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G AI DAL 1946 MACCHINE IMBOTTIGLIATRICI DA 1.000 A 15.000 B / H WWW . GAI - IT . COM la progettiamo, la costruiamo, la imbottigliamo Qualità MACCHINE IMBOTTIGLIATRICI NOVEMBRE 2010 Spedizione in abb.to postale -45% Art. 2 comma 20/B Legge 662/96 DCI-TV-Anno 15 N°11 Novembre 2010 11 INTERNATIONAL MAGAZINE

Tecnalimentaria - Beverage Industry - Novembre 2010

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Tecnalimentaria Beverage Industry Novembre 2010

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G A I D A L 1 9 4 6 M A C C H I N E I M B O T T I G L I A T R I C I D A 1 . 0 0 0 A 1 5 . 0 0 0 B / H

W W W . G A I - I T . C O M

la progettiamo, la costruiamo,la imbottigliamo

QualitàMACCHINE IMBOTTIGLIATRICI

NOVEMBRE2010Spedizione in abb.to postale -45%Art. 2 comma 20/B Legge 662/96DCI-TV-Anno 15 N°11 Novembre 2010

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INTERNATIONAL MAGAZINE

N° 11 NOVEM

BRE 2010

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In fondo ciò che volete è che la vostra linea di riempimento funzioni bene, ogni giorno, 24 ore su 24. Questo risultato, però, si ottiene solo se ogni singolo componente è a posto. E per consentirvi di produrre senza problemi, per le nostre macchine utilizziamo sempre gli stessi ingredienti: tecnologia all’avanguardia e tanto amore per i dettagli. Tutto ciò che dovete fare è accomodarvi e godervi il risultato!www.krones.com

»Quasi perfetto« è troppo poco per noi

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SYMPHONY L’ALTERNATIVA CHE ASPETTAVI.

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MODULARITÀ, FLESSIBILITÀ E PRATICITÀ

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Brandy OF Stravecchio Barrique

Terre da Cabernet, sapore di luoghi, climi e culture Terre da Cabernet, the taste of places, climates and cultures

Prosecco Superiore

PET DAY 2010, per capire e anticipare il mercatoPET DAY 2010, to understand and anticipate the market

Innovazioni tecnologiche per la sostenibilitàTechnology innovations for sustainability

KIT-HS2008A, il contalitri semplice e precisoKIT-HS2008A, simple and accurate litre-counter

Asian Experience

3 toscani e 1 veneto fanno rotta su Tokyo3 Tuscan and 1 Veneto wines heading for Tokyo

Rotta sul BrasileHeading for Brazil

Beviamo oggi e berremo anche in futuroWe drink today and we will always do it in the future

Il futuro adessoThe future now

Chi sono e cosa bevono le italianeWho Italian women are and what they drink

Nuove strategie per confermare la leadershipNew strategies to cement the leadership

1040

4666

104118

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Fondi bombatiDished heads

Sulla strada dell’evoluzioneEvolutionary road

Avanguardia nella filtrazione a membrana tangenzialeVanguard in cross-flow membrane filtration

Soluzioni di qualitàQuality solutions

In casa Monini l’amore per la qualità passa attraverso il vetroLove for quality goes through glass at Monini’s

Efficacia ed efficienzaEffectiveness and efficiency

122224

32

64

116

Science& Technology

Marketing & Strategy

Machinery & Development

2834

5076

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TECNALIMENTARIA Year XV- n°11Novembre 2010

Direttore responsabileF. Da Cortà Fumei

Direttore editorialeE. Da Cortà Fumei

Segreteria di redazioneSabrina Fattoretto

GraficaCarlo Borin

PubblicitàMegas srl - Treviso

StampaTrevisoStampa srl

Direzione e Redazione Editrice EDF Trend srlVia Bianchetti 11, 31100 Treviso – Italy

Tel. + 39 0422 410076Fax + 39 0422 [email protected]@tecnalimentaria.itwww.tecnalimentaria.itAutorizzazione Tribunale di Forlì n. 5 del 19.01.1996In questo numero la pubblicità non supera il 45% Sped. in abbonamento postale - 45%Art. 2 Comma 20/B Legge 662/1996 DCI-TV

PublisherEditrice EDF Trend srlVia Bianchetti 11 31100 Treviso - Italy

All right reserved. Reproduction in whole or in part without written permission is prohi-bited. The Publisher is not responsible for any materials, nor for writers’ nor contributors’ expressed or implied opinions.

Informativa ex D.lgs 196/03Ai sensi dell’art.2 comma 2° del Codice Deontologico dei giornalisti si rende nota l’esistenza di una banca dati di uso redazionale presso la sede di Via Bianchetti 11 Treviso. Responsabile del trattamento dati è il direttore responsabile a cui ci si può rivolgere presso la sede di Treviso Via Bianchetti 11 per i diritti previsti dalla legge 675/1996.

Associato a

Filling & Packaging

About Fairs

Un biennio di successi a livello internazionaleTwo years of international successes

Linea compatta: il futuro dell’imbottigliamentoCompact line: the future in bottling

ALTECH a EmballageALTECH at Emballage

Accurata ricerca ingegneristica Accurate engineering research

Sistemi di palettizzazione sinonimo di eccellenzaPalletization systems synonymous with excellence

L’incontro tra competenza e dinamicitàWhen expertise meets dynamism

Impianto mobile d’imbottigliamento su camionMobile bottling plant in a lorry

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85

9296

102

110

113

SOMMARIO/CONTENTS[NOVEMBRE/NOVEMBER 2010]

La fusione del mondo del vino e dell’olio funzionaThe merge of oil and wine market works

Cosa c’è di nuovo ad EMBALLAGE 2010?What’s new at Emballage 2010?

Punto d’incontro d’eccellenzaMeeting point par excellence

Grandi conquisteGreat achievements

48

98

136138

IN COPERTINA

GAI SpaCeresole d’Alba (Cn) ITALYwww.gai-it.com

G A I D A L 1 9 4 6 M A C C H I N E I M B O T T I G L I A T R I C I D A 1 . 0 0 0 A 1 5 . 0 0 0 B / H

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la progettiamo, la costruiamo,la imbottigliamo

QualitàMACCHINE IMBOTTIGLIATRICI

NOVEMBRE2010

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INTERNATIONAL MAGAZINE

N° 11 NOVEM

BRE 2010

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Qualità

la progettiamo, la costruiamo, la imbottigliamo

MACCHINE IMBOTTIGLIATRICI

GAI DAL 1946 LINEE DI IMBOTTIGLIAMENTO

DA 1.000 A 15.000 BOTTIGLIE / ORA

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fraz. Cappelli, 33/b - 12040 Ceresole d’Alba (Cn) tel. +39 0172 574416fax +39 0172 574088, e-mail: [email protected] - internet: www.gai-it.com

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Qualità

la progettiamo, la costruiamo, la imbottigliamo

MACCHINE IMBOTTIGLIATRICI

GAI DAL 1946 LINEE DI IMBOTTIGLIAMENTO

DA 1.000 A 15.000 BOTTIGLIE / ORA

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TECNALIMENTARIA 210x297 [2009] 1-10-2009 16:18 Pagina 3

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Asian ExperienceI vini di Antonio Moretti sono protagonisti indiscussi in Malesia e in Thailandia

“Crediamo in quest’area – continua Antonio Moretti – e vogliamo continuare ad investire per sostenere qui la distribuzione dei nostri vini. Questi mercati, che sono già molto strategici per i brand del fashion e del lusso, non hanno ancora espresso il massimo del loro potenziale per l’esportazione dei vini, ma sono convinto che questo accadrà presto.”Intanto, al quartier generale di Arezzo, sono già in programma nuovi appuntamenti in Corea e Giappone.

Grande successo per le etichette di Antonio Moretti, l’imprenditore della moda innamorato del vino, reduci da un recente tour che ha toccato alcune tra le migliori strut-ture ricettive e ristoranti di Malesia e Thailandia.Protagonisti di questo tour promozionale sono stati i vini della toscana Tenuta Sette Ponti, il magico podere che si estende sui celebri paesaggi che hanno fatto da sfondo alla Gioconda di Leonardo: il pluripremiato Oreno, blend di Merlot, Cabernet e Sangiovese, diverse volte ai vertici delle classifiche mondiali stilate dall’autore-vole rivista Wine Spectator; Crognolo, massima espres-sione di sangiovese con minima percentuale di Merlot; e lo Champagne Premier Cru prodotto a Reuil blend di Chardonnay Côte des Blancs, per il 60%, e Pinot Noir Grande Montagne. Del podere Orma, situato in un terri-torio d’eccellenza nella Doc Bolgheri, Antonio Moretti ha portato in Malesia e Thailandia l’omonimo ed elegante “Orma”, il cui assemblaggio è a base di: Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.I vini dell’imprenditore aretino sono presenti da diversi anni nei due Paesi, dove sono ormai consolidati i rapporti con alcuni dei migliori importatori locali. Il tour in Thailandia ha coinvolto il Ristorante Giani di Bangkok, che da diversi anni propone ai suoi clienti le etichette di Antonio Moretti, ed il Resort Anantara sulla meravigliosa isola di Koh Samui, dove invece le etichette della Tenuta Sette Ponti e Orma sono state ufficialmente presentate per la prima volta.“La Thailandia – commenta l’imprenditore Antonio Moretti – è un mercato che negli anni scorsi ci ha dato grandi soddisfazioni, anche se l’instabilità politica crea un feno-meno altalenante dei consumi di prodotti esteri e di fascia alta, ma continuiamo a crederci e investire anche grazie al supporto del nostro importatore, che crede nei nostri prodotti.”In Malesia, il tour dei vini toscani ha fatto tappa al Ristorante Tatto, uno dei più rinomati di Kuala Lumpur, con una cena dedicata e menù abbinato alle etichette di Antonio Moretti, organizzata anche in questo caso con l’importatore locale.L’Asia rappresenta un mercato importante per Antonio Moretti e i vini della Tenuta Sette Ponti e Orma in Toscana, come anche quelli del Feudo Maccari in Sicilia, sono già presenti in molti Paesi: oltre a Malesia e Thailandia, anche in Cina, Giappone, Corea, Hong Kong, Taiwan e Singapore.

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12 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Antonio Moretti wines are true protagonists in Malaysia and Thailand

Antonio Moretti has just come back from a tour of the best accommodation and restaurant facilities in Malaysia and Thailand, where its labels have had exceptional success.The protagonists of this promotional tour have been the wines produced at the Tuscan estate “Tenuta Sette Ponti”, the magnificent farm stretching over the famous landscapes home to Leonardo’s Gioconda (Monna Lisa), they are: Oreno, blending of Merlot, Cabernet and Sangiovese, many times awarded by the magazine Wine Spectator; Crognolo, best expression of Sangiovese with very little percentage of Merlot; Champagne Premier Cru, produced in Reuil blend of Chardonnay Côte des Blancs, 60%, and Pinot Noir Grande Montagne. From his farm Orma, immersed in the excellence land of Doc Bolgheri, Antonio Moretti selected the elegant Orma, fine blend of Merlot, Cabernet Sauvignon and Cabernet Franc to be presented in Malaysia and Thailand.Antonio Moretti wines have been present in both Countries for several years and he can boast sound cooperations with some of the best local importers. Moretti wine tour in Thailand involved Giani Restaurant in Bangkok, which has been proposing Antonio Moretti labels to his clients for some years, and Anantara Resort on the breathtaking Koh Samui Island, where Tenuta Sette Ponti and Orma lables have been introduced for the very first time.Antonio Moretti comments his success with “Thai market have been highly satisfactory in recent years, although political instability is the main cause of ups and downs in the consumption of foreign and high-range products. Yet, we utterly believe in this market and keep on investing in it also thanks to the support of our importer, who greatly believes in our products.”In Malaysia, Tuscan wines tour stopped at the renowned Tatto Restaurant in Kuala Lampur, where a fine dinner accompanied with Antonio Moretti labels was organized by the local importer.Antonio Moretti deems Asia an important market and Tenuta Sette Ponti wines, the Tuscan Orma and Sicilian Feudo Maccari wines have already been present in Asian market for several years: Malaysia, Thailand, China, Japan, Korea, Hong Kong, Taiwan

and Singapore.“We believe in this area and want to go on inventing in it and support the trade of our wines. These markets, which have already strategic importance to fashion and luxury brands, have not yet expressed their full potential in wine exportation and I am certain that this will happen very soon.”In the meantime, on Antonio Moretti’s headquarters in Arezzo, new dates in Korea and Japan are being scheduled.

Antonio Moretti, l’imprenditore della moda innamorato del vinoAntonio Moretti, the fashion entrepreneur keen on wine

Asian Experience

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13Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Fondi bombati

Dished heads

testa al plasma e una linea di saldatura/ smerigliatura che comprende un banco con rulli scorrevoli antigraffio in PVC e un braccio smerigliante a tappeto. L’area tornitura dei bordi per taglio al plasma permette di ottenere un bordo perfettamente piatto o smussato, a seconda delle richieste del cliente.L’imbutitura dei fondi avviene invece tramite due presse idrauliche con capacità 600 tonnellate, per un’area di lavoro di massimo 5500 mm, composte da un manipolatore capace di sollevare dischi con un diametro di 5400 mm max per 45 quintali max.Il settore dedicato alla smerigliatura dei fondi è composto da un posizionatore di smerigliatura ad assi ortogonali e da 2 teste di smerigliatura con potenza 3 Kw, per nastro e rullo lucidante. Questa linea permette di lucidare fondi fino a 5m di diametro, ottenendo diversi profili, incluso quello semiel-littico. Grazie all’uso di nastri abrasivi di diversa grana e spazzole lucidanti in cotone, l’unità a nastro permette di ottenere una rugosità inferiore a 0.01 micron, sia all’interno che all’esterno del fondo. Per quanto riguarda la cesoiatura dei dischi, questa viene eseguita da una cesoia circolare idraulica capace di tagliare dischi o corone circolari fino ad un diametro di 3200mm ed uno spessore di 8mm, con o senza foro centrale.Da quest’anno è inoltre attiva l’area calandratura che permette di realizzare forme cilindriche e coniche fino ad uno spessore di 6mm. Infine, presso il magazzino fondi sono stoccati circa 700/800 quintali di fondi in Aisi 304 e 316 con diversi profili, diametri e spessori.

Tecnofondi S.p.A, azienda situata nella provincia di Brescia nel territorio della Franciacorta, è leader in Italia nella produ-zione di fondi bombati per la costruzione di serbatoi, cisterne e caldaie in ferro ed acciaio inox. La Divisione Inox di Tecnofondi si compone di diverse aree dedicate, ovvero: il magazzino per le materie prime dove sono stoccate tutte le lamiere provenienti dai fornitori. Qui 80 tonnellate di lamiera di dimensioni e spessore diversi sono disponibili in Aisi 304 e Aisi 304L, Aisi 316 e Aisi 316L.Nell’area dedicata al taglio al plasma si esegue il taglio dei fogli metallici dando loro forma di dischi e mezzi dischi, che saranno poi saldati. Il banco per il taglio al plasma misura 2x12 m, provvisto di una torcia al plasma da 100 A/HD, grazie ad un controllo CAD/CAM, taglia fogli fino a 14mm.Il reparto bordatura è provvisto di due macchine bordatrici a freddo, una capace di operare su fondi fino a 12mm di spes-sore, con o senza foro centrale, mentre l’altra su fondi fino a 24mm di spessore. Entrambe le macchine sono dotate di rulli in lega alluminio-bronzo disponibili fino a 450 mm di raggio.Le 2 linee automatiche di saldatura/smerigliatura sono attrezzate con banco di scorrimento, rulli in PVC antigraf-fio: una con TIG per uno spessore fino a 3mm e un arco sommerso per uno spessore da 3 a 8 mm ed un’altra con

Tecnofondi SpA, company located in the Franciacorta area in the province of Brescia, and leader in Italy in the production of dished head for building tanks, cisterns and boilers in iron or stainless steel.Tecnofondi’s stainless steel unit is composed of several dedicated areas, such as: the warehouse for raw material where all metal sheets from the suppliers are stored. 80 tons of sheets in different size and thickness are available in stock with the following grades: Aisi 304 and Aisi 304L, Aisi 316 and Aisi 316L.Plasma Cutting area is dedicated to the cutting of metal sheets in order to get disks and half disks that have to be welded. The plasma cutting bench is 2x12m and is fitted with a plasma torch that has a power of 100 A/HD and that, thanks to a CAD/CAM control, cuts sheets up to 14mm.The flanging department comprises two cold-flanging machines, one of which is capable of working on flange heads up to a thickness of 12 mm, either with or without central hole, while the other machine can flange heads up to a thickness of 24 mm. Both the machines are equipped with rolls in aluminium bronze alloy available up to a 450 mm of radius. The two automatic welding/weld grinding lines are equipped with a sliding bench and anti-scratching PVC rollers: a line with TIG for thickness up to 3mm and submerged arc for a thickness ranging from 3 to 8 mm., and one with a plasma torch and a weld grinding line that includes a working bench with sliding anti-scratching PVC rolls and a belt grinding arm.

Edge turning by plasma cutting to get either perfectly plan edge or bevelled edge according to the customer’s requirements.Dished head press-forming is performed by means of two hydraulic presses with a power of 600 tons and a maximum 5500 mm working area are fitted with a manipulator able to lift disks with ø max 5400 mm and a maximum weight of 45 quintals.The department for the grinding of dished heads is composed of 1 grinding positioning unit fitted with orthogonal axes and 2 grinding heads with a power of 3 kw, grinding with abrasive belts and a polishing roll. This line guarantees a grinding process on dished heads up to 5 m diameter, obtaining various profiles, including the hemispherical one. Thanks to the use of abrasive belts in different grains and cotton polishing brushes, the belt unit allows to obtain a roughness up to less than 0,01 micron either internally or externally.The dished head shearing is by means of one hydraulic circular shearing machine able to cut disks or circular crowns up to a diameter of 3200 mm and a thickness of 8 mm, either with or without central hole. Since this year the new cones bending area has enabled to get cylindrical and conical shapes with a thickness up to 6mm.In conclusion, the department for end products stores about 700/800 quintals of dished heads in Aisi 304 and Aisi 316 with various profiles, diameters and thicknesses.

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14 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Formato: A4 Scala 75%

Presentazione Pagina Pubblicitaria

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Soluzioni tecniche uniche ed innovative

Da Robino & Galandrino Nuove Teste Rullanti Pneumatiche e una Nuova Testa Termica con Sistema Protezione Calore

tendo un’uniformità di lavoro ed una facilità di proce-dura sconosciuta fino ad oggi.Motorizzazione delle teste controllata tramite inverter •con relativo incremento e decremento proporzionato alla rotazione delle stesse, al fine di ottenere sempre un ugual numero di evoluzioni sulla capsula.

I vantaggi offerti sono minore usura dei rullini e minore stress della capsula (miglioramento della brillantezza) grazie al fatto che la rullatura avviene solamente durante la fase di salita della bottiglia nella testa rullante; Possibilità di regolare la pressione dei rullini in modo centralizzato anche in fase di produzione “work in progress” (tramite regolatore di pressione esterno alla macchina); Minore manutenzione (minore numero di parti meccaniche in movimento).Nuova Testa Termica con Sistema Protezione Calore – Patent Pending Nuova testa termica ventilata con sistema protezione calore per capsule termoretraibili. Oltre al già collaudato sistema di regolazione della temperatura e di doppia ventilazione, è stato aggiunto un sistema “scudo” interno alla testata capace di proteggere la capsula da una prolungata esposizione al calore. Con questo importante

Nuove Teste Rullanti PneumaticheA differenza delle precedenti teste rullanti meccaniche e delle teste tradizionali ad elastici con le nuove teste rullanti “pneumatiche” (Brevetto internazionale Robino & Galandrino S.p.A.) la pressione esercitata dai rullini è generata da speciali calotte pneumatiche interne alle teste gonfiate solo durante la fase di salita delle bottiglie. Il gonfiaggio delle calotte è controllato da valvole meccani-che che seguono il profilo di una camma o da elettrovalvole controllate dal PLC. Durante la discesa delle bottiglie, l’aria interna alla calotta viene rilasciata e l’effetto di svuotamento della stessa fa sì che i rullini ormai liberi, soggetti alla forza centrifuga, non rimangano a contatto della capsula.Altre caratteristiche sono:

Molla superiore tampone premibocca con diametro •maggiorato (per evitare eccessiva usura) con possibilità d’avvitamento-svitamento ghiera per regolazione pres-sione tampone. Il tampone premi-bocca è inoltre dotato di un dispositivo anti-rotazione per evitare l’abrasione della sommità capsula. La regolazione della pressione sui rullini si attua in modo •centralizzato anche in fase di produzione tramite regola-tore di pressione calotte esterno alla macchina garan-

accorgimento è possibile impostare il tempo utile della fase di retrazione (in funzione del colore o del materiale che deve essere lavorato), passato il quale, grazie all’in-tervento di questo sistema, viene così evitata una ulte-riore ed eventuale sovra-esposizione al calore.La posizione dello scudo interno è controllata da un pistoncino pneumatico esterno alla testa termica controllato dal PLC. Nell’istante in cui il collo della botti-glia è completamente entrato all’interno della testa termica lo scudo viene sollevato. Trascorso il tempo di esposizione prefissato, lo scudo torna nella posizione di partenza coprendo la resistenza e proteggendo la capsula da sovraesposizioni di calore. I vantaggi sono: Questo dispositivo rende assolutamente indipendente la fase di retrazione rispetto alla velocità di produzione della macchina/linea e quindi rispetto al tempo di stazionamento della bottiglia all’interno della testata termica, in modo così da garantire, in ogni condi-zione, sempre lo stesso risultato di retrazione delle capsule; Riduzione del rischio di bruciare le capsule.

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18 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Unique and innovative technical solutionsNew Pneumatic Spinning Heads and New Thermo Ventilated Head with Heat Protecting Shield from Robino & Galandrino

New Pneumatic Spinning HeadsUnlike the previous R&G mechanical and the traditional spinning heads with rubber bands, with the new R&G “pneumatic” spinning heads (International patent Robino & Galandrino S.p.A.) the roller pressure is generated by means of special internal pneumatic boots which inflate only during the bottle lifting phase.The boot inflating is controlled by mechanical valves following the profile of a special cam or by electromechanical valves controlled by a plc.During the descent of the bottle, the air is released from the boot, as a consequence the centrifugal force lets the roller holding shafts free so the spinning rollers will not be in contact with the capsule.Further features are:

Capsule pressure pad with anti rotation device prevents •damage to the top of the capsules. A special spring action on the pressure pad provides even distribution of the compression force over the coils avoiding wear and breakage problems. Screwing / unscrewing ring nut for the pressure adjustment of the bottle pad.The rollers pressure regulation can be performed in a •centralized way also during the production phase by means of an external pressure regulator guaranteeing a uniformity of results and an easy procedure unknown up until today.Spinning heads motorization controlled by an •inverter which increases or decreases the number of

revolutions of the heads depending on the machine speed. This feature always ensures en equal number of revolutions on the capsules independently from the machine speed.

Advantages: Lower rollers wear and stress of the capsules (brightness improvement) thanks to the spinning phase that occurs only during the ascent of the bottle into the spinning head; Easy centralized rollers pressure regulation even during the production phase. (by means of an external pressure regulator); Lower maintenance (less mechanical parts in movement).New Thermo Ventilated Head with Heat Protecting Shield – Patent Pending Robino & Galandrino is pleased to present the new thermic head with heat protecting shield for heat shrinkable capsules. Besides the tested double ventilation and temperature adjusting system, it has been provided an internal “shield” device suitable to protect the capsule from the risk of an excessive exposure to the heat. With this important system, it is possible to set the right time needed for the shrinking operation (depending on the color, thickness and material to be handled), after that, thanks to the intervention of this device , any excessive exposure to the heat can be avoided. This way, this system makes the shrinking operation absolutely independent from the production speed of the machine/line and from the standing of the bottles inside the thermic heads, in order to guarantee in every circumstances the same shrinking results.The position of the internal shield is controlled by an external pneumatic cylinder controlled by the PLC. As soon as the bottle neck has entered the thermic head, the shield lifts up. Passed the fixed exposure time, the shield goes back to its starting position covering the heating element and protecting the capsule by heat overexposure.Advantages are: This device makes completely independent the shrinking phase in comparison to the machine / line production speed and consequently in comparison to the standing time of the bottle inside the thermic head, in order to guarantee, in any condition, the same capsules shrinking result; Reduction of the capsules burning risk.

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19Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

Page 22: Tecnalimentaria - Beverage Industry - Novembre 2010

L’eleganza del blu e la delicatezza del rosa

Nuova immagine per i classici Pommery Brut Royal e Brut Royal Rosé di Champagne Pommery

Martina Tomasig, responsabile marketing della filiale Vranken Pommery Italia – Uno dei nostri principali obiet-tivi è fare in Italia cultura dello Champagne, che è territo-rio, tradizione e storia. Tutto questo vogliamo trasmettere al consumatore, a partire dalla confezione per poi ritro-varlo nella degustazione del prodotto.”Selezionato da 40 cru di Chardonnay, Pinot Noir e Meunier delle zone più vocate della côte des Blancs e della Montagne de Reims, Brut Royal richiama nel nome la pagina più importante della storia dello Champagne, scritta proprio da Pommery. È infatti a questa celebre Maison de Champagne che si deve l’introduzione, nel lontano 1874, del metodo brut, ovvero dello Champagne secco che noi tutti oggi conosciamo. Fu la fondatrice Madame Pommery, donna pioniera del vino nell’Otto-

La storica Maison di Champagne Pommery presenta la nuovissima immagine di Brut Royal, il grande classico della Maison.Sulla nuova confezione di Champagne Pommery Brut Royal si può ammirare il profilo del Domaine Pommery di Reims, un grandioso capolavoro d’arte a cielo aperto, inconfondibile per lo stile neo-gotico elisabettiano che contraddistingue gli edifici che ospitano la produzione e le cantine, per oltre 50 ettari fra edifici e giardini. La sede Pommery di Reims è il luogo che sintetizza la tradizione e il legame con la terra d’origine, che la filiale italiana della nota marca di champagne ha voluto imprimere sulle confezioni di una delle etichette più conosciute della Maison, per trasmettere al consumatore la magia del Domaine Pommery.“Con questa operazione abbiamo voluto sottolineare il patrimonio di storia e tradizione che racchiude questo Champagne, il classico della nostra Maison – spiega

cento, con grande intuizione, a cogliere il cambiamento nei gusti del pubblico dell’epoca e chiedere al suo Chef de Cave Victor Lambert di ideare uno champagne secco, leggero ed elegante, per venire incontro alle nuove esigenze di gusto che preferivano uno champagne meno dolce, ma allo stesso tempo delicato. Nacque così Pommery Nature il primo “brut” millesimato della storia, che diventerà un successo senza precedenti.Tutto avvenne a Reims, nel cuore del Domaine che ancora oggi dà vita alle più apprezzate etichette di Champagne. Il Domaine Pommery è sempre aperto ai visitatori, ai turisti, agli appassionati e l’immagine che domina l’astuccio del Brut Royal è un invito a scoprire le origini dello Champagne nelle cantine di una Maison che ne ha scritto gran parte di storia.L’anima e la tradizione dello stile Pommery sono state riassunte in un’immagine dallo stile lineare che evoca e racchiude un passato ricco di storia, passione e successi, sempre legati alla splendida cornice della Maison Pommery di Reims.L’operazione di restyling coinvolge anche Brut Royal Rosé, uno Champagne di colore rosa tenue che deriva da un Pinot Noir di Bouzy selezionato per la sua maturità nei migliori vigneti Pommery. Anche sull’astuccio di questa etichetta domina il profilo della Maison di Reims di un elegante color azzurro che spicca sul tenue rosa dello sfondo, scelto per richiamare i toni caldi e rosati delle pregiate bollicine di Brut Royal Rosé.Brut Royal e Brut Royal Rosè sono disponibili in tutta Italia nelle principali insegne della grande distribuzione e nel canale tradizionale.

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20 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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The elegance of blue and delicacy of pink

New design for Champagne Pommery classics, Pommery Brut Royal and Brut Royal Rosé

Historic Champagne Pommery Maison presents the new design for its classic Brut Royal. The new Champagne Pommery Brut Royal package portraits the silhouette of Domaine Pommery in Reims, a real masterpiece under the sky, unique for its Elizabethan neo-Gothic style characterizing the production factory and cellar, over more than 50 he. property. The Pommery facilities in Reims are the place where tradition and close ties with the homeland are synthesized, and which Pommery Italian branch wants to “chisel” on the packages of one of the most known labels of this Maison, to convey the very touch of magic of Domaine Pommery.“With this operation we want to underline the historic and tradition heritage being held in this Champagne, a classic of our Maison,” explains Vranken Pommery Italia marketing Manager Martina Tomasig. “One of our main goats is creating a kind of Champagne culture in Italy since it means territory, tradition and history. We intend to convey all that to consumers, starting from the package right to the tasting of the product.”Produced after a careful selection of 40 Chardonnay cru, Pinot Noir and Meunier of the most vocated zones of Côte des Blancs and Montagne de Reims, Brut Royal reminds us of the most important page of the history of Champagne, written by the very Pommery.Thanks to this famous Maison de Champagne the brut method, or the dry champagne we all know today, was introduced in 1874.Madame Pommery, the pioneer who understood the ongoing changes in consumers’ taste, asked his Chef de Cave Mr. Victor Lambert to create a dry, light and elegant champagne, in order to meet the preference of those people who preferred less sweet albeit delicate champagne to the classic one.Hence, Pommery Nature was created, the first vintage brut in history, who would then have unprecedented success.All this happened in Reims, at the core of Domaine, a place home to the most Champagne labels. Domaine Pommery has always been open to visitors, tourists and amateurs; the main image in Brut Royal case invites us to discover the origin of Champagne at the cellars of a Maison that has written most history.Pommery soul and tradition are finely synthesized as to create a style evoking the historic, passionate and successful history of Reim Maison Pommery.The restyling underway also includes Brut Royal Rosé, a pale pink Champagne deriving from a selected Pinot

Noir of Bouzy from the best Pommery vines.The case of this wine too portraits the silhouette of Maison de Reims in fine light blue, which contrast the background pink. Brut Royal and Brut Royale Rosé are sold in the large-scale retail trade and traditional channels.

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21Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Sulla strada dell’evoluzione

Evolutionary road

“La Spagna è un mercato grande e solo una seria presenza produttiva sul territorio ci avrebbe permesso di partecipare come attori primari alla battaglia competitiva”

“Spain is a big market and only a sound production presence in the territory will enable us to take part in the competition as leading players”

risorse tecniche che ci permetteranno di sfruttare la nostra esperienza sui materiali e ottimizzare l’utilizzo delle nostre economie di scala sulla preparazione dei semila-vorati. La Spagna è un mercato grande, per noi inesplo-rato; abbiamo pensato che solo una seria presenza produttiva sul territorio ci avrebbe permesso di parteci-pare come attori primari alla battaglia competitiva”. “Il nostro referente in Spagna, sig. Roger Gonzalez Estevez, è un tecnico di grande esperienza che ben conosce il mercato e le logiche ad questo connesse; la sua presenza nella compagine azionaria ci garantisce l’unità di visione con gli obiettivi che ci siamo posti”. “La situazione generale della Spagna non è delle più rosee, ma è proprio in un contesto di cambiamenti che bisogna sfruttare le proprie competenze e le proprie capacità. Da questi mutamenti ne uscirà un sistema più stabile fatto di attori più forti”. Attualmente una parte della produzione viene ancora effettuata in Italia, ma entro i prossimi nove mesi Enoplastic prevede di dotare Escap di tutti gli impianti necessari per operare in modo totalmente autonomo nel mercato della penisola iberica.

Una nuova società produttiva si unisce alle altre aziende del gruppo Enoplastic. Da poche settimane è operativa la società Escap Cápsulas, situata nella regione spagnola del Penedes, la ricca zona di produzione del Cava. Da questa zona la società varesina prevede di servire il mercato spagnolo con i capsuloni per il Cava, presentare lo speciale materiale delle capsule elite e promuovere la qualità delle capsule termoretraibili. Inoltre, la divisione chiusure ha già iniziato i primi test con i tappi sintetici enoPE ed eno+ così come con i tappi a vite 30x60 incluso lo speciale modello Doubleseal.Enoplastic è presente nel mondo con diversi accordi di distribuzione, di subfornitura e, direttamente, con due stabilimenti: Top Enz in Nuova Zelanda e C&E Capsules in California. La nuova società spagnola è una JV controllata da Enoplastic e costruita intorno ad un progetto che prevede l’utilizzo di materiali e tecnologia prodotti in Italia. Il direttore commerciale Michele Moglia commenta “In un mercato che cambia in continuazione, non potevamo lasciarci trascinare senza un progetto che fosse la base della nostra evoluzione. Abbiamo trovato delle eccellenti

A new production company joins the others already part of Enoplastic Group. For a few weeks the company Escap Càpsulas has been operating in the Spanish Penedes area, famous for its production of Cava. From this area, the Varese-settled company will be serving the Spanish market of big capsules for bottle of Cava wine, presenting the special material for elite capsules, promoting the quality of heat-shrink capsules. In addition, the closures division has also started the first tests on enoPE and eno+ synthetic plugs, as well as on screw corks 30x60, inclusive of the special model Doubleseal.Enoplastic is present the world over through different

agreement of distribution, subcontracts and directly with two factories: Top Enz in New Zealand and C&E Capsules in California.The new Spanish company is an Enoplastic-controleld JV and built around a project that sees materials and technology made in Italy.Commercial manager, dr. Michele Moglia, says “In an ever changing market, we could not be involved in a project different than our own evolution. We have found the excellent technical resources that will enable us to exploit our expertise on materials at the best and optimize the application of our economies of scale for semi-finished product production. Spain is a big market we have never explored; we have thought that just a reliable production presence in the very territory could enable us to play as prime players in the competition.”“Our referent in Spain, Ms. Roger Gonzales Estevez, is a very expert person who knows the market and its logics very well. His presence guarantees a complete overview of the targets we want to hit.”“The general situation in Spain is not thriving, but it is just in a changing environment that we need to exploit our knowledge and know-how. From this changing a more stable system made of stronger players will be created.”At the moment, part of the production is still made in Italy, but Escap will be provided with all the necessary plants to work autonomously in the Iberian peninsula within 9 months.

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22 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Evolutionary road

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Avanguardia nella filtrazione a membrana tangenziale

Vanguard in cross-flow membrane filtration

Microfiltrazione, ultrafiltrazione, nanofiltrazione e osmosi inversa sono le soluzioni avanzate proposte da Meccanica Spadoni

Micro-filtration, ultra-filtration, nano-filtration and inverse osmosis are advanced solutions from Meccanica Spadoni

Filtri pressa a piastre per cartoni:• si va dai filtri a piastre da 400x400 e 600x600 con piastre in Noryl, o piastre in Aisi 304/316 fino ai più grandi filtri 1000x1000 con piastre inox. Filtri pressa a piastre e tele• adatti alla filtrazione di feccia, fondi di decantazione, mosti ed in particolare mosti muti ove sia essenziale il mantenimento dei tenori di anidride solforosa. Modelli con piastre da 400x400 fino ai grandi filtri con piastre 1500x2000.

L’altro settore di costruzione è rappresentato dalle sale cotture ed impianti completi per microbirrifici che, grazie all’esperienza Spadoni, integrata da test e prove con Università Italiane (CERB) ed europee, fanno si che questi prodotti siano ottimizzati sia dal punto di vista ingegneristico, igienico sanitario che funzionale.L’esperienza di oltre 60 anni sul mercato nazionale ed inter-nazionale, unita al team di progettisti presenti in azienda ci consente di effettuare forniture chiavi in mano di cantine, sciropperie, birrerie, etc.

L’esperienza nella filtrazione ad alluvionaggio SPADONI risale alla fine degli anni ’50 quando il personale dell’azienda andava da una cantina all’altra del centro Italia per illustrare e vendere filtri a farina fossile, tecnologie ancora poco conosciute. Oggi Meccanica Spadoni si propone anche all’avanguardia sulla filtrazione a membrana tangenziale sia essa microfiltra-zione, ultrafiltrazione, nanofiltrazione od osmosi inversa. Nei filtri tangenziali Spadoni, fiore all’occhiello dell’azienda, particolari tecniche di lavaggio permettono di ottenere cicli di lavoro molto più lunghi rispetto alle macchine presenti sul mercato con conseguente drastica riduzione di prodotti chimici sanificanti con ovvi risparmi economici, sia diretti che indiretti. La gamma di tutti gli altri filtri ha proseguito nel suo trend di miglioramento riguardo design, gamma e particolari costruttivi:

I filtri rotativi sottovuoto a precoat• , per mosti, feccia, fondi di decantazione ove si va da 2 m2 a 60 m2 di super-ficie filtranteFiltri ad alluvionaggio a dischi orizzontali • scarico centri-fugo da 2 m2 fino a 60m2 di superficie filtrante sono impiegati per la filtrazione di vino, birra, sciroppi, succhi di frutta, aceto di vino, concentrati di mosto, etc.filtri ad alluvionaggio a panelli verticali• che va da 3 m2 fino a 70 m2 di superficie filtrante adatti alla filtrazione di oli e prodotti viscosi in genere.

Spadoni’s experience in filtration and sheeting, SPADONI dates back to the 50s when the company team shuttled from one winery to another to introduce and sell diatomaceous earth filters, a kind of technology little known at that time. Today, Meccanica Spadoni has made a name for itself in the cross-flow membrane filtration, be it micro-filtration, ultra-filtration, nano-filtration and inverse osmosis. Spadoni cross-flow filters, the company’s flagship, offer particular washing techniques that enable to get longer work cycles than all other filters today on the market, for nearly no sanitizeable chemical products and with remarkable savings, direct and indirect.

The range of all other filters has been regularly upgraded in design, range and construction details:

Rotary precoat vacuum filters• , for must, dregs, decanting remaining, from 2 up to 60 sq. metres of filtering surface.Horizontal-plates sheet filters with centrifugal •discharge from 2 to 60 sq. of filtering metres are employed to filtrate wine, beer, syrups, fruit juices, vinegar, must concentrates, and more.Sheet filters with vertical screens• from 3 up to 70 sq. metres, used forr the filtration of vegetal oils and viscous products in general.Plate press filters for cardboard boxes• : ranging from plate filters from 400 x 400 and 600 x 600 with Noryl plates, or 304/316 stainless steel plates, up to 1000 x 1000 with stainless steel plates.Plate and tube in tube press filters• suitable for the filtration of dregs, decantation remaining, must and in particular the musts requiring specific levels of sulphur dioxide. Models with plate from 400x400, up to larger plates of 1500 x2000.

An ever developing new department produces turnkey proofing-cells and micro-breweries, which are improved from the engineering, hygiene-sanitization and performance, all thanks to Spadoni’s extensive expertise enriched by exhaustive tests and targeted trials carried out by the most important Italian and foreign universities (CERB).The experience gained in over 60 years of presence on the national and international markets, along with a skilled team of engineers allow the company to make turnkey breweries, breweries and syrup rooms, and more.

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24 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Brandy OF Stravecchio Barrique

Una nuova esperienza sensoriale, compiuta espressione della capacità d’innovazione, ma anche della consolidata tradizione aziendale

A due lustri dal lancio della tanto rinomata ed apprezzata Grappa Of Amarone Barrique la centenaria Distillerie Bonollo Umberto di Padova presenta il nuovo Brandy Of Stravecchio Barrique: l’acquavite di vino nata dalla volontà di proporre all’interno della pregiata collezione Of di Bonollo una nuova e ancor diversa esperienza sensoriale, compiuta espressione della capacità d’innovazione, ma anche della consolidata tradizione aziendale.

Il Processo Produttivo in casa BonolloI maestri di Casa Bonollo hanno sapientemente distillato negli alambicchi aziendali una particolare selezione di vini bianchi, provenienti dalle zone viticole più vocate del nord Italia, seguendo scrupolosamente il sistema unico di distil-lazione Bonollo: l’esclusiva metodologia integrata, svilup-pata negli ultimi trent’anni in Bonollo, combinando l’espe-rienza ultracentenaria aziendale con le più moderne ed innovative tecnologie di processo per ottenere acquaviti dal carattere franco e moderno, ma anche intenso e rispet-toso della tradizione. L’acquavite di vino così ottenuta è stata posta ad invecchiare in barrique di rovere francese di nuova produzione affinché la personalità vivace del distillato conducesse al graduale

sviluppo del patrimonio aromatico distintivo del Brandy Of. Nel momento in cui i cantinieri di Casa Bonollo hanno riscon-trato il pieno sviluppo dei caratteri organolettici, ancora disarmonici, ma assai caratterizzanti, hanno deciso il passaggio di quest’acquavite nelle botti in rovere di slavonia più grandi e più adatte alla seconda fase di maturazione in cui il profilo sensoriale del distillato assume gradualmente un carattere armonico ed un livello di morbidezza piacevole. La gestione vigile ed attenta di questo lento processo d’in-vecchiamento – complessivamente di durata superiore ai cinque anni - consente il completo sviluppo della persona-lità sensoriale del Brandy Of il cui profumo risulta assai distintivo, suadente ed equilibrato.Note Di DegustazioneSi percepiscono, in particolare, note speziate e vanigliate che evolvono nella direzione della frutta secca e si fondono in una piacevole nota vinosa che caratterizza quest’acqua-vite, facendo trasparire leggere tonalità tipiche di frutta rossa e delicati sentori di confettura. Al palato le sensazioni di calore si amplificano, confermando equilibrio e morbi-dezza d’insieme. La piacevole e franca persistenza finale testimonia e conferma l’abilità dei distillatori e dei cantinieri di Casa Bonollo.Il packaging si allinea allo stile Of, richiamando nei loghi e nelle forme arrotondate ed esclusive la modernità e la capacità innovativa che contraddistingue ciascun pezzo della collezione. La combinazione della lamina dorata con il color quercia unisce la raffinatezza e la modernità delle forme ai toni tipici del mondo del brandy. Tradizione ed innovazione si esprimono in piena sintonia nelle forme e nei contenuti di questa acquavite Of Bonollo.Brandy Of Stravecchio Barrique costituisce una nuova espe-rienza sensoriale ad alto potenziale edonistico che si rivolge non solo agli appassionati dell’acquavite di vino, ma anche a coloro che scoprono per la prima volta l’affascinante mondo di questo distillato, anch’esso, come la grappa, figlio della vite e parte della tradizione della Bonollo. Agli amanti delle ricercatezze si consiglia di testare Brandy Of Stravecchio Barrique con il Cioccolato fondente Of: una nuova golosa esperienza che affianca i collaudati e sempre ricercati abbinamenti della Grappa Of Amarone Barrique con il cioccolato fondente Of o, semplicemente, delle Coccole Of Bonollo -praline ripiene di una mousse di cioc-colato e Of Amarone Barrique.L’esclusivo Set Degustazione Brandy Of Bonollo Per apprezzare al meglio le peculiarità sensoriali di Brandy Of Stravecchio Barrique, Bonollo ha pensato a un esclusivo set degustazione, composto da preziosi calici Balloon Of Bonollo realizzati interamente a mano. L’utilizzo è semplice. È sufficiente versare una modesta quantità di Brandy nel calice. Lo scalda balloon, appositamente creato, viene utilizzato per ottenere un leggero innalzamento della temperatura del brandy, finalizzato a favorire la percezione più intensa e completa della personalità organolettica di Brandy Of. Per godere a pieno del bouquet dell’acquavite, l’esposizione del balloon alla fiamma deve essere limitata in modo tale che, agitando delicatamente il calice, l’acquavite non superi i 22-24° C. Si suggerisce di meditare Brandy Of prestando attenzione all’evoluzione aromatica del distillato al cambiamento della temperatura di degustazione.

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28 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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C 41 Cadalpe Vero campione.Affida il tuo vino alla tecnologia superiore di un’azienda all’avanguardia. Il Filtro tangenziale C 41 di Cadalpe è la soluzione più evoluta per vini tranquilli, frizzanti e spumanti: garanzia di efficienza di filtrazione costante nel tempo, nessuna perdita di prodotto, nessun utilizzo di coadiuvanti di filtrazione e conseguente riduzione di rifiuti inquinanti e un rispetto per le caratteristiche strutturali e organolettiche del vino, per certi aspetti superiore a quello delle tecniche tradizionali.

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Brandy OF Stravecchio Barrique

New and different sensorial experience, resulting from the capacity to innovate and the company’s sound tradition

It is a decade since the launch of the greatly renowned and highly appreciated Grappa Of Amarone Barrique and today the century-old Distillerie Bonollo Umberto of Padua presents its new Brandy Of Stravecchio Barrique, created by the intention to enrich Bonollo fine Of collection with a new and different sensorial experience, resulting from the capacity to innovate and the company’s sound tradition.Bonollo Production ProcessCasa Bonollo masters have masterly distilled a particular selection of white wines from the best vineyard of Northern Italy, following Bonollo Distillation Unique System - Sistema Unico di Distillazione Bonollo, the exclusive integrated method, developed in the last thirty years at Bonollo’s, by combining the centuries

old company’s expertise with the most advanced and innovative process technologies, as to get brandies with a modern and open, albeit intense character in full respect of tradition.Brandy is obtained this way and then left to age in French oak barriques recently produced so that the sparkling characters of the distillate can reach the gradual development of the distinctive aromatic patrimony of Bonollo Of.As soon as Bonollo cellarmen recognize the full ripe of the so far discarding though highly characterising organoleptic traits of the distillate, the brandy is poured into Slavonian oak barrels, which are suitable for the second ripening stage when the sensorial soul of the distillate gradually change to a definitely harmonic and pleasurably smooth character.The watchful and careful control over this slow aging process, which lasts more than five years in all, enables to reach complete development of the sensorial typicality of Brandy Of, whose perfume is distinctive, smooth and balanced.Tasting notesWe can find spicy and vanilla notes evolving into dried fruity notes, to finally merge with a pleasant winy scent that characterises this brandy, letting typical red fruit and jam notes emerge. To the palate, the sensation of heat is amplified, and good balance and smoothness merry perfectly well. The pleasant and clear final persistence is evidence of the first-class skills of both distillers and cellarmen of Casa Bonollo.As for the packaging, we immediately see that it has the same style Of style in the logos, roundish shape, modernity and ability to innovate that are engraved in each piece of Of collection.The golden thin ribbon accompanied by oak colour adds a further touch of fineness and modernity to the traditional elements typical of the world of brandy. Hence, tradition and innovation unites in full synergy to create the shape and content of this Of Bonollo Brandy.Brandy Of Stravecchio Barrique represents a new sensorial experience of high hedonistic potential, and it is thought not only for brandy enthusiasts but also for anyone tempted by this excellent distillate for the first time.Brandy Of Stravecchio Barrique with Of Dark Chocolate is especially recommended to anyone fond of fine drinking; a new experience that combines with the well-known and always appreciated combinations with Grappa Of Amarone Barrique with Of dark chocolate or simply with Coccole Of Bonollo, pralines filled with a delicate chocolate mousse and Of Amarone Barrique.Exclusive Brandy Of Bonollo tasting setTo better appreciate the sensorial peculiarities of Brandy Of Stravecchio Barrique, Bonollo has created an exclusive tasting set consisting of precious Balloon Of Bonollo cups, entirely hand-made. The use is easy. Just pour a little Brandy onto the cup and then the expressly created balloon-heater will slightly raise the temperature of the brandy as to have a more intense and complete perception of Brandy Of’s organoleptic character. To enjoy fully the brandy bouquet, exposure to the flame has to be short in order not to have the brandy exceed 22-24° C. when the cup is gently swirled. We are then invited to meditate on the aromatic evolution of the distillate at its changing of the tasting temperature.

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30 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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IFIND is a company specialising in the engineering of plants and tanks for the wine-making, foodand chemical industry. IFIND plants and equipment are versatile and can process wine, beer and fruitjuices with quality and rapidity. IFIND listens to, follows and meets its customers requirements in theengineering and development of a stand-alone machine as well as the whole production system,ensuring quite an accurate, punctual and reliable after sale service.

IFIND Srl - Via S. Pellico, 32 - 31030 Pero di Breda di Piave - TV - Italia - Tel. +39.0422.600031 - Fax +39.0422.600036 - [email protected] - www.ifindsrl.com

EVOLUTIONMADE A BREAKTHROUGH

IFIND è un’azienda specializzata nell’impiantistica di apparecchiature e serbatoi per l’industriaenologica, alimentare e chimica. Gli impianti e le apparecchiature IFIND sono versatili e possonotrattare con qualità e rapidità vino, birra e succhi di frutta. IFIND ascolta, segue ed assecondale esigenze dei propri clienti nella progettazione, nella realizzazione della singola macchinao dell’intero sistema produttivo e garantisce un servizio post-vendita preciso, puntuale e di assoluta affidabilità.

L ’evoluzioneha fatto un salto

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Soluzioni di qualità

Quality solutions

Semplicità, robustezza e affidabilità caratterizzano tutte le macchine MORI dal 1922

Simplicity, sturdiness and reliability have been characterising MORI machines since 1922

della nuova generazione accompagnate da tavoli di sele-zione uva e da pompe peristaltiche per il trasporto deli-cato del mosto e delle uve diraspate.Oggi la ditta Mori Luigi SaS esporta i suoi prodotti in tutti i paesi produttori di vino del mondo, garantendo ai piccoli produttori di vino, quelle macchine di alta qualità che prima erano solo ed esclusivamente destinate ai grandi produttori.Impianti Enologici MoriLa Diraspa-pigiatrice DINAMICA 100 è una macchina di nuova concezione che mantiene le caratteristiche di semplicità, robustezza e affidabilità di tutte le macchine MORI sin dal 1922.DINAMICA 100 si distingue per il trattamento soffice del prodotto, facile da usare, semplice da smontare e pulire, massima flessibilità di lavorazione per l’intercambiabilità di alcune parti della macchina che consentono di lavorare diversi tipi di uve.Pompe Volumetriche a Pistone Ellittico Tipo VLe pompe della serie V sono una delle produzioni MORI più affermate nel corso dei decenni. Sono attrezzature che possono vantare una serie di migliorie ed un percorso evolu-tivo di rara importanza. Adatte al trasporto di materiali semi-solidi, quali uva intera o diraspata e vinacce fermentate.Pompa Peristaltica AS 100Atta al trasferimento soffice e delicato delle uve intere, diraspate,fermentate e liquidi. Pompaggio tramite il solo schiacciamento del tubo senza nessun organo meccanico a contatto con il prodotto. Autoadescanti in profondità, funzio-namento a secco, complete di variatori di giri, inversione di flusso, pressostato automatico.

L’azienda Mori Luigi Sas fu fondata da Mori Luigi nel lontano 1922 e sin dagli inizi ha ascoltato e risolto le problematiche degli agricoltori, specialmente quelle del settore enologico, infatti le prime macchine costruite dalla giovane azienda furono i torchi.Con l’entrata in azienda dei figli di Luigi si viene a formare quella che poi rimarrà, fino ai giorni nostri, una gestione fami-gliare, oggi alla quarta generazione.Ma non è solamente nel settore enologico che la ditta Mori di distingue, nascono infatti i mini frantoi per i piccoli produttori di olive, che possono finalmente fare, privatamente, il loro olio extravergine di oliva.Le nuove tecniche di vinificazione, puntando sempre di più sulla qualità, richiedevano macchinari più sofisticati per lavorare più delicatamente il prodotto, la ditta Mori, affiancata da enologi di grido ha saputo migliorare e progettare nuove macchine, come le diraspa–pigiatrici

The company Mori Luigi Sas was established by Mori Luigi in the far-away 1922 and ever since it began its activities it listened to and solved the problems of farmers, especially those connected to the wine-making sector and in reality the first machines built by the young company were the presses.With the arrival of Luigi’s sons in the company a family-run system was formed and still exists, now having reached its fourth generation.But it is not only in the field of wine-making that Mori stands out. Mini mills have been created for small olive growers who can finally make their own extra virgin olive oil by themselves.The new wine-making techniques, aiming more and more at quality, required much more sophisticated machines to process the product in a much more delicate way. Mori, backed by important wine-making experts, has been able

to improve and develop new machines, such as the new generation crusher-stemmer accompanied by wine selection tables and peristaltic pumps for delicate transportation of the grape must and stemmed grapes.Today the company Mori Luigi SaS exports its products to all wine making countries throughout the world, guaranteeing small wine makers high quality machines that before were only and exclusively destined for large manufacturers.Mori Wine-Making PlantsThe DINAMICA 100 crusher-stemmer is a new conception machine that maintains the same characteristics of simplicity, rigidity and reliability of all of the MORI machines since 1922. The DYNAMIC 100 is characterised by its soft treatment of the product, easy use, simplicity in its dismantling and cleaning operations and maximum working flexibility due to the interchangeability of some parts of the machine that allow for different types of grapes to be processed.Volume Flow of Grapes and Grape MarcThe “V” range pumps are one of the most popular MORI products throughout the decades. This equipment boasts a whole range of improvements and a course of development of rare importance.Suitable for the transportation of semi-solid materials such as whole grapes or crushed grapes and fermented grape marc.Peristaltic Pump AS 100Suitable for a soft and delicate transport of grapes, destemmed and crushed grapes, fermented grapes, must and dense liquids. Pumping without impeller or mechanical device but only by pressing the hose with a rotative piston. Self priming, the pump can run dry, supplied with speed variator, reverse flow, regulate pressure.

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32 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Qualità e soluzioni dal 1922

Mori Luigi di Mori Arturo e C. Sas

Via Cassia n. 42Loc. Calzaiolo50026 San Casciano v.p (FI) ITALY

[email protected]

Tel: +39 055 8249117Fax: +39 055 8249304

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34 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Terre da Cabernet, sapore di luoghi, climi e culture

Preservare tradizione, cultura e paesaggi d’Italia, ma anche innovare portando la “scienza” del vino nella cultura del nostro Paese

tutto il mondo e divenendo simboli del Made in Italy.Quello che propone Terre da Cabernet è dunque un viaggio nell’Italia enologica seguendo come filo di Arianna il vitigno Cabernet attraverso le regioni in cui ha saputo esprimere le sue migliori potenzialità: dal Trentino della Tenuta San Leonardo, alla Toscana con il Lupicaia del Castello del Terriccio; dalla Campania con il Montevetrano, alla Sicilia con Tasca d’Almerita. Ad ogni sorso questi quattro Cabernet permettono al “consumatore” di assaporare luoghi, climi e culture enologiche diverse.

Il • Cabernet Sauvignon Tasca d’Almerita nasce nella Tenuta Regaleali, nel centro geografico della Sicilia, tra dolci colline lontane dal mare, dove l’altitudine tra 450 e 850 metri determina notevoli escursioni termiche tra giorno e notte. Il • Lupicaia di Castello del Terriccio nasce in Toscana, da una terra selvatica, affacciata sul mar Tirreno, con microclima tipicamente mediterraneo, talmente ricca di minerali da attirare i minatori etruschi. Il • Cabernet Montevetrano dell’omonima tenuta nasce nell’interno della costiera amalfitana, tra Paestum e Pompei. San Leonardo• produce il suo Cabernet nel caratteristico borgo cintato del XIII secolo in Vallagarina, dove i Padri Crociferi già nel 900 d.C. coltivavano la vigna in questo luogo di culto religioso.

Quattro aziende appartenenti a famiglie che ancora oggi si trovano a gestire le loro realtà con la tenacia e la grande passione che contraddistingue da sempre la maggior parte della produzione vinicola del nostro paese. Sono aziende che hanno contribuito a preservare tradizione, cultura e paesaggi ma che al tempo stesso hanno saputo innovare portando la “scienza” del vino nella cultura del nostro paese.Dall’iniziativa di “Terre da Cabernet” nasce un preziosissimo cofanetto contenente i quattro Cabernet frutto del lavoro delle quattro aziende fondatrici del progetto. “Terre da Cabernet” ha anche un obiettivo di solidarietà: l’associazione sostiene infatti Wine For Life, confermando l’amicizia che lega l’eccellenza vinicola italiana all’iniziativa solidale realizzata dalla Comunità di Sant’Egidio per un sostegno sanitario delle popolazioni più a rischio del continente africano, dove oltre 25 milioni di persone afflitte dal virus HIV/AIDS e 14 milioni di bambini sono orfani di AIDS. Il contributo di Terre da Cabernet permetterà di realizzare “Dream”, il programma avviato nel 2002 dalla Comunità di Sant’Egidio per curare donne, uomini e bambini in moltis-sime regioni africane devastate dal virus.

Quattro produttori d’eccellenza per riscoprire storia e peculiarità del Cabernet sul nostro territorio: Tasca d’Almerita, Castello del Terriccio, Montevetrano e Tenuta San Leonardo insieme per celebrare un grande vitigno con un’iniziativa solidale che sostiene il progetto Wine for Life della Comunità di Sant’Egidio.Dall’unione di quattro grandi aziende vinicole d’eccellenza nasce “Terre da Cabernet” un’associazione che ha l’obiettivo di celebrare uno dei più grandi vitigni di tutti i tempi: il Cabernet.Tasca d’Almerita, Castello del Terriccio, Montevetrano e Tenuta San Leonardo: questi grandi nomi dell’enologia italiana, in un’epoca di spasmodica corsa alla riscoperta di antiche varietà, hanno ritenuto di primaria importanza dare voce ad un grande vitigno che ha contribuito in maniera determinante ad avvicinare i produttori e i consumatori al puro piacere edonistico del vino che ha contraddistinto questi ultimi decenni.L’iniziativa è stata presentata a Roma e tenuta a battesimo dal prof. Attilio Scienza, tra i massimi esperti di agraria, responsabile di numerosi progetti di ricerca nazionali nel campo dell’agrono-mia, della fisiologia e della genetica della vite. Non poteva che essere Attilio Scienza, autore di importanti ricerche sulla zona-zione, a raccontare come il Cabernet, quello che Secondat Montesquieu definiva “il vitigno perfetto” già nel 1785, sia arri-vato in Italia e abbia espresso le sue migliori peculiarità secondo le diverse regioni, dando vita a vini eccellenti con caratteristiche anche assai diverse.Quest’antica varietà è infatti riuscita ad adattarsi in modo stra-ordinario in Italia, ambientandosi sui vari terreni del nostro paese. Il Cabernet è stato anche uno dei grandi rappresentanti del nostro rinascimento enologico ed ha spinto molti produttori a varcare i confini nazionali imponendosi con autorevolezza in

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Terre da Cabernet, the taste of places, climates and cultures

To preserve tradition, culture and landscapes of Italy, but also to innovate by brining the “science” of wine into our Country’s culture

Four excellent wine producers, Tasca d’Almerita, Castello del Terriccio, Montevetrano and Tenuta San Leonardo, work together to celebrate the history and peculiarity of a great vineyard with an initiative to support the Wine for Life project of Comunità Sant’Egidio.The union of these four great wine producers “Terre da Cabernet” Association is established as to celebrate one of the best vineyards ever: Cabernet.In times when a frantic race for the re-discovery of ancient grapes varieties is sweeping, Tasca d’Almerita, Castello del Terriccio, Montevetrano and Tenuta San Leonardo have deemed it of foremost importance to re-bring to life the vineyard that has strongly contributed to get producers and consumers closer to the pure hedonistic pleasure.The initiative has been recently introduced in Rome by prof. Attilio Scienza, one of the best experts in agriculture, manager of many national research projects on agriculture, physiology and genetics of the vine. It could not be but Attilio Scienza the best speaker to tell how Cabernet, the same wine that Secondat Montescquieu defined as “the perfect vine” back in 1785, arrived in Italy and expressed its best peculiarities region by region, giving life to excellent wines sometimes with very different characteristics.This ancient variety of vine could adapt to the diverse soils of our Country in a rather exceptional way. Cabernet was also one of the greatest players of our oenologic renaissance, which spurred many Italian producers to go beyond national borders and stand out worldwide as influential symbols of the Made-in-Italy.What Terre da Cabernet is proposing is a journey through the wine-making and wine-producing Italian regions that has been able to express Cabernet peculiarities at the best: from Trentino home to Tenuta San Leonardo, to Tuscany home to Lupicaia del Castello del Terriccio, to Campania with Montevetrano and Sicily with Tasca d’Almerita. At every sip, these four species of Cabernet allow the “consumer” to taste different wine places, climates and cultures.

Tasca d’Almerita Cabernet Sauvignon• is grown in Tenuta Regalali, at the very core of Sicily, on the gentle hills far from the sea, where altitude of 450-850 metres a.s.l. is responsible for remarkable difference in temperature between days and nights. Lupicaia di Castello del Terriccio• is grown in the Tuscan wild lands facing Tirreno Sea, enjoying typically Mediterranean microclimate and as rich in minerals as to draw Etruscan miners in there.Montevetrano Cabernet • of the homonymous wine farm is produced on Amalfi coast, between Paestrum and Pompei.

San Leonardo• produces its Cabernet in a picturesque village surrounded by walls dating 13th century in Vallagarina, where Fathers carrying the Cross used to grow vine in this religious site back to 900 a.C.

Four wine-growing and wine-producing farms of different families, but all of them manage their reality with the same commitment and passion that has always marked most part of Italy wine production. In addition to preserving tradition, culture and landscape of Italy, these farms have been able to innovate by brining wine science into our Country’s culture.From the “Terre da Cabernet” initiative a precious case containing the four varieties of wine, fruit of the work of the four founders. Terre da Cabernet proposes to support Wine For Like and confirms the bond between Italian wine excellence with Comunità Sant’Egidio, to help African people, a continent where over 25 million people suffer from HIV/AIDS and 14 million children are orphans due to AIDS.Terre da Cabernet contribution will enable to concretise “Dream”, a project started in 2002 by Communità Sant’Egidio to treat women, men and children of many African regions devastated by this virus.

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S C I E N C E & T C H N O L O G YE

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37Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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3 toscani e 1 veneto fanno rotta su Tokyo

3 Tuscan and 1 Veneto wines heading for Tokyo

Da occidente a oriente per promuovere il bere garantito

From the West to the East to promote protected drinking

operatori del settore.In Giappone l’Italia è il secondo mercato fornitore di vino dopo la Francia e la prima importazione fu alla metà degli anni Settanta. Oggi l’enologia italiana nel paese presenta stabilità ma vi sono buone potenzialità: c’è spazio, infatti, per erodere quote di mercato a competi-tor. A dimostrarlo sono i numeri. Per i vini in bottiglia la Francia esporta il 48% rispetto al 16% dell’Italia, mentre per gli spumanti, le bollicine francesi rappresentano il 77% contro l’8% di quelle italiani. ( Dati ICE Tokyo) Con The Italian Wine Masters, quindi, la scelta dei quattro consorzi è stata “controcorrente”. In un momento in cui la maggior parte delle denominazioni punta con decisione sui nuovi mercati, obiettivo sarà “riconquistare” un paese che storicamente apprezza il nostro vino. The Italian Wine Masters vedrà la partecipazione di circa cento aziende italiane in rappresentanza delle quattro denominazioni garantite. Queste presenteranno i propri prodotti a un pubblico selezionato di operatori del settore e di giornalisti. Per meglio approfondire le carat-teristiche delle singole denominazioni si terranno semi-nari condotti da importanti professionisti del settore. A The Italian Wine Masters, quindi, Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e Vino Nobile di Montepulciano, che costitui-scono il 12 % dell’export del vino italiano, faranno così conoscere il “Sistema Italia” presentando al tempo stesso le peculiarità dei singoli vini ma anche lo “stile” del nostro Paese.

Tre toscani e un veneto fanno rotta su Tokyo. Dopo il successo dell’evento The Italian Wine Masters negli Stati Uniti, che a inizio anno aveva visto la partecipa-zione di più di 1000 operatori e giornalisti a New York e Chicago, Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e Vino Nobile di Montepulciano sono pronti alla partenza per il Sol Levante. The Italian Wine Masters sarà organizzata dai quattro consorzi di tutela al The Mandarin Oriental Hotel di Tokyo il 2 novembre, nell’ambito del progetto di promo-zione internazionale, rivolto a importatori, giornalisti,

Three Tuscan wines and one Veneto wine are heading for Tokyo. After the success of “The Italian Wine Master” in the U.S.A., with the participation of over 1000 operators and journalists in New York and Chicago, Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore and Vino Nobile di Montepulciano are ready to head for the Empire of the Rising Sun.

As part of an international promotion campaign addressed to importers, journalists and operators of the sector, Italian Wine Masters is going to be organized by the four consortia on 2 November, at Mandarin Oriental Hotel in Tokyo.Italy is Japan second wine supplier, after France, and the first wine import dates back to the 70s. Today, Italian oenology in Japan is quite successful and has also good growth potential; in fact, it is also possible to erode away some market share from competitors and the figures are clear evidence of it. As regards bottled wines, France exports 48% while Italy only 16%, France exports 77% sparkling wines, whereas Italy only 8%. (Source: ICE Tokyo)With “The Italian Wine Masters”, the four consortia’s decision has been against the trend, since they want to re-conquer a market that has always appreciated our wines, while most labels firmly target new markets.Italian Wine Masters will gather some hundred Italian companies that will be representing four Registered and Certified Designations of Origin. The participants will introduce their own products to a selected audience of operators and journalists and to help know better all the peculiar characteristics of each denomination, important experts will held topic seminars.Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore and Vino Nobile di Montepulciano, representing 12% of exported Italian wine, will have the Sistema Italia known, to present both the peculiarity of each wine and our Country’s fine style.

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Cosa pensa il mondo del vino italiano?

Gli importatori esteri scelgono le classiche regioni vinicole italiane, come Toscana, Veneto e Piemonte, e riscoprono anche Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia e Campania

è una riscoperta di vini importanti e strutturati di denomi-nazioni meno note come il Vino Nobile di Montepulciano o il Fiano d’Avellino.E tra le novità di questa edizione vi è la partecipazione di importatori di Spagna e Portogallo, paesi tradizionalmente produttori di vino, interessati allo stile italiano e ad incre-mentare la gamma dei vini da offrire nei loro mercati.Non mancano infine le curiosità, che vengono principal-mente dai canali commerciali: nelle Filippine ha un peso crescente il mercato dei collezionisti, ovvero i grandi conoscitori disposti a spendere più di 50 euro per una bottiglia. In Spagna, invece, una potenza è Vinoselección (€ 20.000.000,00) che offre un canale di vendita diretta, riservato ai membri del club legato alla società. Qui la vendita avviene principalmente door to door ed anche on line a dimostrazione che le nuove tecnologie rappre-sentano il futuro anche per il mondo del vino.Il sondaggio di Winett rappresenta il primo passo di un

In Asia? Il vino italiano è ricercato perché offre grande diversità di terreni, climi e varietà di uva, che permettono di trovare il vino adatto per ogni consumatore. In Canada sono la storicità e la fama a richiamare l’attenzione, negli Stati Uniti l’italianità conquista. Per tutti, comunque, il vino italiano oggi deve presentare anche un equilibrato rapporto qualità – prezzo, esprimere il territorio da cui viene, ma i produttori italiani devono anche essere disposti ad “ascoltare” i suggerimenti dei partner.E’ quando emerge dal sondaggio lanciato da Winett – Taste & Trade, innovativo evento che propone in tre giorni l’incon-tro tra buyers di tutto il mondo e aziende vinicole italiane.La manifestazione, che si terrà dal 2 al 4 novembre presso il Westin Europa & Regina a Venezia, vedrà tre giornate tematiche. Il 2 novembre sarà dedicato all’Europa, il 3 alle Americhe, il 4 all’Asia. E’ proprio quest’ultima area ad aver riscosso il maggior successo, a dimostrazione che le aziende si stanno sempre più orientate ad Oriente.Grazie all’intuizione di Marco Giol, ideatore dell’evento, di proporre “fatti, non parole”, anche in tempi di crisi, l’evento ha registrato il tutto esaurito da entrambe le parti. Ben 200 buyers hanno infatti chiesto di poter partecipare alla mani-festazione, ma solo 30 di questi sono stati scelti. Quanto alle aziende italiane, non mancano le sorprese. La Sicilia si dimostra infatti la regione più dinamica. Anche grazie ad un massiccio intervento di sostegno apportato dall’Istituto Regionale della Vite e del Vino (IRVV) e forte-mente voluto dal suo direttore Dario Cartabellotta. Saranno ben 21 le aziende che verranno dall’isola e non si tratterà solo di cantine grandi e blasonate ma anche di imprese di piccole dimensioni, a dimostrazione di un dina-mismo che ha permesso in questi anni di creare un vero “fenomeno” Sicilia. Tra i partecipanti ci sarà anche, l’azienda del noto cantante britannico Mick Hucknall.Nel primo sondaggio Winett, a cui ne seguiranno altri, accanto alle motivazioni che portano gli importatori a scegliere il vino italiano vi sono altri dati interessanti. Ad esempio la sempre maggiore attenzione verso nuove regioni. Se Toscana, Veneto e Piemonte rappresentano i grandi classici, oggi gli importatori cercano anche le Marche, la Puglia, il Friuli Venezia Giulia o la Campania.Alcuni importatori ricercano vini piacevoli e bevibili come il Prosecco o il Pinot Grigio, ma vi è anche il ritorno del Lambrusco, richiesto dall’Asia agli Stati Uniti. In altri casi vi

nuovo percorso, che porterà la società ad offrire una consulenza a 360 gradi non solo dal punto di vista commerciale, offrendo due eventi all’anno dedicati all’in-contro domanda e offerta tra compratori di tutto il mondo e aziende vinicole italiane. Le prossime date saranno verso fine febbraio, primi di marzo e fine ottobre. La consulenza riguarderà anche la strategia, grazie ad un servizio che preparerà le aziende a presentarsi nel migliore dei modi, e l’osservatorio economico, per cono-scere le nuove tendenze. Giunta alla X edizione, la manifestazione, che nel passato si è avvalsa anche del patrocinio e sostegno del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e di Buonitalia, svilupperà quest’anno il “gemellaggio” con Gourmet’s International di Helmuth Köcher, organizzatore del Merano WineFestival (MWF), la vetrina più prestigiosa del vino italiano in programma dal 5 all’8 di novembre.

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Foreign importers choose so-called wine classic Italian regions, such as Toscana, Veneto and Piemonte, but they also re-discover Mache, Puglia, Friuli Venezia Giulia and Campania

In Asia? Italian wine is really refined on account of the fact that it can offer a large variety of territory, climate and grapes, the elements that enable producers to give each consumer the wine he likes. In Canada Italian wine is popular for its history and world renown, while in the U.S.A. it is just Italian character that conquers the palates.On the other hand, it is also important to underline that Italian wine has to be also cost-effective and able to express the virtues of its territory of origin, but Italian producers need to be open to their partners’ suggestions.That is what emerges from a survey launched by Winett-Taste & Trade, innovative event that proposes a three-day meeting among worldwide buyers and Italian wineries.The event will be held from 2 to 4 November, 2010, at Westin Europa & Regina Hotesl in Venice and each day will focus on specific themes. November 2nd will be dedicated to Europe, November 3rd to the Americas, while November 4th to Asia.It is just the latter to gain most success, as evidence of Italian companies’ growing interest in the East.Thanks the author of the event Mr. Marco Giol’s intuition to propose “actions, not words”, even in times of crises, the meeting has had great success on both parts and is already sold out. 200 buyers asked to participate in, but only 30 of them have been selected.Italian companies come out as a surprise. Sicily has turned out as the most dynamic region, also thanks to a remarkable intervention of IRVV – Istituto Regionale della Vite e del Vino, and strongly wanted by its managing director Mr. Dario Cartabellotta.21 Sicilian companies will be welcome on the island, and there will be not only big and famous wineries, but also small-sized enterprises, a situation proving

the incredible liveliness that has been creating a real phenomenal Sicily in most recent years. British singer Mick Hucknall will be among the participants.The first survey, which will later on followed suit by another one, shows that importers are increasingly targeting different Italian regions; if from the one hand, there are the so-called wine classic regions such as Tuscany, Veneto and Piemonte, on the other hand, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia and Campania are emerging.Some importers look for pleasant wines, Prosecco or Pinot Grigio, as well as Lambrusco, which is especially on demand in Asia and the States. It is also worth highlighting that less popular wines, like Vino Nobile di Montepulciano or Fiano d’Avellino, are being re-discovered.Traditional wine producers, Spain and Portugal are highly interested in Italian style as to offer a more comprehensive range of wines in their own markets.Moreover, some curious notes come from the Philippines, boasting a growing number of collectors who are real experts and willing to spend more than 50 euro a bottle of wine. The Spanish Vinoselecciòn (20,000,000€) offers a direct sales channel, mainly door-to-door and on-line, only for the company members. This new technology represents the future also for the world of wine.Winett survey is the first step toward a new path that will lead the company to offer an all-round consultancy with two events focusing on the supply and demand of worldwide buyers and Italian wineries. The next meeting will be at the end of February/early March, 2011 and another one at the end of October, 2011.The consultancy offered will also include strategy, thanks to a special service that aims to train the companies to present themselves at the best, and an economic observatory to know new trends.In the past, Winitt had been supported by Ministry of Agriculture, Food and Forestry Policies, and Buonitalia, but this year, the 10th edition of the event has developed a “twining” with Gourmet’s International of Helmuth Köcher, organizer of MWF – Merano WineFestival, the most important exhibition of Italian wine from 5 to 8 November.

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What does the world think of Italian wine?

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Beverage worldMilano, 22-26 novembre 2011: una data da segnare in agenda per non perdere l’appuntamento con l’edizione n. 24 di SIMEI

Milan – 22-26 November, 2011: a date to write in your diary not to miss the appointment with the edition no. 24 of SIMEI

Milano, 22-26 novembre 2011: una data da segnare in agenda per non perdere l’appuntamento con l’edizione n. 24 di SIMEI (Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento), la più importante manifestazione internazio-nale dedicata macchine, attrezzature, prodotti e servizi per la preparazione, l’imbottigliamento e il confezionamento delle bevande. Presso i Padiglioni 9,11,13 e 15 di Fiera Milano a Rho (Milano, Italia) si incontreranno espositori e visitatori da tutto il mondo perché da oltre quarant’anni SIMEI si è sempre dimostrata capace di far convergere le esigenze dei produttori di vino, bevande e olio e le soluzioni offerte dal mercato in termini di evoluzione tecnologica: dalle macchine per le specifiche lavora-zioni fino ai più complessi e moderni impianti completi riguar-danti ogni processo produttivo del settore beverage (acque minerali, birra, bevande analcoliche, succhi, vino, liquori, acqua-viti, aceto, alcol, olio ecc.).L’organizzazione e la promozione internazionale di SIMEI 2011 sono già partite per offrire un’edizione ancora più ricca e completa. SIMEI non è infatti solo una vetrina espositiva di macchine, attrezzature, prodotti e servizi, ma anche centro di riflessione e confronto sulle tematiche più attuali della filiera, grazie ai prestigiosi convegni internazionali che accompagno la manifestazione. E si sta già lavorando anche su questo fronte.

Milan, 22-26 November, 2011: a date to write in your diary not to miss the appointment with the edition no. 24 of SIMEI - International Enological and Bottling Equipment Exhibition – the most important international exhibition of machinery, equipment, products and services for drinks preparation, bottling and packaging.Exhibitors and visitors coming from the world over will meet in the halls 9, 11, 13 and 15 of Fiera Milano in Rho – Milan, Italy – because SIMEI has always proved since more than forty years to be able to converge the needs of wine, drinks and oil producers and the solutions of the market as technological development: from machines for specific processes until the most complex and modern plants for every producing process of beverage sector (mineral water, beer, soft drinks, juices, wine, spirits, brandies, vinegar, oil, etc.).The organization and the international promotion of SIMEI 2011 are already started in order to offer a still richer and more complete edition. SIMEI is not actually only a display window for machines, equipment, products and services, but also a reflection and comparison moment on the most current themes of the sector, thanks to the very important international conferences held during the show. The organization is already working on this matter.

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Rotta sul Brasile

La storica azienda Gerardo Cesari punta con decisione verso il Brasile rafforzando le azioni di export e studiandone cultura e cucina

lavorando, con ottimi risultati, all’inserimento dei vini Cesari nei ristoranti più qualificati di tutto il Brasile.“Oggi il Brasile è entrato tra i 10 paesi industrializzati più potenti a livello mondiale e ha scavalcato persino il Canada. – Spiega Mario Menozzi, Export manager dell’azienda. - Il consumo di vino è ancora solo a 2,5 lt procapite, con maggiore concentrazione a sud del paese, dove si raggiungono i 5 lt procapite. La cultura è cresciuta molto perché negli anni Ottanta si limitava ai supermercati, oggi è distribuito in modo più profes-sionale: anche se il 70% della distribuzione è ancora gestita dalla GDO, il 10% è rappresentato dai negozi e il 20% dai ristoranti. Quanto al prodotto italiano, esso si posiziona su fascia bassa o su fascia alta”. “In quest’ultima ci sono buone potenzialità, perché è in costante crescita e rappresentata da consumatori tra i 20 e i 40 anni disposti a sperimentare e a spen-dere. Il vino italiano per questa fascia rappresenta uno status symbol e va molto oltre il legame affettivo degli emigranti con il proprio paese. Prova ne sono i vini che stanno ottenendo i maggiori consensi come Amarone e Ripasso, ovvero i vini del veronese a maggiore valore aggiunto”.E le potenzialità del Brasile sono destinate a crescere perché nei prossimi anni proprio il Brasile ospiterà i Mondiali di Calcio e le Olimpiadi. Per tutti questi motivi la Gerardo Cesari ha deciso di investire nella conoscenza delle tradizioni gastronomi-che locali per proporre abbinamenti adeguati. Un filone che sarà sviluppato in parallelo in altri paesi in forte espansione. Grazie alla sinergia con Vittorio Castellani, a.k.a. Chef Kumalè, l’azienda si avvicinerà ad esempio alla cucina marocchina, thai, messicana, a dimostra-zione che il vino italiano va molto oltre lo stracotto o la cacciagione!La presentazione di questa nuova iniziativa è avvenuta nell’ambito della giornata alla Cantina Gerardo Cesari, iniziata con la visita all’appassimento delle uve desti-nate alla produzione di Amarone e proseguita in vigneto per parlare di vendemmia. Questa si presenta di buona qualità grazie a escursioni termiche tra giorno e notte di 12 – 13 gradi, che hanno permesso nelle uve rosse di sviluppare buona gradazione. L’evento si è chiuso in cantina con la degustazione del Jema, 100% Corvina, ultimo nato dell’azienda, e con il food show, pranzo realizzato da Chef Kumalè.

Ne sentiremo parlare spesso nei prossimi anni perché ospiterà le future Olimpiadi nel 2016 e i Mondiali di Calcio nel 2014 e perché la sua economia è in grande ripresa. E’ il Brasile, dove la storica azienda della Valpolicella punta con decisione, non solo rafforzando le azioni di export, ma anche studiando una cucina che sta divenendo un vero fenomeno anche in Italia.La Gerardo Cesari punta sul Brasile. E’ quanto emerso dall’incontro tenutosi recentemente nella storica cantina, fondata nel 1936 e oggi presente con i propri vini in 50 mercati.Per potenziare la propria presenza su questo e in altri mercati chiave l’azienda metterà in atto una nuova stra-tegia. Accanto ai mezzi tradizionali studierà la cucina e la cultura locale per proporre nel modo migliore i propri vini, andando ben oltre lo scontato abbinamento con la cucina italiana. Per fare questo l’azienda sosterrà il ciclo di corsi sulle cucine del mondo organizzati da Vittorio Castellani, a.k.a. Chef Kumalè, che partiranno a ottobre a Torino. Durante i vari corsi, che spiegheranno non solo ricette ma anche prodotti e culture locali, saranno abbinati Amarone, Ripasso e Jèma Cesari.Per l’azienda, conoscere meglio i piatti e la cultura locale saranno gli strumenti necessari non solo per entrare nei circa 300 ristoranti Brasiliani in Italia, ma anche per presentarsi meglio sul mercato brasiliano stesso. Questa strategia è fortemente condivisa anche dall’importatore nazionale MaxBrands che sta

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Vittorio Castellani, a.k.a. Chef KumalèVittorio Castellani, a.k.s. Chef Kimalè

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Heading for BrazilHistoric company Gerardo Cesari firmly heads for Brazil reinforcing its exports and studying Brazilian culture and cuisine

We will often hear talk about Brazil in years to come, because it will hold the next Olympic Games in 2016 and FIFA World Cup Brazil in 2014, and also because Brazilian economy is in full upswing.The historic Valpolicella company, Gerardo Cesari, focuses just on Brazil, not only by strengthening its exports, but also studying its cuisine, which has become a real phenomenon also in Italy.Gerardo Cesari is focusing on Brasil. This is reported during a meeting recently held at the historic winery, founded in 1936 and present today in over 50 marketplaces worldwide.To enhance its presence in the Brazilian market as well as other key markets, the company will be following a new strategy. As well as traditional means of promotion, Gerardo Cesari will also study Brazilian cuisine and local culture in order to propose its own wines at the best, beyond the usual and sometimes obvious matching with Italian cuisine. To do so, the company will support a series of courses on cuisines of the world, organized by Vittorio Castellani, a.k.s. Chef Kimalè, from October in Turin. During these courses, which will explain not only recipes but also local products and cultures, the famous Gerardo Cesari wines, Amarone, Ripasso and Jèma Cesari will be matched with meals.The company deems it important to know local meals and cuisines well not only to enter the some 300 Brazilian restaurants in Italy, but also to introduce itself in the Brazilian market in the best way. This special strategy is strongly supported also by Brazilian importer Max Brands, which has been successfully working as to list Cesari wines on the menus of the best qualified restaurant of Brazil.Gerardo Cesari export manager, Mario Menozzi, explains “Today, Brazil has become one of the 10 most industrialized Countries of the world, surpassing even Canada. Wine consumption levels off 2,5 l pro-capita only, but Southern Brazil exceeds with 5 litres pro-capita.” “By comparison with the 80s when wine culture was limited to supermarkets, today it has developed remarkably and distribution is more professional; however, 70% of Brazilian distribution is already controlled by the large-scale retail trade, 10% shops and 20% restaurants. As regards Italian products, we find them in low and high segments. The high range is growing and offers very good potentialities above all among consumers of 20 to 40, who are willing to try new products and spending for them. Moreover, Italian wine represents a sort of status symbol to this people since it marks deep the bond between immigrants and their homeland. Evidence of it is the success of Gerardo Cesari wines, such as Amarone

and Ripasso, namely the wines of the Verona land with the highest added value.”The potentialities offered by Brazil are expected to grow also due to the fact that Brazil is going to house the FIFA World Cup first and Olympic Games then.On account of all these reasons, Gerardo Cesari has decided to invest in the knowledge of local gastronomic traditions in order to propose suitable matching. This strategy will be developed in paralleled in other strongly developing Countries. Thanks to the synergy with Vittorio Castellani, a.k.s. Chef Kumalè, the company will get closer to Moroccan, Thai and Mexican cuisines.This new initiative was introduced on occasion of the meeting held at the Gerardo Cesari winery, opened with a visit to the withering grapes phase for Amarone and proceeded with a visit to the vineyards to talk about harvesting. The grapes are very good thanks to a good difference of temperature between day and night, of even 12-13 degrees, which enables red grapes to have a good strength. The event ended with a tasting of Gerardo Cesari’s latest creation, Jema, 100% Corvina, and a slow-food meal by Chef Kumalè.

M A R K E T I N G S T R A T E G Y&

Cantina Cavalon, Gerado GesariGerardo Cesari Cavalon Winery

47Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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La fusione del mondo del vino e dell’olio funzionaThe merge of oil and wine market works

Miglioramento della competitività, innovazione nelle tecniche e qualità del prodotto sono la grande sfida per l’industria vitivinicola, oleicola e delle bevande in genere

Improved competitiveness, innovated techniques and product quality are the great challenges to the wine, oil and beverage industry

ENOMAQ è il primo punto di incontro per il mercato del vino e dell’olio del 2011, la più grande vetrina tecnologica ed il miglior mezzo per gli affari.La scorsa edizione si è conclusa con un successo enorme. Ad ENOMAQ, TECNOVID, OLEOMAQ e OLEOTEC si è aggiunta FRUYVER, la prima fiera dedicata alle tecniche del settore della frutta e della verdura.Alle 5 fiere nel 2009, a cui si sono recati più di 25.000 profes-sionisti, hanno partecipato le aziende più importanti del mercato internazionale riaffermando così il prestigio interna-zionale della Fiera di Saragozza in materia di vino e olio.La fusione del mondo del vino e dell’olio funziona. Questa è la prima conclusione a cui è giunta l’ultima edizione di ENOMAQ-OLEOMAQ e TECNOVID-OLEOTEC, che ha ottenuto eccel-lenti risultati di partecipazione.Questa nuova edizione del salone, che si terrà Saragozza dal 15 al 18 febbraio 2011, sta già generando una grande attesa nel settore in un momento di cambiamenti, nei quali gli sforzi per l’internazionalizzazione, il miglioramento della competiti-vità, l’innovazione nelle tecniche e la qualità del prodotto, costituiscono la grande sfida per l’industria vitivinicola, oleicola e delle bevande in genere.I settori espositivi di Enomaq 2011 saranno: macchinari per imbottigliamento e attrezzature ausiliare; depositi e confe-zioni varie; macchinari per il trattamento del vino; prodotti enologici e materiale da laboratorio; condizionamento, progetti e industria ausiliare della vinicoltura; macchinari per processo lavorazione uva.Macchinari di ultima generazioneMolte aziende hanno già prenotato il loro spazio espositivo in fiera, dove presenteranno le loro ultimissime attrezzature, tecniche e macchinari per l’industria del vino, dell’olio e delle bevande in generale. A Enomaq 2011 parteciperanno profes-sionisti provenienti da ogni angolo del mondo: produttori, importatori ed esportatori, cantine, viticoltori, tecnici e specia-listi del mondo del vino. Possiamo affermare lo stesso per Olemaq che, condividendo gran parte dei contenuti, riunisce espositori specializzati, tecnici, fabbricanti, frantoi, coopera-tive, Consigli Regolatori di Denominazione d’Origine e altroLe fiere nella loro totalità si propongono come uno strumento potente e multifunzionale con la funzione di promuovere e aprire mercati per creare nuovi rapporti commerciali e spin-gere i miglioramenti tecnologici nei vari settori di riferimento.

ENOMAQ is the most important meeting point for the wine and oil market in 2011, the biggest technological exhibition and best business place. The past edition drew to an end with enormous success. FRUYVER, the first event entirely dedicated to the fruit and vegetable sector, has been added to ENOMAQ, TECNOVID, OLEOMAC and OLEOTEC.In 2009, more than 25,000 professional people and leading companies were present in the 5 events and confirmed the international prestige of the Zaragoza event.The merge of the worlds of wine and oil works perfectly well. This is the first conclusion drawn after the latest edition of ENOMAQ-OLEOMAQ and TECNOVID-OLEOTEC, which reported excellent participation.The new edition of Enomaq, which will be held in Zaragoza from 15 to 18 February 2011, is also generating remarkable expectations among the exhibitors, in a moment when any effort for internationalization, improving competitiveness, innovation in techniques and product quality, are the real challenge posed to the wine, oil and beverage industry.ENOMAQ exhibition sectors will be: bottling machinery and ancillary equipment; deposits and various packaging; wine treatment machinery; wine-making products and lab

material; conditioning, projects and wine by-industries; grapes processing machinery.State-of-the-art machineryMany companies have already booked their exhibition space for the upcoming fairs. Exhibitors will present the latest in equipment, techniques and machinery for the vine-growing, oil and general drinks sectors. Wine-sector professionals from all over the world will attend ENOMAQ 2011: producers, importers, exporters, wineries, vine-growers, technical experts and specialists. The same is true of Oleomaq, which will share much of the content and will bring together highly specialised exhibitors, technical experts, producers, oil mills, cooperative managers, Regulating Councils for Protected Denomination of Origin, and others.The events together represent a not-to-be-missed commercial event for the wine and oil industries and are the most important date on the calendar for these sectors.

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48 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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50 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Prosecco SuperioreA un anno dal riconoscimento a DOCG, il Conegliano Valdobbiadene si conferma in ascesa soprattutto nel mercato internazionale

Il successo del Conegliano Valdobbiadene è, infatti, dovuto a due elementi: la capacità imprenditoriale delle aziende, che hanno saputo penetrare i mercati internazionali, e la forte identità, che ha mantenuto questo vino fortemente radicato al territorio. “La denominazione è un valore di squadra, dato dalla somma del lavoro di tutti i produttori. – Afferma il Presidente del Consorzio di Tutela Franco Adami. - Grazie al Centro Studi, da sette anni, questa ricchezza è ancora più grande perché viene gestita in modo razionale e con strategie di medio e lungo periodo. Oggi la sfida non è tanto l’incre-mento delle vendite, ma quanto dare sempre maggiore valore alla viticoltura eroica che caratterizza Conegliano Valdobbiadene. Il territorio è il vero elemento differenziale e in questa direzione va la scelta di introdurre le Rive, vini prodotti con uve provenienti dalla singola località, che viene riportata in etichetta. In questo modo avremo una nuova opportunità per comunicare il valore della nostra terra”.Il Centro Studi è una struttura unica nel panorama nazionale perché unisce il pensiero degli imprenditori, attraverso il gruppo di lavoro in rappresentanza di tutte le categorie, e quello degli esperti di economia, grazie alla presenza dell’Uni-versità degli Studi di Padova. Esso permette conoscere meglio la propria identità e di definire le strategie collettive. Grazie anche a questo approccio, la denominazione in questi anni ha registrato una continua ascesa, attestandosi su 60.840.000 bottiglie, di cui 51.656.000 spumante, e un giro d’affari di 380.000.000 di euro.Come le precedenti edizioni i dati sono stati raccolti ed elabo-rati dal Centro Studi Distretto Conegliano Valdobbiadene, struttura sostenuta da Regione Veneto, Camera di Commercio di Treviso e autofinanziata dai produttori del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene.

E’ il vino che in questi anni ha creato un vero e proprio feno-meno di successo. Il Conegliano Valdobbiadene, il volto superiore del Prosecco, dal 2009 DOCG, presenterà tutti gli ultimi dati l’11 dicembre a Pieve di Soligo (TV). Grazie all’indagine del Centro Studi del Distretto Conegliano Valdobbiadene sarà anche quest’anno analizzato il trend della denominazione, che si conferma in crescita anche alla luce dei cambiamenti introdotti con la Docg e nonostante una crisi strutturale del mondo del vino. In particolare, l’indagine evidenzia una forte ascesa dell’export a dimostrazione che questo vino, sempre più, sta divenendo un ambasciatore dello stile italiano nel mondo, capace di competere persino con le grandi denominazioni internazionali.Durante l’evento, infatti, sarà analizzato il panorama spumantistico mondiale e verrà proposto un focus sulle performance del Conegliano Valdobbiadene e quelle delle bollicine di eccellenza.Durante l’incontro interverranno, accanto al Presidente del Consorzio di Tutela Franco Adami e al Direttore Giancarlo Vettorello, Vasco Boatto, responsabile del Centro Studi, Paolo Anselmi, Vice Presidente di GFK Eurisko, Eugenio Pomarici, docente dell’Università Federico II di Napoli, Giancarlo Gramatica, Sales & Planning Director di Iri Infoscan.All’incontro, aperto ai produttori, giornalisti e operatori del trade, si parlerà di dati economici e di trend di mercato, grazie all’analisi degli ultimi sette anni condotta dal Centro Studi, ma anche di come l’area storica di Conegliano Valdobbiadene potrà esaltare sempre più il valore differenziale del Superiore, garantendo così la giusta remunerazione alla viticoltura di collina, che in questi secoli ha mantenuto un ambiente straor-dinario tanto da renderlo oggi oggetto del progetto per il riconoscimento a Patrimonio Unesco.

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52 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

It is been a year since Conegliano Valdobbiadene RCDO was recognized and its success is growing in international markets

It has been wine to create a real success phenomenon those years. Conegliano Valdobbiadene, superior aspect of Prosecco which is now DOCG/Rcdo, will be presenting its latest market results on December, 11 in Pieve di Soligo, Treviso.Thanks to a survey carried out by Distretto Conegliano Valdobbiadene Research Centre, the trend of the denomination is going to be analyzed again this year, when it has grown despite the changing introduced by the Registered and Certified Designation of Origin and the structural crisis involving the world of wine. In detail, this survey highlights growing export evidencing that this wine has become a real ambassador of Italian style the world over, able to compete also with big international denominations.On occasion of this December event, the world’s spumante panorama will be examined and a focus on Conegliano Valdobbiadene’s performances’ and excellent sparkling bubbles will be proposed to the participants.Many speakers will intervene during the debate: the Chairman of Consorzio di Tutela, Franco Adami, Director Giancarlo Vettorello, Research Centre’s manager Vasco Boatto, GFK Vice President Paolo Anselmi, prof. Eugenio Pomarici from University Federico II of Naples, Iri Infoscan’s Sales & Planning Directro Giancarlo Gramatica.The event will be open to producers, journalists and trade operators and not only will it analyse economic figures and market trends, thanks to the 7-year survey of the research centre, but it will also explain how the historic Conegliano Valdobbiadene area can enhance the value of Prosecco Superiore, as to guarantee fair remuneration to hill vine-growing, which has preserved an extraordinary environment in centuries as to make it part of Unesco heritage.The success of Conegliano Valdobbiadene is mainly due to two factors: entrepreneurial capacity of the member companies, which have been able to penetrate into international markets, and strong identity that has kept this wine deeply rooted into its territory. “The denomination means teamwork resulting from the efforts of all the consortium producers”, says chairman Franco Adami. “Thanks to the Research Centre, which has been working for seven years, this wealth is ever bigger as it is managed rationally and following long-term strategies. Today, the challenge is not really posed by sales increase, but mostly by the ability to give courageous vine-growing more importance. The Conegliano Valdobbiadene territory is the true differentiating element and this is the direction of the decision to introduce Rive, wines produced with grapes from one place only, which will be then shown on the label. This way we will have got a new chance of communicating the value of our land.”The uniqueness of the Research Centre is given by the common thought of the entrepreneurs, through a work team representing all categories, and economy experts from the University of Padua. It enables to know our own identity better and to define common strategies. This approach has helped the denomination to grow continuously in these years, selling 60,840,000 bottles, out of which 51,656,000 are of spumante, for overall 380,000,000 euro turnover.As usual, the data was collected and processed by the Distretto Conegliano Valdobbiadene Research Centre, supported by the Region Veneto, Chamber of Commerce of Treviso and self-financed by the Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene member producers.

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54 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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55Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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56 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

I sistemi Tecnomeco

Tecnomecosystems

Alto contenuto tecnologico e know-how mirati alla progettazione e costruzione di viti senza fine e attrezzature per macchine in materiale plastico

High technology and know-how to design and manufacture of worm screws and equipment for plastic machinery

Le coclee sono costruite in diverse versioni (con ingresso inclinato, a nocciolo conico, con soste per la lettura o pesa-tura dei prodotti, a più principi) e in qualsiasi materiale plastico, e sono destinate a selezionare, ruotare, inclinare, dividere su due file o riunire in una sola via contenitori (bottiglie, flaconi, brick, taniche, cluster) di ogni forma e dimensione. Vengono realizzate anche coclee per il trasporto e il dosaggio di prodotti sfusi e impasti alimentari. L’azienda realizza inoltre su disegno o su campione fornito dal cliente, il percorso o carosello di qualsiasi macchina confezionatrice, tra cui stelle, guide, profili, curve, mozzi e molto altro ancora. La Tecnomeco, oltre a proporsi come partner ideale per la realizzazione dei pezzi in materiale plastico a disegno, è in grado di offrire la sua vasta esperienza nel settore per proporre soluzioni innovative e migliorie alle macchine e alle linee di produzione esistenti. Grazie a un continuo studio delle proble-matiche del settore, soprattutto quando si ha a che fare con prodotti dalle sagome particolari, la Tecnomeco ha realizzato svariati progetti con partner importanti finalizzatti ad ottimiz-zare i tempi di cambio formato, adottando accorgimenti tecnici all’avanguardia e ottenendo eccellenti risultati.La continua ricerca di soluzioni tecniche innovative, la cura e la professionalità con la quale Tecnomeco svolge il suo lavoro di studio, progettazione e realizzazione di coclee e particolari plastici, pongono l’azienda ai vertici del suo settore sul mercato nazionale e fanno sì che la stessa possa vantare collaborazioni stabili con aziende leader mondiali nei settori del packaging, dell’imbottigliamento e del cosmetico-farmaceutico.

Alto contenuto tecnologico e know-how: questo è il cuore della Tecnomeco, azienda in continua espansione nei settori beverage, farmaceutico, cosmetico e alimentare.L’azienda opera nel settore da ormai 40 anni. L’azienda inizialmente artigianale, allora si chiamava Guglielmoni, si è poi trasformata e allargata nel corso del tempo. Negli anni 80 è diventata Fideco di Guglielmoni Cesare e ha assunto l’attuale denominazione negli anni 90. Oggi le caratteristiche principali dell’azienda sono le sinergie, concretizzate dall’alto contenuto tecnologico (macchine utensili CNC collegate a sistemi CAD-CAM di ultima genera-zione) e dal know-how, mirati alla progettazione e alla costru-zione di viti senza fine per la selezione e la movimentazione di qualsiasi tipo di contenitore e di macchine che hanno nelle coclee la loro funzione prevalente. Prima di essere commer-cializzate, queste viti di concezione speciale (rotatrici, ribalta-trici, divider, riunitrici, selezionatrici, inclina flaconi) vengono sperimentate su macchine specifiche di produzione interna.

High technology and know-how: this is the heart of Tecnomeco, a company that has been constantly growing in the beverage, pharmaceuticals, cosmetics and food sectors.The company has been present in these sectors for 40 years. Initially craftsmanship under the name “Guglielmoni”, it then changed and grew throughout the years. In the 90s it was “Fideco di Guglielmoni Cesare” and became later on, in the 90s, the present company we know today.Today, the company’s main characteristics are just the synergies, which are concretized by high technology (CNC equipment connected with state-of-the-art CAD-CAM systems) and know-how essential to design and manufacture worm screws for the selection and handling of any kind of container and machines whose screws are the just main components. Before being put onto the

market, these special screws (rotators, tilters, dividers, sliver-lap machines, selectors, bottle tilters) are tested on in-house produced machines. The screws are manufactured in different shapes (with tilted entry, conic root, stops for product reading or weighing, multipurpose) and in any plastics; they are also for selecting, rotating, tilting, dividing into two lines or re-uniting in one single line bottles, briks, cans and clusters, of any size and shape. In addition, Tecnomeco also manufactures screws for the transport and weighing of bulk products and edible dough.Upon customer’s design or sampled item, the company manufactures the route or carousel of any packing machine, such as stars, guides, sections, curves, hubs and much more.As well as proposing itself as an ideal partner for the making of tailored plastic parts, Tecnomeco also puts its extensive expertise at the customers’ disposal in order to propose innovative solutions and advances for already existing machines and lines. Thanks to its constant study of the sector problems, especially when it comes to treating special shapes, Tecnomeco has engineered various projects in cooperation with important partners in order to optimize changeovers, by adopting cutting-edge devices for overall excellent results.Constant search for innovative technical solutions, care and professionalism with which Tecnomeco studies, designs and manufactures screws and plastic parts, place the company among the sector leaders of the domestic market and enable it to settle sound partnerships with world leaders in the packaging, bottling and cosmetics-pharmaceuticals industries.

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Il futuro delle imprese?

All’inaugurazione dell’Innovation Center del Gruppo Lavazza, istituzioni e aziende si confrontano sul futuro della città e sull’importanza dell’innovazione per vincere le sfide della globalizzazione

Culture di Pirelli & C. SpA e il Direttore Centrale Corporate Lavazza Alessandro Lorenzi. “E’ con particolare orgoglio che inauguriamo oggi l’Innovation Center Lavazza, simbolo dell’evoluzione dell’azienda e che, non a caso, sorge proprio nel luogo chiave della nostra storia, lo stabilimento di Settimo Torinese - ha dichiarato Alberto Lavazza, Presidente dell’azienda -. La ricerca è per Lavazza condizione essenziale della propria crescita e capacità competitiva internazionale. La scelta di mantenere il centro propulsivo dell’azienda, cioè della sua capacità di guida stra-tegica e coordinamento operativo, sul territorio torinese è coerente con il piano di crescita industriale che supera i confini nazionali e guarda ai mercati internazionali, sia quelli storica-mente evoluti sia quelli di recente sviluppo. Proprio in questi luoghi – il nascituro centro direzionale di Torino e questa sede oggi inaugurata – si attiveranno i nuovi progetti che vedranno partecipi, ad esempio, il Politecnico di Torino e l’Università di Torino quali partner di eccellenza”. Il centro per l’innovazione Lavazza è stato realizzato grazie a un’imponente opera di trasformazione di quella che era la palazzina di direzione dello stabilimento di Settimo, con un investimento di 10 milioni di euro, applicando per la prima volta le Linee Guida di Architettura Coordinata di cui si è recentemente dotato il Gruppo Lavazza. Progettazione e realizzazione degli spazi esterni e degli oltre 4.000 mq di laboratori, aule e uffici interpretano, infatti, il sistema di valori in cui si riconosce l’azienda: sostenibilità, trasparenza, flessibilità, comfort sono infatti i principi ispira-tori che caratterizzano l’Innovation Center. Saranno oltre 100 le persone che lavoreranno stabilmente nel centro di competenza, che accoglierà tre Direzioni: Ricerca e Sviluppo, Design e Ingegneria di Macchine e Sistemi, e il Training Center, centro di formazione e diffusione della cultura dell’espresso italiano nel mondo. Questa nuova scommessa sul futuro industriale di Torino da parte di Lavazza si basa, oltre che sulla considerazione delle doti e delle risorse accumulate dal territorio in oltre un secolo di storia industriale, sulla convinzione che sia possibile rilan-ciare la dimensione della produzione attraverso processi volti a elevare, in una prospettiva congiunta, la qualità del prodotto e del capitale umano. “L’innovazione – ha osservato Alessandro Lorenzi, Direttore Centrale Corporate Lavazza - incide oggi significativamente sul processo produttivo, che deve rispondere a standard sempre più elevati di produttività, qualità e flessibilità. Tutto

Innovazione e ricerca, internazionalizzazione, qualità del lavoro e dei saperi, nuove relazioni industriali, insieme con un forte radicamento al territorio, sono i paradigmi del processo di reindustrializzazione del Nord-Ovest. Questi i principali argomenti della discussione che si è svolta lo scorso 1 ottobre in occasione dell’apertura dell’Innovation Center del Gruppo Lavazza, nell’ambito di una tavola rotonda sul tema “Fare industria a Torino: l’esperienza Lavazza”.Dopo il tradizionale taglio del nastro da parte del Presidente Alberto Lavazza e dei tre Sindaci - di Torino, Sergio Chiamparino, di San Mauro Torinese, Giacomo Coggiola e di Settimo Torinese, Aldo Corgiat – si è dato inizio ai lavori, introdotti da Giuseppe Berta, Direttore del Centro di Ricerca EntER dell’Università Luigi Bocconi, che ha presentato la ricerca sull’esperienza Lavazza, seguita dal commento di Fabrizio Onida, Professore di Economia Internazionale sempre presso la Bocconi. Paolo Bricco, inviato speciale de Il Sole 24 Ore, ha poi moderato la tavola rotonda, alla quale hanno partecipato Sergio Chiamparino, Susanna Camusso, Segretario Confederale CGIL, Francesco Profumo, Rettore del Politecnico di Torino, Giuseppe Gherzi, Direttore dell’Unione Industriale di Torino, Antonio Calabrò, Direttore Corporate

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58 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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rare contemporaneamente salari e produttività. Il rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo, ha dichiarato che il futuro delle imprese può essere costruito soltanto su due pilastri portanti: “Smart and Green”, cioè essere sempre più intelligenti e attenti alla sostenibilità. Giuseppe Gherzi ha ricordato che la moneta unica europea non concede più di nascondere le nostre inefficienze, ora occorre cambiare, e farlo in fretta, il tempo non fa sconti. Susanna Camusso ha puntato il dito sulla mancanza di valori e condivisioni. La vera sfida è quella costituita dell’indi-viduazione di nuovi punti di mediazione che favoriscano lo sviluppo di tre cose: competenze, lavoro e innovazione.Lavazza è da oltre un secolo sinonimo di caffè di qualità e leader indiscussa in Italia nel mercato Retail con una quota del 47,6% (a valore, dati Nielsen), presidiando i business Casa e Fuori casa (Foodservice, Distribuzione Automatica e Coffee Shop Business). A partire dai primi anni Novanta ha maturato una posizione di leadership anche nel mercato dei sistemi chiusi, grazie a soluzioni di successo come Lavazza Espresso Point, Lavazza BLUE e A Modo Mio. Nel 2009 l’azienda, nata a Torino nel 1895 e presente oggi in oltre 90 paesi, ha regi-strato un fatturato di 1.093 milioni di euro, con al suo attivo 4mila dipendenti e con oltre un milione di quintali di caffè prodotto nei 4 stabilimenti situati in Italia.

questo implica un cambiamento esteso e profondo dei processi aziendali, che devono essere supportati da un’or-ganizzazione del lavoro migliorata anche attraverso una partecipazione più attiva dei lavoratori e da una maggiore qualità delle risorse umane. La sfida del nuovo processo di reindustrializzazione – prosegue Lorenzi – deve quindi prevedere un nuovo patto di cooperazione tra impresa, sindacati, lavoratori e istituzioni locali”. Su questo tema si è sviluppata la ricerca svolta da Giuseppe Berta, che ha sottolineato: “Si è ripetuto spesso negli ultimi tempi che manca all’Italia una politica industriale. A livello territoriale, davvero urgente è una politica per l’industria, un complesso di interventi che favoriscano il rilancio e il miglior funzionamento possibile dell’attività produttiva. Il caso di Lavazza va riportato a questo contesto, volto a potenziare un caposaldo della produzione industriale dell’area di Torino. Con le sue ultime decisioni Lavazza ha confermato la propria presenza industriale nel territorio dove è nata e si è svilup-pata, proprio nel momento in cui ha varato alcuni importanti progetti destinati ad assicurarle una consistente proiezione internazionale. Il made in Italy, anche in un prodotto di largo consumo, come il caffè, può costituire il volano per uno sviluppo massivo a livello internazionale”.Il commento di Fabrizio Onida ha completato il quadro degli interventi: “Da più di 20 anni anche le medie imprese italiane - il “quarto capitalismo” - hanno intrapreso strategie di crescita internazionale che comportano un contenuto crescente di servizi come condizione di eccellenza manifat-turiera. A maggior ragione ciò vale quando - come nel caso di Lavazza che entra da protagonista in grandi mercati globali - il “prodotto” finale è per definizione un insieme di prodotto di qualità e servizio al cliente finale. Una continua attenzione al controllo di qualità e all’innovazione nei processi e nei servizi, valorizzando al massimo la tradizione e le risorse del territorio d’origine, è condizione fondamentale per lo sviluppo competitivo del Paese”.Il caso Lavazza rappresenta quindi un esempio e anche un banco di prova della capacità di fare della competitività del territorio un asset per la crescita aziendale e la conquista dei mercati internazionali. Nel suo intervento, il sindaco Sergio Chiamparino ha ricor-dato quanto sia importante oggi individuare un modello d’impresa nel quale tecnici, manager, operai, imprenditori ritrovino la reciproca affidabilità come cardine per recupe-

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Direttore Centrale Corporate Lavazza, Alessandro Lorenzi con Alberto LavazzaLavazza Corporate Central Manager, Alessandro Lorenzi with Alberto Lavazza

Presidente Lavazza, Alberto Lavazza e i sindaciLavazza President Alberto Lavazza and the Mayors

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The future of enteprises? Smart & Green

At the opening of Lavazza Innovation Center, institutions and enterprises discuss on the future of the city and importance of innovation to win the globalization challenges

Innovation and research, internationalization, quality work and knowledge, new industrial cooperations, together with a strong rooting in the territory, are the paradigms of the process of reindustrialization of the North-West of Italy. These were the topics of the discussion had last 1 October on occasion of the opening of Lavazza Innovation Centre, within a round table on “To do business in Turin: the Lavazza experience”.After the traditional ribbon-cutting ceremony by Lavazza President Alberto Lavazza and the Mayors Mr. Sergio Chiamparino of Torino, Mr. Giacomo Coggiola of San Mauro Torinese, and Mr. Aldo Corgiat of Settimo Torinese, the event was introduced by Mr. Giuseppe Berta, Director of EntER Research Centre of University Luigi Bocconi, who then presented the research on the Lavazza experience, followed suit by an intervention by Mr. Fabrizio Ondida, Professor of International Economy at University Bocconi.Special correspondent of Il Sole 24Ore, Mr. Paolo Bricco, moderated the round table, where Sergio Chiamparino, Susanna Camusso, CGIL Segretary-General, Francesco Profumo; Rector of Politecnico di Torino, Giuseppe Gherzi; Director of Unione Industriale di Torino, Antonio Calabrò; Corporate Director Culture di Pirelli & C. SpA; Corporate Central Director Lavazza, Alessandro Lorenzi.Lavazza chairman, Alberto Lavazza, said “We are especially proud to inaugurate today Lavazza Innovation Centre, symbol of our company evolution, which is settled just in the key place to our history, Settimo Torinese factory. To Lavazza, research is crucial to its own growth and capacity of competing internationally. The decision to maintain the company’s propelling centre, which is to say its strategic direction and operation coordination, in the Torino territory is in line with the industrial growth that goes beyond national borders and looks to international markets, both industrialized and developing. From the managerial centre in Turin and the freshly inaugurated site, will start new project jointly with Politecnico di Torino and University of Turin.”Lavazza Innovation Centre has been realized thanks to an impressive renovation of the old managerial building of the factory in Settimo, for an overall investment of 10 million euro, and applying for the first time Coordinated Architecture Guiding Lines.The engineering and creation of outdoor space as well as workshops, rooms and offices accounting for 4,000 square metres, represent the values representative of the company: sustainanability, transparency, flexibility, confort are the main sources of inspiration characterizing Innovation Centre. Over 100 people will work permanently at the centre which will be consisting of Research & Development, Design and Machine & System Engineering, and Training Centre for training and spreading Italy’s espresso culture worldwide.Lavazza’s new a bet on industrial future of Turin lays not only on the skills and resources of the territory resulting from more

than a century of industrial history, but also on the belief that it is possible to re-launch production through some processes to raise product quality and human resources.“Innovation, Lavazza Corporate Managing Director, Alesandro Lorenzi, says” considerably influences production process, which needs meeting increasingly higher productivity, quality and flexibility standards. All that requires extensive changes in managerial processes, which has to be supported by a work organization that is improved also by a more active participation of the manpower, and better quality of human resources. The challenge posed by the new process of re-industrialization requires a new cooperation accord among enterprise, syndicates, manpower and local institutions.”Giuseppe Berta underlined “In recent times Italy has often lacked any industrial policy. At local level, industry-oriented policy is really urgent, a series of actions to favour upswing and a better functioning of the production activity. The Lavazza case can be seen under this framework, since it aims to enhance a cornerstone in Turin industrial production area. With its recent decisions, Lavazza has confirmed its industrial presence in the territory where it was established and has grown, just in a moment when it has started some important project aiming to assure the company itself remarkable international importance. The made-in-Italy brand can act as a driving force for a massive development at international level also for convenience goods such as coffee for instance.”Fabrizio Onida concluded saying “For over 20 years, medium-sized Italian enterprises have started strategies for international growth requiring very good services to witness the excellence of itlaian manufacture. Final product is by definition a series of quality product and services for the end consumer. Fundamental precondition for our Country’s competitive development is certainly paying constant attention to the control over quality, and innovation in processes and services, by enhancing tradition and the resources of the territory of origin as much as possible.”The Lavazza case is therefore an example and a test of the real ability to translate local competitiveness into an asses for the company growth and conquest of international markets.Mayor Sergio Chiamparino reminded has it is important today to select a business model where technicians, managers, workforce, entrepreneurs can recognize mutual reliability as a cornerstone.The Rector of Politecnico di Torino, Prof. Francesco Profumo, said that the future of enterprises can be built only on two cornerstones: “Smart and Green”, meaning increasingly intelligent and growing sustainable. Giuseppe Gherzi reminded how European currency cannot hide our inefficiency any longer, and we need to change, now and quickly. Susanna Camusso pointed out the lack of values and sharing. The real challenge is the selection of new points in common that can develop three elements: knowledge, work and innovation.Lavazza has been synonymous with coffee for over a century and undisputed leader in Italy retail market with 47,6% share (Nielsen), covering the home and dining out sector (Foodservice, vending, coffee shop business). Since the early, 90s Lavazza has grown as a leader also with success solutions such as Lavazza Espresso Point, Lavazza Blue and A Modo Mio. In 2009, Lavazza recorded 1,093 million euro turnover, employed 4,000 people, produced over 1 million quintals of coffee produced in its 4 factories in Italy. Lavazza was founded in Turin in 1895 and is present in over 90 Countries worldwide.

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60 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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www.�uidotech.it

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Rispetto dell’ambiente e qualità dei prodotti

La passione alimenta l’entusiasmo del gruppo Fluid-o-Tech nel raccogliere con professionalità la sfida del mercato, con l’obiettivo di arrivare all’eccellenza

Fluid-o-Tech s.r.l., fondata nel 1976, leader nella progetta-zione e nella produzione di sistemi per la gestione dei fluidi, è oggi presente in tutto il mondo attraverso un’ampia rete di distributori.Fluid-o-Tech è un gruppo che consta di 5 società nel mondo:

Fluid-o-Tech s.r.l., sede centrale •Fluid-o-Tech Int’l Inc. USA•Fluid-o-Tech Int’l Japan Inc. •Fluid-o-Tech Asia (Beijing) Co., Ltd, •Fluid-o-Tech Engineering North America Inc. •

Fluid-o-Tech offre ai propri clienti un ampio portafoglio di prodotti suddivisi in 4 serie principali:

Pompe rotative a palette•Pompe ad ingranaggi•Pompe a vibrazione•Pompe dosatrici•

E’ inoltre in grado di sviluppare soluzioni customizzate sulla base dei requisiti dei propri clienti. Questo rappresenta un vero punto di forza per Fluid-o-Tech.

Una solida progettazione, la massima qualità dei materiali utilizzati, una profonda conoscenza del settore e tecniche produttive all’avanguardia permettono alla società di offrire un prodotto tecnologico, realizzato con la massima qualità, ad un ottimo rapporto qualità-prezzo e di garantire un’effi-ciente assistenza tecnica pre e post vendita.Grazie ad un team motivato ed altamente qualificato, ma anche ad importanti investimenti in Ricerca & Sviluppo, Fluid-o-Tech rappresenta per i propri clienti un vero e proprio partner. L’azienda è da sempre attenta al rispetto dell’ambiente ed alla qualità dei suoi prodotti. La prestigiosa certificazione NSF (National Sanitation Foundation) attesta a pieno titolo e con validità universale, la piena rispondenza delle pompe Fluid-o-Tech alle severissime norme USA riguardanti l’ali-mentarietà dei prodotti.La passione alimenta l’entusiasmo del gruppo Fluid-o-Tech nel raccogliere con professionalità la sfida quotidiana del mercato, con l’obiettivo ambi-zioso di arrivare all’eccellenza.F-SodaF-Soda è un dispositivo di gasatura progettato per essere inserito con facilità in una qualsiasi apparecchiatura di depurazione ed erogazione di acqua potabile, non neces-sariamente nata per erogare acqua frizzante. Il fatto di lavorare a bassa pressione e bassa tensione garantisce standard di sicurezza maggiori rispetto ad altre soluzioni. Semplicità di utilizzo e ottima saturazione con limitato

consumo di CO2 caratterizzano il sistema.Il dispositivo F-Soda è equipaggiato con una elettronica integrata per il controllo autonomo delle funzioni. E’ inoltre possibile regolare il livello di gasatura agendo sul riduttore di pressione della CO2.Il dispositivo trova applicazione nel settore dell’elettrodo-mestico, nel vending, punto d’uso, chillers per acqua e dispenser di bevande.TMFRIl TMFR è il risultato dell’integrazione di una pompa volu-metrica a palette a trascinamento elettromagnetico ed un motore brushless. Il controllo elettronico consente al TMFR di adattarsi al variare delle condizioni idrauliche all’interno del circuito, per mantenere il punto di lavoro desiderato.Di dimensioni estremamente compatte, elevata efficienza grazie alla tecnologia inverter e bassissimo impatto acustico, il TMFR è la risposta a un’esigenza globale di sviluppo sostenibile.Lo sfruttamento dell’energia solare in impianti di riscalda-mento domestico è un tema particolarmente sentito sia in ottica ambientale che di risparmio energetico. L’unità TMFR, grazie all’elevata efficienza, è la scelta preferita dai costruttori di questi impianti.

Fluid-o-Tech sarà presente al salone Brau Beviale di Norimberga: hall 9 - stand 303.

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Respect of the environment and attention to product quality

Passion fuels the enthusiasm of the Fluid-o-Tech group to rise the market challenge, with the goal to achieve excellence

Fluid-o-Tech srl, founded in 1976, is a leading manufacturer of fluid handling systems whose presence is today worldwide thanks to an extensive network of distributors.Fluid-o-Tech encompasses 5 companies:

Fluid-o-Tech s.r.l., headquarters•Fluid-o-Tech Int’l Inc. USA•Fluid-o-Tech Int’l Japan Inc.•Fluid-o-Tech Asia (Beijing) Co., Ltd•Fluid-o-Tech Engineering North America Inc•

Fluid-o-Tech offers its own customers a wide portfolio of products divided into 4 main series:

Rotary vane pumps•Gear pumps•Oscillating piston pumps •Proportioning pumps•

Furthermore, it is able to develop customized solutions based on its customers’ requirements.This is the real strength for Fluid-o-Tech.A solid engineering, quality materials, a deep knowledge of the market and of its specific requirements and cutting edge technology allow the company to offer a high tech top quality product at a competitive price and to guarantee an efficient pre and post sales technical support.Thanks to a highly skilled and motivated team and to important investments in Research and Development, Fluid-o-Tech is not just a supplier but a partner for its customers.The respect of the environment and the attention to its product quality is an ever-present challenge. The NSF (National Sanitation Foundation) prestigious certification fully guarantees the compliance of the Fluid-o-Tech pumps with the American strict regulations regarding food products.Passion fuels the enthusiasm of the Fluid-o-Tech group to rise the everyday market challenge, with the ambitious goal to achieve the excellence.F-SodaF-Soda is a water carbonator device designed to be easily integrated in any appliance of depuration and of potable water dispensers, not necessarily born to dispense sparkling water.The advantage of working at low pressure and at low voltage grants higher safety and reliability standards compared to the other devices.The F-Soda main characteristics are its simple use and a high saturation with limited consumption of CO2.F-Soda is equipped with an integrated circuit board for controlling the various functions. Furthermore, it is possible to set the carbonation levels by using the CO2

pressure regulator.The main applications of the device are: soda dispensers, vending machines, point of use water coolers and beverage dispensers.TMFRThe TMFR is the result of the integration of an electromagnetically driven rotary vane pump with a brushless motor. The speed control system allows the TMFR to adapt to the hydraulic conditions of the circuit in order to maintain the desired performance.With its compact size, high efficiency, a silent operation and thanks to the inverter technology, the TMFR is the right answer to a global demand for an environmental sustainable development.The solar energy use in domestic heating systems is a hot subject both from an environmental and energetic saving point of view.The TMFR unit is, thanks to the high energy efficiency, the preferred choice of the manufacturers of these systems.

Fluid-o-Tech will be present at Brau-Beviale in Nuremberg: hall 9 - stand 303.

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In casa Monini l’amore per la qualità passa attraverso il vetro

Love for quality goesthrough glass at Monini’s

Bottle Control effettua controlli anche su vetri non bianchi, colorati e scuri, privilegiati nell’imbottigliamento degli oli

Bottle Control can also control non-white, colour and dark glasses, which are preferable for oil bottling

In questo scenario si inserisce FM Engineering, Solution Partner di Omron Electronics, con la sua Bottle Control, una macchina in acciaio inox completamente automatica in grado di effettuare controlli di qualità su impianti beverage tramite i sistemi di visione artificiale Omron FZ3. Nell’impianto di Poggiolo del gruppo Monini sono state installate 5 Bottle Control in grado di coprire tutte le linee di produzione.Perché Monini ha scelto FMBottle Control di FM è l’unico sistema attualmente in commercio che effettua l’ispezione completa di bottiglie o vasi in vetro vuoti ad altissima velocità (1500 pz/minuto), con prestazioni eccezionali e una percentuale minima di falsi scarti, costruito interamente con prodotti industriali standard a marchio Omron. La macchina è composta da 3 moduli: il primo è dotato di un sistema di separazione in grado di spaziare uniformemente e in maniera costante i pezzi in ingresso; il secondo esegue l’ispezione delle pareti laterali, controllando la presenza di schegge; il terzo controlla l’integrità della bocca e ispeziona il fondo rile-vando l’eventuale presenza di frammenti in vetro.Quando vengono individuate bottiglie non conformi agli stan-dard, queste vengono espulse automaticamente dalla linea. Di fondamentale importanza il fatto che la Bottle Control sia in grado di effettuare controlli anche su vetri non bianchi, colorati e scuri, privilegiati nell’imbottigliamento degli oli. Infine, è possibile effettuare il cambio formato in maniera completa-mente automatizzata grazie all’impiego di motori brushless. Bottle Control di FM Engineering ha consentito a Monini un notevole incremento dell’affidabilità ed efficacia dei controlli di qualità del vetro. L’efficienza complessiva delle 5 macchine installate si è dimostrata elevata e ha portato a un incremento della capacità totale delle linee. Infine, anche l’estrema semplicità di utilizzo della macchina è stata apprezzata dagli operatori.

Condividere l’amore e la passione per l’olio extravergine offrendo un prodotto di qualità superiore e dal gusto inconfondibile. Questa la mission di Monini, azienda leader nella produzione e commercializzazione di oli alimentari. Una lunga tradizione, che si nutre di un valore intramontabile, la qualità ineccepibile.Questo significa controllo completo di tutta la filiera, dalle olive alla preparazione dell’alimento, dall’imballo primario al corretto confezionamento degli alimenti, dallo stoccaggio al trasporto. Se si parte dal presupposto che circa il 15% degli incidenti legati alla contaminazione del prodotto alimentare è dovuto alla presenza di corpi estranei all’interno dei contenitori, facile dedurre l’esigenza primaria di Monini: controllo e sicurezza totale del vetro, materiale principe per l’imbottigliamento.

Sharing love and passion for extra-virgin olive oil by offering a superior quality product with a unique taste. This is the mission of Monini, leading company in edible oil production and sales. Long tradition fed by an everlasting value: perfect quality.This involves total control over the entire chain, from olive preparation to final food, from primary packing to correct food packaging, from storage to transport.If we consider that about 15% of incidents due to foodstuff contamination is mainly due to the presence of foreign bodies inside containers, it is easy to understand which is Monini’s foremost need: total control and safety of glass, the most important material in bottling.In this scenario there is Omron Electronics Solution Partner, FM Engineering with its Bottle Control, a fully automatic stainless steel to perform quality controls on beverage plants through Omron FZ3 vision sensor systems.5 Bottle Control systems are installed in Monini group facilities in Poggiolo to cover all production lines.

The reason why Monini has chosen FMBottle Control from FM is the only system in the market today to realize fast, accurate inspection of empty glass bottles and jars (1500 piece/min.), for excellent performances and minimum waste, entirely produced with Omron standard industrial products. The machine is composed of 3 modules: the first is provided with a separation system to regularly and constantly space out the incoming pieces; the second inspects lateral sides and controls if there is any splinter; the third controls the integrity of the mouth, inspects the bottom and detects the presence of glass fragments.The bottles not corresponding to the standards are detected and then automatically discharged. It is of fundamental importance the fact that Bottle Control can also control non-white, colour and dark glasses, which are preferable for oil bottling. In conclusion, it is also possible to perform the change of format fully automatically thanks to brushless motors.FM Engineering Bottle Control has enabled Monini to remarkably higher the reliability and efficaciousness of its quality controls on the glass. Overall efficiency of the 5 machines installed has proved to be high and has increased the total capacity of the lines. In addition, operators have greatly appreciated the utmost user friendliness offered by this machine.

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Visione? Osserva....

Da così...

a FQ!

• Immagini perfette, con nuovi filtri evoluti• Speciali algoritmi per l’analisi di ogni dettaglio• Semplicità d’uso e massima flessibilità• Connessione Ethernet• Alto grado di protezione

Nuove smart camera FQ. Una nuova dimensione per l’ispezione e il controllo.

Omron Electronics SpAViale Certosa, ��, ����� Milano, Tel. �������, Fax �� �������, [email protected]

Non servono parole per descrivere le grandi prestazioni della nuova smart cameraFQ di Omron per l’ispezione e il controllo qualità. Bastano i fatti.

Luminosità Contrasto Risoluzione

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Beviamo oggi e berremo anche in futuro

anni. Ad essi sono aggiunte fibre alimentari, minerali, vitamine, antiossidanti, estratti vegetali ecc. Il consuma-tore, da parte sua, dà sempre più peso al fatto che tali additivi siano naturali e non trattati. Un esempio è la L-carnitina, un additivo funzionale che sostiene per esempio la combustione dei grassi nei beauty drink. La L-carnitina è indispensabile per il metabolismo energetico ed è prodotta dal corpo stesso o viene assunta con gli alimenti, per esempio, le carni rosse. Studi scientifici dimostrano l’effetto positivo della L-carnitina sull’organi-smo umano durante le attività sportive o per regolare il peso. Pare inoltre che la L-carnitina influenzi positiva-mente anche la salute cardiovascolare. Queste proprietà sono già state sfruttate da un produttore di bevande tailandese che aggiunge ad un suo “Beauti Drink” L-carnitina e fibre, mentre altre varianti di “Beauti Drink” contengono clorofilla, il coenzima Q10 e collagene. L’azienda afferma di riscuotere ottimi successi non solo in Tailandia e che quest’anno aumenterà la sua capacità produttiva del 50%.La domanda di bevande a valore aggiunto va anche a vantaggio al mercato delle bevande energetiche, chia-mate anche energy drinks, che si distinguono per la grande varietà di sapori. Attualmente vanno per la maggiore i cosiddetti juicy energy drinks con un’alta quantità di frutta. Spesso contengono fonti di caffeina naturali come il guarana. Si classificano quali mercati “top ten” per il consumo mondiale dei circa 3,3 miliardi di litri di energy drinks: U.S.A., Tailandia, Giappone, Cina, Germania, Gran Bretagna, Indonesia, Polonia, Spagna e Australia. A partire dal 2003 questo segmento è cresciuto di circa 2 miliardi di litri ed entro il 2013 si prevede un’ul-teriore crescita di oltre 1 miliardo di litri. Nella sola Norvegia le vendite sono aumentate nel 2009 di quasi il 100% (Euromonitor International).

Si beve e si berrà sempre e questo fatto tranquillizza il comparto delle bevande proprio nei periodi difficili. Viene raccomandato di assumere 1,5 l di liquidi al giorno e d’estate, nei paesi caldi, si può salire a tre litri e più. Ma purtroppo la necessità di bere grandi quantità di liquidi non assicura di per sé un andamento liscio degli affari per il comparto delle bevande europeo. Occorre sempre convincere i consumatori della validità di una determinata categoria di bevande e poi anche della propria marca. Nei mercati saturi, come l’Europa occidentale, il Nord America e l’Australia, è coperto da bevande confezionate il 66% del fabbisogno di liquidi. Nei mercati che vanno maturando, come l’Europa dell’Est e l’America Latina, si arriva invece al 22%, in mercati ancora in sviluppo, come l’Asia, il Medio Oriente e l’Africa, solo al 10% (Euromonitor International). Tè caldo e acqua in bottiglia, i più diffusi in tutto il mondoA livello mondiale la bevanda confezionata più consumata nel 2009 è stata il tè caldo con una percentuale del 16,1 %, seguito a ruota dall’acqua in bottiglia (15,6%). Vengono poi le bibite gasate (13,3%), birra (11,4%), caffè caldo (10,3%), latte (9,8%), succhi di frutta e di verdure (4,9%), concentrati (3,9%), tè ready to drink (RDT) (2,2%), vino (1,8%) e functional drink (1,2%). Il rimanente 9,5% è distribuito fra molte varianti di altre bevande diverse. Un mercato ultradinamico è quello delle acque confezionate che negli ultimi dieci anni sono riuscite a guadagnare un buon 5,4%. La quota del latte è scesa invece dell’1,2% (Euromonitor International).Più vantaggi per quote di mercato in più: bellezza e salute vengono bevendo!Riconoscere tempestivamente le tendenze e adeguarsi: è questa la ricetta del successo. I cosiddetti functional drink, bevande con vantaggi aggiunti, hanno raggiunto a livello mondiale i tassi di crescita più alti degli ultimi cinque

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Tè caldo, acqua in bottiglia, bibite

gasate, birra, caffè, latte, succhi di frutta e concentrati, tè freddi, vino e functional drink sono le bevande più consumate al mondo

Acqua con un certo non so che…Nel caso dell’acqua il valore aggiunto può consistere, per esempio, nell’arricchimento con vitamine, minerali o anche ossigeno. A livello planetario il consumo pro capite è attualmente di 0,6 litri. USA, Germania e Giappone raggiungono insieme il 83% del consumo mondiale. Quanto possa essere rapida la crescita in questo segmento, lo dimostra il mercato della Repubblica Ceca, dove dal 2006 al 2009 il consumo pro capite è aumen-tato da 2 a 6 litri crescendo quindi del 200% (Euromonitor internazionali). Quello delle acque confezionate è restato un mercato in crescita anche nei periodi di crisi econo-mica. A livello internazionale, l’anno scorso il consumo è aumentato del 2%. È stata l’Asia a compensare i cali nell’Europa occidentale e nel Nord America. La Cina in particolare ha registrato un aumento delle vendite del 18% nel solo terzo trimestre 2009. Sebbene i consumi siano calati notevolmente soprattutto in Spagna e Francia, quasi il 30% dell’acqua confezionata è stato venduto proprio nell’Europa occidentale (Canadean).Cechi, austriaci e tedeschi sono i campioni del mondoGli addetti ai lavori stimano che il mercato mondiale della birra crescerà dai 1,922 miliardi di ettolitri di oggi ai 2,222 nel 2013. Considerando esclusivamente le cifre in ettolitri, la Cina è il paese con il maggior consumo di birra al mondo, seguita da U.S.A., Brasile, Russia, Germania e Messico.Le cinque maggiori multinazionali produttrici di birra sono state nel 2009 la Anheuser-Busch InBev con un volume di vendite di circa 350 milioni di ettolitri, la SABMiller (quasi 250 mln hl), la Heineken (circa 200 mln hl), la Carlsberg (circa 125 mln hl) e la Tsingtao con oltre 50 milioni di etto-litri. Questi gruppi detengono quindi una quota di circa il 50% del mercato mondiale di birra (Plato Logic).I cechi restano campioni del mondo anche se si stima che nel 2009 abbiano consumato circa il 7% di birra in meno. Nel 2008 invece avevano consumato in media 155 l di birra. Sono seguiti dagli austriaci con 106,4 l nel 2009 e dai tedeschi con 104,7 l. In Germania la vendita di birra è diminuita lo scorso anno di circa 2,9 milioni di ettolitri e quindi del 2,8% scendendo a 100 milioni di ettolitri scarsi. In discesa per la prima volta anche il consumo di beer mix con un calo del 3,1%.Gli alcolici in RussiaIl consumo di birra cala pure nei mercati dell’Europa Est un tempo in forte crescita come la Russia e l’Ucraina. In Ucraina il consumo di birra è sceso nel 2009 del 6,2%, in Russia addirittura del 10,7%. In generale le bevande alcoliche di qualsiasi tipo avranno una vita dura in Russia. La triplicazione della tassa sul consumo di birra e il prezzo minimo fisso per la vodka fanno parte della misure volte a dimezzare il consumo di alcolici entro il 2020. Tuttavia la Russia è alla ricerca di nuove “scoperte sulla birra”. Un birrificio giapponese per esempio sta studiando il primo orzo “spaziale” in collaborazione con l’università di Ookyama e con l’Accademia delle Scienze russa. Si trat-terebbe di semi rimasti per cinque mesi nella Stazione Spaziale Internazionale ISS, dopodiché sono stati piantati sulla Terra. Ora con il raccolto stanno facendo una birra per adulti e un’infusione per bambini.

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We drink today and we will always do it in the future

People will always drink – a fact that has a calming effect on the beverage industry particularly when times are difficult. It is recommended to drink 1.5 l fluids daily, which may be as much as three litres or more in summer and in southern countries. Unfortunately, however, a large demand for body fluids does not as such mean smooth business in the European beverage industry. It is a matter of producers convincing consumers to consume a certain category of drinks and ultimately their own brand. In saturated markets like Western Europe, North America and Australia, 66 % of the required body fluids are covered by packaged drinks. On the other hand, packaged drinks account for just 22 % in maturing markets like Eastern Europe and Latin America, and only around 10 % in markets still to be developed, like Asia, the Middle East and Africa (Euromonitor International). Hot tea and bottled water, the most popular in the worldA global examination shows that hot tea was the leading packaged drink in 2009 with a 16.1 % share of consumption, closely followed by bottled water (15.6 %). These were followed by carbonated soft drinks (13.3 %), beer (11.4 %), hot coffee (10.3 %), milk (9.8 %), fruit and vegetable juices (4.9 %), concentrates (3.9 %), ready to drink (RDT) tea (2.2 %), wine (1.8 %) and functional drinks (1.2 %). The remaining 9.5 % are shared by a variety of other types of drinks. An extremely dynamic market: for example, bottled water grew by an impressive 5.4 % over the last ten years, whereas the share for milk dropped by 1.2 % (Euromonitor International).Added benefit brings market shares: drink for beauty and fitness!The motto for the successful is to recognize trends early and adjust to them. The so-called functional drinks – drinks with added benefit – experienced the highest global growth rates over the last five years. Fibres, minerals, vitamins, antioxidants, plant extracts, etc. are added to these drinks. The consumer pays increasing attention to the naturalness and purity of these additives. One example is L-carnitine, a functional additive that supports fat burning in beauty drinks and is essential for the energy metabolism. L-carnitine is

produced in the body itself and obtained from food, e.g. red meat. Studies show the positive effect of L-carnitine on the human organism – in sports activities and in weight control. L-carnitine is also said to positively influence cardiovascular health. A Thai beverage producer already uses these properties and adds L-carnitine and fibres to a “Beauti Drink”, whereas other “Beauti Drink” variants contain chlorophyll, the coenzyme Q10 and collagen. The company says it is also very successful outside Thailand and plans to expand production capacity by 50 % this year.The energy drinks market also profits from the demand for drinks with added benefit. This market is dominated by a wide variety of tastes. Particularly popular at the moment are the so-called juicy energy drinks with a large fruit juice content, which mostly use natural sources of caffeine like guarana. The world’s top ten markets for the about 3.3 billion l of energy drinks consumed based on sales figures are: the USA, Thailand, Japan, China, Germany, Great Britain, Indonesia, Poland, Spain and Australia. This segment has grown by approx. 2 billion l since 2003 and further growth of a good 1 billion l is forecast by 2013. Sales figures in Norway alone rose by almost 100 % in 2009 (Euromonitor International).Water with that certain somethingIn the water market, added benefit can mean enrichment with vitamins, minerals or oxygen, for example. The annual global per head consumption here is currently 0.6 l. The USA, Germany and Japan account for 83 % of worldwide consumption at present. Just how fast growth can be in this segment is shown by the Czech market, where the per head consumption rose by 200 % from 2 to 6 l from 2006 to 2009 (Euromonitor International). Bottled water also remained a growth market in difficult economic times, with worldwide consumption increasing by 2 % last year. The declining trends in Western Europe and North America were absorbed by Asia, especially China, where sales grew by 18 % in the third quarter of 2009 alone. Although consumption dropped more heavily in Western Europe, particularly in Spain and France, almost 30 % of bottled water was still sold there (Canadean).

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Hot tea, bottled water, carbonated soft drinks, beer, coffee, milk, fruit

juices and concentrates, ready to drink tea, wine and

functional drinks are the most drunk in the world

Czechs, Austrians and Germans are the world championsIndustry insiders estimate that the worldwide beer market will grow from the present 1.922 to 2.222 million hl in 2013. If only the figures in hectolitres are considered, China has long been the world’s biggest beer market, followed by the USA, Brazil, Russia, Germany and Mexico.The world’s top 5 brewing concerns in 2009 were Anheuser-Busch InBev with a sales volume of about 350 million hl, SABMiller (almost 250 million hl), Heineken (approx. 200 million hl), Carlsberg (approx. 125 million hl) and Tsingtao with slightly more than 50 million hl. These concerns hold a share of approx. 50 % of the world beer market (Plato Logic).Despite the estimated drop in consumption of about 7 % in 2009, the Czechs are still world champion beer drinkers. In 2008, the average Czech drank 155 l, followed by the Austrians with 106.4 l in 2009 and the Germans with 104.7 l. Beer sales in Germany dropped by some 2.9 million hl last year to just under 100 million hl, a loss of 2.8 %. Beer mix drinks also dropped by 3.1 %, the first ever decline for these drinks.Alcohol consumption in RussiaSales are also declining in the formerly strongly growing East European beer markets of Russia and the Ukraine. Beer consumption in 2009 dropped by 6.2 % in the Ukraine and by as much as 10.7 % in Russia. In general, it will be difficult for all kinds of alcoholic drinks in Russia in the future. The trebling of the excise duties on beer or the fixed minimum price for vodka is intended to help halve alcohol consumption by 2020. Nevertheless, Russia is still in search of new “beer knowledge”. For example, a Japanese brewery together with the University of Ookyama and the Russian Academy of Sciences has tested the first space barley, whose seeds are supposed to have spent five months on board the International Space Station ISS. The barley was ultimately grown and harvested on the earth and is now being used to produce beer for adults and barley tea for children.

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Nuovi coloranti, effetti speciali ed additivi

New colorants, special effects and additives

Clariant presenta nuove tecnologie e servizi per gli imballaggi a Emballage 2010

New Technology, Services for Packaging Market Showcased by Clariant at Emballage 2010

Alcuni dei prodotti e dei servizi innovativi per il Packaging che Clariant offre sono:

ColorWorks™• - Centri di studio del Colore. Questi centri, posizionati strategicamente in tutto il mondo, offrono ai designers, agli specialisti del marketing ed ai brand manager un luogo ove riunirsi con i nostri esperti e sviluppare assieme, rapidamente, colori e materiali per prodotti ed imballaggi.Soluzioni “verdi”.• I consumatori finali sono sempre più coscienti ed attenti al tema della sostenibilità ambientale. Questo ha fatto sì che anche i produttori di imballaggi siano costantemente alla ricerca di prodotti e tecnologie rispettose dell’ambiente, cambiando di fatto le dinamiche del mercato globale. In questo contesto, Clariant Masterbatches ha intro-dotto una gamma di nuovi prodotti che possono contribuire a ridurre il volume dell’imballaggio, ed aumentare l’uso di fonti rinnovabili, attraverso biopoli-meri degradabili e compostabili come il PLA, oltre che impiegare al meglio i materiali riciclati.Prodotti personalizzati.• Per aiutare i clienti a massi-mizzare la produttività, riducendo i costi e migliorando le prestazioni, Clariant è in grado di fornire diverse soluzioni in base alle necessità. Masterbatches colo-rati od additivi sono disponibili in granuli, microgranuli, polvere e liquidi. Le funzionalità di colori ed additivi possono essere combinate in un unico combibatch su misura. Queste formulazioni “pronte all’uso” assi-curano che il colore e gli additivi siano impiegati correttamente, garantendo risultati ottimali.

Clariant Masterbatches sarà presente all’Emballage 2010 - Stand 6 H 113.

I produttori di packaging si trovano oggi ad affrontare ad una varietà di problemi competitivi legati all’economia globale. Ad Emballage 2010, Clariant Masterbatches presenterà una serie di nuove tecnologie e servizi destinati proprio a loro. Nuovi coloranti, effetti speciali ed additivi, con progettazione e assistenza di produzione che aiutano a ridurre il time-to-market, oltre che differenziare i prodotti, ridurre il consumo di materiale e di energia, aumentare l’utilizzo di fonti rinnovabili / materiali riciclabili e migliorare l’efficienza di processo.“Le aziende con cui lavoriamo sono sempre più internazio-nali, spiega Chris Pandis, Global Head of Marketing, Segment Packaging per Clariant Masterbatches. “ Si sfor-zano di sviluppare un messaggio globale del loro marchio, supportato da un approccio globale, con prodotti lanciati contemporaneamente in diversi continenti. Questo, assieme al desiderio dei consumatori e dei rivenditori di avere imballi più rispettosi dell’ambiente, pone una forte pressione ai produttori imballaggi. Ed è proprio per questo che Clariant può supportare i clienti meglio di altre aziende”.

Packaging developers and product marketers face a bewildering array of competitive issues in today’s global economy. At Emballage 2010, Clariant Masterbatches is displaying a range of new technologies and services aimed at ensuring that packaging customers succeed. These include new colorants, special effects and additives, along with design and production assistance that can help shorten time-to-market, differentiate products, reduce material and energy consumption, increase the use of renewable/recyclable materials and enhance process efficiencies.“The companies we work with are increasingly international,” explains Chris Pandis, Global Head of Marketing, Packaging Segment for Clariant Masterbatches. “They strive to develop a global brand message, supported by a global look, with products launched simultaneously on several continents. This, along with consumer and retailer desire for packaging that is more environmentally friendly, creates a great deal of pressure for package developers. No company is better positioned to assist them than Clariant.”

Some of the product and service innovations of interest to the packaging segment include:

Color creation services• like Clariant ColorWorks™. These collaborative centers, strategically located around the world, offer a place for designers, specifiers, marketing specialists and brand managers to come together and quickly develop color and material solutions for products and packaging. “Green” solutions.• Environmentally conscious consumers have become a transformative global force and packagers are increasingly under pressure to find environmentally friendly, sustainable solutions. In this climate, Clariant Masterbatches has introduced a range of new products that can help reduce the volume of packaging, increase the use of renewable, degradable and compostable bio-polymers like PLA, and take maximum advantage of recycled materials. Flexible delivery.• To help customers maximize productivity, reduce costs and improve performance, Clariant is able to deliver a seemingly endless range of choices. Color and additive masterbatches are available as pellets, micropellets, powders or granules, and in liquid form. Color and additive functionality can even be combined into a single tailor-made “combibatch.” These easy-to-use formulations ensure that color and multiple additives will work together flawlessly.

For more information, attendees at Emballage 2010 are encouraged to visit Clariant Masterbatches in Booth 6 H 113.

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Le soluzioni di asciugatura di bottiglie e lattine per tutte le esigenzeI sistemi DRI-Line rimuovono l’umidità dalle zone critiche del prodotto per garantire operazioni di confezionamento senza umidità

Tali sistemi sono in grado di rimuovere:acqua ristagnante in aree inaccessibili, ad esempio •sotto i tappi a corona, per evitare la formazione di ruggine. liquido nel collo e nel corpo delle bottiglie in vetro e •PET per garantire una corretta applicazione di tutti i tipi di etichette: con colla a freddo, di tipo sleeve, contiroll, autoadesiva, con colla a caldo e ROSO. liquido dalle basi concave delle lattine prima della codifica a getto d’inchiostro e dai coperchi delle lattine per evitare la formazione di ruggine e la tensocorrosione.

Tra le applicazioni, figurano:formati bottiglie da 0,33 l a 3 l, velocità massima di •70.000 bottiglie/ora (sistemi di imbottigliamento a caldo o a freddo)altezze bottiglie tipiche da 100 a 360 mm•formati lattine da 28 a 620 g, velocità massima di •80.000 lattine/ora (sistemi di imbottigliamento a caldo o a freddo)

Per soddisfare i molteplici e diversi requisiti, ACI offre la propria gamma DRI-Line in tre configurazioni standard, con la flessibilità di personalizzazione richiesta.‘LNL’ è il fiore all’occhiello tra le soluzioni di asciugatura ACI. In questo sistema, il soffiante e i dispositivi di forni-tura dell’aria sono totalmente racchiusi all’interno di una solida struttura in acciaio inossidabile, dotata di pannelli di ispezione con finestre. Questa configurazione protegge il soffiante in caso di contaminazione da spruzzi, atte-stando, al contempo, i livelli di rumorosità ad un valore decisamente inferiore a 85 dB(A). Una sezione di traspor-tatori integrata consente il preinserimento di tutti i dispo-sitivi di fornitura dell’aria (ad esempio, lame d’aria, sistema JetPlates, tunnel per lattine).Il sistema semi-chiuso ‘EL’ comprende un soffiante racchiuso all’interno di una struttura in acciaio inossida-bile separata, che fornisce l’aria agli appositi dispositivi. Un kit di supporto (altezza 1,75 m) consente di posizio-nare il soffiante lateralmente o direttamente sopra la linea di imbottigliamento. Un filtro esterno aggiuntivo, fissato alle cabine acustiche, protegge il soffiante da eventuali contaminazioni.Il sistema ‘RM’ è la soluzione standard della gamma ACI DRI-Line. Si tratta di un sistema completamente aperto, non dotato di dispositivi di attenuazione del rumore o di contenimento degli spruzzi. Questo sistema è costituito da un soffiante, canaline solide/flessibile e dal dispositivo di fornitura dell’aria scelto (ad esempio, lame d’aria, sistema JetPlate, tunnel per lattine).

Vista la molteplicità dei formati utilizzati nel settore dell’im-bottigliamento e della produzione di lattine non esiste un’unica soluzione in grado di soddisfare tutti i requisiti relativi alle operazioni di asciugatura di bottiglie/lattine.Per soddisfare queste esigenze, Air Control Industries (ACI offre una gamma di potenti soluzioni in grado di adattarsi ad applicazioni specifiche, tra cui bottiglie in vetro e PET e sistemi di imbottigliamento a caldo e a freddo. Questi diversi sistemi sono stati implementati e hanno dimostrato la loro validità in tutto il mondo, parti-colarmente in aziende leader a livello internazionale.DRI-LineI sistemi di asciugatura di bottiglie/lattine ACI DRI-Line sono disponibili come soluzioni completa-mente integrate e chiuse fino a semplici combina-zioni soffiante-lame d’aria. I sistemi DRI-Line sono progettati per rimuovere l’umidità dalle zone critiche del prodotto, al fine di garantire operazioni di confe-zionamento senza umidità.

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Bottle and can drying solutions for AllDRI-Line systems remove moisture from identified critical areas of product to achieve moisture free packaging operations

With many different sizes of operation in the bottling and canning industries, there is no single solution that fits all requirements as regards bottle/can drying operations.To overcome these challenges Air Control Industries (ACI), offers a range of potential solutions to cope with specific application demands, including glass and PET bottles and hot and cold fills. These different systems have been proven in installations around the world, many for leading international names.DRI-LineACI’s DRI-Line bottle/can drying systems are offered as fully-integrated, totally-enclosed solutions through to simple blower-airknife combinations.DRI-Line systems are designed to remove moisture from identified critical areas of product to achieve moisture free packaging operations.They remove:

trapped liquid from inaccessible areas, such as under •crown-caps to prevent rusting.liquid from the necks and main bodies of PET and glass •bottles prior to label application to ensure accurate positioning of all types of label - wet glue, sleeve, conti-roll, self adhesive, hot melt and ROSO.liquid from concave can bases prior to ink-jet coding, and •from can lids to prevent rusting and stress corrosion.

Applications include:bottle sizes from 0.33ltr to 3ltr at speeds up to 70,000 •

botles/hr (hot or cold fill)typical bottle heights ranging from 100 to 360mm•can sizes from 1 to 22oz at speeds up to 80,000 cans/•hr (hot or cold fill)

In order to satisfy the many different requirements, ACI offers its DRI-Line range in three standard configurations – with the flexibility for customisation as necessary.The ‘LNL’ is ACI’s premium drying solution in which the blower and air delivery device(s) are totally enclosed within a robust stainless steel enclosure complete with window inspection panels. This configuration protects the blower from spray contamination whilst attenuating noise levels to well below 85dB(A). An integral section of conveyor permits the pre-fitting of all air delivery devices (e.g. airknives, JetPlates, CanTunnels).The semi-enclosed ‘EL’ system comprises a blower housed in a free-standing stainless enclosure supplying air to the selected air delivery devices. A leg kit (1.75m high) permits the blower to be positioned either to one side of the side or directly over the filling line. An additional external filter attached to the acoustic enclosure protects the blower from contamination.The ‘RM’ system is the most basic of ACI’s DRI-Line range. It is a totally open arrangement with no noise attenuation or spray containment. Systems consist of a blower, solid/flexible ducting and the method the selected air delivery device (e.g. aiknife, JetPlate, CanTunnel).

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La svolta verde di Levissima

The green swerve of Levissima

Progettato con il 22% in meno di materia prima rispetto la versione presente sul mercato, il nuovo contenitore Levissima è stato disegnato da PET Engineering

Engineered with 22% less of raw material comparing to the bottle version now present on Italian market, the new Levissima container was designed by PET Engineering

modo sulla progettazione tecnica del contenitore, con l’obiettivo di raggiungere e superare i 300N di top load a pieno. Per questo motivo è stato rivolto un attento studio alle nervature e al profilo tecnico dell’impugnatura. Particolare cura e attenzione è stata rivolta anche alla zona spalla, strutturata in funzione dei punti di appoggio nella linea al fine di evitare ammaccature, e alle nervature del fondo, disegnate ad hoc per garantire la massima stabilità nonostante il basso peso. Nonostante il peso contenuto, la nuova bottiglia Levissima mantiene elevate performance tecniche sia prima che dopo l’apertura, consentendone al consumatore un uso maneggevole. Caratterizzata da un’impugnatura estremamente ergonomica, la nuova bottiglia Levissima si addice a tutti gli usi fuori e dentro casa. Le rigide linee orizzontali sviluppate sul corpo, oltre a fungere da fattore estetico con percezione di linearità e rigorosa precisione, permettono un’alta resistenza al carico assiale e al contempo agevolano la riduzione dell’ingombro del contenitore dopo l’utilizzo. Le lunette lisce presenti sul corpo hanno mostrato inoltre la loro utilità per il risucchio in fase di versamento dell’acqua. Con questo grande ed importante progetto è stato dimostrato come la tecnologia “SWERVE” sia industrializzabile senza apportare grandi ed ingenti interventi alle linee esistenti – commenta Elena Baldo, R&D Manager del progetto - La nuova bottiglia Levissima viene prodotta nella linea già esistente senza la necessità di cambiare nemmeno la valvola di riempimento. La stessa bottiglia ha superato tutti i test anche con il peso di 9,9 g.Grazie al risparmio di materia prima, il processo produttivo del nuovo packaging leggero ha permesso a Levissima una rimarchevole riduzione delle emissioni di CO2, nonché una evidente riduzione di consumo e quindi di smaltimento post utilizzo di PET. Una nuova frontiera verde che con grande successo sta conquistando il mercato nazionale.

Pensato e progettato con il 22% in meno di materia prima rispetto la versione presente sul mercato, il nuovissimo contenitore Levissima, nel formato 500 ml per acqua piatta, è stato disegnato da PET Engineering come evoluzione della famiglia Bottle Fly. Contraddistinto dal peso di soli 11 g. per una produzione a regime di 38.000 bott/ora, la bottiglia si presta ad un processo di riempimento senza la necessità di aggiunta di azoto.In primis è stato apportato un intervento di riduzione peso del filetto Alaska267, con l’applicazione dell’esclusiva tecnologia PET Engineering “SWERVE” al quale è seguito uno studio sull’alleggerimento del corpo della preforma. La modifica apportata al filetto è stata tale da consentire comunque l’utilizzo di un tappo standard, regolarmente presente sul mercato e una importante riduzione del peso del filetto stesso e della zona sotto baga.L’attività di ricerca e sviluppo si è concentrata in particolar

Thought and engineered with 22% less of raw material comparing to the actual bottle version present on the Italian market, the brand new 500ml Levissima flat water PET container, was designed by PET Engineering as an evolution of the Bottle Fly family. With only 11 gr. weight and without any addition of nitrogen gas, this container is meant to be placed into a production of 38.000 bottles per hour process regime.First of all, the brand new PET Engineering “SWERVE” technology has been adapted to reduce the Alaska267 neck finish weight, followed by a lighter preform project design. This particular modification allowed also the use of a standard cap, which can be found easily on the market, in addition with a significant reduction of the neck finish as well as the area under the support ledge.Research and development activities were focused mainly on technical details during the engineering of the PET container, where the aim was to achieve and overtake the 300N filled top load value limit. That was the reason why particular attentions were carried out on the ribs’ design and on technical profile of the handling area. Even more care was focused on the bottle shoulder area, structured

in order to prevent any deformation on bottle leaning area, and also bottle base ribs were drawn “ad hoc” to guarantee high stability despite of the lower weight.Although the low weight, the new Levissima bottle maintains an elevate technical performance either before or after when opening, which still allows good handling. Characterized by an extremely ergonomic handling, the new Levissima bottle is suitable for multi-purpose usage either indoor or outdoor. The horizontal lines developed along the bottle’s body, besides having an esthetic function of linearity and strict accuracy, also allowed to keep an high resistance towards axial forces and at the same time they easily reduce the size of the bottle container after usage. The half moon type structure placed on bottle body have demonstrated their usefulness during drinking.Thanks to this big and important project it was shown that the “SWERVE” technology can be implemented without large intervention on existing lines – says Ms. Elena Baldo, R&D Project Manager – The new Levissima bottle is being produced on an existing line without changing any filling valve. The same bottle shape has successfully passed all the tests even with 9,9 gr weight.By saving raw material, the production process on the new lightweight packaging has permitted Levissima to notable reduce CO2 emission, as well as a real reduction of consumption and consequently less waste of PET after usage. This new green frontier is conquering the Italian market with outstanding success.

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PET DAY 2010, per capire e anticipare il mercato

sarà continua scarsità di materiale fino al 2012, e questi elementi porteranno a prezzi più elevati per il PET.4 – Lo scenario mondiale del MEG evidenzia come l’Asia rimanga il driver principale del mercato, mentre il Medio Oriente emerge come netto esportatore verso il resto del mondo.5 – La domanda mondiale di Poliestere crescerà proba-bilmente di 3 Milioni di Tonnellate, ma potrebbe anche raggiungere 3,5 Milioni di tonnellate come conseguenza del prezzo elevato del Cotone.In seguito, i riflettori si sono accesi sul Direttore Generale di PCI Andrew Noone, la cui presentazione “PET Global Outlook” ha portato all’attenzione i seguenti punti: La ripresa globale è cominciata, e al momento la crescita della domanda mondiale di PET per il 2010 è del 4,6%; Esistono minacce di ulteriori razionalizzazioni degli impianti di PET Europei, e a causa della profonda reces-sione Europea, la crescita di domanda all’interno della UE nel 2010 è solo +1,0%; La crescita cinese porterà il Paese ad avere 3 milioni di MT di capacità produttiva di PET in eccedenza nel 2011; Il PET dal Medio Oriente sarà competitivo per il mercato Europeo, grazie ai costi di trasporto ed ai dazi favorevoli; “La Cina continuerà ad assorbire quanto se non di più (PET riciclato post-consumo) di quanto non faccia in questo momento”.Successivamente, un partner dello Studio legale Van Bael & Bellis - Philippe De Baere - , ha esposto la sua presenta-zione dal titolo “Aggiornamento sulle Misure Protezionistiche Applicabili alle Importazioni di PET nell’UE”.A differenza dei precedenti oratori, ha espresso il suo

Oltre 150 leader dell’Industria del PET provenienti da oltre 25 Paesi, le cui imprese rappresentano oltre 8 milioni di tonnellate (oltre 19 miliardi di libbre) di PET acquisito quest’anno, hanno colto l’invito della GSI a partecipare a questa conferenza senza pari. Per un giorno e mezzo, la splendida Villa Medicea di Artimino è stata l’epicentro del Mercato Globale del PET.Nella stessa villa in cui Michelangelo studiò diverse centi-naia di anni prima, varie presentazioni e due distinte tavole rotonde hanno fornito agli ospiti di questo PET DAY una grande quantità di informazioni sul mercato Globale del PET, oltre ad accurate previsioni di prezzo. Lo scopo è stato quello di fornire ai partecipanti tutti gli strumenti necessari per anticipare i movimenti del mercato, ed avere sempre successo nell’ottimizzazione delle loro strategie di acquisto del PET.La sessione della mattina del 7 Ottobre si è concentrata sulla situazione attuale e futura del mercato del PET, partendo con una presentazione approfondita di Sanjay Sinha da Reliance (India) dal titolo“Lo Scenario dell’Alimentazione delle Scorte di Poliestere”. Alcuni punti salienti di questa preziosa presentazione includono:1 – L’irregolare ripresa globale determinerà il trend della domanda di poliestere.2 – La capacità mondiale di produzione di PX, creata nel 2009, sarà assorbita entro il 2010, con la Cina a guidare la domanda.3 - La domanda globale di PTA crescerà del 6,4%, il cotone avrà un impatto significativo sui prezzi del PTA, ci

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nelle future battaglie contro le misure AD e AS.Nel 2011 le importazioni di PET si manterranno stabili •rispetto al 2010, e vicine a 750.000 MT, e ha sottoline-ato che per rimanere competitivi gli utilizzatori di PET dovranno far ricorso alle importazioni nelle loro strategie di acquisto. A causa dell’espansione di capacità produt-tiva Cinese di PET, materie prime favorevoli, manodo-pera, e altre spese accessorie, questa rimarrà una scelta vitale per le forniture di molte aziende acquirenti.“Essere in grado di prevedere con precisione i movi-•menti di prezzo del PET è oggi il più importante vantaggio competitivo per gli imbottigliatori ed i trasfor-matori.” Ha dimostrato che con conoscenze profes-sionali e la gestione quotidiana del PX, PTA, MEG e del business della fibra è possibile “prevedere corretta-mente i movimenti dei prezzi del PET nel breve termine, nell’arco di tre-quattro mesi”. “Il prezzo del cotone sarà il fattore chiave che guiderà •nei prossimi mesi gli aumenti delle materie prime neces-sarie a produrre il PET”. 6 - “E’ meglio comprare oggi (7 ottobre) di domani, perché il prezzo di oggi (del PET) sarà il più basso almeno per i prossimi 5-6 mesi”.

Poi Zanchi ha spostato brevemente l’attenzione dei partecipanti dagli argomenti monetari legati al business, per fornire un aggiornamento appassionato su un busi-ness sociale. Ha illustrato ai partecipanti i progressi della Saint Lawrence Foundation Onlus, che è una organizza-zione filantropica no-profit finanziata con gli utili della famiglia Zanchi, il cui unico scopo è quello di sostenere attività sociali, educative e umanitarie nelle comunità di tutto il mondo. Attualmente, la Fondazione sta soste

“disappunto” perché la sua partecipazione al PET DAY anche quest’anno significa che si stanno discu-tendo nuovamente misure Anti-Dumping e Anti-Subsidy. Ha affermato che “le misure AD e AS conti-nueranno anche in futuro”.Parlando della recente decisione finale sull’Anti-Dumping e sulle misure compensative (Anti-Subsidy) relative al PET proveniente da Iran, Pakistan ed Emirati Arabi Uniti, ha informato che l’Unione europea il 29 Settembre ha terminato le procedure Anti-Dumping ed ha imposto misure compensative di importo ridotto. Questo risultato è derivato dalla risposta della Industrie Europee utilizza-trici di PET, come sottolineato da De Baere dicendo: “Non ho mai assistito ad un caso con una tale mobilita-zione di utilizzatori contrari a tali misure.”Poi il pubblico si è concentrato sull’energica presenta-zione del CEO e Fondatore di GSI Global Service International srl, Francesco Zanchi, dal titolo “Flussi Commerciali del PET per il 2011”. Di seguito i punti essenziali:

La domanda mondiale di PET aumenterà di 1 milione •di tonnellate, con il 45% della crescita totale prove-niente dalla Cina.Oltre 70 aziende, che consumano complessivamente •più di 2,7 milioni di tonnellate di PET in Europa, pari all’83% di questo mercato, si è fatta avanti nella recente battaglia contro le misure AD e AS, portando ad una parziale vittoria contro tali misure protezionisti-che. Ancora più aziende dovranno essere coinvolte, ed azioni di lobbying dei rappresentanti EU dovranno essere intraprese, per ottenere una vittoria completa

Global Service International è orgogliosa di annunciare che l’ottava edizione del PET DAY si è conclusa Giovedi 7 Ottobre ad Artimino (Firenze)

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77Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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di Edana (Associazione Europea dei Monouso e Non-Wovens), Massimo Migliavacca - Direttore di Tecnologie e Sviluppo di Freudenberg Politex (Italia), Dominique Kaiser - Group Purchasing Manager di Monopole SPA (Belgio).Questi stimati membri della tavola rotonda hanno espresso tra l’altro i seguenti punti:

Diversi imbottigliatori hanno testimoniato il loro continuo •impegno nel riciclo “bottle-to-bottle”; in particolare uno di essi usa rPET da oltre 10 anni, ed il suo impegno deriva dalla volontà di ridurre la propria “impronta del carbonio” e da altre tematiche ambientali.Due delle sfide emerse per il riciclo bottle-to-bottle sono •state il costo superiore del rPET per uso alimentare rispetto al PET vergine (“10% più costoso negli Stati Uniti”), ed un sistema di raccolta che necessita di miglio-ramenti per rendere l’utilizzo di r PET più facilmente praticabile.Sono stati presentati anche argomenti contro il riciclo •bottle-to-bottle di rPET post-consumo, a favore di altri utilizzi dello stesso. Due sostenitori di queste tesi hanno commentato: l’applicazione per fibre richiede meno energia ed ha un minore impatto ambientale, e le appli-cazioni in campo edilizio (ad esempio isolanti per tetti ed edifici) sono “molto più convenienti” per il loro lungo ciclo di vita, e la minore frequenza di rientro nel riciclo.Un membro del pubblico ha portato all’attenzione il fatto •che la sua azienda è produttrice di fogli di PET, e che attualmente alcune società riescono ad importare fogli vergini allo stesso prezzo della resina PET. Ha detto che qualora si verificasse un aumento del consumo di rPET, la sua società sarebbe impossibilitata a competere (poiché usa fogli a base di rPET).Zanchi ha sottolineato che, indipendentemente da quale •sia l’utilizzo finale, “una bottiglia (usata) di PET non dovrebbe più essere considerata rifiuto usa e getta, ma una materia prima secondaria”.

La Tavola Rotonda conclusiva del PET DAY è stata centrata sulla Zhengzhou Commodity Exchange PTA, situata in Cina, ed è stata introdotta dal suo Senior Marketing Director - Hongliang Zuo. Egli ha tenuto la prima presentazione Europea di questo Mercato Finanziario, che è stata intitolata, “Il ruolo dei Futures PTA nello sviluppo dell’industria”. Questa è stata un’occasione rarissima per conoscere l’unico mercato dei PTA futures nel mondo, e come è cresciuto dalla sua apertura nel 2000, attualmente con una media di oltre 2.500.000 di tonnellate di PTA scambiati ogni giorno, e la sua impor-tanza nel mercato cinese del PET.Il PET DAY 2010 si è concluso con la rivelazione delle previsioni di prezzo per il 2011, come espresse da tutti i partecipanti. Sono state discusse diverse possibilità di business, ed un’ulteriore occasione per relatori e membri della Tavola Rotonda di interagire con tutti i partecipanti all’evento, riguardo alle varie aree di interesse emerse durante questa conferenza unica nel suo genere.Il PET DAY 2011 è previsto per il giorno Giovedì 6 Ottobre, nella stessa magnifica location Italiana, e senza dubbio sarà ancora il miglior luogo per raccogliere informazioni, relazionarsi, e discutere i più significativi temi presenti e futuri che riguardano l’Industria Mondiale del Poliestere.

nendo sette progetti (rivolti allo sviluppo di abitazioni, costruzioni universitarie, nuove creazioni di business sociali, sviluppo di nuovi leaders) per la Fatima Institute University di Makeni in Sierra Leone, un Paese dell’Africa nordoccidentale, che si sta lentamente riprendendo da una devastante guerra civile.La sessione pomeridiana si è aperta con David Clark, il direttore della Sostenibilità presso Amcor Rigid Plastics (USA Division), e la sua presentazione, “Competizione tra Materiali per l’Imballaggio” di cui sono elencati a seguire i principali passi.

Vetro e imballaggi in PET sono entrambi fortemente •influenzati dalle oscillazioni dei prezzi dell’energia e del petrolio greggio. L’alluminio meno.Il prezzo del vetro sembra essere più sensibile alle varia-•zioni dei prezzi dell’energia di quanto non sia il PET.Sia il modello che le tendenze recenti indicano che i •clienti di Amcor possono attendersi che il prezzo del PET continui ad oscillare e rimanga imprevedibile, come il prezzo del petrolio.Amcor ritiene che più i produttori di packaging in PET •riusciranno ad essere prevedibili, maggiori saranno le opportunità di crescita per la nostra Industria – sia che la crescita derivi dall’introduzione di nuovi prodotti, sia che derivi dalla conversione da altri materiali per l’imbal-laggio più volatili.

Successivamente, il Direttore della Divisione Soluzioni per il Packaging Sostenibile - Cees Van Dongen, da Coca-Cola (Europe) - ha introdotto il tema della sostenibilità e del riciclaggio e i loro diversi impatti sulla resina PET, con la sua relazione dal titolo “Il Riciclo di Bottiglie di PET: Le Lezioni che Sono State Imparate”.Le preferenze dei clienti Europei intervistati mostrano un trend discendente negli anni, passando da un atteggia-mento del tipo “nuovo e buono per l’ambiente” ad uno del tipo ”cosa c’è di nuovo ed eccitante in questo?”. Ciò implica che le persone si aspettano che Coca-Cola stia già usando PET riciclato, e intendere l’utilizzo del rPET solo come strumento di Marketing non da profitto.Le attività di raccolta, pre-selezione e vendita di bottiglie in PET post-consumo sono diventate una “macchina da soldi” negli ultimi anni, guidata da organizzazioni di recu-pero, società di gestione dei rifiuti, e dettaglianti, non dal proprietario originale della bottiglia.Cosa deve cambiare, secondo Coca-Cola, perché il rici-claggio diventi una componente più importante del settore degli imballaggi in PET? I proprietari di marchi e i titolari di private label devono impegnarsi ad utilizzare bottiglie riciclabili al 100%. Le autorità nazionali e locali devono far rispettare i requisiti essenziali. Criteri comuni di classificazione e specifiche comuni per le bottiglie devono essere utilizzati in tutta Europa. L’economia di scala è fondamentale a livello del riciclatore. Cambiare mentalità da “rifiuti” a “cibo”. Politiche legali e fiscali di disincentivo all’esportazione del PET post-consumo, ed incentivi per il riciclo locale di materiale.Questa presentazione ha aperto un vivace dibattito durante la Tavola Rotonda sul riciclaggio, alla quale hanno preso parte Cees Van Dongen, David Clark, George Hendry - il Direttore Commerciale di Artenius PET Packaging Europe, Nicolas Gregoire - Category Sourcing Manager della Divisione Mondiale del Packaging delle Acque di Danone, Pierre Wiertz - Amministratore Delegato

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78 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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PET DAY 2010, to understand and

anticipate the marketOver 150 Leaders of the PET Industry coming from over 25 countries, whose companies represent over 8 Million Metric Tons (over 19 Billion Pounds) of PET purchasing this year, gladly took GSI’s invitation to attend this unequalled conference. For one and a half days, the splendid Medicean Villa of Artimino became the epicenter of the Global PET User Market.In the same Villa in which Michelangelo studied several hundred years before, multiple presentations and two diverse roundtables presented this PET DAY’s guests to a vast amount of unique information about the Global PET Market, and also accurate price forecasts to give them the tools to understand the market movements before they occur and to support their continued success in optimizing their PET purchasing strategies.The morning session on October 7th was focused on the current and likely future conditions of the PET Market, starting with an in-depth presentation by Sanjay Sinha from Reliance (India) titled, “Polyester Feed Stock Scenario”.Some highlights from this valuable presentation include:1- Uneven Global Recovery will determine the overall Polyester Demand2- Worldwide PX supply created in 2009 will get absorbed by 2012, with China driving demand3- PTA global demand to grow 6.4%, cotton will significantly impact PTA’s price, continued tightness of supply until 2012, and these elements will lead to higher PET prices4- MEG’s worldwide scenario outlined Asia remaining the key market driver, with the Middle East emerging as net supplier to the world.5- The Worldwide Polyester Market overall demand likely to increase 3 Million MT, but could reach 3,500,000 MT factoring in the high prices of Cotton.Afterwards, the spotlight turned to the Managing Director of PCI Andrew Noone, whose presentation “PET Global Outlook” brought up many of the following interesting points to digest: The Global Recovery has started, and current worldwide PET demand growth for 2010 is 4.6%; Threats of further rationalisation of European PET plants exist, and due to the deep European recession, EU demand growth in 2010 is only up 1.0%; China’s growth will lead it to have 3 Million MT Surplus Capacity of PET in 2011; Middle East PET will be competitive to the EU due to freight and duty advantages; “China will continue to take as much if not more (post consumer recycled PET material) than it does at the moment”.Next, a partner in the Legal Firm Van Bael & Bellis Philippe De Baere, clearly rendered his presentation titled, “Update on Trade Protection Measures Applicable to Imports of PET into the EU”.Unlike the previous speakers, he voiced his “disappointment” in being at this PET DAY, because he was again discussing Anti-Dumping and Anti-Subsidy measures this year. He related that “AD and AS measures will continue in the future”.

In speaking about the recent anti-dumping and countervailing (anti-subsidy) definitive decision on PET originating from Iran, Pakistan and the UAE, he related that the EU terminated the anti-dumping procedures, and has enforced reduced countervailing measures on September 29th. This outcome was implied to have come from the response of the EU PET User Industry, as De Baere emphasized by saying, “I have never seen a case with such strong mobilisation of users against these measures.”Then the audience turned to focus on the energetic presentation of the CEO and Founder of G.S.I. Global Service International srl, Francesco Zanchi, titled “2011 PET Trade Flows”. The following essential points were derived:

PET World Demand will increase by 1 Million MT, with 45% •of the total growth coming from China.Over 70 Companies which consume over 2.7 Million •MT of PET in the EU, representing 83% of this market, came forward against the recent AD and AS battle and led to a partial victory against those protectionist measures. More companies and direct lobbying of EU representatives will be needed for a complete victory in future AD and AS battles.In 2011 PET Imports will remain stable against 2010 at •close to 750,000 MT, and he emphasized that to remain competitive that PET Users must utilize imports in their purchasing strategies. Due to China’s PET Capacity expansions, favorable raw material, labor, and other associated costs, it will remain a vital supplier choice for many buyers. “To be able to accurately predict PET Price movements •today is the most important competitive advantage for bottlers and converters.” He related with professional knowledge and daily management of PX, PTA, MEG and the Fiber business it is possible to “properly forecast PET price movements in the short term over three to four months”.

“Cotton prices will be the key driver for PET raw material prices increases in the coming months”.“It is better to buy today (October 7th) than tomorrow, because today’s (PET) prices in dollar terms will be the lowest in at least the next five to six months”.Then Zanchi turned the PET DAY conference briefly away from the monetary profit based business topics, to a passionate update on a social business. The progress of the Saint Lawrence Foundation Onlous, which is a philanthropic non-profit organization funded by the profits of the Zanchi family, whose only purpose is to support social, educational, and humanitarian activities in communities worldwide was given to enthusiastic audience. Currently, the foundation is supporting seven projects (targeting housing, educational construction, new social business creations, and leader development) for the Makeni’s Fatima Institute University in Sierra Leone, a Northwestern African Country that is slowly recovering from a ravaging civil war.

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79Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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The afternoon session opened with David Clark the Director of Sustainability at Amcor Rigid Plastics (USA Division), giving his presentation, “ Inter-material for Packaging Competition” in which the main components are listed below.

Glass and PET packaging are both strongly influenced by •swings in energy and crude oil prices. Aluminum less so.Glass pricing appears to be more susceptible to energy •price changes than does PET.Both the model and recent trends show that Amcor’s •customers can expect PET prices to continue to fluctuate and ultimately remain as unpredictable as the price of oil.Amcor believes the more predictability they can provide as •PET packaging suppliers, the more growth opportunities our industry will have – whether that growth comes from new product introductions or conversion from other more volatile packaging materials.

Afterward, the Director of Sustainable Packaging Solutions Cees van Dongen from Coca-Cola (Europe) introduced the topic of sustainability and recycling and their various impacts on PET resin with his speech titled “PET Bottle Recycling Lessons Learned”. Surveyed EU customer preferences show a trend downward over the years from “new and good for the environment” to “what’s new and exciting about that?” Implying that people expect Coke to already be using rPET, and basing use of rPET solely as a marketing instrument is not profitable.Collecting, pre-sorting and selling post consumer PET bottles have become a “money machine” in recent years, with recovery organizations, waste management companies, and retailers in the driver’s seat, not the original owner of the bottle.What needs to change according to Coke for recycling to be a more important part of the PET packaging Industry? Brand owners and private label holders need to commit to 100% recyclable bottles. National and local authorities should enforce essential requirements. Common sorting criteria and baled bottle specifications need to be in place across Europe. Economy of scale is vital at a recycler level through consolidation. Change culture mentality from “waste” to “food”. Legal and fiscal discouragement of post consumer PET exports and incentives for local recycling of recycled material.This presentation opened the stage to a lively debate

on the Recycling Round Table that was filled by Cees van Dongen, David Clark, George Hendry the Sales Director from Artenius PET Packaging Europe, Nicolas Gregoire the Category Sourcing Manager of Packaging Worldwide Waters Division of Danone, Pierre Wiertz Managing Director of Edana (European Disposables and Nonwovens Association) , Massimo Migliavacca Director of Technologies and Development at Freudenberg Politex (Italy), and Dominique Kaiser the Group Purchasing Manager from SPA Monopole (Belgium). These esteemed Round table members voiced several of the following points:

Several of the bottlers related their continued commitment •to bottle to bottle recycling, with one indicating that they have been using rPET in bottles for over 10 years, and this commitment is based on reducing their carbon foot print and other environmental related reasons.Two challenges of bottle to bottle recycling mentioned •were that the food grade rPET is been recently more expensive than virgin PET (“10% more expensive in the United States”), and collection systems need to be improved in order to make more rPET usage more viable in their companies.Arguments against post consumer recycled PET being •used for bottle to bottle recycling versus other applications also were voiced by various Round Table members. Two such proponents of non food grade rPET use related: fiber applications use less energy and have less of an environmental impact due to deceased required processing, and construction applications (such as used in roofing and building insulation) are “far more convenient” because of their longer shelf life and decreased frequent re-entry back into the recycling lifecycle.An audience member brought up that her company is a •sheet producer, and that currently some companies can import virgin sheets at the same price of PET resin. She said that if increased consumption of rPET occurs it would make it impossible for her company to compete (since it uses rPET based sheets).Zanchi emphasized that no matter what the final application •is “that a (used) PET bottle should no longer be considered disposable waste, but it is a secondary raw material”.

The final Round Table of PET DAY centered on the PTA Zhengzhou Commodity Exchange located in China, and was introduced by its Senior Marketing Director Hongliang Zuo. He gave the first European presentation of this exchange that was titled, “The Role of PTA Futures in the Industry Development”. This was a unique opportunity to learn about the only PTA future market in the world, and how it’s growth since opening in 2000, currently averaging over 2,500,000 MT of PTA traded every day, and it’s importance in the Chinese PET Market.PET DAY 2010 ended with the audience’s 2011 price forecasts revealed, several business opportunities discussed, and another opportunity for the esteemed speakers and round table members to converse with all the event’s guests about the various areas of interest that were presented over the course of this one of a kind conference.PET DAY 2011 is scheduled for Thursday October 6th in the same enchanting Italian location, and will again undoubtedly be the best place to learn, network, and discuss the most significant current and future factors affecting the entire Global Polyester Industry.

Global Service International is proud to report that our eighth annual PET DAY concluded Thursday October 7th in Artimino (Near Florence), Italy

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Un biennio di successi a livello internazionale

Il principale obiettivo di SIAPI è quello di contribuire alla crescita dell’industria del packaging in PET

teristiche meccaniche dei contenitori in PET, che hanno sostituito un’intera gamma di vasi in vetro. La conver-sione dal vetro ha permesso una riduzione della quantità dei materiali utilizzati, l’alleggerimento dei vasi e quindi un notevole risparmio in termini logistici che si è consolidato infine in un minore impatto sull’ambiente. Un settore di mercato in costante crescita che ha identi-ficato le soffiatrici per il segmento Extra Large di SIAPI come la migliore tecnologia disponibile, è quello dei PET KEG per la birra. I tradizionali fusti in acciaio sono stati convertiti in contenitori in PET con una capacità che varia dai 4 l ai 40 l. La soluzione “one way”, ovvero non riutiliz-zabile, per questi PET KEG sta suscitando interesse in merito alla concreta possibilità di ridurre i costi lungo l’intera filiera (produzione, trasporto, stoccaggio) senza compromettere la qualità e la conservazione di un prodotto così delicato. Infatti, la tecnologia attualmente disponibile nella produzione delle preforme e le resine utilizzate proteggono la birra dai raggi UV, dall’entrata di ossigeno e dalla perdita di CO2. SIAPI può vantare un’esperienza decennale nello sviluppo di macchine soffiatrici per contenitori Extra Large - fino ai 40 l – i cui punti di forza sono una ripeti-bilità di processo senza eguali e una produttività oraria altamente flessibile.Un altro mercato di riferimento per il segmento dei grandi formati è quello dell’acqua, che sempre più si affida al know-how di SIAPI per il soffiaggio di boccioni da 10 litri one way e da 3-4-5 USG, sia refillable che one way. Sempre nell’ottica della ricerca del risparmio in termini energetici e dell’eco-sostenibilità dei propri prodotti, SIAPI sviluppa i boccioni water cooler per distributori assicurando una serie di vantaggi: sono più sicuri perché non contengono BPA come quelli in policarbonato, sono più resistenti e leggeri, il che comporta un decisivo miglioramento nella logistica, nella loro versione one way sono più igienici e non necessitano dei costi di lavaggio e, infine, sono innovativi nel packaging e possono essere personalizzati e implementati, ad esempio con l’inseri-mento automatico del manico.

A pochi mesi dal 2011 e con alle spalle un biennio di successi a livello internazionale, l’azienda SIAPI ha parte-cipato ad uno dei più importanti ed attesi eventi per il settore della plastica e della gomma e per i diversi segmenti del beverage, la fiera internazionale K 2010. Svoltasi a Düsseldorf dal 27 ottobre al 3 novembre, la fiera si è rivelata un’ottima occasione di incontro e confronto e ha fornito a SIAPI l’opportunità di far cono-scere le proprie recenti innovazioni e alcune importanti case history che dimostrano l’andamento delle attività. Il principale obiettivo è quello di contribuire alla crescita dell’industria del packaging in PET, affiancando e suppor-tando il cliente dallo sviluppo dell’applicazione più competitiva e innovativa sino alla realizzazione della macchina soffiatrice che meglio soddisfi le richieste del mercato di riferimento. L’attività, che si svolge a 360° attorno all’applicazione, dall’idea vincente alla fase di prototipazione e messa a punto della soffiatrice, spinge costantemente l’azienda e, in particolare, il suo laborato-rio di Ricerca e Sviluppo a progettare nuove soluzioni per il PET. Ciò consente il rafforzamento del ruolo svolto dall’azienda nelle conversioni da materiali quali il policar-bonato e l’HDPE al PET. A partire da questa serie di sforzi, è stato sviluppato anche il concetto del sistema HandleMatic 360°, la tecnologia che offre la possibilità di inserire il manico al corpo o al collo di qualsiasi tipo di contenitore, sia in fase di soffiaggio che in fase post-soffiaggio. SIAPI consente così la massima personalizzazione dell’applicazione e permette l’implementazione dell’intera gamma di soffia-trici con questo sistema tecnologico. HandleMatic 360° significa soprattutto aggiungere efficienza e funzionalità ai già riconosciuti vantaggi dei contenitori in PET, più leggeri ed eco-sostenibili. Per quanto riguarda le conversioni al PET, un successo annoverato da SIAPI è quello ottenuto assieme ad ESTERFORM, uno dei maggiori converter a livello euro-peo, che ha affidato all’azienda trevigiana un grande progetto. Il laboratorio R&S ha supportato ESTERFORM a sviluppare le preforme, ottimizzandone la distribuzione degli spessori e conseguentemente migliorando le carat-

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Two years of international successes

SIAPI’s mission is to contribute to the growth of the PET packaging industry

Some months to go before the beginning of 2011 and two years of intense international success for Siapi. The company has recently participated in one of the most important and awaited events for the plastic and rubber sector for the diverse beverage sectors, K 2010. Held in Düsseldorf, between 27 October and 3 November, not only did this international event turn out an excellent occasion of meeting and exchange, but it also gave SIAPI the opportunity to have its recent innovation and some important case histories known, which on the other hand are also evidence of the company’s activity.SIAPI’s main target is helping the PET packaging industry grow, by supporting the customer through the development of a more competitive and innovative application right to the creation of a blow-moulding machine able to meet the demand of the market of reference. The activity concerning this application constantly drives the company and its R&D lab in particular to engineer new solutions for PET packaging. This enables the company to reinforce its role in material conversions, from polycarbonate and HDPE to PET.Starting from these efforts, SIAPI also developed the HandleMatic 360° system, the technology that offers the possibility to insert the handle into the body or the neck of any kind container of container, during both moulding stage and right after moulding operation. SIAPI enables to customize applications to the utmost, and to implement the entire range of blow-moulding machines thanks to this technological system. HandleMatic 360° means to add efficiency and functionality to the already well-known benefits deriving from PET containers, lighter and eco-friendly.As regards conversions into PET, SIAPI has achieved great success jointly with one of the main European converters, ESTERFORM, which has entrusted the Treviso-based company with a great project. SIAPI R&D has supported ESTERFORM in developing the preforms optimizing their thickness and improving overall mechanic features of PET containers, which has however replaced an full range of glass jars. Conversion into PET has enables to reduce the amount of material used, to lighten jars for a noticeable logistics savings and reduced impact on the environment.An ever growing market sector that has recognized SIAPI

Extra Large blow-mounding machines as the best technology available today on the market, is the PET KEG for the beer sector. Traditional steel kegs have been converted into PET container from 4 to 40 litres. The one-way solution, or disposable, for the PET KEG has been drawing considerable interests above all due to the real possibility the offer to reduce costs throughout the entire chain (production, transport, storage), without ever jeopardising quality and preservation. In fact, the technology now available for pre-forms production along with used resins, protect beer from UV rays, oxygen and CO2 leakage. SIAPI can boast extensive expertise in the development of blow-mounding machines for Extra Large containers, capacity up to 40 litres – whose key features are unrivalled process repeatability and highly flexible hour production.Further market of reference for the sector of large-sized containers is the water sector, which has been increasingly relying on SIAPI know-how to blow-mould disposable, 10-litre capacity big bottles, and 3-4-5 USG, both refillable and one-way. Again in terms of product energy efficiency and eco-friendliness, SIAPI develops cooler water big bottles for dealers, with a range of advantages: they are safer since they do not contain BPA, like polycarbonated big bottles, sturdier and lighter, for overall implemented logistics, and in their one-way version they also offer more hygiene and does not need washing. In conclusion, their packaging is innovative and can be tailored and implemented, for instance, with the automatic insertion of the handle.

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Andamentopositivo

Positive situation

Dall’analisi dell’andamento dell’acquisizione ordini, nel bimestre estivo luglio-agosto 2010, emerge un andamento positivo

The situation of the orders had in July-August 2010 shows a positive trend

A luglio, l’indice degli ordini totali (espresso nella base ordini medi 2009=100) si è attestato a 138,2 registrando il secondo miglior valore mensile dell’anno. Ad agosto il valore è stato 83,5 dato spiegabile con la riduzione dell’attività legata alla pausa estiva.Da uno sguardo d’insieme si nota che, a partire da ottobre 2009, la raccolta è stata stabilmente superiore a quella dello stesso mese dell’anno precedente dando inizio ad un trend di ripresa che dura ininterrottamente da ormai undici mesi. Anche se si tratta di un dato incoraggiante, non bisogna dimenticare che gli ordini complessivi dei primi otto mesi del 2010 sono certamente aumentati rispetto allo stesso periodo del 2009, ma si collocano ancora a un livello inferiore a quello pre-crisi di inizio 2008.Passando all’analisi della distribuzione degli ordinativi acquisiti sul mercato domestico ed internazionale, nel mese di luglio l’indice del mercato interno è stato pari a 119,9. Il valore dell’indice si colloca al di sopra del livello dell’anno precedente (108,1), ed è il secondo miglior valore registrato nel corso dell’anno. Ad agosto l’indice è stato pari a 82,1 contro il 69 dell’anno precedente. Le variazioni tendenziali del bimestre sono state rispettivamente pari a +11% e a +18,9%.Per quanto riguarda l’andamento degli ordinativi esteri si registra una performance positiva. A luglio si è registrato un valore pari a 141,8 e ad agosto è stato pari a 84. Confrontando questi risultati con quelli degli stessi mesi dello scorso anno, si ottengono delle crescite tendenziali rispettivamente del +18,1% e del 10,8%.Nei mesi considerati, l’indagine di monitoraggio ha registrato, come per altro nei mesi precedenti, un andamento disomo-geneo nei diversi settore cliente. Il generale andamento posi-tivo è essenzialmente dovuto alle performance dei settori Food, Beverage e Farmaceutico. I settori Cosmetico & Health Care hanno avuto un andamento positivo a luglio e negativo ad agosto, mentre i così detti “Altri” settori hanno avuto performance decrescenti durante i mesi estivi.Per quanto riguarda il ricorso alla cassa integrazione, nel bimestre luglio-agosto si è registrato il minimo dall’inizio della crisi economica. UCIMA è l’Associazione di Categoria che rappresenta in Italia e nel mondo i costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio. Raggruppa oltre 100 aziende che rappresentano globalmente il 70% del fatturato totale del settore e oltre l’80% delle esportazioni italiane. Membro di HYPERLINK “http://www.confindustria.it” \t “_blank” CONFINDUSTRIA, UCIMA opera in Italia e all’estero, offrendo alle imprese associate consulenza tecnica e un’am-pia gamma di servizi in materia di marketing e promotion, economia e legislazione, editoria e comunicazione.

In July, the index of total orders (expressed on average orders 2009= 100) levelled off 138,2 and emerged as the second best monthly value of the year. In August, the value was 83,5, on account of the less activity due to Summer holidays.Overall, since October 2009, the orders have been higher than the previous year’s same period, so starting an uninterrupted upswing for about 11 months. Even though all orders recorded in the first eight months 2010 were many more than the same period 2009, which is on the one hand certainly quite encouraging but on the other hand they were fewer than the 2008 pre-crisis period.As regards the analysis over the distribution of the orders in the domestic and international markets, the domestic market was 119,9 in July, higher than the last year’s same period (108,1) and second best value of the year. In August, the value was 82,1, on 69 of the year before. Tendential variations of the two-month period were +11% and +18,9% respectively.As far as the situation of foreign orders are concerned, a positive trend has been recorded. In July, UCIMA recorded a value of 141,8 and of 84 in August. If we compare these two results with the last year’s same period, we can have tendential growth of +18,1% and 10,8% respectively.The monitoring analysis on the different sectors recorded rather different trends. The overall positive trend is basically due to the performance of the Food, Beverage and Pharmaceuticals sectors. The Cosmetics & Health Care sectors had a positive trend in July while negative in August, while the so-called “other” sectors recorded decreasing performances during Summer months.The July-August period recorded the lowest number of people made redundant since the beginning of the economic crisis.UCIMA is the Category Association representing Italian manufacturers of automatic packaging and packing machines in Italy and worldwide. Its 100 members represent about 70% of the overall turnover of the sector and over 80% of Italian export. UCIMA is a Confindustria member and offers its members technical consultancy as well as a comprehensive range of marketing, promotion, economic, law, publishing and communication services, in Italy and abroad.

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84 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Positive situation

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Linea compatta: il futuro dell’imbottigliamento

Acmi presenta un’invenzione, tracciando una nuova direzione nel futuro degli impianti d’imbottigliamento

si è passati da tre macchine ad una sola;•completa accessibilità alle parti interne della macchina;•riduzione dei rischi per l’operatore durante gli interventi di •manutenzione grazie ad una linearità costruttiva senza precedenti;riduzione degli spazi, eliminazione di nastri e rulliere;•riduzione dei costi di manutenzione e di riparazione (dal •momento che si tratta di una macchina unica con parti meccaniche industrializzate e standardizzate).

Proseguendo a ritroso lungo la linea, s’incontra un altro elemento che ha contribuito alla nascita del concetto di “Linea Compatta”: la fardellatrice Fenix. Dotata di una stra-ordinaria efficienza, l’impiego di questa macchina consente l’eliminazione di polmonature sia in entrata che in uscita. La versione in oggetto è dotata di un sistema esterno per il cambio bobina che consente di non fermare la fardellatrice durante l’operazione di sostituzione del film, garantendo anche maggior sicurezza all’operatore. Il nuovo sistema di protezione a carter scorrevoli consente un accesso completo al cuore della macchina poiché è in grado di scomparire totalmente nella zona del forno. All’uscita del blocco riempitrice-tappatrice la “Linea Compatta” presenta un bancale di accumulo dinamico ad una via che riduce drasticamente la pressione esercitata sulle bottiglie piene permettendo l’impiego di contenitori sempre più sottili. Nel suo insieme, il sistema è gestito da un’unica intelligenza che controlla le varie componenti della linea, adeguandole alla capacità produttiva della riempitrice; il tutto tramite un singolo pannello di controllo. I cambi automatici delle diverse bobine e le alimentazioni robotizzate dei materiali di consumo (film, falde e palette) permettono la gestione dell’intera linea da parte di un solo operatore. Da quanto esposto, risulta evidente l’ennesima rivoluzione tecnologica che Acmi apporta al settore spostando l’attenzione dei produttori di fine linea verso l’efficienza, l’affidabilità e la semplicità d’uso e portando a considerare il blocco della riempitrice come parte integrante di un’unica macchina, un unico sistema i cui vantaggi per il cliente e per l’ambiente sono evidenti: risparmio energetico e di materiale, miglior gestione dei ricambi e manutenzione minima, riduzione della superficie occupata e minor impiego di personale.

A otto anni di distanza dal brevetto del Twisterbox che ha rappresentato una vera rivoluzione nei sistemi di forma-zione dello strato, Acmi presenta un’invenzione che rivolu-ziona l’intera linea, tracciando una nuova direzione nel futuro degli impianti d’imbottigliamento. Dopo il sistema di “fare strato” introdotto appunto dal sistema Twisterbox, Acmi guida il mercato verso un nuovo concetto di “fare impianto”. L’idea nasce dall’affidabilità e dall’altissima effi-cienza raggiunta dalle macchine Acmi che rappresentano la base imprescindibile per la progettazione e il funziona-mento di una linea estremamente compatta e praticamente priva di bancali di accumulo. La “Linea Compatta” non è semplicemente un insieme di macchine innovative e tecnologiche poste una dopo l’altra, ma è un concetto che porta a considerare l’intera linea come un’unica macchina, un unico sistema. In questo sistema le diverse componenti lavorano e si muovono in maniera sincrona generando un flusso continuo che origina dalla riempitrice e termina con la paletta finita, pronta per il magazzino. Spariscono i tradizionali bancali di accumulo aventi la funzione di armonizzare le differenti efficienze delle singole macchine, con i seguenti vantaggi:

riduzione degli spazi;•riduzione dei costi di acquisto;•riduzione dei costi di esercizio e di manutenzione;•eliminazione dello stress sulla bottiglia dovuto allo schiac-•ciamento e alla pressione dell’accumulo.

Come anticipato in apertura, l’idea della “Linea Compatta” ruota intorno al Twisterbox, una delle macchine più effi-cienti per la formazione dello strato presenti sul mercato. In questa versione il Twisterbox è stato integrato con un palettizzatore robotizzato ad alimentazione automatica delle palette e delle interfalde e con un avvolgitore estre-mamente compatto, dotato di cambio automatico della bobina. Questa rielaborazione del concetto Twisterbox presenta le seguenti caratteristiche:

Blocco Twisterbox – palettizzatore – avvolgitoreTwisterbox, palletiser and stretchwrapper in one single block

Linea Compatta: vista d’insiemeComapct Line: overview

Bancale dinamico ad una viaOne-way dynamic accumulation table

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86 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Compact line: the future in bottling

Acmi presents a new invention marking a new direction in the future of bottling lines

Eight years following on from the patent of the Twisterbox, which has represented a true revolution in the layer formation system, Acmi presented a new invention which not only revolutionises one individual part of the line, but indeed the entire line, marking in this way a new direction in the future of bottling lines. After the Twisterbox layer formation system, Acmi guides the revolution of “making and creating installations” for bottling industries. The idea comes from the reliability and high level of efficiency achieved from the Acmi machines which represent two indispensible requirements for the projection and functioning of an extremely compact line which is practically accumulation free. The “Compact Line” is not just a group of innovative and technological machines positioned one after the other, but a concept which leads to considering the whole line as one single machine and hence one single system. In this system the various components work and move in a synchronous manner generating a continuous flow, starting from the filler and finishing with the complete finished pallet, ready for storage. The traditional accumulation pallets with the function of harmonizing the different efficiencies of each single machine are no longer required and as a result the following advantages are achieved:

Reduction in space;•Reduced purchasing costs;•Reduced running and maintenance costs;•Elimination of stress directly on the bottle due to possible •squashing and pressure caused by accumulation.

The idea of the “Compact Line” comes from the Twisterbox, one of the most efficient machines for layer formation. In this particular version the Twisterbox has been integrated with a robotised palletiser, with automatic pallet and interlayer feeding, and with an extremely compact pallet stretch wrapper, complete with automatic spool change over. This elaboration of the “Twisterbox” concept has the following features:

Passing from 3 machines to 1;•Complete operator access inside the machine;•The operator is less at risk during maintenance interven-•tions thanks to the linear design;Reducing space by eliminating the use of conveyors;•Reduction in maintenance and repair costs (being a single •machine with standard industrialised mechanical compo-nents).

Following up the line we meet up with another element that has contributed to the birth of the “Compact Line” concept: the Fenix shrink-wrapper. The Fenix is equipped with extraordinary efficiency that has allowed the removal of buffers at the infeed and at the outfeed of the machine. This version is also equipped with an external system for the reel change, without having to stop the machine during operation, as well as having the non-negligible advantage of putting the operator’s safety first. The new safety fence allows complete access to the heart of the machine, and runs on the oven area. At the outfeed of the filler-capper block you will find a one way dynamic accumulation table which has the task of drastically reducing the pressure applied to the filled bottles allowing the use of light containers.

As a whole, the system is commanded by one single panel which controls the various line components, adapting to the productive capacity of the filler. The automatic reel change over and robotised feeding of the consumer material (film, layers and pallets) means that the entire line can be run by one single operator. Bearing in mind all of these points it is evident that Acmi once again has introduced yet another technological revolution to this industry making obsolete the necessity of searching for the highest speed machine after the filling area. It is the reliability, efficiency and simplicity of use that are the elements that should be looked for, aligning the speeds at the end of the line along with the filler, that becomes an integrated part of one single machine, one single system with evident advantages to both the customer and the environment: both energy and material saving, simplified maintenance and spare parts requirements, less surface area occupied along with the amount of personnel required to run the line.

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Fase di formazione dello strato (Twisterbox)Layer formation with Twisterbox

Pannello di controllo della Linea CompattaCompact Line control panel

87Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Etichette auto-adesive: valore aggiunto e sostenibilità

settore delle etichette deve “iniziare ad agire in modo proattivo, abbandonando l’approccio reattivo” nell’ambito della sostenibilità nel suo complesso, poiché i marchi prestano una sempre crescente attenzione alle iniziative a favore dell’ambiente. Multinazionali quali Procter & Gamble e Unilever attualmente incoraggiano l’affermazione di stan-dard di sostenibilità/ambientali globali: gli approcci nazio-nali o regionali non suscitano più interesse.L’inaugurazione nel 2010 del Global Packaging Project unisce i più grandi marchi e gruppi del settore dell’imbal-laggio a livello mondiale nel comune sforzo di porre fine alle eterne discussioni sull’impatto ambientale, sociale ed economico degli imballaggi. Il punto di partenza è rappre-sentato dallo sviluppo di un linguaggio comune per espri-mere le definizioni. Allo stato attuale, la comunità dell’eti-chettatura autoadesiva non è rappresentata in questa iniziativa innovatrice. Ma vi è un impegno da parte delle principali organizzazioni di settore di tutto il mondo per prendervi parte ed essere attivamente rappresentate.Opportunità per la certificazione ambientaleOltre al Global Packaging Project, il settore dell’etichetta-tura autoadesiva dispone di molti altri modi per impe-gnarsi nell’ambito della sostenibilità all’interno della comunità dell’imballaggio nel suo complesso, di cui è un’importante componente. I sistemi di gestione ambien-tale quali ISO 14001, Lean Six Sigma e l’iniziativa di settore LIFE (Label Initiative For the Environment) intra-presa dall’associazione dei produttori di etichette e cartellini statunitense (Tag and Label Manufacturers Institute) offrono ai fornitori e ai trasformatori l’opportunità di ottenere una certificazione ambientale riconosciuta dai detentori di marca.I trasformatori di etichette possono inoltre sviluppare una

“Sono pochi i settori in cui il termine ‘sostenibilità’ può essere definito in modo così approfondito e dettagliato come nel caso dell’etichettatura autoadesiva” afferma Jules Lejeune, amministratore delegato dell’associazione del settore delle etichette autoadesive FINAT. “La lunga e complessa catena del valore comporta per i nostri associati la necessità di interagire su diversi livelli e in modi differenti con le esigenze ambientali. La catena ha inizio con le materie prime, quali carta, pellicole, polimeri e prodotti chimici. Prosegue con l’accoppiatura e la trasformazione delle etichette ad elevato rendimento energetico, seguite dal riciclaggio degli scarti di lavorazione. Si conclude infine con la realizzazione di confe-zioni riciclabili.”Sono molte le discipline volte all’introduzione di innova-zioni tecnologiche con lo scopo di contribuire a un ambiente migliore, tra cui: adesivi realizzati per affrontare il problema della colla nel processo di spappolamento delle etichette autoadesive per il riciclo; la riduzione dei costi energetici e degli scarti in macchina da stampa mediante un approccio produttivo ottimizzato; impiego di “best practice” relativamente agli inchiostri, per evitare la contaminazione degli alimenti da parte delle confezioni; etichette prive di liner, tecnica che elimina con efficacia una delle maggiori problematiche relative al riciclaggio per il settore; un programma per l’adozione di adeguate pratiche relative alla sicurezza negli stabilimenti di stampa; l’uso di software di gestione di stampa e prestampa inte-rattivi e basati su Web che consenta agli stampatori d’imballaggi di produrre a livello locale ma gestire su scala globale.Mike Fairley, con esperienza internazionale e completa nel settore delle etichette, richiama l’attenzione su un aspetto che ritiene necessiti di essere affrontato. Secondo lui, il

Innovazioni tecnologiche per la sostenibilità

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88 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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prodotti garantito dal processo pulito di applicazione delle etichette autoadesive. L’industria delle bevande (in modo particolare quella dei vini e delle birre di qualità) ha fatto registrare una forte crescita nell’uso di etichette autoadesive negli ultimi anni. Ciò grazie alla combinazione di qualità funzionali ed estetiche, insieme alle caratteristi-che ambientali e legate alla sostenibilità che questo tipo di soluzione è in grado di offrire: materiale di etichettatura riciclato o riciclabile, minori volumi per i materiali utilizzati, adatti a container più leggeri, in grado di apportare i risparmi energetici di cui necessitano i rivenditori per una redditività stabile.Soluzioni sostenibili, valore aggiuntoBenché la sostenibilità sia attualmente in cima alle priorità del settore, c’è ancora molto margine d’azione. Azione che deve coinvolgere tutti gli attori della catena del valore perché l’etichetta autoadesiva mantenga il suo legittimo status: quello della soluzione più versatile e flessibile disponibile per la decorazione dei prodotti, che possa offrire ai detentori di marca una tecnica sostenibile e certa per l’etichettatura dei loro prodotti, in grado al contempo di conferire un reale valore aggiunto.

strategia di gestione degli scarti efficiente e misurabile che sia in linea con gli obiettivi degli utenti finali in materia di impronta ecologica, nonché dare dimostrazione del loro impegno nell’uso di materiali riciclabili. Mike Fairly avverte che, a livello commerciale, alcuni detentori di marca si stanno basando su criteri ambientali per la realizzazione di programmi di razionalizzazione dei fornitori. È evidente che ciò avrà ripercussioni negative per i trasformatori di etichette che non ne condividono i valori.Crescita del mercato sostenibile, in modo sostenibileIl futuro del settore dell’etichettatura autoadesiva è stret-tamente legato alla crescita del mercato sostenibile, ed esistono dei canali attraverso i quali ciò è possibile. Ne sono un buon esempio l’innovazione nelle applicazioni di etichettatura, tra cui soluzioni promozionali pronte per l’uso e la versatilità delle etichette autoadesive in segmenti specializzati, come quello dell’etichettatura di sicurezza. Un’ulteriore opportunità è rappresentata dalla possibilità di convincere i detentori di marca a passare da altre tecnologie di decorazione dei prodotti all’uso di etichette autoadesive. Ciò può essere reso più interessante dalle iniziative ambientali proposte attualmente: basti pensare allo sforzo per la riduzione di supporti e liner, oppure all’uso di materiali “verdi” (riciclati o riciclabili).Il settore delle bevandeUn settore particolarmente interessante è quello delle bevande, per via del minor rischio di contaminazione dei

Jules Lejeune, amministratore delegato FINAT Jules Lejeune, FINAT Managing Director

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89Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Technology innovations for sustainability

Self-Adhesive Labels: Adding Value in the Sustainability Arena

“There can be few industries in which the word ‘sustainability’ can be defined in such depth and detail as self-adhesive labelling,” says Jules Lejeune, Managing Director of the self-adhesive label industry association FINAT. “The lengthy and complex value chain means that our members are challenged to interact at many levels and in many ways with the environmental agenda. The chain begins with raw materials such as paper, films, polymers, and chemicals. It continues through energy-efficient lamination and label converting and the recycling of processing waste; and concludes only with disposal with recycling-friendly consumer packaging.”There are many different disciplines introducing innovations in technology that also contribute to an improved environment. These include adhesives which address the problems of ‘stickies’ in the repulping of self-adhesive labels; the reduction of energy costs and on-press print substrate waste through a lean manufacturing mindset; ‘best practice’ in inks to avoid contamination of foods from their packaging; and linerless labels, effectively removing one of the industry’s biggest recycling challenges. A blueprint for good health and safety practices in the label press room; the use of web-based, collaborative pre-press and print management software to enable packaging printers to produce locally but manage globally.Call to actionMike Fairley – an international expert on all aspects of the labelling industry – draws attention to an area where he feels it a real need to issue a call to action. The label industry must, he says, ‘start being proactive, not reactive’ in the broader sustainability arena, because brand owners are increasingly committed to environmental initiatives. Global companies like Procter & Gamble and Unilever are now pressing for the establishment of global environmental/sustainability standards: national or regional schemes are no longer of interest.The inauguration of the Global Packaging Project in 2010 unites the world’s biggest brands and packaging groups in a drive to end the long-running arguments about packaging’s environmental, social, and economic impact. Its starting point is the development of a common language of definitions. There is currently no representation from the self-adhesive label community in this trailblazing initiative, but the leading industry trade organisations around the world are committed to obtaining admission and providing active representation.Opportunities for environmental certificationAs well as the Global Packaging Project, there are many other ways in which the self-adhesive label industry can engage with sustainability in the broader packaging community of which it is an important part. Environmental management systems such as ISO 14001, Lean Six

Sigma, and the US-based Tag and Label Manufacturers Institute’s industry-specific ‘LIFE’ system (‘Label Initiative For the Environment’) offer opportunities for suppliers and converters to achieve environmental certification that is recognised by brand owners.Label converters can also develop a measurable materials efficiency waste management strategy aligned to end users’ goals on carbon impact, and demonstrate a commitment to the use of recycled material content. Mr Fairley warns that, at a commercial level, some brand owners are using their environmental agenda to drive a supplier rationalisation programme – with obvious negative prospects for label converters who do not espouse their values.Achieving sustainable market growth, sustainablyThe self-adhesive label industry’s future very much depends on sustainable market growth, and there are channels through which this can be achieved. Innovation in label applications, including out-of-the-box promotional solutions and the versatility of self-adhesive labels in specialty segments such as security labelling, are good examples. Persuading brand owners to change from an alternative product decoration technology to self-adhesive labels is an additional opportunity, and it can be made more attractive by current environmental initiatives such as substrate and liner downgauging and the use of ‘green’ – recycled or recyclable – materials.Sustainable solutions, adding valueWhile the self-adhesive label industry now has sustainability right at the top of its agenda, there is still plenty of room for action – action that must involve participants at every level of the value chain if the self-adhesive label is to retain its rightful place as the most versatile and flexible means of product decoration, offering brand owners the opportunity to choose proven sustainable solutions for labelling their products that also, genuinely, add value.

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90 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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FILLPACK snc - Via G. Olindo 18/20 - 14053 CANELLI (AT) ITALY - Tel +39 0141 835 388 Fax +39 0141 833 667 [email protected] - www.fillpack.it

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ALTECH a Emballage

ALTECH at Emballage

A Parigi ALTECH presenta alcuni sistemi di etichettatura in autoadesivo per la decorazione e l’identificazione dei prodotti

In Paris ALTECH Srl will be introducing some self-adhesive labelling systems for product decoration and identification

In occasione del Salone Internazionale dell’Emballage che si svolgerà a Parigi, in concomitanza al Salone Manutention, dal 22 al 25 novembre, ALTECH Srl presenta alcuni sistemi di etichettatura in autoadesivo per la decorazione e l’identificazione dei prodotti, presso gli stand di alcuni fra i suoi più qualificati distri-butori francesi. Sarà possibile vedere in funzione un applicatore ALritma M, particolarmente performante, per banda di etichette fino a 200 mm; poi un’unità print/apply ALcode, dotata di gruppo di stampa a trasferimento termico della giapponese SATO (anch’essa presente al Salone) per l’identificazione di scatole, fardelli, pallet; e infine un sistema complesso ALline per l’eti-chettatura primaria di flaconi ellittici e cilindrici riguar-danti i più diversi settori: alimentare, chimico, cosme-tico e farmaceutico.La ALTECH Srl di Bareggio (MI) è fra i leader nella produzione di sistemi di etichettatura e di identifica-zione dei materiali, che distribuisce in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni www.altech.it

On occasion of the forthcoming international exhibition Emballage, which will be held alongside Mautention, from 22 to 25 November in Paris, ALTECH Srl will be introducing some self-adhesive labelling systems for product decoration and identification, at the stands of some of its most qualified French distributors.It will be possible to see a high performance label applicator ALritma M operative, for labels up to 200 mm; an ALcode Print/Apply labelling unit, integrated with a thermal transfer labelling group from the Japanese SATO (also participating in the event) to identify boxes, bundles and pallets; lastly, ALline, a complex labelling system for primary labelling of elliptical and cylindrical bottles for the most diverse market sectors, such as: food, chemical, cosmetic and pharmaceutical.ALTECH Srl, based in Bareggio (Milan) is a leading manufacturer of material labelling and identification systems, which it distributes all over the world. For more information visit www.altech.it

ALritma

ALcode

ALline C

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92 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Espressione della massima qualità

Expression of maximum quality

Combinazioni diverse di differenti tipi di stampa per il massimo della qualità

Different combinations of various printing processes for the highest quality possible

In ottobre, invece, Pilot Italia ha ottenuto altri 2 awards dall’as-sociazione americana fra i produttori di etichette autoadesive: TLMI, awards dedicati alla Grappa Barrique, invecchiata 7 anni della prestigiosa distilleria F.lli Francoli, con un’etichetta che combina serigrafia con stampa a caldo e serigrafia a rilievo e con l’etichetta per l’olio di Oliva Extravergine Sagra, marchio storico del Gruppo Salov di Lucca, realizzata su film trasparente stampato con foil e stampa offset.Nuovi successi per il marchio Pilot Italia anche per il 2010, ma anche, ed è quello che più conta, autorevoli testimonianze della qualità di stampa che l’azienda di Usmate garantisce alla propria clientela assicurando la continuità di standard elevati.Le etichette premiate sono combinazioni diverse dei differenti tipi di stampa che la Pilot può offrire e cioè: tipografica, seri-grafica, flessografica, offset tradizionale, offset waterless, laminazione, foil a caldo e a freddo. Ed è in queste lavorazioni combinate che l’azienda riesce ad esprimere il massimo della qualità. Qualità che le ha assicurato posizioni di successo in alcuni dei più importanti settori merceologici: farmaceutico, cosmetico ed alimentare con una significativa presenza nel settore degli spirits.Recentemente Pilot Italia ha affiancato alla produzione tradi-zionale, la stampa di etichette per la tracciatura con l’adozione di sistemi di sicurezza ed anticontraffazione, facendo tesoro anche dell’esperienza che deriva dall’essere fornitori del Poligrafico dello stato per i bollini ottici dei farmaci.Si tratta di un nuovo settore nel quale l’azienda ha accumulato un patrimonio di conoscenze che è pronta a condividere con i suoi clienti. Il servizio marketing Pilot Italia è a disposizione di quanti fossero interessati ad un approfondimento.

Pilot Italia SpA, azienda leader nel campo delle etichette auto-adesive di qualità dal 1968, anche quest’anno può vantare prestigiosi riconoscimenti in campo internazionale per la qualità della propria produzione. Infatti in giugno ha ottenuto ben tre Awards in occasione dell’annuale concorso Finat, fra cui il più prestigioso dell’anno “best in show” presentando l’etichetta del rhum Barcelò stampata in offset su carta metal-lizzata con un delicato effetto di rilievo.

Pilot Italia SpA, which has been a leading company within the field of top quality self-adhesive labels since 1968, can boast a number of international awards also this year thanks to the quality of its products. In fact, back in June it won three awards as part of the annual FINAT competition, including the “Best in Show” Award for the Barcelò Rum label which is offset-printed on metallised paper and has a delicate embossed effect.In October, however, it received two awards from TLMI, the American Tag and Label Manufacturers’ Institute. The awards went to the label used on bottles of 7 year old Barrique Grappa, from the prestigious F.lli Francoli distillery, which is a combination of hot-foil screen printing and embossed screen-printing, and the label for Sagra Extra Virgin Olive Oil, a well-known brand that is part of the Salov Group based in Lucca, which is made out of transparent film printed with foil film and offset printing.A very successful 2010 then for the Pilot Italia brand, but also, and this is what counts, authoritative testimonies of the

printing quality that the Usmate-based company guarantees its clientele by ensuring the continuity of its high standards.The award-winning labels were made using different combinations of the various printing processes that the Pilot company has to offer: typesetting, screen printing, flexography, traditional offset printing, waterless offset printing, laminating and both hot and cold foil printing. And it is with these combined processes that the company is able to reach the highest levels when it comes to quality. Quality that has enabled the company to reach positions of success in some of the most important merchandise sectors: pharmaceuticals, cosmetics and food & beverages with a great deal of involvement in the wines & spirits industry.Pilot Italia has recently flanked its traditional production with the job of printing labels that are used for tracking purposes and based on security and anti-counterfeiting systems. This was made possible by also putting to good use the experience gained from supplying Italy’s State Polygraphic Institute with optical pharmaceutical stickers.This is a fairly new industry but one in which the company has gained a wealth of knowledge, knowledge that it is only too pleased to pass onto its customers. Pilot Italia marketing service is available to anyone wishing to find out more.

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94 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

Page 97: Tecnalimentaria - Beverage Industry - Novembre 2010

pag tecnalimentaria food#67197A 10-09-2010 10:28 Pagina 1

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Accurata ricerca ingegneristica

I progettisti della Makro Labelling sviluppano le proprie etichettatrici per offrire un prodotto innovativo, per migliori qualità e performanceA questo vanno aggiunte innumerevoli altre perso-nalizzazioni che conferiscono alla macchina doti di solidità e longevità. La gamma delle etichettatrici Makro parte dalle piccole Mak-0 e Mak-1 che sono costruite con un carosello di diametro 520 mm in lega di alluminio che poi viene verniciato con un doppio strato di vernice epossidica.Queste macchine trovano il principale impiego nelle piccole aziende, che non hanno particolari confezio-namenti ma che pretendono invece ottima qualità. Mak-0 e Mak-1 possono essere eseguite con rotazione dei piattelli meccanicamente o con motori passo-passo e, a richiesta può essere installato il centraggio ottico sui modelli a 4, 6 e 8 piattelli. La velocità di produzione va da 1500 b/h ad un massimo di 8000 b/h. La serie continua poi con le Mak-2, 3, 4, 5 e 6 che logicamente hanno diametro di carosello che sono così suddivisi:

Mak-2 diametro 780 mm•Mak-3 diametro 1040 mm •MAk-4 diametro 1350 mm •Mak-5 diametro 1560 mm •Mak-6 diametro 1800 mm •

Il numero delle divisioni del carosello va da un minimo di 4 piattelli ad un massimo di 40. Le unità di etichet-taggio applicabili a colla o autoadesive possono essere così suddivise:

N. 4/5 su D.780•N. 6 su D.1040 •N. 7 su D.1350 •N. 8 su D.1800 •

Tutta questa gamma può coprire una velocità di produzione da 3000b/h a 36000 b/h. Le applicazioni principali, con i differenti sistemi, sono per etichetta di corpo, lunetta di spalla, collare avvolgente, retro e qualsiasi tipo di sigillo di garanzia a “I”, “L” o “U”. La Makro, con il suo ufficio tecnico, è comunque sempre a disposizione del cliente per applicazioni personaliz-zate, in maniera tale da soddisfare tutte le esigenze.

La Makro Labelling è una società nota da poco tempo ma si sta già imponendo sul mercato dell’etichettaggio con i propri prodotti. Grazie all’esperienza trentennale dei propri partners, in questo settore, Makro può garantire affidabilità ed efficienza nelle macchine e nel servizio. La gamma delle etichettatrici che la ditta può produrre è molto vasta. Si parte infatti dalle classiche applicazioni a colla a freddo per passare poi alle innovative autoadesive. Questi due sistemi possono essere facilmente combi-nati e integrati assieme su di un’unica macchina. Non mancano poi le applicazioni con hot melt: etichette avvolgenti in carta o plastica pretagliata possono, infatti, essere applicate su contenitori in PET o vetro. Il gruppo dei progettisti della Makro ha cercato di sviluppare le proprie etichettatrici cercando di offrire alla clientela un prodotto con innovazione, di migliore qualità e performance. Partendo da questi obbiettivi da raggiungere Makro si è concentrata su tre punti fondamentali: modularità, flessibilità, praticità. Questi concetti sono stati sviluppati attraverso un’at-tenta e accurata ricerca tecnica e commerciale che ha permesso e permetterà ai prodotti della Makro di essere all’avanguardia sul mercato mondiale del labelling. I modelli, che la ditta produce, offrono tutti, dal più piccolo al più grande, alcuni particolari di base comune: struttura del basamento totalmente in acciaio inox Aisi 304, tavolo “roof”, trasmissione alle stelle e alla coclea con motori “brushless”, trattamenti al niploy sui componenti non in inox.

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Accurate engineering researchMakro Labelling engineers have developed labelling machines in order to offer an innovative product able to improve both quality and performances

Although Makro Labelling is not yet very well-known, it has already stood out on the labelling market due to its products. Owing to thirty-year experience of its partners, gained in this sector, Makro can guarantee reliable and efficient machines and services.The company can offer a comprehensive range of labelling machines that ranges from the classic cold-glue applications to the innovative self-adhesive machines.These two labelling systems can be easily combined with each other and integrated in one single machine. Besides, hot-melt applications cannot be missed: paper and pre-cut plastic wrapping labels can in fact be applied on PET or glass containers.Makro Labelling engineers have developed labelling machines in order to offer an innovative product able to improve both quality and performances. Hence, Makro has therefore focused on the following three fundamental principles: modularity, flexibility and practicality.These concepts have been developed after careful and accurate technical and commercial research, which has enabled and will enable Makro products to be on the cutting-edge of worldwide labelling market.All the models offered by Makro Labelling, from the smallest to the biggest, feature some basic elements in common: stainless steel Aisi 304 basement structure, “roof” table, transmission to the stars and scrolls by brushless motors, niploy treatments for the components that are not made in stainless steel.Many other customizations need mentioning as they give the machines sturdiness and long life.

Makro range of labelling machines includes the small Mak-0 and Mak-1 featuring a carousel of 520 mm’s diameter in aluminium alloy which is then coated with a double-layer epoxy varnish.The machines can be broadly used in small-sized businesses with no particular packaging requirements but requiring levels of excellent quality.Mak-0 and Mak-1 can be equipped with mechanic plate rotation or step-by-step motors, but 4, 6, 8 plate optical centring can be installed upon request. Production speed ranges from 1500 b/h min. to 8000 b/h max.This range of machines also consists of Mak-2, 3, 4, 5 and 6, whose carousel diameter is as follows:

Mak-2 – 780 mm diameter•Mak-3 – 1040 mm diameter•Mak-4 – 1350 mm diameter•Mak-5 – 1560 mm diameter•Mak-6 – 1800 mm diameter•

The divisions of the carousel range from 4 plates minimum to 40 maximum. The labelling units, glue and self-adhesive, can be divided as follows:

N. 4/5 units in 780 diam.•N. 6 units in 1040 diam.•N. 7 units in 1350 diam.•N. 8 units in 1800 diam.•

The whole range covers production speeds from 3000 b/h to 36000 b/h. The main applications, with different systems, are: body label, side steady rest, wrapping collar, back seal and any kind of I-, L- or U-shaped guarantee seal.Makro Labelling, along with its technical department, can offer its customers tailored applications as to meet any requirements.

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Cosa c’è di nuovo ad EMBALLAGE 2010? What’s new at

Emballage 2010?Gli imballaggi e le attrezzature eco-progettati rispondono a richieste quali efficienza energetica, diminuzione della dipendenza dalle energie fossili e tecnologie pulite

Eco-designed packages and equipment meet the requirements such as energetic efficiency, less dependency on fossil fuels, and clean technologies

Il salone internazionale EMBALLAGE, appuntamento per gli operatori del settore alla ricerca d’innovazione per il packa-ging, ha riunito il 27 settembre scorso un comitato composto da specialisti dell’imballaggio (giornalisti, esperti, designer), incaricati di preselezionare i nuovi prodotti, le macchine ed i servizi proposti dagli espositori della prossima edizione. I criteri adottati per la selezione si fondano sui 3 pilastri della Responsabilità Sociale ed Ambientale: Soluzioni per l’Am-biente, Al Servizio dell’Individuo e Iniziative Economiche.Fra le 243 novità proposte dagli espositori, 109 sono state preselezionate il 27 settembre. Fin da ora sottoposte al voto di una giuria composta da gior-nalisti della stampa specializzata internazionale, le innovazioni maggiormente apprezzate saranno presentate all’interno dello spazio Pack Innovation di Emballage 2010 (Pad. 6).La preselezione ha messo in luce le tendenze 2010 in materia di packaging:

le innovazioni nate dalla crisi mostrano che l’imballaggio ed •il confezionamento sono fattori chiave di successo nell’am-bito di una strategia di sviluppo sostenibile;I settori dei prodotti alimentari e della salute spingono il •mercato;E le innovazione riguardano in ugual proporzione i marchi •della distribuzione ed i prodotti di lusso.

Se il 60% delle innovazioni ufficialmente dichiarate rivendica innanzitutto una dimensione economica, il 24 % rivendica la dimensione umana, e il 16% la dimensione ambientale.Ecoprogettati, gli imballaggi e le attrezzature presentati rispondono alle preoccupazioni ricorrenti delle imprese, quali l’efficienza energetica, la diminuzione della dipendenza dalle energie fossili, le tecnologie pulite.Le novità collocano l’uomo al centro degli sviluppi, che si tratti di praticità, di sicurezza, d’igiene, d’ergonomia o di emozioni. Servizi, software e apparecchi di controllo si moltiplicano per permettere ai clienti di rafforzare il binomio imballaggi/prodotti con una pratica responsabile.Il settore dei prodotti alimentari solidi e liquidi raccoglie la maggior parte delle innovazioni, ma quelle destinate al settore della salute sembrano quest’anno spinte dall’evoluzione economica del mercato, particolarmente dinamico nel 2009.Riflesso dei mercati mondiali: le innovazioni proposte ad EMBALLAGE 2010 riguardano in ugual proporzione i marchi della distribuzione ed i prodotti di lusso !

The International event visited by the industry professionals looking for packaging innovations, Emballage (November, 22-25, 2010 – Paris Nord Villepinte), convened a committee composed of packaging experts (journalists, experts and designers), on September 27th, 2010, to pre-select new products, machines and services offered by the exhibitors this year. The pre-selection criteria are based on the three mainstays of Corporate Social Responsibility, such as: Environmental Solutions; For the benefit of the individual; Economic initiatives.Among the 243 new products announced by the exhibitors, 109 were pre-selected on September, 27th.Currently submitted to the vote of an international trade press jury, the innovations with the best ratings will be displayed in the Pack Innovation area at Emballage 2010, Hall 6.

The pre-selection has highlighted the 2010 packaging trends:

innovations spurred by the crisis that packaging is a •key factor of success in a sustainable development strategy;The food and health industries boost the market;•Private labels offer as many innovations as luxury •products.

While 20% of the officially announced innovations primarily claim an economic aspect, 24% put forward the human aspect, and 16% the environmental aspect.Eco-designed, the exhibited packages and equipment meet the recurring concerns of companies, such as energetic efficiency, less dependency on fossil fuels, clean technologies.Innovations place man at the core of developments whether the convenience, safety, hygiene, hergonomics, or emotions.There is a growing number of services, software and inspection apparatus to allow customers to take a responsible approach to their package/product combinations.Innovation is mostly driven by the solid and liquid food industry, but innovations for the health sector seem to be boosted this year by the economic development of the market, which was particularly dynamic in 2009.Insights into global markets: the innovations presented at Emballage 2010 include as many private labels as luxury products.

A B O U T F I R SA

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L’interfaccia giusta per la birra

zenon di Copa-Data ha reso più semplice ed efficace la gestione di macchine e formati

vamo l’impeccabile supporto tecnico di CoPA-DAtA, che ci ha sempre fornito una risposta in tempi rapidi e si è saputa conquistare nel tempo la nostra fiducia”.zenon è stato utilizzato sia per realizzare l’interfaccia opera-tore centrale che gestisce l’intero sistema di nastri trasporta-tori, sia per le interfacce locali delle riempitrici. “zenon ci ha consentito di implementare tutte le funzioni automatiche che ci interessavano. Il sistema è stato realizzato velocemente, è facile da usare e anche gradevole”, conclude Gabelli.Visualizzazione intuitiva e ordinataLa soluzione adottata in questo stabilimento Carlsberg è piuttosto complessa: nella fase finale dell’imbottigliamento, infatti, si occupa una linea doppia, composta da due serie complete di tutte le macchine (depallettizzatrice, riempitrice, etichettatrice ecc.) fino a giungere a un’unica stazione di confezionamento finale.Considerata la complessità di questa struttura e le tantissime possibili combinazioni tra le macchine delle due linee, non si poteva certo adottare la classica impostazione che offre all’operatore un elenco di tutte le possibili combinazioni. “Abbiamo così deciso di sviluppare un’interfaccia operatore semplificata che richiedesse all’utilizzatore di scegliere grafi-camente macchine e formati da utilizzare; è l’HMI poi a selezionare il flusso di lavoro da trasferire al PLC”, racconta Dante Reverberi, responsabile dello sviluppo delle interfacce operatore di queste macchine. L’HMI sviluppato con zenon consente di visualizzare sul layout della linea lo stato di tutti i principali componenti, offrendo una visualizzazione dell’impianto di tipo topografico: selezionando sul grafico la zona di interesse, è possibile controllare lo stato dei pulsanti di emergenza, dei motori e dei sensori con tutto il livello di dettaglio necessario: “Selezionando la sagoma di una macchina, per esempio, è possibile tenere sotto controllo lo stato dei segnali scambiati tra quella macchina e il quadro nastri. oppure si può selezio-nare un motore e andare a modificarne i principali parametri di funzionamento, decidendo così formato, ricetta e condi-zioni logiche per determinare velocità, tempo di partenza e tempo di arresto”, spiega Reverberi. L’HMI, inoltre, consente di tenere sotto controllo la rete Profibus con cui sono collegati tutti i motori, offrendo una diagnosi completa della rete. Non ultimo, in ordine di importanza, è il sistema di gestione degli allarmi. Ne parla ancora Reverberi: “Il sistema di segna-lazione è stato suddiviso in allarmi veri e propri, che generano un fermo macchina di sicurezza, e semplici eventi che comportano invece semplicemente l’invio di un messaggio di avviso all’operatore. Questi allarmi ed eventi, inoltre, sono raggruppati e associati al componente del sistema che viene controllato (motori, rete, quadro nastri)”. In tal modo l’opera-tore sa immediatamente da quale zona proviene l’allarme e di che tipo di allarme si tratta. Anche l’interfaccia locale delle due riempitrici ‘gemelle’ è stata realizzata con zenon e consente di gestire in locale tutte le funzionalità delle macchine. La cosa più interessante, tuttavia, è che la stazione di supervisione delle riempitrici, grazie a zenon, è anche in grado di fungere da client per l’HMI centrale. “In tal modo l’operatore ha il grande vantag-gio di poter operare, da una singola stazione, sia localmente sulla riempitrice sia sul resto dell’impianto, sfruttando l’archi-tettura client-server del sistema”, osserva Danilo Montini, responsabile HMI del Product Care di Parma di Sidel.

Sidel ha fornito a Carlsberg Italia una linea completa per l’imbot-tigliamento e il confezionamento delle birre prodotte nell’im-pianto di Induno olona. Per lo sviluppo dell’interfaccia uomo-macchina di questo impianto è stato utilizzato l’HMI zenon di CoPA-DAtA, che ha reso più semplice ed efficace la gestione di macchine e formati.Una soluzione flessibile e multipiattaforma Nella fabbrica di Induno olona, Carlsberg produce oggi circa un milione e cinquecentomila ettolitri di birra con i marchi tuborg, Carlsberg, Splugen, Corona, Poretti, Castelemaine XXXX e molti altri ancora.oltre a essere concentrata sulla produzione di birra di qualità, un’azienda che produce una tale varietà di birre deve necessa-riamente prestare grande attenzione anche agli aspetti legati all’imbottigliamento e al confezionamento del prodotto: è di fondamentale importanza infatti, poter disporre di un sistema veloce, flessibile e semplice da utilizzare per cambiare rapida-mente i formati e sfruttare al meglio le risorse disponibili. Ecco perché Sidel, incaricata di ammodernare questa parte degli impianti, ha posto una grande attenzione nella scelta del software con cui sviluppare l’interfaccia uomo-macchina.Paolo Gabelli, Responsabile automazione per l’ufficio tecnico (Product Care) della sede di Parma di Sidel, ricorda così gli inizi del progetto: “Avevamo bisogno di uno strumento multipiatta-forma che ci consentisse di realizzare i nostri progetti indipen-dentemente dal sistema operativo montato sull’hardware di supervisione, che a seconda delle varie stazioni può essere Windows CE o Windows XP, XP embedded, Vista o Server 2008”. Inoltre Sidel voleva ottenere anche una reale indipen-denza del software dal costruttore dei diversi sistemi di PLC che si trovano nelle macchine, siano essi di Siemens, Rockwell, B&R oppure Elau.La risposta a queste richieste è arrivata da zenon, il software di supervisione e controllo di CoPA-DAtA. “zenon di CoPA-DAtA è uno strumento realmente multipiattaforma che si è evoluto nel tempo e che ci sta consentendo di fare sempre di più e con minori risorse”, aggiunge Gabelli. “Inoltre conosce-

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The right interface for beer

Copa-Data zenon makes the management of machines and formats simpler and more effective

Sidel has supplied Carlsberg Italia with a complete line for bottling and packaging of the beer produced in the Induno Olona facility. For the development of the man-machine interface in this facility the COPA-DATA zenon HMI has been used, making the management of machines and formats simpler and more effective.A multi-platform, flexible solutionAt the beer bottling plant at Induno Olona, Carlsberg today produces nearly a million five-hundred thousand hectolitres of beer under the brands: Tuborg, Carlsberg, Splugen, Corona, Poretti, Castelemaine XXXX and many others.Besides being concentrated on the production of quality beer, a company that produces such a variety of beers has no choice but to also pay great attention to the aspects linked to the bottling and the packaging of the product: Indeed, it is of fundamental importance that a fast, flexible and easy to use system be made available for the rapid change of formats so as to exploit the available resources in the best possible manner. This is why Sidel, put in charge of modernising this part of the bottling facilities, gave great attention to the choice of the software with which to develop the man-machine interface.Paolo Gabelli, Automations Manager for the Technical Office (Product Care) of the Sidel, Parma office, remembers the beginning of the project:”We needed a multi-platform tool that would permit us to bring about our projects independent of the operating system installed on the supervision hardware, which according to the different workstations may be Windows CE or Windows XP, XP embbedded, Vista or Server 2008”.In addition, Sidel wanted to obtain real independence of the software from the manufacturers of the different PLC systems that are found in the machines, whether they be Siemens, Rockwell, B&R or Elau.The answer to this requirement came from zenon, the COPA-DATA supervision and control software.COPA-DATA’s zenon is a truly multi-platform instrument, which has evolved over time and which is enabling ever more to be done with fewer resources”, adds Gabelli. Furthermore, we got to know the impeccable COPA-DATA technical support, which has always supplied answers quickly and has known how to win our trust over time.zenon has been used both for the accomplishment of the central operator interface, which manages the entire system of conveyor belts and for the local filler interfaces.”zenon has permitted us to implement all of the automatic functions that interested us. The system was put together very quickly; it is easy to use and also agreeable”, concluded Gabelli.Orderly and intuitive visualisationsThe approach adopted in this Carlsberg facility is fairly complex: in the final bottling phase, actually, a double line is occupied, made up of two complete series of all of the machines (depalletiser, filler, labeller, etc.) until reaching a single final packaging station.Considering the complexity of this structure and the many, many possible combinations among the machines on the two lines, it would be unthinkable to adopt the classical set up that puts a list of all of the possible machine combinations in front of the operator. “So we decided to develop a simplified operator interface that would require the user to choose the machines and formats to be applied graphically. It is the HMI that then selects the work flow to be transferred to the PLC” relates Dante Reverberi, Operator Interface Development Manager for these machines.

The HMI developed with zenon enables the visualisation of the layout of the line and the status of all of the principal components, offering a topographic type visualisation of the plant: selecting the area involved on the graphic display it is possible to control the status of the emergency buttons, of the motors and the sensors with every level of detail needed:”Selecting the outline of a machine, for example, it is possible to keep the status of the signals exchanged between that machine and the conveyor control panel. Or, a motor may be selected to then change its main operational parameters, deciding in this manner the format, the formula and the logic conditions that determine speed, start up time and stop time”, explains Reverberi.The HMI, in addition, permits the Profibus network, to which all of the motors have been connected, to be kept under control, offering a complete diagnoses of the network.Not last, in order of importance, is the alarm management system. Reverberi speaks of this as well:”The notification system has been divided in out and out alarms, which generate a full safety stop of the machines and simple events that require instead the simple transmission of an advisory message for the operator. Furthermore, these alarms and events have been grouped and associated to the system component that is being controlled (motors, network, conveyor control panel)”.In this manner the operator knows immediately from which zone the alarm is coming and what kind of alarm has been set off.Even the local interface of the two ‘twin’ fillers has been set up with zenon and enables the local management of all of the operative functions of the machines. The most interesting thing, nevertheless, is that the supervision station for the fillers, thanks to zenon, is also capable of acting as client for the central HMI.”In this way, the operator has the big advantage of being able to work, from a single station, both locally on the filler and on the rest of the plant, exploiting the system client-server architecture”, observes Danilo Montini, HMI Product Care Manager for Sidel Parma.

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Sistemi di palettizzazione sinonimo di eccellenza

Palletization systems synonymous with excellence

Una gamma completa di modelli di pallettizzatori/depallettizatori studiati per differenti esigenze, differenti tipologie di prodotto e differenti produttività

a complete range of palletizing/de-palletizing models especially designed to meet different requirements, kinds of products and different throughputs

CLEVERtECH è progressivamente diventata un interlocu-tore di primo piano per numerose multinazionali ed aziende leader nei vari settori di produzione, in particolare nei settori chimici, alimentari, delle bevande e degli scatolifici.Un’esperienza vincente, in cui CLEVERtECH ha compreso immediatamente come la realizzazione di impianti di auto-mazione di alto livello richiedesse lo sviluppo di elevate competenze di controllo dei processi. Da qui la precisa scelta del proprio management di investire in modo signifi-cativo nel proprio reparto elettronico e software per poter fornire soluzioni modulari ed integrate.Si è trattato di una tappa obbligata per un’azienda come CLEVERtECH con una forte vocazione internazionale che ha fatto si che attualmente oltre l’ 85% delle vendite sia rivolta al mercato estero.CLEVERtECH ha una oggi presenza attiva in tutti i tradizio-nali mercati Europei e Nord Americani ed una particolare attenzione è rivolta a tutti i mercati emergenti dell’America Latina, dell’Asia e del Medio oriente. Una rete di servizi post vendita offre poi la possibilità di rispondere in modo rapido ed efficiente alle esigenze dei suoi clienti.

CLEVERtECH è a livello internazionale sinonimo di eccellenza nella palettizzazione, nella depalettizzazione ed nella realizza-zione di linee di movimentazione in genere.Una gamma completa di modelli di pallettizzatori/depallettiza-tori studiati per differenti esigenze, differenti tipologie di prodotto e differenti produttività rendono CLEVERtECH il partner ideale per le problematiche di fine linea. L’integrazione di Robot antropomorfi all’interno delle soluzioni CLEVERtECH ha permesso la nascita di sistemi di palettizza-zione di nuova generazione, gli HYBRID, in cui le differenti tecnologie si fondono per dare vita ad un nuovo prodotto, flessibile ed efficiente.L’attenzione per i dettagli, la grande flessibilità produttiva e lo sviluppo di una forte partnership con i propri clienti sono da sempre state le linee guida di CLEVERtECH sin dalla sua fondazione avvenuta nel 1987.Questa forte missione aziendale, in cui il prodotto ed il supporto del clienti hanno sempre avuto un ruolo centrale, ha fatto si che CLEVERtECH potesse in breve tempo diventare un’azienda leader del mercato.

CLEVERTECH is internationally renowned as excellence in palletization, de-palletization and production of handling lines.A complete range of palletizing/de-palletizing models especially designed to meet different requirements, kinds of products and different throughputs, makes CLEVERTECH an ideal partner for end-line solutions.By integrating anthropomorphous robots in the CLEVERTECH solutions has enabled the company to create the HYBRID cutting-edge palletization systems whose diverse technologies combine to make a new flexible and efficient product.Great attention down to the finest details, remarkable production flexibility and the development of a sound partnership with its own customers have always been the CLEVERTECH’s guidelines since its very establishment in 1987.This strongly felt company mission, dominated by

product and customer’s support, has shortly driven CLEVETECH to market leadership.CLEVERTECH has progressively become a forefront referent for many multinationals and leader companies in various production sectors, and in particular chemical, food, beverage and box sectors.Winning experience helped CLEVERTECH to immediately understand how the making of high-level automation plants required great knowledge of process controls. Hence, the company management’s precise choice of investing significantly in its own electronic and software departments as to supply modular and integrated solutions.This was a sort of step to be taken for a company like CLEVERTECH with a strong vocation to internationalization, which sees over 85% of the company’s sales toward foreign markets.Today CLEVERTECH is a thriving presence on all the traditional European and North American markets, while special attention to emerging countries, such as Latin America, Asia and Middle East. An after sales network enables the company to meet promptly its customers’ requirements efficiently.

Robot AntropomorfoAnthropomorphous robot

Sistemi di palletizzazione HYBRID HYBRID palletizing system

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Il Futuro Adesso

Dal forum delle opportunità organizzato da Krones lo scorso ottobre, un’esaustiva panoramica sulle tecnologie del futuro che creano valore eliminando gli sprechi.

mente sulle funzioni che creano valore aggiunto è ErgoBloc L (per “Liquid”).Un bloc completo per la parte bagnata composto da soffia-trice, etichettatrice e riempitrice per la produzione ed il riempi-mento di recipienti in PEt, anche particolarmente leggeri.L’ErgoBloc L è composto da una soffiatrice Contiform messa direttamente in bloc con un’etichettatrice modulare con due aggregati Contiroll per l’etichettaggio dei recipienti appena soffiati, prima del riempimento; a sua volta, l’etichet-tatrice è messa in bloc con una riempitrice Volumetic VoDM-PEt equipaggiata con un dispositivo di raffredda-mento del fondo in entrata. É utilizzata sia per le bevande piatte che per quelle addizio-nate di anidride carbonica, un’innovazione che permette di ottenere non solo un tCo (total Cost of ownership) più basso per il cliente rispetto a quello di una linea convenzio-nale, ma anche nell’offrire un grado d’efficienza più elevato con un flusso di materiali ottimizzato e nel realizzare un concetto d’azionamento migliore con un ingombro inferiore.Krones presenta anche una soluzione di Bloc per la parte secca: ErgoBloc DQuesto blocco unisce macchine standard ormai ampia-mente collaudate formando una linea unitaria per l’imballag-gio finale e la palettizzazione. Questo concetto ha raggiunto con successo i suoi molteplici obiettivi, in tutti i loro singoli punti. Riducendo le funzioni non correlate al valore aggiunto, quali i trasportatori o i polmonatori, si riduce di conseguenza anche lo spazio necessario, che ora viene occupato solo dagli aggregati funzionali; si abbreviano di conseguenza anche i percorsi per gli operatori, che traggono vantaggio anche dall’ergonomia del concetto d’azionamento generale. Il funzionamento di tutte le macchine si basa su uno stesso concetto unitario di comando e azionamento. Con il controllo

Franco tomba, amministratore delegato, ha subito cattu-rato l’interesse dei partecipanti comunicando con efficacia gli obiettivi Krones, raggiunti proponendo tecnologie all’avanguardia sostenute da una filosofia industriale che si integra completamente nella realtà aziendale.Creare valore eliminando gli sprechiNella produzione degli impianti di imbottigliamento Krones trovano applicazione le tecniche “lean”. Con il termine lean production, produzione snella, si identifica una filosofia indu-striale ispirata al toyota production System che mira a mini-mizzare gli sprechi fino ad annullarli. Nata qualche decennio fa, questa strategia trova oggi applicazione nelle gestione di diverse realtà produttive nel mondo grazie all’ottimizzazione degli standard di lavoro che introduce e al miglioramento delle performance operative che ne consegue. Le tecnologie Krones sono perfettamente in linea con questo concetto.Il processo produttivo viene trattato in modo globale al fine di ridurre al massimo la complessità della produzione puntando sulla sua flessibilità coinvolgendo fin dall’inizio tutte le funzioni aziendali.Per implementare i principi Lean si utilizzano strumenti e tecniche che, attraverso un miglioramento continuo, ripen-sano il processo di creazione di valore in azienda minimiz-zando l’utilizzo delle risorse.L’obiettivo della lean production è quello di massimizzare il valore e ridurre al minimo gli sprechi.Si calcola che il 75% delle attività di un processo sia a non valore aggiunto, il 15% sprechi e solo il 10% a valore aggiunto. Un’attività senza valore aggiunto assorbe tempo e risorse ma non aggiunge nulla al valore del prodotto in sé.ErgoBloc L: una sola unità per soffiaggio, etichettatura e riempimentoUn esempio di tecnologia che si concentra esclusiva-

ErgoBloc D

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sostenibili destinati all’industria delle macchine per le bevande ed il packaging.Enviro è stato certificato dall’istituto tÜV SÜD nel 2009. Krones ha così ottenuto la certificazione di competenza che le consente di attribuire il sigillo enviro per l’efficienza ener-getica e di utilizzo dei medi (gas, acqua), nonché per la sostenibilità ambientale. Con il pass enviro, inoltre, Krones offre un elevato livello di trasparenza per il confronto dei dati di consumo di diverse macchine.Il pass enviro contiene i dati tecnici delle macchine con le condizioni generali e diagnostiche richieste e la carbon footprint.L’emissione di Co2 nel processo di produzione, condu-zione e dismissione dell’impianto, è la “misura dell’im-patto che le attività umane hanno sull’ambiente in termini di ammontare di gas serra prodotti, misurati in unità di diossido di carbonio”.Enviro è il risultato della filosofia di Corporate Social Responsibility della Krones, e cioè della sua responsabilità globale in campo sociale, ecologico ed economico. enviro fornisce trasparenza: le macchine funzionano con efficienza, compatibilità ambientale, basso consumo energetico ed ergonomia elevata.Contiform: l’evoluzione del soffiaggioLa leadership di Krones nel campo dello stirosoffiaggio è

intelligente della linea e la regolazione del bloc si ottiene anche un esercizio continuo costante. Considerati nel loro insieme, tutti questi punti significano un grado d’efficienza della linea più elevato, un fabbisogno energetico più conte-nuto ed una gestione dei ricambi ottimizzata.Eseguendo un confronto diretto con il layout dell’impianto di un fine linea convenzionale risulta subito evidente quale sia il risparmio ottenuto in termini di spazio. L’ErgoBloc D combina vari componenti inseriti in serie l’uno dietro l’altro, quali la confezionatrice Variopac Pro con il tunnel di termoretrazione integrato, un trasportatore corto per gli imballi, un’unità di raggruppamento Robobox con palettizzatore Modulpal 1 ADR e l’unità collegata per l’handling delle interfalde. Un confronto con gli impianti di palettizzazione convenzionali mostra che la combinazione Robobox/Modulpal 1 ADR consente di risparmiare ben oltre il 50 percento di spazio. L’effetto è chiaramente positivo anche in termini di costi d’investimento, con l’ulteriore vantaggio di un’installazione semplice e rapida all’interno dello stabilimento.Linea d’imballaggio Varioline per un flessibile layout individuale del packagingCon la linea d’imballaggio Varioline Krones offre una solu-zione estremamente flessibile, che consente di realizzare un processo di packaging in più fasi soprattutto per le bevande. In questo modo, in base alle caratteristiche della macchina è possibile eseguire un imballaggio primario, secondario ed addirittura terziario. Questo concetto consente di lavorare recipienti sciolti quali bottiglie in vetro, recipienti in PEt o lattine in multipack e/o multipack in casse in materiale sinte-tico, cartoni pieghevoli o cartoni wrap-around.Il prodotto dell’imballaggio primario viene trasportato tra i singoli moduli secondo determinati schemi di palettizzazione mediante un sistema shuttle con una, due o tre vie di trasporto. L’imballaggio secondario viene trasferito attra-verso i moduli su un sistema di trasporto diverso, che può venire comandato in modo indipendente dalle altre vie.La Varioline è dimensionata per fornire una resa di 40.000 recipienti l’ora e/o 9.000 imballaggi primari (multipack 3 x 2) l’ora. Combinando numerosi moduli uguali è possibile raggiungere il rendimento di volta in volta necessario.Questa linea d’imballaggio ha reso ancora più flessibile il lay-out individuale del packaging delle bevande, ed è dunque possibile orientare tutti i prodotti alle preferenze dei gruppi target con una precisione ancora maggiore.Dopo un approfondimento sulle più efficaci tecnologia Krones, l’incontro ha messo in luce il ruolo di Krones quale trend-setter sul tema di responsabilità globale in campo sociale, ecologico ed economico.Un programma per la sostenibilità dei prodotti: envirooltre all’efficienza, per Krones assume un’importanza fondamentale anche l’impiego corretto delle risorse da parte delle macchine prodotte. Per questo motivo dal 2008, Krones ha dato il via al programma enviro con l’obiettivo di creare uno standard industriale sia in tema di efficienza ed energia, sia in tema di compatibilità ambientale delle macchine. Dopo l’analisi della situazione reale si stabilisce quali sono i requisiti che prodotti e sistemi devono soddi-sfare in tema di rendimento, risparmio delle risorse, ergono-mia e redditività (total Cost of ownership, Return on Investment). Queste direttive vengono poi applicate all’intero processo di creazione del prodotto, dalla fase di ricerca e sviluppo alla fase di vendita.Krones si è confermato apripista nel campo dei prodotti

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Proshape

Krones CCL

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sistema, inoltre, può essere disinserito con grande facilità ogniqualvolta si devono produrre bottiglie cilindriche con il procedimento standard. Per l’orientamento delle preforme la macchina utilizza un sistema di riconoscimento ottico a telecamera che rileva le marcature più diverse poste sulla baga delle preforme. Una volta rilevata la marcatura d’orientamento viene calcolato l’angolo necessario e la preforma viene orientata individual-mente nella stella come necessario. Questo concetto inno-vativo consente di ottenere un rendimento orario massimo di 2.000 recipienti per ogni stazione.Krones acquisisce i diritti sulla tecnologia dell’etichet-tatura TripleSKrones ha recentemente stipulato un contratto con la società canadese CCL Industries per lo sviluppo e la commercializzazione della tecnologia dell’etichettatura per sleeve super stretch tripleS in tutto il mondo. Il tripleS è uno sleeve estensibile speciale, sviluppato da CCL, che offre un’elasticità estremamente elevata e viene utilizzato per la vestizione completa di recipienti sagomati in modo paragonabile alle tradizionali applicazioni di sleeve termore-traibili. Il film tripleS ha un’estensibilità del 55 percento, ovvero più del doppio di quella degli sleeve termoretraibili classici, che si aggira invece sul 20 percento. Gli sleeve tripleS, quindi, sono più piccoli e richiedono meno materiale; per la loro lavorazione, inoltre, non è necessario alcun tunnel di retra-zione, perché hanno un’elasticità tale da adattarsi perfetta-mente al contorno delle bottiglie. Gli sleeve tripleS sono particolarmente indicati per i recipienti individualizzati con sagomatura accentuata e presentano numerosi vantaggi pratici. Grazie alle sue caratteristiche di riciclabilità, tripleS riduce il bilancio di Co2 e contribuisce sensibilmente ad accrescere l’efficienza dei costi nelle aziende.Attualmente Krones sta sviluppando una nuova etichetta-trice appositamente per gli sleeve tripleS, che sarà disponi-bile sul mercato a partire dalla fine del 2010.Un obiettivo per il futuro? Zero Operatori Zero InterruzioniFranco tomba chiude l’incontro annunciando una sfida per il futuro che permetterà di integrare tutte le tecnologie Krones dalla soffiatrice, al magazzino fino alla spedizione in un unico flusso di lavoro automatizzato.Un progetto concreto che si sta sviluppando per un’impor-tante azienda imbottigliatrice di acque minerali tedesca…

confermata dalla nuova e innovativa tecnologia FlexWave che sarà presentata all’importante manifestazione fieristica K di Düsseldorf.Si tratta di un forno di riscaldamento FlexWave per la soffia-trice Contiform S8. Questo potrebbe rivelarsi il modello di soffiatrice del futuro. Una Contiform S8 FlexWave è già in uso dalla fine del 2009 per la produzione quotidiana nello stabilimento di un imbottigliatore.Il FlexWave convince innanzitutto per il consumo energetico considerevolmente più basso di quello delle altre tecnologie agli infrarossi attualmente disponibili sul mercato. Questa sua unicità lo rende particolarmente indicato per l’in-tegrazione nei bloc soffiatrici-riempitrici, perché il tempo necessario per il riscaldamento è molto breve e consente di ridurre al minimo il numero di preforme che si trovano nel forno. In caso di arresti imprevisti, dunque, le perdite di preforme sono minime e vengono eliminati anche i tempi di riavvio altrimenti necessari per riscaldare di nuovo il sistema.Siamo di fronte ad una variabilità di processo mai esistita prima, nessun’altra tecnologia è in grado di combinare in questo modo penetrazione oltremodo elevata, densità di energia e velocità di riscaldamento.Krones ProShape per produrre recipienti ovali in plasticaL’innovativo processo ProShape garantisce una produzione considerevolmente ottimizzata per i recipienti ovali e asim-metrici in materiale sintetico.Il suo funzionamento riprende l’ormai nota tecnologia di riscaldamento e stirosoffiaggio della serie attuale delle Contiform combinandola con un nuovo modulo d’orientamento e regolazione mirata della temperatura delle preforme. Il modulo ProShape è integrato nella Contiform fra un forno lineare di serie e una ruota di soffiaggio di serie. Gli stampi in alluminio con temperatura regolata apposita-mente per le esigenze delle future bottiglie consentono di applicare alla preforma il profilo termico necessario e di ottenere quindi una distribuzione ottimale del materiale nella fase di soffiaggio della bottiglia. In questo modo è possibile ottenere profili con limiti di temperatura definiti con preci-sione, che consentono di realizzare pareti con aree stabili e più spesse anche vicino a segmenti più sottili. ProShape offre quindi le condizioni perfette per realizzare recipienti ovali del tipo lightweighting con design molto accentuato. Il

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Varioline

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The F

uture No

wFranco Tomba, Krones managing director, has caught the participants’ attention at once by exhaustively communicating the company’s target, hit by proposing cutting edge technologies supported by an industrial philosophy fully integrating into the company reality.To create values with less wastes“lean” techniques are applied in Krones bottling plants production. With “lean production”, fluent production, we mean a kind of industrial philosophy inspired by Toyota production System aiming to minimize wastes down to zero. Came into being some decades ago, today this strategy is applied in different production realities worldwide, thanks to optimization of standardized work for overall improvement of operative performances. Krones technologies are perfectly in line with this Japanese concept.The production process is treated in its whole in order to reduce the complexity of production down to the minimum by targeting flexibility and involving all company functions from the very start.To implement the Lean principles, we use tools and techniques that, through constant improvement, review the company value process by minimizing the resources used.Lean production targets value optimization and maximum reduction of wastes.It is esteemed that about 75% of process activities has no added value, 15% wastes and only 10% has real added value. An activity with no added value is time and resources consuming but cannot add anything to the product.ErgoBloc L: one single blow-moulding, labelling and filling unitErgoBloc L (standing for Liquid) is a kind of technology that focus only and exclusively on the functions that create added value.It is a complete wet-end monobloc consisting of a blow-moulder, a labeller and a filler that can be used for producing and filling PET containers, also particularly light.ErgoBloc L is composed of a Contiform blow-moulding machine directly synchronized with a modular labeller featuring two Contiroll stations for pre-labelling of freshly blow-moulded containers; this labeller is in turn synchronized with a Volumetric VODM-PET filler featuring an upstream base cooler.Used for handling both still and carbonated beverages, this is acknowledged as an innovation that enables customers not only to get lower TCO – Total Cost of Ownership – than traditional lines, but also to reach higher level of efficiency with optimized material flow, an improved operator control concept and smaller size.Krones also presents a monobloc solution for the dry end: ErgoBloc DThis monobloc combines field-proven machines to form a packaging line with end-of-line packaging and palletizing. The concept successfully has achieved its many and varied aims. By reducing non-value-creative functions like conveyors as buffers, the footprint has been concomitantly downsized,

since now it only has to accommodate the truly functional units. This also signifies less legwork for the operators, who additionally benefit from the holistic human-engineering provided. All machines operate with the same harmonised control and drive concepts. In conjunction with the intelligent line control system and the monobloc synchronisation provided, continuously uninterrupted operation is assured. Taken together, all these points mean enhanced line efficiency, reduced energy consumption thanks to dynamic machine response capabilities, and optimised spare parts inventories. A direct comparison with the line layout of a conventional dry end immediately reveals very significant space savings. The Ergobloc D combines the following concatenated components: a Variopac Pro packer in one of its variants with a downstream shrink tunnel, a short Accucase pack conveyor, followed by a Robobox pack grouping system with the appropriate from Modulpal 1 ADR palletiser with a layer pad handling feature. A comparison with con ventional palletising systems shows that the Robobox/Modulpal 1 ADR combination will sometimes save far more than 50 per cent of the standard footprint. This also shows up favourably in the capital investment costs, cut still further by quick and easy installation on site.Varioline packaging line for individualised design of flexible packagingWith its Varioline packaging system, Krones offers a flexible solution for multi-stage packaging processes, particularly for beverages. Depending on the machine’s customised configuration, primary, secondary or even tertiary packages can be created. Loose containers like glass bottles, PET bottles or cans in multipacks and/or multipacks in plastic crates, folding cartons or wrap-around cartons can all be handled.Products are positively transported in the primary package between the individual modules using a shuttle system featuring one, two or three transport routes. The secondary package is conveyed through the modules on another transport system, which can be controlled independently of the other tracks.The Varioline is designed for an output of 40,000 containers an hour, and/or 9,000 primary packages (3x2 multipacks) an hour. The output required in each case is achieved by combining the appropriate number of identical modules.Individualised design of the packaging for beverages has become even more flexible with this packaging system, so that each product can be focused even more accurately on the preferences of the target group concerned.After an insight into Krones most efficacious technology,

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From the Forum of Opportunities organized by Krones last October, a comprehensive

overview on the technologies of the future that create value and eliminate wastes

ErgoBloc L

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the meeting goes on to highlight the company’s role as a trend-setter in terms of global responsibility in the social, environmental and economic field.Krones’ programme for sustainable products: enviroIn addition to outstanding performance, Krones also wants its machines to use resources efficiently. That is why Krones launched the enviro programme in 2008, with the aim of establishing an industry standard for machines’ energy and media efficiency and eco-friendliness. Under this programme, project teams analyse the products and systems as they are and then determine what requirements they must meet in terms of performance, resource savings, ergonomics, total cost of ownership, and return on investment. These specifications are then incorporated into the entire product development process, from R&D all the way through to sales. Krones has reinforced its determination to assume a pioneering role in terms of sustainable products for the beverage and packaging machinery industry. enviro was certified by TÜV SÜD in 2009. This independent certification enables Krones to award the enviro seal for efficient use of energy and media (gas, water) and environmental friendliness. In addition, Krones’ enviro pass provides a high level of transparency, enabling customers to compare the consumption data of different machines. Enviro pass stores all machine technical data, general conditions, requested diagnostics and carbon footprint.CO2 emissions into production, operation and disposal processes are the size of the footprint that human activities have on the environment in terms of greenhouse effects produced, measured in carbon dioxide units.”Enviro results from Krones Corporate Social Responsibility philosophy. In other words, Krones’ social, environmental and economic global responsibility. Enviro provides transparency: machines work efficiently, respecting the environment, with low energy consumption and with high ergonomics.Contirofm: evolution in blow-mouldingKrones’ leadership in stretch blow-moulding is further confirmed by the new and innovative technology. FlexWAwe will be introduced at the international event K in Düsseldorf. FlexWave heating technology for Contiform S8 may prove to be the stretch blow-moulding model of the future. Since the end of 2009, a Contiform S8 FlexWave has been up and running every day at a bottling plant.FlexWave scores primarily in terms of its significantly lower energy consumption in comparison to infra-red technologies currently available on the market. Thanks to the unique technology involved, FlexWave is particularly well suited for Contiform/filler monoblocs, since thanks to the very short heating time the number of preforms inside the oven has been reduced to a fraction of the former figure, resulting in very low preform losses in the event of an emergency stop; there are no start-up times needed for re-heating the system.No other technology is able to combine very deep penetration, energy density and heating speed in this way.Krones ProShape to produce oval plastic containersThe newly developed ProShape process guarantees a significantly optimised production process for oval or asymmetrical plastic containers.

This functions by utilising the familiar heating and stretch blow-moulding technology of the present Contiform series, and adding a new module for alignment and responsive temperature control for the preforms. The ProShape module is integrated into the Contiform between a standard linear oven and a standard blowing wheel. The requisite temperature profile the requisite temperature profile is applied to the preforms using temperature-controlled aluminium moulds specifically designed to meet the requirements of the subsequent bottle, thus achieving purposefully optimised material distribution for the downstream stretch blow-moulding process. This enables very accurate profiles with sharply defined temperature boundaries to be achieved, permitting stable thick-walled areas to be provided directly adjacent to thin-walled segments. ProShape thus offers optimum preconditions for producing extremely unusual designs and for lightweighting oval containers. The system can also quite simply be switched off when round

bottles are to be produced in a standard process.For preform orientation, the machine utilises an optical camera system, that enables preforms to be recognised by an enormous range of different orientation marks on the neck finish. After the orientation mark has been detected, the requisite angle is computed, and the preform given its concomitantly individualised orientation in the treatment starwheel. Thanks to this innovative

overall concept, station outputs of up to 2,000 containers an hour can be reached.Krones acquires Triple S labelling technologyKrones has recently signed an agreement with the Canadian firm CCL Industries covering the development and worldwide marketing of labelling technology for TripleS stretch-sleeve films. TripleS is a stretch-sleeve film specially developed by CCL, exhibiting an exceptionally high degree of elasticity and capable of decorating the entire surface of contoured containers, comparable to conventional shrink-sleeve applications. The stretching capability of the TripleS film, at 55 per cent, is more than twice as high as with conventional stretch-sleeve films, where the figure is in the range of 20 per cent. The TripleS sleeves are concomitantly smaller, and accordingly need less material. Moreover, a shrink tunnel is no longer required, since TripleS, by virtue of its elasticity and recovery properties, fits snugly against the bottle contours involved. TripleS sleeves are particularly well suited for individually designed containers with strikingly shaped visual appeal. This creates multifaceted advantages in practice. In addition, TripleS, in its capacity as recyclable container dress, reduces CO2 emissions and makes a perceptible contribution towards corporate cost-efficiency.Krones AG is currently developing a new labeller designed specifically for TripleS sleeves, scheduled for market launch in late 2010.A target for the future? Zero operator, zero stoppageMr. Franco Tomba concludes the meeting announcing the challenge for the future that will enable to integrate all Krones technologies, from blow-moulding machines to warehouse and delivery, in one single automated work flow.A concrete project that has been under development in team with an important German bottling company of mineral water.

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108 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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MACA Engineering S.r.l. - via Ungaresca, 20 - 33080 S. Quirino - Pordenone - ITALY - Tel. +39.0434.919661 - Fax +39.0434.919884

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Rotary rolling inserting machine for 30x60 closures with

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quality products and services: this is what has made MACA Engineering such a reliable partner in the design and manufacture of machines and complete lines for the production and assembly of plastic and aluminium closures for over twenty years.The added value in all MACA Engineering products is the result of continuous technical innovation in one of the leading companies on the international market.Intelligent minds and skilled hands, aided by advanced technology, continue to create innovative, problem-solving products for the complete

Engineered, manufactured and assembled in Italy

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L’incontro tra competenza e dinamicità

When expertise meets dynamism

Fill-tech è oggi un’azienda attiva, efficiente e al passo con i tempi

today Fill-tech is an active and efficient company in step with the times

I prodotti Fill-tech leader sono:il monoblocco RtI, capace di dosare da 3 ml fino a 2 •e 5 Lt con un ingombro minimola RL/10 + tM1 + tA/4 una riempitrice lineare a 10 •ugelli, specifica per prodotti acidi capace di produrre 4000 pz/h.la RtL/1 una dosatrice e tappatrice in soli 2 mt di •spazio studiata per un solo operatore.Linea completa per taniche, bidoni e cubitainer, tutto •completamente automatico.tappatore trigger di produzione Mengibar con resa •fino a 400 pz/mn

La Fill-tech Srl garantisce inoltre piena ed efficace assi-stenza e/o riparazione su tutti i macchinari già presenti nella vostra azienda.

La Fill–tech Srl è un’azienda giovane, solo nel nome. La sua professionalità è infatti maturata grazie all’esperienza dall’azienda Gibo, nata nel 1966, al cui interno si sono formati gli attuali tecnici.L’incontro tra le competenze dei vecchi collaboratori e la dina-micità dei nuovi assunti ha fatto sì che l’azienda sia oggi una società attiva, efficiente e sopratutto al passo con i tempi.I macchinari Fill-tech – macchine riempitrici e linee complete per l’imballaggio – sono conosciuti e apprezzati in Italia, in Europa e in tutto il mondo. La vasta clientela che ogni giorno si affida alla quest’azienda è testimonianza della validità del suo prodotto e dell’alta serietà e capacità dei tecnici aziendali.Queste caratteristiche hanno permesso a Fill-tech di strin-gere un’intensa collaborazione con l’azienda Mengibar Sa – Barcellona (Spagna), leader nella produzione di macchine riempitici per ogni tipo di liquido, di sistemi di chiusura trigger e di dosing pump, diventandone l’unico ed esclusivo rappresentante per l’Italia.Fill-tech è in grado di studiare e realizzare per voi ogni tipo di macchinario o di linea completa a partire dal riordinatore dei flaconi fino al pallettizzatore fine linea.

The Fill-tech Srl is a young company in name only. Its professionalism is in fact the experience gained by the company Gibo, born in 1966, in which the company current technical have been trained.The meeting of the older employees’ skills with the new recruits’ dynamism has meant that the company is today active, efficient and above all in step with the times.

Fill-Tech machines - filling machines and complete lines for packaging - are known and appreciated in Italy, Europe and worldwide. The wide range of customers always relying on this company is evidence of the validity of its product and high seriousness and ability of its technicians. These features have allowed Fill-TEch to forge strong partnership with the company Mengibar - Barcelona (Spain), a leading manufacturer of filling machines for all types of liquid, locking systems trigger and dosing pump, becoming sale and exclusive representative for Italy.Fill-Tech can design and produce any type of machinery or complete line from the reorganization of the bottles until the end palletizer line.Fill-Tech leading products are:

1. The RTI block, able to dose from 3 ml to 2 and 5 lt •with a small footprint.The RL/10 + TM1 + TA/4 a liner filler to 10 birds, specific •acids capable of producing 4000 piece per hour.The RTL/1 a metering and capping in only 2 meters of •space designed for one operator.Complete line for cans, nins and cubitainers , all fully •automaticCapper Mengibar triggers production with output up •to 400 pieces per hour.

Fill-tech Srl also guarantees the full and effective assistance and/or repair of all machinery already present in your company.

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When expertise meets dynamism

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Nelden AD Emballage.indd 2 18-09-2008 15:59:33Tecnalim 01-07.indd 1 9-01-2007 15:43:02

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Impianto mobile d’imbottigliamento su camionUn camion per l’imbottigliamento funzionale ed agevole adatto per raggiungere anche le piccole aziende vinicole in zone collinari isolate

tale sfida, ma la novità in questo caso sta nella progetta-zione e realizzazione di un camion per l’imbottigliamento dalle dimensioni ridotte rispetto agli altri già in commercio, quindi nella creazione di un prodotto altrettanto funzionale, ma al tempo stesso più agevole da essere condotto. L’ingombro contenuto del camion, che lo rende partico-larmente adatto a raggiungere anche le piccole aziende vinicole, situate in zone collinari piuttosto isolate a cui si arriva tramite strade strette ed impervie, non è l’unico pregio di questa linea d’imbottigliamento mobile. Tra le caratteristiche che lo rendono un prodotto interessante, valido ed innovativo, vi sono anche l’estrema versatilità del monoblocco isobarico con valvole di riempimento elettroniche, la presenza di un sistema C.I.P. automatico di lavaggio e sanificazione dell’impianto, l’installazione di una macchina etichettatrice-rullatrice-capsulatrice realiz-zata in configurazione monoblocco, l’utilizzo di un sofisti-cato sistema di trattamento e filtrazione del vino, dell’ac-qua di servizio, dell’aria e dell’azoto utile all’impianto ed infine la fornitura “in autonomia” dei servizio elettrici, aria compressa, acqua calda fino a 100°C. Un impianto mobile che si rispetti deve necessariamente adattarsi ai più svariati prodotti da imbottigliare, pertanto la versatilità del monoblocco isobarico Urano consiste nella possibilità di operare con vini fermi, leggermente frizzanti e decisamente frizzanti, come lo spumante, raggiungendo una produzione oraria di 3.000 bottiglie. Le valvole di riempimento elettroniche consentono inoltre un’estrema personalizzazione delle ricette di trattamento e riempimento del prodotto, dalla pre-evacuazione, all’iniezione d’azoto al riempimento e alla sgasatura. Esse sono anche dotate di un sistema centralizzato per la variazione del livello in bottiglia in continuo, che consente di variare il livello contemporaneamente di tutti i rubinetti senza che siano toccati dall’operatore, eliminando così il rischio di contaminazione. Sempre per consentire la massima adattabilità dell’im-pianto mobile alle più svariate esigenze del cliente, il monoblocco è equipaggiato di una torretta tappatrice in grado di trattare sia tappi sughero raso e fungo, sia capsule vite alluminio. La garanzia di una perfetta sterilizzazione di tutto l’im-pianto di filtrazione e riempimento è invece assicurata dalla presenza di un dispositivo C.I.P. automatico, inter-facciato al monoblocco e costituito da tre serbatoi tutti provvisti di sonde speciali per il controllo del livello di acqua fredda, calda e soluzione sanificante.L’impianto mobile potrà operare anche presso strutture molto piccole non provviste di un allacciamento elettrico sufficiente al funzionamento dello stesso, poiché dotato di un gruppo elettrogeno alimentato da motore endotermico. La ditta Nelden intende con questo prodotto offrire un impianto versatile che permetta una lavorazione estrema-mente sofisticata del vino affinché la qualità del prodotto finale risulti ottima sia in termini di igienizzazione, sia in termini di mantenimento delle caratteristiche organoletti-che e distintive del vino. In conclusione è opportuno sottolineare nuovamente che tutti i monoblocchi Nelden Industry, come pure l’impianto mobile su camion, sono progettati e realizzati tenendo conto delle più severe normative vigenti in materia di qualità, igiene e sicurezza, e sono disponibili in più versioni, sempre modellate sulle esigenze di ogni singolo cliente.

Il rinnovamento è alla base della filosofia aziendale di ogni ditta che voglia crescere e restare sul mercato sempre alti livelli e la Nelden Industry di Redavalle in questo non fa eccezione. Benché nel panorama nazionale di produt-trici di monoblocchi per l’imbottigliamento la Nelden sia una ditta decisamente giovane, dalla sua nascita ha sempre cercato di soddisfare le esigenze dei grossi clienti così come di tenere in gran considerazione gli input provenienti dai piccoli produttori.Proprio a metà strada tra le esigenze delle ditte imbottigliatrici e delle piccole e medie aziende vinicole si colloca il nuovo progetto della Nelden, ossia un impianto mobile d’imbottiglia-mento di ultima generazione installato su camion.Non è la prima ditta del ramo “filling” che si propone una

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Mobile bottling plant in a lorryA functional and smooth bottling plant to reach also small-sized wine industries situated in isolated hilly areas

Renewal is the fundamental element in the philosophy of any company willing to grown and succeed on the market, and Nelden Industry of Redavalle is no exception. Although Nelden is a young company among national producers of bottling monoblocs, since its foundation it has always tried both to meet the requirements of big customers and to take into consideration any input from small-sized producers.Just halfway between the requests of bottling industries and small and medium-sized wine firms, Nelden new project can be set: a cutting edge mobile bottling plant installed in a lorry.Nelden is not the first company in the filling sector to propose such challenge, but the real news is the design and production of a bottling lorry smaller than the others in the market today, and therefore the creation of a product equally functional and smooth to drive. The small size of the lorry, which makes it suitable also for small-sized wine industries perhaps located in rather isolated hilly areas to be reached only by driving narrow and rough roads, is not the only value of this mobile bottling line.In addition to important features that make it interesting, efficient and innovative, it is worth mentioning the extreme versatility of an isobaric monobloc with electronic filling valves, an automatic washing and sanification C.I.P. system, installation of a labeling-rulling-capsuling machine in monobloc configuration, sophisticated wine treating and filtering system, water, air and nitrogen service, autonomous electric, compressed air and hot water up to 100° C supplies.A good mobile plant needs adapting to the most diverse products to be bottled, hence the versatility of the isobaric monobloc Urano consists in the possibility to treat still, slightly sparkling and sparkling wines, as spumante, for a production of 3,000 bottle/h. The electronic filling valves enable to user to tailor treatment and filling recipes, from pre-discharge, to nitrogen injection, filling and degasing. Moreover, they are also equipped with a centralized system that varies in continuous the level in the bottle, which enables to vary the level in all the valves at the same time without any manual intervention as

to avoid any risk of contamination.To guarantee maximum adjustability of the mobile plant to the customer’s most diverse requirements, the monobloc is also equipped with a capping turret to treat flat and mushroom corks, as well as aluminum screw capsules.Perfect sterilization of the filtering and filling plant is guaranteed by an automatic C.I.P. unit interfaced with the monobloc and consisting of three tanks all provided with special probes for the control of cold and hot water, and sanification solution.Thanks to its endothermic motor-run power-unit, the mobile plant can also be installed in small areas with no power connection for the plant to operate.With this product Nelden intends to offer a versatile plant for extremely sophisticated wine processing so that the quality of final products is excellent in terms of hygiene, organoleptic and distinctive characteristics of wine.In conclusion, it is worth underlining that all Nelden Industry monoblocs, as well as the mobile plant in the lorry, are engineered and produced upon the most stringent quality, hygiene and safety norms in force; they are available in different versions, according to the customer’s specific requests.

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115Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Efficacia ed efficienza

Effectiveness and efficiency

Guardando al futuro CRM Engineering investe in personale, macchinari e attrezzature

Future-oriented CRM Engineering invests in manpower, machinery and equipment

Utilizzando software CAD 3D/CAM e CNC(3-4-5 ASSI) per la progettazione e la successiva realizzazione CRM Engineering è grado di offrire al cliente un servizio completo di cambio formato su linee di imbottigliamento per la veico-lazione dei contenitori; partendo dalla sciacquatrice sino all’etichettatrice (colla a freddo o colla a caldo), garantendo qualità e costi contenuti.La CRM, al proprio interno, è dotata di un reparto specia-lizzato nella costruzione di strutture antinfortunistiche per i macchinari del settore. Realizza barriere o pannelli perime-trali con lastre trasparenti e reti metalliche elettrosaldate. Esegue la sostituzione di lastre e porte in cattivo stato. Progetta e costruisce tunnel e coperture per nastri traspor-tatori in tutti materiali. Progetta e realizza di porte saliscendi scorrevoli o a battente studiando l’applicazione che meno penalizza lo svolgersi delle operazioni di intervento sulla macchina rispettando le vigenti norme di sicurezza.Con un campione del formato (bottiglie, flaconi, etc.) e qualche ora di rilievi sulle vostre linee CRM Engineering può fornirvi un completo upgrade della linea di imbottigliamento.

L’azienda CRM Engineering è nata nel 1985 e nel corso degli anni ha maturato numerose esperienze nel settore del packa-ging specializzandosi nel campo dell’imbottigliamento.L’azienda è sempre stimolata a guardare al futuro investendo continuamente in personale, macchinari ed attrezzature con l’obiettivo di fornire un servizio efficace ed efficiente ai propri clienti contando esclusivamente sulle proprie risorse interne.

Since its foundation in 1985, CRM Engineering has gained remarkable experience in the packaging industry and specialized in the bottling sector.The company is always future oriented and invests in manpower, machinery and equipment with the aim to provide its customers with sound and efficient service relying only on its internal resources.

Thanks to 3D CAD/CAM and CNC (3-4-5 axles) design and manufacture, CRM Engineering can offer its customers an all-round service inclusive of change of format for bottling lines in order to handle containers; starting from rinsing machines right through labeling machines (cold-glue and hot-melt), the company guarantees quality and inexpensive costs.CRM in-house specialized department manufactures accident-prevention structures to be installed in the machinery of the sector. In addition, it also builds perimetric barriers and boards with transparent plates and electro-welded metal nets. After studying the application that least hampers operators’ interventions and fully respects the safety norms in force, the company designs and manufactures up and down sliding doors or casement doors.With a sample of the format (bottles, phials, etc.) and a few hours of study on your lines, CRM Engineering can provide a complete upgrade of the bottling line.

Novità: realizzazioni di twister per rotazioni di lattine, barattoli, flaconi di ogni tipo; ingombri contenuti e montaggio immediato sul nastro trasportatoreNews: Twister realization for cans, jars, bottles of any kind. Small size and immediate installation on a conveyor belt

CRM ENGINEERING SrlVia G. Di Vittorio, 24 - 46045 Marmirolo (MN) ITALYTel. 0376 467 660 - Fax 0376 467 845 - [email protected]

SPECIALIZZATI INPROTEZIONI ANTINFORTUNISTICHE PER I MACHINARI DEL SETTORE ENOLOGICO-ALIMENTARE

ATTREZZATURE PER L'ETICHETTAGGIO DI ETICHETTE COLLA A CALDO E COLLA A FREDDO

ATTREZZATURE IN MATERIALE PLASTICO: COCLEE (VITI SEPARATRICI), STELLE E CONTROSTELLE

LAVORAZIONI MECCANICHE CON MACCHINE CNC PER MATERIALI METALLICI E PLASTICI

I PRINCIPALI MATERIALI LAVORATI DALL'AZIENDA SONO: TECNOPOLIMERI - LEGHE DI ALLUMINIO - ACCIAIO INOX - OTTONE

www.crmengineering.it

Lavorazione di materiale plastico e metallico rivolto al settore del confezionamento,

dell’imbottigliamentoe dell’imballaggio

enologico - alimentare

M A C H I N E R Y D E V E L O P M E N T&

116 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

Page 119: Tecnalimentaria - Beverage Industry - Novembre 2010

CRM ENGINEERING SrlVia G. Di Vittorio, 24 - 46045 Marmirolo (MN) ITALYTel. 0376 467 660 - Fax 0376 467 845 - [email protected]

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PET Vision Italia 2010 Packaging Industries Innovation

PET Engineering organizza il primo Forum in Italia rivolto esclusivamente al mercato nazionale

Dopo il grande interesse e successo suscitati dalla prima Conferenza a Mosca dedicata al mercato russo e dell’area CIS, PET Engineering ha deciso di organizzare il primo Forum in Italia rivolto esclusivamente al mercato nazionale.L’evento si terrà il 26 Novembre 2010 presso l’Hotel “Castelbrando” di Cison di Valmarino (TV), un imponente maniero calato nel paesaggio collinare della Via del Prosecco.PET Engineering si propone di accogliere all’interno della storica dimora tutti i maggiori players dell’industria dell’imbottigliamento italiano e di presentare loro le maggiori innovazioni tecnologiche del settore e le proiezioni future.Grazie alla partecipazione di partner d’eccezione come Corvaglia, AGR e Novapet saranno trattati argomenti quali: soluzioni di lightweighting e relativi studi di opportunità, sistemi di controllo qualità nel lightweighting, evoluzione tecnologica delle chiusure con focus sulle chiusure dedicate al mercato italiano. Saranno inoltre presentate importanti novità in tema di Design e nuove soluzioni per il canale Ho.Re.Ca.Una particolare attenzione sarà riservata al tema della sosteni-bilità ambientale e ai nuovi servizi nella conversione delle macchine soffiatrici. Per maggiori informazioni: www.petengineering.com

PET Vision Italy 2010 Packaging Industries Innovation

PET Engineering decided to organize the first Forum in Italy exclusively to the national market

After the great interest and success incurred on the first Conference in Moscow dedicated to Russian and CIS market, PET Engineering decided to organize the first Forum in Italy exclusively to the national market.The event will be held on November 26th 2010 in the Castelbrando Hotel in Cison di Valmarino (TV), an impressive manor in the hilly landscapes of the road of Prosecco.PET Engineering would like to receive in the historical dwelling place, all the big players of the Italian beverage industries and to introduce them to the last and greatest technologic innovation in the Beverage industries and to the future projections.Thanks to the presence of important partners such as Corvaglia, AGR and Novapet the following topics will be discussed and deeply examined: convenience of different lighweighting solutions, quality control systems in LW process, technological evolution of closing systems with a particular focus on closures dedicated to the Italian market. Moreover important news on the topic of Design and on new solutions for Ho.Re.Ca. channel. A particular attention will be given to Environmental Sustainability and to new services related to neck finish conversion. For further information: www.petengineering.com

117Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Chi sono e cosa bevono le italiane

L’indagine realizzata da CDA, Consorzio Distributori Alimentari svela i “rituali” di consumo al femminile

Donne beato chi le capisce! Troppo spesso trascurate dal business delle bevande, chi sono e cosa bevono oggi le donne in Italia? CDA, Consorzio Distributori Alimentari presenta i risultati della prima ricerca italiana dedicata al tema del “bere al femminile”.Nasce così “L’evoluzione del beverage. Una prospettiva al femminile”, il libro realizzato da CDA, partendo dai risultati dell’indagine realizzata dalla società milanese Lorien Consulting.“Da sempre, partendo dall’idea che si tratti di “mestiere” prevalentemente, se non addirittura esclusivamente maschile, la componente femminile delle aziende che fanno parte del mondo del beverage ed in particolare del canale Ho.Re.Ca. – spiega Lucio Roncoroni, Direttore Generale CDA - rappresenta un’opportunità alla quale è stato dedicato pochissimo spazio”. Eppure oggi le risorse umane al femminile che operano all’interno delle aziende sono sempre di più e la loro presenza risulta quanto mai indispensabile in un futuro

in cui proprio le donne avranno sempre più la possibilità di imprimere al mondo e alla società, una direzione più incline ai loro bisogni, alle loro opinioni, ai loro desideri.“Proprio partendo da questa consapevolezza e dalla certezza che nel beverage nessuno avesse mai pensato ad “un’idea al femminile – continua Roncoroni – abbiamo voluto colmare questa lacuna, dedicando il biennio 2010/2011 ad una serie di progetti al femminile di cui questa ricerca vuole essere il punto di partenza”.

La ricercaRealizzata per CDA dalla Lorien Consulting di Milano nel corso dei primi mesi del 2010, su un campione di 800 donne, la ricerca fotografa in maniera quanto più possi-bile completa il mondo delle donne in Italia e il loro rapporto con il bere, cercando di andare al di là degli stereotipi e analizzandone gli aspetti principali e le abitu-dini diffuse.

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118 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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attente alla casa, non bevono affatto alcolici e scel-gono per sé e per le proprie famiglie solo bevande naturali. Le loro bevande sono l’acqua naturale e le bevande calde, da consumare in casa, in ufficio, in palestra…

E in futuro invece cosa accadrà? La tendenza è quella a di un progressivo invecchiamento della popolazione, di un incremento degli stranieri e di una concentrazione dei giovani nelle città universitarie, fattori che porteranno quindi rispettivamente ad un maggiore salutismo o edonismo di qualità, all’introduzione di nuove abitudini e prodotti e alla nascita di nuovi luoghi chiave in fatti di mode e tendenze.Il libro si conclude quindi con le storie di 8 donne, 8 volontarie appartenenti alle diverse categorie indivi-duate, che hanno accettato di raccontarsi, descrivendo in particolare il proprio rapporto con il mondo del bere: Michela, Cecilia, Barbara, Debora, Susanna, Paola, Rossella e Sonia.Ne emerge un quadro complesso, con importanti ed inaspettate curiosità. “Ciò che risulta particolarmente evidente – conclude Lucio Roncoroni – è la differenza tra l’universo dei consumi femminile e quello maschile, non tanto per ciò che si beve, ma per come si beve”.Questo libro e l’indagine in esso contenuta, rappre-sentano per CDA non un punto d’arrivo, ma il punto di partenza per una serie di iniziative “al femminile”, che si snoderanno per tutto il 2011, dall’annuale convention del Consorzio alla realizzazione di incontri formativi più mirati, destinati a favorire un progressivo ampliamento del ruolo e della figura femminile all’in-terno del mercato del beverage.

Oggi in Italia, le donne superano gli uomini di circa 1 milione e mezzo, con un’età media di circa 44 anni ed una speranza di vita di 84. Penalizzate a livello lavorativo sia per in termini di disoccupazione che di trattamento contrattuale, le donne italiane sono sempre più “mature”: se il 23% della popolazione femminili è tra i 15 e i 35 anni, infatti, oltre il 35% ha invece superato i 55 anni.“Prima il dovere, poi il piacere” sembra essere il detto preferito delle italiane, con pulizie di casa (61,8%) e spesa (26,9%) ai primi posti tra le occupazioni svolte quotidianamente, mentre oltre il 60% cena fuori meno di una volta alla settimana, così come il 46% delle donne si dedica allo shopping (o anche solo ad osservare le vetrine) meno di una volta alla settimana.Al primo posto tra le attività e gli interessi preferiti stare con la famiglia (oltre l’80%) e viaggiare (54,5%), se possi-bile sempre con la famiglia, mentre tra le meno gradite trionfano la politica, la lettura di quotidiani e la Tv.Un posto speciale spetta invece al rapporto tra la donna e il bere. Le bevande, sempre meno bene complemen-tare rispetto al cibo, sono oggi oggetto di attenta analisi da parte delle consumatrici, che analizzano le etichette, studiano provenienza, apporto calorico ed alcolicità. Oltre il 50% delle italiane rientra infatti nella categoria delle “salutiste moderate”, coloro cioè che riescono a conciliare l’attenzione a ciò che mangiano e bevono, pur senza stravolgere le proprie abitudini.L’acqua, quella naturale in particolare, risulta la “bevanda donna” per eccellenza: l’80% associa infatti proprio l’acqua alla parola bere. Preferita dal 72% delle intervi-state, è seguita nell’ordine delle preferenze femminili da caffè (28,6%), acqua gassata (20,3%), succhi di frutta (20%), the e tisane (11,4%). Agli ultimi posti in fatto di gradimento troviamo invece gli alcolici: liquori, cocktail, vino e birra. Ma l’analisi non si ferma qui. Se è vero che per le donne il bere non è solo “semplice dissetarsi”, ma è momento di vita e di socializzazione, la ricerca di CDA suddivide la popolazione femminile in 4 differenti categorie, indivi-duate combinando due fattori chiave come la socievo-lezza e l’attenzione alla salute (cluster analysis):

le attive socialmente rappresentano circa il 21% del •totale. Hanno in genere tra i 18 e i 32 anni, escono con gli amici, frequentano locali, fanno aperitivi e serate, bevono alcolico ma leggero e sono informate sulle ultime tendenze. Tra le bevande preferite, le bibite gassate e i cocktail alcolici, che consumano nei locali come pub e discoteche;le edoniste sfiorano il 20%. Tra i 41 e i 50 anni, •separate o divorziate, con titolo di studio elevato e ottimo livello professionale, amano cenare fuori, associando il bere al cibo. Prediligono vino, liquori e birra di qualità e partecipano a manifestazioni enogastronomiche e corsi. Per loro i luoghi del bere sono soprattutto enoteche e ristoranti;le attente sono invece il 20,6% del totale. Hanno in •genere tra i 33 e i 50 anni e sono particolarmente informate su ciò che bevono, scegliendo perlopiù bevande naturali e salutari. Amano l’acqua gassata e i succhi di frutta e per loro il bere si concentra tra le mura domestiche e più saltuariamente al ristornate;le salutiste rappresentano la quota più elevata, quasi •il 40% del totale. Tra i 33 e i 50, sposate con figli,

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120 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Who Italian women are and what they drinkThe survey by CDA, Consorzio Distributori Alimentari, reveals Italian women’s consumption habits

Lucky who can understands women! They are too often left aside from the beverage business; who are Italian women and what do they drink today? CDA, Consorzio Distributori Alimentaria, introduces its first Italian research on “Female drinking”.Hence the book “The evolution of beverage. A female perspective” by CDA, from the results of a survey conducted by the Milan company Lorien Consulting.“The women working at the enterprises of the world of beverage, in particular of the Ho.Re.Ca. channel, have always been given very little space, probably because this sector is usually considered exclusively men’s”, explains CDA General Manager, Lucio Roncoroni.However, female human resources in the beverage industry have been growing and their presence has turned out essential to a future where they will be able to impress their needs, opinions and wished on both the world and society.“Starting from this awareness and utter belief that in the beverage industry nobody has ever had a female-oriented idea, we wanted to fill the gap by dedicating to women a series of projects for the 2010/2011 period, and this survey is just the starting point.”

The researchConducted by Lorien Consulting of Milan during 2010 first months, upon a sample of 800 women, the survey portraits the world of women in Italy and their drinking attitudes comprehensively, beyond stereotypes and analyzing the main aspect and most common habits.Today in Italy, women are more than men by 1 million and a half, for average age of 44 and life expectancy of 84. Penalized in work environments in terms of unemployment and work contracts, Italian women are more and more “mature”: 23% of women is aged 15-35, over 35% is over 55.“Business before pleasure” seems to be Italian women’s motto: housework (61.8%) and shopping (26.9%) are their daily tasks, while over 60% dine out less than once a week, 46% devotes times for shopping less than once a week.Among favourite activities and interests, staying at home with

the family (over 80%) ranks first, travelling (54.5%) with the family if possible, whereas policy, newspaper reading and TV are the least favourite.A special pace is however for women and drinking. Beverages are today under their careful analysis, in fact Italian women read labels, want to know the place of origin, calories and alcohol content. Over 50% of Italian women are “moderate hygienist”, in other words those who can combine what they eat and drink with their habits.Water, still water in particular, seems to be the real “female drink” par excellence: 80% associate the word “water” with the verb “to drink”. It is the favourite of 72% of the sample women, and followed by coffee (28.6%), carbonated water (20.3%), fruit juices (20%), teas and infusions (11.4%). The least favourite are liquors, cocktails, wine and beer.The analysis is not over yet. It is true that women do not drink to quench their thirst only, but drinking is also a moment of vitality and socialization; CDA survey divides women into 4 different categories, selected upon two key factors such as friendliness and health consciousness:

socially active women are 21% in total. They are aged 18 •to 32, go out with friends, go to locals, drink aperitifs and love night parties, drink slightly alcoholic drinks and know anything about the latest trends. Their favourite drinks are: carbonated drinks, alcoholic drinks, for consumption in pubs and discos.hedonistic women are nearly 20%. They are aged 41-•50, separated or divorced, highly skilled and excellent professional level, love dining out and associate drinking with eating. They prefer wine, liquors, quality beer and participate in eno-gastronomic events and courses. They love drinking in wineries and restaurants.Careful drinkers are 20.6%. they are aged 33 – 50 and •are especially informed about what they drink and choose natural and healthy drinks. They love carbonated water and fruit juices. Drink consumption is at home and from time to time at the restaurant.Health conscious are the most part, nearly 40%. They are •from 33 to 50, married with siblings, home angels, never drink alcoholic drinks and prefer only natural drinks for their families and themselves. They choose still water and hot drinks, to drink at home, at the office, gym,…

What will happen in the future? Population is progressively ageing, more foreign people live in Italy and young people live in the cities where they study; these factors will drive to increased health-consciousness and hedonism, new habits and products, the creation of new key places for fashions and trends.The book ends with the histories of 8 women, 8 voluntary people from the different categories selected; they decided to tell themselves, to describe their drinking habits: Michela, Cecilia, Barbara, Debora, Susanna, Paola, Rossella and Sonia.The book let emerge a complex portray full of important and unexpected events. “What is chrystal clear is the sharp difference between the world of men and the world of women, not in terms of what they drink, but rather of how they do it”, concludes Lucio Roncoroni.This book and the survey it presents is not only a point of arrival to CDA, but a starting point for many initiatives to come in 2011, from the annual convention of the Consorzio to the creation of training courses aiming to further improve the role of women within the beverage market.

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122 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

Page 125: Tecnalimentaria - Beverage Industry - Novembre 2010

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Page 126: Tecnalimentaria - Beverage Industry - Novembre 2010

Nuove strategIe per coNfermare la leadershIp

Acqua Sant’Anna prepara una nuova strategia commerciale per conquistare tutti i segmenti del mercato

Il marchio Acqua Sant’Anna continua a crescere e non si ferma mai: pronta una nuova strategia commerciale per conquistare tutti i segmenti del mercato e coprire capil-larmente il territorio nazionale.L’azienda Fonti di Vinadio ha infatti messo in atto un consolidamento della rete commerciale con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la capillarità nella distribuzione nazionale, nei diversi mercati, dalla grande distribuzione al fuoricasa al vending, che attualmente rappresenta il 3% dei volumi dell’azienda e che l’Amministratore Delegato Alberto Bertone intende far crescere. Si tratta di un importante rinnovamento della rete vendita nazionale: l’azienda sta coinvolgendo figure altamente specializzate nei diversi settori di sviluppo del business e punta su figure giovani, che garantiscano una capacità di cogliere i cambiamenti di un mercato in forte evoluzione Per lo sviluppo del business, Acqua Sant’Anna sta puntando sia all’innovativo prodotto Sant’Anna BioBottle, la prima bottiglia di acqua minerale con packaging 100% vegetale, che vedrà raddoppiare i punti vendita nelle principali insegne della grande distribuzione grazie anche alla presentazione di nuovi formati, sia sulle referenze classiche nei formati 0,5 , 1,5 e 2lt.La posizione di Acqua Sant’Anna nello scenario di mercato ha continuato a crescere nel 2010 con percentuali importanti, dove invece il settore ha regi-strato performance negative. I dati aggiornati a luglio 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009 eviden-ziano una diminuzione del fatturato del settore di circa 20 milioni di euro, laddove invece Acqua Sant’Anna porta un contributo a valore positivo (8,4 milioni di euro), con una quota valore del 10,6%, il dato più alto in assoluto nella categoria. Sant’Anna è la prima marca per contributo alla crescita a valore della categoria. La referenza Sant’Anna naturale 1,5lt continua ad essere la referenza più venduta e leader nella classifica vendite del mercato nazionale dell’acqua minerale. A luglio 2010 cresce del 4,2 mentre

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124 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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Il miracolo di questo marchio, proprietà dell’azienda Fonti di Vinadio, in provincia di Cuneo, è opera dell’im-prenditore piemontese Alberto Bertone, ormai diventato un emblema dell’Italia che funziona, dei giovani impren-ditori che hanno stoffa e coraggio e raggiungono il successo. A coronamento di un percorso sempre in ascesa, questo brand si era posizionato ai vertici della classifica stilata da ICM dei marchi più dinamici del mercato e ha ricevuto importanti premi come il Brands Award, ottenuto per 3 anni consecutivi, il Premio Capital per lo Sviluppo del Business, il Superbrands Award dal Cool Brands Council. Alberto Bertone, con il marchio Acqua Sant’Anna, ha saputo ritagliarsi una posizione importante in un mercato difficile come quello delle acque minerali in Italia, fino a raggiungerne la leadership. I consumatori hanno premiato non solo la qualità del prodotto, che si distin-gue per caratteristiche organolettiche straordinarie, come un valore di residuo fisso tra i più bassi al mondo, ma anche una strategia di comunicazione chiara, traspa-rente, lineare e corretta: la pubblicità comparativa, mirata semplicemente a diffondere le caratteristiche di questa acqua di sorgente alpina tra le più alte in Europa e nota sin dall’antichità. Grazie ad un impianto produttivo all’avanguardia, rispettoso dell’ambiente naturale incon-taminato che lo circonda, un aggiornamento tecnologico continuo, una logistica totalmente automatizzata, che utilizza preferibilmente il trasporto su rotaia per raggiun-gere tutta Italia, l’Acqua Sant’Anna ha raggiunto un valore di marchio altissimo, che non solo ha permesso all’azienda Fonti di Vinadio di dominare il mercato delle acque minerali, ma di condividere anche posizioni di rilievo nell’economia nazionale al fianco di grandi e importanti aziende dei settori più diversi.

la categoria perde l’1,6 così come gli altri marchi concor-renti che seguono in classifica con performance negative. Del brand di Vinadio cresce la referenza “best seller”, ma anche il pratico formato 0,5lt che segna una crescita a doppia cifra con percentuali superiori al 30%. Importanti anche i dati relativi alla distribuzione ponderata per il brand di Vinadio: Acqua Sant’Anna guadagna punti su tutto il territorio nazionale: rafforza l’ottima posizione al Nord Ovest, cresce sensibilmente al Centro e Nord Est e conquista importanti percentuali al Sud.La strategia di consolidamento della rete commerciale mira dunque all’ampliamento del mercato nell’Italia del Centro, Sud ed isole e a sostegno, nelle are in cui il brand è già ben inserito, della innovativa Sant’Anna BioBottle, la bottiglia ecosostenibile in polimero vegetale, che, secondo l’Ammi-nistratore Delegato dell’azienda Alberto Bertone, rappre-senta il futuro dei consumi.Fenomeno riconosciuto dell’economia italianaLa bottiglia di Acqua Sant’Anna naturale da 1,5 litri è la referenza top a valore in Italia nella classifica stilata da Symphony IRI Group, uno dei più accreditati enti che si occupano di ricerche di mercato. Il periodo analizzato da IRI riguarda i dodici mesi terminanti ad agosto 2010 e la ricerca è stata condotta sul totale nazionale degli ipermercati, supermercati e libero servizio (100-399 mq). Acqua Sant’Anna supera non solo la concorrenza del settore acque minerali, ma anche i prodotti più celebri dell’alimentare, come la mitica Nutella di Ferrero. E’ il primo brand del settore alimentare e prima azienda piemontese in classifica.Non è nuova alle vittorie l’Acqua Sant’Anna, referenza 100% made in Italy che ha superato i marchi concorrenti perlopiù proprietà di multinazionali. Non è solo l’acqua preferita degli italiani, è il leader assoluto del mercato italiano con una quota di mercato del 13% (quota valore anno terminante 2010) e una delle cinque acque minerali più vendute d’Europa.

Alberto Bertone, Presidente e CEO Fonti di VinadioFonti di Vinadio Chairman and CEO Alberto Bertone

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125Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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New STrATegIeS To CemeNT The LeADerShIp

Acqua Sant’Anna finalizes a new commercial strategy

to cover all market segments

Acqua Sant’Anna is an ever growing brand that nothing can stop: a new commercial strategy is ready to conquer all market sectors and cover all Italian territory.The company Fonti di Vinadio has been cementing its commercial network with the aim to further reinforce its already widespread sales network over Italian territory, in different markets, from the large-scaled retail trade to dining-out and vending, which covers today 3% of the company’s volumes and under further development. It is an important development of the existing sales network; the company is involving highly skilled people specializing in different business development sectors and is also targeting young professional people who can assure the capacity of grasping the changing of a strongly evolving market.To develop its business, Acqua Sant’Anna has focused on the innovative Sant’Anna BioBottle, the first bottle of mineral water with 100% bio packaging whose presence on the shelves of the biggest points of sales will soon double, also thanks to the distribution of new formats, as well as the classic bottles of 0,5, 1,5 and 2 litres.Acqua Sant’Anna market position has continuously grown throughout 2010 recording important figures, in a sector that was not as brilliant as usual. Data updated in July 2010 showed a decrease in turnover of 20 million euro, on the same period 2009, whereas Acqua Sant’Anna has brought a positive value (8,4 million euro), equal to 10,6%, which is the best figure in the category.Sant’Anna is the major player to contribute to the growth of the category. Acqua Sant’Anna 1,5 l bottle is the most sold and leader in domestic sales of mineral water. In July company’s sales grew by 4,2%, while the category lowered by 1,6%. Acqua Sant’Anna 1,5 l bottle is the best seller and followed by the 0,5 l bottle with double figure sales showing percentage higher than 30%.Important success also from the distribution: Acqua Sant’Anna is advancing more than any other brand in the domestic market: cementing its excellent position in the North-West of Italy, growing slightly in the Centre and North East, and conquering remarkable percentage in the South of Italy.The strategy of commercial network strengthening aims to broadening the market for the innovative Sant’Anna BioBottle in eco-sustainable vegetal polymer in the Centre, South and Islands, and in the areas where the brand is already very popular. The company’s managing director Alberto Bertone says that it is just this kind of eco bottle to represent the future of consumptions.Successful phenomenon of Italian economy

According to one of the most reliable market research sources, SymphonyIRI Group, 1,5 litre’s bottle of Acqua Sant’Anna still water is the top value brand in Italy.This survey analysed all hypermarkets, supermarkets and self service (100-399 sq.m.) in Italy from August 2009 and

August 2010.What emerges is also that Acqua Sant’Anna has been putting to rout not only competitors, but also the most famous products of the food industry, such as the superlative Ferrero Nutella. Acqua Sant’Anna is the most sold brand of the food sector and the first Piedmont company on the top list.Acqua Sant’Anna is the entirely made-in-Italy brand that has surpassed many competitors, most of which are managed by multinationals. Not only is it the most favourite by Italian consumers. but it is also absolute leader in Italian market with a 13% share (2010), and one of the five mineral waters most sold in Europe.Entrepreneur Alberto Bertone is the author of this true miracle and his brand has become a symbol of successful Italy, of young entrepreneurs who dare firstly and are successful then. Several prices have crowned the ever growing course of this brand, which ranks at the top of the ICM chart of the most dynamic brands on the market; it was awarded important prices such as: Brand Award, for 3 years in a row; Premio Capital for Business Development; Superbrand Award from Cool Brands Council.

Alberto Bertone, with Acqua Sant’Anna, has been able to conquer a significant position in a difficult mineral water Italian market and then reach the leadership. Consumers have rewarded not only the quality of the product standing out for extraordinary organoleptic characteristics, but also for clear, transparent, direct and fair communication; in fact, comparative advertising aims to help consumers know better the special features of this Alpine water flowing from the highest springs in Europe and knows since ancient times. Thanks to an advanced production plant, in full respect of the surrounding pristine environment, constant technological update, and fully automated logistics that prefer rail transport all over Italy, Acqua Sant’Anna has hugely improved its brand. Hence, in addition to conquering the market of mineral waters, Fonti di Vinadio has also shared relevant position in domestic economy at the side of important companies from other sectors.

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126 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

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back to the future

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that for more than 40 years have been

innovating the bottling industry.

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KIT-HS2008A, il contalitri semplice e precisoDa Kobold Instruments un contalitri volumetrico digitale con sistema a disco oscillante

From Kobold Instruments, an oscillating disc digital volumetric litre-counter

a qualsiasi esigenza.Il contalitri KIT-HS2008A è indicato anche per essere utilizzato per gravità, ovvero nei casi in cui l’impianto non è provvisto di pompa, in questo caso l’unica pressione in gioco è quella generata dal peso della colonna di liquido presente nel serbatoio stesso. Le parti a contatto con il fluido di processo sono in PTFE.Le principali caratteristiche del contalitri KIT-HS2008A sono:

Campo di misura: 1….120 l/min•Connessione al processo: 1” G-F•Precisione: 0,5% sul valore misurato•Uscita: ad impulsi NPN•Alimentazione: 24 VCC•Display a 6 cifre•

Il KIT-HS2008A è un contalitri volumetrico digitale con sistema a disco oscillante. E’ utilizzato per la misurazione liquidi compatibili con i materiali di costruzione, fatta eccezione per i liquidi infiammabili.Il funzionamento del contatore avviene grazie al liquido che entrando nella camera di misura mette in movimento il disco oscillante posto al suo interno, grazie poi ad un sistema di trasmissione si genera un segnale che viene letto dal dispositivo elettronico alimentato a batteria o da un alimentatore esterno.Il contatore KIT-HS2008A è uno strumento estrema-mente versatile e di facile impiego; può essere montato su serbatoi, pompe, tubazioni rigide e flessibili. E’ possibile utilizzarlo in qualsiasi posizione perché grazie alla sua ghiera ruotabile (ruota grado per grado) si adatta

KIT-HS2008A, an oscillating disc digital volumetric litre-counter, used to count liquids compatible with production materials, but for inflammable liquids.The counter functions thanks to a liquid that activates the in-housed oscillating disc by flowing into the measuring chamber; then, thanks to a transmission system a signal is read by an electronic device, battery-operated or with external power supply.Owing to its extreme versatility and user friendliness, the KIT-HS2008A counter can be installed in tanks, pumps and tubes, both rigid and flexible.Thanks to its swinging ring (grade by grade), it can be used in any position and for any requirement.KIT-HS2008A is recommended for gravity, whenever the plant is not provided with a pump; it follows that the only possible pressure is generated by the weight of the column of the liquid in the tank itself. The parts in contact with the process fluid are in PTFE.The main features of KIT HS2008A are:

measuring range: 1...120 L/min•process connection: 1’’ G-F•Accuracy: 0,5% on the read value•Outlet: NPN impulses•Feed: 24 VCC•6-digit display•

130 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

M A C H I N E R Y D E V E L O P M E N T&

KIT-HS2008A, simple and accurate litre-counter

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132 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

Preservare e Proteggere

Giunti di sicurezza serie SK “privi di gioco angolare e compatti”

Grazie all’utilizzo di componenti specifici, come ad esempio le molle con curva di spinta degressiva, i tempi di intervento risultano essere inferiori a quelli della maggioranza dei sistemi elettronici.Inoltre, i limitatori di coppia, grazie al sistema di conteni-mento delle sfere brevettato R+W, sono in grado di garantire la totale assenza di gioco torsionale. Con dimensioni di ingombro ridotte e basso momento di inerzia, i giunti di sicurezza R+W, permettono di sfruttare al meglio il potenziale del cinematismo contribuendo alla sua ottimizzazione.Vengono proposti per accoppiamenti albero-albero (integrati nel giunto a soffietto o nel giunto a elastomero) e per aziona-menti diretti su cinghia o catena. In questo caso puleggia e pignone, sono calettati direttamente sul limitatore.Per andare incontro alle sempre più esigenti richieste del mondo dell’automazione, R+W ha messo a punto quat-tro diverse tipologie di riarmo del limitatore, compresa quella con riarmo automatico in un’unica posizione ogni 360°, in grado di mantenere la trasmissione in fase.Tutta la gamma è disponibile con corpo realizzato in acciaio inox che rende i componenti adatti ad essere impiegati sulle macchine destinate all’industria del food & beverage. I giunti di sicurezza R+W hanno raggiunto standard qualitativi così elevati, che sono gli unici dispositivi di sicurezza meccanici per le trasmissioni, ad aver conse-guito la certificazione dell’ente tedesco TUV Sud.Il prodotto è stato monitorato in ogni sua fase di vita, partendo dal processo produttivo fino ad arrivare al livello di

La serie di giunti di sicurezza o limitatori di coppia “SK” della ditta R + W è stata sviluppata per seguire le sempre più esigenti specifiche tecniche del mercato dell’auto-mazione industriale.Si tratta infatti di dispositivi di sicurezza meccanici, in grado di preservare e proteggere gli impianti e le macchine operatrici da eventuali sovraccarichi dovuti a cause esterne, come ad esempio collisioni o utilizzo errato da parte dell’operatore.La rottura di componenti, interventi tecnici costosi e lunghi tempi di consegna per i ricambi, possono fare la differenza tra operare in modo profittevole oppure no. I giunti con limitatore di coppia sono quindi una forma assi-curativa a basso costo per i fermi macchina.Con l’utilizzo corretto dei limitatori di coppia R+W, si isola la parte motrice della trasmissione da quella condotta entro pochi millisecondi dopo il raggiungimento, a causa del sovraccarico, del valore di coppia pre-impostato.

affidabilità e ripetibilità che è in grado di garantire, ed è stato ritenuto idoneo dall’ente certificatore più severo ed esigente in termini di sicurezza dei componenti che esamina. L’alto livello di personalizzazione del prodotto in termini di fissaggio sugli alberi, montaggio e gestione dei para-metri più importanti quali, coppia di taratura, rigidità torsionale e compensazione dei disallineamenti, permet-tono al giunto di sicurezza serie SK di essere una solu-zione tecnicamente ed economicamente adeguata per la motorizzazione e la salvaguardia dei componenti su macchine automatiche.

M A C H I N E R Y D E V E L O P M E N T&

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133Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

Preserve and ProtectCompact safety torque limiters Series SK with no angular backlash

The SK series of precision torque limiters by R+W has been developed to meet the ever demanding technical requirements of industrial automation market. They are mechanic safety devices to protect plants and machines from any overload due to collisions or incorrect operator’s intervention.Broken components, expensive technicians and long lead times for custom components, can make the difference in operating profitably or not. Torque overload couplings are therefore an inexpensive insurance against downtime.The R+W torque limiters isolate the driver from the driven elements within milliseconds, once the torque reaches a pre-set overload value. Due to specific components, such as degressive spring ring for instance, intervention times are lower than those of any other electronic system. Moreover, thanks to a R+W patented ball containment system, the torque limiters can guarantee zero backlash. More compact and low moment of inertia, the R+W torque limiters enable the users to get the best from kinematics for overall optimization.Torque limiters can be integrated in both bellows and elastomeric couplings for shaft to shaft connections or for connections with belts and chain. This case pulley and pinion are assembled directly in the limiter.To meet the ever demanding requirements of the world of automation, R+W has finalized four different types of limiter reset, including the automatic reset in one single position at every 360°, as to keep the transmission in phase.The entire range is available in stainless steel as to make all the components suitable for the machines operating in the food & beverage sector.R+W safety couplings have reached such remarkable qualitative level as to be the only mechanic safety devices to be TÜV certified by the German authority TÜV Sud.After undergoing accurate control in any phase, from the production process right to the level of reliability and resettability it can offer, the product has been certified by the strictest and most demanding authority in terms of safety of the components.The high product customization as regards shaft clamping, mounting and parameter control, such as torsion rigidity, misalignment compensation and damping enable the SK series to be a technical and economical solution suitable for motorization and protection of the axes on the equipment and automations market.

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Vinolitech per le ultime novità di mercato

Vinolitech for the latest market trends

Una ricca vetrina di macchinari, attrezzature, prodotti e servizi per la vitivinicoltura e l’olivicoltura

A rich window of grape and olive growing machines, equipment, products and services

zioni di categoria - è quello di presentare ad un pubblico professionale composto dai responsabili e dai referenti di aziende agrarie, aziende di produzione, imbottigliamento e commercializzazione, ma anche da professionisti le novità su tecniche di lavorazione e le innovazioni del mercato che possano accompagnare un processo di crescita, favorire investimenti a breve e medio termine, arricchire il bagaglio formativo. Nei 10 mila metri quadrati espositivi saranno presenti espositori che proporranno attrezzature, macchinari e prodotti, presentando per ciascuna fase di lavorazione una gamma molto ampia di soluzioni tecniche differenti e adattabili alle esigenze specifiche del produttore.Durante la manifestazione, l’annesso centro congressi sarà animato da convegni e seminari con la partecipazione dei più autorevoli esperti in materia, in collaborazione con Associazioni di categoria, Ordini professionali, Agenzie di settore. Si segnalano fin d’ora incontri specifici sul marketing dell’olio, sulle nuove regole per l’etichettatura di vino ed olio, sulle tecniche per prevenire l’invecchiamento del vigneto.Una ricca campagna di marketing consentirà di coinvol-gere le due filiere dell’olio e del vino nelle regioni del centro sud Italia: aziende agrarie, produttori enologi ed oleari, frantoiani, aziende della lavorazione, trasformazione e commercializzazione, tecnici tra cui enologi, enotecnici, elaiotecnici, oleologi, agronomi, periti agrari, ecc.Maggiori informazioni su www.vinolitech.it.

Fiera di riferimento per la viticoltura e l’olivicoltura e per i settori enologico ed oleario, il Vinolitech torna dal 18 al 20 febbraio 2011 nel quartiere fieristico di Ancona, qualifi-candosi ancora una volta tra le principali manifestazione del centro sud Italia. Questo appuntamento espositivo è sempre stato accolto in maniera estremamente favorevole dagli operatori economici interessati a conoscere i processi innovativi legati alle due filiere. L’obiettivo degli organizzatori - condiviso con le associa-

Reference event for grape and olive-growing and for oenological and oil sectors as well, “Vinolitech” will be held once again from the 18th to the 20th of February 2011 in Ancona (Italy) Trade Fair Centre, thus confirming its role of leading event in central-southern Italy.This exhibition has always roused the interest of

economic operators wishing to know the innovative processes related to the above-mentioned fields.The organizers, together with professional Associations, share the target of presenting to professional public (managers and representatives of farming businesses, production, bottling and trading companies) all the news concerning processing technologies and market innovations able to support the growing process, favour short and middle-term investments, enrich their training knowledge.The 10,000 square meters exhibiting area will host exhibitors proposing equipment, machines and products, with a very wide range of different technical solutions for each processing stage. During the event, in the Conference Centre nearby the Exhibiting hall a number of conferences and meetings will take place, with the participation of the most important experts, in co-operation with Professional Associations and Orders, Agencies. Meetings focused on oil marketing, the new rules for wine and oil labelling, the techniques to prevent vineyards ageing have already been scheduled.An intensive marketing campaign will help to involve both oil and wine sector in central and southern Italy: farms, wine and oil producers, oil mill owners, working, processing and trading companies, experts (oenologists, oil-technicians, agronomists, land surveyors, etc.)For more information, please visit www.vinolitech.it

A B O U T F I R SA

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Vinolitech for the latest market trends

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136 Novembre 2010 TecnAlimentaria Beverage Industry

Punto d’incontro d’eccellenza

Meeting point par excellence

Tecno Fidta 2010 si è confermato il punto d’incontro con risultati eccezionali che hanno superato ogni aspettativa

Tecno Fidta 2010 is confirmed as the meeting point with excellent results exceeding any expectation

La decima edizione di TecnoFidta si è conclusa con eccellenti risultati e superando le aspettative di esposi-tori, organizzatori e visitatori. Durante il salone la maggioranza dei protagonisti dei mercati nazionale ed internazionale dell’industria alimentare hanno preso parte ad un evento unico per il settore.Erano presenti 270 aziende espositrici provenienti da otto paesi: Argentina, Brasile, Cile, Cina, Italia, Spagna, Stati Uniti e Uruguay. Il salone ha ospitato 14.540 visi-tatori, uomini d’affari e tecnici dell’industria della lavo-razione alimentare. L’organizzazione del salone è stata curata da AATA, Associazione Argentina di Tecnologisti Alimentari, e Indexport Messe Frankfurt.Alla cerimonia di apertura, il Presidente di Indexport Messe Frankfurt, Fernando Garbaràn, non solo ha ringraziato espositori, sponsor e camere di settore per i loro sforzi congiunti, ma si è anche rivolto ai profes-sionisti e uomini d’affari presenti sottolineando che “Una delle chiavi di volta del salone è la capacità di combinare l’offerta di prodotti e servizi con la forma-zione. Grazie a oltre 40 sponsors, possiamo realizzare un evento che sia di successo in tutta l’America Latina. Oggi, si svolge la decima edizione di un salone che è considerato il più importante del Sud America di lingua latina, ma con importanza mondiale grazie alla collabo-razione con IFFA”.Ugualmente importante l’intervento del vice presidente di AATA, Magister Gustavo Locati “La crescente domanda di alimenti più sani e più sicuri capaci di dare informazioni sui loro benefici richiede costanti forma-zione e aggiornamento da parte degli esperti tecnologi. In questo Tecno Fidta offre lo spazio per la formazione, per trovare il progresso tecnologico nella trasforma-zione degli alimenti, e AATA collabora per dare a corsi e conferenze il giusto training. Inoltre, Tecno Fidta offre l’opportunità di avvicinarci a diverse aree al fine di interagire con scienziati e industriali per dare delle risposte alle richieste del mercato”.Il sottosegretario alle Politiche commerciali e gestione del Dipartimento Argentino dell’Industria, Eduardo Faingerch, ha dato alcune cifre: “Vorrei sottolineare che il mercato estero dell’industria alimentare, delle macchine e dei servizi tra il 2003 e 2009 ha visto import ed export crescere nella stessa percentuale, 170% per una crescita annuale del 18%, confer-mando così che possiamo essere competitivi e persino creare valore aggiunto”. Infine, il segretario all’Agricoltura Lorenzo Basso afferma che “Questo salone è la prova che l’Argentina ha molto da dire nel campo della tecnologia alimen-tare. Vorrei aggiungere che il piano strategico elabo-rato dal nostro dipartimento includerà tutti i valori dell’industria alimentare in quanto è importante creare alleanze tra le sue file per poter così competere nel mercati internazionali”.

The tenth edition of Tecno Fidta came to an end with excellent results and exceeded the expectations both of exhibitors, organizers and professional visitors. During the fair, the main players of the national and international market of food industry took part in a unique meeting for the sector.270 exhibiting companies coming from eight countries participated in the fair: Argentina, Brazil, Chile, China, Italy, Spain, United States and Uruguay. The exhibition was visited by 14,540 professional visitors, businessmen and technicians devoted to food processing sector. The organization of the fair was in charge of the Argentine Association of Food Technologists (AATA) and Indexport Messe Frankfurt.In the opening ceremony, the President of Indexport Messe Frankfurt, Mr. Fernando Gorbarán, apart from thanking the joint work of exhibitors, sponsors and chambers of the sector, addressedprofessionals and business highlighting that: “One of the keys of the exhibition is the ability to combine the offer of products and services with training”. He also highlighted that: “Due to more than 40 sponsoring entities, we were able to release this event very successfully throughout Latin America. Today we are carrying out the 10th edition, considered as the most important exhibition for food industry in Spanish-speaking South America. Its importance also extended globally thanks to the support and diffusion of IFFA”.Likewise, the Vice-president of AATA, Magister Gustavo Locati, expressed his gratitude to all exhibitors and visitors and highlighted in relation to profession: “The increasing demand of consumers looking for healthier and safer food that offer information on its benefits in the short term requires an ongoing training and updating of food technologists. Once again, Tecno Fidta offers the space for training, to find technological advances in food processing and AATA also wishes to collaborate by giving conferences and courses for food professional training. Tecno Fidta also offers the opportunity of meeting and getting closer between the several areas, in order to promote interaction among scientists and industrialists that can jointly give answer to our market needs.”The Undersecretary of Commercial Politics and Management of the Argentine Department of Industry, Acc. Eduardo Faingerch, provided some figures of the sector: “I would like to point out some foreign trade figures related to food industry, machinery and services: between 2003 and 2009, both imports and exports grew in practically the same percentage, a 170 % that represents an annual 18 %, thus showing that we can be competitive and even create added value”. Finally, the Secretary of Agriculture, Cattle Raising and Fishing Department of Argentina, Eng. Lorenzo Basso, stated: “This exhibition is a proof that Argentina has a lot to say in the area of foodtechnology. I would like to refer to the strategic plan of the Department, which includes all value chains because it is important to create alliances among all links to be able to compete in international markets”.

A B O U T F I R SA

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Grandi conquiste

Great Achievements

Notevoli ambientazioni, essenza professionale unica, piattaforma di comunicazione di alto livello, e risultati gratificanti

Grand exhibition scenes, unique professional nature, top-level communication platform, and rewarding exhibition outcomes

stica, ecc., Il numero degli espositori, la metratura complessiva dei loro stand e il numero dei visitatori, sono aumentati rispettivamente del 18,7%, 22,4% e 14,9% rispetto all’edizione precedente, segnando così un record storico dalla prima edizione svoltasi nel 1995.Gli organizzatori hanno organizzato 34 seminari tecnici che hanno visto la partecipazione di 31 relatori cinesi e internazionali, per un audience di 2.531 persone. Il numero dei seminari e dei loro partecipanti hanno fatto registrare record di partecipazione.L’edizione 2010 di CBB è stata appoggiata da Messe München GmbH, organizzatore del salone internazionale Drinktec a Monaco di Baviera e questa collaborazione ha lanciato ulteriormente il salone nel panorama internazio-nale delle bevande.VDMA-Food Processing and Packaging Machinery and PMMI-Packaging Machinery Manufacturers Institute hanno promosso la partecipazione a China Brew & China Beverage 2010 tra le aziende tedesche e statunitensi; PPMA-Processing & Packaging Machinery Association della Gran Bretagna ha lavorato come alleato estero, mentre l’Associazione Cinese dell’Industria Birraria, l’As-sociazione Cinese dell’Industria Casearia e l’Associazione Cinese dell’Industria dei Macchinari Leggeri hanno dato il loro pieno sostegno alla riuscita del salone.Grandi padiglioni, essenza professionale unica, piatta-forma di comunicazione di alto livello e risultati incorag-gianti hanno soddisfatto la maggior parte degli espositorii di questa edizione, tanto da iniziare le trattative per una futura partecipazione all’edizione 2012 de salone, che si terrà sempre a Pechino.

53.736 visitatori, di cui 4812 stranieri, provenienti da 76 Paesi e regioni hanno vissuto lo straordinario successo del salone più autorevole dell’industria delle bevande della regione dell’Asia oceanica, China Brew & Beverage 2010 (CBB 2010) svolta al China International Exhibition Centre di Pechino, dal 7 al 10 settembre.Nei 50.000 metri quadrati di area espositiva, 583 esposi-tori (225 stranieri e 358 nazionali), provenienti da 20 Paesi, e regioni hanno interpretato le ultime e più efficienti soluzioni di fornitura, produzione, confezionamento, logi-

53,736 visitors (including 4812 overseas visitors) from 76 countries and regions witnessed the outstanding success of the most significant brand exhibition in liquid food industry in Asia Pacific region, China Brew & Beverage 2010 (CBB 2010) held at the China International Exhibition Center from September 7 to 10.In the 50,000 square meters’ exhibition area, 583 exhibitors (225 international exhibitors and 358 domestic exhibitors) from 20 countries and regions interpreted the latest and most

efficient solutions for the industry concerning procurement, production, packaging, logistics, etc. The number of exhibitors, booth size and number of visitors of the CBB 2010 respectively increased 18.7%, 22.4% and 14.9% compared to the previous one. It marked a historical record once again since the first CBB in 1995. Organizers organized 34 technical seminars held by 31 speakers from Chinese and foreign exhibitors, whose audience reached 2,531. Both the number of seminars and visitors to seminars came to a record height of CBB.The exhibition was supported by the Messe München GmbH, organizer of Munich Drinktec - the world’s largest technology fair of liquid foods, which greatly helped make the fair more famous and international in the field of liquid food. VDMA-Food Processing and Packaging Machinery and Packaging Machinery Manufacturers Institute (PMMI) respectively initiated the German and American Pavilion to participate in the CBB; the UK Processing & Packaging Machinery Association (PPMA) served as an overseas supporter of CBB; as the co-organizers of CBB, China Brewing Industry Association, China Dairy Industry Association, and China Light Industry Machinery Association have given full support on the success of the CBB. Grand exhibition scenes, unique professional nature, top-level communication platform, and rewarding exhibition outcomes made the majority of exhibitors satisfied, who have already been discussing with the organizers on participating in the next exhibition. CBB will be held again in Beijing in 2012.

A B O U T F I R SA

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Great Achievements

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Impianti di autoproduzione Co2

CO2 self-production plants

Autoprodurre la CO

2 sta

diventando una strategia in grado di assicurare vantaggi significativi e concreti anche in ambito industriale

CO2 self-

production is becoming increasingly strategic as it can guarantee significant and effective industrial benefits

che si può conseguire con l’autoproduzione rispetto al costo di acquisto della CO2. Il vantaggio di tipo strategico è invece inerente alla totale disponibilità dell’anidride carbonica svinco-landosi da questioni logistiche e di disponibilità del prodotto stesso nei periodi di punta. La lunga esperienza accumulata nella realizzazione degli impianti di produzione della CO2 da combustione ha permesso alla Tecno Project Industriale di Curno (BG) di porsi tra i principali attori di questo nuovo mercato e di presentare questo prodotto già al Brau-Beviale di Norimberga. “La profonda conoscenza e la messa a punto del metodo di rimozione dell’anidride carbonica dai fumi - dice l’ing. Ugo Moretti responsabile della divisione CO2 - è stata sviluppata dalla Tecno Project proprio nel settore del beverage nel quale opera da oltre 30 anni. Abbiamo cominciato, anni fa, instal-lando caldaie per produrre i fumi dai quali recuperare la CO2 in Paesi nei quali, per motivi logistici, non era facile farsi arri-vare l’anidride carbonica in autocisterna.” Dal punto di vista tecnico la fermentazione ha il vantaggio di rilasciare CO2 con titolo già elevato (>95% vol.) per cui è relativamente semplice il trattamento e il recupero. Quando invece la CO2 si trova in miscela (come ad esempio nei fumi, siano essi prodotti da una caldaia a metano o a gasolio), le tecnologie di cattura dell’anidride carbonica sono tuttora prevalentemente basate sull’uso di solventi selettivi, capaci di assorbire la CO2 e di desorbirla in modo relativamente semplice.A conferma dell’affidabilità degli impianti TPI e dell’interesse verso tale tecnologia alcuni grandi produttori di energia elet-trica – che devono impegnarsi fortemente nella riduzione delle emissioni di gas serra – si sono rivolti proprio alla Tecno Project Industriale per installare un impianto pilota per la cattura della CO2

Ad oggi, la società del Gruppo Siad ha già realizzato tre impianti: Il primo è stato messo in servizio nel 2006 in Danimarca per Elsam, il secondo è stato realizzato per la società di ricerche olandese TNO e installato nella centrale Eon di Rotterdam ed il terzo è stato avviato a fine 2008 nella power station RWE di Didcot (GB).

Autoprodurre la CO2, recuperandola anche dai fumi di combustione di una caldaia, non solo dal processo di fermen-tazione della birra sta sempre più diventando una strategia in grado di assicurare vantaggi significativi e concreti anche in ambito industriale. Per non parlare, poi, degli aspetti sociali ed ecologici connessi alla riduzione delle proprie emissioni di gas-serra in atmosfera.Un più moderno approccio alla questione dell’approvvigiona-mento dell’anidride carbonica vuole che l’utilizzatore si svincoli dal fornitore di gas installando un impianto di autoproduzione che gli assicura due rilevanti vantaggi, uno di carattere econo-mico ed uno di carattere strategico. Quello di tipo economico fa evidente riferimento al risparmio

CO2 self-production through recovery, not only from beer fermentation processes also from fuel combustion not only becoming increasingly strategic as it can guarantee significant and effective benefits also in industrial environments. Not to mention social and ecologic aspects relating to the reduction of greenhouse emissions into the atmosphere.A modern approach to carbon dioxide supply suggests that the user cannot be dependent on gas suppliers but has to be able to install his own CO2 self-production plant to get relevant economic and strategic benefits.The economic benefit refers to the effective money saving one can have from self-production, while the strategic advantage derives from having carbon dioxide available without any logistic problems or shortage in times of most demand.Long experience gained in making CO2 production plants from flue gases has enabled the company Tecno Project Industriale of Curno, Bergamo, to become one of the main players in this new marketplace and introduce this new product at the forthcoming exhibition Brau-Beviale

in Nurnberg.“Extensive expertise and the removal of the CO2 from flue gases” says Eng. Ugo Moretti, CO2 division manager, “has been developed by Tecno Project just in the beverage sector where it has been working for over 30 years. Years ago we started to install boilers to produce flue gases for CO2 recovery, in Countries difficult to reach with CO2 trucks”. When CO2 is mixed with fumes, for instance, produced by a methane or diesel oil steamers, the carbon dioxide recovery technology is mainly based on selective solvents, able to absorb and desorb the CO2 rather easily.Evidence of TPI sound systems, some main producers of power sources, who need to commit themselves to reducing greenhouse emissions, have turned to Tecno Project Industriale to install their CO2 pilot recovery processes.Today, the company part of Gruppo Siad, has installed three pilot plants: the first in Denmark in 2006 at Elsam; the second at Eon central in Rotterdam for the Dutch research company TNO; the third for RWE in Didcot, UK, in 2008.

Ing. Ugo Moretti, responsabile della divisione CO2

Eng. Ugo Moretti, CO2 division manager

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The companieswe have dealt with

ACMI Fornovo Taro (Pr) PaGG. 85-87ALTECH BareGGio (Mi) PaGG. 4, 92AnTonIo MorETTI arezzo PaGG. 10-11ArT ACCIAI alano di Piave (Bl) PaG. 53ASTro Baldichieri d’aSTi (aT) PaG. 35AVE TECHnoLogIES SPinea (ve) PaG. 127BonoLLo conSerlve (Pd) PaGG. 28, 30CAdALpE vazzola (Tv) PaG. 29CHInA BrEw & BEVErAgE Pechino PaG. 138CHInA drInkTEC Pechino PaG. 112CIdIESSE Piovene roccheTTe (vi) PaG.119ConS. ConEgLIAno VALdoBBIAdEnE SoliGheTTo di Pieve di SoliGo (Tv) PaGG. 50, 52CLArIAnT PoGliano MilaneSe (Mi) PaGG. 70-71CLEVErTECH cadelBoSco S. (re) PaGG. 102-103CopA-dATA aPPiano (Bz) PaGG. 99-101CrM EngInEErIng MarMirolo (Mn) PaGG. 116-117C-TECH canelli (aT) PaG. 37dELLA ToffoLA SiGnoreSSa di TreviGnano (Tv) PaG. 15dICIE viGonza (Pd) PaG. 51EMBALLAgE PariGi PaG. 98 EnoMAq zaraGozza PaGG. 16, 48EnopLASTIC Bodio loMBaGo (va) PaG. 22EnoS canelli (aT) PaG. ii coP.EnoS Euro canelli (aT) PaG. 14fILLpACk canelli (aT) PaG. 91fILL-TECH BaGno a riPoli (Fi) PaGG. 110-111fIMEr canelli (aT) PaGG. iii coP., 144fInAT l’aia PaGG. 88-90fLuId-o-TECH corSico (Mi) PaGG. 61-63fonTI dI VInAdIo Torino PaGG. 124-126foTEg iSTanBul PaG. 128fruIT LogISTICA Berlino PaG. 41gAI cereSole d’alBa (cn) PaGG. i coP., 8-9gErArdo CESArI Quinzano (BS) PaGG. 46-47gIErrE S. Marzano oliveTo (aT) PaG. iv coP.gZ poMpE Thiene (vi) PaG. 26IfInd Breda di Piave (Tv) PaG. 31InduSTrIE frACCHIoLLA adelFia (Ba) PaG. 45InTErpACk düSSeldorF PaG. 69koBoLd InSTruMEnTS SeTTiMo M.Se (Mi) PaGG. 130-131kronES Garda (vr) PaGG. 1, 104-108LITA Poirino (To) PaG. 5MACA EngInEErIng San Quirino (Pn) PaG. 109M.C.f. ForliMPoPoli (Fc) PaG. 93MAkro LABELLIng MarMirolo (Mn) PaGG. 3, 96-97MAr.Co. canelli (aT) PaG. 44MASpACk S. Marzano oliveTo (aT) PaG. 123MECCAnICA SpAdonI orvieTo PaGG. 24-25MInI MoTor BaGnolo in Piano (re) PaG. 139MorI LuIgI San caSciano v.P. (Fi) PaGG. 32-33nELdEn InduSTry redavalle (Pc) PaGG. 113-115oMAr canelli (aT) PaG. 2oMron ELECTronICS Milano PaGG. 64-65pAMoCo Milano PaG. 135pET EngInEErIng San vendeMiano (Tv) PaGG. 74-75pIETrIBIASI Marano vicenTino (vi) PaG. 55poLo LABorATorIo EnoLCHIMICo oderzo (Tv) PaG. 27pILoT ITALIA uSMaTe (MB) PaGG. 94-95prESMA TorBa di GornaTe olona (va) PaG. 27r+w ITALIA SeSTo S. Giovanni (Mi) PaGG. 132-133roBIno E gALAndrIno canelli (aT) PaGG. 17-19SIApI San vendeMiano (Tv) PaGG. 81-83SIgMA 3 BeinaSco (To) PaG. 137SIMEI Milano PaG. 44SIrIo ALIBErTI calaMandrana (aT) PaG. 39TEA Inox canelli (aT) PaG. 23TECnofIdTA BuenoS aireS PaG. 136TECnofondI rodenGo Saiano (BS) PaGG. 12-13TECnoMECo Fidenza (Pr) PaGG. 56-57TECno projECT InduSTrIALE curno (BG) PaGG. 140-141TESCoM-ACI GiuSSano (Mi) PaGG. 72-73TMg IMpIAnTI S. MarTino di luPari (Pd) PaG. 121TorCHIAnI IMpIAnTI BreScia PaG. 129uCIMA Milano PaG. 84VELo alTivole (Tv)P aG. 49VEronESI SEpArATorI villanova di caSTenaSo (Bo) PaG. 41VInITECH Bordeaux PaG. 54VInoLITECH ancona PaGG. 38, 134VrAnkEn poMMEry ITALIA riverGaro (Pc) PaGG. 20-21

NOVEMBRE2010Spedizione in abb.to postale -45%Art. 2 comma 20/B Legge 662/96DCI-TV-Anno 15 N¡11 Novembre 2010

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Fair Date Place DescriPtion

Fairs in Italy& in the world

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CHINA DRINKTEC

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INTERVITIS / INTERFRCUTA

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21 - 24 Marzo

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14 - 16 Settembre

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17 - 21 Ottobre

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31 Ott - 3 Novembre

10 - 12 Novembre

11 - 13 Novembre

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30 Nov - 2 Dicembre

Rimini

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Salone Internazionale della birra

Salone Internazionale delle tecnologie delle bevande

Salone Internazionale del vino e prodotti distillati

Salone Internazionale per l’industria alimentare e delle bevande

Salone Internazionale delle tecnologie per imbottigliamento

Salone Internazionale delle tecnologie per imbottigliamento

Salone Internazionale dell’automazione e delle tecnologie

Salone Internazionale per l’industria alimentare, delle bevande e del packaging

Salone Internazionale delle tecnologie del packagaging (promosso da UCIMA in coll. con RiminiFiera)

Salone Internazionale dell’industria alimentare e delle bevande

Salone Internazionale delle tecnologie di confeziona-mento per l’industria alimentare e delle bevande

Salone Internazionale tecnologie per l’industria delle bevande e della birra

Salone Internazionale delle tecnologie per l’industria delle bevande

Salone Internazionale del confezionamento

Salone Internazionale del packaging e imballaggio

Salone Internazionale dell’industria delle bevande

Salone Internazionale tecnologie di processoper l’industria

Salone Internazionale tecnologie lavorazione della plastica e della gomma

Salone Internazionale per l’enologia

Salone Internazionale tecnologie del packaging alimentare

Salone Internazionale di tecnologia per l’industria delle bevande

Salone Internazionale di tecnologia perl’industria delle bevande

Salone Internazionale tecnologie peril confezionamento e l’imballaggio

Salone Internazionale macchine per enologia e imbottigliamento

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