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il caso MAURIZIO TROPEANO I l diritto alla salute deve essere garantito al di là degli indici economici e dei bilanci delle aziende sanitarie. Il diritto alla salute e alla vita sono obblighi morali assoluti». Cesare Nosi- glia, arcivescovo di Torino, be- nedice con queste parole il nuovo pronto soccorso del Mauriziano inaugurato ieri dal presidente della Regione, Roberto Cota e dall’assessore alla Salute, Caterina Ferrero. Il nuovo reparto d’emer- genza è una struttura all’avan- guardia che colpisce positiva- mente l’arcivescovo perché «permette di rendere più umano e accogliente l’assi- stenza in situazione di emer- genza per il paziente e per i suoi familiari». Ma dal punto di vista pastorale serve qual- cosa di più, «il rispetto assolu- to della vita. Ognuno deve es- sere curato sempre al di là del censo della razza e dei soldi». Ma Nosiglia è anche preoccu- pato perché «più cresce l’of- ferta e la qualità dei servizi sa- nitari più in Italia cresce la cultura della morte». Da qui il forte richiamo per la «salva- guardia della vita dal suo ini- zio fino alla fine». Temi etici che l’arcivesco- vo ha affrontato in un breve colloquio con Cota. E il Gover- natore spiega che su «questi temi c’è piena sintonia». Il presidente della Regione si ri- tiene in sintonia con il richiamo dell’arcivescovo anche per quanto riguarda il diritto alla salute: «L’obiettivo della nostra riforma è quello di garantire mi- gliori servizi ad un costo mino- re. Si può fare attraverso l’effi- cienza e l’introduzione di nuove tecnologie come nel caso del pronto soccorso del Maurizia- no». E aggiunge: «Questa strut- tura si inserisce in una serie di interventi per migliorare i no- stri ospedali che non devono più essere cattedrali nel deser- to ma inserite in una rete per dare più servizi ai cittadini». Il nuovo pronto soccorso co- stato cinque milioni e mezzo è il frutto di un progetto avviato negli anni Novanta sotto l’allo- ra direttore sanitario Gianpao- lo Zanetta poi sospeso e ripar- tito nel biennio 2007/2008 con la giunta Bresso e completato oggi dal governo Cota che ha sciolto gli ultimi vincoli di ca- rattere burocratico. Il Dea sa- rà operativo a partire dalla notte tra martedì e mercoledì della prossima settimana e co- me spiegano il commissario straordinario Remo Urani e il direttore del Dea, Aldo Sora- gna, costituisce «la prima piat- taforma emergenze-urgenza situata nel cuore della città». E l’assessore Ferrero sottolinea come «una rete d’emergenza rinnovata sia il pilastro su cui costruire il nuovo sistema sani- tario regionale». La nuova organizzazione del Dea è stata accolta dalle prote- ste di un centinaio di sindacali- sti della Cgil, dei Cub e dell’as- sociazione infermieri Nursing up. L’apertura del nuovo pron- to soccorso è accolta con favo- re ma c’è la preoccupazione per la difficoltà di garantire il servi- zio nelle nuove postazioni a cau- sa del «blocco delle assunzioni e i turni massacranti». Al presi- dio ha partecipato anche l’ex as- sessore alla sanità, Eleonora Artesio (Fds) che ricorda come «la giunta Cota sostituirà la me- tà dei pensionati». Il Governatore replica spie- gando che «le cose necessarie verranno garantite, le super- flue no». E aggiunge: «Il nostro impegno per una Sanità sem- pre più all’avanguardia e vici- na al cittadino passa anche at- traverso la realizzazione di nuove strutture come questa, della loro messa in rete, della loro organizzazione secondo criteri moderni e della loro in- formatizzazione». Il Pd, con i consiglieri Stefa- no Lepri e Nino Boeti, attacca: «Oggi si festeggia. Un altro giorno ricorderemo nuova- mente, per non dimenticarlo, che la Giunta Ghigo, con Cota presidente del Consiglio, ha bruciato, per coprire i loro de- ficit, in cinque anni il patrimo- nio del Mauriziano accumula- to in cinque secoli di donazioni dei piemontesi». Nosiglia inaugura con il Governatore il nuovo pronto soccorso del Mauriziano Organizzazione Aree in base ai codici OPERATIVO A GIORNI Entrerà in funzione nella notte tra martedì e mercoledì prossimi COSTATO 5,5 MILIONI «La prima piattaforma di emergenza-urgenza nel cuore della città» Il vescovo: “Negli ospedali la salute prevalga sui conti” Dopo anni di attesa il taglio del nastro L’ingresso esterno del nuovo pronto soccorso del Mauriziano, inaugurato ieri alla presenza del presidente della Regione, Roberto Cota, e dell’arcivescovo Cesare Nosiglia I Il progetto è stato realiz- zato sulla base del codice di priorità clinica assegnato al pa- ziente. L’area codici rossi com- prende una shock room (con due posti letto attrezzati) e sa- le di terapia semi intensiva do- tata di quattro postazioni per i pazienti le cui funzioni vitali so- no seriamente compromesse. Nell’area codici gialli e verdi si trovano gli ambulatori per le visite mediche e per garantire, se necessario, particolari inter- venti specialistici (endoscopia digestiva, ecografia, psichia- tria e altri ancora). L’area codi- ci bianchi sarà invece dedicata ai casi senza alcuna urgenza cli- nica. A questi spazi si aggiun- gono un’area di diagnostica ra- diologica e due ambulatori ortopedico–traumatologici e una sala gessi. 60 Cronaca di Torino LA STAMPA SABATO 5 MARZO 2011 T1 T2 PR CV

T1T2PRCV LASTAMPA SABATO5MARZO2011 ilcaso Ilvescovo ...€¦ · Pagina Fisica: LASTAMPA - TORINO - 60 - 05/03/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/CRONACA/10 - Autore: CRIMUL - Ora di stampa:

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Pagina Fisica: LASTAMPA - TORINO - 60 - 05/03/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/CRONACA/10 - Autore: CRIMUL - Ora di stampa: 04/03/11 23.29

il casoMAURIZIO TROPEANO

Il diritto alla salute deveessere garantito al di làdegli indici economici edei bilanci delle aziendesanitarie. Il diritto alla

salute e alla vita sono obblighimorali assoluti». Cesare Nosi-glia, arcivescovo di Torino, be-nedice con queste parole ilnuovo pronto soccorso delMauriziano inaugurato ieridal presidente della Regione,Roberto Cota e dall’assessorealla Salute, Caterina Ferrero.

Il nuovo reparto d’emer-genza è una struttura all’avan-guardia che colpisce positiva-mente l’arcivescovo perché«permette di rendere piùumano e accogliente l’assi-stenza in situazione di emer-genza per il paziente e per isuoi familiari». Ma dal puntodi vista pastorale serve qual-

cosa di più, «il rispetto assolu-to della vita. Ognuno deve es-sere curato sempre al di là delcenso della razza e dei soldi».Ma Nosiglia è anche preoccu-pato perché «più cresce l’of-ferta e la qualità dei servizi sa-nitari più in Italia cresce lacultura della morte». Da qui ilforte richiamo per la «salva-guardia della vita dal suo ini-zio fino alla fine».

Temi etici che l’arcivesco-vo ha affrontato in un brevecolloquio con Cota. E il Gover-natore spiega che su «questitemi c’è piena sintonia». Ilpresidente della Regione si ri-

tiene in sintonia con il richiamodell’arcivescovo anche perquanto riguarda il diritto allasalute: «L’obiettivo della nostrariforma è quello di garantire mi-gliori servizi ad un costo mino-re. Si può fare attraverso l’effi-cienza e l’introduzione di nuovetecnologie come nel caso delpronto soccorso del Maurizia-no». E aggiunge: «Questa strut-tura si inserisce in una serie di

interventi per migliorare i no-stri ospedali che non devonopiù essere cattedrali nel deser-to ma inserite in una rete perdare più servizi ai cittadini».

Il nuovo pronto soccorso co-stato cinque milioni e mezzo èil frutto di un progetto avviatonegli anni Novanta sotto l’allo-ra direttore sanitario Gianpao-lo Zanetta poi sospeso e ripar-tito nel biennio 2007/2008 con

la giunta Bresso e completatooggi dal governo Cota che hasciolto gli ultimi vincoli di ca-rattere burocratico. Il Dea sa-rà operativo a partire dallanotte tra martedì e mercoledìdella prossima settimana e co-me spiegano il commissariostraordinario Remo Urani e ildirettore del Dea, Aldo Sora-gna, costituisce «la prima piat-taforma emergenze-urgenza

situata nel cuore della città». El’assessore Ferrero sottolineacome «una rete d’emergenzarinnovata sia il pilastro su cuicostruire il nuovo sistema sani-tario regionale».

La nuova organizzazione delDea è stata accolta dalle prote-ste di un centinaio di sindacali-sti della Cgil, dei Cub e dell’as-sociazione infermieri Nursingup. L’apertura del nuovo pron-

to soccorso è accolta con favo-re ma c’è la preoccupazione perla difficoltà di garantire il servi-zio nelle nuove postazioni a cau-sa del «blocco delle assunzionie i turni massacranti». Al presi-dio ha partecipato anche l’ex as-sessore alla sanità, EleonoraArtesio (Fds) che ricorda come«la giunta Cota sostituirà la me-tà dei pensionati».

Il Governatore replica spie-gando che «le cose necessarieverranno garantite, le super-flue no». E aggiunge: «Il nostroimpegno per una Sanità sem-pre più all’avanguardia e vici-na al cittadino passa anche at-

traverso la realizzazione dinuove strutture come questa,della loro messa in rete, dellaloro organizzazione secondocriteri moderni e della loro in-formatizzazione».

Il Pd, con i consiglieri Stefa-no Lepri e Nino Boeti, attacca:«Oggi si festeggia. Un altrogiorno ricorderemo nuova-mente, per non dimenticarlo,che la Giunta Ghigo, con Cotapresidente del Consiglio, habruciato, per coprire i loro de-ficit, in cinque anni il patrimo-nio del Mauriziano accumula-to in cinque secoli di donazionidei piemontesi».

Nosiglia inaugura con il Governatore il nuovo pronto soccorso del Mauriziano

OrganizzazioneAree in base ai codici

OPERATIVO A GIORNIEntrerà in funzione

nella notte tra martedìe mercoledì prossimi

COSTATO 5,5 MILIONI«La prima piattaformadi emergenza-urgenza

nel cuore della città»

Il vescovo: “Negli ospedalila salute prevalga sui conti”

Dopo anni di attesa il taglio del nastroL’ingresso esterno del nuovo pronto soccorso del Mauriziano, inaugurato ieri alla presenza

del presidente della Regione, Roberto Cota, e dell’arcivescovo Cesare Nosiglia

I Il progetto è stato realiz-zato sulla base del codice dipriorità clinica assegnato al pa-ziente. L’area codici rossi com-prende una shock room (condue posti letto attrezzati) e sa-le di terapia semi intensiva do-tata di quattro postazioni per ipazienti le cui funzioni vitali so-no seriamente compromesse.Nell’area codici gialli e verdi sitrovano gli ambulatori per levisite mediche e per garantire,se necessario, particolari inter-venti specialistici (endoscopiadigestiva, ecografia, psichia-tria e altri ancora). L’area codi-ci bianchi sarà invece dedicataai casi senza alcuna urgenza cli-nica. A questi spazi si aggiun-gono un’area di diagnostica ra-diologica e due ambulatoriortopedico–traumatologici euna sala gessi.

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60 Cronaca di Torino LA STAMPASABATO 5 MARZO 2011

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CRONACATORINO � IV

SABATO 5 MARZO 2011

la Repubblica

Mauriziano, taglio del nastro con protestaEcco il nuovo pronto soccorso, ci sarà anche lo psicologo per i parenti

Le foto(segue dalla prima di cronaca)

SARA STRIPPOLI

C’ERANO le autorità: l’ar-civescovo Cesare Nosi-glia che rivolge un ap-

pello ai medici perché la cura delcorpo si accompagni all’attenzio-ne ai temi etici e alla spiritualità delpaziente; politici di centrodestra econsiglieri di centrosinistra. Do-po molti anni di attesa e un lungoperiodo di crisi, il gioiello è prontoe aprirà le porte ai pazienti nellanotte fra martedì e mercoledì. Inrealtà la ristrutturazione era finita

da mesi, ma le vicende giudiziariedell’ex-direttore generale Bighet-ti e la conseguente sospensionedecisa da Mercedes Bresso aveva-no bloccato l’apertura ufficiale.L’onore della presentazione spet-ta dunque al neo commissario Re-mo Urani, che annuncia anche unservizio psicologico per i familiaridei pazienti più gravi ansiosi epreoccupati di conoscere la dia-gnosi: «Siamo molto attenti all’u-manizzazione — spiega e voglia-mo che i malati abbiano la miglio-

re accoglienza possibile». La tec-nologia gioca un ruolo importan-te e sul sito dell’ospedale si potràsapere quanti pazienti attendonola visita al pronto. Un display nel-la sala bianca indica i tempi di at-tesa. Una superficie che è quasi ildoppio del vecchio spazio, 2200metri quadri e una riorganizzazio-ne che comprende anche l’Obi,l’osservatorio breve intensivo conquindici postazioni. Un investi-mento di 5 milioni di euro di fondistatali e regionali, un’area collega-

ta con il servizio di emodinamica,la terapia intensiva, cardiologica,la rianimazione cardiovascolare eil blocco operatorio.

«Un fiore all’occhiello della no-stra sanità, dove prima c’era unastruttura vecchia e fatiscente», di-ce il governatore che tesse le lodidelle tecnologie, anello indispen-sabile per consentire l’informa-zione in tempo reale sui tempid’attesa e che vorrebbe applicateanche negli studi dei medici di ba-se e degli specialisti. Sulla manife-

stazione degli infermieri, il presi-dente della Regione replica secco:«Faremo quello che è necessarioper rendere efficienti i servizi aicittadini». L’assessore regionaleCaterina Ferrero glissa sulle pro-teste e dice che questa inaugura-zione rappresenta un tassello im-portante «nella futura riorganiz-zazione degli ospedali in rete e diun ulteriore miglioramento del si-stema di urgenza-emergenza».

Per i sindacati, mancano dodiciinfermieri e otto operatori sanita-ri. Le richieste sono trasversali al-le sigle e fra queste anche una Tac,che ancora non c’è. L’analisi dellaCgil è condivisa dal responsabileregionale del Nursing Up ClaudioDelli Carri. «Per ora abbiamo avu-to soltanto due infermieri e un’o-peratrice sanitaria», chiarisce Cri-stina Consiglio della Cgil. Il re-sponsabile del pronto soccorsoAldo Soragna risponde che se daun lato gli spazi rendono più duroil lavoro degli infermieri, dall’altronon ci sarà aumento di attività,60mila passaggi all’anno nel pre-sente, altrettanti in futuro. Ironicie critici i commenti di Stefano Le-pri e Nino Boeti, consiglieri Pd:«Riempie di amarezza sentire Co-ta vantare un’opera come se fossefrutto del lavoro della sua giunta.Basterebbe ricordare i destini delMauriziano disegnati dalla giuntaGhigo, mentre tutti i lavori perquesto pronto soccorso sono statirealizzati da Bresso».

Sarà possibilecontrollare suinternet quantisono i pazienti inattesa di visita

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SEQUENZA

Sopra, la protesta. Al centro, monsignorNosiglia con Cota. Qui, Aldo Saragna

Le immaginidellaprotestae dellacerimoniainaugurale sutorino.repubblica.it

TORINO.IT

Page 3: T1T2PRCV LASTAMPA SABATO5MARZO2011 ilcaso Ilvescovo ...€¦ · Pagina Fisica: LASTAMPA - TORINO - 60 - 05/03/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/CRONACA/10 - Autore: CRIMUL - Ora di stampa:

Pagina Fisica: LASTAMPA - BIELLA - 65 - 06/03/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/BIELLA/11 - Autore: MAUMAG - Ora di stampa: 05/03/11 20.57

BioglioTornano i ticketdella solidarietàITornano i ticket della so-lidarietà. «Abbiamo ripropo-sto 10 mila euro per il fondo -spiega il sindaco Stefano Cef-fa - e una volta approvato ilbilancio, distribuiremo il bo-nus a chi ne farà richiesta».Per quanto riguarda i servi-zi, è stata confermata la pre-senza dell'infermiera a domi-cilio, oltre al corso di musicae di nuoto. Nel bilancio, inve-ce, il progetto più importan-te a livello economico è il re-cupero dell’area accanto all'ex Cottolengo: l’amministra-zione comunale ha stanziato250 mila euro per costruireun'area mercatale che dovràdiventare simbolo delle eccel-lenze del territorio. Ma nelprogramma di interventi tro-vano posto anche il rifaci-mento della fognatura in viaper Biella e in località Pa-squario, oltre a un nuovo par-cheggio in frazione Minotti(in questo caso il Comune hastanziato 150 mila euro).

MasseranoNei guai impresarioe i suoi operaiIUn impresario di Roasioe quattro suoi operai, resi-denti a Roasio, Villa del Bo-sco, Crevacuore e Massera-no, sono stati denunciati daicarabinieri per violazionedelle norme di sicurezza inun cantiere stradale allestitoin frazione San Giovani delBosco, dove i militari hannoriscontrato le irregolarità.L'impresario ha però evitatoil sequestro del cantiere gra-zie all’immediato interventodel geometra responsabile,che ha adottato i provvedi-menti del caso.

In breve

MATTEO PRIATRIVERO

Si conoscerà mercoledì il fu-turo del servizio 118 a Trive-ro. Per quel giorno infatti isindacati avranno un incon-tro con il commissario sanita-rio Carla Peona per approfon-dire il nuovo piano sanitarioproposto dalla Regione. Se-condo le previsioni per il qua-drante Biella-Novara-Vercel-li le ambulanze medicalizzatescenderanno da 64 a 32 e lapresenza del servizio a Trive-ro è in dubbio.

«La preoccupazione è tan-ta - sottolinea Mario Paones-sa, della Cgil - perchè il pianosanitario è stato presentato eora dobbiamo capire comequeste riforme verranno ap-plicate al territorio biellese».Trivero e Santhià sono i cen-tri più a rischio.

«In occasione dell'incon-tro di mercoledì le idee sa-ranno più chiare - aggiunge -.E cercheremo soprattutto dicapire il futuro delle ambu-lanze medicalizzate, ribaden-do che Trivero e Santhià so-no due punti strategici per ilpronto intervento e non van-no toccati».

Prepara la protesta il

gruppo «Libertà per il Bielle-se». «Nessuno sogni di toglierel'ambulanza medicalizzata daTrivero - tuonano Sandro Del-mastro e Piero Casula -. Vor-rebbe dire andare contro la leg-ge che impone il soccorso en-tro 20 minuti dalla chiamata.Non dimentichiamo poi che aTrivero è utile avere la presen-za dell'ambulanza medicalizza-ta anche nei fine settimana».

Il gruppo non lancia soltan-to critiche, ma avanza ancheuna proposta: «Si potrebbe co-piare il modello della Liguria.Per abbattere il costo dell'eli-soccorso la Liguria ha appalta-to il servizio ai vigili del fuocoinvece che ai privati e la stessa

cosa si potrebbe fare anche inPiemonte.

«A Torino ci sono elicotteridella Protezione civile - fa nota-re Casula - che volano solo incaso di particolari situazioni:invece che lasciarli a terra sipotrebbero usare per i casi diemergenza sanitaria». Attual-mente a Trivero il servizio dell'ambulanza 118 viene garantitodalle 20 alle 8 del mattino suc-cessivo; la sede è al Centro Ze-gna nella struttura sanitaria«San Bernardo», dove c'è an-che il presidio della guardia me-dica. Tra l'altro il gruppo LegaNord da tempo chiede che ilservizio venga ampliato fino adarrivare a coprire le 24 ore.

SANITA’. IL PIANO DI RIFORMA DELLA REGIONE

“Il 118 non va smantellato”Trivero difende le ambulanzeMercoledìè in programmauna riunionetra sindacati e Asl

Strutturasanitaria

Il serviziodel118triverese

si trovaaS.Bernardo

64ambulanze

medicalizzatein servizio nel

quadranteBiella, Novara

e Vercelli

.

Per il secondo anno consecu-tivo il Consiglio comunale diVilla del Bosco rinuncerà aigettoni di presenza, 15 euro aseduta: il ricavato sarà devo-luto in beneficenza.

«Chi siede in Consigliosvolge un ruolo importanteper il territorio - spiega il sin-daco Alessandro Todaro -.Siamo amministratori, ma so-prattutto volontari che si im-pegnano per il paese. Dovreb-be essere la logica da seguire.Due anni fa chi ha deciso dimettersi in lista lo ha fatto so-prattutto per un senso di re-sponsabilità verso il territo-rio». Insomma non ci si arric-chisce con la politica in un pic-colo paese, anche senza getto-ne di presenza i consigli han-no sempre registrato una pie-na partecipazione.

Come detto è il secondo an-no per questa iniziativa:«Quando è iniziata la nuovalegislatura - sottolinea Toda-ro - abbiamo preso questa de-cisione e quest'anno maggio-ranza e minoranza di comuneaccordo hanno deciso di con-tinuare su questo percorso. Isoldi così raccolti nel corsodell'ultimo anno ammontanoa circa 2200 euro e sono statidevoluti al Fondo Tempia».

Tra l'altro proprio in colla-borazione con il Fondo, il Co-mune ha proposto anche duevisite gratuite nell'ambulato-rio comunale, oltre a una se-rata informativa in collabora-zione con i vicini Comuni diSostegno e Roasio. [M. PR.]

VILLA DEL BOSCO

Il Consigliorinunciaal gettonedi presenza

aperti oggidalle 9 alle 20

Alessandria- corso Borsalino

Asti- corso Casale- corso Torino

Biellavia Lamarmora

Borgomanero (NO)viale Kennedy

Castelletto T. (NO)via Sempione (loc. Tre Strade)

Quaregna (BI)via Martiri della Libertà

Rivalta (TO)via Torino(ang. via Gozzano)

Valenza (AL)viale della Repubblica(ang. via Brescia)

VerbaniaPallanza, viale Azari

DOMENICA 6 MARZO 2011 Valsesia e Valsessera 65LA STAMPA

BI

Page 4: T1T2PRCV LASTAMPA SABATO5MARZO2011 ilcaso Ilvescovo ...€¦ · Pagina Fisica: LASTAMPA - TORINO - 60 - 05/03/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/CRONACA/10 - Autore: CRIMUL - Ora di stampa:

Pagina Fisica: LASTAMPA - ASTI - 59 - 06/03/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/ASTI/05 - Autore: FABBER - Ora di stampa: 05/03/11 21.52

FIAMMETTA MUSSIONIZZA MONFERRATO

«Stare zitti non fece mai male»,dice il proverbio. Forse a Nizza,l’han preso un po’ troppo allalettera in questo scorcio d’ini-zio di campagna elettorale. An-cor tutto tace o quasi sul fronteaspiranti sindaci. Si voterà il 15e 16 maggio. I nicesi son chia-mati alle urne, dopo la cadutadell’Amministrazione Lovisoloa dicembre. A poco più di duemesi, i giochi sono aperti, marelegati perlopiù nelle sedi dipartito o in qualche chiacchie-ra da bar. L’unica candidaturagià annunciata è quella del ma-cellaio Pietro Giolito che su unanuova bacheca in via Maestra,ha lanciato la lista «Giolito&amici». La strada è ancora lun-ga: c’è una lista da completare,ci sono le firme da raccogliere.Così anche per Gigi Perfumo, ilvignaiolo ed ex assessore pro-vinciale all’Agricoltura che am-micca al Terzo Polo: non con-ferma né smentisce la sua can-didatura. Non nasconde però,che un gruppo di amici gliavrebbe chiesto la disponibili-tà. E lui non si tira indietro pur-ché «il suo nome – dice – sia peraggregare, non per dividere».

In alto mare navigano il cen-trodestra e il centrosinistra.Nel primo schieramento, insie-me al nome di Stefania Morino,avvocato ed ex assessore comu-nale, spunta quello di Pier Pao-lo Verri, geometra e rettore delComitato Palio. Già assessoredella giunta Carcione, è stato vi-ce del sindaco Pietro Lovisoloper 18 mesi. Qualcuno, in queldi Nizza, sostiene che il Verri ci-tato non sia il nipote, ma lo zio:il Bruno, imprenditore e presi-dente della Pro loco. Chissà.C’è anche l’incognita dell’ex sin-daco Lovisolo: che farà? Altravariante nel centrodestra è laLega, che rivendica una listamolto padana. Fuori dal partitodi Bossi invece, Pietro Balestri-

no, che potrebbe scendere incampo con una sua formazione.Il centrosinistra non è messo me-glio. La sfida è tra due ex sindaci:Flavio Pesce e Maurizio Carcio-ne. Il primo viene dato come favo-rito. E in questo silenzio della po-litica, c’è spazio per la voce deicittadini. In una lettera, l’avvoca-to nicese Giampi Gallo (dell’asso-ciazione Agesc), prova a dareuno scossone alla sua «Nizza im-mobile»: «Dal 9 dicembre – scri-ve – il Comune è “sede vacante”.A parte qualche rumors, sembrache in un momento in cui Nizzaha necessità di una guida sicura,il freddo inverno abbia gelatoogni entusiasmo». E aggiunge:«C’è da sperare che questo im-mobilismo non duri fino alla con-vocazione dei comizi elettorali,per finire in un’abbuffata media-tica in cui tutti i candidati negliultimi giorni chiedono voti senzaaver adeguatamente spiegato ilperché. Nizza, la città dove vi-viamo e lavoriamo, merita dipiù: merita un vero progettopolitico e di conoscere per tem-po le persone che si candidanoper attuarlo».

NizzaOrdinazionedi nuovi diaconiIDue nuovi diaconi sa-ranno ordinati dalla Diocesidi Acqui: sono il niceseGianluca Castino, 38 anni(nella foto con il vescovo) el’acquese Lorenzo Mozzo-ne, «adottato» a Nizza, do-ve negli ultimi due anni si èdedicato nel fine settimanaal servizio parrocchiale. Ca-stino invece, è legato allaparrocchia di San Siro: qui,è cresciuto sotto l’ala delcompianto don EdoardoBeccuti. La cerimonia d’in-vestitura domenica 13 mar-zo, alle 15,30, nel duomo diAcqui con il vescovo mons.Pier Giorgio Micchiardi. [FI. M.]

CanelliRaccolta fondiper il VenetoI Sono arrivate ieri suiconti corrente di due Comu-ni della Provincia di Pado-va, le offerte per gli alluvio-nati del Veneto raccolte neimesi scorsi con le «ampolledella solidarietà» in negozie bar canellesi. L’iniziativapromossa dai volontari Pro-tezione civile di Canelli, acui hanno aderito numero-se associazioni, ha fruttatoin tutto 6 mila 750 euro cheserviranno per la ricostru-zione nei paesi di Casalseru-go e Bovolenta. [GA. F.]

NizzaTentato furtoal supermercatoI I carabinieri di Nizzahanno denunciato un mino-renne macedone, M.J., nato1993, sorpreso mentre sta-va rubando materiale elet-tronico dagli scaffali del su-permercato Il Gigante alcentro commerciale La For-nace. Dopo aver fermato ilragazzo, l’hanno perquisitoe oltre alla refurtiva, nellatasca dei pantaloni gli han-no trovato un coltello di ge-nere proibito. Il giovane èstato deferito alla Procuradella Repubblica per i Mino-renni di Torino.

In breve

La prossima settimana il Pia-no Sanitario della giunta Cotaapproda in commissione diConsiglio regionale e da Canel-li arriva l’appello ai rappresen-tanti di Palazzo Lascaris affin-ché sia un documento parteci-pato e condiviso. Ma di pre-supposti ce ne sono pochi, al-meno stando ai primi segnalida Torino che non incoragge-rebbero un dibattito attornoalla situazione della Sanità, odel «bisogno di salute della po-polazione» in Valle Belbo, perdirla con le parole del consi-gliere regionale Eleonora Ar-tesio, che ieri ha partecipatoall’incontro indetto dal Comi-tato Valle Belbo in Difesa del-la Salute. L’ex assessore regio-nale alla Sanità, illustrando ilpiano di rientro di spesa sani-taria approvato a fine febbra-io (in cui non si contemplal’Ospedale Valle Belbo), ha ri-

badito che «i soldi ci sono statifin dal piano preliminare. Oramancano perché invece di bloc-care i finanziamenti alle struttu-re ancora in via di approvazio-ne, la giunta Cota ha bloccatoquelli ai progetti in corso comel’Ospedale Valle Belbo. A Nova-ra e Alpignano sono state finan-ziate due strutture che erano so-lo allo stato di studio». «Sel’Ospedale Valle Belbo è unapriorità, – ha commentato intro-ducendo l’incontro il padrone dicasa Marco Gabusi, sindaco diCanelli, – per noi canellesi è al-trettanto importante il comple-tamento della Casa salute. Nondimentichiamo che il Comuneha accolto quasi gratuitamenteDialisi e Fisiatria in via Asti inattesa che trovino posto nel pre-sidio Asl di via Solferino». Altraquestione tutta canellese, le ac-cuse di «organo politicizzato» ri-volte al Comitato da RobertoMarmo. «Se Marmo vuole en-trare nel merito della discussio-ne, bene – ha risposto il niceseSergio Perazzo – altrimenti nonrispondo alle sue provocazioni.Il Comitato rappresenta tutti icittadini, e se fossimo in un Pa-ese civile non dovrebbe nem-meno esistere». [GA. F.]

MONTEGROSSO. OGGI LA PRESENTAZIONE

La vita lungo i binaririvive nel polo museale

NIZZA MONFERRATO. SI VOTA IL 15 E 16 MAGGIO

Verso le elezioniun solo candidatoe tanti “rumors”E il presidente dell’Agesc Piero Giovanni Galloinvita in una lettera: “Fuori i nomi delle liste”

A Nizza si voterà per il sindaco il 15 e 16 maggio

I Bravi pedonioggi per esse-redomaniautomobilisticoscien-ziosi: lo pensano i vigili di Nizzache hanno in serbo tante novitàper bimbi e ragazzi delle scuole.La prima domani quando rico-mincerà il «Pedibus», l’allegracorriera pedonale che porta glistudentidelleelementaria scuo-la a piedi.Otto le fermate in cen-tro città, segnalate da cartelli: ilserpentone di bimbi è scortatodagli agenti della poliziamunici-pale e dai nonni vigili. Altra ini-ziativadimarzo: le lezionidiedu-cazione stradale, che coinvolge-ranno tutti gli studenti di Nizza,dall’asiloalle superiori.Un po’ diteoria, ma anchepratica. Alla fi-ne, ai baby partecipanti saran-no consegnate le patenti delpedone e del ciclista. [FI. M.]

Iniziativa

La baby patentedi pedone

e ciclista

SANITA’. INCONTRO COMITATO VALLE BELBO

Ospedale e Casa saluteA Canelli timoridi “esser dimenticati”Dal Sud Astigianoocchi puntatisulla Commissionein Regione

L’economia di un paese passavaattraverso la stazione: partiva ilvino, arrivavano i concimi. Conun binario che attraversava alapiazza per finire direttamente incantina Chiappori, dove ora c’èl’HoteldeiVini.Cinquant’annidistoria sulla strada ferrata cheMontegrosso vuole far riviverecon un ambizioso progetto trapolo museale, carrozze d’epocache diventano ristorante perpromuovere l’enogastronomia.Oggi, nella giornata nazionaledelle «Ferrovie Abbandonate»,Comune e Associazione MuseoFerroviarioViniAstigiani (ilpre-sidente è Edoardo VallarinoGancia) presentanoil «polo», co-me verrà: «Aderiamo all’iniziati-va con uno speciale gemellaggio

con l’associazione Ferrovia Turi-sticaValleMaira, lororecuperanola linea ferroviaria Busca, Drone-ro, noi lo scalo». Nei piani anche ilrecupero della vecchia strutturain legno di oltre 100 tonnellate chesi trovava nella sala d’attesadipri-ma classe di Porta Nuova (fu co-struita per i Mondiali di Italia 90,costò oltre due miliardi di lire)«L’abbiamopresa acosto zero,pa-gando solo il trasporto.- raccontail progettista Alberto Giacometto–ospiteràbibliotecaconspazio de-dicato ai libri ferroviari, mostre,plastici di treni». Oggi, alle 10,30,in stazione si presenta il plastico,del progetto come verrà. Chiccaper gli appassionati: sui binari del-la stazione si potranno provare i«velorail»,comeunavolta. [E. SC.]

DOMENICA 6 MARZO 2011 Asti e provincia 59LA STAMPA

AT

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TORINO

CRONACA� IX

DOMENICA 6 MARZO 2011

la Repubblica

In 5mila al concerto anti tagli“Il teatro Regio non si chiude”Christillin: il governo spreca 300 milioni senza election day(segue dalla prima di cronaca)

ERICA DI BLASI

«SONO la prova – sottoli-nea Walter Vergnano, so-vrintendente del Regio –

del rapporto che ha questo teatrocon il suo pubblico. Chiudere il Re-gio, al di là dei valori culturali, è an-che una follia dal punto vista ge-stionale. Se infatti il teatro nel 2011dovrebbe ricevere da Roma 10,3milioni di euro, per lo stesso annone versa a Roma 15 in tasse, contri-buti, Iva e Irap. Senza contare che lachiusura del Regio porterebbe auna cassa integrazione in deroga, dicui la Regione dovrebbe accollarsile spese, fra i 7 e gli 8 milioni di eu-ro». Anche lo Stabile risente della ri-duzione del Fus. «A causa del taglio

del 35% del Fondo unico per lo spet-tacolo - spiega Evelina Christillin,presidente della Fondazione Tea-tro Stabile di Torino – che per noiequivale a 600mila euro in meno suun bilancio di circa 14 milioni, daottobre a dicembre bloccheremo lenuove produzioni e potremo ospi-tare soltanto un paio di spettacoli aincasso. Non fare il referendum lostesso giorno delle amministrativesignifica 300 milioni di mancati ri-sparmi, che corrispondono a dueanni di Fus non reintegrato». In pla-tea, a sostegno del Regio, il sindacoSergio Chiamparino, in mezzo aidue candidati, Piero Fassino per ilcentrosinistra e l’assessore regio-nale alla Cultura Michele Coppolaper il centrodestra. Oggi il Regio dàlavoro a 380 dipendenti. Allargan-do il quadro a servizi come la men-sa e le pulizia si arriva anche a 500persone. Nel 2011 il teatro riceverà5,7 milioni di euro dal Comune,quando dallo Stato il taglio in un an-no è stato di circa 6 milioni. Adessola Regione dovrà decidere se con-fermare il suo contributo di 4 milio-ni. «Questo è un concerto di lotta –commenta il sindaco Chiamparino-. Il Regio non si chiude: è uno deipochi teatri in Italia ad avere un bi-lancio in attivo. Se si deve tagliareche almeno lo si faccia con criterio.È fondamentale premiare la capa-cità di gestione che i singoli teatri

hanno. E togliendo risorse ad altriministero sicuramente sarebbe fa-cile reperire i soldi necessari perevitare la chiusura del Regio».

Fassino lancia l’idea di «una Te-lethon torinese che chiami a rac-colta tutta la società e mobiliti ri-sorse finanziarie». «Per fare in mo-do – spiega il candidato – che Tori-no continui a garantire un’ampia

offerta culturale e di qualità. Si trat-ta di un’iniziativa straordinaria, damettere in campo se questi tagli al-la cultura non verranno rimossi».La presenza dell’assessore Coppo-la fa ben sperare per il contributoche la Regione stanzierà al Regio eche dev’essere confermato in que-sti giorni. «Non ci siamo mai tiratiindietro – ricorda Coppola – e an-

che quest’anno daremo il nostroappoggio economico al teatro».

In rappresentanza del Pdl, an-che il consigliere Giampiero Leo.«Mi impegno – annuncia – a pre-sentate un emendamento affinchéil contributo di piazza Castello ven-ga addirittura aumentato». A soste-gno del Regio anche Luciana Littiz-zetto e consiglieri comunali, tra cui

Fassino: serve unaTelethon torineseper attirare risorseCoppola: la Regionenon si tira indietro

La struttura gestita dalle suore della San Vincenzo ha un deficit di bilancio di cinque milioni

L’ospedale “Gradenigo”sull’orlo del fallimento

Il caso

SARA STRIPPOLI

L’OSPEDALE Gradenigo,752 dipendenti, 200 po-sti letto, un pronto soc-

corso con 45 mila passaggi l’an-no, è ormai sull’orlo del fallimen-to. Un deficit di bilancio che sfio-ra i 5 milioni, fidi con le bancheper 20 milioni. Una cifra che rap-presenta circa la metà dei finan-ziamenti che ogni anno la Regio-ne dirotta sulla struttura di corsoRegina, 46 milioni. La situazionedel presidio sanitario gestito dal-le suore delle Figlie della Caritàdella San Vincenzo, le stesse cheneanche un mese fa hanno deci-so la chiusura dell’asilo di via Niz-za, preoccupa da mesi medici epersonale e i fornitori non vengo-no pagati da più di un anno. Die-ci giorni fa, sono andati in visita incorso Regina l’assessore regiona-le alla sanità Caterina Ferrero e ilgovernatore Roberto Cota. La Re-gione sta cercando una soluzioneche salvi una struttura, inseritanell’Aris (l’Associazione religiosaistituti socio-sanitari) giudicatafra le più efficienti della città.

L’ipotesi che si discute da tem-po è istituire una Fondazione. Neaveva fatto accenno già nel 2009il direttore amministrativo del-l’ospedale, Giuseppe Beccaria.Da anni si vocifera inoltre di ap-petiti da parte di società della sa-nità privata, ma le suore delle Fi-

rebbe le difficoltà che hanno por-tato alla decisione di chiudereanche l’asilo di via Nizza. Ma lacondizione dell’ospedale Grade-nigo, al di là di alcune accuse dipossibili errori gestionali comeun esubero di personale non sup-portata da una crescita dell’atti-vità, è in realtà piuttosto anoma-la. Struttura con funzione pub-blica a tutto tondo, è equiparataagli altri presidi dell’Aris - Cotto-lengo, San Camillo, Fatebenefra-telli e Ausiliatrice - ricevendonelo stesso trattamento di strutturaprivata. L’anomalia era già stataaffrontata dall’ex-assessore allasanità della giunta Bresso Eleo-nora Artesio, che aveva propostodi finanziare direttamente i pro-getti del Gradenigo finalizzati amigliorare il servizio pubblico aicittadini. Ne è consapevole an-che l’assessore Ferrero. Nella ta-bella allegata alla riorganizzazio-ne della rete dei pronto soccorso,il Gradenigo compare infatti nona caso nella triade del SuperDeadell’area nord con San GiovanniBosco e Maria Vittoria. Le presta-zioni dell’ospedale di corso Regi-na, gratificato dall’alto gradi-mento dei pazienti, sono degnedi nota: vanta la decima chirurgiadel Piemonte, l’oncologia è fra leprime tre della Regione ed è cen-tro di riferimento nazionale per itumori rari e i sarcomi.

glie della Carità non sembranointenzionate a cedere ai privatiun piccolo gioiello che solo dimuri avrebbe un valore di 20 mi-lioni. Neppure un’acquisizioneda parte della Regione è in di-scussione: in tempi di tagli e di ri-sparmi forzati, una spesa di quel-le dimensioni non può esseremessa all’ordine del giorno. Le

ultime notizie che arrivano dagliuffici di corso Regina raccontanodi un interessamento da partedell’Istituto Don Gnocchi, e forsedella Diocesi. Per ora però nulladi concreto. Per centrare l’obiet-tivo sarebbe necessario prima ri-pianare il forte debito, in casocontrario è difficile immaginareche ci siano partner pronti a im-

barcarsi in investimenti. Quali le ragioni degli orizzonti

in rosso delle suore vincenziane?La condizione economica è inparte frutto di un federalismo an-te litteram: la Casa madre delleFiglie della Carità, che ha sede aParigi, ha deciso che ogni sededovesse gestire autonomamentei propri bilanci e questo spieghe-

IN ROSSO

L’ospedaleGradenigo sitrova in corsoReginaA destra:l’assessorealla sanitàFerrero

Cota e Ferrero cercanouna soluzione. L’ipotesiè quella di una fondazioneCi sarebbe un interessamentodell’istituto Don Gnocchi

Andrea Giorgis, Gioacchino Cun-trò, Luca Cassiani (Pd) e Marco Cal-garo (Api). Ma soprattutto la gente,tantissima. «In molti hanno critica-to il Regio – fa notare l’assessore al-la Cultura Fiorenzo Alfieri – defi-nendolo il salotto d’élite: ecco, que-ste persone sono la dimostrazioneche l’opera non è lontana dai tori-nesi e da questo teatro». Da una

parte il pubblico, tra vip e non, dal-l’altra chi al Regio ci lavora. Ci sonogli ispettori di produzione, comeMauro Ponzio, il coro, di cui fannoparte Umberto Ginanni, ChiaraLazzari e Mauro Barra, i tecnici dipalcoscenico, tra cui Giancarlo Fe-dele. È il loro il posto che si cerca disalvare.

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IN CODA

Migliaia di torinesi si sono stretti attorno al TeatroRegio contro il taglio di fondi del governopartecipando al concerto di protesta

sul sito ditorino le fotodi Contaldosullaprotesta

REPUBBLICA.IT

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Pagina Fisica: LASTAMPA - BIELLA - 57 - 06/03/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/BIELLA/03 - Autore: MAUMAG - Ora di stampa: 05/03/11 20.55

«Vergogna», «Dacci il lavoro,invece di presentare i libri»,poi fischi e persino gli impro-babili squilli di tromba del si-lenzio: una cinquantina di ma-nifestanti riuniti sotto le ban-diere di Cgil, Cisl e Uil hannodato un freddo benvenuto alpresidente Roberto Cota, ieria Biella per presentare il suolibro «Dalla parte del popo-lo», raccolta di articoli sull’at-tività amministrativa. Cotaera atteso da «Giovannacci»:amministratori leghisti e delPdl, simpatizzanti e amici lohanno accolto con calore, pa-reggiando gli attacchi al-l’esterno delle libreria.

Volto rabbuiato, il gover-natore ha esordito prenden-do spunto proprio dalla pro-testa che, intanto, si stavaspegnendo oltre le vetrinedella libreria: «La sinistrasta manifestando ancora unavolta contro se stessa. Si la-menta per il lavoro che nonc’è, per i tagli alla sanità, maquegli stessi manifestanti do-vrebbero invece prendere iforconi e andare a protesta-

re sotto i balconi della Bres-so». Poi un affondo contro la«comandoira» che lo ha prece-duto nell’ufficio di piazza Ca-stello: «Ha lasciato la Regionesenza un bilancio e la mancan-za di un programma finanzia-rio ci ha creato non pochi pro-blemi, per evitare che i contiandassero fuori controllo».

Del resto proprio la sanità èstato uno dei temi della conte-stazione al presidente: una se-rie di contestazioni e accuse

riassunte in un volantino di-stribuito in decine di copie invia Italia. Cota ha replicato al-le critiche, difendendo il buonlavoro svolto dall’assessoreFerrero e garantendo ai bielle-si la qualità nei servizi del-l’ospedale.

Esaurita la replica alla prote-sta, l’incontro da «Giovannac-ci» ha quindi preso un ritmomeno incalzante e un RobertoCota meno in difesa e più rela-tore, ha affrontato alcuni dei te-

mi proposti nel suo libro, sotto-lineando più volte il senso del«fare» della giunta regionale, acominciare dalle iniziative perdifendere i posti di lavoro, dovenon è mancato il riferimento aicontratti di insediamento, unostrumento nuovo per far torna-re le aziende in Piemonte e chevede Biella testimone della pri-ma applicazione: il mobilificioche, a Quaregna, produrrà cas-setti per Ikea. Cota ha poi par-lato di un progetto per avviare

nel Novarese la produzione de-gli aerei F135 con un ritorno di2 mila posti di lavoro. Non pote-va mancare, a chiusura dell’in-contro, un cenno al federali-smo: Cota ha ricordato le spin-te di Cavour in questo senso,poi la determinazione di Bossinel difendere il progetto. Il pre-sidente ha poi raggiunto Valle-mosso, per l’inaugurazione del-la nuova sede di Lega Nord.

Tornando alla contestazio-ne, nel pomeriggio il segretario

generale della Cisl di Biella, Gil-berto Persico, ha preso le di-stanze: «Gli iscritti e i dirigentisono convinti dell’importanzadi un confronto approfonditoper evitare che la nuova rifor-ma sanitaria regionale si tradu-ca solo con tagli ai servizi. L’ini-ziativa sindacale unitaria di og-gi aveva questo obiettivo. Pur-troppo, alcune persone hannotrasceso in critiche che la Cislbiellese condanna con forza,dissociandosi». [R. B.]

Con i suoi 900 alunni l'istitu-to comprensivo «Fratelli Via-no» di Brusnengo e Lessonasarà la realtà scolastica piùgrande del Biellese, insiemead Andorno che raccoglietutti gli alunni della ValleCervo. Otto i Comuni coinvol-ti compresi i due capofila:Mezzana, Crosa, Casapinta,Strona, Lessona, Masseranoe Curino.

A Brusnengo intanto sonoiniziati i lavori di ampliamen-to per gli uffici che ospiteran-no la direzione didattica. Sipartirà da settembre con l'an-

no scolastico 2011/2012 ma ilpercorso che ha portato al-l’unione dei 2 istituti compren-sivi non è stato così facile e li-neare. Due anni fa era stato ilsindaco di Lessona, GiovanniGrosso, a lanciare l'idea perevitare la scure dei tagli, e Bru-snengo si era opposto con tan-to di delibera votata all'unani-mità in consiglio.

Un anno dopo, forse davantiai tagli sempre più imminenti,il sindaco di Brusnengo PieroPoverello ci aveva ripensato eha contattato il collega di Les-sona. Così gli amministratori

hanno deciso di unire le forze e«fare sistema» e, per presenta-re a tutti gli alunni delle scuoled’infanzia, primaria e seconda-ria, la nuova realtà hanno deci-so di lanciare un concorso percercare un logo per il nuovoistituto.

Il disegno vincitore sarà pre-miato sabato 28 maggio in unagrande manifestazione che sa-rà ospitata a Lessona e che ra-dunerà i ragazzi degli 8 Comu-ni convenzionati.

«E' il primo passo per crea-re un'identità anche tra le va-rie scuole e plessi - ha spiegato

il sindaco di Masserano SergioFantone -. La giornata del 28maggio sarà legata anche aun’iniziativa che si richiamaall'Unità d'Italia dal titolo "Ioho l'Italia nel cuore", sarà infat-ti premiato il miglior tema rea-lizzato su questo argomento».

Appare soddisfatto il sinda-co di Lessona Giovanni Gros-so, anche se il suo paese perde-rà la sede della direzione di-dattica: «Il nostro Comune hafatto un passo indietro nell'in-teresse dei ragazzi e per ga-rantire loro un futuro scolasti-co adeguato perché gli ammi-nistratori passano ma la scuo-la resta».

Il progetto avrà una duratadcennale e una speciale com-missione formata da ammini-stratori, insegnanti e genitorisi ritroverà 3 volte all'annoper affrontare le varie proble-matiche. [M. PR.]

Il presidente replica«La sinistra dovrebbeandare a manifestarecontro la Bresso»

BIELLA. FISCHI E SLOGAN ALLA PRESENTAZIONE DI UN LIBRO

Sanità e lavoro, Cota contestato in stradaIl governatore nel mirino dei sindacati, ma la Cisl si dissocia: “Critiche eccessive”

Il sit-inAsinistra ilpresidente

dellaRegionepresenta il suo

librodaGiovannacci

Adestralaprotesta

deisindacatichehanno

attesoilgovernatore

instradapercontestare

la riformadellasanitàechiedere

più impegnoper il lavoro

.

ISTRUZIONE. AVRA’ 900 ALUNNI LA MAXI-SCUOLA DI BRUSNENGO

Dall’alleanza di otto Comuni nascel’istituto comprensivo dei record

La scuola di Masserano fa parte del nuovo maxi-istituto

DOMENICA 6 MARZO 2011 Biella e provincia 57LA STAMPA

BI

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LUNEDÌ 7 MARZO 2011

“I nostri amici morti per colpa di altri sciatori”

Il sindaco ha inaugurato ieri mattina l’ultimo tratto della prima linea: sei fermate da Porta Nuova al Lingotto

“Dopo il metrò, faremo la Tav”Chiamparino: valeva la pena indebitarsi per un’opera così

“Risorse adeguatein tempi brevio l’ospedaleGradenigo chiude”

Il caso

LORENZA PLEUTERI

«Se la Regione non in-terviene il Gradenigoè destinato a chiude-

re». Giorgio Carbone, respon-sabile della medicina d’urgen-za conferma l’allarme sui contiin rosso profondo dell’ospeda-le gestito dalla Congregazionedelle suore della Carità: «Il no-stro ospedale non può esseretrattato economicamente co-me una struttura privata».

SARA STRIPPOLI A PAGINA VII

L’ospedale Gradenigo

E un assalto quasi commoventemanda in tilt il nuovo giocattolo

Il reportage

Schiacciata come una sardina nonostante una ragguardevolestazza, nonna Luisa sorride e chiede ai presenti di aiutarla adifendere il passeggino dalla folla: «Scusate, sono venuta a

portare il bambino a vedere la metropolitana». Il bambino, com’èovvio, vede solo una muraglia umana che urla e ondeggia soprat-tutto quando i «bip bip» annunciano che le porte stanno per chiu-dersi. L’operazione è complessa perché proprio al suono dell’al-larme gruppi di temerari si gettano tra le porte rischiando lo schiac-ciamento e bloccando il treno in stazione. Inevitabilmente è quel-lo il momento in cui il piccolo Luca si mettere a piangere, così, tan-to per segnalare la sua presenza in fondo al pozzo e dare il suo con-tributo al giorno di festa.

SEGUE A PAGINA III

PAOLO GRISERI

Donne&vignette, sorrisi per l’8 marzoERICA DI BLASI

Dalle vamp bellissime, mafrivole, alle donnone mi-nacciose. E ancora, dalle

anziane signore ben tenute checercano di barare sull’età allefemministe in cerca di emanci-pazione. I luoghi comuni che inpassato hanno accompagnato ledonne tornano a imporsi nelle180 vignette d’epoca che com-pongono la mostra «La donna im-magina, l’immagine della don-na». Le illustrazioni, pubblicatesu giornali e riviste satiriche ita-liane e francesi tra il 1860 e il 1970,tornano, da domani, a farsi legge-re alla sede dell’Associazione Pie-

monte Artistico e Culturale inpiazza Solferino 7. Una carrellatadi immagini che rievoca costumi,ruoli e mentalità di un tempo or-mai perduto. Dietro l’allestimen-to, promosso dal consiglio regio-

nale per i 150 anni dell’Unità d’I-talia, c’è il lavoro del disegnatoreumoristico Dino Aloi che ha rac-colto vignette di Redenti, Dalsa-ni, Teja, Bompard, Girus, Manca,Mazza, Kremos, Belli, Cavallo e di

alcune donne che hanno saputoridere di se stesse: Vera d’Angarae Adriana Bisi Fabbri, una tra leprime vignettiste d’attualità. Lamostra si articola in undici sezio-ni e non mancano le celebrità: al-cune vignette hanno infatti comeprotagoniste donne famose, co-me Eleonora Duse, Anna Magna-ni, Nilde Iotti, Rita Montagnana,Matilde Serao, l’onorevole Tere-sa Noce, la senatrice Adele Bei eAda Negri, prima donna ammes-sa tra gli accademici d’Italia. Larassegna rimarrà aperta fino al 30aprile, dalle 15.30 alle 19.30, tutti igiorni esclusa la domenica: l’in-gresso è libero.

Domani in piazza Solferino si apre la mostra che presenta illustrazioni di giornali e riviste italiani e francesi

La curiosità

Si confida su Bianchi

Toro a Vicenzadimezzatodall’influenzaMa a Lerdaservono 3 punti

FABRIZIO TURCOA PAGINA IX

LO SPORT

Sciagura sui monti di Oropa, due le vittimeVenerdì il rischio slavine indicato come forte

“L’allarme valangheera già previstonei bollettini meteo”

VALENTINA ACORDONA PAGINA V

«CE L’ABBIAMO messa tutta, dopo averchiamato i soccorsi. In neanche un’o-ra ne abbiamo tirati fuori sette, sca-

vando. Erano sotto di diversi metri». Negli occhi enelle parole delle tre guide lambite dalla valanga— gli apripista della comitiva di 17 sci alpinisti delCai travolti dalla slavina sul versante nord delleValle Cervo, a poche centinaia di metri dalla vet-ta del Monte Camino — ci sono la disperazione eil dolore di chi ha cercato in tutti i modi di arriva-re in tempo, di estrarre vive tutte le persone se-polte dalla neve, di evitare lutti e recriminazioni.

SEGUE A PAGINA VCarlo Graziano, 26 anni, di Crescentino: una delle vittime di Oropa

CONTENTO e commosso, Sergio Chiamparino ha tagliato ierimattina il nastro dell’ultimo tratto della metropolitana, quel-lo che da Porta Nuova conduce al Lingotto attraverso sei sta-

zioni. ««Un’opera che resterà almeno per 50 anni. Ed è giusto che lacittà si indebiti per costruire infrastrutture che sono fondamentaliper migliorare la qualità della vita dei suoi concittadini, rendendopiù facile la mobilità e riducendo l’inquinamento. Ora tocca allaTav: se siamo riusciti a fare un buco sotto corso Francia e via Nizzace la faremo anche in Valsusa». Poi, dopo il taglio del nastro, la pri-ma corsa e, nel pomeriggio, il grande assalto. Da oggi corse regolari.

MARCO TRABUCCO A PAGINA III

E’ stata vera ressa ieri lungo la nuova linea della metropolitana (Foto Francesco Del Bo)

sul sitodi torino direpubblica.itc’è un’ampiagalleria dellevignettepiù curiose

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TORINO

CRONACA� VII

LUNEDÌ 7 MARZO 2011

la Repubblica

DONNE TRICOLORE

A mezzogiorno, in piazza Castelloangolo via Garibaldi, in occasionedella Giornata internazionale delladonna che si celebra domani, ledonne del Pd distribuisconogratuitamente la bandiera tricoloree illustrano le varie iniziativeorganizzate per l’occasione.Partecipano Lucia Centillo,Gianfranco Morgando e PaolaBragantini. www. pdpiemonte. it

LA FORMAZIONE DI GARIBALDI

Alle 18 al Centro Studi Piemontesiin via Revel 15, per il ciclo dei«Colloqui del lunedì. CorsoRisorgimento», si tiene laconferenza di Giovanni Amoretti sultema «Perché Nizza? Le radici dellaformazione politica di GiuseppeGaribaldi». Info 011/537486.

INTRIGO LEGGENDARIO

Per «Legend Film Festival», alle15.45 al cinema Massimo in viaVerdi 18 si organizza la proiezionein versione digitale 2k del film«Intrigo internazionale» di AlfredHitchcock. Infowww.museocinema.it

TOGLIAMO IL DISTURBO

Alle 18 al Circolo dei Lettori in viaBogino 9, Enrica Baricco, EvelinaChristillin e Luciana Littizzettoincontrano Paola Mastrocola inoccasione dell’uscita del suo nuovo

libro «Togliamo il disturbo. Saggiosulla libertà di non studiare»(Guanda). Info www.circolodeilettori. it

BBC E RISORGIMENTO

Alle 10 a Palazzo Nuovo in viaSant’Ottavio 20, l’università ospitauna troupe della Bbc in occasionedella conferenza del docenteUmberto Levra sulla «Storia delRisorgimento». Info www. unito. it

LA GIOVENTÙ RIBELLE

Ultimo incontro per i «Lunedìdell’arte»: alle 21 alla Gam in corsoGalileo Ferraris 30 si parla di«Gioventù ribelle del Risorgimento.Immagini di una rivoluzione» conMarco Pizzo. Info 011/542491 ewww. fondazionedefornaris. it

MOZART MITO EGIZIO

Alle 18 alla Biblioteca NazionaleUniversitaria in piazza Carlo Alberto3, l’Acme organizza la conferenza«Mito egizio ed etica massonica nelpensiero di Mozart». Info011/5617776.

COCAINA SPA

Alle 20 alla Libreria Trebisonda invia Sant’Anselmo 22, VincenzoSpagnolo, giornalista di «Avvenire»,presenta il suo saggio «Cocaina S.p. A., un viaggio inchiesta sulmondo della cocaina» con letture acura di Francesca Giuffridadell’associazione teatrale Orme.Info 011/7900088.

OSSESSIONE SUBSONICA

Alle 21.45 alla Fnac in via Roma 56, iSubsonica presentano in anteprimail nuovo disco «Eden», il giornoprima dell’uscita, in attesa del tourche dal 31 marzo li porterà in tutti ipalasport. Info 011/5516711.

LONTANO DA TUTTO

Alle 18.30 alla Feltrinelli express allastazione di Porta Nuova, SerenaAbrami presenta il suo Ep «Lontanoda tutto» su etichetta Emi Music.Info 011/563981.

(gabriella crema)

APPUNTAMENTI

Luciana Litizzetto

“O si sbrigano, o il Gradenigo chiude”L’allarme del direttore Carbone: servono risorse, c’è la fila dei fornitori

La presentazione all’Unione industriale

Pirani, ritratto dell’Italia attraverso una vita

ATTRAVERSO il racconto della sua vita,offre un ritratto degli ultimi set-tant’anni di vita italiana, tra intrighi,

ricordi, passioni e delusioni personali e pub-bliche. È quello che offre Mario Pirani, fonda-tore ed editorialista di “Repubblica” nel libro“Poteva andare peggio” (Mondadori, 440 pa-gine, 20 euro) che l’autore presenta oggi alle15 al Centro congressi dell’Unione industria-

le di via Fanti con il giornalista Cesare Marti-netti e l’attore Mario Brusa che leggerà alcu-ne pagine del volume. Molto spazio è dedi-cato alla sua attività di inviato e cronista, co-minciata negli anni Sessanta al Giorno dopol’impegno all’Eni di Enrico Mattei Ma nell’af-fresco di Pirani non mancano ampie rifles-sioni sulle scelte politiche come l’adesione alPci e l’abbandono dopo i fatti di Ungheria.

SARA STRIPPOLI

«CREDO sia tempo didire ad alta voce chese non arrivano le ri-

sorse dovute il Gradenigo chiu-de». Giorgio Carbone, direttoredella medicina d’urgenza, con-ferma la situazione di grandedifficoltà economica dell’ospe-dale di corso Regina denunciataieri da «Repubblica» e lancia unappello perché la Regione af-fronti il problema.

Dottor Carbone, cosa sta suc-cedendo?

«Succede che non si possonofare le nozze con i fichi secchi. Anoi è richiesto un tipo di assi-stenza, e un percorso diagnosti-co-terapeutico del tutto sovrap-ponibile a quello degli altri ospe-dali pubblici. Peccato poi cheveniamo trattati economica-mente come un qualsiasi priva-to. Una situazione assurda».

Cinque milioni di deficit dibilanci, venti di esposizionecon le banche, è così?

«Per quanto ne so, le cifre nonsono esattamente quelle, ma ildeficit è decisamente preoccu-pante».

Ci sono pagamenti arretratida parte della Regione?

«Non conosco nel dettaglio ilbilancio. Però so che ogni mese,veniva sempre versato il 90 percento del dovuto per coprire glistipendi dei dipendenti e le spe-se correnti. Nell’ultimo periodo,ogni mese l’azienda (la To2) ver-sa soltanto il 50 per cento. Que-sto ritardo aggrava ulteriormen-te la situazione e aumenta pro-gressivamente l’esposizionecon le banche».

I fornitori non vengono pa-gati da più di un anno, confer-ma?

«I rapporti con i fornitori sonodifficili, sia nelle opere di manu-tenzione sia nella sostituzionedi apparecchiature e strumen-tazione. È senza dubbio vero chela direzione è tempestata dallerichieste di creditori che minac-ciano la sospensione delle forni-ture e hanno difficoltà ad impe-gnarsi in nuovi lavori di adegua-

mento». L’ipotesi di una chiusura de-

ve essere presa alla lettera? «L’ospedale è da molto tempo

in difficoltà, conti in rosso chenon fanno che crescere nono-stante il grande impegno profu-so in questi anni dalla Congrega-zione delle Figlie della Carità e laproduzione si sia mantenuta adalti livelli per qualità e quantità,come avete riportato nell’arti-colo di domenica. In assenza didecisioni, prima o poi ci sarà unafine, mi pare inevitabile. E la si-tuazione è destinata a peggiora-

re poiché non vengono ricono-sciuti all’ospedale gli stessi ade-guamenti salariali concessi aicolleghi pubblici. Consideratoche lavoriamo come loro, ciaspettiamo di essere pagati al-trettanto».

Esiste una soluzione che pos-sa salvare il Gradenigo?

«Il Gradenigo non può e nondeve più essere assimilato aglialtri presidi religiosi come Cot-tolengo e San Camillo. La tratta-tiva di finanziamento che deveessere attivata al più presto in as-sessorato dovrebbe percorrerestrade diverse ed indipendenti.Il nostro ospedale dovrebbe es-sere trattato con strumenti legi-slativi pertinenti. Non abbiamonulla in comune con struttureche hanno altre “missioni” co-me gli altri presidi che fanno

parte dell’Aris». L’assessore Ferrero e il presi-

dente Cota nei giorni scorsi so-no venuti in visita in corso Regi-na. Crede che la Regione inten-da intervenire per risolvere lasituazione?

«Penso che abbiano recepitol’appello di medici e operatori divoler essere trattati come le altrestrutture pubbliche. Sono certoche l’assessore Ferrero abbia acuore la nostra situazione. Ma ènecessario sbrigarsi, altrimentinon dureremo a lungo».

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“Offriamo unservizio ugualea quello pubblico,ma ci paganocome privati”

UN GIOIELLINO IN ROSSO

L’ospedale di corso Regina Margherita appartienealla Congregazione delle Figlie della Carità chegestisce pure un asilo (in chiusura) in via Nizza

Cambia l’intesa

Sugli istituti religiosiMonferino ci ripensa

UN’ALTRA marcia indietro, questa vol-ta a favore degli istituti religiosi socio-sanitari. Dopo la sospensione della

riorganizzazione della rete dei pronto soc-corso, la Regione ridimensiona adesso le suepretese nei confronti delle case di cura a ge-stione religiosa che fanno parte dell’ associa-zione Aris: strutture come il Koelliker di Tori-no, la casa di cura Villa Serena, i Cedri di No-vara. L’accordo è stato sottoscritto venerdìdal presidente dell’Aris Josè Parrella e dal di-rettore regionale della salute Paolo Monferi-no. Le strutture dovranno contenere le speseper una somma pari al 2,5 per cento del bud-get sia per l’anno 2011 sia per il 2012, mentrenella delibera del 28 maggio la Regione pre-tendeva una riduzione delle spese del 5 percento per ciascun anno. Rivisti anche gliobiettivi per la riduzione dei giorni di ricove-ro. Mentre prima si limitavano i giorni di rico-vero di lungodegenza a 30 giorni, rinnovabilidi 30, il nuovo accordo rialza il tetto a 60. I gior-ni per la riabilitazione ortopedica tornano adessere 30 invece dei 15 fissati dalla delibera eper la riabilitazione cardiologica si consento-no 40 giorni. «Siamo moderatamente soddi-sfatti», commenta il presidente dell’Aris Par-rella, che nei prossimi giorni tornerà al tavolocon Monferino per ridiscutere il taglio del 5per cento del budget per i presidi religiosi(Cottolengo, San Camillo, Gradenigo).

(s.str.)

Nuova iniziativa del consigliere regionale contro la scelta però il vero obiettivo è Ghigo

Coppola candidato sindacoNel Pdl Burzi non si arrende

MARCO TRABUCCO

NON si spengono le pole-miche in casa Pdl sullacandidatura di Michele

Coppola. Dopo la lettera dell’al-tro giorno in cui sette consiglieriregionali avevano chiesto alcoordinatore regionale EnzoGhigo di convocare un coordi-namento piemontese del partitoprima di decidere chi dovessesfidare Fassino, ieri nel pomerig-gio si è diffusa la voce di una nuo-va lettera degli oppositori controCoppola. A guidare la fronda sa-rebbe anche questo volta l’ex ca-pogruppo Angelo Burzi. In realtàla protesta questa volta riguardala modalità con cui lo stesso Ghi-go avrebbe convocato quel coor-dinamento (che si terrà questopomeriggio): una riunione rite-nuta inutile da qualcuno perchéin sostanza servirebbe soltanto aratificare una decisione già pre-sa. E cioè la candidatura appun-to dell’assessore alla cultura re-gionale. Per questo Burzi e alcu-ni altri consiglieri regionali Pdlavrebbero pensato di non parte-ciparvi.

È l’ennesimo segnale negati-vo che viene da un partito, il Pdlpiemontese, che parte già in

svantaggio secondo tutti i son-daggi nella sfida con il centrosi-nistra. Quella di Coppola infattiè una corsa in salita se si consi-dera che alle ultime elezioni re-gionali (quelle vinte per altro daCota) il Pdl più la Lega hanno ot-tenuto in città insieme poco piùdel 30 per cento. E se la Lega ap-poggerà compatta il candidatoscelto (anche se il sì ufficiale delComitato federale deve ancoraarrivare), è ben più difficile che il37enne delfino di Enzo Ghigo ot-tenga il sostegno compatto delsuo partito. Proprio Ghigo infat-ti che ne ha fortemente voluta lacandidatura è l’obiettivo dellafronda interna guidata dall’eu-roparlamentare Vito Bonsigno-re e dalla presidente della Pro-vincia di Asti (e deputata) MariaTeresa Armosino e che ha tra isuoi leader anche il «figliol pro-digo» Roberto Rosso. L’ex presi-dente della Regione ha vinto ilprimo round: ma un cattivo ri-sultato di Coppola alle elezionidel 15 e 16 maggio permettereb-be agli oppositori interni di ri-mettere in discussione la leader-ship piemontese dell’ex presi-dente della Regione (e del suo vi-cario Agostino Ghiglia).

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Il retroscena

CONSIGLIERE

Angelo Burziè consigliere

del Pdl.Contesta il

metodoscelto da

Ghigo per lanomina

ASSESSORE

MicheleCoppola,assessorealla Culturacon Cota,è torinesedi nascita

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