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1 PEE_Sede2013 REV0.4 anno scolastico 2013 / 2014 allegato H Comune COMUNE DI VERONA Provincia Verona Istituto Scolastico IPSEOA “A BERTI” Servizio Prevenzione e Protezione “ A. Berti” SEDE Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera "Angelo Berti" Via Aeroporto Berardi, 51 - 37139 Verona (VR) ----------Tel. 045 569443 Fax 045 8100739------- Sito: www.bertivr.it e-mail: [email protected] Posta certificata: [email protected] Cod. Fis. 93040040235 PIANO D’EMERGENZA ED EVACUAZIONE Dirigente Scolastico: Ing. Antonio Benetti RSPP:Prof. Dino Mascalzoni Data: 01/09/2013

Servizio Prevenzione e Protezione “ A. Berti” SEDE · Addetto Servizio Prevenzione e Protezione Francesco Zaccheo ... PEE_Sede2013 REV0.4 In riferimento alle norme indicate nel

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1 PEE_Sede2013 REV0.4

anno s

cola

stico 2

01

3 /

20

14

alle

gato

H

Comune

COMUNE DI VERONA Provincia Verona

Istituto Scolastico

IPSEOA “A BERTI”

Servizio Prevenzione e Protezione “ A. Berti”

SEDE

Istituto Professionale Servizi

per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera "Angelo Berti"

Via Aeroporto Berardi, 51 - 37139 Verona (VR) ----------Tel. 045 569443 Fax 045 8100739-------

Sito: www.bertivr.it – e-mail: [email protected] Posta certificata: [email protected]

Cod. Fis. 93040040235

PIANO D’EMERGENZA

ED

EVACUAZIONE

Dirigente Scolastico: Ing. Antonio Benetti

RSPP:Prof. Dino Mascalzoni

Data: 01/09/2013

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2 PEE_Sede2013 REV0.4

Il presente documento si compone di n° 28 pagine ed è corredato da allegati/documentazioni/ certificazioni in possesso della scuola o di pertinenza del proprietario dell’edificio. Esso sarà sottoposto a costante revisione e aggiornamento.

PIANO DI SICUREZZA ED EVACUAZIONE

Ente:

(D.M. 10.3.1998 – D. Lgs. n. 81 del 9.4.2008)

Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Angelo Berti”

Sede principale e direzione Via Aeroporto Berardi, 51 - 37139 Verona

Sede -Telefono: 045 569443 – Fax 045 8100739

E-mail: [email protected]

Sito internet: www.bertivr.it

Codice Meccanografico: Sede VRRH02000X

Codice Fiscale: 93040040235

Attività svolta: Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione

Datore di Lavoro individuato nel Dirigente Scolastico:

Ing. Antonio Benetti FIRMA

Responsabile del servizio Prevenzione e Protezione:

Prof. Mascalzoni Dino FIRMA

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: Sig.ra Bertoni Elisabetta FIRMA

Addetto Servizio Prevenzione e Protezione Francesco Zaccheo FIRMA

Addetto Primo Soccorso Vittorio Vassanelli FIRMA

Addetto prevenzione incendi Dario Ennio FIRMA

PREMESSA

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3 PEE_Sede2013 REV0.4

In riferimento alle norme indicate nel D.M. 10 marzo 1998 (G.U. n. 81 del 07.4.1998), in attuazione dell’art. 46 comma 3 del D. Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008, è redatto il presente piano di sicurezza e di valutazione del rischio incendio in relazione ai luoghi di lavoro dello stabilimento della Azienda IPSSAR “A. BERTI” sita nel Comune di SOAVE, onde porre in essere le misure, i provvedimenti, gli accorgimenti e i modi di azione intesi a ridurre la probabilità dell’insorgenza di un incendio ed eventualmente a limitarne le conseguenze. Il seguente piano ha come finalità: 1. salvaguardare le vite umane 2. proteggere i beni aziendali 3. tutelare l’ambiente.

Per assolvere a queste importanti funzioni il seguente documento deve essere continuamente aggiornato e modificato ogni volta che vengono a mancare i requisiti per una sua corretta e rapida attuazione. Resta sottointeso l’obbligo di periodici test di cadenza almeno annuale per verificarne la funzionalità e riscontrare eventuali errori o mancanze.

GENERALITA'

Il responsabile dell'attività o persona delegata per iscritto, provvederà affinché nel corso dell'esercizio non siano alterate le condizioni di sicurezza e sia applicato il piano di sicurezza, di emergenza e di evacuazione. In particolare: o i sistemi di vie di uscita e di circolazione interne saranno tenuti costantemente sgombri da

qualsiasi materiale che possa ostacolare l'esodo delle persone e costituire pericolo per la propagazione di un incendio;

o prima dell'inizio di qualsiasi attività all’interno dell’azienda verrà controllata la funzionalità del sistema di vie di uscita e il corretto funzionamento degli impianti e delle attrezzature di sicurezza;

o saranno mantenuti efficienti gli impianti elettrici, in conformità a quanto previsto dalle normative vigenti;

o saranno presi opportuni provvedimenti di sicurezza in occasione di situazioni particolari, quali manutenzioni e sistemazioni aziendali;

o sarà fatto osservare il divieto di fumare negli ambienti e nei posti ove tale divieto è previsto per motivi di sicurezza.

ORGANIGRAMMA

Vengono nominati dal dirigente scolastico all’inizio di ogni anno scolastico per ciascuna scuola.

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4 PEE_Sede2013 REV0.4

I nominativi vengono riportati sul modulo “ASSEGNAZIONE INCARICHI” che viene esposto in ogni plesso scolastico.

CICLO DEL SERVIZIO:

D.S.

Benetti Antonio

D.S.G.A.

De Vito Teresa

R.S.P.P

Mascalzoni Dino

R.L.S.

Bertoni Elisabetta

A.S.P.P.

Zaccheo Francesco

Medico Competente

_______________

Add. P.S.

Vassanelli Vittorio

Add. P.I.

Ennio Dario

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI INSEGNANTI

ASSISTENTì PERSONALI

COLLABORATORI SCOLASTICI

PERSONE ESTERNE

TECNICI DI CUCINA/SALA RICEVIMENTO

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5 PEE_Sede2013 REV0.4

INDIVIDUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO

Identificazione del fabbricato Persone Presenti

N° Denominazione Indirizzo

Fino a 100

Tra 100 e 300

Oltre 300

01 IPSSAR “ANGELO BERTI”

Sede principale di Chievo Verona Via Aeroporto Berardi, 51 - 37139 Verona Telefono: 045 569443 - Fax: 045 8100739

X

02 IPSSAR “ANGELO BERTI” Sede associata di Soave

Viale della Vittoria - 37038 Soave (VR) Telefono: 045 7680695 - Fax: 045 7681695 X

03 IPSSAR “ANGELO BERTI” Succursale di Caldiero

Viale della Stazione - 37042 Caldiero (VR) Telefono: 045 6152172

X

04 IPSSAR “ANGELO BERTI” Succursale “ex Lorgna”

Via Cà di Cozzi - 37124 VERONA Telefonol: 045 912766

X

PIANO DI SGOMBERO

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6 PEE_Sede2013 REV0.4

Piano terra _ 0

vie di fuga

luoghi

numero identificativo

uscita

percorso VIOLA

AULE

001-002-003-004-005-006-007-008-009010-0WCM-0WCF-0WCH-0WCD

USCITA HANDICAP

percorso BLU

TECNICO

0 FOTOCOPIE-0RIP1-0RIP2-0WC

USCITA ALUNNI

percorso BLU

LABORATORIO

0 CHIMICA

USCITA CHIMICA

percorso VERDE

LABORATORIO

0 CUCINA - 0 SALA

USCITA CUCINA

percorso GIALLO

TECNICO

0 MAG1-0MAG2-0MAG3-0CEL

USCITA MAGAZZINO

percorso VERDE

UFFICIO

0 UFFICIO MAGAZZINO

USCITA MAGAZZINO

percorso GIALLO

AULA MOTORIA

0 AULA MOTORIA

USCITA MOTORIA

percorso GIALLO

TECNICO

0 LAVANDERIA- 0 CALDAIA

USCITA MOTORIA

Percorsi alternativi giallo / verde / blu / rosso / viola

Piano primo _1

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7 PEE_Sede2013 REV0.4

vie di fuga

luoghi

numero identificativo

uscita

percorso ROSSO

AULE

103-104-105-106-107-108-2WCF1

USCITA BALCONE

percorso BLU

AULE

101-102-2WCM1-2WCM2 –2WCF2

USCITA ALUNNI

percorso VERDE

LABORATORIO

1 CUCINA - 1 SALA

USCITA CUCINA

percorso VERDE

UFFICIO

1 PROTOCOLLO-1PER-1CONTABILITA

USCITA SCALA FERRO

percorso VERDE

LABORATORI

1 RICEVIMENTO

USCITA SCALA FERRO

percorso GIALLO

UFFICIO

1FUN-1DSGA-1DIR-1DID-1VIC-1SIC-1WCD-1BAR

USCITA INGRESSO

Percorsi alternativi giallo / verde / blu / rosso

Piano secondo _2

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8 PEE_Sede2013 REV0.4

vie di fuga

luoghi

numero identificativo

uscita

percorso ROSSO

AULE

203-204-205-206-207-208-209-2WCF

USCITA ROSSA

percorso BLU

AULE

201-202-2WCM-2WC-2SPOF-2SPOM

USCITA ALUNNI

percorso VERDE

LABORATORIO

2 CUCINA - 2 SALA

USCITA CUCINA

percorso VERDE

LABORATORIO

2 INFORMATICA-2 LINGUE 2COM -2MULTIMEDIALE-2WCD

USCITA SCALA FERRO

percorso VERDE

AULE

2 DOCENTI -2SOSTEGNO-2GEN-209-210-211-212

USCITA SCALA FERRO

Percorsi alternativi giallo / verde / blu / rosso

Piano terzo _3

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vie di fuga

luoghi

numero identificativo

uscita

percorso BLU

AULE

301-302-303-304-305-306-307-308-309-3WCF-3WCM-3WC-3SPF-3SPM

USCITA ALUNNI

percorso VERDE

LABORATORIO

3 CUCINA - 3 SALA

USCITA CUCINA

percorso VERDE

AULE

3 BIBLIOTECA - 309 - 310 - 311 3WC-3WC

USCITA SCALA FERRO

Percorsi alternativi giallo / verde / blu / rosso

Piano quarto _4

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10 PEE_Sede2013 REV0.4

vie di fuga

luoghi

numero identificativo

uscita

percorso BLU

TECNICO

4 ARCHIVIO - 4 MAGAZZINI

USCITA ALUNNI

Percorsi alternativi giallo / verde / blu / rosso

DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ E DEL CICLO LAVORATIVO

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11 PEE_Sede2013 REV0.4

IMFORMAZIONE / FORMAZIONE / ADDESTRAMENTO

Tali attività vengono organizzate in occasione:Prima entrata in servizio del lavoratore mediante:

Distribuzione / presa visione di: (VEDI ALLEGATO “ F ”)

Regolamento dell’ Istituto “A. Berti” Orario scolastico

Piano gestione emergenze ed evacuazione (PEE) e prendere visione delle planimetrie con indicate le vie di fuga e le norme di comportamento corretto da tenere in caso di evacuazione dell’edificio Assegnazioni degli incarichi per l’attuazione del piano d’emergenza Piano di sorveglianza alunni affisso in bacheca e/o corridoi dell’Istituto Incarichi di plesso. Saper usare eventuali attrezzature da utilizzare in funzione dei compiti/mansioni. acquisire/visionare tutte le informazioni sopracitate disponibili nelle varie bacheche o tramite accesso all’indirizzo web dell’istituto http://lnx.bertivr.it/areariservata/sicurezza.php

Dichiarazione di essere già in possesso degli attestati di formazione

accordo stato regione primo soccorso lotta antincendio corso DAE data ____ ore ____ data ___ ore____ data ____ ore____ data ____ ore____

Mansione espletata per

l’attuazione del ciclo di lavoro

Descrizione del ciclo di lavoro

Luogo/ locale in cui viene

svolto il lavoro

movimen-tazione

manuale dei carichi

Sostanze utilizzate

Macchine utilizzate per l’espletamento della

mansione Utensili

Art. 37 formazione per attività a rischio specifico

Sorve-glianza sanitari

a

DIRIGENTE SCOLASTICO

visite alle scuole uso personal computer lavoro amministrativo e coordinamento organi collegiali

Ufficio direzione e presso tutte le

sedi scolastiche no //

Attrezzatura d’ufficio Autoveicolo proprio

no

Formazione uso VDT Dispensa

INAIL

No

DIRETTORE AMMINISTRATIV

O

redazione degli atti amministrativi con l’uso del personal computer e della macchina da scrivere uso del fotocopiatore

Ufficio direzione e/o presso le sedi

scolastiche Sì Da ufficio Attrezzatura da ufficio no

Formazione uso VDT Dispensa

INAIL

No ASSISTENTE

AMMINISTRATIVO

INSEGNANTE

Insegnamento, accoglienza e vigilanza studenti, uso laboratori, sorveglianza, attività funzionali all’inseg. (riunioni, ecc.)

Sedi scolastiche Sì

Per attività didattiche

(non pericolose)

Apparecchi elettrici per attività didattiche: lavagna

luminosa, video, ecc.

Forbice, taglierina

ecc.

Formazione uso VDT Dispensa

INAIL

No

ASSISTENTE PERSONALE

assistenza alunno portatore di handicap

COLLABORATORE SCOLASTICO

pulizia locali scolastici, sorveglianza studenti, attività di piccola manutenzione beni, supporto attività amministrativa

Sedi scolastiche Sì Detergenti Scala portatile, attrezzature

per pulire, ecc. Sì, vari

Procedura per impiego

prodotti chimici

Procedura uso scalette

portatili.

No

COLLABORATORE ESTERNO

pulizia locali scolastici sorveglianza studenti (utilizzato per supplenze)

TECNICO DI CUCINA

SALA RICEVIMENTO

CHIMICA

Insegnamento pratiche di cucina. Preparazione e/o distribuzione pietanze. Riordino e pulizia cucina.

Sedi scolastiche Sì Detergenti attrezzature per cucina, per

pulizie, ecc.

Utensili da

cucina

Procedure di sicurezza in

cucina. Procedura

per impiego prodotti chimici

Procedura uso scalette

portatili

No

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12 PEE_Sede2013 REV0.4

Relativamente ai lavoratori esposti a rischi specifici la formazione di cui all’Art.37 viene effettuata tramite procedure operative scritte che vengono condivise con i lavoratori e tramite corsi di formazione specifici per le mansioni che lo richiedono:

- Addetti antincendio - Addetti al servizio di primo soccorso - RSPP - RLS - ASPP

ALLARME

L’allarme può essere GENERALE o LOCALE In caso di allarme GENERALE tutti dovranno abbandonare le aree occupate. In caso di allarme LOCALE solo le persone presenti nelle aree interessate verranno invitate ad abbandonare l’area o la zona.

Per abbandonare le aree in maniera sicura:

Interrompere immediatamente qualunque attività in corso.

Chiudere le finestre (se ve ne sono).

Uscire senza indugio dalla stanza.

Chiudere le porte dietro di se (se ve ne sono) e mai a chiave.

Recarsi senza correre verso le uscite o verso il luogo di raduno se esso viene indicato o se è conosciuto.

LA DIFFUSIONE DELL'ORDINE D’ EVACUAZIONE

Al fine di segnalare il verificarsi di una situazione di pericolo, il responsabile dell'emergenza o il suo sostituto, una volta avvertito, valuterà l'opportunità di diramare l'ordine di evacuazione. In caso di situazione di grave pericolo, che richieda l'abbandono immediato dei locali e delle aree, esso sarà diramato dal personale che per primo viene a conoscenza dell'evento. Il segnale di evacuazione potrà essere diffuso attraverso l'impianto di allarme oppure con una procedura di segnalazione a tutti i presenti che univocamente richiami la loro attenzione relativamente all’evacuazione senza possibilità di equivoco. Qualora dovesse porsi la necessità di comunicare l'ordine di evacuazione in maniera puntuale (reparto per reparto), sarà compito della squadra di prevenzione e protezione assicurare tale servizio.

MODALITÀ DI EVACUAZIONE

Appena viene recepito l'ordine di evacuazione, tutto il personale e gli eventuali estranei presenti dovranno immediatamente eseguirlo, mantenendo, per quanto possibile, la massima calma. Per garantire una certa libertà nei movimenti è necessario lasciare sul posto tutti gli oggetti ingombranti. L'addetto di piano coordinerà le operazioni di evacuazione, intervenendo dove necessario. Gli eventuali portatori di handicap saranno tempestivamente condotti verso l'esterno dal personale espressamente incaricato.

REGOLE PER LA SICUREZZA E LA PREVENZIONE

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13 PEE_Sede2013 REV0.4

Di seguito sono riportate le indicazioni/prescrizioni per la sicurezza, che vanno consegnate a tutte le maestranze attraverso procedura verbalizzata:

o Imparare cosa fare in caso di incendio. o Imparare a manovrare un estintore. o Non tenere carte vicino a prese di corrente. o Fumare solo dove non è vietato. o Spegnere accuratamente i mozziconi nel posacenere o a terra. o Non gettare carte nel posacenere o in prossimità di mozziconi ancora accesi. o Tenere in ordine i punti di passaggio sgombri da cavi elettrici, fili od altro. o Lasciare sempre sgombro l'accesso agli estintori, ai sistemi antincendio e alle uscite di

emergenza. o Non coprire la cartellonistica di emergenza: antincendio, uscite, pericoli. o Prendere confidenza con la posizione degli estintori e dei luoghi. o Abituarsi a guardare, all'inizio delle attività, l'estintore più vicino e la posizione degli addetti al

servizio d’ordine. o Urlare solo in caso di pericolo imminente. o Sforzarsi di mantenere la calma in ogni situazione. o Non interferire con le attrezzature elettriche e non pulirle con acqua o oggetti umidi. o Non ostruire le prese d'aria di raffreddamento degli apparecchi elettrici. o Non cercare di eseguire interventi di riparazione e non manomettere impianti di alcun genere:

chiedi l'intervento del servizio di manutenzione. o Non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non siano di competenza e per le

quali non si è ricevuto idoneo addestramento. o Utilizzare gli strumenti idonei al lavoro che si deve compiere, assicurandosi che siano in

buono stato e solo dopo averne appreso il corretto modo d'uso. o Prima di compiere qualsiasi tipo di operazione, analizzare i rischi che tale operazione

comporta e trovare soluzioni per minimizzarli. o Correggere sempre chi si comporta in maniera poco sicura. o Aiutare le persone estranee a prendere confidenza con le aree dell’Azienda. o Riferire immediatamente all'addetto alla sicurezza di qualunque pratica o situazione insicura,

ovunque essa si presenti.

SEGNALETICA DI SICUREZZA

Si applicano le vigenti disposizioni sulla segnaletica di sicurezza, espressamente finalizzate alla sicurezza antincendio, di cui al Decreto Legislativo 14 agosto 1996, n. 493, le prescrizioni di cui alla direttiva 92/58/CEE del 24 giugno 1992 (indicazioni presenza idranti, estintori e vie di fuga) così come integrate dal D.Lgs. 81/08.

In particolare la cartellonistica indicherà:

le uscite di sicurezza;

i percorsi per il raggiungimento delle uscite di sicurezza;

l'ubicazione dei mezzi di estinzione incendi

le aree sicure ed adibite al raduno in caso di emergenza, di pronto intervento e di coordinamento delle fasi operative.

Inoltre, negli ambienti ritenuti strategici, saranno affissi cartelli contenenti la Planimetria Generale delle aree interessate e le indicazioni relative al comportamento del personale e di eventuali esterni in caso d'incendio o di altro pericolo e con l’informazione per le squadre di soccorso sulla posizione di:

accessi e vie di esodo (in relazione alla viabilità principale di zona);

mezzi di estinzione disponibili;

posizione quadri elettrici principali;

caratteristiche delle aree e lay-out macchinari del ciclo produttivo.

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14 PEE_Sede2013 REV0.4

Particolare attenzione si è posta per il riconoscimento delle vie di esodo anche da parte di persone che non hanno dimestichezza con l’edificio al fine di consentire uno svolgimento rapido ed ordinato del processo di evacuazione in caso di emergenza. A tal fine, si è provveduto al riconoscimento delle vie di uscita mediante posizionamento di una precisa segnaletica standardizzata ed inoltre per l’identificazione permanente delle stesse si è previsto un sistema di segnaletica luminosa alimentato da fonte energetica autonoma che consente, per capacità di illuminamento, la visibilità della segnaletica anche in atmosfera contaminata da fumo

Tutti gli adempimenti necessari per una corretta gestione della sicurezza antincendio sono pianificati nella sezione relativa; dove vengono riportati in particolare:

i controlli;

gli accorgimenti per prevenire gli incendi;

gli interventi manutentivi;

l'informazione e l'addestramento al personale del servizio d’ordine e agli addetti;

le istruzioni per gli eventuali esterni presenti nell’edificio;

le procedure da attuare in caso di incendio o pericolo. Il tutto nel chiaro intento di attuare e pianificare le misure di prevenzione e di protezione antincendio per ridurre l’insorgenza di un incendio e di limitarne le conseguenze qualora esso si verifichi.

PREDISPOSIZIONI ED INCARICHI: DESIGNAZIONE / NOMINATIVI

VEDI ALLEGATO “ 1 ”

COMPITI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Articolo 33 - D lgs 81/2008 1. Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede: a) all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale; b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo 28, comma 2, e i sistemi di controllo di tali misure; c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35; f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36. 2. I componenti del servizio di prevenzione e protezione sono tenuti al segreto in ordine ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza nell’esercizio delle funzioni di cui al presente decreto legislativo. 3. Il servizio di prevenzione e protezione è utilizzato dal datore di lavoro.

Il centro di coordinamento

è ubicato presso Ufficio Tecnico al secondo piano. Vi si svolgono le funzioni di:

Coordinare l’emergenza Tenere i contatti con le autorità esterne Decidere le azioni per affrontare le emergenze Conservare la documentazione d’obbligo La squadra d’emergenza composta da:

a) Dirigente Scolastico o Referente di plesso b) addetti antincendio c) addetti primo soccorso

All’insorgere di una emergenza:

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15 PEE_Sede2013 REV0.4

si mettono a disposizione (se non impegnati con la classe) del coordinatore emergenza presso il centralino

diventano il punto di riferimento per le informazioni provenienti dall’area raccolta

controllano che tutto l’edificio sia stato sgomberato

intervengono prontamente alla ricerca di eventuali dispersi

forniscono informazioni ai VVF , al 118, alle autorità competenti

Impedisce l’ingresso agli estranei dell’emergenza

Avvisano il responsabile dell’area raccolta della propria incolumità

Durante l’emergenza coordina e verifica che:

All’insorgere di un qualsiasi pericolo ovvero appena se ne è venuti a conoscenza, chi lo ha rilevato si adoperarsi da solo o in collaborazione con altre persone (insegnanti,personale non docente, studenti) per la sua eliminazione. Nel caso non sia in grado di poter affrontare il pericolo deve darne immediata comunicazione al Coordinatore dell’Emergenza o al Dirigente Scolastico, che valutata l’entità del pericolo deciderà di emanare l’ordine di evacuazione dell’edificio.

L’inizio emergenza è contraddistinto dal suono intermittente della campanella o in mancanza d’energia elettrica sia diffuso oralmente.

All’emanazione del segnale di evacuazione dell’edificio scolastico tutto il Personale e non, presente all’interno dell’edificio raggiunga il punto di raccolta

Solo l’addetto/a al centralino è incaricato di richiedere telefonicamente il soccorso degli Enti che verranno segnalati dal coordinatore dell’Emergenza o dal Dirigente Scolastico

I responsabili dell’area raccolta (uno per i docenti ed alunni, uno per il personale A.T.A.) ricevute tutte le segnalazioni informerà il coordinatore dell’emergenze dell’avvenuta evacuazione o d’allertare le squadre di di soccorso per iniziare la ricerca di eventuali dispersi.

COMPITO DEL COORDINATORE EMERGENZE

Nel caso in cui il R.S.P.P. non sia presente, diviene punto di riferimento il Dirigente Scolastico, la Vicepresidenza.

Ricevuta la segnalazione di “inizio emergenza”, attiva gli altri componenti della squadra e si reca sul posto segnalato

Valuta la situazione di emergenza e di conseguenza la necessità di evacuare l’edificio, attivando la procedura d’emergenza prestabilita.

Dà ordine agli addetti di disattivare gli impianti di piano o generali

Dà il segnale di evacuazione generale e ordina all’addetto di chiamare i mezzi di soccorso necessari

Sovrintende a tutte le operazioni sia della squadra d’emergenza interna che degli enti di soccorso

In caso di smarrimento di qualsiasi persona,, prende tutte le informazioni necessarie e le comunica alle squadre di soccorso esterne, al fine della loro ricerca

Dà il segnale di fine emergenza

COMPITO DEI DOCENTI

Articolo 19 D lgs 81/08

1. In riferimento alle attività indicate all’articolo 3, i preposti, secondo le loro attribuzioni e

competenze, devono:

a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi

di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei

mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e,

in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti;

b) verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano

alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;

c) richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di

emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile,

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16 PEE_Sede2013 REV0.4

abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;

d) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e

immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;

e) astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere

la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato;

f) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e

delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di

pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della

formazione ricevuta;

g) frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’articolo 37.

Contribuire a far mantenere la calma in tutta la classe

Raccogliere il registro delle presenze e si avviarsi verso la porta d’uscita della classe per coordinare le fasi d’evacuazione

Far uscire ordinatamente gli studenti, iniziando dalla fila più vicina alla porta

Dirigere la classe verso il punto di raccolta esterno stabilito seguendo il percorso previsto, raggiunta tale area il docente di ogni classe provvederà a fare l’appello dei propri studenti e segnalerà tempestivamente l’avvenuta evacuazione o i casi di studenti non presenti alla verifica finale al responsabile dell’area raccolta.

Fornire al responsabile l’apposito modulo con il numero di allievi presenti, evacuati,eventuali dispersi e feriti

Mantenere unita la classe fino al punto di raccolta

Alla fine dell’emergenza, contraddistinto dal suono continuo della campanella, le classi, i docenti ed il personale facciano ritorno ai propri posti.

COMPITI DEL RESPONSABILE DI PIANO

Articolo 20 D lgs 81/08

Obblighi dei lavoratori

1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone

presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente

alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.

2. I lavoratori devono in particolare:

a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli

obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;

b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai

preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;

c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i

mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;

d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;

e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei

mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di

cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie

competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla successiva lettera f) per eliminare o

ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori

per la sicurezza;

f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di

segnalazione o di controllo;

g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza

ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;

h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di

lavoro;

i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti

dal medico competente.

All’insorgere di una emergenza:

Individua la fonte di del pericolo

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valuta l’entità del pericolo

interviene se è in grado di fronteggiare l’emergenza

avverte immediatamente il coordinatore emergenze o la presidenza

All’ordine di evacuazione dell’edificio

Toglie la tensione elettrica al piano agendo sull’interruttore

Chiude la valvola di intercettazione del gas

Impedisce l’ingresso agli estranei dell’emergenza

Favorisce il deflusso ordinato del piano

Vieta l’uso degli ascensori

Chiude tutte la porte delle aule dopo aver controllato l’avvenuto sgombero

Al termine dell’evacuazione del piano, si dirige verso l’area di raccolta

Avvisa il responsabile dell’area raccolta della propria incolumità

Durante l’anno scolastico

Individuano criteri atti ad evitare l’insorgere di un pericolo e a limitare le conseguenze qualora si verifichi.

Sovrintendono le manutenzioni degli impianti e delle attrezzature scolastiche

segnalano e adottano misure precauzionali d’esercizio

controllano giornalmente la praticabilità delle vie di fuga

COMPITI ALLIEVI

Articolo 2 D. lgs. 81/2008 1. Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente decreto legislativo si intende per: a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione …….. l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione

Mantenere la calma; seguire le procedure stabilite

Interrompere immediatamente l’attività disponendosi in fila

Mantenere l’ordine durante e dopo l’esodo (alunni apri fila, chiudi fila, aiuto disabili)

Tralasciare il recupero di oggetti personali

Seguire l’insegnante nel percorso colorato segnalato, portandosi nel punto di raccolta previsto.

Rimanere uniti per un rapido appello

Rientrare al nell’edificio solo al cessato allarme

CHIAMATA DEI SERVIZI DI SOCCORSO

I servizi di soccorso saranno avvertiti in caso di necessità tramite telefonia fissa o mobile da un responsabile aziendale all’uopo preposto e nominato per iscritto. La procedura di chiamata è chiaramente indicata nella sezione relativa.

attendere l’avviso del coordinatore dell’emergenza

La chiamata di soccorso deve essere di norma fatta dal personale designato

INCENDIO

Vigili dei Fuoco 115

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CROLLO EDIFICIO FUGA DI GAS

ORDINE PUBBLICO

Carabinieri Polizia Vigili Urbani

112

113

EMERGENZA SANITARIA

Pronto Soccorso Ospedale

118

L'efficacia di una chiamata di soccorso dipende soprattutto dalle informazioni che essa contiene e che possono permettere ai soccorritori di intervenire nel modo più idoneo.

I dati da fornire in sede di chiamata di soccorso sono: Pronto qui è l’istituto ( Alberghiero IPSSAR “ANGELO BERTI” Sede associata di Soave) Ubicato ( Viale della Vittoria - 37038 Soave (VR)) Numero di telefono (Telefono: 045 7680695 - Fax: 045 7681695) Chi chiama ( nome e qualifica ) Descrizione del tipo d’incidente (caduta, schiacciamento, incendio, esplosione, ecc. ) Entità dell’incidente ( locali coinvolti, persone coinvolte ) Presenza di feriti ( si / no ) Ricordarsi di attendere una risposta di conferma da parte dell’operatore

squadra PRIMO SOCCORSO vedi allegato 1

Articolo 45_ Dlgs 81/08 Primo soccorso (rif.: art. 15 d.lgs. n. 626/1994; art. 8 direttiva 89/391/CEE) 1. Il datore di lavoro, tenendo conto della natura della attività e delle dimensioni dell’azienda o della unità produttiva, sentito il medico competente ove nominato, prende i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e di assistenza medica di emergenza, tenendo conto delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro e stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati. 2. Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua formazione, individuati in relazione alla natura dell’attività, al numero dei lavoratori occupati ed ai fattori di rischio sono individuati dal decreto ministeriale 15 luglio 2003, n. 388 e dai uccessivi decreti ministeriali di adeguamento.

durante l’emergenza

Si tiene a disposizione durante l’evacuazione vicino ai responsabili emergenza, si attiva immediatamente alla ricerca di eventuali dispersi.

Valuta la situazione, lo scenario, l’ambiente. Agisce sempre in sicurezza e autoprotezione, costituisce un “ponte “ fra l’infortunato e il soccorso medico

Crea uno spazio libero intorno all’infortunato; evita azioni inconsulte e dannose che possano causare l’aggravamento delle condizioni dell’infortunato.

Protegge l’infortunato da ulteriori rischi, controlla le funzioni vitali, distingue i casi urgenti da quelli non urgenti, porta il primo soccorso.

Dispone o effettua una corretta chiamata di soccorso.

durante l’anno

Individuano criteri atti a prevenire ed evitare rischi per la salute e l’integrità

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psicofisica dei lavoratori

Sovrintendono i presidi di pronto soccorso

Segnalano e adottano misure precauzionali d’esercizio

squadra PREVENZIONE INCENDI

Articolo 46_ D. lgs 81/08 1. La prevenzione incendi è la funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statuale, diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente. 2. Nei luoghi di lavoro soggetti al presente decreto legislativo devono essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l’incolumità dei lavoratori. 3. Fermo restando quanto previsto dal decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 e dalle disposizioni concernenti la prevenzione incendi di cui al presente decreto, i Ministri dell’interno, del lavoro e della previdenza sociale, in relazione ai fattori di rischio, adottano uno o più decreti nei quali sono definiti: a) i criteri diretti ad individuare: 1) misure intese ad evitare l’insorgere di un incendio ed a limitarne le conseguenze qualora esso si verifichi; 2) misure precauzionali di esercizio; 3) metodi di controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio; 4) criteri per la gestione delle emergenze; b) le caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio, compresi i requisiti del personale addetto e la sua formazione. 4. Fino all’emanazione dei decreti di cui al comma 3, continuano ad applicarsi i criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro di cui al decreto del Ministro dell’interno 10 marzo 1998. 5. Al fine di favorire il miglioramento dei livelli di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro, ed ai sensi della lettera h) del comma 2 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, con decreto del Ministro dell’interno sono istituiti, presso ogni direzione regionale dei vigili del fuoco, dei nuclei specialistici per l’effettuazione di una specifica attività di assistenza alle aziende. Il medesimo decreto contiene le procedure per l’espletamento della attività di assistenza. 6. Al fine dell’adozione dei provvedimenti di sospensione di un’attività imprenditoriale di cui all’articolo 14 del presente decreto, in coerenza con gli articoli 16, 19 e 20 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 per gli aspetti di prevenzione incendi, il Comando provinciale dei vigili del fuoco, trasmette immediatamente gli atti al Prefetto territorialmente competente. Le maggiori risorse derivanti dall’espletamento della funzione di controllo di cui al presente comma, sono rassegnate al Corpo nazionale dei vigili per il miglioramento dei livelli di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro. 7. In relazione ai principi di cui ai commi precedenti, ogni disposizione contenuta nel presente decreto legislativo, concernente aspetti di prevenzione incendi, sia per l’attività di disciplina che di controllo, deve essere riferita agli organi centrali e periferici del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, di cui agli articoli 1 e 2, del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.

durante l’emergenza

Allontanano le persone, compartimentano la zona dell’incendio, allontanano i materiali combustibili in modo da circoscrivere l’incendio e ritardarne la propagazione.

Utilizzano gli estintori, i naspi per provare a spegnere l’incendio e mantenere a più basse temperature le zone circostanti.

Si accertano che non permangono focolai nascosti o braci; arieggia i locali per eliminare gas o vapori.

Fanno controllare i locali prima di renderli agibili per verificare che non vi siano lesioni a strutture portanti.

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durante l’anno

Individuano criteri atti ad evitare l’insorgere di un incendio e a limitare le

conseguenze qualora si verifichi.

Sovrintendono le manutenzioni degli impianti e delle attrezzature antincendio

Segnalano e adottano misure precauzionali d’esercizio

NORME ESSENZIALI IN CASO D’EMERGENZA

Le indicazioni sui provvedimenti ed i comportamenti che, in caso di emergenza, dovranno mantenere sia i dipendenti che tutte le eventuali persone presenti, saranno esposti in modo ben evidente su cartelli conformi alla normativa vigente. L’utilizzazione delle attrezzature di estinzione incendi sarà sempre assicurata durante le ore di attività da personale in grado di effettuare le operazioni di primo intervento in caso di necessità (ed all’uopo formate come previsto dal D. Lgs. 81/08). In particolare le norme di sicurezza antincendio per i lavoratori possono riassumersi nei paragrafi seguenti.

DIVIETI E LIMITAZIONI

Nei locali è vietato l’uso di fiamme libere, di fornelli a gas od elettrici, di stufe elettriche con resistenza a vista, di stufe a cherosene e di ogni apparecchio portatile di riscaldamento o cottura. È inoltre vietato costituire depositi di sostanze infiammabili o di sostanze che possono per la vicinanza reagire tra loro provocando incendi e/o esplosioni. È, infine, vietato lo spegnimento dell’illuminazione nei locali e nelle aree di pertinenza dove transitano le persone, prima che tutte siano uscite all’aperto o si siano state portate in luogo sicuro.

RACCOMANDAZIONI IN CASO D’ INCENDIO

Nel caso in cui si rilevi o sospetti dell’esistenza di un principio di incendio (presenza di fumo, odore di bruciato, presenza di fiamme), non lasciarsi prendere dal panico (un principio di incendio si può spegnere agevolmente utilizzando un panno, gli estintori o gli idranti disponibili) e provvedere immediatamente a: o richiamare l’attenzione di altro personale presente, richiedendone collaborazione; o disattivare le apparecchiature elettriche e/o a gas installate nel locale interessato

(eventualmente togliere tensione al quadro di reparto o generale) e spegnere l’eventuale impianto di ventilazione;

o azionare i dispositivi antincendio disponibili, evitando di esporre a rischio la propria persona; o usare correttamente l’estintore più vicino (attenersi alle indicazioni presenti); o non abbandonare le aree finché non si è certi che l’incendio non possa riprendere; o in caso di incendio non controllabile telefonare immediatamente al 115 (Vigili del Fuoco)

secondo la procedura riportata a fianco della postazione telefonica per la chiamata di pronto intervento esterno;

o è assolutamente vietato l’uso dell’ascensore: usare le scale esistenti con calma; o tutto il personale e le persone estranee presenti devono lentamente e senza panico avviarsi

verso le uscite di sicurezza percorrendo le vie di esodo predisposte e raggiungere il luogo sicuro previsto per il raduno e la coordinazione delle emergenze: una volta che tutti sono usciti dal locale richiudere sempre dietro di se le porte ma mai a chiave;

o ricordare che il fumo stratifica nelle parti alte dei locali e che in basso si trova quindi aria più respirabile (usare per respirare, nel caso, un panno umido sulla bocca);

o informare immediatamente i propri superiori e i responsabili o preposti alla Emergenza e al Primo Soccorso;

o non prendere iniziative personali e non coordinate dai preposti alla sicurezza.

RACCOMANDAZIONI IN CASO DI PERICOLO GRAVE

Nel caso in cui sia segnalata o sospettata l’esistenza di un pericolo grave ed immediato provvedere senza esitazioni a:

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o richiamare, evitando il panico, l’attenzione di tutte le persone presenti; o informare dettagliatamente i preposti alla sicurezza e attendere, nel caso, istruzioni; o abbandonare in tempi rapidi in maniera ordinata e senza panico i luoghi ritenuti pericolosi o

soggetti a pericolo grave ed immediato.

RACCOMANDAZIONI IN CASO DI EVACUAZIONE

Nel caso in cui sia stato richiesto di abbandonare le proprie postazioni e l’edificio:

o durante l’evacuazione aiutare le persone portatrici di handicap o ferite; o accertarsi che tutti i presenti abbiano abbandonato l’edificio; o il Responsabile all’Evacuazione attende in prossimità dell’ingresso aziendale l’arrivo dei

Vigili del Fuoco o delle Forze dell’Ordine (Carabinieri e Polizia, qualora allertati) e fornisce in maniera dettagliata tutte le informazioni del caso;

o rientrare nell’edificio solo dopo che il Responsabile dell’Evacuazione abbia autorizzato il rientro.

RACCOMANDAZIONI DI PREVENZIONE

Regole pratiche di prevenzione: o Evitare l’accumulo oltre il consentito di sostanze facilmente infiammabili (alcool, carte sciolte,

involucri di polistirolo espanso, ecc.). o Tutte le maestranze devono immediatamente segnalare al Servizio di Prevenzione e

Protezione Aziendale eventuali manomissioni o malfunzionamenti relativi ai presidi antincendio presenti (estintori, manichette, impianto NAF, valvole e pulsanti di emergenza, etc.).

o Evitare di fumare, soprattutto ove tale divieto è affisso. o Evitare di ingombrare con depositi inopportuni le attrezzature di soccorso (estintori,

manichette, azionamenti di emergenza) o le uscite di sicurezza. o Evitare di usare fiamme libere e negli spogliatoi, fornelli di qualsiasi tipo evitare scaldavivande

e stufe di qualsiasi genere, phon e altre apparecchiature elettriche in cattivo stato. o Verificare sempre la dislocazione degli estintori e degli idranti.

ISTRUZIONI PARTICOLARI PER GLI ADDETTI ALL’EMERGENZA

Rispettare sempre le seguenti regole fondamentali:

tenere aggiornata la lista del personale addetto all’emergenza.

Avere cura di averla sempre a portata di mano.

Fare sempre mente locale alle persone presenti nelle aree aziendali, con particolare attenzione ad eventuali portatori di handicap.

In particolare assicurarsi che:

Gli eventuali visitatori siano usciti.

Eventuali visitatori portatori di handicap siano portati all'esterno.

Le persone siano uscite dagli ambienti.

Le finestre e le porte siano state chiuse.

Dirigere le persone verso l'uscita.

Raggiunto il luogo di raduno, controllare sempre la presenza del personale facendo l'appello.

COSA FARE IN CASO D’INCENDIO

In caso d’incendio, attenersi alle seguenti istruzioni: o appena si scopre un incendio, gridare “AL FUOCO” per richiamare l'attenzione di altre

persone o dei responsabili. o Giudicare se l'entità dell'incendio è tale da poter essere affrontato con un estintore. o In caso affermativo, intervenire tempestivamente e solo se si sa manovrare ed azionare un

estintore (dare corso alle istruzioni previste). o In caso contrario (ovvero se l'incendio tende ad assumere proporzioni preoccupanti) chiamare

i responsabili del servizio di vigilanza o della squadra antincendio. o Al servizio di vigilanza indicare chiaramente:

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­ Il punto preciso in cui si sta sviluppando l'incendio (area o stanza); ­ se sono coinvolte persone; ­ cosa sta bruciando (apparecchi elettrici, carta, arredi o altro); ­ il nome di chi chiama.

ISTRUZIONI PARTICOLARI IN CASO DI TERREMOTO

Il territorio italiano è esposto al rischio sismico, quindi prepararsi ad affrontare il terremoto è fondamentale. La sicurezza dipende soprattutto dall’edificio in cui vi trovate. Se è costruito in modo da resistere al terremoto, non subirà gravi danni e vi proteggerà. Ovunque siate in quel momento, è molto importante mantenere la calma e seguire alcune semplici norme di comportamento.

COSA FARE IN CASO Di TERREMOTO

Prima del terremoto • Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza

• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Assicurati che ci sia una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della classe sappia dove sono riposti

• Informati di come è predisposto il piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza Durante il terremoto • Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli

• Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso

• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire

• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare

• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli • Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi

Dopo il terremoto • Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso • Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni • Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci

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• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso

COSA FARE IN CASO Di TERREMOTO o EVENTO ECCEZZIONALE

PROTEZIONE CIVILE Il Sindaco è l’autorità comunale di Protezione Civile, come primo cittadino ha particolari responsabilità ed è tutore della salute e dell’incolumità della cittadinanza. Il Sindaco è l'anello di congiunzione tra i soccorritori e la popolazione colpita da calamità, è il soggetto che permette la tempestività e l'efficacia degli interventi. A ciò, va aggiunta, la necessità di "fare protezione civile" non solo in caso di calamità mettendo in essere tutte le procedure previste in funzione dell'evento, ma nel lavoro di tutti i giorni, per la creazione di una consapevolezza nei cittadini, dimostrando che la prevenzione è possibile e che l'evento calamitoso potrebbe in taluni casi essere evitato, o ridotti gli effetti legati all’evento stesso. Piano di Emergenza Comunale (VEDI ALLEGATO “H.1“

Partendo dall'analisi territoriale, per ogni tipologia di rischio esaminato, in base alla vulnerabilità e alla pericolosità, sono individuate aree a diverso grado di rischio anche prendendo, nella dovuta considerazione il valore degli elementi a rischio (persone, edifici, infrastrutture). Sono stati così descritti i possibili scenari di rischio, in base ai quali verranno predisposti i piani di emergenza, il quadro conoscitivo a rischio dei dati del Comune di Verona, esamina i rischi prevedibili Elenco dei rischi esaminati I rischi prevedibili e analizzati per il territorio del Comune di Verona sono: 1. Sismico 2. Idrogeologico 3. Inquinamento falde 4. Incendio 5. Incidente stradale 6. Eventi climatici estremi 7. Industriale 8. Sanitario 9. Collasso reti tecnologiche 10. Terrorismo ed evento internazionale 11. Rischio Aeroportuale 12. Rischio Ferroviario

L’istituto è ubicato nel quadrante

16. Borgo Milano (che comprende le località di Chievo e Saval) AREE DI EMERGENZA Nelle procedure di emergenza sono indicate le aree di attesa, di ricovero e di ammassamento per persone, animali e cose; tali aree fanno parte integrante delle risorse di un

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comune nella gestione della Protezione Civile. Le "Linee Guida regionali per la predisposizione del Piano Comunale di Emergenza Indirizzi, criteri e metodologia per la redazione" (DGR n° 144/02) specificano che le "aree di emergenza" devono essere ubicate all'interno del territorio comunale e devono, soddisfare alcuni requisiti fondamentali individuati e consigliati da specifiche direttive emanate dal Dipartimento di Protezione Civile. Si tratta di spazi e strutture che in casi di emergenza saranno destinate alla popolazione durante le prime fasi delle operazioni di soccorso. Vengono distinte tre tipologie di aree, ed a ciascuna di esse è assegnata una funzione: TIPOLOGIA AREA FUNZIONE

aree di attesa in queste viene garantita la prima assistenza alla popolazione colpita da un evento calamitoso, oppure vengono utilizzate nella prima fase di allerta. Possono essere campi sportivi, piazze, slarghi…

aree di ricovero strutture ricettive atte a garantire assistenza e ricovero a persone che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. Possono essere aree adatte all'allestimento di tendopoli o prefabbricati, ma anche edifici pubblici con adeguate caratteristiche di sicurezza come scuole, palazzetti dello sport, strutture ricreative pubbliche ma anche strutture private come alberghi ed ostelli.

aree di ammassamento centri di raccolta di uomini e mezzi necessari alle operazioni di soccorso.

Ogni area di emergenza e i relativi percorsi d'accesso sono individuati, con una simbologia tematica codificata (Linee Guida Regionali), sulla tavola in scala 1:10.000 e in formato G.I.S. Ciascun oggetto cartografato è associato ad un record consultabile con un software G.I.S. e/o database. Gli spazi individuati per il nostro Istituto sono:.

ATO

AREA DI ATTESA Campi sportivi-piazze-slarghi

AREE DI RICOVERO

Edifici pubblici palazzetti-

alberghi-ostelli

AREE DI AMMASSAMENTO Centri di raccolta uomini e mezzi

ELIPORTO

Zona di possibile

atterraggio

N.03

Campo da calcio S.Massimo

Campo da calcio Via Spaziani

Villa Pule

Istituto Don Milani Palazzetto dello sport

Stadio comunale

Parcheggio Stadio Parcheggio Palasport

Boscomantico

Campo calcio Via Spaziani

Boscomantico

Allertamento

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Verona, 01/01/2013 In allegato 1 “ incarichi 2013-14“ In allegato 2 “ modello verbale evacuazione istituto A. Berti”

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sede all_1 Istituto Professionale Servizi

per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

"Angelo Berti" via Aeroporto Berardi, 51 - 37139 VR - tel. 045-569443 – fax 045 8100739

ORGANIGRAMMA DEGLI INCARICHI OPERATIVI SGOMBERO RAPIDO DELL’EDIFICIO

A.S. 2013/14 La Direzione dell’Istituto designa le seguenti persone per lo svolgimento degli incarichi previsti dalla normativa in vigore per assicurare il mantenimento in sicurezza dell’edifico, l’attivazione delle procedure del primo soccorso, lotta antincendio e per lo sgombero rapido dell’edifico. Tutti vengono messi a conoscenza dei seguenti nominativi.

INCARICO INCARICATO SOSTITUTI NOTE

Emanazione dell’ordine di evacuazione

Capo d’Istituto

ANTONIO BNETTI Vicario

ANNA GRACIOTTI Serale LUIGI CAGNAZZO

Collaboratori PAOLO MASSAGRANDE

Serale

SMANIOTTO ELENA

In caso di pericolo

grave ed immediato

l’attivazione dell’allarme potrà essere fatta da

qualsiasi occupante la

struttura

Diffusione e verifica

ordine di evacuazione PIANO TERRA

Addetto al piano terra MARILISA MORELATO

Sostituto TERESA MORBIOLI MARINA GIOVANNELLI

Controllare

l’evacuazione completa delle

aule

Diffusione e verifica

ordine di evacuazione PIANO PRIMO

Addetto al piano 1°

TENUTI LUCIANA Serale SMANIOTTO ELENA

Sostituto

CRISTINA LODOLA

Controllare

l’evacuazione completa delle

aule

Diffusione e verifica

ordine di evacuazione PIANO SECONDO

Addetto al piano 2°

CONTI CHIARA

Sostituto PARODI PIETROPAOLO TALARICO ANNA

Controllare

l’evacuazione completa delle

aule

Diffusione e verifica

ordine di evacuazione PIANO TERZO

Addetto al piano 3°

GIOVANNELLI MARINA

Sostituto

MANTOVANI GIOVANNI

Controllare

l’evacuazione completa delle

aule

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INCARICO INCARICATO SOSTITUTI NOTE

Diffusione e verifica ordine di evacuazione

SERALE

Addetto al piano

SMANIOTTO ELENA

Sostituto collaboratore scolastico

Controllare

l’evacuazione completa delle

aule

Verifica assenze al punto di raccolta

Docenti e Classi

GRACIOTTI ANNA Serale

CAGNAZZO LUIGI Alunni DOCENTE DELLA CLASSE

Personale ATA

DE VITO TERESA

Docenti e Classi MASSAGRANDE PAOLO Serale DOCENTI Alunni Docente della classe Personale ATA

CRISTINA GENTILI

Verificare che tutti abbiano raggiunto il punto di raccolta

tramite appello nominale

Chiamata di soccorso

Addetto al centralino

MILENA BELLESINI

Sostituto

GABRIELEBIANCHINI

In caso di pericolo

grave ed immediato potrà essere fatta da chiunque al 118

Persona incaricata di fornire informazioni

ai VVFF

Ufficio tecnico

WALTER RUFFO

R.S.P.P.

DINO MASCALZONI A.S.P.P.

FRANCESCO ZACCHEO

Servizio

prevenzione protezione

Interruzione erogazione gas, energia elettrica,

centrale termica

GAS Luigi Varalta

ENERGIA ELETTRICA F.Zaccheo

IMPIANTO TERMICO D.Ennio

GAS Daniele Lai

ENERGIA ELETTRICA Roberto Turetta

IMPIANTO TERMICO Carlo Rossi

Inoltre dovranno essere fornite ai VVF indicazioni

precise sulla posizione degli interruttori di

sgancio principali

Personale formato per l’utilizzo di estintori e

idranti

(squadra A) Dario.Ennio Alessandro Girelli Roberto Turetta Luigi Varalta

(squadra B) Dino Mascalzoni Fabrizio Toschi Francesco Zaccheo Vittorio Vassanelli

Sono gli incaricati

prevenzione incendi ai sensi del

D.Lgs. 81/08

Controllo periodico estintori e/o idranti

Dario Ennio

Francesco Zaccheo

Addetti antincendio Assistenti tecnici di

laboratorio

Sono gli incaricati

prevenzione incendi ai sensi del

D.Lgs 81/08

Controllo della

praticabilità delle vie di fuga

Addetto al piano Assistenti tecnici

A.S.P.P. R.L.S.

Da farsi

giornalmente

Controllo periodico

armadietti medicinali

Vittorio Vassanelli

Addetti Primo Soccorso

Assistenti tecnici di

laboratorio Insegnanti di Sc. Motorie

Sono gli incaricati

del primo soccorso ai sensi del D.Lgs

81/08

Personale formato per il

primo soccorso

(squadra A) Vittorio Vassanelli Stefano Guffanti Letizia Murari

(squadra B) Rosanna Quintarelli Maurizio Zidda Marilisa Morelato

Sono gli incaricati di primo soccorso

ai sensi del D. Lgs.

Page 28: Servizio Prevenzione e Protezione “ A. Berti” SEDE · Addetto Servizio Prevenzione e Protezione Francesco Zaccheo ... PEE_Sede2013 REV0.4 In riferimento alle norme indicate nel

28 PEE_Sede2013 REV0.4

INCARICO INCARICATO SOSTITUTI NOTE Elena Zorzella Giovannelli Marina

Teresa Morbioli Grazia Cervinara

81/08

Allegato 2

Data ___/____/_____ Firmato DATORE DI LAVORO Ing. Antonio Benetti ___________________________________________ RSPP Prof. Dino Mascalzoni ___________________________________________ RSL Sig.ra Elisabetta Bertoni ___________________________________________