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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI FACOLTA’ DI SCIENZE MM.FF.NN CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA E COMUNICAZIONE DIGITALE TESI DI LAUREA IN SISTEMI INFORMATIVI Servizi nei Sistemi Informativi su Web Un caso di studio RELATORE: Chiar.ma Prof.ssa Enrica Gentile LAUREANDA: Fulvia Antonia Favore ANNO ACCADEMICO 2009/20010

Servizi nei sistemi informativi basati su web

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI

FACOLTA’ DI SCIENZE MM.FF.NN

CORSO DI LAUREA IN INFORMATICA E COMUNICAZIONE DIGITALE

TESI DI LAUREA IN

SISTEMI INFORMATIVI

Servizi nei Sistemi Informativi su Web

Un caso di studio

RELATORE:

Chiar.ma Prof.ssa Enrica Gentile

LAUREANDA:

Fulvia Antonia Favore

ANNO ACCADEMICO 2009/20010

1

A Voi

che avete creduto in me.

INDICE

2

INTRODUZIONE .................................................................................................... 4

CAPITOLO 1 SISTEMI INFORMATIVI 1.1 Il Sistema Informativo ....................................................................................... 7

1.2 Elementi, Requisiti e Attività del Sistema Informativo .................................... 10

1.3 Ciclo di vita del Sistema Informativo .............................................................. 13

1.4 Caratteristiche dei Sistemi Informativi ............................................................ 17

1.5 Classificazione dei Sistemi Informativi ........................................................... 19

CAPITOLO 2 SISTEMI INFORMATIVI SU WEB ......................................... 24

2.1 I Sistemi Informativi Basati su Web ................................................................ 24

2.2 Motivazioni di Utilizzo ................................................................................... 25

2.3 Strutture delle Wis ........................................................................................... 26

2.4 Classificazione dei Sistemi Informativi basati su web ..................................... 27

2.5 Sicurezza ......................................................................................................... 29

CAPITOLO 3 LA PROGETTAZIONE............................................................. 30

3.1 Definizione di un processo all‟interno di un azienda ....................................... 30

3.2 Sistemi Informatici settoriali ........................................................................... 32

3.3 Definizione dei Servizi e delle Funzioni .......................................................... 33

CAPITOLO 4 ARCHITETTURA DELLE WIS ............................................... 37

4.1 Definizione dell‟architettura ............................................................................ 37

4.2 Disegno dell‟architettura ................................................................................. 40

4.3 Descrizione dell‟architettura ............................................................................ 41

4.4 Gestione dei servizi su web ............................................................................. 64

CAPITOLO 5 CASO DI STUDIO ..................................................................... 67

5.1 I I requisiti informativi e i requisiti funzionali ................................................. 67

CAPITOLO 6 MODELLAZIONE DEI DATI ................................................ 100

6.1 Fasi di progettazione ..................................................................................... 100

6.2 Raccolta e Analisi dei requisiti ...................................................................... 102

6.3 Progettazione Concettuale ............................................................................. 103

6.4 Tabelle dei volumi e degli accessi ................................................................. 108

3

6.5 Lo schema relazionale ................................................................................... 110

6.6 Progettazione logica ...................................................................................... 117

6.7 Progettazione fisica ....................................................................................... 120

CAPITOLO 7 PROGETTAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SU

WEB PER L’AZIENDA AEFFE ANTINFORTUNISTICA ........................... 121

7.1 Progettazione con Joomla e CSM .................................................................. 121

7.2 Definizione dell‟architettura .......................................................................... 124

7.3 Approccio BCE ............................................................................................. 126

7.4 Diagramma degli oggetti ............................................................................... 128

7.5 I diagrammi di sequenza ................................................................................ 130

7.6 Interfaccia utente ........................................................................................... 134

CONCLUSIONI ................................................................................................... 165

RINGRAZIAMENTI .......................................................................................... 167

SITOGRAFIA ..................................................................................................... 169

BIBLIOGRAFIA ................................................................................................. 170

4

INTRODUZIONE

Il sistema informativo è composto dall'insieme delle informazioni

utilizzate, create e modificate da un'azienda durante il compimento dei

processi aziendali. In un background sempre più dinamico come quello

attuale, le imprese si trovano in una condizione di grande difficoltà

gestionale e nell'esigenza di dover gestire quantità sempre più grandi di

informazioni in modo sempre più adeguato, efficiente e appropriato per

poter così reagire ai incessanti cambiamenti del mercato e delle sue

necessità: prendere decisioni rapidamente richiede la possibilità di disporre

di tutte le informazioni necessarie in tempi veloci, il che è possibile solo se

l'impresa è dotata di un sistema informativo in grado di rendere fruibili le

informazioni in tempo reale. In una organizzazione, definita come

insieme di uomini, strumenti e attività coordinati per il

raggiungimento di obbiettivi comuni, l‟informazione è divenuta una

risorsa importante, al pari di altre risorse quali persone, materiali e

denaro.

Quindi, ogni organizzazione al cui interno sia necessario produrre

o scambiare informazioni dispone, in modo consapevole o inconscio,

di un proprio sistema informativo.

5

Divenuti ormai una realtà delle moderne aziende, sia esse

piccole o grandi, i sistemi informativi si pongono come obbiettivo la

distribuzione di informazioni alle persone che operano all‟interno ed

all‟esterno dell‟azienda nel momento in cui l‟informazione è

necessaria.

Il sistema informativo rappresenta una componente fondamentale

e sempre più importante di ogni organizzazione. Alla definizione di

sistema informativo si può arrivare esaminando la missione e gli

obiettivi di un'organizzazione, le risorse disponibili, i processi di

gestione delle risorse. Oggi il concetto di processo inteso come

insieme di attività fra loro correlate e finalizzate alla realizzazione di

un risultato definito e misurabile, che coinvolge più risorse e che

attraversa più strutture, è considerato come un importante elemento di

omogeneizzazione dell'organizzazione.

I Sistemi Informativi su Web (WIS) sono usati oggi giorno per gestire

ampie quantità di dati e informazioni. L‟obiettivo di questi sistemi

informativi è quello di fornire dei servizi mediante Internet attraverso il

Word Wide Web.

Questi sistemi permettono di coordinare informazioni multimediali, di

effettuare applicazioni distribuite e cooperative costruite su concetto di

6

servizio e di personalizzare le applicazioni, i dati e i modi per presentarli

all‟utente.

Gli attuali sistemi informativi basano la loro organizzazione su

Internet e sul Word Wide Web, per realizzare un‟economia focalizzata

sull‟informazione, in quanto sono una buona risposta perché permettono di

coordinare e raccogliere in differenti formati una ampia quantità di dati.

I Sistemi Informativi basati sul Web anche chiamati WIS tendono a

servirsi delle attuali tecnologie connesse a Internet per dotare le aziende di

un veloce strumento per gestire, trovare e distribuire le informazioni anche

su vasta scala. I WIS affrontano diversi aspetti dovuti alla gestione di varie

Basi di Dati e di vari Protocolli e dovuti alla esistenza di Processi Aziendali

Distribuiti. Le WIS si basano anche sui servizi offerti sia ai clienti che alle

aziende (sia amministratori che dipendenti).

La tesi presenta sia un descrizione dell‟architettura del sistema

informativo che gli aspetti relativi servizi presenti nelle WIS.

Quindi il lavoro di tesi si compone di una parte teorica e di una parte

pratica dedicata alla produzione di un sistema informativo.

L‟obbiettivo è quello di fornire sia i concetti necessari che le

tecniche fondamentali per poter realizzare un sistema informativo

7

basato su Web utile e ormai indispensabile in un qualunque contesto

aziendale.

Il primo passo è quello di definire cos‟è un sistema informativo

e un sistema informativo basato sul Web, le sue caratteristiche e la sua

automazione e le soluzioni informatiche per agevolare i processi

aziendali. Il lavoro prosegue con la descrizione di un architettura WIS

adattabile in un qualsiasi contesto e principalmente sulla descrizione dei

servizi applicati.

Infine verrà proposto un caso di studio reale con il suo ciclo di

vita e l‟analisi dei requisiti, per poi approdare alla fase di

progettazione ed infine alla realizzazione del sistema informativo su

Web, con la spiegazione dell‟interfaccia utente e dei suoi comandi

principali.

8

CAPITOLO 1

SISTEMI INFORMATIVI

1.1 Il sistema informativo

Generalmente, sotto la categoria di “sistemi informativi” si

possono classificare tutti i sistemi tecnologici che manipolano,

conservano, processano e distribuiscono informazioni che hanno o si

aspetta possano avere un impatto sul comportamento umano

organizzato all‟interno di ogni contesto reale di azione.

Questa, però, non è l‟unica definizione a cui dobbiamo attenerci,

perché definire un sistema informativo significa dedurre altre

definizioni elaborate da diversi esperti in materia:

“A set of people, procedures and resources that collects,

transforms, and disseminates information in an organization”; (James

O’Brien)

“E’ quell’insieme organizzato, quell’apparato tecnico

organizzativo che consente l’accoppiamento fra il sistema

<<operante>>, detto processo di trasformazione, e il sistema di

<<pilotaggio>>, detto il sistema decisionale”; (P. Maggiolini)

9

“Un insieme ordinato di elementi anche molto diversi tra loro

che raccolgono, elaborano, scambiano e archiviano dati con lo scopo

di produrre e distribuire informazioni nel momento e nel luogo

adatto ai soggetti in azienda che ne hanno bisogno”; (Camussone,

1977)

“L’insieme dei flussi di informazione all’interno di una

organizzazione, siano esse elaborate manualmente o

elettronicamente”; (G. Bracchi, G. Motta)

I sistemi informativi, quindi, trattano dati e producono

informazioni. Partendo da dati elementari iniziali come

rappresentazione omogenea dei fenomeni o degli eventi così come si

rappresentano nella realtà, si passa alla costruzione di dati sintetici,

da cui al momento opportuno si possono ricavare le informazioni per

i vari destinatari.

A questo punto è utile ricordare la differenza che passa tra

sistema informativo e sistema delle informazioni.

Il primo indica l‟insieme delle attività che si devono svolgere

per la produzione delle informazioni, le modalità organizzative con

cui devono essere condotte tali attività e gli strumenti tecnologici con

10

cui svolgerle; mentre il secondo è l‟insieme delle informazioni

necessarie per lo svolgimento e il governo delle attività aziendali.

1.2 Elementi, Requisiti e Attività del sistema informativo

Il sistema informativo è composto dai seguenti elementi:

Patrimonio dei Dati: input del processo di trasformazione;

Insieme di norme, regole e procedure: formano un nucleo

operativo per l‟acquisizione ed il trattamento dei dati e si

suddividono in procedure organizzative e procedure informatiche;

Infrastruttura tecnologica: mezzi e strumenti che intervengono

a supporto dei processi di raccolta, conservazione, trasferimento,

elaborazione, recupero, distribuzione e presentazione dei dati e delle

informazioni;

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Risorsa umana: insieme di persone responsabili della

realizzazione e gestione delle procedure, del governo, e della

conservazione del patrimonio di dati dell‟impiego dei mezzi, ed

inoltre gli addetti alla gestione del sistema, cioè coloro che si

occupano della sua progettazione, realizzazione e manutenzione;

Insieme dei principi generali, dei valori e delle idee di

fondo: caratterizzano la cultura aziendale e orientano il sistema,

condizionandone i comportamenti.

I requisiti a cui deve attenersi un sistema informativo sono:

Selettività: capacità di fornire dati selezionati e rilevanti per i

vari centri decisionali e operativi;

Flessibilità: capacità di adattarsi rapidamente al mutare delle

esigenze informative e delle tecniche di produzione e distribuzione

delle informazioni;

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Affidabilità: garantire la corrispondenza tra le informazioni

prodotte ed i fenomeni realmente accaduti;

Tempestività: essendo soggetta ad obsolescenza è necessario

limitare l‟arco temporale entro cui deve essere fornita;

Accettabilità: il sistema, le sue procedure ed i flussi

informativi generati, devono essere accettati da parte degli utenti e da

tutte le persone coinvolte nel trattamento e nella comunicazione dei

dati;

Le attività di un SI sono:

Scelta dei fenomeni da osservare;

Determinazione qualitativa e quantitativa di tali fenomeni;

Selezione di dati in relazione al loro contenuto informativo;

Classificazione dei dati in conformità ad elementi omogenei;

Elaborazione dei dati grezzi;

Rappresentazione dei dati finalizzata alla loro comunicazione;

Comunicazione dei dati nello spazio (tra persone e tra

persone e strumenti) e nel tempo (archiviazione e memorizzazione);

Interpretazione dei dati, vale a dire analisi critica della loro

capacità segnaletica.

13

1.3 Ciclo di vita del sistema informativo

Lo studio dei sistemi informativi automatizzati ha portato alla

formulazione di un gran numero di proposte metodologiche per la loro

progettazione e realizzazione. Tutte le proposte prevedono la definizione

di differenti fasi e attività, in quanto uno degli obiettivi principali è quello

di strutturare i processi di produzione dei nuovi sistemi informatici e di

manutenzione e gestione di quelli in esercizio in maniera tale che essi

possano essere controllati, migliorati e sorretti mediante adeguate

metodologie, tecniche e strumenti.

Inizialmente si riteneva che lo sviluppo di un sistema potesse essere

condotto mediante una approccio sequenziale, cosiddetto a cascata

(waterfall), in cui, una volta stabiliti gli obiettivi ed i requisiti, si procede

all'analisi del sistema nella sua interezza, quindi alla progettazione, alla

realizzazione, test ed avvio operativo.

La complessità crescente dei sistemi da realizzare ha reso

impraticabile questo approccio. Infatti le attività di analisi e progettazione

di un "grande sistema" si presentano di lunghezza e complessità tali da

ritardare oltremodo l'avvio del sistema e da comportare rischi di

obsolescenza del sistema prima che lo stesso entri in produzione (nel tempo

trascorso dalla prima definizione dei requisiti alla loro formalizzazione

finale i requisiti possono cambiare).

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Lasciando quindi relegato il metodo di sviluppo a cascata ai sistemi

di piccole dimensioni, si sono fatti strada i cosiddetti approcci evolutivi,

ovvero quegli approcci che fanno uso di prototipi del sistema, in cui la

totalità delle specifiche viene prima suddivisa e quindi si provvede

all'analisi, progettazione e realizzazione progressiva, rilasciando via via le

funzionalità disponibili ed eventualmente rivedendole sulla base di prime

risultanze. L'utilizzo di questo tipo di approccio è stato reso possibile dal

diffondersi di ambienti e strumenti di analisi, progettazione e produzione

del software flessibili, capaci cioè di accogliere, con relativa facilità,

modifiche a quanto già sviluppato.

CICLO DI VITA DEL SISTEMA INFORMATIVO

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Pianificazione: è un processo decisionale strutturato, formalizzato

e documentato tendente a definire i fabbisogni informativi e

tecnologici dell‟azienda sul medio – lungo periodo; a identificare i

progetti informatici da sviluppare ed infine a stabilire un piano

temporale di allocazione di risorse.

Si suddivide in:

Analisi preliminare: si esaminano i problemi aziendali che

possono richiedere interventi di natura informatica, lo stato del

sistema informativo a fronte delle esigenze strategiche e operative

dell‟azienda e si identificano, per grandi linee, i principali interventi

da effettuare;

Studio di fattibilità: si tende a definire il progetto nelle sue

linee generali. Il risultato di questa attività è un documento che in

corrispondenza ad una specifica esigenza rilevata, descrive con

sufficiente approssimazione una possibile soluzione informatica nei

suoi aspetti tecnico – funzionali e nei suoi risvolti organizzativi ed

economici;

Selezione e tempificazione: si valuta la convenienza dei

singoli progetti assegnando la priorità relativa, si identificano i

progetti da avviare e se ne stabilisce l‟ordine e i tempi di

realizzazione, tenendo presente il budget di spesa;

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Sviluppo: processo strutturato, controllato e documentato che

tende alla formalizzazione tecnica, alla realizzazione tecnica e alla

messa in esercizio dei progetti informatici pianificati dell‟azienda. Si

suddivide in:

Progettazione: insieme di attività che tendono a dettagliare e

a documentare le componenti caratteristiche di ogni singola

applicazione in via di sviluppo, le loro interdipendenze reciproche, i

relativi tempi di realizzazione e gli impegni delle risorse;

Realizzazione: si predispongono le risorse necessarie alla

realizzazione, si realizza la soluzione informatica e si svolgono dei

test sulle caratteristiche della soluzione dal punto di vista funzionale

rispetto alle specifiche di progetto ed eventuali aggiustamenti e

affinamenti;

Avviamento: si attuano i cambiamenti organizzativi necessari

per mettere in esercizio la nuova soluzione informatica, si attua il

file building dei dati nei nuovi archivi previsti dalla procedura ed

infine si attua una gestione parallela tra le vecchie procedure ed il

nuovo sistema;

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Gestione: è rivolto allo svolgimento ordinato ed efficiente delle

attività di esercizio, al mantenimento e alla verifica del livello di

prestazioni del sistema stesso. Si suddivide in:

Esercizio: si elaborano i dati, si mantiene in funzione il

sistema, si verificano i mezzi tecnologici, si attua la manutenzione

delle applicazioni e dei supporti tecnologici e si fa supporto

all‟utenza;

Check – Up: si attuano attività rivolte alla verifica

estemporanea, al controllo periodico e al monitoraggio continuo dello

stato di salute del sistema informativo.

1.4 Caratteristiche dei sistemi informativi

Queste caratteristiche sono:

1. Navigabilità: I sistemi informativi sono caratterizzati dalla

successione di presentazioni delle informazioni e dei servizi all‟utente. I

collegamenti tra pagine devono essere progettati per rendere facile il

passaggio da una pagina del sistema alle altre a essa collegate per quanto

riguarda le funzionalità da offrire all‟utente.

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2. Accessibilità: Le informazioni dovrebbero essere accessibili a tutti.

In particolare, il funzionamento del sistema e i servizi forniti non

dovrebbero dipendere dal browser utilizzato (indipendenza da browser).

3. Leggibilità: Le informazioni devono essere presentate in modo

adeguato, sia riguardo la presentazione sia riguardo i contenuti. Per

valutare la leggibilità di un sistema è possibile condurre test o interviste on

line (tramite questionari) agli utenti che utilizzano il sistema.

4. Affidabilità: Deve essere garantire il funzionamento del sistema.

5. Manutenibilità: I contenuti e i servizi sui sistemi web sono in

continua evoluzione, deve essere particolarmente curata la modificabilità

del sistema, in vista di una possibile sviluppo del sistema.

6. Usabilità: Indica la facilità per gli utenti nell‟utilizzare il sito (ad

esempio, l‟interpretazione dei bottoni).

7. Compatibilità e interoperabilità: Interazione tra diversi sistemi

che vengono utilizzati e integrati per fornire i servizi su web.

8. Sicurezza: Protezione delle informazioni riservate.

9. Efficienza: Uso delle risorse e comportamento del sistema nel

tempo, valutata ad esempio come tempo di risposta medio o massimo.

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1.5 Classificazione dei sistemi informativi

I sistemi informativi si possono dividere in base:

Alle attività per le quali essi intendono offrire supporto

informativo.

Poiché le attività aziendali sono piuttosto eterogenee, ne consegue

che i supporti informativi assumono anch‟essi caratteristiche differenti.

Solitamente, in azienda si distingue tra:

sistema di elaborazione dati, volto al supporto delle attività

operative (Electronic data processing system: Edp);

sistema di reporting direzionale, supporto delle attività di

programmazione e di controllo della direzione (Management

information system: Mis);

sistema di supporto per le decisioni non di routine e poco

strutturate (Decision support system: Dss).

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La linea di demarcazione tra aspetti di tipo Edp, Mis o Dss non

è sempre molto netta. Tuttavia, le caratteristiche specifiche che questi

diversi aspetti del sistema tendono ad assumere sono abbastanza

differenti. I sistemi di elaborazione dati (Edp system) hanno come

scopo l‟integrazione o la sostituzione di attività impiegatizie, mentre i

sistemi di reporting direzionale (Mis) hanno come obiettivo la

produzione di informazioni di routine per il controllo e la

programmazione delle attività aziendali. I sistemi di supporto per le

decisioni non di routine (Dss), invece, tendono a rispondere a

richieste di informazioni che derivano da attività decisionali non

programmate, e quindi poco strutturate, che hanno cioè caratteristiche

non completamente definite in termini di procedure da seguire.

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Ai differenti livelli organizzativi di utenti serviti:

Il livello degli operational managers costituisce il sistema

informativo operativo (Tps, Transaction processing system).

La particolarità del Tps è quella di rilevare e supportare gli

scambi informativi che possono essere generati all‟interno di un

qualunque processo operativo aziendale, fra processi operativi di una

stessa azienda e fra processi operativi di aziende diverse.

Il livello dei middle managers e dei senior managers costituisce

il sistema informativo direzionale:

sistema informativo direzionale per il reporting per i middle

manager (Mis, Management information system);

sistema informativo direzionale per il supporto alle decisioni

per i middle manager (Dss, Decision support system) e per i senior

manager (Ess, Executive support system).

22

Alle differenti funzioni aziendali di applicazione:

Ad ogni funzione aziendale si fa corrispondere il “suo” sistema

informativo: S.I. di marketing, S.I. di produzione, …..

All‟interno di ogni specifico sistema informativo funzionale

ulteriori scomposizioni identificano le specifiche applicazioni e ogni

S.I. e ogni applicazione viene progettata e gestita individuando per

ogni sotto – funzione aziendale:

gli specifici bisogni informativi;

i tipi di dati e informazioni usate;

le procedure, i ruoli, le catene di comando e autorizzazione

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gli obbiettivi e gli output prodotti;

eventuali tecnologie specifiche.

Affinché un‟organizzazione venga amministrata con

consapevolezza e piena conoscenza dei fatti, essa necessita di un

sistema informativo capace di metterla in relazione con l‟ambiente

esterno, di gestire le proprie relazioni intra – aziendali e di fornire

tutti i supporti informativi offerti ai vari centri di responsabilità

aziendale, dotati di poteri decisionale.

24

CAPITOLO 2

SISTEMI INFORMATIVI SU WEB

2.1 I sistemi informativi basati su Web

Le WIS possono essere definite come un insieme di applicazioni in

grado di reperire,cooperare e fornire informazioni usando il web, per

costruire i sistemi informativi.

Il Web si presenta bene nel gestire questo genere di applicazioni, in

quest‟ambito si stanno studiando le metodologie e le tecnologie per la

gestione dei dati e dei processi in ambiente Internet ed Intranet.

Lo scopo principale dei sistemi informativi basati su Web è lo

sviluppo di un approccio sistematico per la gestione via web di applicazioni

di ogni tipo. Quindi i Sistemi Informativi basati su Web sono formati da un

congiungimento di molteplici applicazioni Web che si differenziano da

normali siti Web per la loro assidua e attiva iterazione con l‟utente.

Si ha un interazione bidirezionale tra Utente e applicazione Web, in

quanto le informazioni sono determinate anche in base alle esigenze degli

Utenti.

Le WIS forniscono anche servizi oltre a fornire informazioni, che

possono essere di varia natura. Quindi le WIS sono una evoluzione dei

normali siti Web statici.

25

Il contenuto del sistema in genere cambia continuamente con una

crescita continua del sistema informativo e per questo che il ciclo di vita

dello sviluppo del sistema viene quindi iterato continuamente per

soddisfare nuovi requisiti.

2.2 Motivazioni di utilizzo

L‟utilizzo crescente di questi sistemi è dato dall‟interoperabilità di

piattaforme, linguaggi e sistemi diversi tramite il paradigma dei servizi e la

separazione fra aspetti di presentazione e accesso, di logica applicata e di

comunicazione.

Questa tecnologie consente quindi di mettere in comunicazione diversi

sistemi esistono da anni, anche se saranno sempre soggette a limitazioni

legate alla compatibilità esclusiva con determinati sistemi e non con

l‟intera galassia delle piattaforme. Ecco perché questi sistemi sono stati

adottati con tanto entusiasmo. Le imprese e le aziende, soprattutto quelle di

grandi dimensioni, avevano „fame‟ di questa tecnologia che, appena si è

resa disponibile, ha raccolto favori. L‟uso dei WIS riduce di molto i costi

operativi, consentendo alle organizzazioni di riusare le funzionalità di

sistema e le applicazioni già esistenti e soprattutto di ingrandirle.

L‟architettura di un sistema informativo basato sul Web può procurare

degli strumenti all‟azienda per accrescere l‟efficienza dei processi ed

26

ampliare le proprie attività. Anche i servizi presenti nel sistema possono

aiutare un azienda ad espandere le capacità e le proprietà di business e

possono rendere più snelle alcune attività come i pagamenti tramite carte di

credito o servizi di spedizione

Quindi i sistemi informativi hanno un grande impatto sui modelli

organizzativi delle aziende.

2.3 Struttura delle WIS

ARCHITETTURA BASATA SU TRE LIVELLI APPLICATIVI

27

Le WIS si basano su architettura distribuite, cioè su architettura basate

su tre livelli applicativi.

Livello di presentazione: si occupa di gestire la presentazione

quindi l‟iterazione con l‟utente. E‟ il livello più alto di interfacciamento

con l‟utente. Traduce funzionalità e dati in formato comprensivo all‟utente.

Livello applicato: anche chiamato Business Logic che si occupa

delle funzioni messe a disposizione all‟utente. Questo livello coordina

l‟applicazione, i comandi ai processi ed esegue i task applicativi. Inoltre

sposta e gestisce i dati rispetto agli altri due livelli.

Livello dati: in questo livello si trovano i dati memorizzati nelle

basi di dati o nel file system. L‟informazione viene passata al livello

applicativo e, tramite questo all‟utente.

2.4 Classificazione dei sistemi informativi basati su Web

I sistemi informativi su Web si possono suddividere :

In base alle tipologie di servizi offerti

Servizi di informazione: servizi il cui obiettivo è quello di fornire

accesso ad informazioni strutturate e classificate. Il sistema dispone di

pagine statiche o dinamiche, se le informazioni sono ottenute tramite

interrogazioni a basi di dati o se vengono implementati meccanismi di

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personalizzazione. L‟utente non introduce contenuto informativo nel

sistema.

Servizi di comunicazione: servizi che offrono supporto alla

comunicazione di gruppi di utenti. L‟utente è identificato e le

comunicazioni dell‟utente possono rimanere memorizzate nel sistema

informativo.

Servizi transazionali: fanno in modo che gli utenti abbiano un

supporto all‟acquisto di beni o servizi. L‟utente può modificare i suoi dati

nel sistema in quanto identificato, però si hanno problematiche di

sicurezza e riservatezza dei dati.

29

2.5 Sicurezza

La sicurezza di un sistema informativo basato su Web viene vista non

solo come protezione del patrimonio informativo da rilevazioni, modifiche

o cancellazioni non autorizzate per cause accidentali ma anche come

limitazione degli effetti causati dall‟eventuale occorrenza di tali cause.

Bisogna considerare diversi aspetti:

Tecnici (sicurezza fisica e logica),

Strategici (obiettivi e budget),

Organizzativi (definizione di ruoli e procedure),

Economici (analisi dei costi),

Legali (coerenza con leggi e norme).

Le proprietà considerate necessarie per definire “sicuro” il WIS sono:

Disponibilità compatibile con i livelli di servizio,

Integrità: l‟informazione ed i servizi possono essere modificabili e

cancellati solo da persone autorizzate,

Autenticità: garanzia e certificazione della provenienza dei dati,

Riservatezza: l‟informazione può essere fruita solo dalle persone

autorizzate.

30

CAPITOLO 3

LA PROGETTAZIONE

La realizzazione di sistemi informativi richiede un approccio

sistematico guidato da un processo di sviluppo ben composto. L‟obiettivo è

quello di fornire un indicazione precisa dell‟ordine delle attività da

svolgere durante lo sviluppo di una WIS.

3.1 Definizione di un processo all’interno di una azienda

Un processo è l‟insieme delle attività (sequenze di decisioni e azioni)

che l‟organizzazione nel suo complesso svolge per gestire il ciclo di vita

(pianificazione, acquisizione, gestione) di una risorsa o di un gruppo

omogeneo di risorse.

Ad esempio, per le risorse umane, si possono definire processi di:

Pianificazione: pianificazione dell'organico, pianificazione

dell'assegnazione di persone ad attività, pianificazione della formazione e

dell'addestramento;

Acquisizione: selezione, assunzione, formazione iniziale;

Gestione: assegnazione alle attività, valutazione, avanzamenti e

rotazioni, adeguamento dei salari, aggiornamento professionale.

31

1

Mente il sistema informatico è quella parte del sistema informativo

che consente di:

raccogliere,

archiviare,

elaborare,

scambiare le informazioni.

I processi nel sistema informativo possono essere:

i processi direzionali concorrono alla definizione degli obiettivi

strategici;

1 wpage.unina.it/.../01-%20Organizzazione%20e%20Sistemi%20informativi.ppt

32

i processi gestionali concorrono alla traduzione degli obiettivi in

criteri di gestione ed effettuano il controllo del raggiungimento di tali

obiettivi;

i processi operativi concorrono al raggiungimento degli obiettivi.

3.2 Sistemi informatici settoriali

La prima fase di sviluppo dei sistemi informatici ha riguardato

l'automazione delle attività di raccolta, archiviazione e reperimento dei dati

di natura operativa.

L'ottica di sviluppo è prettamente settoriale: giustificata da alcuni

limiti imposti dalle tecnologie HW/SW disponibili; in contraddizione con

la reale integrazione dei processi informativi aziendali: pur riguardando

singole risorse, hanno bisogno di informazioni anche su altre risorse

aziendali.

33

Nelle applicazioni informatiche tradizionali, i dati sono generalmente

condivisi da più utenti:

gli utenti fanno capo allo stesso settore nel caso di dati settoriali;

a settori differenti nel caso di dati aziendali.

L'introduzione dell'informatica individuale ha diffuso il concetto di

dati personali:

Un dato è personale se la sua definizione nasce da un utente che ne

cura per intero tutte le fasi di vita (immissione, modifica, cancellazione,

salvataggio) e ne è l'unico responsabile.

I dati personali possono essere: copie dei dati condivisi; introdotti

direttamente dall'utente; provenire da fonti esterne.

3.3 Definizione dei Servizi e delle Funzioni

L‟aziendalizzazione dell‟intero sistema informativo rende sempre più

indispensabile l‟ottimizzazione dei processi di programmazione,

realizzazione e controllo delle prestazioni erogate.

34

E‟ a seguito di queste esigenze che attualmente si sta sviluppando una

nuova cultura e un nuovo ruolo per i sistemi informativi all‟interno dei vari

settori aziendali, che hanno come obiettivo primario quello di diffondere

servizi e strumenti di supporto all‟attività.

E‟ storia recente, infatti, la necessità di velocizzare e ottimizzare i

flussi, e un nuovo ruolo dell‟ufficio responsabile dell‟informatizzazione

della struttura, che assume un‟ importanza sempre più strategica per la

direzione.

Infatti, col passare del tempo e con lo sviluppo di economie di scala e

specializzazione è possibile ottenere:

la semplificazione dei processi interni, tramite lo scambio più

veloce di flussi informativi;

l‟ottimizzazione delle risorse (basti pensare al semplice risparmio

di carta) e di tempo (ad esempio, ricerca di un prodotto inserito a sistema);

la possibilità di eseguire statistiche e analisi (con archivi cartacei,

questo non sarebbe possibile o sarebbe molto dispendioso in termini di

risorse);

la continuità e la qualità della cura, perché si tenta di

informatizzare tutti i passaggi a partire dalla prenotazione (che può essere

effettuata via internet) al ritiro dei prodotti;

35

pianificazione delle spese;

gestione o tutela dei dati;

raccolta e acquisizione;

archiviazione, conservazione di documenti;

elaborazione;

distribuzione e scambio di informazioni.

Un Servizio è una relazione asimmetrica costituita da scambi

(dialogo) relativi ad un risultato atteso (obiettivo) di cui è interamente

responsabile un attore che copre il ruolo di fornitore del servizio.

Può essere indipendente o dipendente (quindi necessitare di altri

Servizi per il suo completamento).

Qualsiasi "tecnologia" con cui si possa realizzare il servizio non forma

parte della sua definizione (in altri termini un servizio esprime requisiti).

36

Il concetto di Servizio è un approccio “BLACK BOX”, si focalizza

sullo scambio (entità) e non su come si svolge il servizio (processo),

migliora la definizione dei flussi aziendali e dei loro requisiti (prestazioni

richieste)

I Servizi resi da un azienda sono:

Gestione della produzione;

Gestione del magazzino e della logistica;

Gestione dell‟area commerciale;

Gestione della finanza e del controllo (sia economico che

finanziario);

Gestione della parte amministrativa;

Gestione dell‟aria clienti;

Gestione dell‟aria dei dipendenti.

37

CAPITOLO 4

ARCHITETTURA DELLE WIS

4.1 Definizione dell’architettura

Le architetture dei WIS sono nella maggior parte dei casi orientate ai

servizi, vengono chiamate architetture SOA, che permettono il riuso del

software creando servizi riusabili. Mentre le architetture ad oggetti

permettono il riuso di classi e oggetti. Le architetture orientate a

componenti restano comunque uno strumento dominante per progettare

sistemi software. I servizi sono oggetti e mettono a fuoco alcune

funzionalità precise. Questi servizi comunicano tra loro e con i client degli

utenti attraverso interfacce note e definite. La comunicazione si basa su un

semplice passaggio di messaggi fra servizi e scenari più complessi dove i

servizi si coordinano insieme per realizzare un obiettivo comune. In una

SOA le componenti sono le seguenti:

Un servizio che implementa la logici di business;

Un registry dove il servizio pubblica le interfacce;

I client che scoprono i servizi usando vari registry.

38

Le architetture si basano su tre livelli:

Livello di Presentazione

Incapsula tutta la logica di presentazione richiesta dall‟utente che

accede al sistema. In particolare:

Intercetta le richieste degli utenti;

Fornisce un servizio di Single Sign-On (SSO);

Controlla gli accessi ai servizi di business;

Costruisce e restituisce le risposte agli utenti;

39

Si utilizza un Controller come punto di contatto iniziale per la

gestione di ogni richiesta.

Ogni richiesta possiede una struttura tipica, un particolare

parametro della richiesta identifica quale comando eseguire. L‟Handler

riceve la richiesta, ne esamina le informazioni e decide quale azione

eseguire. Delega a un comando l‟esecuzione dell‟azione. Il Concrete

Command processa la richiesta invocando la logica applicativa.

Determina quale view bisogna utilizzare per la visualizzazione. Passa

le informazioni e il controllo alla view.

Livello di dominio

Il livello incapsula la logica di business. Tutti i processi di

business di un sistema sono concentrati in questo livello. Si utilizza

un Business Delegate per ridurre l‟accoppiamento tra livello di

presentazione e quello di dominio, per nascondere i dettagli

implementativi relativi a questo livello. In questo modo il livello di

presentazione accede al livello di dominio solo attraverso il Business

Delegate.

40

Livello di sorgente dati

E‟ responsabile della comunicazione del sistema verso i data

store. In particolare si occupa del trattamento degli archivi che hanno

la responsabilità di raccogliere, organizzare e mettere a disposizione i

dati persistenti. Si utilizza un Mapper che agisce come intermediario

tra il livello di dominio e il livello sorgente dati.

4.2 Disegno dell’architettura

41

4.3 Descrizione dell’architettura

Livello di accesso e presentazione

Il sistema informativo si presenta attraverso un primo livello di

accesso e presentazione visibile a tutti.

Questo livello viene visto come una sorta di interfaccia web, che

risulta indispensabile in quanto permettere ai Clienti periferici un facile

accesso all‟applicazione eseguita sul Server, questo è risolto utilizzando

come collegamento un comune browser.

Mente per quanto riguarda le macchine che utilizzano l‟applicazione

giornalmente, quindi quelle installate nei locali della sede aziendale non

viene utilizzato un interfacciamento tramite web, ma viene usata

direttamente la rete locale (per esempio Intranet).

Questo è permesso grazie a una relazione di fiducia tra i due Server

per la gestione dei domini in locale e remoto. L‟utente locale si autentica al

Server per il controllo del dominio, il primo livello di codice è

memorizzato direttamente nella macchina Client che si può connettere

direttamente al secondo livello, dove avvengono i processi di transazioni

verso il database della struttura, le connessioni, la preparazioni delle

stringhe di input da inviare al database e dove viene ricevuto l‟output

richiesto .

42

L‟apparecchio telefonico è collegato alla macchina locale tramite una

porta USB, selezionando con il mouse il numero telefonico sullo schermo

del terminale questo viene composto automaticamente, quindi alzando la

cornetta dell‟apparecchio è possibile avviare la normale comunicazione.

Livello dei servizi applicativi

Si occupano del trasferimento dell'informazione invece che del

semplice trasferimento dei dati. Questo livello è diviso in varie aree:

1. Gestione area amministrativa

Vengono qui raggruppate tutte le funzionalità legate alla gestione

contabile e fiscale dell'azienda, dalla registrazione di prima nota agli effetti,

ai flussi di cassa, alla gestione delle normative di legge anche in relazione

agli ammortamenti. Ogni operazione contabile può essere completamente

guidata da modelli di inserimento dati; ad ogni modello si possono

associare proprietà (es.: contropartite, importi, causali, movimentazioni

analitiche, ecc.) che consentono di generare "registrazioni tipo" da

riutilizzare ogni volta si renda necessario, con una maggiore rapidità

nell'inserimento dei dati ed una minor possibilità di errore.

43

Saranno presenti in quest‟area anche il saldaconto sulle partite aperte,

bilanci di verifica, estratti conto e solleciti, ratei e risconti, ritenute

d'acconto e previdenziali (con stampa delle distinte di versamento e la

certificazione dei compensi per i percipienti), plafond esportatori,

esportazione dati per elenchi clienti-fornitori, etc.

2. Gestione area clienti

Nel primo livello dell‟architettura è presente anche l‟autenticazione

da parte dei Clienti.

L‟autenticazione di un utente del sistema avviene collegandosi a un

primo Server. Il Server, che chiameremo „Dominio‟, ha il compito di

riconoscere l‟utente che si collega in locale o tramite web e di gestire i

diritti di accesso a determinate funzionalità.

Permettendo la memorizzazione delle informazioni sugli oggetti della

rete e ne permette la ricerca e l'utilizzo da parte di utenti e amministratori,

fornendo un archivio dati strutturato in modo logico e gerarchico.

Una volta che l‟utente è autenticato entriamo in un altro livello

dell‟architettura dove viene pubblicata l‟applicazione. In questo livello

della struttura sono presenti due Server che permettono di suddividere il

carico di elaborazione. Il carico viene suddiviso tramite un processo che

44

controlla il numero di utenti collegati e indirizza la sessione dell‟utente

sulla macchina con meno lavoro in corso.

Il Server sarà composto da un componente che permette la

pubblicazione delle applicazioni sul server senza la necessità di scaricare

applicazioni dal lato Client.

L‟avvio di tutte le elaborazioni avviene in questo modo: una volta che

l‟utente ha visualizzato l‟interfaccia sul Client in cui compare l‟icona del

programma, selezionandola esso invia il comando di inizio elaborazione

all‟applicazione sul server, il quale a sua volta crea ed invia la

visualizzazione dell‟applicazione sullo schermo della periferica Client.

Il processo server continua a inviare gli aggiornamenti e gli output

dell‟elaborazione sull‟interfaccia Client successivamente agli input ricevuti

da quest‟ultimo.

È stata costruita una struttura che permettesse l‟utilizzo di un un‟unica

applicazione per volta non permettendo la possibilità di accesso in modalità

desktop, ma sono in modalità applicazione. In modo da permettere di

pubblicare applicazioni senza possibilità di accedere al sistema gestionale.

Al suo interno mantiene un‟istanza per ogni utente connesso.

Durante l‟elaborazione viene riservata ad ogni utente la quantità di

memoria necessaria e cicli di CPU per un periodo di tempo strettamente

45

necessario all‟elaborazione richiesta dopo di ché viene immediatamente

liberata.

In questa area l‟utente può gestire le sue informazioni personali per

esempio per eventuali modifiche, ma anche visualizzazione e modifica di

login/password, visualizzazione delle sue fatture,può anche effettuare

ordini (e in futuro si potrebbe anche pensare di far visualizzare o inviare

e-mail attraverso l‟utilizzo del PEC.)

3. Gestione dell’area commerciale

Per la gestione del catalogo, listini prezzi, offerte, ordini clienti,

pianificazione vendite, attività commerciali è stata creata questa area.

Quest‟area nasce appunto per la gestione dei prezzi e delle condizioni

di vendita di ogni articolo e per ogni cliente, delle offerte ai preventivi agli

ordini dei clienti, con visualizzazione delle condizioni dei vari fornitori, o

della giacenza e disponibilità (per poter scegliere i prodotti dal magazzino,

anche in base ai numeri di serie o alla data scadenza); viene segnalato

quando l‟importo dell‟ordine è maggiore del fido residuo del cliente; la

conferma d‟ordine provoca l‟impegno delle merci e consente l‟invio della

conferma d‟ordine tramite PEC con firma digitale. Sarà anche possibile

decidere la modalità di pagamento delle merci ordinate (che può avvenire

46

tramite Conto Corrente Bancario, PostePay, PayPal, o un semplice

pagamento alla consegna).

Possono essere anche visualizzati i documenti di trasporto, ricevute

fiscali, fatture immediate o differite, note di credito, packing list, con

generazione automatica dei movimenti di magazzino e di prima nota,

ripartizione delle spese accessorie, invio dei documenti in automatico.

Un punto focale di questa area è il collegamento con il magazzino

(giacenze, disponibilità, priorità di evasione, ecc.); una gestione corretta ed

efficace permette non solo evidenti risparmi, ma anche un miglior servizio

ai clienti in termini di rapidità e tempestività di consegna ed abbattimento

degli errori.

4. Gestione finanza e controllo

In quest‟area è previsto il controllo e previsione dei flussi finanziari

dell‟azienda per poter coordinare al meglio le operazioni di tesoreria; in

particolare, utilizzando gli elementi di costo o ricavo “pre-contabili” (ordini

di acquisto o vendita, DDT, etc.) e i movimenti provvisori di prima nota

(uscite previste per mutui, leasing, assicurazioni, stipendi, tasse, etc.), si

possono simulare i saldi futuri per la cassa e per ogni C/C bancario,

47

evidenziandone la disponibilità netta (fido - saldo); è inoltre possibile

controllare l‟esposizione di rischio di ogni cliente.

5. Gestione del magazzino e della logistica

Il ruolo della logistica nella gestione delle attività industriali sta

assumendo un‟importanza sempre maggiore in relazione all‟affermarsi

della globalizzazione del mercato che spinge le aziende ad essere più

competitive per qualità del servizio, minimizzazione dei costi e

tempestività dell‟informazione.

Il magazzino è il “crocevia” punto di intersezione di gran parte dei

processi aziendali, in particolare per le aziende di distribuzione e

manifatturiere. Il sistema informativo ha lo scopo di ottimizzare i processi

interni, migliorare i flussi, dare la massima efficienza a questo reparto.

Le informazioni gestite dall‟area magazzino sono quelle attinenti alle

caratteristiche e alla movimentazione dei beni sia all‟interno che verso

l‟esterno dell‟azienda. Da queste scaturiscono in modo automatico le

informazioni necessarie alla gestione civilistica e fiscale dell‟azienda;

infatti tutte le informazione gestite dal magazzino sono condivise con la

parte amministrativa.

48

6. Gestione della produzione

La gestione della produzione consente una gestione completa ed

efficiente di tutte le problematiche relative alla pianificazione e al

controllo della produzione.

Vengono gestite tutte le fasi di pianificazione e controllo del ciclo

produttivo a partire dalla gestione della domanda indipendente:

portafoglio ordini e previsioni di vendita, fino al controllo degli

avanzamenti in fabbrica, al versamento dei prodotti finiti e alla

spedizione.

Innanzitutto vengono definiti i Dati di Base di carattere generale

(configurazione della fabbrica: reparti, centri, unità produttive,

calendari di produzione, articoli e loro parametri di pianificazione,

risorse di produzione: macchinari, manodopera ecc.) ed in secondo

luogo i Dati Strutturali (Struttura del prodotto: distinta base

multilivello, Struttura del processo: cicli e fasi di lavorazione, tempi,

risorse collegate ecc.).

Con la formulazione del Piano Principale di Produzione vengono

gestiti i fabbisogni generati dalla domanda indipendente mediante la

generazione di proposte d‟ordine di produzione ottimizzate in base alle

49

scorte di magazzino, alle politiche di riordino, ai vincoli legati alla

capacità produttiva ecc..

Il Piano Principale può essere rigenerato automaticamente dal

sistema ed anche gestito direttamente dal responsabile di produzione

per ogni singolo prodotto finito.

Il sistema offre a questo scopo un‟interfaccia completamente

interattiva, di tipo ipertestuale, che consente una notevole velocità di

interrogazione e di analisi dai dati.

In questo modo il carico di lavoro sul responsabile di produzione è

quindi notevolmente alleggerito e questo implica una minore

possibilità di generare errori ed una migliore organizzazione dei tempi

lavorativi.

7. Gestione area dipendenti

A quest‟area possono accedere i dipendenti stessi e chi si occupa della

finanza e dell‟amministrazione. In quest‟area è possibile gestire l‟anagrafica

dei dipendenti, gestione matricola, qualifica e contratti, gestione assunzioni

e licenziamenti, gestioni malattie, infortuni, ferie, permessi.

Ma anche calcolo dei costi dei dipendenti, inserimento presenze

50

giornaliere su commesse, calcolo dei costi dipendenti, ma anche stampa

giornaliera su modello INAIL, creazione e stampa di cartellini di

riconoscimento dipendenti e rilevazione presenze mediante Badge per

ufficio/magazzino.

In quest‟area sono anche presenti eventuali avvisi ai dipendenti.

Livello delle basi di dati e degli archivi

Questo livello si divide in Basi di dati gestionali, archivi documentali,

archivio prodotti della ricerca.

Questo livello si occupa delle transazioni e della comunicazione con la

base di dati vera e propria. Questo livello risiede su una macchina e viene

sviluppata attraverso delle librerie (DLL).

Primo compito di questo livello è quello di connettersi al database.

Questo avviene attraverso un collegamento TCP.

Questo livello si connette regolarmente una prima volta al database

per l‟elaborazione, una volta finito, la macchina mantiene ancora attiva la

connessione anche se non associata ad uno specifico utente, infatti sono

tenute in memoria un pool di connessioni attive. Questo permette un

miglioramento dei tempi di accesso alla fonte di dati, in quanto non

51

richiede una continua connessione e rilascio, ma utilizza collegamenti già

in uso.

Le istanze degli oggetti sono generate solo quando l‟applicazione ne

ha bisogno e rimangono attive il tempo necessario per l‟esecuzione di un

metodo, poi vengono rilasciate. In questo modo a parità di risorse hardware

è possibile servire più Client.

In questo livello vengono anche definiti i permessi di accesso a

determinate procedure che vengono gestiti poi tramite il Server Dominio.

Vari utenti hanno la facoltà di modifica e lettura dei dati, altri solo di

lettura, alcuni possono leggere anche dati privati e altri solo pubblici.

Questo sistema viene sviluppato tramite software.

Basi di dati gestionali

Nella progettazione del database è stato considerata la necessità di

elaborazioni veloci, la trasmissione al Client della minor quantità possibile

di dati e di mantenere l‟integrità dei dati durante la modifica di questi.

Bisogna assicurarsi che:

Tutti gli aggiornamenti del database siano eseguiti come un‟unica

entità. Questo significa che tutte le transazioni cercano di raggruppare gli

52

aggiornamenti del database in una singola unità di lavoro e se un

aggiornamento non riesce, tutti falliscono.

La gestione della consistenza dei dati anche in caso di errore

dell'hardware del server, del sistema operativo o del database. In caso di

evento anomalo, al momento del riavvio, vengono utilizzati i log delle

transazioni per l'esecuzione automatica del rollback (o revert è il ripristino

di una versione precedente di una pagina) delle operazioni non completate

fino al punto in cui si è verificato l'errore di sistema.

Sono state create delle Viste che sono delle query memorizzate con

un proprio nome che possono essere considerate simili a tabelle virtuali,

vengono memorizzate all‟interno del database e nel momento che vengono

utilizzate non occorrono lunghi tempi di elaborazione in quanto registrata

permanentemente sul database . Sono una via efficace per mostrare

informazioni che arrivano da una o più tabelle. Grazie a questo strumento si

è raggiunto l‟obiettivo di mostrare solo una parte di una o più tabelle,

raccogliendo record già “pronti” , dati utili per altre eventuali

interrogazioni.

Il database è stato strutturato in modo che non ci fossero informazioni

duplicate, compiendo una normalizzazione fisica e logica dei dati,

riuscendo a eliminare la ridondanza di informazioni.

53

Per il tipo di dati che il database contiene è frequente la possibilità di

riscontrare dati duplicati. Possono essere presenti dati dalle tabelle

contenenti le anagrafiche e i numeri di telefono di personale di varia

provenienza. Per esempio si può considerare il problema che la stessa

persona può comparire con lo stesso nome, essendo le stessa persona fisica,

ma presente con ruoli diversi.

In queste Basi di Dati sono presenti tutti i tipi di dato che riguardano i

clienti ma anche il personale dell‟azienda o possono essere presenti dati

relativi alla contabilità aziendale.

Archivi documentali

Fanno parte di questi archivi Protocolli e Documenti Amministrativi.

Questa parte prevede:

1. alla corretta gestione e coordinamento del Protocollo, a gestire e

organizzare la formazione dell‟Archivio corrente, alla tenuta dell‟Archivio

di deposito e Storico;

2. a fornire indirizzi di carattere generale a ciascun Settore sulla

gestione del Protocollo e dell‟Archivio corrente;

54

3. a vigilare sulla formazione dell‟Archivio corrente di ciascun

Settore.

Esistono vari tipi di archivi:

Archivio Corrente : è quel complesso di documenti relativi ad

affari in corso di istruttoria e di trattazione o comunque verso i

quali sussista un interesse corrente. L‟Archivio corrente è

conservato dai Responsabili di Settore fino alla conclusione del

procedimento amministrativo.

Archivio di Deposito: si intendono tutti i documenti relativi ad

affari e a procedimenti amministrativi o per esempio ordini

conclusi, per i quali non c‟è più nessuna trattazione o comunque

verso i quali sussista un interesse sporadico.

Archivio Storico: si intende il complesso dei documenti relativi

ad affari conclusi da oltre 40 anni per i quali la sua.

Per Protocolli si intende un servizio che permette l‟archiviazione, la

ricerca e l‟identificazione, di ogni documento o atto, inoltre permette e

favorisce la comunicazione tra due o più entità.

55

Dall‟attivazione del Protocollo, il Responsabile deve:

sovrintende alla corretta esecuzione, da parte del personale

addetto, delle operazioni di salvataggio dei dati su supporto

informativo rimovibile;

dispone, in relazione all‟evoluzione delle conoscenze

scientifiche e tecnologiche, la riproduzione delle informazioni

del Protocollo su nuovi supporti informatici;

autorizza, nelle situazioni in cui, per cause tecniche, non sia

possibile utilizzare il Protocollo.

Archivio prodotti della ricerca

Questa parte si riferisce non solo all‟insieme dei documenti prodotti o

acquisiti da un soggetto o produttore nell‟esercizio delle sue funzioni, ma

include anche il sistema per la gestione dei documenti, cioè l‟insieme delle

regole, delle procedure e delle risorse (umane, finanziarie e strumentali) per

la loro formazione, organizzazione, reperimento, utilizzo e conservazione.

Garantisce il controllo generale e sistematico da parte del soggetto

produttore sulla propria documentazione archivistica.

56

La ricerca si basa un recupero più rapido dei dati identificativi del

documento.

Livello dei servizi infrastrutturali

I servizi infrastrutturali sono componenti trasversali del sistema

informativo, che offrono funzionalità di base comuni a diverse

applicazioni, quali l'autenticazione, la profilazione degli utenti o la firma

digitale. La centralizzazione di tali funzionalità, oltre a permettere di

conseguire risparmi sul versante dello sviluppo, della manutenzione e della

gestione, aumenta l'interoperabilità tra le applicazioni che ne usufruiscono.

Autentificazione

Nella realizzazione di sistemi informativi sicuri sorge spesso

l‟esigenza di verificare che il proprio interlocutore sia effettivamente chi

dichiara di essere. Questo tipicamente avviene perché dall'autenticazione

discende, qualche volta implicitamente, l'autorizzazione a utilizzare un

servizio richiesto o a svolgere una determinata azione.

Considerando che la password deve anche essere cambiata spesso, ne

discende che per l'utente può diventare gravoso ricordare una coppia

username/password. In alcuni casi, tali sistemi si occupano di gestire

57

un'unica coppia username/password associata a un utente, che deve

comunque fornirla per ciascun servizio che intende utilizzare. In altri casi,

almeno per quanto riguarda servizi diversi accessibili all'interno di un'unica

università/azienda, esistono dei veri e propri sistemi di Single Sign On, in

cui un utente si autentica una volta soltanto e accede poi liberamente a tutti

i servizi per cui possiede l'autorizzazione. LDAP si descrive come un

meccanismo implementato per l‟autenticazione delle funzioni di

automazione. Esso si basa sul protocollo LDAP ed è particolarmente adatto

a questa funzione, perché la sua base di utenti è abbastanza stabile e quindi

non viene aggiornato molto frequentemente. LDAP infatti è più efficiente

nelle funzioni di lettura che in quelle di aggiornamento.

Quindi durante una transazione digitale la prima cosa che occorre

effettuare è quella di determinare l'identità delle entità che stanno

comunicando.

Per sicurezza o impedimento di furto non si invia il valore dell'intera

identità ma solo informazioni che permettono di effettuare la verifica.

Le informazioni che si inviano sono definite credenziali; ogni

procedura di autenticazione utilizza credenziali diverse che permettono di

verificare elementi diversi della propria identità.

58

Gli schemi di autenticazione oggi in uso sono:

Password

Password usa e getta

Certificati a chiave pubblica

smart card e i token USB

Autorizzazione

Viene integrata nel sistema una applicazione in grado di fornire un

supporto all‟acquisizione delle richieste di autorizzazioni e concessioni.

Le autorizzazioni vengono utilizzate per questioni di sicurezza del

sistema. Quindi il passo successivo all'autenticazione è quello di stabilire

quali sono i diritti di cui gode un utente presso un sistema e se ha il diritto

di accedere alle risorse richieste; nella maggior parte dei casi

Autenticazione e Autorizzazione fanno parte dello stesso processo.

Gli approcci più usati per la realizzazione di una procedura di

autorizzazione sono:

Discretionary Access Control: si tratta di uno schema di

autorizzazione semplice e molto diffuso. Una volta che un soggetto

è stato autenticato, la sua identità viene direttamente associata alle

59

risorse e alla tipologia di accesso che su di esse è in grado di

effettuare.

Mandatory Access Control: questo schema si basa sull'utilizzo delle

cosiddette etichette di sicurezza, in pratica alle risorse viene

associata una etichetta che determina la sensibilità della risorsa

stessa.

Role Based Access Control: si basa sull'utilizzo del concetto di

ruolo: ogni persona è associata con uno o più ruoli che sono funzione

dei suoi compiti o delle sue competenze.

Gestione Workflow Documentale

Il workflow documentale è un valido strumento per la gestione dei

flussi informativi aziendali, in quanto permette di gestire al meglio un

processo grazie ad un costante controllo.

I sistemi di workflow coordinano tutte le operazioni che riguardano

l‟elaborazione e la trasmissione dei documenti, specificando le attività ed i

ruoli di tutti gli appartenenti al processo di lavoro. Un document workflow

segue un documento durante tutto il suo ciclo di vita, fornendo un‟azione di

controllo costante per la sua compilazione.

60

SSO

Il sistema Single Sign On (SSO) è una modalità di autenticazione che

permette all'utente di autenticarsi una sola volta e di avere accesso a molti

sistemi. Per esempio, dopo essersi autenticati per entrare nella biblioteca e

consultare l'archivio gli studenti non devono digitare nuovamente i codici

di accesso per entrare nei corsi o per ricontrollare le e-mail.

Firma Digitale

La firma digitale è l'equivalente elettronico di una firma apposta su

carta e ne assume lo stesso valore legale. E' associata al documento

informatico e lo arricchisce di informazioni che attestano l'integrità,

l'autenticità e la non ripudiabilità dello stesso.

Quindi la Firma Digitale è il risultato di una procedura informatica

che garantisce l'autenticità e l'integrità di messaggi e documenti scambiati e

archiviati con mezzi informatici, al pari di quanto svolto dalla firma

autografa per i documenti tradizionali.

La generazione di una Firma Digitale avviene grazie all'utilizzo della

crittografia a chiave pubblica; tale tecnologia si basa sull'utilizzo di due

chiavi digitali asimmetriche delle quali una è privata ed utilizzata per

apporre la firma e l'altra è pubblica e impiegata per verificare la stessa.

61

L'associazione tra la chiave pubblica e l'identità di un soggetto è

garantita da una Certification Authority, un ente di terza parte (trusted third

party), pubblico o privato, abilitato a rilasciare un certificato digitale

tramite una procedura che segue standard internazionali e conformi alla

normativa europea e nazionale in materia.

PEC

PEC è l'acronimo di Posta Elettronica Certificata: e' un sistema di

"trasporto" di documenti informatici che presenta delle forti similitudini

con il servizio di posta elettronica "tradizionale", cui però sono state

aggiunte delle caratteristiche tali da fornire agli utenti la certezza, a valore

legale, dell‟invio e della consegna (o meno) dei messaggi e-mail al

destinatario. L'e-mail è ormai lo strumento di comunicazione elettronica

più utilizzato per lo scambio di comunicazioni.

La posta elettronica o e-mail (acronimo di Electronic Mail) è un

mezzo di comunicazione in forma scritta via Internet. Il principale

vantaggio dell'e-mail è l'immediatezza.

I messaggi possono includere testo, immagini, audio, video o qualsiasi tipo

di file. La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema di posta

elettronica nel quale è fornita al mittente documentazione elettronica, con

valenza legale, attestante l'invio e la consegna di documenti informatici.

62

"Certificare" l'invio e la ricezione i due momenti fondamentali nella

trasmissione dei documenti informatici significa fornire al mittente, dal

proprio gestore di posta, una ricevuta che costituisce prova legale

dell‟avvenuta spedizione del messaggio e dell‟eventuale allegata

documentazione. Allo stesso modo, quando il messaggio perviene al

destinatario, il gestore invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata)

consegna con precisa indicazione temporale. Nel caso in cui il mittente

smarrisca le ricevute, la traccia informatica delle operazioni svolte,

conservata per legge per un periodo di 30 mesi, consente la riproduzione,

con lo stesso valore giuridico, delle ricevute stesse.

E‟ un servizio molto importante in quanto è semplice, sicuro e si ha

un risparmio in quanto confrontando i costi di una casella PEC con quello

di strumenti quali fax e raccomandate e' evidente il risparmio che si può

ottenere non solo in termini economici, ma anche di tempo. Inoltre è No

Virus e Spam, infatti l'identificazione certa del mittente di ogni messaggio

ricevuto ed il fatto che non si possano ricevere messaggi non certificati,

rendono il servizio PEC pressoché immune dalla fastidiosa posta

spazzatura.

63

Registro Persistent Identifiers

Le risorse su Internet hanno una vita molto corta e la loro

Identificazione/reperibilità porta problemi molto complessi che influenzano

negativamente le attività di ricerca e di citazione delle risorse

scientifiche/culturali da parte delle comunità di utenti. La conservazione a

lungo termine, la disseminazione e l‟accesso agli oggetti digitali sono

adesso tra le missioni prioritarie delle varie aziende, come archivi, i musei.

L‟uso dell‟URL non può essere considerato un approccio affidabile per

risolvere queste questioni, a causa dell‟instabilità strutturale dei link (ad

esempio domini non più disponibili) e delle risorse collegate (rilocazione o

aggiornamento). Il corrente utilizzo dell‟indirizzo URL accresce il rischio

di non recuperare i documenti o di sottoutilizzare le collezioni disponibili.

Nel vari settore aziendali è essenziale non soltanto identificare una risorsa

ma anche garantirne un accesso continuo nel tempo.

Una soluzione affidabile è quella di associare un Persistent Identifier

(PI) a una risorsa digitale, che rimarrà perennemente associato alla risorsa

indipendentemente da dove essa sia collocata. Ogni sistema informativo

deve tener presente un PI tenendo conto di vari requisiti come l‟affidabilità

in quanto bisogna accertare due aspetti: l‟infrastruttura PI deve sempre

essere attiva e il registro aggiornato, l‟autorevolezza, persistenza in quanto

il PI sarà globalmente unico per sempre e potrà essere usato come referenza

64

di una risorsa anche oltre la vita della risorsa identificata o della autorità

responsabile dell‟assegnazione del nome; interoperabilità perché questo

aspetto è fondamentale per garantire la possibilità di diffusione e di accesso

agli oggetti digitali.

4.4 Gestione dei servizi su web

E‟ possibile usufruire dei servizi web su vari dispositivi come i

palmari (per esempio utilizzati nei magazzini dell‟azienda), cellulari di

ultima generazione( per esempio per i dipendenti o anche per i clienti che

devono usufruire dei servizi non solo sul luogo di lavoro).

I sistemi informativi su web possono essere disponibili su palmare e

anche su cellulari di ultima generazione ( iphone ), generalmente, sono la

trasposizione ottimizzata degli stessi su personal computer.

Accade così che la fruizione dei contenuti di sistemi informativi su

web sia, di solito, la diretta conseguenza di una strategia progettuale che

tiene conto dei limiti e dei vantaggi del mezzo stesso, in quanto se utilizzati

all‟interno dell‟azienda soprattutto nei magazzini si ha un risparmio di

tempo notevole questo per quanto riguarda i palmari; mentre per quanto

riguarda i cellulari può essere possibile effettuare ordini e accessi al sistema

anche quando non si ha la possibilità di farlo con personal computer.

65

La costruzione degli scenari d’uso del prodotto si fonda su:

uno studio sui vincoli tecnici e ambientali per ipotizzarne i luoghi

e i tempi di utilizzo.

Dopo aver immaginato lo scenario d‟uso è utile tenere a mente che

l‟utente:

deve poter trovare l‟informazione che cerca facilmente tanto

quanto su altri dispositivi: l‟unica differenza deve essere data dallo spazio

di visualizzazione ristretto; per questo è utile che tutti gli elementi della

pagina siano visualizzati chiaramente e che la struttura di navigazione sia

semplice, dal momento che lo strumento non dispone dello spazio utile per

contenere un numero elevato di collegamenti;

deve navigare utilizzando il pennino solo quando necessario, per

evitare frustrazioni provocate dallo scrolling ripetuto per la lettura di un

testo oppure nel caso di un errore causato dalla pressione su un link

sbagliato (può accadere se due link sono troppo vicini);

deve poter evitare perdite di tempo causate dall‟inosservanza

delle raccomandazioni utili per una progettazione utente centrica (i principi

di usabilità). Se questo principio è valido in generale, a maggior ragione lo

è per gli utenti che utilizzano il palmare, alcuni dei quali sfavoriti dal non

66

poter disporre di un collegamento UMTS e soprattutto da costi di

connessione ancora troppo alti Un sistema informativo sintetico

In fase di progettazione è utile tenere a mente alcuni accorgimenti

utili, specifici per il palmare ma, in alcuni casi, validi per qualsiasi altro

dispositivo.

1. Struttura dell’interfaccia

L‟interfaccia deve essere semplice e ottimizzata perché contenga gli

strumenti di navigazione necessari e gli elementi grafici e testuali

essenziali.

E' consigliabile la realizzazione di pagine non troppo lunghe per

evitare lo scrolling ripetuto e, quando necessario, è sempre utile servirsi del

link “torna su” alla fine del testo.

E‟ importante che le voci linkate non occupino troppo spazio,

vengano distribuite ordinatamente e che ci sia una distanza adeguata tra le

stesse sia in orizzontale che in verticale.

2. Elementi testuali

Testi molto sintetici, ricchi di informazioni essenziali e utili

all‟utente di riferimento.

67

Testi strutturati secondo lo schema della “piramide rovesciata”, in

modo che le informazioni più importanti siano poste in evidenza.

Titoli delle sezioni e dei documenti sempre molto chiari.

3. Elementi grafici

Solo immagini utili (mappe stradali) e il più possibile leggere

(loghi ID), evitando elementi superflui o ridondanti.

Si sconsiglia l‟utilizzo di elementi grafici che possano limitare la

leggibilità della pagina.

Icone facilmente comprensibili.

Un buon contrasto tra il colore dello sfondo della pagina e quello

del testo.

La sottolineatura dei link e il cambio di colore per i link visitati.

4. Contenuti e collegamenti

In tutte le pagine, dalla prima all‟ultima, devono essere presenti

l‟id del sito e solo ciò che è indispensabile.

Nella home page deve essere disponibile l‟elenco linkato delle

sezioni interne o gli elementi indispensabili per una ricerca, o ciò che

essenziale che una pagina di ingresso presenti; mentre nelle altre pagine il

risultato di una ricerca o un testo o un elenco di link, o comunque solo

l‟informazione attesa.

68

I collegamenti possono essere garantiti in diversi modi,

l‟importante è che la struttura di navigazione del sito non sia complessa e

che i link all‟interno della pagina siano facilmente individuabili, tra i

sistemi più diffusi.

69

CAPITOLO 5

CASO DI STUDIO

Lo scopo di questo capitolo è illustrare un esempio di Sistema

Informativo basato su Web che sarà poi utilizzato come base ed esempio

per altri WIS.

Il caso di studio sarà effettuato su un azienda di Antifortunistica.

Il caso permette di illustrare sia aspetti tecnologici che strategici ed

organizzativi legati all‟impiego di WIS. Infatti i WIS, quando usati e

progettati correttamente, possono aumentare la disponibilità o la

raggiungibilità dei servizi applicativi.

70

5.1 I requisiti informativi e i requisiti funzionali

Il sistema informativo basato su Web avrà i seguenti requisiti:

RF1. (Gestione Clienti). L‟utente tramite il sistema deve essere

in grado di effettuare operazioni di inserimento, modifica dati,

modifica veloce dei dati, cancellazione dei dati relativi alle

informazioni del cliente. Deve poter visualizzare i cataloghi e info,inviare

preventivi, effettuare ordini e pagamenti. Inoltre se non registrato potrà

registrarsi nel sistema.

RI1. Riguarda tutte le informazioni relative ai CLIENTI. I dati

sono:

71

72

RF1. (Gestione Amministrazione). Vengono qui raggruppate tutte le

funzionalità legate alla gestione contabile e fiscale dell'azienda, dalla

registrazione di prima nota agli effetti, ai flussi di cassa, alla gestione delle

normative di legge anche in relazione agli ammortamenti. Ogni operazione

contabile può essere completamente guidata da modelli di inserimento dati;

ad ogni modello si possono associare proprietà (es.: contropartite, importi,

causali, movimentazioni analitiche, ecc.) che consentono di generare

"registrazioni tipo" da riutilizzare ogni volta si renda necessario, con una

maggiore rapidità nell'inserimento dei dati ed una minor possibilità di

errore.

Saranno presenti in quest‟area anche il saldo conto sulle partite aperte,

bilanci di verifica, estratti conto e solleciti, ratei e risconti, ritenute

d'acconto e previdenziali (con stampa delle distinte di versamento e la

certificazione dei compensi per i percipienti), plafond esportatori,

esportazione dati per elenchi clienti-fornitori, etc.

RI1. Riguarda tutte le informazioni relative all‟ amministrazione i

dati sono:

Codice

Descrizione;

Indirizzo, CAP, Località, Provincia;

Numeri di telefono, Numero di fax;

73

E-Mail, Sito Internet;

Codice Fiscale;

Partita IVA;

Eventuale persona da contattare;

Cliente Estero;

Eventuali Note;

Riguardo alla Contabilità:

La sede amministrativa dell‟amministratore:

Indirizzo, CAP, località, provincia;

Numero di telefono, numero di fax;

Eventuale persona da contattare.

74

RF1. (Gestione Fornitori). L‟utente tramite il sistema deve essere

in grado di effettuare operazioni di inserimento, inserimento con

duplicazione, modifica dati, modifica veloce dei dati, cancellazione

record, filtro su dati, eliminare filtro su dati, filtro rapido,

raggruppamento, stampa, esportazione dati su excel, word o PDF

relative alle informazioni del cliente.

RI1. Riguarda tutte le informazioni relative ai FORNITORI. I

dati da conservare sono divisi in undici categorie:

1) Generale:

Codice;

Descrizione;

Indirizzo, CAP, Località, Provincia;

Numeri di telefono, Numero di fax, Numero del telex;

E-Mail, Sito Internet;

Codice Fiscale;

Partita IVA;

Eventuale persona da contattare;

Cliente Estero;

75

Eventuali Note;

2) Produttori:

Codice produttore;

Descrizione;

E-Mail;

3) Costi imballo:

Codice imballo;

Costo imballo;

Costo reso;

4) Informazioni anagrafiche:

Nazione;

Agente;

% ricarico;

Modalità di trasporto;

Vendita;

Spese fisse per il trasporto;

Imballo;

76

Trasporto Kilo-Volume;

5) Listini:

Prezzo;

6) Dati ritenute:

Dati ritenute;

7) Sede amministrativa:

Indirizzo, CAP, Località, Provincia;

Numeri di telefono, Numero di fax;

Eventuale persona da contattare;

8) Contabilità:

Numero conto corrente, numero conto di scarico

Cee

Aliquota IVA, Dichiarazione di esenzione IVA;

Banca, Paese, Cin UE, Cin IT, Abi-Cab, BIC;

Banca di appartenenza;

Fido;

9) Informazioni vettore:

77

Codice vettore;

Arrivo;

Modalità di trasporto;

10)Varie

Nazione;

Settore;

Tipo di Pagamento;

Zona;

Lingua;

Valuta;

Vettore;

Spese;

Codice Spedizione;

Nome del primo e del secondo agente;

Provvigione;

% delle spese di trasporto;

Spese fisse per il trasporto;

78

Sconto;

Codice del gruppo clienti;

Classe;

Porto;

Destinazione diversa;

Informazioni anagrafiche;

RF3. (Anagrafica Magazzino). L‟utente tramite il sistema deve

essere in grado di effettuare operazioni di inserimento, inserimento

con duplicazione, modifica dati, modifica veloce dei dati,

cancellazione record, filtro su dati, eliminare filtro su dati, filtro

rapido, raggruppamento, stampa, word o PDF relative alle

informazioni del magazzino.

RI3. Riguarda tutte le informazioni relative al MAGAZZINO. I

dati da conservare sono:

Codice;

Descrizione;

Città, CAP, Provincia, Indirizzo;

79

Numero di telefono;

Nome del referente;

Luogo di arrivo o partenza dell‟articolo;

Costo dazio;

Rischio cambio;

Spesa fiscale;

Spese di dogana (qualora ci fossero);

RI4. Riguarda tutte le informazioni relative ai DOCUMENTI. I

dati da conservare sono divisi in sei categorie:

1) Generale:

Codice;

Descrizione

Numero Contatore;

Descrizione della stampa;

Codice della causale di magazzino;

Documento riferito a: Cliente oppure Fornitore;

80

Tipo del documento;

Genera transitorio;

Documento con Scorporo;

Listino dei documenti;

Eventuali Note;

2) Impostazioni Varie:

Controllo giacenza;

Controllo quantità disponibile;

Quantità su righe evase non disponibile;

Documento evaso non modificabile;

Genera documenti non evadibili;

Genera documenti non bloccati;

Prezzo totale riga non modificabile;

Rendi obbligatoria la destinazione;

Proponi la destinazione dall‟anagrafica;

Non generare righe di riferimento;

Non prelevare righe di riferimento;

81

Riporta note articolo nelle note di riga;

Aggiorna movimenti generati dal documento prelevato

Abilita quantità residua in modifica;

Non aggiornare la tabella di fixing;

Autonumerazione senza conferma;

Ripristina residuo in cancellazione;

Separatori di migliaia per quantità;

Separatori di migliaia per valore;

Unità di misura: Standard, 1, 2, 3;

Unità di misura in prelievo;

3) Dati predefiniti:

Spese effettive;

Spese del documento;

Incasso;

Bolli;

Sconto riga, sconto merce, sconto cassa;

Spese trasporto in % o fisse;

82

Provvigione del primo e del secondo agente;

4) Documenti prelevabili:

Documenti disponibili;

5) Dati piede:

Primo e secondo vettore;

Spedizioni;

Beni;

Porto;

Causale di trasporto;

Spese trasporto, spese di imballo, spese varie;

Proponi data e ora trasporto;

6) Varie:

Attiva campo commesse in gestione documenti;

Attiva lotti;

Attiva campo matricola in gestione documenti;

Crea automaticamente il lotto esistente;

Fai andare in edit il lotto creato;

83

Non inizializzare i campi relativi alla destinazione;

Abilita l‟editing del campo “tipo parte” nelle righe dei

documenti;

Abilita l‟archiviazione del documento;

Modifica in automatico la data di consegna delle righe;

Abilita la stampa degli importi con il separatore delle

migliaia;

Abilita la stampa delle quantità con il separatore delle

migliaia;

Stampa l‟anno delle date con 2 cifre;

Inizializza i campi con la sede amministrativa;

Partecipa al fatturato;

Partecipa a Note Credito SmartStats;

Partecipa al portafoglio SmartStats;

Carattere di controllo in caso di stampa;

Riga di riferimento nel prelievo del modulo;

Stringa di riferimento per comporre la dicitura

84

4.2 La qualità e i requisiti non funzionali

Il software verrà realizzato rispettando i criteri previsti dallo

standard ISO/IEC 9126, riguardante la qualità del prodotto software.

In sintesi il prodotto deve:

Essere adeguato ai bisogni e alle aspettative degli specifici

utenti finali che lo usano in determinate condizioni;

Essere facile da capire, da imparare, da usare ed essere

gradevole;

Essere corretto e veloce nell‟esecuzione delle specifiche

attività lavorative;

Essere in grado di fornire una continuità di servizio;

Essere in grado di apportare con facilità operazioni di

manutenzione correttiva ed evolutiva.

Le metodologie utilizzate saranno volte a:

Realizzare un dialogo semplice e naturale: il prodotto

software deve proporre all‟utente un modello di dialogo che sia

coerente con il modello dell‟attività dell‟utente e con il suo sistema

di attese e che, in ogni caso, sia facilmente intuibile interagendo con

il prodotto stesso;

85

Semplificare la struttura dei compiti: i compiti o le attività

che l‟utente deve svolgere in interazione con il sistema devono avere

una struttura semplice, devono essere progettati e implementati nel

sistema riducendo al minimo la necessità di elaborazione delle

informazioni da parte dell‟uomo dovute all‟utilizzo dello strumento

informatico;

Agevolare il riconoscimento piuttosto che il ricordo:

osservando l‟interfaccia, l‟utente deve poter capire cosa deve fare,

come può farlo e una volta eseguita un‟azione, deve poter capire

cosa è successo e quali sono stati i risultati;

Fornire il feedback in modo da rendere visibile lo stato del

sistema: il feedback rappresenta l‟informazione di ritorno in risposta

all‟azione che l‟utente ha seguito sulla interfaccia e ha lo scopo di

rendere visibile all‟utente lo stato corrente del sistema, in modo da

evitare errori, incomprensioni e blocchi durante l‟interazione;

Prevenire gli errori di interazione e facilitarne il recupero:

ogni azione dell‟utente va concepita come un tentativo verso una

giusta direzione. L‟errore non è altro che un‟azione specificata in

modo incompleto o inesatto. Si tratta di una componente naturale del

dialogo utente – sistema che va tollerata, garantendo la giusta

86

flessibilità di utilizzo che consente agli utenti di navigare liberamente

senza entrare in vicoli ciechi e in situazioni critiche;

Essere consistenti: la consistenza si riferisce al fatto che la

sintassi (linguaggio, campi di input, colori, ecc.) e la semantica

(comportamenti associati agli oggetti) del dialogo devono essere

uniformi e coerenti all‟interno di tutto il prodotto software;

Parlare il linguaggio dell‟utente: il linguaggio utilizzato a

livello di interfaccia deve essere semplice e familiare per l‟utente e

rispecchiare i concetti e la terminologia a lui noti;

Agevolare la flessibilità di utilizzo e l‟efficienza dell‟utente:

bisogna considerare che le esigenze degli utenti variano in relazione

al loro livello di esperienza rispetto al compito e alle tecnologie

informatiche, quindi gli strumenti utilizzati e le strategie di

interazione messe in atto dagli utenti possono essere diverse;

Fornire help e manuali;

Inoltre deve essere in grado di reagire correttamente a stimoli

anomali: cioè a situazioni non previste dall‟analisi dei requisiti. In

particolare in caso di errore, deve permettere comunque di poter

tornare indietro e completare l‟operazione che si intende effettuare.

87

Il software deve essere in grado di essere modificato, aggiornato

per poter mantenere la sua utilità all‟interno dell‟organizzazione che

lo usa e deve altresì essere possibile trasportarlo in un altro

ambiente.

4.3 Requisiti di interfaccia

1) Interfaccia utente

L‟interazione con il sistema informatico, avviene tramite

interfaccia visuale, tipo windows – based, che guida l‟utente nello

svolgimento delle attività disponibili. Tutti i messaggi, i menù e i

pulsanti saranno esplicativi e immediati, facilmente comprensibili. La

lingua di riferimento è quella italiana, con l‟utilizzo ausiliare di

termini in lingua inglese, comunemente utilizzati anche in italiano. Il

sistema garantisce il controllo dell‟interazione, limitando il sorgere di

errori. In particolare:

Tutte le operazioni distruttive richiedono esplicita conferma

da parte dell‟utente;

In ogni stato dell‟interazione sono abilitate tutte la funzioni

che si possono svolgere in quel momento;

In ogni stato dell‟interazione sono presenti tutte le

informazioni che si riferiscono solo alle funzioni abilitate.

88

2) Interfaccia hardware

La tecnologia utilizzata è quella di uso comune (video, tastiera,

mouse). Il mouse è utilizzato per attivare i pulsanti relativi alle

operazioni da effettuare. La tastiera è utilizzata per introdurre

informazioni di tipo testuale.

4.4 Requisiti operativi

HARDWARE

Processore: 100 MHz o superiore;

RAM: 32 MB o superiore;

Spazio disponibile: 200 MB;

Monitor: risoluzione 800x600 96dpi.

SOFTWARE

Microsoft Windows ‟98 o/e successivi.

4.5 Use Cases Diagram

Gli Uses Cases Diagram rappresentano i “modi” in cui il

sistema può essere utilizzato (le funzionalità che il sistema mette a

disposizione dei suoi utilizzatori).

89

Ogni sistema può essere descritto in due modi:

1) Come può essere utilizzato;

2) Com‟è fatto internamente (quali sono le parti che lo

costituiscono e come interagiscono tra loro);

La mia attenzione sarà rivolta all‟interazione e non alle attività

interne del sistema.

I diagrammi dei casi d‟uso si compongono di quattro

“ingredienti” fondamentali:

Caso d‟uso: rappresenta una specifica interazione tra un

attore e il sistema. Viene rappresentato mediante un‟ellisse

etichettata col nome del caso d‟uso.

Attore: rappresenta un ruolo che caratterizza le interazioni

tra utente e sistema. L‟utente non è necessariamente umano;

viene rappresentato mediante un omino.

Scenario: sequenza di azioni che definisce una particolare

interazione tra attore e sistema (casi d‟uso).

Descrizione: testo che descrive lo scenario, l‟ordine

temporale della sequenza di azioni, l‟eventuale trattamento

degli errori, gli attori coinvolti

90

Bisogna, quindi, prima di tutto identificare gli attori del sistema,

per ognuno di essi individuare quali sono le modalità con cui deve

utilizzare il sistema, partendo dagli obbiettivi che intende raggiungere.

Per ogni caso d‟uso chiarire quale sia il modo con cui l‟attore inizia

l‟attività, le risposte che si attende dal sistema, la sequenza di passi

con cui l‟interazione si svolge.

INSERISCI CLIENTE

SCENARIO D‟USO

Nome Gestione Clienti

Portata Inserisci nuovo cliente

Livello Obbiettivo utente

Attore Primario Utente

Parti interessate e

Interessi

si vuole conservare le informazioni relative ai

Clienti, in modo preciso e veloce per stilare documenti tipo fatture e bolle di accompagnamento o

per controllare altre attività.

Pre-condizioni Nessuna

Garanzie di I dati del nuovo cliente devono essere correttamente inseriti.

91

successo

(Post-condizioni)

Il nuovo cliente non deve essere già stato inserito

Scenario

Principale

Di successo

(Flusso di Base)

1. L‟utente attiva l‟operazione inserisci cliente.

2. Il sistema si predispone per l‟inserimento dei dati.

3. L‟utente immette i dati del cliente e conferma l‟inserimento.

4. Il sistema verifica che i dati inseriti sono corretti e che il cliente non è già stato registrato.

5. Il sistema genera un messaggio di conferma operazione svolta e aggiorna il database.

Estensioni

(Flussi

alternativi)

a)

4. Il sistema verifica i dati inseriti che risultano errati.

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i dati

errati.

b)

4. Il sistema verifica che i dati relativi al nuovo cliente sono già presenti nel database.

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2.

c)

4. L‟utente non compila i campi obbligatori(i riferimenti)

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i

riferimenti mancanti.

MODIFICA CLIENTE

SCENARIO D‟USO

Nome Gestione Clienti

Portata Modifica dati cliente

92

Livello Obbiettivo utente

Attore Primario Utente

Parti interessate e

Interessi

si vogliono aggiornare le informazioni relative ai

Clienti, in modo tale da conservare la correttezza dei dati.

Pre-condizioni Il cliente deve essere presente nel database.

Garanzie di

successo

(Post-condizioni)

I dati di modifica del cliente devono essere correttamente inseriti

Scenario

Principale

Di successo

(Flusso di Base)

1. L‟utente seleziona il cliente dall‟elenco clienti e attiva l‟operazione di modifica.

2. Il sistema si predispone per la visualizzazione dei dati del cliente.

3. L‟utente modifica i dati del cliente e conferma l‟operazione.

4. Il sistema verifica se i dati inseriti sono corretti.

5. Il sistema genera un messaggio di conferma operazione svolta e aggiorna il database.

Estensioni

(Flussi alternativi)

a)

4. Il sistema verifica che i dati inseriti sono errati.

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i

dati errati.

b)

4. L‟utente non compila i campi obbligatori(i riferimenti)

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i

riferimenti mancanti.

CANCELLA CLIENTE

93

SCENARIO D‟USO

Nome Gestione Clienti

Portata Cancella dati cliente

Livello Obbiettivo utente

Attore Primario Utente

Parti interessate

e

Interessi

si vogliono cancellare le informazioni relative al cliente, in quanto si ritiene che non sussistano più

motivi per conservare queste informazioni.

Pre-condizioni Il cliente deve essere presente nel database.

Garanzie di

successo

(Post-condizioni)

L‟utente deve esplicitamente confermare l‟operazione.

Scenario

Principale

Di successo

(Flusso di Base)

1. L‟utente seleziona il cliente dall‟elenco clienti.

2. L‟ utente attiva l‟operazione cancella cliente.

3. Il sistema richiede la conferma dell‟operazione.

4. L‟utente conferma l‟operazione.

5. Il sistema genera un messaggio di conferma operazione svolta e aggiorna il database.

Estensioni

(Flussi

alternativi)

a)

4. L‟utente annulla l‟operazione

5. Il sistema ritorna al passo 1.

INSERISCI MAGAZZINO

94

SCENARIO D‟USO

Nome Gestione Magazzino

Portata Inserisci nuovi dati in magazzino

Livello Obbiettivo utente

Attore

Primario

Utente

Parti

interessate e

Interessi

si vuole conservare le informazioni relative ai dati del magazzino, in modo preciso e veloce per

stilare documenti tipo fatture e bolle di accompagnamento o per controllare altre attività.

Pre-condizioni Nessuna

Garanzie di

successo

(Post-

condizioni)

I nuovi dati del magazzino devono essere correttamente inseriti.

I nuovi dati del magazzino non deve essere già stati inseriti

Scenario

Principale

Di successo

(Flusso di Base)

1. L‟utente attiva l‟operazione inserisci dati in magazzino.

2. Il sistema si predispone per l‟inserimento dei dati.

3. L‟utente immette i dati del magazzino e conferma l‟inserimento.

4. Il sistema verifica che i dati inseriti sono corretti e che i nuovi dati non sono già stati registrati.

5. Il sistema genera un messaggio di conferma operazione svolta e aggiorna il database.

Estensioni

(Flussi

alternativi)

a)

4. Il sistema verifica i dati inseriti che risultano errati.

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i dati

errati.

b)

4. Il sistema verifica che i dati relativi al magazzino sono già presenti nel database.

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2.

c)

4. L‟utente non compila i campi obbligatori(i riferimenti)

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i

riferimenti mancanti.

95

MODIFICA MAGAZZINO

SCENARIO D‟USO

Nome Gestione Magazzino

Portata Modifica dati magazzino

Livello Obbiettivo utente

Attore Primario Utente

Parti interessate e

Interessi

si vogliono aggiornare le informazioni relative ai dati del

magazzino, in modo tale da conservare la correttezza dei dati.

Pre-condizioni I dati del magazzino devono essere presente nel database.

Garanzie di

successo

(Post-condizioni)

I dati di modifica del magazzino devono essere correttamente inseriti

Scenario

Principale

Di successo

(Flusso di Base)

1. L‟utente seleziona i dati dall‟elenco dei magazzini e attiva l‟operazione di modifica.

2. Il sistema si predispone per la visualizzazione dei dati del magazzino.

3. L‟utente modifica i dati del magazzino e conferma l‟operazione.

4. Il sistema verifica se i dati inseriti sono corretti.

5. Il sistema genera un messaggio di conferma operazione svolta e aggiorna il database.

Estensioni

(Flussi alternativi)

a)

4. Il sistema verifica che i dati inseriti sono errati.

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i

dati errati.

b)

4. L‟utente non compila i campi obbligatori(i riferimenti)

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i

96

riferimenti mancanti.

CANCELLA MAGAZZINO

SCENARIO D‟USO

Nome Gestione Fornitori

Portata Cancella dati fornitore

Livello Obbiettivo utente

Attore Primario Utente

Parti interessate

e

Interessi

si vogliono cancellare le informazioni relative al fornitore, in quanto si ritiene che non sussistano

più motivi per conservare queste informazioni.

Pre-condizioni Il fornitore deve essere presente nel database.

Garanzie di

successo

(Post-condizioni)

L‟utente deve esplicitamente confermare l‟operazione.

Scenario

Principale

Di successo

(Flusso di Base)

1. L‟utente seleziona il fornitore dall‟elenco dei fornitori.

2. L‟ utente attiva l‟operazione cancella fornitore.

3. Il sistema richiede la conferma dell‟operazione.

4. L‟utente conferma l‟operazione.

5. Il sistema genera un messaggio di conferma operazione svolta e aggiorna il database.

Estensioni

(Flussi

alternativi)

a)

4. L‟utente annulla l‟operazione

5. Il sistema ritorna al passo 1.

97

INSERISCI DATI DOCUMENTO

SCENARIO D‟USO

Nome Gestione Documento

Portata Inserisci nuovo Documento

Livello Obbiettivo utente

Attore Primario Utente

Parti interessate e

Interessi

si vuole conservare le informazioni relative ai

Documenti per stilare fatture e bolle di accompagnamento.

Pre-condizioni Nessuna

Garanzie di

successo

(Post-condizioni)

I dati del nuovo documento devono essere correttamente inseriti.

I dati del nuovo documento non devono essere già stato inseriti.

Scenario

Principale

Di successo

(Flusso di Base)

1. L‟utente attiva l‟operazione parametrizzazione documento.

2. Il sistema si predispone per l‟inserimento dei dati.

3. L‟utente immette i dati del documento e conferma l‟inserimento.

4. Il sistema verifica che i dati inseriti sono corretti e che i dati del documento non sono stati già

registrati.

5. Il sistema genera un messaggio di conferma operazione svolta e aggiorna il database.

Estensioni

(Flussi alternativi)

a)

4. Il sistema verifica i dati inseriti che risultano errati.

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i

dati errati.

b)

98

4. Il sistema verifica che i dati relativi al nuovo documento sono già presenti nel database.

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2.

c)

4. L‟utente non compila i campi obbligatori(i riferimenti)

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i

riferimenti mancanti.

MODIFICA DATI DOCUMENTO

SCENARIO D‟USO

Nome Gestione Documenti

Portata Modifica dati documenti

Livello Obbiettivo utente

Attore Primario Utente

Parti interessate e

Interessi

si vogliono aggiornare le informazioni relative ai

Documenti, in modo tale da conservare la correttezza dei dati.

Pre-condizioni Il documento deve essere presente nel database.

Garanzie di

successo

(Post-condizioni)

I dati di modifica del documento devono essere correttamente inseriti

Scenario

Principale

1. L‟utente seleziona il documento dall‟elenco dei documenti e attiva l‟operazione di modifica.

2. Il sistema si predispone per la visualizzazione dei dati del documento.

99

Di successo

(Flusso di Base)

3. L‟utente modifica i dati del documento e conferma l‟operazione.

4. Il sistema verifica se i dati inseriti sono corretti.

5. Il sistema genera un messaggio di conferma operazione svolta e aggiorna il database.

Estensioni

(Flussi alternativi)

a)

4. Il sistema verifica che i dati inseriti sono errati.

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i

dati errati.

b)

4. L‟utente non compila i campi obbligatori(i riferimenti)

5. Il sistema genera un messaggio di errore.

6. Il sistema ritorna al passo 2 conservando i dati precedentemente immessi ed evidenziando i

riferimenti mancanti.

CANCELLA DATI DOCUMENTO

SCENARIO D‟USO

Nome Gestione Documenti

Portata Cancella dati documento

Livello Obbiettivo utente

Attore Primario Utente

Parti interessate

e

Interessi

si vogliono cancellare le informazioni relative al documento, in quanto si ritiene che non sussistano

più motivi per conservare queste informazioni.

Pre-condizioni Il documento deve essere presente nel database.

Garanzie di L‟utente deve esplicitamente confermare l‟operazione.

100

successo

(Post-condizioni)

Scenario

Principale

Di successo

(Flusso di Base)

1. L‟utente seleziona il documento dall‟elenco dei documenti.

2. L‟ utente attiva l‟operazione cancella documento.

3. Il sistema richiede la conferma dell‟operazione.

4. L‟utente conferma l‟operazione.

5. Il sistema genera un messaggio di conferma operazione svolta e aggiorna il database.

Estensioni

(Flussi

alternativi)

a)

4. L‟utente annulla l‟operazione

5. Il sistema ritorna al passo 1.

101

CAPITOLO 6

MODELLAZIONE DEI DATI

6.1 Fasi di Progettazione

La metodologia utilizzata per la realizzazione della base di dati è

quella standard e prevede tre fasi:

1) Progettazione concettuale

2) Progettazione logica

3) Progettazione fisica

102

La fase di raccolta e analisi dei requisiti in pratica viene ad

essere svolta congiuntamente a quella di progettazione concettuale.

Ognuna delle fasi si basa su un modello, che permette di

generare una rappresentazione formale (schema) della base di dati ad

un dato livello di astrazione (concettuale, logico, fisico).

a. Schema concettuale

b. Schema logico

c. Schema fisico

6.2 Raccolta e analisi dei requisiti

È la fase in cui si raccolgono e analizzano le specifiche

informali ed eterogenee che i vari utenti danno delle procedure da

automatizzare mediante un DBMS.

Requisiti informativi: caratteristiche dei dati;

Requisiti sui processi: operazioni sui dati;

Requisiti sui vincoli di integrità: proprietà dei dati e delle

operazioni.

Le attività principali di questa fase sono:

Costruzione del glossario dei termini;

Eliminazione delle ambiguità (sinonimi, omonimi);

103

Raggruppamento dei requisiti “omogenei”.

Questa fase sembra apparentemente semplice, ma nella realtà

risulta essere la più complessa perché è difficilmente standardizzabile

il processo che porta a capire cosa gli utenti vogliono!

6.3 Progettazione concettuale

A partire dai requisiti informativi viene creato uno schema

concettuale, cioè una descrizione formalizzata ed integrata delle

esigenze aziendali, espressa in modo indipendente dal DBMS

adottato.

104

Quindi, il suo scopo è quello di rappresentare la realtà di

interesse in termini di una descrizione formale e completa. Il

prodotto di questa fase viene chiamato schema concettuale e fa

riferimento ad un modello concettuale dei dati.

La progettazione concettuale di una base di dati consiste nella

costruzione di uno schema Entità relazioni (Modello E-R) in grado di

descrivere al meglio le specifiche sui dati di un‟applicazione. Anche

nel caso di applicazioni non particolarmente complesse lo schema che

si ottiene può contenere molti concetti correlati in una maniera

piuttosto complicata. Ne consegue che la costruzione dello schema

finale è necessariamente un processo graduale: il nostro schema

concettuale viene progressivamente raffinato e arricchito attraverso

una serie di trasformazioni ed eventuali correzioni.

Questa fase non è completamente separata da quella della

progettazione, ma procede, in molti casi, parallelamente ad essa.

Possiamo infatti iniziare a costruire uno schema E-R quando non

abbiamo ancora terminato di raccogliere e analizzare tutti i requisiti

per poi arricchirlo progressivamente man mano che le informazioni in

nostro possesso aumentano.

105

106

NOME DESCRIZIONE ATTRIBUTI IDENTIFICATORE

ANAGRAFE Contiene tutte le informazioni

anagrafiche relative ai clienti

o ai dipendenti o ai fornitori.

Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

Agente(stringa)

Agente2(stringa)

Provincia(stringa)

CAP(stringa)

Banca(stringa)

Abicab(stringa)

Codice(stringa)

INFO_FORNITORI Ogni azienda esterna a cui

l‟azienda si rivolge per una

commissione.

Codice(numerico)

Sinonimo(stringa)

Dazio(booleano)

Commissione(booleano)

Sdoganamento(booleano)

TrasportoFisso(booleano)

Provenienza(stringa)

Codice(numerico)

INFO_CLIENTI Ogni persona o azienda che

richiede un ordine.

Codice(numerico)

Provenienza(stringa)

Cliente(stringa)

Perc_Commissione(numerico)

Perc_Utile(numerico)

Tipo_Trasporto(stringa)

Trasporto_kilovolume(booleano)

Nazioni(stringa)

Fornitore(stringa)

Vendita(booleano)

Commissione(numerico)

Imballo(booleano)

Codice(numerico)

NAZIONI Tutte le nazioni del mondo. Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

CEE(booleano)

Euro(booleano)

Codice(stringa)

SPEDIZ Indica il tipo di spedizione

da effettuare.

Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

Codice(stringa)

MAGCAU Tutte le causali di magazzino

relative alla merce in entrata o

uscita.

Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

CLIFOR(stringa)

MagPCod(stringa)

Codice(stringa)

REGIONI Indica tutte le regioni Italiane Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

Codice(stringa)

107

PROVINCE Indica tutte le province Italiane Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

Regioni(stringa)

Codice(stringa)

CAP Indica il codice di avviamento

postale.

Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

Provincia(stringa)

Codice(stringa)

ABICAB Riferimenti bancari dei clienti

per eventuali pagamenti.

Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

Cb_bic(stringa)

Indirizzo(stringa)

Località(stringa)

CAP(stringa)

PV(stringa)

Codice(stringa)

AGENTI Perone o aziende addette al

trasporto della merce per conto

dei fornitori.

Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

Fornitore(stringa)

eMail(stringa)

Provincia(stringa)

Codice(stringa)

BANCHE Tutte le banche a cui fanno

riferimento i clienti o i

fornitori.

Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

Cb_bic(stringa)

Cb_Cin_It(stringa)

Cb_Cin_UE(stringa)

Cb_Nazione(stringa)

Abicab(stringa)

ContoCorr(stringa)

Indirizzo(stringa)

Località(stringa)

CAP(stringa)

PV(stringa)

Codice(stringa)

DOCANA Contiene tutte le informazioni

relative ad uno specifico

documento richiesto.

Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

CLIFOR(stringa)

SpeseDoc(numerico)

Tipo(stringa)

Spedizione(stringa)

CauMag(stringa)

StampaDist(stringa)

Codice(stringa)

PROVENIENZE Indica la provenienza di un

prodotto da parte o del cliente o

Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

Codice(stringa)

108

del fornitore. Dazio(numerico)

Rischio_Cambio(numerico)

SpeseSdoganamento(booleano)

MAGANA Conserva tutte le informazioni

relative ei magazzini dei

fornitori.

Codice(stringa)

Descrizione(stringa)

Rischio_Cambio(numerico)

SpeseSdoganamento(booleano)

Dazio(numerico)

CAP(stringa)

Provincia(stringa)

Città(stringa)

Telefono(stringa)

Indirizzo(stringa)

Referente(stringa)

Arrivo_Partenza(stringa)

Fiscale(booleano)

Codice(stringa)

6.4 Tabelle dei volumi e degli accessi

Nella tabella dei volumi vengono riportati tutti i concetti dello

schema, cioè il numero di istanze per ogni entità (E) e relazioni (R)

con il volume previsto a regime. I valori sono necessariamente

approssimati ma indicativi.

CONCETTO TIPO VOLUME

ANAGRAFE E 50

INFO_FORNITORI E 50

INFO_CLIENTI E 50

NAZIONI E 30

SPEDIZ E 200

MAGCAU E 80

109

REGIONI E 30

PROVINCE E 30

CAP E 30

ABICAB E 30

AGENTI E 50

BANCHE E 100

DOCANA E 200

PROVENIENZE E 50

MAGANA E 200

CONTIENE (Docana-Magcau) R 60

CONTIENE (Docana-Spediz) R 80

SI RIFERISCE (Magcau-Magana) R 60

NECESSITA (Docana-Anagrafe) R 30

POSSIEDE (Anagrafe-Info Clienti) R 40

POSSIEDE (Anagrafe-Info Fornitori) R 40

RICHIEDE (Agenti- Info Fornitori) R 40

NECESSITA (Agenti-Anagrafe) R 40

INCLUDE (Info Clienti-Provenienze) R 30

INCLUDE (Info Fornitori-Provenienze) R 30

RISIEDE (Banche-Nazioni) R 50

GENERA (Banche-Abicab) R 60

POSSIEDE (Abicab-Cap) R 30

È CONTENUTA (Provincie-Regioni) R 30

La tabella degli accessi invece, riporta, per ogni entità e

relazione interessata, il numero di istanze interessate. L‟operazione

presa in considerazione è quella di lettura. Il peso degli accessi in

scrittura è in genere considerato il doppio di quello in lettura.

110

CONCETTO COSTRUTTO ACCESSO

ANAGRAFE E 1

INFO_FORNITORI E 1

INFO_CLIENTI E 1

NAZIONI E 1

SPEDIZ E 1

MAGCAU E 1

REGIONI E 1

PROVINCE E 1

CAP E 1

ABICAB E 1

AGENTI E 1

BANCHE E 1

DOCANA E 1

PROVENIENZE E 1

MAGANA E 1

CONTIENE (Docana-Magcau) R 2

CONTIENE (Docana-Spediz) R 2

SI RIFERISCE (Magcau-Magana) R 2

NECESSITA (Docana-Anagrafe) R 4

POSSIEDE (Anagrafe-Info Clienti) R 4

POSSIEDE (Anagrafe-Info Fornitori) R 4

RICHIEDE (Agenti- Info Fornitori) R 3

NECESSITA (Agenti-Anagrafe) R 1

INCLUDE (Info Clienti-Provenienze) R 2

INCLUDE (Info Fornitori-Provenienze) R 2

RISIEDE (Banche-Nazioni) R 4

GENERA (Banche-Abicab) R 3

POSSIEDE (Nazioni-Cap) R 3

POSSIEDE (Nazioni-Cap) R 3

È CONTENUTA (Provincie-Regioni) R 2

111

6.5 Lo Schema Relazionale

Per brevità si utilizza l‟asterisco (*) per indicare la possibilità di

valori nulli.

1.

ANAGRAFE(Codice, AbiCab, Banca, CAP, Agente, Agente2,

Provincia, Descrizione)

INFO CLIENTI(Codice, Perc_commissione, Tipo_trasporto, Nazione,

Vendita, Commissione, Fornitori, Cliente)

2.

112

ANAGRAFE(Codice, AbiCab, Banca, CAP, Agente, Agente2,

Provincia, Descrizione)

INFO FORNITORI(Codice, Sinonimo, Dazio, Sdoganamento,

TrasportoFisso, Commissione, Obbligo_Produttore, Provenienza)

3.

DOCANA(Codice, CLIFOR, Spedizione, Descrizione, StampaDist,

SpeseDoc, Tipo, CauMag)

MAGCAU(Codice, Descrizione, CLIFOR, MagPCod)

SPEDIZ(Codice, Descrizione)

4.

113

MAGCAU(Codice, Descrizione, CLIFOR, MagPCod)

MAGANA(Codice, Descrizione, Città, Telefono, Referente, Indirizzo,

Provincia, CAP, SpeseSdoganamento, Rischio_cambio, Dazio, Fiscale,

Arrivo_Partenza)

5.

PROVINCE(Codice, Descrizione, Regioni)

REGIONI(Codice, Descrizione)

6.

PROVINCE(Codice, Descrizione, Regioni)

CAP(Codice, Descrizione, Provincia)

114

7.

BANCHE(Codice, PV, Cb_bic, Cb_cin_it, Cb_cin_ue, Indirizzo,

Abicab, CAP, ContoCorr, Località, Cb_Nazione)

NAZIONI(Codice, Descrizione, CEE, Euro)

8.

BANCHE(Codice, PV, Cb_bic, Cb_cin_it, Cb_cin_ue, Indirizzo,

Abicab, CAP, ContoCorr, Località, Cb_Nazione)

ABICAB(Codice, PV, Cb_bic, Località, Descrizione, Indirizzo, CAP)

115

9.

INFO CLIENTI(Codice, Perc_commissione, Tipo_trasporto, Nazione,

Vendita, Commissione, Fornitori, Cliente)

INFO FORNITORI(Codice, Sinonimo, Dazio, Sdoganamento,

TrasportoFisso, Commissione, Obbligo_Produttore, Provenienza)

PROVENIENZE(Codice, Descrizione, Dazio, Rischio_cambio,

SpeseSdoganamento)

116

10.

ANAGRAFE(Codice, AbiCab, Banca, CAP, Agente, Agente2,

Provincia, Descrizione)

AGENTI(Codice, Descrizione, Prov, eMail, Fornitore)

11.

DOCANA(Codice, CLIFOR, Spedizione, Descrizione, StampaDist,

SpeseDoc, Tipo, CauMag)

ANAGRAFE(Codice, AbiCab, Banca, CAP, Agente, Agente2,

Provincia, Descrizione)

117

6.6 Progettazione logica

Consiste nella traduzione dello schema concettuale, definito nella

fase precedente, nel modello di rappresentazione dei dati adottato dal

DBMS a disposizione. Il prodotto di questa fase viene chiamato

schema logico e fa riferimento ad un modello logico dei dati.

In questa fase le scelte progettuali si basano su criteri di

ottimizzazione delle operazioni da effettuarsi sui dati.

Obbiettivo quindi, della progettazione logica, è costruire uno

schema logico che descriva in modo corretto ed efficiente tutte le

informazioni dello schema concettuale. Non si tratta però di una

semplice traduzione da un modello ad un altro, infatti prima di

passare allo schema logico, lo schema concettuale va ristrutturato.

La progettazione logica è articolata in due fasi:

1) ristrutturazione dello schema concettuale: fase di

riorganizzazione indipendente dal modello logico scelto che si basa

su criteri di ottimizzazione dello schema e di semplificazione della

fase successiva;

2) traduzione verso il modello logico: fa riferimento ad uno

specifico modello logico (nel nostro caso il modello relazionale) e

118

può includere una ulteriore ottimizzazione che si basa sulle

caratteristiche del modello logico.

Nella prima fase, il risultato è un nuovo schema (ER ad oggetti)

che non è più uno schema concettuale in senso stretto.

Nella seconda fase, invece, è possibile effettuare verifiche di

qualità dello schema ed eventuali ulteriori ottimizzazioni.

119

Il risultato è lo schema logico:

120

6.7 Progettazione fisica

La fase finale del processo di progettazione è la fase di

progettazione fisica.

Riceve in ingresso lo schema logico della base di dati, le

caratteristiche del sistema scelto e le previsioni sul carico applicativo.

Produce in uscita lo schema fisico della base di dati, costituito

dalle effettive definizioni di relazioni (es. CREATE TABLE SQL) e

soprattutto dalle strutture fisiche di accesso utilizzate, con i relativi

parametri. È una fase che può risultare molto complessa, perché oltre

alle scelte relative alle strutture fisiche può essere necessario dover

definire molti parametri (dimensioni file, dimensioni buffer,…..).

In questa ultima fase si operano scelte spesso strettamente

dipendenti dallo specifico DBMS utilizzato.

Lo schema logico viene completato con le specifiche dei

parametri fisici di memorizzazione dei dati (organizzazione dei file e

degli indici). Il prodotto di questa fase viene chiamato schema fisico

e fa riferimento ad un modello fisico dei dati.

121

CAPITOLO 7

PROGETTAZIONE DEL SISTEMO INFORMATIVO SU WEB PER

L’AZIENDA AEFFE ANTINFORTUNISTICA

7.1 Progettazione con Joomla e CSM

Joomla è un Content Management System (CMS) realizzato dagli

stessi sviluppatori che hanno portato Mambo CMS all'attuale stato di

sviluppo vincendo diversi riconoscimenti internazionali.

I sistemi informativi basati su Web vengono visti ora come veri e

propri siti Web dinamici affollano sempre più il World Wide Web. Un

tempo rari e spesso mal fatti, hanno raggiunto negli ultimi anni la maturità

per essere utilizzati in diversi ambiti, da quello professionale a quello

amatoriale. A confronto dei classici siti statici, quelli dinamici semplificano

l'aggiornamento e l'organizzazione delle informazioni, consentono di

utilizzare istruzioni complesse per arricchire le pagine di contenuti diversi e

svincolano il proprietario del sito, per ciò che riguarda la pubblicazione,

dalla conoscenza dei linguaggi normalmente utilizzati per la creazione.

L'applicazione che si occupa di gestire i contenuti dinamici del sito si

chiama CMS (Content Management System).

Esistono molti CMS di libero utilizzo e quasi sempre open source, per cui,

fatti salvi gli obblighi derivanti dalla licenza di rilascio (quasi sempre GPL

e derivati), sono fruibili senza vincoli particolari.

122

Joomla può essere visto come la soluzione gestionale, ideale per

aziende di piccola e media dimensione, che ricercano applicazioni

complete e dettagliate per gestire le proprie attività aziendali.

Permette inoltre procedure finalizzate all‟obbiettivo suddetto ma

realizzate anche per la rilevazione di tempi di produzione per singola

fase di lavorazione (attraverso l‟inserimento di dati da parte degli

addetti alla produzione), che consentiranno altresì, lo sviluppo di

analisi di costi di produzione e raffronto tra preventivi effettuati e

consumi rilevati.

Il prodotto risulta essere così, un software gestionale multiutente

e multiaziendale. Una completa scalabilità del software consente

l‟integrazione di ulteriori moduli al crescere delle esigenze aziendali.

Per realizzare il SISTEMA INFORMATIVO basato su WEB sono stati

utilizzati i migliori strumenti di sviluppo forniti da Joomla,

garantendo così la totale compatibilità con il sistema operativo e

l‟estrema apertura verso le applicazioni di produttività individuale

quali Microsoft Office. I dati del gestionale sono memorizzati su di

un database relazionale standard.

Tutta la procedura è stata creata secondo il modello della

programmazione ad oggetti, che consente una grande flessibilità per

le implementazioni e per gli eventuali adattamenti, molto frequenti

nelle applicazioni gestionali.

123

I vantaggi che possiamo rilevare sono:

Completa integrazione con il sistema operativo;

Dialogo diretto con le applicazioni di Microsoft Office;

Integrazione con il mondo di Internet;

Flessibilità: Con Joomla è possibile implementare, in tempi

rapidi, importanti significative trasformazioni a tutte le procedure,

senza intervenire nella parte strutturale del software. In altre parole è

possibile per prima cosa puoi mettere on line un WIS dinamico in poco

tempo. Una infinità di moduli e componenti. Inoltre il web è

un'importantissima vetrina per questo anche l'azienda più piccola può,

anche con risorse limitate , rendersi visibile e quindi farsi conoscere ad un

vastissimo pubblico. Fino a qualche tempo fa un'impresa del genere

sarebbe stata realizzabile solo da grande aziende con grandi capitali. Il web

oggi è una vetrina di primaria importanza ed avere un sito web o una WIS

poco professionale significa far apparire la propria azienda poco

professionale. Grazie ai CMS, anche chi non ha una particolare

dimistichezza con un linguaggio di programmazione o una tecnologia di

script come PHP è in grado di gestire un sistema informativo potente e ben

organizzato. Inoltre è Joomla è un prodotto Open Source in continua

espansione.

Sicurezza: Un sistema di login con password permette di

definire quali utenti possono accedere al sistema, quali dati possono

124

vedere, se sono abilitati alla lettura, alla modifica, all'inserimento ecc..

Tutto ciò è facilmente gestito dall'amministratore del sistema, che può

abilitare o inibire funzioni a livello di utente o gruppo di utenti.

Interattività: Oltre ad un'interfaccia più agevole e piacevole,

Joomla dispone di funzioni avanzate che facilitano le operazioni di

ricerca, modifica e inserimento dei dati. Attraverso la ricerca

incrementale, digitata l'informazione, il sistema recupera il record in

maniera immediata ed intuitiva.

Integrazione con Office: Joomla sfrutta al meglio

l'integrazione con i principali strumenti di Office. Ad esempio la

stampa o il salvataggio di un articolo in pdf.

7.2 Definizione dell’architettura

LIVELLO DI PRESENTAZIONE

Incapsula tutta la logica di presentazione richiesta dall‟utente che

accede al sistema. In particolare:

Intercetta le richieste degli utenti;

Fornisce un servizio di Single Sign-On (SSO);

Controlla gli accessi ai servizi di business;

125

Costruisce e restituisce le risposte agli utenti;

Si utilizza un Controller come punto di contatto iniziale per la

gestione di ogni richiesta. Ogni richiesta possiede una struttura tipica,

un particolare parametro della richiesta identifica quale comando

eseguire. L‟Handler riceve la richiesta, ne esamina le informazioni e

decide quale azione eseguire. Delega a un comando l‟esecuzione

dell‟azione. Il Concrete Command processa la richiesta invocando la

logica applicativa. Determina quale view bisogna utilizzare per la

visualizzazione. Passa le informazioni e il controllo alla view.

LIVELLO DI DOMINIO

Il livello incapsula la logica di business. Tutti i processi di

business di un sistema sono concentrati in questo livello. Si utilizza

un Business Delegate per ridurre l‟accoppiamento tra livello di

presentazione e quello di dominio, per nascondere i dettagli

implementativi relativi a questo livello. In questo modo il livello di

presentazione accede al livello di dominio solo attraverso il Business

Delegate.

LIVELLO SORGENTE DATI

E‟ responsabile della comunicazione del sistema verso i data

store. In particolare si occupa del trattamento degli archivi che hanno

126

la responsabilità di raccogliere, organizzare e mettere a disposizione i

dati persistenti. Si utilizza un Mapper che agisce come intermediario

tra il livello di dominio e il livello sorgente dati.

7.3 Approccio BCE (BOUNDARY-CONTROL-ENTITY)

Secondo l‟approccio BCE, suddividiamo le classi in tre categorie

esclusive:

Classi di Boundary

Oggetti che rappresentano interfacce fra attori ed il sistema;

Effetti visivi ;

Durano spesso più di un use case;

127

Classi di Controllo

Catturano gli eventi dell‟utente e controllano l‟esecuzione

della logica dell‟applicazione;

Rappresentano azioni ed attività di un use case;

Terminano spesso assieme allo use case;

Classi Entità

Sono oggetti che rappresentano le entità del database;

Persistono dopo il termine del programma;

Il software BCE based risulta quindi essere:

Information Hiding: sono separati i dettagli relativi alle

interfacce, alla logica del business e alla gestione dei dai di dominio;

Complesso: considerando il diagramma delle classi,

normalmente vi sono N*(N-1)/2 connessioni possibili; con questo

128

approccio invece, le connessioni diminuiscono per via della stretta

stratificazione;

Riusabile.

7.4 Diagramma ad oggetti

Rappresenta un insieme di oggetti e le loro relazioni in un certo

momento.

Lo scopo di questa rappresentazione è illustrare la struttura dei

dati/oggetti e mostrare un‟istantanea della situazione.

129

130

7.5 I diagrammi di sequenza

Il diagramma di sequenza illustra le interazioni tra gli oggetti

disponendole lungo una sequenza temporale. In particolare mostra gli

oggetti che partecipano all‟interazione e la sequenza dei messaggi

scambiati.

In ascissa troviamo i diversi oggetti anche non in un ordine

preciso, mentre in ordinata abbiamo la scala dei tempi sviluppata

verso il basso. Il diagramma di sequenza rappresenta le successioni

temporali ma non le relazioni tra gli oggetti. Un diagramma di

sequenza può esistere sia in forma generica e descrivere tutti i

possibili scenari, che in forma di istanza e descrivere quindi uno

specifico scenario.

131

INSERISCI CLIENTE

MODIFICA CLIENTE

132

CANCELLA CLIENTE

APPLICA FILTRO SU CLIENTI

133

STAMPA CLIENTI

INSERISCI CLIENTE CON DUPLICAZIONE

134

ESPORTA DATI CLIENTE

7.6 Interfaccia utente

Con interfaccia utente si intende ciò che si frappone tra la

macchina e l'utente, ciò che fa dialogare l'uomo con la macchina.

L'interfaccia utente non è necessariamente legata ad un sistema

informatico (ad un PC), ma è qualsiasi cosa che permette ad un

utente di poter gestire (più o meno) semplicemente le funzionalità di

un sistema.

135

L'interfaccia è un linguaggio operazionale, un insieme strutturato

e logicamente composto da metafore per interagire con una base di

dati.

1. L'interfaccia presenta i dati;

2. L'utente ne prende coscienza tramite visualizzazione grafica;

3. Immette dati tramite dispositivi di input;

4. L'interfaccia calcola l'algoritmo relativo all'operazione;

5. Restituisce un output che è l'esito del percorso cognitivo

fatto dall'utente;

Mentre l'interfaccia grafica è una metafora estesa di un sistema

cognitivo, l'interfaccia tattile (mouse, tastiera, joystick, touchpad,

touchscreen) è una metafora estesa del sistema muscolare e tattile.

L'interfaccia utente spesso non si preoccupa di conoscere tutte le

parti del sistema al quale comunica i dati inseriti dall'utente (tramite

bottoni ad esempio), ma si preoccupa di comunicare con un

determinato ente (o un componente) che poi si prenderà carico di

effettuare l'operazione richiesta.

Ciò che costituisce un‟interfaccia dipende dalle regole del

contesto in cui è inserita ed essa viene progettata seguendo ogni

136

criterio utile per raggiungere il miglior risultato del prodotto che si

sta utilizzando.

È essenzialmente un collegamento tra una sorgente di

informazioni e una destinazione; è la parte di sistema con cui

l‟utente finale interagisce. Un formato standard che consente lo

scambio di dati al livello di software. L‟interfaccia utente è stata

progettata e sviluppata come una semplice interfaccia di un sito Web in

modo da essere semplice e di facile comprensione e inoltre risulta

funzionante sul sistema operativo MS-Windows e come tale rispetta

gli standard delle interfacce utente delle applicazioni tipiche di tale

sistema operativo. Questo permette un suo utilizzo immediato, almeno

per quanto riguarda le funzionalità base che non necessitano di

approfondimenti e cognizioni particolari.

137

HOME

L‟interfaccia utente è composta da un top menu e un menu

principale in cui sono contenuti tutti gli altri elementi dell‟interfaccia.

Inoltre è dotata di un Login.

L‟utente è in grado di effettuare da subito le principali

operazioni senza dover consultare il manuale. L‟interazione viene

138

guidata in modo tale da risultare immediata con l‟uso del software e

sicura e facile per gli utenti nuovi del sistema.

LOGIN, GESTIONE AREA UTENTE E COMMERCIALE DA

PARTE DELL‟UTENTE

Il Login di un utente del sistema avviene collegandosi a un primo

Server. Il Login ha il compito di riconoscere l‟utente che si collega in

locale o tramite web e di gestire i diritti di accesso a determinate

funzionalità.

Permettendo la memorizzazione delle informazioni sugli oggetti della

rete e ne permette la ricerca e l'utilizzo da parte di utenti e amministratori,

fornendo un archivio dati strutturato in modo logico e gerarchico.

Una volta autentificato avrà accesso a più servizi, a cui non era

possibile accedere se non si era registrati e/o loggati.

139

Una volta effettuato il Login è possibile Gestire la propria pagina

personale e in questo caso è possibile effettuare ordini tramite lo Schopping

Cart.

E‟ possibile effettuare ordini andando nell‟area prodotti, scegliendo la

categoria del prodotto che si vuole acquistare. Una volta scelta verrà

visualizzata una lista di prodotti, sarà possibile attraverso il bottone

decidere la quantità del prodotto da aggiungere al

carrello.

140

Mentre la Gestione Account verrà visualizzata in questo modo:

E‟ possibile notare in questa interfaccia sarà possibile gestire e

modificare informazioni riguardanti il proprio Account, le informazioni

relative alla Spedizione e inoltre è possibile ricercare le informazioni

relative all‟ordine effettuato.

141

Inoltre se è stato già effettuato qualche ordine verrà anche

visualizzato.

142

Cliccando su Visualizza appariranno tutte le informazioni relative

all‟ordine. Inoltre sarà possibile stamparlo.

143

144

GESTIONE AREA AMMINISTRATIVA

L‟area amministrativa si occuperà non solo della parte relativa a tutte

le funzionalità legate alla gestione contabile e fiscale dell'azienda, dalla

registrazione di prima nota agli effetti, ai flussi di cassa, alla gestione delle

normative di legge anche in relazione agli ammortamenti. Inoltre in

quest‟area si potrà controllore l‟intero sistema informativo. Sarà

l‟amministratore a dare conferma per una registrazione del cliente, e quindi

si occuperà anche della gestione clienti. Si occuperà delle fatture relative

agli ordini, gestire eventuali Venditori, l‟aliquota dell‟ IVA sui prodotti e

soprattutto la gestione dei rapporti relativi ai vari ordini ricevuti.

Anche l‟amministratore per poter accedere al pannello deve effettuare

un Login.

145

Il pannello dell‟amministrazione è simile al pannello di chi si occupa

della gestione del negozio, ha in più il pulsante relativo all‟amministrazione

dove sarà presente la Configurazione e la gestione degli Utenti

In questa interfaccia si nota la Lista dei Clienti

146

In questa interfaccia noteremo le fatture relative agli ordini.

In questa interfaccia una Lista di venditori, e se non c‟è sarà possibile

crearla.

147

Questa Interfaccia è relativa ai Rapporti sugli ordini.

Questa Interfaccia sarà relativa alla Lista Aliquota dell‟IVA

148

L‟amministratore gestisce anche la posta elettronica, nella quale

arrivano le richieste di preventivi, per di più può inviare messaggi ai utenti/

clienti registrati.

Inoltre l‟amministratore potrà gestire la parte relativa alla Contabilità:

Prima nota;

Piano dei conti;

Causali Contabili;

149

Registri IVA;

Liquidazione IVA;

Libro Giornaliero.

Prima nota:

Piano dei conti:

Il piano dei conti sarà l'elenco dettagliato di tutti i conti utilizzati e

utilizzabili all'interno dell'impresa. Sono indispensabili per verificare a

saldo (consuntivo) la loro consistenza, e allo stesso tempo leggere nel

dettaglio del conto la dinamica della formazione del saldo. Il piano dei

conti è anche lo strumento-base per la formulazione dei bilanci preventivi,

150

in relazione al modo in cui i conti si movimentano all'interno di un periodo

(ad es. di un anno).

151

Causali contabili:

Quest‟area serve per agevolare l'utente nell'inserimento delle scritture

in Prima nota; richiamando la causale verranno proposti automaticamente i

conti ad essa associati e l'utente non dovrà fare altro inserire gli importi.

L‟amministratore potrà gestire:

Comunicazione annuale dell‟IVA;

Controlli;

Elenchi dei clienti e fornitori;

La chiusura e l‟apertura dei conti;

Bilancio;

Bilancio CEE.

152

Comunicazione attuale dell‟IVA:

153

Chiusura e apertura dei conti:

Bilancio:

In quest‟area sarà disponibile visualizzare a fine anno il Bilancio

aziendale sia della situazione patrimoniale che del conto economico. Sarà

inoltre possibile stampare il Bilancio.

154

Cliccando su Stampa Bilancio, si potrà stampare il file in pdf.

155

Bilancio CEE:

Come per il Bilancio sarà possibile visualizzare l‟anteprima e anche

stampare il Bilancio CEE.

Nell‟area Acquisti l‟Amministratore potrà :

Registrare fattura di acquisto;

Registrare nota credito da fornire;

Contabilizzare fatture.

156

Contabilizza fatture:

Sarà possibile generare i movimenti contabili e visualizzare anteprima

e stampa.

Registra fatture d‟acquisto:

Sarà possibile inserire le fatture d‟acquisto.

Registra nota di credito da fornitore:

157

Mentre nell‟area Vendite sarà possibile emettere :

Corrispettivi;

Fatture;

Preventivi;

Contratti;

D.d.T.

158

Nei Corrispettivi si potrà emettere uno scontrino fiscale ed effettuare

la chiusura giornaliera della cassa.

Nelle Fatture è possibile Emettere Fatture, Emettere Note di Credito,

Emettere Nota di Debito, la Ristampa dei Documenti, Fatturazione D.d.T.

( Documento di Trasporto) , Contabilizzare le Fatture ed Emettere la

Particella.

159

Emetti Fattura

Dopo aver inserito i dati nei campi appositi e possibile stampare la

fattura, attraverso un file in pdf.

160

GESTIONE AREA MAGAZZINO e GESTIONE DELL‟INTERO

NEGOZIO

Il magazzino è il “crocevia” punto di intersezione di gran parte dei

processi aziendali, in particolare per le aziende di distribuzione e

manifatturiere.

Il sistema informativo ha lo scopo di ottimizzare i processi interni,

migliorare i flussi, dare la massima efficienza a questo reparto.

Il gestore del magazzino si occuperà dell‟intero negozio.

Questa sarà l‟interfaccia che apparirà al gestore del magazzino

161

Nell‟area Lista Prodotti sarà presente la lista dei prodotti presenti in

negozio.

Per ogni prodotto sarà possibile visualizzare le componenti tecniche e

se necessario modificarle. Per ogni prodotto si potrà visualizzare :

162

Inoltre sarà anche possibile aggiungere dei nuovi prodotti attraverso il

bottone

Ma sarà anche possibile qualora non si venda più, eliminare il

prodotto, attraverso il bottone

L‟interfaccia per modificare un prodotto sarà visualizzata in questo

modo

163

Nella sezione Prodotti si potranno effettuare altre operazioni:

Sarà anche possibile definire le varie categorie dei prodotti

164

Sarà possibile aggiungere una nuova categoria, eliminarla o creare

delle sottocategorie.

Il dirigente del magazzino potrà visualizzare gli ordini presenti

nell‟area ordini:

Cliccando sul numero dell‟ordine verranno visualizzate tutte le

informazioni relative all‟ordine, dall‟ordine vero e proprio, fatturazione e

alla spedizione, al tipo di pagamento. Sarà possibile anche per l‟addetto

stampare l‟ordine e la fatturazione.

Per quanto riguarda la gestione del magazzino, verranno visualizzati

tutti gli elementi presenti, e sarà anche possibile modificarne le

caratteristiche.

165

GESTIONE AREA DIPENDENTI

Il Login di un dipendente è uguale al Login di un Cliente. Il Login del

sistema avviene collegandosi a un primo Server. Ha il compito di

riconoscere l‟utente che si collega in locale o tramite web e di gestire i

diritti di accesso a determinate funzionalità.

166

Permettendo la memorizzazione delle informazioni sugli oggetti della

rete e ne permette la ricerca e l'utilizzo da parte di utenti e amministratori,

fornendo un archivio dati strutturato in modo logico e gerarchico.

Una volta autentificato avrà accesso a più servizi, a cui non era

possibile accedere se non si era registrati e/o loggati.

Una volta effettuato l‟accesso il dipendente potrà Gestire il suo

Account, modificando i propri dati.

167

CONCLUSIONI

Per gestire un‟azienda sono necessarie capacità, competenze,

visione d‟insieme, volontà di sfida e di innovazione. Ma è necessario

anche saper scegliere gli strumenti informatici gestionali capaci di

rendere più produttivo il proprio saper fare.

Facile, veloce, intuitivo ed estremamente produttivo. Queste sono

le caratteristiche che decreteranno il successo delle WIS in tutte le

aziende. Il sistema informativo così come è stato sviluppato, risulta

essere completo, semplice da utilizzare e con funzionalità

estremamente potenti. L‟infrastruttura scelta, basata sulla piattaforma

Microsoft è stata selezionata dopo l‟attenta valutazione di molteplici

soluzioni, permettendo così di assicurare l‟interoperabilità del sistema

e di incrementarne la sua sicurezza, avvalendosi anche di strumenti

di collaboration di ultima generazione e di una piattaforma server che

utilizza standard aperti. Essa infatti è costituita da macromoduli

completamente integrati e consente l‟integrazione di ulteriori moduli.

Un sistema dove la posta elettronica la fa da padrona, dove la

gestione documentale in forma elettronica diventa fondamentale, e

dove si lavora in tempo reale.

168

Infine, l‟aumento dell‟efficienza nei servizi con il nuovo sistema

informativo si unisce alla forte riduzione delle spese.

Tutto questo servirà per un suo utilizzo futuro al crescere delle

esigenze aziendali. Davvero un partner di cui non poter fare a meno.

169

RINGRAZIAMENTI

Giunta al termine di questo lavoro desidero ringraziare ed esprimere la

mia riconoscenza nei confronti di tutte le persone che, in modi diversi, mi

sono state vicine e hanno permesso e incoraggiato sia i miei studi che la

realizzazione e stesura di questa tesi.

Desidero innanzitutto ringraziare la Professoressa Gentile per i

preziosi insegnamenti per la fiducia fin da subito dimostratami nell‟avermi

affidato questo argomento di tesi e per avermi seguito durante lo

svolgimento del lavoro con consigli e confronti che mi hanno aiutato ad

intraprendere, ogni volta, le scelte più appropriate. La ringrazio inoltre per

la continua disponibilità e prontezza nei chiarimenti e suggerimenti e per

avermi guidato con i suoi suggerimenti durante la conclusione di questo

percorso formativo.

Desidero inoltre ringraziare i miei Genitori che mi sono stati molto

vicini in tutti questi anni, ad avermi sempre supportato mi hanno

principalmente sopportato, a loro dedico questo lavoro di tesi perché senza

il loro aiuto non avrei mai raggiunto questa meta. Sono davvero grata per

tutto il sostengo economico, ma più di ogni altra cosa di quell‟aiuto

silenzioso che è venuto dal loro cuore, a tutte quelle volte che mi hanno

incoraggiata vedendomi presa dai libri, da un esame e da questa tesi, ma

170

soprattutto per la soddisfazione che hanno saputo donarmi, dimenticandosi

del mio caratterino, ultimamente non di certo facile.

Carlo che con estrema pazienza ha sopportato i miei sbalzi di umore e

le mie paranoie quando, sotto stress, mi sfogavo in modo particolare con

lui. Se ho raggiunto questo traguardo lo devo anche alla sua continua

presenza, per avermi fatto capire che potevo farcela, incoraggiandomi.

Come non ringraziare la mia coinquilina Angela con cui ho condiviso

la mia vita quotidiana in questi anni.

Vorrei rivolgere anche un pensiero ai miei Amici di Università con i

quali ho condiviso questi anni di studio (ma anche di piacevoli svaghi).

Ringrazio di cuore Patrizia e Sara, con cui ho condiviso la maggior

parte degli studi e affrontato esami, ma soprattutto perché assieme abbiamo

seguito con tenacia passioni e aspirazioni comuni e mi auguro che

continueremo a farlo. Grazie all‟umorismo e all‟ottimismo di Arcangelo

per la sua influenza positiva. E non ho dimenticato di certo Giulio a lui va

un ringraziamento particolare. Inoltre ringrazio anche tutte le persone con

cui ho scambiato qualche pensiero, qualche idea, qualche risata all‟interno

del dipartimento. In diversi modi hanno contribuito nel mio percorso

formativo, aiutandomi a credere in me stessa, suscitando in me nuovi

interessi e soprattutto mi hanno suggerito, direttamente o indirettamente, le

modalità per poterli raggiungere.

171

SITOGRAFIA

[1]http://www.di.uniba.it/~gentile/

[2]http://www.dia.uniroma3.it/~atzeni/

[3]http://www.dis.uniroma1.it/~monscan/Didattica/MaterialeDidattico/

[4]http://www.db.deis.unibo.it/courses/SIL-B/

[5]http://serlab.di.uniba.it/about_us_it/people_it/ABianchi_it/

[6]http://www.si.cnr.it/web/guest/servizi-infrastrutturali

[7]http://shop.agenziaimprese.it/informazioni.asp?id_inf=6

[8]http://www.cbi-org.eu/Engine/RAServePG.php/P/253310010405/Firma-

digitale

[9]http://www.cnipa.gov.it/site/it/Attivit%C3%A0/Posta_Elettronica_Certificata

__%28PEC%29/

[10]http://www.edisoftware.it/edisoftware/ViewPage.aspx?ID=e3d9d112-110a-

42a5-898d-1337f8281535

[11]wpage.unina.it/.../01-

%20Organizzazione%20e%20Sistemi%20informativi.ppt

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BIBLIOGRAFIA

[1] Sistemi informativi e aziende in rete, Bracchi G., Francalanci C., Motta G.

- McGraw-Hill Libri Italia 2001

[2] Progetto di sistemi informativi, Bracchi G., Motta G. – ETAS libri 1993

[3] Informatica, organizzazione e strategie, Camussone P. – McGraw-Hill

Libri Italia 2000

[4] Volume VI Sistemi informativi basati sul Web, Di D.Ardegna, M.G. Fugini,

B. Pernici, P. Plebani – Scienze e tecnologie informatiche – Franco Angeli