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Tutte le cose erano insieme; poi venne l'Intelligenza, le distinse e le pose in ordine … (Anassagora)

Tutte le cose erano insieme; poi venne … COS’E’ IL PEER TUTORIN? Possiamo parlare di peer tutoring: «quando vi è un reciproco ruolo di aiuto tra due allievi che svolgono alternativamente

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Tutte le cose erano insieme; poi venne l'Intelligenza, le distinse e le pose in ordine … (Anassagora)

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CINQUE ELEMENTI ESSENZIALI

Responsabilità Individuale

Interdipendenza positiva

Relazioni interperson

ali

Valutazione del

singolo e del gruppo

Interazione costruttiva

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Metodologie didattiche/risorse materiali/strumenti

Avvalersi dell’apprendimento cooperativo Promuovere attivita di Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a

coppie) • DIDATTICA LABORATORIALE

Adottare una MEDIAZIONE TRA PARI • Procedere in modo strutturato e sequenziale: proporre attivita con

modello fisso e dal semplice al complesso Usare gli strumenti compensativi Ricorrere alla misure dispensative Impiegare una didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo

di piu canali percettivi (visivo, uditivo, tattile, cinestesico) che incrementino l’apprendimento

Utilizzare le tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici)

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CHE COS’E’ IL PEER TUTORING?

Possiamo parlare di peer tutoring: «quando vi è un

reciproco ruolo di aiuto tra due allievi che svolgono

alternativamente ruoli di tutor e tutee

Quando esiste una differenza nelle conoscenze e

nelle abilità cognitive o relazionali tra tutor e tutee»

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I VARI TIPI DI PEER TUTORING?

• PEER TUTORING DI PARI LIVELLO (same-level)

Vede impegnati, in genere, allievi della stessa classe, che godono dello stesso status nel gruppo, mentre c’è un divario nell’attività oggetto di tutoring. Ad esempio, un allievo può avere buone abilità in tante attività ed essere in difficoltà per varie ragioni in matematica. In questa attività interpreterà il ruolo di tutee facendosi aiutare da un compagno tutor

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I VARI TIPI DI PEER TUTORING

• PEER TUTORING DI LIVELLO DIVERSO (cross-level)

Il tutor appartiene ad una classe superiore o è più grande di età. Un tipo esempio avviene con le esperienze di classi aperte dove i ragazzi più avanti con gli apprendimenti (tutor) aiutano i loro compagni delle classi inferiori (tutee)

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PERCHÉ’ IL PEER TUTORING A SCUOLA? RISULTATI ED ESPERIENZE

Le ricerche sono comunque concordi su un aspetto: il tutoring, nelle sue varie forme, non evidenzia nessun effetto negativo per gli allievi Maggiori risultati si hanno soprattutto nelle situazioni di problematiche

La strategia del peer tutoring si rivela essere efficace con alunni con disagi comportamentali, difficoltà di apprendimento o di handicap, favorendo gli insegnanti nella gestione della classe

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VANTAGGI PER IL TUTOR

• Favorisce il raggiungimento degli obiettivi scolastici: la ripetizione di alcuni contenuti, che avviene nel rapporto con il tutee, consolida e migliora il suo apprendimento

• Migliora l’autosima: i tutor si sentono più importanti all’interno della classe, più efficaci ed abili nell’affrontare i compiti

• Contribuisce all’apprendimento delle abilità sociali: l’introduzione di elementi di cooperazione e di solidarietà favorisce la sensibilità verso l’altro e la conoscenza delle conseguenze dei comportamenti messi in atto favorendo la nascita, in classe, di una cultura dell’aiuto reciproco

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VANTAGGI PER IL TUTOR

• Aumenta la motivazione verso la scuola: il tutor tende ad essere più interessato alle attività scolastiche, ad essere più attivo e propositivo rispetto al contesto scolastico

• Previene gli abbandoni scolastici, le assenze immotivate ed i ritardi: coloro che ricoprono il ruolo di tutor tendono, generalmente, ad interiorizzare le regole scolastiche con facilità

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VANTAGGI PER IL TUTEE

• Difficoltà d’apprendimento: il tutoring si è rivelato particolarmente efficace nelle aree della lettura e scrittura e della matematica. Tali risultati si riscontrano a prescindere dall’ordine di scuola Situazioni di handicap: gli allievi con handicap mentali sembrano avere un evidente beneficio su tutti i fronti Ritardi linguistici: il tutee in virtù dello scambio comunicativo con il tutor acquisisce più rapidamente i repertori linguistici e le abilità di comunicazione.

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VANTAGGI PER IL TUTEE

• Autismo: l’uso del tutoring favorisce l’interazione di questi allievi

• Disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività: diverse esperienze mostrano come gli allievi con tale disturbo ricevano giovamento dall’aiuto strutturato di un compagno. In particolare tendono ad essere più orientati verso le attività scolastiche, meno dispersivi e a raggiungere migliori risultati

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Metodologie didattiche/risorse materiali/strumenti

Avvalersi dell’apprendimento cooperativo Promuovere attivita di Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a

coppie) DIDATTICA LABORATORIALE Adottare una MEDIAZIONE TRA PARI

• Procedere in modo strutturato e sequenziale: proporre attivita con modello fisso e dal semplice al complesso

Usare gli strumenti compensativi Ricorrere alla misure dispensative Impiegare una didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo

di piu canali percettivi (visivo, uditivo, tattile, cinestesico) che incrementino l’apprendimento

Utilizzare le tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici)

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1.Didattica Laboratoriale

• La didattica laboratoriale presuppone, per antonomasia, l’uso della metodologia della ricerca, pertanto intende il laboratorio non solo come UNO SPAZIO FISICO attrezzato in maniera specifica ai fini di una determinata produzione, ma come situazione, come modalità di lavoro, anche in aula, dove docenti ed allievi progettano, sperimentano, ricercano agendo la loro fantasia e la loro creatività.

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1.Didattica Laboratoriale

DIDATTICA LABORATORIALE

come

pedagogia attiva attraverso un’impostazione metodologica basata sulla didattica

laboratoriale e il cooperative – learning.

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1.Didattica Laboratoriale

• Per favorire e semplificare il processo d'apprendimento e il conseguente raggiungimento degli obiettivi indicati nel “Progetto Educativo Individualizzato”, per alcuni studenti che presentano delle patologie particolarmente gravi, le attività didattiche, oltre che a svolgersi in classe, vengono svolte anche in aule speciali dotate di particolari strumenti e sussidi.

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1.Didattica Laboratoriale

Nella didattica laboratoriale l'enfasi si pone sulla relazione educativa (dalla trasmissione/riproduzione della conoscenza alla costruzione della conoscenza); sulla motivazione, sulla curiosità, sulla partecipazione, sulla problematizzazione; sull'apprendimento personalizzato e l'uso degli stili cognitivi e della metacognizione; sul metodo della ricerca; sulla socializzazione e sulla solidarietà.

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1.Didattica Laboratoriale

Possono essere previste attività di laboratorio finalizzate al raggiungimento delle seguenti

competenze trasversali:

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1.Didattica Laboratoriale

• Sollecitare la collaborazione nel lavoro di gruppo; • Riconoscere e saper accettare le proprie capacità e i

propri limiti; • Rinforzare l’autostima; • Promuovere la stima e la fiducia negli altri; • Incrementare le capacità espositive attraverso diversi

linguaggi (verbale, corporeo, iconico…); • Abituare alla verbalizzazione in gruppo • Assumere responsabilità ed autonomia nell’eseguire

l’incarico affidato; • Facilitare l’integrazione e la socializzazione.

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Esempi di Attività di laboratorio e

formative

Laboratorio musicoterapia

(mira ad utilizzare varie discipline derivanti dall’espressività corporea in modo da valorizzare le differenti abilità, favorendo l’autostima e le capacità relazionali.

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Esempi di Attività di laboratorio e

formative

• Laboratorio di ceramica/pittura espressiva:

Il laboratorio si prefigge il perseguimento dei seguenti obiettivi didattici-educativi e

trasversali:

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Esempi di Attività di laboratorio e

formative

• Laboratorio di scienze

• Attività sportiva: Educare alla pratica sportiva

• Laboratorio multimediale: il laboratorio si propone di sviluppare le abilità informatiche, attraverso la realizzazione di semplici presentazioni e/o tesine.

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Esempi di Attività di laboratorio e

formative • Tutoring: la classe è una risorsa per gli alunni

svantaggiati. L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare i ragazzi che diventano “tutori” del compagno, offrendo un supporto materiale ed affettivo.

• Attività di giardinaggio • Stages formativi interni • Alternanza scuola-lavoro: gli studenti sono chiamati a

svolgere attività di stages presso aziende private ed Enti Locali, con la supervisione degli insegnanti e di un responsabile referente per l’azienda o Ente accogliente.

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1.Didattica Laboratoriale E Coooperative learning

• Coooperative learning come metodologia in cui ciascun partecipante del gruppo, con le sue caratteristiche, puo contribuire all’apprendimento di tutti e ognuno puo diventare risorsa (e strumento compensativo) per gli altri.

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1.Didattica Laboratoriale E Coooperative learning

Il Cooperative learning si fonda su interdipendenza tra i partecipanti,

responsabilita individuale e di gruppo, abilità sociali, valutazione individuale e

di gruppo.

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1.Didattica Laboratoriale

“ Per fare didattica laboratoriale non sono indispensabili i laboratori”

“ Per fare la cioccolata non è indispensabile il cacao”

“ Per fare il caffè non è indispensabile la caffeina”

“ Per fare la maionese non sono indispensabili le uova”

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1.Didattica Laboratoriale

Un laboratorio non crea automaticamente una didattica laboratoriale... ...

UNA CONDIZIONE NECESSARIA NON E' DI PER SE' SUFFICIENTE

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1.Didattica Laboratoriale

Dalla lavagna al libro di testo, dalla lavagna luminosa al film, dal computer alla rete, dalla

lavagna interattiva multimediale al laboratorio virtuale ,ciascuno di questi può essere utile ad una

didattica laboratoriale;

Ci sono poi le aule attrezzate (l'aula di fisica, l'aula di scienze …) La didattica laboratoriale è una

metodologia di insegnamento e di apprendimento Ogni metodologia trova i sussidi didattici di cui ha

bisogno ed i... LABORATORI

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Le peculiarità di un laboratorio

• L'organizzazione degli spazi

• L'operatività diretta degli studenti (L'aula attrezzata non è un laboratorio)

• Il laboratorio è il “sussidio didattico” che induce per sua natura all'uso di una didattica laboratoriale, anche in chi non ne ha mai sentito parlare

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L'insegnante di laboratorio

L'uso di un laboratorio utile ad una didattica laboratoriale implica un lavoro specifico - progettazione delle attività - adattamento alle specificità del gruppo classe - controllo della funzionalità della strumentazione - vigilanza sul corretto utilizzo e sulle condizioni di sicurezza -

verifica dell'utilità didattica

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Metodologie didattiche/risorse materiali/strumenti

Avvalersi dell’apprendimento cooperativo Promuovere attivita di Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a

coppie) Adottare una didattica laboratoriale Procedere in modo strutturato e sequenziale: proporre attivita con

modello fisso e dal semplice al complesso USARE GLI STRUMENTI COMPENSATIVI RICORRERE ALLA MISURE DISPENSATIVE Impiegare una didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo

di piu canali percettivi (visivo, uditivo, tattile, cinestesico) che incrementino l’apprendimento

Utilizzare le tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici)

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Metodologie didattiche/risorse materiali/strumenti

• Procedere in modo strutturato e sequenziale:

• Proporre attivita con modello fisso e dal semplice al complesso→si faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti.

• Sostenere la motivazione ad apprendere

• Lavorare perchè l’alunno possa accrescere la fiducia nelle proprie capacità

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STRUMENTI DISPENSATIVI E COMPENSATIVI

• Gli strumenti dispensativi e compensativi sono misure e strumenti che aiutano l’alunno con DSA o con altri Bisogni Speciali a ridurne gli effetti del suo disturbo, predisponendo una modalità di apprendimento più adatta alle sue caratteristiche, senza peraltro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.

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Misure dispensative

L’adozione delle misure DISPENSATIVE è

finalizzata ad evitare situazioni di affaticamento e di disagio, senza peraltro

ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi

didattici personalizzati.

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Misure dispensative

• Particolare attenzione deve essere prevista durante le lezioni evitando: · lettura ad alta voce o a prima vista; · scrittura veloce sotto dettatura; · memorizzazione di: tabelle, liste di vocaboli, lessico disciplinare specifico...;

• · lo studio delle lingue straniere per quanto attiene esclusivamente la forma scritta; · l’uso del vocabolario.

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Misure dispensative

E invece particolarmente importante permettere tempi piu lunghi e modalita

opportunamente adattate per la verifica del raggiungimento degli obiettivi sia per le verifiche scritte e orali, sia per lo studio.

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Strumenti compensativi

• Gli strumenti compensativi per i DSA (

Disturbi Specifici dell’Apprendimento ) sono dei mezzi, tecnologici e non, che supportano le fragilità o impossibilità di esercitare le funzioni compromesse, tipiche del disturbo. Si distinguono in:

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Strumenti compensativi

“SPECIFICI”

strumenti che supportano in modo diretto l’abilità deficitaria

(lettura/ortografia/grafia/numero/calcolo), come ad esempio la sintesi vocale, la

calcolatrice, la videoscrittura con correttore ortografico, ecc.

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Strumenti compensativi

“NON SPECIFICI” O “FUNZIONALI”strumenti

che supportano aspetti deficitari di abilità “trasversali” quali memoria, attenzione, ecc. Tali

strumenti sono, ad es., la tavola pitagorica; tabelle dei verbi, delle formule matematiche,

della sequenza dei giorni/mesi, ecc.

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Strumenti compensativi

• L’impiego degli opportuni strumenti compensativi va introdotto

curando particolarmente l’acquisizione da parte dello studente delle competenze per un efficiente ed autonomo utilizzo degli stessi. Particolare importanza rivestono quindi strumenti compensativi quali:

· le tabelle di varia natura (regole grammaticali o teoremi matematici..) · la calcolatrice scientifica · le registrazione e il riascolto delle lezioni; · gli audiolibri; · i programmi di videoscrittura con correttore ortografico; · la sintesi vocale; · i testi multimediali; · le mappe concettuali;

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Strumenti compensativi

• Particolare importanza rivestono quindi strumenti

compensativi quali:

· le tabelle di varia natura (regole grammaticali o teoremi matematici..)

· la calcolatrice scientifica · le registrazione e il riascolto delle lezioni; · gli audiolibri;

· i programmi di videoscrittura con correttore ortografico;

la sintesi vocale; · i testi multimediali; · le mappe concettuali;

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STRUMENTI COMPENSATIVI PER I DSA

:

• LIM = lavagna interattiva multimediale;

• PC con videoproiettore;

• registratore (CD, MP3);

• Smart Pen (penna “intelligente” che registra, e recupera la voce del docente, digitando una parola);

• dizionario elettronico.

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Senza trascurare gli strumenti compensativi non tecnologici

• lettura ad alta voce (eseguita dal docente o dai compagni),

• schemi, riassunti, mappe,

• aumento del tempo a disposizione,

• abitudine a porre quesiti “dal posto” per monitorare gli apprendimenti.

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Esempio Disturbo di lettura

• Nel caso di studenti con dislessia, la scuola secondaria dovrà mirare a promuovere la capacità di comprensione del testo.

• La decodifica, ossia la decifrazione del testo, e la sua comprensione sono processi cognitivi differenti e pertanto devono essere considerati separatamente nell’attività didattica. A questo riguardo possono risultare utili alcune strategie riguardanti le modalità della lettura. E’ infatti opportuno:

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Esempio Disturbo di lettura

• insistere sul passaggio alla lettura silente piuttosto che a voce alta, in quanto la prima risulta generalmente più veloce e più efficiente;

• insegnare allo studente modalità di lettura che, anche sulla base delle caratteristiche tipografiche e dell’evidenziazione di parole chiave, consenta di cogliere il significato generale del testo, all’interno del quale poi eventualmente avviare una lettura più analitica.

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Esempio Disturbo di lettura

Per uno studente con dislessia, gli strumenti compensativi sono primariamente quelli che

possono trasformare un compito di lettura (reso difficoltoso dal disturbo) in un compito di

ascolto

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Esempio Disturbo di lettura

• A tal fine è necessario fare acquisire allo studente competenze adeguate nell’uso degli strumenti compensativi.

• Si può fare qui riferimento:

• alla presenza di una persona che legga gli items dei test, le consegne dei compiti, le tracce dei temi o i questionari con risposta a scelta multipla;

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Esempio Disturbo di lettura

• alla sintesi vocale, con i relativi software, anche per la lettura di testi più ampi e per un maggiore autonomia;

• all’utilizzo di libri o vocabolari digitali.

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Esempio Disturbo di lettura

Studiare con la sintesi vocale è cosa diversa che studiare mediante la lettura diretta del libro di

testo; sarebbe pertanto utile che i docenti o l’eventuale referente per la dislessia

acquisiscano competenze in materia e che i materiali didattici prodotti dai docenti siano in

formato digitale.

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Esempio Disturbo di lettura

• Per lo studente dislessico è inoltre più appropriata la proposta di nuovi contenuti attraverso il canale orale piuttosto che attraverso lo scritto, consentendo anche la registrazione delle lezioni.

• Per facilitare l’apprendimento, soprattutto negli studenti con difficoltà linguistiche, può essere opportuno semplificare il testo di studio, attraverso la riduzione della complessità lessicale e sintattica.

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Esempio Disturbo di lettura

• Si raccomanda, inoltre, l’impiego di mappe concettuali, di schemi, e di altri mediatori didattici che possono sia facilitare la comprensione sia supportare la memorizzazione e/o il recupero delle informazioni

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Esempio Disturbo di lettura

• In merito alle misure dispensative, lo studente con dislessia è dispensato:

• dalla lettura a voce alta in classe;

• dalla lettura autonoma di brani la cui lunghezza non sia compatibile con il suo livello di abilità;

• da tutte quelle attività ove la lettura è la prestazione valutata.

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Esempio Disturbo di lettura

• In fase di verifica e di valutazione, lo studente con dislessia può usufruire di tempi aggiuntivi per l’espletamento delle prove o, in alternativa e comunque nell’ambito degli obiettivi disciplinari previsti per la classe, di verifiche con minori richieste.

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Esempio Disturbo di lettura

• Nella valutazione delle prove orali e in ordine alle modalità di interrogazione si dovrà tenere conto delle capacità lessicali ed espressive proprie dello studente.