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TEORIE E TECNICHE DELLE COMUNICAZIONI DI MASSA Prof. Prof. Geraldina Roberti Geraldina Roberti Anno Accademico 2004 Anno Accademico 2004 - - 2005 2005

TEORIE E TECNICHE DELLE COMUNICAZIONI DI MASSA · Gli sviluppi della produzione delle merci hanno sgretolato la base economica su cui si era costruita la razionalità individualistica

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TEORIE E TECNICHE DELLE COMUNICAZIONI DI MASSA

Prof.Prof. Geraldina RobertiGeraldina Roberti

Anno Accademico 2004Anno Accademico 2004--20052005

Slide lezioni

4° parte4° parte

La teoria critica La teoria critica e quella e quella culturologicaculturologica

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 44

La teoria criticaLa teoria critica

La teoria critica si identifica storicamente nel La teoria critica si identifica storicamente nel gruppo di studiosi che ha fatto capo all’gruppo di studiosi che ha fatto capo all’InstitutInstitutfür für SozialforschungSozialforschung di Francoforte (1923),sotto di Francoforte (1923),sotto la direzione di Max la direzione di Max HorkheimerHorkheimer. . All’avvento del Nazismo il gruppo si trasferisce a All’avvento del Nazismo il gruppo si trasferisce a New York, per tornare in Germania nel 1950. New York, per tornare in Germania nel 1950. Gli autori: Max Gli autori: Max HorkheimerHorkheimer, , TheodorTheodor Adorno, Adorno, HerbertHerbert MarcuseMarcuse, , ErichErich FrommFromm, Leo , Leo LowenthalLowenthal, , Walter Walter BenjaminBenjamin. .

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 55

La scuola di FrancoforteLa scuola di FrancoforteRiferimenti teoriciRiferimenti teorici

Formazione marxista ma anche suo parziale Formazione marxista ma anche suo parziale superamento.superamento.Al marxismo si contesta di ridurre troppo Al marxismo si contesta di ridurre troppo semplicemente la cultura e l’arte all’economia.semplicemente la cultura e l’arte all’economia.Influenza anche della psicologia e della Influenza anche della psicologia e della psicoanalisi.psicoanalisi.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 66

L’industria culturaleL’industria culturaleHorkheimerHorkheimer e Adorno (1947)e Adorno (1947)

Parlano di industria culturale per distinguerla dalla cultura diParlano di industria culturale per distinguerla dalla cultura dimassa e per escludere che si tratti di una cultura che massa e per escludere che si tratti di una cultura che scaturisce dalle masse stesse.scaturisce dalle masse stesse.La produzione di prodotti culturali segue la stessa logica di La produzione di prodotti culturali segue la stessa logica di ogni altra produzione industriale. I prodotti culturali, i film,ogni altra produzione industriale. I prodotti culturali, i film, i i programmi radiofonici, le riviste testimoniano la stessa programmi radiofonici, le riviste testimoniano la stessa razionalità tecnica, lo stesso schema di organizzazione e di razionalità tecnica, lo stesso schema di organizzazione e di pianificazione del management della fabbricazione in serie pianificazione del management della fabbricazione in serie di automobili e di progetti urbanistici.di automobili e di progetti urbanistici.I media costituiscono un sistema la cui offerta è solo I media costituiscono un sistema la cui offerta è solo apparentemente diversificata.apparentemente diversificata.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 77

L’industria culturale si presenta come un sistema compatto e integrato per la produzione di “merci culturali”; il valore di sacralità ed unicità dell’oggetto artistico viene sostituito dalla “standardizzazione” e della “ripetizione” (una produzione seriale, sul modello della grande fabbrica “fordista”); i processi comunicativi sono unidirezionali; il fruitore perde il senso critico; l’industria culturale segna la morte dell’arte.

L’industria culturaleL’industria culturale

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 88

L’industria culturale è quel complesso di strumenti con cui il sistema sociale veicola un determinato insieme di valori e un determinato modello di comportamento.

I mass media non sono veicoli imparziali: essi non trasmettono, ma sono ideologia, indipendentemente dai contenuti particolari.

Strutture invarianti dei mass media:• accurata abolizione di ogni elemento di novità;• esaltazione del proprio efficientismo tecnico.

L’industria culturaleL’industria culturale

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 99

Il mezzo come industria

• L’industria culturale è un sistema composto da settori specifici (cinematografico, televisivo, radiofonico, pubblicitario, editoriale …).• I principali segmenti per un’analisi coerente dell’industria culturale sono: la produzione, la distribuzione, il consumo.

Scuola di FrancoforteScuola di Francoforte((HorkheimerHorkheimer--AdornoAdorno, 1948), 1948)

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 1010

Il consumatore Il consumatore

““Il consumatore non è sovrano, come l’industria culturale Il consumatore non è sovrano, come l’industria culturale vorrebbe far credere, non è il suo soggetto, bensì il suo vorrebbe far credere, non è il suo soggetto, bensì il suo oggetto”.oggetto”.

(Adorno 1967)(Adorno 1967)

“Lo spettatore non deve lavorare di testa propria: il prodotto “Lo spettatore non deve lavorare di testa propria: il prodotto prescrive ogni reazione.[…] ogni connessione logica che prescrive ogni reazione.[…] ogni connessione logica che richieda fiuto intellettuale, viene scrupolosamente evitata”.richieda fiuto intellettuale, viene scrupolosamente evitata”.

((HorkheimerHorkheimer,Adorno 1947) ,Adorno 1947)

“Quanto [l’industria culturale] comunica è stato da essa “Quanto [l’industria culturale] comunica è stato da essa stessa organizzato allo scopo di incantare gli spettatori stessa organizzato allo scopo di incantare gli spettatori simultaneamente, a vari livelli psicologici”. simultaneamente, a vari livelli psicologici”.

(Adorno 1954) (Adorno 1954)

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 1111

Il “genere”Il “genere”

I I generi sono una strategia di dominio dell’industria generi sono una strategia di dominio dell’industria culturaleculturale

StereotipizzazioneGli stereotipi sono un elemento indispensabile per

organizzare e anticipare le esperienze della realtà sociale che il soggetto compie. La divisione del contenuto televisivo in diversi generi ha portato allo sviluppo di formule fisse che determinano le modalità di percezione del contenuto.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 1212

-- linklinkIl genere in tvIl genere in tv

Il genere televisivo (Il genere televisivo (CasettiCasetti, , LumbelliLumbelli e e WolfWolf 1980) è costituito da un insieme di 1980) è costituito da un insieme di regole testuali, culturalmente determinate, regole testuali, culturalmente determinate, e da uno specifico sube da uno specifico sub--universo universo semantico, una sorta di cornice che semantico, una sorta di cornice che vincola ogni contenuto semantico vincola ogni contenuto semantico investito.investito.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 1313

La macchina infernaleLa macchina infernale

19411941Alcune implicazioni sociali della Alcune implicazioni sociali della moderna tecnologiamoderna tecnologiain in Studies in Philosophy and Social SciencesStudies in Philosophy and Social SciencesDisponibile in italiano nel volumeDisponibile in italiano nel volumea cura di G. Marramao, a cura di G. Marramao, Tecnologia eTecnologia epotere nelle società postpotere nelle società post--liberaliliberali,,Napoli, Liguori, 1981.Napoli, Liguori, 1981.

HerbertHerbert MarcuseMarcuse

Lo scritto contiene una sintesi di molti temi sviluppati più tardi dall'autore, dopo il suo distacco dall'Istituto per la Ricerca Sociale.

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È già presente, in embrione, quasi tutta la tematica de È già presente, in embrione, quasi tutta la tematica de L'Uomo a L'Uomo a una dimensioneuna dimensione. . Studio sull'ideologia della società industriale Studio sull'ideologia della società industriale avanzataavanzata ((OneOne--DimensionalDimensional Man. Man. StudiesStudies in the in the IdeologyIdeology of of AdvancedAdvanced IndustrialIndustrial SocietySociety, Boston 1965, trad. , Boston 1965, trad. itit. . EinaudiEinaudi, Torino , Torino 1967).1967).

carattere “neutrale” della tecnicacarattere “neutrale” della tecnicasocietàsocietà totalitariatotalitaria

MarcuseMarcuse sostiene all'inizio del suo saggio che la tecnica in sé può sostiene all'inizio del suo saggio che la tecnica in sé può promuovere libertà come autoritarismo, abbondanza come scarsità,promuovere libertà come autoritarismo, abbondanza come scarsità,abolizione come intensificazione del lavoro. abolizione come intensificazione del lavoro. Nel corso dell’analisi, non solo attenua, ma addirittura sopprimNel corso dell’analisi, non solo attenua, ma addirittura sopprime e questo il carattere neutrale della tecnica, per vedere nella “soquesto il carattere neutrale della tecnica, per vedere nella “società cietà tecnologica” la società totalitaria per antonomasia.tecnologica” la società totalitaria per antonomasia.

La macchina infernaleAlcune implicazioni sociali della moderna tecnologiaAlcune implicazioni sociali della moderna tecnologia

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 1515

Gli sviluppi della produzione delle merci hanno sgretolato la baGli sviluppi della produzione delle merci hanno sgretolato la base se economica su cui si era costruita la razionalità individualisticeconomica su cui si era costruita la razionalità individualistica.a.La La meccanizzazionemeccanizzazione e la e la razionalizzazione dei processi razionalizzazione dei processi produttiviproduttivi costrinsero i concorrenti più deboli a subire il predominio costrinsero i concorrenti più deboli a subire il predominio dei grandi colossi industriali.dei grandi colossi industriali.LaLa razionalità individualistica razionalità individualistica si trasformò insi trasformò in razionalità razionalità tecnologicatecnologica, che non limitò il proprio influsso ai soggetti operanti , che non limitò il proprio influsso ai soggetti operanti nelle imprese giganti, ma plasmò la società a tutti i livelli. nelle imprese giganti, ma plasmò la società a tutti i livelli.

Nacque così la razionalità ancor oggi predominante, che stabilisNacque così la razionalità ancor oggi predominante, che stabilisce criteri di giudizio e ce criteri di giudizio e incoraggia atteggiamenti che predispongono l'uomo ad accettare eincoraggia atteggiamenti che predispongono l'uomo ad accettare e interiorizzare i interiorizzare i diktat del sistema. Il “libero” soggetto economico è divenuto ogdiktat del sistema. Il “libero” soggetto economico è divenuto oggetto di getto di un'organizzazione e di una pianificazione su larga scala, e la cun'organizzazione e di una pianificazione su larga scala, e la conquista individuale si onquista individuale si è trasformata in efficienza standardizzata.è trasformata in efficienza standardizzata.

La macchina infernaleAlcune implicazioni sociali della moderna tecnologiaAlcune implicazioni sociali della moderna tecnologia

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 1616

L’uomo a una dimensioneL’uomo a una dimensioneMarcuseMarcuse (1898(1898--1979), L’uomo a una dimensione, 1979), L’uomo a una dimensione,

1964.1964.SottoSotto l’illusione della razionalità di un mondo sempre più l’illusione della razionalità di un mondo sempre più plasmato dalla tecnologia e dalla scienza, si manifesta plasmato dalla tecnologia e dalla scienza, si manifesta l’irrazionalità di un modello di organizzazione della società l’irrazionalità di un modello di organizzazione della società che sottomette l’individuo.che sottomette l’individuo.La razionalità tecnica ha ridotto il discorso e il pensiero ad La razionalità tecnica ha ridotto il discorso e il pensiero ad un’unica dimensione, che fa coincidere ad es. la realtà e un’unica dimensione, che fa coincidere ad es. la realtà e l’apparenza.l’apparenza.Questa “società Questa “società unidimensionaleunidimensionale” ha annullato lo spazio ” ha annullato lo spazio del pensiero critico.del pensiero critico.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 1717

Il principio del dominioIl principio del dominio

19471947DialetticaDialetticadell’Illuminismodell’IlluminismoDialektik der Auklärung.Dialektik der Auklärung.Philosophische FragmentePhilosophische Fragmentescritta fra il 1942 e il 1944scritta fra il 1942 e il 1944pubblicata per la primapubblicata per la primavolta ad Amsterdam. volta ad Amsterdam.

Disponibile in italiano in Id., Disponibile in italiano in Id., Dialettica Dialettica dell’illuminismodell’illuminismo, Torino, Einaudi, 1966 , Torino, Einaudi, 1966 (1982).(1982).

Max Horkheimer Theodor W. Adorno

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 1818

Il principio del dominio

Dialettica dell’IlluminismoDialettica dell’Illuminismo

La pretesa dell’uomo di La pretesa dell’uomo di accrescere sempre più il accrescere sempre più il proprio proprio dominio sulla dominio sulla naturanatura si rovescia si rovescia necessariamente nel suo necessariamente nel suo contrario, contrario, nell’nell’asservimentoasservimentodell’uomodell’uomo e nella sua e nella sua degradazione.degradazione.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 1919

Dialettica dell’IlluminismoDialettica dell’Illuminismo

L’Illuminismo non è inteso L’Illuminismo non è inteso come epoca storicocome epoca storico--culturale culturale determinata, ma come il determinata, ma come il complesso degli atteggiamenti complesso degli atteggiamenti tesi a dominare e trasformare tesi a dominare e trasformare la natura: dall’la natura: dall’homohomo sapienssapiens ai ai grandi grandi laboratori della fisicalaboratori della fisicacontemporanea.contemporanea.

Critica di tutta la Critica di tutta la civiltà occidentaleciviltà occidentale

Il principio del dominio

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 2020

Dialettica dell’Illuminismo

Quali prodotti sono racchiusi nell’industria Quali prodotti sono racchiusi nell’industria culturale?culturale?

Per Per HorkheimerHorkheimer e Adorno, solo i contenuti medialie Adorno, solo i contenuti medialiLegame strettissimo con i concetti diLegame strettissimo con i concetti di

evasioneevasionedivertimento (divertimento (amusementamusement))tempo libero (tempo libero (loisirloisir))

Il principio del dominio

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 2121

Trionfo della macchina (standardizzazione, omologazione, costrizione).

Degradazione dell’opera d’arte (significato intrinseco e funzione sociale).

Massificazione della società.

Totalitarismo.

Riferimenti

Industria culturale e cultura di massa Industria culturale e cultura di massa nell’elaborazione della Scuola di Francofortenell’elaborazione della Scuola di Francoforte

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 2222

• Il divertimento è sempre più una promessa di felicità non mantenuta e sempre differita.

• Il divertimento si trasforma, rispetto al lavoro, da dimensione alternativa a dimensione complementare.

• «Divertirsi significa essere d’accordo»

Industria culturale e cultura di massa Industria culturale e cultura di massa nell’elaborazione della Scuola di Francofortenell’elaborazione della Scuola di Francoforte

Altri caratteri fondamentali

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 2323

L’aura non c’èL’aura non c’è

Walter Walter BenjaminBenjamin

Nella nostra epoca vengono meno• l’hic et nunc dell’opera

d’arte• l’opera d’arte stessa

La società industriale avanzata porta con sé la morte dell’arte

19361936L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnicaL’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 2424

L’opera d’arte nella nostra epoca diviene sempre L’opera d’arte nella nostra epoca diviene sempre più un’opera predisposta alla riproducibilità e più un’opera predisposta alla riproducibilità e perde in tal modo la propria unicità/autenticità.perde in tal modo la propria unicità/autenticità.Nel momento in cui viene meno il valore Nel momento in cui viene meno il valore

dell’autenticità, si trasforma anche l’intera dell’autenticità, si trasforma anche l’intera funzione artistica.funzione artistica.

L’aura non c’èL’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnicaL’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 2525

L’opera d’arte “riproducibile” non invita più al L’opera d’arte “riproducibile” non invita più al raccoglimento, ad una vita spirituale, ma solo al raccoglimento, ad una vita spirituale, ma solo al divertimento e all’introiezione d’immagini che divertimento e all’introiezione d’immagini che –– per per il procedimento tecnico che le genera e l’altissima il procedimento tecnico che le genera e l’altissima diffusione possibile diffusione possibile –– sono sempre più prodotti sono sempre più prodotti “manipolati” in vista del dominio psicologico sulle “manipolati” in vista del dominio psicologico sulle masse. Il sistema si è impadronito anche del masse. Il sistema si è impadronito anche del mondo estetico e spirituale e lo manovra e lo mondo estetico e spirituale e lo manovra e lo plasma mediante l’industria culturale.plasma mediante l’industria culturale.

L’opera d’arte L’opera d’arte nell’epocanell’epoca della sua riproducibilità tecnicadella sua riproducibilità tecnica

L’aura non c’è

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 2626

L’espressione più significativa dell’opera d’arte L’espressione più significativa dell’opera d’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica è il nell’epoca della riproducibilità tecnica è il filmfilm..

L’aura non c’èL’opera d’arte L’opera d’arte nell’epocanell’epoca della sua riproducibilità tecnicadella sua riproducibilità tecnica

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 2727

Attore teatrale Vs. attore cinematografico.Attore teatrale Vs. attore cinematografico.Prestazione interiore, diretta e totale Vs. Prestazione interiore, diretta e totale Vs. prestazione a freddo, mediata e prestazione a freddo, mediata e frammentata.frammentata.L’immagine sulla tela del quadro è ferma, L’immagine sulla tela del quadro è ferma, invita alla contemplazione e alla riflessione; invita alla contemplazione e alla riflessione; l’immagine sulla tela del cinema cambia l’immagine sulla tela del cinema cambia continuamente e non può essere fissata.continuamente e non può essere fissata.

L’opera L’opera d’arted’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnicanell’epoca della sua riproducibilità tecnica

L’aura non c’è

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 2828

La teoria critica La teoria critica VsVsricerca amministrativa ricerca amministrativa

Ogni scienza sociale che si riduce a mera tecnica Ogni scienza sociale che si riduce a mera tecnica di ricerca, di raccolta, di classificazione dei dati di ricerca, di raccolta, di classificazione dei dati “oggettivi” si preclude la possibilità di verità, in “oggettivi” si preclude la possibilità di verità, in quanto programmaticamente ignora le proprie quanto programmaticamente ignora le proprie mediazioni sociali (mediazioni sociali (WolfWolf 1992). 1992). Gli scienziati sono parte del sistema che studiano: Gli scienziati sono parte del sistema che studiano: la loro relazione con gli oggetti di studio non è la loro relazione con gli oggetti di studio non è osservazione distaccata, ma reciproca influenza.osservazione distaccata, ma reciproca influenza.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 2929

Teoria critica Vsricerca amministrativa

TEORIA CRITICATEORIA CRITICA

Obiettivo: Obiettivo: servire il servire il bene pubblico bene pubblico generale.generale.

FocusFocus:: sui media, sui media, all’interno dei contesti all’interno dei contesti storici, sociali, politici, storici, sociali, politici, economici e culturalieconomici e culturali ..

RICERCA AMMINISTRATIVARICERCA AMMINISTRATIVA

Obiettivo: Obiettivo: soddisfare i soddisfare i bisogni delle bisogni delle organizzazioni mediali e organizzazioni mediali e dei loro dirigenti.dei loro dirigenti.

FocusFocus:: sui media, senza sui media, senza tener conto del tener conto del complessivo contesto complessivo contesto sociale e storico sociale e storico all’interno dei quali sono all’interno dei quali sono presenti.presenti.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 3030

La teoria La teoria culturologicaculturologica

EdgarEdgar MorinMorin, 1962 , 1962 –– L’esprit du tempsL’esprit du temps

Oggetto di studio è la cultura di massa (corpo di simboli, Oggetto di studio è la cultura di massa (corpo di simboli, miti e immagini concernenti la vita pratica e quella miti e immagini concernenti la vita pratica e quella simbolica).simbolica).

Approccio della totalità (che significa anche metodo Approccio della totalità (che significa anche metodo autocritico, che coglie cioè anche l’osservatore stesso nel autocritico, che coglie cioè anche l’osservatore stesso nel sistema delle relazioni).sistema delle relazioni).

Modello comunicativo Modello comunicativo matematicomatematico--informazionaleinformazionale (teoria (teoria ipodermica).ipodermica).

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 3131

Edgar Morin / La cultura

“Si può asserire che una cultura costituisce un corpo complesso di norme, simboli, miti ed immagini che penetrano l’individuo nella sua intimità, strutturano gli istinti, orientano le emozioni. Questa penetrazione si effettua grazie a scambi intellettuali di proiezione e di identificazione polarizzati sui simboli, miti ed immagini della cultura, come sulle personalità mitiche o reali che incarnano i valori (gli antenati, gli eroi, gli dei). Una cultura fornisce dei punti d’appoggio pratici alla vita immaginaria: nutre l’essere metà reale, metà immaginario, che ciascuno elabora all’interno di sé (la suaanima); l’essere metà reale, metà immaginario che ciascuno elabora all’esterno di sé e con cui si ricopre (la sua personalità)”.

(L’esprit du temps. Essai sur la culture du masse, 1962)

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Edgar Morin/ La cultura di massa

L’industria culturale, in particolare quella cinematografica, va interpretata in stretta relazione all’immaginario collettivo (insieme di bisogni, valori e pratiche sociali);

la produzione deve essere avvicinata al consumo: l’industria culturale è posta al servizio dell’immaginario collettivo, come un nuovo elemento non molto diverso, sul piano funzionale, dal teatro classico, dal poema epico-cavalleresco e dal romanzo popolare;

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 3333

Edgar Morin/ La cultura di massa la produzione (tendenzialmente orientata verso la

standardizzazione e verso la concentrazione burocratica) non puòfare a meno dell’elemento “inventivo” e “creativo” necessario ad ogni prodotto culturale;

nella produzione si scontrano “la logica industriale, burocratica, monopolistica, centralizzatrice, standardizzatrice (da un lato), e la contro-logica individualista, inventiva, concorrenziale, autonomista, innovatrice (dall’altro)”;

indubbiamente, secondo la proposizione di Marx, “la produzione crea il consumatore” (…e) la produzione culturale crea il pubblico di massa (…). Ma è anche vero che la produzione culturale èdeterminata dallo stesso mercato (…), la sua legge fondamentale èquella del mercato (…). La cultura di massa è il prodotto di un dialogo tra una produzione e un consumo.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 3434

La teoria La teoria culturologicaculturologica

Esigenze di standardizzazione della produzione Esigenze di standardizzazione della produzione (regole produttive) (regole produttive) VsVs individualizzazione individualizzazione dell’opera.dell’opera.La standardizzazione però può essere La standardizzazione però può essere considerata l’equivalente industriale delle considerata l’equivalente industriale delle “regole” classiche dell’arte (ad. es. le tre unità).“regole” classiche dell’arte (ad. es. le tre unità).

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 3535

Edgar Morin/ La cultura di massa

Ha la tendenza di offrire sempre nuovi temi e personaggi di tipo identificativo o proiettivo.

È una cultura che predilige il “lieto fine” (forse in dipendenza dalla dominante presenza nella fiction di temi e valori femminili).

La cultura di massa si presenta come un embrione di “religione della salvezza eterna”.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 3636

Edgar Morin / I meccanismi della cultura di massa

Meccanismo di proiezioneHa una “funzione evasiva” (si vive per procura una realtàimmaginaria).

Meccanismo di identificazione Proponendo modelli di comportamento, assolve ad una “funzione integrativa” della vita reale.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 3737

Il sincretismoIl sincretismo

La tendenza a omogeneizzare sotto un comune La tendenza a omogeneizzare sotto un comune denominatore la diversità dei contenuti.denominatore la diversità dei contenuti.Omogeneizzazione progressiva tra informazione Omogeneizzazione progressiva tra informazione e fiction.e fiction.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 3838

L’etica del L’etica del loisirloisir

Il consumo dei prodotti diventa insieme Il consumo dei prodotti diventa insieme autoconsumoautoconsumo della vita individuale e della vita individuale e autorealizzazioneautorealizzazione..L’industria culturale rende irreale una parte della L’industria culturale rende irreale una parte della vita dei consumatori, finendo per trasformare lo vita dei consumatori, finendo per trasformare lo spettatore in un fantasma”proiettando il suo spirito spettatore in un fantasma”proiettando il suo spirito nella pluralità degli universi immaginati o nella pluralità degli universi immaginati o immaginari, disperdendo la sua anima negli immaginari, disperdendo la sua anima negli innumerevoli doppi che vivono per lui.innumerevoli doppi che vivono per lui.

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 3939

Edgar Morin / La critica al mondo intellettuale

Gli intellettuali rigettano la cultura di massa: la motivazione sta nella la difficoltà di accettare l’idea di una creazione desacralizzata;

“la cultura di massa non sono gli intellettuali che l’hanno fatta: i primi attori di film erano dei saltimbanchi, i giornali si sono sviluppati al di fuori delle sfere gloriose della creazione letteraria, radio e televisione sono state il rifugio dei giornalisti o degli attori falliti.”

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 4040

Edgar Morin / La critica al mondo intellettuale

Gli intellettuali sono una sorta di impiegati dell’industria culturale.

Il modello di consumo distrugge l’autonomia e la gerarchia estetica della cultura erudita.

“Nella cultura di massa non c’è nessuna discontinuità tra arte e vita” (Greenberg, 1957) .

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 4141

Edgar Morin /La cultura erudita vs. la cultura di massa

Qualità vs. quantità

Creazione vs. produzione

Spiritualità vs. materialismo

Estetica vs. merce

Eleganza vs. rozzezza

Sapere vs. ignoranza

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 4242

Edgar Morin/ La cultura di massa

Si definisce intorno all’opposizione e all’integrazione delle duplicità:

Burocrazia / invenzione

Standardizzazione/originalità

Archetipo/stereotipo

Folklorico/cosmopolita

Prof. Geraldina Roberti Prof. Geraldina Roberti Università di SienaUniversità di Siena 4343

La teoria La teoria culturologicaculturologica

Critiche: Bourdieu e Passeron accusano la teoria Critiche: Bourdieu e Passeron accusano la teoria culturologicaculturologica di essere una metafisica catastrofica di essere una metafisica catastrofica che oscilla tra l’indimostrabile e il neanche falso.che oscilla tra l’indimostrabile e il neanche falso.