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Signore e signori il Blocco Sud Centinaia di persone hanno assistito all’inaugurazione del Blocco Sud L’intervento del Presidente di Regione Lom- bardia. A sinistra il Direttore Generale Pa- squale Cannatelli, a destra l’Assessore alla Sanità di Regione Lombardia Da sinistra il Direttore Sanitario C. Ni- cora, P. Cannatelli, il Presidente e l’As- sessore alla Sanità di Regione Lombardia visitano le nuove camere del Blocco Nei giorni successivi l’inaugurazione, il nuovo Blocco è stato aperto al pub- blico. È stato possibile scoprirlo con vere e proprie visite guidate L ’abbiamo sempre intravisto attraverso i ponteggi nel suo “vestito” di impalcature. C’eravamo quasi abituati a quel continuo via vai di operai, camion e scavatrici, che come api operose ronzavano in- torno al loro gigantesco alveare. Per noi erano i “Can- tieri” ora si parla di Blocco ospedaliero fatto e finito. Gran parte degli “uomini in arancione” non c’è più e pre- sto (entro metà giugno si completeranno gli allestimenti, gli accreditamenti e i collaudi) si apriranno le porte a pa- zienti, medici e infermieri. Meno di tre anni, per la precisione 1032 giorni, vissuti in compagnia dei lavori, tanto tempo a pensarci, poco pochissimo se confrontato con la media nazionale, sti- mato in circa 10 anni, per la realizzazione di una strut- tura sanitaria di tale complessità. Dalle fondamenta fino al tetto, a Niguarda si è viaggiato a “tripla velocità” e senza fermare - commenta il Direttore Generale Pa- squale Cannatelli - neanche per un giorno l’attività del- l’Ospedale, arrivando addirittura alla chiusura dei lavori con 15 giorni di anticipo”. 469 posti letto, 27 postazioni di terapia intensiva, 77 am- bulatori, 17 sale operatorie, 6 sale di interventistica car- diovascolare, 2 risonanze magnetiche, 2 TAC e 7 radiologie, questi i numeri del Nuovo Blocco progettato e gestito secondo il modello organizzativo dell’inten- sità di cura così come sottolineato dal Presidente di Regione Lombardia al “taglio del nastro” lo scorso 8 gennaio: “Questo nuovo blocco ospedaliero punta al su- peramento delle suddivisioni per funzioni e competenze (reparti specialistici) per dare spazio a una organizza- zione per intensità di cure. Il nuovo modello è pensato collocando la persona al centro dell'attività, immagi- nando che l'ospedale si muova intorno a lei”. A tenere a battesimo il nuovo Blocco ospedaliero un vero e proprio bagno di folla: sono state centinaia le persone che hanno assistito alla cerimonia di consegna e che hanno potuto osservare da vicino la nuova struttura prendendo parte a visite guidate nei giorni successivi all’apertura. Se ve lo siete perso ecco una rapida panoramica: Ecco il nuovo blocco completato a tempo di record BLOCCO SUD - Nel Blocco Sud, detto anche High Care, troveranno collocazione le discipline per l’alta intensità di cura: oncologia, ematologia, tutto il di- partimento cardiologico con la cardiochirurgia, tutta l’attività dei trapianti e la chirurgia, anche robotica (chirurgia generale, chirurgia toracica, chirurgia plastica, ortopedia, ginecologia, urologia, terapia del dolore). Il Blocco Sud è autosufficiente dal punto di vista diagnostico e assistenziale. Ci saranno anche l’area di radiologia, radiologia interventistica, endo- scopia, e i servizi ambulatoriali e di day hospital. Nel- l’ampia Hall (foto) troveranno spazio 28 sportelli di prenotazione e accettazione: per favorire l’acco- glienza e l’accessibilità ai servizi è prevista una orga- nizzazione progettata per ottimizzare il tempo di attesa degli utenti, che deve rimanere tra i 5 e 10 minuti. PARCHEGGIO SUD È il nuovo ampio parcheggio a servizio dell’Ospedale, collocato nelle imme- diate vicinanze del nuovo Blocco Sud, a servizio dei pazienti e dei visitatori che affluiranno alla nuova struttura. È costituito da sei semipiani e uno a raso per un totale di 727 posti auto. POLO LOGISTICO E POLO TECNOLOGICO Nel polo logistico sono collocati i servizi di supporto alle attività sanitarie, tra cui: una grande cucina centralizzata; farmacia cen- tralizzata; magazzini automatizzati centralizzati; piazzale di carico/scarico merci. Il polo tecnologico accoglie le centrali energetiche (la cogenerazione, la centrale termica, la centrale fri- gorifera, la centrale idrica con le relative vasche di accumulo). La cogenerazione è costituita da 3 motori a gas. I CANTIERI DEL 2010 La seconda parte dell’intervento di riqualificazione, prenderà il via nel novembre 2010 con la realizzazione del nuovo edificio Blocco Nord, dedicato ai reparti di medicina, al materno-infantile, all’otorinolaringoiatria, al- l’oculistica, alle malattie infettive e alla riabilitazione. I lavori termineranno in tempo per l’Expo 2015. Al ter- mine dei lavori l’ospedale Niguarda Ca’ Granda potrà contare su una nuova superficie di 280 mila mq che si aggiungeranno a quelli già esistenti, con 1311 posti letto totali; ci saranno 31 sale operatorie di cui 17 nel Blocco Sud, 6 nel Blocco Nord e 8 al Dea. Inserto Speciale

Signore e signori il Blocco Sud - ospedaleniguarda.it · (chirurgia generale, chirurgia toracica, chirurgia plastica, ortopedia, ginecologia, urologia, terapia del dolore). ... Sette

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Signore e signori il Blocco Sud

Centinaia di persone hannoassistito all’inaugurazionedel Blocco Sud

L’intervento del Presidente di Regione Lom-bardia. A sinistra il Direttore Generale Pa-squale Cannatelli, a destra l’Assessore allaSanità di Regione Lombardia

Da sinistra il Direttore Sanitario C. Ni-cora, P. Cannatelli, il Presidente e l’As-sessore alla Sanità di Regione Lombardiavisitano le nuove camere del Blocco

Nei giorni successivi l’inaugurazione,il nuovo Blocco è stato aperto al pub-blico. È stato possibile scoprirlo convere e proprie visite guidate

L’abbiamo sempre intravisto attraverso i pontegginel suo “vestito” di impalcature. C’eravamoquasi abituati a quel continuo via vai di operai,

camion e scavatrici, che come api operose ronzavano in-torno al loro gigantesco alveare. Per noi erano i “Can-tieri” ora si parla di Blocco ospedaliero fatto e finito.Gran parte degli “uomini in arancione” non c’è più e pre-sto (entro metà giugno si completeranno gli allestimenti,gli accreditamenti e i collaudi) si apriranno le porte a pa-

zienti, medici e infermieri. Meno di tre anni, per la precisione 1032 giorni, vissutiin compagnia dei lavori, tanto tempo a pensarci, pocopochissimo se confrontato con la media nazionale, sti-

mato in circa 10 anni, per la realizzazione di una strut-tura sanitaria di tale complessità. Dalle fondamenta finoal tetto, a Niguarda si è viaggiato a “tripla velocità” e“senza fermare - commenta il Direttore Generale Pa-

squale Cannatelli - neanche per un giorno l’attività del-l’Ospedale, arrivando addirittura alla chiusura deilavori con 15 giorni di anticipo”. 469 posti letto, 27 postazioni di terapia intensiva, 77 am-bulatori, 17 sale operatorie, 6 sale di interventistica car-diovascolare, 2 risonanze magnetiche, 2 TAC e 7

radiologie, questi i numeri del Nuovo Blocco progettatoe gestito secondo il modello organizzativo dell’inten-

sità di cura così come sottolineato dal Presidente di

Regione Lombardia al “taglio del nastro” lo scorso 8gennaio: “Questo nuovo blocco ospedaliero punta al su-peramento delle suddivisioni per funzioni e competenze(reparti specialistici) per dare spazio a una organizza-zione per intensità di cure. Il nuovo modello è pensatocollocando la persona al centro dell'attività, immagi-nando che l'ospedale si muova intorno a lei”. A tenere abattesimo il nuovo Blocco ospedaliero un vero e propriobagno di folla: sono state centinaia le persone che hannoassistito alla cerimonia di consegna e che hanno potutoosservare da vicino la nuova struttura prendendo parte avisite guidate nei giorni successivi all’apertura. Se velo siete perso ecco una rapida panoramica:

Ecco il nuovo blocco completato a tempo di record

BLOCCO SUD - Nel Blocco Sud, detto anche HighCare, troveranno collocazione le discipline per l’altaintensità di cura: oncologia, ematologia, tutto il di-

partimento cardiologico con la cardiochirurgia, tuttal’attività dei trapianti e la chirurgia, anche robotica

(chirurgia generale, chirurgia toracica, chirurgia

plastica, ortopedia, ginecologia, urologia, terapia del

dolore). Il Blocco Sud è autosufficiente dal punto divista diagnostico e assistenziale. Ci saranno anchel’area di radiologia, radiologia interventistica, endo-scopia, e i servizi ambulatoriali e di day hospital. Nel-l’ampia Hall (foto) troveranno spazio 28 sportelli di

prenotazione e accettazione: per favorire l’acco-glienza e l’accessibilità ai servizi è prevista una orga-nizzazione progettata per ottimizzare il tempo di attesa

degli utenti, che deve rimanere tra i 5 e 10 minuti.

PARCHEGGIO SUD

È il nuovo ampio parcheggio a serviziodell’Ospedale, collocato nelle imme-diate vicinanze del nuovo Blocco Sud,a servizio dei pazienti e dei visitatoriche affluiranno alla nuova struttura. Ècostituito da sei semipiani e uno a rasoper un totale di 727 posti auto.

POLO LOGISTICO E POLO TECNOLOGICO

Nel polo logistico sono collocati i servizi di supporto alle attivitàsanitarie, tra cui: una grande cucina centralizzata; farmacia cen-tralizzata; magazzini automatizzati centralizzati; piazzale di

carico/scarico merci. Il polo tecnologico accoglie le centralienergetiche (la cogenerazione, la centrale termica, la centrale fri-gorifera, la centrale idrica con le relative vasche di accumulo).La cogenerazione è costituita da 3 motori a gas.

I CANTIERI DEL 2010

La seconda parte dell’intervento di riqualificazione, prenderà il via nel novembre 2010 con la realizzazione delnuovo edificio Blocco Nord, dedicato ai reparti di medicina, al materno-infantile, all’otorinolaringoiatria, al-l’oculistica, alle malattie infettive e alla riabilitazione. I lavori termineranno in tempo per l’Expo 2015. Al ter-mine dei lavori l’ospedale Niguarda Ca’ Granda potrà contare su una nuova superficie di 280 mila mq che siaggiungeranno a quelli già esistenti, con 1311 posti letto totali; ci saranno 31 sale operatorie di cui 17 nelBlocco Sud, 6 nel Blocco Nord e 8 al Dea.

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Il Direttore Generale firma il contratto diconcessione dei lavori di riqualificazione,propedeutici all'apertura dei cantieri:iniziano trasferimenti e demolizioni

Cronistoria dei cantieriINIZIO 2006 - I lavori propedeutici

Il plastico del nuovo Niguarda. A sinistra ilBlocco Sud, a destra il Blocco Nord cheverrà completato entro il 2014

Aprono i cantieri per il Blocco Sud e il parcheggio

ANNO 2007 - L’inizio dei lavori

Al via i lavori per il Polo Logistico e per il Polo Tecnologico (nellafoto un sopraluogo dei vertici aziendali con il Presidente e l'Asses-sore alla Sanità di Regione Lombardia)

La struttura esterna del Blocco Sud e ilparcheggio sono completati

ANNO 2008

Fine dei lavori e consegna del Blocco Sud,Polo Logistico e Polo Tecnologico

ANNO 2009

“Un ospedale deve essere unluogo gradevole e accogliente,dove i pazienti ed il personalesi sentano a proprio agio”.

L’Ingegner Carlo Maria Badi

“Utilizziamo la cogenerazione,un complesso di tecnologie chepermette una produzione combi-nata di energia elettrica e calorein uno stesso impianto”

Gli interni: particolare rilievo è stato dato al colore

L’ architetto

Tornquist

che ha elaboratoil progettocromaticoper il nuovoBlocco Sud.

Un nuovo modello di cura

“Si lavorerà per intensità di cura e peraree polispecialistiche secondo un modellodi integrazione e interdisciplinarietà spe-cialistica ormai collaudato a Niguarda,ma facilitato ulteriormente dalla nuovastruttura”.

Il Direttore

Generale

Pasquale

Cannatelli

Il finanziamento e la gestione dei servizi

"Vincente si è rivelata l'adozione dello strumento diproject financing che ha permesso il coinvolgimentodi soggetti privati nella realizzazione di quest'operapubblica. Questi ultimi saranno ripagati dell'anti-cipo di capitale con la gestione dei servizi retribuiti,una volta avviata l'attività del nuovo Blocco".

Il Direttore

Amministrativo

Marco

Trivelli

I cogeneratori del Polo Tecnologico: un nuovo

"cuore energetico" per tutto l'Ospedale

Le nuove apparecchiature della terapia intensiva

Il Direttore Sanitario Carlo Nicora:“Il nuovo Blocco dispone di tecnologie biomediche di ultima

generazione. Oltre ad una mo-derna terapia intensiva vi è un’ in-novativa sala ibrida, all’internodella quale sono presenti specialiapparecchiature che consentonodi svolgere sia l’attività chirurgicatradizionale che quella interventi-stica a guida radiologica”.

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Le parole degli addetti ai lavori

Sono stati 12 mesi importanti per il nostroOspedale: da un lato il nuovo che avanzacon la consegna del Blocco Sud, dall’altro

la storia. Sì perché nel 2009 Niguarda ha fatto70. 70 anni dalla sua fondazione e non sonomancati gli eventi per celebrarli. Il filo condut-tore è stato “cura e speranza”, un tema decli-nato nelle varie forme d’arte di cui anche lamedicina fa un po’ parte. Tutto è iniziato il 18 giugno con una serata a

teatro, una “conversazione” in cui si è dibattutodelle promesse della scienza e delle domandedella fede. Poi è stato il momento dell’arte figu-rativa: è stato indetto un concorso per sceglierel’opera d’arte che meglio avrebbe rappresentatoil tema della cura e della speranza, opera che poiandrà ad arricchire la hall del nuovo Blocco Sud.È stato un successo sono stati quasi 200 i pro-

getti presentati , alla fine ha vinto Sergio Alberti

con il suo “Raggio di sole”; per il suo bozzettoe quello degli altri 11 finalisti vi è stata, inoltre,la possibilità di “mettersi in mostra” conun’esposizione dedicata nella centralissimaLoggia dei Mercanti a Milano. A Natale pelli-cola e carta stampata: il 16 dicembre al sceno-grafico Belvedere di Palazzo Pirelli c’è statal’anteprima del docu-film su Mario Melazzini,medico colpito da SLA, la sua storia è anchequella del Centro Nemo che Niguarda accogliecome esempio di cura e speranza. Pochi giornidopo è stata la volta di un libro che ripercorre i70 anni dell’Ospedale dando ampio spazio allesue bellezze artistiche.Difficile da dimenticare, sempre a dicembre, unevento non in programma ma che è direttamentelegato ai 70 anni: in occasione di questo impor-

tante anniversario a Niguarda va la Grande Me-

daglia d’Oro per l’eccellenza della sanità edella ricerca medica.Un’importante benemerenza da dividere tra tuttii professionisti che vi operano e che vi hannooperato contribuendo a renderlo l’Ospedaletanto caro ai milanesi.A febbraio c'è stata la cena di gala per le cele-brazioni dei 70 anni, tenutasi nella hall delnuovo Blocco Sud. E' stata l’occasione per fareil punto su un anno così importante, per rifletteresulle sfide che si profilano all’orizzonte ma so-prattutto per non dimenticare mai la grandezzadi questo Ospedale.In programma, infine, per il 25 marzo la visitadel Cardinal Dionigi Tettamanzi che chiuderàl'anno delle celebrazioni tenendo una lezionemagistrale sul tema “cura e speranza”

L’anno delle celebrazioni70 ANNI

Cala il sipario sul settantesimo. Ecco come l’abbiamo festeggiato

“Niguarda, un ospedale per l’uomo del nuovo millennio.Arte e storia della cura alla Ca’ Granda di Milano”Il volume, a cura di Maria Antonietta Crippa, Professore di Storia dell'Architetturaal Politecnico di Milano, e Vittorio Alessandro Sironi, che insegna Storia della Me-dicina e della Sanità presso l'Università degli studi di Milano Bicocca, ripercorre isettanta anni della Ca’Granda e regala uno sguardo complessivo dell’Ospedale, dallacomplessa fase iniziale, ideativa e costruttiva, agli sviluppi scientifici succedutisi neltempo per arrivare, infine, ai giorni nostri, senza tralasciare le numerose e importantibellezze artistiche e architettoniche di Niguarda.

70 ANNI: Un libro per raccontarli

Il moderatore Andrea Monti (al centro) con i due relatori Mons.Rino Fisichella (a sinistra) e Edoardo Boncinelli (a destra)

La sala del Piccolo Teatro Studio di Milano durante la se-rata dal titolo "Le promesse della Scienza, le domande

della Fede. Quale speranza per l'Uomo?"

Conversazione a teatro

Il maestro Sergio Alberti (a sinistra), vincitore del concorso,viene premiato dall’Assessore alla cultura del Comune di Milano

Massimo Flory Finazzer (a destra)La mostra dei bozzetti nella Loggia dei Mercanti, ora in

una galleria permanente all'interno del Blocco Sud

Concorso artistico “Cura e Speranza”

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Gli eventi

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La storia di Mario Melazzini raccontata da Emmanuel Exitu neldocu-film “Io sono qui. Sette giorni di appunti della vita di Mario

Melazzini, un medico, un malato, un uomo”L’intervento del protagonista all’anteprima.

A far da cornice il panoramico Belvedere di Palazzo Pirelli

Anteprima del film

Il momento della consegna della Grande Medaglia d’Oro

Da sinistra il Professor F. Rovelli, storico primario del no-stro Ospedale, K. Bencardino, oncologa e ricercatrice di

Niguarda, il Presidente del Consiglio Comunale, il SindacoL. Moratti e il Direttore Generale P. Cannatelli

Ambrogino d’Oro

Veduta della hall del Blocco Suddurante la cena con oltre 250 invitati, tra dipendenti,ex primari, sponsor e rappresentanti delle istituzioni

Il Comitato d'Onore: da sinistra il Cons. Villa in rappresen-tanza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Bondi,il Cav. E. Pellegrini, il Direttore Generale P. Cannatelli,

il Presidente e l'Assessore alla Sanità di Regione Lombardia

La cena di gala

19401940 - Nasce il primo laboratorio italiano di Microbiologia.19411941 - Apre a Niguarda il nuovo Laboratorio di Biochimica e Fi-siopatologia, primo in Italia dedicato espressamente alle analisi bio-chimico-cliniche.19541954 - Istituita la Divisione di Chirurgia Toracica prima in Ita-lia,che diventa operativa dal gennaio ’56.19551955 - Aperto il primo laboratorio di Milano di elettroencefalo-grafia.19561956 - Il Prof. De Gasperis esegue il primo intervento a “cuoreaperto” su una bambina di 18 mesi. Si tratta del primo caso in Italiadi intervento in circolazione extracorporea. Apre la prima scuola diFisioterapia italiana.19581958 - Per la prima volta in Italia apre all’interno della Divisionedi Pediatria, una scuola elementare per i piccoli ricoverati.19601960 - Il Prof. De Gasperis applica, per la prima volta in Italia,alla circolazione extracorporea l’ipotermia profonda che permette di“tener fermo” il cuore per tempi relativamente lunghi.19611961 - Il Prof. De Gasperis esegue il primo intervento in Italia diapplicazione di pacemaker artificiali.19621962 - Apre il primo corso in Italia per tecnici di radiologia me-dica.19631963 - Si eseguono per la prima volta in Italia le sostituzioni val-volari con protesi artificiali. Si istituisce la prima scuola italiana perterapisti della riabilitazione.

19671967 - Viene istituita la prima Unità di Cura Intensiva Coronariaitaliana.19681968 - Si realizza il primo centro italiano per le malattie neopla-stiche.19691969 - Per la prima volta in un ospedale italiano viene introdottol’impiego della ecocardiografia. Apre l’Istituto di Radioterapia e Me-dicina Nucleare, uno dei più grandi istituti ospedalieri in tutta Italia.19711971 - Sotto la direzione di Luigi Donati il Centro Grandi Ustio-nati apre la prima banca dei tessuti italiana, anticipatrice di tutte le te-rapie attualmente in uso.19761976 - Apre la prima Neurorianimazione italiana.19781978 - Apertura, secondo legge n.180, della prima Divisione diPsichiatria in Italia.19831983 - Si esegue il primo trattamento in Italia della retinopatia delpre-termine (ROP) tramite crioterapia.20002000 - Nascono gli otto gemellini: primo caso al mondo per il pesomedio dei piccoli.20012001 - Si esegue il primo trapianto in Italia di fegato da vivente.20062006 - Cristina Nicole: primo caso in Italia di una bambina nata damamma in morte cerebrale.20072007 - Con oltre 3.600 trapianti dal 1976 arriva il primato delle do-nazioni.20092009 - Con 38 interventi effettuati, a Niguarda va il primato ita-liano per i trapianti di cuore.

Gli eventi

70 anni di storia e di primati