei più assidui frequentatori del Mipim con300 partecipanti (oltre 100 sono espositori)tra cui i maggiori leader nazionali del settore.Nonostante il rallentamento che sta investendo i mercati immobiliari più maturi, il real estateitaliano offre ancora buone opportunità,tanto agli investitori locali, quanto a quelli

La XIX edizione di Mipim, evento del mondo immobiliare internazionale, si è svolta a Cannes presso il Pa-lais des Festivals dal 11 al 14 marzo 2008. A dispetto degli allarmi di recessione, continua a crescere il nu-mero delle società che scelgono questo palcoscenico come ribalta internazionale. Gli stand hanno ricoperto un’area espositiva pari a 26.500 mq, contro i 24.500 dell’edizione precedente:accanto al Palais des Festivals debuttano infatti due nuovi spazi, l’Harbour Villane e il Port Side. Un incre-mento, pari al 12% rispetto al 2007, si è registrato per il numero di partecipanti con un totale di 29.318,contro i 26.200 del 2007. I Paesi presenti sono stati 89.

Sguardo sul Real Estate internazionaleProgetti integrati ad uso misto e sviluppo sostenibile a Mipim 08

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real estate

1. Council of Europe,New General OfficeBuildingArchitect: Art&Build ArchitectLocal architect: Denu & ParadonDeveloper: Council of EuropeEngineers: IOSISStrasbourg, France

A. Maurice KanahRoma, l’ufficio del futuro

2. Hotel Wasserturm,Hamburg SternschanzeArchitect: Falk von TettenbornDevelopers: PatriziaProjektentwicklung GmbHand Ernest Jo. StorrInterior designer: CorneliaMarkus-DiedenhofenOperator: Mövenpick Hotels&ResortsHamburg, Germany

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stranieri, forse proprio grazie al suofondamentale ritardo rispetto all’Europaoccidentale.Si parla di un fatturato immobiliare che nel2007 si è attestato intorno ai 126,5 miliardi dieuro e che nel 2008 dovrebbe superare i 130miliardi, con una crescita del 2,9 per cento.Percentuale in flessione rispetto all’anno prima(5%), ma tuttavia superiore a quella di Francia e Gran Bretagna (Fonte: Scenari Immobiliari).Se la voce più importante è semprerappresentata dal residenziale, cresce sempredi più l’interesse rappresentato per gli investitoridai segmenti commerciale e direzionale, con rendimenti stabili (rispettivamente attorno al 5 e 6%).Oggi in Italia per raggiungere guadagniinteressanti occorre creare valore all’internodegli immobili stessi, riposizionandoli coninterventi di ristrutturazione e valorizzazione(Fonte: Solaro Del Borgo_Cordea Savills Italia).Non è dunque un caso se molti progettipresentati dagli italiani sono stati incentrati sulla riqualificazione di aree dismesse, di ex complessi industriali o immobili in disuso da riconvertire in complessi per lo più ad usomisto.Il programma “Valore Paese” dell’Agenzia del Demanio, per esempio, affida a investitori e sviluppatori privati la gestione di beni statalicon concessioni fino a 50 anni e anche le piùgrandi società nazionali, come Aedes, Pirelli e Risanamento puntano su progetti di recupero.Nella stessa direzione si muovono leamministrazioni locali che in gran partepresentano iniziative di riqualificazione evalorizzazione, con un’attenzione particolareall’ecosostenibilità e agli spazi destinati allaricerca scientifica e tecnologica. �

Italiani a Mipim: opinioni a confrontoAbbiamo rivolto tre domande a tre importanti studi di architetura presenti alla manifestazionecon i propri progetti più recenti, le opinioni spesso discordi e ci offrono una fotografiaestremamente interessante di Mipim e della situazione attuale del Real Estate.

1) Il mondo internazionale del Real Estate presenta ogni anno al Mipim nuovi progetti di sviluppi immobiliari. Quale è la Suaimpressione sul livello qualitativo dei progetti?

2) Quali sono oggi, secondo lei, gli elementi irrinunciabili ecaratterizzanti per la realizzazione di un progetto vincente? Ha riscontrato nei progetti presenti al Mipim questi elementi?

3) Quale è la percezione che ha avuto relativamente al “ruolo”dell’architetto in un contesto come quello del Mipim?

Kconsult Engineering è una società di ingegneriacostituita nel 1991 da un gruppo di professionistiche, forti della loro lunga esperienza di lavoro ma-turata negli anni precedenti anche a livello interna-zionale, si sono uniti per costituire un gruppo diprogettazione di grande profilo culturale e con lavocazione alla sperimentazione di nuove tecnologietecnico-edilizie. Kconsult Engineering in questi annisi è collocata nel settore della progettazione inte-grata e interdisciplinare, della pianificazione del ter-ritorio, dal recupero dell’ambiente all’architettura, edella organizzazione funzionale degli interni.

1) È la saga delle oligarchie, in cui l’architettura arbitrariaassume un carattere predominante nel paesaggio del-l’effimero. L’obiettivo non è la verità, ma “il bello” intesocome libera e assoluta tensione estetica. Il ruolo neltempo non è più una connotazione pregiudiziale per unavalutazione di merito per l’architettura, ma la coscienza

Intervista con Maurice Kanah, direttore tecnico di Kconsult Engineering

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di un profondo senso dell’effimero e del virtuale. 2) Io sono convinto che una buona progettazione nonpuò prescindere dal contesto in cui si colloca, dalla suafruibilità e dalla qualità della sostenibilità ambientale.Questi aspetti al Mipim sono tendenzialmente assenti.Nessun architetto sembra voler guardare alla morfologiaambientale o a quella storia e a quella cultura che ren-dono unica ogni città, grande o piccola che sia.

3) Il ruolo dell’architetto è particolarmente importantedal punto di vista quantitativo, ma la produzione è forte-mente tesa ad una competizione dove il “kitch” diventaperno culturale. Questo propone una tipologia di “archi-tettura della morte” contro la quale il mondo è spaven-tato (esempio Celentano). L’ultima riflessione vuole chela speranza prevalga in un contesto di sviluppo univer-sale come l’Expo di Milano, proiettando l’architettura el’urbanistica di domani in una azione combinata tesa avalorizzare un’azione umana adeguata alla natura. �

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Alleanza DEGW–Lombardini22

In occasione di Mipim, DEGW e Lombardini22 han-no comunicato la nuova alleanza strategica finaliz-zata a migliorare l’ampiezza e la profondità deipropri servizi professionali. L’alleanza offrirà un servizio innovativo e multidi-sciplinare, combinando esperienza internazionalee capacità di sviluppo locale. Insieme le due azien-de possono contare sulle rispettive professionalitàed esperienze nel campo della “Workplace Stra-tegy”, nella progettazione di ambienti di lavoro,edifici per il terziario, per il commercio e alberghi.“Sia Lombardini22 sia DEGW possono impararemolto l’una dall’altra” dice Franco Guidi, che assu-merà il ruolo di Managing Director di DEGW rima-nendo Amministratore Delegato di Lombardini22.“DEGW è un brand noto e affidabile, con una fortereputazione globale; per noi è un onore essere as-sociati a questa azienda da qui in avanti”.

Intervista con Luca Bombassei, socio fondatore di Blast

Lo Studio Blast è stato fondato nel 2001 da LucaBombassei e Simona Traversa, ai quali si uniscenel 2005 Franz Siccardi. Nelle attuali sedi di BlastArchitetti a Milano e a Bergamo, all’interno del Par-co Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, lavo-rano complessivamente 23 professionisti. Dal 2001lo Studio Blast ha lavorato al coordinamento pro-gettuale del Parco Scientifico Tecnologico Kilome-tro Rosso – un’area di 392.000 mq alle porte dellacittà di Bergamo – nato su Master Plan di JeanNouvel. L’esperienza del Kilometro Rosso ha per-messo allo Studio Blast di indirizzare inoltre la pro-gettazione verso la sperimentazione dell’architettu-ra sostenibile, che contraddistingue tutti i lavori re-centemente promossi dallo Studio.

1) Il livello qualitativo di questa edizione del Mipim è sta-to notevole. Le città più importanti hanno organizzatostand enormi con la conseguente possibilità di presen-tare numerosi progetti. Gli stand che ho trovato più inte-ressanti: Londra, Parigi, Monaco e Berlino. Tra i pro-getti più importanti sicuramente la Russia Tower del-l’architetto inglese Norman Foster, la Shard of Glassprogettata da Renzo Piano per la città di Londra e laTour Signal disegnata per La Défense di Parigi da JeanNouvel, un progettista che rimane un nostro riferimentodopo l’esperienza condivisa nel Parco Scientifico Tec-nologico Kilometro Rosso. Ho notato inoltre molta ricer-ca per l’architettura sostenibile anche in progetti di Pa-esi che fino a poco tempo fa erano molto lontani da que-sto approccio: Cina, Russia, Kazakistan, e paesi del Golfo.

2) Ricerca e interdisciplinarietà sono gli elementi irrinun-ciabili attraverso i quali Blast Architetti affronta ogni pro-getto, per poter creare un intervento che non solo siaadeguato al presente ma guardi anche al futuro. Ele-

mento irrinunciabile è lo studio di una relazione semprenuova tra Luce, Materia, Energia, Landscape e so-prattutto Sostenibilità, intesa non solamente come am-bientale, ma in un significato più ampio che include larelazione con il contesto, urbano o territoriale, che siacon gli abitanti e con tutti gli aspetti economici legati al-l’intervento. Per avere successo un progetto deve riu-scire a tradurre tutti questi elementi in un oggetto archi-tettonico in grado di suscitare quella “sorpresa” posi-tiva che rende l’architettura anche un mezzo di comuni-cazione e di relazione efficace. Se impianto e tipologianascono dall’analisi del contesto e sempre più spessosono tradotti in forme pure, l’involucro diventa l’elemen-to della complessità. La “pelle” infatti, oltre a garantire lanecessaria schermatura per ridurre i consumi energeticidell’edificio – uno degli obiettivi prioritari – allo stessotempo deve trasmettere i contenuti del progetto. Perquesto motivo negli ultimi progetti ci stiamo concen-trando sul concetto di linea, che si estende in tessitu-ra e diventa una rete, un nastro capace di dialogare elegare l’intorno, attraverso il progetto architettonico, allepersone.

3) Oggi il pubblico è esigente e raffinato e accoglie soloprogetti di grande qualità in grado di gestire la comples-sità contemporanea e prevedere quella futura. Il buonarchitetto, e quindi un progetto valido, fanno il vero suc-cesso di un’operazione immobiliare. Bisogna affiancareil committente fin dall’identificazione del concept funzio-nale, e guidarne le scelte affinché il risultato finale abbiatutte le qualità necessarie per poter proporre il propriovalore a livello globale. È determinante anche che il pro-gettista condivida le reali possibilità economiche indivi-duate dal business plan affinché creatività e sosteni-bilità economica si influenzino reciprocamente per ilraggiungimento del risultato. �

B. Studio BlastCentro delle professioni.Edificio per il ParcoScientifico Tecnologico del Kilometro Rosso“Motor Park” Motor Park. Distrettodell’eccellenzadell’automotive

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967 è uno studio di progettazione architettonica epianificazione fondato a Milano nel 1999. Lo studio sioccupa prevalentemente di progettazione nell’ambitoterziario e commerciale, con un’esperienza specificanella progettazione degli ambienti di lavoro e nellapianificazione degli spazi di lavoro, sul brief strategi-co e sul controllo dei costi. Dal 2005 è associato allostudio internazionale Broadway Malyan, con sede aLondra e presente in 10 paesi, con il quale opera suinterventi che spaziano dal settore commerciale aquello alberghiero su tutto il territorio europeo. Nel2006 si aggiudica, con Arup Italia, il concorso inter-nazionale per la progettazione del nuovo palazzo peruffici del Comune di Perugia (Progetto Canapina) enel 2007 inizia la progettazione del complesso Fair-front a Pero, per un totale di 60.000 mq.

1) Complessivamente il livello qualitativo dei progetti èelevato anche se la logica dell’evento è di natura “com-merciale”, un aggettivo che viene solitamente contrap-posto alla qualità. Gli investitori però hanno bisogno an-che di idee vincenti e quindi devono investire neces-sariamente sulla qualità per assicurarsi la redditi-vità delle operazioni finanziarie. Spesso infatti grandi fir-me dell’architettura contemporanea vengono associatead interventi ambiziosi. Il che fa da volano ai progetti.Certo al Mipim non mancano le “bizzarrie arabe” però

Mipim Awards 2008

La XIX edizione del MIPIM vede rinnovarsi l’appun-tamento con i Mipim Awards, concorso che premiai migliori e più innovativi progetti immobiliari realiz-zati tra marzo 2007 e marzo 2008 (organizzato incollaborazione con Immobilien Zeitung, Cisco andKrea Real Estate). I criteri della premiazione preve-dono cinque diverse categorie oltre a un premiospeciale e si basano sulla qualità tecnica ed archi-tettonica dei progetti, sulla loro originalità, il suc-cesso della loro integrazione nel territorio e le loroinfrastrutture ed accessi.

La Giuria

I progetti, selezionati da una Giuria internazionale,presieduta da Bärbel Schomberg, Managing Direc-tor of DEGI – Deutsche Gesellschaft für Immobi-lienfonds (Germany), composta da professionisti dialto livello del settore del Real Estate:- Dominique Alba (Pavillon de l’Arsenal ManagingDirector, France);- John René Frederiksen (The Danish Property Fe-deration President, Denmark);- Nigel Hugill (Lend Lease Europe Chairman, Uni-ted Kingdom);- Mario Losantos Ucha (Allegra Europa HoldingsS.A. President, Spain);- Mikael Söderlund (Vice-Mayor of the City ofStockholm, Sweden);- Mark Southgate (Head of Planning and Environ-mental Assessment, Environment Agency, UnitedKingdom);- David Tuffin (RICS President, United Kingdom).

I progetti vincitori 2008

- Business Centres: Council of Europe, New Gene-ral Office Building, Strasbourg, France; - Refurbished Office Buildings: Unilever House,London, UK;- Residential Developments: Chimney Pot Park,Salford, UK; - Hotels and Tourism Resorts: Projekt Hotel Was-serturm, Hamburg Sternschanze, Germany;- Green Buildings: Crane Track, Amsterdam, TheNetherlands;- Special Prize of the Jury: Crane Track, Amster-dam, The Netherlands.

Intervista con Bruno De Rivo, partner business development di 967

il livello è decisamente in crescendo.

2) Personalmente credo che un progetto per essereriuscito debba avere un grande equilibrio tra funzio-nalità e stravaganza, tra forme, volumi e superfici.Progetti stravaganti come la Swiss RE Tower di Nor-man Foster a Londra, ribattezzato “il cetriolo” dai londi-nesi ora è inserito nelle fotografie come Landmark dellacity, e si esaltano le caratteristiche di sostenibilità ebasso consumo energetico. Ho riscontrato questecaratteristiche soprattutto nei progetti del vecchio con-tinente, mentre l’est europeo propone grossi sviluppiresidenziali e commerciali votati all’esigenza di espan-sione del mercato. Un capitolo a parte è il mercatoarabo che dopo aver privilegiato la spettacolaritàha un po’ invertito la tendenza, rimanendo comun-que d’impatto notevole.

3) Il numero degli stand dei progettisti è in crescita ilche fa capire che gli architetti rivestono una funzionesempre più importante negli sviluppi immobiliari.Forse proprio per l’esigenza da parte degli investitori dipuntare sulla qualità di alcune realizzazioni per assicu-rarne la redditività. C’è comunque una maggiore atten-zione da parte degli investitori e promotori verso l’archi-tettura e questo dato è un segnale positivo per l’univer-so dei professionisti presenti alla manifestazione. �

C. 967Broadway Malyan, Mann Island, Liverpool

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A survey of the Real Estate worldwide.Integrated projects for a mixed use andsustainable development at Mipim 08

The 19th Mipim, the event for the international realestate community, took place in Cannes, at thePalais des Festivals, from March 11 to 14, 2008.Despite the expected recession, the number ofcompanies choosing this stage as internationalforefront is ever-growing. The stands took up26.500 m2, as against 24.500 in the previousedition: actually, two new spaces close to thePalais des Festivals were added, the HarbourVillane and Port Side. An increase, equal to 12%over al 2007, was recorded in the number ofparticipants for a total of 29.318, as against 26.200in 2007, coming from 89 countries.

After a few years, when the emergent countries gotthe lion’s share, like East Europe countries, Arabcountries and Russia, now there is a growing numberof developers and investors coming from the oldEurope like Germany (+17% over 2007), UnitedKingdom, Scandinavian countries (Sweden andDenmark: +33% over 2007).And if western Europe is coming in force, the markets

of the emergent economies are no less, starting fromRussia and the ex Soviet bloc countries to Middleand Far East, whose presence has been growingexplosively in the past few years. Two countries madetheir debut this year: Morocco and Jordan. Alsoincreasing, although not too many yet, the companiesfrom Latin America, with Brazil and Mexico as theforerunners.

Trends of the property sectorThis year the trend of this sector shows a largenumber of integrated projects for a mixed use, that accommodate shops, residences and facilities for cultural or entertainment activities. Anothermacrotrend is the growing environmental awarenessand focus on sustainable development. Not accidentally, this event dedicated much space to the ecological theme, including a new category in the Mipim Awards “Green building”. Also strong,the Hotel trade, considering the 29% growth of thecompanies of this sector.

RE in ItalyDespite the slowdown recorded by the most matureproperty markets, the Italian real estate still offerssome good opportunities to local and foreigninvestors, maybe just for its basic gap compared towestern Europe. We are speaking of a propertyturnover of about 126,5 billion Euro in 2007, thatshould exceed 130 billion Euro in 2008, with a 2,9%growth. If the residential segment is still leading,investors are showing a growing interest in thecommercial and business sectors, with stable returns(5% and 6% respectively).Now in Italy it’s necessary to create value inside the property itself to reach interesting profits,that explains why many Italian projects presented atMIPIM were focused on the upgrading of disusedareas, former industrial complexes or no longer usedbuildings to convert into complexes mostly for a mixeduse. For instance, the programme “Valore Paese” byAgenzia del Demanio, entrusts to private developersand investors the management of state-ownedproperties with concessions up to 50 years. Localgovernments are following the same direction andmostly present upgrading projects with a specialattention to eco-sustainability and spaces meant forscientific and technological research. �

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3. Crane TrackArchitect: Design GroupTrude Hooykaas (OTH)Developer: ING RealEstate DevelopmentAmsterdam, The Netherlands

4. Chimney Pot ParkArchitect: ShedkmDeveloper: Urban SplashSalford, UK

5. Unilever HouseArchitect: Kohn Pedersen FoxDeveloper: Stanhope plcEngineers: Arup London, UK

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