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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA U n tempo – e si parla solo di pochi anni fa – erano diffusi in tutte le case e ogni ceto sociale ne faceva uso, chi per trar- re auspici per l’anno che si stava aprendo, chi per ricordare le date della semina e dei lavori nei campi, chi per semplice curiosità. Oggi, lo sono sicuramente un po’ meno, ma in molte case ci sono, comunque, magari più nascosti di un tempo. Si sta parlando dei Lunari, di questi opuscoli, questi “manuali d’istruzio- ni” per illudersi di interpretare il fu- turo prossimo venturo, da domani al trecentosessantacinquesimo giorno dell’anno, che univano e uniscono alle date del calendario e alle fasi della Luna, previsioni, consigli, ef- femeridi... Lunari per tutti i gusti e per tutte le tasche, per i semianal- fabeti di un tempo e per i colti, che oggi, con le loro stampe colorate, fanno bella mo- stra di sé nelle collezioni antiquarie. Dall’altro capo dell’an- no stavano, e stanno, gli almanacchi. Veri e propri libri, stavolta, ancora per tutte le culture e per tutte le tasche, che riassumono gli eventi dell’anno appena trascor- so. Ce n’è per ogni gusto, soprat- tutto oggi, dall’anno meteorologico a quello politico; dagli avvenimenti di costume, al gossip; dall’econo- mia, allo sport. E, forse, mai come oggi, gli almanacchi sono di moda e appaiono ad ogni fine d’anno sulla maggior parte dei settimanali e quo- tidiani, interpretando l’anno che sta per finire ciascuno secondo il pro- prio stile e il gusto dei propri lettori. Lunario come almanacco alla ro- vescia e almanacco come lunario alla rovescia, dipende dai punti di vista. Dal capo dell’anno al suo termine, ci sta di mezzo un anno intero; tra le ingenue previ- sioni di un lunario e il rigore quasi “storico” dell’almanacco; quello che, di bello o di brut- to, ci aspetta e quello che è stato. Chissà se a qualcuno è mai venu- to in mente di confron- tare tra loro queste due pietre miliari del tem- po, per vedere se poi quello che si è creduto per un anno è davvero accaduto. Forse, questo è un confronto che non ha mai interessato vera- mente nessuno. Per- ché, quando l’anno volge alla fine è ormai tempo di bilanci ed è inutile piangere sul lat- te versato; si rimane un po’ delusi per le aspet- tative non realizzate, per le cose che sarebbero potute andare un po’ meglio di come sono andate. Ma, in fondo, un anno nuo- vo sta per cominciare, un nuovo lunario è pronto e se anche non lo andiamo più a comprare, come fa- cevano i nostri nonni, ce lo costruiamo comunque nella nostra mente, con le sue stampe colorate, con i suoi proverbi, con i suoi consigli e le sue pre- visioni del tempo che farà, fuori e dentro di noi. È con questo spirito di costruire un “lunario alla rovescia” che ci si ap- presta ad affrontare le notizie di un anno appena trascorso a Parma e nella sua Provincia; così, senza ave- re alcuna pretesa di essere esau- rienti nel raccontare gli avvenimenti. Qualcun altro, forse, avrebbe scelto altre notizie, avrebbe seguito altre sequenze logiche, avrebbe tratto, dall’insieme degli avvenimenti, sin- tesi e insegnamenti. Invece, l’uni- co filo conduttore è, come sempre, come è sempre stato, il trascorrere del tempo, mese dopo mese, e l’al- ternarsi delle stagioni, consci che dopo ogni ciclo, comunque, si rico- mincia. Nella cronaca di un anno in provin- cia, si intrecciano notizie e avveni- menti di tutti i tipi. Arriva l’eco, a vol- te lo sciabordio, altre volte, ancora, si è investiti in pieno dagli eventi del Mondo (di quelli che appaiono negli almanacchi di ogni nazione). Oggi ancora più di solo pochi anni fa; del resto, se si parla tanto, a proposi- to e a sproposito, di globalizzazio- ne, qualcosa, forse, vorrà dire. E in un mondo globalizzato, ogni luogo della Terra, diventa un po’ come il cortile di casa o, se si vuole proprio esagerare, come quello del vicino. Alzi la mano chi non si è stupito, alla notizia del maremoto che ha colpi- to il Sud-Est asiatico e ha segnato così pesantemente l’inizio del 2005, del numero di connazionali presenti sui luoghi del disastro. La morte di papa Giovanni Paolo secondo ha in- vestito Parma con la stessa intensi- tà di ogni altro angolo del mondo. Globalizzazione signi- fica, anche, che molti avvenimenti si assomi- glino in ogni parte del mondo, anche se anco- ra declinati secondo un “marchio” locale. Basta cambiare nomi, situa- zioni di contorno, qual- che nota di colore e, soprattutto, l’incidenza quantitativa di un even- to, perché questo pos- sa essere trasposto in innumerevoli altre real- tà sociali, e non solo italiane. Eppure, ci sono anche le passioni, le emozio- ni, le culture, che co- stituiscono ancora dei capisaldi difficilmente esportabili, a connotare un’identità che vuole comunque rivendicare i propri caratteri peculiari, quasi una “denominazione di origine control- lata” di un modo di vita. I novecen- to anni della Cattedrale di Parma, proiettano il territorio della Provin- cia in un’ottica precocemente euro- pea, con un singolare parallelo tra il Medioevo e l’attualità, che vede la Città, perno della Food Valley, sede dell’Autorità europea per la sicu- rezza alimentare oppure, “si parva licet” il passaggio di proprietà del glorioso Parma Calcio a una società spagnola. Poi, c’è ancora un altro aspet- to che, quando si parla di cronaca e di avvenimenti in genere, è quasi d’obbligo considerare: le cosiddette “brutte notizie” che balzano subito in evidenza rispetto a quelle “bel- le”, sempre in sordina e relegate, quando vengono date, nelle pagine interne dei quotidiani o in coda ai telegiornali. Sia consentito un ap- punto. Forse, questo atteggiamento così diffuso (non solo in Italia, ma nel mondo) può essere messo in re- lazione non solo a una curiosità più o meno morbosa, che indubbiamen- te è presente, ma anche a qualcosa di positivo. Ci piace pensare che nel fondo dell’animo dell’umanità ci sia quella vena di ottimismo che indivi- dua il “bene” come la normalità e il “male” l’eccezione a quello che do- vrebbe essere l’andamento reale del mondo; per questo le “brutte” noti- zie, anche quando (e i casi nel mon- do sono davvero tanti) prevalgono in numero e in gravità su quelle po- sitive, sono percepite, nel profondo di ognuno di noi, come l’eccezione da stigmatizzare. Diverse tradizioni prescrivevano di osservare i primi giorni dell’anno per trarre auspici per l’anno intero. Una forma di divinazione, o di supersti- zione, che anche l’uomo moderno fa fatica a togliersi di dosso e che si riecheggia anche nei festeggiamenti del Capodanno. Che dire? Ci sono avvenimenti che si ripetono, a vol- te sempre uguali, a volte con poche varianti, nel corso dei dodici mesi e che sembrano, per così dire, sta- bilire la “cifra” di un anno. Ma non c’è da farsi troppe illusioni. Non è la fatalità, né quella dei primi giorni di gennaio, né quella dei rituali che, consciamente o inconsciamente, mettiamo in atto per cercare miglio- re fortuna per noi e per in mondo. Il tempo continua a scorrere, come da sempre, il Pianeta e la Natura con- catenano i loro cicli millenari, incu- ranti dei “paletti” e delle scansioni con cui l’Uomo cerca di classificare e ingabbiare il fluire degli eventi. E tra un anno, con la nostra memoria corta, ci si ritroverà ancora qui a di- scorrere delle stesse cose. Ci sono avvenimenti che si ripetono, a volte sempre uguali, a volte con poche varianti, nel corso dei dodici mesi e che sembrano, per così dire, stabilire la “cifra” di un anno Un lunario alla rovescia: effemeridi parmigiane UNA F INESTRA SU P ARMA

UNA FINESTRA SU P - system24.ilsole24ore.com · tidiani, interpretando l’anno che sta per finire ciascuno secondo il pro-prio stile e il gusto dei propri lettori. Lunario come almanacco

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Un tempo – e si parla solo di pochi anni fa – erano diffusi in tutte le case e ogni ceto

sociale ne faceva uso, chi per trar-re auspici per l’anno che si stava aprendo, chi per ricordare le date della semina e dei lavori nei campi, chi per semplice curiosità. Oggi, lo sono sicuramente un po’ meno, ma in molte case ci sono, comunque, magari più nascosti di un tempo. Si sta parlando dei Lunari, di questi opuscoli, questi “manuali d’istruzio-ni” per illudersi di interpretare il fu-turo prossimo venturo, da domani al trecentosessantacinquesimo giorno dell’anno, che univano e uniscono alle date del calendario e alle fasi della Luna, previsioni, consigli, ef-

femeridi... Lunari per tutti i gusti e per tutte le tasche, per i semianal-fabeti di un tempo e per i colti, che oggi, con le loro stampe colorate, fanno bella mo-stra di sé nelle collezioni antiquarie.

Dall’altro capo dell’an-no stavano, e stanno, gli almanacchi. Veri e propri libri, stavolta, ancora per tutte le culture e per tutte le tasche, che riassumono gli eventi dell’anno appena trascor-so. Ce n’è per ogni gusto, soprat-tutto oggi, dall’anno meteorologico a quello politico; dagli avvenimenti di costume, al gossip; dall’econo-mia, allo sport. E, forse, mai come

oggi, gli almanacchi sono di moda e appaiono ad ogni fine d’anno sulla maggior parte dei settimanali e quo-

tidiani, interpretando l’anno che sta per finire ciascuno secondo il pro-prio stile e il gusto dei propri lettori.

Lunario come almanacco alla ro-vescia e almanacco come lunario alla rovescia, dipende dai punti di

vista.Dal capo dell’anno al

suo termine, ci sta di mezzo un anno intero; tra le ingenue previ-sioni di un lunario e il rigore quasi “storico” dell’almanacco; quello che, di bello o di brut-to, ci aspetta e quello che è stato. Chissà se a qualcuno è mai venu-to in mente di confron-tare tra loro queste due pietre miliari del tem-po, per vedere se poi quello che si è creduto per un anno è davvero accaduto.

Forse, questo è un confronto che non ha mai interessato vera-mente nessuno. Per-ché, quando l’anno volge alla fine è ormai tempo di bilanci ed è inutile piangere sul lat-te versato; si rimane un po’ delusi per le aspet-tative non realizzate,

per le cose che sarebbero potute andare un po’ meglio di come sono andate. Ma, in fondo, un anno nuo-

vo sta per cominciare, un nuovo lunario è pronto e se anche non lo andiamo più a comprare, come fa-cevano i nostri nonni, ce lo costruiamo comunque nella nostra mente, con le sue stampe colorate, con i suoi proverbi, con i suoi consigli e le sue pre-

visioni del tempo che farà, fuori e dentro di noi.

È con questo spirito di costruire un “lunario alla rovescia” che ci si ap-presta ad affrontare le notizie di un anno appena trascorso a Parma e nella sua Provincia; così, senza ave-re alcuna pretesa di essere esau-rienti nel raccontare gli avvenimenti. Qualcun altro, forse, avrebbe scelto altre notizie, avrebbe seguito altre sequenze logiche, avrebbe tratto, dall’insieme degli avvenimenti, sin-tesi e insegnamenti. Invece, l’uni-co filo conduttore è, come sempre, come è sempre stato, il trascorrere del tempo, mese dopo mese, e l’al-ternarsi delle stagioni, consci che dopo ogni ciclo, comunque, si rico-mincia.

Nella cronaca di un anno in provin-cia, si intrecciano notizie e avveni-menti di tutti i tipi. Arriva l’eco, a vol-te lo sciabordio, altre volte, ancora, si è investiti in pieno dagli eventi del Mondo (di quelli che appaiono negli almanacchi di ogni nazione). Oggi ancora più di solo pochi anni fa; del resto, se si parla tanto, a proposi-to e a sproposito, di globalizzazio-ne, qualcosa, forse, vorrà dire. E in un mondo globalizzato, ogni luogo della Terra, diventa un po’ come il cortile di casa o, se si vuole proprio esagerare, come quello del vicino. Alzi la mano chi non si è stupito, alla

notizia del maremoto che ha colpi-to il Sud-Est asiatico e ha segnato così pesantemente l’inizio del 2005, del numero di connazionali presenti sui luoghi del disastro. La morte di papa Giovanni Paolo secondo ha in-vestito Parma con la stessa intensi-tà di ogni altro angolo del mondo.

Globalizzazione signi-fica, anche, che molti avvenimenti si assomi-glino in ogni parte del mondo, anche se anco-ra declinati secondo un “marchio” locale. Basta cambiare nomi, situa-zioni di contorno, qual-che nota di colore e, soprattutto, l’incidenza quantitativa di un even-to, perché questo pos-sa essere trasposto in innumerevoli altre real-tà sociali, e non solo italiane.

Eppure, ci sono anche le passioni, le emozio-ni, le culture, che co-stituiscono ancora dei capisaldi difficilmente esportabili, a connotare un’identità che vuole comunque rivendicare i propri caratteri peculiari, quasi una “denominazione di origine control-lata” di un modo di vita. I novecen-to anni della Cattedrale di Parma, proiettano il territorio della Provin-cia in un’ottica precocemente euro-pea, con un singolare parallelo tra il Medioevo e l’attualità, che vede la Città, perno della Food Valley, sede dell’Autorità europea per la sicu-rezza alimentare oppure, “si parva licet” il passaggio di proprietà del glorioso Parma Calcio a una società spagnola.

Poi, c’è ancora un altro aspet-to che, quando si parla di cronaca e di avvenimenti in genere, è quasi

d’obbligo considerare: le cosiddette “brutte notizie” che balzano subito in evidenza rispetto a quelle “bel-le”, sempre in sordina e relegate, quando vengono date, nelle pagine interne dei quotidiani o in coda ai telegiornali. Sia consentito un ap-punto. Forse, questo atteggiamento

così diffuso (non solo in Italia, ma nel mondo) può essere messo in re-lazione non solo a una curiosità più o meno morbosa, che indubbiamen-te è presente, ma anche a qualcosa di positivo. Ci piace pensare che nel fondo dell’animo dell’umanità ci sia quella vena di ottimismo che indivi-dua il “bene” come la normalità e il “male” l’eccezione a quello che do-vrebbe essere l’andamento reale del mondo; per questo le “brutte” noti-zie, anche quando (e i casi nel mon-do sono davvero tanti) prevalgono in numero e in gravità su quelle po-sitive, sono percepite, nel profondo di ognuno di noi, come l’eccezione da stigmatizzare.

Diverse tradizioni prescrivevano di

osservare i primi giorni dell’anno per trarre auspici per l’anno intero. Una forma di divinazione, o di supersti-zione, che anche l’uomo moderno fa fatica a togliersi di dosso e che si riecheggia anche nei festeggiamenti del Capodanno. Che dire? Ci sono avvenimenti che si ripetono, a vol-

te sempre uguali, a volte con poche varianti, nel corso dei dodici mesi e che sembrano, per così dire, sta-bilire la “cifra” di un anno. Ma non c’è da farsi troppe illusioni. Non è la fatalità, né quella dei primi giorni di gennaio, né quella dei rituali che, consciamente o inconsciamente, mettiamo in atto per cercare miglio-re fortuna per noi e per in mondo. Il tempo continua a scorrere, come da sempre, il Pianeta e la Natura con-catenano i loro cicli millenari, incu-ranti dei “paletti” e delle scansioni con cui l’Uomo cerca di classificare e ingabbiare il fluire degli eventi. E tra un anno, con la nostra memoria corta, ci si ritroverà ancora qui a di-scorrere delle stesse cose.

Ci sono avvenimenti che si ripetono,

a volte sempre uguali, a volte con poche varianti,

nel corso dei dodici mesi e che sembrano,

per così dire, stabilire la “cifra” di un anno

Un lunario alla rovescia: effemeridi parmigiane

UNA FINESTRA SU PARMA

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Si inizia, com’è ovvio, da Gennaio, che mostra su-bito la sua natura di Gia-

no Bifronte. Perché la gabbia del Tempo degli Uomini qua-si mai riesce ad armonizzarsi con i tempi della Natura e con quelli delle vicende che gli uo-mini stessi innescano, senza sapere neppure come, quan-do e dove andranno a parare. Allora occorre un “ponte”, una figura che faccia da passaggio tra quello che è cominciato nel Vecchio ma si svilup-perà e avrà i suoi ef-fetti (purtroppo non sempre piacevoli ) nel Nuovo. E questo gli Antichi, evidentemente, lo sa-pevano bene. Due anni fa era toccato – e proprio da que-ste parti – alle drammatiche vicende della Parmalat, che avrebbero poi segnato l’intero 2004 e non solo, smorzare i fe-steggiamenti del Capodanno. Quest’anno è toccato a qual-cosa di molto più tragico, che

ha coinvolto almeno un terzo del mondo e scioccato gli al-tri due terzi, portando sulla bocca di tutti un termine fino ad allora riservato agli spe-cialisti : “Tsunami”. Stavolta, almeno, l’Uomo non c’entra, o meglio, c’entra nella misura in cui la sua memoria corta gli ha fatto dimenticare i ritmi e le

dinamiche di un Pianeta e di una Natura che troppo spesso s’illude di dominare. Il sisma e il maremoto che nel Dicembre 2004 hanno investito con vio-lenza l’Oceano Indiano, mie-tendo migliaia e migliaia di vit-time, hanno reso più fioche le luminarie delle Feste e hanno fatto iniziare l’anno nuovo “in punta di piedi”, forse renden-do tutti un po’ meno egoisti. Si

balla e si festeggia, ma senza dimenticare. In soli due giorni (e siamo solo al 4 del mese) la sottoscrizione lanciata a Parma dal quotidiano locale ha raccolto oltre quindici mila euro ( il 6 saranno già trentasei mila e andranno crescendo di giorno in giorno), mentre il ri-torno dei concittadini coinvol-

ti in quell’inferno, con i loro racconti drammatici, consen-te di tirare un piccolo sospiro di sollievo. In questa immane tragedia, Parma è in prima li-nea anche per un altro triste compito: i carabinieri del Ris hanno il compito di effettuare, nei loro laboratori del Parco Ducale, i test di comparazione

per tentare di dare un nome alle vittime italiane.

Solo pochi giorni del mese per introdurre un’altra dram-matica realtà che, putroppo, accompagnerà la cronaca di tutto l’anno: gli incidenti stra-dali entrano con prepotenza nella quotidianità, forse con maggiore frequenza ed esiti più drammatici rispetto agli anni precedenti ; se è vero, lo

diranno le consuete statistiche, ma, al di là dei numeri, saran-no sempre troppi. E ancora (e siamo solo al 5 del mese), spunta la notizia di una truf-fa ai danni di un’an-

ziana; anche questi squallidi episodi a spese degli elementi deboli della società accompa-gneranno la cronaca del 2005. Come, del resto, i sequestri di droga e gli arresti di spac-ciatori. Ma, almeno, in questi casi, le notizie si riferiscono a situazioni di degrado e di di-sagio individuate, e questo è

già qualcosa, anche se ci si rende conto che la soluzione non è così facilmente a portata di mano. Per fortuna che ogni tanto la sorte, al-meno per qualcuno, gira bene: una vincita da 50.000 euro premio l’ignoto possessore di un biglietto della Lot-teria Italia, acquistato in una tabaccheria di Collecchio in cui, caso piuttosto singolare, solo pochi giorni era stata messa a segno un’altra cospicua vin-cita al Superenalotto.

In città scoppia, nel frattempo, un acceso dibattito sulla “linea dura” adottata dal-l’Amministrazione Co-munale nei confronti dei ciclisti “indiscipli-nati”. Fioccano le mul-te alle due ruote e cre-

scono le polemiche.Scatta anche a Parma e Pro-

vincia, da lunedì 10 Gennaio, il divieto di fumare nei locali pubblici e, come al solito, fio-riscono anche le opinioni più contrastanti. Da chi afferma che non andrà più al ristorante a chi, finalmente, si sente libe-rato da una schiavitù imposta

dagli altri ; il divieto influenza nuove abitudini alimentari : gli “irriducibili” costretti a pran-zare fuori casa, mangiano di corsa e subito fuori per fuma-re l’agognata sigaretta. Con le temperature rigide di Gen-naio, farà così bene?

A Tizzano, nel frattempo, il maniaco autore di lettere ano-nime di minaccia inviate agli abitanti di ben sette comu-ni del Parmense, raggiunge quota mille missive. Un hobby piuttosto costoso, visto che le lettere, inviate per posta prioritaria, non sono costate, a questo “corvo” nostrano, meno di 800 euro.

Il Patrono cittadino, Sant’Ila-rio, vede premiati con il pre-stigioso riconoscimento a lui intitolato, il poeta Pier Luigi Bacchini, il f isiologo Giacomo Rizzolati (a entrambi è anda-ta la medaglia d’oro) e, con l’attestato di benemerenza, i coniugi Arnaldo Pescina e An-tonia Mora, benefattori degli anziani con una cospicua do-nazione al Comune per realiz-zare una struttura a loro dedi-cata, Onorina De Bottini, che ha donato l’area di Alberi in cui realizzarla, Radio Parma, che ha festeggiato i trent’anni di trasmissioni.

Muore Giorgio Contestabili, presidente della Fondazione Cariparma, uomo di alto pro-filo culturale e di instancabi-le impegno per la Città e la Provincia. S’insedia il nuovo questore, Vincenzo Stingone, proveniente da Pordenone.

Desta scalpore l’occupazio-ne della Chiesa di Santa Cri-stina, nel centro cittadino, a due passi da Piazza Garibal-di, che vede per diversi giorni immigrati africani senza tetto ospitati sotto le sue volte af-frescate. “Il Vangelo di Matteo dice: ero straniero e mi ave-te ospitato”, chiosa il parroco Don Scaccaglia.

Al Teatro Regio trionfa il “Barbiere di Siviglia”, secon-da opera in cartellone della stagione lirica, con Leo Nuc-ci, nella parte di Figaro, mat-tatore.

Il mese di Febbraio porta agli onori della cronaca quel-le che sembrano le fasi finali della cessione del Parma Cal-cio. Circolano nomi importan-ti, tra i possibili acquirenti e

tutto fa proprio pensare che entro il mese la vicenda possa

essere felicemente conclusa. Invece...

Non si parla ancora del-

l’“aviaria”, eppure sono tan-ti i cittadini influenzati. Nei

primi del mese si raggiunge il “picco” dell’epidemia, con centinaia di persone costret-

te a letto da febbre alta, tosse e mal di gola, dolori dif fusi. Il

Pronto Soccorso registra un signifi-cativo incremento di accessi, soprat-tutto da parte di persone anziane.

Gli scienziati-in-vestigatori, ovve-ro i carabinieri del Ris di Parma, con i loro laboratori al Parco Ducale, ap-prodono dalla ri-balta delle crona-che a quella della fiction televisiva. Al Ridotto del Tea-tro Regio si pre-senta la serie “Ris – Delitti imper-fetti”, del regista Alexis Sweet e con Lorenzo Flaherty

come protagonista nei panni del capitano Venturi

Uno dei protagonisti della

cronaca sportiva e rosa degli ultimi mesi, Stefano Bettarini, debutta nel Parma Calcio.

Mentre l’onda lunga del di-vieto di fumare nei locali pub-blici, “spegne” i consumi di sigarette, in diversi Comuni e soprattutto nella zona di Me-desano la barbarie dei “boc-coni avvelenati” continua a fare strage di cani. Sempre nel campo dei “veleni”, i ca-rabinieri dei Nas di Parma scoprono e smantellano una centrale di spaccio di steroidi e di sostanze dopanti che dal-la Romagna era attiva in tutta Italia, compresa Parma.

E mentre la neve sfiora il me-tro di altezza sull’Appennino, i falò del Carnevale, accesi in tutta la Provincia, nel rinnova-re un’antichissima tradizione, accomunano la gente nella voglia di stare insieme, per-ché la vita, nonostante tutto, continua e l’inverno sta per fi-nire.

l’onda lunga del divieto di fumare

nei locali pubblici, “spegne”

i consumi di sigarette, in diversi Comuni

Diario di un anno: Gennaio e Febbraio, un lungo e rigido inverno

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Marzo: ancora inverno, ma la primavera avanzaMentre l’inverno fa anco-

ra sentire i propri rigori nei primi giorni di Mar-

zo, con l’intera Provincia stretta nel morso della neve e del gelo, difficoltà nella circolazione e la chiusura di molte scuole sul-l’Appennino, un grave lutto col-pisce il mondo della cultura: si è spento a Firenze Mario Luzi, grande poeta e senato-re a vita della Repubbli-ca. Con sé porta anche una fetta di Parma, cit-tà in cui visse dal 1938 al 1941 e che gli confe-rì, nel 1999, la cittadi-nanza onoraria. Fino al 2002 è stato presidente del Pen Club Italiano e ogni anno arrivava nel pittoresco borgo apen-ninico di Compiano per presiedere il prestigio-so Premio letterario.

Un altro lutto, più lo-cale: muore la “nonnina di Parma”, Clelia Casel-li, classe 1898. L’ex po-stina di Madregolo ave-va compiuto 106 anni l’ottobre 2004, conqui-stando il record di più anziana della città.

Trenta chilometri di ghiaccio provocano, dal tre del mese, una maxichiusura dell’Au-tocamionale della Cisa. L’A15, si trasforma per trenta ore in una vera e propria “trappola” per i mezzi, soprattut-to pesanti, che sono costretti a una sosta forzata lungo le cor-sie di emergenza, nelle piazzole di sosta, negli autogrill e ai caselli. Colpa di tutti questi disagi, il lastrone di ghiaccio formatosi tra Pontre-moli e l’innesto con l’A12, che solo le pale meccaniche sono riuscite ad asporta-re. Ancora una volta è la Natura a dettare la propria legge, nonostante i mezzi sofisticati che il progresso (in questo caso le previ-sioni del tempo), mette a disposizione dell’uomo. Infatti, in pochissimo tempo sono ca-duti fino a 80 centimetri di neve e i veicoli pesanti, appaiatisi in tripla fila, si sono bloccati, im-prigionando gli stessi mezzi di emergenza.

Il comando della Polizia Mu-

nicipale di Parma rende noto il bilancio di otto mesi di “Pa-tente a Punti” in città: bruciati cinquanta mila punti. Una ci-fra enorme, che però segnala, rispetto agli anni precedenti, una diminuzione di quelle infra-zioni che comportano il taglio di punti. Come facilmente pre-vedibile, il top delle infrazioni

spetta al superamento dei limi-ti di velocità: i rilevatori hanno pizzicato ben 3.500 automobi-listi dal piede pesante, con un

bilancio di circa settemila pun-ti. Al secondo posto figura la sosta nei posti riservati ai disa-bili (e per fortuna, verrebbe da dire, che il divieto di sosta “nor-male” non provoca tagli di pun-ti), con oltre duemila infrazioni (cinquemila punti); seguono le

soste in spazi riservati ai bus (circa tremila punti) e violazioni alla segnaletica (duemila pun-ti). Contrariamente a quanto forse ci si potrebbe aspettare, appare al terzultimo posto l’uso del telefonino alla guida (550 infrazioni, per 2.500 punti) e, fortunatamente, all’ultimo posto la guida

in stato di eb-brezza (cinquan-ta infrazioni, per un totale di cin-quecento punti). La Provincia di Parma si piazza tra quelle più “cattive” d’Italia nel-la classifica dei pun-ti-patente detratti: al decimo posto, con 313 punti persi ogni mille abitanti maggiorenni. Il record? Ventidue pun-ti in un colpo solo (poi ridotti a quindici per legge) per un ventenne che ha inanellato una serie di gravi infrazioni.

Nonostante il mal-tempo che continua a imperversare, sabato 6 del mese, l’apertu-ra del “Mercanteinfie-ra” alle Fiere di Parma a Baganzola registra un’affluenza record. La decima edizione della mostra di antiquariato, con 1.200 stand, quat-tro padiglioni per un totale di 60.000 metri quadrati e un front-line di undici chilometri, si rivela non solo un ap-puntamento per spe-cialisti e appassionati, ma un richiamo per il

grande pubblico, un’occasione di svago per intere famiglie. Un esordio di successo per questa edizione 2005, quindi, anche se

il maltempo e la situazio-ne della viabilità tiene lon-tano molti potenziali visi-tatori in arrivo dalle altre città.

Come ogni anno, in in-verno, si affaccia in città il problema dell’inquina-

mento atmosferico. Ai primi di marzo, per cinque giorni con-secutivi e per il trentacinque-simo giorno dall’inizio dell’an-no, è stato superato il fatidico limite di 50 microgrammi per metro cubo del parametro “pol-veri sottili”, le Pm 10. Il sinda-

co di Parma chiama in causa non solo il traffico cittadino, ma anche la Società Autostra-de, coinvolgendola direttamen-te nella lotta allo smog. E lo fa con una lettera ai primi cittadi-

ni di Piacenza e Reggio Emilia, Città accomunate a Parma dal-la vicinanza dell’Autostrada del Sole, ai quali propone di av-viare un’iniziativa comune per l’apertura di una trattativa con la società di gestione dell’arte-ria autostradale.

Il Comune di Noceto dedica una piazza a Nicola Calipari, il dirigente del Sismi morto a Ba-gdad per proteggere dal “fuoco amico” la giornalista Giuliana Sgrena.

Il caro-vita ridisegna lo sti-le di consumo degli italiani e, quindi, anche dei parmigiani, come rivela un’indagine Cen-sis-Confcommercio. Il drastico calo dei consumi registrato nel 2004 prosegue anche nel 2005. C’è chi interpreta il fenomeno, però, non in senso assoluto, ma con una maggiore attenzio-ne da parte dei consumatori nel fare la spesa, con acquisiti più mirati. La contrazione genera-lizzata dei consumi investe an-che i generi alimentari, soprat-tutto nella fascia dei prodotti medi, mentre si assiste a un in-cremento dei quelli a basso co-sto e di alta qualità. Ma anche a Parma, come del resto su sca-la nazionale, si registra il para-dosso di un sensibile aumento nel consumo di prodotti ad alto contenuto tecnologico, come telefonini , computer e televiso-ri al plasma.

Una notizia di cronaca nera da prima pagina: un pensionato sessantasettenne è assassina-to nel corso di una breve e vio-lenta lite nella sua abitazione di Parma da un quarantunenne con piccoli precedenti pena-li, suo ospite. L’omicida, dopo una breve e poco convinta fuga con l’auto della vittima, viene catturato dopo poche ore.

Sul fronte civico, comincia a mettersi in moto la complessa

macchina elettorale per le im-minenti consultazioni regiona-li di primavera. I Comuni sono presi d’assalto dai cittadini che chiedono informazioni, ma an-che il duplicato del certificato

elettorale (più di tremila contatti al solo sito web cittadino). La preoccu-pazione delle ammini-strazioni è anche quella di mettere a punto l’or-ganico del piccolo “eser-cito” di presidenti di seg-gio e di scrutatori, che di

volta in volta deve essere mo-dificato a causa delle rinunce, diventate ormai una costante di ogni tornata elettorale.

Un sospiro di sollievo per il tessuto economico e il presti-gio della città: la manifestazio-ne “Cibus”, la più importante rassegna alimentare italiana e tra le maggiori del mondo, resta a Parma. La conferma è arrivato dopo un incontro tra Federalimentare e le istituzioni

locali. E non poteva essere al-trimenti, dato che Parma si tro-va al centro di un bacino agroa-limentare unico in Italia e in Europa. La “Food Valley”, come è noto il territorio parmense nel

Il comando della Polizia Municipaledi Parma rende noto il bilancio di otto

mesi di “Patente a Punti” in città:bruciati cinquanta mila punti

la manifestazione “Cibus”la più importante rassegna alimentare

italiana e tra le maggioridel mondo, resta a Parma

mondo, rimane una scelta stra-tegica e – tutte le istituzioni lo-cali e i loro rappresentanti sono d’accordo – questa conferma è uno stimolo per innovare e ri-lanciare l’economia parmense,

per rafforzare a livello naziona-le e internazionale l’immagine del sistema Parma, che di qui a poco vedrà l’arrivo dell’Au-torità Europea per la sicurezza alimentare.

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

I l mese di Aprile di Parma inizia, come tradizione, con uno “scherzo”, anche

se stavolta è poco piacevo-le per chi, tutti i giorni, deve fare i conti con la spesa: l’in-cremento dei prezzi dell’or to-frutticolo. In un mercato che, tutto sommato, ha mantenuto i

prezzi abbastanza stabil i dal-l’inizio dell’anno, si registra però un’impennata nel setto-re or tofrutticolo. Gli analisti at tr ibuiscono i l fenomeno alle condizioni meteorologiche e al le avversità atmosferiche, con frequenti abbassamenti della temperatura al di sotto delle medie stagionali, che

hanno caratterizzato i primi mesi dell’anno, ma la realtà è che i l consumatore si trova di fronte a incrementi di prezzo che vanno dal dieci al diciot-to per cento per le zucchine e i pomodori da insalata. Per for tuna, la situazione tenderà a normalizzarsi e a stabil iz-

zarsi, almeno in questo set-tore, nei mesi successivi.

Mentre, in previsione del-l’estate, par te la campagna di prevenzione contro la zanza-ra tigre, con l’impiego di tre-cento mila pastigl ie larvicide per disinfestare luoghi pub-blici e una capil lare informa-

zione dei cit tadi-ni per difendersi da questo insetto esotico ormai di-ventato di casa a questa latitudini, la cronaca nera registra una no-tizia curiosa che poteva tramutar-si in tragedia : si conclude presso i l casello auto-stradale Parma Ovest, vicino a Fontevivo, i l lun-go inseguimento di un ventiqua-trenne moldavo a bordo di una potente motoci-cletta rubata a Livorno. Intercet-tato dalla Polizia Stradale all’altez-za di Pontremo-li, i l motociclista

improvvisato si dà a una lun-ga fuga, braccato dalle pat-tuglie. I l “videogame” si con-clude poco gloriosamente in un campo adiacente al l’au-tostrada, dove i l ragazzo, vi-stosi senza scampo e abban-donata la moto sull’asfalto ha cercato inuti lmente di fare perdere le proprie tracce.

La morte di papa Giovanni Paolo Secondo, alle ore 21,37 di sabato due aprile, ha de-stato emozione e cordoglio in tutto i l mondo. Alle ore 22,40 le por te della Cattedrale di Parma si aprono sulla folla raccolta nell’antistante piaz-za per la recita del rosario e i l vescovo monsignor Cesa-re Bonicell i entra in Duomo per por tare l’ultimo saluto al papa, mentre le campane suonano a morto. I l cordoglio investe tutta la cit tà, dai fedeli al le istituzioni, dalle comuni-tà ebree e musulmane ai tan-to amati giovani. Un amore r i-cambiato, come dimostrano i numerosi parmigiani, ragazze e ragazzi, che avevano par te-cipato pochi mesi prima alla

Giornata Mondiale della Gio-ventù a Roma. Parma e i l suo territorio r ispondono al tr iste evento con intensa commo-zione e raccoglimento; dalla cattedrale al le parrocchie più sperdute, i fedeli si sono dati appuntamento per la veglia in memoria di Giovanni Pao-lo. Sono decretati tre giorni di lut to e le bandiere a mez-z’asta vengono esposte sulla facciata degli edif ici pubbli-ci. In occasione dei funerali, tutti r ispettano un minuto di raccoglimento e silenzio negli uf f ici e nelle scuole.

Quasi 144.000, tra cui oltre 800 matricole, sono i parmi-giani chiamati alle urne per

le consultazioni regionali, mentre nella Provincia oltre duemila elettori voteranno contemporaneamente anche per eleggere – f inalmente – l’ottavo sindaco del Comune di Varano de’ Melegari, com-missariato dopo le dimissioni del pre-cedente primo cit ta-dino, presentate nel novembre 2004.

Alle regionali, come si sa, ha stra-vinto l’Unione, con-quistando undici Regioni su tredici e anche in Cit tà e Provincia la coalizio-ne dell’Ulivo “ fa i l pieno” di

voti, con i l 42,43 %, mentre nel centro-destra si assiste a un exploit della Lega Nord, che con i l 7,34 % dei suf fragi si af ferma come terzo par ti-

to. Se la vit toria di Vasco Er-rani e della coalizione che lo sostiene alla guida della Re-

gione Emilia-Romagna, era scontata anche come dimen-sioni, nelle urne parmensi si registrano, comunque, alcu-ne novità : dalla crescita della

l ista “Uniti nell’Uli-vo”, al la leggera f lessione di Rifon-dazione Comuni-sta e alla crescita del Pdci. Nel cen-tro-destra la Lega Nord sorpassa Al-leanza Nazionale, mentre Forza Ital ia “ tiene” r ispetto al calo nazionale. Al-

fredo Peri, dei Democratici di Sinistra, e Luigi Vil lani, di Forza Italia, sono i re delle

preferenze, r ispettivamente con 16.900 e 16.403 suf fra-gi, mentre la “sorpresa”, per così dire, è quella di Rober-to Garbi dell’Ulivo, sindaco di Soragna, che si piazza, in questa speciale classif ica, al terzo posto con 13.112 prefe-renze.

Sono passati soli pochi gior-ni dalla morte di papa Wojtyla che, domenica 10 Apri le, nel-la Chiesa cit tadina dell’An-nunziata, un bimbo è battez-zato con i l nome Karol.

Un colpo di coda dell’inver-no in piena primavera: tempe-rature in picchiata e precipi-tazioni nevose ad alta quota. Alle basse quote e in pianura,

Aprile: la morte del Papa e le Elezioni Regionaliinvece, è pioggia, come pro-verbialmente r ichiedono la stagione e i l mese di Apri le : in cit tà cadono 52 mil l imetri di pioggia in solo sette ore e i cit tadini guardano con preoc-cupazione la Parma “volado-ra”, cioè i l torrente gonfiarsi nell’impeto della piena.

I l magnifico rettore dell’Uni-versità degli Studi di Parma, Gino Ferretti, annuncia la nascita di due nuove facol-tà, che si aggiungeranno alle dieci già attive. Si tratta di Scienze Politiche e Psicolo-gia, la prima con inizio delle lezioni a novembre 2005, l’al-tra, si presume, nell’anno ac-cademico 2006-2007.

Mons. Silvio Cesare Bonicelli. Vescovo di Parma

I l mese di Maggio si apre con il collaudo del nuovo ponte “De Gasperi”: i l pon-

te sospeso, subito battezzato il piccolo “Golden Gate” del-la viabilità Sud della Città di Parma, con i suoi numeri da piccolo record locale (un’an-tenna di cemento alta 73 metri per sostenere i cavi di sospensione, 170 m di arca-ta che scavalcano l’alveo del

torrente, un costo comples-sivo di dieci milioni di euro), dopo più di tre anni dall’inizio dei lavori, è collaudato con lo stazionamento sull’arcata di ventiquattro tra camion e be-toniere, caricati ciascuno con quaranta tonnellate di ghiaia e cemento.

Dalla tecnica alla cultura: a Palazzo Sanvitale, in pie-no centro cittadino, vengono

aperti al pubblico i r innova-ti locali del Museo Amedeo Bocchi, promossi dalla Fon-dazione Banca Monte e dedi-cati alla vita e all’opera di uno dei più grandi ar tisti del Nove-cento pittorico italiano. Nuovi spazi per il museo inaugurato il 25 Settembre 1999 nei re-staurati spazi del lo storico palazzo, un percorso ordina-to cronologicamente, pannelli

esplicativi in italiano e in in-glese, una sala polifunzionale che potrà ospitare proiezioni, conferenze, mostre tempora-nee e attività didattiche. Sono esposte anche nuove opere, come il “Ritratto di Bianca” del 1933, studi inediti dedica-ti alla decorazione del Duomo di Messina e capolavori della maturità, che si vanno ad ag-giungere ai lavori donati dai

familiari dell’ar tista, condu-cono il visitatore alla scoperta dell’opera e delle vicende di questo grande della pittura.

Una mutazione “etnica” del commercio: nello “stori-co” mercato di piazza della Ghiaia, sono ormai i cinesi a richiamare il maggior numero di clienti. Su un totale di no-vantotto bancarelle ambulan-ti, “solo” sette sono gestite da

commercianti cinesi, ma il numero sale a dodici se si prendono in conside-razione i settantaquattro box fissi del mercato per-manente. I cinesi trattano per lo più tessile e capi di abbigliamento, con prezzi bassissimi e de-cisamente concorrenziali che, di questi tempi, non possono che interessare un numero crescente di persone. Unico dubbio dei clienti? La qualità... ai posteri (e ai lavaggi ) l’ardua sentenza.

Si chiudono le indagi-ni preliminari sul Crac Tanzi, con settantuno indagati, tra cui quarantacinque per as-sociazione a delinquere fina-lizzata a reati di “bancarotta, truf fa, false relazioni e comu-nicazioni ai revisori”. L’udien-za è fissata per gli ultimi mesi dell’anno. Dopo lunghi e ac-curati preparativi, f inalmente è arrivato il gran giorno: sa-bato 14 Maggio, i l tricolore, la

bandiera di guerra del corpo degli alpini, con nove meda-glie appuntate, parte da piaz-zale Santa Croce alla testa di un corteo con i gonfaloni dei Comuni medaglia d’oro (Par-ma, Borgo Taro, Aulla ) , i l la-baro dell’Associazione Nazio-nale Alpini, gli altri gonfaloni dei Comuni della Provincia e quelli di Pontremoli e di Zeri. Tra due ali di folla commos-sa, alle 19,30 arriva in piaz-za Garibaldi. Ha così inizio a Parma, sulle note della fanfa-ra della “Taurinense”, la 78° adunata nazionale degli alpi-ni, un evento tanto atteso, ma che rischia di mettere a dura prova l’intera Città e i suoi servizi che però, alla f ine, fu-gando i timori della vigilia, sa-ranno promossi a pieni voti. Un inizio preparato dall’arrivo in Città, nei giorni preceden-ti, delle “avanguardie” alpine, dal sorgere di vere e proprie tendopoli in tutte le aree libe-re, da eventi sia organizzati che spontanei, da manifesta-zioni del “ folklore” alpino, a volte esuberanti, ma mai inva-denti e sempre nei limiti del-l’educazione e del rispetto. Dalla mattina alla sera di do-menica 15 il centro e la prima periferia cittadina sono invasi da migliaia di penne nere. La folla ammassata lungo le vie cittadine, assiste all’Italia in-tera che sfila sullo Stradone, una carica di quattrocento

mila persone, accompagnata dal cielo dall’esibizione delle Frecce tricolori. Un successo enorme, uno splendido even-to, a detta di tutti, che non ha nulla a che vedere con la reto-rica militaresca. Una curiosi-tà: la prima medaglia d’oro al valore del corpo degli Alpini è il capitano Pietro Cella, da Bardi, caduto il 1° marzo 1896 nella battaglia di Adua, assie-

me ai compaesani alpini Laz-zaro Resteghini e Francesco Rabaiotti.

Dopo il collaudo, f inalmente, viene aperto al traf fico il pic-colo “Golden Gate” di Parma; il ponte, intitolato ad Alcide De’ Gasperi, chiude di fatto l’anello Sud della tangenzia-le cittadina. C’è ancora molto

da soffrire: le ultime fasi del campionato di calcio di serie A regalano emozioni e “tuf fi al cuore” a non finire ai tifosi del Parma Calcio. Allo Stadio Tardini, domenica 23 maggio, venti mila appassionati inci-tano e “spingono” la squadra del Parma, che sta lottando strenuamente per la salvez-za, impegnata contro il Siena. La splendida coreografia de-

gli spalti, che ricorda i tem-pi migliori della squadra, e l’entusiasmo, però, non sono sufficienti : la partita finisce a reti inviolate ed è tutto riman-dato alla domenica successi-va, a Lecce, dove la vittoria e d’obbligo. Ma anche a Lecce non ci sarà una risposta de-finitiva.

Maggio: l’adunata nazionale degli Alpini e la faticosa salvezza del Parma Calcio

Dopo il collaudo,

fi nalmente,

viene aperto al

traffi co il piccolo

“Golden Gate”

di Parma. il ponte,

intitolato ad Alcide

De’ Gasperi

Il magnifico rettore

dell’Università degli Studi di Parma,

Gino Ferretti, annuncia la nascita di due

nuove facoltà, che si aggiungeranno

alle dieci già attive.

Si tratta di Scienze Politiche e Psicologia

il vescovo di Parma,

monsignor Cesare

Bonicelli entra in Duomo

per portare

l’ultimo saluto al papa

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Giugno: tra Festa dello Sport e la pemanenza nell’Olimpo del calcioIl mese di Giugno inizia a Fi-

denza con una rapina “lam-po” al supermercato. Torna

l’incubo della rapina a mano ar-mata: casse svaligiate, panico fra i clienti, ma fortunatamente nessun ferito. In pochi attimi tre malviventi sottraggono l’intero incasso della giornata del su-permercato Sma. Ma arrivano

anche le belle notizie: la Festa dello Sport porta una carica di bambini in Città. Giochi di squa-dra, sport individuali e danze hanno fatto da sfondo alla Fe-sta dello Sport dedicata ai ra-gazzi. Da evento di “contorno” nelle prime edizioni della Gran Fondo Barilla, la manifestazio-ne sportiva rivolta ai piccolissi-mi, ai bambini e ragazzi, ha ot-

tenuto un prevedibile successo di partecipazione e di pubblico. Successo annunciato anche per il Barilla pasta party e gli stan-ds dei prodotti enogastronomici di alcune regioni italiane. Fra le tante stelle del ciclismo schie-rate alla partenza (poco meno di 3000 partecipanti), Raimon-das Rumsas conquista la Gran

Fondo Barilla, dopo una fuga di cento chilometri, con un arrivo solitario, facendo il vuoto dietro di sé. Dopo un lupo è toccato ad un capriolo avventurarsi in cit-tà. Per nulla intimorito l’animale è stato catturato in un campo, nella zona perimetrale di Par-ma, dalla polizia municipale per sottrarlo ad eventuali incidenti. Dopo l’apertura al traffi co av-

venuta nel mese di Maggio, è fi -nalmente giunto anche il giorno dell’inaugurazione per il nuovo ponte della viabilità Sud. È sta-to dedicato allo statista Alcide De Gasperi, il piccolo “Golden Gate” cittadino, dal senatore a vita Giulio Andreotti, alla pre-senza del sindaco di Parma, Elvio Ubaldi, e numerose auto-

rità. Il ponte, che permetterà di alleggerire notevolmente il traf-fi co su Strada Langhirano, col-lega le rotatorie di Via Langhira-no e Strada Argini. Nella stessa giornata è stata scoperta anche una lapide dedicata al grande statista e svolto un convegno, nella sala del Centro congres-si Paganini, sull’eredità morale e sugli insegnamenti di De Ga-

speri. Dopo lunga sofferenza, in una una serata magica, il Parma si guadagna la salvezza in serie A. Grazie alle prodezze di Frey e a due magie di Gilardino e Car-done, il Parma supera il Bologna per due reti a zero nella partita di ritorno al Dall’Ara e conqui-sta l’agognata permanenza nel massimo campionato di calcio. Al termine della sfi da-salvezza, scoppia la festa, prima in cam-po e sugli spalti, poi in città. Per alcuni giorni sarà vietato dormi-re. Nella lunga notte di sabato 18, i tifosi della squadra crociata danno vita ad una festa no-stop per la vittoria-spareggio ottenu-ta contro il Bologna e la perma-nenza della squadra nell’Olimpo del calcio. Il 18 del mese, il Mi-nistro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, insieme agli ammini-stratori degli Enti locali e della Regione Emilia-Romagna, inau-gura il raccordo Cispadana, che permetterà l’utilizzo del pon-te Maria Luigia a Pontetaro, ed assiste alla partenza del primo viaggio del Minuetto, il moder-no treno che collegherà Parma a Salsomaggiore Terme. Dopo la festa, che sembrava infi nita, per la salvezza della squadra citta-dina, scattano per quasi tremila studenti parmigiani gli esami di Stato. Come sempre si accalca-no le ipotesi sul tema di italiano, la prima prova dei tre scritti e del colloquio. Fra gli argomenti più gettonati, quelli di attualità che stanno catalizzando l’attenzione

del mondo intero, come il terro-rismo, il protocollo di Kyoto o le biotecnologie. Per rimanere in Italia, invece, non può manca-re il riferimento alla Resistenza, nel sessantesimo anniversario della conclusione della secon-da guerra mondiale. Il 21 del mese si insedia a Parma l’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurez-za alimentare. L’inaugurazione della sede avviene nel Palazzo Ducale. Presenti alla cerimonia, il direttore dell’Efsa, Geoffrey Podger, il presidente della Com-missione Europea Josè Manuel Barroso e il presidente del Con-siglio, Silvio Berlusconi. In atte-sa della chiusura defi nitiva della sede di Bruxelles e del traslo-co a Parma, in città arrivano 80 operatori che costituiscono un terzo dell’organico attuale. Pre-senti alla cerimonia il vicediret-tore esecutivo, Herman Koeter, Anne Laure Gassin, responsa-bile del settore comunicazione e Christine Majewski, respon-sabile per gli affari internaziona-

li. Parma entra, così, nell’orbita delle principali città europee, di-venta un modello esportabile e un punto di riferimento per molte città europee e del mondo inte-ro. Verso la fi ne del mese, anche a Parma, come nel resto del-l’Italia, si preannuncia un’esta-te dalle temperature tropicali. I primi caldi fanno salire la colon-nina di mercurio a quasi 37 gra-di e in città si iniziano ad accu-sare i primi malori. Le richieste al pronto soccorso cittadino si

moltiplicano soprattutto fra le persone anziane. Con le tempe-rature elevate tornano ad incre-mentarsi anche i valori di con-centrazione dell’ozono nell’aria, con picchi di poco superiori alla norma. Si arena, ancora una vol-ta, nel corso delle ultime setti-mane, la trattativa per l’acquisto del Parma F.C. da parte dell’im-prenditore ticinese Gaetano Va-lenza. Quella che è stata defi nita da molti una telenovela estiva, la cessione della società crociata

Un nuovo capitolo della lun-ga guerra ai ciclisti indisci-plinati apre il mese di Lu-

glio. Sono stati multati, fi no a 71 euro (come prevede il Codice del-la Strada) i ciclisti indisciplinati, rei di aver parcheggiato o abban-donato la propria “bici” sui mar-ciapiedi o in zone non consentite dal piano predisposto dall’Ammi-nistrazione comunale di Parma. Nella rete della Polizia Municipa-le sono fi nite una cinquantina di biciclette più o meno nuove, suc-cessivamente depositate nei ma-gazzini di Via Spezia, nell’attesa della richiesta di restituzione da parte dei proprietari, ovviamente dopo aver provveduto all’esbor-so di una salata cauzione. La decisione degli amministratori di far rimuovere le biciclette dai

marciapiedi lascia parecchi stra-scichi, suscitando fra i cittadini pareri contrastanti. Ordinanza sostanzialmente giusta per chi tutela i portatori di handicap, di

parere diverso quello di molti ci-clisti che lamentano la mancan-za di posteggi adeguati in città. Volge al termine la vicenda estiva

sul trasferimento del bomber del neo-salvato Parma Calcio, Alber-to Gilardino, al Milan. Prima si vocifera di un accordo già sigla-to tra le due società, poi ne vie-ne data la notizia uffi ciale. Dopo tre stagioni trascorse a Parma, costellate di successi sino alla convocazione in azzurro, “Gila” passa al Milan per 24 milioni di euro. Il trasferimento del bomber segna l’apice del calcio-merca-to italiano. L’incasso è ritenuto necessario al Parma F.C. per af-frontare le spese del prossimo campionato. Con la cessione del fuoriclasse di Biella alla Società di Via Turati, si riapre lo spiraglio per sbloccare la trattativa del-l’acquisizione del Parma F.C. da parte del Gruppo rappresenta-to da Gaetano Valenza. Intanto,

mentre si sta cercando di dare un volto alla squadra per il cam-pionato 2005-2006, fremono le trattative per l’ingaggio del nuo-vo allenatore della società cro-ciata, fra i candidati: Carmignani, De Biasi e Beretta. Si celebrano i funerali di Stefano Lavagetto, ex sindaco di Parma dal 1992 al 1998, il primo ad essere eletto di-rettamente dai cittadini. La ceri-monia funebre si svolge, in forma solenne, nel Duomo di Parma, sottolineata da celebri melodie dell’Orchestra della Fondazio-ne Arturo Toscanini. L’orazione uffi ciale è affi data al parlamen-tare europeo Pier Luigi Bersani. Moltissimi i cittadini che si sono recati nella camera ardente, alle-stita nella sala del consiglio co-munale, e alle esequie.

rimane, almeno per ora, un vero enigma. A far saltare la trattati-va ci sarebbe stato, secondo le indiscrezioni, il mancato versa-mento di 34 milioni e mezzo di euro, anche se l’imprenditore ticinese assicura di aver effet-tuato il bonifi co. Alle origini del-l’accordo sfumato a Collecchio, è stata avanzata anche l’ipotesi dell’entrata in scena di una nuo-va cordata di imprenditori che offrirebbe maggiori coperture per l’acquisto del Parma F.C.

Luglio: biciclette multate e “Gila” al Milan

ll 18 del mese,

il Ministro delle

Infrastrutture,

Pietro Lunardi

assiste alla partenza

del primo viaggio del

Minuetto, il moderno

treno che

collegherà Parma a

Salsomaggiore

Terme

Sono stati multati, fino a

71 euro i ciclisti

indisciplinati, rei di

aver parcheggiato o

abbandonato la propria

“bici” sui marciapiedi

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Agosto inizia con un rogo nel Parco del Taro. Un incendio di vaste pro-

porzioni, probabilmente di ori-gine dolosa, divora venti ettari di bosco del parco fluviale re-gionale, fortunatamente sen-za coinvolgere né strutture né persone. La zona più colpita è la sponda destra del versante collecchiese, fra le località Ma-raffa e Collecchiello. Per avere la meglio sulle fiamme, alimen-tate da folate di vento e favorite dai bassi valori di umidità nel-l’aria, i Vigili del Fuoco di Par-ma e di Bologna hanno dovuto protrarre gli interventi per circa quindici ore. Vincenzo Bernaz-zoli, alla guida della Provincia di Parma, stende il bilancio a un anno dall’elezione a presidente, tirando le somme della propria amministrazione. Dalla viabilità al progetto della “banda lar-ga” per favorire l’insediamento di nuove attività in montagna, dal potenziamento delle infra-strutture, come l’avanzamento della Cispadana e la Tirreno-

Agosto: il bilancio di Bernazzoli alla guida della Provincia e l’arrivo di SanzBrennero nella Bassa, con un occhio a strategie di sviluppo per il Po, sono alcuni fra i temi trattati nel suo bilancio di atti-vità. Nel mirino, anche la politi-ca territoriale, con una visione globale del sistema Parma, i trasporti, la cultura, il turismo e

la ricerca, soprattutto sul fron-te delle biotecnologie. Con l’ar-rivo dell’Autority europea per la sicurezza alimentare, Parma si affaccia all’Europa con un altro progetto, quello di promuovere il territorio attraverso un even-to di portata internazionale sui temi dell’alimentazione e del-la gastronomia. Alla metà del

mese si aprono nuovi spiragli per l’acquisto del Parma F.C. Dopo aver accantonato l’ipote-si di acquisto della squadra da parte dell’imprenditore ticine-se Gaetano Valenza, la società crociata si affida all’organizza-zione spagnola guidata da Lo-renzo Sanz. Per l’operazione di passaggio di proprietà sono ri-chiesti 26 milioni di euro. Alla vigilia dell’esordio in Coppa Italia, l’ex presidente del Real Madrid, Lorenzo Sanz, trac-cia l’identikit del nuovo Parma e delle sue attese per rivedere la squadra crociata fra le stelle dei club italiani in Europa. Fur-ti alle poste: arresti e denun-ce. Sono salite a circa quat-trocento le segnalazioni, da parte dei cittadini, di oggetti scomparsi dai pacchi postali. Quattro arresti e otto persone indagate per i furti alle poste, inchiodati da filmati ripresi da telecamere nascoste negli uffi-ci del centro postale cittadino di piazzale Dalla Chiesa, sono stati ascoltati dal gip Rogato.

Nel mirino dei ladri, orologi, dvd, telefonini e beni preziosi. Il Parma di Mario Beretta esor-disce davanti al pubblico del Tardini con un pareggio (1-1) nel primo confrontro casalingo in campionato, il sedicesimo disputato in serie A. Autore del gol contro il Palermo, andato in vantaggio, è Mark Brescia-no, che grazie ad una prodezza balistica, riporta il risultato in parità, fra gli applausi del pub-blico. Sotto di una rete dopo 36 minuti del primo tempo, il Parma ha saputo reagire allo svantaggio fornendo una prova di carattere e buon gioco, so-prattutto nella ripresa. Alla fine del mese, precipitano le tem-perature. Un’estate con tem-perature così basse non si ri-cordava dal 1984. Un agosto in decisa controtendenza rispetto al riscaldamento generale del Pianeta, un mese molto simile, per i valori delle temperature, a quelli degli anni Settanta e Ot-tanta (quello del 1976 è stato uno dei più freddi) .

Con l’arrivo dell’Autority

europea per la sicurezza

alimentare, Parma

si affaccia all’Europa con

un’altro progetto

Settembre, tempo di pre-mi letterari. Antonia Ar-slan, con il romanzo “La

masseria delle allodole” si ag-giudica, nella splendida corni-ce del castello di Compiano, la quindicesima edizione del Pen Club. Seguono Alberto Ongaro con “La taverna del Doge Lore-dan”, Maurizio Maggiani, autore di “Viaggiatore notturno” e, in-fine, Alessandro Piperno “Con le peggiori intenzioni”. Come si ricorderà, il Pen Club ha avu-to come presidente il grande poeta fiorentino, ma cittadino onorario di Parma, Mario Luzi, scomparso all’inizio dell’anno. Appennino più vicino alla città con l’inaugurazione della Stra-da Provinciale “Cento Laghi”, la nuova arteria, la S.P. 116, lunga una decina di chilometri, colle-ga Miano all’Alta Val Parma. Con la presentazione del bando per la progettazione della nuova struttura di emergenza-urgenza, scatta il conto alla rovescia per la realizzazione del Pronto Soc-corso dell’Ospedale Maggiore di Parma. Le opere, per realizzare i 5.600 metri quadrati della strut-tura sanitaria, per un importo di 18 milioni di euro, si conclude-ranno nel 2009. Quando l’ingiu-stizia non lascia indifferenti: un

immigrato ghanese trentaquat-trenne, residente da alcuni anni in città, ha colto un topo d’auto con le “mani nel sacco” e non ci ha pensato un attimo, trattendo-lo in attesa dell’arrivo delle for-ze dell’ordine. È scivolato in un dirupo dove ha trovato la morte, un fungaiolo quarantanovenne di San Prospero. La tragedia si è consumata in Alta Val Parma, nella zona Lagoni - Lago Santo. L’atleta di origine marocchina, Karim Abd Rrahim, si aggiudica l’ottava edizione della stracitta-dina, Cariparma Maratona, con il tempo di 2h 29’ e 10 secon-di. In campo femminile, la gara è vinta da Daniela Fiumara, vin-citrice per distacco sulla diretta avversaria, Maria Rita Turina. Al via quattromila podisti, di cui 2.400 concorrenti per le gare agonistiche. Sembrava cosa or-mai fatta, ma un brivido coglie gli appassionati: è rimandata la vendita del Parma F.C. Lorenzo Sanz versa un ulteriore anticipo di sei-otto milioni di euro per il passaggio della proprietà cro-ciata alla società spagnola, ma la definizione del contratto è slit-tata ad ottobre. Un duro colpo per la cultura cittadina: ancora porte chiuse al Museo archeo-logico nazionale di Parma, co-

stretto ad una pausa forzata per carenza di organico addetto alla sorveglianza. Nel comunicato

diramato dalla direzione si evi-denzia la mancanza di operato-ri per assicurare la sorveglianza ventiquattro ore su ventiquattro.

Nella cittadina termale di Sal-somaggiore, abituata a ben altri eventi, una lite familiare finisce in tragedia. La vittima è Marco Braika, studente diciannovenne dell’Isituto Itsos di Fornovo Taro. A sparare l’unico colpo di pistola al volto del giovane è il patrigno, un quarantottenne di origine bo-sniaca, Ziad Turkes. Il cadavere del giovane è rinvenuto al mat-tino dalla madre, al rientro dal suo turno di lavoro in una strut-tura per anziani. L’omicida era invece seduto al tavolino di un bar distante poche centinaia di metri dall’abitazione, con la pi-stola ancora in tasca. All’arrivo dei carabinieri non si è opposto all’arresto. Sempre a Salsomag-giore, Edelfa Chiara Masciotta, ventunenne torinese, è incoro-nata Miss Italia 2005. La nuova regina della bellezza italiana su-pera in finale, nella notte delle stelle, le favoritissime Pamela Camassa e Sara Crisci. La giu-ria, presieduta dall’attore Bruce Willis, è composta da Anna Fal-chi, Loretta Goggi, Vanessa In-contrada, Ilaria D’Amico, Gianni Brezza, Emilio Fede, Raffaello Tonon e Gabriel Garko. Anche quast’anno il microfono del Pa-lacongressi è affidato al condut-tore televisivo Carlo Conti.

Settembre: Salsomaggiore, s’intrecciano una tragedia familiare e l’elezione di Miss Italia

Edelfa Chiara Masciotta, ventunenne torinese,

è incoronataMiss Italia 2005

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Il primo di Ottobre, viene pre-sentata la Stagione Lirica del Teatro Regio, che sarà aperta

da “Manon Lescaut” di Giacomo Puccini. Il capolavoro pucciniano mancava a Parma da quarant’ot-to anni. Dopo un lungo tormen-tone, la Parmalat torna sul listino Mta di Piazza Affari. La linea del commissario straordinario, Enri-co Bondi, ha permesso di rimet-tere a posto i conti del Gruppo.

Con il ritorno in Borsa, l’Azienda di Collecchio torna a riaffacciar-si sui mercati mondiali e ad atti-rare su di sé l’interesse di grandi gruppi del settore, come Grana-rolo e Nestlè, entrambi poten-ziali acquirenti. Dal mondo della politica, intanto, si moltiplicano gli auspici, dopo l’uscita di sce-na di Calisto Tanzi, che l’Azienda resti italiana. In tarda serata si conclude, dopo ore di tensione, la lunga occupazione del centro sociale “Mariano Lupo”, situato in Piazzale Salvator Allende. Al-l’origine della protesta, sfociata in disordini con l’intervento di un centinaio di agenti, il rifi uto di trasferire in centro sociale in altre zone della città. La trattati-va iniziata oltre un anno fa, si era resa necessaria perchè l’edifi cio è stato giudicato, dall’ammini-strazione comunale, inagibile. La Commissione Bilancio del Parlamento Europeo ha deciso: la sede dell’Efsa resta in città. La scelta di Viale Piacenza è stata preferita all’ipotesi dell’edifi cio

che avrebbe dovuto divenire il direzionale Parmalat, alle porte di Collecchio, sia dal punto di vista economico che logistico. Una notizia di quelle che non è frequente leggere sui giorna-li: torna a sorridere la vita di un ventinovenne, dopo sei lunghi mesi di coma. Rimasto vittima di un grave incidente stradale, grazie ad un precoce intervento chirurgico effettuato all’Ospeda-

le Maggiore di Parma, il giovane ora può spera-re di tornare a riaffac-ciarsi alla normalità di tutti i giorni. Finalmente si chiude una vicenda lunga e tortuosa: con un versamento di venti milioni di euro, la Inver-siones Renfi sa S.L., ha suggellato il passaggio di proprietà delle azioni del Parma F.C. Si regi-stra un’affl uenza record a Parma e in Provincia per le primarie del cen-trosinistra. Sono oltre trentamila gli eletto-ri che si sono recati ai seggi per aderire al pro-gramma dell’Ulivo che propone, per il confron-to elettorale del 2006, la candidatura di Roma-no Prodi. Una bomba americana della secon-da guerra mondiale, dal

peso di circa 300 chili affi ora, dopo sessantun anni, in un cam-po di Via Traversetolo. L’ordigno, dopo essere stato dinissescato, è stato fatto brillare, la domeni-ca successiva, nella cava della Laterlite di Rubbiano. Tragico in-cidente alle porte della città. In Via del Traglione, nei pressi del ponte sull’Enza perde la vita sui binari, lungo la linea ferroviaria Milano-Bologna, un ventinoven-ne parmigiano. L’allarme dell’in-fl uenza aviaria di diffonde nel mondo e la paura arriva anche a Parma. Gli ambulatori dell’Ausl sono presi d’assalto per la vac-cinazione anti-infl uenzale. Un altro dramma colpisce la provin-cia Una donna trentaduenne di Sorbolo muore poco dopo aver partorito la fi glia senza vita. La donna è Giuliana Cavazzini, inse-gnante della Scuola dell’Infanzia di Via Paradigna a Parma. Giulia-na, con una scelta coraggiosa, aveva deciso di portare avanti la gravidanza, pur nella consa-pevolezza dei rischi che avrebbe

corso. Il 28 Ottobre, il direttore Yuri Temirkanov alla guida della Baltimore Symphony Orchestra, ha inaugurato al all’Auditorium “Paganini” la stagione concer-tistica della Fondazione Tea-

tro Regio. Emozioni a non fi nire per le splendide interpretazioni di celebri pagine di Gershwin e Dvorak. Torna suonare l’organo Serassi di San Vitale, restaurato dalla ditta Michelotto di Padova, con uno straordinario concer-to inaugurale di Claudia Termi-ni. Un altro eroe immigrato. Un extracomunitario cinquanta-seienne, il moldavo Jon Plugaru, salva una giovane mentre stava tentando il suicidio. La ragazza, una ventitreenne parmigiana, per paura di perdere l’impiego, si era buttata nelle gelide acque

del Torrente Parma, all’altezza di Ponte Bottego, dopo una lite con il datore di lavoro. Il commissa-rio straordinario, Enrico Bondi, è investito dell’incarico, a Milano, amministratore delegato della Nuova Parmalat. Ad affi ancar-lo nel lavoro saranno Raffaele Picella e Vittorio Mincato. Nella lista compaiono anche i nomi di Pier Giorgio Alberti, Marco De Benedetti, Massimo Confortini, Andrea Guerra, Erder Mingoli, Marzio Saa, Carlo Secchi e da Ferdinando Superti Furga. Can-didati per il collegio sindacale: Alessandro Dolcetti, Enzo Ber-mani, Mario Magenes, Massi-mo Di Terlizzi e Marco Lovati. Il mese si chiude, purtroppo, con un drammatico incidente sul-l’autostrada A7, Milano-Genova. Marcello Del Monte, un bimbo di 4 anni di Pontescodogna, Fra-zione del Comune di Collecchio, perde la vita in un terribile inci-dente stradale nel tratto auto-stradale fra Tortona e Novi Li-gure. L’auto dove viaggiava con i genitori è stata investita da un mezzo pesante e poi schiacciata fra due camion. Feriti entrambi i genitori.

Il mese di Novembre si apre con il ritrovamento di una bomba al Parco Ducale. Nella cabina del

gas delle ex serre del Parco Du-cale, i carabinieri rinvengono un ordigno esplosivo: un cilindro di metallo con all’interno bulloni e polvere esplosiva. Il documento di rivendicazione anarchica porta la fi rma della “Cooperativa ariti-giana fuoco e affi ni”. È spontaneo il collegamento con i fatti di Bo-logna e con la lotta per la legalità ingaggiata dal sindaco Cofferati. Con un fi nanziamento di 135 mila euro, fi nanziato dalla Mingori Co-struzioni, sarà restaurato l’Arco di San Lazzaro, situato alle por-te del centro, per chi proviene da Est dalla Via Emilia. La notizia è stata comunicata in occasione della conferenza stampa convo-cata in Municipio alla presenza del sindaco Elvio Ubaldi. Il monu-mento tornerà all’originaria bel-lezza architettonica nella pros-sima primavera. Enrico Bondi è stato confermato alla guida della Nuova Parmalat. La nomina è av-venuta nell’Auditorium Paganini, alla presenza di 59 azionisti. Fra

gli obiettivi dell’ex commissario, capofi la dell’unica lista presenta-ta dalla Lehman Brothers, quello di salvaguardare i posti di lavoro

e di mantenere l’Azienda a Par-ma. Gli undici componenti del nuovo Consiglio di amministra-zione sono tutti italiani. È durata solo pochi giorni l’occupazione del “bunker” di Via Pellico, ex sede del Partito Comunista Italia-no e poi degli uffi ci dell’Ausl, da parte dei giovani frequentatori del centro sociale “Mario Lupo”. Per lo sgombero è stato richiesto l’in-tervento della Polizia dello Stato che, in pochi minuti, hanno ripre-so il controllo dell’edifi cio per poi “restituirlo” ai legittimi proprieta-ri. Le operazioni sono avvenute

quando all’interno della palaz-zina, che risultava disabitata da quattro anni, non c’era nessuno. Pensavate che la vicenda della cessione del Parma F.C. fosse davvero fi nita? Con un comuni-cato congiunto, il Parma e Inver-siones Renfi sa, rendono noto che la trattativa conclusiva per il pas-saggio di proprietà alla famiglia Sanz avverrà non più tardi della prossima campagna acquisti. Il 17 del mese, Riccardo Muti, alla guida dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, trionfa al Teatro Regio, in quello che è considerato uno degli appuntamenti fra i più importanti della Stagione concer-tistica 2005-2006. Nell’occasione si è insediato il Comitato d’onore di Parma Capitale della Musica. Il 18 Novembre si sono aperte le celebrazioni per i Novecento anni del Duomo di Parma. In città giungono gli Ambasciatori vatica-ni dei quattro continenti. Dopo le viste al Municipio, al Teatro Regio e all’Academia Barilla, la giorna-ta inaugurale culmina con il con-certo nella Cattedrale dei cantori della “Cappella Sistina” diretti dal

maestro Giuseppe Liberto, per la prima volta a Parma. Le cappelle sotterranee Ravacaldi e Rusconi del Duomo si svelano al pubbli-co mettendo in mostra capolavo-ri lignei. Non meno emozionante il Coro e la Cattedra di Cadalo, l’antico scranno vescovile nor-malmente inaccessibile ai visita-tori. Il 20 del mese, nell’ambito delle celebrazioni dei 900 anni della Cattedrale, si tolgono i veli anche alla cripta restaurata del Duomo, chiusa da quattro anni. Nella stessa giornata, al termi-ne della messa solenne, è stato benedetto il nuovo altare. Alla cerimonia sono presenti gli am-basciatori accreditati alla Santa Sede, il cardinale Giovan Batti-sta Re e il Ministro Pietro Lunardi. Renzo Queretti, arbitro di calcio Uisp, è stroncato da un malore durante l’intervallo fra i due tempi di una partita amatoriale, mentre era negli spogliatoi. La tragica vicenda si consuma nel campo sportivo di Vigatto. Nonostante i soccorsi, per il cinquantatreenne arbitro originario di Campegine, non ci sarà nulla da fare. Novem-

Ottobre: vicenda Parmalat verso una conclusione

Novembre: dal ritrovamento di un bomba al Parco Ducale all’inaugurazione delle casse di espansione sul Parma

Il 17 del mese,Riccardo Muti,

alla guidadell’OrchestraGiovanile

“Luigi Cherubini”,trionfa al Teatro Regio

bre, tempo di bilanci: Parma con-quista l’undicesimo posto nella classifi ca dell’ecosistema urba-no. Con questa posizione nella graduatoria dei 103 capoluoghi di provincia, la Città si conferma ai vertici in tema di qualità ambien-tale dell’ecosistema urbano. Fra i punti di eccellenza: il verde urba-no fruibile, il trasporto pubblico, la disponibilità di bus, le Ztl e le piste ciclabili e il numero di azien-de con certifi cazione Iso 14001. Meno bene la qualità dell’acqua e il consumo di elettricità. Una bu-sta indirizzata al sindaco di Par-ma, Elvio Ubaldi, ha fatto scatta-re il tanto temuto allarme antrace. All’interno un foglio sospetto, prelevato con le cautele del caso, dai Vigili del Fuoco. Gli impiega-ti degli uffi ci comunali sono stati accompagnati dai Vigili del Fuo-co che indossavano tute specia-li, all’Ospedale Maggiore per ac-certamenti sanitari. Identifi cato dalle forze dell’ordine, il mittente della lettera. Al Ridotto del Teatro Regio, il sindaco di Parma, Elvio Ubaldi, ha illustrato, il 24 Novem-bre, il bilancio di previsione per

il 2006, stimato in 393 milioni di euro. Nelle percentuali di spesa, il 47,07 per cento è destinato ai servizi alla persona, il 20,72 per cento all’amministrazione gene-rale, il 9,12 per cento alla cultura e al turismo, il 9 per cento alla via-bilità, il 7,31 per cento al territorio

e il 5,08 per cento alla polizia lo-cale. Al di sotto dell’1 per cento lo sviluppo economico e la giustizia. È stata inaugurata il 26 del mese a Marano la cassa d’espansione del Torrente Parma. Il nuovo in-vaso, capace di dodici milioni di metri cubi d’acqua, permetterà salvaguardare la sicurezza della città dalle esondazione del Tor-rente Parma.

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Dopo un lungo

tormentone,

la Parmalat torna sul

listino Mta di

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