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ultr azzurro settembre 2012

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Per ricevere a casa UltrAzzurro basta pagare le spese di spedizioneinviando un vaglia postale di € 40,00 intestato a: GENNARO MONTUORIVia Cesare Pavese, III Trav. n° 2/A - 80018 Mugnano (NA).Riceverai il mensile periodicamente a casa tua per un anno(con probabile esclusione di Luglio ed Agosto).

Direttore Editoriale

Gennaro Montuori

Hanno collaborato:

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In redazione:

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I servizi fotografici sono di:

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Copertina e poster di:

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del corriere espresso:

4 EDITORIALE

6 DA PECHINOCON FURORE

8 NAPOLI, AMORE MIO

12 LE AMICHEVOLIDELL’ESTATE

22 LA FOTO DEL MESE

24 JUVENTUS - NAPOLI

28 PALERMO-NAPOLI

30 CALENDARIO 2012-2013

32 NAPOLI - FIORENTINA

36 IL GIOCATORE DEL MESELORENZO INSIGNE

44 IL NAPOLI“BLINDA”CAVANI?

40 I DUE TRADITORI

48 IL MERCATODEGLI AZZURRI

52 “TIFOSI NAPOLETANI”ANCHE SULLA LUNA

54 NOVITÀNEL CAMPIONATO

56 LO SPAZIODEI TIFOSI

Per la pubblicitàsu questo mensilerivolgersi alla redazione di:

Tifosi NapoletaniMUGNANO (NA)Via Cesare Pavese, III trav. 2/Atel/fax 081 745 14 33

Gli articolisti forniscono la propriaprestazione a titolo spontaneo,gratuito e assumendosla responsabilità.

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 4267/92 del 28/3/92.

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Carissimi lettori, siamo tornati più carichi di prima per questa nuova stagione ago-nistica che ci auguriamo sia ricca di successi e di soddisfazione per il nostro amatoNapoli. C’eravamo lasciati con il trionfo in Coppa Italia e ci ritroviamo con due belle

vittorie contro Palermo e Fiorentina che hanno fatto sì che gli azzurri partissero col piedegiusto in questa nuova annata che li vedrà nuovamente impegnati su tre fronti: campionato,Europa League e Coppa Italia, in cui saremo campioni in carica. Nel frattempo sono successetante cose ma ciò che stupisce più di tutto è il mancato salto di qualità in sede di mercato.Sono andati via Lavezzi e Gargano, due uomini che hanno segnato la storia del Napoli negliultimi cinque anni e che non sono stati rimpiazzati. E’ tornato Insigne, vero, abbiamo con-fermato Pandev ma in compenso non sono arrivati quei top-player che avrebbero consentito la massima competitività sututti e tre i fronti. Il Napoli potrà puntare ugualmente al titolo, a patto che Mazzarri e i suoi ragazzi si concentreranno soloe soltanto sul campionato, un campionato che li vedrà lottare fianco a fianco con la Juventus. C’è da riscattare lo scempiodella Supercoppa italiana persa a Pechino per mano dell’arbitraggio e di questo ce ne parlerà, in questo numero, il grandeMimmo Carratelli. Massimo Filardi farà il suo bilancio sul mercato azzurro e la show-girl Marika Fruscio analizzerà le par-tenze del Pocho e del Mota. Infine Mauro Cucco dedicherà ampio spazio al nuovo gioiello di casa Napoli Lorenzo Insigne. InEuropa League abbiamo un girone abbordabile con Dnipro, Aik Solna e la sola eccezione della testa di serie PSV. Il calendariodelle gare di EuroLeague lo troverete in aggiunta a quello del campionato di Serie A. In questo momento è importante chetutti i napoletani restino uniti e si stringano intorno alla propria squadra come hanno sempre fatto. Hamsik, Insigne, Pandeve soprattutto Cavani sono i nostri idoli ed a loro spetterà il compito di non deludere le nostre aspettative, al di là dell’amaroin bocca che ci rimane per i risicati sforzi sul mercato del presidente De Laurentiis, al quale tantissimi tifosi lo invitano adevitare altre uscite fuori luogo ed a limitare i suoi atteggiamenti scanzonati per il bene suo, del Napoli e dei napoletani. Hafatto bene a ritirare la squadra per la premiazione della Supercoppa, ma ha esagerato con le 10 euro in pay-per-view per legare amichevoli. Sono tantissime le lettere spediteci da parte di diversi tifosi che si sentono presi in giro.

Da quest’anno, fino ai prossimi tre anni, l’appuntamento televisivo con “Tifosi Napoletani” va in onda dagli studi di TvLuna Napoli, canale 14 del digitale terrestre e canale 888 di Sky. La trasmissione più seguita dal tifo partenopeo, con unparterre ricco di illustri ospiti e con la partecipazione canora del “Giardino dei Semplici”, sarà visibile tutti i giovedì, alle20:45, su tutti i canale del bouquet Tv Luna (LunaSport, LunaMovie, LunaSat etc…). La trasmissione sarà visibile anche instreaming live sul nostro sito www.tifosinapoletani.it, attraverso il quale potrete anche interagire con noi e con il nostro gior-nale e godere di una sezione riservata alle News sempre ricca, aggiornata e con una nuova veste grafica.

Un abbraccio a tutti voi e come sempre, dal profondo del cuore, Forza Napoli!

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DA PECHINO COalla Cina con furore è un film del 1972 in-

terpretato dal popolarissimo Bruce Lee. Da Pe-chino con furore è un altro film: è la rabbia degliazzurri per la conclusione della Supercoppa ita-liana 2012, battuti dalla Juventus ai tempi sup-plementari e in nove contro undici.

Sulla Supercoppa il Napoli aveva puntatomoltissimo mirandola con una preparazione an-ticipata e con una serie di amichevoli incorag-gianti battendo in luglio il Bayern di Monaco e ilBayer Leverkusen, in agosto il Bordeaux e loSporting Braga, Pandev protagonista e a segno inogni partita (7 gol), Hamsik in grande forma edue gol, Zuniga due centri, Insigne un gol al Ba-yern con i complimenti di Robben e lo scambiodella maglia.

Filavamo che era una meraviglia. Il 20 mag-gio, il Napoli aveva cancellato l’imbattibilità dellaJuventus (in campionato) battendola nella finaledi Coppa Italia a Roma (2-0), in gol Cavani (63’ ri-gore) e Hamsik (83’). La Juve, pur schierando unaformazione discutibile (tardivo impiego di Vucinice Pepe al posto di Del Piero e Lichtsteiner) avevarilasciato trionfali dichiarazioni alla vigilia pun-tando all’accoppiata campionato-coppa. Era anchel’ultima partita di Del Piero in bianconero, incampo per 68 minuti, serata malinconica senza in-cidere sul match.

A Roma il Napoli aveva schierato la forma-zione-tipo ancora con Lavezzi a fianco di Cavani eil centrocampo a cinque con Maggio, Dzemaili,Inler, Hamsik, Zuniga. Nella Juventus giocò Bor-riello, poi sostituito da Quagliarella (72’), Estigar-ribia quinto di centrocampo, Pirlo tra Vidal e

Marchisio. Successo netto degli azzurri in affannosolo nel finale con gli ingressi di Pepe e Vucinic.La Juventus ingoiò il rospo dell’accoppiata fallita.

C’era questo bel precedente per il match di Pe-chino, sede della Supercoppa italiana per il terzoanno consecutivo, negativa per l’Inter. Nel 2009aveva perso con la Lazio (2-1) e nel 2011 fu bat-tuta dal Milan (2-1). Il Napoli puntò al secondotrofeo dell’era De Laurentiis.

11 agosto 2012, un sabato. Erano le dieci disera a Pechino, le tre del pomeriggio in Italia. Sug-gestivo il palcoscenico del match, lo Stadio olim-pico che aveva ospitato l’anno prima la 29^Olimpiade, quella del trionfo di Usain Bolt, il figliodel vento giamaicano, campione dei 100 e 200metri vincendoli in tempi da record mondiale, fre-nando negli ultimi metri e correndo i cento conuna scarpetta slacciata. Un fenomeno.

Lo stadio era chiamato Nido d’uccello. La co-pertura era una mastodontica griglia di elementidi acciaio chiusa da uno strato trasparente, pro-prio un nido. Avevano firmato il caratteristico im-pianto gli architetti svizzeri Herzok&de Meurone i cinesi l’avevano costruito in cinque anni impie-gando 45mila tonnellate d’acciaio. La coperturadello stadio era a 69,2 metri d’altezza. Un colos-sale gioiello costato 325 milioni di euro.

Allo Stadio di Pechino, l’anno prima, l’Argen-tina aveva vinto il torneo di calcio olimpico bat-tendo in finale la Nigeria (1-0) con un gol di DiMaria. Ezequeil Lavezzi giocò gli ultimi cinque mi-nuti della finale sostituendo Messi. Ma Lavezzinon c’era più per la Supercoppa e non c’era più ne-anche Del Piero. All’arrivo del Napoli e della Juve

a Pechino, i tifosi cinesi delle due squadre avevanosolo magliette dei due giocatori. Alle Olimpiadi inCina, la nazionale italiana di Casiraghi era stataeliminata ai quarti dal Belgio (3-2), inutili due golsu rigore di Pepito Rossi. Questo era successo nelNido d’uccello.

La notte di quel sabato cinese c’erano 65milaspettatori nello stadio che ne avrebbe potuto ospi-tare altri trentamila. La maggioranza degli occhia mandorla tifava Juve. Ma il Napoli non fu solo.Aveva dalla sua la convinzione di farcela. Era il Na-poli che aveva entusiasmato nella Champions, cheaveva eliminato il Manchester City e aveva fattotremare il Chelsea. Al Chelsea gli azzurri avevanoportato fortuna: dalla vittoria sul Napoli, la squa-dra inglese spiccò il volo verso la conquista dellaChampions.

Napoli-Juventus per la Supercoppa italianaera più della finale di un trofeo prestigioso. Eral’ennesimo sentitissimo confronto fra le due squa-dre, la partita alla quale il tifo napoletano assegnaun ruolo speciale. Con un’altra finalista non ci sa-rebbe stata la stessa emozionante attesa. Il Napolipoteva battere la Juve.

Eccitava il precedente dell’1 settembre 1990al San Paolo, Supercoppa giocata in casa col Napolideflagrante contro la Juventus champagne di GigiMaifredi (5-1). In quella Juve giocavano Baggio,Schillaci e Casiraghi. La difesa (Tacconi in porta)era un colabrodo. Era l’ultimo Napoli di Maradonacon Careca, Crippa, Alemao, De Napoli, Francini,Ciro Ferrara, in porta Giovanni Galli, in panchinaAlberto Bigon. Fu un tiro al bersaglio. Silenzisegnò due gol, una “doppietta” anche per Careca,

un gol Crippa. Il Napoli partiva sui lanci diMaradona. Silenzi segnò un gol quasi dametà campo con Tacconi fuori porta. Per laJuve segnò Baggio. Notte indimenticabiledi stelle filanti.

Ma ora eravamo a Pechino. Rispettoalla finale di Coppa Italia a Roma, la Juven-tus recuperava Buffon, in difesa schieravauno dei nuovi acquisti, l’ex interista Lucio,con Barzagli e Bonucci. Esterno sinistro dicentrocampo l’ex udinese Asamoah sullalinea di Lichtsteiner, Vidal, Pirlo e Marchi-sio. Tutto nuovo l’attacco con Giovinco eMatri. Il Napoli presentava Britos terzinosinistro nella difesa con Campagnaro e Can-navaro; Maggio e Zuniga esterni di centro-campo, in mezzo Behrami, Inler e Hamsik;in attacco Pandev e Cavani.

Debuttarono i giudici d’area (Rizzoli eTagliavento) portando a sei gli arbitri in

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N FUROREMimmo Carratelli

campo fra il direttore di gara Mazzoleni, i guarda-linee Faverani e Stefani, il quarto uomo Bergonzi.Piero Silvio Mazzoleni, 38 anni, antiquario di Ber-gamo, era stato designato per il match di Pechinosenza grandi credenziali. Ci si aspettava una desi-gnazione di maggior prestigio.

Pioveva quella sera a Pechino. Il Napoli andòdue volte in vantaggio (28’ Cavani, 41’ Pandev) edue volte fu raggiunto (37’ Asamoah, 73’ Vidal surigore). Il gol di Cavani infiammò un brutto iniziodegli azzurri compressi nella loro metà campodalla Juve. I ricordi sono ancora brucianti. Con ibianconeri tutti sbilanciati in avanti, un lancio diPandev raggiunse Cavani in fuga con Lucio ultimodifensore in ritardo. Il Matador filò per sessantametri verso Buffon che gli toccò con una mano laprima conclusione ravvicinata, ma Cavani ripresela palla e la depose nella porta vuota. Il vantaggiopremiò la squadra più abile. La Juve acciuffò il pa-reggio con Asamoah, appena giunto dall’Udinese.Maggio, spostandosi per coprire Giovinco, lasciòsolo il ghanese che batté a volo sul cross che venneprofondo da destra. La palla schizzò sul terrenobagnato e rese inutile il tuffo di De Sanctis.

La Juve giocava “a specchio” del Napoli: 3-5-2. Il modulo cui s’era votato Conte, sull’esempio diMazzarri, dopo un inizio di campionato in cuiaveva osato anche un 4-2-4. Conte stava in un boxdella tribuna, colpito dalla squalifica per il Calcio-scommesse. A bordo campo Carrera.

Il nuovo vantaggio azzurro fu una beffa gigan-tesca. Nella metà campo bianconera, Bonucci in-certo nel controllo della palla se la faceva soffiareda Pandev che corse per venti metri a sinistra e conun pallonetto anticipò l’uscita di Buffon. Il primotempo si chiudeva 2-1 per il Napoli. Nella ripresaVucinic entrava per Matri. Il montenegrino davaun’altra sostanza all’attacco bianconero. Gli azzurridovevano pressarlo in molti. A Campagnaro da-

vano man forte Maggio, Inler e Cannavaro. DeSanctis smanacciò sulla traversa il primo tiro di Vu-cinic. Cavani fallì il terzo gol con un diagonale dipoco oltre il secondo palo. Cannavaro salvò un’altraconclusione di Vucinic a porta vuota. Entrò Gar-gano per Hamsik (67’), una mossa incomprensi-bile. Hamsik stava giocando bene, forse Mazzarriin vantaggio voleva difendere il 2-1. La Juve pa-reggiò su rigore dopo un discutibile intervento diFernandez (in campo dal 61’ al posto di Cannavaroammonito) su Vucinic. Sempre il montenegrino apungere la difesa azzurra. Dal dischetto segnòVidal (73’). Il penalty fu segnalato a Mazzoleni dalgiudice di porta Rizzoli.

La partita prese la sua svolta contraria. Sem-pre pronto Mazzoleni a richiamare e a sventolarecartellini gialli agli azzurri, impuniti le proteste ei falli degli juventini. Ci si metteva anche il guar-dalinee Stefani che segnalava all’arbitro un’ingiu-ria di Pandev (in macedone!). Espulso l’azzurro.Espulso anche Mazzarri per proteste legittime.Ormai sul campo soffiava un vento nemico del

Napoli. Espulso anche Zuniga per gioco falloso(ma aveva subito per primo il fallo da Pirlo). Se-condo giallo e squadra in nove nei minuti di recu-pero del secondo tempo. Il Napoli affrontò isupplementari in inferiorità numerica, in più Bri-tos zoppicava, Inler aveva i crampi, Campagnaroera malconcio. Il Napoli cercava di resistere per an-dare ai calci di rigore. Lo castigava una lunga pu-nizione di Pirlo da destra sulla quale De Sanctisusciva a vuoto e Maggio deviava di schiena il pal-lone in rete (97’) per il vantaggio juventino. Ilcolpo della sfortuna nella disastrosa serata diMazzoleni. Non c‘era più partita. Vucinic (102’)fissava il 4-2 col Napoli allo stremo e la difesa“vuota” .

Il Napoli non presenziava alla premiazionedella Juventus per evitare altre squalifiche. Gli az-zurri avevano i nervi a fior di pelle. A ranghi com-pleti avevano tenuto i bianconeri sulla corda.Stramaledetta Supercoppa che la Juve si prendevasenza avere fatto molto vincendola in undici con-tro nove. Da Pechino con furore, altroché!

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NAPOLI, AMM ORE MIO

eniamo subito al dunque: sì, il Napoli quest’anno può davvero rivelarsi unaseria candidata alla lotta per lo Scudetto, anche se permangono dei dubbi

in merito all’ultima campagna acquisti dalla quale la squadra azzurrane poteva uscire ben più rinforzata. Questo è il nocciolo della que-

stione: se c’è, in Italia, un’avversaria tecnicamente degna della Juvecampione in carica quella è il Napoli. O meglio, la squadra più

quadrata, più compatta e più coesa rispetto alle due milanesied alle due romane che non sono comunque da sottovalutare.Tutto questo nonostante un mercato non proprio scoppiet-tante e tanti altri aspetti sui quali vale la pena porre l’ac-cento. A cominciare dalle partenze di Lavezzi e Gargano.Indubbiamente questi ultimi due calciatori sono stati a dirpoco determinanti per la storia recente del Napoli, ma dailoro addii si possono trarre due vantaggi, uno di ordine tec-

nico ed uno di ordine ambientale. In primo luogo la partenzadel Pocho consente a giocatori come Hamsik, Inler e Maggiodi esprimere al meglio le proprie caratteristiche visto che lapresenza dell’argentino se da un lato costituiva la forza tra-

scinante della squadra dall’altro ostacolava il gioco di alcunisuoi interpreti. Molti dicevano che Lavezzi era il 50/70% della

squadra, gli stessi ora vanno dicendo che in realtà questo Napoliè più forte di quello dell’anno scorso. Ma allora la verità qual è?

Inoltre, dal punto di vista ambientale, Mazzarri si ritrova ad al-lenare un gruppo più unito, meno “turbolento” visto che era risa-

puto che tanto Lavezzi quanto Gargano avevano manie diprotagonismo al suo interno (lo ha confessato anche Quagliarella da-vanti ai giudici). Insomma, ci ritroviamo con la vecchia guardia, il

gruppo storico che comunque resta più che affidabile. Dobbiamosolo continuare a sperare che Mazzarri riesca, come sempre,

a tirar fuori il meglio possibile dai giocatori che ha di-sposizione. In parole povere, dovrà fare un altro mi-

racolo. Solo così e concentrandosi solo edesclusivamente sul campionato, il Napoli

potrà essere competitivo per la lotta alvertice. Il massimo obiettivo stagio-nale per il quale gli azzurri godranno8

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I TIFOSI MERITANO DI PIU’

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Gennaro MontuoriNAPOLI, AM ORE MIO

dell’apporto, in termini realizzativi, di un grande Edinson Cavani e del talentodi uno stupefacente Lorenzo Insigne. Al primo è stato giustamente rinnovato ilcontratto alle cifre che gli spettano visti i tanti gol collezionati negli ultimi dueanni: un attaccante da 100 milioni di euro, dunque ben più dei 60 previsti dallaclausola rescissoria. Il secondo rappresenta invece la grande novità di casa-Napoli.Lorenzo è davvero forte e ve lo dice uno che lo conosce molto bene, meglio di chiun-que altro, perché lo vedevo tutti i giorni a Castelvolturno nelle giovanili in cui giocavaanche mio figlio. E’ un ragazzo che si è fatto da solo, non ha ricevuto aiuti da nessuno.Ha avuto la sfortuna di essere sempre circondato da allenatori mediocri. Solo grazie aZeman, un maestro nell’allenare i giovani, ne ha tratto tanti benefici. Ora spetta aMazzarri valorizzarlo e sono molto contento della sua convocazione. Ed oltre a Ca-vani e ad Insigne non ci dimentichiamo dei contributi di due campioni comeHamsik e Pandev. Tuttavia, non mancano le dolenti note in casa azzurra: ilrapporto tra la tifoseria ed il suo presidente. I pochi abbonati fatti registrarequest’anno, sotto i 10mila, rappresentano una incredibile sconfitta per ladirigenza. Il cuore della gente di Napoli, dei suoi tifosi, è in grado di re-galare sostegno, affetto e amore a dismisura per i calciatori che scen-dono in campo la domenica, ma gli stessi vorrebbero ricevernealtrettanto dal proprio presidente. De Laurentiis non è ancora riu-scito a fare breccia in tutti i cuori dei napoletani. Questa è la verità edispiace dirlo. Eppure provo grande stima in De Laurentiis nelle vestidi imprenditore. Perché per me è un grande imprenditore, visto cheha sempre ottenuto un lauto profitto da tutte le sue imprese. Macalcisticamente ha ancora molto da imparare, anzi.Calcisticamente non ha ancora compreso afondo cosa vuol dire fare calcio in questa città,cosa significa la fede azzurra e come potenziarela propria squadra. Dalle 10 euro per le ami-chevoli in pay-per-view alle 10 euro per la fotocon la Coppa Italia a Dimaro, al di là del fatto cheuna parte andò in beneficenza: bisogna andarcicauti con le tasche dei napoletani. De Laurentiisè il titolare della nostra passione ed in quanto taleha l’obbligo di rendere questo Napoli sempre piùgrande. Una grande squadra per una grande città,per un grande pubblico. 9

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LE AMICHEVOLI

l Napoli di Walter Mazzarri, edizione 2012-2013, si conferma squadra da record anche in pienaestate. Nel ritiro pre-campionato gli azzurri cen-trano sette vittorie in altrettante amichevoli dispu-tate, eccezion fatta per la tormentata serata cinesedi Supercoppa in cui la Juventus l’ha spuntata aisupplementari ma col vantaggio della duplice su-periorità numerica. Per il resto il settebello azzurroè un concentrato di sano ottimismo in vista delprosieguo della stagione: sette vittorie arrivate, tral’altro, sia contro squadra di modesta caratura checontro compagini internazionali dal forte blasonee che prenderanno parte alle coppe europee. Ma ilritiro di Dimaro ha segnato l’esplosione di unnuovo furetto che presto farà sobbalzare di gioia itifosi sulle tribune del San Paolo: si tratta di Lo-renzo Insigne, il figliuol prodigo tornato all’oviledopo la cura Zeman e che ben presto farà rimuo-vere ogni rancore per la partenza del Pocho La-vezzi. Dopo la scorpacciata di reti (9) inflitta aidilettanti della Val di Sole, subito un test probanteper gli azzurri: ad Arco di Trento si scende incampo contro i vice-campioni d’Europa del BayernMonaco che, seppur rimaneggiati dei reduci del-l’Europeo, schierano ugualmente una signora squa-dra con l’olandese Robben a serrare le fila. Il Napoliperò riesce ad imporsi col punteggio di 3-2 graziealle realizzazioni di Cannavaro (in semi-rove-sciata), Pandev e, guarda un po’, il “Magnifico” In-signe. Sarà il pre-campionato di Pandev, certo,perché metterà il suo sigillo in tutte le amichevolidegli azzurri, ma il baby-bomber di Frattamaggioreha fatto vedere fin da subito di che pasta è fatto.Gli uomini di Mazzarri chiudono il ritiro in Tren-tino con un’altra vittoria ai danni del Grosseto (3-0 con reti di Gargano, Pandev e Novotnhy) ed itifosi ora non attendono altro che il primo abbrac-cio al San Paolo, il primo saluto al nuovo Napoli, ilprimo show di Lorenzo Insigne. Ed il protagonistapiù atteso della serata del 29 Luglio (al di là deinuovi arrivati Behrami e Gamberini) contro ilBayer Leverkusen, quinta forza del campionato te-

desco, non tradisce le aspettative. Accelerazioni,dribbling, velocità, scatti brucianti e tanta perso-nalità: a Lorenzinho manca solo il gol ma i tifosi lohanno già eletto a loro nuovo idolo. L’applausome-tro è andato letteralmente in tilt al momento dellasostituzione nel finale di gara. L’amichevole coi te-deschi va in archivio grazie ad Hamsik e Pandev chetrascinano il Napoli al 2-1 finale (momentaneo pa-reggio del Bayer realizzato di testa da Friedrich) maad impressionare di più sono i numeri del giovanetalento azzurro. Durante i test pre-campionato siè avuto modo di apprezzare il cambiamento tatticoimposto ai suoi da Walter Mazzarri: il 3-5-1-1 adot-tato dal tecnico azzurro al fine di preservare mag-giore equilibrio tra i reparti funziona a meraviglia.Da esso ne trae beneficio sia Marek Hamsik che,partendo da posizione più arretrata, può tornaread essere determinante con i suoi ben noti inseri-menti ma anche Goran Pandev può dirsi felice peril nuovo modulo. Il macedone, atleticamente rinatocon la preparazione estiva effettuata sotto l’attentadirezione del prof. Pondrelli, si dimostra adatto sianelle vesti di suggeritore che di finalizzatore. Il suotalento e la sua classe sopraffina emergono pianpiano. Suo lo show con il quale il Napoli abbate 2-0 il Bordeaux nella seconda amichevole al SanPaolo, la prima del mese d’Agosto: il macedone aprele marcature, Maggio (di rientro dall’Europeo) lechiude. Il terzo ed ultimo incontro a Fuorigrottaprima della sfortunata missione-Supercoppa è,manco a dirlo, un’altra vittoria e, tanto per gradire,un’altra super performance di Pandev: doppiettadell’ex interista e rete di Zuniga per il 3-1 finale aiportoghesi dello Sporting Braga. La rabbia per ciòche è accaduto a Pechino è ancora viva e, ad unasettimana dall’esordio in campionato, il Napoli de-cide di scrollarsela di dosso in concomitanza conl’ultimo test amichevole: secco 3-0 ai campioni diGrecia dell’Olympiacos con reti di Dzemaili, Ham-sik e Gamberini. Sette su sette: il Napoli si candidaad essere un grande protagonista di questa nuovastagione.

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DELL’ESTATENapoli 3 Bayern Monaco 2

NAPOLI: Rosati, Campagnaro (35’ st Grava), Cannavaro (1’ stFernandez), Britos (15’ st Aronica), Zuniga (41’ st Bariti),Dzemaili (43’ st Fornito), Inler (1’ st Gargano), Hamsik (43’st Palma), Dossena (26’ st Vitale), Insigne (41’ st Novothny),Vargas (15’ st Pandev). A disp. Colombo. All. Mazzarri.

BAYERN MONACO: Starke, Rafinha (1’ st Hojbjerg), VanBuyten, Dante, Contento, Timoshchuk, Luiz Gustavo,Robben, Shaqiri, Alaba (40’ Cam Emre), Mandzukic (15’st Pizarro). All. Heynckes.

Marcatori: 16’ Alaba (B), 45’ Cannavaro (N), 21’ st Pandev(N), 29’ st Shaquiri (B), 37’ st Insigne (N).

Mauro Cucco

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LE AMICHEVOLI Napoli 2 Bayer Leverkusen 1

NAPOLI: Rosati; Campagnaro 16’ Fernandez, Cannavaro31’ Gamberini, Britos 25’ st Aronica; Zuniga, Dzemaili10’ Behrami, Gargano, Hamsik 31’ st Vitale, DossenaDal 16’ Maggio; Insigne 42’ st Bariti; Pandev 37’ Novothny. A disposizione: De Sanctis, Colombo. All. Mazzarri.

BAYER LEVERKUSEN: Leno, Schwaab, Reinartz, Wollscheid, Friedrich, Rolfes, Bender, Schurrle, Kiesling, Kadlec, Gastro. All. LewandowskiHyypia.k

Marcatori: 28’ pt Hamsik, 1’ st Friedrich, 5’ st Pandev.

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DELL’ESTATENapoli 2 Bordeaux 0

NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro  1’ s.t. Gamberini, Fernandez, Aronica 26’ s.t. Grava, Maggio, Dzemaili 43’ s.t.Fornito, Gargano 11’ s.t. Hamsik, Behrami  36’ s.t. Zuniga, Dossena  31’ s.t. Vitale, Pandev  26’ s.t. Novothny,Vargas 41’ s.t. Bariti. A disp.: Rosati, Colombo, Britos,Cannavaro. All. Mazzarri.

BORDEAUX: Carrasso, Ciani 22’ s.t. Chalme, Sane, FerreiraFilho, Planus 22’ st. Marange, Tremoulinas  22’ s.t. Poundje, Obraniak 11’ s.t. Sertic, Tsafack Nguemo, Ben Khalfallah 11’ s.t. Saivet, Gouffran, Diabate 22’ s.t. Bellion.

Marcatori: 43’ Pandev; 61’ Maggio.

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LE AMICHEVOLI Napoli 3 Sporting Braga 1

NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro 28’ s.t. Gamberini, Cannavaro 28’s.t. Fernandez, Britos, Maggio, Behrami 26’ s.t. Dossena, Inler28 s.t. Donadel, Hamsik 32’ s.t. Novothny, Zuniga 39’ s.t. Fornito, Pandev 18’ s.t. Dzemaili, Vargas 39’ s.t. Bariti. A disp.: Rosati, Colombo, Aronica, Grava, Gargano. All. Mazzarri.

SPORTING BRAGA: Beto, Salino 26 s.t. Baiano, Douglao PauloVinicius, Elderson 26 s.t. Ismaily; Mossorò 36 s.t. Eder Custodio, Hugo Viana, Alan 22 s.t. Amorim, Helder Barbosa22s.t. Micael, Lima. A disp.: Quim, Manoel. All. Peseiro.

Marcatori: 3’ e 14’ Pandev N, 36’ Lima SB, 62’ ZunigaN.

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Napoli 3 Olympiakos 0

NAPOLI: Rosati, Gamberini, Cannavaro, Britos 1’ s.t. Behrami, Maggio, Dzemaili 40’ s.t. Bariti, Inler 19’ s.t.Donadel, Hamsik 19’ s.t. Gargano, Aronica, Vargas, Insigne. A disp.: De Sanctis, Colombo, Campagnaro, Fernandez, Dossena, Zuniga, Pandev. All.: Walter Mazzarri.

OLYMPIAKOS: Carrol, Torosidis 34’ s.t. Fustos, Papazoglou 1’ s.t. Greco, Siovas, Holebas, Maniatis 30’ s.t. Modesto, Fejsa 1’ s.t. Mitroglou, Abdoun 1’ s.t.Contreras, Machado, Likoggiannis 1’ s.t. Likoggiannis,Djebbour 41’ s.t. Vlahodimos. All.: Leonardo Jardim.

Marcatori: 24’ p.t. Dzemaili, 3’ s.t. Hamsik, 13’ s.t. Gamberini

DELL’ESTATE

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LA FOTO DEL MESE

foto

di R

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spos

ito

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Mazzoleni di Bergamo

De SanctisCampagnaro

Cannavaro(dal 62’ Fernandez)

BritosMaggio

BehramiInler

(dal 106’ Dossena)Hamsik

(dal 67’ Gargano)ZunigaPandevCavani

A disp.: Rosati, Aronica, Insigne, Vargas.

All.: Walter Mazzarri

NOTE: 60.000 spettatori circa.Angoli: 5 a 4 per la Juventus.

Recuperi: 1’ pt, 4’ st.

BuffonBarzagliLucioBonucciLichtsteiner (dal 89’ Padoin)VidalPirloMarchisioAsamoahGiovinco(dal 116’ Giaccherini)Matri(dal 46’ Vucinic)A disp.: Storari, Marrone,De Ceglie, Quagliarella. All.: Carrera

4 2

Finale 11/08/2012

74’ rig.

97’ aut.

27’

37’

102’

41’

dopo tempisupplementari

25

di Carmine Montuori

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28

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Orsato di Schio

De SanctisCampagnaro

CannavaroBritos

MaggioBehrami

Inler(dal 77’ Vargas)

AronicaHamsik

(dal 90’ Donadel)Cavani

Insigne(dal 61’ Dzemaili)

A disp.: Rosati, Colombo, Grava,Fernandez, Gamberini,

Bariti.All.: Mazzarri

NOTE: 25.000 spettatori circa.Angoli: 6 a 5 per il Palermo.

Recuperi: 3’ pt, 4’ st.

UjkaniCettoVon BergenMunozE.PisanoDonati(dal 55’ Arevalo Rios)Brienza(dal 29’ Migliaccio)Barreto(dall’80’ Budan)BertoloMiccoliHernandezA disp.: Benussi, Labrin, Garcia, Milanovic,Brichetto, Morganella, Di Matteo, Sanseverino, Viola.All.: Sannino

0 3

1a Giornata - 26 agosto 2012

45’+2

79’

89’

di C.M.

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AtalantaChievo

FiorentinaGenoa

JuventusMilan

PalermoPescara

RomaSiena

LazioBolognaUdineseCagliariParmaSampdoriaNAPOLIInterCataniaTorino

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26/08/12 13/01/131a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

BolognaCagliariCatania

InterLazio

NAPOLIParma

SampdoriaTorino

Udinese

MilanAtalantaGenoaRomaPalermoFiorentina Chievo SienaPescaraJuventus

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02/09/12 20/01/132a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

ChievoFiorentina

GenoaMilan

NAPOLIPalermoPescara

RomaSiena

Torino

LazioCataniaJuventusAtalantaParmaCagliariSampdoriaBolognaUdineseInter

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16/09/12 27/01/133a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

AtalantaBolognaCagliariCatania

InterJuventus

LazioParma

SampdoriaUdinese

PalermoPescaraRomaNAPOLISienaChievo GenoaFiorentinaTorinoMilan

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23/09/12 03/02/134a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

CataniaChievo

FiorentinaGenoaMilan

NAPOLIPescara

RomaSiena

Torino

AtalantaInterJuventusParmaCagliariLazioPalermoSampdoriaBolognaUdinese

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26/09/12 10/02/135a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

AtalantaBolognaCagliari

InterJuventus

LazioPalermo

ParmaSampdoria

Udinese

TorinoCataniaPescaraFiorentinaRomaSienaChievoMilanNAPOLIGenoa

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30/09/12 17/02/136a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

CataniaChievo

FiorentinaGenoaMilan

NAPOLIPescara

RomaSiena

Torino

ParmaSampdoriaBolognaPalermoInterUdineseLazioAtalantaJuventusCagliari

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07/10/12 24/02/137a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

AtalantaCagliariChievoGenoa

InterJuventus

LazioPalermo

ParmaUdinese

SienaBolognaFiorentinaRomaCataniaNAPOLIMilanTorinoSampdoriaPescara

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21/10/12 03/03/138a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

BolognaCatania

FiorentinaMilan

NAPOLIPescara

RomaSampdoria

SienaTorino

InterJuventusLazioGenoaChievoAtalantaUdineseCagliariPalermoParma

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28/10/12 10/03/139a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

AtalantaCagliariChievoGenoa

InterJuventus

LazioPalermo

ParmaUdinese

NAPOLISienaPescaraFiorentinaSampdoriaBolognaTorinoMilanRomaCatania

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31/10/12 17/03/1310a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

BolognaCatania

FiorentinaJuventus

MilanNAPOLIPescara

RomaSampdoria

Siena

UdineseLazioCagliariInterChievoTorinoParmaPalermoAtalantaGenoa

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04/11/12 30/03/1311a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

AtalantaCagliariChievoGenoa

LazioMilan

PalermoParma

PescaraTorino

InterCataniaUdineseNAPOLIRomaFiorentinaSampdoriaSienaJuventusBologna

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11/11/12 07/04/1312a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

0 - 12 - 02 - 12 - 02 - 00 - 10 - 30 - 32 - 20 - 0

1 - 31 - 13 - 21 - 33 - 02 - 12 - 02 - 13 - 01 - 4

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BolognaCatania

FiorentinaInter

JuventusNAPOLI

RomaSampdoria

SienaUdinese

PalermoChievoAtalantaCagliariLazioMilanTorinoGenoaPescaraParma

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18/11/12 14/04/1313a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

AtalantaCagliariChievo

LazioMilan

PalermoParma

PescaraSampdoria

Torino

GenoaNAPOLISienaUdineseJuventusCataniaInterRomaBolognaFiorentina

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25/11/12 21/04/1314a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

BolognaCatania

FiorentinaGenoa

InterJuventus

LazioNAPOLI

SienaUdinese

AtalantaMilanSampdoriaChievoPalermoTorinoParmaPescaraRomaCagliari

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02/12/12 28/04/1315a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

AtalantaBolognaCagliari

InterPalermoPescara

RomaSampdoria

SienaTorino

ParmaLazioChievoNAPOLIJuventusGenoaFiorentinaUdineseCataniaMilan

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09/12/12 05/05/1316a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

CataniaChievo

FiorentinaGenoa

JuventusLazioMilan

NAPOLIParma

Udinese

SampdoriaRomaSienaTorinoAtalantaInterPescaraBolognaCagliariPalermo

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16/12/12 08/05/1317a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

AtalantaBolognaCagliari

InterPalermoPescara

RomaSampdoria

SienaTorino

UdineseParmaJuventusGenoaFiorentinaCataniaMilanLazioNAPOLIChievo

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22/12/12 12/05/1318a GIORNATA

la trasmissione sportiva più seguita

CataniaChievo

FiorentinaGenoa

JuventusLazioMilan

NAPOLIParma

Udinese

TorinoAtalantaPescaraBolognaSampdoriaCagliariSienaRomaPalermoInter

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06/01/13 19/05/1319a GIORNATA GGeennnnaarroo MMoonnttuuoorrii presenta

su

DIGITALE 14SKY 888

LE DATE E GLI ORARIDELLE PARTITE DEL NAPOLI

IN EUROPA LEAGUE20 Settembre Napoli-Aik Solna ore 19

4 Ottobre PSV Eindhoven-Napoli ore 2125 Ottobre Dnipro Dnipropetrovsk-Napoli ore 21

8 Novembre Napoli - Dnipro Dnipropetrovsk ore 1922 Novembre Aik Solna - Napoli ore 21

6 Dicembre Napoli - PSV Eindhoven ore 19

la trasmissione sportiva più seguita

in diretta Giovedì ore 20,45replica Venerdì - ore 23,00 e Sabato - ore 11,00

GIOIELLERIA

GRUPPO TUFANO

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Damato di Barletta

VivianoTomovic

RoncagliaRodriguezCuadrado

Borja ValeroRomulo

(dall’85’ Seferovic)PizarroPasqual

(dal 75’ Mati Fernandez)Jovetic

El Hamdaoui(dal 69’ Ljajic)

A disp.: Neto, Lupatelli, Hegazy, Olivera,Aquilani, Cassani, Llama, Migliaccio,

Camporese.All.: Montella

NOTE: 38.000 spettatori circa.Angoli: 8 a 7 per la Fiorentina.

Recuperi: 0’ pt, 4’ st.

De SanctisCampagnaroCannavaroBritosMaggioDzemailiBehrami(dal 52’ Inler)ZunigaHamsik(dall’89’ Donadel)CavaniInsigne(dall’80’ Vargas)A disp.: Rosati, Colombo, Gamberini,Grava, Fernandez, Aronica, Mesto,El Kaddouri.All.: Mazzarri

2 1

2a Giornata - 2 settembre 2012

55’

75’

87’

di C.M.

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SUD TRASPORTIdi Iaquinangelo Salvatore & C.

Vendita e FornituraMateriale edile

CeramicheServizi Igienici e sanitari

Esposizione:Via Santa Maria delle Catene alle Fontanelle, 13

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a storia del Napoli ci insegna che la tradizione dei pic-coli, grandi giocatori è sempre stata prodiga di trionfi e disuccessi. Quando il talento è racchiuso in soli centosessan-tatre centimetri di sfrontatezza, di scaltrezza e di “scugniz-zeria” allora tutto diventa relativo, finanche la statura

risicata. Altezza mezza bellezza, certo. Ma perché acconten-tarsi di una sola metà dello smisurato bagaglio tecnico di unfuoriclasse in provetta quando si può godere, invece, dell’in-tero campionario di diavolerie che c’è a disposizione pur nonmostrando un fisico da marcantonio? Basterebbe rivoltareil tutto: bassezza, solo bellezza. Et voilà. Ecco che il difetto(se davvero di difetto si può parlare) diventa risorsa. Tuttoè capovolto. Non osate porre limiti alla provvidenza, perchétanto Lorenzo Insigne da Frattamaggiore saprà andare oltrepure quelli. Perchè fa parte della sua natura. Perché lui ci èormai abituato a sconvolgere l’ordine delle cose. Trasforma

in un niente l’ordinario in straordinario. Così è cresciuto,così è andato avanti e così lo hanno visto scalare il calcio.Dagli anfratti della terza serie fino al palcoscenico più ago-gnato per qualsiasi fanciullo che insegua un pallone a Napolie dintorni: il San Paolo. Il tutto passando per la cadetteria,gavetta e palestra per il proprio talento, e per la scuola ze-maniana che ha saputo sprigionare e rendere alla massimapotenza ogni virtuosismo di quel Lorenzo che, di lì a poco,tutti avrebbero soprannominato “il Magnifico”. Chi vuol esserlieto sia, del diman non v’è certezza recitava nelle sue poesie ilLorenzo fiorentino. Ma parafrasando in riferimento al can-dido Lorenzinho, il concetto viene completamente stravolto.Ancora. La certezza del Napoli per il futuro, la cambiale ine-stimabile da qui ai prossimi dieci-quindici anni è un amabilefolletto (niente di vezzeggiativo, per carità) che s’è messo intesta di far le cose per bene, di sovvertire i luoghi comuni edavvicinarsi alla gloria personale. Nel 2005 l’attuale team ma-nager del Napoli Peppe Santoro lo scruta con lo sguardo at-

L

IL GIOCATORE

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tento quand’era tesserato per l’Olimpia di Sant’Arpino e ne fiuta l’affare. Si dicevache fosse troppo piccolo per sfondare nel calcio, che alla lunga l’altezza gli avrebbegiocato un brutto scherzo. Non scherzava, invece, il dirigente azzurro, allora ta-lent-scout per il settore giovanile, quando per soli millecinquecentoeuro (europiù euro meno) si assicurò un promettente funambolo classe 1991. Da lì in poila trafila prima tra gli Allievi e poi in Pri-mavera dove non è stato mai capitofino in fondo da chi lo ebbe a sua di-sposizione. Si rese necessario farqualcosa per non disperdere nean-che una goccia di quell’estro cristal-lino. Nacque l’idea di mandarlo alledipendenze di un boemo, un mae-stro di calcio, che sa come tirarfuori il meglio da un giovane che,visti i mezzi, aveva solo bisogno diuna spinta. Uno slancio che gliconsentisse di spiccare il volo.

Fu così che a Foggia prima (inLega Pro) ed a Pescara poi (in B),Lorenzinho Insigne si propone agliocchi dei media come il più impor-tante talento in erba del calcio ita-liano. Quasi quaranta gol in dueanni, tanta roba, ed un campionatovinto in riva all’Adriatico che sa di in-vestitura per il sogno più grande: gio-care e vincere per la propria squadra delcuore. Missione compiuta: Insigne, il“Magnifico”, torna a Napoli, in primasquadra, dove lo attende un allenatore chenon vede l’ora di poter maneggiare con curaun talento in piena esplosione e dove loaspetta la grande responsabilità di far di-menticare alla gente di Napoli il proprio be-niamino che intanto ha voluto rincorrere laTour Eiffel. Si dirà: “Vede di più la porta. E’ piùcompleto. E’ più concreto. E’ un predestinato”.Un predestinato? Ma qualcuno non aveva dettoche era troppo piccolo? Già. Intanto, quel picco-letto, è andato a guadagnarsi finanche la convo-cazione in Nazionale. Non finisce di stupireLorenzo Insigne. Anzi, non ha neppure comin-ciato. La prima copertina di giocatore del mesenon poteva non esser sua. Bravo Lorenzo, ce l’haifatta: il tuo sogno è diventato realtà, ma non fer-marti sul più bello. Continua a stravolgere tutto etutti come sai far tu. Così un giorno racconterannodi quand’eri piccolo…

DEL MESEMauro Cucco

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MMIILLLLEENNNNIIUUMM GGOOLLDD HHOOTTEELL ********

VVIIAALLEE UU.. MMAADDDDAALLEENNAA,, 119922 -- NNAAPPOOLLII

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I DUE TRAL a v e z z i

Tempo fa dichiarai che Lavezzi era indispensabile per il Napoli... ma mi son probabilmente sbagliata. Le ultime partitedisputate dal Napoli hanno dimostrato che la squadra ha mille e più risorse ed è capace di sfruttare al meglio ogni sin-golo pezzo del puzzle!. Effettivamente con l’abbandono di Lavezzi, tanti giocatori hanno ritrovato il loro ruolo ottimaleall’ interno del gruppo. Lavezzi era nel Napoli un vero regista: creava occasioni , stravolgeva il risultato, si creava azioni personali. È un perfetto ambidestro che gioca come attaccante. I suoi punti forti, che  tante volte hanno determinatoil risultato, sono la velocità e la spiccata abilità nel saltare l’uomo con la palla al piede. Tutte queste caratteristiche,

concentrate in un solo uomo,mettevano in ombra però lequalità indispensabili  di altricampioni. La presenze ege-mone di Lavezzi non permet-teva, infatti, la realizzazionedi un vero e proprio gioco disquadra; le sue azioni perso-nali, che partivano da qual-siasi parte del campo, nonprevedevano, nella mag-gior parte delle volte, il coin-volgimento di altri giocatori,ma erano finalizzate probabil-mente ad un esaltazione per-sonale e crescita di prestigio.Giocatori eccellenti comeHamsik e Pandev faticavanoad emergere. Oggi la  situa-zione è cambiata: Pandev, incampo fin dai primi minuti digioco in quasi tutte le partite,è diventato un giocatore difondamentale importanzain attacco e un ottima spallaper Cavani. Il binomio Pan-dev-Cavani è senza dubbio de-vastante! Hamsik    acentrocampo ha ritrovato ilsuo habitat ideale. Anche ilsuo ruolo offensivo è diven-tato più efficace ed indispen-sabile ai fini della partita.Anche Cavani ha tratto bene-ficio da questa situazione, di-mostrando più volte fanta-stiche iniziative personali euna grande generosità a cen-trocampo ed in difesa. Il vec-chio detto “tutti son im-portanti ma nessuno è indispen-sabile” è una  grande veritàanche nel calcio!!!

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ADITORIMarika Fruscio

G a r g a n oo abbiamo accolto con, perdonate l’ espressione , le “pezze al c…”, rendendolo a Napoli un vero e proprio idolo, con

tanto di riconoscimenti. Lo abbiamo definito addirittura “l’anima del Napoli”, colui che a centrocampo si trasforma in“ciuccio da fatica!” Mai toccare Gargano, perché Gargano è uno dei nostri, un napoletano come noi!  Ci ha ricambiatobene Walter, ma non con la stessa moneta. Il fatto che se ne sia andato dal Napoli,  perché amareggiato di una panchinaben fornita , poteva anche giustificarlo. Poverino… non giocava più e si sentiva demoralizzato. Ma da qui a pronunciarecerti pensieri nelle interviste ce ne vuole! Riporto qui alcune frasi uscite dalla bocca di Walter: “Son sempre stato tifosodell’Inter” - “Finalmente gioco in una vera ed importante squadra” - “Hamsik mi seguirà all’Inter”. Queste parole possonobastare per far capire l’amore che il giocatore provava per il club partenopeo. Non aggiungo altro, ma concludo conquesto pensiero biblico: “Anche Giuda ha baciato Gesù nel momento del bisogno e poi l’ha pugnalato...”. VERGOGNA.

L

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di Accetto Vincenzo & Francesco

Progettazione Installazione Realizzazione

Via Nazionale delle Puglie, 70S. Vitaliano (Na)

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IL NAPOLI “BLIN

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ormai di dominio pubblico la notizia del rinnovo diEdinson Cavani. L’attaccante del Napoli ha prolungato ilsuo contratto fino al 2017, ma con modalità di regola-mentazione estremamente differenti.

Aurelio De Laurentis ha annesso al contratto del at-taccante uruguayano una clausola rescissoria pari a 63milioni di euro, con un adeguamento dell’ingaggio che haraggiunto i 4,5 milioni di euro stagionali.

Proprio l’ingaggio dell’uruguayano è stato al centro dinumerose polemiche nell’estate appena trascorsa assu-mendo spesso i connotati di un vero e proprio dibattito‘’qualitativo’’ volto al tentativo di stabilire una valutazioneeconomica calibrata alle potenzialità del calciatore. Aure-lio De Laurentis non sembrava inizialmente propenso alritocco dell’ingaggio del Matador, volendo attenersi altetto salariale da lui fissato, che difficilmente sforava i 2,5milioni di euro a stagione, accompagnato in poche occa-sioni da ‘’piccoli incrementi economici’’ raggiungibili conla formula dei bonus. Ma quando si parla di Cavani nonsi parla di un semplice attaccante dalle qualità emergentio già relativamente sondate, ma si parla di uno dei calcia-tori più grandi sotto il punto di vista calcistico del mo-mento. Il calcio italiano ha dovuto assistere a cessioni ead addii che hanno notevolmente calato il livello di attra-zione del nostro campionato, ma la riconferma del Mata-dor non è cosa da poco e rappresenta probabilmentel’unico spiraglio di luce in una situazione ai limiti della pe-nombra. Ciò che invece sembra riduttivo è la valutazionedel cartellino del calciatore, valutata intorno ai 63 milionidi euro. In tempi differenti probabilmente sarebbe potutabastare a scoraggiare la maggior parte dei presidenti deiclub calcistici, ma quest’anno e anche lo scorso anno il cal-cio mondiale ha visto affacciarsi una super potenza eco-nomica (Psg) capace di spendere nel giro di due anni didirezione quote indigenti e da capogiro quasi spudoratein un periodo di austerity in ogni campo. Ma fanno noti-zia anche le richieste del Chelsea che secondo recenti vociavrebbe proposto al Real Madrid 100 milioni di euro perCristiano Ronaldo. Le nuove vicende di mercato fannotremare i cuori dei tifosi azzurri che con un veloce calcolodelle probabilità sanno perfettamente che (volontà delcalciatore a parte) il Matador non è poi cosi blindato comesembra. Cavani ha deliziato i tifosi del Napoli e non solocon i suoi numeri da capogiro, sia in senso tecnico chedella concretizzazione sotto porta. Il suo spirito di sacri-ficio pronto ad intervenire in aiuto dei compagni anchein fase difensiva, la velocità con cui riparte palla al piedefino a sotto porta riuscendo a segnare con una luciditàche pochi nel calcio possiedono , sono davvero impressio-nanti. Ciò che subito si intuisce vedendolo giocare è la di-mestichezza in fase conclusiva. Utrecht-Napoli (3-3) del

2 dicembre 2010 rappresenta la prima tripletta di Cavaniin maglia azzurra che consacrerà un vizietto ricorrentedel calciatore. Basterà ricordare le triplette rifilate a squa-dre di nobile reputazione come il 3 a zero contro la Ju-ventus, la tripletta alla Sampdoria e infine la tripletta aidanni della Lazio. Tra le sue reti della stagione 2010/2011conclusasi con un bottino di 33 reti, secondo a Di Natalenella classifica cannonieri, ci sono anche le bellissime retidi Cesena, soprattutto il secondo, tiro a giro di internodestro. Anche la stagione 2011/2012 si apre nel miglioredei modi per il calciatore uruguayano, con la rete in tra-sferta contro il Manchester City che sigla il risultato sull’1-1 e la tripletta in campionato contro il Milan. La Cham-pions fa da vetrina al suo potenziale e lo rende squisita-mente appetibile ai miglior club. Nella stagione appenaconclusasi eguaglia il suo score di 33 reti in stagione.Dopo aver scandito accuratamente i numeri che sinte-tizzano il suo potenziale tecnico e tenendo presenta lagiovane età del Matador (25), può un calciatore comeEdinson Cavani avere una clausola rescissoria fissata a 63milioni di euro? Al lettore le sue valutazioni.

È

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DA” CAVANI?Nastasia Spina

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STORIA DEL LOCALE:

La Pizzeria Friggitoria Oliva da Concettinaai 3 Santi è nata nel 1951 nella splendida città di

Napoli. La Pizzeria deve il nome proprio alla conosciutissima pizzaiola Cettina famosa in tutto il quartiereSanità per le sue ottime pizze. Successivamente la pizzeria è passata nelle mani di Mario e Ciro Oliva ancheloro ottimi pizzaioli che con le loro pizze hanno saputo incantare i palati di tutte le persone del quartiere enon. La tradizione continua ancora oggi attraverso Antonio, Salvatore e Luigi Oliva che cercano di tra-mandare la loro abilità di pizzaioli ed imprenditori a Ciro Oliva, figlio di Antonio. Lunga tradizione con-tinuerà quindi a tramandarsi di padre in figlio costituendo il vero punto di forza del locale.

Via Arena alla Sanità 7/bisTel. 081.290037 - cell. 392.49.44.300

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Acquisti mirati,ma manca il Top-player

rogrammazione prospettica, continuità tecnica equadratura del bilancio: queste sono state le linee-guidadel Napoli nell’ultima campagna acquisti estiva che si èconclusa il 31 Agosto scorso. Alla stregua degli anni pas-sati, anche quest’anno la strategia di mercato orche-strata dalla società partenopea si è basata sull’acquistodi giovani talenti in prospettiva come il trequartistabelga-marocchino Omar El Kaddouri, piuttosto che il di-fensore brasiliano Bruno Uvini. Accanto a queste giovanipromesse, inseriti in un contesto tecnico già ampia-mente rodato, sono state affiancate seconde linee di si-curo affidamento come Alessandro Gamberini eGiandomenico Mesto.

Effettivamente, quest’anno il Napoli ha provvedutoad incrementare il proprio organico con alcuni elementiche possano tornare utili alla squadra nel momento incui c’è da effettuare la turnazione necessaria per farfronte alle tre competizioni. Walter Mazzarri voleva idoppi ruoli ed è stato accontentato: la società gli ha in-gaggiato un esterno di destra, visto che a sinistra il ruolo

è coperto da Dossena e Zuniga, ed un difensore espertoche possa dare il cambio a Campagnaro. In più è arrivatoValon Behrami, ecclettico centrocampista di interdizioneed è tornato a casa il giovane fantasista Lorenzo Insigne.A mio avviso, per completare un mosaico già ricco di so-luzioni ed alternative, sarebbero tornati utili un altro di-fensore, un vice-Inler ed una punta con caratteristichedifferenti da quelle dei centravanti che ci sono attual-mente. Sono stati ceduti, però, Lavezzi e Gargano ed èproprio per questo motivo che non si potrebbe certa-mente dire che il Napoli si sia potenziato dopo questasessione di mercato. Non bisogna, infatti, confondersitra l’essere competitivo e l’essersi potenziato: il Napolinon ha acquistato top-player in grado di scansare il postoda titolare a quelli che sono gli attuali “titolarissimi”dello scacchiere tattico di Mazzarri, in compenso perògli azzurri dimostrano di avere la stessa competitivitàdegli ultimi anni. Difatti, ciò che incorre a favore dellaformazione partenopea è quell’intelaiatura di base chela contraddistingue: la continuità tecnica, l’ossatura di

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I L MERCATO DE

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Massimo Filardi

squadra ben collaudata e schemi tec-nico-tattici già ampiamente imma-gazzinati rendono il Napolialtamente competitivo per i primitre posti della classifica. Tale convin-zione è rafforzata se si va a conside-rare lo stato di forma delle altre bigdel nostro campionato eccezion fattaper la Juventus che, campione in ca-rica, ha rafforzato la propria squadracon acquisti importanti e mirati. Perquesto motivo non ritengo gli az-zurri, almeno sulla carta, in grado direggere il confronto coi bianconeriper quanto concerne la lotta per iltricolore. Nelle singole gare il Napoliha dimostrato di poter batterechiunque, ma non credo che la rosapossa essere messa sullo stesso li-vello di quella juventina. E’ stato sìimportante, da parte della società,aver confermato i propri gioiellicome Hamsik e Cavani ed è stato al-trettanto importante il rientro allabase di Insigne, che ben presto farà

vedere con maggiore frequenzaanche ai napoletani cosa sia real-mente in grado di fare. Perché il suotalento è smisurato e perché sonoconvinto che sarà in grado, nell’im-mediato futuro, di prendere il postodi Lavezzi nel cuore dei tifosi azzurriche stravedono per i giocatori comelui. Tuttavia resta sempre quel retro-gusto amaro caratterizzato dal fattoche, in sede di mercato, il Napoliavrebbe potuto mettere a segno quelgran colpo a sorpresa che avrebbeconsentito il definitivo salto di qua-lità. Manca, insomma, la cilieginasulla torta. Ancora un piccolo sforzoed il Napoli sarebbe diventato (sullacarta) da scudetto. Ma, nel calcio,mai dire mai.

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GL I AZZURRI

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““TTIIFFOOSSII NNAAPPOOLLEETTAANNII””.. .. .. AANNCCHHEE SSUULLLLAA LLUUNNAAS e il processo del Lunedi del mitico Biscardi è la tra-

smissione sportiva a carattere nazionale piu’ longevache c’è, a Napoli e più precisamente nel panorama tele-visivo locale il primato lo ha Gennaro Montuori. Il po-polare capotifoso, meglio conosciuto come“Palummella” ha per la Campania il record storico.Prima con la famosissima “Un’ora in curva B”, trasmis-sione sportiva di Maradoniana memoria, oggi con “Ti-fosi Napoletani” programma di pari importanza,Montuori con la sua passione e la sua verve accompa-gna per l’intera stagione le gesta del calcio Napoli. Ecome accade ormai da tempo fin dalla prima giornatadi campionato, al giovedi alle 20.45, e fino alle ore22.30, si sviluppa l’acceso dibattito. Quest’anno la tra-smissione voluta fortemente dall’editore Pasquale Pic-cirillo, si svolge dagli studi di Tv Luna Napoli, emittentetelevisiva che si sta radicando sempre piu’ tra i tifosipartenopei. “Tifosi Napoletani”, in onda sul canale 14del digitale terrestre, sul canale 888 di Sky e sul canaletematico Luna sport canale 114, vede in questa sta-gione l’esordio di un ex azzurro di rilievo, GiovanniFrancini. Il forte difensore, vincitore di uno scudetto e

di una coppa uefa, è uno degli opinionisti del pro-gramma che si avvale anche del prezioso apporto diPeppe Savoldi, centravanti mai dimenticato ed amatis-simo dai supporters napoletani. Francini e Savoldi sonoaffiancati da colui che durante la stagione sarà sicura-mente un “nemico da combattere”, naturalmente insenso ironico; direttamente dalle reti Rai c’è Idris,l’uomo piu’ nero e bianconero che nel panorama tele-visivo esiste. Il dibattito tra il Napoli e l’odiata Juventusverterà sulle analisi tecniche e tattiche di Montuori edel popolare Idris. Confermatissimi gli altri ospiti delparterre; dal Sivorino azzurro Sandro Abbondanza, adAntonio Capone, il re delle finte, passando per Mas-simo Filardi, altro amatissimo campione che con dedi-zione ed onore ha indossato la maglia azzurra.Riconfermato anche il preciso commento di Guido Po-stiglione, altra bandiera azzurra presente ogni giovedi’in trasmissione. Gli interventi di Enrico Tuccillo sonocertamente utili ad elevare una dibattito che già dalleprime puntate è apparso serrato e incisivo sul club delPresidente De Laurentiis. La bellezza di Marika Frusciopoi e gli interventi della splendida Antonella Madda-

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““TTIIFFOOSSII NNAAPPOOLLEETTAANNII””.. .. .. AANNCCHHEE SSUULLLLAA LLUUNNAAAngelo Pompameo

luno, confermata nel ruolo di collegamento con i tele-spettatori attraverso la lettura delle email, fa da corol-lario ad una trasmissione che ancora una volta presentatantissime novità. Tra di queste c’è sicuramente “ilGiardino dei Semplici”, storico gruppo musicale chequest’anno ha dedicato in esclusiva la sigla iniziale e fi-nale del programma. La loro partecipazione nella tra-smissione prevede anche due esibizioni musicaliparticolarmente apprezzate. Un folto pubblico assistecostantemente al programmaentusiasmandosi molto spesso.Un programma storico, in cuiogni napoletano si sente orgo-glioso di appartenere alla pro-pria squadra del cuore. Nondimenticando mai il passato.Nel salotto di Montuori infatti,nel corso di questi anni , sisono alternati tantissimi per-sonaggi. Particolarmente emo-zionanti sono stati gliinterventi di Gianni Morandi eClaudio Baglioni, ma anche diGigi D’alessio e Gigi Finizio,nonché di Biagio Izzo all’epocanel duo Bibi e Coco’. Un ricordoparticolare va al maestro MarioMerola, tifosissimo del Napoli,grande intenditore e conosci-

tore di calcio. Ma come non ri-cordare anche l’indimentica-bile Mia Martini che per lungotempo ha fatto parte stabile delprogramma. E poi i calciatori.Su tutti Diego Armando Mara-dona, seguiti da Careca, gior-dano, Carnevale, Zola, Bagni,Ferrrara, Di Canio, Alemao in-somma tutto il Napoli che fu èstato ospite di Montuori, senzadimenticare anche i tecnicicome Vinicio, Pesaola, Mar-cello Lippi, Claudio Ranieri,Carletto Mazzone, Zeman edaltri ancora. Montuori, nel suoormai storico programma dicalcio ha intervistato tantisportivi e numerosi addetti ailavori, senza emozione con il

Napoli nella testa e nel cuore. E soprattutto con unospirito libero ed indipendente, legato unicamente algrande amore per la maglia azzurra. Quell’amore cheancora oggi lo fa correre allo stadio insieme a tantiamici nel gruppo posto nella tribuna dello stadio SanPaolo. Un gruppo dal nome “Battito e Rerspiro Az-zurro”. Quel “battito e quel respiro” che nonostantequalche anno in più è ancora dentro di lui e, c’è da giu-rarci, è destinato a rimanere tale ancora a lungo.

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NOVITA’ NEL CA

“I l dubbio è il padre dell’inerzia” ma il calcio moderno ha deciso didare una svolta epocale. E’ il momento di mettere a tacere le bufere ali-mentate in ogni post-partita, restituendo certezza e un minimo di fi-ducia a chi è stufo di questo calcio non sempre lineare e corretto.

Se si facesse una lista degli episodi dubbi che hanno segnato l’epi-logo, e dunque il risultato, delle più importanti sfide degli ultimi anniessi sarebbero certamente un’infinità. La FIFA ha così deciso: “Sì all’Oc-chio di Falco”. Una tecnologia contro il gol fantasma basata sull’ampioutilizzo delle telecamere, installate in ogni angolazione del campo, e sulGoalRef, un dispositivo che si serve di un campo magnetico e di un pal-lone speciale che al suo interno contiene un microchip. Un detector piaz-zato sulla linea di porta avrà il compito di svelare se il pallone supererào meno completamente la riga, dopo due secondi il computer invierà unimpulso all’arbitro che sarà così in grado di prendere la giusta decisone.Per ora saranno solo due le competizioni in cui lo vedremo in azione: laConfederations Cup e i Mondiali del 2014 in Brasile. Ma ancor primadella tecnologia, la FIFA ha deciso di aggiungere altri due arbitri alla tra-dizionale terna arbitrale che dirige gli incontri calcistici. Sono i giudicidi porta la prima vera e propria novità. Quattro occhi in più sul pallone,che difficilmente potrà varcare la linea di porta senza essere visto (e se-gnalato). Maurizio Berretta, presidente della Lega Serie A, a marginedel Consiglio Federale, non ci ha pensato due volte ed ha deciso di inse-rire la novità prevista dalla FIFA nella prima competizione estiva cheavrebbe coinvolto due club Italiani, la Supercoppa dell’11 Agosto tra Ju-ventus e Napoli. “D’altro canto stiamo parlando del garantire la massimagaranzia possibile riducendo al minimo gli errori, il tutto va nell’inte-resse dei club”, queste le parole di Berretta una volta presa la decisione.E così è stato per Juve e Napoli che si sono sfidate con il supplementodei due arbitri di linea, gli arbitri internazionali Rizzoli e Tagliaventoche hanno supervisionato e gestito la partita insieme a Mazzoleni, ai

suoi assistenti Faverani e Stefani e al quarto uomo Bergonzi. Posizionatiappena dietro le due linee di porta, Rizzoli e Tagliavento hanno facilitatoil lavoro a Mazzoleni, tenendo gli occhi sempre puntati sull’area di rigoree sugli episodi fischiati appena al limite dell’area. Contenti gli juventini,senza dubbio meno i napoletani, poiché è stato proprio l’arbitro bolo-gnese Rizzoli a segnalare il calcio di rigore al primo arbitro Mazzoleni,in seguito al fallo in area di rigore di Fernandez su Vucinic, concedendoai bianconeri la possibilità di pareggiare i conti sul momentaneo van-taggio del Napoli. Decisione discussa e criticata dal Napoli, dai napole-

tani e dalla gran parte dellastampa, come i tanti altri epi-sodi e le espulsioni di Pandev,Zuniga e Mazzarri , squalificatiinsieme a Dossena, quest’ul-timo per provvedimento presosu segnalazione del quartouomo. Una cosa è certa, quat-tro occhi in più saranno d’aiutoa chi ha il compito di arbitrarela partita, nel tentativo di mi-gliorare la qualità di questo cal-cio che, giorno dopo giorno,accostato a quello internazio-nale, continua a sfigurare ed afar discutere tanto. Buonacomplessivamente la primaesperienza nella gara di Super-coppa degli arbitri di linea, ora

Arbitri di porta e panchina lunga Arbitri di porta e panchina lunga

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MPIONATOMario Pesce

toccherà aspettare l’avvio del campionato per fare affi-damento su questa prima novità, in attesa che arrivianche in Italia “l’Occhio di Falco”. L’altra grandenovità di questo campionato di serie A è la pan-china allargata, con 12 riserve, come per le fasifinali di Mondiali ed Europei di calcio. La FIGCha accolto la richiesta della Lega di serie A, fir-mata dal presidente Maurizio Beretta, le squa-dre avranno la possibilità di mettere nella listada consegnare all’arbitro 23 calciatori. Lanorma vale solo per i campionati della Lega diserie A: Serie A, Coppa Italia, Supercoppa e ilcampionato primavera. La panchina lunga rap-presenterà la novità assoluta per il calcio euro-peo in quanto nessuna federazione al mondoaveva ipotizzato l’opportunità di offrire 12 cal-ciatori di riserva in panchina agli allenatori checosì, godendo di una rosa ampia, avranno la pos-sibilità di fare i cambi più adeguati nel corso dellagara. Tuttavia rimangono invariate le tre sostitu-zioni per squadra. A lanciare la proposta del allar-

gamento della panchina per l’intera rosa è stato ilpresidente De Laurentiis alla fine dello scorso

campionato. «Ringrazio la FIGC e la Lega diserie A – ha detto il presidente del Napoli –che hanno introdotto questa norma dibuon senso, in quanto era ingiusto man-dare in tribuna calciatori convocati che ,tra l’altro, rischiavano di vedere il loro va-lore depauperato e si sentivano esclusi dal

progetto della Società, non vedo perchénon possano andare tutta la rosa in pan-china, poi spetta all’allenatore a secondadell’andamento della gara la scelta del cal-

ciatore da sostituire. Per fare ancora megliosarebbe opportuno aumentare il numero delle

sostituzioni». Non è detto che in futuro il pre-sidente De Laurentiis, da riformista qual’

è, non venga nuovamente ascoltato dal-l’organismo federale preposto alle

innovazioni.

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I fans dell’Autopark Medina a Napoli

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La prima comunione di Sasio con il papa, ̀il “mitico” Ciro Campanella

e il padrino MicheleIvan Cacace con il gioiellino del Napoli

Lorenzo Insigne

LO SPAZIO DEI

Diletta e suo nipote Nunziotifosi del Napoli

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Via Salita dei Principi, 47 - NAPOLI -081.0383642 57

specialitàvia col vento

Antonio e Alessandro D’Angelo e Fabiola  Pia e Giorgia Colonna

La supertifosa Giovannacon il suo idolo Hamsik

I quattro moschettieri tifosissimi del NapoliNello, Angela, Fabiana e Vincenzo

TIFOSI

Francesca Ariello e Sabrina Leanzapronte per tifare Napoli allo stadio

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G A D G E T

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GGeennnnaarroo MMoonnttuuoorriipresenta

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repliche Venerdì alle ore 23,00 e Sabato alle ore 11,00

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