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Programma n. 14 Stagione Sinfonica J. Strauss Čajkovskij Ravel R. Strauss Direttore John Axelrod 13S2858_BookSS14.indd 1 14/12/13 11:32

Strauss - Rosenkavalier Suite

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Testo musicologico redatto da Eugenio Della Chiara per laVerdi

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  • Programma n. 14

    Stagione Sinfonica

    J. StraussajkovskijRavelR. Strauss

    Direttore John Axelrod

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  • 3Domenica 22 Dicembre ore 16.00

    Venerd 20 Dicembre ore 20.00

    Gioved 19 Dicembre ore 20.30

    Programma del concerto

    Le musiche del programma nella loro epoca

    J. Strauss Die Fledermaus, Ouverture

    Zigeunerbaron, Ouverture

    Prinz Methusalem, Ouverture

    Kaiser-walzer

    ajkovskij Valzer dei Fiori da Lo Schiaccianoci

    Ravel La valse

    R. Strauss Der Rosenkavalier, Suite

    Immagini: Anna Maria Morazzoni Una serata straordinaria nella ricezione di Johann Strauss a Vienna

    Documento:Janik S. Toulmin Il paradosso ValzerCarl E. Schorske Quella danza macabra di Ravel

    J. Strauss Note biografiche

    ajkovskij Note biografiche

    Ravel Note biografiche

    R. Strauss Note biografiche

    Gaetano DEspinosa

    Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

    Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

    Fondazione

    Liberalit

    Soci

    Amico de laVERDI

    Prossimi appuntamenti

    Indirizzi utili

    Programma n. 14

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    Stagione Sinfonica 2013-2014

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  • 5J. StraussDie Fledermaus, Ouverture

    ajkovskijValzer dei Fiori da Lo Schiaccianoci

    J. StraussZigeunerbaron, Ouverture

    RavelLa valse

    J. StraussPrinz Methusalem, Ouverture

    Kaiser-walzer

    R. StraussDer Rosenkavalier, Suite

    Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

    Direttore Gaetano DEspinosa

    E ADESSO VALZER !

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  • 6Cron

    olog

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    1870-74

    DelibesCoppeliaballetto

    J. Strauss jr.Sangue viennese

    valzer

    J. Strauss jr.Il pipistrellooperetta

    J. Strauss jrMille e una notte

    valzer

    BrahmsLieberliederwazlervoci e pianoforte

    1875-79

    ajkovskijIl lago dei cigni

    balletto

    J. Strauss jr.Cagliostrooperetta

    J. Strauss jr.Principe

    Matusalemmeoperetta

    J. Strauss jr.O bel maggio

    valzer

    DvokValzer op. 54

    1880-84

    RosasSobre las olas

    valzer

    J. Strauss jr.Rose del sud

    valzer

    J. Strauss jr.Una notte a Venezia

    operetta

    J. Strauss jr.Voci di primavera

    valzer

    LisztMephisto Walzer

    Pianoforte

    1885-89

    WaldteufelI pattinatori

    valzer

    J. Strauss jr.Kaiserwalzer

    valzer

    J. Strauss jr.Lo zingaro barone

    operetta

    1890-1894

    ajkovskijLa bella

    addormentataballetto

    ajkovskijLo schiaccianoci

    balletto

    J. Strauss jr.Fiabe dallOriente

    valzer

    DebussyValse romantique

    pianoforte

    Le musiche del programma nella loro epocaValzer/800

    Le nostre tabelle cronologiche nascondono varie cose e ne segnalano altre. Come sempre, conta il tempo e la cronologia. Nella tabella dellOttocento ovviamente domina Johann Strauss jr., il re del valzer. Ma il calendario esclude, per ragioni funzionali, gli iniziatori del valzer viennese: il padre Johann Strauss sr. (1804-1849) assieme a Joseph Lanner (1801-1843), entrambi rispettati ma sottovalutati. Fuori per poco Sul bel Danubio blu, datato 1867.

    Pure esclusi sono i grandi della musica classica che hanno consacrato il ritmo e lo stile nel primo Ottocento, cio Franz Schubert (1797-1828) e Fryderyk Chopin (1810-1849). Mentre rientra Franz Liszt, con il suo concetto di valzer come ballo sulfureo nelle tre versioni pianistiche della danza di Mefistofele impostate nel 1839 e concluse nel 1885. E non manca Brahms, invidioso ammiratore del sommo Strauss figlio.

    Nella tabella dellOttocento troviamo tanti altri autori che, accanto al monarca Johann Strauss jr., sono affascinati dal battito ternario che fa ballare le coppie nei saloni di nobili e borghesi, accanto a eterei ballerini nei teatri cosmopoliti. Dunque: non solo i valzer conclamati di Waldteufel e Rosas, ma anche i valzer che danno cuore ai balletti bianchi di Delibes e ajkovskij

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  • 7Cron

    olog

    ie

    Valzer/9001910 -1914

    StravinskijPetrukaballetto

    R. StraussIl cavaliere della rosa

    opera

    DebussyLa plus que lente

    pianoforte

    RavelValses nobles

    et sentimentalespianoforte

    1915-19

    PoulencValse

    strumenti

    1920-24

    StravinskijHistoire du soldatvoci e strumenti

    RavelLa valseorchestra

    1925-30

    BergWozzeckopera

    1935-1944

    ostakoviValse n. 2orchestra

    MilhaudValse

    colonna sonora

    R. StraussIl cavaliere della rosa

    suite sinfonica

    .Altro dice la tabella dedicata al Novecento. Che il secolo del tramonto. Come capisce con largo anticipo laltro Strauss, Richard, che nel 1912 usa il tempo di valzer per immortalare laddio alla bellezza e alla giovent della protagonista nellopera fuori dal tempo Il cavaliere della rosa. Come sottolinea il beffardo Stravinskij nel surreale valzer di Petrouska. Come certifica Ravel nellorazione funebre La valse. E come sigilla Alban Berg nel suo straniato Wozzeck.

    Il vuoto, in tabella Novecento, si vede. Gi importante negli anni Venti, quasi assoluto negli anni Trenta. In teatro come in balera, dominano le nuove danze, il tango argentino, la musette francese. Per trovare il grande valzer, nel circuito della musica che diciamo classica, bisogna aspettare ancora Strauss (Richard), che nel 1944, in piena disfatta bellica tedesca, ricava una suite sinfonica dai valzer del Cavaliere della rosa.

    E aspettare il sovietico ostakovi che perde (forse) un manoscritto stilato (forse) con la mano sinistra, riscoperto tardi e diventato, grazie alla colonna sonora di un film di Kubrick, il pi bel (forse) valzer che ci sia.

    Enzo Beacco

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  • 8Guida allascolto

    Organico 2 flauti (uno ottavino), 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti; 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni; timpani, percussioni: cassa, piatti, tamburo, triangolo, campana; archi

    Prima esecuzione Vienna, Theater an der Wien, 5 aprile 1874, direttore Johann Strauss jr.

    Composizione1874

    EdizioniBreitkopf

    Durata9 ca.

    Die Fledermaus, Ouverture

    JohannStraussVienna, 1825 - Vienna, 1899

    Organico 2 flauti (uno ottavino), 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti; 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni; timpani; arpa; archiPrima esecuzione Vienna, Theater an der Wien, 24 ottobre 1885

    Composizione1885

    EdizioniKalmus

    Durata8 ca.

    Zigeunerbaron, Ouverture

    Organico 2 flauti (uno ottavino), 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti; 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni; timpani, percussioni: cassa, piatti, tamburo; archi

    Organico 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti; 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni; timpani, percussioni: cassa, tamburo; arpa; archi

    Prima esecuzione Vienna, Carltheater, 3 gennaio 1877, direttore Johann Strauss jr.

    Prima esecuzione Berlino, Konigsbau, 21 ottobre 1889, direttore Johann Strauss jr.

    Composizione1876

    Composizione1889

    EdizioniBrenreiter

    EdizioniDoblinger

    Durata6 ca.

    Durata10 ca.

    Prinz Methusalem, Ouverture

    Kaiser-Walzer

    13S2858_BookSS14.indd 8 14/12/13 11:32

  • 9Guida allascoltoSi pensa al Congresso di

    Vienna e subito si immagina un grande tavolo ovale con regnanti e severe autorit che si riuniscono per ristabilire lancien rgime dopo londata rivoluzionaria francese e le guerre napoleoniche. Poi si vede Il Congresso di Vienna di Jean-Baptiste Isabey e gi si comincia a cambiare idea. Nel dipinto sono raffigurati una ventina di illustri personaggi in un sontuoso salotto, non proprio in atteggiamento ufficiale.

    Pi che la riunione decisiva del secolo, sembra quasi un ricevimento.Il Congresso dur nove mesi e, in effetti Vienna si trasform non solo nel centro politico pi influente dEuropa, ma anche in quello pi mondano. Agli ospiti si cerc di rendere il soggiorno il pi piacevole possibile, come giustamente si doveva a personalit dalto rango. E dunque balli, gite in slitta, parate militari, spettacoli dopera, concerti e ricevimenti a non finire. Tanto che il popolo come al solito sempre a guardare - coni la celebre battuta Il Congresso danza, ma non avanza.

    Fu appunto con il Congresso di Vienna che il valzer divenne presto una moda che conquist tutti, anche nelle sfere pi alte della societ.Aveva avuto orgine in Germania e in Austria tra la fine del Settecento e linizio dellOttocento. Allinizio molti rimanevano scandalizzati a vedere due ballerini a stretto contatto luno con laltro, come in un abbraccio. Fu ritenuto un ballo volgare, ma come insegna la storia ci che si proibisce, fiorisce. Nei nove mesi del Congresso circa centomila ospiti da quasi duecento stati, ducati e principati invasero Vienna.

    Praticamente la citt si trasform in unenorme esposizione universale dellaristocrazia di tutta Europa e non si faceva altro che organizzare feste e balli. In quelloccasione venne consacrato il valzer viennese come la danza pi rappresentativa del potere. Il congresso balla fu la spiegazione ricorrente quando i capi di stati non riuscivano ad andare avanti nelle loro trattative. Decisamente meglio il valzer dei balletti della politica. Ma a Vienna ci voleva un compositore che incarnasse questo spirito.

    Fortunatamente non mancava: il celebre Johann Strauss, che compose, oltre al Pipistrello, lo Zingaro Baronemolte, il Principe Matusalemme e molte altre operette, marce, altri balli, qualcosa come duecento valzer. Oggi anche i bambini conoscono i temi di An der schnen blauen Donau (Sul bel Danubio blu) che conclude il tradizionale Concerto di Capodanno di Vienna a cui ogni umano assiste seduto comodamente a casa propria.

    Lorenzo Sorbo

    Illustrazione popolare dello Zingaro Barone

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    Guida allascolto

    lalaVERDIVERDI ha eseguito ha eseguito Die FledermausDie Fledermaus nelle Stagioni: 1995/96, Conservatorio di Milano, direttore Gianandrea Noseda; 1999/00, Auditorium di Milano, direttore Manfred Honeck; 2007/08, Auditorium di Milano, direttore Andreas Mitisek

    DiscografiaDiscografia Die FledermausDie Fledermaus

    Philharmonia Orchestra, direttore Herbert Von Karajan (EMI)

    Wiener Philharmoniker, direttore Andr Previn (DECCA)

    Berliner Philharmoniker, direttore Wilhelm Furtwngler (Classica dOro)

    Discografia Discografia ZigeunerbaronZigeunerbaron

    Orchestra dellOpera di Stato Bavarese, direttore Franz Allers (EMI)

    Philharmonia Orchestra, direttore Otto Ackermann (NAXOS)

    Radio-Sinfonieorchester Stuttgart, direttore Kurt Eichhorn (DG)

    Discografia Discografia Prinz MethusalemPrinz Methusalem

    Wiener Philharmoniker, direttore Willi Boskovsky (DECCA)

    Slovak State Philharmonic Orchestra, direttore Alfred Walter (MARCO POLO)

    Dresden State Opera Orchestra, direttore Ernst Theis (CPO)

    Discografia Kaiser-WalzerDiscografia Kaiser-Walzer

    Berlin Philharmonic Orchestra, direttore Herbert von Karajan (DG)

    Wiener Philharmoniker, direttore Karl Bhm (DG)

    Strauss Festival Orchestra, direttore Ondrej Lenard (NAXOS)

    BibliografiaBibliografia

    Roberto Iovino, Gli Strauss e Vienna. Quando il valzer univa lEuropa, Zanibon Musica, Padova, 1985

    Hess Rmi, Il valzer. Rivoluzione della coppia in Europa, Einaudi, Torino, 1993

    Il Congresso di Vienna Incisione dal dipindo di Jean-Baptiste Isabey

    (1767-1855)

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    Guida allascolto

    ajkovskij scrisse Lo Schiaccianoci su indicazioni del coreografo Marius Petipa. Il balletto and in scena al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e curiosamente non ebbe molto successo. Strano, perch appena qualche mese prima ajkovskij aveva messo insieme una suite di otto brani tratta dal balletto e fatta eseguire sotto la sua stessa direzione a mo di anteprima. In questa occasione il pubblico invece aveva gradito molto. In ogni caso, la storia ci insegna che oggi questo uno dei balletti pi eseguiti e apprezzati al mondo, oltre ad essere stato la fonte per centinaia di adattamenti e rielaborazioni anche nel cinema. La storia riprende il tema del racconto fantastico Schiaccianoci e il re dei topi (1816) di Hoffmann. Il meraviglioso Valzer dei fiori appartiene al finale del balletto, quando nel Regno dei dolciumi si svolge la grande festa in onore della piccola Clara salvata da Schiaccianoci che a sua volta si trasformato in un bellissimo principe. Celebrando cos nel vissero tutti felici e contenti sia lavventura di Clara, sia larte del balletto. Il valzer unisce la leggerezza alla capacit del compositore di padroneggiare tutte le possibilit espressive dellorchestra. Allinizio il gruppo di oboi, clarinetti, fagotti e corni preannuncia il tema che, dopo una magica cadenza dellarpa, passa poi a quattro corni a cui risponde il clarinetto. La seconda idea tematica affidata agli archi con la risposta e successivamente una terza idea affidata al flauto e alloboe. Ma non finita, violoncelli e viole ci riportano alla ripresa dellidea precedente, fino ad arrivare al vorticoso finale col tutti orchestrale.

    L. S.

    laVerdi ha eseguitolaVerdi ha eseguito Valzer dei Fiori da Lo Schiaccianoci nelle Stagioni: 1995/96, Conser-vatorio di Milano, direttore Gianandrea Noseda; 2005/06, Auditorium di Milano, direttore Alexander Vedernikov; 2007/08, Auditorium di Milano, direttore Francesco Maria Colombo; 2008/09, Auditorium di Milano, direttore Wayne Marshall; 2009/10, Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, direttore Evgeny Bushkov; 2011/12, Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, direttore Evgeny Bushkov; Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, direttore Massi-miliano Caldi; 2012/13, Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, direttore Jader Bignamini

    BibliografiaBibliografia

    Luigi Bellingardi, Invito allascolto di ajkovskij, Mursia, Milano 1990

    Claudio Casini e Maria Delogu (a cura), ajkovskij, Rusconi, Milano, 1991

    DiscografiaDiscografia

    Bolshoi Symphony Orchestra, direttore Alexander Lazarev, (Teldec Classics)

    Berliner Philharmoniker, direttore Mstislav Rostropovich, (DG)

    Organico 3 flauti (uno ottavino), 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti; 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, basso tuba; timpani, percussioni: triangolo; arpa; archi

    Prima esecuzione San Pietroburgo, Teatro Mariinskij, 18 dicembre 1892direttore Riccardo Drigo

    Composizione1892

    EdizioniBreitkopf

    Durata7 ca.

    Valzer dei Fiori da Lo Schiaccianoci

    Ptr Ili ajkovskijKamsko-Votkinsk, 1840 San Pietroburgo, 1893

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    Guida allascolto

    Organico 3 flauti (uno ottavino), 3 oboi (uno corno inglese), 3 clarinetti (uno clarinetto basso), 3 fagotti (uno controfagotto); 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, basso tuba; timpani, percussioni: grancassa, piatti, tamburo, triangolo, basco, tam-tam, glockenspiel, crotali, castagnette; 2 arpe; archiPrima esecuzione Parigi, Thtre du Chtelet, 12 dicembre 1920, direttore Camille Chevillard

    Composizione1920

    EdizioniDurand

    Durata12 ca.

    La valse

    MauriceRavelCiboure, 1875 Parigi, 1937

    Ravel era entusiasta di Vienna per quel suo misto di grandiosit, frivolezza ed eleganza che il valzer riassumeva. La valse fu scritto nellinverno del 1919, in un villaggio nellArdche, a casa di un amico durante un periodo buio della vita di Ravel, ovvero subito dopo la guerra e la morte della madre. Aveva scritto infatti in quel periodo: Sono terribilmente triste. Soffro sempre pi. Paradossalmente quello che doveva essere un omaggio allo sfavillante valzer viennese divenne una sorta di anti-valzer, quasi un manifesto del suo disagio interiore. La partitura non si prestava certo alla rievocazione della Vienna imperiale o alla forma codificata da Strauss ed comprensibile come Sergej Diaghilev, il formidabile impresario dei Balletti Russi, si rifiut di metterla in scena. Per capire il senso dellopera, ci aiuta Ravel stesso che in una nota introduttiva alla partitura dipinge la scena evocata dalla sua musica: Nembi tur-binosi lasciano intravedere a sprazzi delle coppie di danzatori. A poco a poco essi si dissipano e si distingue una sala immensa popolata di una folla vorticosa. La scena diventa sempre pi luminosa e al fortissimo il bagliore dei candelieri giunge al massimo splendore. un ballo imperiale che si svolge verso il 1855. In effetti si tratta di un valzer atipico, gi dallinizio il tema danzante non viene subito esposto, ma preceduto da un andamento incerto, misterioso e inquieto. E infatti quando il tema appare si presenta con tutti i suoi caratteri viennesi: leg-gero, frivolo e felice. Scoppiettante e vertiginoso con le sue movenze cromatiche, il tema si espande, trionfa e poi si dissolve, fino al crescendo in fortissimo. La valse fu concepito come balletto, ma non ebbe molta fortuna, sia nella versione di Ida Rubinstein che in quelle curate da altri coreografi. In compenso diventato uno dei brani pi amati del repertorio sinfonico. Esiste anche una versione per due pianoforti, ultimamente anchessa molto diffusa, eseguita a Vienna nel 1920 da Ravel e Alfredo Casella.

    L. S.

    laVerdi ha eseguitolaVerdi ha eseguito La valse nelle Stagioni: 1995/96, Conservatorio di Milano Vigevano, Teatro Cagnoni Varese, Teatro Impero, direttore Gianandrea Noseda; 1996/97, Milano, Teatro Lirico - Lecco, Teatro Sociale, direttore Manlio Benzi; 1999/00, Auditorium di Milano, direttore Yutaka Sado; 2002/03, Auditorium di Milano, direttore Asher Fish; 2004/05, Audi-torium di Milano, direttore Pietri Inkinen; 2007/08, Auditorium di Milano, direttore Liu Jia; 2012/13, Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, direttore Gaetano dEspinosa

    BibliografiaBibliografiaClaudio Casini, Maurice Ravel, Studio Testi, Pordenone, 1989

    Arbie Orenstein (a cura), Ravel. Scritti e interviste, EDT, Torino, 1995

    DiscografiaDiscografiaOrchestre National de France, direttore Lorin Maazel (SONY)

    New York Philharmonic, Leonard Bernestein (SONY)

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    Guida allascolto

    Organico 3 flauti (uno ottavino), 3 oboi (uno corno inglese), 4 clarinetti (uno clarinetto basso, uno clarinetto in Mi bemolle), 3 fagotti (uno controfagotto); 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, basso tuba; timpani, percussioni: cassa, piatti, tamburo, triangolo, tamburino, glockenspiel, raganella; 2 arpe; celesta; archi

    Prima esecuzione Vienna, Konzerthaus-Saal, 28 Settembre 1946, direttore Hans Swarowsky

    Composizione1944

    EdizioniBoosey & Hawkes

    Durata22 ca.

    Der Rosenkavalier, Suite

    RichardStraussVienna, 1825 - Vienna, 1899

    Quando nel 1911 venne presentato Der Rosenkavalier molti ravvisarono nellopera di Richard Strauss uninversione di tendenza - rispetto agli ultimi lavori del compositore - verso una certa piacevolezza edonistica: il libretto, finemente cesellato da Hugo von Hofmannstal con lassistenza del conte Kessler, offriva un vivace ritratto della Vienna rococ, capitale animata dallincessante affaccendarsi di personaggi appartenenti alle categorie sociali pi disparate. In effetti i due lavori che Strauss aveva dedicato al teatro musicale negli anni immediatamente precedenti erano di tuttaltro tono: nel 1905 aveva avuto la sua premire Salome, rielaborazione di un dramma di Oscar Wilde, mentre nel 1909 aveva visto la luce Elektra, primo frutto della felice collaborazione con von Hofmannstahl; si tratta di opere che esplorano le ossessioni pi violente della psiche umana, portate in scena ricorrendo a mezzi di grande potenza espressiva; la vicenda del Rosenkavalier sembrerebbe in apparenza pi innocua: tuttavia essa offre molti pi spunti di riflessione di quanto si potrebbe credere in un primo momento.

    La scena - nonostante sia spesso abitata da caratteri comici - costantemente pervasa da una vena malinconica ascrivibile soprattutto al personaggio della Marescialla, nobildonna consapevole del fatto che verr abbandonata dal suo giovane amante Octavian a causa dellimpietoso scorrere del tempo, da lei descritto come un mistero, un grande mistero: noi esistiamo per sopportarlo. E nel come sta la vera differenza. Il tempo che passa quasi fisicamente percepibile nello svolgersi dellazione, come un temporale osservato in lontananza cui si coscienti di non poter sfuggire: questo clima a rendere Der Rosenkavalier unopera estremamente attuale nel suo tempo.

    Nel 1911 la Belle poque mitteleuropea - ufficialmente cominciata con lalleanza nibelungica del 1879 - era ormai prossima alla fine; limpero austro-ungarico era attraversato da una serie di tensioni politiche e sociali che avrebbero presto contribuito allo scoppio della prima guerra mondiale, mentre la Kultur ufficiale aveva cominciato -

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    Guida allascolto

    gi nellultimo decennio dellOttocento - a cedere il passo alle nuove espressioni delle avanguardie: questo era particolarmente evidente nellambito del teatro di prosa, in cui cominciavano ad emergere drammaturghi come Wedekind (che per il suo Risveglio di primavera del 1891 era stato condannato a quattro mesi di carcere) e Schnitzler (Girotondo, composto fra il 1897 e il 1900, fu colpito da numerosi provvedimenti di censura).

    In un tale contesto Der Rosenkavalier si pone come unultima rappresentazione ideale (e idealizzante, vista la coesistenza tra la descrizione della Vienna rococ e il valzer, genere musicale nato nellOttocento) di tutto ci che aveva reso grande una cultura che non poteva in nessun modo rispecchiarsi nelle nuove forme espressive del primo Novecento, cosciente della propria incapacit di rinnovarsi e quindi consapevole della propria imminente fine.La parte musicale dellopera caratterizzata - come accennato - dallimponente presenza del valzer: Strauss stesso afferm come, nello scrivere le danze che animano il Rosenkavalier, si fosse ispirato al genio sorridente di Johann Strau figlio; tuttavia questa musica - lungi dallessere rievocazione nostalgica priva di legame con la contemporaneit

    Alfred Roller, figurini della Marescialla e di Octavian per la prima del Cavaliere della rosa allOpera di Vienna, 8 aprile 1911

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    Guida allascolto

    laVerdi ha eseguitolaVerdi ha eseguito la Suite dal Der Rosenkavalier nelle Stagioni: 1997/98, Teatro Lirico, direttore Julian Kovatchev; 2008/09, Auditorium di Milano Monza, Teatro Man-zoni, direttore Giuseppe Grazioli; 2010/11, Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, direttore John Axelrod

    BibliografiaBibliografia

    Richard Strauss, Note di passaggio. Riflessioni e Ricordi, Torino, EDT, 1991

    Hugo von Hofmannsthal, Richard Strauss, Epistolario, Milano, Adelphi, 1993

    Quirino Principe, Strauss. La musica nello specchio di Eros, Milano, Bompiani, 2004

    DiscografiaDiscografia

    Wiener Philharmoniker, direttore Andr Previn (DG)

    Philadelphia Orchestra, direttore Eugne Ormandy (Sony Classical)

    New York Philharmonic Orchestra, direttore Lorin Maazel (DG)

    - costellata di dissonanze ardite e di elementi di poliritmia. Unorchestrazione sapiente e sempre al passo con i tempi proietta il valzer in una dimensione post-wagneriana: avviene cos un sorprendente incontro fra passato e presente, fra unepoca che sta finendo ed unaltra che vuole prendere il suo posto nella storia.

    Lanima sinfonica del Rosenkavalier - gi latente nella partitura originale - emerse in modo evidente quando, nel 1944, Strauss appront una suite che ripercorreva i momenti principali dellopera, mettendone ancor pi in evidenza la raffinata scrittura orchestrale. La suite ha inizio con il preludio dellopera, che descrive la notte damore appena trascorsa fra la Marescialla e Octavian; nel secondo movimento il giovane rappresentato nei panni del cavaliere della rosa, mentre porta alla bella Sophie - di cui sinnamorer allistante - una rosa dargento, simbolo dellamore di Ochs, un gretto nobile parente della Marescialla.

    La suite prosegue con la parafrasi del duetto in cui i due giovani si dichiarano vicendevolmente il proprio amore: lidillio interrotto dalla musica che accompagna larrivo di Ochs, seguita da un sinuoso valzer; la danza poi convogliata nel movimento di maggiore intensit espressiva di tutta la suite, in cui viene rievocato il momento in cui la Marescialla - nel finale dellopera - si rende conto di aver perso Octavian per sempre: una carica emotiva cos grande non pu che sciogliersi nel maestoso valzer finale, in cui lorchestra straussiana si mostra in tutta la sua potenza.I brani della Rosenkavalier Suite - affrancati dal loro originario contesto operistico - si ergono come monumenti di un grande momento storico di cui ormai non resta che un lontano ricordo: attraverso queste musiche, rielaborate appena cinque anni prima di morire, Strauss ci consegna il testamento morale di unepoca, invitandoci a un ultimo giro di valzer.

    Eugenio Della Chiara

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  • Edito da Telarc,il volume unisce le Sinfonie n. 2 e4 di Johannes Brahms ai Lieder di Clara Schumann.

    Il Cd stato registrato dal vivo in Auditorium con lOrche stra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

    diretta da John Axelrod che per i Lieder accompagna al pianoforte Indra Thomas e Nicole Cabell.

    In anteprima europea il doppio Cd di John Axelrod Brahms BelovedBrahms Beloved

    192 Cd

    euro

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    Dopo il successo delle dieci prove aperte della propria Kammersymphonie op. 9 nel giugno 1918, Schnberg ebbe un'idea meravigliosa: fondare nella prossima stagione unassociazione il cui compito sar quello di eseguire ogni settimana, per i suoi soci, opere musicali dell'epoca Mahler e ora, ed eventualmente di eseguire anche pi volte la stessa composizione nel caso sia par-ticolarmente difficile. Cos Alban Berg scriveva alla moglie l1 luglio 1918, dopo avere passato il pomeriggio del giorno precedente a casa di Schnberg a Mdling ed essere stato immediata-mente coinvolto nel progetto appena concepito dal maestro, quello del Verein fr musikalische Pri-vatauffhrungen. La Associazione per esecuzioni musicali private, senza scopo di lucro, fu fondata nel dicembre 1918 ed ebbe come presidente Schnberg (Ero una specie di dittatore nel 1920, in unassociazione musicale da me costituita in base alle mie idee, nellinsieme uniniziativa di grande successo, scrisse nel 1938 nel suo Pro-gramma in quattro punti per la comunit ebraica). Lobiettivo era quello di rendere comprensibile la musica degli ultimi decenni attraverso lascolto di esecuzioni particolarmente accurate, riserva-te esclusivamente ai soci, senza comunicare in anticipo i programmi delle serate, senza consen-tire alcuna informazione e alcun commento sulla stampa e con il divieto di manifestare consenso con gli applausi o dissenso con i fischi. Il modello era Karl Kraus che a sua volta aveva escluso i giornalisti dalle sue letture.Complessivamente, il Verein organizz quattro stagioni concertistiche dal 1918 al 1922, proponendo 154 opere di 42 autori in 122 concerti; dovette concludere la propria attivit per la grave crisi economica e le alte percentuali di inflazione che ridussero progressivamente il numero dei soci. L'ultimo concerto ebbe luogo il 5 dicembre 1921 con lesecuzione del Pierrot lunaire di Schnberg diretto da Erwin Stein. Tuttavia, i quattro concerti organizzati a Praga nel marzo 1920 condussero alla fondazione di un'associazione analoga in quella citt, presieduta da Alexander Zemlinsky (cognato di Schnberg e dal 1911 direttore del locale Landestheater), attiva dal 1921 al 1924 con 20 concerti.Prima di decidere la chiusura dellAssociazione, per raccogliere fondi furono ideati i concerti del-la cosiddetta serie B, dedicata a composizioni classiche eseguite spesso e male e inaugu-rata il 22 maggio 1921 con la lettura del testo della Scala di Giacobbe, loratorio di Schnberg rimasto incompiuto. Il venerd successivo, 27 maggio, si svolse il concerto pi famoso di questa serie, la serata dei valzer con lesecuzione di spiritose elaborazioni di quattro valzer di Johann

    Programma della serata sui Valzer di Johann Strauss, Vienna. 1921

    Una serata straordinaria nella ricezione di Johann Strauss a Vienna

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    iniStrauss, realizzate appositamente da Schnberg, Webern e Berg. Questo concerto rappresenta

    una eccezione poich vi furono ammessi anche spettatori non soci (come gi accaduto nelle co-siddette serate di propaganda e per il concerto in onore di Maurice Ravel il 23 ottobre 1920) e fu permesso di applaudire. Per attirare il pubblico e indurlo a offerte generose i compositori furono anche interpreti: Berg suon lharmonium, Schnberg il primo violino (con Rudolf Ko-lisch) e Webern il violoncello insieme con Eduard Steuermann al pianoforte, Karl Rankl come secondo violino e Othmar Steinbauer alla viola. Sempre al fine di rimpinguare la cassa fu posto in vendita per 100 corone un foglio commemorativo con le firme dei compositori e di tutti gli esecutori e furono messi allasta gli autografi delle trascrizioni. Tuttavia, il ricavato fu inferiore alle aspettative.Il concerto accostava stili agli antipodi: la tradizione tipicamente viennese del valzer straussiano e il suono dei tre protagonisti della seconda scuola di Vienna. Schnberg, presidente del Verein, che aveva scelto personalmente i brani da presentare, tenne una conferenza introduttiva piena di humour: queste elaborazioni intendevano avvicinare limpulso della modernit al cuore sentimentale della musica viennese. Schnberg non aveva mai fatto mistero della propria simpatia per la musica meno impegnata, dal valzer alloperetta, da Johann Strauss a Franz Lehr; inoltre, ancora agli esordi aveva composto una serie di dieci valzer per orchestra darchi (1897) e ricorse a questa forma in varie composizioni: nel suo primo brano dodecafonico, il n. 5 dei Cinque pezzi per pianoforte op. 23, poi nella Suite op. 29 e nelle Variazioni per orchestraop. 31.La serata si apriva con la trascrizione di Anton Webern di Schatzwalzer, op. 418 tratto dal secondo atto della fortunata operetta Der Zigeunerbaron (andata in scena nel 1885), di cui il pubblico richiese il bis; seguiva quella di Alban Berg di Wein, Weib und Gesang, op. 333 (composto nel 1869), infine i due valzer trascritti da Schnberg per pianoforte, harmonium e quartetto darchi: Rosen aus dem Sden, op. 388 (del 1880), e Lagunenwalzer, op. 411 (del 1883). Mette conto ricordare che nel 1925 Schnberg realizz una ulteriore trascrizione da Jo-hann Strauss, quella del Kaiserwalzer, op. 437 (del 1889) una magistrale versione cameristi-ca per flauto, clarinetto, quartetto darchi e pianoforte e che cit frammenti da questi valzer nellambizioso lavoro teorico incompiuto sul pensiero musicale, al quale si dedic intensamente nei primi anni Trenta del secolo scorso.Scrivendo a Erwin Stein il 2 giugno 1921 Berg descrisse alcuni particolari del concerto: I valzer suonavano fantastici! Naturalmente la strumentazione di Schnberg superava di gran lunga la mia. Certamente non avrei osato tanto. Steuermann per esempio che aveva sorriso allosservazione di Schnberg che ciascuno doveva preparare a casa la propria parte, si trov davanti una parte pianistica follemente difficile che per suonava grandiosa.Il ricorso a trascrizioni era frequente e si basava principalmente su ragioni economiche; nel Prospetto di presentazione dellAssociazione, redatto da Alban Berg nel 1919, si legge: L'Associazione intende proporre ai soci la produzione di un compositore nel suo aspetto pi caratteristico e, se possibile, anche in quello pi gradevole. Insieme con Lieder, brani pianistici, musica da camera e piccoli pezzi corali vengono presi in considerazione anche brani orche-strali che per il momento poich oggi lAssociazione non ha ancora i mezzi per eseguirli nellorganico originale potranno essere presentati in riduzioni pianistiche, da due a quattro mani, di buon livello e ben realizzate. [] In questo modo possibile ascoltare e giudicare opere orchestrali spogliate di tutti gli effetti sonori dovuti allorchestrazione e di tutti gli orpelli esteriori. Si confuta cos lobiezione consueta e diffusa che questa musica debba i suoi effetti esclusivamente a una strumentazione pi o meno ricca ed efficace, e non possieda anche tutte le peculiarit fin qui caratteristiche della buona musica, cio melodie, ricchezza armonica, polifonia, compiutezza formale, architettura ecc.

    Anna Maria Morazzoni

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    ento Janik S. Toulmin

    Il paradosso ValzerNellimmaginazione popolare, il nome Vienna sinonimo di valzer di Strauss, di caff incantevoli, di pasticceria squisita e di un edonismo privo di preoccupazioni e onnicomprensivo. Chiunque abbia grattato anche lievemente questa superficie ha visto affiorare un quadro molto diverso.

    Il valzer di Strauss pi noto, il , fu scritto poche settimane dopo al disfatta dellAustria-Ungheria a Sadowa da parte della Prussia, che pose fine alle pretese asburgiche di egemonia nel mondo di lingua tedesca. La rapidit con cui lesercito di Francesco Giuseppe venne travolto da quello di Bismarck rese chiaro che la Duplice Monarchia era ormai diventata una potenza di secondordine. Parimenti loperetta di maggior successo di Strauss, (Il Pipistrello), serv a distogliere il pensiero della borghesia viennese dal disastroso crollo in borsa del 9 maggio 1873, data che poi gli austriaci ricordarono come il Venerd Nero. Il valzer, simbolo della gioia di vivere viennese, aveva anchesso unaltra faccia.

    Un visitatore della Germania descrive Strauss e i suoi valzer come una fuga nel demoniaco. Africano di sangue caldo, folle di vita irrequieto, sgraziato e passionale egli esorcizza i diavoli maligni del nostro corpo con i suoi valzer. Che sono moderni esorcismi catturando i nostri sensi in un dolce rapimento. Il modo in cui dirige le sue danze tipicamente africano: gli arti stessi non gli appartengono pi quando si scatena il temporale del suo valzer; larchetto danza col suo braccio il tempo anima i suoi piedi; la melodia getta calici di champagne sul suo volto e il diavolo lontano questo uomo nero ha nelle mani un potere pericoloso; egli pu considerarsi fortunato che in musica si possano avere ogni sorta di pensieri, che nessuna censura potr mai avere a che fare con i suoi valzer, che la musica stimoli le nostre emozioni direttamente e non attraverso la mediazione del pensiero Come baccanti ebbre le coppie danzano il valzer lasciandosi andare alla sensualit. Nessun Dio pu trattenerle.

    E questa solo una delle molte relazioni da parte di osservatori contemporanei sulla passione viennese per la danza vita come qualcosa di patologico e come un riflesso del bisogno di sfuggire alla dura realt della vita della Citt dei Sogni [].

    Poche citt hanno mostrato altrettanta incomprensione di Vienna nei confronti di uomini che dopo morti essa proclamer eroi della cultura. Nella sola musica si possono ricordare Franz Schubert, Hugo Wolf e Arnold Schnberg: ma un esempio particolarmente illuminante di questa duplicit Gustav Mahler. Nella musica e nella pittura la voce della mediocrit, personificata da Hanslick e Makart, era in grado di imporre alla societ viennese modelli critici e giudizi che erano per lo pi di natura sterilmente accademica. Lo stesso Hanslick rientrava nel paradosso austriaco: recensendo entusiasticamente il nel 1846, questo sostenitore di Brahms era stato uno dei primissimi a cantare le lodi di Richard Wagner, di cui divenne in seguito nemico giurato. In una citt che si vantava di essere la matrice della creazione culturale, la vita per i veri innovatori era quindi pi difficile che mai.

    (Allan Janik - Stephen Toulmin, , traduzione di Ugo Giacomini, Garzanti, Milano, 1984, pp. 30-31)

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    Carl E. SchorskeQuella danza macabra di Ravel

    Docum

    ento

    Freud, Schnberg, Kokoschka, oltre a Arthur Schnitzler, Gustav Klimt, Hugo von Hoffmanstahl, larchitetto Otto Wagner, sono fra i protagonisti anche del vasto affresco di Vienna fine Ottocento tracciato nel 1961 da questo storico americano. Accanto a essi, alcune delle figure centrali della scena politica del tempo, come Karl Lueger e Thomas Herzl, argomento del libro essendo il rapporto fra cultura e politica. E appunto sul mondo del valzer, di quello che era stato il simbolo della gaia Vienna, la sua distruzione celebrata da Maurice Ravel, si apre il racconto della vasta disgregazione cui il libro attribuisce lorigine di gran parte del pensiero e dellarte nel Novecento.

    Al termine della prima guerra mondiale, Maurice Ravel perpetu nella valse la morte violenta del mondo ottocentesco. Il valzer, simbolo quasi ancestrale della gaia Vienna, divenne nelle mani del compositore una frenetica danse macabre. Considero questopera, scrisse Ravel, una specie di apoteosi del valzer viennese, non disgiunta nella mia mente dal sentimento di un capriccioso turbine del destino. Questo monumento in chiave grottesca funge da introduzione simbolica a un problema della storia: i rapporti intercorrenti fra politica e psiche nella Vienna fin de sicle.Sebbene Ravel celebri la distruzione del mondo del valzer, allinizio non prospetta questo mondo come unentit unitaria. Al contrario la composizione abbozza in apertura le singole parti che confluiranno successivamente in un tuttuno: un succedersi di frammenti tematici di valzer, che si spargono e si diffondono al di sopra di un mormorio sordo, sommesso. Poi, per gradi, le parti sincontrano a vicenda: la marziale fanfara, lenergico trot, il suadente obbligato, limpetuosa melodia principale. Una volta magnetizzato il proprio slancio, ogni elemento converge nellinsieme pi vasto della composizione. Ciascuno dispiega la propria personalit nel momento stesso in cui si unisce ai suoi partner nella danza. La velocit aumenta; quasi insensibilmente il ritmo da vorticoso si fa concitato, e da ultimo letteralmente parossistico. I vari elementi, non pi concentrici, diventano eccentrici. Staccandosi dal tutto tramutano larmonia in cacofonia [].

    La parabola musicale raveliana di una crisi culturale moderna, indipendentemente dal fatto che il compositore francese ne fosse pi o meno consapevole, poneva il problema in termini sostanzialmente uguali a quelli in cui veniva visto e avvertito dallintelligentsia austriaca fin de sicle. Come mai il loro mondo era caduto in preda al caos? Forse perch i singoli problemi (in Ravel, i temi musicali) celavano nella loro psiche delle peculiarit fondamentalmente incompatibili con la totalit della compagine sociale? O era la compagine, in quanto tale, a distorcere, a paralizzare, a distruggere gli uomini che le avevano dato vita? O forse non era mai esistita una totalit sociale euritmica, ma soltanto unillusione di movimento unificato risultante da unarticolazione affatto accidentale di parti individualmente definite, sostanzialmente incoesive? E in tal caso, era possibile trasformare in realt questa illusione di realt?Tali interrogativi non sono certo nuovi per lumanit, ma per lintelligentsia viennese fin de sicle assunsero una portata determinante: Non solo i massimi scrittori della capitale asburgica, ma altres i suoi pittori, i suoi psicologi, perfino i suoi storici dellarte apparivano dominati dal problema della natura dellindividuale in una societ avviata alla disintegrazione. Da una siffatta preoccupazione emerse il contributo offerto dallAustria alla nuova visione delluomo [].

    (Carl E. Schorske, Vienna fin de sicle, traduzione di Riccardo Mainardi, Bompiani, Milano, 1981, pp. 1-2)

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    ie J. StraussNote biografiche1825 Nasce a Vienna da Johann Strauss senior e Anna Streim.

    1837 Frequenta, insieme al fratello Josef, il collegio scozzese dei frati benedettini, una delle scuole pi prestigiose di Vienna.

    1841 Nonostante lopposizione del padre, che lo avrebbe voluto banchiere, con lappoggio della madre inizi a studiare violino, organo e composizione.

    1843 Latmosfera familiare si fa tesa degenerando nella separazione dei genitori.

    1844 Ottiene il diritto di esercitare la professione di Musikdirektor. A soli 19 anni fonda una sua orchestra con la quale si esibisce per la prima volta il 13 ottobre nel ristorante Dommayer a Hietzing riscuotendo un caloroso successo.

    1846 Nel giugno del 1846 parte per la sua prima breve tourne che lo porta fino a Pest, capitale dellUngheria, dove esegue per la prima volta la Pesther Csrds op. 23.

    1849 Muore Johann Strauss senior. Per commemorarlo compone il valzer Aeolstone, op. 68.

    1853 Unisce la sua orchestra a quella del padre iniziando una intensa attivit concertistica che

    1861 Conosce e sposa la ricca cantante Henriette Chalupetzky, nota come Jetty Treffz, di 10 anni pi anziana di lui, ma di rara bellezza e intelligenza.

    1863 Riceve lambita carica di Hofballmusikdirektor che mantenne fino al 1871. In questo periodo continuano le sue fortunatissime torunes, in Europa e in America, in cui fa conoscere i suoi valzer e le polke.

    1864-70 Viene chiamato a dirigere i balli di corte, incarico che lascia al fratello Eduard. In questo periodo compone oltre 170 tra valzer, polke e marce.

    1871 Spronato dalla moglie e da Maximilian Steiner, direttore del Theater an der Wien, scrive la sua prima operetta intitolata Indigoche fu accolta con favore dal pubblico.

    1872 Invitato negli stati Uniti in occasione del centenario dellIndipendenza, esegue a Boston il Bel Danubio blu dirigendo unorchestra di 20.000 esecutori.

    1874 Compone il suo capolavoro Die Fledermaus che fu rappresentato per la prima volta il giorno di Pasqua del 1874. Lincasso fu devoluto al Theater an der Wien vessato da forti difficolt economiche.

    1878 Muore la moglie. Insofferente della solitudine sposa Angelika Dittrich, poco pi che ventenne, da cui si separa nel 1887, sposando in terze nozze Adele Deutsch.

    1892 Ormai ricchissimo e famoso tenta lopera ma con scarso successo.

    1899 Un banale raffreddore si trasforma in una polmonite incurabile. Muore il 3 giugno. La sua salma sepolta nel Cimitero Centrale di Vienna, in una tomba onoraria predisposta dalla citt accanto a Schubert, Beethoven e Brahms.

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    ieajkovskij Note biografiche1840 - Nasce il 7 maggio a Kamsko-Votkinsk.

    1845-50 - Inizia gli studi di pianoforte. Trasferimento a San Pietroburgo. Vive le prime esperienze omosessuali.

    1854-59 - La morte della madre lo segna per sempre. Compone Anastasie Valse. Studia Diritto. Entra al Mini-stero della Giustizia.

    1861-64 - Frequenta i corsi di composizione di Anton Rubinstein alla Societ mu-sicale russa. Si dimette dal Ministero. Compone lOuver-ture Luragano.

    1866 - Diploma al Conser-vatorio. Trasferitosi a Mosca, insegna Armonia al Conserva-torio. Sinfonia n. 1.

    1868-69 - Nasce una re-lazione sentimentale con la cantante belga Desire Artot. Scrive il poema sinfonico Romeo e Giulietta.

    1871-73 - Sinfonia n.2, Quartetto n.1 per archi, Nocturne Humoresque per pianoforte. Sinfonia n. 2, Se-renata per piccola orchestra, Romanze per voce e piano-forte. Musica di scena per La fanciulla di neve.

    1874 - Termina il Quartetto n. 2 per archi. Inizia il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra.

    1875-76 - Compone la Sin-fonia n..3, il poema sinfonico Francesca da Rimini e il suo primo balletto, Il lago dei cigni.

    1877 - Nasce unamicizia con la ricchissima vedova Nadezda von Meck, affascinata e devota alla sua musica. Per recipro-co accordo non si vedranno mai. Fallito frattanto un breve matrimonio pro forma, riceve da lei 6000 rubli lanno che gli assicurano lindipendenza.

    1878-79 - Torna in Russia dopo un breve soggiorno sul lago di Ginevra e in Italia. Scrive il Concerto per violino e orchestra e lopera Evgenij Onegin. Compone Valse-Scherzo per violino e orche-stra, Album per fanciulli. Lascia linsegnamento al Conserva-torio. Viaggi a Berlino, Parigi e Roma.

    1880 - A Roma compone Ca-priccio Italiano e il Concerto n. 2 per pianoforte ed orchestra. Inoltre la seconda versione di Romeo e Giulietta, Serenata per orchestra darchi, lOuver-ture 1812 per orchestra.

    1881-82 - Muore Rubinstein. Rinuncia a succedergli alla di-rezione del Conservatorio. Va in scena a Pietroburgo La pulzella di Orlans. Termina il Trio per violino, violoncello e pianoforte e i Vespri per coro a cappella.

    1884 Viene rappresentata a Mosca con grande successo lopera Mazeppa. Riceve dallo Zar lonorificenza dellOrdine di San Vladimiro, che segna il suo riconoscimento nellalta societ russa. Suite n. 3 per orchestra e Leggenda per voce e archi.

    1885 - Termina la sinfonia Manfred, Cori liturgici e lInno ai Santi Cirillo e Metodio.

    1887-88 - Inizia una nuova brillante attivit come direttore delle proprie musiche. Durante una tourne in Germania conosce Brahms e Grieg. Com-pleta la Sinfonia n. 5.

    1890 - Presenta a Pietroburgo i balletti La bella addormentata e La dama di picche. Si inter-rompe bruscamente il rappor-to con la von Meck. Compone Souvenirs de Florence.

    1891-92 - Tourne negli Stati Uniti. Compone lo Scherzo musicale per voce e pianoforte e la Suite dello Schiacciano-ci, presentata a Pietroburgo insieme allopera Iolanta.

    1893 - Il 28 ottobre prima esecuzione, a Pietroburgo. della sinfonia Patetica. Il 6 no-vembre muore di colera, ma si dubita di un suicidio volontario o imposto per la minaccia di uno scandalo sessuale.

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    ie Ravel Note biografiche1875 - Nasce il 7 marzo presso Biarritz. Si trasferisce a Parigi dove studia piano-forte al Conservatorio.

    1882 - Inizia a studiare il pianoforte e a comporre.

    1897 - Inizia a frequentare le lezioni di composizione con Faur. Nel frattempo conosce Erik Satie e frequenta gli ambienti intellettuali di Parigi. Debutta come autore con Serenade grotesque e Menuet antique, due pezzi per pianoforte.

    1899 - Compone louverture per orchestra Shhrazade, da lui stesso diretta.

    1901-1905 - Viene respinto ben cinque volte al Prix de Rome.

    1902 - Comincia a frequentare lo studio del pittore Paul Sordes, dove si riunisce un gruppo di letterati, pittori, musicisti soprannominato Les Apaches che terr riunioni settimanali fino al 1909.

    1907 - Prima esecuzione delle Histoires naturelles. Le ennesime critiche lo spingono al ritiro dalla vita mondana. A Valvins scriver in meno di un mese la Rhapsodie espagnole, che avr la sua prima esecuzione nel 1908.

    1908 - Compone Gaspard de la nuit, Ma MrelOye, strumenta LHeure espagnole.

    1910 - tra i fondatori della Socit Musicale Indipndante, presieduta da Faur e sorta con lo scopo di diffondere la musica di coloro che non si riconoscevano nella Socit National de Musique.

    1913 - Trascorre due mesi a Clarens con Stravinskij per terminare il Daphnis et Chlo e la revisione della Chovanina di Musorgskij commissionatigli da Diaghilev.

    1915-1918 - Durante la Prima guerra mondiale non pot essere arruolato per la sua et e la salute debole. Presta servizio come autista di ambulanza.

    1919 - Dopo due anni di inoperosit causata da un esaurimento nervoso riprende a comporre regolarmente, terminando La valse.

    1920 - Riceve la Legion dOnore con riluttanza. Rifiutandosi di pagare i diritti di cancelleria viene successivamente radiato.

    1925 - Prima de Lenfant et les sortilges a Montecarlo sotto la direzione di Victor de Sabata.1928 - Prima del Bolero, scritto su commissione di Ida Rubistein.

    1932 - Ravel coinvolto in un grave incidente dauto, a seguito del quale la sua produzione artistica diminuisce progressivamente. Colpito da ictus allemisfero sinistro del cervello, non pi in grado di leggere la musica, ma pu continuare a dirigere lorchestra. A causa di unatrofia cerebrale, le sue condizioni peggiorano inesorabilmente.

    1937 - Il 28 dicembre muore in seguito a unoperazione al cervello.

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    ieR. StraussNote biografiche1864 - Nasce l11 giugno a Monaco di Baviera.

    1868-72 - Inizia gli studi di pianoforte e violino.

    1876-83 - Compone la Festmarsch op. 1. Primi con-certi di sue composizioni. Assiste a rappresentazioni wa-gneriane a Bayreuth. Stringe rapporti con limportante diret-tore Hans von Blow.

    1884-86 - A New York viene eseguita la sua Sinfonia n. 2. Si dedica a unintensa attivit ca-meristica (Quartetto per piano-forte e archi op. 13, Stimmung-sbilder). Conosce Brahms, da cui riceve giudizi negativi sulle proprie composizioni. Inaugura con Macbeth e Aus Italien una vasta serie di poemi sinfonici. Lungo viaggio in Italia.

    1887-90 - A Lipsia stringe amicizia con Mahler. Partecipa agli allestimenti di Bayreuth, divenendone maestro sostituto. Compone Don Juan e Tod und Verklrung.

    1892 - Scrive la prima opera, Guntram. Nel 1894, dopo aver ascoltato Falstaff, in segno di ammirazione invia la partitura a Verdi, che ne dar un giudizio positivo. Debutta a Bayreuth con Tannhuser e succede a Blow nella direzione dei Berliner.

    1895 - Esecuzione a Colonia del poema Till Eulenspiegels. Inizia Also sprach Zarathustra.

    1897 - Compone Don Quixote. Si dedica quasi totalmente alla di-rezione dorchestra, affermandosi in tutto il mondo con un vasto repertorio anche contemporaneo.

    1898-99 - Si trasferisce a Berlino, avviandovi la sua lunga collaborazione operistica con Hugo von Hofmannsthal. Dirige a Francoforte Vita deroe, suo ultimo poema sinfonico.

    1903 - A Londra gli viene dedi-cato un festival. Laurea Honoris Causa in filosofia allUniversit di Heidelberg. Termina la Sym-phonia domestica.

    1905 - Va in scena a Dresda Salome da Oscar Wilde, con scandalo ma fortemente soste-nuta da Mahler.

    1909-12 - Elektra su libretto di Hoffmansthal e Gurrelieder. Grandissimo successo di Der Rosenkavalier, che rester fra le sue opere pi amate, seguita da Arianna a Nasso.

    1915-19 - Sinfonia della Alpi. La donna senzombra, ancora con Hoffmansthal, la cui colla-borazione durer fino alla morte nel 1929.

    1933 - Va in scena a Dresda Arabella. Sostituisce al festival di Bayreuth Toscanini, ritiratosi per protesta contro la dittatura di Hitler. Il regime lo nominer presidente della Reichsmusik-kammer, quale rester fino al 1945.

    1938-40 - Compone il dittico Friedenstag - Daphne e la commedia mitologica Gli amori di Danae.

    1942 - Scrive lultima opera, Capriccio, su libretto proprio con Klemens Krauss.

    1945-47 - Caduto il nazismo si ritira in Svizzera, mentre a Mo-naco viene assolto dalle accuse di collaborazionismo. Riprende a comporre: Metamorfosi, per ventitre archi solisti, Concerto per oboe. A Londra Thomas Beecham gli dedica un trionfale festival e riceve una medaglia doro dalla Philharmonic Society.

    1948 - Quattro ultimi Lieder, eseguiti postumi da Furtwn-gler e Kirsten Flagstad.

    1949 - Muore l8 settembre a Garmisch. Il 12 viene cremato nel cimitero di Monaco.

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    Biog

    rafieGaetano DEspinosa Direttore

    Classe 1978, considerato uno dei direttori dorchestra pi promettenti della nuova generazione. Nato e cresciuto a Palermo, ha studiato violino con Mihal Spinei e composizione con Turi Belfiore. In seguito si perfezionato con Salvatore Accardo allaccademia Walter Stauffer di Cremona.

    Dal 2001 al 2008 stato Konzertmeister della Staatskapelle di Dresda, con cui ha anche eseguito, in veste di solista, il suo Concerto per violino e orchestra darchi sotto la direzione di Christian Arming. A questo periodo risalgono anche il suo debutto come direttore dorchestra alla Konzerthaus di Berlino e lincontro determinante con Fabio Luisi, che lo invita come suo assistente a Vienna e pi tardi al Pacific Music Festival di Sapporo, in Giappone.

    Nel maggio 2010 debutta con grande successo alla SemperOper di Dresda con La Traviata; dirige inoltre la Philharmonia di Praga, la Filarmonica di Poznan, le Orchestre da camera di Dresda e Berlino, la Brandenburgisches Staatsorchester, la Thringen-Philharmonie e la Kremerata Baltica. questo linizio di una folgorante carriera che lo porta, in meno di due anni, a essere invitato a dirigere: Kremerata Baltica, Opera de Lyon, Graz Oper, Prague Philharmonia, Poznan Philharmonic, Dresden Chamber Orchestra, Orchestra di Santa Cecilia, Roma, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Orchestra del San Carlo di Napoli, Orchestra del Massimo di Palermo, Orchestra della Fenice di Venezia, Kammerorchest Berlin, NHK Symphony Orchestra Tokyo, Gunma Symphony Orchestra, Osaka Japan Century Orchestra, Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, Maggio Musicale Fiorentino, Opera de Limoges, Orchestre Philharmonique de Strasbourg. DEspinosa al debutto con laVerdi a Milano ha diretto lensemble di largo Mahler al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2011.

    Nella stagione 2011/12 debutta con due nuove produzioni allOpera di Graz, dirigendo Otello e Maria Stuarda e dirige concerti a Praga, Trieste, Venezia, Genova, Poznan e Varsavia e una nuova produzione del Trittico a Lione. Nel luglio del 2013 ha debuttato allOpera di Roma nellambito della stagione estiva alle Terme di Caracalla, con Cavalleria rusticana; a novembre 2013 debutter invece in Svizzera, con lOrchestra Sinfonica di Basilea.

    Con la stagione 2013/2014 la Stagione del Ventennale ricoprir il ruolo di Direttore Principale Ospite dellOrchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

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    Organ

    ico de

    llOrche

    stra

    Violini ILuca Santaniello*Danilo Giust**Giulio MignoneMarco FerrettiMarta TostiEdlira RrapajAdriana GinocchiFabio RodellaNicolai Freiherr Von Dellingshausen Abramo RauleMarco CapotostoDelia DiaconescuAdelaide Fezo

    Violini IILycia Vigan*Gianfranco Ricci*Donatella Rosato**Keler AlizotiSandra OpacicGiorgia RighettiSimone De PasqualeRoberta PerozziAmbra CusannaMichaela ChiriElena Bassi

    VioleGabriele Mugnai*Cono Cusm Piccione**Miho YamagishiMarco AudanoKirill VishnyakovEnrico De AngelisMikhail KlyachkoLuca TroleseAltin Thanasi

    Violoncelli Mario Shirai Grigolato*Tobia Scarpolini*Giovanni Marziliano**Nadia BianchiFrancesco RamoliniGabriele DAgostinoAlessandro PeirettiEnrico Garau

    ContrabbassiMichele Sciandra*Kastriot Mersini*Angelo TommasoToni Del CocoJoachim MassaUmberto Re**Marco Gori

    Flauti e OttavinoNinoska PetrellaGiulia CarluttiAlessia DallAsta

    Oboi e Corno IngleseEmiliano Greci*Luca Stocco*Paolino Tona

    ClarinettiRaffaella Ciapponi*Fausto Ghiazza*Fabio ValerioAlessandro RuggeriFausto Saredi

    Fagotti e ControfagottoAndrea Magnani*Luigi MuscioPaolo Dutto

    CorniGiuseppe Amatulli*Fabio CardoneStefano BuldriniDamiano Fiore

    Trombe Alessandro Ghidotti*Alessandro CaruanaEdy Vallet

    Tromboni Giuliano Rizzotto*Giacomo Ceresani*Massimiliano Squadrito

    Trombone bassoAndrea Arrigoni

    TubeDavide Viada

    TimpaniViviana Mologni*

    PercussioniIvan FossatiLuca BleuAlessandro PedroniAlessandro PerissinottoRaviana Redaelli

    ArpeStella FarinaElena Meozzi

    PianoforteVittorio Rabagliati

    Ispettore dOrchestraAmedeo Scodeggio

    * Prima parte** Concertino

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    Organ

    ico de

    l Coro

    Maestro collaboratore Luigi Ripamonti Segretaria del Coro Maria Cristina Michel

    SopraniPierangela AgostiYesenia BadillaGiannina BaldoEleonora BelliniYuko Boverio Cinzia Cacace Carla BallestracciLaura BelloliSimona CataldoSilvia CattaneoCristina Di MauroM.Chiara FerrariLivia FumagalliRosalba GiussaniAnila O.GjermeniMiriam GorgoglioneMelania GuardaAnna M.MaggiCaterina ManicardiFranca MarcucciGiulietta MarchesiniPatricia McGibbonySilvia MenchiniIvana MenegardoIsmaela OffrediRegina PartelGianna PerrellaAnna PetroneGiovanna PiereElena PlatoneM.Antonietta PretiAdalgisa RavasioMirella SalaManuela SoraniM.Rose SteutelClaudia StranoKaoru SuzukiFranca TriviniGiosiana TroianoGiovanna Zawadski

    MezzosopraniSilvana BarbiMarina GalbuseraFrancesca GiorgiJasna KlasicDonata MenciFederica MogliaCinzia Picinali M.Teresa Tramontin

    ContraltiGiulia CatramboneTeodora DimitrovaAnnalisa DossiAdele FoglieniMarta FurlanGiulio Leone (contraltista)Maria Cristina MichelMatilde OggioniGiuliana ScaccabarozziLuciana ScolariElena VillaniRoberta Zanuso

    TenoriTonino CaraiFrancesco CasellaDiego Chacon TorresMatteo De MunariLuigi FioraniFrancesco FrascaGianni GranataGiuseppe LoguercioMirko LuppiGiovanni MaestroneGianbattista MazzolaBiagio MeloniGiuseppe OttonelloFranco PrevidiAndrea SattinHidekazu Suzuki Yoshitaka Tahara Francesco TorrisiFrancesco Vigani

    BaritoniOttavio AondioUmberto BocchiolaFausto CandiCarlo CanegalloWilmer GarciaGiuseppe LiscaNicola OlivieriMoreno PaolettiAlfredo VacaDaniele Veltri

    BassiMarco BaricevicGiacomo BruniGiuseppe CorrieriDonato Di CroceAndrea LocatiGiancarlo ManigaRiccardo MargariaRiccardo MorliniClaudio PezziLuigi PonziStefano RanziFabrizio ScrivantiGiorgio SenatoreLuigi TasselliRoberto Zanoni

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    Fond

    azione

    Consiglio Generale

    Cesare Romiti PresidenteGianni Cervetti Presidente Consiglio di Ammini-strazioneAlfonso AjelloVice Presidente Consiglio di Ammi-nistrazione, NotaioGisella BelgeriPresidente CematCarlo BiancoAvvocatoGiuseppe Bonomi

    Mario BoselliPresidente della Camera Nazionale della ModaAntonio CalabrDirettore Affari Istituzionali eCulturali della Pirelli &Ce Direttore della Fondazione Pirelli Giuseppe CoppiniPresidente Comitato di Sorveglianza della BPMLuigi CorbaniDirettore Generale de laVerdiRoberto Galimberti40SouthE, Innogest, La Monda member of the BoardPaolo Guaitamacchi

    Giancarlo ManigaAvvocatoPaolo ManzoniPresidente Gespi S.p.a., Presidente Aspesi MilanoSalvatore MessinaGi Direttore Banca dItalia di Milano

    Angelo PasiniConsigliere delegato di Breda EnergiaMassimo Perini Presidente Confidi Province LombardeAmbra RedaelliSegretaria del Consiglio di Amministrazione, Vicepresidente Confindustria LombardiaMarcello SalaVicepresidente Vicario Intesa SanPaoloLuca SantanielloPrimo violino dellOrchestra VerdiPasquale SpinelliPresidente della Federazione delle societ Medico Scientifiche ItalianeBruno TabacciDeputatoGiannino TenconiPresidente Emerito degli Amici del Loggione del Teatro alla ScalaCesare ValliAmministratore Delegato Hill&KnowltonFlavio VenturiniPresidente Banca Monte ParmaGiuseppe VitaPresidente UnicreditFilippo Del CornoComune di MilanoAlfredo Luca Boso Matteo De AmicisProvincia di MilanoCristina CappelliniRegione Lombardia

    Collegio Revisori dei ContiStefano BignaminiMatteo NavaroniGuido Rebecchi

    Comitato DonoreAngiolo Carrara VerdiMarina MahlerQuirino PrincipeSergio Romano

    Direzione MusicaleRiccardo ChaillyDirettore OnorarioZhang XianDirettore MusicaleJohn AxelrodDirettore PrincipaleWayne MarshallHelmuth Rilling Gaetano DEspinosaDirettori Principali OspitiRuben JaisDirettore Residente, Respon-sabile Attivit ArtisticheJader BignaminiDirettore AssociatoRadovan VlatkovicSimone Pedroni Artisti Residenti

    Direzione Del CoroErina GambariniMaestro del CoroLuigi RipamontiMassimiliano Tarli Maestri collaboratori

    Orchestra Sinfonica JuniorMaria Pilar Bravo

    Coro di Voci BiancheMaria Teresa Tramontin

    Orchestra AmatorialeJader Bignamini

    Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe VerdiLa Fondazione stata istituita con lo scopo di promuovere, favorire e sostenere lattivit dellOrchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. Aderire alla Fondazione significa sostenere la diffusione della cultura musicale sia in ambito nazionale che internazionale salvaguardando tale patrimonio anche nel futuro.

    Soci Fondatori

    Con il sostegno di:

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    Libe

    ralitFondazione Orchestra Sinfonica

    e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

    Ringrazia

    per gli affreschi nel foyer dellAuditoriumCarlo Jucker e il pittore Carlo Ciussi

    per lassistenza legaleStudio Avv. Giovanni MariottiStudio Avv. Alessandro Nicolini

    per il contributo tecnicoAnas, Gigi Bonoldi, Fondazione Corriere della Sera,Fratelli Fumagalli, Hantarex, Agostino LiuniStudio Vitale-Novello & Co.Tamburo by Proel

    Studio Giovanni Napodano

    per la parte informatica la societ Pulsar

    per la progettazione dellImmagine coordinataCBa - Brand Vision & Design Solutions

    per labbigliamento dellorchestra, del coro e del personale di salaM. Bardelli, Cucito a Milano, Salvatore Ferragamo, Daniela Gerini, GBR Donna,Liol, Ornella Bijoux

    per gli automezzi concessi in uso o donatiCitron - Milano

    per le sedie della Club HouseRodrigo e Adele Rodriquez

    per la Borsa di Studio in memoria di Luca FigaroliAmbra RedaelliAmico Anonimo

    per la donazione della scultura Libri MutiMaestro Salvatore Anelli

    per gli strumenti musicali concessi in uso o donatiSi ringrazia lassociazione La Monda di Arcisate (Va) per la donazione di un pianoforte a mezzacoda.

    Ester ed Elisabetta Curatoper la donazione di un pianoforte verticalein ricordo di Federico Curato.

    Antonia e Roberto Gavioliper la donazione del pianoforte a mezzacoda Steinway&Sons.

    Tina Vigan che, in memoria di Renata Tebaldiha provveduto al restauro del pianoforte a mezzacoda Steinway&Sons.

    Miretta Rizzi Miari e in memoria di Marina Miari per la donazione in uso del violino.

    Kolia Levi Morpurgoper la donazione in uso del violino.

    Le famiglie Lombardo e Foper la donazione in uso del violino.

    Sabian Ltd per la donazione del set di piatti.

    Soci e Amici Anonimiper la donazione delloboe damore inmemoria di Stefano Corbani.

    Alberto e Clara Tomassini Pieriper il contributo allacquisto di timpani,per ricordare Ugo Giuliani.

    La famiglia Barassi per la donazione di un violoncello in memoria del notaio Giancarlo Barassi.

    Marta Boneschi per la donazione di un violino.

    Per il fondo Carlo Maria Giulini istituitoper lacquisto di strumenti musicali:Beniamino Belluz, Vittorio Casagrande,Riccardo Chailly, Nella Cosulich Borletti,Giuseppe Faina, Luciano Levati, Renata LeviVisco, Lions Club Distretto 108IB4, EttoreQuirino, Elisa Romano Tavella, AnnalisaRomano, Carla Zocco Ceschina, Soci eAmici Anonimi.

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    Soci SOCI PROMOTORI

    Banca dItalia - Sede di MilanoAlfonso AjelloAldo CeccatoMario Francesco ColomboLuigi e Giulia CorbaniGiorgio FantoniRoberto Galimberti e Edda SanesiAngelo PasiniAdriana Ciuffreda e Costantino Patestos Ambra RedaelliAlessandra RigoniPietro e Maria SormaniGiannino TenconiLaura Vago Colombo

    Sanitaria Ceschina & C SpA nel ricordo di Carla Zocco Ce-schinaBreda Energia SpaStudio Legale Giovanni MariottiUniCredit SpA

    SOCI BENEMERITIGiovanni ArvediFabio BocchiolaManuela CantoniGianni e Franchina CervettiSergio e Paola EredeR. M.Giancarlo NeriVittorio Pardo RoquesEmidio PagnoniDiego RossettiGiorgio SquinziCarla Tanzi CavalloneCesare Valli

    Le nipoti nel ricordodi Nina Vinchi GrassiFast Milano srlFratelli RossettiHill & KnowltonMapei SpARepower Italia SpAPegaso Ingegneria SrlSares SpA

    SOCI SOSTENITORIStefano AjelloAlessandra AlbertiniCarlo ArlottaAlberto BertaniFranco e Rosanna Bompieri Carlo e Maria Rosaria Bianco Danilo e Jessica CarabelliAndrea CaraceniFabrizio CattaneoFrancesco CesariniFausto ChiesaAlessandra CusanSimona e Giuseppe FontanaGiuliano FoscoVittorio GattiStefano Jacini Ambrogio Mariani e Marinella FerrariMirio Monti Giovanni e Grazia NapodanoAngelo PasinMassimo PeriniIleana Pisa e Giorgio BraviMiranda RadaelliGiovanni RecordatiPierpaolo e Giuliana SantanielloLorenzo StucchiTilde TenconiUmberto e Elisabetta UrgnaniMarco e Maria Paola VitaleGiovanni Viviani Antonio e Enrica VolontFranco e Elisabetta VolontGiovanni e Gianna VolontUmberto Walter

    Assocaaf Spa Banca Farmafactoring SpaDedar S.p.a.Cordusio Societ Fiduciaria per AzioniElesa SpAFarmacia Nuova Dott. FoscoGrand Hotel et de MilanMegas S.a.s.Recordati Industria Chimica e Farmaceutica SpAConfidi Province Lombarde Scrl

    SOCI EFFETTIVIFrancesco AbruzzoAntonio AiraghiFulvia AjelliMat e Alberto Mario AllemandiDaniela AlminiGertrude Amos EscherAnnalisa Aprile e Marco Tozzi FontanaGuido ArtomGiovanni AssiLidia Assi TretolaElio AvoniLuciano Alfredo BaroniGiovanni BattistiniVincenzo BellettiBeniamino BelluzAngelo Carlo BerettaSilvana Beretta CavaggioniMirko BertiElvira Bianchi BellomiFrancesca BoccoliStefania BoiocchiGiovanna BonandriniMarta BoneschiPierantonia BrambillaLuigi BrascaUmberto BuzziGraziella CalatroniStefano CambiniMoreno CaprettiMarisa CarlevaroClaudio Tullio CasagrandeVittorio CasagrandeCarlo CastiglioniCecilia CattaneoDonata CattaneoMargherita CattaneoMarinella CattaneoLetizia CattaneoGabriella ChiodiniRoberta CipollaPaolo ClanciabellaDuccio CoccoGiorgio Colombo Raoul ColomboPinuccia ContiniEleonora Conversoe Francesco VenturiFranco Cordoni e Pupa LanzoniGiuseppe CulattiIlaria DAndriaNice De Angelis MaseraGiuseppe De LeoRoberta EtroMarco FabbriCesare Benedetto FabozziNino Italo Ferrari

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    SociRenato Tullio Ferrari

    Paolo FerrarioPaolo FerrettiCristina FestorazziMaria Lodovica Radice Fossati Franca GalliRosina GalliniGiuseppe Maria GarofanoElisabetta GianazzaGiulio GianettiAlberto GiraldiGiovanna GiubileoMichele GrassiPasquale GuadagnoloPietro e Costanza IchinoMariastella IstoRolando Jais e Giovanna GuastoniRossana Lanzoni e Bruno UmidiMaria Pia Longo Sergio Malavasi e Anna PolhMaria Matilde MantelliBruno MarasAnna Maria MarchesiUmberto MartignoniDaniele MarturanoEnrico MasseriniSalvatore e Fanny MessinaRomano MineniGiulia MinoliLuisa MinoliFrancesco MolinariBeatrice Molinari MangiameliAldo MoscatiClaudio MuggiaAlessandro NicoliniOreste NicosiaRachel NogueiraGiorgio NovellatiFabrizio Onida e Angela LoaldiLuciano OnidaAlcherio Origoni della CroceErnesto PaganoniOscar PelizzoliAdriano Pescetto FerragutiLetizia Pescetto Ferraguti CattaneoMarco PinciroliArmando PizzasegolaFausto PocarMassimo PolliVanna PomiMargherita PortaMaria PozziCarla Pia Pragliola Ratti di DesioLia QuartapelleAnna RaboliniVelia Bianchi e Pippo Ranci Michael RapazziniGiuliana Razza

    Guido RebecchiRiccardo RiccardiRodrigo RodriquezBarbara RogersMatteo RollierAnnalisa RomanoCarol RossGiorgio RossiFilippo RovettaAlberto SardiElisabetta SchiavettiElisa Sesti TaramelliCarlo SmuragliaPasquale SpinelliFederico StriginiGuglielmo TagliapietraElisa Tavella RomanoAlberto TencaDaniele TenconiMassimiliano TestoreDesi TinelliRosanna Tommasi Paoli Vittorio TrezzaniGiuseppe VailatiRuth WestenPaolo ZambelliUrsula Zanner TenconiElisabetta Zanzottera Franco Zerbi

    Lega Regione Coop. Lombardia

    SOCI JUNIORGiorgio AssantiArianna BartoliCamilla BartoliSamuele CabrasElena CervettiElisa CervettiGiacomo CipollaFrancesco CondEleonora ContinGabriela Clelia CunaClelia Fazzo CusanSilvia Ferrari BoneschiNiccol Davide GallaniPietro GusellLuca La Camera Edoardo MavigliaNiccol Pescetto FerragutiCecilia Pescetto FerragutiElisa Pianezzi RadaelliSebastiano Pianezzi RadaelliGabriele Maria PistoneZhihui Sun Lorenzo TamburelloFilippo TencaFrancesco Tenca

    SOCI ORCHESTRA, CORO, STAFFMarco AudanoLuciano BallabioGiuseppe BarbainiPaolo BarbainiSilvana BarbiNadia Bianchi Paola Blandi Fabio CardoneMassimo ColomboFrancesco CurcioMarco FerrettiFrancesca FiecconiAdele FoglieniMarina GalbuseraErina GambariniGiovanni GranataRuben JaisGiuseppe LiscaAntonio LongoAnnaMaria MaggiAndrea MagnaniGiancarlo ManigaRiccardo MargariaJoachim MassaRenzo MauriIvana MenegardoGabriele MugnaiMatilde OggioniPaola OttobrinoValeria Pagni FretteRegina Maria PartelRoberta PerozziFrancesco RamoliniGianfranco RicciAntonio RitterAlessandro RuggeriDebora SaccintoMirella SalaLuca SantanielloGiuliana ScaccabarozziLuciana ScolariGiorgio SenatoreAntonio Schgr M. Rose SteutelLuca StoccoLuigi TasselliMaria Teresa TramontinKirill VishnyakovRoberto ZanoniRoberta ZanusoGiovanna Zawadski

    aggiornato al 13 Dicembre 2013

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    Diventare Amico de laVerdi significa contribuire a una delle pi prestigiose

    istituzioni musicali dEuropa. Diventa nostro amico, farai una buona azione

    e avrai una nota per dare vitaa una vera e propria sinfonia.

    Chi investe in cultura fa un buon affare.

    Diventa Amico de laVERDI

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    Albo Amici de laVERDI

    Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi

    Alfonso AjelloGiordano AllaisAlberto Mario AllemandiAnnalisa AprileLuciana AscariLuciano BallabioBeatrice BarazzoniBeniamino BelluzLuisa Olga BevacquaLuigi BiscozziGiancarlo BraminiAnna BrascaGianluigi BrescianiWalter BrugnottiSilvia Francesca BrunelliMoreno CaprettiVittorio CasagrandeAlessandra CecilianiSilvia CerutiGianni CervettiCarlo ChiddemiFausto Giuseppe ChiesaPaolo CianciabellaGiorgio CirlaGiuseppina ContiniEleonora ConversoLuigi CorbaniMaria Laura CortesiMonica De GiovanniMargot De MazzeriRaffaele e Marisa Di PalmaGiorgio Ettore Carlo DonGiuseppe e Adelaide Ermito

    Marinella FerrariRenato Tullio FerrariMarco FerrettiSilva FilippiGiovanni FormigoniMassimo FranzaroliMaria Maddalena FraschiniMaria Enrica GalbiatiRoberto GalimbertiRosina GalliniElisabetta GianazzaMaria Giulia GianazzaGiulio GianettiGabriella GiordanoRaffaele GrittiniPaolo GuaitamacchiEnrico Primo GuazzoniFabio GuffantiNicola GuidaGiuseppe LiscaTiziana LombardoAndreina LonghiPiero e Gherarda LucchiniVincenzo MaiolatesiMario ManettiAnna Maria MarchesiLuisa Bruna MattarozziGiuseppe Mattera RussoFulvia MazzilliMassimo MenozziMassimo MerighiRomano MineniClaudio Minoia

    Giulia MinoliLuisa MinoliGianfranco MoraClaudio MuggiaGiovanni NapodanoAlessandro NicoliniRachel NogueiraEnnio PedroniGiusta PiccinnuCarlo Adelchi PiriaWalter PistariniArianna PodestDario PretiAlessandra PrevidiPromo Viaggi S.p.a.Anna Maria PrinaMiranda RadaelliRobert Michael RapazziniAmbra RedaelliRepower Italia SpaMara Costanza RuggeriLiliana Rusconi PolilloEugenia SerpiGiuliana SerpiMarica SimonettaUmberto UrgnaniGianfranco VenturaFrancesco VenturiLaura VettorelloMarco VitaleGiuliano ZampieriMassimo ZanardiElisabetta Zanzottera

    aggiornato al 13 Dicembre 2013

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  • 37

    Hndel

    LUNED 30 DICEMBRE ore 18.30In collaborazione con lUniversit Cattolica del Sacro Cuore

    Iniziative culturali Ingresso libero

    Prossimi a

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    Biglietti da 13 a 31 Stagione Sinfonica

    Ciclo La forma-sonata in Schubert e Beethoven Relatore Enrico Reggiani

    Biglietti da 10 a 25

    Biglietti da 7 a 14

    Biglietti da 10 a 25

    Concerto Straordinario di NATALE

    Made in Italy

    laVERDI Barocca

    Sinfonia n. 9 in Re min. op. 125 per soli, coro e orchestra Soprano Nazanin Ezazi - Mezzosoprano Deborah NansteelTenore Gregory Warren - Basso Rudolf Rosen Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe VerdiMaestro del Coro Erina GambariniDirettore Zhang Xian

    Beethoven

    LUNED 30 ore 20.30

    MARTED 31 ore 20.00 AFuori abbonamento

    H I

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    15DOMENICA 29 ore 16.00 C G

    MERCOLED 1 Gennaio ore 16.00

    Biglietti serie 3 Turni

    CAROLE NATALIZIEPianoforte Pietro CavedonCoro di Voci Bianche de laVerdiMaestro del Coro Maria Teresa Tramontin

    SABATO 21 DICEMBRE 2013 ore 20.30

    LUNED 23 DICEMBRE ore 20.302

    2

    MessiahEnsemble vocaleEnsemble laBaroccaMaestro Ensemble Vocale Gianluca CapuanoDirettore Ruben Jais

    AA.VV.

    Mascagni Le maschere - SinfoniaSgambati/Massenet Berceuse rveriePuccini Tre minuetti - CrisantemiMascagni Guglielmo Ratcliff - Il sognoWolf-Ferrari Suite dallopera I gioielli della Madonna

    DOMENICA 22 DICEMBRE ore 11.001PIETRO MASCAGNI (1863-1945)

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    Attivit ArtisticaDirettore Residente,ResponsabileAttivit artisticheRuben Jaistel. 02.83389.412fax [email protected]

    Segreteria ArtisticaConcerti esterni, Osj, CvbCarola Gaytel. 02.83389.416 fax [email protected]

    Silvia Cerutitel. 02.83389.416 fax [email protected]

    Ispettore dOrchestraAmedeo Scodeggiotel. 02.83389.409fax [email protected]

    Assistente di Produzione, laVerdi BaroccalaVerdi per tuttiDaniela Sabbionitel. 02.83389.411fax [email protected]

    Ufficio Letteratura MusicaleAmbrogio Vincitel. 02.83389.413fax [email protected]

    Gianluca Verganitel. 02.83389.413fax 02.83389.414

    Segreteria CoroMaria Cristina Micheltel. 02.83389.410fax [email protected]

    Consulente per il personaleBruno Cerritel. 02.83389.345fax. [email protected]

    Assistenti del Direttore GeneraleCoordinamento Area Organizzazione, Amministrazione e ControlloEleonora Contintel. [email protected]

    Coordinamento Area Promozione, Marketing e ComunicazioneAngela Bonecchitel. 02/83389.333fax [email protected]

    PromozioneScuole e GruppiResponsabileTania Salemmetel. 02.83389.302fax [email protected]

    Gianpaolo Scardamagliatel. [email protected]

    Soci e AbbonatiFederica Knuthtel. 02.83389.331fax [email protected]

    Sara Tekestetel. [email protected]

    Amministrazione Finanza e ControlloResponsabileAntonio Macalusotel. 02.83389.311fax [email protected]

    Renzo Mauritel. 02.83389.350fax [email protected]

    Paola Ottobrinotel. [email protected]

    Debora Saccintotel. [email protected]

    Camilla Tuccitel. [email protected]

    Federica Massatel. [email protected]

    Miranda Radaelli

    Progetti Speciali, Relazioni Esterne e IstituzionaliRenzo Cancianitel. [email protected]

    MarketingResponsabileFrancesca Cremoninitel. 02.83389.351fax [email protected]

    Gaia Russotel. [email protected]

    Elisa Londrillotel. [email protected]

    Edizioni e Iniziative culturaliResponsabile Pasquale Guadagnolotel. [email protected]

    Vincenzo Di Bonotel. [email protected]

    Grafica e impaginazioneMassimo Misciatel. [email protected]

    Social network e MultimediaPaola Blanditel. 02. [email protected]

    Ufficio StampaMassimo Colombotel. 02.83389.329fax. [email protected]

    ResponsabileNucci Padovesetel. 02.83389.422/400fax [email protected]

    ResponsabilePasquale Guadagnolo

    Auditorium di Milano Fondazione Cariplo SrlValentina Oppicitel. 02.83389422/400fax. [email protected]

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