GIORNALINO ONLINE

REALIZZATO DALLA

SCUOLA PRIMARIA

DI

BASSANO ROMANO

Classe 1 A

IO A CARNEVALE MI SONO TRAVESTITA DA

DIAVOLETTO.

IL MIO VESTITO E’ROSSO E SULLA TESTA HO DELLE

CORNA.

IO A CARNEVALE MI SONO VESTITO DA

ZORRO E MI SONO DIVERTITO MOLTO. IO SONO UNA FATINA

BR@SILE

IL C@RNEV@LE Il ][rn_v[l_ é un[ f_st[ popol[r_ ]h_ si svolg_ [l ritmo ^_l s[m\[ ]h_ vi_n_ suon[t[ ]on i t[m\uri _ strum_nti ^i p_r]ussion_. L[ sfil[t[ inizi[ ]on i ][rri ^_ll_ s]uol_ ^i s[m\[ ]h_ inizi[no ]on l[ musi][ _ ]on ]_ntin[i[ ^i \[ll_rini. I ][rri h[nno ^_i pup[zzi gig[nt_s]hi ]h_ v_ngono ]ostruiti [rtigi[n[lm_nt_ ^ur[nt_ tutto l' [nno. L[ sfil[t[ si svolg_ n_l s[m\o^romo ]h_ è un[ str[^[ ]on]_pit[ solo p_r l[ sfil[t[ [i ]ui l[ti ]i sono ̂ _gli sp[lti ̂ ov_ l_ p_rson_ possono s_^_r_ p_r [mmir[r_ il p[ss[ggio ^_i ][rri _ ^_i \[ll_rini.

Il ][rn_v[l_ \r[sili[no è un tripu^io ̂ i musi][, ]olori _ [ll_gri[ ]h_ ^ur[ p_r tr_ giorni _ tr_ notti inint_rrott[m_nt_.

CIBI E BEVANDE DEL CARNEVALE

BRASILIANO

C@IPIRINH@: ping[, ghi[]]io, zu]]h_ro _ limon_.

@l posto ^_l limon_ si possono us[r_ l_ fr[gol_ _ il frutto

^_ll[ p[ssion_ (m[r[]uj[).

C@IPIROSK@: vo^k[ _ l[tt_ ]on^_ns[to, gi[]]io,

zu]]h_ro _ limon_. @l posto ^_l limon_ si puó

[ggiung_r_ poi frutt[ ^iv_rs[: fr[gol_, p_s]h_…

F_ijo[^[: f[gioli n_ri ]otti ]on ][rn_ ^i m[i[l_, f[rof[

(f[rin[ ^i m[nio][), ]ouv_ (v_rz[) _ \[n[n[ fritt[.

VALLE D’AOSTA

Carnevale di montagna

Il carnevale “de la Coumba freide”

Il carnevale è una ricorrenza ancora radicata nella Valle d' Aosta.

Alcune tradizioni sono comuni ad altre zone di montagna e discendono da

arcaici riti propiziatori legati alla fine dell' inverno e all' arrivo della

primavera.

Il carnevale più originale è quello della valle del Gran San Bernardo, detta

"Coumba freida" per la sua nomea di zona gelida e risale al 1467. I costumi

sono molto caratteristici e risentono della forte impressione che il

passaggio dei 40.000 soldati al seguito di Napoleone - nel maggio del 1800

- ebbe sulla popolazione locale.

Le Landzette sono costumi colorati e cappelli che ricordano le uniformi

napoleoniche. Questi abiti costosi, confezionati interamente a mano, sono

adorni di perline e paillettes (fino a 30.000 per costume) e di specchietti

che riflettono la luce e allontanano le forse maligne. Il volto è coperto da

una maschera , in mano tengono una coda di cavallo e in vita hanno una

cintura munita di campanello per scacciare gli spiriti cattivi.

La sfilata è aperta da Napoleone a cavallo, poi la guida che porta una

bandiera e dirige la sfilata con la sua cornetta.

Seguono i suonatori che precedono il diavolo che con il suo forcone

stuzzica le persone.

In fondo al gruppo il matto e la matta, due anziani sposi dai vestiti

stracciati. Lui fa scherzi agli uomini e alza la gonna delle donne e la moglie

gelosa lo batte con il bastone.

DOLCI DI C@RNEV@LE

In Valle d'Aosta il carnevale si festeggia con squisiti dolcetti

ripieni: panzerotti alla marmellata, coriandoli e stelle filanti. Li

potete gustare a fine pasto oppure per merenda. Sono buoni,

sostanziosi e nutrienti. Belli da vedere ancora più buoni da

mangiare.

I panzerotti alla marmellata della Val d'Aosta sono un dolce

antico che le popolazioni della regione più montuosa d' Italia

cucinano per tradizione a Carnevale.

Non si scherza: prepararli è facilissimo!

Ingredienti:

- 200 g patate

- 200 g farina

- 20 g lievito

- un uovo

- 150 g burro fuso

- 60 g zucchero

- sale

- latte tiepido

- marmellata

Mettete in una pentola le patate con tutta la buccia, poi fatele bollire.

Quando sono cotte pelatele ancora calde, quindi passatele allo

schiacciapatate.

Diluite il lievito di birra con il latte tiepido, poi aggiungetelo insieme alla

farina al purè. Quindi mischiate nell’impasto gli altri ingredienti: un

uovo, il burro fuso, lo zucchero e un pizzico di sale.

DIEGO

Quest'anno ho partecipato al carro dei tre

moschettieri, il costume che indossavo era rosso e

bianco, con una cintura e degli scarponi neri.

Il carro non era molto grande ed in primo piano c'

erano Pippo e Paperino vestiti da moschettieri su due

cavalli marroni e dietro c'era un castello con un ponte

levatoio che si apriva e si chiudeva.

Dentro il castello si trovava Topolino : quando il ponte

si abbassava lui si alzava e con la sua spada

incoraggiava Pippo e Paperino a vincere.

Davanti al nostro carro c'era il carro del “ Re Leone” che era molto più grande e affollato del nostro.

Quel carro era formato da molti elementi, in primo

piano c'era Rafiki che sollevava Simba, il principe dei

leoni.

Vicino si trovavano due leoni con la bocca spalancata

e con il fumo che gli usciva dalla bocca.

Infine dietro si trovava un pappagallo che si alzava e

si abbassava emettendo nuvole di fumo.

Se qualcuno mi avesse chiesto quale carro avrei

voluto far vincere, io avrei detto: “Quello del Re Leone!!!”.

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