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TEST GENETICI NELLA INVESTIGAZIONE SU FRODI ALIMENTARI
Enrico Novelli
Dipartimento di Sanità Pubblica, Patologia Comparata e Igiene Veterinaria, Università degli Studi di Padova
Gli alimenti
NUTRIZIONALEenergeticaplasticaregolatrice
ORGANOLETTICOSENSORIALE
EDONISTICA
FUNZIONALENUTRACEUTICA
ETICA
RELIGIOSA
SICUREZZA
ECONOMICA
macrocomponentiacquaproteinegrassizuccheriminerali
Gli alimenti contengono
microcomponentivitamineantiossidantienzimicomposti azotati non proteicigas discioltiacidi nucleici
La produzione degli alimenti
MacellazioneMungituraPescaOvodeposizioneAlveareRaccolta
Produzioni primarie
StagionaturaFermentazioneCaseificazioneCotturaSterilizzazioneCongelazioneEssicazioneAcidificazione
Produzioni secondarie
tras
form
azio
ne
ConservazioneOrganolettica
Profonda e irreversibile modificazione delle proprietà chimico-fisiche dei macro e micro componenti
Acqua
evaporalegata
Proteine
denaturazioneproteolisi
Grassi
lipolisiossidazione
Minerali
stato di ossidazione
Zuccheri
caramellizzazioneprodotti di Maillard
Acidi nucleici
frammentazione
componente più stabile
trasformazioni
tempo
L’aspetto economico delle produzioni alimentari implica
Osservanza della legislazione alimentareConoscenze tecnicheProfessionalitàLealtà e trasparenza
Sicurezza alimentare
Sicurezza – Tracciabilità – Etichettatura (Reg. 178/2002)
Etichetta e trasparenza (Dir. 13/2000)
Etichetta e allergeni (Posizione comune 16/2003)
Etichettatura carne bovina (Reg. 1760/2000)
Carne e prodotti a base di carne
residui di sostanze (additivi tecnologici, farmaci, ormoni) la cui presenza è conseguente al mancato rispetto dei tempi di sospensione;uso fraudolento di promotori di crescita;aggiunta di sostanze in grado di liberare SO2 (solfiti, bisolfiti, metabisolfiti,ecc) alle carni macinate allo scopo di prolungarne la vita conservativa evitando la comparsa di imbrunimento;presenza di carni di specie diversa dal dichiarato;impiego di sostanze leganti o altri additivi non consentiti (coloranti, antimicrobici);
Alcuni frodi alimentari e le rispettive filiere
Fra i prodotti a base di carne frequente èla frode di falsificazione consistentenella vendita di prodotti generici, o
di normale qualità, per prodotti di alta qualità oaddirittura a denominazione di origine.
Formaggi formaggi ottenuti con latte in polvere ricostituito (in tutto o in parte);formaggi pecorini contenenti percentuali più o meno elevate di latte vaccino;mozzarelle di bufala contenenti percentuali più o meno elevate di latte vaccino;applicazione del marchio di tutela a formaggi comuni;
Latte tenore in grasso differente al dichiarato;trattamenti di risanamento non consentiti;latte ottenuto dalla ricostituzione del latte in polvere;aggiunta di sostanze a potere battericida;
Prodotti della pescavendita di prodotti non freschi per freschi;vendita di prodotti non rispondenti alla qualità richiesta (vendita di un prodotto di basso pregio per uno di alto pregio, esempio vendere pagro o pagello per dentice, totano per calamaro, ecc.);vendita di prodotto decongelato per fresco;Utilizzo fraudolento di sostanze igroscopiche
Miele aggiunta di zuccheri;vendita di un miele di una origine botanica diversa da quella dichiarata;vendita di mieli extracomunitari per mieli italiani senza la relativa dichiarazione in etichetta;
Olio olio extravergine contenente oli raffinati, sia di oliva che di semi;oli con tenori analitici non rispondenti ai requisiti previsti dai regolamenti comunitari;
Pasta uso di farine di grano tenero (compromette le qualità organolettiche della pasta);impiego di altri cereali meno costosi (e conseguente decadimento qualitativo);uso di semole di qualità scadente o avariate;aggiunta di coloranti o di additivi chimici per imitare le paste speciali o le paste all'uovo o per mascherare il tipo di sfarinato usato;
Riso varietà di pregio minore a quella indicata;miscela di diverse varietà;vendita di riso proveniente dall'estero come se fosse prodotto nazionale;
Nelle produzioni alimentarisi ragiona in termini di
Frutta everdura
Latte e carne
Prodotti ittici
Trasformazione
Magazzino
Distribuzione
Vendita al dettaglio
Preparazione domestica
Consumo
Partita
………..da un punto di vista strettamente tassonomico
FamigliaSpecie
Razza e Ceppo
Cernia
Tonno
Famiglie differenti
Sogliola (Solea vulgaris)
Passera pianuzza (Platichthys flesus flesus)
Famiglie differenti
Foto e testo tratti da: Enciclopedia illustrata delle SPECIE ITTICHE MARINE – Paolo Manzoni – I.G. DeAgostini
Sogliola (Solea vulgaris)
Sogliola dal porro (Solea lascaris)
Specie differenti
Foto e testo tratti da: Enciclopedia illustrata delle SPECIE ITTICHE MARINE – Paolo Manzoni – I.G. DeAgostini
Orata (Sparus aurata)
Salpa (Salpa salpa)
Generi differenti
Prodotto in filetto
Gli squali
Vertebra ciclospondila
spinaroli, gattuccio
Vertebra pseudoasterospondila
torpedini, squalo manzo
Vertebra asterospondila
smeriglio, palombi, pesce volpe, squalo elefante, verdesca, pesci martello
Vertebra tettospondila
razze, squadri
Gli squali
I controlli sono difficili…I controlli sono difficili…
GRANDI GRANDI QUANTITA’QUANTITA’ CONTROLLI CONTROLLI
DIFFICOLTOSIDIFFICOLTOSIGDOGDO
VENDITA DEL PESCE IN FILETTI, NON INTEROVENDITA DEL PESCE IN FILETTI, NON INTERO SPESSO SURGELATOSPESSO SURGELATO
D. M. 14 Gennaio 2005ALLEGATO
Elenco delle denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale
Nr. Ordine Famiglia Genere e specieDenominazione
in lingua italiana
318 Pleuronectiformes Soleidae Buglossidium luteum Sogliola gialla
319 Pleuronectiformes Soleidae Dicologlossa cuneata Sogliola cuneata *
320 Pleuronectiformes Soleidae Microchirus ocellatus Sogliola occhiuta *
321 Pleuronectiformes Soleidae Microchirus variegatus Sogliola fasciata
322 Pleuronectiformes Soleidae Pegusa Kleini Sogliola turca
323 Pleuronectiformes Soleidae Pegusa macrophtalma Pegusa atlantica
324 Pleuronectiformes Soleidae Solea lascaris Sogliola dal porro *
325 Pleuronectiformes Soleidae Solea senegalensis Sogliola atlantica
326 Pleuronectiformes Soleidae Solea vulgaris Sogliola *
327 Pleuronectiformes Soleidae Synaptura spp. Sogliola oceanica
** Già presenti nel D.M. 27 Marzo 2002
Nell’attività di ispezione, vigilanza e controllo degli alimenti interessano
SpecieSessoEtàOriginePresenza di residui (biologici, chimici, fisici)Additivi non consentitiMicrorganismi patogeni
SospettoDeterminare se vi è stata una
sostituzione di specie
Conosco la tassonomia e dispongo di standard e sequenze
Cyt b mitocondrioPCR con primer universaliAnalisi del profilo di restrizione (RFLP)
Non ho alcuna informazione tassonomica
Cyt b mitocondrioPCR con primer universaliSequenziamentoConfronto con sequenze pubblicate
SospettoDeterminare se vi è stata una
sostituzione di specie
Conosco la tassonomia e dispongo di standard e sequenze
Cyt b mitocondrioPCR con primer universaliAnalisi del profilo di restrizione (RFLP)
Non ho alcuna informazione tassonomica
Cyt b mitocondrioPCR con primer universaliSequenziamentoConfronto con sequenze pubblicate
Mustelus asterias (M) palombo
Isurus oxyrinchus (I) smeriglio
Scyliorhinus canicula (S) gattuccio
Galeorhinus galeus (G) canesca
Squalus acanthias (Sa) spinarolo
Alopias superciliosus (A) squalo volpe
Prionace glauca (P) verdesca
Mustelus mustelus (M) palombo
M M I S G SaA P P
Marcatore di riferimento
Necessità di applicazione di tecniche più “potenti” per discriminare soggetti dello stesso genere
RAPD - AFLP
Citocromo b (359 bp)
Polimorfismo batteri del genere Bacillustecnica RAPD con primer da 10 bp
SospettoDeterminare se vi è stata una
sostituzione di specie
Conosco la tassonomia e dispongo di standard e sequenze
Cyt b mitocondrioPCR con primer universaliAnalisi del profilo di restrizione (RFLP)
Non ho alcuna informazione tassonomica
Cyt b mitocondrioPCR con primer universaliSequenziamentoConfronto con sequenze pubblicate
Totale concordanza fra la sequenza campione “PIPPO” e quella nota “PLUTO” identificato!
FREQUENZA DEGLI ALLERGENI ALIMENTARI(Popolazione colpita in occidente)
AlimentiFrequenza
(%)Pesce 16,3Uova 14,9Latte 13,8Crostacei 13,8Sedano 6,9Farina 4,8Frutta secca 4,7Mele 4,4Pesche 4,3Leguminose 3,8Patate 2,5Carne di maiale 1,3Banane 1,2Fragole 1,2Uva 1,1Yogurt 1,0Carne di pollo 0,9Melanzane 0,9Arance 0,9Carciofi 0,9
Allergia Intolleranza
Reazione immunitaria
Reazione metabolica
Allergeni alimentariResponsabili del 9% circa dei casi di shock anafilattico.
Nei bambini gli allergeni alimentari sono rappresentati essenzialmente dalla proteine del latte, dell’uovo e del pesce, nonché da alcuni vegetali (ad esempio dalle arachidi).
Negli adulti sono costituiti soprattutto da alimenti di origine vegetale.
Direttiva Europea 2003/89/CE
Gli ingredienti o le sostanze derivate dai seguenti allergeni alimentari – cereali contenenti glutine, crostacei, uovo, pesce, arachide, soia, latte, frutta con guscio, sedano, senape, semi di sesamo – utilizzati nella produzione alimentare e presenti nel prodotto finito devono essere obbligatoriamente segnalati in etichetta indipendentemente dalla quantità.
Alimenti compositi che ne possono contenere: prodotti di pasticceria e di gelateria, alcuni prodotti di salumeria (insaccati: salame, mortadella, etc.; prosciutto cotto, würstel, alcune margarine), prodotti di gastronomia (salse, creme e zuppe vegetali, alimenti preconfezionati o in scatola, etc.) Alimenti compositi che ne possono contenere: paste speciali, prodotti dolciari e di gelateria, cibi impanati e fritti, maionese e salse in genere, marsala all’uovo, etc.
Proteine del latte
Proteine dell’uovo
Mozzarella di bufala
Formaggio pecorino
Aggiunta fraudolenta dilatte vaccino
Danno economico (DOP)Rischio sanitario
AcidificazioneFilaturaSaleDisidratazione Tempo
Difficilmente applicabili tecniche immunoenzimatiche e elettroforetiche
Prodotti in taglio
Utilizzo di carne diversa da quella
dichiarata
Danno economico (DOP)Rischio sanitario
Aspetti etici e religiosiAcidificazioneSaleDisidratazionetempo
Difficilmente applicabili tecniche immunoenzimatiche e elettroforetiche
Insaccati
1 2 3 4 5 6 7 8
1e 2: Taq3 e 4: Hinf
Taq: taglia bufaloHinf: taglia bovino
191168
5,6,7 e 8: Taqmacinato di bovino (presenza di suino)
218141
5 bufalo6 bufalo7 bufalo e bovino8 bufalo e bovino
Limite di sensibilità 3-10% in funzione di
temperatura di cotturaconcentrazione salinaquantità d’acqua
RFLP
In alimenti compositi poligrana vi è la necessità di operare con oligonucleotidi specifici per la specie animale d’interesse
VantaggiElevata accuratezza e sensibilità
SvantaggiPossibilità di rilevare tracce di contaminazione accidentale (difficile interpretazione)
1 2 3 4 5 6 7 8
191168
218141
Sonda integra Sonda idrolizzata
Analisi dell’amplificato in tempo reale (Real Time) mediante misura della fluorescenza emessa da un frammento di una sonda
L’analisi molecolare “Real Time” ovvia agli inconvenienti/limiti di quella “End time”
Sensibilità (0,01% vs 0,001%)Limitato intervallo di linearità (< 2 Log)Bassa risoluzioneNon automatizzabileDiscriminazione basata sul peso molecolareUtilizzo di etidio bromuroObbligo di analisi post PCR
L’analisi “Real Time” oltre che qualitativa può essere quantitativa
Etichettatura degli alimenti contenenti ingredienti OGM > 0,9%(Reg. 1829/2003/CE)
Ricerca di allergeni negli alimenti
“Real Time” PCR
Ingrediente allergenico
Più rapido della “end time”Conoscenze e abilità tecnicheStrumentazione più complessa
Elevata sensibilità
Specifico
ELISA (immunoenzimatico)
RapidoFacile esecuzione
Strumentazione sempliceBuona sensibilità
Falsi negativiFalsi positivi
Proteina allergenica
Applicazioni in campo zootecnico
Emergenza BSE Relazioni con casi di malattia di Creutzfeldt-Jakob (nvCJD) nell’uomo
Bando all’uso di proteine derivate dai ruminanti (MBM) per l’alimentazione degli stessi
MBM (Meat and Bone Meal) ottenute con drastici trattamenti termici (130 °C – 2 bar – 20 min)
Impensabile o estremamente aleatorio l’utilizzo di tecniche immunoenzimatiche per la loro identificazione
1 2 3
1 e 3: DNA estratto da mangime2: DNA estratto da farina di carne
1 2
Carne in scatola
1: DNA estratto da gelatina2: DNA estratto da carne
1 2 3 4 5
Amplificato di DNA della specie bovina (farina animale) estratto da mangime
1: 3%
4: 0,125%
187 bp
5: 0,0625%
3: 0,5%
2: 1%
Concentrazione
Selezione genetica e disciplinari di produzione
La suinicoltura riveste un ruolo di primo piano nel settore agroalimentare italiano
mangimisticariproduzione e ingrassomacellazione trasformazione
Grande impegno gestionale e economicoper il miglioramento della qualità
genetica quantitativa (QTL)biotecnologie nutrizione e allevamento
La suinicoltura italiana presenta delle peculiarità che sono funzione dei prodotti di salumeria di alto pregio che la caratterizzano
Programma di selezione per l’eliminazione dei riproduttori potenzialmente PSE (miopatia essudativa)
La PSE ha la stessa base ereditaria dell’ipertermia maligna (MH), una sindrome che si manifesta in seguito al trattamento anestetico con alotano (singolo gene recessivo)
Le tecniche biomolecolari hanno permesso di individuare, nei soggetti portatori di MH, una mutazione nel gene che codifica la proteina che costituisce i canali che controllano l’eflusso di calcio durante la contrazione muscolare (Fujii et al., 1991)
Isolati tre genotipi nei confronti della sensibilità all’alotano Hal 1843™ potenzialmente PSE
CGC CGC
TGC UGC
DNA RNAmarginina
cisteina
NN non sensibile dominanteNn non sensibilenn sensibile recessivo
Restrizione dell’amplificato(74 bp) con Hin PI
La mutazione CGC TGC fa perdere il sito di restrizione per Hin PINn NN nn
744133
Eliminati, nei centri di riproduzione, i soggetti nn e Nn
Considerazioni conclusive
Chi produce e somministra alimenti deve garantire la sicurezza dei propri alimenti verso il consumatore (istituto dell’autocontrollo D. Lgs 155/97); il controllo ufficiale svolge funzione di supervisione, consulenza e verifica (D. Lgs 123/93)
Le tecniche di laboratorio biomolecolari si presentano come strumenti nuovi e efficaci a supportare l’attività di chi produce gli alimenti e di chi tutela la salute pubblica
Le potenzialità applicative sono vaste (controllo della specie animale o vegetale utilizzata fino all’identità dell’individuo)
Ci vuole chiarezza nella definizione degli obiettivi per la scelta degli strumenti più adatti alle finalità da perseguire (aspetti economici)