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Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di Laurea in Scienze Politiche Tesi di Laurea in Geografia Politica SINTESI DEI RISULTATI E RUOLO DELLA NATO PER LA SICUREZZA IN EUROPA Laureando: T.Col. Lucio PROVENZANI Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Maria Paola Pagnini Correlatore: Prof. Aldo Colleoni Anno Accademico 2002-2003

Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

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Università degli Studi di Trieste

Facoltà di Scienze Politiche

Corso di Laurea in Scienze Politiche

Tesi di Laurea

in

Geografia Politica

SINTESI DEI RISULTATI

E RUOLO DELLA NATO PER LA SICUREZZA IN

EUROPA

Laureando:

T.Col. Lucio PROVENZANI

Relatore:

Chiar.ma Prof.ssa Maria Paola Pagnini

Correlatore:

Prof. Aldo Colleoni

Anno Accademico 2002-2003

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2

INDICE

INDICE……………………………………………………………………..………….2

INTRODUZIONE………………………………………………...…...………………5

CAPITOLO I…………………………………………………………..……………..10

Le origini e la genesi della NATO; dalla seconda Guerra Mondiale alla

fine del Patto di Varsavia

1. Gli antecedenti………………………………………………...………………10

2. Il ruolo della NATO negli anni della guerra fredda…………...………………13

CAPITOLO II………………………………………………………………………...20

Struttura e principi organizzativi dell’Alleanza

1. I mezzi a disposizione ed i compiti fondamentali……………………………..21

2. Principi organizzativi di vertice dell’Alleanza………………………………...23

CAPITOLO III……………………………………………………………………….28

Il ruolo dell’Alleanza nel controllo degli armamenti

1. Il controllo delle armi Nucleari, Biologiche e Chimiche……………………...29

2. Gli armamenti Convenzionali…………………………………………………34

3. Le armi di distruzione di massa……………………………………………….37

CAPITOLO IV……………………………………………………………………….40

Gli Stati Uniti e la nuova strategia per la sicurezza Europea

1. L’interesse degli Stati Uniti nell’Europa dopo la fine della guerra fredda……40

2. I nuovi compiti ed il Nuovo “Concetto Strategico” della NATO……………..45

CAPITOLO V………………………………………………………………………..48

L’identità di sicurezza e difesa Europea

1. L’evoluzione dell’ ”ESDI”……………………………………………………48

2. La cooperazione NATO-WEU………………………………………………..54

3. Le relazioni NATO-UE……………………………………………………….56

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CAPITOLO VI………………………………………………………………………..60

I Partenariati

1. “PfP” e “EAPC”………………………………………………………………..60

2. La Carta NATO-Ucraina……………………………………………………….64

3. Le relazioni NATO-Russia…………………………………………………….65

4. Il dialogo con i paesi del Mediterraneo………………………………………...68

CAPITOLO VII………………………………………………………………………70

Il processo di allargamento dell’Alleanza

1. La genesi dell’Alleanza “a 16”…………………………………………….......70

2. Lo ”studio sull’allargamento della NATO” e l’adesione di Polonia,

Repubblica Ceca ed Ungheria…………………………………………....……71

3. Il “Membership Action Plan (MAP)”………………………...…………….….75

CAPITOLO VIII……………………………………………………………………..79

La NATO del ventunesimo secolo

1. La Trasformazione del dispositivo di difesa…………………………………..80

2. La Guerra al terrorismo………………………………………………………..83

CONCLUSIONI……………………………………………………………………...89

ALLEGATO "A"…………………………………………..……………………….A-1 La Carta Atlantica ALLEGATO "B"…………………………………………………....………..…….B-1 Carta delle Nazioni Unite - Articolo 51 ALLEGATO "C"……………………………………………………...……………C-1 Trattato di Bruxelles ALLEGATO "D"………………………………………………………...…………D-1 Risoluzione Vandemberg ALLEGATO "E"……………………………………………………….......……….E-1 Trattato dell'Atlantico del Nord ALLEGATO "F"…………………………………………………………...……….F-1 Summit NATO - Cronologia e principali decisioni

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ALLEGATO "G"……………………………………………………..…………….G-1 Organizzazioni internazionali - Stati membri ed affiliazioni ALLEGATO "H"…………………………………………..……………………….H-1 Allargamento dell'Alleanza - Principali fasi del processo di adesone di Polonia, repubblica Ceca ed Ungheria ALLEGATO "I"………………………………………………...……………….…..I-1 Cronologia dei principali fatti riguardanti l'evoluzione della NATO a fronte dei principali eventi mondia li ALLEGATO "L"………………………………………...…………………...……..L-1 Principali sigle di uso comune BIBLIOGRAFIA………………………………………………………….………....... i

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INTRODUZIONE

In linea generale, la storia del mondo occidentale è stata, nella seconda metà del

ventesimo secolo, intimamente connessa con una serie di avvenimenti concernenti

istituzioni, accordi e trattati fra gli stati. Fino alla fine degli anni ottanta, ossia per circa

quaranta anni, nonostante l’attivismo istituzionale internazionale e fasi alternanti di vera

e propria tensione e distensione, il sistema bipolare est-ovest ha di fatto consentito di

mantenere una situazione abbastanza statica di tutto il sistema geopolitico Euro-

Atlantico. I riflessi di tale distensione si sono registrati anche in aree diverse con un

meccanismo di vero e proprio riverbero geostrategico e geopolitico.

Nemmeno alcuni episodi di guerra guerreggiata, avvenuti in altre aree del mondo,

né gli stessi avvenimenti d’Ungheria, Cuba, Cecoslovacchia e Polonia in realtà, hanno

mai intaccato tale sistema.

In seguito, a partire dalla fine degli anni ’80, il panorama delle relazioni politiche

internazionali ha invece subito delle accelerazioni pochi anni prima imprevedibili, che

hanno generato una lunga serie di profondi mutamenti. Il sistema di sicurezza del

continente europeo ha attraversato, con la fine della Guerra Fredda e del connesso

equilibrio bipolare, una vera e propria rivoluzione, che ne ha interessato tanto gli aspetti

tecnico-operativi quanto la dimensione politica ed economica che ne è alla base.

Nella comune accezione può spesso accadere che il ruolo della NATO sia percepito

semplicemente come quello di “alleanza militare”, e che assuma quindi le funzioni di

semplice “strumento” dell’azione politica internazionale. Ad un’analisi più

approfondita risulta invece che l’Alleanza ha avuto nel passato un ruolo, che ancor oggi

riveste, di diretta influenza nella politica internazionale.

Venuta meno la sua funzione originaria di difesa politica e militare dell’occidente

contro la minaccia sovietica, nonostante molti analisti colleghino a quest’ultima l’unica

ragione della sua esistenza, la NATO non si è dissolta. Al contrario, si è proposta come

il principale foro d’elaborazione teorica e realizzazione pratica della politica di

sicurezza atlantica futura. Alla nascita della nuova “NATO del XXI secolo” si

affiancano, in questo contesto, i recenti sviluppi dell’Unione Europea. D’altronde, la

sicurezza transatlantica e l’integrazione europea erano considerate anche dagli Stati

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Uniti, gia dai tempi della firma del Trattato, due elementi necessari ed inscindibili per la

stabilità di tutta la regione.

Alla luce di questi fatti, con questa tesi s’intende analizzare tutta l’evoluzione

storica e le premesse di base che hanno dato vita all’Alleanza, fino ad esaminare

l’attuale struttura dei rapporti euro-americani in materia di sicurezza e difesa. Lo scopo

è di evidenziare il motivo conduttore in ragione del quale poter approfondire e

comprendere appieno i fenomeni ed i maggiori avvenimenti contemporanei, in modo da

avere gli strumenti concettuali per interpretare le possibili evoluzioni future.

Un elemento di attenzione nell’analisi fatta è che, per la maggior parte, la

letteratura americana ed europea in materia si compone di estese monografie su un

singolo aspetto della vita dell’Alleanza Atlantica o sulle nuove strutture sorte oggi al

suo interno. Esistono altrimenti numerosi saggi, dal carattere eminentemente

descrittivo, incentrati sulla dimensione giuridica di una sicurezza comune tra i paesi

membri dell’UE, sulla prossima costituzione di una forza armata europea ed, in

generale, sulle future prospettive di sviluppo per la politica di sicurezza Atlantica.

Bisogna, tuttavia, ammettere che si tratta di prospettive a brevissimo termine, data

l’estrema difficoltà insita in tale sforzo di previsione. Ciò che ci si propone di compiere

con questo lavoro, piuttosto, è la ricostruzione sintetica e selettiva di tutti gli aspetti di

maggiore significato politico ed importanza nell’esistenza dell’Alleanza Atlantica, ed in

generale nel sistema di sicurezza europeo. Si è cercato, quindi, di tratteggiare i valori

comuni ai due periodi storici che in un certo senso suddividono i trascorsi della NATO

in due fasi: il periodo post-bellico, con l’estensione a tutti gli anni della guerra fredda,

ed il periodo del decennio appena passato, che ha segnato la nascita di una nuova

architettura nelle relazioni politiche internazionali.

L’Alleanza vive probabilmente in questi anni il momento di svolta più rilevante di

tutta la sua esistenza. E’ attraverso l’analisi dei risultati e dell’evoluzione storica, dai

successi ottenuti nel mantenere l’equilibrio di forze con il patto di Varsavia fino alle

gravi crisi di credibilità da essa affrontate, che è sembrato possibile rintracciare le

risposte ad alcuni degli interrogativi sollevati da storici e analisti politici contemporanei.

Perché, con il crollo dell’URSS e la fine del bipolarismo, la NATO non si è sciolta?

Quale direzione seguirà il suo sviluppo futuro? Dove affonda le sue radici il processo di

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trasformazione dell’Alleanza da un patto difensivo di carattere prevalentemente militare

ad un’organizzazione di sicurezza complessiva?

La tesi proposta è che se si vanno ad analizzare le premesse che hanno spinto

l’Europa e gli Stati Uniti alla stipula di un trattato transatlantico, molte di queste sono

esistono ancora.

Per quanto riguarda il punto di vista degli Stati Uniti, permane l’interesse per la

stabilità in Europa, non più minacciata dall’aggressività della Germania, o dalla

vicinanza geografica ed ideologica dell’URSS, ma da altrettanto pericolose situazioni

nei Balcani ed altre aree limitrofe. Per poter affrontare le sfide della guerra al

terrorismo internazionale, gli USA hanno bisogno di poter costruire una politica di

sostegno internazionale. Si tratta per l’America di un obiettivo di difficile

realizzazione ma fondamentale, come dimostrato anche recentemente dalle schermaglie

diplomatiche precedenti all’intervento militare in Iraq del 2003, avvenute sui tavoli

delle Nazioni Unite. La costruzione dei necessari strumenti di legittimazione ed

accettabilità politica è, per il futuro, evidentemente ancora più ardua, probabilmente

quasi impossibile senza un interlocutore unico europeo.

L’Europa, da parte sua, sebbene liberata dalla minaccia dell’Unione Sovietica alle

porte, è dichiaratamente ancora incapace di rinunciare al contributo americano per una

difesa integrata continentale. Per l’integrazione politica, non ancora realizzata, deve

invece affrontare le sfide di un ulteriore allargamento e le esigenze dei paesi in

precedenza d’area sovietica. Sotto questo punto di vista, la NATO è l’istituzione che

più d’ogni altra ha rivolto interesse alla realizzazione di un’effettiva identità comune

europea.

L’approccio metodologico seguito nell’elaborazione dei temi fin qui descritti è

dunque di tipo essenzialmente analitico, teso a mettere alla luce gli aspetti di

comunanza e comparazione tra passato e presente, alla luce dei quali la NATO può

ancora considerarsi un’istituzione attuale. Essi dimostrano i motivi della sua

permanenza, ed importanza, sulla scena delle relazioni politiche internazionali. Dopo

aver individuato i motivi portanti del panorama della sicurezza atlantica negli anni ’60,

è stata analizzata la complessa struttura istituzionale che, attraverso l’interazione di un

numero crescente d’organizzazioni sopranazionali, garantisce oggi la stabilità europea.

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Si è quindi cercato di evidenziare come le interazioni tra queste e la NATO stiano

dando luogo ad un nuovo sistema di sicurezza collettiva.

In tale ottica, tuttavia, risiede anche il convincimento che la materia si presta ad

analisi personali che potrebbero consentire una fondazione teorica fragile dello studio.

Per mantenere i criteri di scientificità propri della teoria delle relazioni internazionali si

è quindi preferito puntare su un corredo storiografico più che su giudizi intuitivi o di

suggestione. In questo lavoro si è cercato inoltre di evidenziare innanzitutto la

dimensione storica d’ogni fenomeno, prestando però allo stesso tempo attenzione ai

principali rimandi teorici, con una prospettiva moderatamente istituzionalista.

La rete delle organizzazioni internazionali e transnazionali, infatti, svolge un ruolo

prezioso nella fluida situazione attuale, fungendo innanzitutto da punto di riferimento e

di continuità in periodi di gran turbolenza e cambiamenti, quale quello verificatosi

nell’ultimo decennio. Ancor di più, poi, se gestite con flessibilità e capacità

d’adattamento, le istituzioni internazionali possono costituire non solo un riparo, ma il

motore stesso di una rilevante evoluzione.

Nel chiedersi dunque quale debba essere la risposta dell’Occidente alle sfide che il

ventunesimo secolo porta con sé, ci si deve altresì domandare quali siano i limiti ed i

possibili contributi di un’organizzazione come la NATO a tali sfide, ma soprattutto

quali saranno i modi d’interazione tra l’Unione Europea, uno degli spazi strategici più

importanti, e gli Stati Uniti. E’ interessante capire, in altre parole, come la dimensione

più propriamente europea può convivere con gli imperativi politici americani, senza

esserne oppressa, ma contribuendo attivamente alla costruzione della futura identità di

sicurezza occidentale.

La tesi è strutturata su otto capitoli.

Nel primo si ricostruiscono gli antecedenti che hanno preceduto la stipula del

Trattato, cercando di analizzare le motivazioni e gli interessi di base che hanno spinto

l’occidente ad unirsi in un’Alleanza transatlantica, cogliendone le applicazioni

immediate nell’ambito della divisione est-ovest e del clima delle relazioni negli anni

della guerra fredda.

Nel secondo capitolo si descrivono i principi originatori e di funzionamento

dell’Alleanza, evidenziando che, già dalla sua fondazione, l’alleanza militare è solo una

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parte, quella prettamente tecnica ed organizzativa, di una più complessa alleanza

“politica” di difesa, rappresentata dalla NATO.

Nel terzo capitolo si analizza il ruolo della NATO in tutte le attività tese al

controllo ed alla diminuzione degli armamenti; argomento, anche questo, di natura

prettamente politica.

Si vanno quindi a ricercare, nel quarto capitolo, le motivazioni dell’interesse

Statunitense nell’Europa degli anni ’90 e quindi delle ragioni concettuali della nuova

strategia per la sicurezza europea.

Con il quinto capitolo è presa in considerazione l’Identità di Sicurezza e di Difesa

Europea, e quindi le implicazioni di un impegno diretto delle istituzioni europee per

contribuire ad una difesa continentale, sempre armonizzata ed integrata con il legame

transatlantico.

Nei capitoli sei e sette sono presi in esame i fenomeni legati alla politica della

“open door”, e quindi il processo d’allargamento, che ha già visto nel 1999 l’ingresso

nell’Alleanza di tre stati in precedenza appartenenti al Patto di Varsavia, e le iniziative

dei Partenariati, che hanno creato una linea di comunicazione diretta per una migliore

comprensione con molti paesi orientali e mediterranei, nonché una speciale relazione

con la Russia.

Nell’ottavo capitolo si analizzano infine le sfide future, vale a dire il processo di

trasformazione dell’Alleanza per poter soddisfare le esigenze legate all’assetto

geopolitico in rapido cambiamento e all’impegno nella guerra al terrorismo.

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CAPITOLO I

LE ORIGINI E LA GENESI DELLA NATO; DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE ALLA FINE DEL PATTO DI VARSAVIA

Per comprendere il ruolo attuale della NATO ed il suo significato per la sicurezza

Europea presente e futura, bisogna comprendere la situazione originaria che ha

alimentato la necessità di costituire l’Alleanza, nei modi e con le forme che la

caratterizzano. Le ragioni politiche del trattato, e della sua “tenuta” sono da ricercare

in epoca precedente a que lla della sua sottoscrizione da parte dei dodici paesi originari.

Alle tendenze di natura nazionalistica ed ideologica della prima metà del secolo,

nessuno non ha saputo dare né risposte né rimedi strutturali adeguati. La comunità

internazionale, nonostante tutti gli sforzi di tipo istituzionalistico, ha dovuto sopportare

quindi due devastanti guerre mondiali, pagandone tutte le conseguenze connesse senza,

di fatto, risolvere problema della sicurezza internazionale. Sta proprio nella presa di

coscienza di questa situazione, risalente a diversi anni prima della firma del trattato, il

motivo originale della creazione dell’Alleanza Atlantica.

1. GLI ANTECEDENTI

Nell’Agosto 1941, durante la seconda guerra mondiale, il primo ministro

Britannico W.Churchill ed il presidente degli Stati Uniti d’America F.D.Roosvelt

s’incontrarono su una nave militare al largo di Terranova. Gli USA non erano

ancora entrati in guerra, ed i due capi di stato firmarono un documento, la “Carta

Atlantica”1, con la quale gli Stati Uniti d’America s’impegnavano a collaborare alla

sconfitta della Germania. Gran Bretagna ed USA dichiararono di non mirare ad

alcun ingrandimento territoriale, di voler rispettare l’integrità territoriale delle

nazioni e la volontà dei popoli quanto a forme di governo, di voler promuovere la

1 Il testo integrale, in lingua inglese, della “Carta Atlantica” è riportato nell’Allegato “A”.

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collaborazione fra le nazioni nella sicurezza e nella libertà, disarmando gli stati

aggressivi.

La carta Atlantica ha rappresentato la base ideologica dell’iniziativa anglo-

americana nella seconda guerra mondiale. Al tempo stesso, essa è stata il primo

atto con il quale si é iniziato a proporre la creazione di un’organizzazione di

sicurezza collettiva al posto della Società delle Nazioni2. La carta Atlantica è stata

in seguito sottoscritta a Washington, il 1 gennaio 1942, da altri 26 paesi. E’ in

pratica stata il germe che ha, pochi anni più tardi, dato il via alla creazione

dell’ONU e successivamente della NATO.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, Churchill e Roosvelt ebbero

l’occasione di discutere con Stalin, nel corso delle conferenze di guerra di Mosca,

Dumbarton Oaks e Jalta, della creazione di un’organizzazione internazionale che si

concretizzò nella conferenza di San Francisco nel 1945, durante la quale i delegati

di 51 Stati approvarono la Carta delle Nazioni Unite. In essa, all’Articolo 513, è

specificatamente rimarcato il diritto delle singole nazioni di mettere in atto misure

di difesa, individuali o collettive. In pratica con la Carta delle Nazioni Unite

veniva creato un foro di consultazione universale per favorire le consultazioni, ma

al tempo stesso erano in sostanza incoraggiate le iniziative di difesa collettiva tese

ad aumentare la sicurezza e la stabilità.

A partire dal 1945, i paesi dell’Europa occidentale e i loro alleati

nordamericani si trovarono di fronte all’urgenza della ricostruzione economica.

Nello stesso tempo le politiche e i metodi espansionistici dell’Unione Sovietica,

nonché gli scopi ideologici manifestati dal Partito Comunista Sovietico, non

potevano non destare preoccupazioni. A nessuno sembrava sicuro che gli appelli al

rispetto dello Statuto delle Nazioni Unite e degli accordi internazionali, conclusi

2 La fondazione della Società delle Nazioni risale alla Conferenza di pace di Versailles, avvenuta nel 1919 al termine della prima Guerra Mondiale. Gli stati aderenti si impegnavano a rispettare l’integrità territoriale e l’indipendenza politica degli altri membri e a non ricorrere alla guerra, prevedendo sanzioni economiche contro i violatori di tali impegni. Gli Stati Uniti non aderirono alla Società delle Nazioni perché fra le forze politiche prevalse una linea di isolazionismo. L’organizzazione ebbe pochi successi, limitati alla soluzione di conflitti fra piccoli stati, e fallì completamente nelle vertenze che coinvolgevano grandi potenze. 3 Nell’Allegato “B” è riportato il testo integrale, in lingua inglese, dell’Articolo 51 della “Carta delle Nazioni Unite”.

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alla fine della guerra, avrebbero garantito la sovranità nazionale o l’indipendenza

dei paesi democratici dalla minaccia d’aggressione esterna o di sovversione interna.

I paesi occidentali avevano ridotto i loro effettivi e smobilitato, secondo

quanto previsto dagli impegni presi in tempo di guerra, ma contemporaneamente

costatavano con crescente preoccupazione come l’Unione Sovietica intendesse

mantenere intatta la potenza delle sue forze armate.

Nel frattempo, in molti paesi dell’Europa centro-orientale e in altre parti del

mondo, erano imposti regimi non democratici e veniva repressa ogni forma

d’opposizione, con violazione dei diritti dell’uomo, dei diritti civili e delle libertà

fondamentali.

Tra il 1947 ed il 1949 una serie di drammatici avvenimenti politici fece

precipitare le cose. Com’è noto, si verificarono minacce dirette contro la sovranità

della Norvegia, della Grecia, della Turchia e d’altri paesi dell’Europa Occidentale,

il colpo di stato del giugno 1948 in Cecoslovacchia e il blocco di Berlino, iniziato

nell’aprile dello stesso anno. Nel marzo del 1948 fu firmato da Belgio, Francia,

Lussemburgo, Paesi Bassi e Regno Unito il “Trattato di Bruxelles4”.

Nello stesso periodo, per fini diversi e più ampi, nasceva anche il Consiglio

d’Europa5.

Con il Trattato di Bruxelles si manifestava la determinazione di cinque paesi

dell’Europa occidentale a costituire un sistema di difesa comune e a rinsaldare i

loro legami, in modo da poter resistere a pericoli di natura ideologica, politica e

militare che costituissero una minaccia per la loro sicurezza. In seguito, nel 1954,

4 Nell’Allegato “C” è riportato, in lingua inglese, il testo integrale del “Trattato di Bruxelles” nella versione del 1948. Il Trattato è stato modificato con un accordo, firmato a Parigi nel 1954, che di fatto creava la Unione Europea Occidentale (WEU, Western European Union) e che sanciva l’accesso di Germania ed Italia al Trattato. 5 Il Consiglio d’Europa è una organizzazione internazionale fondata il 5 Maggio 1949 da Gran Bretagna, Francia, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Irlanda, Norvegia e Lussemburgo con il compito di promuovere l’unità europea e predisporre convenzioni sui diritti economici, civili e politici. Un progetto federalista per la costituzione di una unione europea fallì nel 1950-51 a causa delle riserve sollevate da alcuni stati membri. L’importanza del Consiglio d’Europa passò conseguentemente in secondo piano quando, nel 1957, venne costituito il Mercato Europeo Comune. Il Consiglio d’Europa ha svolto una funzione importante nel campo dei diritti umani. Nel 1954 ha promosso la costituzione della Commissione Europea dei diritti dell’Uomo. Nel 1959 è susseguentemente nata la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Nell’ultimo decennio si è verificata una accelerazione delle adesioni al Consiglio d’Europa, spinta principalmente dagli stati dell’Europa occidentale. Nell’Allegato “G” è riportato uno schema aggiornato con le adesioni di tutti gli stati membri e gli stati con status di “osservatore”.

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la Repubblica Federale di Germania e l’Italia aderirono al “Trattato di Bruxelles” e

l’organizzazione fu ribattezzata Unione dell’Europa Occidentale (WEU6).

Sempre nel 1948, il Senato degli Stati Uniti sanciva l’abbandono definitivo

della politica d’isolazionismo con l’approvazione della “Risoluzione

Vandemberg”7.

Subito dopo la firma del Trattato di Bruxelles furono avviati dei negoziati con

gli Stati Uniti e il Canada allo scopo di creare, tra l’Europa e l’America,

un’Alleanza del Nord Atlantico fondata su garanzie di sicurezza ed impegni

reciproci. La Danimarca, l’Islanda, l’Italia, la Norvegia ed il Portogallo furono

invitati dalle potenze firmatarie del Trattato a partecipare a tale processo. I

negoziati culminarono, nell’aprile 1949, con la firma del “Trattato di Washington”,

che istituiva un sistema di sicurezza comune, basato su un’alleanza tra questi dodici

paesi (Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,

Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Stati Uniti), dando vita alla NATO.

2. IL RUOLO DELLA NATO NEGLI ANNI DELLA GUERRA FREDDA

Con la firma del Trattato Nord Atlantico, l’esercizio delle responsabilità

militari dell’Organizzazione del Trattato di Bruxelles, o Unione dell’Europa

Occidentale, venne trasferito all’Alleanza Atlantica. L’Unione dell’Europa

Occidentale, dopo aver perso temporaneamente importanza, è stata concretamente

riattivata nel 1984, con la missione di elaborare una “Comune Identità di Difesa

6 Western European Union. La Unione dell’Europa Occidentale (UEO - WEU) è stata stabilita con gli Accordi di Parigi del 1954, che modificavano l’originario “Trattato di Bruxelles” del 1948. La WEU ha dieci stati membri (tutti membri NATO), dei paesi “membri associati” (membri NATO ma non EU) e dei “partner associati” (non membri EU e non NATO). Ha inoltre diversi stati che partecipano con lo status di “osservatori”. La WEU, dopo un periodo di inattività, è stata riattivata nel 1984 con lo scopo di sviluppare una Identità di Difesa Europea Comune e rafforzare il pilastro europeo dell’Alleanza. Alla fine degli anni ’90 l’Unione Europea si è voluta assumere questa responsabilità, facendo tesoro dell’esperienza e del lavoro svolto dalla UEO negli anni precedenti. Nell’Allegato “G” sono riportati alcuni schemi che illustrano la situazione aggiornata degli stati membri, degli stati con status di “osservatore” e degli stati con status di “partner”. 7 Il testo della Risoluzione numero 239 del senato degli Stati Uniti d’America, detta anche Risoluzione Vandemberg per il nome del Senatore che la ha presentata, è riportato nell’Allegato “D”.

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Europea” (ESDI8), attraverso la cooperazione tra i suoi membri in materia di

sicurezza, e di rafforzare il pilastro europeo dell’Alleanza Atlantica.

L’alleanza del Nord Atlantico è stata dunque istituita con un Trattato

liberamente concluso tra stati, dopo un dibattito pubblico e la ratifica dei relativi

parlamenti. Il Trattato salvaguarda i diritti di questi stati, come pure i loro obblighi

internazionali derivanti dallo Statuto delle Nazioni Unite. Costituisce per i paesi

membri un impegno a condividere rischi e responsabilità, e a non assumere alcun

altro impegno internazionale che potrebbe risultare incompatibile.

Il Trattato spicca per chiarezza e semplicità. Sebbene sia costituito di soli 14

articoli9, riesce a definire tutti gli aspetti ed i requisiti fondamentali dell’alleanza e

degli stati partecipanti, dalle consultazioni politiche, alla cooperazione economica,

alla difesa collettiva. E’ deliberatamente poco specifico, probabilmente perché i

redattori hanno temuto che maggiori dettagli avrebbero potuto causare delle

difficoltà politiche in alcuni degli stati partecipanti, con particolare riferimento agli

Stati Uniti.

Il Trattato ruppe, di fatto, la politica di isolazionismo americano. D’altronde

arrivò in un momento in cui gli Stati Uniti riflettevano sul fatto di aver dovuto

partecipare a due guerre mondiali per evitare che il continente europeo non cadesse

sotto il dominio di una sola nazione. Per l’America rappresentò quindi una vera e

propria svolta politica e con esso, di conseguenza, gli USA si vincolarono ad un

impegno continuo nel vecchio continente. Questa “rivoluzione” della polit ica

estera americana non poté comunque essere definita completa. La durata del

trattato fu inizialmente fissata in 20 anni, ma Eisenhower dichiarò che l’Alleanza

avrebbe fallito qualora l’Europa non avesse saputo dimostrare di saper agire

unitariamente entro 10 anni. La fase di ratifica al Senato USA fu causa d’accesi

dibattiti e rivelò un forte scetticismo da parte della classe politica americana.

8 European Security and Defense Identity. Identità di Sicurezza e Difesa Europea. Lo scopo dello sviluppo della ESDI nell’ambito dell’Alleanza è quello di permettere a tutti gli Alleati Europei di di fornire alla NATO un più coerente ed effettivo contributo, quale espressione delle responsabilità condivise, e per rinforzare l’unione transatlantica agevolando, allo stesso tempo, iniziative comuni in un contesto puramente europeo. La ESDI é una parte importante del processo di riadattamento della struttura dell’Alleanza. 9 Nell’Allegato “E” è riportato il testo integrale del “Trattato dell’Atlantico del Nord”.

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Fin dagli esordi, la NATO é sempre stata strettamente legata alla questione del

futuro ordine Europeo. L’iniziativa della creazione di un Patto Atlantico è stata

inizialmente suggerita dalla classe politica europea, la stessa che nel corso della

prima metà del ventesimo secolo aveva dovuto prendere atto, per ben due volte, che

l’Europa non era stata capace di riconciliare gli interessi delle maggiori nazioni

senza dover ricorrere a guerre di grandi proporzioni. La stessa classe politica

aveva forse, più o meno consciamente, compreso che l’unico sistema per uscire dal

percorso autodistruttivo nel quale l’Europa sembrava incanalata, era di legare le

sorti del continente a quelle degli Stati Uniti in maniera permanente.

Attraverso la NATO, l’Europa cercava dunque un modo per poter affrontare

con fiducia tutta la serie di problemi che si trovava di fronte: la gestione di

un’economia post-bellica, la vicinanza dell’Unione Sovietica, la paura di

un’ulteriore rinascita della potenza militare e dell’aggressività tedesca.

Mentre inizialmente l’America era molto più riluttante ad entrare in

un’organizzazione che la avrebbe legata permanentemente all’Europa, più tardi

buona parte della dirigenza statunitense capì che era invece di grande interesse, per

l’America, prendere parte al progetto Europeo e potere quindi esercitare una certa

influenza sullo sviluppo socio-politico del vecchio continente.

Tale ruolo permanente degli Stati Uniti nella creazione e gestione della

sicurezza Europea è, in effetti, l’essenza politica principale della NATO.

Attraverso la NATO, gli Stati Uniti riescono inoltre ad esercitare il ruolo di

“potenza europea”.

Al tempo stesso, senza la presenza degli Stati Uniti sarebbe probabilmente

stato difficilissimo, o forse impossibile, realizzare una difesa comune fra gli stati

Europei, che avrebbero verosimilmente continuato a competere anziché cooperare.

La NATO è probabilmente l’elemento che più d’ogni altro ha contribuito a

controbilanciare i motivi che sono stati causa di due guerre mondiali nella prima

metà del ventesimo secolo, ed è al tempo stesso per l’Europa un’espressione

d’autodifesa dalle tendenze autodistruttive che non è stato possibile controllare in

altro modo.

Un semplice ed, in effetti, abbastanza generico patto di difesa comune non

poteva certo da solo creare un nuovo ed effettivo ordine di pace stabile. Alla

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sicurezza deve associarsi l’integrazione politica ed economica. In tale ottica, la

NATO può essere considerata gemellata al progetto di costruzione di un’Europa

unita. Questa logica è stata condivisa largamente su entrambe le sponde

dell’Atlantico da molti leader europei ed americani, quali De Gasperi10,

Adenauer11, Monnet12, Truman13, Marshall14, Acheson15. Lo stesso Presidente

Truman già definiva il “Piano Marshall16” ed il “Trattato di Washington” come

“due metà della stessa noce”

Questa stretta connessione tra cooperazione transatlantica ed integrazione

Europea offre una lettura molto interessante. Mentre il bisogno della

partecipazione degli Stati Uniti nella realizzazione della sicurezza europea potrebbe

essere considerato come una rassegnazione ad una perpetua dipendenza dagli Usa

ed un freno all’unificazione europea, in effetti, la NATO rappresenta proprio

l’opposto. La ricostruzione economica dell’Europa era già cominciata con il

Piano Marshall nel 1947, ben due anni prima della firma del Trattato di

Washington. Gli Stati Uniti si erano quindi gia impegnati in un piano che, di

10 Alcide De Gasperi, a capo del Governo italiano, era consapevole dell’isolamento italiano dopo la sconfitta nella seconda Guerra Mondiale e della entità dei sui bisogni materiali. Cercò quindi di instaurare un profondo rapporto di fiducia con gli stati Uniti e contemporaneamente si impegnò per un progetto europeistico. 11 Il cancelliere tedesco Konrad Adenauer respinse l’idea di una Germania neutrale, “ponte” fra est ed ovest. A suo avviso una tale situazione avrebbe potuto favorire una graduale penetrazione comunista in Europa. Si impegnò quindi fortemente perché la Germania entrasse (nel 1954) nella NATO, avviando un graduale riarmo, e condusse la nazione ad aderire alla Comunità Economica Europea. 12 Jean Monnet, già vice segretario della Società delle Nazioni dal 1919 al 1923, fu tra i massimi sostenitori dell’europeismo ed a lui si deve soprattutto al stesura del “piano Schuman”, che portò alla creazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, nel 1951. 13 Il Presidente degli stati Uniti d’America Harry Truman appoggiò la politica del “contenimento” (containment). Negli anni della sua presidenza fu realizzato il piano Marshall e fu fondata la NATO. 14 Il Segretario di Stato americano George Marshall lanciò lo “European Recovery Program” (ERP, Programma di Ricostruzione Europea), conosciuto come “Piano Marshall”, e diede il via alle trattative per la realizzazione dell’Alleanza Atlantica. 15 Dean Gooderham Acheson, Segretario di Stato americano, guidò la politica estera del Presidente Truman negli anni che videro il lancio del Piano marshall e la creazione della NATO. 16 Il “Piano Marshall” fu lanciato da Segretario di Stato degli USA G.C.Marshall, con il nome di European Recovery Program (ERP, Programma di Ricostruzione Europea) nel 1947. Prevedeva la concessione di aiuti gratuiti alle nazioni europee, perlopiù sotto forma di beni, che venduti dai vari governi agli operatori economici interni, avrebbero dovuto finanziare la creazione di infrastrutture ed il risanamento dei bilanci. Il Piano Marshall contribuì a rilanciare l’economia europea in stretto collegamento con quella americana.

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fatto, “integrava economicamente” gli stati europei e spianava la strada ad una

futura integrazione politica. La NATO non andava quindi a bloccare il processo

d’integrazione, ma ad agevolarlo, creando sul fronte della sicurezza comune un

ulteriore momento d’unificazione. D’altronde, una più stretta integrazione ed

unione politica dell’Europa era stata dichiaratamente annoverata fra gli obiettivi

degli Stati Uniti, proprio per facilitare la stabilità del continente. Nella notte

antecedente alla firma del Trattato, il Segretario di Stato americano Dean Acheson

chiarì che gli Stati Uniti desideravano con un “senso d’urgenza” una più stretta

unificazione politica Europea. Egli disse inoltre che vi era il bisogno di integrare

la Germania nella comunità occidentale, e prima ancora nell’Europa, facendo in

modo che riacquistasse credibilità e fiducia. Gli Stati Uniti, insomma, non

volevano assolutamente ripetere l’errore di isolare la Germania, come alla fine della

prima Guerra Mondiale, e volevano chiaramente e dichiaratamente utilizzare anche

la NATO per questo, nonostante non mancassero su questo argomento gli

scetticismi e le paure di diversi altri alleati.

In definitiva si può affermare che la NATO è nata con un triplice ruolo:

− creare una connessione tra America ed Europa;

− fronteggiare e contenere l’Unione Sovietica;

− controllare la Germania.

Lord Ismay, primo segretario Generale della NATO, in maniera cruda ma

efficace, espresse così il ruolo dell’Alleanza: “tenere gli Americani dentro, i Russi

fuori ed i Tedeschi sotto”.

Questa affermazione dimostra che, nonostante il lato visibile e pratico della

NATO sia rappresentato da un’elaborata rete d’accordi militari e strutture

organizzative, l’Alleanza contiene fondamentalmente, sin dall’origine, un preciso

progetto politico, sebbene non sia mai stata raggiunta un’unanimità generale sulla

validità di questo progetto. I dubbi sulla sua efficacia e lo scetticismo sostanziale

di larghi settori delle forze politiche e dell’opinione pubblica americana non sono

mai scomparsi. Durante tutto il periodo della guerra fredda, la NATO ha dovuto

affrontare tutti i paradossi e le difficoltà di creare una linea d’azione comune a tante

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diverse nazioni. Sotto questo punto di vista la NATO ha attraversato un periodo di

crisi permanente, sia sul fronte delle consultazioni politiche, sia su quello della

strategia militare. Oltre a tutto devono aggiungersi le altre difficoltà dovute al

continuamente variabile stato delle relazioni transatlantiche, anche nelle materie e

per gli scopi estranei a quelli dell’Alleanza.

Negli anni della guerra fredda, gli analisti politico-militari americani hanno

ripetutamente spronato gli alleati europei ad un maggiore impegno e all’incremento

dell’investimento militare a favore dell’Alleanza, per cercare di bilanciare gli oneri

pagati da Stati Uniti per la sicurezza, quasi minacciando di riconsiderare il forte

supporto statunitense, economico e militare, all’organizzazione.

Gli alleati europei, da parte loro, hanno velatamente e più volte accusato gli

Stati Uniti di voler dominare la NATO, sia nell’ambito politico che militarmente.

Spesso gli Stati Uniti sono anche stati accusati di fare un doppio gioco, spronando

da una parte l’integrazione Europea per garantirgli maggiori responsabilità, salvo

poi riservarsi tutte le posizioni di leadership nell’ambito dell’organizzazione

dell’Alleanza. Queste divergenze portarono addirittura all’uscita della Francia

dalla struttura militare, avvenuta nel 1966, che rese necessario lo spostamento delle

sedi di vertice della NATO da Parigi a Bruxelles.

Nonostante il processo decisionale lungo e tedioso, nonostante la prevedibilità

delle prese di posizione ufficiali, l’Alleanza è comunque sopravvissuta a tutte

queste difficoltà. La regola delle decisioni all’unanimità, causa principale della

lentezza e della difficile amovibilità politica, ha avuto dei seguiti positivi. Le

decisioni, una volta prese, sono state rispettate da tutti gli Stati alleati, conferendo

quindi una notevole autorevolezza agli atti degli organi dell’Alleanza.

Delle considerazioni simili possono essere fatte anche per quanto riguarda la

strategia militare. Da un certo punto di vista, la NATO ha rappresentato una serie

di continui compromessi tra la limitatezza di risorse messe in campo dagli alleati

europei e le esigenze legate agli interessi comuni. Nonostante ciò, la NATO è

riuscita a dare al mondo il messaggio che l’Europa occidentale ed il Nord America

si consideravano un unico spazio di sicurezza, e che intendevano perseguire

assieme gli interessi comuni e quindi garantire la sicurezza e la stabilità di tutta la

regione. Questo forte messaggio, oltre ad essere un effettivo deterrente di difesa

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ha, di fatto, impedito all’Unione Sovietica di considerare l’uso della sua potenza

militare quale strumento d’influenza politica. Gli accordi di tipo militare

dell’Alleanza, mai utilizzati fino agli anni ’9017, hanno quindi dato luogo, sin

dall’inizio, a risultati politici d’entità notevole.

Con il passare del tempo, inoltre, si sono lentamente consolidati gli interessi di

tutti i membri nella relazione transatlantica modellando, di fatto, una “comunità”

basata sia su valori e legami culturali che su interessi comuni. Per l’Europa, il

legame transatlantico rappresentava uno strumento di protezione nei confronti della

vicina Unione Sovietica ed una garanzia da eventuali dispute interne.

Rappresentava anche l’unico sistema disponibile per esercitare una qualche

influenza sulla politica degli Stati Uniti, rendendo prevedibili e meglio gestibili le

relazioni bilaterali degli stati membri con gli USA.

Per gli stati nordamericani, USA e Canada, la NATO rappresentava invece un

mezzo prezioso per esercitare un’influenza sull’evoluzione politica europea, a

garanzia d’eventi o sviluppi non desiderati. Tramite la NATO, gli Stati Uniti

hanno evitato che il continente europeo potesse cadere sotto il dominio egemonico

di un’unica potenza, evitando quindi il rischio di situazioni simili a quelle che

causarono a suo tempo la seconda guerra mondiale.

Parallelamente, la NATO ha creato un’atmosfera che ha favorito enormemente

il commercio e gli scambi transatlantici, con notevoli benefici per le economie di

tutte le parti.

Gli interessi comuni ed i vantaggi derivanti dall’Alleanza hanno quindi

bilanciato e superato i motivi di contrasto e di disaccordo. Nonostante le ripetute

crisi, l’Alleanza ha saputo auto-regolarsi e procedere per diversi decenni attraverso

tutto il periodo della guerra fredda. Le diverse opinioni su fatti specifici non

hanno, infatti, mai incrinato i rapporti cordiali basati, come detto, su ben solidi

interessi comuni.

17 Il primo intervento di forze militari della NATO è stato effettuato, su richiesta delle Nazioni Unite, in Bosnia nel 1993, per l’applicazione della Risoluzione 816 del Consiglio di Sicurezza che autorizzava la zona di interdizione aerea sulla Bosnia Erzrgovina. Nel 1995, sempre in risposta ad una richiesta dell’ONU, aerei della NATO attaccano per la prima volta degli obiettivi in territorio serbo-bosniaco.

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CAPITOLO II

STRUTTURA E PRINCIPI ORGANIZZATIVI DELL’ALLEANZA

Sin dalla sua nascita, l’obiettivo essenziale della NATO è stato quello di

salvaguardare la libertà e la sicurezza di tutti i suoi membri attraverso l’uso di

mezzi politici e militari, conformemente ai principi dello Statuto delle Nazioni

Unite, per contribuire ad instaurare un ordine pacifico, giusto e durevole in Europa,

basato sui comuni valori di democrazia, di rispetto dei diritti dell’uomo e dello stato

di diritto.

Questo obiettivo centrale ha assunto un rinnovato significato in seguito alla

fine della Guerra Fredda perché, per la prima volta nella storia europea del

dopoguerra, la prospettiva del suo raggiungimento è diventata una realtà.

Nelle sue migliori intenzioni, la NATO incarna il legame transatlantico

attraverso il quale la sicurezza del Nord America è permanentemente legata alla

sicurezza dell’Europa. E’ la concreta espressione dell’effettivo sforzo collettivo

tra i propri membri a sostegno dei loro comuni interessi.

Il principio fondamentale alla base del funzionamento della NATO è

l’impegno comune e la volontà di cooperazione tra stati sovrani che deriva

dall’indivisibilità della sicurezza dei suoi membri. La solidarietà in seno

all’Alleanza garantisce che nessun paese alleato sia costretto a fare affidamento

unicamente sui propri mezzi per rispondere alle principali sfide alla propria

sicurezza. Senza porre alcuna limitazione al diritto e al dovere che hanno i suoi

membri di assumersi le proprie responsabilità di stati sovrani in materia di difesa, la

NATO consente di realizzare i loro obiettivi fondamentali di sicurezza nazionale

attraverso lo sforzo collettivo. In breve, l’Alleanza è un’associazione di liberi stati,

uniti nella loro determinazione a salvaguardare la loro sicurezza attraverso

reciproche garanzie e stabili rapporti con altri paesi.

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1. I MEZZI A DISPOSIZIONE ED I COMPITI FONDAMENTALI

Il Trattato del Nord Atlantico dell’aprile 1949, che costituì la base giuridica e

negoziale dell’Alleanza, fu concepito nel contesto ed in armonia all’articolo 51

dello Statuto delle Nazioni Unite, che riafferma il diritto naturale degli stati

indipendenti alla legittima difesa individuale o collettiva. Lo scopo dell’Alleanza,

come afferma il preambolo del Trattato, è di “promuovere relazioni pacifiche e

amichevoli in tutta l’area nord Atlantica”. Al tempo della firma del Trattato, in

ogni caso, l’immediato scopo della NATO era soprattutto quello di difendere i suoi

membri da una potenziale minaccia derivante dalle politiche e da una crescente

capacità militare di quella che allora era l’Unione Sovietica.

L’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico (NATO) è la struttura che

permette la realizzazione degli obiettivi dell’Alleanza. Si tratta di

un’organizzazione intergovernativa, i cui paesi membri conservano la loro

sovranità e la loro completa indipendenza. E’ la sede in cui i paesi si consultano su

qualsiasi argomento decidano di voler sollevare e ove prendono decisioni su

questioni politiche e militari concernenti la loro sicurezza. Fornisce inoltre

strutture idonee a facilitare la consultazione e la cooperazione tra i paesi membri in

ambito politico, militare, economico e scientifico, come pure in altri settori non

militari.

La consapevolezza che hanno i membri dell’Alleanza, di beneficiare di un

uguale livello di sicurezza, pur nella diversità delle loro rispettive situazioni o delle

loro capacità militari, contribuisce inoltre alla stabilità complessiva in Europa e

crea quindi delle condizioni favorevoli ad una migliore cooperazione tra stati

membri, come pure nei confronti dei paesi terzi.

Per attuare la sua politica di sicurezza, l’Alleanza utilizza, i seguenti mezzi:

− un sufficiente potenziale militare per prevenire la guerra e assicurare una

difesa efficace;

− una capacità globale per gestire con successo le crisi che mettessero a

repentaglio la sicurezza dei suoi membri;

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− degli sforzi politici che tendono a favorire il dialogo con gli altri paesi e un

approccio in cooperazione alla sicurezza europea, che includa misure per

conseguire successivi progressi nel campo del controllo degli armamenti e del

disarmo.

Per conseguire il suo obiettivo essenziale, giacché Alleanza di paesi impegnati

dal Trattato di Washington e dallo Statuto delle Nazioni Unite, essa svolge i

seguenti compiti fondamentali:

− sicurezza: fornisce uno degli elementi indispensabili per uno stabile contesto di

sicurezza in Europa, basato sullo sviluppo delle istituzioni democratiche e

sull’impegno a risolvere le contese in modo pacifico, in cui nessun paese

dovrebbe essere in grado di intimidire od obbligare un altro attraverso la

minaccia o l’uso della forza;

− consultazione: conformemente alle disposizioni dell’articolo 4 del Trattato

Nord Atlantico, funge da fondamentale foro transatlantico per le consultazioni

tra Alleati su ogni questione che riguardi i loro interessi vitali, inclusi i

possibili sviluppi che presentino dei rischi per la sicurezza dei membri e per

l’idoneo coordinamento dei loro sforzi in settori di comune interesse;

− dissuasione e difesa: esercita la dissuasione e la difesa nei confronti d’ogni

minaccia d’aggressione contro uno stato membro della NATO, come previsto

dagli articoli 5 e 6 del Trattato di Washington;

− rafforzamento della stabilità nell’area euro-atlantica: fornisce un contributo

essenziale alla stabilità continentale tramite:

• gestione delle crisi: è pronta, caso per caso e attraverso il consenso,

conformemente all’articolo 7 del Trattato di Washington, a contribuire ad

un’efficace prevenzione dei conflitti e ad impegnarsi attivamente nella

gestione delle crisi, incluse le operazioni per risposta ad una crisi;

• partenariato: promuove vaste relazioni di partenariato, di cooperazione e

di dialogo con altri paesi nell’area euro-atlantica, allo scopo di accrescere

la trasparenza, la fiducia reciproca e la capacità d’azioni congiunte con

l’Alleanza.

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Le strutture create in seno alla NATO permettono ai paesi membri di

coordinare le loro politiche in vista del conseguimento di questi compiti

complementari. Consentono di consultarsi e di cooperare permanentemente nel

settore politico ed economico e in altri ambiti non militari. Permettono, inoltre, di

stabilire dei piani congiunti per la difesa comune, di creare l’infrastruttura, le

installazioni di base e quanto necessario per consentire alle forze militari di operare

e di organizzare piani d’addestramento ed esercitazioni congiunte. Tutte queste

attività hanno alla base una struttura civile e militare complessa, il cui

funzionamento è assicurato da personale amministrativo, finanziario e addetto alla

pianificazione, come pure da agenzie create dai paesi membri dell’Alleanza allo

scopo di coordinare l’attività in settori specialistici: per esempio, in quello delle

comunicazioni, necessarie per facilitare la consultazione politica e il comando e

controllo delle forze armate o in quello del sostegno logistico, necessario per

sostenere tali forze.

2. PRINCIPI ORGANIZZATIVI DI VERTICE DELL’ALLEANZA

Al momento della firma del Trattato, nell’Aprile del 1949, il processo di

realizzazione pratica dell’Alleanza iniziò con la creazione, secondo quanto previsto

dall’articolo 9 del documento, del Consiglio Nord Atlantico (North Atlantic

Council – NAC), detto anche, per brevità, semplicemente Consiglio Atlantico. In

esso sono rappresentati i governi di tutti i paesi membri, e lo scopo primario di tale

organo supremo è quello di discutere tutte le questioni concernenti

l’implementazione del Trattato stesso. Costituisce inoltre un’unica sede di

consultazione fra tutti i governi dei paesi membri per tutte le questioni riguardanti

la sicurezza e la difesa della pace. Il consiglio è l’unico organo che trae origine ed

autorità direttamente dal Trattato. Tale situazione è rimasta immutata fino ad

oggi. Il consiglio Atlantico è tuttora la principale autorità dell’Alleanza, ed il suo

compito principale rimane quello di lavorare per garantire il raggiungimento degli

obiettivi posti a base dell’Alleanza, e in altre parole per garantire la pace, la

sicurezza degli stati membri, la stabilità nella regione Europea ed Atlantica.

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Il processo di consultazione interno ai meccanismi del Consiglio assicura degli

strumenti di completa cooperazione. Tutti gli stati membri hanno uguale diritto di

esprimere la loro opinione nell’ambito del Consiglio.

Agendo quale libera ed indipendente associazione intergovernativa e

multinazionale, costituita da stati sovrani, la NATO non assume alcun’autorità

sopranazionale e non si accolla nemmeno delle funzioni d’indirizzo politico

indipendenti. Le decisioni prese in ambito NATO, pur esprimendo una volontà

collettiva e generate da un comune consenso sono, dal punto di vista giuridico

internazionale, delle decisioni prese liberamente da tutti gli stati membri

dell’Alleanza. Il livello di suddette decisioni può quindi variare da semplici

accordi sullo scambio d’informazioni, su procedure o su iniziative di cooperazione,

fino alla decisione di intraprendere azioni militari.

La NATO può intraprendere iniziative solo se l’unanimità degli stati membri è

d’accordo, anche nel caso in cui le citate iniziative prevedono la partecipazione di

non tutti gli stati membri.

Non essendovi alcun elemento sopranazionale nell’ambito del Consiglio

Atlantico, l’attività di consultazione fra le varie nazioni assume un ruolo chiave nel

processo di costruzione della volontà comune. Il livello e le materie delle

consultazioni politiche possono spaziare in tutto il campo della politica estera,

senza limitazioni territoriali relative all’area geografica NATO, con la sola

esclusione degli affari d’interesse puramente nazionale dei paesi membri.

Ogni paese membro della NATO è rappresentato presso il Consiglio

dell’Atlantico del Nord da un “Rappresentante Permanente” (Permanent

Representative - PermRep) che agisce sulla base delle istruzioni ricevute

direttamente dal rispettivo governo.

Oltre alla sessione permanente, nella quale il Consiglio Atlantico si riunisce

per almeno due giorni a settimana, sono previste delle sessioni speciali:

− a livello di Ministri della Difesa (3 volte l’anno);

− a livello di Ministri degli Esteri (2 volte l’anno);

− a livello di Summit, con la partecipazione dei Capi di Stato/Governo (quando

opportuno).

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Oltre al Consiglio Atlantico sono stati creati altri due organi complementari:

− il “Comitato di Pianificazione della Difesa” (Defense Planning Committee –

DPC);

− il “Gruppo per la Pianificazione Nucleare” (Nuclear Planning Group - NPG).

Il Comitato di Pianificazione della Difesa implementa il lavoro del Consiglio

Atlantico, fornendo delle linee di guida alle autorità militari della NATO sulla

materia della pianificazione della difesa. Ha, per le materie di competenza, le

stesse funzioni e la stessa autorità del Consiglio Atlantico.

Il Gruppo per la Pianificazione Nucleare è la principale sede di consultazione

per tutti gli argomenti riguardanti il ruolo delle forze nucleari per la sicurezza e la

politica di difesa della NATO.

Questi organi decisionali e di consultazione di vertice sono supportati da una

vasta struttura di comitati e gruppi di lavoro subordinati. Attraverso di questi è

assicurato, attraverso la partecipazione volontaria, che ogni nazione sia

rappresentata ad ogni livello ed in ogni campo d’attività della NATO. Gran parte

dei suddetti comitati ha inoltre responsabilità specifiche supplementari, quali quelle

concernenti l’ implementazione del piano di lavoro per “Consiglio per il

Partenariato Euro-Atlantico” (EAPC18)” e quelle legate all’iniziativa di

“Partenariato per la Pace” (PfP19)”

Il Comitato di Pianificazione della Difesa (DPC), il Gruppo per la

Pianificazione Nucleare (NPG) e tutti i comitati subordinati operano in maniera

completamente analoga al Consiglio Atlantico, basando le discussioni e le

decisioni, sempre all’unanimità, sulla base delle attività dei comitati e dei gruppi di

lavoro subordinati. Come avviene per il Consiglio Atlantico, anche in questo caso

18 Euro-Atlantic Partnership Council. Il Consiglio per il Partenariato Euro-Atlantico è un foro al quale i paesi membri della NATO ed i paesi “partner” si incontrano regolarmente per discutere su argomenti di carattere politico e relativi alla sicurezza, incoraggiando la cooperazione in molte aree. 19 Partnership for Peace. Il Partenariato per la Pace, lanciato nel gennaio 1994, offre ai Partner dell’Alleanza l’opportunità di prendere parte, con la NATO, a programmi di cooperazione nell’ambito della sicurezza, opportunamente adattati alle loro necessità. Questi includono attività quali esercitazioni militari, e di supporto alle emergenze civili.

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i rappresentanti nazionali agiscono in conformità alle indicazioni ricevute

direttamente dalle rispettive capitali, rappresentando le intenzioni e le posizioni

delle rispettive autorità nazionali. Parallelamente, tengono informate le autorità

nazionali sulle posizioni espresse dai rappresentanti delle altre nazioni.

Il “Segretario Generale”, nominato direttamente dagli stati membri, esercita la

presidenza del Consiglio Atlantico, del comitato di Pianificazione per la Difesa, del

Gruppo per la Pianificazione Nucleare e di alcuni dei Comitati subordinati.

Esercita le funzioni di portavoce ufficiale e tutte quelle legate alle relazioni

dell’Alleanza, sia verso l’esterno che verso i governi degli stati membri. Egli può

proporre degli argomenti di discussione e decisione. E’ supportato dalle “Stato

Maggiore Internazionale” (International Staff – IS), che comprende l’Ufficio del

Segretario Generale, cinque Divisioni Operative (Affari Politici, Operazioni e

Pianificazione della Difesa, Supporto alla Difesa, Logistica e Pianificazione

Emergenze Civili, Affari Scientifici e per l’Ambiente), l’ ”Ufficio di Gestione”

(Office of Management) e l’”Ufficio di Controllo Finanziario” (Office of Financial

Controller). Attraverso la loro struttura di Direttorati e Servizi, cinque Assistenti

Segretari Generali dirigono il supporto del Consiglio Atlantico e dei suoi Comitati

nei vari settori d’interesse dell’Alleanza. Vi sono inoltre una serie d’agenzie ed

organizzazioni situate in diversi stati membri, che si occupano di specifiche

materie, quali le comunicazioni ed il supporto logistico.

La struttura militare integrata rimane sotto il controllo politico e la guida del

Consiglio Atlantico e del Comitato di Pianificazione della Difesa. Il ruolo

primario è quello di fornire una struttura organizzativa di base per la difesa del

territorio degli stati membri contro le minacce alla loro sicurezza ed alla loro

stabilità.

Il Comitato Militare (Military Committee – MC) è la più alta autorità militare

dell’Alleanza, dipendente direttamente dall’autorità politica del Consiglio

Atlantico, del Comitato di Pianificazione della Difesa e, quando reso opportuno per

gli argomenti concernenti l’armamento nucleare, del Gruppo di Pianificazione

Nucleare. Il Comitato Militare rappresenta il più alto livello di consultazione e

cooperazione tra Gli stati membri su questioni di carattere militare. E’

responsabile di fornire le dovute raccomandazioni alle autorità politiche sulle

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misure ritenute necessarie per la difesa comune dell’area d’interesse della NATO e

di fornire direttive guida ai comandanti militari strategici di vertice.

Il Presidente del Comitato Militare presiede le riunioni e dirige

l’amministrazione ordinaria, agisce da portavoce e rappresenta il Comitato Militare

alle riunioni del consiglio Atlantico e del Comitato di Pianificazione della Difesa al

fine di fornire suggerimenti sulle questioni militari. E’ aiutato da uno “Stato

Maggiore Militare Internazionale” (International Military Staff - IMS), che ha il

compito di agevolare l’implementazione delle decisioni e delle linee guida del

Comitato.

In analogia al Consiglio Atlantico, i Capi di Stato Maggiore della Difesa (o le

corrispettive autorità militari) delle diverse nazioni sono rappresentati presso la

sede centrale della NATO da Rappresentanti Militari (Military representative -

MilRep) in seno al Comitato Militare.

Nel realizzare il processo decisionale e di consultazione, basato sull’unanimità

e sul consenso comune, le nazioni dell’Alleanza salvaguardano, in ogni caso, le

loro prospettive e posizioni individuali, mettendo delle forze a disposizione del

meccanismo necessario a realizzare capacità di reazione rapide e coordinate. Il

continuo scambio d’informazioni e l’attività di consultazione contribuiscono ad

assicurare la cooperazione in casi di crisi, quando non vi sarebbe tempo per

riconciliare diverse posizioni ma è necessaria l’unanimità per prendere decisioni

importanti. Una comune visione su questa necessità aggiunge forza e credibilità

all’Alleanza.

Le consultazioni all’interno della NATO possono prendere diverse forme, e

non sono limitate a quelle ufficiali realizzate dai soggetti politici istituzionali. Una

vasta tipologia di consultazioni può realizzarsi in molti campi d’applicazione,

formalmente ed informalmente. Queste possono a volta prendere la forma di

semplice scambio d’opinioni. Altre volte possono contemplare lo scambio

d’informazioni su intenzioni o azioni, di prossima realizzazione o già intraprese, in

conformità a decisioni naziona li o con il concorso parallelo d’altre nazioni.

Talvolta possono riguardare intenzioni, per le quali è desiderato un avallo.

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CAPITOLO III

IL RUOLO DELL’ALLEANZA NEL CONTROLLO DEGLI ARMAMENTI

La diminuzione degli armamenti ad un livello minimo e controllato fa parte degli

obiettivi di sicurezza che l’Alleanza si pone. Per questo motivo la NATO è sempre

stata in primo piano nel sostenere le politiche di controllo degli armamenti, di disarmo e

della non proliferazione. In questo settore si è impegna ta e continua ad impegnarsi, in

armonia agli obiettivi fondamentali.

Recentemente, il problema del controllo degli armamenti ha trovato uno spazio più

consistente nelle dottrine di base dell’Alleanza, a riprova di una presa di coscienza del

ruolo politico che la NATO ricopre, parallelamente a quello d’organizzazione militare

multinazionale per la difesa comune.

I leader dell’Alleanza hanno deciso inoltre, nel vertice di Washington dell’aprile

1999, di aumentare gli sforzi per contrastare la proliferazione delle Armi di Distruzione

di Massa (WMD20) e dei loro vettori.

L’Alleanza, come indicato nel Concetto strategico del 1999, è impegnata a

contribuire attivamente allo sviluppo d’accordi sul controllo degli armamenti, sul

disarmo e sulla non proliferazione. E’ impegnata inoltre allo sviluppo di “Misure per

Accrescere la Sicurezza e la Fiducia” (CSBM21). I paesi membri considerano

ovviamente le misure per accrescere la fiducia, il controllo degli armamenti, il disarmo

e la non proliferazione come importanti componenti della prevenzione dei conflitti, è

però ovvio che sono consci che l’Alleanza può svolgere un ruolo fondamentale in

20 Weapon of Mass Destruction. Iniziativa mirata ad affrontare il rischio della proliferazione di Armi di Distruzione di Massa tramite la intensificazione delle consultazioni sul disarmo e sulla non-proliferazione, lanciata nel summit NATO di Washington dell’Aprile 1999. un apposito centro sulle Armi di Distruzione di Massa è stato attivato presso il quartier generale NATO a Bruxelles per coordinare le attività in questo campo, e per dare supporto agli sforzi per aumentare la preparazione dell’Alleanza per rispondere al rischio derivante dalle WMD. 21 Confidence and Security Building Measures. Si tratta di una serie di misure preventive e meccanismi per lo scambio e la verifica di informazioni riguardanti le Forze Armate e le attività militari dei paesi partecipanti. Sotto l’egida dell’OSCE, una serie di iniziative diplomatiche iniziate fin dal 1984, hanno creato i presupposti per la sottoscrizione del “Documento di Vienna”. Questo documento è poi stato più volte rivisto ed ammodernato, sempre nell’ambito delle iniziative dell’OSCE. L’ultima versione (Documento di Vienna 1999), è stato adottato in occasione del summit OSCE di Istambul del Novembre 1999.

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questo campo promuovendo un più vasto, completo e verificabile processo

internazionale sul controllo degli armamenti e il disarmo. I programmi di partenariato,

di cooperazione e di dialogo della NATO offrono un’opportunità unica per promuovere

questi obiettivi, contribuire ad accrescere la fiducia e la sicurezza ed a sviluppare un

approccio di cooperazione alla sicurezza internazionale.

Nel vertice di Washington del 1999, gli alleati della NATO hanno stabilito, alla

luce degli sviluppi strategici generali e della ridotta importanza attribuita agli armamenti

nucleari, di valutare delle possibilità riguardanti le misure per accrescere la sicurezza e

la fiducia, alle verifiche, alla non proliferazione e al controllo degli armamenti e al

disarmo. Dopo il vertice, i competenti organismi della NATO hanno intrapreso

un’approfondita e vasta valutazione degli sviluppi complessivi e hanno esaminato

alcune possibilità per il futuro.

Da quest’iniziativa è poi scaturito un acceso dibattito, strutturato sulle questioni

concernenti le WMD.

A prescindere da qualsiasi considerazione sul rinnovamento delle dottrine e sulle

implicazioni politiche che queste hanno, è ovvio che, per il raggiungimento degli

obiettivi fondamentali, il principale interesse dell’Alleanza e dei suoi paesi membri

rimane quello di prevenire la proliferazione degli armamenti dal verificarsi o, ove ciò

avvenisse, sconfiggerla attraverso mezzi diplomatici. Una sintesi dei principali

sviluppi verificatisi in questo campo è riportata qui di seguito.

1. IL CONTROLLO DELLE ARMI NUCLEARI, BIOLOGICHE E

CHIMICHE

Uno dei più grossi problemi per l’Alleanza è la proliferazione delle armi

nucleari, biologiche e chimiche (NBC) e dei loro vettori. Sono stati faticosamente

raggiunti, nel corso degli anni, molti positivi progressi nel rafforzamento dei regimi

internazionali di non proliferazione. Tuttavia il problema rimane, ed è molto

delicato e di difficile gestione.

E’ ovvio che la proliferazione può verificarsi nonostante gli sforzi per

prevenirla e può costituire una diretta minaccia militare per le popolazioni, i

Page 30: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

30

territori e le forze armate. L’Alleanza riconosce apertamente questo. Infatti,

esistono stati che vendono, acquistano o cercano di acquistare armamenti e vettori

NBC. Alcuni di questi stati sono ai limiti dell’area NATO, altri in altre regioni.

Esistono inoltre altre organizzazioni o “entità” che, pur non essendo degli stati,

hanno le potenzialità per creare ed utilizzare alcune di queste armi.

Nel passato la NATO ha posto come cardine delle dottrine militari, in funzione

di mantenere un alto impatto in termini di deterrenza, proprio le forze nucleari.

Ultimamente, a partire dagli anni ‘90, la NATO ha notevolmente ridotto la

propria dipendenza dalle forze nucleari. I tre paesi membri dell’Alleanza che

detengono arsenali nucleari, vale a dire Stati Uniti, Francia e Regno Unito, hanno

compiuto importanti riduzioni in questo tipo di forze. Tuttavia, l’esistenza di

potenti forze strategiche al di fuori dell’Alleanza costituisce un indicativo fattore

che l’Alleanza deve tenere in considerazione, ove s’intenda mantenere la sicurezza

e la stabilità nell’area euro-atlantica. Nonostante il continuo processo

d’avvicinamento, la Russia detiene ancora un gran numero d’armi nucleari di tutti i

tipi. La Cina, dal canto suo, ha continuato a modernizzare le proprie forze

nucleari nel corso dell’ultimo decennio. India e Pakistan hanno entrambi eseguito,

alla fine degli anni ’90, esperimenti nucleari che hanno rappresentato una seria

sfida agli accordi di non proliferazione nucleare ed accresciuto i pericoli di conflitti

regionali. A seguito di ciò, nel giugno 1999, Stati Uniti e Russia hanno

confermato i loro attuali impegni derivanti dal Trattato sui Missili Antimissile (Anti

Ballistic Missiles - ABM), esaminando gli eventuali mutamenti nella situazione

strategica che possono influire sul Trattato, e considerando eventuali proposte per

accrescerne ulteriormente l’efficacia. Gli Stati Uniti hanno quindi proposto delle

modifiche al Trattato, onde consentire lo spiegamento di un limitato sistema di

difesa antimissile.

Le discussioni bilaterali e le consultazioni multilaterali, sia sul Trattato ABM

che su una terza serie di Negoziati sulle Riduzioni degli Armamenti Strategici

(STrategic Armament Reduction Talks III - START III), sono continuate per anni.

Un’altra iniziativa bilaterale è stata lanciata da Stati Uniti e Russia nel

Settembre 2000. Le due superpotenze hanno avviato una cooperazione sulla

stabilità strategica, quale base costruttiva per rafforzare la fiducia reciproca. Lo

Page 31: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

31

scopo finale di quest’iniziativa è di sviluppare delle misure per rafforzare la

suddetta stabilità strategica e di contrastare su scala mondiale la proliferazione

degli armamenti di distruzione di massa, dei missili e delle tecnologie missilistiche.

a. Il Trattato di Non Proliferazione nucleare (NPT22)

Il più importante accordo internazionale sulla non proliferazione su scala

mondiale e sul processo di realizzazione di un disarmo nucleare è stato

senz’altro, per molti anni, il “Trattato di Non Proliferazione nucleare”.

A seguito di un’apposita iniziativa di proroga e di riesame, lanciata nel

1995, il Trattato è stato prorogato per una durata indeterminata. Nella stessa

occasione è stato inoltre deciso di adottare una serie di “Principi ed Obiettivi

per la non proliferazione e il disarmo nucleari ”, per rafforzare il processo di

riesame e proroga.

E’ stato inoltre rilevata l’importanza di compiere dei progressi per

pervenire ad un trattato che vieti la produzione di materiali fissili per armi

nucleari o d’altri dispositivi nucleari esplosivi e ha invitato a riprendere i

negoziati su tale argomento nel contesto della Conferenza sul disarmo.

Nel maggio 2000, nella Conferenza di riesame del NPT, tenutasi a New

York, è stato adottato un ampio e importante documento finale, che stabilisce

un continuo sostegno ed un forte impulso verso:

- l’adesione universale al NPT;

- uno stretto rispetto delle sue disposizioni;

- delle rafforzate garanzie dell’Agenzia Internazionale per l’Energia

Atomica (IAEA23);

- le future azioni tese al disarmo nucleare.

22 Non-Proliferation Treaty. 23 International Atomic Energy Agency L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica è un Ente centrale mondiale intergovernativo per la cooperazione tecnico-scientifica nel campo nucleare. Funge anche da ispettorato internazionale per l’applicazione delle misure di sicurezza e verifica per i programmi nucleari civili.

Page 32: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

32

A seguito della Conferenza di riesame si sono avuti notevoli benefici. E’

stato realizzato un accordo sull’entrata in vigore del Trattato per la Totale

messa al Bando degli Esperimenti nucleari (CTBT24), non appena il numero di

ratifiche richieste fosse stato raggiunto. In tale situazione è da notare che i

paesi membri della NATO si sono impegnati a adoperarsi per garantire le firme

e le ratifiche necessarie per pervenire ad una rapida entrata in vigore del

Trattato.

b. Armi biologiche e chimiche

Molti considerano, non a torto, che la proliferazione delle armi biologiche

e chimiche, oltre che per i pericoli connessi ai conflitti tra stati, rappresenta un

crescente problema per la sicurezza internazionale come possibile aspetto del

terrorismo.

L’uso d’armi chimiche e biologiche è già vietato dal Protocollo di Ginevra

del 1925.

Nel 1975 è entrata in vigore una Convenzione sulle Armi Biologiche e

Tossiche (BTWC25). Gli stati firmatari stabilirono di non sviluppare, produrre,

stoccare o acquisire agenti biologici e le relative attrezzature destinate a scopi

ostili. Nel 1994, inoltre, è stato istituito un Gruppo “ad hoc” di stati aderenti

alla Convenzione per esaminare delle possibili misure di verifica e delle

proposte per rafforzare la Convenzione. Nell’ambito delle successive

Conferenze di riesame, è stata quindi iniziata la realizzazione di un apposito

24 Comprehnsive Test Ban Treaty. Questo trattato tende a bloccare la pericolosa competizione nucleare e la realizzazione di nuove armi atomiche, incrementando la sicurezza globale. Nel 1995 gli Stati Uniti e le altre potenze nucleari hanno promesso di mettere in atto questo trattato in scambio di una indefinita estensione del trattato NPT (Non-Proliferation Treaty). Il Trattato CTBT rafforza fortemente il trattato di Non Proliferazione Nucleare. 25 Biological and Toxin Weapons Convention. La Convenzione sulle Armi Biologiche e Tossiche proibisce lo sviluppo, la produzione, l’immagazzinamento, l’acquisizione ed il possesso di qualsiasi tipo di agenti batteriologici, biologici o tossici in quantità non giustificabili per motivi profilassici, protettivi, o di qualsiasi altra natura pacifica. Proibisce inoltre armi, equipaggiamenti o qualsiasi vettore idoneo all’utilizzo di tali agenti in azioni belliche o ostili. L’utilizzo di armi biologiche è proibito dalla Convenzione di Ginevra del 1925. Uno specifico articolo della BTWC chiarisce che nulla di quanto contenuto nella convenzione può essere usato come deroga dagli obblighi contenuti nel Protocollo di Ginevra.

Page 33: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

33

Protocollo attuativo. La NATO, anche tramite la riunione ministeriale del

maggio 2000, ha confermato l’impegno verso quest’obiettivo.

Tra il 1980 ed il 1992, nella Conferenza sul disarmo, è stata negoziata una

Convenzione sulle armi chimiche, che è poi entrata in vigore nel 1997. Con

questo documento, i paesi aderenti hanno accettato di non sviluppare, produrre,

acquisire, stoccare o conservare armi chimiche, di non utilizzarle o prepararsi a

farlo e di non aiutare altri paesi ad agire contro le disposizioni della

Convenzione. Inoltre, i paesi aderenti hanno concordato di distruggere tutte le

armi chimiche in loro possesso, come pure le loro installazioni per la

produzione d’armamenti chimici.

c. Missili ed altri vettori

Un altro motivo di notevole preoccupazione è rappresentato dalla

proliferazione delle tecnologie missilistiche.

Nel 1987 è stato is tituito quindi il Regime di Controllo della Tecnologia

Missilistica (MTCR26), che riunisce 33 stati (tra cui i 19 paesi membri della

NATO) che tendono a limitare la proliferazione dei missili e della tecnologia

missilistica. In tale maniera si tende a controllare le esportazioni in conformità

ad una comune lista d’articoli regolamentati e di creare una politica comune di

controllo delle esportazioni.

26 Missile Technology Control Regime. Il Regime di Controllo della Tecnologia Missilistica é una associazione informale di paesi che, su base volontaria, si ripromettono di limitare la proliferazione incontrollata di vettori idonei al lancio di Armi di Distruzione di Massa. Questi paesi cercano di coordinare una politica di limitazione delle licenze e delle esportazioni tecnologiche relative a sistemi di loro produzione.

Page 34: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

34

2. GLI ARMAMENTI CONVENZIONALI

Nel campo del controllo degli armamenti convenzionali e delle relative misure

per accrescere la fiducia e la sicurezza, sono stati fatti negli ultimi anni notevoli

progressi su molti fronti.

a. L’adattamento del Trattato CFE

Il 19 novembre 1990 fu firmato il Trattato sulle Forze Convenzionali in

Europa (CFE27). Il Trattato CFE é uno dei più importanti trattati per il

controllo delle armi ed un documento chiave della sicurezza Europea.

Con questo trattato sono stati determinati dei tetti, giuridicamente

vincolanti, a cinque categorie d’equipaggiamenti. Sono inoltre state fissate

delle disposizioni sullo scambio d’informazioni e sulle notifiche, come pure

sulle verifiche e sulle ispezioni in loco. In forza del trattato sono state eseguite

oltre 3.000 ispezioni, realizzando un livello di trasparenza che, per quanto

concerne le concentrazioni d’armamenti, costituisce un aspetto unico nel suo

genere. Più di 58.000 pezzi d’armamento militare sono stati distrutti in

Europa da quando gli Alleati ed i membri del Patto di Varsavia hanno firmato

il Trattato. Nel 1996 si è tenuta una Conferenza di riesame del trattato, nella

quale gli stati aderenti hanno riconosciuto la necessità di un adattamento, per

consentirgli di continuare a svolgere il proprio ruolo fondamentale nell’ambito

degli accordi concernenti la sicurezza europea. Nei negoziati, si è dovuto tener

conto di almeno quattro fatti fondamentali che avevano avuto luogo dopo il

1990:

- la riunificazione della Germania;

- la dissoluzione del Patto di Varsavia e dell’URSS; la nascita di nuovi stati

che aveva portato l’adesione al trattato da 22 a 30 stati;

- il processo di democratizzazione in Europa centrale e orientale;

- la fine della Guerra fredda.

27 Conventional Forces in Europe.

Page 35: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

35

Al termine dei negoziati, Russia, NATO, ed altri stati Europei hanno

raggiunto un accordo su tutti i più importanti argomenti del CFE, aprendo la

strada per il riadattamento ed il rilancio del Trattato CFE. Conseguentemente,

al Summit dell’“Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa”

(OSCE28) di Istanbul del novembre 1999, è stato firmato un “Accordo

sull’adattamento” del Trattato CFE, giuridicamente vincolante.

Contemporaneamente, sempre ad Istanbul, è stato anche adottato un “Atto

finale”, politicamente vincolante, che contiene tutti gli impegni concernenti il

controllo e le progressive riduzioni delle dotazioni d’equipaggiamenti, che gli

stati aderenti avevano ulteriormente offerto nel contesto dell’adattamento del

Trattato.

b. Il Documento di Vienna

Gli stati membri dell’”Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in

Europa” (OSCE), contemporaneamente al vertice di Istanbul del 1999 di cui al

punto precedente, hanno adottato inoltre il nuovo Documento di Vienna, che

rafforza le Misure per Accrescere la Fiducia e la Sicurezza (CSBM), introdotte

con i Documenti di Vienna del 1990, 1992 e 1994.

Il Documento di Vienna del 1999 migliora le attuali CSBM e pone

l’accento l’importanza della cooperazione regionale.

28 Organization for Security and Cooperation in Europe. Precedentemente conosciuta come Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Conference on Security and Cooperation in Europe - CSCE), l’OSCE era inizialmente solo un processo politico per stabilire i principi fondamentali per la condotta degli affari internazionali per allentare le tensioni ed accrescere la reciproca confidenza fra gli Stati. E’ ora una organizzazione di comprendente tutti gli stati europei, il Canada e gli Stati Uniti. L’OSCE ha controllato e garantito il normale e regolare svolgimento delle elezioni in Bosnia-Herzegovina. Ha inoltre organizzato una missione internazionale di verifica in Kosovo, per verificare l’attuazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (missione poi ritirata nel 1999 per il fallimento dei negoziati per il raggiungimento di una intesa politica fra le parti). La sede dell’OSCE è a Vienna, ma l’organizzazione ha uffici ed istituzioni anche a Copenaghen, Ginevra, L’Aia, Praga e Varsavia. Nell’Allegato “G” sono inclusi alcuni schemi che riportano l’attuale situazione relativa agli stati membri ed agli stati “partner”.

Page 36: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

36

c. Il Trattato “Cieli Aperti ”

Il Trattato sui “Cieli aperti” del marzo 1992, consente il sorvolo di territori

nazionali su base di reciprocità, determinando una maggiore apertura nel

settore militare.

Lo scopo del Trattato è quello di accrescere la fiducia, facilitare il

controllo dell’osservanza degli esistenti o dei futuri accordi sul controllo degli

armamenti, e rafforzare la capacità di rapida individuazione e di conseguente

gestione delle crisi attraverso il permesso di sorvolo, su base di reciprocità, del

territorio nazionale.

d. Armi leggere e di piccolo calibro

Un altro elemento d’attenzione, emerso principalmente nell’ultimo

decennio, è rappresentato dalla necessità di prevenire e ridurre gli accumuli e i

flussi destabilizzanti d’armi leggere e di piccolo calibro, in particolare se ciò

avviene attraverso trasferimenti illeciti ed irresponsabili.

A seguito di questa nuova consapevolezza, sono state intraprese alcune

iniziative a carattere mondiale, regionale e locale. In particolare, i paesi

membri del Consiglio di partenariato euro-atlantico (EAPC) ed anche

l’Assemblea generale dell’ONU, hanno affrontato sul piano pratico

quest’argomento, lanciando diverse iniziative, tra cui l’organizzazione di

specifiche conferenze internazionali sull’illecito commercio d’armi in tutti i

suoi aspetti.

e. Mine antiuomo

E’ largamente riconosciuto che le sofferenze causate dalle mine antiuomo,

specialmente ai danni di civili incolpevoli, rappresentano un problema

umanitario non più trascurabile. Questo tipo d’armi, tra l’altro, continua

odiosamente a produrre danni anche dopo il termine del conflitto o della

situazione che ne ha determinato l’impiego. La comunità internazionale,

specialmente negli ultimi anni, è quindi divenuta sempre più attiva per limitare

Page 37: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

37

la produzione, l’uso ed i danni prodotti dalle mine antiuomo. La NATO ed i

paesi membri hanno dimostrato una notevole sensibilità ed un forte impegno

per tale problema.

Nel 1998, è stato firmato il “Protocollo sul divieto o la limitazione dell’uso

di mine, trappole esplosive ed altri dispositivi”, che è entrato in vigore nel

dicembre dello stesso anno. Nel dicembre 1997 è stata firmata a Londra una

Convenzione, di carattere ancora più specifico, sul divieto di usare, stoccare,

produrre e trasferire mine antiuomo e sulla loro distruzione, entrata in vigore il

1 marzo 1999, che è stata ratificata da oltre 100 stati.

3. LE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA

La proliferazione delle armi di distruzione di massa costituisce una minaccia

per la sicurezza internazionale. Questo fatto è divenuto negli ultimi anni un

argomento di cronaca, a causa dei timori e delle paure collettive di un possibile

utilizzo per fini terroristici di tali armi. L’argomento è già stato preso in

considerazione dai Capi di stato e di governo della NATO, che nel 1994

incaricarono l’Alleanza di intensificare ed ampliare gli sforzi contro la

proliferazione. Nel giugno 1994, i Ministri degli esteri della NATO pubblicarono

“La politica dell’Alleanza sulla proliferazione delle armi di distruzione di massa ”,

un documento pubblico che stabiliva come il principale obiettivo dell’Alleanza e

dei suoi paesi membri fosse quello di prevenire la proliferazione dal verificarsi o, se

ciò avvenisse, di sconfiggerla attraverso mezzi diplomatici. Il documento, inoltre,

riconosceva che la proliferazione avrebbe potuto verificarsi, malgrado le

disposizioni e gli accordi internazionali di non proliferazione, e che le armi di

distruzione di massa e i loro vettori possono costituire una minaccia militare diretta

per i territori, le popolazioni e le forze armate della NATO. A seguito di

quest’iniziativa, l’Alleanza ha attribuito una crescente attenzione alle differenti

capacità di difesa in grado di annichilire la proliferazione e l’uso delle Armi di

Distruzione di Massa. Molti sforzi sono stati fatti, ed altri sono tuttora in corso, per

migliorare il dispositivo di difesa della NATO contro i rischi costituiti dalle WMD.

Page 38: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

38

La NATO tende a ridurre le vulnerabilità operative delle proprie forze militari,

mantenendo al contempo la loro flessibilità ed efficacia in situazioni che includano

la presenza, la minaccia o l’uso d’armi NBC.

Allo scopo di rispondere ai rischi per la sicurezza, costituiti dalla diffusione

delle armi di distruzione di massa e dei loro vettori, l’Alleanza ha avviato nel 1999

un’Iniziativa, che si basava sull’attività, in precedenza attuata, per migliorare gli

sforzi politici e militari che essa compie in questo settore a livello complessivo.

Questa Iniziativa sulle WMD contribuisce a promuovere un più intenso e

strutturato dibattito, che conduce ad una migliore comprensione tra i paesi della

NATO delle questioni riguardanti le WMD e sul come darvi risposta: per esempio,

migliorando la qualità e la quantità d’intelligence e dello scambio d’informazioni.

Nel maggio 2000, per contribuire a questi sforzi, è stato creato presso la sede

della NATO un “Centro sulle WMD”.

Vi sono, inoltre, tre organi ad alto livello della NATO che si occupano degli

sforzi dell’Alleanza nel campo politico e della difesa contro la proliferazione delle

WMD, e cioè:

− il Gruppo Politico-Militare ad Alto livello sulla Proliferazione (SGP 29);

− il Gruppo di Difesa ad Alto livello sulla Proliferazione (DGP 30);

− il Comitato Congiunto sulla Proliferazione (JCP31).

I primi due si occupano rispettivamente degli aspetti politici e di difesa della

risposta della NATO. Il JCP coordina e riunisce l’attività su entrambi gli aspetti.

Lo SGP esamina una serie di fattori in campo politico, economico e in quello

della sicurezza che possono determinare o influenzare la proliferazione e studia i

29 Senior Politico-Military Group on Proliferation. Il Gruppo Politico-Militare ad Alto livello sulla Proliferazione è il più alto organo consultivo sugli aspetti politico-militari in merito alla proliferazione delle Armi di Distruzione di Massa. 30 Senior Defense Group on Proliferation. Il Gruppo di Difesa ad Alto livello sulla Proliferazione è il più alto organo consultivo sugli aspetti relativi alla difesa in merito alla proliferazione delle Armi di Distruzione di Massa 31 Joint Committee on Proliferation. Il Comitato Congiunto sulla Proliferazione è il più alto organo consultivo che fornisce direttamente al Consiglio Atlantico dei rapporti coordinati sugli aspetti politico-militari e della difesa in merito alla proliferazione delle Armi di distruzione di Massa.

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39

mezzi politici ed economici per prevenire o reagire alla proliferazione. Il DGP

individua le capacità militari necessarie per scoraggiare la proliferazione di WMD,

per dissuadere le minacce e l’uso di tali armi, e per proteggere le popolazioni, il

territorio e le forze armate della NATO.

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40

CAPITOLO IV

GLI STATI UNITI E LA NUOVA STRATEGIA PER LA SICUREZZA EUROPEA

L’Alleanza ha saputo adattarsi agli eventi ed al mutare delle situazioni perché è

stata in grado di modificare prontamente il proprio “Concetto Strategico”.

Il Concetto Strategico è il documento che definisce gli obiettivi e stabilisce le linee

guida di più alto livello sull’uso dei mezzi disponibili, politici e militari, per

raggiungerli.

Considerata la preponderanza dell’apporto di forze fornito dagli Stati Uniti, rispetto

al resto degli altri paesi membri, sarebbe ipocrita negare un collegamento, o almeno una

relazione indiretta, fra la strategia di base della politica estera degli Stati Uniti ed il

Concetto Strategico della NATO. Per i prossimi anni a venire, un particolare significato

viene assunto dalle strategie di USA e NATO, con particolare riferimento alla stabilità

ed alla sicurezza del continente Europeo.

1. L’INTERESSE DEGLI STATI UNITI NELL’EUROPA DOPO LA FINE

DELLA GUERRA FREDDA

L’Europa occidentale è stata per decenni l’area del mondo in cui gli interessi

degli Stati Uniti sono stati considerati in pericolo. Ciò ha determinato una chiara

disponibilità asimmetrica ed unilaterale, da parte degli USA, a contribuire alla

difesa europea.

Con la fine della guerra fredda è variata la situazione strategica e geopolitica

generale sulla quale si era retto l’equilibrio mondiale. Sono così cambiate anche le

basi e le motivazioni dell’interesse degli Stati Uniti nella regione europea.

Certo è che ad una prima analisi appare chiaro che la presenza degli Stati Uniti

sia notevolmente diminuita. Appare altrettanto chiaro uno spostamento dello

sforzo diplomatico e militare verso altre regioni del mondo, dove gli interessi USA

sono attualmente sottoposti a maggiori rischi. Non è invece diminuito l’impegno

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41

generale verso la politica estera. In Europa é in ogni caso ridimensionato il

potenziale economico e militare della Russia, e la possibilità che uno stato non

democratico possa prendere il controllo su tutta la regione europea è ora lontana.

Rimane la possibilità, come dimostrato nel decennio 1990-2000, di conflitti limitati

e di difficile prevedibilità, che niente hanno a che vedere con gli equilibri del

periodo della guerra fredda. Questa nuova situazione è stata codificata nel 1990

dall’amministrazione Bush, che ha concepito la “Nuova Strategia Regionale per la

politica di difesa degli Stati Uniti”. Le amministrazioni seguenti pare abbiano

accettato le premesse di tale impostazione, creando una certa continuità politica.

Gli obiettivi della nuova strategia, strutturata in quattro punti sono, secondo

quanto letteralmente articolato dal Segretario di Stato per la Difesa Dick Cheney32,

i seguenti:

− “il nostro obiettivo fondamentale è quello di scoraggiare o annullare un

eventuale attacco proveniente da qualsiasi fonte, contro gli stati Uniti, i sui

cittadini, le sue Forze Armate ed onorare i nostri impegni derivanti da

motivazione storiche o da trattati”

− “il secondo obiettivo è il rafforzamento e l’estensione del sistema di accordi di

difesa che lega assieme le nazioni democratiche e di analoga cultura in una

difesa comune contro l’aggressione, costruisce un clima di cooperazione, evita

la rinazionalizazione delle politiche di sicurezza, e fornisce sicurezza a costi

minorie con minori rischi per tutti. La nostra preferenza è per una risposta

collettiva per evitare pericoli o, se necessario, affrontare tali pericoli è una

funzione chiave della nostra Strategia di Difesa regionale”;

− “il terzo obiettivo è quello di precludere qualsiasi potenza ostile dal dominio di

una regione critica per i nostri interessi, e quindi anche rafforzare le barriere

contro la riemersione di una minaccia globale agli interessi degli Stati Uniti

32 Richard B. (Dick) Cheney è stato Segretario di Stato per la Difesa dal 1989 al 1993, sotto l’amministrazione del Presidente George Bush. Attualmente è Vice Presidente degli Stati Uniti d’America.

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42

ed i suoi alleati. Queste regioni includono l’Europa, l’Asia orientale, il Medio

Oriente/Golfo Persico e l’america Latina. Un controllo non democratico

consolidato delle risorse di una di queste regioni critiche potrebbe generare un

pericolo significativo alla nostra sicurezza”;

− “il quarto obiettivo è quello di precludre possibili conflitti attraverso la

riduzione delle cause d’instabilità regionale e di limitare le azioni di violenza

qualora eventuali conflitti dovessero accadere. Nell’ambito della più ampia

politica di sicurezza nazionale d’incoraggiamento della diffusione e

consolidamento di governi democratici e di sistemi economici aperti, il

Dipartimento della Difesa contribuisce a rafforzare tali finalità attraverso

sforzi tesi a contrastare il terrorismo, il traffico di droga, ed altri pericoli per

l’ordine democratico interno; assistenza alle azioni per il mantenimento della

pace; Il contributo all’assistenza umanitaria e di sicurezza; limitazioni alla

diffusione di tecnologie militari rilevanti, particolarmente la proliferazione

delle armi di distruzione di massa e dei mezzi idonei al loro utilizzo; e l’uso di

contatti “da-difesa-a-difesa” (defense-to-defense) per assistere il

rafforzamento delle istituzioni civili-militari ed incoraggiare la riduzione delle

spese militari”.

Con la Strategia Regionale, gli Stati Uniti cercano di dare importanza,

soprattutto politica, agli sforzi multilaterali. Riconoscono però che eventuali

pressioni o interventi di tipo collettivo potranno non sempre essere tempestivi ed

efficaci. Già durante la prima campagna elettorale presidenziale, Bill Clinton33 si

pronunciava così:

“Capacità multilaterali efficaci sono nell’interesse nazionale americano.

Dividendo gli sforzi con altre nazioni … … possiamo risparmiare vite umane e

denaro … … Quando delle capacità multilaterali fossero indisponibili o non

idonee, una amministrazione Clinton non esiterebbe a prendere le necessarie

33 Bill Clinton è stato Governatore dello stato dell’Arkansas dal 1978 al 1982 e dal 1986 al 1992, quando è stato eletto Presidente degli Stati Uniti d’America.

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43

misure per proteggere gli interessi globali ed i principi fondamentali. Una forte

ONU non può essere il sostituto per una forte difesa nazionale e politica estera.

Agiremo quindi insieme quando possibile; da soli quando dovremo”.

Come può essere ovvio, le implicazioni della Strategia Regionale per la

politica USA in Europa Occidentale sono notevoli. In effetti, l’Europa con tutte le

problematiche di sicurezza, è vista semplicemente come una delle diverse aree dove

gli interessi nazionali degli Stati Uniti sono sottoposti a qua lche tipo di rischio.

Sebbene con la fine della guerra fredda le minacce ai citati interessi sono in

sostanza quasi del tutto scomparse, gli interessi nazionali USA sono in pratica

immutati.

A differenza di quanto avvenuto in Europa, in tutte le altre aree non è stato

registrato un proporzionale calo della minaccia. Da qui deriva quindi il processo

di ridistribuzione, ancora in corso, dello sforzo militare americano. Nonostante

tutto, la Strategia Regionale contiene però una forte spinta verso una politica

d’alleanze.

L’Europa non rappresenta più un’area bisognosa di protezione da un’eventuale

aggressione sovietica. Secondo alcuni, è ora piuttosto la fonte primaria del

supporto politico e diplomatico, necessario agli USA, per perseguire la Strategia

Regionale nelle altre aree d’interesse. In ogni caso, pur venendo a mancare la

minaccia Sovietica, permangono gli interessi americani alla stabilità regionale

europea ed alla costruzione, con i governi dell’area, d’alleanze e politiche comuni

rivolte all’esterno, verso altre aree del mondo.

La stabilità interna della regione europea, è dunque stata soprattutto l’elemento

di continuità principale tra l’era della guerra fredda e la fase successiva. La stessa

NATO, fortemente appoggiata dagli USA, può essere vista proprio come un

importante elemento stabilizzatore. Le nazioni europee, grazie alla NATO, hanno

potuto investire su di essa i loro sforzi tesi alla sicurezza nazionale. Questo

approccio multinazionale ha permesso di evitare delle spinte difensive

nazionalistiche che sarebbero state, oltre che costose e poco efficaci, probabilmente

molto più incontrollabili e deleterie.

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44

Ora che la stabilità dell’Europa Occidentale non è più in discussione, non può

essere ignorato che la fine della guerra fredda ha allargato i limiti geografici della

regione. La NATO rimane quindi uno strumento di fondamentale importanza per

la sicurezza in Europa, anche in assenza di un’effettiva minaccia esterna. Ma

come accennato, l’interesse degli Stati Uniti in politiche di stabilizzazione

multilaterali è rivolto principalmente a prospettive più globali, e comunque non

sufficienti a tutelare gli interessi nazionali, come chiaramente dichiarato già ai

tempi della amministrazione Clinton (“insieme quando possibile; da soli quando

dovremo”).

Gli USA, infatti, considerano ora altre aree d’interesse del mondo più a rischio

rispetto all’Europa. La nuova Strategia Regionale e la tendenza alle politiche

“multilaterali” potrebbero addirittura essere interpretate come un primo passo, o la

prima “giustificazione” su cui basare un massiccio ridimensionamento della

presenza USA in Europa.

Nel passato, d'altronde, degli interventi di coalizione sono stati possibili solo

quando gli Stati Uniti hanno potuto imporre una loro posizione di forte “leadership”

derivante da un maggiore impiego di risorse ed una disponibilità a prendere gran

parte dei rischi. Quando questa disponibilità è mancata, sono emerse le debolezze

politiche che una coalizione europea senza gli Stati Uniti avrebbe, confermando

l’importanza della NATO anche per il futuro.

L’unica cosa certa è che per il futuro le relazioni tra America ed Europa

dovranno essere chiarificate, analizzando e ridefinendo quali sono gli interessi

comuni alle due sponde dell’Atlantico, senza porre i limiti territoriali della

sicurezza in Europa su cui la NATO ha basato la propria esistenza ed il proprio

successo nel passato. Ciò influenzerà quindi il ruolo che gli Stati Uniti avranno in

futuro per la sicurezza in Europa.

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45

2. I NUOVI COMPITI ED IL NUOVO “CONCETTO STRATEGICO” DELLA

NATO

La prima originale formulazione di una strategia della NATO, nota come “Il

Concetto Strategico per la difesa dell’area del Nord Atlantico”, risale agli inizi

dell’anno 1950. Con essa veniva stabilita la necessità di mantenere la capacità di

poter eseguire operazioni, anche su larga scala, per garantire la difesa territoriale.

A metà degli anni cinquanta si affermò invece la cosiddetta strategia della

“Risposta Massiccia”, che puntava sul potere di deterrenza che una risposta

effettuata con tutti i mezzi a disposizione, armamento nucleare incluso,

dell’alleanza poteva causare su un eventuale aggressore.

Negli anni sessanta seguirono molte discussioni sulla validità, sull’accettabilità

e sulla credibilità di tale strategia, specialmente in considerazione del fatto che,

considerata la consistenza degli arsenali nucleari raggiunta, un eventuale conflitto

incontrollato avrebbe comportato conseguenze politicamente ed umanamente

inaccettabili.

Verso la fine degli anni sessanta, la strategia della “Risposta Massiccia” fu

quindi rimpiazzata dalla strategia della “Risposta Flessibile”. Con quest’ultima si

tendeva a dare all’Alleanza un vantaggio in termini di flessibilità, mirando a creare

un’incertezza sulla reazione che un ipotetico aggressore avrebbe potuto incontrare

in caso d’attacco, o minaccia, ad uno degli stati membri. Ciò mirava a rendere

inaccettabili, per l’ipotetico eventuale aggressore, i rischi di un’aggressione.

Sebbene lo spirito di tali concetti fosse ben noto, i documenti sui quali questi

erano dettagliati rimasero classificati (anche per ovvie ragioni d’efficacia) ed

indisponibili al pubblico, e quindi esenti da discussioni ed analisi approfondite.

D’altronde, tale stato di fatto rispecchiava fedelmente la realtà della guerra fredda,

che caratterizzava tutti i rapporti e tutte le divisioni dell’epoca, sia geografiche, sia

politiche, sia ideologiche.

Gia prima della fine della guerra fredda, la NATO ha cercato di costruire una

politica di difesa diversa, più positiva, per ridurre i pericoli di un terzo catastrofico

conflitto mondiale.

Page 46: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

46

Gia nel 1967 veniva stabilito nel Rapporto Harmel34 che l’approccio futuro

verso la sicurezza doveva essere basato su “Difesa e Dia logo”. Un diverso tipo di

relazione ed, appunto, di dialogo con l’Unione Sovietica, avrebbero dovuto portare

anche verso politiche di controllo degli armamenti.

La vera accelerazione arrivò con la fine della guerra fredda. La nuova

situazione politica dell’Europa, così rapidamente stravolta, rese necessario con

urgenza un nuovo concetto strategico per l’alleanza. Questo fu tracciato nel

Novembre 1991.

La parola “cooperazione” andò rapidamente a sostituire la parola

“confrontazione” nelle relazioni con gli stati che poco tempo prima erano definiti

“avversari”.

La NATO, che fino allora, tramite un patto d’alleanza, mirava

fondamentalmente alla sicurezza passiva dei singoli stati membri, diventava

progressivamente un soggetto attivo con lo scopo di migliorare ed espandere la

sicurezza dell’intera regione europea, intesa come un valore collettivo di tutta la

comunità di stati e non come moltitudine d’interessi nazionali.

In sintesi, il nuovo concetto del 1991 ha rappresentato un elemento di

discontinuità, completamente diverso da tutte le precedenti strategie, ed ha iniziato

uno stravolgimento di ruoli, compiti e finalità dell’Alleanza.

A differenza dei documenti precedenti, il nuovo Concetto Strategico del 1991 è

stato reso pubblico e quindi oggetto di discussioni politiche e giornalistiche.

Dopo alcuni anni, nel 1997, fu stabilito che il documento avrebbe avuto

bisogno di un riesame, per mantenersi aggiornato ai cambiamenti che nel frattempo

erano avvenuti in Europa.

Sulla base della nuova situazione geopolitica, al summit di Washington del

1999 le nazioni della NATO hanno approvato una nuova versione aggiornata della

34 Il rapporto Harmel, dal nome del Ministro degli Esteri Belga che lo redasse, fu approvato dal Consiglio atlantico nel dicembre 1967, quando era Segretario Generale l’italiano Manlio Brosio. Con il rapporto la NATO compì una svolta politica molto importante. Venivano infatti riaffermate le due funzioni principali dell’Alleanza: mantenere un potenziale militare ed una solidarietà politica atti a scoraggiare un’aggressione; ricercare soluzioni pacifiche ai problemi fondamentali che dividevano l’Ovest dall’Est. Il rapporto tracciava le linee d’azione ed indicava metodi e mezzi per espletare tali funzioni.

Page 47: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

47

strategia (Strategic Concept35) per fornire l’alleanza di uno strumento idoneo ad

affrontare le nuove sfide ed opportunità per il mantenimento della sicurezza nel

ventunesimo secolo. Venivano in ogni modo confermati sia il concetto di difesa

collettiva, e la validità e necessità del mantenimento del legame transatlantico.

Come per qualsiasi atto dell’Alleanza, anche l’ approvazione del nuovo

concetto strategico ha richiesto l’unanimità di tutte le nazioni. In aggiunta,

Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia, hanno potuto partecipare alle discussioni in

forza del loro stato di “futuri nuovi membri”, sebbene la loro formale adesione

all’Alleanza sia avvenuta successivamente, nel 1999.

Il Concetto Strategico, così aggiornato, dovrà servire da guida per gli sviluppi

politici e tecnico-militari futuri. Descrive gli scopi ed i compiti dell’alleanza,

esaminando le prospettive strategiche alla luce dei nuovi e costantemente variabili

rischi per la sicurezza continentale e mondiale. Il Concetto Strategico conferma la

l’importanza del collegamento atlantico, e del mantenimento di un adeguato livello

di capacità. Vengono esaminati i ruoli e gli altri elementi chiave necessari alla

stabilità ed alla sicurezza della regione europea, alle necessarie iniziative di

prevenzione dei conflitti e di “gestione delle crisi”, alle iniziative di partenariato, e

cooperazione, all’allargamento dell’alleanza, al disarmo ed al controllo e

limitazione degli armamenti.

Il Concetto Strategico indica infine delle linee guida per una nuova

organizzazione dello strumento operativo e per le caratteristiche delle forze militari

ad esso necessarie.

35 Il Concetto Strategico é la dichiarazione base degli obiettivi dell’Alleanza e fornisce il più alto livello di guida sulla politica e sui mezzi militari per raggiungere tali obiettivi. Fornisce il basamento logico per l’Alleanza e per le sue attività, e da alle autorità militari delle direttive per lo sviluppo delle capacità militari e per la preparazione a possibili operazioni. Il Concetto Strategico è stato pubblicato per la prima volta nel 1991. La versione più recente è stata pubblicata in occasione del summit di Washington del 1999.

Page 48: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

48

CAPITOLO V

L’IDENTITÀ DI SICUREZZA E DIFESA EUROPEA

La sicurezza dell’area Europea è, in effetti, sempre stata l’obiettivo principale

dell’Alleanza. Ad un’analisi superficiale potrebbe apparire che la NATO ha finora

soddisfatto le esigenze di sicurezza del continente, supplendo la mancanza di una

specifica identità di difesa europea autonoma. Secondo tale tesi, l’Alleanza potrebbe

dunque essere alternativa alla creazione di un’effettiva integrazione politica Europea

che comprenda anche l’ambito della sicurezza e della difesa. Sulla base di una analisi

storica più attenta, di fatto, risulta che la creazione di un sistema di sicurezza autonomo

Europeo è stata fra gli obiettivi originari dell’Alleanza, sin dalla fondazione. Per i

prossimi anni, un contributo di forza europeo, che possa eventualmente avere sua una

gestione autonoma, rappresenta uno dei pilastri della futura struttura politica

dell’Alleanza, indispensabile a raggiungere un nuovo e duraturo equilibrio. Sono,

infatti, proprio le specifiche iniziative della NATO quelle che maggiormente alimentano

e catalizzano, in cooperazione con le istituzioni internazionali Europee, il processo

d’integrazione e di generazione di un’effettiva identità, che possa finalmente dare una

voce unica alle politiche di sicurezza e difesa della regione.

1. L’EVOLUZIONE DELL’ ”ESDI”36

Le discussioni sul ruolo della NATO che sono proliferate a partire degli anni

’90 hanno riguardato molteplici aspetti. Una delle cose che più chiaramente è

risultata vera, trovando in sostanza tutti d’accordo, è lo sbilanciamento d’impegno

e di forze tra gli Stati Uniti e la controparte Europea. Fin da subito è stato chiaro

che per poter funzionare ed affrontare le sfide future, l’Alleanza aveva bisogno di

riequilibrare rapidamente il rapporto tra le due sponde dell’Atlantico. I paesi

membri, che fino allora si erano limitati ad una partecipazione “limitata”, giovando

36 European Security and Defense Identity

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49

dell’equilibrio di forze instaurato dalle due superpotenze, avrebbero dovuto

procedere concretamente ad assumere una maggiore responsabilità per la sicurezza

e la difesa comune. Di fatto così è parzialmente stato, ed i paesi europei si sono

impegnati in un processo volto a fornire una capacità militare autenticamente

europea, cercando di non creare inutili duplicati delle strutture di comando, di

quelle di pianificazione e dei mezzi e delle capacità militari già disponibili

all’interno della NATO. Contemporaneamente si è cercato di rafforzare il

contributo dato alle missioni e alle attività dell’Alleanza.

Si è cercato quindi di dare lanciare iniziative tese ad una duplice funzione: lo

sviluppo di una Politica Estera e di Sicurezza Comune Europea ed il riequilibrio dei

rapporti tra i paesi del Nord America e quelli Europei, membri dell’Alleanza.

In questo processo hanno avuto una fondamentale funzione i Trattati

dell’Unione Europea di Maastricht (1991) e di Amsterdam (1997), delle

corrispondenti dichiarazioni dell’Unione dell’Europa Occidentale (WEU) e delle

decisioni prese dall’Alleanza nei vertici tenutisi a Bruxelles nel 1994, a Madrid nel

1997 ed a Washington nel 1999, come pure nelle riunioni ministeriali della NATO

tenutesi nello stesso periodo.

Fattore comune, e considerazione unanime sullo sviluppo di una Identità di

Sicurezza e di Difesa Europea nell’ambito della NATO, è l’adattamento delle

strutture politiche e militari della NATO. Allo stesso tempo, rappresenta un

importante elemento dello sviluppo dell’Unione Europea (UE).

Nel dicembre 1991 è stato firmato a Maastricht il Trattato sull’Unione

Europea, entrato in vigore lo 1 novembre 1993. Con questo trattato di portata

storica, oltre a notevoli innovazioni di natura socio-economica, i leader della

Comunità Europea decisero di elaborare una “Politica Estera e di Sicurezza

Comune” (CFSP37), “inclusa l’eventuale creazione di una comune politica di difesa

che potrebbe, al momento opportuno, condurre ad una difesa comune”.

Tramite quest’accordo veniva energicamente rilanciato il ruolo internazionale

dell’Unione dell’Europa Occidentale (WEU), quale parte integrante dello sviluppo

37 Common Foreign and Security Policy. La Politica Estera e di Sicurezza Comune (acronimo italiano PESC) è uno dei tre pilastri sui quali, secondo quanto definito da trattato di Maastricht, dovrà essere edificata la nuova Unione Europea: Comunità Europea (economia), CFSP (politica estera e di sicurezza) e Cooperazione nella giudiziaria (giustizia/polizia).

Page 50: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

50

dell’Unione Europea creata dal Trattato. Con lo stesso documento veniva

sostanzialmente incaricata la WEU di elaborare e di attuare decisioni ed azioni

dell’Unione Europea che avessero implicazioni nel settore della difesa. Si trattava,

in effetti, di un’iniziativa diplomatica di larghe vedute e ben coordinata.

Contemporaneamente al Consiglio Europeo e sempre a Maastricht, infatti, si

svolgeva nel dicembre 1991 la riunione del Consiglio dei Ministri dell’Unione

Europea Occidentale. Gli stati membri della WEU diffusero una dichiarazione

che manifestava il loro accordo sulla necessità di una autentica Identità di Sicurezza

e di Difesa Europea e su una maggiore responsabilità europea in materia di difesa.

Poco più di due anni più tardi, al summit di Bruxelles del gennaio 1994, i Capi

di stato e di governo della NATO si felicitarono per l’entrata in vigore del Trattato

di Maastricht e per l’avvio dell’Unione Europea, quale mezzo per potenziare il

pilastro europeo dell’Alleanza e permettere ai membri europei della NATO di

apportare un contributo più coerente alla sicurezza di tutti gli alleati. Nel summit

fu riaffermata la centralità dell’Alleanza quale foro essenziale per la consultazione

tra i propri membri e sede ove concordare le politiche riguardanti gli impegni che

gli alleati assumevano nel campo della sicurezza e della difesa in base al Trattato di

Washington. Fu inoltre espresso il gradimento della stretta e crescente

cooperazione tra la NATO e l’Unione dell’Europa Occidentale (WEU), raggiunta

sulla base dei convenuti principi di complementarietà e di trasparenza. Venne

anche annunciato che l’Alleanza avrebbe messo a disposizione i propri mezzi

collettivi, sulla base di consultazioni in seno al Consiglio Nord Atlantico, per delle

operazioni della WEU intraprese dagli Alleati europei in applicazione della loro

Politica estera e di sicurezza comune.

Il Consiglio Nord Atlantico fu incaricato di esaminare in che modo si

sarebbero potute sviluppare e adattare le strutture politiche e militari onde

conseguire tre precisi obiettivi:

− attuare le missioni dell’Alleanza, in particolare quelle di mantenimento della

pace, con maggiore efficacia e flessibilità;

− accrescere la cooperazione con la WEU;

− tener conto della nascente Identità di sicurezza e di difesa europea.

Page 51: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

51

Il Consiglio Nord Atlantico, nel suo studio, sviluppò il concetto di Gruppi

Operativi Multinazionali Interforze (CJTF 38). Questo concetto è volto a fornire

accresciuta flessibilità operativa ed a consentire un dispiegamento di forze più

flessibile e mobile per far fronte alle nuove esigenze di tutte le missioni

dell’Alleanza. E’ volto inoltre a rendere disponibili dei centri di comando e

controllo dispiegabili, “separabili ma non separati”, che potrebbero essere utilizzati

dalla WEU.

Nelle riunioni ministeriali NATO di Berlino e di Bruxelles del giugno 1996, fu

deciso che l’Identità di Sicurezza e di Difesa Europea avrebbe dovuto svilupparsi

all’interno della NATO, e che avrebbe dovuto essere parte essenziale

dell’adattamento interno dell’Alleanza attualmente in atto. Era, infatti, precisa

intenzione mettere in condizione tutti gli Alleati europei di apportare un contributo

più coerente ed efficace alle missioni e alle attività dell’Alleanza, consentendo loro

di poter agire da soli, se necessario, e rinvigorendo il legame transatlantico. La

rafforzata identità europea si sarebbe dunque basata su solidi principi militari,

sostenuti da un’appropriata pianificazione, traendo pieno vantaggio dal concetto di

Gruppi Operativi Multinazionali Interforze (CJTF). Si sarebbe inoltre resa

possibile la creazione di forze militarmente coerenti ed efficaci, capaci di operare

sotto il controllo politico e la direzione strategica della WEU.

Un apprezzamento per gli importanti progressi fatti riguardo alla creazione

dell’ESDI all’interno dell’Alleanza fu espresso, nel luglio 1997 al vertice di

Madrid, dai Capi di stato e di governo della NATO.

La determinazione dell’Alleanza a rafforzare il suo pilastro europeo attraverso

lo sviluppo di un’efficace Identità di Sicurezza e di Difesa Europea (ESDI), è

rimasta costante negli anni seguenti. I paesi membri europei sono stati spinti ad

assumere una parte maggiore di responsabilità ed a creare un rapporto

38 Combined Joint Task Forces. Introdotto nel 1994, il concetto militare di Gruppo d’Intervento Multinazionale Interforze è stato progettato per fornire la NATO di strumenti flessibili per rispondere alle nuove sfide per la sicurezza, includendo operazioni con il concorso di stati non membri NATO, attraverso una migliore abilità della NATO nello spostare, con breve preavviso, forze multinazionali, multiservizio, calibrate per assolvere a specifiche missioni militari, come il supporto umanitario ed il mantenimento della pace. Molte delle caratteristiche del concetto di CJTF sono state messe in pratica nelle operazioni nei Balcani guidate dalla NATO. Il concetto è anche disegnato a fornire capacità militari separabili ma non separate, che potrebbero essere impiegate dalla NATO o, in specifiche circostanze, dalla Unione dell’Europa Occidentale (UEO) o dall’Unione Europea (EU).

Page 52: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

52

transatlantico più forte e più equilibrato, che rafforzerebbe l’Alleanza nel suo

complesso e che allo stesso tempo risponderebbe alle esigenze europee.

A partire dal 1999 l’Unione Europea ha deciso di assumere direttamente la

responsabilità di una politica di difesa comune, dando inizio ad un processo di

confluenza della WEU nella EU.

Nel summit di Washington dell’aprile 1999, i Capi di stato e di governo

dell’Alleanza diedero nuovo impulso all’Identità di Sicurezza e di Difesa Europea,

aprendo il dibattito per affrontare alcuni specifici aspetti:

− la definizione dei mezzi per assicurare lo sviluppo di un’efficace e reciproca

consultazione, cooperazione e trasparenza tra l’Unione Europea (UE) e

l’Alleanza, basate sui meccanismi istituiti tra la NATO e l’Unione dell’Europa

Occidentale (WEU);

− la partecipazione degli Alleati europei non membri della UE;

− le disposizioni pratiche per consentire l’accesso della UE alle capacità di

pianificazione, nonché ai mezzi e alle capacità della NATO.

Da un punto di vista pratico, il miglioramento delle capacità militare europee è

un aspetto essenziale dello sviluppo dell’ESDI.

Con il summit di Washington, nel 1999, è stata inoltre avviata l’Iniziativa sulle

Capacità della Difesa dell’Alleanza (DCI39), che ha il compito di assicurare

l’efficacia delle future operazioni multinazionali in tutta l’intera gamma delle

missioni della NATO e che svolgerà un fondamentale ruolo in questo processo.

Questa iniziativa assume dunque anch’essa un significato, in diretta relazione con

l’ESDI, creando una sinergia ed un rafforzamento mutuo tra gli obiettivi che

emergono dalla DCI stessa e l’impegno della UE per migliorare le capacità

europee.

39 Defense Capability Iniziative. La Iniziativa sulle Capacità di Difesa la NATO copre una vasta area di capacità militari: mobilità delle forze, supporto logistico, protezione delle forze, ingaggio di precisione, sistemi di informazione, comando e controllo.

Page 53: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

53

Nel vertice di Washington, e in successive riunioni, sono stati definiti i

seguenti principi, che costituiscono la base del futuro lavoro sull’ESDI:

− presa d’atto dell’Alleanza della decisione dell’Unione Europea di dotarsi delle

capacità per agire autonomamente, così da poter prendere decisioni e, ove

l’Alleanza nel suo complesso non fosse impegnata, approvare delle azioni

militari;

− garanzia, da parte di NATO ed UE, dello sviluppo di un’efficace consultazione,

cooperazione e trasparenza reciproca, basati sui meccanismi già esistenti tra

NATO e WEU;

− compiacimento per la determinazione mostrata sia dai membri della UE che

dagli altri alleati europei nell’effettuare i passi necessari per rafforzare le loro

capacità di difesa, in particolare quelle necessarie per le nuove missioni,

evitando inutili duplicati;

− attribuzione di estrema importanza al fatto che sia assicurato il massimo

coinvolgimento possibile degli Alleati europei non membri della UE nelle

operazioni a guida UE come risposta ad una crisi, basandosi sulle esistenti

disposizioni riguardanti la consultazione nell’ambito della WEU, prendendo

atto inoltre dell’interesse del Canada a partecipare a tali operazioni secondo

appropriate regole;

− convinzione che andrebbero ulteriormente sviluppate le decisioni prese a

Berlino nel 1996, in particolare, il concetto concernente l’utilizzo di mezzi e

capacità della NATO, separabili ma non separati, per le operazioni a guida

WEU.

L’attività futura d’implementazione e di realizzazione dell’ESDI dovrà

rispettare le esigenze riguardanti le operazioni della NATO e la coerenza della sua

struttura di comando. Dovrà dunque tener conto delle seguenti questioni:

− accesso garantito della UE alle capacità di pianificazione della NATO che

possono contribuire alla pianificazione militare di operazioni a guida UE;

− disponibilità per la UE di capacità e mezzi comuni della NATO, individuati in

precedenza, per essere usati nelle operazioni a guida UE;

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54

− individuazione di una serie di opzioni di comando europeo per le operazioni a

guida UE ed un ulteriore sviluppo del ruolo del vice Comandante supremo

alleato per l’Europa, per consentirgli di assumere pienamente ed efficacemente

le responsabilità europee;

− ulteriore adattamento del sistema di pianificazione della difesa della NATO,

per includervi in modo più completo la disponibilità di forze per le operazioni a

guida UE.

2. LA COOPERAZIONE NATO-WEU

Per sviluppare l’ESDI nell’ambito della NATO, è stato necessario poter

prevedere tutti gli aspetti del sostegno della NATO ad un’operazione a guida WEU.

Nell’ambito deladattamento e trasformazione dell’Alleanza, a tale fine, sono state

definite delle linee guida. Queste indicano di:

− tener conto delle esigenze della WEU nelle nuove procedure di pianificazione

della difesa adottate dalla NATO riguardo allo sviluppo di forze e capacità;40

− introdurre procedure per identificare risorse e capacità della NATO cui la

WEU potrebbe richiedere di far ricorso con il consenso del Consiglio Nord

Atlantico;

− stabilire le disposizioni concernenti il comando multinazionale europeo

all’interno della NATO, che potrebbero essere utilizzate per preparare,

sostenere, dirigere e condurre un’operazione sotto il controllo politico e la

direzione strategica della WEU;41

− introdurre disposizioni concernenti la consultazione e allo scambio

d’informazioni per assicurare il necessario coordinamento per tutta la durata di

un’operazione a guida WEU, intrapresa con il sostegno della NATO;

40 La WEU cominciò gia nel 1997 a contribuire al processo di pianificazione della difesa dell’Alleanza fornendo un contributo ad una Direttiva ministeriale del 1997. 41 Sulla base di queste disposizioni, al vice Comandante supremo alleato in Europa (vice SACEUR) venne attribuito un distinto ruolo, sia in tempi normali che nel contesto di operazioni a guida WEU, per quanto concerne le forze da rendere disponibili per la WEU.

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55

− sviluppare la pianificazione e le esercitazioni militari necessarie per missioni

esemplificative della WEU.

In conformità a queste disposizioni, qualora si fosse determinata una crisi, in

cui la WEU avesse deciso di intervenire (e l’Alleanza avesse scelto di non farlo), la

WEU avrebbe potuto richiedere l’uso di mezzi e capacità dell’Alleanza. Potrebbe

essere stato incluso, fra le richieste, anche un centro di comando dei CJTF, per

condurre un’operazione sotto il proprio controllo politico e la propria direzione

strategica. In base ad una valutazione “caso per caso” da parte del Consiglio Nord

Atlantico, i mezzi richiesti avrebbero potuto essere resi disponibili per essere

utilizzati dalla WEU. Ovviamente, uno specifico accordo avrebbe dovuto regolare

i particolari delle condizioni per il loro trasferimento alla WEU, come pure per il

controllo del loro utilizzo e per la loro eventuale restituzione, o richiamo. Dei

comandanti europei provenienti dalla struttura di comando della NATO sarebbero

potuti essere nominati per agire sotto il controllo politico della WEU. Per tutto il

corso dell’operazione, inclusa la sua fase preparatoria, le due organizzazioni si

sarebbero dovute consultare strettamente strettamente, la NATO avrebbe

controllato l’uso dei propri mezzi ed avrebbe mantenuto un regolare collegamento

politico con la WEU. La restituzione dei mezzi sarebbe dovuta avvenire a fine

esigenza o su richiamo, qualora fosse stato richiesto dalla NATO.

Nel giugno 1999, in occasione del vertice di Colonia, l’Unione Europea decise

di dotarsi di mezzi e capacità necessari all’attuazione di una comune Politica

Europea di Sicurezza e di Difesa (ESDP42). In pratica, con tal evento, l’Unione

Europea ha iniziato ad assumere il ruolo fino allora svolto dalla WEU riguardo allo

sviluppo dell’Identità di Sicurezza e di Difesa Europea. Si assumeva inoltre la

responsabilità diretta di creare una forza comune, avviando un processo

42 European Security and Defense Policy. La Politica Europea di Sicurezza e di Difesa (acronimo italiano PESD), ha trovato un quasi immediato avvio di realizzazione pratica con il Consiglio Europeo di Helsinki, nel dicembre 1999. Nel 2001, con il Consiglio Europeo di Nizza, è stata definita “una architettura definitiva e nuove strutture politiche”, tese ad assicurare il controllo politico e la direzione strategica delle crisi e la condotta delle operazioni. Sono così stati creati:

− un Comitato Politico di Sicurezza (COPS);

− un Comitato Militare (EUMC);

− uno Stato Maggiore (EUMS).

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56

d’inglobamento degli impegni finora assunti dalla WEU. NATO e WEU hanno

in ogni caso continuato un intenso rapporto di collaborazione mirato a completare

ed attuare le disposizioni poste in essere per facilitare la cooperazione tra le due

organizzazioni nel caso di un’operazione di gestione delle crisi a guida WEU che

facesse uso dei mezzi e delle capacità della NATO. Molti progressi sono stati fatti

nelle aree delle disposizioni concernenti l’utilizzo di tali mezzi, dello scambio

d’informazioni, della valutazione congiunta delle procedure e delle esercitazioni di

forze ed elementi comuni. Inoltre, nel febbraio 2000 è stata svolta

un’esercitazione congiunta NATO-WEU incentrata sulla gestione delle crisi.

Nel novembre 2000, in occasione della loro riunione di Marsiglia, i Ministri

della WEU decisero di sospendere i regolari meccanismi di consultazione NATO-

WEU, con l’eccezione di quelli che sarebbero stati necessari durante il periodo di

transizione.

3. LE RELAZIONI NATO-UE

Nel dicembre 1999, in occasione della riunione di Helsinki del Consiglio

dell’Unione Europea, gli stati membri della UE si diedero un “Obiettivo primario”

in merito alle loro capacità militari in operazioni di gestione delle crisi.

Entro la fine del 2003, la UE dovrà essere in grado di dispiegare e di sostenere,

almeno per un anno, una forza militare comprendente fino a 60.000 uomini. Il

ruolo principale sarà quello di compiere delle operazioni militari guidate dalla UE

per risposta ad una crisi internazionale, in circostanze in cui la NATO in quanto

tale non fosse impegnata militarmente. Dovrà essere possibile, con tale forza,

coprire l’intera gamma delle cosiddette missioni di Petersberg43, riprese dalla

43 Le missioni di Petersberg (Petersberg tasks) sono state definite per la prima volta nella Dichiarazione di Petersberg, prendendo il nome dalla località tedesca, nei pressi di Bonn, dove il 19 Giugno 1992 si riunì il Consiglio dei Ministri della difesa e degli Esteri degli stati membri dell’UEO. La dichiarazione, strutturata in tre parti, avrebbe dovuto stabilire le linee direttrici di futuro sviluppo dell’Unione dell’Europa Occidentale. Successivamente, le missioni di Petersberg sono state riprese ed incluse, con il Trattato di Amsterdam, nel nuovo articolo 17 del Trattato sull’Unione Europea. La Unione Europea, che si ora assunta la responsabilità della identità di sicurezza e difesa europea, potrebbe in futuro rivedere ed ampliare le suddette missioni, allargando ulteriormente il proprio campo d’azione.

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57

Unione Europea ed elencate nel Trattato di Amsterdam del 1997. Queste

riguardano:

− compiti umanitari e di salvataggio;

− compiti di mantenimento della pace;

− compiti di forze combattenti nella gestione delle crisi, incluso il ristabilimento

della pace.

Ovviamente quest’iniziativa rientra a pieno titolo nella decisione dell’UE di

sviluppare una comune Politica Europea di Sicurezza e di Difesa sulla quale si

dovranno basare gli aspetti militari della sua politica estera e di sicurezza comune.

Una particolare attenzione è sempre stata posta sulla necessità di evitare inutili

duplicati delle strutture NATO, senza implicare la creazione di un esercito europeo.

E’ stato deciso, comunque, di creare delle strutture politiche e militari

permanenti, tra cui un “Comitato politico e per la sicurezza”, un “Comitato

militare” ed uno “Stato maggiore militare”, per assicurare la necessaria direttiva

politica e strategica a tutte le iniziative ed alle eventuali operazioni; è stato anche

deciso, inoltre, di favorire lo sviluppo delle disposizioni per la piena consultazione,

cooperazione e trasparenza con la NATO e per assicurare il dialogo, la

consultazione e la cooperazione necessari con i membri europei della NATO non

membri della UE sulle questioni concernenti la politica europea di sicurezza e di

difesa e alla gestione delle crisi.

Gli ultimissimi anni hanno visto un continuo intensificarsi del dialogo e della

mutua attenzione tra l’Alleanza e l’Unione Europea. Una forte sintonia,

complementarietà ed unità d’intenti è stata più volte rimarcata per mezzo delle

decisioni prese al summit NATO di Washington e nelle riunioni del Consiglio

Europeo di Nizza. Presso il Consiglio Atlantico, i Ministri degli esteri

dell’Alleanza hanno dichiarato di condividere l’obiettivo approvato dagli stati

membri della UE di un autentico partenariato tra NATO e UE nella gestione delle

crisi. In definitiva, NATO ed Unione Europea hanno convenuto che, per fare in

modo che le crisi internazionali possano essere affrontate con la più appropriata

risposta militare e che queste possano essere gestite efficacemente, si dovranno

Page 58: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

58

ulteriormente sviluppare le forme di consultazione e la cooperazione tra le due

organizzazioni sulle questioni di comune interesse riguardanti la sicurezza, la difesa

e la gestione delle crisi.

Nel gennaio 2001 il Segretario generale della NATO e la Presidenza svedese

della UE si accordarono per far sì che si tenessero riunioni congiunte a livello di

ambasciatori e di ministri.

Con tale disposizione le due organizzazioni si sono impegnate a tenere almeno

tre riunioni a livello di ambasciatori ed una a livello di ministri ogni sei mesi (cioè

durante ciascun turno di Presidenza della UE), nonché ad intensificare le

consultazioni in tempo di crisi. Il risultato è che ora hanno luogo delle regolari

riunioni tra il Comitato politico e per la sicurezza della UE e il Consiglio Atlantico.

NATO ed Unione Europea stanno rapidamente passando dalla teoria

dell’ESDI/ESDP alla consultazione e alla cooperazione su concrete questioni

d’attualità, come la situazione nei Balcani occidentali.

Anche a livello più basso, hanno avuto corso delle iniziative di cooperazione

operativa. Sin dalla fine dell’anno 2000 sono stati formati dei Gruppi di lavoro "ad

hoc" NATO-UE, che si sono riuniti per discutere su:

− questioni riguardanti la sicurezza (per esempio procedure per lo scambio di

informazioni classificate, incluse quelle di intelligence);

− norme per l’accesso della UE ai mezzi e alle capacità dell’Alleanza;

− obiettivi di capacità (incluse le questioni concernenti il sistema di

pianificazione della difesa dell’Alleanza);

− meccanismi permanenti di consultazione, che tengano conto di tutti i relativi

aspetti, tra cui quelli concernenti la partecipazione.

Mentre le due organizzazioni stanno lavorando alla conclusione di un accordo

permanente sulla sicurezza tra NATO e UE, gia nell’estate 2000 hanno dato vita ad

un accordo provvisorio per regolare lo scambio di informazioni classificate. In

previsione della Conferenza sull’impegno delle capacità della UE, tenutasi poi nel

novembre 2000, la NATO, tramite suoi esperti, ha fornito consigli militari e tecnici

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59

all’attività degli esperti europei per la creazione di un catalogo delle forze e delle

capacità disponibili per l’Obiettivo primario della UE.

I Ministri degli esteri dell’Alleanza, in una loro riunione del dicembre 2000,

hanno dichiarato che, ove richiesto dalla UE, l’Alleanza sarebbe stata pronta a

fornire ulteriore consulenza di esperti, subordinata alle necessarie decisioni.

Per la prima volta, nella primavera 2001, il Segretario generale della NATO è

stato invitato a parlare della politica della NATO nel Consiglio per gli affari

generali della UE.

La NATO è dunque fortemente impegnata in tutta una serie d’iniziative

congiunte con la Unione Europea sulle principali questioni che l’ulteriore sviluppo

dell’ESDI pone. Anche al suo interno la NATO non ha in ogni modo mai

interrotto un’attività di studio parallela su alcune questioni d’analogo contenuto,

tra cui:

− l’identificazione di una serie di opzioni di comando europeo;

− l’assunto della disponibilità di mezzi e capacità individuati in precedenza;

− l’accesso garantito alle capacità di pianificazione operative della NATO;

− l’adattamento della pianificazione di difesa dell’Alleanza.

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60

CAPITOLO VI

I PARTENARIATI

Il vertice di Madrid del 1997, sulla scia di una tendenza iniziata alcuni anni

prima, ha lanciato una serie d’iniziative per il rafforzamento della consultazione e

della cooperazione e per l’introduzione di misure atte ad accrescere la trasparenza.

E’ quindi partito un processo che ha velocemente portato alla creazione di un certo

numero di nuove istituzioni, sia in ambito militare che politico.

Oltre al Consiglio di Partenariato Euro-Atlantico (EAPC44), al Consiglio

NATO-Russia (NRC45), e alla Commissione NATO-Ucraina (NUC 46), che operano

nella dimensione civile e politica, hanno luogo delle riunioni in varie

configurazioni allo scopo di gestire gli aspetti militari di queste istituzioni bilaterali

e multilaterali di cooperazione 47.

1. “PFP” E “EAPC”

In occasione del vertice NATO di Bruxelles, nel gennaio 1994, è stato avviato

il programma di Partenariato per la Pace (PfP), al fine di promuovere la

44 Euro Atlantic Partnership Council. Il Consiglio per il Partenariato Euro-Atlantico è stato instaurato nel Maggio 1997 in sostituzione del Consiglio per la cooperazione dell’Atlantico del Nord (North Atlantic Cooperation Council - NACC) e fornisce un quadro di riferimento politico per l’iniziativa PfP e per una più stretta cooperazione. Ad esso prendono parte i rappresentanti dei paesi membri della NATO e di tutti i paesi Partner. 45 NATO-Russia Council. Il Consiglio NATO-Russia ha sostituito il precedente Consiglio Congiunto Permanente NATO-Russia (PJC) a seguito dello storico accordo di Pratica di Mare, firmato il 28 Maggio 2002. Nel nuovo Consiglio non vengono più confrontate posizioni della NATO, precedentemente concordate all’unanimità, con quelle della federazione Russa, ma si stabilisce in pratica un consiglio composto da 19+1 nazioni. In pratica un Consiglio Atlantico allargato ad una ventesima nazione. 46 NATO-Ukraina Commission. La commissione NATO-Ucraina creata con il “Trattato per il Partenariato specifico tra NATO ed Ucraina (Charter on a Distinctive Partnership between NATO and Ucraine). La commissione si riunisce almeno due volte l’anno per controllare i progressi raggiunti nello sviluppo delle relazioni fra NATO ed Ucraina. 47 Nell’Allegato “G” sono riportati degli schemi che riassumono la situazione sulla partecipazione alle varie iniziative di partenariato e ad altre istituzioni internazionali.

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61

cooperazione militare fra gli stati membri ed i partner dell’alleanza. Gli scopi

dell’iniziativa sono molteplici:

− facilitare la trasparenza nella pianificazione e nella preparazione dei bilanci

nazionali della difesa;

− assicurare il controllo democratico delle forze di difesa;

− rafforzare la capacità di intraprendere missioni nel settore del mantenimento

della pace;

− facilitare le operazioni di ricerca e salvataggio;

− rendere più efficaci le operazioni umanitarie;

− sviluppare forze militari in grado di meglio operare con quelle dei paesi

membri della NATO.

Dopo il fruttuoso avvio del programma, che anche ha permesso ed agevolato la

cooperazione tra alleati e partner nella forza di stabilizzazione in Bosnia

Erzegovina, i membri hanno richiesto di ampliarne la portata e le prerogative. Nel

corso di una riunione dei Ministri degli Esteri avvenuta a Sintra, Portogallo, nel

maggio 1997, si è deciso di rafforzare il programma di partenariato per la pace, al

fine di associare più strettamente i partner nella pianificazione ed attuazione delle

esercitazioni del PfP, attribuendo così al partenariato un carattere più operativo. E’

stato nella stessa sede inoltre deciso di creare il Consiglio di Partenariato Euro-

Atlantico (EAPC), per poter disporre di un foro di consultazione e di cooperazione,

ad alto livello, sulle questioni riguardanti la sicurezza ed alla difesa.

E’ stato ampliato ed adattato il Processo di Pianificazione e Revisione

(PARP48) del PfP, per il quale la partecipazione è comunque facoltativa. Esso mira

a promuovere la trasparenza nella pianificazione nazionale della Difesa ed a meglio

preparare le forze dei partner a cooperare con quelle dell’Alleanza. Un grosso

sforzo è quindi teso ad incoraggiare lo sviluppo dell’interoperabilità tra le forze dei

partner e quelle degli alleati per tutta la gamma di operazioni, per le attività

concernenti l’addestramento, per le esercitazioni del PfP.

48 Planning And Review Process.

Page 62: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

62

Si è così creato un maggior coinvolgimento dei partner nel processo

decisionale in seno al PfP e si sono sviluppati ulteriormente, nel suo insieme, il

“Programma di Lavoro per il Partenariato” (Partnership Work Program -PWP).

Un programma quinquennale di esercitazioni NATO/PfP è stato quindi definito dal

Comitato Militare della NATO, in consultazione con i rappresentanti dei paesi

partner.

Il Consiglio di Partenariato Euro-Atlantico (EAPC), fornisce il contesto

politico di sostegno per tutte le attività di cooperazione ed allargamento tra alleati e

partner, a completamento delle accresciute opportunità offerte da un rafforzato

PfP.

L’EAPC ha sostituito il “Consiglio di Cooperazione Nord Atlantico (NACC49)

ed ha fin da subito sviluppato un Piano d’azione che individuava i settori in cui i

suoi membri volevano attuare consultazioni e cooperazione rafforzate. In seno

all’EAPC sono state trattate materie di grande rilievo, ed anche questioni

concernenti la sicurezza durante i conflitti nei balcani.

Un Comitato Militare di Partenariato Euro-Atlantico (EAPMC 50) si riunisce

per discutere e scambiare punti di vista tra tutti i paesi dell’EAPC su questioni

militari. Le riunioni dell’EAPMC si tengono sia in sessione plenaria, con tutti i

paesi partner, sia in sessione limitata, allo scopo di concentrarsi su questioni

funzionali o regionali, quali la partecipazione congiunta a delle operazioni a

sostegno della pace. Alternativamente, si possono tenere in sessione individuale

con un solo paese partner. Queste riunioni hanno luogo sia a livello di Capi di

Stato Maggiore della Difesa, normalmente due volte l’anno per farle coincidere con

le analoghe riunioni di pari livello dell’Alleanza che hanno luogo a Bruxelles, o

mensilmente, a livello di Rappresentanti militari permanenti. Queste disposizioni

limitano la frequenza e i costi degli spostamenti a Bruxelles che ciascun Capo di

49 North Atlantic Cooperation Council. Il Consiglio di Cooperazione del Nord Atlantico fu stabilito nel dicembre 1991, in occasione del summit di Roma. Il NACC ha inizialmente riunito i paesi membri della NATO e nove paesi dell’Europa centro-Orientale in un nuovo foro di consultazione che ha posto le basi delle nuove relazioni di partenariato. Nel 1992 anche la Georgia, l’Albania e tutti gli stati della CSI (Comunità degli Stati Indipendenti) sono entrati a farne parte. 50 Euro Atlantic Partnership Military Committee.

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63

stato maggiore della difesa deve fare. Tutte le riunioni sono presiedute dal

Presidente del Comitato militare della NATO.

Dal punto di vista prettamente pratico sono state intraprese delle ulteriori

iniziative, ed è stato aperto il Centro Euro-Atlantico di Coordinamento degli

Interventi in caso di Calamità (EADRCC51), che coordinerà, in stretta consultazione

con l’Ufficio dell’ONU per il coordinamento degli affari comunitari, gli interventi

dei paesi EAPC in caso di calamità all’interno dell’area geografica dell’EAPC.

L’EAPC ed il Partenariato per la Pace facilitano notevolmente lo sviluppo di

risposte a concrete questioni nel settore della sicurezza. L’operazione SFOR52 in

Bosnia Erzegovina e la reazione alla crisi in Kosovo sono due prove di questo.

Alle riunioni informative ed alle consultazioni sui vari aspetti dell’operazione

SFOR, tenutesi presso la sede NATO a Bruxelles hanno, infatti, sempre potuto

partecipare anche i partner che hanno preso parte all’operazione. Il PfP ha

ampliamente dato prova della sua potenzialità come strumento per evitare

l’allargamento di conflitti.

L’EAPC ha invece rappresentato un foro in cui lavorare alla definizione di un

comune atteggiamento verso situazioni particolarmente critiche per la sicurezza,

come la crisi nel Kosovo.

Sebbene siano strutture relativamente nuove, L’EAPC ed il Partenariato per la

Pace testimoniano una nuova realtà europea, in cui la stabilità a lungo termine è

assicurata attraverso la cooperazione.

51 Euro-Atlantic Disaster Response Coordination Centre. Il Centro di Coordinamento Euro-Atlantico di risposta ai Disastri, originato sulla base di una proposta russa, è stato instaurato presso il quartier generale della NATO con il patrocinio del Consiglio per il Partenariato Euro-Atlantico (Euro-Atlantic Partnership Council – EAPC) nel maggio 1998. E’ strutturato per servire come “focal point” per il coordinamento degli sforzi di assistenza fra le nazioni dell’EAPC in caso di disastri di notevoli proporzioni, in stretto contatto con l’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs – OCHA). Dalla sua creazione lo EADRCC ha gia avuto un importante ruolo nel coordinamento degli aiuti umanitari per le alluvioni in Ucraina, Pomania ed Ungheria, per il terremoto del 1999 in Turchia e per il soccorso durante la crisi del Kosovo. 52 La Stabilisation Force (SFOR), a guida NATO, é stata in Bosnia-Herzegovina dal Dicembre 1996 come parte dell’impegno per far rispettare gli accordi di Pace di Dayton, nella Ex-Yugoslavia. Ha rimpiazzato la Implementation Force (IFOR), che era responsabile per il controllo degli aspetti militari degli accordi di pace.

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64

2. LA CARTA NATO-UCRAINA

La Carta NATO-Ucraina è stata firmata durante il vertice di Madrid nel luglio

1997. Questo accordo, pur non rappresentando un’effettiva aspirazione ad entrare a

far parte dell’alleanza, riveste una notevole importanza per entrambe i soggetti.

L’Ucraina è probabilmente ancora molto lontana dai criteri necessari, ed anche dal

punto di vista prettamente politico, non vi è al momento nel paese una matura

opinione pubblica comune in tal senso. Sono tuttavia innegabili gli ovvii interessi

in un’effettiva e duratura stabilità europea. L’Ucraina, da parte sua, ha già dato

dimostrazione della sua volontà in tal senso. Dopo la riconquista della propria

indipendenza, nel 1991, ha unilateralmente rinunciato al proprio armamento

nucleare, aderendo al Trattato di Non Proliferazione (NPT) in qualità di stato non

dotato di armi nucleari. Tale azione ha rappresentato un forte contributo per la

riduzione della minaccia nucleare e per la creazione di uno spazio comune in

Europa. L’Ucraina, al suo interno, ha conseguito dei notevoli risultati nella

creazione di uno stato democratico e socialmente responsabile, nonostante le

notevoli difficoltà legate alle difficili condizioni di transizione, rappresentate

dell’eredità economica dell’impero sovietico e dall’inerzia di certi ambienti politici

del paese. Per proseguire con successo in tale transizione è necessaria all’Ucraina

la stabilizzazione dell’economia nazionale. Per superare le difficoltà connesse a

ciò, l’aiuto della comunità internazionale, nella forma di acquisizione delle risorse e

delle conoscenze, è fondamentale.

Parimenti è interesse dell’intera comunità euro-atlantica che l’Ucraina, con i

suoi 52 milioni di abitanti, non sia lasciata da sola a fronteggiare i propri problemi

economici, le difficoltà sociali ereditate e le ancora presenti conseguenze del

disastro ecologico di Chernobyl. Dal canto suo, l’Ucraina si è impegnata sin dalla

sua indipendenza in una politica estera mirata al rafforzamento dei rapporti con tutti

i paesi vicini e con varie organizzazioni internazionali. Ma è soprattutto nei

confronti della NATO che ha rivolto la sua attenzione, probabilmente

considerandola il più affidabile e capace pilastro della sicurezza europea. Pur

essendo gia un membro attivo in seno al Consiglio di partenariato euro-atlantico

(EAPC) e del Partenariato per la Pace (PfP), ha voluto aprire nuove prospettive di

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65

cooperazione con la sottoscrizione di una Carta di partenariato specifico. Il più

concreto ed importante risultato della Carta NATO-Ucraina è la creazione della

commissione NATO-Ucraina, in ambito della quale l’Ucraina può consultarsi con

tutte le nazioni alleate della NATO, su un’ampia gamma d’attività di cooperazione

nel settore politico e militare. Tale commissione si riunisce periodicamente a

livello di ambasciatori e talvolta a livello di Ministri degli Esteri o di Ministri della

Difesa, discutendo questioni quali il rafforzamento della cooperazione nell’ambito

del mantenimento della pace, la creazione di un Gruppo congiunto per la riforma

della difesa e l’attuazione di un Gruppo congiunto sulla pianificazione civile

d’emergenza.

Il Comitato militare con l’Ucraina si riunisce invece in sessione dei Capi di

Stato Maggiore della Difesa almeno due volte l’anno, ed è inoltre previsto che

coincida con altre riunioni della NATO che hanno luogo allo stesso livello. La

riunione include i Capi di stato maggiore della difesa dei paesi membri

dell’Alleanza, i Comandanti strategici della NATO e il Rappresentante ucraino. E’

presieduta dal Presidente del Comitato Militare. Inoltre, le riunioni del Comitato

Militare con l’Ucraina a livello di Rappresentanti militari hanno luogo per due

ulteriori volte l’anno.

La Carta NATO-Ucraina assume in ogni caso un significato più ampio e

profondo rispetto alle attività di cooperazione citate, colmando il vuoto esistente

nella sicurezza e stabilità europea lasciato dalla fine della guerra fredda.

3. LE RELAZIONI NATO-RUSSIA.

La Russia fu, nel 1991, uno dei membri fondatori del North Atlantic

Coperation Council (NACC). Nel 1994 ha aderito alla PfP ed ha in seguito fornito

un utile contributo di truppe a supporto delle operazioni di mantenimento della pace

nei Balcani.

Nel Maggio 1997 è stato firmato a Parigi l”Atto istitutivo sulle relazioni, la

cooperazione e la sicurezza reciproche”. A seguito di tale accordo la NATO e la

Page 66: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

66

Russia hanno creato un “Consiglio Congiunto Permanente” (PJC 53), nell’ambito del

quale è stato possibile istituire un nuovo modello di consultazione sulle questioni

concernenti la sicurezza. Dopo gli avvenimenti dell’11 Settembre 2001 è stata

fortemente sentita l’esigenza di dare un segnale di risposta tramite un’azione forte e

coordinata contro le minacce comuni. A seguito di ciò è stata concepita la

“dichiarazione di Roma”, firmata nel maggio 2002. Essa si basa sugli obiettivi e

sui principi dell’atto in precedenza firmato nel 1997, ed ha istituito “Consiglio

NATO-Russia)”. Quest’ultimo è un meccanismo per la consultazione, la

cooperazione, e l’assunzione di decisioni su azioni in comune, nel quale le singole

nazioni alleate e la Russia interagiscono paritariamente come parti uguali. E’ stato

così sostituito il PJC, nell’ambito del quale i 19 alleati dovevano coordinarsi

prioritariamente prima della discussione con la Russia.

Prima che fosse sostituito dal Consiglio NATO-Russia nel Maggio 2002, il

Consiglio Congiunto Permanente NATO-Russia (PJC), si riuniva normalmente, in

sessione dei Capi di Stato Maggiore/Capi di Stato Maggiore della Difesa almeno

due volte l’anno, per coincidere con la riunione del Comitato Militare della NATO

in sessione dei Capi di Stato Maggiore nella primavera e nell’autunno di ogni anno.

A ciascuna riunione partecipavano i Capi di Stato Maggiore della Difesa dei

paesi NATO, i Comandanti strategici della NATO ed i Rappresentanti Militari della

Russia. Alle riunioni del PJC in sessione permanente partecipavano i

Rappresentanti Militari che hanno sede a Bruxelles; tali riunioni avevano luogo più

frequentemente.

Sia le riunioni in sessione di Capi di Stato Maggiore della Difesa che quelle in

sessione permanente erano presiedute congiuntamente da tre rappresentanti, e cioè

il Presidente del Comitato Militare, un Capo di Stato Maggiore della Difesa di un

paese NATO o un Rappresentante Militare di un paese NATO con sede presso la

53 Permanent Joint Council. Il Consiglio Congiunto Permanente NATO-Russia è stato creato con L’Atto di Fondazione NATO-Russia (NATO-Russia Founding Act) firmato nel Maggio 1997. Questo stabilisce delle sessioni regolari del PJC a livello di Ambasciatori ed a livelli bi-annuale a livello dei Ministri degli Esteri. Il fine è di fornire un luogo di consultazione, cooperazione ed accrescimento del mutuo consenso su materie politiche e di Sicurezza. La Russia ha sospeso la partecipazione a queste riunioni dopo l’inizio della campagna aerea sul Kosovo. Su richiesta dell’Alleanza i paesi membri hanno potuto continuare un lavoro diplomatico assieme alla Russia per le iniziative necessarie a far cessare il conflitto. Sostituito a partire dal 2002 dal NATO-Russia Council.

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67

NATO a Bruxelles, ed il Rappresentante Militare russo. Nelle riunioni ora

menzionate, il rappresentante di un paese NATO ruotava trimestralmente tra quelli

dei paesi dell’Alleanza.

Durante le riunioni, sia a livello di Capi di Stato Maggiore della Difesa che di

Rappresentanti permanenti, i tre co-presidenti condividevano anche la conduzione

dei lavori per ciascun argomento all’ordine del giorno. L’ordine del giorno per

ciascuna riunione era approntato in conformità ad un accordo stabilito

bilateralmente tra lo Stato Maggiore Militare Internazionale della NATO (IMS) e la

Rappresentanza russa, ed era successivamente approvato da ciascuno dei tre

presidenti.

Il “Consiglio NATO-Russia” si basa su meccanismi più semplici ed ha delle

prerogative più ambiziose. Si riunisce almeno una volta il mese al livello di

ambasciatori e rappresentanti militari. Due volte l’anno a livello di Ministri della

Difesa e di capi di Stato maggiore. Occasionalmente può riunirsi anche a livello di

vertice.

Come sancito nell’atto di fondazione, il “Consiglio NATO-Russia” pone la sua

attenzione su aree che includono:

− la guerra contro il terrorismo;

− la gestione delle crisi internazionali;

− il controllo e la non proliferazione degli armamenti;

− le misure di controllo del potenziale militare e di accrescimento della fiducia

fra le nazioni;

− la difesa dai missili balistici di teatro;

− la ricerca e salvataggio in mare;

− la cooperazione militare;

− la gestione di emergenze civili e di eventi catastrofici.

Giova ricordare, in ogni caso, che gia prima della firma della “Dichiarazione di

Roma”, notevoli risultati sono stati ottenuti nell’ambito dei rapporti di

cooperazione fra NATO e Russia. Dal 1996 un contingente Russo opera in

Bosnia-Herzegovina, integrato nella “Stabilization Force” (SFOR), ricoprendo un

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68

ruolo di responsabilità esclusiva in una specifica area d’assegnazione. Nel 1999,

nonostante le notevoli divergenze politiche in merito alla decisione dell’alleanza di

intervenire militarmente in Kosovo per porre fine alle repressioni politiche ed

etniche in corso nella regione, la Russia è riuscita a ricoprire un ruolo chiave per

porre termine al conflitto. Susseguentemente un contingente militare russo è stato

integrato nella Kosovo Force (KFOR54), contribuendo in tale ambito al

mantenimento della sicurezza ed al supporto degli interventi umanitari e

dell’amministrazione provvisoria dell’ONU nella regione. Anche nel campo

della protezione civile e della ricerca e soccorso in mare esistevano gia da prima

della dichiarazione di Roma specifici trattati bilaterali. Così come nel campo della

cooperazione scientifica e dell’ecologia.

La creazione del “Consiglio NATO-Russia” rappresenta quindi l’evoluzione

naturale della forte volontà di rafforzamento dei legami di cooperazione che si era

già manifestata nel decennio precedente.

4. IL DIALOGO CON I PAESI DEL MEDITERRANEO.

Ben cinque Nazioni alleate (Spagna, Francia, Italia, Grecia, e Turchia) toccano,

con i loro confini, il Mediterraneo. E’ quindi ovvio l’interesse della NATO (e

soprattutto dell’Europa) al mantenimento della sicurezza e della stabilità nell’intera

regione mediterranea.

Per questi motivi, la NATO ha lanciato nel 1995 un’iniziativa tesa ad

instaurare un canale di dialogo preferenziale con sei paesi che si affacciano al lato

sud del Mediterraneo. A questo primo gruppo di nazioni, che comprendeva Egitto,

54 Forza Multinazionale stabilita in Kossovo sotto gli auspici delle Nazioni Unite, in accordo alla risoluzione 1244 del 10 Giugno 1999. Un nucleo iniziale di truppe NATO è stato dislocato in Macedonia per facilitare e permettere l’insediamento delle forze KFOR. All’inizio della campagna aerea NATO, alla fine di Marzo, queste truppe sono state poste sotto il controllo Operativo del Comandante dei “Corpi di Reazione Rapida Alleati” (Allied Rapid Reaction Corps – ARRC) del “Comando Alleato Europeo” (Allied Command Europe – ACE). Sono poi state susseguentemente rassegnate a compiti umanitari in risposta alla crescente crisi causata dal fenomeno dei rifugiati. Con l’aggiunta di forze addizionali inviate nella regione, è stato possibile fornire un effettivo supporto ai rifugiati ed assistere le agenzie umanitarie internazionali.

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69

Israele, Giordania, Mauritania, Marocco e Tunisia, si è susseguentemente aggiunta

nell’anno 2000 l’Algeria.

Questo progetto di dialogo, che va a complementare analoghe attività

intraprese dalla UE e dall’OSCE, si propone di ottenere un contributo alla sicurezza

e stabilità della regione ed una migliore comprensione reciproca mirata ed evitare

delle percezioni distorte nei confronti della NATO da parte dei paesi partecipanti e

viceversa. Tramite quest’iniziativa è offerta alle sei nazioni, attraverso incontri

bilaterali tenuti al livello desiderato dalle nazioni stesse, la possibilità di partecipare

ad attività congiunte. Queste comprendono l’offerta di corsi presso le scuole della

NATO, l’organizzazione di visite d’intellettuali, accademici, parlamentari e

giornalisti presso la NATO, la possibilità di osservare lo svolgimento di

esercitazioni della NATO/PfP, ecc. Per quanto riguarda l’aspetto politico sono

svolti regolarmente degli incontri bilaterali a livello di ambasciatori. Vengono

inoltre organizzate delle riunioni multilaterali del Consiglio Atlantico con le sette

nazioni partecipanti, durante le quali sono illustrate le attività dell’Alleanza e sono

scambiati i diversi punti di vista.

Sulla base della migliore comprensione reciproca, tre dei sette paesi

partecipanti all’iniziativa di dialogo, ed in particolare Editto, Giordania e Marocco,

hanno partecipato alle missioni di mantenimento della pace, guidate dalla NATO,

nei Balcani.

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CAPITOLO VII

IL PROCESSO DI ALLARGAMENTO DELL’ALLEANZA

La NATO è indubbiamente un’organizzazione difensiva aperta. Sin dalla nascita

dell’Alleanza è stato chiaramente determinato che:

“Le Parti possono, con accordo unanime, invitare ad aderire a questo Trattato

ogni altro Stato europeo in grado di favorire lo sviluppo dei principi del presente

Trattato e di contribuire alla sicurezza della regione dell’Atlantico settentrionale

.(...)”55

.

Quattro nuove adesioni hanno avuto luogo nei primi cinquanta anni di vita

dell’Alleanza, ma la vera svolta è avvenuta negli anni novanta, con la fine del patto di

Varsavia e con l’invito di adesione ai primi tre paesi di area ex sovietica.

1. LA GENESI DELL’ALLEANZA “A 16”

Alla firma del trattato Nord Atlantico hanno originariamente preso parte 12

paesi. Nel trattato stesso era fin da allora prevista l’adesione, su invito unanime di

tutti gli altri paesi aderenti, d’ogni altro stato europeo in grado di favorire lo

sviluppo dei principi originari e di contribuire alla sicurezza della regione

dell’Atlantico settentrionale.

Tutte le successive adesioni hanno comunque comportato discussioni e

decisioni politiche difficili e strutturate.

Nel 1952 furono ammessi nell’Alleanza Grecia e Turchia. In piena guerra

fredda, l’adesione delle due nazioni ha avuto un notevole significato, rafforzando il

fronte sud del confine con il blocco sovietico ed incrementando notevolmente le

capacità militari dell’alleanza nell’area meridionale.

55 Articolo 10, Trattato Nord Atlantico, Washington DC, 4 aprile 1949

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Dopo la fine della seconda guerra mondiale, era abbastanza diffusa l’opinione

che concedere alla Germania occidentale la possibilità di ricostruire un qualsiasi

potenziale militare avrebbe rappresentato un pericolo per la pace. Nonostante ciò

nel 1955, e cioè dopo solo un decennio dalla fine del conflitto, la Repubblica

Federale di Germania fu ammessa nella NATO, sempre con lo scopo di bilanciare

ad ovest il potenziale militare espresso dal Patto di Varsavia. La Germania

Occidentale, dando il via allo sviluppo di nuove capacità di difesa integrate nella

struttura NATO, iniziò così un processo di profonda e decisa integrazione con

l’occidente, creando le basi per la sua futura riunificazione con la parte orientale.

Nel 1982 fu ammessa la Spagna. Tale evento causò un acceso dibattito

interno nella nazione, che dovette anche sottoporre la decisione a due referendum

popolari. A causa di tali controversie politiche, solo nel 1998 la Spagna ha potuto

entrare a far parte integrante della struttura organizzativa militare dell’Alleanza.

Ogni fase di questo processo è dunque sempre stata soggetta a controversie

specifiche. Anche la politica di allargamento, in generale, non ne è però stata

esente. Fra le questioni più frequentemente sollevate vi erano quelle sulla

possibilità di deliberare efficacemente e prendere decisioni, per le quali è richiesta

l’unanimità, in un’Alleanza ulteriormente allargata. Inoltre, un allargamento

generalizzato dell’Alleanza avrebbe potuto irritare la Russia ed il blocco orientale,

che avrebbe potuto percepirla come un atto di ostilità verso i propri interessi. Il

dibattito su queste questi problemi sono divenuti molto più frequenti dopo la fine

della guerra fredda, con un’Alleanza giunta ormai a 16 membri.

2. LO ”STUDIO SULL’ALLARGAMENTO DELLA NATO” E L’ADESIONE

DI POLONIA, REPUBBLICA CECA ED UNGHERIA

L’obiettivo che è alla base di un’ulteriore apertura dell’Alleanza a nuovi

membri, è quello di rafforzare la stabilità in tutta l’Europa, non quello di estendere

l’influenza o le capacità militari della NATO o di alterare la natura del suo basilare

dispositivo di difesa. Le garanzie offerte dalla sicurezza collettiva della NATO e

l’utilizzo di strutture di forze multinazionali costituiscono il miglior modo per

Page 72: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

72

raggiungere tale obiettivo, basandosi sulla condivisione dei rischi, delle

responsabilità e dei costi.

Nel gennaio 1994, al vertice di Bruxelles, i leader alleati riaffermarono quindi

che l’Alleanza era aperta alla partecipazione di altri stati europei in grado di

favorire i principi del Trattato di Washington e di contribuire alla sicurezza

nell’area nord atlantica.

In seguito ad una decisione presa dai Ministri degli esteri alleati nel dicembre

1994, gli aspetti riguardanti il “perché e come” delle future adesioni all’Alleanza

furono esaminati dagli alleati nel corso del 1995, mantenendo come punti fermi di

qualsiasi ipotesi il mantenimento del sistema decisionale basato sull’unanimità di

tutti i membri e la realizzabilità economica.

Lo “Studio sull’allargamento della NATO” che ne risultò, fu pubblicato nel

settembre 1995. I principi evidenziati nello Studio rimangono basilari per

l’atteggiamento d’apertura tenuto dalla NATO nell’invitare nuovi paesi ad unirsi ad

essa.

Riguardo al “perché ”dell’allargamento della NATO, lo Studio concludeva

che, con la fine della Guerra fredda e con la scomparsa dell’Organizzazione del

Patto di Varsavia, vi era al contempo la necessità e l’occasione unica per creare una

migliorata sicurezza nell’intera area euro-atlantica, senza creare nuovamente delle

linee di divisione.

Secondo lo studio, l’allargamento dell’Alleanza contribuirà a migliorare la

stabilità e la sicurezza di tutti i paesi dell’area euro-atlantica in numerosi modi.

Incoraggerà e sosterrà le riforme democratiche, in particolare l’istituzione di un

controllo civile e democratico sulle forze armate. Favorirà modelli e forme di

cooperazione, di consultazione e di ricerca del consenso, che caratterizzano le

relazioni tra gli attuali Alleati, e promuoverà relazioni di buon vicinato nell’intera

area euro-atlantica. Accrescerà la trasparenza nella pianificazione della difesa e

nei bilanci militari, accrescendo quindi la fiducia tra gli stati, e rafforzerà la

tendenza all’integrazione e alla cooperazione in Europa. Consentirà inoltre

all’Alleanza di contribuire maggiormente alla sicurezza europea e internazionale e

di sostenere le attività di mantenimento della pace sotto l’egida dell’ONU o

dell’OSCE e rafforzerà ed amplierà il legame transatlantico.

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73

Riguardo al “come” dell’allargamento, lo studio confermava che, come in

passato, ogni futura ulteriore attribuzione dello status di membro dell’Alleanza

sarebbe avvenuta in base all’articolo 10 del Trattato Nord Atlantico. Una volta

entrati, i nuovi membri avranno tutti i diritti e assumeranno tutti gli obblighi

concernenti lo status di membro in virtù del Trattato. Sarà necessario che essi

accettino e osservino i principi, le politiche e le procedure adottate da tutti i membri

dell’Alleanza al momento della loro adesione. Lo Studio chiariva che la volontà e

la capacità di onorare tali impegni, non solo sulla carta ma anche in pratica,

avrebbero rappresentato un fattore discriminante in ogni decisione assunta

dall’Alleanza di indirizzare ad un paese l’invito a aderire.

Gli stati che sono coinvolti in conflitti etnici o in controversie internazionali

per motivi territoriali, come rivendicazioni irredentistiche o controversie

giurisdizionali interne, devono impegnarsi a risolvere tali situazioni con mezzi

pacifici conformemente ai principi dell’OSCE, prima di poter diventare membri.

Lo Studio inoltre rilevava come la capacità dei paesi interessati a contribuire

militarmente alla difesa collettiva, al mantenimento della pace e alle altre nuove

missioni dell’Alleanza avrebbe costituito un altro elemento per decidere se invitarli

a aderire all’Alleanza. Infine, concludeva lo Studio, gli alleati avrebbero deciso

all’unanimità se invitare ciascun nuovo membro a aderire, basando la loro

decisione sul contribuito alla sicurezza e alla stabilità nell’area nord Atlantica che il

nuovo membro avrebbe apportato.

Nessun paese estraneo all’Alleanza ha un diritto di veto o un qualsivoglia

diritto di interferenza o controllo sul processo d’allargamento o sulle decisioni ad

esso relative.

Al vertice di Madrid del luglio 1997, alla fine di un approfondito dibattito a

tutto campo e di un intensificato dialogo con ciascuno dei paesi partner interessati, i

Capi di stato e di governo dell’Alleanza invitarono la Repubblica Ceca, l’Ungheria

e la Polonia ad iniziare con la NATO i colloqui riguardanti l’adesione. In seguito a

tale decisione, nell’autunno 1997 iniziarono le trattative con ciascuno dei paesi

invitati e nel dicembre 1997 furono firmati i rispettivi Protocolli d’Adesione. Tali

Protocolli furono ratificati da tutti i 16 paesi alleati secondo le rispettive procedure

nazionali e dai nuovi membri.

Page 74: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

74

Contemporaneamente alla fase di ratifica, di carattere prettamente politico, fu

intrapresa un’intensa attività che si svolse sia in questi stessi paesi che nella NATO,

per consentire alle forze armate ceche, ungheresi e polacche di adeguarsi al loro

futuro ruolo. In questo modo, tramite delle relazioni e degli incontri preparatori

per agevolare ciascun paese all’adempimento degli obblighi che avrebbe assunto

divenendo membro dell’Alleanza e per consentire loro di familiarizzare con le

procedure e le pratiche in vigore, il processo d’adesione alle strutture militari

dell’Alleanza è avvenuto efficacemente. Questi preparativi contribuirono a

definire la partecipazione di ciascun nuovo paese membro alle strutture della

NATO, a stabilire i metodi attraverso i quali si sarebbe realizzata la loro

integrazione e a facilitare il loro coinvolgimento nelle attività dell’Alleanza nel

corso della fase d’adesione.

Nel marzo 1999 i tre paesi aderirono formalmente al Trattato e nell’aprile

1999, a Washington, questi tre paesi hanno partecipato alla loro prima riunione al

vertice in qualità di membri della NATO56.

L’allargamento dell’Alleanza e l’adesione di tre nuovi membri, insieme

all’influenza della cooperazione nell’ambito del programma di Partenariato per la

Pace, spostano l’attenzione dei responsabili militari verso le attuali e future

esigenze. Ciò implica delle capacità più mobili e più flessibili, concepite per

facilitare una rapida reazione, l’invio di rinforzi e la risposta ad altre esigenze nel

campo della gestione delle crisi. I nuovi paesi membri parteciperanno all’intera

gamma delle missioni e dei compiti della NATO. Saranno attivamente coinvolti,

al fianco degli altri paesi che partecipano alla struttura di comando militare

integrata, alla pianificazione, allo sviluppo e al personale assegnato alle strutture

delle forze della NATO.

In tale occasione, i leader della NATO hanno sottolineato come l’Alleanza

sarebbe rimasta aperta ed hanno affermato che la NATO avrebbe continuato ad

accogliere nuovi membri che fossero in grado di favorire i principi del Trattato e di

contribuire alla pace e alla sicurezza nell’area euro-atlantica.

56 Nell’Allegato “H” è riportato un riassunto cronologico di tutte le tappe che hanno portato alla adesione dei tre nuovi stati membri.

Page 75: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

75

3. IL “MEMBERSHIP ACTION PLAN (MAP)”

La NATO prevede di indirizzare nei prossimi anni altri inviti a paesi che sono

desiderosi ed in grado di assumere le responsabilità e gli obblighi che lo status di

membro comporta, se considererà l’adesione di questi paesi utile agli interessi

generali, politici e strategici, dell’Alleanza e tale da rafforzare la sicurezza e la

stabilità complessive dell’Europa.

I leader della NATO hanno avviato inoltre un Piano d’Azione per l’Adesione

(MAP – Membership Action Plan), concepito specificamente per fornire consigli e

suggerimenti ai paesi che aspirano a aderire all’Alleanza. Nove paesi, hanno

immediatamente espresso il loro interesse nell’iniziativa: Albania, Bulgaria,

Estonia, Latvia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia e Macedonia. Nel

Maggio 2002 anche la Croazia ha aderito al MAP.

Nel novembre 2002, sette di questi stati (Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania,

Romania, Slovacchia e Slovenia) sono stati invitati ad iniziare le trattative per

l’adesione in occasione del summit di Praga.

Il Piano d’Azione per l’Adesione (MAP) è destinato ad assistere nella loro

preparazione quei paesi che desiderano aderire all’Alleanza fornendo consigli,

assistenza e sostegno pratico su tutti gli aspetti dell’adesione alla NATO. Le sue

principali caratteristiche sono:

− i paesi candidati sottopongono annualmente dei programmi nazionali

individuali sulla loro preparazione ad una possibile futura adesione e

riguardanti gli aspetti politici, economici, della difesa, delle risorse, della

sicurezza e quelli normativi;

− un franco meccanismo di riscontro focalizzato sui progressi dei paesi candidati

riguardo ai loro programmi, che includa consigli di ordine sia politico che

tecnico, come pure delle riunioni annuali nella composizione 19 +1 a livello di

Consiglio per valutare i progressi compiuti;

− un meccanismo di compensazione per contribuire a coordinare l’assistenza da

parte della NATO e dei paesi membri ai paesi candidati nel settore militare e

della difesa;

Page 76: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

76

− un metodo di pianificazione della difesa per i candidati che includa

l’elaborazione e il riesame degli obiettivi di pianificazione stabiliti.

Per diventare membri della NATO, i paesi candidati devono dimostrare di aver

raggiunto un sistema di governo democratico funzionante, un sistema politico

stabile ed un’economia di mercato. Devono inoltre dimostrare di trattare le

problematiche relative alle minoranze etniche secondo le linee guida dell’OSCE, di

avere risolto qualsiasi disputa o controversia con i paesi confinanti, di prediligere

generalmente la soluzione di ogni controversia in maniera pacifica. E’ inoltre loro

richiesto di essere in grado di dare volontariamente un contributo militare

all’Alleanza, di perseguire l’interoperabilità con le forze degli altri paesi membri e

di fare in modo che le relazioni interne fra l’apparato militare e le organizzazioni

civili e politiche siano in accordo con gli standard democratici.

Delle riunioni periodiche permettono alle singole nazioni di verificare i

progressi e di beneficiare d’assistenza, consigli ed aiuti.

I Ministri degli esteri della NATO tengono sotto continuo esame il processo

d’allargamento, inclusa l’attuazione del Piano d’azione per l’adesione.

L’avvio del Piano d’azione per l’adesione (MAP), ha aiutato i paesi candidati

all’adesione alla NATO a focalizzare sempre più la loro preparazione sul

raggiungimento degli obiettivi e delle priorità enunciate nel Piano. Inoltre, la sua

attuazione ha cessato di essere una questione riguardante solo i Ministeri degli

Esteri e della Difesa. Con l’istituzione di riunioni interministeriali a livello

nazionale, il raggiungimento degli obiettivi del Piano coinvolge sempre più altre

strutture governative in un’azione coordinata e sistematica.

Il MAP rende concreto l’impegno della NATO a tenere la propria porta aperta.

In ogni caso, la partecipazione al MAP non garantisce la futura adesione, come il

Piano non consiste semplicemente in un elenco di criteri che i paesi candidati

devono seguire. Le decisioni di invitare i candidati ad avviare le trattative per

l’adesione sono prese all’interno della NATO all’unanimità e caso per caso.

Il MAP consente che validi riscontri e consigli vadano dalla NATO ai paesi

candidati riguardo alla preparazione per conseguire la futura adesione e prevede

una serie d’attività destinate a rafforzare la candidatura di ciascun paese candidato.

Page 77: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

77

Il MAP non sostituisce il programma di Partenariato per la Pace (PfP). La

partecipazione dei paesi candidati al PfP e al suo Processo di Pianificazione e di

revisione (PARP 57) è stata adattata alle loro esigenze. Una piena partecipazione al

PfP/PARP è essenziale, perché consente ai paesi candidati di sviluppare

l’interoperabilità con le forze della NATO e di preparare le loro strutture delle forze

e le loro capacità ad una possibile futura adesione.

Come il PfP, il MAP si basa sul principio dell’autodifferenziazione: i paesi

candidati sono liberi di scegliere gli elementi del MAP più idonei alle loro priorità e

alle loro situazioni nazionali. I paesi candidati presentano un Programma

nazionale annuale sulla preparazione alla possibile adesione che copre aspetti

politici ed economici, di difesa/militari, delle risorse, della sicurezza e normativi,

stabiliscono i loro obiettivi, i loro scopi e i tempi di realizzazione. Ci si attende che

tali programmi siano aggiornati ogni anno dai paesi candidati, ma possono essere

modificati in ogni momento.

La NATO segue i progressi compiuti da ciascun paese candidato e fornisce

consigli politici e tecnici. Riunioni del Consiglio Atlantico con ciascuno dei paesi

candidati hanno luogo per discutere dei progressi compiuti. Durante tutto l’anno

riunioni ed incontri di lavoro con esperti civili e militari della NATO in vari settori

consentono di valutare l’intera gamma delle questioni connesse all’adesione. Ogni

anno, un rapporto annuale complessivo sui progressi compiuti nelle attività

comprese nel MAP è sottoposto ai Ministri degli esteri e della difesa della NATO,

nelle loro ordinarie riunioni di primavera.

Ci si attende che i paesi candidati conseguano certi obiettivi in campo politico

ed economico. Questi includono: risolvere con mezzi pacifici ogni controversia

internazionale, etnica o di natura territoriale con l’estero; dimostrare rispetto per lo

stato di diritto e i diritti umani; istituire un controllo democratico sulle proprie forze

armate, promuovere la stabilità e il benessere attraverso la libertà economica, la

giustizia sociale e un atteggiamento responsabile in campo ambientale.

57 Planning And Review Process. Il Processo di Pianificazione e Verifica dell’iniziativa PfP é stato creato nel Novembre 1994 nell’ambito del Programma PfP, con partecipazione, su base volontaria, delle nazioni interessate. E’ mirato ad incoraggiare la trasparenza nella pianificazione della difesa e lo sviluppo della interoperabilità delle forze dei paesi Partner con i paesi membri della NATO, attraverso lo sviluppo e la verifica di obiettivi comuni concordati. Diciassette paesi Partner partecipano al PARP.

Page 78: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

78

Le questioni militari e della difesa si focalizzano sulla capacità del paese a

contribuire alla difesa collettiva e alle nuove missioni dell’Alleanza. La piena

partecipazione al PfP costituisce un elemento fondamentale. Attraverso i loro

programmi individuali, i paesi candidati possono concentrarsi sulle questioni

essenziali relative all’adesione. Gli Obiettivi del Partenariato per i paesi candidati

includono degli obiettivi di pianificazione che coprono quei settori più direttamente

rilevanti per i paesi che aspirano a aderire alla NATO.

Le questioni riguardanti le risorse si focalizzano sull’esigenza di ogni paese

candidato a consacrare alla difesa sufficienti risorse per consentirgli di fronteggiare

gli obblighi che la futura adesione comporterebbe in termini d’impegni collettivi in

ambito NATO.

Le questioni di sicurezza si focalizzano sulla necessità, per i paesi candidati, di

controllare che siano state attuate procedure in grado di garantire la sicurezza delle

informazioni sensibili.

Gli aspetti normativi si riferiscono all’esigenza per i paesi candidati di

garantire che le disposizioni e gli accordi che regolano la cooperazione all’interno

della NATO siano compatibili con la loro legislazione interna.

In definitiva, risulta che l’ampliamento della NATO è un processo aperto e

continuo, non un evento unico, e costituisce un ulteriore passo verso l’obiettivo

fondamentale dell’Alleanza di migliorare la sicurezza e di espandere la stabilità in

tutta l’area Euro-Atlantica, il che consente di completare le più generali tendenze

all’integrazione, in particolare l’allargamento della UE e della WEU e il

rafforzamento dell’OSCE.

Page 79: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

79

CAPITOLO VIII

LA NATO DEL VENTUNESIMO SECOLO

Nell’arco dalla sua esistenza, l’Alleanza ha dovuto più volte adattare le proprie

strategie agli avvenimenti ed al variare delle condizioni. Lo stravolgimento dell’assetto

politico internazionale avvenuto negli ultimi quindici anni, per la sua dimensione ed

importanza, rende necessaria una profonda revisione, non solo dottrinale ma anche

pratica, dei mezzi, dei metodi e dell’organizzazione. Dal canto loro, con la fine della

politica della “confrontazione” Est-Ovest, gli Stati Uniti hanno dato inizio ad una

riduzione di circa un terzo dello strumento militare, seguiti da tutti i principali alleati.

Con le operazioni sui balcani, inoltre, l’Alleanza ha potuto costatare le difficoltà

peculiari delle operazioni di supporto alla pace ed individuare sul campo le proprie

principali carenze. In quest’ottica, la NATO ha avviato un complesso processo di

trasformazione del dispositivo di difesa, per renderlo più snello, flessibile e modulabile,

quindi più idoneo alle esigenze future.

Deve inoltre essere tenuto conto delle possibili ed inevitabili interazioni con le

altre istituzioni, principalmente Unione Europea e WEU, per fare in modo che siano

evitate duplicazioni di sforzi da parte degli stati membri.

L’Alleanza, allargando le proprie responsabilità alle operazioni di supporto alla

pace, sposta, di fatto, il baricentro dei propri obiettivi più sulla “sicurezza”

internazionale che sulla “difesa” comune. Sono quindi presi in considerazione tutti i

pericoli d’origine endogena che potrebbero in qualche maniera mettere in pericolo gli

stati membri e l’Alleanza nel suo complesso. La lotta al terrorismo, con le connotazioni

di “internazionalità” recentemente assunte, deve quindi essere incluso fra gli argomenti

di maggiore attenzione per garantire la sicurezza.

Sulla base di queste premesse, é prevedibile che la NATO continuerà ad avere,

ancora per parecchi anni, un ruolo di rilevanza nella politica internazionale futura.

Page 80: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

80

1. LA TRASFORMAZIONE DEL DISPOSITIVO DI DIFESA

Come noto, il ruolo della NATO è stato ed è tuttora quello di garantire la

sicurezza e l’integrità territoriale dei paesi membri. Sulla base di tali premesse,

per almeno quaranta anni, la principale preoccupazione degli Alleati è stata quella

di mantenere delle forze sufficienti per costituire una dissuasione ed una difesa

contro la minaccia della guerra. Il ruolo ed i compiti della NATO rimangono

tuttora immutati, sebbene la situazione riguardante la sicurezza, dagli anni ’90 in

poi, sia del tutto differente rispetto al passato. Ciò ha permesso un

ridimensionamento dell’Alleanza, che ha anche potuto assumere nuovi ruoli,

parallelamente all’immutata funzione primaria di difesa collettiva.

Ad esempio, attraverso tutta una lunga serie di accordi ed iniziative di

cooperazione (PfP-EAPC, Consiglio NATO-Russia, Commissione NATO-Ucraina,

ecc.), la NATO svolge una capillare e rilevante azione nell’agevolare la trasparenza

e nel creare maggiore fiducia con i suoi partner. Le stesse iniziative svolgono

inoltre un importante ruolo nella verifica degli accordi sul controllo degli

armamenti.

In generale, i compiti di mantenimento della pace e di gestione delle crisi delle

forze della NATO sono andati crescendo d’importanza di pari passo con lo

sviluppo del ruolo complessivo assunto dall’Alleanza in questo campo. E’ proprio

in tale ruolo che l’Alleanza ha dovuto affrontare le sfide più difficili, che hanno

richiesto determinazione, unità d’intenti, e l’entrata in azione sul campo della

NATO, nell’ambito degli sforzi multinazionali per porre fine al conflitto nei

Balcani. L’Alleanza ha utilizzato per la prima volta nel 1993 la forza armata

quale strumento di gestione delle crisi a sostegno degli sforzi delle Nazioni Unite

volti a porre fine al conflitto Jugoslavo. Con tale azione la NATO ha contribuito

alla realizzazione di un accordo di pace in Bosnia. In seguito, alla NATO è stato

assegnato il compito dell’attuazione degli aspetti militari dell’accordo guidando

prima un’apposita Forza multinazionale di implementazione (IFOR), e

susseguentemente una Forza di stabilizzazione (SFOR).

In entrambe i casi, la NATO ha agito in virtù di mandati delle Nazioni Unite.

In pratica la NATO ha allargato l’ambito delle sue iniziative e possibilità d’azione

Page 81: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

81

in maniera notevole, sebbene gradualmente. Inizialmente ha, infatti, avuto un

compito relativamente limitato di sostegno agli sforzi dell’ONU per il

mantenimento della pace, per poi assumere il pieno controllo di tutte le complesse

operazioni, coinvolgendovi la partecipazione di forze d’altri paesi non membri.

Questi avvenimenti prettamente militari, hanno avuto notevoli ripercussioni

politiche, causando un’intens ificata cooperazione tra la NATO, i suoi partner ed

anche altri paesi, producendo notevoli benefici per la sicurezza e la stabilità

dell’intera Europa.

Tali effetti sono proseguiti con l’operazione effettuata in Kosovo, nella quale

l’Alleanza ha contribuito ad attenuare la crisi umanitaria nei paesi limitrofi, ha

condotto una campagna aerea per porre termine al conflitto interno ed ha in seguito

guidato il dispiegamento di una forza militare (KFOR) per creare le basi per una

pace e stabilità durature. Tutto questo ha rafforzando l’immagine e le capacità

della NATO nella gestione delle crisi internazionali.

L’evoluzione del ruolo dell’Alleanza nel contesto geopolitico internazionale, e

soprattutto Europeo, riflette l’impegno a sviluppare l’Identità di Sicurezza e Difesa

Europea nell’ambito della NATO, dando un notevole impulso all’attività politica

dell’EU in tale direzione.

Anche in campo prettamente militare possono essere facilmente individuate

delle azioni volte a adattare le forze dell’Alleanza alle nuove circostanze. La

NATO sta creando una struttura ridotta, ma significativamente più mobile e

flessibile. L’entità specifica delle riduzioni può essere quantizzata in circa un

terzo, sia per la componente terrestre, che per quelle navali ed aeree. Anche il

livello di prontezza e reazione di molti reparti è stato ridimensionato. La NATO si

sta quindi riorganizzando per consentire una ricostruzione delle forze ed un loro

accrescimento in maniera flessibile, sia per far fronte sia alle esigenze di difesa

collettiva, sia per la gestione delle crisi, sia per le operazioni a sostegno della pace.

Al vertice NATO di Bruxelles del Gennaio 1994 è stato approvato il concetto

di “Forze d’Intervento Multinazionale Interforze” (Combined Joint Task Forces -

CJTF), quale importante componente dell’adattamento delle strutture dell’Alleanza

ai cambiamenti nel contesto della sicurezza europea. Con il concetto di

“Combined Joint Task Forces” si sono voluti creare dei mezzi flessibili per

Page 82: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

82

affrontare le nuove sfide alla sicurezza, con particolare attenzione ad operazioni che

possano coinvolgere la partecipazione di paesi non membri dell’Alleanza e ad

operazioni di mantenimento della pace e sicurezza internazionale a cui la NATO

potrebbe partecipare, senza averne la “leadership”, con propri mezzi e strutture.

Lo scopo è quello di rendere la NATO capace di dispiegare, con breve preavviso,

forze multinazionali ed interforze adattate alle specifiche esigenze del caso,

facilitando l’integrazione ad operazioni a sostegno della pace di paesi non membri.

In sintesi, la NATO è tuttora in una fase di continua trasformazione delle

proprie forze convenzionali e di tutto il dispositivo di difesa. Questo complesso

processo deve tener conto di molti fattori. In caso di minaccia militare per la

sicurezza dei membri dell’Alleanza la NATO deve poter avere un’adeguata

capacità militare per affiancare e rafforzare l’azione politica, che rimane l’elemento

essenziale alla base dell’esistenza stessa del sodalizio militare dell’Alleanza. Tale

capacità militare, e la relativa prontezza d’azione, per essere credibili devono essere

manifestate in modo chiaro.

Nel corso dei cinque decenni d’esistenza sono state create molte strutture di

supporto alla difesa integrata, che vanno dalla pianificazione collettiva delle forze,

al finanziamento comune, alle formazioni multinazionali, al sistema integrato di

difesa aerea, ai comandi multinazionali, ecc. Queste risorse forniscono

innanzitutto dei benefici politici e militari ai paesi membri, per lo scambio di

personale, informazioni, esperienze, per l’addestramento in comune, e per altri

mille motivi di carattere operativo e logistico. L’ammissione dei paesi partner

della NATO a tali risorse organizzative e la creazione d’analoghe strutture

consente e facilita il rafforzamento della cooperazione e dell’impegno comune

nelle questioni concernenti la sicurezza Euro-Atlantica

Alla base di tutti i cambiamenti rimangono in ogni caso due principi

intangibili:

− l’impegno alla difesa collettiva, quale funzione centrale e fondamento

dell’Alleanza;

− la salvaguardia del legame transatlantico, quale garante della credibilità e

dell’efficacia dell’Alleanza.

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83

E’ in ogni modo chiaro che, in definitiva, la minaccia di una guerra su larga

scala, provocata da un conflitto ideologico, da ostilità politica e da

contrapposizione militare, è notevolmente diminuita. L’attenzione è invece rivolta

molto di più a compiti di mantenimento della pace, di prevenzione dei conflitti, di

gestione delle crisi che la NATO effettivamente può trovarsi a dover fronteggiare.

Alcuni di questi rischi sono insiti in situazioni conflittuali tramandate sin dalla

fine della guerra fredda, come ad esempio il caso della Ex-Jugoslavia che, per la

portata, la vicinanza e le implicazioni dirette con il tessuto politico Europeo,

possono rappresentare non solo dei rischi per la pace di alcuni stati, ma anche dei

pericoli diretti per la stabilità regionale. Ciò dimostra ulteriormente che è, per i

membri dell’Alleanza, assolutamente necessario mantenere una forte solidarietà,

politica e militare, per far fronte ad un’ampia gamma d’eventualità.

2. LA GUERRA AL TERRORISMO.

E’ noto che, gia da qualche anno, gli Stati Uniti sono impegnati nella

cosiddetta “guerra al terrorismo”, con tutte le implicazioni e le conseguenze, di

carattere politico, economico, di sicurezza, che una vera e propria guerra comporta.

Allo stesso tempo, nonostante la solidarietà politica dimostrata specialmente

dopo gli eventi dell’11 Settembre, l’Europa non fa altrettanto.

Gli stati europei, sebbene toccati a loro volta direttamente dal terrorismo,

continuano ad inquadrare il problema nell’ambito delle attività volte ad

incrementare la loro sicurezza interna.

L’Europa ha già per lungo tempo dovuto occuparsi di contrastare dei fenomeni

di terrorismo, di livello inferiore a quello emerso di recente, mettendo in campo

tutta una serie di rimedi e misure tese, più che altro, al controllo ed al contrasto

politico-sociale, mantenendo la sfida con le organizzazioni terroristiche al livello di

“lotta all’illegalità”, ed utilizzando solo ciclicamente e limitatamente delle misure

di mantenimento dell’ordine straordinarie.

Gli Stati Uniti hanno invece avvertito il fenomeno in maniera diversa. Mentre

tentavano di costruire la loro sicurezza tramite una politica di stabilizzazione a

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84

livello mondiale, sono stati colpiti direttamente al loro interno, con una forza e con

degli effetti che mai avrebbero potuto immaginare.

Ciò ha causato ovviamente un senso d’ins icurezza e d’urgenza, che non

avrebbe mai potuto trovare, sia per la classe dirigente politica che per l’opinione

pubblica, una risposta sufficiente in termini d’aumento delle misure di sicurezza.

Un pacchetto di misure limitato a ciò sarebbe stato interpretato come un

atteggiamento passivo, che avrebbe causato insoddisfazione nelle persone e

nell’apparato economico americano, abituato a soluzioni pragmatiche e basate su

programmi ben definiti.

Probabilmente, una pianificazione con dettagli sulle strategie e sullo sviluppo

temporale della guerra al terrorismo esiste, e viene solo fumosamente accennata per

le implicazioni geopolitiche e per la durata, stimabile in 15-25 anni, che potrebbero

turbare o peggio irritare sia stati esteri che movimenti e lobbies interne.

Si è quindi creata sulle due sponde dell’atlantico una diversa visione su come

affrontare il fenomeno: con misure di sicurezza e di politica internazionale, ossia

con un approccio tendenzialmente reattivo in Europa; con un vero e proprio piano

bellico, confezionato in una strategia di riassetto mondiale e di stabilizzazione

complessiva negli Stati Uniti.

Oltre alle diverse visioni su metodi e tecniche per affrontare il fenomeno,

anche la definizione stessa di terrorismo porta a diverse interpretazioni, sebbene

risulti chiaro ed unanimemente compreso il pericolo che gruppi terroristici

organizzati e legati a concezioni ideologiche o religiose possa rappresentare. E’

invece molto chiaro che gruppi terroristici, o criminali in genere, per poter operare

hanno bisogno di disporre di grandi quantità di denaro, nonché di poter manovrare

finanziariamente attraverso le frontiere nazionali.

Negli stati dove principalmente operano, i gruppi terroristici hanno dunque

bisogno di un certo livello di copertura, che permetta loro di non essere perseguiti e

di operare impunemente.

Sebbene molti avessero subito previsto una serie di attacchi militari

immediatamente dopo l’attentato al World Trade Center, gli Stati Uniti hanno

innanzitutto costruito una serie di azioni diplomatiche, finanziarie, e di aumento

della sicurezza.

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85

La strategia USA che è stata immediatamente implementata si basa su:

− nessuna concessione alle organizzazioni terroristiche e massimo impegno per

portare i responsabili di fronte alla giustizia;

− ottenere il più ampio consenso internazionale sul fatto che il terrorismo è un

crimine contro il mondo civilizzato e rappresenta un pericolo per esso, offrendo

a chiunque concordi su ciò possibilità di cooperazione;

− utilizzo di tutti i mezzi possibili (intelligence, finanziari, militari, ecc.) per

degradare ed eventualmente distruggere le cellule terroristiche operative e la

rete di supporto che le alimenta;

− isolare gli stati che supportano il terrorismo o che offrono riparo ad attivisti o a

cellule di supporto al terrorismo;

− incrementare le capacità di difesa, nazionali e di tutti i partner internazionali,

per coprire una larga possibilità di risposta a diverse possibilità di attacchi

terroristici, includendo l’uso di armi di distruzione di massa;

− trasformare l’ambiente dove maggiormente si sviluppa il terrorismo, cercando

di favorire lo sviluppo nelle aree del mondo dove le popolazione si sentono

oppresse dalla “globalizzazione” e dalla modernizzazione occidentale ;

− minimizzare le conseguenze di contrapposizione con il Mondo Islamico.

Il grande sforzo in queste attività ha fatto sì che solo alcuni mesi dopo

l’attentato del 11 Settembre 2001 è stato compiuta l’azione di rimozione del

governo Afgano e che dopo ben 18 mesi è stato avviato l’intervento in IRAQ,

confermando l’esistenza di una pianificazione pluriennale deliberata ed articolata.

Anche l’Unione Europea ha reagito, specialmente come risposta alla

risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU numero 1373, invitando gli stati

membri a prendere una serie di misure d’intensificazione della sicurezza e

finanziarie. Nessuno ha sottoscritto pubblicamente la dichiarazione di guerra al

terrorismo proclamata dagli Stati Uniti, ma una serie d’accordi bilaterali hanno

intensificato la cooperazione, specialmente nell’ambito dei servizi di sicurezza,

dell’intelligence, dello scambio di informazioni.

Page 86: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

86

Il ruolo della NATO nel contesto della guerra al terrorismo è di difficile

interpretazione, ed è stato più volte oggetto di notevoli discussioni a tutti i livelli.

E’ stato spesso ripetuto che la NATO non ha alcuna legittimazione per assumere il

ruolo di “polizia internazionale”, e quindi di assumere iniziative nell’ambito di

attività di lotta al terrorismo. Inoltre, la natura del trattato, tesa alla difesa del

territorio degli stati membri, ha posto a molti dei dubbi sulla legittimità e

sull’opportunità di proiezioni militari a lunga distanza.

In ogni modo, allo stesso tempo in cui il mondo affronta la nuova delicata sfida

riguardante il terrorismo su larga scala, la NATO sta subendo delle notevoli

trasformazioni. Le nuove sfide legate alla lotta al terrorismo internazionale sono

state al centro delle discussioni del summit di Praga del Novembre 2002, durante il

quale è stato concordato che la NATO deve essere capace di mettere in campo delle

forze rapidamente ed in qualsiasi luogo vi sia bisogno, d’essere capace di sostenerle

nel tempo ed a distanza, anche nel caso che queste siano impegnate in operazioni di

tipo non convenzionale, anche contro minacce di tipo nucleare o biologico. Al

summit è stata approvata la creazione di una NATO Response Force (NRF),

appositamente disegnata per dare alla NATO la capacità di poter dispiegare forze

ed intervenire in qualunque parte del mondo con un preavviso di 7-30 giorni.

Questo ha cambiato notevolmente le condizioni iniziali e le premesse di base sul

ruolo della NATO, allargando notevolmente l’orizzonte geografico e

l’orientamento strategico fondamentale.

D’altra parte, è multilateralmente compreso che se gli alleati non troveranno il

modo di accordarsi su una forma di legittimazione che impegni la NATO nella lotta

al terrorismo, questo tipo di operazioni continueranno ad essere svolte da coalizioni

formate di volta in volta, sotto il comando militare degli Stati Uniti. Gran parte

degli stati membri, come gia successo, si troveranno quindi ad operare assieme

sotto una diversa organizzazione, alla dipendenza della leadership nazionale USA,

indebolendo, di fatto, l’alleanza stessa e la sua credibilità. Mentre alcune nazioni

europee sostengono che le capacità derivanti dalla Politica di Difesa e Sicurezza

Europea (ESDP) dovrebbero essere limitate ad un preciso perimetro geografico e

non includere la partecipazione ad azioni di contesto più ampi, quali la guerra al

terrorismo, i fatti dell’11 Settembre 2001 hanno viceversa mostrato che tutti i

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87

governi europei si sono affrettati a stabilire delle linee di comunicazione

preferenziale, inviando dei propri militari presso il Comando Centrale US per

l’operazione Enduring Freedom. Lasciare l’azione diretta della guerra al

terrorismo, ossia il lavoro sporco, agli Stati Uniti, e quindi limitare l’intervento

dell’Europa ad operazioni successive di mantenimento della pace, di ricostruzione

e di finanziamento di quest’ultima, andrebbe alla lunga a penalizzare enormemente

il ruolo europeo, non solo nell’ambito dell’Alleanza, ma nel contesto politico

internazionale generale. Tale evento relegherebbe, infatti, l’Europa in un ruolo di

sempre maggiore irrilevanza nelle questioni di sicurezza internazionale,

sbilanciando ulteriormente l’Alleanza ed andando a discapito della sicurezza e

stabilità transatlantica in generale.

Mentre le discussioni sul ruolo dell’Europa nella guerra al terrorismo sono

rallentate dalle implicazioni di politica interna dei singoli stati membri, le veloci

modifiche di strategia degli Stati Uniti, catalizzate dagli interventi bellici in

Afghanistan ed in IRAQ, hanno accelerato in maniera impressionante il processo di

trasformazione dello strumento militare sull’altra sponda dell’Atlantico. Di

conseguenza, nonostante tutti i propositi tesi a ridurre il gap tecnologico sempre

esistito all’interno della NATO per trovare un nuovo equilibrio nell’era del dopo

guerra fredda, la differenza di capacità tra USA e membri europei sta aumentando

rapidamente, specialmente nel campo dell’impiego di tecnologie di punta e nella

gestione delle informazioni. Questo non voluto incremento di gap tecnologico ha

conseguenze pratiche, ma soprattutto politiche. L’integrazione di forze di così

diverso livello, può, infatti, essere difficoltosa. Il vantaggio tecnologico americano

può far sì che l’apparato militare statunitense possa più efficacemente raggiungere i

risultati desiderati agendo unilateralmente, anziché nell’ambito di una coalizione

nella quale le diversità di livello tecnologico degli stati partecipanti potrebbero

comportare delle difficoltà maggiori dell’assistenza apportata. E’ dunque chiaro

che un accorciamento del suddetto gap tecnologico tra USA ed Europa sia

necessario. Vi sono, infatti, delle implicazioni di carattere pratico, ed è ovvio che

anche in ambito puramente europeo un maggiore coordinamento nello sviluppo

dello strumento militare potrebbe portare ad una maggiore efficacia e ad un

migliore utilizzo delle risorse. Le ragioni maggiori sono però politiche, per

Page 88: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

88

evitare che alle nazioni europee, e quindi all’Europa stessa, sia impedito di poter

decidere se partecipare o no alla guerra al terrorismo, e quindi evitare un ruolo

limitato a priori ad attività di seconda linea, di mantenimento della pace di

controllo.

Paradossalmente, quindi, sono proprio le implicazioni derivanti

dall’appartenenza alla NATO ed alla ricercata stabilità e sicurezza transatlantica

basata su un’effettiva possibilità di cooperazione, a spronare una maggiore unità

operativa dello strumento europeo.

Le oggettive difficoltà interne europee sono però legate principalmente alle

divisioni politiche ed ai diversi interessi delle nazioni maggiori. Gia in passato, ma

soprattutto a seguito delle vicende legate all’intervento Anglo-Americano in IRAQ,

è stato chiaro che prima di poter avere qualche possibilità di diminuzione del gap

tra USA ed Europa, è assolutamente necessario trovare il modo di stabilire una

politica estera europea ed una conseguente strategia. Le esigenze tecnico-

operative interne dell’Alleanza hanno quindi delle ripercussioni molto forti sullo

sviluppo delle relazioni politiche interne europee. La NATO, e le implicazioni

derivanti dalla guerra al terrorismo intrapresa dagli Stati Uniti, potrebbe quindi

svolgere una funzione catalizzatrice con conseguenze storiche sul futuro

dell’Europa, costringendo, di fatto, le nazioni maggiori a rinunciare all’aspirazione

di un ruolo di leadership continentale, accelerando la creazione di una politica

estera comune.

Le emergenze legate alle nuove minacce d’origine terroristica, i cambiamenti

in corso in ambito NATO, ed anche il poderoso impulso al processo di

trasformazione delle forze USA, implica delle inevitabili conseguenze anche per

l’Italia. Si pongono per il nostro paese una serie di questioni sulla futura struttura

delle forze, sulle priorità di difesa, sull’eventuale sviluppo di capacità idonee ad

operare al di là dei confini europee, ed al di fuori dei compiti di pura difesa

territoriale. Dovranno inoltre essere considerate le implicazioni che tali

trasformazioni avranno sulle relazioni dell’Italia con l’Unione Europea e con gli

Stati Uniti.

Page 89: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

89

CONCLUSIONI

Le motivazioni dell’esistenza della NATO risalgono ai primi anni della Seconda

Guerra Mondiale. In tale periodo gli stati democratici Europei capirono di non essere in

grado, da soli, di garantire la stabilità continentale e di proteggere la pace dalle mire

espansionistiche ricorrenti della Germania. Gli Stati Uniti, dal conto loro, si

accingevano per la seconda volta nell’arco di pochi decenni, a partecipare ad un

conflitto mondiale per difendere la stabilità Europea, e quindi tutta una serie d’interessi

strategici nazionali. Gia da allora si erano dunque maturate, su entrambe le sponde

dell’Atlantico, delle motivazioni forti per realizzare un sistema di sicurezza integrato

che potesse realizzare un’effettiva stabilità politica.

Alla fine della seconda guerra mondiale, mentre l’occidente procedeva ad una

smobilitazione delle forze d’occupazione, l’Unione Sovietica manteneva un imponente

apparato bellico. Le posizioni ideologiche Sovietiche non permettevano un

rilassamento politico-militare. La NATO diveniva dunque lo strumento necessario a

perseguire una politica di bilanciamento delle forze e di deterrenza che, nonostante

tutto, ha permesso una lunga fase di pace nel continente, e quindi un conseguente

rilevante progresso economico-sociale, almeno per la parte occidentale dell’Europa.

Dopo la fine della guerra fredda hanno avuto luogo numerose riunioni al vertice dei

Capi di Stato o di Governo dell’Alleanza. Le decisioni scaturite hanno scandito la

storia della NATO ed hanno posto le basi per estendere ancor più la cultura del dialogo

e della cooperazione sulle questioni della sicurezza, stabilitasi tra i paesi membri nel

corso degli anni. Un altro importante elemento d’apertura è rappresentato dal lavoro

delle forze a guida NATO, che sono state di fondamentale importanza per sostenere il

processo di pace in Bosnia Erzegovina e in Kosovo a partire dagli anni ‘90. La loro

presenza ha lentamente ma costantemente influenzato il processo di riconciliazione tra

le comunità e contribuisce tuttora al lento ma fondamentale lavoro di costruzione di una

base per la futura cooperazione nella tormentata regione balcanica. Queste missioni

d’implementazione degli accordi di pace e di stabilizzazione hanno inoltre potuto

giovare delle linee di cooperazione privilegiate create con le varie iniziative di

partenariato, con le quali sono poste le fondamenta per una politica d’apertura e

comprensione, essenziali per l’attuale e futura cooperazione. Nelle suddette

Page 90: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

90

operazioni di pace, guidate dalla NATO, hanno quindi potuto apportare un loro

contributo anche paesi non membri, aumentandone l’efficacia, il significato e

l’autorevolezza.

La NATO è, in effetti, un’alleanza militare, e come tale viene principalmente

percepita dall’opinione pubblica. Bisogna però considerare che nonostante non abbia

fortunatamente dovuto mettere in essere alcun’operazione di carattere militare fino agli

anni ’90 (Balcani), nel corso di tutta la sua esistenza, l’Alleanza è stata uno dei soggetti

politici di maggiore forza nel campo delle relazioni internazionali.

Nell’ambito del controllo e della limitazione degli armamenti, le strategie della

NATO hanno, infatti, avuto un’importanza fondamentale nel porre le basi di quasi tutti i

trattati di riduzione e non proliferazione fra le superpotenze.

Il concetto strategico nazionale americano ha anch’esso tenuto profondamente

conto delle inevitabili implicazioni politiche con l’Alleanza. L’Europa è stata per gli

Stati Uniti sicuramente l’area di maggiore interesse per almeno cinquanta anni, e

continua probabilmente ad esserlo. Per varie ragioni, l’America non ha mai potuto

permettersi il rischio di un’Europa instabile, e la NATO è stata il mezzo fondamentale

per mantenere un’influenza diretta nella regione. Con la caduta del Patto di Varsavia e

del comunismo ideologico sovietico sono sicuramente variate le priorità degli USA

riguardo alle zone di maggiore interesse. Per bilanciare la considerevo le riduzione

delle forze USA, e la loro inevitabile ridistribuzione basata sulle nuove priorità,

un’effettiva integrazione politica Europea diviene anche per gli Stati Uniti ancora più

desiderabile, soprattutto al fine di una più equa suddivisione degli oneri della sicurezza.

L’integrazione Europea, soprattutto per gli aspetti della politica della difesa e di

sicurezza, è oggetto di una recente e precisa iniziativa dell’Alleanza, lanciata nel

summit di Bruxelles del Gennaio 1994, con l’ESDI (European Security and Defense

Identity) e ripresa in ambito Unione Europea con l’iniziativa CFSP. Proprio

nell’ambito dei rapporti con l’Unione Europea vi è forse la dimostrazione della valenza

politica della NATO, e della sua compatibilità e complementarietà alle istituzioni

Europee. L’impulso della NATO per una politica di sicurezza e della difesa in Europa

è forse il fattore di maggiore forza e l’unico effettivo ed efficace per una sempre

maggiore integrazione.

Page 91: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

91

Questo processo d’adattamento, cerca di riequilibrare il rapporto transatlantico, e

costituisce il fulcro della cooperazione in seno all’Alleanza. Si tratta di un compito dai

molteplici aspetti, e complesso. Comprende le consultazioni e la cooperazione con le

istituzioni coinvolte nello sviluppo di un ruolo europeo in materia di difesa e di

sicurezza, vale a dire con l’Unione dell’Europa Occidentale (WEU) prima, e soprattutto

con l’Unione Europea per il futuro. Prevede inoltre delle misure pratiche per porre in

atto le capacità operative necessarie perché queste disposizioni determinino dei

miglioramenti nella sicurezza europea ed il rafforzamento complessivo della

cooperazione nell’Alleanza.

Un altro esempio delle possibilità politiche dell’Alleanza, sviluppato

principalmente nell’ultimo decennio, è senz’altro rappresentato dalle iniziative

d’allargamento e dai partenariati. Le iniziative tese ad una maggiore cooperazione

legate a numerose istituzioni (WEO, Consiglio d’Europa, CSCE) sono rimaste sterili per

decenni. Solo a seguito dei nuovi obiettivi della NATO vi è stato un risveglio di tutte le

attività istituzionalistiche europee. La NATO, nonostante tutti i problemi incontrati e le

contraddizioni in cui è talvolta incappata, ha in ogni modo agito da catalizzatore

politico, anche per il risveglio della nuova diplomazia Est-Ovest e per la costruzione

delle nuove relazioni con i paesi in precedenza di orbita sovietica.

L’accelerazione delle relazioni internazionali non ha avuto un analogo seguito

all’interno dei singoli stati. Gran parte dei governi hanno reagito in maniera

minimalista al nuovo assetto internazionale. Sovente hanno dovuto inseguire lo status

dei fatti. Talvolta non hanno potuto nemmeno tenere il passo dell’apparato economico,

che molto prima della politica si è reso conto della nuova situazione. In questo stato

di ritardo della politica internazionale su quella interna degli stati, la NATO ha dunque

aperto la strada, con le iniziative d’allargamento e di partenariato. Gia nel 1999 tre

stati, in precedenza appartenenti all’area Sovietica, sono divenuti membri dell’Alleanza.

Tramite le iniziative di partenariato molte altre nazioni cooperano, si addestrano anche

militarmente con i paesi membri dell’Alleanza e si sforzano di incrementare

l’interoperabilità. Le nuove relazioni instaurate in tal modo sono state d’insostituibile

valore per agevolare la reazione delle coalizioni, a guida NATO, impegnate nei Balcani,

che hanno visto la partecipazione di molti paesi non membri.

Page 92: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

92

Il messaggio lanciato con tali iniziative è che l’Alleanza non è un club esclusivo,

cui si possa accedere per domanda, ma è un’Alleanza intergoverna tiva di sicurezza che

comporta oneri e responsabilità, come pure benefici, per i propri membri.

Sia per il numero di persone coinvolte, sia per le risorse impiegate, sia per la

continuità della sua attività, la NATO ha sicuramente un vantaggio, almeno temporale,

su tutte le altre istituzioni politiche internazionali. L’esperienza più che

cinquantennale, le missioni nei Balcani, le varie e molteplici iniziative di cooperazione,

permettono alla NATO di avere una “visione” abbastanza precisa sul futuro ruolo

dell’Alleanza. Grazie a ciò l’Alleanza ha potuto progettare un percorso di

trasformazione che dovrebbe renderla più adatta alle esigenze del futuro.

In definitiva, come più volte ricordato dal Segretario Generale della NATO Lord

Robertson, l’Alleanza del Nord Atlantico è profondamente influenzata e trasformata

dai tumultuosi mutamenti del decennio precedente, ma pronta ad affrontare la sfida del

futuro, che la vedrà impegnata in quattro compiti principali:

− adempiere alla sua fondamentale e permanente responsabilità verso i propri

membri: quella di garantirne la sicurezza e l’indipendenza;

− ampliare ancor più la sicurezza, includendo i paesi partner di tutta l’Europa,

attraverso partenariati bilaterali e forme di cooperazione multilaterale;

− essere pronta a sostenere gli sforzi della comunità internazionale nel prevenire crisi

e conflitti o, ove accadessero, impedirne l’espandersi e assistere quanti fossero

coinvolti in essi, favorendo sempre soluzioni con mezzi politici piuttosto che

attraverso l’uso della forza militare;

− creare un migliore equilibrio nel rapporto transatlantico, che costituisce il nucleo

dell’Alleanza del Nord Atlantico, rafforzando il ruolo dei paesi europei nella

gestione delle crisi e nel mantenimento della pace.

Da tutto ciò, si può ricavare una prospettiva di rafforzamento dell’Alleanza, tesa a

fornirla di capacità di gestione delle crisi, cosa che la NATO può fare senza

necessariamente assumere in prima persona il ruolo di leader in ogni crisi che si

verificasse in Europa, e ad introdurre maggiore flessibilità e migliori possibilità per

Page 93: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

93

prevenire o porre fine ad un conflitto, senza alterare le basi della difesa collettiva

(fondamentale e permanente responsabilità primaria), di cui l’Alleanza rimane garante.

Dall’esame complessivo degli elementi storici trattati e dell’analisi dell’attuale fase

geopolitica molto evolutiva, possono dunque essere identificate delle precise

conclusioni.

La prima osservazione è che la NATO, pur essendo un’Alleanza militare, ha avuto

ed ha tuttora forti connotazioni politiche. Paradossalmente, mentre la politica

internazionale ha generato negli anni un numero ragguardevole d’organizzazioni

multinazionali di varia complessità e con scopi disparati, i risultati più evidenti sul

piano politico sono stati ottenuti non grazie ad un’organizzazione politica, ma ad

un’Alleanza nata per la sicurezza e la difesa comune.

Un’ulteriore considerazione è certamente dovuta sul fatto che la NATO non è,

dopo la fine della Guerra fredda, rimasta priva di un proprio ruolo, nonostante le

previsioni di alcuni analisti secondo i quali avrebbe perduto la propria ragione d’essere.

Al contrario, ha dovuto gestire il proprio essenziale processo d’ammodernamento e di

cambiamento senza interrompere la propria capacità operativa.

Nell’attuare il programma di sicurezza assegnatole dai paesi membri alla sua

creazione, vale a dire salvaguardare la libertà, il patrimonio comune e la civiltà dei loro

popoli, non ha mai cercato di creare o rinnovare un ruolo per se stessa. Parallelamente

ha dovuto tener conto dei vincoli derivanti dalle risorse assegnate, per salvaguardare

appunto la capacità operativa per i compiti fondamentali, facendo sì che questa non

fosse compromessa da eccessive od onerose richieste per compiti complementari.

Per quanto riguarda la partecipazione ad operazioni di supporto alla pace, giova

rimarcare che la NATO non è e non potrà mai essere il poliziotto del mondo.

L’Alleanza ha però dimostrato, generalmente con successo, di poter essere un

eccellente catalizzatore d’idee ed iniziative. E’ stata, infatti, in grado di generare

efficaci forze multinazionali, come SFOR in Bosnia Erzegovina e KFOR in Kosovo,

capaci di assicurare l’attuazione degli accordi di pace e di porre le basi per una futura

stabilità in zone di conflitto.

Per le sue relazioni interne, può essere rilevato che lo sbilanciamento di forze e

mezzi a favore di una sola parte potrebbe, di fatto, agglomerare attorno agli USA gran

Page 94: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

94

parte degli interessi e delle potenzialità. In effetti, per i meccanismi interni basati

sull’unanimità ed anche per precisa volontà di tutti i paesi membri, l’Alleanza è riuscita

a non trasformarsi in un’entità monolitica, che s’autodetermina. E’ rimasta un patto tra

paesi membri, utilizzabile per gli scopi che essi stabiliscono in comune, ma anche

limitato da restrizioni circa il campo d’applicazione, le risorse e la capacità di agire che

essi si autoimpongono. Non è quindi uno strumento per la proiezione di potenza da

parte di singoli paesi membri, ma piuttosto un ambiente che consente a ciascun paese

membro di determinare il proprio interesse nazionale nel più vasto contesto del

consenso tra i membri dell’intera Alleanza.

Per quanto si vogliano evidenziare le fasi negative o i periodi di crisi, che pure ci

sono stati, i valori sostanziali dell’Alleanza hanno avuto successo ed hanno guadagnato

l’attaccamento e l’apprezzamento dei paesi membri.

Un altro apprezzamento è dimostrato dal successo delle varie forme di partenariato,

che hanno permesso ad un congruo e sempre crescente numero di paesi non membri, di

stabilire forme di cooperazione pratica o politica. Il valore attribuito a questi sforzi di

cooperazione si manifesta nell’evidente aspirazione a aderire all’Alleanza espressa da

numerosi paesi che partecipano ad essi, ma si evidenzia anche nella fattiva

partecipazione di paesi che per il momento non aspirano a aderirvi. Inoltre, il grado di

cooperazione raggiunto nel rapporto bilaterale tra NATO e Russia è servito ad

evidenziare gli enormi vantaggi che tutte le parti coinvolte possono trarre da tale

processo, nonostante le inevitabili difficoltà di percorso incontrate. Tra NATO e

Ucraina, inoltre, si è raggiunto un livello di comprensione e di cooperazione che ha

buoni effetti per tutti.

Una valutazione finale sul successo e sull’utilità della NATO in generale, e di tutte

le sue attività ed iniziative, può essere fatta osservando e misurando gli effetti finali nei

confronti degli interessi dei cittadini. Se la NATO ha finora effettivamente prodotto

maggiore sicurezza ed ha accresciuto la stabilità, si può dare un giudizio positivo sul

passato di quest’organizzazione. Nel futuro, dovrà anche dotarsi di migliori

meccanismi e strumenti per la gestione delle crisi.

E’ chiaro che non ci sono formule magiche o certezze assolute per assicurare la

pace, la stabilità ed il migliore ambiente per lo sviluppo politico, economico e sociale

dell’occidente. Il progresso è frutto di scelte e decisioni, spesso difficili, che è compito

Page 95: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

95

dei governi prendere. La NATO, e le altre organizzazioni internazionali, sono

strumenti che possono essere utili, fondamentali o necessari a raggiungere degli

obiettivi comuni.

In conclusione, nonostante la rilevante rivoluzione del contesto esterno, che a prima

vista avrebbe potuto minare direttamente le ragioni della sua esistenza, la NATO ha

enfatizzato il suo ruolo più propriamente politico, legittimato dall’esistenza dei valori

che essa dichiara di rappresentare e che la pongono come principale ponte di

collegamento tra Europa e Stati Uniti. Tale ruolo socio-politico esisteva già, ma non

veniva facilmente alla luce poiché era in precedenza posto in ombra dagli aspetti più

pratici legati alla difesa dal blocco Sovietico.

Quest’ultimo aspetto, è di fondamentale importanza e rappresenta la vera chiave di

lettura per sviluppi dell’Alleanza Atlantica negli anni ’90. La NATO si pone, infatti,

come un veicolo di relazione politica, non sempre facile, tra le concezioni americane di

sicurezza complessiva e la costituenda forza di difesa regionale europea, simbolo della

mediazione tra le diverse culture nazionali presenti sul vecchio continente. Negli anni

’60 tale ruolo non poteva prescindere, pur in un contesto di relativa distensione

internazionale, dalle missioni primarie dell’Alleanza, così sintetizzate da Lord Ismay,

Primo Segretario Generale dell’Alleanza Atlantica: “to keep the Americans in, the

Germans down and the Russian out”. Oggi, sebbene dette missioni primarie

potrebbero sembrare ridotte all’istituzionalizzazione della presenza americana nel

sistema di sicurezza europeo, le trasformazioni contemporanee, correlate all’instabilità e

alle tensioni transnazionali, rendono ancora la NATO un tassello imprescindibile nella

concezione della sicurezza europea.

Page 96: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “A”

A-1

LA CARTA ATLANTICA (“THE ATLANTIC CHARTER”)

Lingua originale

Declaration of Principles issued by the President of the United States and the

Prime Minister of the United Kingdom - 14 August 1941

"The President of the United States and the Prime Minister, Mr. Churchill,

representing H.M. Government in the United Kingdom, have met at sea. They have

been accompanied by officials of their two Governments, including high-ranking

officers of their military, naval and air services. The whole problem of the supply of

munitions of war, as provided by the Lease-Lend Act, for the armed forces of the

United States and for those countries actively engaged in resisting aggression has been

further examined. Lord Beaverbrook, Minister of Supply of the British Government, has

joined in these conferences. He is going to proceed to Washington to discuss further

details with appropriate officials of the United States Government. These conferences

will also cover the supply problem of the Soviet Union. The President and the Prime

Minister have had several conferences.

They have considered the dangers to world civilisation arising from the policy of

military domination by conquest upon which the Hitler Government of Germany and

other Governments associated therewith have embarked, and have made clear the steps

which their countries are respectively taking for their safety in facing these dangers.

They have agreed upon the following joint declaration:

The President of the United States and the Prime Minister, Mr. Churchill,

representing H. M. Government in the United Kingdom, being met together, deem it

right to make known certain common principles in the national policies of their

respective countries on which they base their hopes for a better future for the world.

Their countries seek no aggrandisement, territorial or other.

Page 97: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “A”

A-2

They desire to see no territorial changes that do not accord with the freely

expressed wishes of the peoples concerned.

They respect the right of all peoples to choose the form of Government under

which they will live; and they wish to see sovereign rights and self-government restored

to those who have been forcibly deprived of them.

They will endeavour with due respect for their existing obligations, to further

enjoyment by all States, great or small, victor or vanquished, of access, on equal terms,

to the trade and to the raw materials of the world which are needed for their economic

prosperity.

They desire to bring about the fullest collaboration between all nations in the

economic field, with the object of securing for all improved labour standards, economic

advancement, and social security.

After the final destruction of Nazi tyranny, they hope to see established a peace

which will afford to all nations the means of dwelling in safety within their own

boundaries, and which will afford assurance that all the men in all the lands may live

out their lives in freedom from fear and want.

Such a peace should enable all men to traverse the high seas and oceans without

hindrance.

They believe all of the nations of the world, for realistic as well spiritual reasons,

must come to the abandonment of the use of force. Since no future peace can be

maintained if land, sea, or air armaments continue to be employed by nations which

threaten, or may threaten aggression outside of their frontiers, they believe, pending the

establishment of a wider and permanent system of general security, that the

disarmament of such nations is essential. They will likewise aid and encourage all other

practicable measures which will lighten for peace-loving peoples the crushing burden of

armament."

Page 98: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “B”

B-

1

ARTICOLO 51 DELLA “CARTA DELLA ORGANIZZAZIONE DELLE

NAZIONI UNITE” - San Francisco, 24 Ottobre 1945

Lingua originale

Article 51 of the Charter of the United Nations

Nothing in the present Charter shall impair the inherent right of individual or

collective self-defence if an armed attack occurs against a Member of the United

Nations, until the Security Council has taken measures necessary to maintain inter-

national peace and security. Measures taken by Members in the exercise of this right of

self-defence shall be immediately reported to the Security Council and shall not in any

way affect the authority and responsibility of the Security Council under the present

Charter to take at any time such action as it deems necessary in order to maintain or

restore international peace and security.

Page 99: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “C”

C-1

TRATTATO DI BRUXELLES – 17 MARZO 1948

Lingua Originale

The Brussels Treaty

His Royal Highness the Prince Regent of Belgium, the President of the French

Republic, President of the French Union, Her Royal Highness the Grand Duchess of

Luxembourg, Her Majesty the Queen of the Netherlands and His Majesty The King of

Great Britain, Ireland and the British Dominions beyond the Seas,

Resolved:

To reaffirm their faith in fundamental human rights, in the dignity and worth of

the human person and in the other ideals proclaimed in the Charter of the United

Nations;

To fortify and preserve the principles of democracy, personal freedom and

political liberty, the constitutional traditions and the rule of law, which are their

common heritage;

To strengthen, with these aims in view, the economic, social and cultural ties

by which they are already united;

To cooperate loyally and to coordinate their efforts to create in Western

Europe a firm basis for European economic recovery;

To afford assistance to each other, in accordance with the Charter of the United

Nations, in maintaining international peace and security and in resisting any policy

of aggression;

To take such steps as may be held to be necessary in the event of a renewal by

Germany of a policy of aggression;

To associate progressively in the pursuance of these aims other States inspired

by the same ideals and animated by the like determination;

Desiring for these purposes to conclude a treaty for collaboration in economic,

social and cultural matters and for collective self-defence;

Have appointed as their Plenipotentiaries:

Page 100: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “C”

C-2

His Royal Highness the Prince Regent of Belgium: His Excellency Mr. Paul-Henri

Spaak, Prime Minister, Minister of Foreign Affairs, and His Excellency Mr. Gaston

Eyskens, Minister of Finance;

The President of the French Republic, President of the French Union: His

Excellency Mr. Georges Bidault, Minister of Foreign Affairs, and His Excellency Mr.

Jean De Hauteclocque, Ambassador Extraordinary and Plenipotentiary of the French

Republic in Brussels;

Her Royal Highness the Grand Duchess of Luxembourg: His Excellency Mr.

Joseph Bech, Minister of Foreign Affairs, and His Excellency Mr. Robert Als, Envoy

Extraordinary and Minister Plenipotentiary of Luxembourg in Brussels;

Her Majesty the Queen of the Netherlands: His Excellency Baron C.G.W.H. Van

Boetzelaer Van Oosterhout, Minister of Foreign Affairs, and His Excellency Baron

Binnert Philip Van Harinxma Thoe Slooten, Ambassador Extraordinary and

Plenipotentiary of the Netherlands in Brussels;

His Majesty the King of Great Britain, Ireland and the British Dominions beyond

the Seas for the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland: The Right

Honourable Ernest Bevin, Member of Parliament, Principal Secretary of State for

Foreign Affairs, and His Excellency Sir George William Rendel, K.C.M.G.,

Ambassador Extraordinary and Plenipotentiary of His Britannic Majesty in Brussels;

who, having exhibited their full powers found in good and due form, have agreed as

follows:

ARTICLE I

Convinced of the close community of their interests and of the necessity of uniting

in order to promote the economic recovery of Europe, the High Contracting Parties will

so organise and coordinate their economic activities as to produce the best possible

results, by the elimination of conflict in their economic policies, the coordination of

production and the development of commercial exchanges. The cooperation provided

for in the preceding paragraph, which will be effected through the Consultative Council

referred to in Article VII as well as through other bodies, shall not involve any

duplication of, or prejudice to, the work of other economic organisations in which the

Page 101: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “C”

C-3

High Contracting Parties are or may be represented but shall on the contrary assist the

work of those organisations.

ARTICLE II

The High Contracting Parties will make every effort in common, both by direct

consultation and in specialised agencies, to promote the attainment of a higher standard

of living by their peoples and to develop on corresponding lines the social and other

related services of their countries.

The High Contracting Parties will consult with the object of achieving the earliest

possible application of recommendations of immediate practical interest, relating to

social matters, adopted with their approval in the specialised agencies.

They will endeavour to conclude as soon as possible conventions with each other in

the sphere of social security.

ARTICLE III

The High Contracting Parties will make every effort in common to lead their

peoples towards a better understanding of the principles which form the basis of their

common civilisation and to promote cultural exchanges by conventions between

themelves or by other means.

ARTICLE IV

If any of the High Contracting Parties should be the object of an armed attack in

Europe, the other High Contracting Parties will, in accordance with the provisions of

Article 51 of the Charter of the United Nations, afford the Party so attacked all the

military and other aid and assistance in their power.

ARTICLE V

All measures taken as a result of the preceding Article shall be immediately

reported to the Security Council. They shall be terminated as soon as the Security

Council has taken the measures necessary to maintain or restore international peace and

security.

The present Treaty does not prejudice in any way the obligations of the High

Contracting Parties under the provisions of the Charter of the United Nations. It shall

Page 102: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “C”

C-4

not be interpreted as affecting in any way the authority and responsibility of the

Security Council under the Charter to take at any time such action as it deems necessary

in order to maintain or restore international peace and security.

ARTICLE VI

The High Contracting Parties declare, each so far as he is concerned, that none of

the international engagements now in force between him and any other of the High

Contracting Parties or any third State is in conflict with the provisions of the present

Treaty.

None of the High Contracting Parties will conclude any alliance or participate in

any coalition directed against any other of the High Contracting Parties.

ARTICLE VII

For the purpose of consulting together on all the questions dealt with in the present

Treaty, the High Contracting Parties will create a Consultative Council, which shall be

so organised as to be able to exercise its functions continuously. The Council shall meet

at such times as it shall deem fit.

At the request of any of the High Contracting Parties, the Council shall be

immediately convened in order to permit the High Contracting Parties to consult with

regard to any situation which may constitute a threat to peace, in whatever area this

threat should arise; with regard to the attitude to be adopted and the steps to be taken in

case of a renewal by Germany of an aggressive policy; or with regard to any situation

constituting a danger to economic stability.

ARTICLE VIII

In pursuance of their determination to settle disputes only by peaceful means, the

High Contracting Parties will apply to disputes between themselves the following

provisions.

The High Contracting Parties will, while the present Treaty remains in force, settle

all disputes falling within the scope of Article 36, paragraph 2, of the Statute of the

International Court of Justice by referring them to the Court, subject only, in the case of

each of them, to any reservation already made by that party when accepting this clause

for compulsory jurisdiction to the extent that that Party may maintain the reservation.

Page 103: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “C”

C-5

In addition, the High Contracting Parties will submit to conciliation all disputes

outside the scope of Article 36, paragraph 2, of the Statute of the International Court of

Justice. In the case of a mixed dispute involving both questions for which conciliation is

appropriate and other questions for which judicial settlement is appropriate, any Party to

the dispute shall have the right to insist that the judicial settlement of the legal questions

shall precede conciliation.

The preceding provisions of this Article in no way affect the application of relevant

provisions or agreements prescribing some other method of pacific settlement.

ARTICLE IX

The High Contracting Parties may, by agreement, invite any other State to accede

to the present Treaty on conditions to be agreed between them and the State so invited.

Any State so invited may become a Party to the Treaty by depositing an instrument

of accession with the Belgian Government.

The Belgian Government will inform each of the High Contracting Parties of the

deposit of each instrument of accession.

ARTICLE X

The present Treaty shall be ratified and the instruments of ratification shall be

deposited as soon as possible with the Belgian Government.

It shall enter into force on the date of the deposit of the last instrument of

ratification and shall thereafter remain in force for fifty years.

After the expiry of the period of fifty years, each of the High Contracting Parties

shall have the right to cease to be a party thereto provided that he shall have previously

given one year's notice of denunciation to the Belgian Government.

The Belgian Government shall inform the Governments of the other High

Contracting Parties of the deposit of each instrument of ratification and of each notice

of denunciation.

In witness whereof, the above-mentioned Plenipotentiaries have signed the present

Treaty and have affixed thereto their seals.

Done at Brussels, this seventeenth day of March 1948, in English and French, each

text being equally authentic, in a single copy which shall remain deposited in the

Page 104: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “C”

C-6

archives of the Belgian Government and of which certified copies shall be transmitted

by that Government to each of the other signatories.

Page 105: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “D”

D-1

RISOLUZIONE NUMERO 239 DEL SENATO U.S. – 11 Giugno 1948

(Risoluzione Vandemberg)

Lingua originale

U.S. Senate Resolution 239, Washington, 80th Congress, 2nd Session, 11 June 1948

(The Vandenberg Resolution)

Whereas peace with justice and the defence of human rights and fundamental

freedoms require international co-operation through more effective use of the United

Nations: Therefore be it Resolved, That the Senate reaffirm the policy of the United

States to achieve international peace and security through the United Nations so that

armed force shall not be used except in the common interest, and that the President be

advised of the sense of The Senate that this Government, by constitutional process,

should particularly pursue the following objectives within the United Nations Charter:

Voluntary agreement to remove the veto from all questions involving pacific

settlements of international disputes and situations, and from the admission of new

members.

Progressive development of regional and other collective arrangements for

individual and collective self-defence in accordance with the purposes, principles, and

provisions of the Charter.

Association of the United States, by constitutional process, with such regional and

other collective arrangements as are based on continuous and effective self-help and

mutual aid, and as affect its national security.

Contributing to the maintenance of peace by making clear its determination to

exercise the right of individual or collective self-defence under Article 51 should any

armed attack occur affecting its national security.

Maximum efforts to obtain agreements to provide the United Nations with armed

forces as provided by the Charter, and to obtain agreement among member nations upon

universal regulation and reduction of armaments under adequate and dependable

guaranty against violation.

Page 106: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “D”

D-2

If necessary, after adequate effort towards strengthening the United Nations, review

of the Charter at an appropriate time by a General Conference called under Article 109

or by the General Assembly.

Page 107: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “E”

E-1

TRATTATO DELL’ATLANTICO DEL NORD (North Atlantic Threaty)

Washington, D.C., 4 aprile 1949

Gli Stati partecipanti al presente Trattato, nel riaffermare la loro fede negli scopi e

nei principi dello Statuto delle Nazioni Unite e il loro desiderio di vivere in pace con

tutti i popoli e con tutti i governi, determinati a salvaguardare la libertà dei loro popoli,il

loro comune retaggio e la loro civiltà, fondati sui principi della democrazia,sulle libertà

individuali e sullo stato di diritto, desiderosi di favorire il benessere e la stabilità nella

regione dell’Atlantico settentrionale, decisi a unire i loro sforzi per la difesa collettiva e

il mantenimento della pace e della sicurezza, aderiscono al presente Trattato Nord

Atlantico:

ARTICOLO 1

Le parti si impegnano,come stabilito nello Statuto delle Nazioni Unite, a comporre

con mezzi pacifici qualsiasi controversia internazionale in cui potrebbero essere

coinvolte,in modo che la pace e la sicurezza internazionali e la giustizia non vengano

messe in pericolo, e ad astenersi nei loro rapporti internazionali dal ricorrere alla

minaccia o all’uso della forza assolutamente incompatibile con gli scopi delle Nazioni

Unite.

ARTICOLO 2

Le parti contribuiranno allo sviluppo di relazioni internazionali pacifiche e

amichevoli,rafforzando le loro libere istituzioni,favorendo una migliore comprensione

dei principi su cui tali istituzioni si fondano,e promuovendo condizioni di stabilità e di

benessere. Esse si sforzeranno di eliminare ogni contrasto nelle loro politiche

economiche internazionali e incoraggeranno la cooperazione economica reciproca.

ARTICOLO 3

Allo scopo di conseguire con maggiore efficacia gli obiettivi del presente

Trattato,le parti,agendo individualmente e congiuntamente,in modo continuo ed

effettivo,mediante lo sviluppo delle loro risorse e prestandosi reciproca

Page 108: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “E”

E-2

assistenza,manterranno e accresceranno la loro capacità individuale e collettiva di

resistere ad un attacco armato.

ARTICOLO 4

Le parti si consulteranno ogni volta che, nell’opinione di una di esse, l’integrità

territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti fosse minacciata.

ARTICOLO 5

Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o

nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti,

e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse,ciascuna di esse,

nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto

dall’articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate,

intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti,

l’azione che giudicherà necessaria, compreso l ’uso della forza armata, per ristabilire e

mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale.

Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso

saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste

misure verranno sospese allorché il Consiglio di Sicurezza avrà adottato le misure

necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali.

ARTICOLO 6 58

Agli effetti dell’articolo 5, per attacco armato contro una o più delle parti si intende

un attacco armato:

− contro il territorio di una di esse in Europa o nell’America settentrionale, contro i

Dipartimenti francesi d’Algeria 59 ,contro il territorio della Turchia o contro le isole

58 Modificato dall’articolo 2 del Protocollo di adesione di Grecia e Turchia al Trattato Nord Atlantico (22 ottobre 1951). 59 Il 16 gennaio 1963 il Consiglio Atlantico ha preso atto che tutte le disposizioni del Trattato Nord Atlantico concernenti gli ex Dipartimenti francesi di Algeria sono decadute a decorrere dal 3 luglio 1962.

Page 109: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “E”

E-3

poste sotto la giurisdizione di una delle parti nella regione dell’Atlantico

settentrionale a nord del Tropico del Cancro;

− contro le forze, le navi o gli aeromobili di una delle parti,che si trovino su questi

territori o in qualsiasi altra regione d’Europa nella quale, alla data di entrata in

vigore del presente Trattato siano stazionate forze di occupazione di una delle

parti,o che si trovino nel Mare Mediterraneo o nella regione dell’Atlantico

settentrionale a nord del Tropico del Cancro, o al di sopra di essi.

ARTICOLO 7

Il presente Trattato non pregiudica e non dovrà essere considerato in alcun modo

lesivo dei diritti e degli obblighi derivanti dallo Statuto alle parti che sono membri delle

Nazioni Unite o della competenza primaria del Consiglio di Sicurezza per il

mantenimento della pace e della sicurezza internazionali.

ARTICOLO 8

Ciascuna parte dichiara che nessuno degli impegni internazionali attualmente in

vigore tra essa e un’altra parte o uno stato terzo è in contraddizione con le disposizioni

del presente Trattato e si obbliga a non assumere alcun impegno internazionale in

contrasto con questo Trattato.

ARTICOLO 9

Con la presente disposizione le parti istituiscono un Consiglio, nel quale ciascuna

di esse sarà rappresentata,con il compito di esaminare le questioni concernenti

l’applicazione di questo Trattato. Il Consiglio sarà organizzato in modo tale da potersi

riunire rapidamente in qualsiasi momento. Il Consiglio istituirà quegli organi sussidiari

che potranno essere necessari;in particolare istituirà immediatamente un Comitato di

difesa che raccomanderà le misure da adottare per l ’applicazione degli articoli 3 e 5.

ARTICOLO 10

Le parti possono,con accordo unanime,invitare ad aderire a questo Trattato ogni

altro Stato europeo in grado di favorire lo sviluppo dei principi del presente Trattato e di

Page 110: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “E”

E-4

contribuire alla sicurezza della regione dell’Atlantico settentrionale. Ogni Stato così

invitato può divenire parte del Trattato depositando il proprio strumento di adesione

presso il governo degli Stati Uniti d ’America. Il governo degli Stati Uniti d ’America

informerà ciascuna delle parti dell’avvenuto deposito di ogni strumento di adesione.

ARTICOLO 11

Questo Trattato sarà ratificato e le sue disposizioni saranno applicate dalle parti

conformemente alle loro rispettive procedure costituzionali. Gli strumenti di ratifica

saranno depositati appena possibile presso il governo degli Stati Uniti d’America,che

notificherà a tutti gli altri firmatari l ’avvenuto deposito di ciascuno strumento di

ratifica. Il Trattato entrerà in vigore tra gli Stati che lo avranno ratificato non appena le

ratifiche della maggioranza dei firmatari, incluse le ratifiche di Belgio, Canada, Francia,

Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti saranno state depositate ed avrà

effetto nei confronti degli altri Stati dalla data del deposito delle loro ratifiche.60

ARTICOLO 12

Trascorsi dieci anni dall’entrata in vigore del Trattato, o in ogni momento

successivo, le parti, su richiesta di una di esse,si consulteranno allo scopo di rivedere il

Trattato,prendendo in considerazione i fattori che a quel momento potranno influire

sulla pace e sulla sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale,compreso lo

sviluppo di accordi sia globali che regionali conclusi conformemente allo Statuto delle

Nazioni Unite per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali.

ARTICOLO 13

Trascorsi venti anni dall’entrata in vigore del Trattato,ciascuna delle parti può

cessare di esserne membro un anno dopo che la sua notifica di denuncia sia stata

depositata presso il governo degli Stati Uniti d ’America, che informerà i governi delle

altre parti del deposito di ogni notifica di denuncia.

60

Il Trattato è entrato in vigore il 24 agosto 1949,dopo che tutti gli Stati firmatari ebbero depositato i loro strumenti di ratifica.

Page 111: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “E”

E-5

ARTICOLO 14

Il presente Trattato, i cui testi inglese e francese fanno ugualmente fede, sarà

depositato negli archivi del governo degli Stati Uniti d’America. Copie debitamente

autenticate saranno trasmesse da quel governo ai governi degli altri Stati firmatari.

Page 112: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “F”

F-1

SUMMIT NATO - CRONOLOGIA E PRINCIPALI DECISIONI

Parigi, 16-19 Dicembre 1957

Riaffermazione degli scopi principali e dell’unità dell’Alleanza Atlantica.

Miglioramento nel coordinamento e nella organizzazione delle forze NATO, nonché

negli accordi per la consultazione politica. Riconoscimento del bisogno di più stretti

legami economici e di migliore cooperazione, nello spirito dell’articolo 2 del Trattato,

disegnato per la eliminazione delle controversie politico-economiche internazionali e

per incoraggiare la collaborazione economica.

Bruxelles, 26 Giugno 1974

Firma della Dichiarazione sulle Relazioni Atlantiche adottata dai ministri degli

esteri della NATO ad Ottawa il 19 Giugno, con la quale si ribadiscono agli stati membri

dell’Alleanza gli scopi e gli ideali originari del trattato, nel 25° anniversario della firma.

Consultazioni sulle reazioni Est-Ovest in preparazione del summit USA-USSR

sulla limitazione delle armi nucleari strategiche.

Bruxelles, 29-30 Maggio 1975

Affermazione della fondamentale importanza dell’Alleanza e della coesione

politica ed economica degli Alleati per affrontare la pressione economica creatasi con la

crisi petrolifera del 1974.

Supporto per la positiva conclusione dei negoziati nell’ambito della Conferenza

sulla Sicurezze a Cooperazione in Europa (CSCE), che ha portato successivamente alla

firma dell’Atto Finale di Helsinki, avvenuta nell’Agosto 1975.

Londra, 10-11 Maggio 1977

Lancio di una iniziativa di studi a lungo termine sulle tendenze delle relazioni Est-

Ovest e sui programmi di difesa (Long Term Defense Plan – LTDP), mirate

all’accrescimento delle capacità difensive dei paesi membri della NATO.

Page 113: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “F”

F-2

Washington D.C., 30-31 Maggio 1978

Analisi dei risultati degli studi sulle iniziative di lungo termine intrapresi nel

summit di Londra del 1977.

Conferma della validità degli scopi complementari dell’Alleanza mirati al

mantenimento della sicurezza.

Adozione della misura del 3% quale percentuale desiderata di crescita delle spese

per la difesa.

Bonn, 10 Giugno 1982

Ammissione della Spagna. Adozione della Dichiarazione di Bonn, che fissava un

programma in sei punti per la Pace in Libertà. Pubblicazione di una dichiarazione degli

scopi e delle “policy” dell’Alleanza sul Controllo degli Armamenti e sul Disarmo,

nonché di una dichiarazione sulla Difesa Integrata della NATO.

Bruxelles, 21 Novembre 1985

Meeting speciale del Consiglio Atlantico per consultazioni con il Presidente

Reagan sui risultati positive del summit US-USSR di Ginevra sul controllo degli

armamenti e su alter aree di cooperazione.

Bruxelles, 2-3 Marzo 1988

Riaffermazione dei propositi e dei principi base dell’Alleanza e dei suoi obiettivi in

merito alle relazioni Est-Ovest. Adozione di un progetto per il rafforzamento della

stabilità nell’intera Europa attraverso negoziati sul controllo delle armi convenzionali.

Bruxelles, 29-30 Maggio 1989

Dichiarazione commemorative del quarantesimo anniversario dell’Alleanza.

Definizione della “policy” e degli obiettivi di sicurezza per gli anni ‘90 tesi al

mantenimento della difesa dell’Alleanza, all’introduzione di nuove iniziative di

controllo degli armamenti, al rafforzamento delle consultazioni politiche, al

miglioramento della cooperazione Est-Ovest ed all’ingaggio in nuove sfide globali.

Adozione di un concetto comprensivo (Comprehensive Concept) di Controllo degli

Armamenti e Disarmo.

Page 114: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “F”

F-3

Bruxelles, 4 Dicembre 1989

Consultazioni del Presidente degli Stati Uniti Bush con I leader dell’Alleanza a

seguito di un suo meeting con il Presidente Gorbachev a Malta, contemporaneamente ai

cambiamenti di rilevanza storica in corso nell’Europa centro-orientale. Durante lo

svolgimento del summit NATO i leader del Patto di Varsavia denuncialo l’ illegalità

della invasione cecoslovacca del 1968 e ripudiano la dottrina di Brezhnev della

“Sovranità Limitata”.

Londra, 6 Luglio 1990

Pubblicazione della “Dichiarazione di Londra” sulle trasformazioni della Alleanza

dell’Atlantico del Nord, nella quale vengono delineate le proposte per lo sviluppo della

cooperazione con i paesi dell’Europa centrale ed orientale su un largo spettro di

possibili attività politiche e militari, con l’inclusione di relazioni stabili e collegamenti

diplomatici regolari con la NATO.

Roma, Novembre 1991

Pubblicaizione del “Nuovo Concetto Strategico dell’Alleanza”, la “Dichiarazione

di Roma” su Pace e Cooperazione e dichiarazioni sugli sviluppi nell’Unione Sovietica e

sulla situazione in Yugoslavia.

Bruxelles, Gennaio 1994

Pubblicazione del documento quadro su PfP e lancio dell’iniziativa “Partnership for

Peace”, nella quale tutti i paesi partner del NNAC e gli stati del CSCE sono invitati a

partecipare. Sottoscrizione del concetto di “Combined Joint Task Forces” (CJTF).

Supporto allo sviluppo della “Identità di Sicurezza e Difesa Europea” (European

Security and Defence Identity – ESDI). Riaffermazione della prontezza e disponibilità

dell’Alleanza a svolgere campagne aeree a supporto del raggiungimento degli obiettivi

delle Nazioni Unite in Bosnia ed Herzegovina. Intensificazione dell’impegno contro la

proliferazione delle armi di distruzione di massa (Weapons of Mass Destruction –

WMD). Riaffermazione della apertura dell’Alleanza verso l’adesione di altre nazioni

europee.

Page 115: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “F”

F-4

Madrid, Luglio 1997

Invito a Republica Ceca, Ungheria e Polonia ad iniziare I colloqui di adesione.

Riaffermazione della “policy” della “porta aperta” (Open Door). Riconoscimento dei

risultati e degli impegni rappresentati dal “NATO-Russia Founding Act”. Firma della

carta su una “Distintive Partnership between NATO and Ucraine”. Decisione di

aggiornare il Concetto Strategico dell’Alleanza. Dichiarazione speciale su Bosnia ed

Herzegovina.

Washington D.C., 23-24 Aprile 1999

Commemorazione del cinquantesimo anniversario dell’Alleanza. Pubblicazione

della “Dichiarazione di Washington”. Sessione di lavoro e dichiarazione sulla crisi in

Kosovo. Discussione sulle iniziative relative alla stabilità futura dell’Europa

SudOrientale. Approvazione del Concetto Strategico dell’Alleanza. Adozione

dell’iniziativa “Membership Action Plan” (MAP). Iniziativa per la “Enhanced and

More Operational Partnership (PfP)”. Lancio della Iniziativa sulle Capacità di Difesa

(Defense Capability Iniziative – DCI). Iniziativa comune per gli argomenti correlati

alle Armi di Distruzione di Massa (Weapons of Mass Destruction – WMD).

Roma, 28 Maggio 2002 (meeting speciale per il nuovo accordo su “NATO-Russia

Council”)

Creazione del “Consiglio NATO-Russia”, in sostituzione del NATO-Russia PJC.

Nel nuovo Consiglio non vengono più confrontate posizioni della NATO,

precedentemente concordate all’unanimità, con quelle della federazione Russa, ma si

stabilisce in pratica un consiglio composto da 19+1 nazioni. In pratica un Consiglio

Atlantico allargato ad una ventesima nazione. Il Consiglio si occupa di:

− cooperazione negli sforzi contro il terrorismo;

− gestione delle crisi internazionali;

− non proliferazione delle armi di distruzione di massa;

− controllo degli armamenti;

− difesa dai missili balistici a medio raggio;

− ricerca e salvataggio in mare;

Page 116: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “F”

F-5

− cooperazione militare

− gestione delle emergenze civili;

− nuove minacce e nuove sfide.

Praga, 2002

Invito di adesione a Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e

Slovenia. Iniziative su nuove misure per la lotta contro il terrorismo internazionale.

Avvio di una nuova fase di trasformazione della struttura della NATO, tramite:

− creazione della NATO Response Force (NRF);

− riduzione dei centri Operativi di Comando;

− creazione del “Allied Command Operations” e del “Allied Command for

Tranformation” al posto dei precedenti comandi strategici regionali (SACEUR in

Europa e SACLANT in America);

− approvazione del Prague Capabilities Commitment (PCC), quale parte dello sforzo

di ammodernamento;

− nuove iniziative di difesa contro armamenti NBC;

− nuove iniziative di difesa contro attacchi informatici;

− nuovo studio su un sistema di difesa anti-missile ed incoraggiamento dei mezzi di

difesa contro le armi di distruzione di massa (WMD).

Page 117: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

Allegato “G”

G-1

ISTITUZIONI INTERNAZIONALI – STATI MEMBRI ED AFFILIAZIONI

Schema 161

OSCE

CONSIGLIO D’EUROPA

“L’ARCHITETTURA PER LA SICUREZZA EUROPEA”

EAPC/PFP

NATO

UEO

UE

CANADASTATI UNITI

DANIMARCA

BELGIOFRANCIAGERMANIAGRECIAITALIALUSSEMBURGOOLANDAPORTOGALLOSPAGNAREGNO UNITO

ISLANDANORVEGIATURCHIAREPUBBLICA CECAUNGHERIAPOLONIA

ANDORRABOSNIA-ERZEGOVINACIPROLIECHTENSTEINMALTASAN MARINOSERBIA e MONTENEGRO

AUSTRIAFINLANDIASVEZIAIRLANDA

ALBANIAARMENIAAZERBAIJANBULGARIACROAZIAESTONIAFYROMGEORGIALETTONIALITUANIAMOLDAVIAROMANIARUSSIASLOVACCHIASLOVENIASVIZZERAUCRAINA

BIELORUSSIAKAZAKHSTANKYRGYZSTANTAJIKISTAN (EAPC)

TURKMENISTANUZBEKISTAN

PRINCIPATO DI MONACOLA SANTA SEDE

61 Fonte dati: www.nato.int, www.coe.int, www.osce.org; dati aggiornati al 4 settembre 2003.

Page 118: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

Allegato “G”

G-2

ISTITUZIONI INTERNAZIONALI – STATI MEMBRI ED AFFILIAZIONI

Schema 262

“NATO – UE - UEO”

EU+

MEMBRIA SSOCIATIWEU

(ANCHE MEMBRI NATO)

REPUBBLICA CECAISLANDAUNGHERIANORVEGIAPOLONIATURCHIA

EU

PARTNER ASSOCIATI

WEU(FIRMATARI DI UN

ACCORDO CON LA UENONCHE’

INVITATI AD ADERIREALLA NATO AL

VERTICE DI PRAGA)

BULGARIAESTONIALETTONIALITUANIAROMANIASLOVACCHIASLOVENIA

BELGIOFRANCIAGERMANIAGRECIAITALIALUSSEMBURGOOLANDAPORTOGALLOSPAGNAREGNO UNITO

AUSTRIAFINLANDIAIRLANDASVEZIA

OSSERVATORIWEU

(ANCHE MEMBRI EU NON MEMBRI NATO)

NATO

WEU

CANADASTATI UNITI

DANIMARCA *

* La Danimarca è anche membro NATO

NATO NATO

62 Fonte dati: www.nato.int, www.weu.int; dati aggiornati al 4 settembre 2003.

Page 119: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

Allegato “G”

G-3

ISTITUZIONI INTERNAZIONALI – STATI MEMBRI ED AFFILIAZIONI

Schema 363

“OSCE”

OSCE

ALBANIAANDORRAARMENIAAUSTRIAAZERBAIJANBIELORUSSIABELGIOBOSNIA-HERZEGOVINABULGARIACANADACROAZIACIPROREPUBLICA CECADANIMARCAESTONIASERBIA E MONTENEGROFINLANDIAFRANCIAMACEDONIAGEORGIAGERMANIAGRECIAUNGHERIAISLANDAIRLANDAITALIAKAZAKHSTANKYRGYZSTAN

LETTONIALIECHTENSTEINLITUANIALUSSEMBURGOMALTAMOLDAVIAMONACOOLANDANORVEGIAPOLONIAPORTOGALLOROMANIARUSSIASAN MARINOSLOVACCHIASLOVENIASPAGNASVEZIASVIZZERATAJIKISTANLA SANTA SEDETURCHIATURKMENISTANUCRAINAREGNO UNITOSTATI UNITIUZBEKISTAN

PARTNERS DEL MEDITERRANEO

PER LA COOPERAZIONE

ALGERIAEGITTOGIORDANIAISRAELEMAROCCOTUNISIA

PARTNERSPER LA COOPERAZIONE

AFGHANISTANCOREAGIAPPONETAILANDIA

63 Fonte dati: www.osce.org; dati aggiornati al 4 settembre 2003

Page 120: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

Allegato “G”

G-4

ISTITUZIONI INTERNAZIONALI – STATI MEMBRI ED AFFILIAZIONI

Schema 464

“CONSIGLIO D’EUROPA”

CONSIGLIO D’EUROPA

COUNCIL OF EUROPEMEMBRI EFFETTIVI

OSSERVATORIAL

COMITATODEI MINISTRI

OSSERVATORIALLA

ASSEMBLEAPARLAMENTARE

CANADAISRAELEMESSICO

LA SANTA SEDESTATI UNITICANADAGIAPPONEMESSICO

ALBANIAANDORRAARMENIAAUSTRIAAZERBAIJANBELGIUMBOSNIA-ERZEGOVINABULGARIACROAZIACIPROREPUBLICA CECADANIMARCAESTONIA FINLANDIAFRANCIAMACEDONIA GIORGIAGERMANIAGRECIAUNGHERIAIRLANDAISLANDA

ITALIALETTONIALIECHTENSTEINLITUANIALUSSEMBURGOMALTAMOLDAVIAOLANDANORVEGIAPOLONIAPORTOGALLOROMANIARUSSIASAN MARINOSERBIA-MONTENEGROSLOVACCHIASLOVENIASPAGNASVEZIASVIZZERATURCHIAUCRAINAREGNO UNITO

64 Fonte dati: www.coe.int; dati aggiornati al 4 settembre 2003

Page 121: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

Allegato “G”

G-5

ISTITUZIONI INTERNAZIONALI – STATI MEMBRI ED AFFILIAZIONI

Schema 565

“I PARTENARIATI DELLA NATO”

BELGIOCANADAREPUBLICA CECADANIMARCAFRANCIAGERMANIAGRECIAUNGHERIAISLANDAITALIALUSSEMBURGOOLANDANORVEGIAPOLONIAPORTOGALLOSPAGNATURCHIAREGNO UNITOSTATI UNITI

EAPC/PFP

RUSSIA

ALBANIAARMENIAAUSTRIAAZERBAIJANBIELORUSSIABULGARIACROAZIAESTONIAFINLANDIAMACEDONIAGEORGIAIRLANDAKAZAKHSTANKYRGYZSTANLETTONIALITUANIAMOLDAVIAROMANIASLOVACCHIASLOVENIASVEZIATAJIKISTANTURKMENISTANSVIZZERAUZBEKISTAN

ALGERIAEGITTOISRAELEGIORDANIAMAURITANIAMAROCCOTUNISIA

COMMISSIONENATO-UCRAINA

CONSIGLIONATO-RUSSIA

DIALOGO PER ILMEDITERRANEO

UCRAINA

NATO

65 Fonte dati: www.nato.int; dati aggiornati al 4 settembre 2003

Page 122: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

Allegato “H”

H-1

ALLARGAMENTO DELL’ALLEANZA

PRINCIPALI FASI DEL PROCESSO DI ADESIONE DI POLONIA,

REPUBBLICA CECA ED UNGHERIA66

10 Gennaio 1994

Nel vertice NATO di Bruxelles, i 16 leader alleati dichiarano di attendersi e di

vedere con favore un allargamento della NATO che raggiunga i paesi democratici

dell’Est. Riaffermano che l’Alleanza, come previsto dall’articolo 10 del Trattato di

Washington, è aperta all’adesione di altri stati europei in grado di favorire i principi del

Trattato di Washington e di contribuire alla sicurezza nell’area nord atlantica.

Settembre 1995

L’Alleanza adotta lo Studio sull’allargamento della NATO che indica gli elementi

che devono essere considerati nel processo di allargamento. Si stabilisce inoltre che il

processo dovrebbe tener conto degli sviluppi politici e relativi alla sicurezza in tutta

l’Europa.

Lo Studio resta alla base dell’approccio della NATO nell’invitare nuovi membri ad

aderire.

Anno 1996

Si intraprende un intensificato dialogo bilaterale con i 12 paesi partner interessati.

Tali riunioni accrescono la loro conoscenza di come la NATO operi e forniscono

all’Alleanza una migliore conoscenza di questi paesi,sia per quanto riguarda il loro

sviluppo interno,come pure in merito alla soluzione di ogni controversia con i paesi

limitrofi. Lo Studio considera ciò un importante prerequisito per l’adesione.

10 Dicembre 1996

Gli Alleati della NATO cominciano a formulare raccomandazioni su quale paese o

quali paesi dovrebbero essere invitati ad avviare i colloqui di adesione,in previsione di

una decisione da prendersi nel vertice di Madrid del luglio 1997.

66 www.nato.int

Page 123: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

Allegato “H”

H-2

Inizi del 1997

Su loro richiesta,hanno luogo delle riunioni con 11 paesi partner per un

intensificato dialogo individuale. Parallelamente,le autorità militari della NATO

intraprendono un’analisi dei connessi aspetti militari riguardanti i paesi interessati

all’adesione alla NATO.

8 Luglio 1997

I leader alleati, riuniti a Madrid, invitano la Repubblica Ceca, l’Ungheria e la

Polonia ad avviare con l’Alleanza le trattative per l’adesione. Riaffermano inoltre che

l’Alleanza sarebbe rimasta aperta a nuovi membri.

Settembre e Novembre 1997

Le trattative per l’adesione hanno luogo con ciascuno dei tre paesi invitati. A

conclusione di queste, i tre paesi inviano una lettera di intenti per confermare gli

impegni presi durante i colloqui.

16 Dicembre 1997

I Ministri degli esteri della NATO firmano i Protocolli di adesione dei tre paesi al

Trattato Nord Atlantico.

Anno 1998

I paesi alleati ratificano i Protocolli di adesione secondo le loro rispettive procedure

nazionali.

12 Marzo 1999

Dopo il completamento delle loro procedure legislative nazionali, i Ministri degli

esteri della Repubblica Ceca,di Ungheria e di Polonia depositano gli strumenti di

adesione al Trattato Nord Atlantico in una cerimonia a Independence, Missouri, USA.

Questo atto rappresenta il loro ingresso formale nell’Alleanza.

Page 124: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

Allegato “H”

H-3

16 Marzo 1999

Le bandiere nazionali dei tre nuovi stati membri vengono issate nel corso di una

cerimonia che ha luogo presso la sede della NATO a Bruxelles.

In questo periodo,alcune misure sono state completate con successo da parte di

ciascuno dei futuri stati membri per garantire l’efficacia della loro futura partecipazione

all’Alleanza. Si trattava di misure nel settore della sicurezza (per esempio,disposizioni

in merito all’acquisizione, alla conservazione e all’utilizzo di informazioni classificate),

come pure in altri settori,quali la difesa aerea,le infrastrutture,la pianificazione delle

forze e i sistemi di comunicazione e informatici.

Page 125: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-1

CRONOLOGIA DEI PRINCIPALI FATTI RIGUARDANTI L’EVOLUZIONE

DELLA NATO DI FRONTE AI PRINCIPALI EVENTI MONDIALI67

1945

26 giugno

Firma a San Francisco dello Statuto delle Nazioni Unite.

6 agosto

Esplosione della bomba atomica su Hiroshima.

67 A.V., The NATO Handbook, Office of Information and Press, Brussels, 2001; www.nato.int

Page 126: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-2

1946

5 marzo

Discorso di Winston Churchill sulla “cortina di ferro”a Fulton, Missouri.

Page 127: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-3

1947

19 gennaio

Il “Comitato di Lublino”, comunista e patrocinato dai sovietici, controlla il potere

in Polonia.

12 marzo

Il Presidente Truman esorta gli Stati Uniti“ a sostenere i popoli liberi che resistono

ai tentativi di asservimento, esercitati contro di essi da parte di minoranze armate o da

pressioni esterne ”(Dottrina Truman).

5 giugno

George C.Marshall, Segretario di stato degli Stati Uniti, presenta un programma di

ricostruzione economica per l’Europa (Piano Marshall).

22-27 settembre

Istituzione del Cominform, organizzazione per l’unità ideologica del blocco

sovietico,in seguito al rifiuto,da parte dell’Unione Sovietica e dei suoi alleati,degli aiuti

previsti nel quadro del Piano Marshall.

Page 128: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-4

1948

22 gennaio

Ernest Bevin, Ministro degli esteri del Regno Unito, propone davanti alla Camera

dei Comuni l’idea di una Unione occidentale. I Ministri della difesa delle potenze

firmatarie del Trattato di Bruxelles crearono successivamente l’Organizzazione di difesa

dell’Unione occidentale il 27 e 28 settembre 1948.

22-25 febbraio

Colpo di stato a Praga:il partito comunista assume il potere.

17 marzo

Firma del Trattato di Bruxelles sulla collaborazione economica,sociale e culturale e

la legittima difesa collettiva, da parte dei Ministri degli esteri di Belgio, Francia,

Lussemburgo, Paesi Bassi e Regno Unito.

11 giugno

Il Senato degli Stati Uniti adotta la “risoluzione Vandenberg”, che stabilisce la base

per una futura associazione degli Stati Uniti a forme collettive, regionali e di altro tipo,

per la sicurezza.

24 giugno

Inizio del blocco di Berlino da parte dell’Unione Sovietica.

28 giugno

Espulsione ufficiale della Jugoslavia dal Cominform.

6 luglio

A Washington,inizio dei colloqui sulla difesa della regione nord atlantica tra Stati

Uniti, Canada e le potenze firmatarie del Trattato di Bruxelles.

Page 129: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-5

25-26 ottobre

Il Consiglio consultivo delle potenze firmatarie del Trattato di Bruxelles annuncia

“completa identità di vedute per quanto riguarda il progetto di un patto difensivo

dell’Atlantico settentrionale”

10 dicembre

Hanno inizio a Washington i negoziati sul Trattato Nord Atlantico tra i

rappresentanti delle potenze firmatarie del Trattato di Bruxe lles, del Canada e degli Stati

Uniti.

Page 130: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-6

1949

15 marzo

Le potenze negoziatrici invitano Danimarca, Islanda, Italia, Norvegia e Portogallo

ad aderire al Trattato Nord Atlantico.

2 aprile

I governi dei paesi interessati respingono le affermazioni sovietiche, secondo cui il

Trattato Nord Atlantico è contrario allo Statuto delle Nazioni Unite.

4 aprile

Il Trattato Nord Atlantico è firmato a Washington da: Belgio, Canada, Danimarca,

Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e

Stati Uniti.

8 aprile

Le potenze firmatarie del Trattato di Bruxelles, la Danimarca, l’Italia e la Norvegia

chiedono assistenza militare e finanziaria agli Stati Uniti.

4 maggio

L’Accordo di Londra delle dieci potenze determina la nascita del Consiglio

d’Europa. Riunione inaugurale del Consiglio a Strasburgo il 10 agosto.

9 maggio

Il blocco di Berlino viene tolto.

24 agosto

Entrata in vigore del Trattato Nord Atlantico.

17 settembre

Il Consiglio Nord Atlantico tiene la sua prima riunione a Washington.

Page 131: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-7

6 ottobre

“L’Atto di assistenza per la difesa reciproca” del 1949 è firmato dal Presidente

Truman.

Page 132: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-8

1950

27 gennaio

Il Presidente Truman approva il piano per la difesa integrata della regione nord

atlantica, e la disponibilità di 900 milioni di dollari per aiuti militari.

9 maggio

Il governo francese propone la creazione di un organismo unico incaricato di

controllare la produzione di carbone e di acciaio in Francia e in Germania, aperto

all’adesione di altri paesi (Piano Schuman).

25 giugno

La Corea del Sud è attaccata dalle truppe nord coreane.

25 luglio

Prima riunione del Consiglio dei Supplenti della NATO a Londra; l’ambasciatore

Charles M.Spofford, rappresentante degli Stati Uniti presso il Consiglio Nord Atlantico,

è eletto Presidente permanente.

24 ottobre

Il Presidente del Consiglio francese, René Pleven, espone il suo progetto di creare

un esercito unificato europeo, che includesse contingenti tedeschi e che operasse nel

quadro della NATO.

19 dicembre

Il Consiglio Nord Atlantico nomina il generale Dwight D. Eisenhower primo

Comandante supremo delle forze alleate in Europa (SACEUR).

20 dicembre

Le potenze firmatarie del Trattato di Bruxelles decidono di fondere

l’organizzazione militare dell’Unione occidentale con quella del Trattato Nord

Atlantico.

Page 133: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-9

1951

15 febbraio

Organizzata dal governo francese, si apre a Parigi la conferenza sulla creazione di

un esercito europeo.

2 aprile

Il Comando alleato in Europa diviene operativo con la creazione del Quartier

generale supremo delle potenze alleate in Europa (SHAPE), installato a Rocquencourt,

nei pressi di Parigi.

18 aprile

Costituzione della Comunità europea del carbone e dell’acciaio tra Belgio, Francia,

Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e la R.F. di Germania.

3 maggio

Il Consiglio Nord Atlantico ingloba il Comitato di difesa e il Consiglio di difesa

economica e finanziaria.

19 giugno

Una Convenzione sullo status delle loro forze viene sottoscritta a Londra dagli stati

membri del Trattato Nord Atlantico.

20 settembre

Una Convenzione sullo status della NATO,dei rappresentanti nazionali e del

personale internazionale (Convenzione sullo status del personale civile) è firmata a

Ottawa.

9-11 ottobre

Prima riunione a Parigi del Comitato temporaneo del Consiglio (TCC), che era

stato creato dal Consiglio Nord Atlantico per conciliare le esigenze della sicurezza

collettiva con le capacità politiche ed economiche dei paesi membri.

Page 134: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-10

17-22 ottobre

Firma a Londra del Protocollo al Trattato Nord Atlantico relativo all’adesione di

Grecia e Turchia.

19 novembre

Inaugurazione del Collegio di difesa della NATO a Parigi (il Collegio verrà

trasferito a Roma il 10 ottobre 1966).

Page 135: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-11

1952

30 gennaio

Nomina dell’Amm. Lynde D.McCormick (Stati Uniti) a primo Comandante

supremo alleato dell’Atlantico (SACLANT).

18 febbraio

Adesione di Grecia e Turchia al Trattato Nord Atlantico.

20-25 febbraio

Riunito a Lisbona, il Consiglio Nord Atlantico decide di riorganizzare la struttura

dell’Alleanza e la NATO diviene un’organizzazione permanente con propria sede a

Parigi.

21 febbraio

Il Consiglio decide di creare un Comando della Manica,e nomina l’Amm. Sir

Arthur John Power primo Comandante in capo della Manica (CINCHAN).

12 marzo

Lord Ismay (Regno Unito) viene nominato vice Presidente del Consiglio Nord

Atlantico e Segretario generale dell’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico.

10 aprile

Il Comando alleato dell’Atlantico (ACLANT) diviene operativo ed il suo Quartier

generale è stabilito a Norfolk, Virginia (Stati Uniti).

16 aprile

Inaugurazione della sede provvisoria della NATO al Palais de Chaillot, Parigi.

28 aprile

Il Consiglio Nord Atlantico tiene a Parigi la sua prima riunione in sessione

permanente.

Page 136: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-12

27 maggio

Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e R.F. di Germania sottoscrivono

a Parigi il Trattato che istituisce la Comunità europea di difesa. (In seguito alla

decisione dell’Assemblea nazionale francese del 29 agosto 1954, il Trattato non è

entrato in vigore).

28 agosto

A Parigi viene firmato dai paesi membri dell’Alleanza un Protocollo sullo status dei

Quartier generali militari internazionali.

Page 137: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-13

1953

5 marzo

Morte di Stalin.

23 luglio

Firma dell’armistizio in Corea, a Panmunjon.

20 agosto

L’URSS annuncia di essere in possesso della bomba all’idrogeno.

4-8 dicembre

Conferenza delle Bermuda tra i Capi di governo di Francia, Regno Unito e Stati

Uniti, alla quale partecipa, in veste di osservatore per la NATO, Lord Ismay.

Page 138: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-14

1954

25 gennaio/18 feb.

A Berlino fallimento della Conferenza delle Quattro potenze sulla riunificazione

tedesca.

7 maggio

Gli Stati Uniti ed il Regno Unito respingono la domanda di adesione dell’URSS

all’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico.

17-18 giugno

Riunione a L’Aia della Conferenza costitutiva dell’Associazione del Trattato

Atlantico, patrocinata dal Comitato atlantico internazionale.

29 agosto

L’Assemblea nazionale francese vota contro la ratifica del Trattato istitutivo della

Comunità europea di difesa (CED).

6 settembre

Inizia la Conferenza di Manila che deve condurre alla firma dei trattati istitutivi

della SEATO (Organizzazione del Trattato dell’Asia di Sud-Est) (Paesi membri:

Australia, Filippine, Francia, Nuova Zelanda, Pakistan, Regno Unito, Stati Uniti e

Tailandia).

28 sett./3 ottobre

Riunione a Londra della Conferenza dei Nove (Belgio, Canada, Francia, R.F. di

Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti) dedicata alla

ricerca di una soluzione alternativa alla CED.

Page 139: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-15

23 ottobre

Firma degli Accordi di Parigi. La Repubblica federale di Germania viene invitata

ad aderire alla NATO; contemporaneamente, Italia e Repubblica federale di Germania

aderiscono all’Unione dell’Europa occidentale (WEU).

Page 140: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-16

1955

6 maggio

La Repubblica federale di Germania aderisce ufficialmente alla NATO.

14 maggio

L’Unione Sovietica sottoscrive il Trattato di Varsavia con Albania, Bulgaria,

Cecoslovacchia, Germania orientale, Polonia, Romania e Ungheria.

18-23 luglio

A Parigi, prima Conferenza dei parlamentari della NATO (divenuta poi, dal

novembre 1966, l’Assemblea del Nord Atlantico).

30 dicembre

L’Unione Sovietica firma un trattato con il regime al potere in Germania orientale

riconoscendogli le prerogative di uno Stato.

Page 141: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-17

1956

24 febbraio

20° Congresso del Partito comunista sovietico:in un discorso “segreto ”Krusciov

denuncia Stalin.

18 aprile

Scioglimento del Cominform.

28 giugno

Tumulti a Poznan in Polonia,contro il regime al potere.

26 luglio

Il governo egiziano nazionalizza il canale di Suez.

4 novembre

Le truppe sovietiche schiacciano l’insurrezione popolare ungherese.

13 dicembre

Il Consiglio Nord Atlantico approva le raccomandazioni contenute nel rapporto del

Comitato dei Tre Saggi sulla cooperazione non militare in seno alla NATO.

Page 142: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-18

1957

25 marzo

Firma dei Trattati di Roma, che istituiscono l’EURATOM e la Comunità

economica europea.

2-3 maggio

A Bonn,riunione ministeriale del Consiglio Nord Atlantico. Il Consiglio decide di

intensificare gli sforzi dell’Alleanza in favore di una riunificazione della Germania,che

sia il risultato di libere elezioni.

16 maggio

Paul-Henri Spaak (Belgio) succede a Lord Ismay quale Segretario generale della

NATO.

29 luglio

Firma a Berlino di una dichiarazione nella quale i governi di Francia, R.F. di

Germania, Regno Unito e Stati Uniti affermano l’ident ità delle loro politiche circa la

riunificazione della Germania e la sicurezza europea.

14 settembre

L’Assemblea generale dell’ONU condanna l’intervento sovietico in Ungheria.

4 ottobre

Lancio del primo Sputnik sovietico.

31 ottobre

Intervento anglo-francese nell’area del Canale di Suez.

16-19 dicembre

In occasione di una riunione del Consiglio Nord Atlantico a Parigi, i Capi di

governo riaffermano i principi e gli scopi dell’Alleanza Atlantica.

Page 143: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-19

1958

1 gennaio

Entrata in vigore del Trattato di Roma,che istituisce la Comunità economica

europea.

26-29 marzo

Prima riunione del Comitato scientifico della NATO.

15-17 aprile

I Ministri della difesa dei paesi della NATO, riuniti a Parigi, riaffermano il

carattere difensivo della strategia della NATO.

10 novembre

Krusciov annuncia che l’URSS desidera porre fine all’accordo delle quattro

potenze relativo allo statuto di Berlino. (Il progetto sarà respinto dalle potenze

occidentali il 31 dicembre).

16-18 dicembre

Sessione ministeriale del Consiglio Nord Atlantico. Il Consiglio si associa al

desiderio espresso da Francia, Regno Unito e Stati Uniti riguardante Berlino e il diritto

delle potenze Occidentali di rimanervi.

Page 144: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-20

1959

1 gennaio

Fidel Castro rovescia il regime di Batista a Cuba.

11 giugno

Si apre a Ginevra la Conferenza dei Ministri degli esteri delle Quattro potenze

(Francia, Regno Unito, Stati Uniti e URSS) dedicata al problema tedesco.

19 agosto

Il Patto di Baghdad firmato il 24 febbraio 1955 diviene l’Organizzazione del

Trattato centrale (CENTO). Membri a pieno titolo: Iran, Iraq, Pakistan, Regno Unito e

Turchia. Membro associato: Stati Uniti. La sua sede è posta a Ankara. (Disciolta il 26

settembre 1979).

20 novembre

Con la Convenzione di Stoccolma, l’Austria, la Danimarca, la Norvegia, il

Portogallo, il Regno Unito, la Svezia e la Svizzera creano l’Associazione europea di

libero scambio (EFTA). (La Finlandia è divenuto membro associato dell’EFTA nel

1961. L’Islanda ha aderito nel 1970. La Danimarca e il Regno Unito si sono ritirati

dall’EFTA l’1 gennaio 1973, per divenire membri della Comunità economica europea.

Il Portogallo si è ritirato dall’EFTA l’1 gennaio 1986).

15-22 dicembre

Inaugurazione della nuova sede della NATO a Porte Dauphine, a Parigi.

Page 145: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-21

1960

15 marzo

Si aprono a Ginevra,sotto l’egida delle Nazioni Unite, dei negoziati sul disarmo nel

quadro della Conferenza dei Dieci. Gli stati comunisti si ritirano il 27 giugno.

1 maggio

Un aereo americano “U2 ”è abbattuto sul territorio sovietico.

19 maggio

I Ministri degli esteri di Francia, Regno Unito e Stati Uniti informano il Consiglio

Atlantico sulle circostanze relative al fallimento della Conferenza al vertice di Parigi, il

16 maggio, alla quale partecipava l’URSS.

27 maggio

Colpo di stato militare in Turchia.

23 settembre

Krusciov partecipa all’Assemblea generale dell’ONU a New York.

10 novembre

Conferenza al vertice, a Mosca,dei dirigenti comunisti di 81 paesi. Si approvano le

tesi di Krusciov sulla coesistenza pacifica.

14 dicembre

La convenzione per l’istituzione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo

sviluppo economico (OECD), che sostituisce l’OEEC,è firmata da 18 paesi europei,dal

Canada e dagli Stati Uniti. L’Australia, la Nuova Zelanda e il Giappone ne diverranno

membri in seguito.

Page 146: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-22

1961

12 aprile

Il comandante sovietico Yuri Gagarin effettua il primo volo orbitale umano.

21 aprile

Dirk U.Stikker (Paesi Bassi) succede a Paul-Henri Spaak quale Segretario generale

della NATO.

13 agosto

Viene eretto il muro di Berlino.

13-15 dicembre

Riunione ministeriale del Consiglio Nord Atlantico a Parigi. L’Alleanza riafferma

la sua posizione su Berlino e condanna energicamente l’erezione del muro;approva la

ripresa di contatti diplomatici con l’Unione Sovietica onde verificare se si possa

stabilire una base negoziale. Inoltre annuncia la creazione di una forza mobile di

intervento.

Page 147: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-23

1962

8-20 gennaio

Riunione della “Convenzione Atlantica” dei cittadini dei paesi della NATO, che

pubblica la sua “Dichiarazione di Parigi ”a favore del rafforzamento dell’Alleanza e

della Comunità atlantica.

18 marzo

Gli accordi di Evian danno vita ad una Algeria indipendente.

29 marzo

Creazione dell’Organizzazione europea per lo sviluppo e la costruzione di vettori

spaziali (ELDO). Paesi partecipanti: Australia, Belgio, Francia, R.F. di Germania,

Italia, Paesi Bassi e Regno Unito.

10 aprile

Macmillan e Kennedy invitano Krusciov a concludere un trattato per la messa al

bando degli esperimenti nucleari.

4-6 maggio

I Ministri degli esteri e della difesa dei paesi della NATO, riuniti ad

Atene,riesaminano le circostanze in cui l’Alleanza potrebbe dover ricorrere alle armi

nucleari (linee guida di Atene).

14 giugno

Creazione dell’Organizzazione europea di ricerca spaziale (ESRO). Paesi

partecipanti: Belgio, Danimarca, Francia, R.F. di Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno

Unito, Spagna, Svezia e Svizzera. (ELDO e ESRO si fusero nell’Agenzia spaziale

europea (ESA) il 31 maggio 1975).

Page 148: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-24

22 ottobre/20 nov.

Blocco parziale di Cuba attuato dagli Stati Uniti in seguito alla scoperta

dell’esistenza di rampe di lancio di missili sovietici nell’isola. Il blocco viene revocato

dopo che i sovietici accettano di smantellare tali installazioni.

18-20 dicembre

Incontro tra il Presidente Kennedy e il Primo Ministro Macmillan a Nassau, nelle

Bahamas. Decidono di assegnare una parte delle forze nucleari strategiche dei loro

paesi alla NATO.

Page 149: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-25

1963

16 gennaio

In seguito alla dichiarazione del rappresentante permanente della Francia, il

Consiglio constata che tutte le disposizioni del Trattato Nord Atlantico relative agli ex

dipartimenti francesi d’Algeria sono divenute inapplicabili dal 3 luglio 1962.

20 giugno

Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica sottoscrivono a Ginevra un accordo per

l’installazione di un “telefono rosso ”tra Washington e Mosca.

15-25 luglio

Accordo americano-anglo-sovietico che impedisce gli esperimenti nucleari

sottomarini, nell’atmosfera e nello spazio esterno all’atmosfera.

10 ottobre

Entrata in vigore del Trattato di Mosca sul divieto parziale degli esperimenti

nucleari, che era stato firmato il 5 agosto.

22-23 ottobre

In una esercitazione militare (operazione “Big Lift”) 14.500 soldati americani

vengono trasportati dagli Stati Uniti in Germania per dimostrare la capacità degli Stati

Uniti di rafforzare rapidamente, in caso di emergenza,le forze della NATO in Europa.

22 novembre

Assassinio del Presidente Kennedy a Dallas, Texas.

Page 150: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-26

1964

1 agosto

Manlio Brosio (Italia) succede a Dirk Stikker quale Segretario generale della

NATO.

14 ottobre

Krusciov viene destituito dalle sue funzioni e rimpiazzato da Leonid Brezhnev

nella carica di Segretario generale del partito e da Alexei Kosygin in quella di Capo del

governo.

16 ottobre

La Cina fa esplodere la sua prima bomba atomica.

Page 151: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-27

1965

6 aprile

Il primo satellite commerciale, “Early Bird ”, è messo in orbita dagli Stati Uniti. Si

rivela un eccellente sistema globale di comunicazioni per la telefonia, la televisione e le

comunicazioni telegrafiche.

7 aprile

Le autorità sovietiche e quelle tedesco-orientali bloccano ad intervalli, per una

settimana, gli accessi terrestri a Berlino mentre il Parlamento della R.F. di Germania è

riunito in sessione plenaria al Palazzo dei Congressi di Berlino ovest.

23 aprile

L’URSS mette in orbita il suo primo satellite per le comunicazioni.

31 magg. -1 giugno

I Ministri della difesa dei paesi della NATO,riuniti a Parigi, si occupano in

particolare dei problemi di difesa di Grecia e Turchia e decidono di esaminare una

proposta relativa al miglioramento del processo di consultazione e all’allargamento

della partecipazione nella pianificazione delle forze nucleari.

9 settembre

Nel corso di una conferenza stampa il Presidente de Gaulle annuncia che per

quanto concerne la Francia,la sua integrazione militare in seno alla NATO terminerà

entro il 1969.

20 ottobre

Il Consiglio Nord Atlantico approva i nuovi compiti dei Comandanti principali

della NATO e del Gruppo regionale di pianificazione Canada-Stati Uniti.

Page 152: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-28

14-16 dicembre

Il Consiglio Nord Atlantico in sessione ministeriale a Parigi accetta le nuove

procedure, volte a migliorare il processo annuale di revisione dello sforzo per la difesa

dei paesi membri e per l’adozione dei loro contributi di forze.

Page 153: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-29

1966

10 marzo

Il Presidente de Gaulle annuncia ufficialmente l’intenzione della Francia di ritirarsi

dalla struttura militare integrata dell’Alleanza.

14 dicembre

Il Comitato di pianificazione della difesa istituisce il Comitato per gli affari di

difesa nucleare ed il Gruppo di pianificazione nucleare.

Page 154: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-30

1967

18 gennaio

Inaugurazione a Roma del Collegio di difesa della NATO.

31 marzo

Inaugurazione dello SHAPE a Casteau, nei pressi di Mons, in Belgio.

6-7 aprile

Prima riunione, a Washington,d el Gruppo di pianificazione nucleare.

21 aprile

Colpo di stato militare in Grecia.

14 giugno

Il Consiglio Nord Atlantico, riunito in Lussemburgo, valuta la situazione in Medio

Oriente in seguito alla guerra dei “sei giorni” tra Israele e i suoi vicini arabi.

16 ottobre

Inaugurazione della nuova sede della NATO a Bruxelles.

12 dicembre

Il Comitato degli affari di difesa nucleare si riunisce a Bruxelles per esaminare il

rapporto del Gruppo di pianificazione nucleare sulle forze nucleari strategiche, sui

missili antibalistici, sull’uso tattico delle armi nucleari e sulla partecipazione dei paesi

membri alla pianificazione nucleare.

13-14 dicembre

Il Consiglio Nord Atlantico approva il “Rapporto Harmel ” sui futuri compiti

dell’Alleanza. Il Comitato di pianificazione della difesa adotta il nuovo concetto

strategico della NATO, detto della risposta flessibile, e approva l’istituzione della Forza

navale permanente dell’Atlantico (STANAVFORLANT).

Page 155: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-31

1968

19 gennaio

Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica sottopongono alla Conferenza per il disarmo di

Ginevra una bozza di trattato sulla non-proliferazione delle armi nucleari.

24-25 giugno

Il Consiglio Nord Atlantico riunito in sessione ministeriale a Reykjavik,

Islanda,esamina le attuali misure restrittive riguardanti le vie di accesso a Berlino e

pubblica una Dichiarazione sulle riduzioni reciproche e bilanciate delle forze.

20-21 agosto

Truppe sovietiche, polacche, tedesco-orientali,bulgare e ungheresi invadono la

Cecoslovacchia.

12 settembre

L’Albania si ritira dal Patto di Varsavia.

13-14 novembre

Creazione dell’EUROGRUPPO.

15-16 novembre

Il Consiglio Nord Atlantico denuncia l’azione sovietica in Cecoslovacchia come

contraria ai principi fondamentali dello Statuto delle Nazioni Unite ed invia un monito

all’URSS.

Page 156: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-32

1969

28 maggio

Istituzione di una Forza navale alleata, disponibile su richiesta, nel Mediterraneo

(NAVOCFORMED).

8-10 dicembre

Prima riunione del Comitato per le sfide della società moderna (CCMS), istituito il

6 novembre dal Consiglio Nord Atlantico, su proposta del Presidente statunitense

Nixon, da poco eletto.

Page 157: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-33

1970

5 marzo

Entra in vigore il Trattato sulla non-proliferazione delle armi nucleari, firmato il 1

luglio 1968.

20 marzo

Messa in orbita, da Cape Kennedy, del primo satellite di comunicazioni della

NATO.

16 aprile

Inizio a Vienna dei negoziati russo-americani sulla limitazione delle armi

strategiche (SALT).

11 giugno

Il Comitato di pianificazione della difesa,riunito in sessione ministeriale,rileva la

continua espansione della presenza sovietica nel Mediterraneo e si felicita per

l’attivazione della Forza navale alleata,disponibile su richiesta, nel Mediterraneo.

2-4 dicembre

Sessione ministeriale del Consiglio Nord Atlantico e del Comitato di pianificazione

della difesa (DPC) a Bruxelles. Gli Stati Uniti annunciano che non ridurranno le loro

forze in Europa,se non nel contesto di un’azione reciproca est-ovest. Il DPC adotta lo

studio su “La difesa dell’Alleanza negli anni ’70 ”. Dieci paesi europei adottano uno

speciale programma europeo per il miglioramento della difesa.

Page 158: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-34

1971

2 febbraio

Messa in orbita,da Cape Kennedy, del secondo satellite di comunicazioni della

NATO.

1 ottobre

Joseph Luns (Paesi Bassi) succede a Manlio Brosio quale Segretario generale della

NATO.

5-6 ottobre

L’ex Segretario generale della NATO Manlio Brosio è incaricato di svolgere con

l’Unione Sovietica ed altri governi interessati dei colloqui esplorativi sulle riduzioni

reciproche e bilanciate delle forze.

Page 159: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-35

1972

26 maggio

Firma a Mosca di un accordo provvisorio per la limitazione delle armi strategiche

(SALT) e sui sistemi missilistici anti-balistici (ABM)

30-31 maggio

Sessione ministeriale del Consiglio Nord Atlantico a Bonn. Si decide

d’intraprendere dei negoziati multilaterali preparatori per una Conferenza sulla

sicurezza e la cooperazione in Europa (CSCE). I paesi che fanno parte della struttura

militare integrata della NATO propongono degli incontri esplorativi multilaterali per la

riduzione reciproca e bilanciata delle forze (MBFR).

3 giugno

Firma dell’Accordo quadripartito su Berlino da parte dei Ministri degli esteri di

Francia, Regno Unito, Stati Uniti e URSS.

21 novembre

Inizio a Ginevra dei negoziati SALT II.

22 novembre

Inizio a Helsinki dei negoziati multilaterali preparatori alla CSCE.

21 dicembre

Firma a Berlino est del “Trattato fondamentale” tra la R.F. di Germania e la R.D.

tedesca.

Page 160: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-36

1973

1 gennaio

Danimarca, Irlanda e Regno Unito aderiscono alla Comunità economica europea

(CEE).

31 gennaio/29 giu.

Negoziati multilaterali preparatori sulle MBFR a Vienna.

11 maggio

Entra in funzione la Forza navale permanente della Manica

(STANAVFORCHAN).

3-7 luglio

Inizio ad Helsinki della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa

(CSCE).

6-24 ottobre

Conflitto arabo- israeliano detto dello “Yom Kippur ”.

30 ottobre

Inizio a Vienna dei negoziati sulle riduzioni reciproche e bilanciate delle forze

(MBFR).

Page 161: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-37

1974

25 aprile

Colpo di stato militare in Portogallo.

26 giugno

I Capi di stato e di governo dei paesi membri della NATO, riuniti a Bruxelles,

sottoscrivono la Dichiarazione sulle relazioni atlantiche, che era stata approvata e

diffusa dal Consiglio Nord Atlantico il 19 giugno a Ottawa.

23 luglio

Kostantin Karamanlis diviene Primo Ministro greco in seguito alle dimissioni del

governo militare.

14 agosto

Ritiro delle forze armate greche dalla struttura militare integrata della NATO.

23-24 novembre

Il Presidente Ford e il Segretario generale Brezhnev, riuniti a Vladivostok,

giungono ad un accordo sulle tappe per pervenire ad una limitazione delle armi nucleari

strategiche dei loro rispettivi paesi.

Page 162: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-38

1975

31 maggio

ELDO e ESRO si fondono dando vita all’Agenzia spaziale europea (ESA). Paesi

membri: Belgio, Danimarca, Francia, R.F. di Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi,

Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

31 luglio-1 agosto

I Capi di stato e di governo dei 35 stati partecipanti firmano l’Atto finale di

Helsinki della CSCE.

Page 163: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-39

1976

21-22 gennaio

Nel corso della riunione del Gruppo di pianificazione nucleare (NPG) ad Amburgo

i Ministri della difesa della NATO discutono sul costante aumento del potenziale

nucleare strategico dell’Unione Sovietica ed esaminano le prospettive di stabilizzazione

mediante i negoziati SALT.

2 febbraio

Istituzione del Gruppo europeo indipendente di programmazione,al quale

partecipano tutti i paesi europei membri della NATO, per promuovere la cooperazione

per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di equipaggiamenti.

20-21 maggio

Sessione ministeriale del Consiglio Nord Atlantico a Oslo. I Ministri degli esteri

fanno il punto sulle relazioni est-ovest e sui progressi compiuti nell’attuazione dell’Atto

finale della CSCE ed esaminano le prospettive relative alle MBFR.

9-10 dicembre

Il Consiglio Nord Atlantico respinge le proposte dei paesi del Patto di Varsavia, che

chiedevano di rinunciare ad usare per primi l’arma nucleare e di limitare la

partecipazione all’Alleanza, e chiedevano a tutti i paesi della CSCE di rinunciare a

ricorrere alla minaccia o all’impiego della forza,con qualsiasi tipo di armamento,

conformemente alle disposizioni dello Statuto delle Nazioni Unite e dell’Atto finale di

Helsinki.

Page 164: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-40

1977

10-11 maggio

Riunione del Consiglio Nord Atlantico a Londra,con la partecipazione del

Presidente Carter, appena eletto, e di altri Capi di stato e di governo. Avvio di un

programma di difesa a lungo termine.

4 ottobre

Inizio a Belgrado della riunione sui seguiti della CSCE (4 ottobre 1977 -9 marzo

1978).

12 ottobre

Istituzione di un Gruppo ad alto livello dell’NPG sull’ammodernamento delle forze

nucleari di teatro.

Page 165: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-41

1978

30-31 maggio

Riunione del Consiglio Nord Atlantico a Washington con la partecipazione dei

Capi di stato e di governo.

31 ottobre-11 dic.

Riunione a Montreux di esperti della CSCE sulla soluzione pacifica delle

controversie.

18 novembre

Messa in orbita da Cape Canaveral (Florida) del terzo satellite per le comunicazioni

della NATO.

5-6 dicembre

Approvazione del Sistema aviotrasportato di avvistamento a distanza e di controllo

(AWACS).

Page 166: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-42

1979

13 feb./26 marzo

Riunione a La Valletta degli esperti della CSCE sulla cooperazione mediterranea.

11 aprile

Creazione di un Gruppo speciale incaricato di studiare gli aspetti del controllo degli

armamenti relativi ai sistemi nucleari di teatro. (Il Gruppo speciale conclude il suo

lavoro l’11 dicembre 1979).

18 giugno

Firma a Vienna,da parte del Presidente Carter e del Segretario generale Brezhnev,

dell’accordo SALT II. (Tale accordo non è stato ratificato dagli Stati Uniti).

4 novembre

Rivoluzionari islamici occupano l’ambasciata degli Stati Uniti a Teheran e

catturano 53 ostaggi.

12 dicembre

Riunione speciale a Bruxelles dei Ministri degli esteri e della difesa dei paesi

membri della NATO. Viene approvata la decisione detta del “doppio binario

”sull’ammodernamento delle forze nucleari di teatro, che prevede lo schieramento in

Europa di sistemi americani basati a terra Cruise e Pershing II ed un’azione parallela e

complementare nel controllo degli armamenti,per evitare di dover schierare tali missili.

25-26 dicembre

Invasione sovietica dell’Afghanistan.

29 dicembre

Riunione speciale del Consiglio Nord Atlantico in seguito all’invasione sovietica

dell’Afghanistan del 25-26 dicembre.

Page 167: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-43

1980

24 gennaio

I membri dell’Alleanza,che avevano partecipato alla riunione speciale del 12

dicembre 1979, istituiscono il Gruppo consultivo speciale sul controllo degli armamenti,

comprese le forze nucleari di teatro.

18 feb./3 marzo

Conferenza della CSCE ad Amburgo sulla cooperazione scientifica.

4 maggio

Morte del Presidente jugoslavo Tito.

31 agosto

Accordi di Danzica che portano alla istituzione e al riconoscimento ufficiale del

sindacato indipendente polacco Solidarnosc.

12 settembre

In Turchia le autorità militari assumono il potere nel paese.

22 settembre

Inizio della guerra Iran-Iraq.

20 ottobre

Le forze armate greche rientrano nella struttura militare dell’Alleanza.

11 novembre

Inizio della riunione di Madrid sui seguiti della CSCE.

9-12 dicembre

Page 168: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-44

Le riunioni ministeriali del Consiglio e del Comitato di pianificazione della difesa

manifestano preoccupazione per la situazione in Polonia e per il perpetuarsi

dell’occupazione sovietica dell’Afghanistan.

Page 169: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-45

1981

1 gennaio

La Grecia diviene il decimo stato membro della CEE.

23 febbraio

Fallito tentativo da parte di ribelli della Guardia civile di rovesciare il governo

spagnolo.

6 ottobre

Assassinio del Presidente egiziano Sadat.

27 ottobre

Un sottomarino sovietico si incaglia nelle acque territoriali svedesi.

18 novembre

Il Presidente Reagan annuncia nuove iniziative in materia di cont rollo degli

armamenti, tra cui l’apertura di negoziati sulle forze nucleari a raggio intermedio (INF)

e trattative sulle riduzioni degli armamenti strategici (START).

30 novembre

Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica iniziano a Ginevra i negoziati sulle forze

nucleari a raggio intermedio (INF).

10-11 dicembre

La Spagna firma il protocollo di adesione al Trattato Nord Atlantico.

13 dicembre

Imposizione della legge marziale in Polonia.

Page 170: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-46

1982

11 gennaio

Il Consiglio Atlantico, riunito in sessione ministeriale straordinaria,diffonde una

dichiarazione sugli avvenimenti in Polonia.

2 aprile-14 giugno

Guerra delle Falkland.

30 maggio

La Spagna diviene il 16° membro dell’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico.

10 giugno

Vertice del Consiglio Atlantico a Bonn. I Capi di stato e di governo diffondono la

Dichiarazione di Bonn sul programma dell’Alleanza per la pace nella libertà.

30 giugno

Inizio a Ginevra dei negoziati sulla riduzione degli armamenti strategici (START).

Page 171: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-47

1983

23 marzo

Il Presidente Reagan annuncia l’avvio di un vasto programma di ricerca inteso ad

eliminare la minaccia costituita dai missili nucleari strategici (Iniziativa di difesa

strategica).

22 luglio

Fine della legge marziale in Polonia. Nuove disposizioni rafforzano i controlli

governativi.

1 settembre

Un aereo di linea sud coreano con 269 passeggeri a bordo viene abbattuto dalla

difesa aerea sovietica nei pressi dell’isola di Sakhalin.

9 settembre

Conclusione della riunione di Madrid sui seguiti della CSCE.

25 ottobre

Intervento militare a Grenada da parte di forze statunitensi e dei paesi dei Caraibi

orientali.

25 ottobre/11 nov.

Ad Helsinki riunione preparatoria della conferenza di Stoccolma sulle misure per

accrescere la fiducia e la sicurezza e sul disarmo in Europa (CDE).

27 ottobre

Decisione di Montebello. I Ministri della difesa,in occasione della riunione del

Gruppo di pianificazione nucleare della NATO a Montebello, Canada,annunciano la

loro decisione di ritirare altre 1.400 testate nucleari dall’Europa, portando così a 2.400 il

totale delle testate ritirate dal 1979.

Page 172: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-48

23 novembre

La consegna di componenti di missili da crociera basati a terra al Regno Unito

segna l’inizio dello spiegamento di forze nucleari a raggio intermedio (INF) da parte

della NATO. L’Unione Sovietica decide di interrompere i negoziati in corso a

Ginevra sulle forze nucleari a raggio intermedio (INF).

8 dicembre

Conclusione della sessione in corso dei negoziati russoamericani di Ginevra sulle

riduzioni delle armi strategiche (START). L’Unione Sovietica non indica una data per

la loro ripresa.

8-9 dicembre

I Ministri degli esteri dei paesi della NATO diffondono la Dichiarazione di

Bruxelles,nella quale essi esprimono la loro determinazione a cercare un rapporto

equilibrato e costruttivo con l’Est ed invitano l’Unione Sovietica e gli altri paesi del

Patto di Varsavia a unirsi a questo sforzo.

13 dicembre

Formazione di un governo civile in Turchia in seguito ad elezioni parlamentari

sulla base di una nuova costituzione.

Page 173: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-49

1984

17 gennaio

Inizio della Conferenza di Stoccolma sulle misure per accrescere la fiducia e la

sicurezza e sul disarmo in Europa (CDE).

21 marzo/30 aprile

Riunione ad Atene di esperti della CSCE sulla soluzione pacifica delle

controversie.

31 maggio

I Ministri degli esteri della NATO diffondono la Dichiarazione di Washington sulle

relazioni est-ovest.

7-9 giugno

Vertice a Londra. I Capi di stato e di governo dei sette paesi più industrializzati

diffondono una dichiarazione sulle relazioni est-ovest e sul controllo degli armamenti.

12 giugno

I Ministri degli esteri dei sette paesi membri dell’Unione dell’Europa occidentale si

riuniscono a Parigi e decidono di riattivare la WEU.

25 giugno

Lord Carrington (Regno Unito) succede a Joseph Luns quale Segretario generale

della NATO.

16-26 ottobre

Seminario della CSCE, a Venezia, sulla Cooperazione economica, scientifica e

culturale tra i paesi del Mediterraneo.

Page 174: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-50

26-27 ottobre

I Ministri degli esteri e della difesa dei paesi membri dell’Unione dell’Europa

occidentale diffondono la “Dichiarazione di Roma ”che annuncia la loro decisione di

accrescere la cooperazione nel quadro della WEU.

7 dicembre

Il Segretario generale della NATO consegna il primo Premio atlantico a Per

Markussen (Danimarca), per il suo duraturo contributo agli obiettivi dell’Alleanza

Atlantica.

Page 175: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-51

1985

11 marzo

Mikhail Gorbaciov diventa Segretario generale del partito comunista sovietico

dopo la morte di Kostantin Chernenko.

12 marzo

Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica danno inizio,a Ginevra, a nuovi negoziati sul

controllo degli armamenti, inclusi i sistemi di difesa spaziale, le forze nucleari

strategiche e le forze nucleari a raggio intermedio.

26 aprile

Il Trattato di amicizia,cooperazione e assistenza reciproca, istitutivo, nel 1955,

dell’Organizzazione del Patto di Varsavia, viene prorogato dai dirigenti dei sette paesi

membri di altri 20 anni.

7 magg./17 giugno

Riunione, a Ottawa,di esperti della CSCE sui diritti dell’uomo.

15 ottobre/25 nov.

Foro culturale della CSCE a Budapest.

12 novembre

Il secondo Premio atlantico viene assegnato al professor van der Beugel (Paesi

Bassi) per gli eccezionali servigi resi all’Alleanza.

19-21 novembre

Al vertice di Ginevra,il Presidente americano R.Reagan e il leader sovietico

M.Gorbaciov sono d’accordo in principio su una riduzione delle forze nucleari

strategiche del 50% e su un accordo provvisorio sulle INF.

Page 176: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-52

21 novembre

In una sessione speciale del Consiglio Nord Atlantico,con la partecipazione di Capi

di stato e di governo e di Ministri degli esteri, il Presidente Reagan riferisce sui suoi

incontri di Ginevra con Mikhail Gorbaciov.

Page 177: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-53

1986

1 gennaio

Portogallo e Spagna diventano membri della Comunità economica europea (CEE).

12 marzo

In un referendum indetto dal Primo Ministro spagnolo Felipe Gonzales, gli elettori

si dichiarano in favore di una Spagna nell’Alleanza Atlantica, ma senza partecipare alla

struttura militare integrata della NATO.

15 aprile

In risposta ad attacchi terroristici attribuiti alla Libia, le forze armate americane

attaccano obiettivi militari a Tripoli e Bengasi.

15 aprile/26 magg.

Riunione a Berna di esperti della CSCE sui contatti umani.

26 aprile

Incidente nucleare alla centrale di Chernobyl, in Unione Sovietica.

29-30 maggio

Nel corso della sessione ministeriale del Consiglio Nord Atlantico ad Halifax,

Canada, i Ministri degli esteri diffondono una Dichiarazione,in cui invitano l’Unione

Sovietica ad unirsi a loro nel compiere “nuovi passi coraggiosi ”per promuovere la

pace, la sicurezza ed un proficuo dialogo est-ovest. I Ministri istituiscono inoltre un

Gruppo operativo ad alto livello sul controllo degli armamenti convenzionali.

22 settembre

Conclusione della Conferenza di Stoccolma sulle misure per accrescere la fiducia e

la sicurezza e sul disarmo in Europa (CDE). Il documento conclusivo (in data 19

settembre) contiene disposizioni obbligatorie per la notifica, l’osservazione e le

ispezioni in loco di manovre militari dei paesi partecipanti.

Page 178: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-54

13 ottobre

Sessione speciale del Consiglio Nord Atlantico a Bruxelles,alla quale partecipano

Ministri degli esteri e della difesa:il Segretario di stato americano Schultz informa il

Consiglio dell’esito negativo dell’incontro di Reykjavik, avvenuto l’11-13 ottobre tra

Reagan e Gorbaciov.

21-22 ottobre

Riunione ministeriale del Gruppo di pianificazione nucleare della NATO a

Gleneagles, Scozia. I Ministri della difesa manifestano il loro sostegno al programma di

controllo degli armamenti del Presidente Reagan.

4 novembre

Inaugurazione a Vienna della terza Conferenza sui seguiti della CSCE.

24 novembre

Il professor Karl Kaiser (R.F. di Germania) riceve il terzo Premio atlantico per i

servigi resi all’Alleanza.

11 dicembre

I Ministri degli esteri della NATO diffondono la Dichiarazione di Bruxelles sul

controllo degli armamenti convenzionali,proponendo dei negoziati sulla stabilità

convenzionale con l’intento di eliminare le disparità esistenti dall’Atlantico agli Urali, e

di stabilire una stabilità convenzionale a dei livelli meno elevati, come pure su delle

nuove misure per accrescere la fiducia e la sicurezza.

Page 179: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-55

1987

26 gennaio

La Spagna riprende i negoziati con i suoi alleati della NATO sul futuro ruolo delle

forze armate spagnole in seno all’Alleanza.

17 febbraio

Iniziano, a Vienna,dei colloqui tra i paesi della NATO e quelli del Patto di Varsavia

su un mandato relativo ai negoziati sulle forze convenzionali in Europa, dall’Atlantico

agli Urali.

27 marzo

In seguito ad una riunione d’urgenza del Consiglio Atlantico, Lord Carrington,

Segretario generale della NATO, offre la propria mediazione per aiutare a risolvere la

disputa nel Mar Egeo tra Grecia e Turchia.

4 giugno

Il Parlamento della R.F. di Germania approva ufficialmente una proposta che

richiedeva l’eliminazione dei missili a raggio intermedio (INF) e a più corto raggio

(SRINF) in Europa.

5 giugno

Il governo canadese annuncia la propria decisione di spostare dalla regione

settentrionale alla regione centrale il proprio impegno al rafforzamento dell’Europa.

19 giugno

Il Cancelliere tedesco, Helmut Kohl, propone la costituzione di una brigata

congiunta franco-tedesca, come primo passo verso una forza europea comune.

22 luglio

Il Segretario generale sovietico Mikhail Gorbaciov,annuncia che il suo paese è

pronto ad eliminare, nel quadro di un trattato sovieto-americano sulle INF, tutte le armi

Page 180: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-56

nucleari a portata intermedia,comprese quelle dispiegate nel 1987 nella parte asiatica

dell’Unione Sovietica.

23 luglio

Nel corso dei negoziati di Ginevra tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, i

negoziatori sovietici presentano una proposta con cui essi accettano il principio di una

“opzione doppio-zero ”che elimina, su scala mondiale, i missili a raggio intermedio,

sovietici e americani, basati a terra (LRINF e SRINF).

20 agosto

In una riunione a L’Aia gli esperti dell’Unione dell’Europa occidentale valutano

un’azione comune nel Golfo per assicurare la libertà di navigazione alle petroliere sulle

rotte marittime della regione.

28-30 agosto

Ispettori americani assistono per la prima volta, secondo le disposizioni del

Documento di Stoccolma del settembre 1986, a delle manovre militari sovietiche nei

pressi di Minsk.

5-7 ottobre

Ispettori sovietici assistono a delle esercitazioni della NATO in Turchia; questa

ispezione, che si svolge conformemente alle disposizioni del Documento di Stoccolma

del settembre 1986, è la prima del genere in un paese dell’Alleanza.

27 ottobre

I Ministri degli esteri e della difesa dei sette paesi membri dell’Unione dell’Europa

occidentale adottano “La Piattaforma di L’Aia sugli interessi europei di sicurezza ”.

25 novembre

L’autore del Rapporto Harmel del 1967, Pierre Harmel (Belgio), riceve il Premio

atlantico.

Page 181: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-57

8 dicembre

I Presidenti Reagan e Gorbaciov, nel corso di una riunione al vertice di tre giorni,

firmano il Trattato di Washington sulle INF, eliminando, su scala mondiale, i missili

nucleari a raggio intermedio basati a terra.

9 dicembre

Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica pervengono ad un accordo su delle misure che

permettono a ciascuno dei due paesi di verificare i luoghi dei test nucleari dell’altro.

10 dicembre

Al termine del loro vertice di tre giorni a Washington, Reagan e Gorbaciov si

impegnano a ridurre considerevolmente gli arsenali strategici dei loro paesi ed

incaricano i loro negoziatori a Ginevra di preparare una proposta di accordo simile al

Trattato ABM del 1972.

11 dicembre

Il Consiglio Atlantico festeggia il 20 °anniversario del Rapporto Harmel. Il

Segretario di stato americano e i Ministri degli esteri di Belgio, R.F. di Germania, Italia,

Paesi Bassi e Regno Unito sottoscrivono degli accordi bilaterali relativi all’attuazione

del Trattato sulle INF come pure delle sue procedure di ispezione sul posto e verifica.

Page 182: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-58

1988

22 gennaio

I governi della R.F. di Germania e di Francia istituiscono un Consiglio di sicurezza

comune e sottoscrivono un accordo,che porta alla creazione di una comune brigata

terrestre franco-tedesca.

2-3 marzo

La riunione al vertice del Consiglio Nord Atlantico a Bruxelles sottolinea l’unità

degli Alleati e riafferma la loro comunanza di obiettivi e di ideali,come pure la

perdurante validità dell’Alleanza. In una Dichiarazione sul controllo degli armamenti

convenzionali si chiede che misure significative siano prese per eliminare le disparità

tra le forze convenzionali mediante negoziati sulla stabilità di queste forze.

15 maggio

Inizio del ritiro delle truppe sovietiche dall’Afghanistan.

26-27 maggio

I Ministri della difesa della NATO incaricano il Gruppo di lavoro esecutivo di

procedere ad un riesame di ruoli, rischi e responsabilità condivisi dai paesi membri nel

contesto dei loro sforzi per sostenere la credibilità e l’efficacia della sicurezza e della

difesa collettiva.

31 maggio

Durante un vertice di cinque giorni a Mosca, Reagan e Gorbaciov si scambiano i

documenti per l’entrata in vigore del Trattato INF del dicembre 1987, da poco ratificato,

e firmano accordi bilaterali sugli esperimenti nucleari e su altre questioni.

9-10 giugno

Durante la prima riunione ministeriale del Consiglio Nord Atlantico tenuta a

Madrid, i Ministri degli esteri fanno un bilancio dei progressi realizzati al vertice di

Page 183: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-59

Mosca nelle relazioni est-ovest,e si felicitano per l’evoluzione del contributo spagnolo

alla difesa comune.

24 giugno

Annuncio della formazione di una forza mista della NATO per il potenziamento

della Norvegia settentrionale in periodi di tensione o di ostilità, in sostituzione della

brigata canadese CAST, che sarà trasferita alla regione centrale, conformemente alla

decisione del governo canadese.

28 giugno/1 luglio

La 19 ªConferenza del PCUS a Mosca dà l’avvio ad un programma di riforme

politiche, costituzionali e legislative.

1 luglio

Manfred Wörner, ex Ministro della difesa della R.F. di Germania, succede a Lord

Carrington, quale Segretario generale della NATO.

20 agosto

In esecuzione della Risoluzione 598 del Consiglio di sicurezza dell’ONU, entra in

vigore il cessate il fuoco nella guerra del Golfo tra Iran e Iraq.

14 novembre

Portogallo e Spagna firmano il Trattato di adesione alla WEU.

5 dicembre

Paul Nitze, consigliere speciale del Presidente Reagan per il controllo degli

armamenti, riceve il Premio atlantico 1988.

7 dicembre

In un importante discorso all’Assemblea generale dell’ONU, Gorbaciov annuncia

riduzioni unilaterali delle forze convenzionali sovietiche. Un forte terremoto in

Armenia devasta diverse città e provoca ingenti perdite di vite umane.

Page 184: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-60

8 dicembre

I Ministri degli esteri dei paesi membri dell’Alleanza si compiacciono per

l’annunc io delle riduzioni di forze convenzionali sovietiche e pubblicano una

dichiarazione in cui vengono elencate le proposte dell’Alleanza per i prossimi negoziati

sulla stabilità nel settore degli armamenti convenzionali e su nuove misure per

accrescere la fiducia e la sicurezza.

Page 185: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-61

1989

7-11 gennaio

149 paesi partecipano a Parigi a una Conferenza internazionale sulle armi chimiche.

18 gennaio

Il Presidente Gorbaciov fornisce ulteriori dettagli sul progetto di riduzione delle

forze sovietiche presentato alle Nazioni Unite il 7 dicembre 1988,precisando che

saranno effettuate riduzioni del 14,2% delle spese sovietiche per la difesa e del 19,5%

della produzione di armamenti ed equipaggiamenti militari.

19 gennaio

Conclusione a Vienna della riunione sui seguiti della CSCE e adozione di un

documento conclusivo che comporta mandati per nuovi negoziati sulle forze

convenzionali in Europa (CFE) e per nuovi negoziati sulle misure per accrescere la

fiducia e la sicurezza (CSBM).

23-27 gennaio

Bulgaria,Cecoslovacchia, R.D. tedesca, Polonia e Ungheria annunciano riduzioni

delle loro forze convenzionali e dei loro bilanci militari. Queste riduzioni sono ben

accolte dai paesi dell’Alleanza, perché considerate contributi alla riduzione degli

squilibri tra le forze convenzionali in Europa.

2 febbraio

Riunione conclusiva a Vienna dei negoziati sulle riduzioni reciproche e bilanciate

delle forze.

11 febbraio

Il Comitato centrale del partito comunista ungherese approva il passaggio “graduale

e costante” ad un sistema politico pluralista.

Page 186: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-62

15 febbraio

In conformità con il programma annunciato dal Presidente Gorbaciov,viene

completato il ritiro delle truppe sovietiche dall’Afghanistan.

6 marzo

I Ministri degli esteri dei paesi membri della CSCE si riuniscono a Vienna per

aprire nuovi negoziati sulle forze convenzionali in Europa (CFE) tra i 23 paesi della

NATO e del Patto di Varsavia e per iniziare nuovi negoziati sulle misure per accrescere

la fiducia e la sicurezza tra tutti i 35 paesi della CSCE.

26 marzo

Le prime elezioni pluraliste per il nuovo Congresso dei deputati del popolo

dell’URSS si risolvono in molti collegi in una grande sconfitta per i candidati ufficiali

del partito.

4 aprile

Il 40 °anniversario della firma del Trattato Nord Atlantico viene celebrato con una

riunione straordinaria del Consiglio Atlantico e con svariate cerimonie sia presso la sede

della NATO, sia nelle capitali dei paesi membri.

5 aprile

A Varsavia,i negoziatori del governo e dell’opposizione firmano un accordo sulle

misure da adottare per pervenire a delle riforme politiche in Polonia. Tra

queste,l’organizzazione di libere elezioni ed il riconoscimento di Solidarnosc,

movimento sindacale fino ad allora vietato.

18 aprile/23 maggio

Conferenza sull’informazione a Londra, nell’ambito della CSCE.

12 maggio

Il presidente Bush propone la realizzazione di un regime di “Cieli aperti” per

accrescere la fiducia e la trasparenza sulle attività militari. La proposta prevede che i

Page 187: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-63

paesi partecipanti aprano i loro spazi aerei ed autorizzino il sorvolo del loro territorio,

secondo il principio della reciprocità.

29-30 maggio

Vertice del Consiglio Nord Atlantico a Bruxelles con i Capi di stato e di governo. Il

Presidente Bush annuncia nuove importanti iniziative per la riduzione delle forze

convenzionali in Europa. Approvazione del Concetto globale per il controllo degli

armamenti ed il disarmo e pubblicazione di una dichiarazione del vertice.

30 magg./23 giugno

Prima riunione a Parigi della Conferenza della CSCE sulla dimensione umana

(CDH).

31 maggio

Durante una visita nella R.F. di Germania,il Presidente Bush formula diverse

proposte per promuovere libere elezioni e il pluralismo in Europa orientale e per lo

smantellamento del muro di Berlino.

3-4 giugno

A Pechino i dirigenti cinesi ricorrono alle forze armate per soffocare pacifiche

dimostrazioni popolari guidate dagli studenti in favore della democrazia, provocando

gravi perdite umane, scontri in altre città del paese,repressioni e violazioni dei diritti

fondamentali.

4 e 18 giugno

Libere elezioni in Polonia per il Senato ed elezioni parziali per il 35% dei seggi

della Camera bassa del Parlamento (Sejm), conclusesi con un importante successo di

Solidarnosc.

Page 188: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-64

8-9 giugno

Riunione del Comitato di pianificazione della difesa in sessione ministeriale. I

Ministri della difesa esaminano le ripercussioni per la pianificazione della difesa delle

proposte occidentali sulla riduzione delle forze convenzionali in Europa.

16 giugno

Imre Nagy, leader della rivoluzione ungherese del 1956, impiccato nel 1958, viene

sepolto a Budapest con tutti gli onori.

19 giugno

Riapertura, a Ginevra, dei colloqui sulla riduzione degli armamenti strategici

(START).

2 luglio

Morte dell’ex Ministro degli esteri ed ex Presidente sovie tico Andrei Gromyko.

9 agosto

Il Segretario generale della NATO diffonde una dichiarazione in nome degli Alleati

sulla situazione della minoranza di etnia turca in Bulgaria, richiamando il governo

bulgaro a rispettare le responsabilità che gli competono in conformità agli impegni della

CSCE.

24 agosto

Tadeusz Mazowiecki diviene Primo Ministro del primo governo non comunista in

Polonia dopo 40 anni. Il partito polacco dell’Unione dei lavoratori (comunista) conserva

quattro ministeri.

10 settembre

L’Ungheria apre la sua frontiera occidentale,permettendo così a numerosi rifugiati

della Germania orientale di fuggire in occidente.

Page 189: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-65

3 ottobre

Poiché il governo della R.D. di Germania aveva permesso il 1 ottobre a 6.390 suoi

cittadini che si trovavano nelle ambasciate occidentali a Praga, di emigrare, altri 20.000

tedeschi orientali, che volevano lasciare il proprio paese, affollano le ambasciate della

Germania occidentale, a Praga e a Varsavia.

6-7 ottobre

Gorbaciov,che assiste alla parata per il 40° anniversario a Berlino est, chiede alle

autorità della Germania orientale urgenti riforme.

16 ottobre

Riunione della CSCE, a Sofia, per la protezione dell’ambiente.

18 ottobre

A seguito delle dimostrazioni dei cittadini della Germania orientale a favore delle

riforme politiche e mentre un gran numero di profughi continua a lasciare il paese

attraverso Praga e Budapest, Erich Honecker, Segretario generale del partito socialista

dell’unità (comunista) dal 1971, viene sostituito da Egon Krenz a capo della Repubblica

democratica tedesca.

23 ottobre

La nuova costituzione, adottata dal Parlamento ungherese il 18 ottobre, dà vita alla

Repubblica di Ungheria quale “stato libero,democratico e indipendente”, e apre la strada

ad elezioni pluralistiche nel 1990.

7 novembre

Dimissioni del governo della Germania orientale in seguito a manifestazioni in

molte città per ottenere libere elezioni e l’abolizione dell’egemonia comunista; persino

dall’interno del partito si chiedono importanti cambiamenti al più alto livello. Il giorno

successivo il Politburo si dimette.

Page 190: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-66

9-10 novembre

Caduta del muro di Berlino. In un’atmosfera di incertezza politica e di crisi

dell’autorità a Berlino est, i berlinesi dell’est e dell’ovest demoliscono il muro e

celebrano l’avvio del processo di unificazione. In seguito alle vaste manifestazioni in

favore delle riforme politiche, il governo della Repubblica democratica tedesca

annuncia la revoca delle restrizioni sui viaggi in occidente e predispone nuovi varchi nel

muro.

10 novembre

Espulsione di Todor Zhivkov, capo del partito comunista bulgaro dal 1954, ed altri

radicali cambiamenti ai vertici del partito.

14 novembre

Il Parlamento tedesco orientale designa Hans Modrow quale Primo Ministro.

Portogallo e Spagna firmano il Trattato di adesione all’Unione dell’Europa occidentale.

17 novembre

La dispersione violenta di dimostrazioni studentesche a Praga suscita un

movimento popolare contro il governo.

Creazione del Foro civico con a capo Vaclav Havel.

20 novembre

Vaste manifestazioni a Lipsia in favore dell’unificazione tedesca.

24 novembre

Dimissioni dei responsabili del partito comunista cecoslovacco. Karel Urbanek

diventa Segretario generale ed avvia il dialogo con il Foro civico.

3 dicembre

Dimissioni del nuovo Politburo e del Comitato centrale tedesco orientale, di recente

nomina, in seguito alle rivelazioni di incuria e di corruzione dei dirigenti comunisti.

Page 191: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-67

4 dicembre

Vertice del Consiglio Nord Atlantico a Bruxelles. Il Presidente Bush mette al

corrente gli Alleati sull’esito dei colloqui avuti con Gorbaciov, in occasione del vertice

americano-sovietico tenutosi a Malta il 2 e 3 dicembre. In occasione di un vertice a

Mosca, i Capi dei paesi membri del Patto di Varsavia diffondono una dichiarazione

comune denunciando l’invasione della Cecoslovacchia nel 1968 da parte delle forze del

Patto di Varsavia e ripudiano la dottrina Brezhnev sulla sovranità limitata.

7 dicembre

Dimissioni del Presidente Gustav Husak e formazione di un governo di coalizione

in Cecoslovacchia.

Il Premio atlantico 1989 viene consegnato a Sir Michael Howard, Presidente e co-

fondatore dell’Istituto Internazionale di Studi Strategici (IISS).

11 dicembre

Il popolo bulgaro ottiene,dopo imponenti manifestazioni, la promessa di

organizzare libere elezioni e la rinuncia del partito comunista ad un ruolo predominante.

14-15 dicembre

Riunione del Consiglio Nord Atlantico in sessione ministeriale a Bruxelles. I

Ministri degli esteri esaminano l’accele razione del cambiamento politico nei paesi

dell’Europa centrale e orientale.

19 dicembre

Il Ministro degli esteri sovietico Eduard Shevardnadze visita la sede della NATO,

per colloqui con il Segretario generale Manfred Wörner e i Rappresentanti permanenti

dei paesi membri. Si tratta della prima visita di un Ministro di un paese dell’Europa

centrale o orientale alla sede della NATO.

20 dicembre

A Timisoara, in Romania, le forze armate e la polizia sparano su migliaia di

manifestanti ostili al governo.

Page 192: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-68

22 dicembre

Caduta del regime rumeno. Nicolai Ceausescu viene arrestato dalle forze armate

rumene e fucilato il 25 dicembre.

Il Fronte di salvezza nazionale sotto la guida di Ion Iliescu assume il potere e

promette libere elezioni.

29 dicembre

Il Parlamento polacco abolisce la supremazia del partito comunista ed attribuisce

nuovamente al paese il nome di Repubblica di Polonia.

Vaclav Havel viene eletto Presidente della Cecoslovacchia.

Page 193: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-69

1990

15 gennaio

Il governo bulgaro mette fine a quarantaquattro anni di egemonia del partito

comunista.

16 gennaio/5 feb.

A Vienna, seminario sulle dottrine militari dei 35 paesi membri della CSCE.

6 febbraio

In un discorso senza precedenti, pronunciato al Comitato centrale del PCUS in

sessione plenaria, Gorbaciov affronta i principali aspetti del suo programma di riforme,

tra i quali la fine dell’egemonia del partito comunista e l’introduzione del pluralismo

politico.

12-14 febbraio

I Ministri degli esteri della NATO e del Patto di Varsavia, nonché osservatori di

altri paesi della CSCE, si riuniscono ad Ottawa per l’inizio della conferenza sui “Cieli

aperti”.

13 febbraio

A margine della conferenza sui “Cieli aperti”, ad Ottawa, i Ministri degli esteri

interessati raggiungono un accordo per avviare le discussioni sugli aspetti esterni

dell’unificazione tedesca in un contesto “Due più Quattro ”.

I Ministri degli esteri della NATO e del Patto di Varsavia raggiungono un accordo

sui passi da compiere per concludere, entro il 1990, l’accordo sulle CFE.

3 marzo

Il Ministro degli esteri cecoslovacco Jiri Dienstbier visita la sede della NATO, per

colloqui con il Segretario generale Manfred Wörner.

Page 194: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-70

8 marzo

In una riunione alla quale partecipa il Cancelliere Helmut Kohl, i membri del

Consiglio Nord Atlantico si consultano sulla posizione del governo tedesco di fronte

agli sviluppi in Germania e sulle questioni di sicurezza che ne derivano.

11 marzo

Il Parlamento della Lituania vota in favore della separazione del paese dall’Unione

Sovietica e per il ritorno all’indipendenza.

17 marzo

I Ministri degli esteri del Patto di Varsavia, riuniti a Praga, si dichiarano a favore

del mantenimento sia della NATO che del Patto di Varsavia.

18 marzo

Le prime libere elezioni,dopo quaranta anni, della Germania orientale attribuiscono

una schiacciante maggioranza al partito conservatore “Alleanza per la Germania” e

segnano un’ulteriore tappa nel processo di unificazione tedesca.

19 marzo/11 apr.

A Bonn,conferenza della CSCE sulla cooperazione economica in Europa.

21 marzo

Il Ministro degli esteri polacco Krzystof Skubiszewski effettua una visita alla

NATO, dove incontra il Segretario generale Manfred Wörner e i Rappresentanti

permanenti dei paesi membri.

26 marzo

Il governo cecoslovacco decide di smantellare le installazioni militari disposte

lungo le frontiere con l’Austria e la R.F. di Germania.

27 marzo

Portogallo e Spagna entrano a far parte della WEU dopo il processo di ratifica.

Page 195: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-71

7 aprile

In Ungheria decisiva vittoria elettorale del Foro democratico (partito di centro-

destra).

12 aprile

Il governo di coalizione della R.D. tedesca vota a favore dell’unificazione con la

R.F. di Germania, sulla base dell’articolo 23 della Legge Fondamentale e

dell’appartenenza del paese unificato all’Alleanza Atlantica.

3 maggio

Il Presidente Bush annuncia l’annullamento dei programmi di ammodernamento

delle testate nucleari per artiglieria in Europa e del nuovo missile nucleare a corto

raggio LANCE ed auspica negoziati sui missili nucleari a corto raggio americani e

sovietici da avviare subito dopo la firma di un trattato sulle CFE.

4 maggio

Il Parlamento della Lettonia dichiara il suo paese indipendente.

8 maggio

Il Parlamento dell’Estonia modifica il nome e la costituzione della Repubblica e

ripristina la bandiera e l’inno nazionale in uso prima della guerra.

9-10 maggio

I Ministri della difesa dei paesi membri della NATO, riuniti nell’ambito del Gruppo

di pianificazione nucleare a Kananaskis, in Canada,esaminano le ripercussioni che i

cambiamenti politici in Europa possono avere sulla politica di sicurezza della NATO.

20 maggio

In Romania,Ion Iliescu, ex membro del governo comunista,viene eletto Presidente

malgrado le accuse di frode elettorale formulate dall’opposizione. Il Fronte di salvezza

nazionale ottiene la maggioranza in Parlamento.

Page 196: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-72

22-23 maggio

I Ministri della difesa dei paesi della NATO,riuniti nel Comitato di pianificazione

della difesa, valutano le ripercussioni dell’evoluzione in corso in Europa sulla politica di

sicurezza della NATO ed esaminano la strategia militare della NATO.

Il nuovo Primo Ministro ungherese, Josef Antall, annuncia la decisione del suo

governo di ritirarsi dall’Organizzazione del Patto di Varsavia in seguito a negoziati.

30 maggio

Boris Eltsin viene eletto Presidente della Repubblica Russa al terzo turno degli

scrutini.

30 maggio-2 giugno

Vertice americano-sovietico a Washington.

5 giugno

I Ministri degli esteri dei 35 paesi partecipanti alla seconda Conferenza della CSCE

sulla dimensione umana (CHD2), a Copenaghen,accordano lo status di osservatore

all’Albania.

7-8 giugno

I Ministri degli esteri dell’Alleanza, riuniti in sessione ministeriale a Turnberry in

Scozia, formulano il “Messaggio di Turnberry ”, in cui esprimono la loro

determinazione a cogliere l’occasione storica derivante dai profondi cambiamenti

intervenuti in Europa e manifestano all’Unione Sovietica e a tutti gli altri paesi europei

amicizia e disponibilità alla cooperazione.

8 giugno

Elezioni parlamentari in Cecoslovacchia: il Foro civico e i partiti alleati ottengono

la maggioranza all’Assemblea federale.

Page 197: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-73

10 e 17 giugno

Elezioni in Bulgaria: il partito socialista ottiene la maggioranza parlamentare.

18 giugno

La NATO annuncia la concessione per l’anno 1990/1991, di 70 borse di ricerca di

cui 55 assegnate per la prima volta sia a candidati dei paesi della NATO sia dell’Europa

centrale e orientale e finalizzate allo studio del funzionamento delle istituzioni

democratiche.

28 giugno

In occasione della Conferenza della CSCE sulla dimensione umana a Copenaghen,

i paesi dell’Europa orientale (con l’esclusione dell’Albania, che aderirà alla CSCE nel

giugno 1991) si impegnano a rispettare la democrazia parlamentare pluralista e lo stato

di diritto.

29 giugno

Il Ministro degli esteri ungherese Geza Jeszensky,è ricevuto dal Segretario generale

della NATO Manfred Wörner presso la sede della NATO.

2 luglio

Tra le due Germanie viene stabilita l’unione monetaria.

Il Ministro degli esteri giapponese Taro Nakayama viene ricevuto alla sede della

NATO dal Segretario generale Manfred Wörner.

6 luglio

I Capi di stato e di governo dell’Alleanza diffondono la “Dichiarazione di Londra”

su un’Alleanza Atlantica rinnovata. Tale Dichiarazione contiene proposte miranti a

sviluppare la cooperazione con i paesi dell’Europa centrale e orientale attraverso una

vasta gamma di attività politiche e militari e in particolare attraverso l’istituzione di

regolari rapporti diplomatici tra questi paesi e la NATO.

Page 198: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-74

10 luglio

Il Ministro degli esteri tedesco orientale Markus Meckel visita la sede della NATO.

13-17 luglio

In seguito alla diffusione della Dichiarazione di Londra, il Segretario generale della

NATO Manfred Wörner, su invito del Ministro degli esteri Shevardnadze, si reca a

Mosca per incontrare la dirigenza sovietica.

16 luglio

Il Cancelliere Kohl e il Presidente Gorbaciov si accordano sulle misure volte a

permettere che la Germania riacquisti la propria piena sovranità ed eserciti il proprio

diritto a rimanere membro a pieno titolo dell’Alleanza Atlantica.

17 luglio

Conclusione della Conferenza “Due più Quattro” a Parigi sull’unificazione della

Germania.

18 luglio

Il Primo Ministro ungherese Josef Antall è ricevuto nella sede della NATO.

2 agosto

Le truppe irachene invadono il Kuwait,in seguito ad una disputa tra i due paesi in

materia di sfruttamento delle risorse petrolifere nel Golfo.

6 agosto

Il Consiglio di sicurezza dell’ONU adotta all’unanimità sanzioni di vasta portata

contro l’Iraq ed esige il ritiro delle sue truppe dal Kuwait.

8 agosto

Il Consiglio di sicurezza dell’ONU dichiara che è nullo e non avvenuto l’annuncio

fatto dall’Iraq dell’annessione de facto del Kuwait.

Page 199: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-75

10 agosto

Riunione straordinaria del Consiglio Nord Atlant ico a livello di Ministri degli esteri

per consultazioni e scambi di informazioni sugli sviluppi nel Golfo.

22 agosto

Il Parlamento tedesco orientale vota a favore dell’unificazione con la R.F. di

Germania il 3 ottobre 1990 e delle ele zioni, da tenersi nel paese unificato, il 2 dicembre

1990.

4 settembre

I nove paesi della WEU si accordano sulle linee generali per coordinare le loro

operazioni navali nella regione del Golfo, in modo da rafforzare l’embargo

internazionale contro l’Iraq. Un certo numero di paesi, membri e non della WEU, invia

proprie forze militari nella regione.

5-8 settembre

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner si reca nella Repubblica

federativa Ceca e Slovacca per incontrarne il Presidente, il Primo Ministro ed il

Presidente del Parlamento.

7 settembre

Proseguono le consultazioni in seno al Consiglio Nord Atlantico circa l’evolversi

della situazione politica,militare e economica nel Golfo,in vista di una armonizzazione

delle politiche e conformemente all’impegno degli Alleati di operare a sostegno

dell’applicazione delle risoluzioni dell’ONU riguardanti questa crisi.

10 settembre

In occasione di una riunione straordinaria del Consiglio Nord Atlantico in sessione

ministeriale, il Segretario di stato americano James Baker informa i suoi colleghi del

risultato del vertice americano-sovietico sulla crisi del Golfo.

Page 200: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-76

12 settembre

In una dichiarazione diffusa in occasione della firma del “Trattato Due più Quattro”

a Mosca, l’Alleanza si felicita per questo accordo storico, che apre la via

all’unificazione della Germania ed al ripristino della sua piena sovranità.

13-15 settembre

In occasione della sua prima visita in Polonia, il Segretario generale della NATO

evoca dinanzi alla Camera bassa del Parlamento le occasioni storiche che si presentano

per instaurare in Europa un durevole ordine di pace e di prosperità, basato sulla

cooperazione e l’amicizia.

14 settembre

Inizio delle consultazioni interalleate in seno allo speciale Gruppo consultivo della

NATO sui futuri negoziati relativi alle forze nucleari a corto raggio, come avevano

richiesto i Capi di stato e di governo nella Dichiarazione di Londra.

In una dichiarazione di condanna per l’intrusione di soldati iracheni nelle residenze

delle Ambasciate della NATO in Kuwait, l’Alleanza domanda all’Iraq di liberare i

prigionieri e di astenersi da ulteriori atti di aggressione.

24 settembre-19 ott.

Riunione della CSCE sul Mediterraneo a Palma di Maiorca.

1-2 ottobre

I Ministri degli esteri della CSCE,riuniti a New York, approvano una risoluzione

che condanna l’aggressione dell’Iraq contro il Kuwait.

3 ottobre

Nello stesso giorno dell’unificazione della Germania, il Consiglio Atlantico tiene

una riunione speciale per sottolineare l’avvenimento ed accogliere il paese unificato

come membro a pieno titolo dell’Alleanza.

Page 201: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-77

15 ottobre

Gorbaciov riceve il premio Nobel per la pace 1990.

23 ottobre

Il Primo Ministro rumeno Petre Roman viene ricevuto alla sede della NATO dal

Segretario generale Manfred Wörner.

25-26 ottobre

Il Primo vice Ministro della difesa e Capo dello stato maggiore generale sovietico,

gen. M.A.Moiseyev, visita la sede della NATO.

26 ottobre

Il Ministro della difesa ungherese Lajos Für viene ricevuto alla sede della NATO.

15 novembre

Il Ministro degli esteri bulgaro Luben Gotsev viene ricevuto alla sede della NATO

dal Segretario generale Manfred Wörner

17 novembre

I negoziatori della CSCE approvano il Documento di Vienna sulle misure per

accrescere la fiducia e la sicurezza (CSBM).

19 novembre

Durante il vertice della CSCE a Parigi i 22 stati della NATO e del Patto di Varsavia

firmano un importante Trattato sulle forze convenzionali in Europa e diffondono una

Dichiarazione comune di non-aggressione.

21 novembre

I Capi di stato e di governo dei paesi membri della CSCE pubblicano la Carta di

Parigi per una nuova Europa ed approvano l’adozione del Documento di Vienna sulle

misure per accrescere la fiducia e la sicurezza.

Page 202: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-78

22-25 novembre

Il Segretario generale della NATO si reca in Ungheria.

26-28 novembre

L’Assemblea Nord Atlantica,riunita a Londra,accorda lo status di membri associati

ai parlamentari di Unione Sovietica, Bulgaria, Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia.

6-7 dicembre

Riunione del Comitato di pianificazione della difesa e del Gruppo di pianificazione

nucleare in sessione ministeriale a Bruxelles:i Ministri della difesa sostengono la

Risoluzione 678 dell’ONU, che esige il ritiro delle truppe irachene dal Kuwait entro

gennaio 1991 ed esaminano i progressi nello sviluppo di un nuovo Concetto strategico

della NATO e delle altre iniziative in corso per adattare le forze della NATO al nuovo

contesto strategico in Europa.

9 dicembre

Lech Walesa è eletto Presidente della Polonia.

11 dicembre

Dopo 45 anni di dittatura,il Partito comunista albanese annuncia la legalizzazione

dei partiti d’opposizione.

13 dicembre

Il Segretario di stato alla difesa rumeno, gen.Vasile Ionel, visita la NATO.

15 dicembre

Al vertice di Roma i dirigenti dei paesi della CEE avviano le conferenze

intergovernative sull’Unione economica e monetaria e sull’Unione politica.

17-18 dicembre

Riunione del Consiglio Nord Atlantico in sessione ministeriale a Bruxelles:i

Ministri degli esteri esaminano i progressi compiuti dopo il vertice dello scorso luglio

Page 203: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-79

nella realizzazione degli obiettivi definiti nella Dichiarazione di Londra e diffondono

una dichiarazione sulla crisi del Golfo.

20 dicembre

Dimissioni del Ministro sovietico degli esteri Eduard Shevardnadze,che mette in

guardia l’opinione pubblica sui rischi di una nuova dittatura in Unione Sovietica.

Page 204: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-80

1991

2 gennaio

La NATO invia aerei della Forza mobile di ACE (AMF) nella Turchia sud-

orientale, nell’ambito di una missione operativa.

8 gennaio

Truppe sovietiche circondano la capitale lituana per far rispettare la coscrizione.

9 gennaio

Incontro a Ginevra tra il Segretario di stato americano e il suo omologo iracheno:

l’Iraq conferma il proprio rifiuto a ritirare le sue truppe dal Kuwait

11 gennaio

La NATO diffonde una dichiarazione in cui richiede alle autorità sovietiche di

cessare immediatamente dal ricorrere alla forza ed all’intimidazione nei confronti delle

Repubbliche baltiche.

15 genn./8 febbraio

La riunione degli esperti della CSCE sulla soluzione pacifica delle controversie a

La Valletta si conclude con una proposta per la creazione di un meccanismo di

regolamentazione delle controversie.

17 gennaio

Inizio della guerra del Golfo:le forze della coalizione lanciano attacchi aerei contro

l’Iraq, che rifiuta di ritirare le sue truppe dal Kuwait in conformità alle risoluzioni del

Consiglio di sicurezza dell’ONU.

9 febbraio

In occasione di un referendum organizzato in Lituania, l’85% dei votanti si dichiara

in favore dell’indipendenza.

Page 205: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-81

18 febbraio

Il Segretario generale della WEU, Willem van Eekelen, visita la sede della NATO

per discutere con il Segretario generale Manfred Wörner sulle consultazioni in corso

riguardanti lo sviluppo dell’Identità di sicurezza europea e sulla cooperazione tra i due

organismi.

19 febbraio

Il piano di pace avanzato all’ultimo momento dall’Unione Sovietica per arrestare il

conflitto nel Golfo non corrisponde alle richieste degli Alleati, che chiedevano il ritiro

incondizionato delle forze irachene.

24 febbraio

Le forze della coalizione lanciano un’offensiva terrestre in Kuwait.

25 febbraio

I rappresentanti dei sei paesi del Patto di Varsavia,riuniti a Budapest, ne

annunciano lo scioglimento. Il Comitato dei Ministri della difesa del Patto di Varsavia,

il Comando interarma ed il Consiglio militare, scientifico e tecnico vengono sciolti.

27 febbraio

Il Ministro degli esteri cecoslovacco Jiri Dienstbier viene ricevuto alla NATO.

28 febbraio

Le forze della coalizione liberano il Kuwait. Il Presidente Bush sospende le

operazioni alleate. L’Iraq accetta incondizionatamente le dodici risoluzioni dell’ONU

sul ritiro delle sue truppe dal Kuwait.

3 marzo

In referendum organizzati in Estonia e Lettonia, rispettivamente il 77% ed il 73%

dei votanti si dichiara in favore dell’indipendenza.

Page 206: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-82

4 marzo

Il Parlamento sovietico ratifica il Trattato sull’unificazione della Germania,

mettendo così fine ufficialmente all’Accordo quadripartito relativo a quel paese, in

vigore sin dalla fine della seconda guerra mondiale.

5 marzo

Terminata la guerra del Golfo, la Forza mobile della NATO si ritira dalla Turchia.

13-26 marzo

In conformità alle disposizioni del Trattato sulle INF, gli Stati Uniti completano il

ritiro dei missili dall’Europa.

21 marzo

Il Presidente della Repubblica federativa Ceca e Slovacca,Vaclav Havel, visita la

sede della NATO e pronuncia uno storico discorso dinanzi al Consiglio Atlantico.

31 marzo

Scioglimento ufficiale della struttura militare del Patto di Varsavia.

15 aprile

Inaugurazione a Londra della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo

(BERS), il cui obiettivo è quello di aiutare i paesi dell’Europa orientale e l’Unione

Sovietica a sviluppare strutture democratiche e l’economia di mercato.

23-24 aprile

Il Presidente del Comitato militare della NATO, gen. Vigleik Eide, visita la

Repubblica federativa Ceca e Slovacca.

25-26 aprile

Conferenza a Praga sull’avvenire della sicurezza europea, organizzata su iniziativa

comune del Ministero degli esteri cecoslovacco e del Segretario generale della NATO.

Page 207: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-83

29 aprile

Il Premio atlantico viene assegnato postumo al senatore italiano Giovanni

Malagodi.

30 aprile

Il Primo Ministro bulgaro Dimitar Popov ed il suo Ministro della difesa gen.

Mutafchiev vengono ricevuti alla NATO.

7 maggio

Il Ministro della difesa jugoslavo dichiara che il suo paese si trova in una

condizione di guerra civile.

12 maggio

Conformemente alla disposizioni del Trattato sulle INF, l’Unione Sovietica elimina

i suoi ultimi missili SS20.

21 maggio

Negli Stati Uniti,la Camera dei Rappresentanti chiede una riduzione degli effettivi

americani in Europa da 250.000 a 100.000 entro il 1995.

Il Soviet supremo vota un progetto di legge che liberalizza sia i viaggi all’estero

che l’emigrazione.

23 maggio

Il Ministro della difesa polacco Piotr Kolodziejczyk viene ricevuto presso la sede

della NATO.

28-29 maggio

Riunione del Comitato di pianificazione della difesa e del Gruppo di pianificazione

nucleare della NATO in sessione ministeriale:i Ministri si accordano tra l’altro sui

presupposti della nuova struttura di forze della NATO.

Page 208: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-84

28 magg./7 giugno

A Cracovia, Simposio della CSCE sul patrimonio culturale.

1 giugno

Esperti americani e sovietici annunciano di aver risolto i problemi ancora esistenti

circa il Trattato sulle CFE.

6-7 giugno

I Ministri degli esteri della NATO,riuniti a Copenaghen, diffondono delle

dichiarazioni sul partenariato con i paesi dell’Europa centrale e orientale,sui principali

compiti di sicurezza della NATO nella nuova Europa e sul superamento dei problemi

relativi al Trattato sulle CFE.

12-14 giugno

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner si reca in visita ufficiale nella

Repubblica di Bulgaria.

19 giugno

L’Albania diviene il 35° Stato partecipante alla CSCE.

19-20 giugno

Riunione del consiglio della CSCE a Berlino: i Ministri degli esteri danno vita ad

un meccanismo di urgenza che permetta, ove 13 Stati siano d’accordo, di convocare con

breve preavviso riunioni di alti funzionari della CSCE, e approvano il rapporto di La

Valletta sulla soluzione pacifica delle controversie.

20 giugno

Il Parlamento tedesco decide di restituire a Berlino il suo ruolo di capitale ufficiale

del paese.

Page 209: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-85

25 giugno

I Parlamenti di Slovenia e di Croazia proclamano l’indipendenza di queste due

repubbliche.

28 giugno

Scioglimento del COMECON.

1 luglio

Il Patto di Varsavia viene ufficialmente disciolto,conformemente ad un protocollo

che prevedeva il passaggio a strutture paneuropee.

1-19 luglio

A Ginevra Riunione di esperti della CSCE sulle minoranze nazionali.

3 luglio

Il Presidente polacco Lech Walesa effettua una visita alla sede della NATO.

4-5 luglio

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner si reca in Romania.

30 luglio

Il Presidente russo Boris Eltsin firma un trattato con la Lituania, riconoscendone

l’indipendenza.

30-31 luglio

I Presidenti degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica dichiarano che il loro vertice

di due giorni apre una nuova era nelle relazioni dei loro paesi e firmano il Trattato

START sulla riduzione degli armamenti nucleari strategici.

19 agosto

Colpo di stato in Unione Sovietica:il Presidente Gorbaciov viene sospeso dalle sue

funzioni e sostituito da un “comitato di emergenza”. Nel corso di una riunione

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ALLEGATO “I”

I-86

straordinaria il Consiglio Atlantico avverte l’Unione Sovietica delle gravi conseguenze

di un eventuale abbandono delle riforme in atto. I programmi di aiuti occidentali

vengono sospesi.

Boris Eltsin fa appello allo sciopero generale mentre carri armati fedeli, che

innalzano la bandiera russa, prendono posizione nei pressi del Parlamento russo.

21 agosto

Riunione del Consiglio Atlant ico in sessione ministeriale. I Ministri degli esteri

esaminano la situazione politica in Unione Sovietica, diffondono una dichiarazione di

condanna per la rimozione incostituzionale di Gorbaciov e domandano la ripresa delle

riforme democratiche.

Fallimento del colpo di stato del 19 agosto: gli autori vengono arrestati e Gorbaciov

ritorna a Mosca. I dirigenti occidentali si congratulano con Boris Eltsin per il ruolo da

lui avuto nell’opporsi agli autori del colpo di stato e sbloccano gli aiuti all’Unione

Sovietica.

Il Ministro degli esteri rumeno Adrian Nastase visita la NATO.

25 agosto

L’Unione Sovietica annuncia un’ampia epurazione nelle file dell’Alto comando

militare. Il Presidente Gorbaciov propone lo scioglimento del partito comunista e ne dà

le dimissioni da Segretario generale.

26 agosto

Il Presidente Gorbaciov dichiara che non è più possibile opporsi alle esigenze delle

Repubbliche che desiderano diventare indipendenti. I paesi della Comunità europea

decidono di instaurare relazioni diplomatiche con i tre Stati baltici.

28 agosto

Il Presidente Gorbaciov nomina Ministro degli esteri Boris Pankin, ex

Ambasciatore in Cecoslovacchia, sottrae il controllo delle truppe al KGB ed ordina

un’inchiesta sulle attività di questa istituzione.

Page 211: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-87

29 agosto

I Parlamentari sovietici votano in favore della sospensione di tutte le attività del

Partito comunista.

5 settembre

Il Congresso dei deputati del popolo dell’Unione Sovietica accetta, prima di

sciogliersi, di trasferire i suoi principali poteri alle Repubbliche.

10 sett./4 ottobre

Terza riunione della Conferenza della CSCE sulla dimensione umana, a Mosca.

Estonia, Lettonia e Lituania aderiscono alla CSCE.

17 settembre

Estonia,Lettonia e Lituania sono ammesse all’ONU.

27 settembre

Il Presidente Bush annuncia una riduzione considerevole degli armamenti nucleari

degli Stati Uniti e invita l’Unione Sovietica a fare altrettanto. Queste misure prevedono

la distruzione di tutti i missili nucleari tattici basati a terra degli Stati Uniti ed il ritiro

dei missili nucleari Cruise dai sottomarini e dalle navi da guerra.

6 ottobre

Riuniti a Cracovia, i Ministri degli esteri polacco,ungherese e cecoslovacco

esprimono il desiderio che i loro paesi possano partecipare alle attività della NATO.

Il Presidente Gorbaciov annuncia l’eliminazione degli armamenti nucleari a corto

raggio dell’Unione Sovietica e il ritiro di tutti gli armamenti nucleari tattici a bordo di

navi di superficie e di sottomarini,nonché di quelli dell’aviazione navale con base a

terra.

17 ottobre

I Ministri della difesa della NATO, riuniti a Taormina, annunciano che l’arsenale

substrategico dell’Organizzazione in Europa sarà ridotto dell’80%.

Page 212: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-88

21 ottobre

Il vice Ministro sovietico degli esteri Deryabin viene ricevuto alla NATO.

24-25 ottobre

Seminario alla sede della NATO sul coordinamento tra civili e militari nella

gestione del traffico aereo, con la partecipazione dei membri dell’Alleanza e dei paesi

dell’Europa centrale e orientale.

28 ottobre

Il Primo Ministro ungherese Josef Antall visit a la NATO.

30 ottobre

La prima conferenza sulla pace in Medio Oriente inizia a Madrid sotto la

presidenza congiunta degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica.

4-15 novembre

A Oslo, Seminario di esperti della CSCE sulle istituzioni democratiche.

7-8 novembre

Riunione al vertice del Consiglio Atlantico a Roma. I Capi di stato e di governo

diffondono il nuovo Concetto strategico dell’Alleanza, come pure la Dichiarazione di

Roma sulla pace e la cooperazione.

11 novembre

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner riceve il Ministro degli esteri

polacco Krzystof Skubiszewski.

12 novembre

Il Ministro degli esteri estone Lennart Meri viene ricevuto alla NATO.

Il Ministro degli esteri bulgaro Stoyan Ganev viene ricevuto alla NATO.

Page 213: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-89

14 novembre

Il Presidente bulgaro Zhelev visita la NATO.

25 novembre

Il Ministro della difesa rumeno, gen. Nicolae Spiroiu, viene ricevuto alla NATO.

1 dicembre

Referendum in Ucraina:il 90% dei votanti si pronuncia a favore dell’indipendenza.

8 dicembre

I rappresentanti delle tre ex repubbliche sovietiche di Russia, Bielorussia e Ucraina,

riuniti a Minsk,decidono di creare una Comunità di Stati Indipendenti (CIS) al posto

dell’Unione Sovietica.

9-10 dicembre

Nella riunione del Consiglio europeo, a Maastricht, i Capi di stato e di governo

della CEE approvano, sotto riserva di ratifica,il Trattato sull’unione economica e

monetaria e sull’unione politica.

I paesi membri della WEU, riuniti a Maastricht,invitano i membri dell’Unione

Europea ad aderire all’Organizzazione, o a divenirne osservatori, e propongono agli altri

membri europei della NATO di divenire membri associati della WEU.

12-13 dicembre

Riunione a Bruxelles del Comitato di pianificazione della difesa in sessione

ministeriale. I Ministri della difesa esaminano le principali modifiche del dispositivo

delle forze previste nel nuovo Concetto strategico, e in particolare le notevoli riduzioni

previste in materia di effettivi e di equipaggiamenti militari.

13 dicembre

Il Primo vice Primo Ministro della Russia, Gennadij Burbulis, visita la NATO e

discute con il Segretario generale della situazione in Unione Sovietica dopo la

Page 214: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-90

creazione, da parte di Russia, Ucraina e Bielorussia, della Comunità di Stati

Indipendenti.

17 dicembre

Eltsin e Gorbaciov, in un incontro a Mosca, decidono che il passaggio alla

Comunità di Stati Indipendenti si effettuerà alla fine di dicembre 1991.

19 dicembre

Riunione ministeriale del Consiglio Atlantico a Bruxelles. I Ministri degli esteri

condannano la violenza in Jugoslavia e proseguono le iniziative prese nel vertice di

Roma, in novembre, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione della NATO

all’invio di aiuti umanitari all’Unione Sovietica.

20 dicembre

Riunione inaugurale del Consiglio di cooperazione nord atlantico, in presenza dei

Ministri degli esteri e dei rappresentanti dei 16 paesi della NATO e dei 9 dell’Europa

centrale e orientale. Lo stesso giorno gli avvenimenti di Mosca determinano l’effettiva

scomparsa dell’URSS.

21 dicembre

Undici delle Repubbliche che costituivano l’ex Unione Sovietica, firmano ad Alma

Ata gli accordi per l’istituzione della nuova Comunità di Stati Indipendenti.

25 dicembre

Gorbaciov annuncia le sue dimissioni da Presidente dell’Unione Sovietica e firma

un decreto con il quale rinuncia alle funzioni di Comandante supremo delle forze armate

sovietiche.

Page 215: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-91

1992

1 gennaio

Boutros Boutros-Ghali (Egitto) viene eletto Segretario Generale delle Nazioni

Unite e succede a Javier Perez de Cuellar (Perù).

7-8 gennaio

La NATO partecipa all’organizzazione dell’invio a Mosca e a San Pietroburgo di

aiuti umanitari forniti dalla CE mediante aerei messi a disposizione dai governi

canadese e tedesco.

8-10 gennaio

Riunione a Praga di alti funzionari della CSCE.

10 gennaio

Prima riunione del Gruppo di lavoro informale ad alto livello istituito dal Consiglio

di cooperazione nord atlantico per esaminare la questione della ratifica e dell’attuazione

del Trattato sulle CFE: viene raggiunto un accordo su un’entrata in vigore scaglionata

del Trattato.

22-23 gennaio

Conferenza di coordinamento sull’assistenza all’ex Unione Sovietica organizzata

dagli Stati Uniti,con la partecipazione di 47 stati, del Segretario generale della NATO e

dei rappresentanti di altre organizzazioni internazionali.

28 gennaio

Il Presidente americano, nel suo Discorso sullo stato dell’Unione, propone nuove

importanti iniziative in materia di controllo degli armamenti e di disarmo.

30 gennaio

La prima riunione al vertice delle 15 nazioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU si

svolge alla presenza di Boris Eltsin, Presidente della Federazione Russa.

Page 216: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-92

30-31 gennaio

Il Consiglio dei Ministri degli esteri dei paesi della CSCE, riunito a Praga,

riconosce nella Federazione Russa l’erede, sul piano giuridico, dell’ex Unione

Sovietica, e ammette, in qualità di membri, 10 ex Repubbliche sovietiche alla CSCE.

19 febbraio

Il Primo Ministro dell’Azerbaigian Gasanov viene ricevuto alla NATO.

21 febbraio

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner si reca in Romania ed inaugura

un nuovo Centro euro-atlantico a Bucarest.

22-23 febbraio

Il Segretario generale della NATO si reca in Ucraina.

24-25 febbraio

Il Segretario generale della NATO effettua una visita in Russia.

26 febbraio

Il governo canadese informa l’Alleanza che intende annullare il piano che

prevedeva di mantenere in Europa, dopo il 1994, una forza di 1.100 uomini, ma

ribadisce che intende rispettare gli altri impegni assunti nei confronti dell’Alleanza e

della struttura militare integrata. Il Consiglio Nord Atlantico in una Dichiarazione sulla

Jugoslavia, invita tutte le parti a rispettare il cessate il fuoco per permettere il

dispiegamento della forza di mantenimento della pace dell’ONU.

5-6 marzo

I Ministri degli esteri di Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia,

Lituania, Norvegia, Polonia, Russia e Svezia, riuniti a Copenaghen, annunciano la

creazione del Consiglio degli stati del Mar Baltico.

Page 217: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-93

10 marzo

Riunione straordinaria del Consiglio di cooperazione nord atlantico. I Ministri degli

esteri ed i Rappresentanti dei paesi membri del NACC pubblicano un Programma di

lavoro per il dialogo, il partenariato e la cooperazione.

11 marzo

Il Presidente della Repubblica italiana Francesco Cossiga visita la NATO.

11-12 marzo

Il Segretario generale della NATO si reca in Polonia ed apre un Seminario su “La

sicurezza nell’Europa centrale ”.

13-16 marzo

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner si reca negli Stati baltici su

invito dei governi di Lettonia, Estonia e Lituania.

24 marzo

Inizio della quarta Riunione sui seguiti della CSCE a Helsinki:vengono

ammessi,come nuovi stati membri, Croazia, Georgia e Slovenia.

Firma dell’accordo sui “Cie li aperti”, che permette il sorvolo dei territori dei paesi

firmatari sulla base del principio di reciprocità.

Un gruppo di esperti, sotto l’egida del Gruppo di lavoro sanitario della Conferenza

di coordinamento di Washington sull’assistenza alla Comunità di Stati Indipendenti,

visita dieci città dell’ex Unione Sovietica a bordo di un Boeing 707 della NATO per

valutarne le esigenze sanitarie.

1 aprile

Riunione dei Ministri della difesa dei paesi della NATO e dei partner nella

cooperazione per individuare i settori cui estendere ulteriormente la cooperazione nelle

materie legate alla difesa.

Page 218: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-94

8-10 aprile

Colloquio economico della NATO sulle relazioni estere in materia economica dei

paesi dell’Europa centrale e orientale.

10 aprile

Prima riunione del Comitato militare della NATO in sessione di cooperazione con i

Capi di stato maggiore della difesa e i Capi di stato maggiore generale dei paesi

dell’Europa centrale e orientale.

30 aprile

La forza navale alleata “su richiesta” del Mediterraneo viene sostituita con una

Forza navale permanente del Mediterraneo (STANAVFORMED).

4 maggio

Il Ministro della difesa giapponese Sohei Miyashita visita la NATO.

7 maggio

Incontro alla NATO tra il Segretario generale ad interim della NATO, Amedeo de

Franchis ed il Segretario di stato russo Gennadij Burbulis.

11 maggio

I Ministri degli esteri di Estonia, Lettonia e Lituania visitano la NATO.

11-12 maggio

Presso la sede della NATO, Seminario del CEAC con i partner nella cooperazione

sul coordinamento tra civili e militari della gestione del traffico aereo.

15 maggio

Gli accordi firmati durante il quinto vertice dei Capi di stato della CIS a Tashkent

comprendono la ripartizione dei diritti e degli obblighi relativi al Trattato sulle CFE tra

gli otto stati interessati dell’ex Unione Sovietica.

Page 219: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-95

20-22 maggio

Seminario della NATO con i partner nella cooperazione sulla conversione

dell’industria di difesa.

21 maggio

Prima riunione ufficiale, presso la sede della NATO, del Consiglio Nord Atlantico

con il Consiglio della WEU.

26-27 maggio

Riunione del Comitato di pianificazione della difesa e del Gruppo di pianificazione

nucleare della NATO in sessione ministeriale. I Ministri della difesa esaminano la

possibilità per la NATO di sostenere le attività della CSCE per il mantenimento della

pace.

4 giugno

Ministri degli esteri dei paesi membri della NATO, riuniti a Oslo, annunciano di

essere pronti a sostenere,a determinate condizioni e basandosi sul principio del caso per

caso, le attività di mantenimento della pace intraprese sotto la responsabilità della

CSCE. Pubblicano inoltre una dichiarazione sulla crisi nei territori della ex Jugoslavia

ed un’altra sulla crisi nel Nagorno-Karabak.

5 giugno

I Ministri degli esteri ed i Rappresentanti dei paesi partecipanti al NACC, riuniti ad

Oslo, si consultano sui conflitti regionali e su altre importanti questioni relative alla

sicurezza. Georgia ed Albania divengono membri del NACC.

La Finlandia assiste ai lavori in qualità di osservatore.

Il Protocollo firmato alla fine della Conferenza straordina ria di Oslo, insieme con le

riunioni summenzionate, stabilisce gli obblighi degli otto stati dell’ex Unione Sovietica,

il cui territorio si trova nell’area di applicazione del Trattato CFE.

Page 220: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-96

11-12 giugno

Seminario con i paesi partner nella cooperazione organizzato dal Comitato di

coordinamento delle verifiche della NATO e dedicato all’applicazione delle

disposizioni del Trattato sulle CFE.

16 giugno

I Presidenti Bush e Eltsin raggiungono un accordo per ridurre il numero delle

testate nucleari dei missili strategici dei loro paesi molto al di là dei limiti fissati dal

Trattato START.

19 giugno

I Ministri degli esteri e della difesa dei paesi membri della WEU si riuniscono a

Petersberg,nei pressi di Bonn, e diffondono una Dichiarazione, che contiene le linee

guida del futuro sviluppo dell’Organizzazione.

1-3 luglio

Alla NATO ha luogo un Seminario ad alto livello sulla politica di difesa e la sua

gestione, cui partecipano esponenti di 30 paesi, alleati e partner nella cooperazione.

2 luglio

Gli Stati Uniti comunicano ai loro Alleati della NATO il completamento del ritiro

dall’Europa dei proiettili nucleari di artiglieria basata a terra, delle testate dei missili

LANCE e delle cariche nucleari di profondità,in conseguenza dell’iniziativa annunciata

il 27 settembre 1991, nonché il ritiro di tutte le armi nucleari tattiche dalle navi di

superficie e dai sottomarini d’attacco americani.

Il Parlamento del Kazakistan approva la ratifica del Trattato START.

8 luglio

Visita alla NATO del Presidente dell’Ucraina Leonid Kravchuk.

Page 221: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-97

10 luglio

Al termine della Riunione sui seguiti della CSCE, svoltasi a Helsinki, i dirigenti dei

51 paesi partecipanti approvano un documento finale (“Le sfide del cambiamento”), che

porta,tra l’altro, il sostegno della NATO e di altre organizzazioni internazionali alle

attività della CSCE per il mantenimento della pace.

Inoltre, viene firmato l’Atto conclusivo dei negoziati sugli effettivi delle Forze

convenzionali in Europa (CFE 1A).

Il Consiglio Nord Atlantico, riunito a Helsinki in sessione ministeriale, decide che

la NATO parteciperà ad un’operazione di sorveglianza marittima in Adriatico, in

coordinamento e cooperazione con la WEU, per controllare l’applicazione delle

sanzioni disposte dal Consiglio di sicurezza dell’ONU nei confronti della Serbia e del

Montenegro con le Risoluzioni 713 e 757.

16 luglio

I paesi della WEU si riuniscono a Roma con rappresentanti di Danimarca, Grecia,

Irlanda, Islanda, Norvegia e Turchia per studiare le misure da prendere in vista di un

allargamento dell’Organizzazione.

16-18 luglio

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner si reca in visita ufficiale in

Ungheria.

17 luglio

Il Trattato sulle CFE, firmato il 19 novembre 1990, entra in vigore a titolo

provvisorio, consentendo l’applicazione delle procedure di verifica.

26-28 agosto

Conferenza di Londra sulla Jugoslavia.

28 agosto

Firma di un accordo NATO-Spagna per il coordinamento della difesa aerea.

Page 222: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-98

2 settembre

Il Consiglio Nord Atlantico decide le misure per rendere disponibili le risorse

dell’Alleanza a sostegno dell’azione intrapresa dalle Nazioni Unite, dalla CSCE e dalla

CE per ripristinare la pace nella ex Jugoslavia, tra l’altro mediante la protezione degli

aiuti umanitari ed il sostegno al controllo delle armi pesanti da parte delle Nazioni

Unite.

3 settembre

Un aereo italiano di aiuti umanitari viene abbattuto ad ovest di Sarajevo, in Bosnia

Erzegovina.

8 settembre

Il Ministro degli esteri cecoslovacco Jozef Moravcik visita la NATO.

12-13 settembre

L’ONU dà inizio al controllo delle armi pesanti in Bosnia Erzegovina; gli alleati

della NATO esprimono la loro disponibilità a sostenere l’ONU in questo compito.

22 settembre

Viene inaugurato a Vienna il Foro della CSCE per la cooperazione in materia di

sicurezza (FSC). La sua creazione era stata decisa al Vertice di Helsinki nel luglio

1992. L’Assemblea generale dell’ONU vota l’esclusione di Serbia e Montenegro e

decide che Belgrado dovrà presentare una domanda per essere ammesso alle Nazioni

Unite.

23 settembre

Visita alla NATO del Presidente della Lituania Vytautas Landsbergis.

29 settembre

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner riceve il Ministro degli esteri

svedese Margaretha af Ugglas. Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner

riceve il Ministro degli esteri argentino Guido di Tella.

Page 223: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-99

1 ottobre

Il Senato degli Stati Uniti ratifica il Trattato START che prevede la riduzione di un

terzo delle forze nucleari degli Stati Uniti e della Russia.

2 ottobre

Il generale John Shalikashvili (SACEUR) inaugura a Bielefeld, in Germania,il

nuovo Corpo di reazione rapida (ARRC) del Comando alleato in Europa (ACE) della

NATO.

7 ottobre

Il Primo Ministro polacco Hanna Suchocka visita la NATO.

14 ottobre

Il Consiglio permanente della WEU tiene una riunione a livello di ambasciatori con

otto paesi dell’Europa centrale e orientale.

Il Consiglio Nord Atlantico autorizza l’uso di una forza aerea di avvistamento a

distanza e controllo (AWACS) della NATO per sorvegliare la zona di interdizione aerea

in Bosnia Erzegovina, imposta dall’ONU.

20-21 ottobre

I Ministri della difesa della NATO, riuniti a Gleneagles, in Scozia, nell’ambito del

Gruppo di pianificazione nucleare (NPG), esaminano le implicazioni che il ruolo

dell’Alleanza nelle attività per il mantenimento della pace avrebbe sulla pianificazione

della difesa collettiva della NATO. Inoltre adottano nuove direttive politiche per una

minor dipendenza dall’arma nucleare.

28 ottobre

Incontro a Bruxelles tra il Presidente della Repubblica di Finlandia, Mauno

Koivisto ed il Segretario generale della NATO Manfred Wörner.

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ALLEGATO “I”

I-100

30 ottobre

Il Club atlantico di Bulgaria ottiene lo status di osservatore nell’Associazione del

Trattato Atlantico (ATA).

1-5 novembre

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner visita Bielorussia, Kazakistan

e Kirghizistan.

3 novembre

Il Governatore Bill Clinton, candidato democratico, vince le elezioni presidenziali

americane.

6 novembre

La NATO fornisce alla Forza di protezione delle Nazioni Unite in Bosnia

Erzegovina un quartier generale operativo, comprensivo di personale, equipaggiamenti,

rifornimenti ed un sostegno finanziario iniziale.

9 novembre

Il Trattato sulle CFE entra ufficialmente in vigore, dopo la ratifica dei 29 stati

firmatari.

16 novembre

Il gen. John Shalikashvili (SACEUR) incontra il Presidente Leonid Kravtchouk

durante una visita in Ucraina.

20 novembre

Il Segretario generale della NATO,Manfred Wörner, partecipa per la prima volta ad

una sessione ministeriale della WEU a Roma. La Grecia è invitata a divenire il decimo

membro della WEU; la Danimarca e l’Irlanda ottengono lo status di osservatore e la

Turchia, la Norvegia e l’Islanda divengono membri associati di questa organizzazione.

Page 225: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-101

22 novembre

Inizio delle operazioni delle forze navali della NATO e della WEU nell’Adriatico

per far rispettare le sanzioni dell’ONU; si tratta di un’estensione delle operazioni di

sorveglianza marittima intraprese nel luglio 1992.

25 novembre

Il Presidente della Repubblica di Estonia Lennart Meri effettua una visita alla sede

della NATO.

27 novembre

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner visita le truppe russe di stanza

nell’ex Germania orientale.

4 dicembre

I Ministri della difesa dei paesi europei della NATO decidono di sciogliere lo IEPG

e di trasferirne le funzioni alla WEU.

11 dicembre

I Ministri della difesa che partecipano al Comitato di pianificazione della difesa

della NATO dichiarano che il sostegno alle attività di mantenimento della pace,

promosse dall’ONU e dalla CSCE, dovrà essere incluso nel novero dei compiti delle

forze e dei comandi della NATO.

14 dicembre

L’Alleanza celebra il 25° anniversario del Rapporto Harmel.

15 dicembre

Il Segretario generale dell’ONU Boutros Boutros-Ghali chiede di conoscere i piani

approntati dalla NATO per possibili operazioni militari nell’ex Jugoslavia, tra cui

l’attuazione di una zona di interdizione aerea sulla Bosnia Erzegovina, l’istituzione di

zone di sicurezza per i civili in Bosnia e i modi per prevenire l’ampliarsi del conflitto al

Kosovo e alla Repubblica ex jugoslava di Macedonia.

Page 226: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-102

16 dicembre

Il Presidente di Albania Sali Berisha incontra il Segretario generale Manfred

Wörner presso la sede della NATO.

17 dicembre

Riunione del Consiglio Nord Atlantico in sessione ministeriale. I Ministri degli

esteri annunciano di essere pronti a sostenere le future azioni dell’ONU nell’ex

Jugoslavia e decidono di rafforzare il coordinamento in seno all’Alleanza in materia di

mantenimento della pace e di approntare delle misure pratiche in modo da rendere più

efficace il contributo dell’Alleanza in questo settore.

18 dicembre

I Ministri degli esteri e i rappresentanti dei paesi del NACC convengono di

scambiarsi le rispettive esperienze e competenze in materia di mantenimento della pace

e materie connesse, e diffondono il Programma di lavoro del NACC per il 1993.

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ALLEGATO “I”

I-103

1993

1 gennaio La Repubblica Ceca e la Slovacchia divengono stati indipendenti.

3 gennaio

I Presidenti Bush e Eltsin firmano a Mosca il Trattato START II,che consente di

ridurre ulteriormente gli armamenti strategici offensivi di Stati Uniti e Russia,

eliminando tutti i loro missili balistici intercontinentali a testate multiple (ICBM) e

riducendo di due terzi i loro arsenali nucleari strategici.

13 gennaio

La Convenzione sulle armi chimiche (CWC), che prevede la totale messa al bando

delle armi chimiche,viene aperta alla firma, a Parigi, ed è sottoscritta da 127 nazioni.

14 gennaio

Gli Alleati adottano piani per l’attuazione di una zona di interdizione aerea sulla

Bosnia Erzegovina, ove richiesto dall’ONU.

21 gennaio

Il Comandante supremo delle forze alleate in Europa (SACEUR) e i Capi di stato

maggiore francese e tedesco firmano un accordo sulle modalità di impiego

dell’Eurocorps nel quadro dell’Alleanza.

26-27 gennaio

Il Comitato di coordinamento delle verifiche della NATO organizza, con i partner

nella cooperazione, un seminario sull’applicazione delle disposizioni del Trattato CFE.

27 gennaio

Il Segretario generale della WEU Willem Van Eekelen incontra il Segretario

generale della NATO Manfred Wörner presso la sede della NATO per esaminare gli

aspetti pratici della cooperazione tra i due organismi. Questo incontro è il primo da

quando gli uffici della WEU si sono trasferiti a Bruxelles il 18 gennaio.

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ALLEGATO “I”

I-104

1 febbraio

Il Presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev incontra il Segretario generale

presso la sede della NATO.

4 febbraio

La Bielorussia ratifica il Trattato START I.

17 febbraio

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner riceve il Presidente di

Romania Ion Iliescu presso la sede dell’Organizzazione.

23 febbraio

Il Primo Ministro di Slovacchia Vladimir Meciar effettua una visita ufficiale alla

NATO.

Il Comitato per le sfide della società moderna (CCMS) della NATO tiene la sua

prima riunione ufficiale con i partner nella cooperazione ed esamina, tra l’altro, i

problemi dell’inquinamento ambientale transfrontaliero.

24 febbraio

Dichiarazione del Segretario generale della NATO a sostegno della decisione degli

Stati Uniti di paracadutare aiuti umanitari nella Bosnia orientale.

25 feb./4 marzo

Esercitazione NATO di applicazione delle procedure di gestione delle crisi (NATO

CMX 93).

26 febbraio

Riunione ministeriale straordinaria del Consiglio Nord Atlantico presso la sede

della NATO, cui partecipa il nuovo Segretario di stato americano Warren Christopher.

Page 229: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-105

1-3 marzo

In occasione di una sua visita negli Stati Uniti, il Segretario generale della NATO

Manfred Wörner incontra il Presidente Clinton, il Segretario di stato W.Christopher, il

Segretario alla difesa Aspen ed i principali leader del Congresso.

4 marzo

Il Presidente della Repubblica italiana Oscar Luigi Scalfaro visita la sede della

NATO.

8 marzo

Il Primo Ministro greco Constantin Mitsotakis visita la sede della NATO.

8-9 marzo

Il Presidente del Comitato militare della NATO, gen.d’a. Sir Richard Vincent,

visita l’Albania.

9 marzo

Il Primo Ministro di Bulgaria Lyuben Berov visita la sede della NATO.

Il Ministro degli esteri della Repubblica Ceca Josef Zieleniec visita la sede della

NATO.

Il Ministro degli esteri di Polonia Krzystof Skubiszewski visita la sede della

NATO.

10 marzo

Il Consiglio Nord Atlantico incarica le autorità militari della NATO di elaborare

delle opzioni in funzione delle circostanze circa l’attuazione di un eventuale piano di

pace dell’ONU per la Bosnia Erzegovina.

15 marzo

La Corea del Nord espelle degli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia

atomica (AIEA) e annuncia la propria intenzione di ritirarsi dal Trattato sulla non-

proliferazione nucleare (TNP).

Page 230: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-106

16 marzo

L’Italia effettua la prima ispezione multinazionale mista CFE, condotta da un paese

membro della NATO con la partecipazione di alcuni partner nella cooperazione

(Azerbaigian, Ungheria e Polonia) per verificare un sito dichiarato in Romania.

18-20 marzo

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner si reca in visita ufficiale in

Albania.

26 marzo

Il Ministro della difesa della Repubblica Ceca Antonin Baudys incontra il

Segretario generale ed il Presidente del Comitato militare presso la sede della NATO.

29 marzo

Riunione dei Ministri della difesa della NATO con i partner nella cooperazione per

valutare i progressi compiuti nella cooperazione sui problemi connessi alla difesa e per

procedere ad uno scambio di vedute su un più vasto campo di problemi di sicurezza.

2 aprile

Il Consiglio Nord Atlantico incarica il SACEUR di adottare delle misure

preparatorie per l’applicazione della Risoluzione 816 del Consiglio di sicurezza

dell’ONU, che autorizza l’applicazione della zona di interdizione aerea sulla Bosnia

Erzegovina.

3-4 aprile

Il primo vertice Stati Uniti-Russia, tra i Presidenti Clinton e Eltsin, ha luogo a

Vancouver.

Page 231: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-107

12 aprile

Inizio delle operazioni della NATO per far rispettare la zona di interdizione aerea

sulla Bosnia Erzegovina, in base alla Risoluzione 816 del Consiglio di sicurezza

dell’ONU e conformemente alla decisione presa dal Consiglio Nord Atlant ico l’8 aprile.

Gli aerei d’attacco e di ricognizione di diversi paesi alleati partecipano alle

operazioni,come pure aerei della Forza aviotrasportata di avvistamento a distanza della

NATO (NAEWF).

19 aprile

Unità americane di ricerca e salvataggio si uniscono ad unità russe in Siberia per la

prima esercitazione di addestramento congiunta Stati Uniti-Russia effettuata sul

territorio russo dopo la seconda guerra mondiale.

22 aprile

Il Segretario generale dell’ONU Boutros Boutros-Ghali incontra il Segretario

generale della NATO Manfred Wörner a Bruxelles per parlare della situazione nell’ex

Jugoslavia,del ruolo della NATO per quanto riguarda il mantenimento della pace e delle

relazioni NATO-ONU in generale.

28 aprile

Riunione presso la sede della NATO del Comitato militare con i partner nella

cooperazione a livello di Capi di stato maggiore della difesa e di Capi di stato maggiore

generale.

6 maggio

Il Segretario di stato americano Warren Christopher si reca alla NATO per

discutere della crisi bosniaca.

17 maggio

Il Ministro degli esteri ungherese Géza Jeszensky viene ricevuto alla sede della

NATO.

I Serbo-bosniaci rifiutano il piano di pace Vance-Owen.

Page 232: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-108

22 maggio

Diversi membri del Consiglio di sicurezza dell’ONU (Francia, Russia, Spagna,

Regno Unito e Stati Uniti) annunciano un programma d’azione comune destinato a

mettere fine ai combattimenti e che prevede delle “zone di sicurezza ”.

24 maggio

I Ministri della difesa dell’EUROGRUPPO trasferiscono le attività in materia di

addestramento e nel settore sanitario alla NATO, e le attività d’informazione e quelle

nel campo delle comunicazioni alla WEU.

25-26 maggio

Riunione del Comitato di pianificazione della difesa e del Gruppo di pianificazione

nucleare in sessione ministeriale alla sede della NATO per esaminare, tra l’altro, le

implicazioni per la pianificazione della difesa dell’appoggio alle attività per il

mantenimento della pace dell’ONU e della CSCE, come pure gli aspetti, legati alla

difesa,della proliferazione delle armi di distruzione di massa.

8 giugno

Sessione congiunta del Consiglio Nord Atlantico e del Consiglio della WEU alla

sede della NATO. Le due organizzazioni approvano un’unica struttura di comando e

controllo per le operazioni navali combinate NATO/WEU in Adriatico per far rispettare

l’embargo imposto dall’ONU nei confronti di Serbia e Montenegro.

10 giugno

Riunione del Consiglio Atlantico in sessione ministeriale ad Atene. I Ministri degli

esteri della NATO offrono i mezzi di protezione aerea dell’Alleanza in caso di attacco

contro l’UNPROFOR nell’adempimento del proprio mandato globale, se le Nazioni

Unite lo richiedessero.

Page 233: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-109

11 giugno

I Ministri degli esteri del NACC, riuniti ad Atene, annunciano un programma di

cooperazione, preparatorio di attività congiunte di mantenimento della pace in appoggio

alle Nazioni Unite o alla CSCE, e diffondono un rapporto del Gruppo ad hoc del NACC

sulla cooperazione in materia di mantenimento della pace.

18 giugno

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite approva lo spiegamento di 300 soldati

americani nella Repubblica ex jugoslava di Macedonia che vanno ad aggiungersi ai 700

soldati delle Nazioni Unite che vi si trovano già quale misura preventiva per impedire

l’estendersi del conflitto bosniaco.

23 giugno

Eduard Shevardnadze, Presidente del Parlamento e Capo dello stato in Georgia,

compie una visita ufficiale alla NATO.

28-30 giugno

Il Presidente del Comitato militare della NATO, gen.d’a. Sir Richard Vincent, si

reca in visita nella Repubblica Ceca.

30 giugno/2 luglio

Seminario ad alto livello del NACC, a Praga, sul mantenimento della pace per dare

un seguito ai lavori del Gruppo ad hoc del NACC sulla cooperazione in materia di

mantenimento della pace.

30 giugno/2 luglio

Il Colloquio economico della NATO 1993 si tiene presso la sede della NATO sul

tema “L’evoluzione della situazione economica nei paesi partner nella cooperazione da

un punto di vista settoria le”.

Page 234: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-110

22 luglio

La Bielorussia aderisce ufficialmente al Trattato di non proliferazione nucleare

(TNP), in quanto stato non dotato di armamenti nucleari, conformemente al Protocollo

di Lisbona del 1992, inserito nel Trattato START I.

2 agosto

In occasione di una riunione straordinaria sulla situazione in Bosnia Erzegovina, il

Consiglio Nord Atlantico annuncia che l’Alleanza ha deciso di prepararsi

immediatamente a prendere misure più rigorose, inclusi attacchi aerei contro i

responsabili, se si protraesse lo strangolamento di Sarajevo e di altre zone, e si

impedisse su ampia scala il flusso degli aiuti umanitari.

9 agosto

Il Consiglio Nord Atlantico approva le opzioni operative per degli attacchi aerei in

Bosnia Erzegovina, opzioni stabilite conformemente alle decisioni del Consiglio del 2

agosto da attuarsi su autorizzazione del Segretario generale dell’ONU.

In seguito alla morte di Re Baldovino I, sopravvenuta il 31 luglio, sale al trono

Alberto II Re dei Belgi.

16-18 agosto

Il Presidente del Comitato militare, gen.d’a. Sir Richard Vincent, effettua una visita

ufficiale in Romania e in Moldavia.

31 agosto

Viene comple tato il ritiro delle truppe russe dalla Lituania.

1 settembre

Il Segretario generale della NATO si incontra a Ginevra con il suo omologo

dell’ONU, Boutros Boutros-Ghali, per esaminare le prospettive di una soluzione

pacifica della situazione in Bosnia e il ruolo della NATO in appoggio alla missione di

mantenimento della pace dell’ONU nell’ex Jugoslavia, come pure lo sviluppo di più

stretti legami tra NATO e ONU.

Page 235: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-111

18 settembre

Anatoly Zlenko, Ministro degli esteri ucraino, si reca in visita alla NATO.

20 settembre

I rappresentanti dei paesi del NACC, riuniti nella sede della NATO, chiedono la

fine dei combattimenti in Georgia e condannano le violazioni del cessate il fuoco da

parte delle forze dell’Abkhazia.

21 settembre

Visita alla sede della NATO del Capo di stato maggiore della difesa della

Repubblica Ceca, gen.div. Jiri Nekvasil.

Boris Eltsin,Presidente della Russia, scioglie il Parlamento e convoca nuove

elezioni per l’11-12 dicembre. Il vice Presidente Alexander Rutskoi e il Presidente del

Parlamento Rouslan Khasboulatov invocano un intervento delle forze armate per

opporsi a tale scioglimento e occupano la Casa Bianca russa con altri ribelli.

22 settembre

Thorvald Stoltenberg e Lord Owen, co-Presidenti della Conferenza internazionale

sull’ex Jugoslavia, effettuano una visita alla sede della NATO per discutere con il

Segretario generale ed il Presidente del Comitato militare dell’attuazione di un

eventuale piano di pace per la Bosnia Erzegovina.

29 settembre

Visita ufficiale del Presidente del Turkmenistan Saparmurad Niyazov alla sede

della NATO.

4 ottobre

Le truppe fedeli al Presidente Eltsin attaccano la Casa Bianca, sede del Parlamento

russo, con carri armati ed armi automatiche, mettendo fine all’occupazione dell’edificio

da parte dei parlamentari ultraconservatori che si opponevano al programma di riforme

del Presidente Eltsin.

Page 236: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-112

Il Consiglio di sicurezza proroga di 6 mesi il mandato dei caschi blu in Croazia ed

in Bosnia. Autorizza la forza di mantenimento della pace in Croazia a prendere le

necessarie misure, compreso l’uso della forza, per garantire la loro sicurezza e la loro

libertà di movimento.

6-7 ottobre

In occasione di una visita negli Stati Uniti, il Segretario generale della NATO

Manfred Wörner incontra il Presidente Bill Clinton a Washington ed il Segretario

generale delle Nazioni Unite Boutros Boutros-Ghali a New York.

18 ottobre

Il Primo Ministro della Repubblica di Estonia, Mart Laar, effettua una visita

ufficiale alla sede della NATO.

20-21 ottobre

Riunione dei Ministri della difesa della NATO a Travemünde,in Germania,per

procedere ad uno scambio informale di punti di vista su una serie di questioni, tra cui la

proposta di Partenariato per la Pace ed il concetto di CJTF, come pure sulla

proliferazione di armi di distruzione di massa.

2-3 novembre

Il Presidente del Comitato militare della NATO, gen.d’a. Sir Richard Vincent, si

reca in visita ufficiale in Bulgaria, incontrandovi il Presidente Zhelyu Zhelev.

4 novembre

Il Presidente della Slovacchia Michael Kovac si reca in visita ufficiale alla sede

della NATO.

15-17 novembre

Il Comitato di coordinamento delle verifiche della NATO organizza con i paesi

partner del NACC un seminario presso la sede della NATO sulla cooperazione nel

Page 237: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-113

settore delle verifiche e sull’attuazione delle disposizioni per il controllo degli

armamenti convenzionali inclusi nel Trattato sulle CFE.

30 novembre

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner prende la parola davanti al

Consiglio dei Ministri degli esteri della CSCE, riunito a Roma.

2 dicembre

Riunione ministeriale del Consiglio Nord Atlantico. I Ministri degli esteri della

NATO esaminano il concetto di Partenariato per la Pace e le relative proposte,in

previsione del vertice del gennaio 1994.

3 dicembre

Alla riunione ministeriale del NACC,i Ministri degli esteri dei paesi della NATO e

dei paesi partner approvano il secondo rapporto del Gruppo ad hoc del NACC sulla

cooperazione in materia di mantenimento della pace, come pure il Piano di lavoro del

NACC per il 1994.

7 dicembre

I Ministri dell’EUROGRUPPO annunciano che diversi sottogruppi saranno

incorporati nella NATO o trasferiti alla WEU, e che l’EUROGRUPPO stesso cesserà di

esistere dal 1 gennaio 1994.

8-9 dicembre

Il Comitato di pianificazione della difesa ed il Gruppo di pianificazione nucleare

della NATO si riuniscono in sessione ministeriale a Bruxelles. I Ministri esaminano i

nuovi compiti dell’Alleanza nel campo della difesa compreso il sostegno alle attività di

mantenimento della pace dell’ONU e della CSCE,come pure il concetto di Gruppi

operativi interforze multinazionali. I Ministri esprimono tutto il loro appoggio alla

proposta di Partenariato per la Pace.

Page 238: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-114

9 dicembre

Il Segretario generale della NATO Manfred Wörner incontra a Bruxelles il

Presidente russo Boris Eltsin.

12 dicembre

Prime elezioni parlamentari pluraliste in Russia dopo il 1917. Una nuova

costituzione,che attribuisce maggiori poteri al Presidente,viene approvata dal 58,4% dei

votanti.

14 dicembre

Riunione congiunta del Consiglio Nord Atlantico e del Consiglio della WEU a

livello di ambasciatori, presso la sede della WEU a Bruxelles.

Page 239: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-115

1994

10-11 gennaio

Al vertice di Bruxelles i Capi di stato e di governo dei paesi dell’Alleanza

inaugurano il Partenariato per la Pace (PfP), invitando ad unirsi a loro gli altri stati

partecipanti ai lavori

del NACC e altri paesi della CSCE in grado e desiderosi di contribuire a tale

programma. Viene diffuso il Documento quadro del PfP. Il concetto di Gruppi operativi

interforze multinazionali è approvato, così pure altre misure di sostegno allo sviluppo di

una Identità di sicurezza e di difesa europea. I Capi di stato e di governo confermano

che la NATO è pronta a intraprendere attacchi aerei per evitare lo strangolamento di

Sarajevo e di altre aree di sicurezza dichiarate dall’ONU in Bosnia Erzegovina.

14 gennaio

I Presidenti di Stati Uniti, Russia ed Ucraina firmano a Mosca un accordo trilaterale

che prevede in dettaglio le procedure relative al trasferimento delle testate nucleari

dall’Ucraina alla Russia,come pure le compensazioni e le assicurazioni in materia di

sicurezza che vi sono associate.

I Presidenti Clinton e Eltsin firmano un accordo in virtù del quale, a partire dal 30

maggio 1994, entrambi i paesi cesseranno di puntare l’un contro l’altro missili nucleari

a lungo raggio.

18 gennaio

Elezioni per la Duma (Parlamento russo): un largo aumento per gli oppositori del

Presidente Eltsin.

20 gennaio

Visita alla NATO del Presidente di Bosnia Erzegovina Alija Izetbegovic.

24-27 gennaio

Seconda conferenza internazionale del NATO/CCMS sul ruolo delle forze armate

nella protezione dello strato di ozono. I partecipanti si impegnano a rispettare le

Page 240: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-116

scadenze fissate dal protocollo di Montreal relativo alle sostanze che depauperano lo

strato di ozono.

26 gennaio

Il Ministro degli esteri rumeno, Teodor Melescanu, sottoscrive presso la sede della

NATO il Documento quadro del Partenariato per la Pace.

27 gennaio

Il Presidente della Repubblica di Lituania, Algirdas Brazauskas, effettua una visita

ufficiale alla sede della NATO per firmarvi il Documento quadro del PfP.

Firma a Mosca di un programma di cooperazione militare tra la Russia e la

NATO,che prevede scambi di visite di esperti e di responsabili militari di alto rango,

come pure esercitazioni e attività di addestramento in comune.

1 febbraio

Sergio Balanzino (Italia) sostituisce Amedeo de Franchis quale Segretario generale

delegato della NATO.

2 febbraio

Il Primo Ministro di Polonia,Waldemar Pawlak, firma il Documento quadro del PfP

presso la sede della NATO.

3 febbraio

Juri Luik, Ministro degli esteri dell’Estonia,firma il Documento quadro del PfP

presso la sede della NATO.

Il Parlamento ucraino annulla le condizioni che aveva posto per la propria ratifica

del Trattato START I il 19 novembre 1993, autorizzando quindi il governo a scambiare

gli strumenti di ratifica.

6 febbraio

Boutros Boutros-Ghali,Segretario generale dell’ONU, chiede alla NATO di

prepararsi ad effettuare degli eventuali attacchi aerei contro posizioni di artiglieria

Page 241: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-117

nell’abitato e nelle vicinanze di Sarajevo; il giorno prima un colpo di mortaio su un

mercato assai frequentato della città aveva causato numerose vittime.

8 febbraio

Il Ministro degli esteri ungherese,Géza Jeszenszkiy,effettua una visita alla sede

della NATO per firmare il Documento quadro del PfP.

Il Ministro degli esteri ucraino, Anatoly Zlenko, firma il Documento quadro del

PfP, presso la sede della NATO.

9 febbraio

Il Consiglio Nord Atlantico denuncia il protrarsi dell’assedio di Sarajevo ed

annuncia che le armi pesanti,a qualsiasi fazione esse appartengano e che si trovino in

una zona compresa in un raggio di 20 chilometri a partire dal centro della città, dal 20

febbraio saranno esposte ad attacchi aerei della NATO,condotti in stretto coordinamento

con il Segretario generale dell’ONU e conformemente alle decisioni del Consiglio Nord

Atlantico del 2 e 9 agosto 1993.

Il Primo Ministro di Slovacchia, Vladimir Meciar, firma il Documento quadro del

PfP, presso la sede della NATO.

14 febbraio

Il Presidente della Bulgaria, Jegliou Jelev,effettua una visita alla sede della NATO

e firma il Documento quadro del PfP.

Il Primo Ministro di Lettonia, Vladis Birkavs, firma il Documento quadro del

PfP,presso la sede della NATO.

Il Kazakistan aderisce ufficialmente al Trattato di non-proliferazione nucleare

(TNP), in quanto stato non dotato di armi nucleari e conformemente al Protocollo di

Lisbona che regola l’applicazione del Trattato START I.

14-15 febbraio

Il Presidente del Comitato militare della NATO,il gen.d’a. Sir Richard Vincent, si

reca in visita ufficiale in Polonia, nel quadro del programma del NACC.

Page 242: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-118

15 febbraio

Il Regno Unito e la Russia decidono di riprogrammare i loro missili nucleari in

modo che, a partire dal 30 maggio 1994, tali armi non siano più puntate rispettivamente

verso l’uno e l’altro paese.

21 febbraio

Giunto il termine,che era stato fissato il 9 febbraio, per il ritiro da Sarajevo e

dintorni delle armi pesanti, il Segretario generale della NATO annuncia che,essendo

stati raggiunti gli obiettivi,i rappresentanti dell’ONU e della NATO avevano

raccomandato di non utilizzare la potenza aerea della NATO in questa fase.

23 febbraio

Il Presidente dell’Albania Sali Berisha firma il Documento quadro del PfP presso la

sede della NATO.

28 febbraio

Quattro aerei da combattimento violano la zona d’interdizione aerea imposta

dall’ONU sulla Bosnia Erzegovina e sono abbattuti da caccia dell’Alleanza.

4 marzo

Un primo carico di 60 testate nucleari viene trasferito dall’Ucraina alla Russia

secondo le disposizioni della dichiarazione tripartita, firmata il 14 gennaio 1993 da

Ucraina, Russia e Stati Uniti.

10 marzo

Il Primo Ministro della Repubblica Ceca Vaclav Klaus firma il Documento quadro

del PfP presso la sede della NATO.

14-17 marzo

Il gen.d’a. Sir Richard Vincent,Presidente del Comitato militare, effettua una visita

ufficiale in Estonia, Lettonia e Lituania per esaminare il programma di cooperazione

militare della NATO e gli interessi di ciascun paese in materia di sicurezza.

Page 243: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-119

16 marzo

Il Presidente della Moldavia, Mircea Snegur, effettua una visita alla sede della

NATO per firmare il Documento quadro del PfP.

23 marzo

Il Ministro degli esteri della Georgia, Alexander Chikvaidze, firma il Documento

quadro del PfP presso la sede della NATO.

30 marzo

Il Primo Ministro della Slovenia Janez Drnovsek firma il Documento quadro del

PfP presso la sede della NATO.

10 aprile

In seguito alla richiesta del Comandante della forza ONU e guidati da un

controllore avanzato del traffico aereo delle Nazioni Unite,aerei della NATO forniscono

un appoggio aereo ravvicinato al personale dell’ONU a Goradze, designata dalle

Nazioni Unite come zona di sicurezza in Bosnia Erzegovina.

16 aprile

Un aereo inglese (Sea Harrier) viene abbattuto durante una missione di appoggio

aereo ravvicinato della NATO per proteggere le truppe UNPROFOR in Bosnia

Erzegovina.

22 aprile

In risposta ad una richiesta formulata il 18 aprile dal Segretario generale

dell’ONU,il Consiglio Nord Atlantico adotta nuove decisioni circa l’uso della forza

aerea per proteggere il personale dell’ONU in tutta la Bosnia Erzegovina e in quelle

zone che le Nazioni Unite hanno dichiarato di sicurezza. Il Consiglio autorizza

ugualmente gli attacchi aerei a meno che le armi pesanti dei Serbo-bosniaci non

vengano ritirate,entro il 27 aprile, da una zona di almeno 20 km di raggio da Goradze.

Page 244: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-120

Questo termine si applica ugualmente a tutte le altre zone,dichiarate di sicurezza

dall’ONU, se queste zone venissero attaccate con armi pesanti.

25 aprile

Il Ministro della difesa polacco Piotr Kolodziejczyk si reca alla sede della NATO

per consegnare il documento di presentazione del suo paese,relativo alla partecipazione

al PfP.

27 aprile

Il Consiglio della NATO, esaminando l’attuazione delle sue decisioni del 22 aprile

relative alla situazione in ed intorno a Goradze e nelle altre zone di sicurezza in Bosnia

Erzegovina, constata che il termine è stato generalmente rispettato.

Il Comitato militare della NATO si riunisce nella sede della NATO in sessione di

cooperazione a livello di Capi di stato maggiore della difesa e di Capi di stato maggiore

generale.

27-29 aprile

A Budapest, in Ungheria, Seminario del NACC sulla pianificazione e la gestione

dei programmi nazionali di difesa.

28 aprile

Cerimonie di inaugurazione della Cellula di coordinamento del partenariato,

installata nell’area di SHAPE, a Mons, in Belgio.

Il Ministro della difesa rumeno Gheorghe Tinca consegna alla NATO il documento

di presentazione del suo paese, relativo alla partecipazione al PfP.

4 maggio

Il Presidente dell’Azerbaigian Gaidar Aliev firma il Documento quadro del PfP

presso la sede della NATO.

Page 245: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-121

9 maggio

Il Ministro degli esteri svedese, baronessa Margaretha af Ugglas e il Ministro degli

esteri finlandese Heikki Haavisto, si recano alla sede della NATO per firmare il

Documento quadro del PfP.

Riunione a Kirchberg, Lussemburgo,del Consiglio dei Ministri della WEU con i

Ministri degli esteri e della difesa di Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia,

Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Ungheria. Un nuovo status viene creato per

consentire a questi paesi di divenire membri associati della WEU.

10 maggio

Finlandia e Svezia presentano alla NATO i loro documenti di presentazione nel

quadro del PfP.

Il vice Primo Ministro del Turkmenistan Boris Shikmuradov firma presso la sede

della NATO il Documento quadro del Partenariato per la Pace.

11-14 maggio

Il Presidente del Comitato militare della NATO,gen.d’a. Sir Richard Vincent, nel

quadro del NACC, si reca in visita in Slovacchia ed in Russia,ove incontra alte

personalità governative, civili e militari, dei due paesi.

17 maggio

La Repubblica Ceca consegna alla NATO il suo documento di presentazione nel

quadro del PfP.

24 maggio

Riunione del Comitato di pianificazione della difesa e del Gruppo di pianificazione

nucleare in sessione ministeriale.

I Ministri della difesa della NATO esaminano i progressi ottenuti per ciò che

concerne le implicazioni in materia di difesa del PfP, il concetto di CJTF e gli sforzi

contro la proliferazione e per il mantenimento della pace.

Il Ministro della difesa russo, Pavel Gratchev, si reca alla NATO per informare i

Ministri della difesa della NATO sulla nuova dottrina di difesa del suo paese.

Page 246: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-122

25 maggio

Sotto gli auspici del Partenariato per la Pace, i Ministri della difesa della NATO

incontrano i Ministri della difesa e i Rappresentanti dei paesi partner, compresi, per la

prima volta, quelli di Finlandia, Svezia e Slovenia, per discutere di cooperazione su

alcune questioni legate alla difesa, in particolare il mantenimento della pace.

Slovacchia e Ucraina consegnano alla NATO i loro rispettivi documenti di

presentazione del PfP.

26-27 maggio

A Parigi, conferenza inaugurale su un Patto di stabilità in Europa. I Ministri degli

esteri di numerosi paesi europei valutano la nuova iniziativa che ha per scopo:evitare i

conflitti relativi alle frontiere,proteggere i diritti delle minoranze, promuovere delle

relazioni di buon vicinato in Europa centrale e orientale e rafforzare la cooperazione

regionale e le istituzioni democratiche.

27 maggio

Il Ministro degli esteri del Kazakistan Kanet Saudabaev si reca alla sede della

NATO per firmare il Documento quadro del PfP.

1 giugno

Il Presidente del Kirghizistan Askar Akayev firma il Documento quadro del PfP

presso la sede della NATO.

3 giugno

Il Segretario generale delegato della NATO Sergio Balanzino inaugura

ufficialmente gli uffici destinati ai Partner nell’ala Manfred Wörner della sede della

NATO.

6 giugno

Bulgaria e Ungheria consegnano alla NATO i loro documenti di presentazione del

PfP.

Page 247: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-123

9 giugno

I Ministri degli esteri della NATO si riuniscono ad Istanbul per fare il punto

sull’attuazione delle decisioni prese al vertice di Bruxelles e sottolineano che 20 paesi

hanno già aderito al Partenariato per la Pace.I Ministri adottano un generale quadro di

riferimento riguardante l’atteggiamento dell’Alleanza verso la proliferazione delle armi

di distruzione di massa.

10 giugno

Riunione ministeriale del NACC a Istanbul. I Ministri degli esteri diffondono un

terzo rapporto sul mantenimento della pace del Gruppo ad hoc sulla cooperazione in

materia di mantenimento della pace. I Ministri degli esteri di Finlandia, Svezia e

Slovenia vi partecipano.

La Lituania consegna il suo documento di presentazione del PfP.

22 giugno

Il Ministro degli esteri russo Andrei Kozyrev si reca alla NATO per firmare il

Documento quadro del PfP e incontra il Consiglio. Una sintesi delle conclusioni delle

discussioni viene diffusa.

26-28 giugno

Il generale George Joulwan (SACEUR) visita Mosca per discutere sulla

partecipazione della Russia al PfP come pure di uno specifico programma di

cooperazione con la Russia.

29 giugno

Il Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite, Yasushi

Akashi visita la NATO, ed è accompagnato dal gen.c.a. Bertrand de Lapresle,

comandante delle Forze di protezione dell’ONU (UNPROFOR) nell’ex-Jugoslavia e dal

gen.c.a. Sir Michael Rose, comandante dell’UNPROFOR in Bosnia Erzegovina per un

incontro con il Segretario generale delegato Sergio Balanzino.

Page 248: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-124

29 giugno/1 luglio

Colloquio economico annuale della NATO focalizzato sulla privatizzazione delle

industrie di difesa.

5 luglio

Il Programma di partenariato individuale della Polonia con la NATO è accettato

ufficialmente.

La Russia consegna il suo documento di presentazione del PfP.

8 luglio

L’Estonia consegna il suo documento di presentazione del PfP.

11 luglio

Dichiarazione del Consiglio Nord Atlantico che riafferma che l’Alleanza è pronta a

partecipare all’attuazione di un accordo di pace in Bosnia Erzegovina ed in cui si

auspica che i passi previsti nel piano diffuso dai Ministri degli esteri a Ginevra il 5

luglio possano consistere nell’assunzione di nuovi compiti per l’Alleanza nell’ex

Jugoslavia su richiesta dell’ONU.

12 luglio

La Corte costituzionale federale tedesca precisa la base costituzionale per lo

spiegamento all’estero di forze tedesche, eliminando gli ostacoli costituzionali per la

partecipazione della Germania alle missioni di mantenimento della pace dell’ONU,

della NATO o della WEU.

13 luglio

I Ministri degli esteri e della difesa dell’Uzbekistan, Saidmukhtar Saidkasimov e

Rustam Ahmedov si recano alla NATO per firmare il Documento quadro del PfP.

18 luglio

La Lettonia consegna il proprio documento di presentazione del PfP.

Page 249: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-125

20 luglio

La Slovenia consegna il proprio documento di presentazione del PfP.

5 agosto

Aerei della NATO attaccano un obiettivo all’interno della zona di interdizione di

Sarajevo, su richiesta dell’UNPROFOR, dopo che i Serbi di Bosnia si sono impadroniti

di armi in un deposito di armi dell’ONU, nei pressi di Sarajevo.

13 agosto

Muore a Bruxelles Manfred Wörner, Segretario generale della NATO. Il Segretario

generale delegato, Sergio Balanzino, assume le funzioni di Segretario generale ad

interim.

18 agosto

Riunione commemorativa del Consiglio Nord Atlantico in onore del Segretario

generale della NATO Manfred Wörner.

22 agosto

Il Programma di partenariato individuale della Svezia con la NATO, nel quadro del

PfP, è ufficialmente accettato.

31 agosto

Le ultime truppe russe lasciano l’Estonia, concludendo così il loro ritiro dai tre stati

baltici.

1 settembre

Le truppe russe lasciano Berlino, concludendo così il loro ritiro dal territorio

tedesco.

2-10 settembre

Prime manovre congiunte Stati Uniti-Russia sul territorio russo, basate su delle

esercitazioni di addestramento al mantenimento della pace.

Page 250: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-126

6 settembre

La Moldavia consegna alla NATO il suo documento di presentazione del PfP.

8 settembre

Stati Uniti, Regno Unito e Francia ritirano da Berlino le truppe alleate che ancora vi

si trovavano.

12-16 settembre

Nei pressi di Poznan, Polonia, si tiene la prima esercitazione congiunta di

addestramento,condotta nel quadro del PfP (Cooperative Bridge), con la partecipazione

di soldati di 13 paesi della NATO e del Partenariato.

13 settembre

Nomina del gen.c.a. John Sheehan quale Comandante supremo alleato

dell’Atlantico (SACLANT).

14 settembre

Il Programma di partenariato individuale della Romania con la NATO, nel quadro

del PfP,è accettato ufficialmente.

22 settembre

Su richiesta di UNPROFOR,aerei della NATO effettuano un attacco aereo contro

un carro armato serbo-bosniaco, in seguito all’attacco subito da un veicolo di

UNPROFOR nei pressi di Sarajevo.

L’Albania consegna il suo documento di presentazione del PfP.

28 sett./7 ottobre

L’esercitazione navale “Cooperative Venture”, attuata nel quadro del PfP,ha luogo

nella zona dello Skagerrak nel Mare del Nord. Le forze navali dei paesi della NATO e

dei paesi partner si esercitano in operazioni di mantenimento della pace, di soccorso

umanitario e di ricerca e salvataggio.

Page 251: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-127

29 settembre

Il Consiglio Nord Atlantico,riunito a New York a livello di Ministri degli esteri,

invita Willy Claes, Ministro degli esteri del Belgio, a divenire Segretario generale della

NATO.

29-30 settembre

I Ministri della difesa e i Rappresentanti dei 16 paesi dell’Alleanza si riuniscono a

Siviglia, in Spagna,per delle discussioni informali su tutta una serie di argomenti di

reciproco interesse e preoccupazione, in particolare la situazione nell’ex Jugoslavia, il

mantenimento della pace e il concetto di Gruppi operativi interforze multinazionali, la

cooperazione nel settore della difesa con i paesi dell’Europa centrale e orientale,

compreso il Partenariato per la Pace, e la sicurezza nel Mediterraneo.

5 ottobre

Il Ministro degli esteri armeno, Vahan Papazian firma alla NATO il Documento

quadro del PfP.

5-7 ottobre

Si tiene presso la sede della NATO un Seminario sul mantenimento della pace ed il

suo rapporto con la gestione delle crisi,con la partecipazione di 38 paesi e di altre

organizzazioni internazionali.

10 ott./2 dicembre

Conferenza di riesame della CSCE a Budapest.

12 ottobre

Il Programma di partenariato individuale della Finlandia con la NATO, nel quadro

del PfP, è accettato ufficialmente.

Il Presidente della Germania Roman Herzog effettua una visita ufficiale alla sede

della NATO.

Page 252: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-128

17 ottobre

Willy Claes, ex vice Primo Ministro e Ministro degli esteri del Belgio, succede a

Manfred Wörner quale Segretario generale della NATO.

17 ottobre/8 nov.

Il Corpo di reazione rapida dell’Alleanza (ARRC) effettua delle esercitazioni in

Danimarca.

21-28 ottobre

La prima esercitazione di addestramento congiunto, che ha luogo in territorio

alleato nel quadro del PfP (“Cooperative Spirit”), si svolge nei Paesi Bassi con la

partecipazione di dodici paesi della NATO e del Partenariato.

28 ottobre

Dichiarazione diffusa congiuntamente dall’ONU e dalla NATO sull’utilizzo della

forza aerea della NATO in Bosnia Erzegovina a sostegno delle relative risoluzioni

dell’ONU.

Il Segretario generale della NATO Willy Claes pronuncia un’allocuzione alla 40ª

Assemblea generale dell’Associazione del Trattato Atlantico, tenutasi a L’Aia.

4 novembre

Ion Iliescu, Presidente della Romania, si reca in visita alla NATO.

7 novembre

Riunione straordinaria congiunta dei Direttori nazionali degli armamenti dei paesi

dell’Alleanza per esaminare le implicazioni delle operazioni di mantenimento della

pace, per quanto riguarda gli equipaggiamenti.

11 novembre

Dichiarazione di Willy Claes, Segretario generale della NATO, sull’annuncio delle

limitazioni imposte alla partecipazione degli Stati Uniti all’operazione “Sharp Guard ”.

Page 253: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-129

14 novembre

Riunione del Consiglio dei Ministri della WEU, con la partecipazione dei Ministri

degli esteri e della difesa di nove membri associati. Diffusione della Dichiarazione di

Noordwijk, nella quale i Ministri approvano, tra l’altro, le conclusioni politiche

preliminari sulla formulazione di una comune politica europea di difesa.

15 novembre

I Ministri degli esteri e della difesa ungheresi, Laszlo Kovacs e Gjörgj Keleti, si

recano alla NATO. Il Programma di partenariato individuale dell’Ungheria con la

NATO, nel quadro del PfP, è accettato ufficialmente.

21 novembre

Aerei della NATO attaccano l’aeroporto di Udbina, situato in territorio croato,ma

sotto controllo serbo, su richiesta di UNPROFOR ed in stretta coordinazione con

quest’ultima.

Questo attacco costituisce una risposta agli attacchi lanciati da questo aeroporto

contro bersagli nella regione di Bihac, in Bosnia Erzegovina.

23 novembre

In seguito ad attacchi contro aerei della NATO, le forze della NATO effettuano

un’incursione aerea su una postazione di missili terra-aria situata a sud di Otoka,

conformemente alle misure di autodifesa precedentemente annunciate.

Il Programma di partenariato individuale della Slovacchia con la NATO, nel quadro

del PfP, è accettato ufficialmente.

24 novembre

Il Consiglio Nord Atlantico diffonde una dichiarazione che condanna i recenti

attacchi effettuati dalle forze serbe di Bosnia e di Krajina su Bihac, zona di sicurezza

delle Nazioni Unite, e annuncia le misure prese in appoggio agli sforzi negoziali delle

Nazioni Unite.

Page 254: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-130

25 novembre

I vice Ministri degli esteri e della difesa cechi, Alexander Vondra e Jiri Pospisil,

effettuano una visita alla NATO. Il Programma di partenariato individuale della

Repubblica Ceca con la NATO, nel quadro del PfP, è accettato ufficialmente.

Il vice Ministro degli esteri bulgaro, Todor Tchourov, effettua una visita alla

NATO. Il Programma di partenariato individuale della Bulgaria con la NATO, nel

quadro del PfP, è accettato ufficialmente.

30 novembre

Albinas Januska, Segretario di stato del Ministero degli esteri lituano, effettua una

visita alla NATO. Il Programma di partenariato individuale della Lituania con la

NATO, nel quadro del PfP, è accettato ufficialmente.

1 dicembre

Il Consiglio Nord Atlantico si riunisce in sessione ministeriale a Bruxelles con la

partecipazione del Ministro degli esteri di Russia, Andrei Kozyrev.

5 dicembre

Al vertice della CSCE, a Budapest, il Presidente dell’Ucraina, Kuchma, firma il

Trattato di non-proliferazione nucleare (TNP).

5-6 dicembre

Vertice dei Capi di stato e di governo della CSCE a Budapest, cui partecipa il

Segretario generale della NATO, Willy Claes.

La CSCE viene ribattezzata Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in

Europa (OSCE).

Pubblicazione del documento di Budapest 1994: “Verso un valido partenariato in

una nuova era”.

Page 255: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-131

1995

1 gennaio

Inizio del cessate il fuoco di quattro mesi in Bosnia. Austria, Finlandia e Svezia

aderiscono all’Unione Europea. L’Organizzazione mondiale del commercio (WTO)

subentra al GATT.

11 gennaio

Il Ministro degli esteri di Bielorussia, Uladzmir Syanko, visita la NATO e firma il

Documento quadro del PfP.

13 gennaio

La Convenzione dell’ONU sulle armi chimiche del 1993 non riesce ad entrare in

vigore:solo 20 paesi ratificano il trattato. Per diventare effettivo sono necessari 65

paesi.

18 gennaio

Il Consiglio della NATO approva un programma di standardizzazione della NATO

per migliorare il coordinamento delle politiche e dei programmi alleati per la

standardizzazione dei materiali,delle attività tecniche e operative.

23 gennaio

I vice Ministri degli esteri e della difesa albanesi, Arjan Starova, e Alfred Moisiu,

effettuano una visita alla NATO e dichiarano di accettare il Programma di partenariato

individuale dell’Albania.

24 gennaio

Il Consiglio della NATO approva la costituzione di una nuova Organizzazione

della NATO per la standardizzazione.

Page 256: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-132

31 gennaio

Gli Stati Uniti annunciano di prorogare di un anno la loro moratoria unilaterale

sugli esperimenti nucleari.

8 febbraio

Il Ministro della difesa lettone, Janis Trapans, visita la NATO e dichiara di

accettare il Programma di partenariato individuale della Lettonia. La NATO approva

programmi per colloqui diretti con Egitto, Israele, Mauritania, Marocco e Tunisia per

fronteggiare la minaccia del fondamentalismo islamico.

9 febbraio

Il Primo Ministro ungherese, Gyula Horn, visita la NATO.

10 febbraio

Il Ministro degli esteri austriaco, Alois Mock, si reca alla NATO per firmare il

Documento quadro del PfP.

14-21 febbraio

Il Ministro della difesa ucraino,Valery Shmarov,incontra il Presidente del Comitato

militare della NATO e firma un protocollo di reciproca collaborazione tra NATO e

Ucraina.

16 febbraio

Il vice Presidente della Federazione croato-mussulmana approva un piano

internazionale per la sospensione delle sanzioni economiche contro la Serbia in cambio

del riconoscimento di Bosnia e Croazia a condizione di una completa chiusura del

confine serbo-bosniaco.

23 febbraio

La Bielorussia sospende il suo programma di distruzione delle armi, violando il

Trattato CFE.

Page 257: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-133

24 febbraio

La NATO inizia colloqui con Marocco,Egitto,Mauritania, Tunisia e Israele per

discutere sulla sicurezza nel Nord Africa.

27 febbraio

I Ministri della difesa di Estonia,Lettonia e Lituania firmano un accordo sulla

cooperazione militare che comprende la politica internazionale e la logistica.

Il vice Presidente degli Stati Uniti, Al Gore, visita la NATO.

1 marzo

Stati Uniti,Francia,Germania e Italia concordano sull’obiettivo della cooperazione

alleata riguardo agli armamenti per sviluppare un Sistema di difesa aerea a medio raggio

(MEADS).

Quale effetto della sua adesione al PfP nel 1994, l’Estonia firma un programma

individuale di cooperazione militare con la NATO.

6 marzo

La Croazia organizza un’alleanza militare con la federazione croato-mussulmana di

Bosnia. UNPROFOR rimane in Croazia.

8 marzo

Il Segretario generale Willy Claes e il Presidente americano Bill Clinton si

incontrano a Washington per discutere un possibile ritiro delle forze ONU di

mantenimento della pace dalla Croazia e dalla Bosnia.

16 marzo

Viene raggiunto un accordo slovacco-ungherese per un trattato sui diritti delle

minoranze.

Page 258: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-134

18-20 marzo

Una Conferenza paneuropea sulla sicurezza riunitasi a Parigi,cui partecipano 50

nazioni,adotta un patto di stabilità per eliminare i pericoli delle crisi in Europa e

stabilisce una serie di misure relative ai confini e ai diritti delle minoranze etniche.

30-31 marzo

La riunione del Consiglio ad alto livello dell’OSCE discute un Modello di sicurezza

comune e di vasta portata per il XXI secolo: un concetto di sicurezza globale formulato

perché tutti gli stati partecipanti possano beneficiarne.

11 aprile

Il Consiglio di sicurezza dell’ONU adotta la Risoluzione 984, che assicura

assistenza agli stati non nucleari che hanno firmato il Trattato di non proliferazione

nucleare (TNP) del 1970 in caso di minaccia o attacco nucleare.

26 aprile

Il vice Primo Ministro e Ministro degli esteri di Malta, professor Guido de Marco,

firma il Documento quadro del Partenariato per la Pace (Malta successivamente si ritira

dal PfP).

7 maggio

Commemorazione del 50 °anniversario della fine della seconda Guerra mondiale.

11 maggio

Il Trattato di non proliferazione viene prorogato indefinitamente per consenso.

15 maggio

I Ministri degli esteri e della difesa della WEU si riuniscono a Lisbona, per

discutere il futuro rapporto tra la WEU e la NATO.

Page 259: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-135

25 maggio

In risposta ad una richiesta dell’ONU, aerei della NATO attaccano un deposito di

munizioni serbo-bosniaco vicino a Pale. Questo è seguito da un secondo attacco il

giorno successivo.

27 maggio

Ad una riunione,il Consiglio Nord Atlantico richiede che i Serbo-bosniaci mettano

fine ai loro attacchi contro le aree protette dell’ONU e si adeguino all’ultimatum di

UNPROFOR per allontanare tutte le armi pesanti dalla zona di esclusione intorno a

Sarajevo o le pongano sotto controllo ONU. Si condanna l’uccisione e la prigionia di

personale dell’ONU per il mantenimento della pace.

30-31 maggio

I Ministri degli esteri della NATO e il Consiglio di cooperazione nord atlantico si

riuniscono a Noordwijk, Paesi Bassi. In una riunione speciale con il Ministro degli

esteri russo Kozyrev, la Russia accetta formalmente il Programma di partenariato

individuale russo nell’ambito del PfP e il documento sui “Settori in cui proseguire un

dialogo e una cooperazione NATO-Russia ampi e rafforzati ”.

In una dichiarazione sulla situazione nell’ex Jugoslavia, il Cons iglio Nord Atlantico

condanna l’aumento della vio lenza tra le parti e gli atti ostili contro il personale

dell’ONU.

1 giugno

Il Presidente dell’Ucraina, Leonid Kuchma, visita la NATO.

28-30 giugno

Un Colloquio economico della NATO a cui partecipano paesi NATO e Partner

discute la situazione delle riforme economiche nei paesi partner nella cooperazione.

Page 260: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-136

2 luglio

Srebrenica subisce il più duro bombardamento da quando è stata dichiarata area

protetta dell’ONU. Il Tribunale per i crimini di guerra dell’ONU accusa formalmente di

genocidio e crimini contro l’umanità Karadzic e il generale Mladic.

11 luglio

Aerei della NATO attaccano obiettivi nell’area di Srebrenica in Bosnia

Erzegovina.

12 luglio

Il Consiglio Nord Atlantico condanna fermamente gli attacchi serbo-bosniaci

nell’area protetta di Srebrenica.

1 agosto

La Camera dei Rappresentanti americana vota per la fine dell’embargo di armi

bosniache.

La NATO avvia l’Operazione “Deliberate Force” ,che prevede attacchi alle

posizioni serbe con aerei e artiglieria in risposta al bombardamento di Sarajevo.

30 agosto

Aerei della NATO colpiscono posizioni serbo-bosniache vicino a Sarajevo.

1 settembre

Aerei della NATO riprendono a bombardare posizioni serbo-bosniache; i Serbo-

bosniaci rispondono bombardando Sarajevo.

Aerei della NATO attaccano obiettivi serbo-bosniaci vicino a Pale.

La NATO sospende l’Operazione “Deliberate Force ”dopo che i Serbo-bosniaci

accettano di allontanare le armi pesanti di 20 km dalla zona di interdizione intorno a

Sarajevo.

Un accordo sul contesto delle disposizioni costituzionali per la Bosnia Erzegovina

viene firmato a New York.

Page 261: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-137

2 settembre

I comandanti militari della NATO vengono autorizzati dal Consiglio della NATO a

riprendere attacchi aerei contro posizioni serbo-bosniache in qualsiasi momento per

rispondere ad ulteriori aggressioni contro le aree protette stabilite dall’ONU.

5 settembre

Aerei della NATO riprendono gli attacchi su obiettivi militari serbo-bosniaci.

12 settembre

A L’Aia si delineano i termini di un accordo in merito alla Disposizione di

Wassenaar, erede del COCOM, che istituisce controlli sull’esportazione di certe armi

convenzionali e di tecnologie a doppio uso.

14 settembre

La Grecia e l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia firmano un accordo per

stabilire relazioni diplomatiche e legami economici.

Il NAC si riunisce in una sessione speciale con il Ministro degli esteri ucraino,

Gennadi Udovenko, per discutere il rafforzamento delle relazioni NATO-Ucraina.

I militari e i leader politici serbo-bosniaci firmano un accordo per allontanare le

loro armi pesanti di 20 km dalla zona di interdizione intorno a Sarajevo.

20 settembre

Il Consiglio si riunisce con la Russia sull’attuazione del Trattato CFE.

21 settembre

Gli ambasciatori della NATO approvano uno Studio sull’allargamento della NATO

che delinea i requisiti relativi all’adesione per i paesi che desiderano aderire

all’Alleanza.

25 settembre

Si apre a Vienna la Conferenza di riesame sulle armi convenzionali dell’ONU.

Page 262: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-138

26 settembre

La NATO presenta all’Ambasciatore russo Churkin una bozza di progetto su “Il

quadro politico delle relazioni NATO-Russia”.

28 settembre

La NATO presenta al NACC e ai partner nella cooperazione del PfP le conclusioni

dello Studio sull’allargamento della NATO.

2 ottobre

Croati e serbi concludono un accordo sulla Slavonia orientale per porla sotto

l’amministrazione croata dopo un periodo di transizione.

Tre postazioni SAM serbe vengono attaccate da aerei della NATO. Il cessate il

fuoco in Bosnia entra in vigore.

5-6 ottobre

I Ministri della difesa della NATO si riuniscono a Williamsburg, Stati Uniti.

12 ottobre

Il Presidente dell’Albania, Sali Berisha, visita la NATO.

13 ottobre

La Conferenza dell’ONU sulle armi convenzionali finisce senza raggiungere un

accordo su una globale interdizione delle mine terrestri antiuomo.

19 ottobre

Il Consiglio della NATO si riunisce con un rappresentante russo per discutere il

Piano di attuazione della pace in Bosnia.

21 ottobre

Willy Claes si dimette da Segretario generale della NATO.

Page 263: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-139

27 ottobre

Un Memorandum d’intesa viene firmato tra la NATO e la WEU per consentire

delle comunicazioni dirette e facilitate tra le due organizzazioni.

Visita alla NATO da parte del Rappresentante speciale del Segretario generale

dell’ONU e Inviato speciale alla NATO, Kofi Annan.

1 novembre

Iniziano a Dayton, Ohio, i colloqui di pace sulla Bosnia. Un Accordo viene firmato

a Dayton sulla reintegrazione della Slavonia orientale nella Croazia.

Il Consiglio di sicurezza dell’ONU sospende le sanzioni contro l’ex Jugoslavia.

8 novembre

Il Segretario alla difesa americano,William Perry, e il Ministro della difesa

russo,generale Pavel Grachev, sono alla NATO per discutere la partecipazione di forze

russe a IFOR.

13 novembre

La Commissione per le relazioni estere del Senato USA e la Commissione per le

forze armate bloccano la ratifica della Convenzione sulle armi chimiche.

14 novembre

I Ministri degli esteri e della difesa dei paesi WEU si riuniscono a Madrid e

confermano l’obiettivo di sviluppare la WEU quale mezzo per rafforzare il pilastro

europeo nella NATO.

15 novembre

Il Primo Ministro della Repubblica ex jugoslava di Macedonia, Branko

Crvenkovski, visita la NATO. Il suo paese aderisce al PfP.

22 novembre

Visita alla NATO da parte del Presidente finlandese Martti Aktisaari e del

Presidente dell’OSCE Lazlo Kovacs.

Page 264: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-140

27 novembre

Personale di 14 paesi dell’Alleanza ricevono medaglie per il servizio prestato

nell’ex Jugoslavia.

28 novembre

L’Unione Europea e 12 paesi mediterranei firmano un accordo a Barcellona sulla

futura cooperazione politica ed economica.

1 dicembre

Javier Solana Madariaga viene nominato Segretario generale della NATO.

5 dicembre

Il NAC si riunisce a livello ministeriale. I Ministri degli esteri e della difesa di tutte

le 16 nazioni confermano il loro impegno a continuare gli sforzi dell’Alleanza per

pervenire alla pace in Bosnia Erzegovina.

La NATO approva formalmente il dispiegamento di 60.000 uomini in Bosnia. Il

Parlamento tedesco vota l’invio di 4.000 uomini.

A Parigi, i Presidenti di Bosnia Erzegovina,di Croazia e di Serbia firmano

l’Accordo quadro generale per la pace in Bosnia Erzegovina.

Truppe USA arrivano a Tuzla e l’ONU consegna alla NATO il comando delle

operazioni militari in Bosnia.

Il Comandante della NATO, ammiraglio Leighton Smith, respinge le richieste del

capo dell’Assemblea serbo-bosniaca, Momcilo Krajisnik, di rinviare per lo meno di

nove mesi il trasferimento sotto controllo mussulmano delle aree serbo-bosniache di

Sarajevo.

La Francia annuncia che riprenderà il suo posto nel Comitato militare della NATO.

Il Ministro della difesa francese inoltre assisterà regola rmente al Comitato di

pianificazione della difesa e ad altre riunioni.

Page 265: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-141

7-8 dicembre

Il Consiglio ministeriale dell’OSCE,a Budapest,delinea le linee guida per il

Modello di sicurezza e conferma il suo ruolo in Bosnia Erzegovina.

14 dicembre

Il Presidente della Serbia, Slobodan Milosevic, il Presidente della Bosnia

Erzegovina, Alya Izetbegovic e il Presidente della Croazia, Franjo Tudjman, firmano a

Parigi l’Accordo di pace in Bosnia.

15 dicembre

Il Consiglio di sicurezza dell’ONU adotta la Risoluzione 1031 che istituisce una

Forza di attuazione militare multinazionale.

16 dicembre

Inizio del dispiegamento della Forza di attuazione a guida NATO (IFOR) in

Bosnia.

19 dicembre

28 paesi firmano la Disposizione di Wassenaar sui controlli all’esportazione di

armamenti e tecnologia.

20 dicembre

Le forze di mantenimento della pace dell’ONU (UNPROFOR) consegnano il

comando delle operazioni militari in Bosnia alla Forza di attuazione a guida NATO

(IFOR).

Page 266: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-142

1996

3 gennaio

Il Segretario alla difesa USA, William Perry, si reca a Sarajevo per discutere il

mantenimento della pace con funzionari militari della NATO e con i leader bosniaci.

4 gennaio

Si aprono a Vienna, sotto gli auspici dell’OSCE, i negoziati sulle misure per

accrescere la fiducia e sul controllo degli armamenti in Bosnia. Le parti dell’Accordo di

pace firmano accordi sulle misure per accrescere la fiducia reciproca, ridurre il rischio

di conflitto, diminuire la forza militare e migliorare la cooperazione politica.

5 gennaio

Il Parlamento russo vota a favore del dispiegamento di forze russe in Bosnia da

includere nella missione di mantenimento della pace a guida NATO. Si applicano

speciali dispositivi per il comando e il controllo delle forze russe di IFOR.

11 gennaio

Il Principe di Giordania, El-Hassan Bin Talal, si incontra con il Segretario generale

Solana nel contesto del Dialogo Mediterraneo della NATO.

13 gennaio

Inizio del dispiegamento di truppe russe a sostegno di IFOR in Bosnia.

15 gennaio

Il Consiglio di sicurezza dell’ONU autorizza una forza di 5.000 uomini sostenuta

dalla forza aerea della NATO per la Slavonia orientale.

17 gennaio

Si recano alla NATO il Presidente della Polonia, Aleksander Kwasniewski,e

l’Amministratore della UE per Mostar, Hans Koschnik.

Page 267: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-143

19 gennaio

Richard Goldstone, Procuratore presso il Tribunale per i crimini di guerra

dell’ONU, visita la NATO.

23 gennaio

Il generale George Joulwan (SACEUR) si reca in Russia per colloqui con il

Ministro della difesa e il Capo di stato maggiore russi.

24 gennaio

Tiit Vähi, Primo Ministro dell’Estonia si reca alla NATO.

26 gennaio

La Federazione Russa aderisce al Consiglio d’Europa.

Il Senato americano ratifica il Trattato START II, che ridurrà i livelli dei missili

nucleari strategici sia americani che russi.

29 gennaio

Il Segretario generale dell’OSCE inizia una visita di due giorni nell’ex Jugoslavia

per preparare la supervisione dell’OSCE alle elezioni libere del dopoguerra.

12 febbraio

Il Segretario generale della NATO si reca a Mostar.

Le autorità bosniache danno la loro approvazione perché due ufficiali serbo-

bosniaci vengano sottoposti al Tribunale internazionale per i crimini di guerra.

26 febbraio

Il vice Cancelliere austriaco Wolfgang Schüssel si reca alla NATO.

L’Austria firma il suo Programma di partenariato individuale (IPP) con la NATO.

8 marzo

Rappresentanti permanenti del Consiglio Nord Atlantico si recano a Sarajevo.

Page 268: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-144

13 marzo

La Russia firma gli Accordi finanziari e di partecipazione a IFOR.

15 marzo

Il Segretario di stato USA Warren Christopher si reca a SHAPE per incontrarsi con

il Comandante supremo alleato in Europa, generale George Joulwan, e discutere degli

sforzi per ottenere l’adeguamento all’Accordo di pace di Dayton sulla Bosnia e

dell’allargamento della NATO.

20-21 marzo

Il Segretario generale della NATO Solana si reca in visita ufficiale a Mosca per

discutere delle relazioni NATO-Russia. Incontra il Presidente russo Yeltsin, il

Portavoce della Duma, Gennady Seleznev ed altri alti funzionari.

20 marzo

Viene firmato a Mosca un Memorandum d’intesa sulla cooperazione civile di

emergenza tra la NATO e la Russia.

23 marzo

I Ministri degli esteri del gruppo di contatto sull’ex Jugoslavia si riuniscono a

Mosca.

25 marzo

Il Presidente bulgaro Jelev si reca alla NATO.

26 marzo

Il Primo Ministro di Bielorussia,Mikhail Chygir, il Presidente di Lettonia, Guntis

Ulmanis, e il Presidente di Estonia, Lennart Meri, si recano alla NATO.

23 aprile

Visitano la NATO il Presidente della Georgia Eduard Shevardnadze e il Presidente

dell’Armenia, Levon Ter Petrossian.

Page 269: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-145

24 aprile

Il Ministro degli esteri e vice Primo Ministro di Malta, Professore Guido de Marco,

si reca alla NATO.

26 aprile

S.M. Juan Carlos, Re di Spagna, visita la NATO.

29 aprile

Il NAC dichiara che IFOR ha creato un sicuro contesto in Bosnia Erzegovina

durante i suoi primi quattro mesi di missione.

2 maggio

Il Segretario generale della NATO Javier Solana e il Segretario generale della

WEU José Cutileiro firmano un accordo in materia di sicurezza. L’Accordo stabilisce le

procedure per proteggere e salvaguardare informazioni e materiale classificato fornito

da ciascuna organizzazione.

7 maggio

I Ministri degli esteri e della difesa dei paesi WEU si riuniscono a Birmingham.

8 maggio

Caro Bildt, Alto rappresentante responsabile per il coordinamento degli aspetti

civili dell’accordo di pace nell’ex Jugoslavia,si reca alla NATO.

9 maggio

Lo SHAPE e il Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia pervengono ad

un Memorandum d’intesa che codifica disposizioni pratiche per la detenzione e il

trasferimento di persone accusate di crimini di guerra.

Page 270: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-146

15-31 maggio

A Vienna si tiene la prima riunione per il riesame del Trattato CFE. I negoziati si

concludono con un “Accordo collaterale” e un accordo su ulteriori negoziati relativi al

Trattato.

16 maggio

Il Segretario generale della NATO Solana si reca a Banja Luka e a Belgrado con il

generale George Joulwan, SACEUR.

19-21 maggio

Rappresentanti della NATO e dei paesi partner nella cooperazione si riuniscono

vicino Bonn per esaminare gli sforzi a livello mondiale per distruggere e smantellare le

armi chimiche, nucleari e convenzionali.

21 maggio

Il Primo Ministro della Slovenia, Janez Drnovsek, si reca alla NATO.

3 giugno

Riunione dei Ministri degli esteri a Berlino. I Ministri stabiliscono di creare

l’Identità di sicurezza e di difesa europea nell’ambito della NATO, quale parte

dell’adattamento interno dell’Alleanza.

12 giugno

La Repubblica ex jugoslava di Macedonia firma il Programma individuale di

Partenariato per la Pace.

13 giugno

Il NAC si riunisce in sessione dei Ministri della difesa.

14-15 giugno

Il Segretario generale della NATO Solana si reca a Zagabria e a Sarajevo.

Page 271: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-147

18 giugno

In seguito alla fine dell’embargo dell’ONU sulle armi nell’ex Jugoslavia,

l’Operazione Sharp Guard viene sospesa.

26-28 giugno

Il Colloquio economico della NATO verte su: Sviluppi economici e riforme nei

paesi partner nella cooperazione.

1 luglio

Istituzione di una nuova Agenzia della NATO per la Consultazione, Comando e

Controllo (C3).

3 luglio

Boris Yeltsin viene rieletto Presidente della Federazione Russa.

17 luglio

L’ammiraglio Leighton Smith viene insignito della medaglia della NATO per il suo

ruolo come Comandante in capo della Forza di attuazione della regione meridionale.

19 luglio

Il Consiglio Nord Atlantico approva un globale Programma di standardizzazione

della NATO che coinvolge 50 coordinati obiettivi della standardizzazione.

13 agosto

Il Segretario generale della NATO Solana e il Segretario di stato USA Warren

Christopher si incontrano a Bruxelles per discutere delle elezioni in Bosnia,

dell’allargamento dell’Alleanza e delle relazioni con la Russia.

27 agosto

Con la mediazione dell’inviato speciale russo Alexander Lebed, viene firmato un

accordo sulla fine del conflitto in Cecenia, iniziato alla fine del 1995.

Page 272: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-148

14 settembre

Unità di IFOR garantiscono la sicurezza alle elezioni che si tengono in Bosnia

Erzegovina, e che sono controllate dall’OSCE.

16 settembre

Il Presidente dell’Ungheria Arpad Göncz si reca alla NATO.

20 settembre

Riunione a Vienna del Segretario generale della NATO Solana con il Ministro degli

esteri russo Primakov.

24 settembre

Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti firmano un Trattato per la totale

messa al bando degli esperimenti nucleari.

25-26 settembre

Riunione informale a Bergen, Norvegia, dei Ministri della difesa della NATO per

discutere dell’operazione di mantenimento della pace in Bosnia.

2 ottobre

Il Consiglio della WEU decide la fine dell’Operazione per l’attuazione

dell’embargo sul Danubio contro la Repubblica federale di Jugoslavia.

7 ottobre

Il Segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, generale

Alexander Lebed, si reca alla sede della NATO.

16 ottobre

Il Presidente della Lituania, Algirdas Brazauskas, si reca alla NATO.

17 ottobre

Il Presidente della Slovacchia, Michal Kovac, si reca alla NATO.

Page 273: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-149

19 ottobre

Il Presidente russo Boris Yeltsin sostituisce il suo neo designato Segretario del

Consiglio di sicurezza Alexander Lebed con il portavoce della Duma Ivan Rybkin.

29 ottobre

Malta annuncia la sua intenzione di ritirarsi dal Programma di Partenariato per la

Pace.

5 novembre

Bill Clinton viene rieletto Presidente degli Stati Uniti.

13 novembre

Il Presidente dell’Uzbekistan, Islam Karimov, si reca alla NATO.

14 novembre

Il Parlamento spagnolo approva la partecipazione della Spagna alla nuova struttura

militare della NATO.

27 novembre

Il Primo Ministro della Finlandia, Paavo Lipponen, si reca alla NATO.

2-3 dicembre

Il vertice a Lisbona dell’OSCE sulle questioni della sicurezza europea, approva una

Dichiarazione su un modello comune e globale di sicurezza per l’Europa del XXI

secolo.

9 dicembre

Il Cancelliere tedesco Kohl e il Presidente francese Jacques Chirac firmano un

accordo di sicurezza e difesa reciproca.

Page 274: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-150

10 dicembre

La riunione ministeriale del Consiglio Nord Atlantico, alla sede della NATO di

Bruxelles,conferma la disponibilità della NATO a organizzare e guidare una Forza di

stabilizzazione (SFOR) in Bosnia Erzegovina, su mandato del Consiglio di sicurezza

dell’ONU. I Ministri annunciano anche che sono stati fatti ulteriori passi verso la

trasformazione interna ed esterna dell’Alleanza in preparazione del vertice di Madrid

nel luglio 1997. La NATO diffonde una dichiarazione sulla collocazione delle forze

nucleari.

11 dicembre

La Svizzera firma il Documento quadro del Partenariato per la Pace, durante una

riunione con il Consiglio Nord Atlantico.

17 dicembre

Kofi Annan diventa Segretario generale delle Nazioni Unite.

18 dicembre

Sua Maestà il Sultano del Brunei si reca alla NATO.

20 dicembre

La Forza di attuazione della NATO (IFOR) viene sostituita da SFOR (Forza di

stabilizzazione).

Page 275: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-151

1997

16-17 gennaio

Il Segretario generale della NATO Javier Solana si reca in Austria per incontrare il

Cancelliere federale Franz Vranitzky e altri esponenti politici.

17 gennaio

Richard C.Holbrooke è il primo a ricevere la medaglia Manfred Wörner per il suo

contributo alla pace nell’ex Jugoslavia.

19-21 gennaio

Prima serie di colloqui a Mosca tra il Segretario generale Javier Solana e il Ministro

degli esteri russo Yevgeni Primakov su un Documento NATO-Russia.

21 gennaio

Iniziano a Vienna i negoziati per il riesame del Trattato CFE del 1990.

22 gennaio

Il Primo Ministro della Norvegia, Thorbjörn Jagland, si reca alla NATO.

28 gennaio

Il Segretario generale della NATO Javier Solana si reca a Parigi per incontrare il

Presidente francese Jacques Chirac.

29 gennaio

Il Presidente della Bulgaria, Petar Stoyanov e quello della Romania, Emil

Costantinescu, si recano alla NATO.

30 gennaio

Il Segretario generale della NATO Javier Solana tiene un discorso davanti

l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

Page 276: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-152

4 febbraio

Nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, il Presidente americano Bill Clinton

dichiara solennemente di procedere dal 1999 all’allargamento della NATO e di

instaurare con la Russia un “partenariato permanente ”.

5-6 febbraio

Il Segretario generale Javier Solana incontra il Presidente della Turchia, Suleyman

Demirel, e il Primo Ministro, Necmettin Erbakan, ad Ankara per discutere

l’allargamento dell’Alleanza e la più ampia questione del ruolo della Turchia in Europa.

10-14 febbraio

Il Segretario generale della NATO Javier Solana si reca in Moldavia, Georgia,

Armenia, Azerbaigian per incontrare i Capi di stato e di governo e altri esponenti

politici.

12 febbraio

L’ex esponente della guerriglia Aslam Maskhadov si insedia come nuovo

Presidente della Cecenia.

18 febbraio

Il neo nominato Segretario di stato USA, Madeleine Albright, partecipa alla sua

prima riunione dei Ministri degli esteri della NATO a Bruxelles e propone la creazione

di una brigata permanente NATO-Russia.

19 febbraio

L’Alto Rappresentante dell’UE in Bosnia, Carl Bildt, si reca alla NATO.

20 febbraio

Gli alleati della NATO propongono importanti cambiamenti al Trattato CFE, che

limita le forze convenzionali in Europa. La NATO ora approva il principio dei limiti

sugli arsenali dei singoli paesi, contrapposti a quelli riguardanti le regioni. L’Alleanza

inoltre recepisce la proposta della Russia che vengano stabiliti dei limiti territoriali

Page 277: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-153

piuttosto che nazionali sullo spiegamento di truppe, che in effetti impedisce alla NATO

di ammassare truppe in una particolare area vicino ai confini della Russia.

21 febbraio

Il Primo Ministro della Polonia, Wlodzimierz Cimoczewicz, si reca alla NATO.

23 febbraio

Il Segretario generale della NATO Javier Solana incontra a Mosca il Ministro degli

esteri russo Yevgeni Primakov, per una seconda serie di colloqui su un documento

NATO-Russia.

7 marzo

Il Segretario alla difesa USA William Cohen si reca per la prima volta alla sede

della NATO.

9-10 marzo

Il Segretario generale Javier Solana incontra a Mosca il Ministro degli esteri russo

Yevgeni Primakov, per una terza serie di negoziati su un documento per tracciare le basi

delle relazioni NATO-Russia.

10-15 marzo

Il Segretario generale Javier Solana si reca nei paesi dell’Asia centrale membri del

PfP: Kazakistan, Repubblica Kirghisa, Uzbekistan e Turkmenistan.

11 marzo

Conferenza della WEU,ad Atene,per discutere i problemi della sicurezza alla luce

dell’allargamento di NATO e UE.

16 marzo

I Ministri degli esteri della UE si riuniscono a Apeldoorn, nei Paesi Bassi,per

discutere,tra gli altri argomenti, dell’allargamento della UE.

Page 278: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-154

20-21 marzo

Il Presidente USA Bill Clinton e la sua controparte russa Boris Yeltsin si

incontrano a Helsinki per discutere sulle future relazioni NATO-Russia. Le parti non

pervengono ad una dichiarazione congiunta sui piani della NATO per espandersi verso

est,ma firmano un accordo generale sulla sicurezza europea.

21 marzo

Visita ufficiale alla NATO di Sua Maestà il Re dei belgi, Alberto II.

24-25 marzo

Il Segretario generale della NATO Javier Solana e il generale George A.Joulwan

(SACEUR) si recano ne lla Repubblica ex jugoslava di Macedonia e nella Repubblica di

Bosnia Erzegovina.

2 aprile

I Ministri della difesa del Baltico si riuniscono a Vilnius, Lituania, per discutere la

creazione di un battaglione multinazionale per il mantenimento della pace (BALTBAT)

e di una squadra navale multinazionale (BALTRON).

9-11 aprile

Il Segretario generale della NATO Javier Solana incontra il Segretario di stato

USA, Madeleine Albright sulle relazioni NATO-Russia e si reca in Canada.

15 aprile

Il Segretario generale della NATO Javier Solana incontra a Mosca il Ministro degli

esteri russo Yevgeni Primakov per una quarta serie di colloqui su un documento NATO-

Russia.

La prima unità multinazionale per la sicurezza, composta da 6.000 uomini a guida

italiana giunge all’aeroporto di Tirana. L’Operazione Alba ha lo scopo di proteggere gli

aiuti umanitari in Albania.

Page 279: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-155

I membri della WEU approvano che Turchia e Norvegia, che non sono membri,

possano svolgere un ruolo a pieno titolo in ogni operazione WEU intrapresa con

equipaggiamento NATO.

17 aprile

La Polonia annuncia che ridurrà il numero dei suoi coscritti da 220.000 a 180.000

durante i prossimi sette anni per adeguarsi agli standard della NATO.

24 aprile

Il Senato USA approva la Convenzione sulle armi chimiche, un trattato globale per

la messa al bando delle armi chimiche. (La Convenzione entrerà in vigore il 29 aprile).

6 maggio

Il Segretario generale della NATO Javier Solana ha una quinta serie di colloqui in

Lussemburgo con il Ministro degli esteri russo Primakov su un documento NATO-

Russia.

7 maggio

Il Segretario generale della NATO Javier Solana si reca in Ucraina per incontrare il

Presidente Leonid Kuchma e inaugura un Centro di documentazione e informazione

della NATO a Kiev.

12-13 maggio

I Ministri degli esteri e della difesa di 28 paesi europei si riuniscono a Parigi, sotto

gli auspici della WEU, per discutere di questioni di sicurezza.

13-14 maggio

Il Segretario generale della NATO Javier Solana e il Ministro degli esteri russo

Yevgeni Primakov si incontrano a Mosca per una sesta serie di negoziati su un

documento NATO-Russia.

Page 280: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-156

14 maggio

Il Segretario generale della NATO Javier Solana e il Ministro degli esteri russo

Yevgeni Primakov raggiungono l’accordo su un “Atto istitutivo sulle relazioni

reciproche, la cooperazione e la sicurezza tra la NATO e la Federazione Russa”.

22 maggio

Il Presidente russo Boris Yeltsin sostituisce il Ministro della difesa Igor Rodionov

con Viktor Samsonov.

27 maggio

Riunione al vertice NATO-Russia,a Parigi. Firma dell’Atto istitutivo sulle relazioni

reciproche, la cooperazione e la sicurezza tra la NATO e la Federazione Russa.

29 maggio

A margine della riunione dei Ministri degli esteri della NATO a Sintra, in

Portogallo,il Segretario generale della NATO Solana e il Ministro degli esteri ucraino

Udovenko siglano una “Carta per uno specifico partenariato tra la NATO e l’Ucraina ”.

30 maggio

Riunione finale del Consiglio di cooperazione nord atlantico (NACC) e riunione

inaugurale del Consiglio di partenariato euro-atlantico (EAPC) a Sintra, in Portogallo.

La NATO e i Ministri degli esteri dei partner nella cooperazione approvano il

Documento base dell’EAPC.

2 giugno

Firma del Trattato di amicizia e cooperazione tra Romania e Ucraina.

12-13 giugno

I Ministri della difesa della NATO si riuniscono a Bruxelles per la loro annuale

riunione di primavera.

Page 281: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-157

16-17 giugno

Al vertice di Amsterdam il Consiglio europeo approva un nuovo trattato UE,ma

non fa significativi passi avanti nell’assumere responsabilità quanto alla difesa comune

dei propri membri. La WEU rimane un organo indipendente incaricato di espletare

missioni umanitarie, di mantenimento della pace e di gestione delle crisi per conto

dell’Unione.

16-27 giugno

L’esercitazione navale del PfP “Baltic Operations 1997” (BALTOPS) si svolge in

Polonia e Germania:si tratta di effettuare operazioni marittime di ricerca e salvataggio,

sorveglianza costiera e applicazione di controlli doganali.

Partecipano Stati Uniti, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia,

Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Russia, Svezia e Regno Unito.

20-22 giugno

La Russia partecipa al vertice “G7” (d’ora in poi “G8”).

25-27 giugno

Colloquio economico della NATO sugli Sviluppi economici nei paesi partner nella

cooperazione.

26 giugno

La Conferenza sul disarmo (CD) a Ginevra decide di superare il punto di stallo e di

aprire negoziati globali per l’eliminazione graduale delle mine terrestri. I paesi

partecipanti (61) nominano come coordinatore speciale l’Ambasciatore australiano John

Campbell. Negoziati separati su una globale messa al bando delle mine terrestri, su

iniziativa del Canada, proseguono a Bruxelles.

8 luglio

Riunione al vertice, a Madrid, del Consiglio Nord Atlantico.

I Capi di stato e di governo della NATO decidono di invitare la Repubblica Ceca,

l’Ungheria e la Polonia ad avviare i colloqui di adesione con la NATO, per diventare

Page 282: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-158

membri dell’Alleanza, dopo il completamento del processo di ratifica, nell’aprile 1999.

Riaffermano che la NATO rimane aperta a nuovi membri,in base all’articolo 10 del

Trattato Nord Atlantico, e approvano di riesaminarne gli sviluppi nella loro successiva

riunione nel 1999.

Firma ufficiale della Carta per uno specifico partenariato tra la NATO e l’Ucraina.

I Capi di stato e di governo della NATO rilasciano una dichiarazione speciale sulla

Bosnia Erzegovina riaffermando il loro impegno ad una piena attuazione dell’Accordo

di pace e alla creazione della Bosnia Erzegovina come uno stato unico, democratico e

multi etnico.

9 luglio

Riunione dei Capi di stato e di governo della NATO e dei partner nella

cooperazione sotto l’egida del Consiglio di partenariato euro-atlantico (EAPC).La

riunione si focalizza su come l’EAPC può essere usato più efficacemente per

contribuire alla sicurezza e alla stabilità.

11 luglio

Il generale americano Wesley Clark sostituisce il generale G.Joulwan come nuovo

Comandante supremo alleato in Europa (SACEUR).

16 luglio

La Politica di soccorso in caso di calamità della NATO gestisce il coordinamento

dell’assistenza per le inondazioni in Polonia, su richiesta del governo polacco.

18 luglio

La prima riunione, a Bruxelles, del Consiglio congiunto permanente NATO-Russia

(PJC) a livello di ambasciatori approva delle disposizioni organizzative e procedurali.

22 luglio

La WEU diffonde una Dichiarazione sul ruolo dell’Unione dell’Europa occidentale

e sulle sue relazioni con l’Unione Europea e l’Alleanza Atlantica.

Page 283: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-159

10 settembre

Rappresentanti dell’Ungheria avviano i colloqui di adesione con la NATO.

15 settembre

L’Operazione Kozatskiy Step 97 del Partenariato per la Pace ha luogo in Ucraina,

coinvolgendo truppe della NATO, della Polonia e dell’Ucraina. L’esercitazione si

propone di simulare un conflitto etnico.

16 settembre

Rappresentanti della Polonia avviano i colloqui di adesione con la NATO.

22 settembre

Il Primo Ministro svedese, Göran Persson, si reca alla NATO.

23 settembre

Rappresentanti della Repubblica Ceca avviano i colloqui di adesione con la NATO.

24 settembre

Il Primo Ministro lettone, Guntars Krasts, si reca alla NATO.

26 settembre

I Ministri degli esteri di NATO e Russia si riuniscono per la prima volta come

Consiglio congiunto permanente NATO-Russia. Viene approvato un Piano di

lavoro,che prevede consultazioni sulle misure per costruire la fiducia nel controllo degli

armamenti,sul mantenimento congiunto della pace in Bosnia e sui rappresentanti

militari russi alla NATO.

30 settembre

I Ministri della difesa della NATO tengono due giorni di riunioni informali a

Maastricht, Paesi Bassi. Si discute sulla pianificata apertura della NATO ai nuovi

membri, sulla continuazione del mandato della NATO in Bosnia e sull’adattamento

della struttura di comando dell’Alleanza.

Page 284: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-160

1 ottobre

Il Ministro della difesa russo, Igor Sergeyev, in una riunione con i Ministri della

difesa della NATO, approva che la Russia invii un funzionario di collegamento militare

presso la sede dell’Alleanza, a Bruxelles, nel prossimo futuro.

Su richiesta dell’Alto Rappresentante in Bosnia, SFOR attacca la Radio e i

trasmettitori serbi, in seguito a violazioni e abusi.

2-8 ottobre

Assemblea generale dell’Associazione del Trattato Atlantico a Sofia, ospitata dal

Club Atlantico di Bulgaria.

8 ottobre

l’Alto Rappresentante in Bosnia, Carlos Westendorp, e l’Ambasciatore Robert

H.Frowick si recano alla NATO.

9 ottobre

L’Ucraina e l’Ungheria sono i primi paesi non NATO ad aprire missioni

diplomatiche presso l’Alleanza.

13 ottobre

La 43ma sessione annuale dell’Assemblea del Nord Atlantico si svolge a Bucarest.

24 ottobre

Dopo la visita alla NATO, il 23 ottobre,del Capo di stato maggiore della difesa

russo,generale Kvashnin, i partecipanti alla terza riunione del Consiglio congiunto

permanente NATO-Russia a livello di ambasciatori diffondono una dichiarazione di

benvenuto alla nomina del tenente generale Zavarzin quale rappresentante militare russo

alla NATO.

Page 285: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-161

16 novembre

In un referendum nazionale gli ungheresi votano in maniera schiacciante (85%) per

aderire alla NATO.

18 novembre

I Ministri degli esteri e della difesa della WEU si riuniscono a Erfurt, Germania,e si

accordano sull’armonizzazione delle presidenze UE e WEU.

25 novembre

Il rappresentante militare russo alla NATO, Tenente Generale Viktor Zavarzin,

tiene la sua prima riunione ufficiale con il Presidente del Comitato militare della

NATO, Klaus Naumann.

27 novembre

Il Primo Ministro polacco, Jerzy Buzek, si reca alla NATO.

2-3 dicembre

Prima riunione del Consiglio congiunto permanente NATO-Russia a livello di

Ministri della difesa. Si riuniscono anche i Capi di stato maggiore di 44 paesi nel

contesto del Consiglio di partenariato euro-atlantico. I Ministri della difesa di 15 paesi

membri della NATO si riuniscono nell’ambito del Gruppo di pianificazione nucleare e

del Comitato di pianificazione della difesa. Poi i 16 membri dell’Alleanza si riuniscono

brevemente nel Consiglio Nord Atlantico.

4 dicembre

Riunione del PJC NATO-Russia a livello di Capi di stato maggiore.

16 dicembre

NATO e Ucraina firmano un Memorandum d’intesa sulla Pianificazione civile di

emergenza e lo stato di preparazione in caso di calamità.

Page 286: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-162

16-17 dicembre

I Ministri degli esteri della NATO firmano i Protocolli di adesione per la

Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Polonia, alla presenza dei loro rispettivi Ministri degli

esteri.

18-19 dicembre

Riunione dell’Assemblea generale dell’OSCE che si conclude con un accordo sulle

linee guida per elaborare una Carta sulla sicurezza europea.

Page 287: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-163

1998

14 gennaio

Il Consiglio di partenariato euro-atlantico (EAPC) pubblica il suo Piano d’azione

per il 1998-2000.

L’Alto Commissario per i rifugiati dell’ONU, signora Sadako Ogata, si reca alla

NATO.

26 gennaio

Il Presidente della Moldavia, Petra Lucinschi, si reca alla NATO.

4 febbraio

Il Primo Ministro della Repubblica ex jugoslava di Macedonia, Branko

Crvenkovski, si reca alla NATO.

11 febbraio

Inaugurazione a Mosca del Centro di documentazione della NATO per le questioni

europee relative alla sicurezza presso l’Istituto di informazione scientifica per le scienze

sociali (INION).

12-18 febbraio

L’annuale Esercitazione di gestione delle crisi della NATO prevede per la prima

volta l’attiva partecipazione dei paesi partner della NATO.

20 febbraio

La NATO annuncia di essere pronta a organizzare e guidare una forza

multinazionale in Bosnia Erzegovina alla fine del mandato di SFOR nel giugno 1998, su

mandato del Consiglio di sicurezza dell’ONU.

23 febbraio

Il Presidente del Turkmenistan,Saparmurad Niyazov, si reca alla NATO.

Page 288: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-164

25 febbraio

Il Segretario generale della NATO si felicita dell’accordo raggiunto tra il Segretario

generale dell’ONU e l’Iraq per dare una soluzione diplomatica alla crisi irachena.

Sottolinea l’importanza di fornire un immediato accesso senza condizioni e senza

restrizioni agli ispettori dell’UNSCOM in base alle risoluzioni del Consiglio di

sicurezza dell’ONU.

Il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia discute della cooperazione

NATO-Russia nell’ambito di SFOR nell’ipotesi di un suo prolungamento nel contesto

della forza multinazionale in Bosnia alla fine dell’attuale mandato di SFOR nel giugno

1998.

4 marzo

Il Consiglio Nord Atlantico si felicita per la Risoluzione 1154 del Consiglio di

sicurezza dell’ONU relativa all’Iraq e dà il suo pieno appoggio all’insistenza dell’ONU

per un totale adeguamento da parte dell’Iraq.

5 marzo

Il Consiglio Nord Atlantico diffonde una dichiarazione in cui esprime la propria

ansietà sui recenti violenti incidenti in Kosovo e chiede a tutte le parti di compiere

immediati passi per ridurre la tensione.

Il Consiglio diffonde una dichiarazione che appoggia gli sforzi della Missione

dell’OSCE in Croazia relativa alla risistemazione dei rifugiati e dei profughi e ricorda

alla Croazia i suoi obblighi nell’ambito dell’Accordo di pace in Bosnia.

11 marzo

Ambasciatori e rappresentanti di paesi dell’EAPC discutono i gravi sviluppi in

Kosovo ed elencano le condizioni necessarie per una sistemazione pacifica.

7 aprile

Inaugurazione ufficiale dell’edificio Manfred Wörner, adiacente alla sede della

NATO a Bruxelles, che ospita le missioni diplomatiche dei paesi partne r presso la

NATO.

Page 289: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-165

20 aprile

I Rappresentanti permanenti presso il Consiglio Nord Atlantico si recano in Bosnia

Erzegovina,accompagnati dal Segretario generale Javier Solana e dal Presidente del

Comitato militare generale Naumann.

23 aprile

Il Presidente della Lituania, Valdas Adamkus, si reca alla NATO.

27-28 aprile

Seminario EAPC a Bratislava sul Controllo democratico delle spese della difesa.

28 aprile

Il Primo Ministro della Repubblica Ceca, Josef Tosovsky, si reca alla NATO.

20 maggio

Il Consiglio Nord Atlantico condanna la decisione dell’India di effettuare

esperimenti nucleari.

28 maggio

Alla riunione del Consiglio congiunto permanente NATO-Russia in Lussemburgo,

NATO e Russia condannano gli esperimenti nucleari effettuati da India e Pakis tan.

Nel corso della riunione,viene sottoscritto un Memorandum d’intesa sulla

cooperazione scientifica e tecnologica tra la NATO e il Ministero della scienza e della

tecnologia della Federazione Russa.

Alla riunione del Consiglio Nord Atlantico, i Ministri degli esteri della NATO

diffondono una dichiarazione che esprime preoccupazione per la situazione in Kosovo e

indica le misure da prendere per contenere la crisi e cercare di ottenere una soluzione

pacifica.

Page 290: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-166

29 maggio

Alla NATO viene istituito un Centro euro-atlantico di coordinamento per la

reazione in caso di calamità (EADRCC), sotto l’egida dell’EAPC.

30 maggio

Il Segretario generale della NATO condanna gli ulteriori esperimenti nucleari del

Pakistan e invita India e Pakistan a fermare gli esperimenti nucleari e missilistici,ad

aderire al TNP e al CTBT e ad avviare un dialogo per ridurre le tensioni.

12 giugno

Il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia (Ministri della difesa) approva di

continuare la cooperazione NATO-Russia in SFOR e condanna l’uso della forza da

parte di Belgrado in Kosovo come pure gli attacchi da parte degli estremisti kosovari.

15 giugno

L’esercitazione aerea della NATO “Determined Falcon” ha luogo in Albania e

nella Repubblica ex jugoslava di Macedonia in accordo con i rispettivi governi.

18 giugno

Durante la riunione del Consiglio congiunto permanente NATO-Russia, la NATO e

la Russia ribadiscono la loro determinazione a contribuire agli sforzi internazionali per

trovare una soluzione pacifica alla crisi in Kosovo.

17-19 giugno

Il Colloquio economico della NATO sugli Sviluppi e sulle riforme economiche nei

paesi partner nella cooperazione ha luogo a Lubiana, Slovenia.

2-3 luglio

Il Seminario dell’informazione della NATO ha luogo a Sarajevo, con lo scopo di

incoraggiare lo sviluppo di forme democratiche in Bosnia Erzegovina.

Page 291: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-167

10 luglio

Il Presidente della Bulgaria, Petar Stoyanov, si reca alla NATO.

24 luglio

Il Primo Ministro dell’Ungheria,Viktor Orban, si reca alla NATO.

12 agosto

Il Segretario generale della NATO Javier Solana esprime profonda preoccupazione

per il perdurare delle violenze in Kosovo, indicando che il Consiglio Nord Atlantico ha

esaminato la pianificazione militare delle opzioni per porre fine alla violenza e creare le

condizioni per dei negozia ti.

14 settembre

Il Segretario generale della NATO Javier Solana chiede a tutte le parti di dar prova

di moderazione e di stabilire le condizioni per un ritorno a una situazione pacifica e

stabile in tutta l’Albania.

18 settembre

Il Ministro degli esteri francese, Hubert Védrine, diventa Presidente del Consiglio

Nord Atlantico. (Una posizione onoraria ricoperta, a rotazione, da un Ministro degli

esteri di uno dei paesi membri).

24 settembre

Il Consiglio Nord Atlantico approva la diffusione di un ACTWARN per delle

limitate opzioni aeree e per una campagna aerea per fasi in Kosovo.

24-25 settembre

Riunione informale dei Ministri della difesa della NATO a Vilamoura, Portogallo.

Page 292: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-168

30 settembre

Durante una riunione del Consiglio congiunto permanente la NATO e la Russia

discutono la continuazione della cooperazione NATO-Russia nell’ambito di SFOR e

ribadiscono la loro preoccupazione per la situazione umanitaria in Kosovo.

5 ottobre

Il Presidente della Slovenia, Milan Kucan, si reca alla NATO.

7 ottobre

Il Primo Ministro della Repubblica Ceca, Milos Zeman, e il Primo Ministro della

Bulgaria, Ivan Kostov, si recano alla NATO.

9 ottobre

NATO e Russia esprimono pieno sostegno per gli sforzi diplomatici diretti a

garantire una soluzione politica alla crisi in Kosovo e sottolineano il bisogno di una

immediata, piena e irreversibile conformità alle Risoluzioni 1160 e 1199 del Consiglio

di sicurezza dell’ONU.

13 ottobre

Non essendosi la Repubblica federale di Jugoslavia adeguata alla UNSCR 1199,il

Consiglio Nord Atlantico esamina la situazione in Kosovo e dirama ordini di attivazione

(ACTORD) per limitati bombardamenti aerei e per una campagna aerea per fasi in

Jugoslavia dopo circa 96 ore.

13-15 ottobre

Sotto l’egida del Comitato per la difesa aerea della NATO, si tiene alla base aerea

di Kayseri, in Turchia,una prima esercitazione congiunta,che prevede il carico strategico

di una radar aereo difensivo mobile della NATO su un aereo da trasporto pesante russo

Ilyushin 76. L’esercitazione avviene in preparazione di una possibile cooperazione in

operazioni congiunte a sostegno della pace.

Page 293: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-169

15 ottobre

Il Presidente della Lituania, Guntis Ulmanis, e il Primo Ministro della Polonia,

Jerzy Buzek, si recano alla NATO.

Il Segretario generale della NATO Javier Solana si reca a Belgrado,accompagnato

dal Presidente del Comitato militare generale Naumann e dal Comandante supremo

alleato in Europa (SACEUR) generale Clark, per insistere sulla piena e immediata

accettazione da parte del Presidente Milosevic della UNSCR 1199 relativa al Kosovo.

Viene firmato un accordo sulla forza aerea di controllo sul Kosovo.

16 ottobre

Il Consiglio Nord Atlantico annuncia la sua decisione di essere pronto a lanciare

operazioni aeree contro la Jugoslavia e dilaziona il periodo che precede l’esecuzione di

bombardamenti aerei sino al 27 ottobre.

20 ottobre

Il Comandante supremo alleato in Europa (SACEUR) generale Clark incontra

autorità serbe a Belgrado riguardo alla crisi del Kosovo.

Il Primo Ministro di Romania, Radu Vasile, si reca alla NATO.

21 ottobre

Carlos Westendorp,l’Alto Rappresentante responsabile per il coordinamento delle

organizzazioni e delle agenzie civili in Bosnia Erzegovina, si reca alla NATO per

discutere con il Segretario generale e per parlare al Consiglio Nord Atlantico.

Alla riunione del Consiglio congiunto permanente NATO-Russia,gli ambasciatori

discutono la situazione in Bosnia Erzegovina e in Kosovo. La NATO e la Russia

sostengono la necessità di garantire una soluzione politica alla crisi in Kosovo basata su

una stretta osservanza delle UNSCR 1160 e 1199.

22 ottobre

Il Primo Ministro della Repubblica ex jugoslava di Macedonia, Branko

Crvenkovski, si reca alla NATO.

Page 294: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-170

24-25 ottobre

Il Presidente del Comitato militare,generale Naumann, e il generale Clark ritornano

a Belgrado per incontrare le autorità serbe riguardo alla crisi del Kosovo.

27 ottobre

Il Segretario generale della NATO Javier Solana rilascia una dichiarazione che

sottolinea il miglioramento della situazione umanitaria e della sicurezza in Kosovo dopo

le decisioni prese dal Consiglio Nord Atlantico il 13 ottobre; riafferma la necessità di

una piena osservanza delle UNSCR 1199 e 1203; annuncia il mantenimento di

ACTORD della NATO per limitate operazioni aeree sottoposte alla decisione e alla

valutazione del Consiglio e il mantenimento di ACTORD per una campagna aerea per

fasi;e richiede una uguale osservanza delle Risoluzioni UNSC da parte dei kosovari

albanesi.

4 novembre

Il Presidente dell’Estonia, Lennart Meri, si reca alla NATO.

5 novembre

Il Primo Ministro della Slovacchia, Mikulas Dzurinda, si reca alla NATO.

11 novembre

Riunione della Commissione NATO-Ucraina. I membri plaudono alla notizia del

Programma di stato dell’Ucraina sulla cooperazione con la NATO recentemente

approvato dal Presidente Kuchma e discutono altri argomenti inclusa l’assegnazione di

due funzionari di collegamento della NATO a Kiev per facilitare la partecipazione

dell’Ucraina al PfP.

16 novembre

Il Segretario generale della NATO partecipa alla riunione ministeriale della WEU a

Roma, Italia.

Page 295: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-171

18-20 novembre

Il Segretario generale della NATO incontra a New York il Segretario generale

dell’ONU Kofi Annan, e a Washington alti funzionari dell’amministrazione USA e

senatori americani.

19 novembre

Prima riunione a Mosca, Russia, del Comitato congiunto NATO-Russia per la

cooperazione scientifica e tecnologica.

Il Consiglio Nord Atlantico esprime la propria preoccupazione per il deteriorarsi

della situazione in Kosovo, insistendo sul fatto che tutte le parti devono attenersi

pienamente alle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU.

25 novembre

Il Presidente della Romania, Emil Costantinescu, visita la sede della NATO.

26 novembre

Il Segretario generale della NATO e il Comandante supremo alleato in Europa

visitano la Repubblica ex jugoslava di Macedonia per discutere della situazione in

Kosovo con il Presidente Kiro Gligorov e alte personalità governative.

26-27 novembre

La Commissione interministeriale ucraina visita la NATO per presentare il

programma di cooperazione dell’Ucraina con la NATO (1999-2001).

27 novembre

Visita alla NATO del Primo Ministro di Slovacchia Mikulas Dzurinda.

30 novembre

Il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia discute della cooperazione

NATO-Russia nell’ambito di SFOR in Bosnia Erzegovina e delle forme di cooperazione

a sostegno della missione internazionale di verifica in Kosovo.

Page 296: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-172

2 dicembre

Il Segretario generale della NATO Javier Solana rilascia una dichiarazione

sull’arresto da parte degli uomini della SFOR del generale Radislav Krstic,accusato di

crimini di guerra.

La Repubblica ex jugoslava di Macedonia acconsente che una forza NATO utilizzi

il proprio territorio per evacuare il personale internazionale che partecipa alla missione

di verifica dell’OSCE nel contiguo Kosovo, ove si rendesse necessario.

3 dicembre

Visita alla NATO del Primo Ministro di Albania, Pandeli Majko.

7 dicembre

Visita alla NATO del Primo Ministro della Repubblica ex jugoslava di Macedonia,

Ljubco Georgievski.

8 dicembre

Il Consiglio Nord Atlantico si riunisce a livello di Ministri degli esteri, con la

partecipazione dei tre paesi invitati, la Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Polonia. I

Ministri discutono dei preparativi del vertice di Washington nell’aprile 1999, esaminano

la situazione in Bosnia Erzegovina e il futuro della SFOR, e si consultano sulla

situazione in Kosovo. Esaminano inoltre i progressi compiuti nell’adattamento interno

della NATO e nell’aggiornamento del Concetto strategico dell’Alleanza. Una distinta

dichiarazione viene diffusa a nome dei 19 governi riguardo all’adattamento del Trattato

CFE.

Il Consiglio di partenariato euro-atlantico si riunisce a livello di Ministri degli

esteri. I Ministri discutono delle future sfide alla sicurezza e della cooperazione NATO-

Partner nel contesto dell’EAPC e del PfP, in particolare sulla situazione in Bosnia

Erzegovina e in Kosovo.

Esaminano i progressi sull’attuazione del Documento base dell’EAPC e sul

rafforzamento del Partenariato per la Pace, e approvano un aggiornato Piano d’azione

dell’EAPC per il 1998-2000.

Page 297: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-173

Il Ministro degli esteri d’Austria, Wolfgang Schüssel, in qualità di Presidente del

Consiglio dell’Unione Europea, incontra il Segretario generale della NATO per uno

scambio informale di punti di vista su questioni di interesse comune, tra cui la

situazione in Kosovo e in Bosnia Erzegovina.

9 dicembre

Il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia si riunisce a livello di Ministri

degli esteri. I Ministri esaminano l’attuazione del Programma di lavoro del PJC del

1998, felicitandosi per i progressi compiuti nello sviluppo di un forte e stabile

partenariato e sottolineando l’utilità del PJC nel promuovere la consultazione, il

coordinamento e l’azione comune.

La Commissione NATO-Ucraina si riunisce a livello di Ministri degli esteri. I

Ministri esaminano l’attuazione della Carta NATO-Ucraina ed approvano il programma

di lavoro per il 1999. Viene firmato un Memorandum d’intesa riguardante la nomina di

due funzionari di collegamento a Kiev.

I Ministri della NATO accolgono con soddisfazione l’annuncio da parte

dell’Ucraina di un “Programma nazionale di cooperazione con la NATO sino al 2001”.

10 dicembre

Il Segretario generale della NATO, accompagnato dal generale Wesley K.Clark

(SACEUR), visita la Bosnia Erzegovina.

17 dicembre

Il Consiglio Atlantico si riunisce a livello di Ministri della difesa,con la

partecipazione dei tre paesi invitati, la Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Polonia. I

Ministri esaminano i progressi compiuti nell’attuazione delle decisioni del vertice di

Madrid nel campo della difesa, discutono delle capacità di difesa della NATO e dei

preparativi per il vertice di Washington. Valutano pure la situazione in Bosnia

Erzegovina e in Kosovo.

Riunione ministeriale del Comitato di pianificazione della difesa e del Gruppo di

pianificazione nucleare. I Ministri approvano la Direttiva ministeriale 1998 che

Page 298: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-174

fornisce una direttiva politica alle Autorità militari della NATO per il periodo sino al

2006 e oltre.

Il Segretario generale della NATO rilascia una dichiarazione in cui si rivolge al

Presidente Saddam Hussein perché osservi pienamente tutti gli impegni assunti dall’Iraq

e riprenda la cooperazione con la Commissione speciale dell’ONU sul disarmo

(UNSCOM).

18 dicembre

Il Consiglio di partenariato euro-atlantico si riunisce a livello di Ministri della

difesa per discutere delle future sfide alla sicurezza e della cooperazione NATO-Partner

nel contesto dell’EAPC e del PfP dal punto di vista della difesa. I Ministri si scambiano

inoltre punti di vista sulla situazione in Bosnia Erzegovina e sottolineano la necessità di

una rapida soluzione negoziata della crisi in Kosovo. I Ministri della NATO si felicitano

per la disponibilità dei Partner a contribuire alla missione aerea di verifica in Kosovo a

guida NATO.

La Commissione NATO-Ucraina si riunisce a livello di Ministri della difesa per

esaminare l’attuazione delle attività relative alla difesa e alla cooperazione militare tra

NATO e Ucraina.

Page 299: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-175

1999

1 gennaio

Il Programma scientifico della NATO viene modificato e ristrutturato in modo tale

da indirizzare il sostegno verso la collaborazione tra scienziati dei paesi NATO e

Partner.

Un’unica moneta europea, l’Euro, viene adottata da 11 paesi membri dell’Unione

Europea.

7 gennaio

Il Segretario generale della NATO visita la Repubblica ex jugoslava di Macedonia

per incontrare il Ministro degli esteri Aleksandar Dimitrov, e il Ministro della difesa

Nikola Kljusev. Il Segretario generale visita inoltre la Cellula di coordinamento per la

verifica in Kosovo (KVCC), a Kumanovo e la Forza di estrazione della NATO.

9 gennaio

Il Segretario generale della NATO rilascia una dichiarazione sull’azione delle

truppe francesi di SFOR che ha portato all’uccisione di Dragan Gagovic, accusato di

crimini di guerra, mentre opponeva resistenza all’arresto.

17 gennaio

Il Segretario generale della NATO a nome del Consiglio Atlantico,condanna il

massacro di kosovari di etnia albanese compiuto da forze serbe a Racak e sollecita le

autorità jugoslave a cooperare pienamente con l’ICTY conformemente alle risoluzioni

dell’ONU e ad assicurarne alla giustizia i responsabili.

18 gennaio

I generali della NATO Wesley Clark, Comandante supremo alleato in Europa, e

Klaus Naumann, Presidente del Comitato militare,si recano a Belgrado per far

comprendere al Presidente jugoslavo Slobodan Milosevic la gravità della situazione in

Kosovo.

Page 300: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-176

20 gennaio

Il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia esamina il deteriorarsi della

situazione in Kosovo e riafferma il proprio pieno sostegno alla missione di verifica

dell’OSCE. La NATO e la Russia rivolgono un appello a tutte le parti perché si ponga

fine alla violenza e si avvii una soluzione negoziata.

28 gennaio

Il Segretario generale della NATO rilascia una dichiarazione a sostegno delle

proposte del Gruppo di contatto volte a pervenire ad una soluzione politica provvisoria

in Kosovo in un periodo di tempo determinato. La NATO decide di aumentare la

propria preparazione militare per assicurare che le richieste della comunità

internazionale trovino risposta.

Il Segretario generale dell’ONU Kofi Annan visita la NATO e partecipa al

Consiglio Atlantico. Le discussioni si focalizzano sulla situazione in Bosnia Erzegovina

e in Kosovo.

Le sei nazioni del Gruppo di contatto sulla ex Jugoslavia rivolgono un appello al

governo della Repubblica federale di Jugoslavia e ai rappresentanti dei Kosovari di

etnia albanese perché avviino negoziati a Rambouillet, Francia.

30 gennaio

Il Consiglio Atlantico autorizza degli attacchi aerei sul territorio della Repubblica

federale di Jugoslavia e delega l’autorità per l’attuazione di tale decisione al Segretario

generale della NATO in caso di inosservanza delle richieste della comunità

internazionale. Il Consiglio annuncia che saranno inoltre prese adeguate misure se i

Kosovari di etnia albanese non vi si adegueranno.

Il Ministro degli esteri del Regno Unito Robin Cook si reca a Belgrado e avverte il

Presidente Milosevic di porre fine alle uccisioni o si troverà a fronteggiare gli attacchi

aerei della NATO contro le posizioni serbe responsabili di effettuare la repressione in

Kosovo.

Page 301: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-177

3 febbraio

Un seminario di gestione delle crisi NATO-WEU sulla creazione dell’Identità di

sicurezza e di difesa europea (ESDI) si svolge presso la sede della NATO.

7 febbraio

Iniziano i colloqui di pace sul Kosovo tra i rappresentanti serbi e kosovari di etnia

albanese a Rambouillet, Francia.

9 febbraio

Il Parlamento ungherese si pronuncia in modo schiacciante in favore dell’adesione

alla NATO.

10-12 febbraio

Il Comitato politico della NATO visita l’Ucraina per discussioni con alti funzionari

riguardo all’attuazione della Carta NATO-Ucraina.

12 febbraio

Mentre si avvicina la scadenza per la conclusione dei negoziati di Rambouillet sul

Kosovo,il Consiglio Atlantico rinnova le proprie precedenti richieste e sottolinea che le

forze della NATO sono pronte a prendere tutte le misure necessarie per scongiurare una

catastrofe umanitaria e per giungere ad una soluzione politica.

17 febbraio

Il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia discute della situazione in Bosnia

Erzegovina e in Kosovo,sottolineando l’importanza dei colloqui di pace a Rambouillet e

sollecitando le parti a lavorare in modo responsabile e costruttivo per pervenire ad un

accordo politico provvisorio.

Entrambe le camere del Parlamento polacco si pronunciano in modo schiacciante a

favore dell’adesione alla NATO.

Page 302: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-178

18-19 febbraio

Il Segretario generale della NATO e il generale Wesley Clark,Comandante

supremo alleato in Europa, visitano la Repubblica ex jugoslava di Macedonia e la

Bosnia Erzegovina.

23 febbraio

Il Segretario generale Javier Solana rilascia una dichiarazione in cui rivolge un

appello alle parti coinvolte nei colloqui di pace per il Kosovo ad accettare il Piano di

pace del Gruppo di contatto nella sua interezza.

24-26 febbraio

Gli ambasciatori della NATO e i rappresentanti dei paesi del Dialogo Mediterraneo

si riuniscono per la prima volta in una conferenza a Valencia,Spagna,per discutere

insieme la via da seguire nell’ambito del Dialogo Mediterraneo.

1 marzo

Il Consiglio Atlantico approva le richieste di attivazione per il quartier generale

della nuova struttura di comando militare della NATO.

3 marzo

Gli inviati speciali per il Kosovo dell’Unione Europea Wolfgang Petrisch e

americano ambasciatore Christopher Hill informano il Consiglio Atlantico.

5 marzo

Il Segretario generale della NATO accoglie con soddisfazione l’annuncio del

mediatore indipendente Robert Owen sul futuro status neutrale di Brcko e rivolge un

appello a tutte le parti di rispettare tale decisione,garantendo libertà di movimento a tutti

i cittadini della Bosnia Erzegovina attraverso il distretto di Brcko.

Il Segretario generale della NATO esprime il proprio sostegno alla decisione

dell’Alto Rappresentante Carlos Westendorp,conformemente ai poteri conferitigli

dall’Accordo quadro generale per la pace in Bosnia Erzegovina,di destituire Nikola

Poplasen dalla carica di Presidente della Republika Srpska.

Page 303: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-179

12 marzo

I Ministri degli esteri ceco,ungherese e polacco depositano i loro strumenti di

adesione al Trattato di Washington presso la Truman Library, Independence,

Missouri,conformemente all’articolo 14 del Trattato Nord Atlantico. Con tale atto la

Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Polonia divengono ufficialmente membri

dell’Alleanza.

15 marzo

I negoziati su un Accordo di pace provvisorio per il Kosovo riprendono a Parigi.

16 marzo

Con una cerimonia di alzabandiera alla NATO ed una riunione straordinaria del

Consiglio Atlantico si celebra l’adesione della Repubblica Ceca, dell’Ungheria e della

Polonia.

17 marzo

Nella riunione del Consiglio congiunto permanente NATO-Russia gli ambasciatori

proseguono le consultazioni sulla crisi in Kosovo, sottolineando l’importanza dei

negoziati a Parigi.

19 marzo

I negoziati di Parigi su un Accordo di pace provvisorio per il Kosovo vengono

interrotti allorché la Repubblica federale di Jugoslavia (FRY) annuncia la propria

decisione di non firmare l’Accordo di pace provvisorio.

22 marzo

In seguito all’interruzione dei negoziati di Parigi il 19 marzo e in risposta

all’intransigenza di Belgrado, il Consiglio Atlantico autorizza il Segretario generale

della NATO a decidere,in base a successive consultazioni, una più vasta serie di

operazioni aeree per porre fine alla repressione in Kosovo.

Page 304: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-180

In una riunione della Commissione NATO-Ucraina, gli ambasciatori discutono

l’aggravarsi della situazione in Kosovo per quanto riguarda la sicurezza, sollecitando la

Repubblica federale di Jugoslavia ad accettare l’Accordo provvisorio firmato dalla

delegazione kosovara di etnia albanese. Gli Alleati della NATO manifestano il loro

apprezzamento per la disponibilità dell’Ucraina di contribuire alla missione di verifica

aerea in Kosovo e ad una eventuale forza di attuazione della pace a guida NATO.

23 marzo

Il Segretario generale della NATO Javier Solana incarica il generale Wesley Clark

(SACEUR) di iniziare delle operazioni aeree nella Repubblica federale di Jugoslavia,

volte ad arrestare la violenza e a mettere fine alla crisi umanitaria in Kosovo, impedire il

diffondersi dell’instabilità nella regione e garantire una soluzione politica.

24 marzo

Il Segretario generale della NATO Javier Solana annuncia l’intenzione della NATO

di porre in atto l’azione militare contro la Repubblica federale di Jugoslavia in seguito

alla rottura dei negoziati politici per risolvere la crisi in Kosovo.

Sottolinea che gli obiettivi delle azioni della NATO sono di evitare ulteriori

sofferenze umane e ulteriori violenze e il diffondersi dell’instabilità nella regione e che

sono dirette contro la politica repressiva dei dirigenti serbi. Le operazioni aeree della

NATO cominciano contro obiettivi militari.

27 marzo

Il Segretario generale della NATO incarica il SACEUR di avviare una serie più

vasta di operazioni aeree nella Repubblica federale di Jugoslavia, intensificando

l’azione contro le forze jugoslave.

3 aprile

Il Consiglio Atlantico incarica il generale Sir Michael Jackson, Comandante del

Corpo di reazione rapida (ARCC)del Comando alleato in Europa (ACE) di coordinare

le attività umanitarie degli Alleati nella Repubblica ex jugoslava di Macedonia,

utilizzando tutte le forze della NATO nella regione.

Page 305: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-181

4 aprile

Il Consiglio Atlantico si riunisce presso la sede della NATO insieme agli stati

membri della UE, al Presidente in carica dell’OSCE, all’Alto Commissario dell’ONU

per i rifugiati, al Consiglio d’Europa e all’Unione dell’Europa Occidentale per

coordinare gli sforzi tesi a fronteggiare la grave crisi umanitaria causata dalle azioni

delle forze serbe in Kosovo.

5-7 aprile

Il Segretario generale delegato della NATO, Ambasciatore Sergio Balanzino,visita

la Romania, la Bulgaria, la Repubblica ex jugoslava di Macedonia e l’Albania per

incontrare le autorità di questi paesi. Visita inoltre le truppe della NATO nella

Repubblica ex jugoslava di Macedonia e si rende conto di persona della situazione dei

rifugiati in quell’area.

6 aprile

Il Segretario generale della NATO Javier Solana rilascia una dichiarazione che

respinge come insufficiente il cessate il fuoco proposto dalla Repubblica federale di

Jugoslavia,sottolineando che le richieste della comunità internazionale vanno

soddisfatte prima che un cessate il fuoco possa essere preso in considerazione.

9 aprile

Il Ministro degli esteri Aleksander Dimitrov e il Ministro della difesa Nikola

Kljusev della Repubblica ex jugoslava di Macedonia incontrano il Consiglio Atlantico

presso la sede della NATO. Gli Alleati rinnovano il loro apprezzamento per il ruolo

fondamentale che il paese sta svolgendo nel fronteggiare la crisi dei rifugiati e le gravi

conseguenze per il paese stesso.

12 aprile

Riunione ministeriale straordinaria del Consiglio Atlantico.

I Ministri degli esteri della NATO rilasciano una dichiarazione ufficiale sulla

situazione nel Kosovo e nell’area adiacente, riaffermano la solidarietà dell’Alleanza

Page 306: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-182

nell’agire in nome della comunità internazionale per porre fine al conflitto,ed elencano

le cinque condizioni che il vertice politico jugoslavo deve soddisfare (fine dell’azione

militare e della repressione; ritiro di tutte le forze serbe; una presenza militare

internazionale;ritorno dei rifugiati; volontà di intraprendere negoziati per una soluzione

politica basata sugli Accordi di Rambouillet).

14 aprile

Visita alla NATO dell’Alto Commissario dell’ONU per i rifugiati Sadako Ogata.

21 aprile

Il Primo Ministro bulgaro Ivan Kostov visita la sede della NATO.

23 aprile

Inaugurazione dell’Ufficio di collegamento della NATO a Kiev.

23-25 aprile

Riunione al vertice del Consiglio Atlantico a Washington. I leader dell’Alleanza

commemorano il 50° anniversario di questa e riaffermano la loro determinazione a

porre fine alla politica repressiva del regime jugoslavo in Kosovo e a continuare la

campagna aerea finché le cinque condizioni della comunità internazionale non siano

state soddisfatte.

Viene avviato o completato il lavoro relativo ad una serie di iniziative per preparare

la NATO alle sfide del XXI secolo. I leader diffondono la Dichiarazione di Washington

ed annunciano l’adozione di un Concetto strategico aggiornato come pure di iniziative

volte ad accrescere le capacità della difesa; fronteggiare i rischi posti dalle armi di

distruzione di massa;favorire il processo di sviluppo dell’Identità di sicurezza e di difesa

europea nell’ambito dell’Alleanza;rafforzare la dimensione operativa del PfP come pure

la consultazione e la cooperazione nell’ambito dell’EAPC; perseguire il Dialogo

Mediterraneo della NATO; ed aiutare i paesi che aspirano a divenire membri della

NATO attraverso un Piano d’azione per l’adesione.

Si tiene una riunione con i rappresentanti dei paesi confinanti con la Repubblica

federale di Jugoslavia per discutere dell’impatto del perdurare della crisi nel Kosovo e

Page 307: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-183

nelle aree adiacenti. I leader dell’Alleanza propongono misure per accrescere la

sicurezza regionale e promuovere la cooperazione regionale nell’Europa sud-orientale.

I Capi di stato e di governo dei 19 stati membri dell’Alleanza e dell’Ucraina si

riuniscono per la prima volta a livello di vertice per esaminare l’attuazione della Carta

su un partenariato specifico; la situazione in Kosovo; le sfide per la sicurezza euro-

atlantica; l’adattamento dell’Alleanza; e il contributo dell’Ucraina alla stabilità in

Europa.

Riunione,a Washington DC, del Consiglio di partenariato euro-atlantico a livello di

vertice. I leader dell’EAPC approvano un rapporto del Comitato direttivo politico-

militare sul Partenariato per la Pace (“Verso un Partenariato per il XXI secolo - il

Partenariato rafforzato e più operativo”).

28 aprile

Il Consiglio Atlantico prolunga sino alla fine del 1999 la missione del gruppo di

esperti della NATO e dei paesi partner che addestrano le forze armate albanesi

all’eliminazione delle munizioni inesplose.

3 maggio

L’inviato russo nei Balcani Victor Chernomyrdin giunge a Washington dopo aver

visitato Roma,Bonn e Belgrado per incontrare il Presidente Clinton e il Segretario

generale dell’ONU Kofi Annan nell’ambito delle iniziative per trovare una soluzione

diplomatica alla crisi in Kosovo.

4 maggio

Il Presidente Clinton visita la sede della NATO per discussioni sulla crisi del

Kosovo.

10 maggio

I Ministri europei degli esteri e della difesa convengono di lavorare ad una capacità

di difesa comune per fronteggiare crisi come il conflitto nei Balcani.

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ALLEGATO “I”

I-184

14 maggio

L’Alto Commissario dell’ONU per i diritti umani Mary Robinson condanna la

pulizia etnica in Kosovo.

18 maggio

Visita alla NATO del dottor Ibrahim Rugova, leader della Lega democratica del

Kosovo.

20 maggio

Visita alla NATO del Presidente del Consiglio italiano Massimo D’Alema, che

rilascia una dichiarazione proponendo di interrompere i bombardamenti sulla Jugoslavia

per tre giorni in attesa di un accordo tra i paesi della NATO e la Russia su un progetto di

risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’ONU.

25 maggio

Visita alla NATO del Presidente del governo del Regno di Spagna, José María

Aznar.

Visita alla NATO del Primo Ministro albanese Pandeli Majko.

1 giugno

Si annunciano i vincitori del Programma di borse di ricerca NATO-EAPC 1999-

2001.

Visita alla NATO del Primo Ministro sloveno Janez Drnovsek.

4 giugno

Il Segretario generale della NATO Javier Solana viene nominato alla nuova carica

di Alto Rappresentante della UE per la politica estera e di sicurezza comune.

10 giugno

Il Segretario generale della NATO Javier Solana rilascia una dichiarazione sulla

sospensione delle operazioni aeree dopo che il Presidente Milosevic ha accettato di

ritirare le proprie truppe dal Kosovo dopo 78 giorni e notti di attacchi aerei. Il Consiglio

Page 309: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-185

di sicurezza dell’ONU autorizza lo spiegamento in Kosovo di una forza internazionale

(KFOR), di cui la NATO costituisce il fulcro,in base ai termini dell’Accordo tecnico-

militare firmato dal ten.gen. Sir Michael Jackson, Comandante della KFOR e dai

rappresentanti jugoslavi.

11 giugno

Truppe russe entrano a Pristina, precedendo le truppe di KFOR.

18 giugno

In una riunione straordinaria dei Ministri degli esteri e della difesa del Consiglio

Atlantico tenutasi alla NATO, una nuova dichiarazione viene rilasciata: “La situazione

in Kosovo e nelle aree adiacenti”.

20 giugno

Il Segretario generale della NATO annuncia che tutte le forze jugoslave, militari e

di polizia, devono lasciare il Kosovo conformemente all’Accordo tecnico-militare.

23 giugno

Il Segretario generale della NATO Javier Solana visita il Kosovo.

Visita alla NATO del Presidente armeno Robert Kocharian.

29 giugno

Il primo Centro di addestramento del Partenariato per la Pace (PfP) viene aperto ad

Ankara, Turchia.

12 luglio

L’ex vice Primo Ministro serbo-bosniaco Radislav Brdjanin compare davanti al

Tribunale dell’ONU per i crimini di guerra.

13 luglio

Visita alla NATO di Bernard Kouchner,Rappresentante speciale dell’ONU per il

Kosovo.

Page 310: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-186

Visita alla NATO del Presidente della Slovacchia, Rudolf Schuster.

23 luglio

Dichiarazione rilasciata dal Consiglio congiunto permanente NATO-Russia sulla

situazione relativa alla sicurezza in Kosovo, che afferma l’impegno alla totale

attuazione delle disposizioni e degli obiettivi della Risoluzione 1244 del Consiglio di

sicurezza dell’ONU.

30 luglio

Un Patto di stabilità per l’Europa sud-orientale è adottato dal Consiglio dei ministri

dell’Unione Europea a Colonia, Germania.

2 agosto

Dichiarazione rilasciata dal Segretario generale della NATO Javier Solana circa

l’azione di SFOR contro Radomic Kovac, accusato di crimini di guerra.

4 agosto

Il Segretario generale della NATO annuncia che Lord George Robertson, Ministro

della difesa del Regno Unito, diverrà il prossimo Segretario generale della NATO.

19 agosto

Stati Uniti e Russia affermano che un trattato del 1972 che vieta i sistemi di difesa

antimissile costituisce il pilastro della stabilità strategica tra i due paesi.

6 settembre

Il Segretario generale della NATO Javier Solana visita il Kosovo.

8 settembre

Visita alla NATO dell’Alto Rappresentante Wolfgang Petrisch, responsabile del

coordinamento delle attività delle organizzazioni civili in Bosnia Erzegovina.

Page 311: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-187

9 settembre

La Commissione NATO-Ucraina si felicita per i risultati di KFOR e approva la

futura partecipazione dell’Ucraina nella presenza internazionale di sicurezza in Kosovo.

9-11 settembre

Inaugurazione della nuova sede del Collegio di difesa della NATO a Roma alla

presenza dei rappresentanti permanenti presso il Consiglio Atlantico.

10 settembre

Nomina del generale Klaus Reinhardt, dell’esercito tedesco, quale successore del

ten.generale Sir Michael Jackson quale Comandante della KFOR.

10-11 settembre

I leader di oltre 20 paesi del Mar Nero e del Mar Baltico si riuniscono a Yalta,

Ucraina, per discutere delle questioni relative all’integrazione europea.

13 settembre

Unità di Germania, Polonia, Danimarca, Romania e Lituania partecipano alle

esercitazioni militari che si tengono nella Lituania centrale.

15 settembre

Il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia discute della situazione in

Kosovo e nelle zone limitrofe e della cooperazione NATO-Russia nella presenza

internazionale di sicurezza in Kosovo.

21 settembre

Il Segretario generale della NATO Javier Solana si compiace per la dichiarazione di

KFOR che l’Esercito di liberazione del Kosovo ha adempiuto al proprio impegno di

smilitarizzare.

21-22 settembre

Riunione informale dei Ministri della difesa della NATO a Toronto.

Page 312: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-188

23 settembre

L’Unione Europea si felicita per il completamento del disarmo dell’Esercito di

liberazione del Kosovo e per la creazione di un multietnico Corpo di protezione del

Kosovo.

24 settembre

Aerei militari russi cominciano una campagna di bombardamenti intorno alla

provincia ribelle di Grozny, dando il via ad una escalation del conflitto in Cecenia.

6 ottobre

Visita alla NATO del Presidente della Repubblica federale di Germania Johannes

Rau.

11 ottobre

NATO e Ucraina sottoscrivono un accordo per fornire una formazione civile agli

ufficiali congedati dell’esercito ucraino.

13 ottobre

La NATO rilascia una dichiarazione su dei programmi di ricerca, sviluppo e

acquisizione relativi alle armi non letali.

14 ottobre

Lord Robertson assume le funzioni di Segretario generale della NATO,succedendo

a Javier Solana,il cui mandato è terminato il 6 ottobre.

15 ottobre

Il Presidente del Montenegro Milo Djukanovic si incontra con il Segretario

generale della NATO Lord Robertson per discutere della situazione in Montenegro e

nella regione balcanica. Il Segretario generale sottolinea la necessità che tutti i leader

della regione balcanica si adoperino per la stabilità e la democratizzazione.

Quinta Conferenza NATO-Giappone sulla sicurezza presso la sede della NATO.

Page 313: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-189

19 ottobre

Il Segretario generale della NATO e i rappresentanti permanenti del Consiglio

Atlantico visitano la Bosnia Erzegovina, il Kosovo e la Repubblica ex jugoslava di

Macedonia.

Visita alla NATO del Primo Ministro di Ungheria Viktor Orban.

21 ottobre

Il Segretario generale della NATO Lord Robertson annuncia riduzioni degli

effettivi della SFOR.

26 ottobre

Visita alla NATO del Presidente della Lettonia Vaira Vike Freiberga.

27 ottobre

In una riunione del Consiglio congiunto permanente a livello di ambasciatori

NATO e Russia discutono della situazione in Kosovo e nelle aree adiacenti e della

cooperazione NATO-Russia nella presenza internazionale di sicurezza in Kosovo.

3 novembre

La NATO annuncia la nomina del gen. Joseph W.Ralston, dell’aeronautica militare

statunitense,quale successore del gen. Wesley K.Clark come Comandante supremo

alleato in Europa (SACEUR).

4 novembre

Il Consiglio d’Europa tiene un dibattito d’urgenza per discutere dell’offensiva russa

in Cecenia.

17 novembre

Il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia a livello di ambasciatori

sottolinea l’impegno alla completa attuazione della Risoluzione 1244 del Consiglio di

sicurezza dell’ONU e riafferma la determinazione di NATO e Russia a cooperare

Page 314: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-190

strettamente nel garantire la protezione delle minoranze in Kosovo e l’istituzione di una

società democratica e multietnica.

18-19 novembre

Vertice dell’OSCE a Istanbul,Turchia. 54 paesi firmano una nuova Carta per la

sicurezza europea ed un aggiornato trattato per il controllo degli armamenti delle Forze

convenzionali in Europa (CFE).

29 novembre

Riunione della Commissione NATO-Ucraina a livello di ambasciatori.

Visita alla NATO dell’Alto rappresentante Wolfgang Petrisch, responsabile del

coordinamento delle attività delle organizzazioni e delle agenzie civili in Bosnia

Erzegovina.

1 dicembre

Il Ministro degli esteri di Irlanda David Andrews visita la NATO e firma il

documento quadro del PfP. L’Irlanda diviene il 25° membro del programma PfP.

3 dicembre

Riunione della Commissione NATO-Ucraina in sessione dei Ministri della difesa.

Riunione del Consiglio di partenariato euro-atlantico in sessione dei Ministri della

difesa.

6 dicembre

Dichiarazione del Segretario generale della NATO Lord Robertson riguardo al

Rapporto dell’OSCE sul Kosovo, che conferma come una sistematica e premeditata

campagna di persecuzione sia stata condotta dalle forze di sicurezza serbe contro la

popolazione di etnia albanese.

8 dicembre

L’ONU,l’OSCE e il Consiglio d’Europa rilasciano una dichiarazione congiunta in

cui richiedono alla Russia di rispettare i diritti umani in Cecenia.

Page 315: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-191

10 dicembre

La Turchia diviene un candidato ufficiale per l’adesione all’Unione Europea.

13 dicembre

Dichiarazione di Lord Robertson, Segretario generale della NATO, che si compiace

per i risultati del Consiglio europeo di Helsinki sul rafforzamento del ruolo europeo nel

campo della sicurezza e della difesa.

15-16 dicembre

Riunione dei Ministri degli esteri a Bruxelles per discutere i risultati del Consiglio

della UE a Helsinki,delle operazioni militari a guida NATO in Bosnia Erzegovina e in

Kosovo, delle relazioni con la Russia e della situazione in Cecenia.

16 dicembre

Il Consiglio di partenariato euro-atlantico (EAPC) approva il proprio Piano

d’azione per il 2000-2002.

31 dicembre

Boris Eltsin annuncia le proprie dimissioni da Presidente della Russia e affida la

Presidenza ad interim al Primo Ministro Vladimir Putin, in attesa delle elezioni nel

2000.

Page 316: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-192

2000

19 gennaio

Visita alla NATO del Procuratore del Tribunale penale internazionale per la ex

Jugoslavia (ICTY), Carla Del Ponte.

Il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia riafferma la determinazione di

NATO e Russia a cooperare strettamente per garantire la protezione delle minoranze in

Kosovo.

25 gennaio

Dichiarazione del Segretario generale della NATO Lord Robertson sull’arresto di

Mitar Vasiljevic, accusato di crimini di guerra in Bosnia Erzegovina.

14 febbraio

Dichiarazione del Segretario generale della NATO Lord Robertson sugli attacchi

contro uomini della KFOR a Kosovska Mitrovica.

15 febbraio

Visita alla NATO del Primo Ministro della Croazia Ivica Racan.

16 febbraio

Diffusione di una dichiarazione congiunta in occasione della visita a Mosca del

Segretario generale della NATO Lord Robertson, in cui si afferma l’intenzione di

NATO e Russia di intensificare il dialogo e la cooperazione.

1 marzo

Diffusione di una dichiarazione dopo la prima riunione della Commissione NATO-

Ucraina a Kiev.

5 marzo

Dichiarazione del Segretario generale della NATO Lord Robertson riguardo

all’arresto di Dragoljub Prcac, accusato di crimini di guerra in Bosnia Erzegovina.

Page 317: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-193

8 marzo

Dichiarazione del Segretario generale della NATO Lord Robertson dopo la

riunione del Consiglio Atlantico, che condanna il perpetuarsi della violenza a Mitrovica.

14 marzo

L’Algeria aderisce al Dialogo Mediterraneo della NATO.

15 marzo

Il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia riafferma la determinazione della

NATO e della Russia ad intensificare il dialogo e la cooperazione reciproci.

21 marzo

Il Segretario generale della NATO Lord Robertson pubblica il proprio rapporto

personale al Consiglio Atlantico sull’anniversario dell’intervento militare dell’Alleanza

nel conflitto in Kosovo (“Kosovo One Year On:Achievement and Challenge”).

22 marzo

Maart Laar, Primo Ministro di Estonia visita la NATO.

26 marzo

Vladimir Putin viene eletto Presidente della Federazione Russa.

28 marzo

I rappresentanti dei 6 paesi del Gruppo di contatto per la ex Jugoslavia si riuniscono

per esaminare come far progredire il processo di pace in Kosovo.

Lord Robertson si congratula con Vladimir Putin per la sua elezione a Presidente

della Russia e sottolinea la volontà della NATO a rafforzare la cooperazione con la

Russia.

Page 318: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-194

31 marzo

I donatori internazionali mettono a disposizione del Patto di stabilità per i Balcani

2,4 milioni di euro.

3 aprile

Il Segretario generale della NATO Lord Robertson rilascia una dichiarazione

sull’arresto di Momcilo Krajisnik, stretto collaboratore dell’ex leader serbo Radovan

Karadjic.

12 aprile

Il Comandante supremo alleato in Europa, gen. Wesley Clark riceve dal Segretario

generale della NATO Lord Robertson la medaglia della NATO per il ruolo avuto nella

ex Jugoslavia e in Kosovo.

13 aprile

Il Segretario generale della NATO Lord Robertson visita il Tribunale penale

internazionale per la ex Jugoslavia (ICTY) a L’Aia.

14 aprile

La Duma (Camera bassa del Parlamento russo) ratifica il Trattato russo-americano

sulla riduzione degli armamenti strategici (START II).

19 aprile

Il Consiglio della Federazione (Camera alta del Parlamento russo) ratifica il

Trattato START II.

2 maggio

Il generale USA Joseph Ralston succede al generale Wesley Clark quale

Comandante supremo alleato in Europa (SACEUR).

Page 319: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-195

4 maggio

Visita alla NATO dell’Ambasciatore Wolfgang Petrisch, Alto Rappresentante

responsabile per il coordinamento delle organizzazioni e delle agenzie civili in Bosnia

Erzegovina.

5 maggio

Visita alla NATO del Presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi.

9 maggio

Il Primo Ministro croato Ivica Racan visita la NATO.

22 maggio

Visita alla NATO del Primo Ministro ucraino Viktor Yuschenko.

24 maggio

Riunione ministeriale del Consiglio Atlantico a Firenze. I Ministri degli esteri della

NATO discutono dei progressi nella SFOR e nella KFOR e di altri sviluppi nella ex

Jugoslavia, dell’attuazione dell’Iniziativa sulle capacità della difesa (DCI), e del futuro

rapporto con l’Unione Europea, come pure di altri settori della politica dell’Alleanza.

Riunione ministeriale a Firenze del Consiglio congiunto permanente NATO-Russia

(PJC): si esaminano i progressi nella cooperazione NATO-Russia e la situazione nella

ex Jugoslavia, e si approva un Programma di lavoro per il resto del 2000.

25 maggio

A Firenze,nella sua riunione a livello di Ministri degli esteri,il Consiglio di

partenariato euro-atlantico (EAPC) discute una serie di questioni relative alla sicurezza,

tra cui l’Iniziativa per l’Europa sud-orientale e gli sviluppi in Kosovo e in Bosnia

Erzegovina.

La Croazia diviene il 46° membro dell’EAPC ed aderisce al Partenariato per la

Pace (PfP).

Page 320: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-196

Riunione ministeriale a Firenze della Commissione NATO-Ucraina: si discute dei

progressi del Partenariato NATO-Ucraina, della situazione in Kosovo e di altre

questioni regionali.

Alexander Yuschenko dell’Università ucraina Politecnico di stato Kharkov riceve

la borsa di studio Manfred Wörner per l’anno 2000.

7 giugno

La NATO condanna i recenti attacchi contro le guardie di frontiera della

Repubblica ex jugoslava di Macedonia.

8 giugno

I Ministri della difesa della NATO riuniti nella sessione ministeriale del Consiglio

Atlantico a Bruxelles rilasciano una dichiarazione sull’Iniziativa sulle capacità della

difesa della NATO e sulla situazione nei Balcani.

In una riunione del Comitato di pianificazione della difesa e del Gruppo di

pianificazione nucleare, i Ministri della difesa della NATO adottano un nuovo insieme

di Obiettivi delle forze della NATO per il periodo sino al 2006.

Riunita in sessione dei Ministri della difesa, la Commissione NATO-Ucraina

discute della cooperazione NATO-Ucraina nella KFOR, della partecipazione

dell’Ucraina al PfP, dei programmi dell’Ucraina per la ristrut turazione delle proprie

forze armate e di altri aspetti del partenariato.

9 giugno

Riunitosi in sessione dei Ministri della difesa,il Consiglio di partenariato euro-

atlantico (EAPC) si felicita per il completamento della prima serie completa di obiettivi

del Partenariato e riceve un Rapporto di sintesi sul Processo di pianificazione e di

riesame (PARP) del Partenariato per la Pace.

Riunitosi a livello ministeriale, il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia

(PJC) si felicita per le misure assunte per rafforzare la consultazione e la cooperazione,

discute della situazione nella ex Jugoslavia ed esamina le priorità militari e di difesa nel

contesto del dialogo NATO-Russia.

Page 321: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-197

13 giugno

La NATO annuncia l’attribuzione di 54 borse di ricerca NATO-EAPC a cittadini

dei paesi membri dell’EAPC.

19-20 giugno

Alla riunione del Consiglio dell’Unione Europea a Feira, Portogallo, si adottano

delle proposte tese ad istituire 4 gruppi di lavoro ad hoc per occuparsi della

cooperazione NATO-UE.

25 giugno

Il Segretario generale della NATO Lord Robertson rilascia una dichiarazione

sull’arresto da parte di SFOR di Dusko Sikirica, accusato dal Tribunale penale

internazionale per la ex Jugoslavia (ICTY).

27 giugno

Visita alla NATO del Presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev.

28 giugno

Il ten.generale USA Kernan viene nominato successore dell’ammiraglio Gehman

quale Comandante supremo alleato dell’Atlantico (SACLANT) dal settembre 2000.

17 luglio Il

Presidente croato Stipe Mesic visita la NATO.

17-19 luglio

Missione conoscitiva del Consiglio Atlantico nei Balcani.

24 luglio

Il generale Valery Manilov, primo vice Capo dello Stato maggiore generale delle

forze armate russe, espone al Consiglio congiunto permanente NATO-Russia la dottrina

militare russa e la percezione russa del Concetto strategico dell’Alleanza.

Page 322: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-198

24-29 luglio

Seminario nel quadro del programma di cooperazione nel campo della sicurezza tra

la NATO e la Bosnia Erzegovina presso il Centro internazionale norvegese per la difesa

di Sessvollmoen, Norvegia.

27 luglio

Il Segretario generale della NATO Lord Robertson rilascia una dichiarazione in cui

si compiace della dichiarazione di Airlie House effettuata da importanti personalità

kosovare di etnia albanese e serbe, quale importante passo verso la riconciliazione tra

tutti i gruppi etnici del Kosovo.

10 agosto

Il ten.generale Thorstein Skiaker, dell’esercito norvegese, è nominato dalla

primavera del 2001 Comandante di KFOR.

22 agosto

La NATO presenta le proprie condoglianze alla Russia per la perdita

dell’equipaggio del sottomarino “Kursk ”.

1 settembre

Il Segretario generale della NATO Lord Robertson rilascia una dichiarazione sulla

decisione USA di continuare le prove e lo sviluppo di un limitato sistema di Difesa

nazionale antimissile, sottolineando l’importanza di una continua consultazione con gli

Alleati.

8 settembre

Il generale USA Michael L.Dodson sostituisce il generale USA Ronald E.Adams

quale Comandante di SFOR.

13 settembre

Il Primo Ministro sloveno Andrei Bajuk visita la NATO.

Page 323: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-199

Carl Bildt,inviato speciale dell’ONU per i Balcani relaziona il Consiglio Atlantico

presso la sede della NATO.

18 settembre

George Papandreou, Ministro degli esteri greco, diviene Presidente onorario del

Consiglio Atlantico, succedendo a Joschka Fischer, Ministro degli esteri tedesco.

19 settembre

Nella loro prima riunione,il Consiglio Atlantico e il Comitato politico e di sicurezza

provvisorio della UE, fanno il bilancio dei progressi conseguiti nei gruppi di lavoro ad

hoc UE-NATO creati per stabilire le disposizioni per l’accesso della UE ai mezzi

collettivi della NATO e i meccanismi di consultazione permanente tra la NATO e la

UE.

20-29 settembre

Un’esercitazione in caso di calamità -“Transcarpathia 2000”- che simula delle

grandi inondazioni, viene effettuata nell’Ucraina occidentale nel quadro del Partenariato

per la Pace e del Piano di lavoro NATO-Ucraina. Vi partecipano 350 uomini dei servizi

di reazione in caso di calamità di 11 paesi dell’EAPC.

27 settembre

Il Primo Ministro Kjubco Georgievski della Repubblica ex jugoslava di Macedonia

visita la NATO per discussioni con il Segretario generale della NATO Lord Robertson.

4-6 ottobre

Il Comitato politico della NATO visita l’Ucraina.

5 ottobre

Visita alla NATO del Segretario generale dell’ONU Kofi Annan per discutere delle

sfide alla sicurezza nei Balcani e del contributo della NATO alle operazioni di

mantenimento della pace dell’ONU.

Page 324: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-200

6 ottobre

A seguito delle elezioni contestate del 24 settembre, delle manifestazioni di protesta

a Belgrado e dell’occupazione del Parlamento federale, Vojislav Kostunica, leader

dell’opposizione democratica di Serbia, viene riconosciuto a livello internazionale quale

nuovo Presidente della Jugoslavia, costringendo l’ex Presidente Slobodan Milosevic a

lasciare la carica.

10 ottobre

In una riunione informale dei Ministri della difesa della NATO a Birmingham nel

Regno Unito,il Segretario generale della NATO Lord Robertson si felicita per la

transizione democratica che sta avvenendo nella Repubblica federale di Jugoslavia e

manifesta amicizia per quel popolo.

13 ottobre

Dichiarazione del Segretario generale della NATO Lord Robertson sulla

operazione della SFOR per arrestare Janko Janjicic accusato di crimini di guerra.

13-14 ottobre

Seminario sugli Strumenti politico/militari per la prevenzione dei conflitti

nell’ambito del programma del Consiglio di partenariato euro-atlantico

(EAPC)/Partenariato per la Pace (PfP) a Lubiana, Slovenia.

16 ottobre

Il generale italiano Carlo Cabigiosu sostituisce il generale spagnolo Juan Ortuño

quale Comandante della KFOR.

18 ottobre

Riunione alla NATO del Gruppo di lavoro NATO-Ucraina sulla cooperazione

scientifica e ambientale.

Carla Del Ponte, Procuratore del Tribunale penale internazionale per la ex

Jugoslavia (ICTY)a L’Aia, parla davanti al Consiglio di partenariato euro-atlantico

(EAPC) presso la sede della NATO.

Page 325: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-201

30 ottobre

Dichiarazione di Lord Robertson sul positivo svolgimento delle elezioni locali in

Kosovo del 28 ottobre.

L’OSCE dichiara Ibrahim Rugova, leader della Lega democratica del Kosovo,

vincitore delle elezioni amministrative.

31 ott.-3 nov.

Assemblea generale dell’Associazione del Trattato Atlantico a Budapest.

1-10 novembre

L’esercitazione Cooperative Determination ha luogo a Lucerna, Svizzera. A tale

esercitazione prendono parte 9 paesi della NATO e 11 paesi partner,come pure delle

organizzazioni internazionali,tra cui il Comitato internazionale della Croce Rossa e

l’Alto Commissariato dell’ONU per i rifugiati,per addestrare i partecipanti alle

procedure delle operazioni a sostegno della pace.

2-3 novembre

Rappresentanti della Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino) e dell’Assemblea

parlamentare della NATO si riuniscono presso la sede della NATO di Bruxelles per

discutere della cooperazione NATO-Ucraina.

9 novembre

Riunione del Consiglio Atlantico con il Comitato politico e di sicurezza provvisorio

dell’Unione Europea.

Visita alla NATO di George Soros per discussioni con il Segretario generale della

NATO Lord Robertson su una possibile cooperazione volta a rafforzare la società

democratica nell’Europa sud-orientale e nell’Asia centrale.

10 novembre

La Jugoslavia è ammessa all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in

Europa (OSCE) quale 55° stato partecipante.

Page 326: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-202

11 novembre

Le elezioni generali in Bosnia Erzegovina si concludono con significative vittorie

dei partiti nazionalisti in tutti e tre i gruppi etnici.

13 novembre

Il Consiglio dei Ministri dell’Europa occidentale (WEU), riunito a Marsiglia,prende

delle decisioni relative al trasferimento all’Unione Europea delle funzioni operative

della WEU e in merito alle disposizioni relative alle rimanenti funzioni e strutture della

WEU.

15-17 novembre

Il Comitato militare della NATO visita la Bosnia Erzegovina e il Kosovo.

16 novembre

La Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino) ratifica il Trattato per la totale messa al

bando degli esperimenti nucleari.

20 novembre

Il Primo Ministro bulgaro Ivan Kostov visita la NATO.

21 novembre

Nella Conferenza per l’impegno delle capacità a Bruxelles, i Ministri della difesa

dell’Unione Europea e dei paesi Partner offrono forze sostanziali in grado di fornire le

capacità militari per conseguire l’Obiettivo primario della UE stabilito a Helsinki nel

dicembre 1999, per consentire alla UE di dispiegare,a partire dal 2003, forze militari

sino a 60.000 uomini per delle operazioni di gestione delle crisi.

22 novembre

Visita alla NATO del Cancelliere della Repubblica federale di Germania Gerhard

Schröder.

Page 327: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-203

24 novembre

Visita alla NATO di Mikulas Dzurinda, Primo Ministro slovacco.

28 novembre

Visita alla NATO di Vaira Vike-Freiberga, Presidente della Lettonia.

Visita alla NATO di Aleksander Kwasniewski, Presidente della Polonia.

29 novembre

Dichiarazione del Segretario generale della NATO Lord Robertson sul riaccendersi

della violenza nella Serbia meridionale, lungo il confine con il Kosovo.

5 dicembre

Riunitosi a livello di Ministri della difesa, il Consiglio congiunto permanente

NATO-Russia sottolinea il proprio impegno per un forte e stabile partenariato NATO-

Russia teso a rafforzare la stabilità e la sicurezza euro-atlantica.

Il Consiglio inoltre esamina la situazione nella ex Jugoslavia, i progressi nella

cooperazione tra ufficiali della NATO e russi allo SHAPE, la cooperazione tra le forze

NATO e russe nella SFOR e nella KFOR, le possibilità di ampliare la futura

cooperazione, e l’apertura di un Ufficio militare di collegamento della NATO a Mosca.

6 dicembre

Il Segretario generale della NATO Lord Robertson annuncia che dei colloqui sulle

Misure per accrescere la fiducia tra Grecia e Turchia hanno portato ad un accordo tra i

due paesi per la reciproca notifica preventiva di esercitazioni nazionali.

7 dicembre

Riunione al vertice dell’Unione Europea a Nizza. I leader della UE adottano

ulteriori misure per rafforzare la politicadi sicurezza e di difesa europea e stabiliscono

dei dispositivi di consultazione e cooperazione tra la NATO e la UE.

Boris Trajkovski, Presidente della Repubblica ex jugoslava di Macedonia visita la

NATO.

Page 328: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-204

14 dicembre

I Ministri della difesa della NATO,riunitisi a Bruxelles, esaminano i piani nazionali

di difesa per il 2001-2005 e adottano un piano delle forze che risponde alle esigenze del

futuro contesto di sicurezza. Viene inoltre approvata la nuova Direttiva ministeriale che

fornirà il quadro per la pianificazione della difesa della NATO e dei singoli paesi sino al

2008.

George W.Bush viene nominato Presidente degli Stati Uniti in seguito alla

decisione della Corte Suprema degli USA a favore del candidato presidenziale

repubblicano.

Riunione ministeriale della Commissione NATO-Ucraina a Bruxelles. I Ministri

degli esteri si felicitano per i positivi progressi compiuti in differenti settori della

cooperazione NATO-Ucraina e approvano un ambizioso Piano di lavoro per il 2001. I

Ministri degli esteri esaminano lo stato della cooperazione nei Balcani,il Partenariato

per la Pace, i contatti parlamentari, la pianificazione civile di emergenza, la riforma

della difesa e le misure contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa. I

Ministri esprimono apprezzamento per la decisione di chiudere la centrale nucleare di

Chernobyl.

15 dicembre

Riunione ministeriale dell’EAPC. I Ministri degli esteri esaminano la situazione

nella ex Jugoslavia e valutano altri aspetti della cooperazione tra cui il futuro ruolo

dell’EAPC e il contributo alle iniziative di cooperazione regionale.

Viene pubblicato il Piano d’azione dell’EAPC per 2000-2002.

Riunione ministeriale del Consiglio Atlantico. I Ministri degli esteri esaminano i

progressi compiuti in tutte le attività dell’Alleanza,tra cui il rapporto della NATO con

l’Unione Europea e il processo volto a stabilire disposizioni per la cooperazione

NATO/UE nel contesto dell’ESDI.

La NATO rilascia un rapporto sulle Opzioni riguardanti le Misure per accrescere la

fiducia e la sicurezza (CSBM), le verifiche, la non proliferazione, il controllo degli

armamenti e il disarmo.

Page 329: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-205

Riunione ministeriale del Consiglio congiunto permanente NATO-Russia. I

Ministri degli esteri esaminano la situazione nella ex Jugoslavia, felicitandosi per i

pacifici mutamenti democratici nella Repubblica federale di Jugoslavia.

I Ministri inoltre esaminano i progressi nella cooperazione NATO-Russia in merito

alle discussioni in corso su strategia e dottrina,controllo degli armamenti, proliferazione,

infrastrutture militari, armamenti nucleari, riqualificazione del personale militare e

ricerca e salvataggio in mare.

I Ministri degli esteri procedono ad uno scambio di lettere sull’istituzione di un

Ufficio informazione della NATO a Mosca per accrescere nell’opinione pubblica la

comprensione dell’evolversi delle relazioni NATO-Russia.

Page 330: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-206

2001

10 gennaio

Visita alla NATO del Ministro degli esteri della Repubblica federale di Jugoslavia

Goran Svilanovic.

Dichiarazione del Segretario generale sull’uso nei Balcani di munizioni contenenti

uranio impoverito.

12 gennaio

Istituzione di un Comitato ad hoc della NATO sull’uranio impoverito che funga da

centro per lo scambio di informazioni e il coordinamento su tale argomento.

18 gennaio

L’autorità di comando sulle forze a guida NATO in Kosovo (KFOR) è trasferita dal

Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa (SHAPE) alle Forze alleate

dell’Europa meridionale (AFSOUTH) con sede a Napoli.

24 gennaio

Visita alla NATO del Primo Ministro rumeno Adrian Nastase.

Viene bandito un concorso internazionale per il progetto della nuova sede della

NATO.

Nella riunione del Consiglio congiunto permanente NATO-Russia gli ambasciatori

convengono sulle misure per attuare il Programma di lavoro del PJC per il 2001.

25 gennaio

Un progetto di aiuti umanitari è attuato dai paesi della NATO e dai paesi

partner,sotto la direzione dell’Agenzia della NATO per la manutenzione e

l’approvvigionamento (NAMSA), per aiutare l’Albania a distruggere gli stock di mine

antiuomo.

Page 331: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-207

30 gennaio

Visita alla NATO dell’ex Rappresentante speciale del Segretario generale

dell’ONU in Kosovo Bernard Kouchner.

31 gennaio

Visita alla NATO di Rolandas Paksas,Primo Ministro della Repubblica di Lituania.

5 febbraio

Prima riunione del Consiglio Atlantico e del Comitato politico e di sicurezza della

UE a livello di ambasciatori, sulla base delle nuove disposizioni permanenti di

consultazione NATO-UE. Le discussioni si focalizzano sulle relazioni NATO-UE e sul

contributo di entrambi gli organismi alla gestione delle crisi nei Balcani occidentali.

6 febbraio

Visita alla NATO di Ruud Lubbers nuovo Alto Commissario dell’ONU per i

rifugiati.

14-16 febbraio

Seminario annuale sull’attuazione di aspetti del Trattato sulle Forze armate

convenzionali in Europa (CFE) organizzato dal Comitato per il coordinamento delle

verifiche della NATO, con la partecipazione di rappresentanti di 30 paesi parti del

trattato.

15 febbraio

Nebojsa Covic, vice Primo Ministro serbo, ed il Ministro degli esteri jugoslavo

Vislanovic relazionano il Consiglio Atlantico sull’iniziativa tesa a cercare una soluzione

pacifica per i conflitti nella Serbia meridionale.

15-21 febbraio

La NATO effettua una esercitazione annuale di gestione delle crisi (CMX 2001),

cui partecipano per la prima volta 14 paesi del Partenariato per la Pace.

Page 332: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-208

16 febbraio

Il Segretario generale della NATO rilascia una dichiarazione per condannare

l’attacco ad un autobus nei pressi di Podujevo, in Kosovo,in cui vennero uccisi o feriti

civili serbi.

18 febbraio

Dichiarazione del Segretario generale della NATO che condanna l’escalation della

violenza nella Serbia meridionale.

18-22 febbraio

Unità della Forza navale permanente della NATO in Atlantico effettuano una

esercitazione di aiuto umanitario nei Caraibi, per valutare le capacità a fornire aiuti

umanitari in seguito a tempeste e uragani tropicali.

20 febbraio

Il Segretario generale della NATO Lord Robertson inaugura il nuovo Ufficio

informazione della NATO a Mosca.

23 febbraio

Il Segretario generale della NATO rilascia una dichiarazione felicitandosi per la

creazione di un nuovo governo in Bosnia Erzegovina composto da partiti democratici.

26 febbraio

NATO e Ucraina firmano un accordo sulla Attuazione pratica del Programma

NATO-Ucraina riguardante la riqualificazione del personale militare ucraino posto in

congedo, o che lo sarà, per l’anno 2001.

27 febbraio

Riunione del Consiglio Atlantico in sessione dei Ministri degli esteri,cui partecipa

il nuovo Segretario di stato USA Colin Powell.

Rappresentanti dell’ONU, della UE, dell’OSCE, dell’UNHCR e della NATO si

riuniscono presso la sede della NATO a Bruxelles per discutere dell’aumento della

Page 333: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-209

tensione nella valle di Presevo, concentrandosi su come coordinare la loro azione per

contribuire a ridurre il numero di scontri armati e prevenire il propagarsi della violenza

nella regione.

Il Consiglio Atlantico manifesta nuovamente la propria preoccupazione per la

situazione nella Serbia meridionale e condanna i continui atti di violenza.

Nel contesto del Partenariato per la Pace,la NATO rende noti i dettagli la cui

esecuzione è affidata all’Agenzia della NATO per la manutenzione e

l’approvvigionamento (NAMSA),per fornire assistenza e addestramento al governo

della Moldavia per la distruzione di mine terrestri antiuomo e di altro munizionamento.

28 febbraio

Visita alla NATO del Rappresentante speciale del Segretario generale dell’ONU in

Kosovo Hans Aekkerup.

Il Consiglio congiunto permanente NATO-Russia discute degli sviluppi nella

Repubblica federale di Jugoslavia e della cooperazione NATO-Russia in Kosovo

(KFOR).

Il Segretario generale Lord Robertson annuncia che la NATO è pronta ad applicare

una riduzione scaglionata e condizionata della zona di sicurezza terrestre lungo il

confine del Kosovo e nomina un rappresentante personale per la regione per contribuire

allo sviluppo di una soluzione pacifica del conflitto.

2 marzo

Il Segretario generale della NATO rilascia una dichiarazione per condannare i

violenti incidenti nell’area di confine della Macedonia.

4 marzo

In seguito ad un accordo tra la NATO e il governo jugoslavo, truppe jugoslave

entrano nella Zona di sicurezza terrestre, il corridoio di 5 chilometri lungo il confine tra

la Serbia meridionale e il Kosovo, per la prima volta dopo il loro ritiro dal Kosovo nel

giugno 1999.

Page 334: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-210

5 marzo

Visita alla NATO del Presidente bulgaro Petar Stoyanov.

8 marzo

Il Consiglio Atlantico annuncia misure relative alla Serbia meridionale e alla

Repubblica ex jugoslava di Macedonia, inclusa una riduzione scaglionata della Zona di

sicurezza terrestre.

9 marzo

Visita alla NATO del Ministro degli esteri della Repubblica ex jugoslava di

Macedonia, Srgjan Kerim.

13 marzo

La NATO si felicita per la pubblicazione del rapporto del Programma dell’ONU

per l’ambiente (UNEP) sui possibili rischi per la salute associati all’uso di munizioni

all’uranio impoverito in Kosovo.

9 marzo

Visita alla NATO dell’Alto Rappresentante per la Bosnia Erzegovina Wolfgang

Petrisch.

20-29 marzo

Durante un corso di studi avanzati sponsorizzato dalla NATO a Budapest, degli

esperti analizzano aspetti scientifici e tecnici relativi all’attuazione del Protocollo della

Convenzione sulle armi biologiche e tossiche (BTWC).

21 marzo

Il Consiglio Atlantico approva ulteriori misure per accrescere la stabilità nei

Balcani meridionali e rendere manifesto il proprio sostegno al governo di Skopje, tra cui

la nomina dell’Ambasciatore Hans-Joerg Eiff quale Alto Rappresentante civile della

NATO a Skopje.

Page 335: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-211

Riunione del Consiglio di partenariato euro-atlantico (EAPC). Gli ambasciatori

esprimono il loro sostegno al governo della Repubblica ex jugoslava di Macedonia,

condannano la violenza degli estremisti e si compiacciono per le misure assunte per

rafforzare la sicurezza delle frontiere.

Visita alla NATO di Jakob Kellenberger, Presidente del Comitato internazionale

della Croce Rossa.

26 marzo

Il Segretario generale della NATO Lord Robertson e l’Alto Rappresentante della

UE Javier Solana visitano Skopje per riaffermare il loro sostegno al governo della

Repubblica ex jugoslava di Macedonia e per sollecitare moderazione nella reazione

nell’attuale conflitto.

28 marzo

Riunione del Consiglio congiunto permanente NATO-Russia. Gli ambasciatori

discutono della situazione nei Balcani e della cooperazione NATO-Russia nella KFOR

e si felicitano per gli sforzi internazionali volti a prevenire l’escalation di tensioni

etniche nella regione.

29 marzo

Dichiarazione del Segretario generale della NATO sui colpi da mortaio nei pressi di

Krivenik in Kosovo,in cui dei civili sono stati uccisi o feriti.

3 aprile

Visita nei Balcani (Macedonia e Kosovo) del Segretario Generale della NATO e

degli ambasciatori dei 19 paesi membri.

6 aprile

Il parlamento Bulgaro ratifica l’accordo che autorizza il transito di forze NATO sul

territorio Bulgaro.

Page 336: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-212

15 aprile

Dragan Obrenovic, accusato di crimini di guerra da Tribunale criminale

Internazionale per la Yugoslavia (ICTY) viene arrestato da forze SFOR.

24 Aprile

Israele, prima tra le sette nazioni partecipanti all’Iniziativa di Dialogo per il

Mediterraneo, firma l’accordo sulla sicurezza con la NATO.

26 aprile

Una delegazione di leader politici in rappresentanza dei vari gruppi etnici del

Kosovo si incontra con Lord Robertson e con il Consiglio Atlantico.

15 maggio

Il neo eletto primo ministro della Moldavia si incontra a Bruxelles con Lord

Robertson e dichiara l’intenzione di estendere la cooperazione con la NATO

nell’ambito della “Partnership for Peace”.

6 giugno

Il presidente dell’Armenia, Robert Kocharian, si incontra a Bruxelles con Lord

Robertson per discutere sulle tensioni fra Armenia ed Adzerbaijan sulla regione del

Nagorno-Karabakh.

12 giugno

Per la prima volta si incontrano congiuntamente a Bruxelles il Comitato Militare

della NATO ed il Comitato Militare della EU per scambiare informazioni sullo sviluppo

della cooperazione NATO-EU per la sicurezza.

20 giugno

Il Consiglio Atlantico risponde alla richiesta del presidente macedone Trajkovsky

per l’assistenza finalizzata alla demilitarizzazione del National Liberation Army (NLA)

ed per il disarmo delle organizzazioni estremistiche albanesi operanti in Macedonia.

Page 337: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-213

5 luglio

Accordo sul “cessate- il fuoco” in Macedonia.

10 agosto

Vidoje Blagojevic, comandante serbo-bosniaco accusato di genocidio dal Tribunale

Internazionale per i Crimini di Guerra in Jugoslavia, viene arrestatola forze SFOR.

15 agosto

Dragan Jokic, accusato di contro l’umanità e crimini di guerra dal Tribunale

Internazionale per i Crimini di Guerra in Jugoslavia, si arrende a truppe SFOR

22 agosto

Gli avvenimenti in Macedonia sono gli argomenti principali del Consiglio Atlantico

della NATO e del Political and Security Commettee (PSC) dell’Unione Europea.

11 settembre

Attentato al World Trade Centre di New York ed al Pentagono. Nel corso di un

meeting speciale tenuto nella sera, gli alleati NATO dichiarano che gli Stati Uniti

possono contare sul loro supporto e sulla loro assistenza.

13 settembre

Durante un meeting del NATO-Russia Permanent Joint Coucil (PJC) i paesi

membri NATO e la Russia rimarcano la loro indignazione per l’attentato dell’11

settembre.

14 settembre

Durante un meeting della Commissione NATO-Ucraina vengono espresse

condoglianze per le vittime dell’attentato dell’11 settembre, che viene considerato come

un attacco diretto alle fondamenta della democrazia per l’intero mondo.

Page 338: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-214

2 ottobre

Frank Taylor, ambasciatore degli USA, si rivolge al consiglio Atlantico per

informare che, secondo quanto risulta dalle investigazioni, l’attentato dell’11 settembre

è stato organizzato dalla rete terroristica “Al-Qaida” (guidata da Osama Bin Laden),

sotto la protezione del governo Talebano dell’Afghanistan. Viene confermata la

richiesta di applicazione dell’articolo 5 del trattato. Il Presidente Polacco Kwasniewsky

si incontra nella stessa giorna ta con Lord Robertson.

3 ottobre

Il Presidente Russo Putin si incontra a Bruxelles con Lord Robertson.

8-10 ottobre

Lord Robertson si incontra negli Stati Uniti con il Presidente Bush ed altri politici

americani per discutere sul terrorismo, sulla situazione dei Balcani e sulle relazioni con

la Russia.

18 ottobre

Visita congiunta di rappresentanti NATO-EU-OSCE a Skopje, in Macedonia.

7 novembre

Visita di Lord Robertson a Skopje e Pristina.

17 novembre

Elezioni legislative nella regione del Kosovo. Vengono eletti 120 membri di una

assemblea provvisoria con competenze su salute, educazione e trasporti.

21-23 novembre

Lord Robertson visita la Mosca con lo scopo di esplorare i modi di sviluppare un

nuovo livello di cooperazione con la Russia.

Page 339: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-215

2002

9 gennaio

Gli Ambasciatori dei sette paesi partecipanti all’iniziativa di dialogo con il

Mediterraneo si incontrano con il Consiglio Atlantico.

10 gennaio

Lord Robertson si reca in Spagna e Portogallo per incontrare i nuovi presidenti di

EU ed OSCE.

8 febbraio

durante una visita di Lord Robertson a Skopje, il Presidente Macedone Trajkovsky

richiede l’estensione di ulteriori tre mesi della operazione NATO in Macedonia iniziata

nel settembre 2001.

13 marzo

Prima visita della triade presidenziale della Bosnia-Herzegovina al quartier

generale della NATO.

22 marzo

Lord Robertson viene invitato al meeting informale dei Ministri della Difesa EU a

Saragozza.

9 aprile

Lord Robertson si incontra a Washington con il Presidente Bush e con altri

elementi di vertice del governo USA.

30 aprile

Incontri NATO-EU tra Lord robertson ed il Rappresentante Comune per la Politica

Estera e di Sicurezza dell’EU Javier Solana.

Page 340: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-216

21 maggio

La NATO estende la durata della operazione in Macedonia di altri quattro mesi,

fino al 26 Ottobre 2002.

28 maggio

A Roma si incontrano i Capi di Stato e di Governo dei paesi membri NATO e della

federazione russa, per lanciare formalmente il “NATO-Russia Council” (consiglio a

20), che servirà ad accelerare ed a dare maggiore qualità alle relazioni fra NATO e

Russia.

11 giugno

Il re di Giordania, Abdullah II, in visita la Quartier Generale della NATO, si

incontra con il Segretario Generale Lord Robertson e discute sulla partecipazione della

Giordania all’iniziativa di Dialogo per il Mediterraneo.

luglio

Miroslav Deronjic e Radovan Stankovic, ricercati dal Tribunale Internazionale per i

crimini di Guerra in Yugoslavia, vengono arrestati da forze SFOR.

8 ottobre

Lord Robertson al parlamento Europeo su politica estera, difesa dei diritti umani e

sicurezza comune.

11 ottobre

Truppe NATO in Bosnia-herzegovina (SFOR) trovano prove che una compagnia

locale ha esportato armi in IRAQ nonostante l’embargo.

11 novembre

Lord Robertson si incontra a Bruxelles con il presidente Russo Putin per discutere

sull’agenda del prossimo summit NATO di Praga e sullo stato della cooperazione

NATO-Russia.

Page 341: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-217

21 novembre

Al summit di Praga la NATO invita sette nazioni (Bulgaria, Estonia, Latria,

Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia) ad iniziare le trattative di adesione

all’Alleanza.

I paesi membri della NATo si impegnano a sviluppare nuove capacità da mettere a

disposizione dell’Alleanza per fronteggiare le nuove minacce del ventunesimo secolo.

22 novembre

Nella riunione della Commissione NATO-Ucraina (NUC) tenutasi a Praga viene

adottato il “NATO-Ucraina Action Plan”.

29 novembre

Su richiesta Macedone, la NATO decide di prolungare il supporto militare con una

nuova missione, a partire dal 16 Dicembre 2002. Lord robertson visita Tirana e

Skopje.

16 dicembre

Dichiarazione comune EU-NATO per una più stretta cooperazione politica e

militare fra le due organizzazioni.

Page 342: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-218

2003

16 gennaio

lord Robertson incontra il nuovo presidente EU ad Atene.

29 gennaio

Iniziano formalmente le trattative di adesione all’Alleanza per le nuove sette

nazioni invitate (Bulgaria, Estonia, Latria, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia).

4 febbraio

Viene deciso che forze navali NATO scorteranno navi mercantili e civili attraverso

lo Stretto di Gibilterra.

La “Repubblica Federale di Yugoslavia” cambia nome e diventa “Serbia e

Montenegro”.

6-19 febbraio

Il Consiglio Atlantico si riunisce per considerare la proposta di misure deterrenti e

difensive contro una possibile minaccia per la Turchia.

17 febbraio

Haradin Bala, Isak Musliu e Agim Murtezi, ricercati dal Tribunale Internazionale

per i Crimini di guerra in Yugoslavia, vengono arrestati in Kossovo da forze KFOR.

19 febbraio

Il Defence Planning Committee autorizza l’uso di velivoli AWACS e di strumenti

di difesa contro missili ed armi chimiche e biologiche per la protezione della Turchia.

26 febbraio

I velivoli AWACS arrivano alla base aerea di Konya, in Turchia.

Page 343: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-219

10 marzo

Navi da guerra alleate iniziano a scortare navi civili nello Stretto di Gibilterra,

nell’ambito del supporto alla guerra al terrorismo.

13 maggio

Per la prima volta si riunisce a Mosca il “Consiglio NATO-Russia (NRC)”,

presieduto dal Segretario Generale Lord Robertson.

21 maggio

La NATO conferma il prolungamento del supporto alle Nazioni Unite nella

missione in Kosovo.

3 giugno

Il Consiglio Atlantico approva l’offerta di supporto della Polonia nell’ambito della

Forza di Stabilizzazione in IRAQ.

12-13 giugno

I Ministri della Difesa dei paesi membri della NATO approvano la riforma della

struttura dei Comandi e pianificano la creazione di una “NATO Response force”.

18-20 giugno

Viene stabilito lo “Al lied Command Trasformation” al posto del precedente “Al

lied Command Atlantic”.

21 giugno

Lord Robertson partecipa al summit dell’Unione Europea sui Balcani tenuto a

Thessaloniki.

2 luglio

La Russia termina la propria missione dal Kosovo, e ritira il proprio contingente

dalla regione dopo quattro anni di servizio con la forza di “peacekeeping” guidata dalla

NATO.

Page 344: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-220

4 luglio

Il Segretario Generale della NATO, Lord robertson, si reca in visita a Roma in

occasione dell’inizio di presidenza italiana dell’unione Europea.

12 luglio

Le prime truppe NATO arrivano a Kabul per preparare il passaggio di

responsabilità alla NATO della missione di mantenimento della pace in Afgahnistan.

16 luglio

A Bruxelles si svolge la prima “Generation Conference” per la nuova Forza di

Risposta (Response Force).

16 luglio

Il Consiglio Atlantico approva l’estensione, fino al 15 Dicembre 2003, della

concessione di forze NATO all’Unione Europea per l’operazione in Macedonia.

23 luglio

Il NRC (NATO-Russia Council) richiama le autorità bosniache perché aumentino

gli sforzi per riformare le forze armate e creare una struttura di comando e che consenta

un effettivo controllo democratico da parte degli organi politici e di stato.

29 luglio

Unione Europea e NATO raggiungono un accordo sulla sicurezza e stabilità nei

Balcani Occidentali.

4 agosto

Il Portogallo ricorre all’EADRCC (Euro-Atlantic Disaster Response Coordination

Centre) per richiedere urgentemente velivoli speciali, per combattere l’ondata di incendi

che divampano nella regione.

Page 345: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “I”

I-221

11 agosto

La NATO prenda la guida della missione in Afghanistan. Per la prima volta nella

sua storia, l’Alleanza interviene al di fuori dell’area Euro-Atlantica e guida una forza

per il mantenimento della pace di 5500 uomini (ISAF) nel Medio Oriente.

1 settembre

Il Supremo Comando Alleato per l’Europa (SACEUR) viene ufficialmente

rinominato Allied Command Operations (ACO).

Page 346: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “L”

L-1

PRINCIPALI SIGLE DI USO COMUNE AAP Pubblicazione Amministrativa Alleata ABM Missile antimissile (Trattato 1972) AC Comitato dell ’Alleanza ACCHAN Comando alleato della Manica ACCIS Sistema automatizzato di comando e controllo delle informazioni ACCS Sistema di comando e controllo per la difesa aerea ACE Comando alleato in Europa ACLANT Comando alleato dell ’Atlantico ADP Elaborazione automatica dei dati AEW Sistema aviotrasportato di avvistamento a distanza AFCENT Forze alleate dell’Europa centrale AFNORTH Forze alleate dell’Europa settentrionale AFNORTHWEST Forze alleate dell’Europa nord-occidentale AFSOUTH Forze alleate dell’Europa meridionale AGARD Gruppo consultivo per la ricerca e lo sviluppo aerospaziale (riorganizzato come Organizzazione della NATO per la Ricerca e la Tecnologia (RTO)) AIRCENT Forze aeree alleate dell’Europa centrale AIRNORTHWEST Forze aeree alleate dell’Europa nord-occidentale AJP Pubblicazione alleata interforze ALMC Missile di crociera aviolanciato ALP Pubblicazione alleata sulla logistica AMF Forza mobile di ACE AOR Area di responsabilità AP Pubblicazione alleata APA Gruppo consultivo sulla politica atlantica AQAP Pubblicazione alleata sulla garanzia di qualità ARRC Unità di reazione rapida di ACE AR

Page 347: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “L”

L-2

Seminario di ricerca avanzata (Programma scientifico della NATO) ASG Segretario generale aggiunto ASI Corsi di studi avanzati (Programma scientifico della NATO) ASR Requisiti di standardizzazione dell’Alleanza ASW Guerra antisom ATA Associazione del Trattato Atlantico AWACS Sistema aviotrasportato di avvistamento a distanza e controllo BALTAP Forze alleate del Baltico BICES Sistema di raccolta e di utilizzo delle informazioni del campo di battaglia BMEWS Sistema di avvistamento a distanza di missili balistici BTWC Convenzione sulle armi biologiche e tossiche CALS Acquisizione e sostegno continuo dei sistemi CAPC Comitato di pianificazione dell’aviazione civile CAPS Sistema di pianificazione degli armamenti convenzionali CAS Appoggio aereo ravvicinato CBC Comitato del bilancio civile CBM Misure per accrescere la fiducia CCC Cellula di coordinamento delle capacità CCMS Comitato per le sfide della società moderna CCPC Comitato di pianificazione delle comunicazioni civili CDE Conferenza sulle misure per accrescere la fiducia e la sicurezza e sul disarmo in Europa CEE (ECO) Europa centrale ed orientale CENTAG Gruppo di armate centrale, Europa centrale CEOA Agenzia di gestione per l ’Europa centrale CEP Pianificazione civile di emergenza CEPMO(A) Organizzazione (Agenzia) di gestione degli oleodotti dell’Europa centrale CEPS Sistema di oleodotti dell’Europa centrale CFE Trattato sulle forze armate convenzionali in Europa (1990) CFE-1A Atto conclusivo dei Negoziati sull’entità degli effettivi nell’ambito del Trattato CFE (1992) CFSP (PESC)

Page 348: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “L”

L-3

Politica estera e di sicurezza comune CHANCOM Comitato della Manica CIMIC Cooperazione Civile/Militare CINCEASTLANT Comandante in capo dell’area dell ’Atlantico orientale CINCENT Comandante in capo delle forze alleate in Europa centrale CINCHAN Comandante in capo alleato della Manica (incarico soppresso nel 1994) CINCIBERLANT Comandante in capo dell’area iberica dell’Atlantico CINCNORTH Comandante in capo delle forze alleate nell’Europa settentrionale CINCSOUTH Comandante in capo delle forze alleate nell’Europa meridionale CINCUKAIR Comandante in capo delle forze aeree del Regno Unito CINCWESTLANT Comandante in capo dell’area dell ’Atlantico occidentale CIO Presidente in carica (OSCE) CIS Comunità di stati indipendenti CIS Sistemi di comunicazione e informatici CJTF Gruppi operativi interforze multinazionali C-M Memorandum del Consiglio CNAD Conferenza dei direttori nazionali degli armamenti COEC Comitato per le operazioni del Consiglio e le esercitazioni COMEDS Comitati dei responsabili dei servizi medici militari nella NATO CONMAROPS Dottrina delle operazioni marittime CP Pacchetto di capacità CPC Centro per la prevenzione dei conflitti CPC Comitato per la protezione civile CPSU (PCUS) Partito comunista dell’Unione Sovietica CPX Esercitazione di posto di comando CRG Sovvenzione alla ricerca in cooperazione (Programma scientifico della NATO) CSBM Misure per accrescere la fiducia e la sicurezza CSCE Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (dal gennaio 1995 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE)) CST

Page 349: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “L”

L-4

Negoziati sulla stabilità convenzionale C3 Consultazione,Comando e Controllo CUSRPG Gruppo di pianificazione regionale Canada-Stati Uniti CWC Convenzione sulle armi chimiche (1993) DCA Aeromobile a doppia capacità DCI Iniziativa sulle capacità della difesa DGP Gruppo difesa ad alto livello sulla proliferazione DIMS Direttore dello Stato Maggiore militare internazionale(IMS) DPAO Divisione per la pianificazione della difesa e le operazioni DPC Comitato di pianificazione della difesa DPQ Questionario di pianificazione della difesa DRC Comitato per il riesame della difesa DRG Gruppo di ricerca per la difesa (assorbito nell’Organizzazione di ricerca e tecnologia della NATO (RTO)) DS Divisione per il sostegno della difesa EADRCC Centro euro-atlantico di coordinamento per la reazione in caso di calamità EADRU Unità euro-atlantica di reazione in caso di calamità EAPC Consiglio di partenariato euro-atlantico ESA Agenzia spaziale europea ESDI Identità di sicurezza e di difesa europea ESDP (PESD) Politica europea di sicurezza e difesa EU (UE) Unione Europea EUROGROUP (EUROGRUPPO) Gruppo informale dei Ministri della difesa europei in ambito NATO (disciolto nel 1993) EV Visite di esperti (Programma scientifico della NATO) EW Guerra elettronica EWG Gruppo di lavoro esecutivo FAWEU Forze NATO assegnabili all’Unione dell ’Europa occidentale (WEU - UEO) FORACS Siti per il controllo della precisione delle armi e dei sensori delle forze navali della NATO FRP Regole e procedure finanziarie FSC Foro per la cooperazione nella sicurezza FSU

Page 350: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “L”

L-5

Ex Unione Sovietica GLCM Missile da crociera lanciato da terra GNW Gruppo sulle armi nucleari GSZ Zona di sicurezza terrestre HCNM Commissione OSCE ad alto livello sulle minoranze nazionali HLG Gruppo ad alto livello HLTF Gruppo di lavoro ad alto livello sulla riduzione degli armamenti convenzionali HNS Sostegno del paese ospite I ATA Associazione internazionale del trasporto aereo ICAO Organizzazione internazionale dell’aviazione civile ICB Gara d ’asta internazionale ICBM Missile balistico intercontinentale ICRC Comitato internazionale della Croce Rossa ICTY Tribunale penale internazionale per l ’ex Jugoslavia IEPG Gruppo europeo indipendente di programmazione IFOR Forza di attuazione della NATO (in Bosnia Erzegovina) IGC Conferenza intergovernativa IISS Istituto internazionale di studi strategici IMS Stato maggiore militare internazionale INF Forze nucleari a raggio intermedio (Trattato,1987) IO Obiettivo di interoperabilità IPP Programma di partenariato individuale (PfP) IPTF Forza internazionale di polizia delle Nazioni Unite IRBM Missile balistico a raggio intermedio IRF Forze di reazione immediata IS Segretariato internazionale JCP Comitato congiunto sulla proliferazione JSB Commissione interforze (MAS) JWG Gruppo di lavoro congiunto (Gruppo di lavoro congiunto sulla riforma della difesa NATO-Ucraina) KFOR

Page 351: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “L”

L-6

Forza per il Kosovo LANDCENT Forze alleate terrestri dell’Europa centrale LANDSOUTH Forze alleate terrestri dell’Europa meridionale LANDSOUTHCENT Forze alleate terrestri dell’Europa centro-meridionale LANDSOUTHEAST Forze alleate terrestri dell’Europa sud-orientale LCC Centro di coordinamento logistico LG Sovvenzioni di gemellaggio (Programma scientifico della NATO) LTDP Programma di difesa a lungo termine MAG Gruppo consultivo sui movimenti e i trasporti MAP Piano d ’azione per l ’adesione MARAIRMED Forze aero-marittime del Mediterraneo MAREQ Requisiti di assistenza militare MAS Agenzia militare di standardizzazione MBC Comitato del bilancio militare MBFR Riduzioni reciproche e bilanciate delle forze MC Comitato militare MCD Mezzi militari per la protezione civile MCG Gruppo per la cooperazione nel Mediterraneo MCM Misure antimine MCWG Gruppo di lavoro del Comitato militare MDF Forze principali di difesa MEADS Sistema di difesa aerea a medio raggio MILREP Rappresentante militare (presso il Comitato militare) MLM Missione militare di collegamento MLRS Sistema multiplo lancia razzi MNC Comando/ante principale della NATO (ridefinito Comando/ante strategico della NATO) MOB Base operativa principale MOD Ministero della difesa MOU Memorandum d ’intesa MRCA

Page 352: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “L”

L-7

Aereo da combattimento polivalente (TORNADO) MSC Comando/ante principale subordinato MSU Unità di sicurezza multinazionale MTRP Piano a medio termine per le risorse NAA Assemblea del Nord Atlantico NAADC Cellula di analisi della difesa aerea della NATO NAAG Gruppo della NATO per gli armamenti delle forze terrestri NAC Consiglio Nord Atlantico NACC Consiglio di cooperazione nord atlantico NACMA Agenzia della NATO di gestione del sistema di comando e di controllo aereo NACOSA Agenzia della NATO per la conduzione e il sostegno dei CIS NADC Comitato della NATO per la difesa aerea NADEFCOL Collegio di difesa della NATO NADGE Sistema di infrastrutture elettroniche per la difesa aerea della NATO NAEWF Forze aviotrasportate di avvistamento a distanza della NATO NAFAG Gruppo della NATO per gli armamenti delle forze aeree NAHEMA Agenzia di gestione della NATO per la progettazione e lo sviluppo,la produzione e la logistica dell’elicottero NH90 NAMEADSMA Agenzia di gestione della NATO di un sistema di difesa aerea a medio raggio NAMFI Poligono missilistico della NATO NAMMA Agenzia di gestione della NATO per la progettazione e la produzione di un aereo da combattimento polivalente NAMMO Organizzazione di gestione della NATO per la progettazione e la produzione di un aereo da combattimento polivalente NAMP Pianificazione annuale della NATO degli effettivi NAMSA Agenzia della NATO per la manutenzione e l ’approvvigionamento NAMSO Organizzazione della NATO per la manutenzione e l ’approvvigionamento NAPMA Agenzia di gestione del programma aviotrasportato di avvistamento a distanza e controllo (AEW&C) della NATO NAPMO Organizzazione di gestione del programma aviotrasportato di avvistamento a distanza e controllo della NATO NAPR Riesame periodico degli armamenti della NATO

Page 353: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “L”

L-8

NATO Organizzazione del Trattato Nord Atlantico NAU Unità contabile della NATO NAVNORTHWEST Forze navali alleate dell’Europa nord-occidentale NAVOCFORMED Forza navale su richiesta nel Mediterraneo NAVSOUTH Forze navali alleate dell’Europa meridionale NBC Armi nucleari,biologiche e chimiche NCARC Comitato della NATO per la revisione degli armamenti convenzionali NCCIS Sistema informatico,di comando e controllo della NATO NCISS Scuola dei sistemi di comunicazione e informatici della NATO NC3A Agenzia della NATO per la consultazione,il comando e controllo NC3B Commissione dei C3 della NATO NC3O Organizzazione dei C3 della NATO NDC Collegio di difesa della NATO NDMC Comitato della NATO degli effettivi della difesa NDMP Pianificazione della NATO degli effettivi della difesa NEFMA Agenzia di gestione della NATO per la progettazione,la produzione e la logistica dell’aereo da caccia europeo (EFA) NEFMO Organizzazione di gestione della NATO per la progettazione,la produzione e la logistica dell’aereo da caccia europeo (EFA) NEPS Sistema di oleodotti dell ’Europa settentrionale NETMO(A) Organizzazione (Agenzia)di gestione della NATO per la progettazione,la produzione e la logistica del EF 2000 e del TORNADO NFR Regole finanziarie della NATO NGO Organizzazione non governativa NHMO Ufficio di gestione della NATO del HAWK NHPLO Organizzazione della NATO per la produzione e la logistica del HAWK NHQC3S Segretariato della sede della NATO responsabile per il C3 NIAG Gruppo consultivo industriale della NATO NICS Sistema NATO integrato per le comunicazioni NIDS Servizio integrato di dati della NATO NIG

Page 354: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “L”

L-9

Sovvenzione per una infrastruttura di rete (Programma scientifico della NATO) NIMIC Centro informazioni della NATO sulle munizioni non sensibili NMA Autorità militare della NATO NMR Rappresentante militare nazionale (presso lo SHAPE) NNAG Gruppo per gli armamenti navali della NATO NORAD Sistema di difesa aerea dell’America settentrionale NORTHAG Gruppo d ’armate settentrionale, Europa centrale NPC Comitato della NATO per gli oleodotti NPG Gruppo di pianificazione nucleare NPLO Organizzazione della NATO per la produzione e la logistica NPS Sistema della NATO per gli oleodotti NPSC Comitato direttivo di progetto della NATO NPT (TNP) Trattato sulla non-proliferazione delle armi nucleari (1968) NSC Centro di approvvigionamento della NATO NSIP Programma di investimenti per la sicurezza della NATO NSLB Commissione di collegamento della NATO per la standardizzazione NSN Numero di repertorio della NATO NSO Organizzazione della NATO per la standardizzazione NTG Gruppo della NATO per l ’addestramento NUC Commissione NATO-Ucraina OCC Concetto di capacità operative ODIHR Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani OECD (OCSE) Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico OHR Ufficio dell’Alto Rappresentante (Bosnia) ONS Ufficio per la standardizzazione della NATO OPEC Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio OSCE Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (e x CSCE) OTAN Organizzazione del Trattato Nord Atlantico PA Divisione degli affari politici

Page 355: Sintesi Dei Risultati e Ruolo Della NATO Per La Sicurezza in Europa

ALLEGATO “L”

L-10

PAPS Sistema di pianificazione periodica degli armamenti PARP Processo di pianificazione e di riesame (PfP) PBEIST Commissione di pianificazione per i trasporti interni di superficie in Europa PBOS Commissione di pianificazione per i trasporti oceanici PC Comitato politico PCC Cellula di coordinamento del partenariato PCG Gruppo di coordinamento delle politiche PERM REP Rappresentante permanente (presso il Consiglio Nord Atlantico) PfP Partenariato per la Pace PIC Consiglio per l ’attuazione della pace PJC Consiglio congiunto permanente PMF Quadro politico-militare PMSC Comitato d ’indirizzo politico-militare sul Partenariato per la Pace PMSC/AHG Comitato d ’indirizzo politicomilitare/Gruppo ad hoc sulla cooperazione nel mantenimento della pace PNET Trattato sulle esplosioni nucleari sotterranee a fini pacifici (1976) PO Gabinetto del Segretario generale PPCG Gruppo provvisorio di coordinamento delle politiche PSC Alto Comando/ante subordinato PSE Elementi di stato maggiore del Partenariato per la Pace PSO Operazioni a sostegno della pace PTBT Trattato sull ’interdizione parziale degli esperimenti nucleari (1963) PWP Programma di lavoro del Partenariato (PfP) R&D Ricerca e sviluppo RRF Forza di reazione rapida R&T Ricerca e tecnologia RTO Organizzazione per la ricerca e la tecnologia SAC Comando aereo strategico SACEUR Comandante supremo delle forze alleate in Europa SACLANT Comandante supremo alleato dell ’Atlantico

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ALLEGATO “L”

L-11

SACLANTCEN Centro di ricerche subacquee di SACLANT SALT Negoziati sulla limitazione degli armamenti strategici SAM Missioni di assistenza per le sanzioni SAM Missile terra-aria SATCOM Comunicazioni via satellite SC Comandante strategico SCEPC Alto Comitato per la pianificazione civile di emergenza SCG Gruppo consultivo speciale SCMM Comitato permanente sulle questioni militari (Accordo di pace in Bosnia) SCP Programma di cooperazione nella sicurezza SDI Iniziativa di difesa strategica SEEGROUP Gruppo direttivo per la cooperazione nel campo della sicurezza nell ’Europa sud-orientale SEEI Iniziativa per l ’Europa sud-orientale SFOR Forza di stabilizzazione SfP Scienza per la pace SG Segretario generale SGP Gruppo politico-militare ad alto livello sulla proliferazione SHAPE Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa SHARE Borsa per lo scambio delle esigenze relative alle dotazioni e ai mezzi SLBM Missile balistico lanciato da un sotto- marino SLCM Missile da crociera lanciato da unità navali SLWPG Gruppo ad alto livello per la protezione degli armamenti SNF Forze nucleari a corto raggio SNLC Conferenza degli esperti di logistica ad alto livello della NATO SO Obiettivo di standardizzazione SOFA Accordo sullo status delle forze SPC Comitato politico ad alto livello SPC(R) Comitato politico ad alto livello (Rafforzato) SRB

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ALLEGATO “L”

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Commissione ad alto livello per le risorse STANAG Accordo di standardizzazione STANAVFORCHAN Forza navale permanente della Manica STANAVFORLANT Forza navale permanente dell’Atlantico STANAVFORMED Forza navale permanente del Mediterraneo START Trattati sulla riduzione degli armamenti strategici STC Centro tecnico dello SHAPE STRIKFORSOUTH Forze navali alleate d ’intervento e di sostegno dell’Europa meridionale TEEP Programma per il rafforzamento dell ’addestramento e della formazione UNHCR Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati UNMIK Missione per l ’amministrazione provvisoria delle Nazioni Unite in Kosovo UNOCHA Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli aiuti u manitari UNPROFOR Forza di protezione delle Nazioni Unite UNSC Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite VCC Comitato di coordinamento delle verifiche WEAG Gruppo per gli armamenti dell’Europa occidentale WEU (UEO) Unione dell’Europa occidentale WG Gruppo di lavoro WHO (OMS) Organizzazione mondiale della sanità WMD Armi di distruzione di massa WP Piano di lavoro

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