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STORIA I GRANDI STORICI 6 La civiltà greca 8 La polis: la città 10 La polis: i cittadini 12 La Grecia OGGI IERI& 13 Le attività 14 Le colonie 15 Atene 16 Sparta 17 Usi e costumi familiari 18 La casa 19 La religione 20 Le Olimpiadi 22 Il teatro 23 La cultura 24 L’esercito e le navi 25 La civiltà persiana OGGI IERI& 26 Le guerre persiane 28 I Macedoni OGGI IERI& 29 Alessandro Magno 30 L’ellenismo 31 / I reperti di Dario Kalèn 32 Verifico se ho imparato... 33 Le prime civiltà dell’Italia 34 I Camuni 36 I Celti 37 I Terramare 38 La civiltà villanoviana 39 I Liguri 40 I Veneti 40 I popoli dell’Italia centrale 40 Le civiltà delle Sicilia 41 La civilta nuragica 41 Gli etruschi 42 Le attività 43 La tecnologia 44 Le città e le case 45 L’organizzazione politica e sociale 46 La religione 47 / I reperti di Dario Kalèn 48 Verifico se ho imparato... 49 La civiltà di Roma 50 Le origini di Roma 52 La leggenda di Romolo e Remo 54 La monarchia 55 I sette re di Roma 56 Quali attività svolgevano i Romani 57 L’organizzazione sociale 58 La famiglia 59 Usi e costumi della vita quotidiana 60 La religione 61 / I reperti di Dario Kalèn 62 Verifico se ho imparato... 63 La repubblica 64 L’espansione in Italia... 66 ...e la conquista del Mediterraneo 67 I problemi sociali e le guerre civili 68 Caio Giulio Cesare 69 L’impero 70 L’organizzazione dell’impero 71 L’esercito romano 72 II commercio e le strade 73 74 Il Cristianesimo 80 La crisi dell’impero 81 Le popolazioni germaniche 82 La tetrachia 84 La divisione dell’impero 85 La caduta dell’Impero Romano d’Occidente 86 / I reperti di Dario Kalèn 87 I MAYA 88 Verifico se ho imparato... 90 INSERTO SPECIALE GLI EDIFICI ROMANI LA DUMUS, LE INSULAE IL FORO, LE TERME IL CIRCO, L’ANFITEATRO

STORIA - capitello.it · Il greco Erodoto è considerato il padre della storia perché fu il primo a utilizzare il meto ... loro presente, ma il modo di intendere la storia, cioè

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Page 1: STORIA - capitello.it · Il greco Erodoto è considerato il padre della storia perché fu il primo a utilizzare il meto ... loro presente, ma il modo di intendere la storia, cioè

STORIA

I GRANDI STORICI 6

La civiltà greca 8La polis: la città 10La polis: i cittadini 12La Grecia OGGIIERI& 13Le attività 14Le colonie 15Atene 16Sparta 17Usi e costumi familiari 18La casa 19La religione 20Le Olimpiadi 22Il teatro 23La cultura 24L’esercito e le navi 25

La civiltà persiana OGGIIERI& 26Le guerre persiane 28

I Macedoni OGGIIERI& 29Alessandro Magno 30L’ellenismo 31

/ I reperti di Dario Kalèn 32

Verifico se ho imparato... 33

Le prime civiltà dell’Italia 34I Camuni 36I Celti 37I Terramare 38La civiltà villanoviana 39I Liguri 40I Veneti 40I popoli dell’Italia centrale 40Le civiltà delle Sicilia 41La civilta nuragica 41Gli etruschi 42Le attività 43La tecnologia 44Le città e le case 45L’organizzazione politica e sociale 46La religione 47

/ I reperti di Dario Kalèn 48

Verifico se ho imparato... 49

La civiltà di Roma 50Le origini di Roma 52La leggenda di Romolo e Remo 54La monarchia 55I sette re di Roma 56Quali attività svolgevano i Romani 57L’organizzazione sociale 58La famiglia 59Usi e costumi della vita quotidiana 60La religione 61

/ I reperti di Dario Kalèn 62

Verifico se ho imparato... 63

La repubblica 64L’espansione in Italia... 66...e la conquista del Mediterraneo 67I problemi sociali e le guerre civili 68Caio Giulio Cesare 69L’impero 70L’organizzazione dell’impero 71L’esercito romano 72II commercio e le strade 73

74

Il Cristianesimo 80La crisi dell’impero 81Le popolazioni germaniche 82La tetrachia 84La divisione dell’impero 85La caduta dell’Impero Romano d’Occidente 86

/ I reperti di Dario Kalèn 87

I MAYA 88

Verifico se ho imparato... 90

74

INSERTO SPECIALE GLI EDIFICI ROMANI

LA DUMUS, LE INSULAE IL FORO, LE TERME IL CIRCO, L’ANFITEATROI Celti 37

I Terramare 38La civiltà villanoviana 39I Liguri 40I Veneti 40I popoli dell’Italia centrale 40Le civiltà delle Sicilia 41La civilta nuragica 41

43 44

45 46

STORIA

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STO

RIA

Erodoto (484 a.C. - 425 a.C.)Il greco Erodoto è considerato il padre della storia perché fu il primo a utilizzare il meto­do della ricerca e del controllo delle fonti, mentre i suoi predecessori scrivevano ciò che veniva loro riportato senza appurarne la veridicità. Il nome della sua opera prin­cipale, “Le Storie”, in greco significa proprio “inchiesta, indagine”. Nelle sue opere Ero­doto narrò la storia delle città greche e del­le guerre contro i Persiani. Viaggiò molto e raccontò anche la vita e le abitudini dei popoli con cui venne a contatto.

Tucidide (460 a.C. - 396 a.C.)Tucidide fu uno dei più importanti storici greci dell‘antichità. Egli, a differenza della maggior parte dei suoi contemporanei, sosteneva che la storia non fosse deter­minata dal volere degli dèi, ma dalle azio­ni degli uomini. Era inoltre convinto che il compito dello storico fosse quello di capire le cause degli avvenimenti del passato per interpretare il presente e fare previsioni per il futuro. Tucidide raccontò le vicende e analizzò le cause della guerra tra Sparta e Atene, le due più importanti città greche.

Sin dall’antichità gli uomini hanno avvertito la necessi-tà di conoscere il passato e di lasciare testimonianze del

loro presente, ma il modo di intendere la storia, cioè di ricostruire e narrare gli avvenimenti, e la figura dello storico sono cambiati nel tempo. Inizialmente c’erano scribi che raccontavano le im-prese del sovrano solo per glorificarne la figura. Col tempo, la storia ha assunto un carattere più og-gettivo. Oggi lo storico ricerca le fonti che riguarda-

no il passato, le studia in modo critico e le confronta con altre per determinare la loro attendibilità; le fonti possono, infatti, essere contraffatte, oppure risultare

incomplete o ambigue. Lo storico ricostruisce poi i fatti interpretandoli, risalendo, cioè, alle loro cause e analizzando le conseguenze che essi hanno determinato. A questo modo di intendere il compito dello storico hanno contribuito molti studiosi del passato. Greci, Romani, Cinesi e Arabi ebbero

storici importanti; conosciamone qualcuno.

I grandi storici

Tucidide.

Erodoto.

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Tito Livio (64 a.C. - 17 d.C.)Tito Livio dedicò la vita alla stesura di un‘opera mo­numentale, per raccontare i circa 700 anni della sto­ria di Roma dalla fondazione della città fino all’epoca a lui contemporanea, corrispondente al governo di Augusto. Non riuscì, però, a completarla.

Sima Qian (145 a.C. - 86 a.C.)Sima Qian fu il primo storico della Cina: si servì di varie fonti per narrare in ordine cronologico gli avvenimenti del suo Paese dai primordi fino al 90 a.C. Si occupò anche delle vicende di famiglie aristocratiche e personaggi importanti.

Ibn Kaldun (1332-1406)Ibn Kaldun fu uno dei maggiori storici del mondo arabo. Uomo politico e ambasciatore, viaggiò molto ed ebbe modo di cono­scere anche le culture europee. Nei suoi scritti evidenziò l‘impor­tanza dei fattori sociali ed eco­nomici nella storia dei popoli.

Publio Cornelio Tacito (55 d.C. - 117 d.C.)Le opere di Tacito narrano la storia dell‘im­pero romano dopo la morte del primo impe­ratore: Augusto. Raccontando la rivolta degli Ebrei contro l‘impero, Tacito fornisce una de­scrizione accurata della vita e della cultura di quel popolo.

Tito Livio racconta la leggenda della lupa e della nascita di Roma.

Nel periodo in cui visse Ibn Kaldun gli Arabi costruirono in alcune zone

dell’Europa edifici stupendi, come l’Alhambra, in Spagna.

Sima Qian fu il primo storico della Cina: si servì di varie fonti per narrare in ordine cronologico gli avvenimenti del suo Paese dai primordal 90 a.C. Si occupò anche delle vicende di famiglie aristocratiche

Sima Qian fu il primo storico della Cina: si servì di varie fonti per narrare in ordine cronologico gli avvenimenti del suo Paese dai primordi fino al 90 a.C. Si occupò anche delle vicende di famiglie aristocratiche

Sima Qian apparteneva a una civiltà avanzata, come dimostra questo magnifico vaso cinese in bronzo. 7

Tacito narra la distruzione di Gerusalemme e del suo tempio, di cui rimane oggi solo il Muro del Pianto.

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M A RM E D I T E R R A N E O

Gela

AgrigentoSelinunte

Messina

Siracusa

CataniaNaxos

Reggio

CrotoneSibari

PosidoniaNapoliMetaponto

Taranto

Otranto G R E C I A

MiceneAtene

Sparta

CRETARODI

Samo Mileto

EfesoSmirne

FEN

ICIA

MAREGEO

I TA

LI A

M A R N E R O

A S I A

M I N O R E

A F R I C AOlimpia

Delfi

Cirene

Marsiglia Trebisonda

MAGNAGRECIA

ILLIRIA

T R A C I A

ATTICA

PELOPONNESO

Imera

T R A C I A

In questo capitolo imparerai:

›a collocare nel tempo e nello spazio la civiltà greca

›a conoscere gli elementi caratteristici della civiltà greca

›a conoscere gli elementi caratteristici della civiltà persiana

›a conoscere le imprese di Alessandro Magno

La civiltà greca

In Grecia nacque, intorno all’800 a.C., una civiltà straordi-naria, che influenzò tutte le popolazioni con cui entrò in con-tatto e, nei secoli successivi, l’intero mondo occidentale. L’ar-

chitettura, la letteratura, la filosofia, la politica, quali noi le conosciamo, sorsero in Grecia e nelle città-stato greche si

affermarono le prime forme di democrazia. La civiltà greca emerse al termine di un periodo dif-

ficile, che gli storici chiamano “secoli bui”. Verso il 1200 a.C. gli Achei furono sopraf-fatti dai Dori, originari dell’Europa centrale.

Le città caddero in rovina e la gente tornò a vivere nei villaggi; si abbandonarono la scrittura, l’artigianato e i commerci.

Perché l’elenco dei segni che utilizziamo per scrivere

si chiama alfabeto?

trovate quasi tuttenel Sud della penisola?

Perché nei musei italiani sono esposte molte statue greche,

Città della Grecia

Principali colonie greche

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M A RM E D I T E R R A N E O

Gela

AgrigentoSelinunte

Messina

Siracusa

CataniaNaxos

Reggio

CrotoneSibari

PosidoniaNapoliMetaponto

Taranto

Otranto G R E C I A

MiceneAtene

Sparta

CRETARODI

Samo Mileto

EfesoSmirne

FEN

ICIA

MAREGEO

I TA

LI A

M A R N E R O

A S I A

M I N O R E

A F R I C AOlimpia

Delfi

Cirene

Marsiglia Trebisonda

MAGNAGRECIA

ILLIRIA

T R A C I A

ATTICA

PELOPONNESO

Imera

3500 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C.2500 a.C. 1500 a.C. 1000 a.C. 500 a.C.Nascita

di Cristo

che derivano dal greco: come mai?

Geometria, geografia, biologia, filosofia, telefono… sono tutte parole

Con il passare dei secoli, però, le diverse popolazioni, gli Achei, gli Ioni, gli Eoli e gli stessi Dori, impararono a convivere e si fusero in-sieme dando origine a una nuova civiltà, chiamata greca o ellenica, da Ellade, il nome che gli antichi Greci davano alle loro terre.

Che cos’erano nell’antichità le Olimpiadi? Perché sono nate?

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SUMERISUMERISUMERI ASSIRIASSIRIASSIRI

ACHEIACHEIACHEIACHEIACHEIACHEI GRECIGRECIGRECIGRECIGRECIGRECI

FENICIFENICIFENICI

secoli bui

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La civiltà greca

La polis: la città Verso l’800 a.C. nella penisola greca ripresero i commerci marittimi e migliorarono le condizioni di vita. Fu in questo periodo che sorsero le poleis, le città-stato greche. Ogni polis era indipendente dalle altre, aveva un proprio governo e proprie leggi. La formazione di un unico Stato di grandi dimensioni era, infatti, ostacolata dal terri-torio montuoso della Grecia, che rendeva difficili le comunicazioni e gli scambi.

L’agorà era la piazza, il luogo dove si teneva il mercato e avvenivano i commerci, ma anche il luogo d’incontro per eccellenza, dove si discuteva e si prendevano le decisioni che riguardavano la città.

La parte bassa della città, dove si trovavano le abitazioni della gente comune e le botteghe degli artigiani, era chiamata asty. Le case in genere erano piccole, con poche finestre.

Le porte si aprivano nelle mura di cinta e permettevano l’accesso alla città.

Il luogo dove i giovani si esercitavano nelle attività sportive era il ginnasio (parola da cui deriva “ginnastica”).

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I GRECI

La parte alta della città, difesa da pendii naturali e da mura, era l’acropoli. Qui sorgevano i templi delle divinità protettrici e gli edifici pubblici, imponenti costruzioni in muratura e marmo. In caso di pericolo, l’acropoli serviva da rifugio per i cittadini.

Chorà in greco significa “regione”; il termine indicava il territorio esterno alla città vera e propria, dove c’erano i campi coltivati, i pascoli e le fattorie.

Il teatro sorgeva alle pendici dell’acropoli e sfruttava i pendii naturali.

Lo stadio era destinato alle manifestazioni sportive, soprattutto alle gare di atletica.

Le città sorgevano in genere su alture poco distanti dalla costa, per proteggersi dagli attacchi dei nemici e per avere, nello stesso tempo, una flotta per gli scambi commerciali.La polis comprendeva la città, organizzata in maniera precisa, e il territorio circo-stante, dove si praticava l’agricoltura.

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La civiltà greca

Il diritto di prendere parte al governo della polis si accompagnava al dovere di difenderla con le armi in caso di necessità.

La polis: i cittadiniPer i Greci la polis non era solo la città e il territorio circostante, ma anche e soprattutto l’insieme dei cittadini e il loro modo di governarsi. Ciò che infatti distingueva le poleis greche dalle città-stato degli altri popoli dell’antichità era il

sistema di governo: nelle poleis non governa-va un re, ma un gruppo di cittadini. Nei primi tempi in tutte le poleis vigeva

l’aristocrazia: a governare erano i capi delle famiglie più ricche, proprieta-

rie di terre, bestiame e navi per i commerci. Con il tempo, in al-cune poleis emersero altre forme di governo, a seconda che il gruppo di cittadini coinvolti nella vita pubblica andasse allargandosi o restringendosi. Ad Atene tutti i cittadini liberi, riuniti

in assemblea, potevano partecipare al governo della città: nacque così la prima forma di democrazia.

A Sparta e in altre poleis, viceversa, il potere rimase nelle mani di un gruppo di persone sempre più piccolo e chiuso, di cui era impossibile en-

trare a far parte: questa forma di governo si chiama oligarchia.

Aristocrazia: è una parola formata da áristos = migliore e kratos = potere.Democrazia: è una parola composta da demos = popolo e kratos = potere.Oligarchia: è una parola composta da olígoi = pochi e árkhein = comandare.

Vocabolario

Prova le tueConoscenze

Quali civiltà del passato erano organizzate in città-stato? Qual era la forma di governo che prevedeva la partecipazione di tutti i cittadini liberi alle decisioni?

Educazione Civica

La democrazia greca era una democrazia diretta: i cittadini partecipavano in prima persona alle assemblee, discutevano le leggi e poi le votavano. Oggi questa forma è improponibile, perché non si possono riunire tutti i cittadini di uno Stato; la democrazia è perciò rappresentativa. In Italia, tutti i cittadini maggiorenni eleggono i loro rappresentanti, che si riuniscono nel Parlamento per discutere e promulgare le leggi. Esistono però ancora forme di democrazia diretta: quella che si esercita nel referendum, quando tutti i cittadini sono chiamati a esprimere il loro sì o il loro no in merito all’abrogazione di una legge, e la legge di iniziativa popolare, con la quale i cittadini, attraverso la raccolta di 50 000 firme, possono presentare al Parlamento un progetto di legge. Chiedi ai tuoi genitori o ad altre persone adulte come si svolgono le elezioni.

In tutte le poleis le donne erano escluse da ogni forma di governo.

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I greci

I Greci erano consapevoli e orgogliosi di formare un unico popolo, unito dalla lingua, dalla scrittura, dalla religione, dal modo di intendere la vita pubblica, dalle tradizio-ni… Le poleis, però, non formarono mai uno Stato unitario. Oggi, invece, la Grecia, il cui nome ufficiale è Repubblica Ellenica, è uno Stato unico che ha per capitale la città di Atene e una forma di governo repubblicana e parlamentare. Dal 1981 fa parte dell’Unione Europea.I principali settori economici sono il turi-smo e le attività portuali e commerciali.

La GreciaOGGIIERI&

CRETA

Micene Mileto

Efeso

MA

RM

E D I T E R R A N E O

MAR

EGEO

EPIRO

A S I A

M I N O R E

RodiPELOPONNESO

MAR NERO

AteneOlimpia

Delfi

SamoArgo Delo

Tebe

Corinto

SmirneATTICA

MACEDONIA

I ON

I A

TRACIA

MonteOlimpo

PlateaMaratona

Termopili

G R E C I A

Atene

I T A L I A ALBANIA

Tirana MACEDONIA

SkopjeBULGAR IA

Sofia

Ankara

T U R C H I A

CRETA

Iraklio

MONTENEGROS E R B I A

Canaledi Corinto

EGEOMAR

M A R N E R O

MA

RM

E D I T E R R A N E O CRETAO CRETA

Le poleis spesso combattevano tra loro. Solo in un caso si allearono e fecero fronte comune per difendere la propria indipen-denza: in occasione delle guerre contro i Persiani che durarono dal 490 al 479 a.C. Superata la minaccia persiana, le guerre ripresero. La più lunga fu la Guerra del Peloponneso, così chiamata dal nome della regione dove iniziarono gli scontri: le due più importanti poleis, Sparta e Atene, combatterono per 27 anni, dal 431 al 404 a.C., coinvolgen-do anche altre città-stato alleate con l’una o con l’altra. La guerra si concluse con la vittoria di Sparta, ma le poleis uscirono dal conflitto talmente indebolite che pochi anni dopo Filippo II, il re della Mace-donia, una regione a nord della Grecia, poté conquistare facilmente l’intera penisola greca. Finiva così, nel 338 a.C., l’indipendenza delle poleis, ma non la civiltà greca, come vedremo meglio a pagina 31.

Filippo II re di Macedonia.

Prova le tueCompetenze

Inserisci sulla linea del tempo le date corrispondenti ai fatti indicati.

nascita delle poleis inizio delle guerre persiane

inizio della Guerra del Peloponneso

Filippo II di Macedonia conquista la Grecia 13

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La civiltà greca

Le attività Il territorio della Grecia era prevalentemente montuo-so; i corsi d’acqua erano pochi, brevi e con una por-tata scarsa, le pianure poco estese. Queste condizioni, nonostante il clima fosse mite, ostacolavano lo svilup-

po dell’agricoltura.I contadini coltivavano soprattutto viti, che fornivano

vino, e ulivi, da cui si ricavava l’olio, usato per cucinare, per alimentare le lampade e per preparare unguenti. Le coltiva-

zioni di cereali erano ridotte: solo un po’ di orzo e di frumento per il pane. Si allevavano ovini, caprini e suini.

Lungo le coste era praticata la pesca e il pesce rappresentava uno degli alimenti più comuni. I Greci furono abili naviganti e svilupparono il commercio via mare; le coste frastagliate e le numerose isole offrivano, infatti, approdi e porti naturali.Perfezionarono le tecniche di navigazione e introdussero l’uso della moneta per scambiare i prodotti. Comperavano materie prime come ferro, rame, stagno, cereali e tinture color porpora. Vendevano olio e vino, per il trasporto dei quali gli artigiani producevano anfore di terra-cotta, e magnifici oggetti di artigianato: utensili di bronzo e ferro realizzati dai fabbri, gioielli d’oro e pietre preziose creati dagli orafi, statue di marmo e statuette d’avorio modellate dagli scultori, ceramiche dipinte.

STORIA

e il pesce rappresentava uno degli

ferro, rame, stagno, cereali e tinture color porpora. Vendevano olio e vino, per il trasporto dei quali gli artigiani producevano anfore di terra-

: utensili di bronzo e ferro realizzati

STORIA

La monetaLe prime forme di moneta furono semplici barrette di ferro, il cui valore dipendeva dal peso. I re della Lidia (una regione dell’Asia Mi-nore) intorno al 640 a.C. introdussero l’uso di barrette di elettro, una lega di oro e argento. Furono però i Greci a coniare le prime mone-

te, marchiandole: utilizzavano due cilindri lavorati (coni) per impri-

mere su entrambi i lati dei di-schetti di metallo immagini distintive della città. Le mo-nete avevano valore diverso a seconda del materiale di cui erano fatte e del peso.

Approfondimento

Prova le tueCompetenze

Abbina le foto alle didascalie, scrivendo il numero corrispondente.

1. La raccolta delle olive.2. Un calzolaio.3. Un fabbro.

Impara a esporre Utilizzando le seguenti parole chiave, esponi in modo articolato quali erano le attività a cui si dedicavano i Greci e perché alcune erano più sviluppate di altre:

territorio ❚

clima ❚

agricoltura ❚

METODO DI STUDIO

Le monete di Atene riportavano su un lato la dea Atena e sull’altro la civetta, un animale sacro alla dea.

artigianato ❚

commercio ❚

pastorizia❚

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po dell’agricoltura.I contadini coltivavano soprattutto

vino, e alimentare le lampade e per preparare unguenti. Le coltiva

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Napoli

Posidonia

Sibari

Crotone

Metaponto

TarantoOtranto

Messina

Reggio

Catania

SiracusaGela

Agrigento

SelinunteNaxos

Imera

MAGNAGRECIA

Le colonie Il territorio della Grecia non era in grado di produrre cibo a sufficienza per tutti i suoi abitanti. Fin dai primi tem-pi di sviluppo delle poleis, cioè dall’VIII secolo a.C., la necessità di trovare terreni coltivabili e basi per i commerci spinse i Greci a cercare nuove terre dove stabilirsi. Le navi e le scorte alimentari per il viaggio erano messe a disposizione dal gover-no stesso delle poleis per facilitare l’esodo di una parte dei cittadini. Quando arrivavano in una terra favorevole all’in-sediamento, i Greci la occupavano e vi fondavano una nuova città, cioè una colonia, simile in tutto a quella d’origine.Le prime terre a essere colonizzate furono le coste dell’Ita-lia meridionale, ma i coloni greci giunsero anche sulle coste del Mar Nero, dell’Africa settentrionale e della Francia meridionale. Le colonie italiane furono così ricche e numerose che il Sud e la Sicilia furono indicate con il nome di Magna Grecia, cioè Grande Grecia. Le più importanti furono Taranto (Puglia), Sibari (Calabria), Metaponto (Basilicata), Agri-gento e Siracusa (Sicilia).Le colonie erano poleis indipendenti, ma mantenevano forti legami commerciali con la madrepatria e ne conservavano la lingua, la scrit-tura, l’arte e la cultura. Gli abitanti delle colonie erano perciò greci a tutti gli effetti, come dimostra il fatto che partecipassero ai Giochi Olimpici e a tutte le altre competizioni panelleniche, cioè di tutta (pan) la Grecia.

Impara a esporre Sottolinea nel testo le informazioni più importanti e poi, con l’aiuto delle parole chiave, esponi oralmente ciò che hai imparato sulle colonie greche.

METODO DI STUDIO

I resti di un tempio greco in Africa (a Cirene, in Libia).

I GRECI

Un maschera teatrale greca

rinvenuta in Francia.

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